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VENERDI’ 30 APRILE 2004 ANNO 2 - NUMERO 102 Editoriale Trentino Alto Adige Srl Sede legale: Via delle Missioni Africane, 17 - 38100 Trento Diffusione: RCS Diffusione S.p.A. Via Rizzoli, 2 - 20132 Milano - Tel. 02 - 25841 Ammortizzatori familiari VINCOLI SOCIALI PER LO SVILUPPO di LUCA NOGLER Nell’introdurre un ciclo di seminari trentini sulla recente riforma del mercato del lavoro, il sociologo Antonio Schizzerotto segnalava qualche settimana fa che la generazione delle persone nate a partire dalla fine degli anni Cinquanta è stata la prima a non essere riuscita a migliorare la propria condizione di vita rispetto a quella dei loro genitori. Il dato risale, in sostanza, alla scandalosa ed irresponsabile gestione del welfare operata — con un ampio consenso nel Paese — nel corso degli anni Ottanta. Un’intera generazione è sostanzialmente frenata perché deve destinare una quota sproporzionata delle risorse prodotte al finanziamento di prestazioni (pensioni) e servizi (sanitari) che interessano principalmente la generazione precedente, mentre non riceve il necessario (e impersonale) sostegno nella fase dell’educazione, della scelta professionale ed, infine, dell’attività di cura con il conseguente drammatico effetto del calo demografico (un chiaro freno allo sviluppo). Recentemente un simpatico imprenditore della regione mi ha rimproverato che questa impostazione, che condivido da tempo, trascura l’enorme agio in cui dimorano i giovani d’oggi. L’arguto interlocutore generalizzava, probabilmente, il proprio contesto sociale (se non quello familiare). Vero è che il dato segnalato da Schizzerotto è mascherato dal fatto che l’Italia, e la nostra regione non fa eccezione sul punto, rappresenta il Paese europeo in cui si registra (ed ormai da anni) il più alto spostamento di reddito dalle generazioni anziane a quelle giovani. Sono gli anziani che finanziano l’acquisto degli immobili, l’avvio delle imprese ma anche i macchinari agricoli così come una parte dei servizi e delle necessità dei nipoti (occupandosi purtroppo spesso anche della loro educazione). Viviamo in mezzo ad un enorme e costante re-equilibrio sociale di risorse tutto incentrato su una logica personale, per lo più paternalistica e, pertanto, tutt’altro che immune da pratiche discriminatorie. È questo movimento di reddito che garantisce la pace (pardon, la coesione) sociale. Sennonché, si tratta di un’allocazione delle risorse che non risponde certo ai tempi ed alle esigenze che sarebbero imposte da una seria scelta pubblica di favorire, rispettivamente, la parità di opportunità di partenza (e cioè coloro che sono socialmente e sempre più visibilmente svantaggiati) e lo sviluppo (e cioè i più capaci e meritevoli). Dominano, al contrario, imponderabili, mutevoli e spesso irrazionali criteri soggettivi. È chiaro, infine, che questo sistema ingessa il contesto sociale perché riproduce e consolida le disuguaglianze sociali. Non a caso i destini educativi e professionali sono fortemente condizionati dalle origini sociali e si fortifica quella che Schizzerotto stesso chiama, da tempo, la «trasmissione intergenerazionale delle diseguaglianze». Il tutto alimenta, infine, le opposte ideologie. Da un lato, chi approfitta dello stato di cose per demonizzare la logica dell’intervento pubblico al fine, più o meno ostentato, di preservare le ineguaglianze di opportunità. Dall’altro, chi cavalca il contagioso (specie in periodi di crisi) sogno dell’eguaglianza collettiva, negando così sia le disparità derivanti dal merito dei singoli individui (fondamentali nell’ottica dello sviluppo), sia conseguentemente l’improcrastinabile redistribuzione generazionale delle opportunità. Insomma, un confronto viziato. REDAZIONE Via Dante, 5 - 39100 Bolzano Tel. 0471 - 999111 - Fax 0471 - 999110 Email: [email protected] S P E T TAC O L I STAMPA: Centro Stampa Editoriale Srl Via del Lavoro, 18, Grisignano di Zocco (VI) - Tel. 0444 - 414303 PUBBLICITA’: Media-Alpi Srl, Via Dante, 5 - Bolzano Tel. 0471 - 323935 - Fax 0471 - 302098 Poste Italiane SPA-Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, Art. 1, c.1, DCB Bolzano TEMPO LIBERO DISTRIBUITO CON IL CORRIERE DELLA SERA NON VENDIBILE SEPARATAMENTE SPORT Wyman, l’ex bassista degli Stones In Fiera il divertimento in vetrina in concerto al Nuovo teatro Sport, avventura e mostra sul K2 La Fisi Alto Adige è con Coppi «Non si cambia presidente in corsa» A PAGINA 12 SALVO A PAGINA 10 SAVIO A PAGINA 13 SCHIAFFINI Bolzano ospiterà solo gli uffici «secondari» della società che gestirà il colossale progetto. Il presidente trentino Dellai chiede di essere coinvolto Tunnel, la gestione andrà a Innsbruck Per firmare l’accordo gli austriaci vogliono che la sede sia in Tirolo. Oggi il vertice con Lunardi CAROVITA Salghetti: «I consumatori controllino gli aumenti dei prezzi» BOLZANO — Il sindaco Salghetti condivide il grido d’allarme sulla scarsa concorrenza emerso dal forum del Corriere dell’Alto Adige e auspica l’avvento di iniziative di cooperazione. Inoltre il sindaco è favorevole ad un maggior coinvolgimento dei consumatori nel monitoraggio dei prezzi. L’assessore Rizzolli invece sottolinea i vantaggi della politica commerciale locale. A BOLZANO — Tunnel del Brennero, oggi a Vienna i ministri dei trasporti di Italia ed Austria, Pietro Lunardi e Hubert Gorbach, firmeranno l’accordo che stabilisce il modello di finanziamento, le procedure per l’assegnazione degli appalti e le condizioni per la realizzazione degli studi preliminari necessari all’avviamento dei lavori. Il