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SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO
“PARLA (E SUONA) CON ME!” – COMI
Settore ed area di intervento del progetto: Educazione e promozione culturale – Educazione alla
pace
Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4
Sede
Città
Indirizzo
N° volontari
COMI
Roma
Via di San Giovanni in Laterano
266
4
Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30
Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5
Descrizione contesto territoriale
Roma Capitale, capoluogo della provincia di Roma, della regione Lazio e capitale della Repubblica Italiana, col suo
territorio identificato nel primo municipio è lo spazio fisico, ma soprattutto umano e sociale, in cui il presente
progetto insiste. Roma Capitale è infatti, come alveo più popoloso e più esteso d'Italia, tra le maggiori capitali
europee per grandezza del territorio e con un notevole numero di residenti. Alla data dell’ultimo rilevamento
disponibile (fonte: ISTAT "Bilancio Demografico e popolazione residente per sesso", al 31 Dicembre 2011) si rileva
che essi sono 2.781.692, di cui 1.312.266 maschi e 1.469.426 femmine. Il numero delle persone che “vivono”
Roma è tuttavia ancor più elevato: uno studio dell’Anagrafe Capitolina del 2010 stima che sommando ai residenti
pendolari, militari, studenti, residenti vaticani, politici e diplomatici il totale degli abitanti di Roma risulti essere di
quasi 4.000.000 collocando la città al quarto posto in termini di popolazione tra i Comuni dell’Unione Europea,
dopo Londra, Berlino e Madrid. Ma che posto occupa la capitale rispetto alla qualità della vita? Nello studio della
società Mercer (www.mercer.com) del 2010, Roma occupa il 54º posto al mondo; scende al 78° posto per quanto
riguarda le città più ecologiche giudicate in base alla disponibilità e potabilità dell'acqua, alla rimozione dei rifiuti,
alla qualità della rete fognaria, all'inquinamento atmosferico e al traffico. Dall’ultima analisi presentata al
Campidoglio, dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, si rileva una
flessione negativa della soddisfazione per la qualità della vita in città, che rimane tuttavia, ancora vicina alla
sufficienza con una valutazione media di 5,95 su 10. Il territorio metropolitano di Roma, è anche una delle aree
nazionali con il più alto tasso di sviluppo, perciò è anche una delle mete preferite dal flusso migratorio. Nel suo
ultimo rapporto sugli indici territoriali di integrazione in Italia, il CNEL rileva che il territorio romano ha gradatamente
aumentato negli ultimi anni la sua capacità di attrazione in campo socio-lavorativo, transitando da un indice di
capacità “medio” a uno “alto”. Dal 2001 ad oggi gli stranieri residenti a Roma Capitale sono più che raddoppiati
(con un incremento del 108,4%), arrivando a contare 352.264 unità al 1° gennaio 2012, 6.517 in più rispetto alla
stessa data dell’anno precedente. L’aumento in termini percentuali è stato dell’1,9%, valore nettamente inferiore se
paragonato al +7,9% registrato nel 2011. Nonostante questo brusco rallentamento e nonostante la tendenza
“centrifuga” che da qualche anno caratterizza la Capitale, e che da Roma sta portando gli immigrati a stabilizzarsi
non solo nei Comuni limitrofi, ma anche verso le altre province laziali, la quota di stranieri sul totale della
popolazione residente continua a crescere attestandosi su valori sempre al di sopra della media nazionale (il Lazio
risulta la terza regione per percentuale di stranieri col 10,1%, dopo la Lombardia col 24,1% e il Veneto con
l’11,4%). La provincia di Roma quindi si attesta al 7 posto nazionale per indice di attrattività territoriale (fonte:
Rapporto CNEL 2011: IX Rapporto CNEL: “Indici di integrazione degli immigrati in Italia”) e continua ad occupare le
prime posizioni tra i Comuni con le più alte incidenze di stranieri sulla popolazione totale con percentuali al 10,6%
del 2010 fino al 12,2% del 2011. Questa incidenza tra la popolazione complessiva comporta che la possibilità di
contatto con gli immigrati e la frequenza con cui ciò può accadere sia statisticamente più elevata. Se la comunità
locale non è culturalmente preparata a questa evenienza, si potrebbe più facilmente innescare una risposta
negativa sotto la spinta di una sorta di “sindrome d’accerchiamento”. Tutto ciò mostra quanto sia fondamentale
intervenire promuovendo adeguate iniziative di conoscenza del fenomeno dell’immigrazione, di accettazione dello
“straniero” e della cultura “altra” di cui è inevitabilmente portatore. Si evince la necessità di una promozione della
relazione tra cittadini italiani e non italiani, del dialogo interculturale, soprattutto nei luoghi in cui, essendo
l’incidenza degli immigrati particolarmente elevata, il rischio di fenomeni di “rigetto” è più concreto. Roma, che
come evidenziato, continua ad essere uno dei maggiori poli di concentrazione della popolazione immigrata, rispetto
ai dati del 2010, ha visto ridursi l’indice del proprio potenziale di integrazione, passando dal 48° posto all’83° posto
(CNEL Rapporto 2011). Tale indice, va ad analizzare l’inserimento sociale o occupazionale degli immigrati – in
grado di condizionare il positivo o in negativo, l’avvio e lo svolgimento dei processi di integrazione all’interno del
contesto locale. Accade quindi che, più il potenziale è basso, più i processi di integrazione trovano delle
precondizioni territoriali strutturalmente sfavorevoli al loro realizzarsi. Un ulteriore indice negativo, che vede Roma
al 100° posto e messo in evidenza sempre dal rapporto CNEL 2011, è l’indice di inserimento sociale. Tale valore
va a studiare l’accesso degli immigrati ad alcuni beni e servizi fondamentali di welfare ed il grado di radicamento
nel tessuto sociale attraverso un’adeguata conoscenza linguistica dell’italiano e il raggiungimento di determinati
status giuridici che garantiscono e/o sanciscono un solido e maturo inserimento nella società di accoglienza.
