Ready Player One - Professioni del Web

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Ready Player One - Professioni del Web
Scaldate i polpastrelli e armate i joystick: è atterrato il libro che milioni di gamers stavano
aspettando.
D'altronde, giocare é diventata una cosa dannatamente seria. L'industria del videogames sta
vivendo una nuova età dell'oro grazie al mercato delle applicazioni mobile. L'integrazione alla rete
ha rivoluzionato il concetto di multiplayer, e permette sfide in tempo reale con gamers dall'altra
parte del mondo. Il detto "si impara facendo" si sta evolvendo in "si impara giocando", mentre
diversi aspetti della nostra vita quotidiana attraversa un inarrestabile processo di "gamification".
Un fenomeno mondiale, a cui mancava una bibbia di riferimento. Esattamente ciò che Ready
Player One promette di divenire: molto più di un romanzo, il formidabile esordio di Ernest Cline é
in realtà un viaggio "educativo" nella sottocultura pop degli anni '80, dove tutto ha avuto origine.
Anche se questo viaggio comincia nel futuro.
TITLE / CLASS <--> Ready Player One / Romanzo
C'era una volta, un tempo, in cui i videogiochi erano inseriti dentro grandi cabinati. Una persona si
avvicinava, e ad accoglierla lampeggiava l'invito "insert coin". Inserito il gettone, l'invito si
trasformava in monito: praccoglierti Angry Bird, Farmville, Ninja Fruit e Texas holdem' Poker.
Giocatore uno sei pronto.
La cybercompetizione globale più folle e letale mai immaginata é
alle porte: chiunque può partecipare, basta possedere un Avatar su
OASIS, universo virtuale parallelo al mondo reale, e decidere se
giocare al soldo della IOI - Innovative Online Industries, la più
grande multinazionale tecnologica mondiale, o rischiare la pellaccia
diventando un "Gunter".
Un vero Gunter dedica la sua vita alla ricerca delle "chiavi di
Anorak" . Questo significa saper completare la partita perfetta a
Pac-Man, conoscere a memoria tutti i primi moduli di Dungeons &
Dragons, passare senza indugi il test Voight Kampf di Blade Runner
e recitare alla perfezione le battute di Wargames.
Tanto per iniziare.
Perché poi le cose si complicano, e che diamine.
L'AUTORE <--> Ernest Cline
Ready Player One è la formidabile opera prima di "un
sottocuoco, donatore di plasma e commesso snob di videoteca
che ha trascurato queste promettenti carriere per dedicarsi a
tempo pieno al suo amore per la cultura pop in tutte le sue
forme". Il romanzo diverrà presto un megacolossal
cinematografico per la Warner Bros. E visto che, si sa, il libro è
(quasi) sempre meglio del film, tanto vale sgranocchiarsi subito
questo delizioso mattoncino di oltre 600 pagine.
WEB TRIBE <--> Nerd
Se vi ritenete dei geek, questo libro NON fa per voi. Qui siamo in pieno territorio nerd.
Le app ultracool del vostro smartphone di ultima generazione non vi salveranno. Invece,
conoscere i trucchi per sconfiggere i megamostri di fine livello sui primi giochi dell'Atari, quello
potrebbe darvi una mano.
L'esordio di Ernest Cline è dedicato senza mezzi termini a tutti coloro che almeno una volta
nell'adolescenza hanno pensato: "La condizione umana è uno schifo, per la maggior parte del
tempo. I videogiochi sono l'unica cosa che rende la vita sopportabile."
LA TRAMA <--> La salvezza del pianeta terra è nelle mani di smanettoni nostalgici
Wade, un protagonista con 18 lunghi anni sulle spalle, si ritrova ad essere la grande speranza per
tutti i gamers nel mondo. Si tratta della quasi totalità degli esseri umani, in quanto videogiocare è
la miglior fuga dalla terra, che nelle ultime 3 decadi è ridotta ad un immondezzaio tappezzato da
pile di ecomostri che crollano su loro stessi.