consiglio dei ministri austriaco ha incaricato Gorbach di porre come condizione che la sede della società di geL’INTERVISTA stione sia in Tirolo. All’articolo sei DURNWALDER dell’accordo si dice a chiare lettere «PURTROPPO che fino al 2006 la È ANDATA COSÌ» sede principale della società euroA PAGINA 3 pea sarà ad Innsbruck, mentre a Bolzano ci sarà solamente quella secondaria. Una volta conclusa la seconda fase, ovvero quando sarà terminata la progettazione definitiva del traforo, la sede principale della Spa europea verrà trasferita a Bolzano per tutta la durata dei lavori, la cui fine è prevista nel 2015. Oggi a Vienna ci saranno anche i presidenti Durnwalder e Dellai. Quest’ultimo chiede che il Trentino sia coinvolto in un «ragionamento unitario». pagina 4 Clementi A CULTURA Follia e illusione La notte magica di Santa Walpurga di BRUNAMARIA DAL LAGO VENERI La notte fra il 30 aprile e il primo maggio è la notte di Santa Walpurga. Secondo le antiche tradizioni in questa notte le streghe ed i demoni si danno appuntamento sulle cime dei monti. Ecco, subito ci si potrebbero porre alcune domande: perché la notte delle streghe ha preso il nome di una santa? E poi, esistono veramente le streghe? Cominciamo con ordine. Ippocarate scrive che gli spiriti dei defunti fanno crescere e germinare i semi. Per questo motivo la notte del 30 aprile, considerato da sempre un punto di frattura, di passaggio, un buco nell’ordine dell’universo, i morti possono uscire dal regno di sotto ed accostarsi ai vivi. Asl, direttori con le forbici Saranno loro a far quadrare i conti. Merano protesta per i 4 reparti tagliati MARGHERITA Bolognini nell’esecutivo nazionale BOLZANO — Dopo essere stato escluso dalla commissione dei Sei Giancarlo Bolognini riceve soddisfazione da Roma . Il coordinatore federale della Margherita lo ha nominato responsabile per le minoranze linguistiche del partito. A CONTINUA A PAGINA 11 A pagina 4 Perobelli pagina 5 Gelmini Critiche di scarsa trasparenza: proposta la pubblicazione dei patti parasociali con Lodi. Utile netto di 26 milioni Carispa, attacco dei piccoli azionisti alla Fondazione BOLZANO — Il sindacato azionisti ha animato l’assemblea dei soci della Cassa di risparmio, criticando l’operato della Fondazione, del consiglio di amministrazione e contestando la redditività della banca. Critiche anche al possibile acquisto della Banca popolare del Trentino. È stata inoltre chiesta più trasparenza e la pubblicazione dei patti parasociali con Lodi. Alle accuse ha risposto il presidente Ander Amonn: «La redditività della banca è del 9,2%, ben sopra la media nazionale. L’operazione Bpt viaggia su cifre molto al di sotto di quelle citate dalla stampa. Le altre critiche mi sembrano ingenerose». La proroga del cda è stata comunque approvata. Per quanto riguarda il bilancio 2003 l’esercizio consolidato del Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano, che comprende anche Alto Adige Riscossioni spa e Sparim spa, ha chiuso con un utile netto di 26 milioni 871 euro, raddoppiato (+93,4%) rispetto al 2002. Il dividendo è di 4,33 euro per azione, che corrisponde ad un incremento del 14,25%. Amonn ha confermato l’espansione in Trentino e Veneto: la sede di Belluno è stata aperta da poco. Dopo l’estate verranno inaugurate le sedi di Trento Sud e Verona. «Parallelamente — ha detto il presidente — proseguono le trattative per l’acquisto delle rete di sportelli (18 in tutto) della Banca popolare del Trentino». RAIFFEISEN HYPO TIROL Gius: obiettivo centrato All’orizzonte c’è Trento «Bilancio incoraggiante Italia, ottimo mercato» BOLZANO — «Gli obiettivi annunciati a fine 2002 dalla cassa centrale Raiffeisen dell’Alto Adige sono stati raggiunti e il nostro utile netto ha raggiunto i 3 milioni di euro». Ad affermarlo è stato Peter Gius, direttore generale, in sede di presentazione del bilancio. Inoltre è all’orizzonte un’alleanza tra le Casse rurali di Bolzano e Trento. Le casse di credito cooperativo rappresentano in Alto Adige il cinquanta per cento del mercato bancario e la Cassa centrale è la piattaforma di riferimento delle cinquantadue filiali Raiffeisen presenti sul territorio altoatesino. BOLZANO — Il bilancio di Hypo Tirol è cresce del 12% rispetto all’anno precedente. «La nuova dirigenza è in carica da poco, nel primo quadrimestre ha ottenuto risultati incoraggianti, quindi — afferma il presidente del collegio sindacale di Hypo, Helmuth Mader — merita tutta nostra fiducia». Mader è convinto che «il mercato italiano riservi grandi possibilità per una banca come Hypo, così ho chiesto a tutti nuovi dirigenti di imparare l’italiano». La conferma arriva anche dal direttore generale di Hypo, Hannes Gruber, il quale spiega che la Hypo Tirol punta ad espandersi sul mercato italiano, specialmente nel settore del leasing. A A pagina 9 Espro pagina 9 Tomasi SALUTE Fumo vietato in un locale su tre Confesercenti: «Estendiamolo» BOLZANO — Anticipando il divieto antifumo nei locali pubblici che sarà operativo dal primo gennaio i gestori bolzanini si sono già mossi. «Molti hanno introdotto divieti totali o parziali di fumo nei loro locali», spiega Mirco Benetello della Confesercenti. Da un’indagine dell’associazione di categoria condotta su 190 locali emerge che il divieto totale di fumo è stato adottato da 36, il 19% del totale. I divieti parziali invece sono stati adottati da 28 locali, il 15% del totale dei locali censiti. «Chi lavora in un bar o in un caffè non può che augurarsi di essere liberato dal fumo, così dannoso alla salute — dice Benetello — il divieto però dovrebbe essere generalizzato, altrimenti