Negli ultimi anni sta aumentando il fenomeno degli immigrati di seconda generazione, infatti dei 352.264 cittadini
stranieri residenti a Roma al 1° gennaio 2012, la componente principale è costituita dagli “immigrati propriamente
detti”, cioè gli stranieri iscritti in anagrafe come provenienti dall’estero (28.280 nel corso del 2011), ai quali si
aggiungono i 3.855 nati da genitori stranieri nel corso dell’anno. Questi ultimi rappresentano la “seconda
generazione”, fenomeno piuttosto recente ma utilissimo per studiare il grado di integrazione e il processo di
stabilizzazione delle popolazioni alloctone nel contesto sociale di arrivo. La popolazione straniera nel suo processo
di stabilizzazione tende quindi a divenire parte strutturalmente significativa della cittadinanza. I dati riportati ci
parlano di un’immigrazione in area romana che si sta territorializzando, cioè, di una componente straniera della
popolazione che aumenta il proprio tasso di residenzialità e la lega sempre di più, sia come vita privata che come
attività, al territorio in cui vive e lavora. Interessante notare oltre alla percentuale d’incidenza sull’intera popolazione
che si aggira intorno al 10%, la presenza di 190 comunità nazionali differenti, con circa 84 lingue parlate, a
testimonianza di un’elevatissima diversificazione culturale del territorio, distribuita abbastanza uniformemente in
tutto il comune. Per quanto riguarda l’immigrazione nel territorio romano, risulta interessante notare quanto emerge
dal rapporto 2011 “Lavoro in Movimento” riguardo ai settori economici maggiormente rappresentativi nei quali è
impiegata oltre il 95% della forza lavoro straniera a Roma. L’analisi ha permesso di far emergere il fenomeno della
segregazione delle prestazioni lavorative basate sulla cittadinanza in alcuni settori quali: edilizia e costruzioni,
trasporto e magazzinaggio, ristorazione, commercio al dettaglio, servizi di pulizia e personale domestico.
Guardando la tabella sottostante, che va ad analizzare le prime cinque cittadinanze straniere, si può notare come
prevalgono le professioni di muratore, manovale edile, addetto ai servizi di pulizia, cuoco e lavapiatti per gli uomini.
Per le donne, invece, le qualifiche maggiormente rappresentate sono: collaboratrice domestica, addetta
all’assistenza familiare (lavori di cura di bambini e anziani) e addetta alle pulizie.
Descrizione del contesto settoriale
Dal 3 ottobre 2011 il Comune di Roma è stato trasformato amministrativamente in Roma Capitale, ente territoriale
speciale dotato di particolare autonomia. Il territorio di Roma Capitale dal 2013 è stato suddiviso
amministrativamente in 15 Municipi, accorpando parte di quelli precedenti, ognuno dei quali ha una popolazione
pari a quella di una grande città italiana. La nostra sede associativa e le nostre iniziative insistono principalmente
nell’ambito amministrativo del Municipio I il cui territorio è definito tramite l’accorpamento dei contigui territori dei
preesistenti Municipi Roma I e Roma XVII (Delibera n. 11 dell’11/03/2013 “Estratto Dal Verbale Delle Deliberazioni
Dell’assemblea Capitolina” – Roma Capitale) e più precisamente nell’area limitrofa alla sede dell’organismo
Cooperazione per il mondo in via di sviluppo C.O.M.I. sita in via di San Giovanni in Laterano. La percezione della
qualità della vita all’interno del Primo Municipio, come evidenziato all’interno di uno studio condotto dall’Università
degli studi di “Roma Tre” nel 2011 (Cfr. Benessere e Qualità della vita nei Municipi di Roma. Università Roma Tre –
Laboratorio di sviluppo locale ed economia sociale), evidenzia come i cittadini del territorio siano mediamente
soddisfatti. È interessante notare come questo gradimento scenda sotto la media per quanto riguarda l’indicatore
del livello di disagio psicologico. Una della cause di questo basso livello dell’indicatore è da ritrovarsi nel
progressivo sgretolamento del tessuto sociale dovuto all’espulsione di molti abitanti del Centro Storico producendo
così l’aumento di situazioni di isolamento sociale e di disagio psicologico (Osservatorio “OASI”
OASI – Roma: i bisogni e le domande sociali – Estratto dai Piani Regolatori Sociali dei Municipi). Un’ulteriore causa
di questo disagio è il livello di povertà. L’osservatorio OASI pone, a questo riguardo, l’accento sul fenomeno delle
persone senza fissa dimora o in gravi difficoltà che si trovano fuori da ogni circuito o rete di sostegno e si rivolgono
ai servizi della Caritas, presso il Centro di ascolto dell’Ostello di Via Marsala, nei pressi della Stazione Termini.
Molte di queste persone sono immigrati che si sono ritrovati in condizioni peggiori rispetto a quelle che avevano
lasciato. Indubbiamente, la notevole presenza di immigrati su un territorio tradizionalmente complesso e di
riferimento di molte attività economiche accresce il senso di insicurezza di molte persone che vivono o che
transitano nei Rioni del Primo Municipio. Questo senso di insicurezza non può essere risolto in un’ottica di mero
ordine pubblico, infatti, per migliorare la vivibilità è necessario riqualificare i quartieri riducendo il senso di
isolamento provato dalle persone e la spersonalizzazione dei luoghi che sono percepiti senza punti di riferimento
per la propria protezione, privati di quei simboli che favoriscono un riconoscimento ed un significato condiviso in
grado di offrire familiarità e fiducia nelle relazioni sociali insieme ad un senso di protezione. (Osservatorio “OASI”).