Le cause le possiamo immaginare: sovrappopolazione, esaurimento delle fonti energetiche,
economia in mano a multinazionali potenti e arroganti come solo loro riescono ad essere. La
disoccupazione ha raggiunto livelli tali che il mercato del lavoro odierno può essere paragonato al
paese del bengodi. Come spiega Wade: "possedere 2 lauree ed essere multi-tirocinante non
serviva a nulla. Persino i fastfood vicino a casa mettevano i candidati in liste di attesa di almeno
due anni."
Cosicché la gente preferisce passare il tempo su OASIS.
OASIS è un territorio virtuale composto da decine di migliaia di
mondi nel quale è possibile impersonare un personaggio a
proprio piacimento: un "Avatar".
In simbiosi con quest'ultimo si parte a caccia di avventure,
competizioni, battaglie, divertimento, amore. Insomma, di quella
vita ormai negata nel piano fisico dell'esistenza.
Senonchè, la morte di James Halliday, geniale inventore di OASIS e incarnazione del nerd
all'ennesima potenza, innesca la caccia alla sua immensa eredità: la proprietà di OASIS.
Il suo testamento è una gara all'ultimo pixel a cui può partecipare qualsiasi Avatar: una pazzesca
prova di abilità imperniata sulla conoscenza e abilità in videogiochi, film, giochi di ruolo, serie
televisive e fumettistiche prodotte negli anni '70 - '80 e coincidenti con l'infanzia di Halliday.
Incantevolmente infantile, nel caso siate figli degli anni 60-70 godrete al massimo del citazionismo
trasudante da ogni singola pagina. Ma anche se giunti al mondo negli '80 o '90 vi divertirete a
riscoprire le storie appartenenti ai videogiochi, film, libri, riviste, fumetti appartenenti ad amici più
grandi o fratelli maggiori.
THE REASON WHY <--> Un professionista del Web dovrebbe leggere Ready Player One per…
… Comprendere la cultura di chi ha creato il codice
informatico: i riferimenti, il linguaggio, le opere, gli eroi.
LE IDEE <--> Dal Web 2.0 a OASIS in 10 mosse
- Identità e Nickname: OASIS riporta in auge il concetto
di cyberspazio: una realtà virtuale dissociata dal mondo
reale nella quale impersonare qualcun altro. Da qui la classica scissione online-offline di se stessi
(offline) nel proprio alter ego (ciò che vorrei essere, online).
Tali dinamiche sono esplose nei primi anni '90, quando la rete era popolata da pionieri cybernauti
quasi mai associati al proprio nome di battesimo. Non era una rarità chattare con una "Stellina81"
che nella realtà si chiamava Mario ed aveva appena festeggiato i 50 anni.
I social media, negli ultimi anni, stanno incentivando le persone ad essere se stesse anche in rete.
Questo significa ottimizzare le opportunità del mondo reale, promuovendo di fatto l'integrazione
tra online-offline, in una prospettiva che possiamo definire "All-line".
Ma il mondo di Wade non offre più grandi opportunità, sta collassando su se stesso: ecco perchè
su OASIS è meglio scorrazzare sotto un nickname, conosciuto come
"Parzival".
- MMORPG: OASIS è il più grande "Massive Multiplayer Online Role-Playing
Game" (gioco di ruolo massivo multiplayer online) mai esistito. Il proprio
Avatar è un personaggio che guadagna punti esperienza combattendo,
sviluppando arti magiche, esplorando mondi e portando a termine missioni.
Ma c'è anche chi utilizza il proprio Avatar per socializzare con altri, tenendosi
alla larga da mostri e battaglie, sfruttando il sistema più come un superFacebook a tre dimensioni.
- Open Source: i contenuti di OASIS sono modificabili e creabili ex-novo, senza costi aggiuntivi.
Chiunque può costruire il proprio pianeta privato e ideare la propria abitazione, arredandola a
piacimento. Ed ecco il motivo per cui le scuole sono tutte identiche: "perché lo stesso codice
strutturale veniva copincollato nei luoghi in cui serviva una scuola".
- Privacy: OASIS protegge l'anonimato e impedisce furti di identità. La privacy viene garantita da
un controllo vocale e della retina. Difficile fregare OASIS sulle credenziali d'accesso.
- Chat: è possibile creare ed allestire delle "stanze" di chat nelle quali ritrovarsi fisicamente con
altri avatar per discutere, studiare, o semplicemente lasciarsi andare al cazzeggio sfrenato.