i locali più grandi sarebbero avvantaggiati rispetto a quelli medi e piccoli e questo andrebbe ovviamente a minare la libera concorrenza». di Marco Armani pagina 3 Angelucci, Zamattio Sanità, Theiner chiede un piano entro luglio. Il vicesindaco Cavagna: «La Provincia sbaglia» BOLZANO — L’incontro tra l’assessore provinciale alla sanità Theiner e i quattro dirigenti delle Asl si è concluso con un accordo: a decidere gli eventuali tagli dei primariati saranno i responsabili delle Azienda sanitarie. «Non sarà facile, ma ci proveVIALE EUROPA remo», ammette il direttore geneI POMPIERI rale dell’Asl meranese, Andreas OSTACOLATI Fabi. Entro luglio i direttori doDALLE AUTO vranno portare A PAGINA 5 RUGGERA sulla scrivania di Theiner le strategie che intendono adottare per rientrare nel budget previsto dalla giunta provinciale. Il vicesindaco di Merano protesta per la disattivazione di quattro reparti all’ospedale Tappeiner e chiede alla Provincia di rimediare ai propri errori. L A PA G I N A D U E A pagina 9 Angelucci 12 VENERDÌ 30 APRILE 2004 CULTURA E TEMPO LIBERO MUSICA/1 MUSICA/2 TEATRO CINEMA Lo swing inconfondibile di Reinhardt Arie di Puccini da Madame Butterfly Aviatori in volo con un annaffiatoio Grande animazione giapponese con All that jazz al Laurin bar L’«Addio fiorito asil» a Merano Il duo dei ParaPiglia al Carambolage Una storia di draghi nel cielo La rassegna All that jazz del Laurin Bar di Bolzano ospita questa sera il quartetto di Mandino Reinhardt. Il chitarrista manouche Mandino Reinhardt è una figura incontornabile del cosiddetto jazz swingato «manouche» proveniente dall’Alsazia. Nel quintetto trovano spazio altri due chitarristi: il fratello di Mandino Sony Reinhardt e Franko Mehrstein. Il gruppo è completato dalla la presenza di Tim Kliphus al violino, e di Gautier Laurent contrabbassista molto conosciuto, già a fianco di Bireli Lagrene. (lu. sti.) Appuntamento per gli amanti del belcanto oggi al Kursaal di Merano, dove viene proposta una serata significativamente intitolata «Addio fiorito asil», nell’ambito della mostra di fiori e piante «Meranflora». Con la valida collaborazione della Fondazione Arena di Verona verranno proposte pagine immortali da Madame Butterfly di Giacomo Puccini e da altre opere liriche. La serata avrà inizio alle 20.30. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare la segreteria di Meranflora al numero telefonico 0473/272000. (lu.sti.) L’immaginazione libera dei bambini e permette di inventare storie e grandi avventure, partendo da semplici oggetti. Questo è il punto di partenza e d’ispirazione di «A. Le ciel ne suffit pas» in programma stasera, alle 20.30, al piccolo teatro Carambolage. Autori e protagonisti del lavoro teatrale sono i «ParaPiglia» Stefano Amori e Luca Lomazzi, che si sono fatti già amare dal pubblico bolzanino nel’ambito del concorso «Roner surPrize 2002». Un semplice innaffiatoio trasforma i «ParaPiglia» in aviatori e li proietta in una folle corsa attraverso il cielo. Per la rassegna dei film d’animazione «Otaku zone», questa sera, alle 21, al Videodrome di via Roen 6 (dietro l’asilo), sarà proiettato «X» per la regia del giapponese Rintaro, che ha già prodotto pellicole su questo genere. La storia è affascinante e racconta dei draghi del cielo e dei draghi della terra che sono in lotta per decidere il destino del mondo che dipenderà dalle scelte di Kamui. Ma Kamui dovrà risolfere un drammatico dilemma: scegliere l’angelo o il demone che sono in lui? MANDINO REINHARDT - Rassegna «All That Jazz» BOLZANO — stasera, ore 21, Laurin bar, via Laurino ADDIO FIORITO ASIL — arie di Puccini Merano — stasera, ore 20.30, Kursaal A. LE CIEL NE SUFFIT PAS — ParaPiglia Bolzano — stasera, ore 20.30, Carambolage FILM «X» - Rassegna cinema d’animazione Bolzano — stasera, ore 21, Videodrome, via Roen 6 Il bassista il 17 giugno sul palco del Nuovo teatro. Nel 2003 il suo ultimo album da solista «Blues Odyssey» scritto a quattro mani con Richard Havers Bill Wyman, a Bolzano una leggenda del rock L’ex Rolling Stones in concerto con il supergruppo di vecchie glorie Rhythm Kings DISCOGRAFIA Questi i principali lavori discografici che sono stati prodotti dall’ex bassista dei Rolling Stones G SOLISTA Monkey Grip(Album 1974), Stone alone (Album 1976), Bill Wyman (Album 1982), Stuff (Album 2000), The compendium (Album 2001), Blues Odyssey (Album 2003) G WILLIE AND... Willie and the poor boys (Album 1985) These arms of mine (Singolo, 1985) Live (Album 1993) Baby Please don’t go (Singolo) G RHYTHM... Struttin’ our stuff (Album 1998), Anyway the wind blows (Album 1999) Groovin’ (Album 2000) Double Bill (Album) BOLZANO — Esistono decine di bassisti che nell’immaginario degli appassionati e dei musicisti potrebbero rappresentare lo status simbol del basso rock. Uno di questi è William Perks, in arte Bill Wyman. L’ex Rolling Stones (la più famosa e longeva rock-band) sarà a Bolzano giovedì 17 giugno su iniziativa dell’associazione di Bressanone «Lieder Szene». Bill Wyman salirà sul palco del Nuovo teatro comunale di piazza Verdi con i suoi Rhythm Kings, supergruppo di vecchie glorie formato nel Nel ’74 il primo 1997. Bassista lavoro senza semplice efficala storica band ma ce, con uno stile tutto improntato sull’intreccio armonico rivolto ai mitici «riff» di Keith Richards, ha imposto il suo stile di fraseggi brevi, impregnati di blues e successivamente di un certo soul, a tutta la nuova generazione di bassisti rock. Nato il 24 ottobre 1936 a Lewisham, presso Londra, Bill Wyman, compie il passo decisivo della sua vita nel 1962 quando, mentre