All’interno del territorio romano il numero dei residenti stranieri è molto elevato ma, la loro distribuzione risulta
disomogenea tanto che alcuni municipi e quartieri continuano a distinguersi per un’alta incidenza di cittadini
stranieri, alcuni sotto il profilo residenziale (aree periferiche) e altri sotto quello lavorativo (aree più centrali). Una
prima analisi dei dati conferma, anche per il 2012, la concentrazione maggiore degli stranieri negli ex municipi VIII,
I e XX che, nel complesso, accolgono il 31% degli stranieri residenti a Roma, di cui la quota relativa al Municipio I è
dell’11,3% (IX Rapporto, Osservatorio Romano sulle migrazioni, Caritas). L’osservatorio sull’immigrazione
pubblicato dalla Caritas nel 2011 fa emergere come, tra le comunità maggiori all’interno del Municipio I troviamo
quella Filippina, che si stabilisce nelle zone centrali per la maggiore offerta di lavoro in queste zone per i profili di
collaboratrice/ore domestica/o lavoro di assistenza alle persone anziane. Altre forti comunità presenti nel territorio
del primo municipio sono quella polacca e quella dei bangladesi, che continua ad essere legata allo svolgimento di
specifiche forme di attività autonoma. La presenza elevata di stranieri nel centro storico di Roma è dovuta anche
alla presenza di associazioni di volontariato che permettono a una quota di essi di fissare la residenza presso le
proprie sedi. Tutta questa popolazione immigrata sul posto ha provocato l’impegno di innumerevoli, diverse realtà:
da piccole ma significative realtà dell’associazionismo di quartiere fino sedi nazionali di grandi associazioni ed Enti
che si adoperano per la diffusione di una educazione alla pace. Tra queste ne riportiamo alcune che hanno una
grande rilevanza: Adeso Associazione donne emigrate somale, Altri mondi, Amici dei Popoli Roma, Amici del
Mondo, Amnesty International, Amref Italia Onlus, l'Associazione culturale Aniwe, Associazione Apollo 11, l’Arci,
l’ong ASAL – Associazione Studi America Latina, l’Associazione delle donne cinesi d’oltremare a Roma,
l’Associazione Tetezana, la Caritas Roma, il Centro culturale internazionale Giovanni XXIII, il Centro delle culture, il
Cipax, la Comunità di sant’Egidio, la cooperativa Cooperazione sociale risvolti, l’associazione Dialogo Roma, El
Vàgon libre, Griot L’associazione Kel ‘Lam, La Maggiolina, l’associazione Nessun luogo è lontano, Save the
Children, Tam Tam Village. Queste entità offrono servizi e sostegni utili alla persone straniere affinché possano
ben integrarsi nel territorio e tra le necessità più impellenti della persona straniera in Italia spicca quella attinente la
formazione linguistica. Infatti con la legge 34/2009 è stato introdotto per gli immigrati stranieri l’obbligo ai fini
dell’ottenimento dei titoli di regolarizzazione, di superare un test di conoscenza della lingua italiana (non inferiore al
livello A2 secondo il Quadro Comune Europea per la conoscenza delle lingue) e, a seguito dell’accordo tra il
ministero dell’Interno e quello dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si è definito l’iter attuativo di tale misura
che ha affidato ai CTP-CPIA l’organizzazione e la gestione di apposite sessioni di prove. Oramai la conoscenza
dell’italiano, successo a scuola, cittadinanza, partecipazione e sviluppo sono dunque legati. Si tratta di
un’evoluzione importante che, come sottolineato dal documento “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione
degli alunni stranieri” pubblicata dal MIUR il 20 febbraio 2014, pone il ruolo della formazione linguistica e sociale
degli stranieri adulti ad un punto di rilievo nelle strategie di integrazione dei migranti. Occorre tener presente il
nesso tra l’attivazione dell’educazione permanente e la scolarizzazione e, in particolare, il miglioramento delle
competenze linguistiche degli stranieri che hanno figli in età scolare può contribuire in modo assai incisivo al loro
successo scolastico (MIUR 2014). Non è un caso che nei paesi europei che da più tempo operano sul terreno
dell’integrazione dell’immigrazione si dia massima importanza, nel caso degli adulti, non solo al superamento di
determinati test linguistici finalizzati o meno ai processi di regolarizzazione o di acquisizione della cittadinanza, ma
anche alla partecipazione di pacchetti formativi di diverse centinaio di ora appositamente predisposti ed erogati dal
sistema educativo pubblico e da altri enti o soggetto collegati (MIUR 2014). Il rapporto del CNEL pubblicato nel
2013 pone tra i gli indicatori che analizzano il livello di integrazione degli immigrati proprio l’analisi del livello di
competenza linguistica. Tale indicatore va ad analizzare l’incidenza totale dei test di italiano validi per il permesso
di soggiorno, rispetto al numero di quelli eseguiti. Quanto è più alta tale incidenza, tanto è più diffusa una adeguata
competenza nella lingua italiana e, pertanto, tanto più si assume essere agevolati i processi di inserimento. Per
quanto riguarda il territorio in esame, il totale di test eseguiti è pari a 5.077 di cui solo 3.761 superati. Per quanto
riguarda l’incidenza degli iscritti stranieri all’interno del tessuto scolastico romano, con particolare attenzione al
Municipio I, i dati pubblicati dal IX Rapporto su “L’integrazione scolastica degli stranieri a Roma” pubblicato dalla
Caritas, dimostrano come su questo territorio sia elevata anche questa incidenza. Il primo Municipio, si attesta
sempre tra i primi per percentuale di stranieri nelle scuole in tutti i gradi di istruzione. Per quanto riguarda la
frequenza scolastica da parte di stranieri nella scuola dell’infanzia e primaria, l’elevata percentuale del dato è da
ritrovarsi nel pendolarismo periferia centro storico che viene effettuato dei genitori dei bambini per motivi di lavoro
(IX Rapporto). Questo dato emerge anche se andiamo ad analizzare i dati degli iscritti alla scuola secondaria di
secondo grado nel municipio 1 (Centro Storico) dove, a fronte di 1.520 studenti iscritti, solo 596 sono residenti.