- Forum: i posti più utilizzati dai Gunter per trovare informazioni utili alla ricerca. Wade li controlla
spesso, ma scrive poco, in quanto: "in assenza di progressi concreti la sottocultura Gunter aveva
iniziato a perdersi in un pantano di sbruffonate e conflitti interni".
Evidente la presa di posizione contro l'attuale mania da condivisione ed egomania che impazza
oggi sul web 2.0. Come direbbe Jaron Lanier: "Before to Share, Just Be".
- e-commerce: molto di ciò che si vede e si incontra su Oasis è in vendita nella realtà. Se il vostro
avatar finisce in una pizzeria virtuale, potreste ordinarne una che verrebbe recapitata all'interno
del vostro appartamento mentre siete ancora immersi nel gioco. Ma potreste anche necessitare di
bombe all'antimateria: in questo caso basterà rovistare tra le migliori offerte su eBay.
- Realtà Aumentata: un paio di "guanti aptici". Un visore. E niente sarà più come prima. Li
strumenti per accedere a OASIS sono gli stessi che fino a pochi anni fa identificavano la realtà
aumentata, tentando di mandare in pensione mouse e tastiera.
- Freemium: l'ingresso a OASIS costa 25 centesimi di dollaro. L'avatar viene creato, dopodiché
diventa free: gratuito a vita. Almeno per quanto riguarda il mantenimento e le esperienze base.
Ma in realtà il modello di business è freemium: acquistare oggetti, soprattutto se magici o
tecnologicamente avanzati, costa parecchi crediti su OASIS. E ancora più dispendioso risulta
affittare navicelle spaziali per spostarsi da un mondo all'altro. Per non parlare del teletrasporto:
roba da veri ricconi.
- Sesso e masturbazione: il sesso virtuale su Oasis non è nulla di che: "masturbazione sdoganata e
assistita al computer che ti fa buttare via migliaia di crediti". Wade la prova, per concludere che
era "molto meglio darsi una menata al salame alla vecchia maniera". D'altronde è lo stesso
Almanacco di Anorak a sostenere che la masturbazione sia: "la pietra angolare della civiltà
tecnologica. (...) Il fatto è che gli studiosi, gli inventori e gli scienziati in genere sono degli sfigati, e
gli sfigati incontrano più difficoltà di chiunque altro quando si tratta di scopare. Senza la valvola di
rilascio sessuale che ci fornisce la masturbazione è improbabile che i primi umani si sarebbero
impossessati dei segreti del fuoco o avrebbero scoperto la ruota".
LE NUOVE PROFESSIONI DEL WEB SU OASIS?
Advertiser & Digital PR:
in Ready Player One il web marketing ha venduto da anni l'anima al mercato e non guarda in
faccia nessuno pur di massimizzare i profitti. Ecco perchè i marketers sono rappresentati dalla IOI Innovative Online Industries. Chi ci lavora ha ceduto l'anima al "lato oscuro della rete" ed è ormai
un esperto spammer e cracker al soldo della multinazionale. Quando Wade porterà a termine la
prima missione della ricerca, intaseranno la sua casella e-mail inviandogli ogni minuto una
richiesta di contatto a priorità massima talmente persuasiva da non poter evitare una risposta. La
IOI è disposta a tutto per impadronirsi di OASIS, ed è intenzionata a trasformarlo da gioco
freemium con codice opensource a luogo chiuso con ingresso a pagamento.
Idea che per un Gunter equivale all'imposizione di una tassa per chi voglia alzare gli occhi e
guardare il cielo.
Community Manager:
in OASIS potete gestire una vostra stanza di chat e moderare tutto ciò che vi accade. Se siete
Avatar quotati, la gente richiederà di essere inserito nella vostra chatroom list, sperando di
accedervi. Più uno status che un mestiere.
Potrebbe però capitarvi di dover lavorare come supporto tecnico per la Helpful Helpdesk Inc.,
gestendo masse di "cretini incazzati in linea, tutti pronti ad attendere per ore un tecnico. Perché
anche solo pensare di risolvere il problema, quando si può trovare qualcuno che può farlo al posto
tuo?"
e-Reputation Manager:
l'intelligenza artificiale non ha fatto grandi avanti su OASIS. Un personaggio non-umano e quindi
non-giocante non può ragionare né interpretare una conversazione, non contestualizza, non coglie
le battute, figuriamoci l'ironia. Per questo gli e-Reputation Manager umani saranno ancora utili.