suonava nei Cliftons, viene invitato da Mick MAESTRO Lo stile di Bill Wyman ha fatto scuola a tutta una generazione di bassisti Jagger e Keith Richards a far parte dei nascenti Rolling Stones al posto del bassista Dick Taylor (futuro membro dei Pretty Things). Insieme a Charlie Watts, Wyman andrà a costituire una delle sezioni ritmiche più leggendarie della storia del rock. Per più di tre decenni, Wyman risulterà comunque una figura relativamente marginale in seno al gruppo: solo in un caso una sua canzone si fa strada su un album degli Stones (la »psichedelica» «In another land», su «Their Satanic Majesties Request», 1967). Costretto a cercare soddisfazione fuori dal gruppo, nel 1974 è il primo Rolling Stone a incidere un album solista, «Monkey Grip», nel quale si cimenta con il genere «bluegrass» e ospita Dr.John e Leon Russell; nel 1976 si ripete con «Stone Alone». Solo nel 1982 incide un terzo disco, intitolato Alla scuola bolzanina un progetto della Ue destinato a produttori ed autori indipendenti Il documentario di Zelig diventa europeo BOLZANO — La Zelig, scuola di documentario, televisione e nuovi media, ha ottenuto come Promoter l’assegnazione di un progetto di formazione finanziato dal programma Media Plus dell’Unione Europea. In tal modo Zelig si trova a essere una delle 48 istituzioni formative europee incaricate di condurre a compimento un progetto di formazione Media plus training. Il progetto Esodoc — European social documentary – si rivolge a produttori e autori indipendenti di documentari che lavorino nell’ambito di progetti nel Terzo Mondo in collaborazione con Organizzazioni non governative o Organizzazioni non profit. Obiettivo della formazione è quello di venire incontro alle crescenti necessità di comunicazione di Ong e Onp, di mettere in contatto produttori e Primo appuntamento dell’attività di formazione destinata alle Organizzazioni non governative da domenica 2 a sabato 8 maggio a Bressanone autori di documentari con le stesse e di conquistare l’interesse degli enti di diffusione televisiva nei confronti dei loro prodotti filmici, in modo da permetterne una miglior diffusione e da favorire la comprensione e la condivisione dei contenuti. Trattandosi di un progetto europeo, la collaborazione con partner di altri paesi appunto europei risulta particolarmente importante. Zelig ha individuato nove partner che sostengono il progetto dal punto di vista dei contenuti: Campus (Lucca), Andrzej wajda master school of film directing (Varsavia), Urihi (Milano), Journées européennes du cinéma et de l’audiovisuel (Parigi), Videoplay (Roma), Article Z productions (Parigi), Doc/It (Bologna), Università della Svizzera italiana (Lugano), Cies (Roma). L’attività di formazione avrà luogo nel quadro di tre workshop di una settimana in diverse città europee: Bressanone, Varsavia, Lucca. Durante i sei mesi di formazione i partecipanti potranno sviluppare, con l’assistenza di un tutor, progetti propri che poi, durante l’ultimo workshop di Lucca, saranno presentati pubblicamente a una qualificata rappresentanza di reti televisive e di Ong e Onp. Il primo workshop si terrà da domenica 2 a sabato 8 maggio a Bressanone, nel convento di Novacella. Sono attesi 24 partecipanti da 12 diversi paesi europei (Slovenia, Svezia, Svizzera, Estonia, Lituania, Polonia, Germania, Ungheria, Bulgaria, Italia, Gran Bretagna, Francia) e numerosi ospiti, fra i quali Frances Dobbs (New York), direttore del reparto cinema della Banca Mondiale, Iikka Vehkolahti (Tampere), commissioning editor presso la Tv Norvegese, Ritchie Cogan (Londra/Colonia), direttore di One World Broadcasting Trust, Rachel Stabb (Londra), responsabile di One World Tv, Elisabetta Melandri (Roma), presidente del Cies, Isabel Morgan (Londra), responsabile del reparto comunicazione di Christian Aids, Bettina Kocher (Amburgo), anthropologa, direttrice del workshop tetevisivo), Patrice Barrat (Parigi), direttore di Article Z, Neelima Mathur (India), produttore di Spotfilms, Jacek Petrycki (Varsavia), operatore presso la Andrej Wajda International Filmschool. «Mio marito aspetta... un figlio» in scena domani al teatro delle Muse di Pineta di Laives Fiocchi azzurri, maghi ed equivoci in un’atmosfera napoletana PINETA DI LAIVES — La dolce atmosfera di una Napoli dei giorni nostri, ricca di colore e delle note di Pino Daniele e Teresa De Sio è la cornice delle vicende di «don Cicci o’ taxi», ovvero Francesco Esposito il taxista. «Don Cicci», che è sposato con Rita, è assillato dall’invadenza di amici e conoscenti nella sua vita familiare e dalla gelosia della moglie, fomentata dalla «consigliera» di lei, Letizia, una sorta di «Jago» in gonnella, che nasconde dietro l’apparenza di donna pia se non addirittura bigotta, una misteriosa tresca. La situazione precipita quando il socio e amico di «don Cicci», Alfonso, trova un bambino nel taxi e, scambiandolo per il figlio di «Cicci», lo ritiene prova inconfutabile dell’infedeltà dell’amico, che però continua a proclamarsi innocente. Ma il bambino sarà davvero suo? Un susseguirsi di equivoci e È l’ultimo appuntamento della rassegna organizzata dalla Uilt Trentino Alto Adige malintesi coinvolgerà tutti i personaggi, una variopinta combriccola di nobiluomini, popolino e perfino di maghi che leggono il futuro nei fondi di caffè, fino al lieto fine con tanto di fiocco azzurro…o rosa. «Mio marito aspetta…un figlio», commedia in due atti dell’attore e commediografo Mimmo Venditti, è la piéce scelta dalla Compagnia «Piccolo Teatro Pineta» per concludere l’ottava rassegna teatrale «Teatro in Pineta», da quattro