Purtroppo al passaggio ai gradi di scuola successivi, diminuendo nuovamente nelle scuole superiori.
Evidentemente molti ragazzi, conseguita la licenza media, lasciano gli studi per intraprendere un lavoro, spesso in
negozi ed attività gestite dalla famiglia, o decidono di imparare un mestiere attraverso corsi professionalizzanti.
Un’ulteriore possibilità molto diffusa tra alcune comunità, in particolare mussulmana orientale, vengono rimandati in
patria per non perdere il legame con la propria cultura, o vengono mandati all’estero a completare gli studi. Una
realtà complessa come quella di Roma, ha messo in atto molte iniziative che si intrecciano tra di loro per
l’insegnamento dell’italiano agli stranieri. Nella maggior parte dei casi, i corsi che vengono tenuti, hanno una durata
che non supera le 65 ore e spesso l’insegnamento della grammatica, prevale la pratica della conversazione.
L’analisi dei principali corsi gratuiti di lingua per stranieri condotto dalla rete Scuolemigranti fa emergere come per
l’anno accademico 2012/2013 gli iscritti totali, su tutto il territorio romano, siano stati 11.637. Anche le Biblioteche di
Roma, offrono corsi gratuiti di italiano per stranieri che hanno inizio ad ottobre di ogni anno e offrono alla fine dei
corsi l’opportunità di sostenere l’esame CELI (il certificato di conoscenza della lingua italiana dell’Università per
Stranieri di Perugia) oppure il TEST dei Centri Territoriali Permanenti (CTP), valido per richiedere la carta di
soggiorno. Nell’anno accademico 2012/2013, gli iscritti totali ai corsi di italiano tenuti all’interno delle Biblioteche
sono stati 350. I corsi offerti per l’anno 2013/2014 sono 9 totali e sono distribuiti nelle aree periferiche del territorio
di Roma, andando a coprire i Municipi II, V, VI, VIII, X-Acilia e – Ostia Lido, XI e XIV. Ulteriori corsi di formazione
per l’ottenimento delle certificazioni sono offerti anche dai Centri Territoriali Permanenti che propongono corsi di
durata variabile dalle 40 alle 60 ore e che trattano tematiche anche di cittadinanza attiva ovvero i diritti e i doveri del
cittadino. Il Centro Territoriale Permanente 1 (CTP RM1) Nelson Mandela – IC Daniele Manin in zona Esquilino è il
centro di riferimento per i Municipi I e II, insieme all’Istituto Maria Capozzi in zona Battistini (CTP RM10). Ai corsi
offerti dai centri possono iscriversi i cittadini stranieri con più di 16 anni e gli stranieri con più di 18 anni in regola
con il Permesso di soggiorno, indipendentemente dalla condizione di occupazione o disoccupazione. L’anno
accademico 2012/2013 ha visto un totale di iscritti, su tutti i centri dell’area urbana di Roma, pari a 7.836
(Elaborazione dati Scuolemigranti, su dati dei CTP) di cui i due centri sopra indicati accolgono il 35% degli adulti
iscritti ai corsi. Un’ulteriore strada che può essere intrapresa degli stranieri è quella di frequentare corsi presso le
associazioni. Scegliendo questa strada si ha l’opportunità di frequentare un corso qualificato e gratuito e, qualora
previsto, si può ottenere la certificazione di conoscenza del livello A2 della lingua italiana. Infine, la Rete
Scuolemigranti, mette in collegamento le scuole di italiano per migranti ed offre corsi gratuiti ripetuti a cicli o
continuativi durante tutto l’anno offrendo anche servizi di integrazione sociale dei migranti, indirizzandoli alle
strutture di sostegno e lavorando per farli diventare consapevoli del loro diritti fondamentali. La crescita annuale è
stata di circa 3.000 iscritti in più e ha visto rafforzato il ruolo del volontariato, che si è fatto carico di poco meno del
60% della domanda complessiva.
Destinatari e Beneficiari
Coerentemente alla mission dell’ente, fondata sulla convinzione che per favorire davvero la crescita dei Paesi del
sud del mondo ci sia bisogno di creare una cultura della cooperazione anche sul territorio nostrano e in particolare
nella propria zona di azione in Roma raffigurata nel primo Municipio, nell’area precedentemente circoscritta si
individuano come destinatari del progetto:
• Almeno 300 immigrate/i che frequentano scuole di italiano nel primo municipio;
• Almeno 12 artisti provenienti da paesi stranieri che gravitano o lavorano nel primo municipio;
• Circa 3500 cittadini della zona di san Giovanni.
I beneficiari indiretti sono
• le persone a stretto contatto con i destinatari diretti (le famiglie, gli amici ed i parenti dei destinatari),
• i turisti occasionali di passaggio nel quartiere, la comunità parrocchiale, le associazioni culturali italiane e
straniere del primo municipio presenti nella zona di intervento, le istituzioni locali.
Obiettivi del progetto
Nel I Municipio e’ necessario riappacificarsi con il fenomeno dell’immigrazione, pertanto l’obiettivo del presente
progetto è quello di favorire la relazione tra italiani e persone di diversa cultura e provenienza per ricucire e
riconciliare il tessuto sociale tramite l’elemento unificante della lingua italiana e la valorizzazione degli aspetti
artistico culturali. Si intende infatti costituire una rete di relazioni feconda, priva di pregiudizi reciproci, capace di
evitare l’emarginazione ed i comportamenti di non tolleranza.
