POSARE LE PIASTRELLE

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POSARE LE PIASTRELLE
EDILIZIA E COSTRUZIONI
POSARE
LE PIASTRELLE
P
er la posa di pavimenti e rivestimenti in piastrelle occorre sempre un sottofondo
piano e regolare. In uno spazio esterno, bisogna mantenere una leggera pendenza
(2%) in modo che l’acqua possa scorrere via senza ristagnare.
La posa in verticale si inizia in corrispondenza di un angolo o di uno spigolo, verificando
che sia verticale. Si stende la miscela di adesivo e acqua con la manara dentata, per
non più di un metro quadrato (fa presa rapidamente), e si posano le piastrelle, distanziandole con crocini. Dopo circa un giorno, si può stendere lo stucco riempifughe.
SOTTOFONDO E TRACCIATURA
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1: tolte le vecchie piastrelle si livella con malta magra,
se occorre, la caldana; il pavimento va lavato energicamente per eliminare ogni sfarinatura di malta.
2: bloccati (con biettine o con viti e tasselli) contro i
lati corti due listelli di legno, si tira una lignola sopra
la linea di mezzeria già tracciata, ad un paio di centimetri da terra.
3: all’esatto centro della mezzeria si colloca una crocetta distanziale e, partendo da questa, si procede
all’incollaggio della fila centrale di piastrelle, allineandone i vertici sotto la lignola.
Nella posa in diagonale dall’esattezza di questa
prima fase dipendono più che mai facilità e regolarità di posa delle altre piastrelle.
La posa in piano si inizia dal punto più lontano dalla porta d’accesso al locale; se le pareti non sono in squadra, si traccia sul pavimento la linea di partenza, riempiendo a
fine lavoro gli spazi sbiechi con porzioni di piastrelle.
Procedendo, si controlla la planarità della piastrellatura, pareggiando piccole irregolarità
battendo delicatamente la superficie con un martello. Colla e riempifughe sono gli
stessi dei rivestimenti; solo in esterno si utilizza una colla con un potere adesivo maggiore, resistente alle intemperie.
TAGLIO, POSA E STUCCATURA
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4: in un pavimento piastrellato in quadro almeno due
file di piastrelle debbono essere tagliate per adattarsi
alle sue misure; in una piastrellatura in diagonale il
numero di tagli è nettamente superiore ed interessa
tanto tagli paralleli ai bordi quanto tagli lungo la diagonale delle piastrelle.
5: via via che si completa la posa della fila di triangoli, ne va controllato l’esatto allineamento con una
staggia per non incontrare difficoltà poi nella realizzazione del bordo.
6: il riempifughe si fa penetrare fra le piastrelle con
una spatola di gomma; quando è quasi asciutto si elimina l’eccesso con acqua e spugna.
GLI ATTREZZI DEL PIASTRELLISTA
1: spatola dentata per colla. 2: tagliapiastrelle. 3: riga metallica. 4: forbici. 5: martello. 6: secchiello. 7: metro
a stecche. 8: cazzuola. 9: matita. 10: cutter. 11: manara con lato dentato. 12: tagliapiastrelle a pinza. 13: tenaglie. 14: rotella metrica. 15: livella a bolla. 16: mazzuolo.
Se si realizzano rivestimenti con fughe maggiorate, diventano indispensabili i crocini distanziali per mantenere
le piastrelle nella giusta posizione ed a distanza costante le une rispetto alle altre; se le piastrelle sono a
contatto, è utile munirsi di piccoli cunei in plastica per uniformare le irregolarità in altezza.
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QUANTE PIASTRELLE SERVONO
Foto, disegni, testi e grafica
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Il numero delle piastrelle si calcola dividendo la lunghezza di una parete per quella di
un lato della piastrella e la lunghezza della parete adiacente per quella dell’altro lato
(se le piastrelle sono rettangolari). I due risultati moltiplicati fra loro danno una cifra
da aumentare del 10% per compensare frazionamenti, errori e rotture accidentali.
EDILIZIA E COSTRUZIONI
Posare le piastrelle
Costruire con il vetrocemento
Costruire con il cartongesso
Montare le placchette
Montare un cancello
Montare una porta interna
Montare una tenda da sole
Isolare una parete
Costruire una pensilina
Montare una finestra