anni dedicata a Danilo Lisciotto, attore e cofondatore della stessa compagnia. «Abbiamo scelto di onorare la memoria del nostro compianto collega, dedicandogli un festival di teatro amatoriale che da qualche anno, oltre alla commedia, offre anche spettacoli di cabaret — spiega Angelo Torrice, presidente, primo attore e regista della compagnia teatrale. Siamo fieri del lavoro svolto, e siamo fieri del teatro delle Muse, un vero e proprio gioiello per la comunità Pineta e non solo. I nostri obiettivi? Mantenere alta la qualità delle opere teatrali proposte e far conoscere altre compagnie italiane che propongono pièce in italiano e in dialetto». L’ultimo appuntamento dell’edizione 2004 del festival, finanziato dalla compagnia «Piccolo teatro Pineta», dal «Circolo operaio Pineta» in collaborazione con la Uilt Trentino Alto Adige è fissato per domani sera alle 20.45 al «Teatro delle Muse» di Pineta. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero: 0471/952232 oppure allo 0471/950863. Cristina Bonvicini Dotti col proprio nome, con qualche aspirazione pop. Nel 1985 mette in piedi una band di «all star», il cui nome intitola il disco Wilie and the poor boys, con Charlie Watts, Jimmy Page e Paul Rodgers. Nel 1993 Wyman annuncia il suo addio ai Rolling Stones (sostituito da Daryl Jones), divorzio che comunque non scuote le fondamenta del gruppo. «Avevo perso qualcosa — sottolineò allora — suonando per 30 anni con un grande gruppo come gli Stones. E questo qualcosa era il contatto con il pubblico». Nel 1994 resuscita Willie and the poor Boys per un album dal vivo, poi nel 1997 forma un altro supergruppo di vecchie glorie, i Rhythm Kings, nel cui primo disco,«Struttin’ our stuff», suonano tra gli altri Peter Frampton, Chris Rea, Ray Cooper, Paul Carrack, Eric Clapton, Albert Lee, Gary Brooker (ex Procol Harum). «Ho avuto la sensazione di aver ricominciato la mia carriera da zero», dichiarò Wyman. Nel ’93 l’addio Nel a Jagger 1999 esce «Anyway e compagni the wind blows», seguito nel 2000 da «Groovin’», nel quale al suo fianco sono, oltre a Brooker e Lee, anche Georgie Fame, la cantante Beverly Skeete, e soprattutto un compagno di strada negli Stones, Mick Taylor. L’ultimo album con i Rhythm Kings è «Double Bill», mentre, come solista, ha inciso nel 2003 «Blues Odyssey» scritto a quattro mani con Richard Havers e uscito l’anno scorso. C. S. ENSAMBLE I Regensburger Domspatzen ad Appiano aprono il Festival regionale di Musica Sacra APPIANO — Il Festival regionale di Musica Sacra prende il via questa sera in Alto Adige, ospite di località di San Paolo di Appiano. L’apertura è di tutto rispetto perché nella chiesa parrocchiale verrà ospitato un concerto del celebre coro di voci bianche Regensburger Domspatzen. Il programma verrà replicato domenica 2 maggio a Rovereto, ma il coro tedesco sarà anche protagonista domani a Trento (ore 19 in Duomo) di una importante liturgia all’insegna della famiglia Ratzinger. La celebrazione sarà infatti presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger ma soprattutto per la sua parte musicale prevederà l’esecuzione della missa «L’anno santo» composta dal fratello del prelato, il compositore Georg Ratzinger, già direttore delle voci bianche di Ratisbona. A San Paolo Appiano (ore 20.30) ed in replica a Rovereto (Chiesa Parrocchiale di San Marco, ore 11.15) i Regensburger Domspatzen diretti da Roland Büchner eseguiranno musiche di: da Palestrina, Bach, Biebl, Graun, Schroeder, Mendelssohn, Scheidt, Pachelbel e Schütz. L’impeccabile compagine corale di voci bianche da oltre mille anni accompagna le funzioni liturgiche nella cattedrale di San Pietro a Ratisbona. Il coro venne fondato con l’annessa scuola dal vescovo Wolfgang nel nel lontano 975. Dopo qualche secolo di oblio, la formazione rifiorì intorno alla metà dell’800, sotto la guida del «kapellmeister» Joseph Schrems. I Regensburger divennero celebri in tutto il mondo a partire dagli anni ’30 del ventesimo secolo, grazie all’attività del maestro Theobald Schrems, alla guida CORO Domspatzen del coro e della scuola dal 1924 al 1963. Nonostante l’impegno per i tour internazionali i Domspatzen non hanno mai trascurato il loro servizio liturgico alla cattedrale vescovlle. Dal 1964 al 1994, il coro è stato guidato da Georg Ratzinger che ne ha ulteriormente consolidato la fama. Dal 1984 al 1988 le voci bianche di Ratisbona si sono recate negli Usa ed in Giappone. Dal 1991 al 1994 il coro è stato ospite di Taiwan, Hongkong ed Corea. Dall’estate del 1994 la direzione dei Regensburger Domspatzen è stata assunta da Roland Büchner, già kapellmeister all’abbazia di Altötting ed insegnante d’organo e direzione di coro a Regensburg. Negli ultimi anni il coro è tornato in Giappone ed ha quindi effettuato cicli di concerti in Italia, Ungheria, Scozia e nelle Filippine. Luca Sticcotti Tageszeitung Sa/So 8./9.5.2004 Nr. 93 Verschlumpft Kurz, aber nicht gut: Rudolf Ladurner inszeniert die Dramen-Collage „Hearsch mi, sigsch mi" im Meraner Altstadttheater. VON KLAUS HARTIG E s ist zum Kotzen. Petrakov-Gorbunov, Pritykin, Makarov, Serpuchov und Kurova treten auf, stammeln unverständliche Satzfragmente, übergeben sich und taumeln verstört von der Bühne. Erst der Tochter des Theaterdirektors gelingt es, sich verständlich zu machen: „Papa hat mich gebeten, Ihnen allen auszurichten, das Theater wird geschlossen. Uns wird allen übel". Die dramatische Skizze „Missglücktes Spektakel" Das Ensemble von „Hearsch mi, sigsch mi": Nicht von allzu groper Ehrfurcht vor literarischen Denkmälern geplagt des russischen Autors Daniel Charms