Questo progetto intende quindi cambiare le situazioni di partenza con delle attività tangibili, concrete, attive e
partecipate per determinarne di nuove dagli indubbi vantaggi sociali:
Bisogni/Situazione di partenza
Necessità di potenziamento
d’espressione in lingua italiana
da parte dei cittadini immigrati
che hanno terminato il ciclo di
formazione apposito
Mancanza
totale
o
non
sufficiente
conoscenza
soprattutto da parte di soggetti
che non svolgono attività
lavorative esterne alla famiglia –
dei
meccanismi
concreti
connessi all’interazione di servizi
sociali
Disagio psicologico degli abitanti
dovuto allo sgretolamento del
tessuto
sociale,
alla
spersonalizzazione dei luoghi e
alla
“sindrome
dell’accerchiamento”
Segregazione delle prestazioni
lavorative
basate
sulla
cittadinanza, con esclusione dei
cittadini stranieri da attività
artistiche
Attività
Realizzazione
di
una
“scuola
di
conversazione” atta a perfezionare la
comprensione e la pronuncia degli
immigrati provenienti dalle scuole di
italiano per stranieri del primo municipio.
Una scuola che dia l’opportunità di
esercitarsi nella conversazione in italiano in
un ambiente produttivo di nozioni connesse
alle norme comportamentali di natura
civica e informazioni a carattere sociale
come ad esempio il funzionamento della
sanità in Italia, o l’istruzione e molto altro.
Nell’incontro settimanale saranno altresì
trattate tematiche della vita di tutti i giorni,
dedicate a temi che i partecipanti
indicheranno, in modo che la lezione e la
scuola diventino un luogo di condivisione e
di comunione del proprio essere e della
propria cultura. Le lezioni saranno per lo
più strutturate in forma di dialogo per
dotare i partecipanti di una migliore
proprietà di linguaggio determinando una
maggiore consapevolezza circa i diritti e i
doveri di buoni cittadini.
Realizzazione di
n. 12
incontri di
intrattenimento annuali presso gli spazi
associativi e/o del partner “Caffè vecchia
Roma” aventi come protagonisti 12 artisti
stranieri
di
diversa
formazione
e
provenienza volti a far “riconoscere” il
talento artistico negli immigrati e a sfatare
nei residenti lo stereotipo del cittadino
straniero. Le attività produrranno 12 eventi
nei quali gli artisti stranieri si esibiranno, e
consentiranno agli stranieri di poter
riappropriarsi del loro ruolo di artisti e di
poter far conoscere le loro culture ed i loro
lavori, confrontandosi con il pubblico
locale, che conoscerà le altre culture e di
cominciare a vedere il bello che è nell’altro,
ricchezza e punto di forza.
Situazione di arrivo
Potenziata capacità d’espressione
in
lingua italiana per almeno 300 cittadini
immigrati
adulti
per
una
migliore
partecipazione alla vita sociale italiana e
per contribuire in maniera significativa al
successo scolastico dei propri figli
Accresciuta informazione per almeno 300
cittadini immigrati in merito alle esigenze di
carattere sociale più diffuse avvertite e a
norme di comportamento civico
Ridotto il disagio psicologico degli abitanti
residenti nel perimetro individuato provato
circa la presenza dello “straniero” tramite il
coinvolgimento negli eventi di strada di cui
sono protagonisti artisti stranieri
Evitata la segregazione delle prestazioni
lavorative basate sulla cittadinanza con la
possibilità di far riconoscere il proprio
talento per almeno 12 artisti stranieri di
altra cultura e provenienza.
Attività previste e ruolo ed attività previste per i volontari
Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi.
AZIONE 1: scuola di conversazione per l’esercizio della lingua italiana e la diffusione di informazioni utili
agli immigrati compresi contenuti di educazione civica
¾ Attività:
1. Pianificazione e realizzazione di un piano di comunicazione per promuovere la scuola e trovare iscritti
provenienti dalle scuole di apprendimento linguistico del primo municipio;
2. Approntamento e uso di processi connessi alla gestione di una segreteria amministrativa scolastica (gestione
iscrizioni, rapporti con alunni, contatti con gli esperti di tematiche sociali, educatori, ecc)
3. Pianificazione del ciclo scolastico e delle tematiche formative (reperimento del materiale formativo presso
biblioteche, librerie o tramite il web).
4. Suddivisione degli iscritti nelle classi e pianificazione degli incontri.
5. Realizzazione dei moduli formativi per ogni classe.
6. Organizzazione e preparazione del materiale (audio, video, cartaceo) di supporto alle lezioni.
7. Avvio e realizzazione dei corsi di conversazione ed educazione civica.
8. Produzione di materiale informativo, aggiornamento sito internet e realizzazione newsletter sulle attività e sui
risultati ottenuti durante il corso di studi.
9. Creazione a fine ciclo di un elaborato (opuscolo, presentazione PPT, filmati) riguardanti le tematiche alla base
delle ore di conversazione in classe.
10. Riunioni di verifica e coordinamento delle attività progettuali
AZIONE 2. eventi “di strada” aventi come protagonisti artisti stranieri per favorire la conoscenza e lo
scambio tra la popolazione del quartiere e quella immigrata
¾ Attività:
1. Mappatura delle cooperative/associazioni culturali straniere e italiane all’interno del primo municipio e dei
possibili artisti da coinvolgere durante l’anno.
2. Contatto con gli artisti ed incontri per decidere e pianificare insieme gli interventi e gli argomenti che si
potranno trattare.
3. Decisione delle tematiche che verranno trattate e calendarizzazione degli interventi secondo una suddivisione
in categorie degli artisti coinvolti.