GUNTER CLOUD
Il mondo è un luogo parecchio instabile. Anche voi potreste svegliarvi un giorno e scoprire che
l'unico modo per evitare la catastrofe sia vincere la gara mondiale di videogiochi più assurda mai
concepita.
Ecco perciò un'utile Gunter Cloud: mappa introduttiva ai riferimenti della cultura pop dalla quale
iniziare la caccia e tramutarvi in esperto Gunter.
Back to the Future - Dead Man's Party - The Muppet Show/Sesame Street - Adventure (Atari) - Jeff
Easley - Amazing Spider Man - X-Men - Lanterna Verde - Casa Keaton - Donkey Kong - Conan il
Barbaro - Dungeons & Dragons - Excalibur - John Hughes - Capture the flag - Wild Boys - Golden
Axe - Black Tiger - Ikari Warriors - The Stacks - Tron - Starlog - Ladyhawke - Star Wars - Il Ritorno
degli Ewok - Goonies - Legend - Krull - Howard e il destino del mondo - Swordquest - Contra Heavy Barrell - Robotech - viaggio allucinante - battlestar galactica - trs 80 color computer Commodore 64 Atari - Douglas
Adams
Kurt
Vonnegut - Neal
Stephenson - Philip
K. Dick - Richard K.
Morgan - Stephen
King - Orson Scott
Card
Terry
Pratchett - Terry
Brooks
Ray
Bradbury - Robert
Heinlein - J.R.R.
Tolkien - William
Gibson
Neil
Gaiman - Zelazny Wargames
GhostbustersScuola di geni Sapore
di
hamburger
Explorers
La
rivincita dei nerd Matrix - Mad Max Indiana
JonesJames Cameron Terry Gillian - Peter
Jackson - Fincher George Lucas Steven Spielberg Quentin Tarantino Kevin Smith - Monty
Python - Ralph
supermaxieore
Airwolf - A-Team Supercar - Misfits of
Science
The
Simpson - Star Trek
- Transformer - Gobot - Land of the lost - Thundarr il barbaro - He-man - Schoolhouse Rock - G.I.
Joe - H.R. Pufnstuf - Godzilla - Gamera - Star blazers - Space Giants - Gatchaman - Superauto match
five - Police - Journey - REM - Clash - They might be giants - New Order - Billy Idol - The Plimsouls John Waite - Cindy Lauper - Wham! - Devo - Rush - Van Halen - Def Leppard - Bon Jovi - Pink Floyd Midnight oil - Defender - La spada di Hook - Kaan principe guerriero - Heavy Metal - Dragon Dungeons of Daggorath - Highlander - Corto Circuito - Riptide - Footloose - Raku-tu - Madness and
the Minotaur - Bedlam - Pyramid - 2010 l'anno del contatto - Risky business - The dark crystal Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato - Mazinga Z - Voltron - Macross - Gundam - Supaidāman Yuusha Raideen - THX 1138 - Bob Dorough - Shoolhouse Rock - Mechagodzilla
SHARE POINT <--> Frasi e parole tratte da Ready Player One da rubare e condividere in libertà
Le serie televisive come Casa Keaton compiono un miracolo per tutti coloro che non sono
superesperti delle cose del mondo: permettono di credere che non ci sia niente di così sbagliato che
non si possa risolvere in trenta minuti di episodio (o, al limite, nel tempo di un episodio in due parti,
nel caso di faccende serissime)
Chiunque apprezzi Ladyhawke è una fighetta macrobiotica
Lei rise di una risata onesta, sincera, che includeva una buona quantità di grugniti, il che fece ridere
anche me
Ho avuto paura per tutta la vita. Fino al momento in cui ho capito che stava finendo. È stato allora
che ho capito che, per quanto terrificante e dolorosa possa essere, la realtà è l'unico posto in cui si
può trovare la vera felicità. Perchè la realtà è reale.