entstand 1934 und wurde damals fein säuberlich in ein privates Schreibheft notiert. Mit diesem, wenige Zeilen kurzen, bitterbösen Text leitet Rudolf Ladurner sein Minidramen-Programm „Hearsch mi, sigsch mi" ein, dass am vergangenen Dienstag im Meraner Theater in der Altstadt Premiere hatte und dort noch bis zum 29. Mai zu sehen ist. Daniel Charms, der 1942 in einem Leningrader Gefängnis gestorbene Meister des hintergründigen und grotesken Humors, steht ganz in der Tradition Nikolaj Gogols und Anton Cechovs - auch wenn Charms, anders als seine prominenten Vorgänger, zu Lebzeiten lediglich unverfängliche Geschichten für Kinder publizieren durfte. Die Autoren der „Toten Seelen" und des „Kirschgartens" hatten die Widernatürlichkeit und Schrecklichkeit des russischen Alltags ebenfalls in verdichteten Text-Konzentraten zur Schau gestellt. Natürlich finden sich deshalb auch Werke aus dem gogolschen und cechovschen Oeuvre („Über die Schädlichkeit des Tabaks", „Tagebuch eines Wahnsinnigen") unter jenen 28 Kurzstücken, die Ladurner zu einer eigenwilligen und von keinem erkennbaren formalen Rahmen zusammengehaltenen DramenCollage kombiniert hat. Dabei bedient sich der Meraner Theaterchef, ohne von Berührungsängsten oder allzu großer Ehrfurcht vor literarischen Denkmälern geplagt zu sein, bei Klassikern wie Georg Büchner („Leonce und Lena"), William Shakespeare („Hamlet"), Helmut Qualtinger („...Und Schauspieler") oder Karl Valentin („Interessante Unterhaltung") und greift gleichzeitig auf die einschlägig bekannten Vorlagen des bundesdeutschen Cartoonisten und Sprachakrobaten Victor von Bülow alias Loriot („An der Opernkassa"), auf Arbeiten des ehemaligen DDR-Dissidenten Kurt Bartsch („Das Bein") oder auf Avandgardistisches aus der Feder des französischen Lyrikers, Dramatikers, Erzählers und Kritikers Guillaume Apollinaire („Thesenstück") zurück. Teil dieses Minidramen-Programms ist der vom ehemaligen Kulturchef des „Spiegel", Helmuth Karasek, unter dem Pseudonym Daniel Doppier verfasste Sketch Völkerverständigung" und Margarete Jehns im Untertitel als „Seniorendrama" bezeichnete Märchenvariation „Rapunter". Reichlich schwarzen Humor liefern der englische Dramatiker Harold Pinter („Genau") und der Ire Flann O'Brien, der sein eigenes Schreiben einmal - übrigens völlig zu recht - als „gesunden Irrsinn" bezeichnet hatte („Sorry"). Die Schauspieler (Patrizia Pfeifer, Sabine Ladurner, Kathrin Hirber, Jeanette Lampacher, Dietmar Gamper, Johanna Por- cheddu, Isolde Lanthaler, Theo Rufinatscha, Hans Marini) läßt Ladurner auf der Nebenbühne des Altstadttheaters blaue Klinikschlafanzüge und über den Kopf gestülpte Strümpfe und Strumpfhosen tragen - wie die Akteure eines Puppentheaters, wie eine orientierungslose Schlumpftruppe schlägt sich das mit wenigen Requisiten auskommende, Hochdeutsch und Dialekt gleichermaßen parlierende Ensemble vor einer mit Kinderzeichnungen bedeckten Leinwand durch eine Text-Collage, deren Inszenierung einer nachlässig hingeworfenen Fingerübung gleicht. Je länger sich die Dramolett-Abfolge hinzieht, desto mehr verstärkt sich dann auch der Eindruck, daß hier lediglich mit der linken Hand gearbeitet worden ist. Nicht immer sind die Übergänge zwischen den einzelnen Stücken erkenn- und nachvollziehbar. Zudem tragen die Beliebigkeit der Stückeauswahl und die höchst unterschiedliche Qualität der einzelnen Texte dazu bei, dass dieser Minidramen-Marathon mitunter langatmig und abgestanden wirkt. Höhepunkte gibt es dann auch selten, etwa wenn Sabine Ladurner sich in „Sorry" mit piepsender Stimme über einen versehentlich gereichten ArsenCocktail beschwert, Jeanette Lampacher und Johanna Porcheddu in „Genau" zwei verbitterte Weltkriegsveteranen geben, Theo Rufmatscha und Hans Marini in „...Und Schauspieler" als pensionierte Provinzmimen auftreten oder wenn Patrizia Pfeifer und Sabine Ladurner im Loriot-Sketch „Lottogewinn" vergebens versuchen, ein Interview zu führen. Ohne allzu große Ansprüche an sein Ensemble und sich selbst zu stellen hat Rudolf Ladurner „Hearsch mi, sigsch mi" als Minidramen-Intermezzo zwischen die Hauptproduktionen des Altstadttheaters geschoben. Ein dramatischer Lückenfüller also mehr aber auch nicht. STADTMUSEUM KLAUSEN FIAT MENSA Im ehemaligen Refektorium des Kapuzinerklosters in Klausen befindet sich heute das Stadtmuseum mit seiner Sammlung und Galerie. Als die Museumsleitung den in Klausen lebenden Künstler Heinz Mader zu einer Ausstellung in den Galerieräumen ein- Das Menü aus dem Schmelztiegel von Kloster, Kunst und Kulinarik komponiert der aus Vorarlberg stammende Künstler Paul Renner und erzählt mit jeder Speisenfolge ein Stück Geschichte der Kunstwerke im Museum. Der Film über das Gastmahl wird als Videoinstallation anlässlich der Ausstellungseröffnung in den Galerieräumen des Stadtmuseums Klausen am 8. Mai in Erstaufführung präsentiert. Das Gastmahl, die gesellige Festmahlzeit, ist seit den Ägyptern, Griechen und Römern ein Anlass des Philosophierens und ein Thema in der Kunst. In der christlichen Kunst finden sich Darstellungen des Abendmahls und der Hochzeit von Kana als Festmahl. Der Film und die Videoinstallation FIAT MENSA aus der Klausner Museumsküche tischt ein Filmkulinarium auf, eine wohltemperierte Mischung Heinz Mader: Tischt ein Filmkulinarium auf, eine aus Gedächtnisraum, wohltemperierte Mischung aus Gedächtnisraum, Speisesaal und Wunderkammer, gespickt mit Speisesaal und Wunderlustvollen Zufälligkeiten und überraschenden kammer, gespickt mit „Delikatessen" lustvollen Zufälligkeiten und überraschenden „Delikateslädt, denkt er an eine ortspezifische