4. Creazione e realizzazione di un piano di comunicazione per la promozione degli incontri: creazione di materiale
cartaceo (cartellonistica, opuscoli, volantini, lettere) e web (social media, blog, sito internet) nonché di una
newsletter da inviare per la promozione di ogni evento.
5. Creazione del piano di comunicazione per le istituzioni locali e per le altre associazioni culturali.
6. Organizzazione e realizzazione degli incontri previa preparazione della location e del materiale da distribuire
durante la riunione o che servirà durante quest’ultima.
7. Aggiornamento del database contatti e di una piccola biblioteca determinata dal materiale presentato durante
gli incontri.
8. Ideazione e realizzazione di un giornalino online, pubblicato ogni due mesi sul sito internet, ed inviato ai
contatti della newsletter contenente: gli atti degli incontri; interviste rilasciate dai partecipanti agli incontri;
schede di approfondimento sui paesi di provenienza degli artisti; approfondimenti sulle tematiche trattate;
testimonianze degli artisti;
9. Ideazione e realizzazione di una mostra a fine esperienza, che vada a ripercorre gli incontri realizzati durante
l’anno.
10. Realizzazione di un supporto video per la promozione degli eventi dell’anno successivo.
11. Aggiornamento del sito e dei canali di comunicazione (newsletter, mailing)
12. Attività mensile di monitoraggio e di valutazione dell’andamento degli incontri.
Partner:
Partner del progetto saranno:
¾ L’Associazione No.Di. – I Nostri Diritti Categoria: NO PROFIT: Fondata nel 1997, è una rete di donne
immigrate professionalmente impegnate nel campo dell’immigrazione e fin dalla sua nascita è impegnata
nella tutela e promozione dei diritti e la difesa delle donne immigrate e rifugiate, attraverso molteplici
interventi. Il suo obiettivo principale, quello di delineare un tipo di intervento, a sostegno della crescita e
della consapevolezza dei diritti della popolazione femminile immigrata romana, nei diversi e concreti ambiti
della vita materiale e civile. I progetti che ha gestito vanno della consulenza legale alla ricerca, alla
realizzazione di soggiorni estivi per bambini stranieri alla formazione e promozione delle donne immigrate
attraverso eventi di tipo socio-culturali e formativi, come la organizzazione di convegni e appuntamenti
d’incontro con le Istituzioni cosi come con altre organizzazioni che sostengono un lavoro e un impegno nel
campo dei diritti dell’immigrazione femminile e della sua integrazione. Nel presente progetto si pone a
disposizione per la sua grande esperienza nell’ambito della mediazione culturale e di collaborazione con
soggetti della pubblica amministrazione e metterà a disposizione la rete di contatti a sua disposizione e
supporterà il progetto seguendo la formazione dei ragazzi partecipanti. In particolare sarà membro attivo
per quanto riguarda la progettazione formativa docenza della scuola di italiano per la sua pregressa
esperienza nel campo (AZIONE 1)
¾ Ristobar Vecchia Roma (Via di San Giovanni in Laterano 254) Categoria: PROFIT.Il locale nasce come
bar fin dalla sua apertura nel 1905. La famiglia Di Capua lo gestisce dal 1995 offrendo tutti i servizi da bar
e anche quelli a carattere gastronomico includendo pizzeria, specialità e piatti romani. L’esercizio
commerciale ha da sempre un’attenzione concreta circa le questioni culturali e a quelle con fini di
solidarietà. Da tempo collabora con il C.O.M.I, la cui sede si trova a pochi metri di distanza per campagne
di raccolta fondi (iniziativa natalizia annuale “Fai il pranzo giusto”) e per le campagne di sensibilizzazione
(Abbiamo riso per una cosa seria). Nel presente progetto si pone a disposizione per: eclamizzare ai clienti
del bar gli eventi artistici, ospitare le esibizioni degli artisti sia nel locale interno che nello spazio esterno
antistante l’esercizio (AZIONE 2).
¾ COMAS Grafica, C.F. 03395940582, verranno realizzate le seguenti attività inerenti il progetto in
oggetto: ideazione ed elaborazione di strumenti comunicativi: locandine, manifesti, depliant, brochure;
impaginazione ed elaborazione grafica materiale e sussidi didattici; realizzazione grafica pannelli espositivi
e mostre fotografiche promozionali.
¾ Studio Idea Comunicazione, p.iva 10048901002, verranno realizzate le seguenti attività inerenti i progetto
in oggetto: progettazione e realizzazione di pagine WEB; consulenza per le strategie di comunicazione
tramite social network; formazione sull’utilizzo strumenti e linguaggio web.
¾ We Com s.r.l., C.F. 12616271008, verranno realizzate le seguenti attività inerenti i progetti in oggetto:
progettazione e realizzazione di pagine WEB, supporto alla strategia di comunicazione tramite social
network, formazione sull’utilizzo strumenti e linguaggi web.
¾ CICSENE, C.F. 80082850019, saranno realizzate le seguenti attività inerenti i progetti in oggetto:
- Realizzazione di Campagne di Promozione
- Realizzazione di Campagne di Sensibilizzazione
- Realizzazione di Campagne Informative
- Formazione dei volontari internazionali e degli esperti di Educazione allo sviluppo
- Interventi di EaS nelle Scuole
- Percorsi per l’integrazione territoriale dei immigrati
- Educazione interculturale
- Promozione della cittadinanza attiva
- Diritto alla salute
- Percorsi per la sostenibilità ambientale
¾ L’Università La Sapienza - Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche – Master “Migration and
Development”, C.F. 80209930587, verranno realizzate le seguenti attività:
- Ideazione, strutturazione ed organizzazione delle idee progettuali;
- Definizione del modello progettuale a seconda dei diversi contesti culturali e dei diversi beneficiari (minori,
donne, migranti, formatori, educatori, insegnanti, operatori di pace);
- Elaborazione modello di riferimento per l’organizzazione delle singole attività;
- Impostazione dei percorsi formativi a seconda dei diversi contesti culturali e dei diversi beneficiari (minori,
donne, migranti, formatori, educatori, insegnanti, operatori di pace);
- Supporto nella costruzione di elaborati ad hoc a seconda dei diversi contesti culturali e dei diversi
beneficiari (minori, donne, migranti, formatori, educatori, insegnanti, operatori di pace).