Arbeit. Die Wandlung von sen" aus den Museumsvitrinen. der Klosterzelle in den weißen Die Ausstellung wurde in ZusamKunstwürfel inspiriert den menarbeit mit dem Verein „goKünstler zu einem Bankett. Es kart" aus Bozen konzipiert. entsteht die Idee zu einem Gast- Eröffnung: Samstag, 8. Mai mahl als alimentäre Metapher für 2004 um 18.00 Uhr. Zur Eröffdie kulturelle und soziale Trans- nung sprechen der Direktor formation des Ortes. Die festliche Christoph Gasser, und Marion Tafelrunde liefert den Stoff zu ei- Piffer Damiani. Die Ausstelnem Film, Regie führt die junge lung bleibt bis 12. Juni zugängFilmemacherin Greta Mentzel. lich. „CLASSIC QUINTETT" Konzert im Brucknerhaus Linz Das Südtiroler Classic Quintett mit Alexander Veit (Flöte), Stefano Tomasi (Oboe), Werner Mayr (Klarinette), Manfred Messner ten die fünf Musiker gemeinsam mit dem Engländer Steven Mead europaweit an die fünfzig Konzertabende. Dabei zählen die En- NEUES STADTTHEATER BillWyman& The Rhythm Kings Am Donnerstag, 17. Juni 2004 gastiert der ehemalige Bassist der „Rolling Stones" Bill Wyman mit seiner neuen Band The Rhythm Kings, wie bereits von der Tageszeitung berichtet, für ein exklusives Konzert in Bozen. Für dieses Konzert im Neuen Stadttheater werden nur 740 Eintrittskartenverkauft. Die Band besteht aus Bill Wyman (Bass), Albert Lee (Gitarre) Terry Taylor (Gitarre), Beverley Skeete (Gesang) und Georgie Farne (Piano). Außerdem mit dabei: Frank Mead, Graham Bill Wyman: Es gibt ein Leben nach den Rolling Stones Broad, Henry Spinetti, Janice Hoyte, Martin Taylor, Mike Sanchez, Nick Payn und Adrian Byron Burns Termin: Bozen, Neues Stadttheater. Donnerstag, 17. Juni Beginn: 21.00 Uhr. Kartenvorverkauf der nummerierten Sitzplätze in allen Athesia-Filialen und bei Disco New (Bozen, Spitalgasse). Info-Hotline: Tel. 0471 970896 oder 0472 837537 [email protected] Das Classic Quintett: Konzertieren mit dem Euphoniumvirtuose Steven Mead im Brucknerhaus Linz (Hörn) und Ingrid Gantioler (Fagott) wird am Donnerstag den 13. Mai gemeinsam mit Euphoniumvirtuose Steven Mead im großen Saal des Brucknerhauses von Linz konzertieren. Gerade die rege Konzerttätigkeit des Ensembles verhalf der Formation über die Grenzen Südtirols hinaus zu großem Ansehen. In den vergangenen drei Jähren bestrit- gagements im Rahmen des Ostbelgien Festivals oder der Jeunesse mit Sicherheit zu den Glanzpunkten des gemeinsamen künstlerischen Schaffens. Als besondere Wertschätzung des Ensembles steht auch die für 13. Mai angesetzte Einladung ins Brucknerhaus. Dabei werden die Musiker neben Werken aus der Originalliteratur auch eigens für diese Formation geschriebene Arrangements vortragen. MUSIK: BSE-VERDACHT: VERKEHRSPLAN: TSCHERMS: Bill Wyman kommt ins Stadttheater SEITE 15 BSE-Verdacht am Valtinerhof noch nicht bestätigt SEITE 6 Grüne und Margheri werfen Pichler Rolle Verschleppung vor SEITE 9 Familie auf der Straße. BM Huber: Keine Spekulation SEITE 11 d Donnerstag, 29. April 2004 - Nr. 86/12. Jg. ARNOLD TRIBUS Die Österreicherinnen und Österreicher, unsere abgetrennten Brüder und Schwestern, haben einen neuen Staatspräsidenten gewählt. Und ich bin froh, dass es Heinz Fischer geworden ist, ich hätte auch für ihn gestimmt, hätte ich draußen gewählt. Ich gestehe, dass ich in meinem Zeitgeistspessimismus nicht an die Wahl Fischer geglaubt habe, ich war überzeugt, dass es schlussendlich doch die schnatterhafte Benita schafft, mü ihrem zuckersüßen Getue, ihren cremefarbenen Kostümen, den Ohrringen und den Perlketten, ihrem weltfraulichem Getuen und Gehabe, sie, sie, sie, sie und nur sie, in aller Welt sei sie bekannt und anerkannt, kompetent, sei sie, eine Diplomatin, sie werde praktisch Außenministerin bleiben, nur einen zusätzlichen, hoch trabenden und gewichtigen Titel dazu führen, nämlich Bundespräsidentin der Republik Österreich. Und dann hatte Frau Ferrero den Frauen-Bonus, was ja nicht zu unterschätzen ist. Aber siehe. Die österreichischen Wählerinnen und Wähler waren weit vernünftiger als von mir angenommen, sie wählten den Heinz Fischer, der genau das Gegenteil der bunten und farbenprächtigen Frau Außenminister ist Ernst, reserviert, überlegt, kühl, seriös, bedacht. Grau. Grau sind immer seine Anzüge, sein Haar ist grau, er ist gewiss keine schillernde Persönlichkeit, aber er ist anständig und rot. Er war immer rot. Mit Stolz. Rot wie Bruno Kreisky, dessen Freund und politischer Weggefährte er war. Die Österreicher haben einen Genossen in die Hofburg, und das ist wohl der Grund, warum sich in Südtirol die Freude über die Wahl von Heinz Fischer in Grenzen hielt Der Herr Landeshauptmann hat als Diplomat den neuen Staatspräsidenten gewürdigt, er wird ja auch zu den Freunden Südtirols gezählt, auch wenn wer, wie Bruno Kreisky, vor allem Fortsetzung S. 2 €0,90 Sanitätsreform Josef Renzier Abserviert Sennin-Obmann Josef Renzier wurde gestern bei der Neuwahl aus dem „Senni"Vorstand abserviert. Die Renzler-Abwahl war von der Landespolitik vorgegeben und vom Bauernbund und einer Gruppe um „Milkon"-Obmann Alfons Alber umgesetzt worden. Der geradlinige und unbequeme Renzier musste ausgeschaltet werden, weil er in einem weit größeren Spiel zum Störfaktor wurde. 