Ruolo ed attività previste per i volontari
I 4 volontari saranno coinvolti nelle seguenti attività:
• Supporto nella creazione e realizzazione di un piano promozionale della scuola di conversazione per la
diffusione di informazioni utili agli immigrati e contenuti di educazione civica
• Affiancamento nella gestione delle iscrizioni.
• Collaborazione nel reperimento materiale formativo e affiancamento nella decisione delle tematiche.
• Collaborazione nella realizzazione dei moduli formativi
• Supporto nella realizzazione del materiale di supporto alle lezioni
• Collaborazione nella realizzazione delle lezioni
• Affiancamento nella realizzazione di un elaborato a fine ciclo riguardante le tematiche svolte all’interno
delle lezioni
• Partecipazione attiva agli incontri di verifica e coordinamento delle attività formative
• Supporto nella costruzione di eventi “di strada” aventi come protagonisti artisti stranieri per favorire la
conoscenza e lo scambio tra la popolazione del quartiere e il cittadino “straniero”
• Supporto nel contattare gli artisti e negli incontri con gli stessi, nella pianificazione delle tematiche e degli
argomenti che si tratteranno durante gli incontri mensili.
• Collaborazione nella pianificazione e nella realizzazione del piano di comunicazione promozionale.
•
•
•
•
•
•
Collaborazione nella pianificazione e realizzazione di comunicazione promozionale per le istituzioni e le
associazioni culturali
Affiancamento nell’organizzazione e nella realizzazione degli incontri, soprattutto nella preparazione del
materiale.
Supporto nell’aggiornamento del database contatti e nella creazione di una biblioteca contenente il
materiale
Collaborazione nella creazione del giornale online mensile
Affiancamento nella realizzazione della mostra di fine anno
Partecipazione attiva agli incontri di valutazione e verifica degli incontri.
Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
•
•
Flessibilità oraria, disponibilità all’impegno nei fine settimana;
disponibilità a spostamenti città sul territorio romano.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE IL SERVIZIO
Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti nel presente progetto,
avranno l’opportunità sia di maturare ed acquisire specifiche competenze e di sviluppare particolari professionalità,
a seconda della sede di attuazione del progetto e delle attività realizzate, sia di maturare una capacità di vivere la
propria cittadinanza, nazionale ed internazionale, in termini attivi e solidali, con una crescita della consapevolezza
dei problemi legati allo sviluppo dei sud del mondo.
Di seguito gli ambiti nei quali si prevede una acquisizione di competenze e professionalità:
• Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di
cittadinanza attiva da livello locale a quello internazionale;
• Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate
alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà;
• Sviluppo di sensibilità per una efficace relazione interculturale;
• Acquisizione di competenze relative alla progettualità;
• Sviluppo di abilità di intervento sul territorio;
• Sviluppo e\o rafforzamento delle abilità relative al dialogo sociale;
• Sviluppo della capacità di analisi e di sintesi e di orientamento all’obiettivo;
• Sviluppo della capacità di problem solving;
• Sviluppo delle capacità di animazione e\o educazione;
• Accrescimento della capacità di lavoro in equipe;
• Comprensione delle dinamiche del lavoro associativo e di rete (centro – periferia e viceversa);
• Rafforzamento delle competenze nel proprio settore tecnico di formazione.
Si allega al presente progetto, la certificazione, del 01.07.2014 rilasciata dalla società La ELIDEA Studio di
psicologi associati, P.I. 08978461005, che svolge la sua azione nel campo della Formazione Continua con la quale
si riconosce e certifica l’acquisizione di competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto.
Inoltre, si allega al presente progetto, la certificazione, del 02.07.2014, rilasciata dalla FONDITALIA, Fondo
Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione Continua nell’Industria e nelle Piccole e Medie Imprese,
c.f. 97516290588, società che svolge la sua azione nel campo della Formazione, del Bilancio di Competenze e
della Consulenza per Organizzazioni, con la quale si riconosce ed attesta l’acquisizione di competenze derivante
dalla realizzazione del presente progetto.
Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle competenze acquisite nella realizzazione delle
specifiche attività previste dal presente progetto.
FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI
La formazione generale verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi
settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale.
La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore 60 e sarà erogata entro e non oltre il 180°
giorno dall’avvio del progetto.
Contenuti della formazione:
Come esplicitato nel modello Formativo consegnato all’UNSC in fase di accreditamento e da questi verificato, in
coerenza con quanto espresso nella determina del 19 luglio 2013 “Linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale” la formazione generale del presente progetto ha come obiettivi:
¾ trasmettere conoscenze che contribuiscano a rafforzare la consapevolezza del proprio ruolo in seno ad un
progetto di impiego di servizio civile volontario;
¾ trasmettere il senso del valore civico e sociale di un’esperienza di servizio civile, approfondendone gli
aspetti motivazionali e valoriali;
¾ offrire strumenti di riflessione sui nessi esistenti tra impegno civico e sociale a livello nazionale e impegno
civico e sociale a livello internazionale;
¾ offrire strumenti per connettere l’esperienza del servizio civile con la difesa civile non armata e nonviolenta,
con la promozione e la difesa dei diritti dell’uomo;
¾ approfondire alcuni particolari caratteristiche e abilità che deve possedere un operatore delle ONG (es.
capacità negoziale, capacità di relazionarsi in contesti interculturali, gestione dell’affettività, adattabilità);
¾ offrire un’esperienza di vita comunitaria e di confronto con altri giovani in Servizio Civile Volontario.
Al fine di raggiungere gli obiettivi sopraelencati verranno sviluppati i seguenti contenuti:
¾ l’identità del gruppo in formazione;
¾ il servizio civile volontario: storia, valori e prospettive: dall’OdC al SCV evoluzione storica e differenze;
¾ il dovere di difesa della Patria, la difesa civile non armata e nonviolenta, la costruzione della pace;
¾ conoscenza dell’Ente, della sua identità e storia, della rete delle relazioni territoriali attivate;
¾ lavorare per progetti;
¾ il sistema servizio civile, la sua organizzazione, la relazione tra enti, giovani in servizio civile ed UNSC
¾ le motivazioni del volontario in servizio civile;
¾ diritti e doveri dei volontari in servizio civile, la normativa vigente e la carta di impegno etico.
¾ la gestione dei conflitti interpersonali; la gestione dell’affettività e delle relazioni nelle esperienze di
cooperazione internazionale;
¾ cittadinanza attiva: le forme di cittadinanza
¾ cittadini ed Istituzioni, Diritti e Doveri, la Carta Costituzionale;
¾ cittadini locali e globali: l’appartenenza alla diverse comunità locali, nazionali, europee ed internazionali;
¾ la rappresentanza dei volontari in servizio civile;
¾ la protezione civile: tutele e prevenzione dell’ambiente, della legalità.
¾ il territorio, lo sviluppo locale e il volontario in servizio civile;
¾ educazione allo sviluppo, sensibilizzazione e lobbying; ruolo e responsabilità della comunicazione;
¾ l’approccio interculturale; operare con una ONG in Italia e nei Paesi in via di Sviluppo;
¾ presentazione dei progetti di servizio civile.
FORMAZIONE SPECIFICA
La formazione specifica verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse esterne “esperte” dei diversi
settori della formazione; sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale.
La formazione specifica dei volontari in servizio civile avverrà sia nella sede del COMI (2049). La durata della
formazione specifica nel totale sarà di 75 ore e sarà erogata entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto.
Contenuti della formazione:
Presentazione progetto
Immigrazione, integrazione linguistica ed educazione civica
Strumenti e metodologie di comunicazione e sensibilizzazione
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di
volontari in progetti di servizio civile
TOTALE
16 ore
20 ore
35 ore
4 ore
75 ore
Modulo 1: Presentazione progetto – 16 ore
Formatore: Anna Maria Cerro
• informazioni di tipo logistico;
• motivazioni, aspettative, obiettivi individuali e di gruppo;
• presentazione nel dettaglio del COMI: Principi ispiratori, evoluzione storica e presentazioni iniziative in
ambito educativo e formativo
• presentazione nel dettaglio delle attività in cui i volontari saranno impegnati;
• presentazione delle dinamiche del settore di intervento;
• predisposizione piano di lavoro personale.
• Presentazione dell’Olp e dei colleghi di ufficio
Modulo 2: Immigrazione, integrazione linguistica ed educazione civica – 20 ore
Formatore: Rosario Del Pilar Reuque Paillalef
• Fenomeni migratori e globalizzazione
• approfondimenti sulle comunità e realtà straniere e immigrate del primo Municipio
• Approfondimenti sulle associazioni artistico culturali italiane e straniere del primo municipio
• Approfondimenti circa le realtà in ambito linguistico del primo municipio
• L’insegnamento della lingua italiana agli stranieri: il ruolo della lingua nell’integrazione
• Attività di orientamento ed educazione civica agli stranieri immigrati: strutturazione di percorsi formativi
Modulo 3: Strumenti e metodologie di comunicazione e sensibilizzazione – 35 ore
Formatore: Rosario Del Pilar Reuque Paillalef
• Le finalità e i metodi dell’animazione interculturale
• Educazione non formale ed educazione interculturale
• Nozioni di base in ambito di animazione di gruppo
• Metodologie per la promozione degli eventi di piazza
• Gestione e aggiornamento social network
• Produzione articoli e news per le riviste dell’ente
Modulo 4: Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di servizio
civile – 4 ore
Formatore: Anna Maria Cerro
• presentazione degli eventuali rischi connessi alle attività in cui i volontari saranno impegnati;
• informazione sulle misure di sicurezza e le attività di protezione e prevenzione attuate nella sede di
progetto.
Requisiti richiesti ai canditati
I seguenti requisiti sono suddivisi tra requisiti generici, ricercati genericamente in tutti i candidati, e i preferibili
requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i volontari andranno ad
implementare:
Generici:
- Esperienza nel mondo del volontariato;
- Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi;
- Competenze informatiche di base e di Internet
Specifici:
Per i 4 volontari richiesti:
Preferibile formazione in campo umanistico
Preferibile la conoscenza discreta di lingue straniere
Preferibile buona conoscenza dell’utilizzo del computer (pacchetto office, posta elettronica, produzione e
montaggio video)
- Preferibile buona conoscenza dei mezzi di comunicazione (blog, facebook, twitter)
Dove inviare la candidatura:
¾
tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto
riportato. (Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle
domande)
ENTE
CITTA’
INDIRIZZO
TELEFONO
SITO
COMI
Roma
Via S. Giovanni in
Laterano, 262 - 00184
06-70451061
www.comiong.it
¾ tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione
richiesta in formato pdf, a [email protected] e avendo cura di specificare nell'oggetto il titolo del
progetto e l’ente (“PARLA (E SUONA) CON ME!” – COMI).
Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC
• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),
• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al
solo dialogo con gli Enti pubblici.