99* LR Theiner verlängert Aufnahmestopp bis Ende 2004 und weitet es auch auf ärztliches Personal aus SEITE 3 SEITE 2 IMPFEN Franzensfeste und Natz sind strikt gegen die geplante „Rigger-Variante SEITE12 Impferlaubnis entzogen. JosefSimeonis „Strafaktion" gegen zwei Kinderärzte SEITE 4 Do 29.4.2004 Nr. 86 Eigentlich hätte sich Bill Wyman, nachdem er Anfang der 90er bei den Roüing Stones ausgestiegen war, mit seinen Millionen zur Ruhe setzen und in der Südsee Cocktails schlürfen können. Das tut er auch gelegentlich, in der Hauptsache macht er aber noch Musik und zwar mit seiner Band, den Rhythm Kings. Am 17. Juni ist er im Neuen Bozner Stadttheater zu hören. eith Richards von den Rolling Stones prophezeite .einst, dass man die „größte Band der Welt" nur im Sarg verlassen könne. Doch Bill Wyman, der Bassist und stille Mann im Hintergrund, strafte ihn Anfang der 90er-Jahre Lügen und beschloss, sich nicht mehr das exzessive Leben eines Rock-Musikers anzutun, Er ließ Jagger & Co. alleine weiter machen und stellte seine eigene All-Star-Band auf die Beine, die Rhythm Kings, mit der er, wann immer er Lust zum Jammen hat, sich wahlweise ins Studio oder auf Tour begibt. Der Abschied von den Rolüng Stones erschütterte Kollegen und Fans, schließlich war er mit Drummer Charlie Watts für den „loose sound" der Band verantwortlich und hat deren Stil maßgeblich geprägt „Ich wollte nicht nur des Geldes wegen weiter machen. Wir hatten alles erreicht. Ich wollte etwas anderes machen. Ich fühlte mich älter als die anderen", muss er diesen Schritt seitdem in jedem Interview erläutern. Während seiner Zeit bei den Stones stand Wyman stets im Schatz ten seiner Kollegen; die Schlagzeilen galten auch nach dem Tod von Brian Jones den Exzessen Richards und den Affären Jaggers, als Bassist hatte er bei der Dominanz Bill Wyman: Vollkommen losgelöst von jeglichem Erfolgsdruck der „Glitter TVins" musikalisch kaum eine Möglichkeit, eigene Vorstellungen durchzusetzen. Er brachte im Laufe der siebziger und achtziger Jahre unter eigenem Namen oder mit der All-Star Band Willie And The Poorboys (darunter Jimmy Page von Led Zeppelin und Stones-Drummer Charlie Watts) einige Platten raus, schaffte es aber trotz des Hits „(Si, Si) Je Suis Un Rock Star" (1981) nie, sich als eigenständiger Musiker zu etablieren. Nach dem Bruch wendet er sich zunächst von der Musik ab. Nachdem seine kurze zweite Ehe mit dem Starlet Mandy Smith in den 80er Jahren für Schmunzeln gesorgt hatte - sein erwachsener Sohn war zeitweilig mit ihrer Mutter liiert, - heiratet er eine langjährige Freundin und produziert drei Kinder innerhalb von vier Jahren. 1997 kribbelt es wieder in den Fingern; er trommelt berühmte Kollegen wie Chris Rea, Eric Clapton, Mick Taylor, Jeff Beck, Georgie Best und Peter Frampton zusammen und nimmt mit dem Bandnamen Bill & The Rhythm Kings genug Material für eine Plattentrilogie auf. „Ich war nicht daran interessiert, kommerzielle Musik zu spielen, und entschied, zu unseren frühen traditionellen Wurzeln Eberesche Baum des Jahres zurückzukehren", erklärt Wyman diesen Schritt auf seiner Homepage. Das Ergebnis ist die Interpretation vieler bekannter und unbekannter Stücke aus dem Bereich Jazz, Swing und Blues von den 20er bis zu den 70er Jahren, unter denen auch einige eigens komponierte Lieder ihren Platz finden. The Rhythm Kings bestehen aus so hochkarätigen Musikern wie Georgie Farne, Gary Brooker, Albert Lee und Martin Taylor, um nur ein paar zu nennen. Die schon etwas in die Jahre gekommenen Herren treffen sich ein paar mal im Jahr, um einfach miteinander Musik zu machen, vollkommen losgelöst von jeglichem Erfolgsdruck. „Groovin" ist bereits das dritte Album dieser All-Star-Band und auch der Name der ersten Singleauskopplung daraus, einer Coverversion des Originals der Young Rascals. Überhaupt besteht das Album ungefähr zur Hälfte aus Coverversionen, Bill Wyman wollte: „... eine Mischung aus mehr oder weniger bekannten alten Songs und neuen, ganz frischen Stücken, die ich mit Terry Taylor geschrieben habe". Zielsicher bewegt man sich auf Bluespfaden, ab und zu rockt die Gitarre ein wenig oder jazzige Elemente werden in die Songs eingeflochten. THEATER/SCHULE Der GrÖdner Bildhauer Emmerich Holzknecht hat zu Ehren des Vogelbeerbaumes eine Skulptur geschaffen. VON JUL BRUNO LANER Was es alles des Jahres gibt: Den Sportler, die Powerfrau, den Track, die Limousine, die Miss und so weiter und so weiter. Nun haben wir endlich auch den Baum des Jahres 2004. Es ist die Eberesche, auch als Vogelbeerbaum bekannt. Er wächst in ganz Europa und lockt im Herbst mit seinen roten Früchten viele Vogelarten an. Bei uns wurden an die 60 Arten gezählt. Die Vögel verdauen das Fruchtfleisch, den unbeschadeten Samenkern tragen sie weiter und sorgen damit für die Verbreitung ihrer großzügigen Wirtspflanze. Der Baum, der auch als Strauch gedeiht, gehört botanisch zum Genus Sorbus, der in vier große Untergruppen aufgeteilt ist. Die bei uns landläufige Art ist der Sorbus Ancoparia L. Der Vogelbeerbaum ist nicht erst seit heuer Teil des Bewusstseins der Menschen, denn schon bei den Kelten spielte er als zukunftweisendes und unheilabweisendes Gehölz (divinatorisch und apotropäisch, wie es die Esoteriker nennen) eine bedeutende Rolle im Rahmen des Baumkultes. Denn er, der Vogelbeerbaum, kontrolliert das Leben des Einzelnen und beschützt es zugleich vor bösen Einflüssen von Außen. In der Praxis wird heute noch aus den Beeren Mus gemacht, Saft gewonnen, geröstet wird die Vogelbeere auch als Kaffeeersatz, schließlich destilliert man aus der raren Maische den fast unbezahlbaren „Moschperschnaps", wie er im Dialekt genannt wird. In der Volksmedizin gilt er als Allermannsharnischtrunk bei Verdauungsschwierigkeiten, Rheuma und Gicht. Die Schönheit der Frauen bewahrt eine Tinktur vor sicherem Verfall. Der Baum weiß sich übrigens auch selber zu helfen, trotzt sogar schlimmsten Umweltbelastungen und trägt als Beweis dafür die grellen Früchte so stolz wie ein Geschmeide. Das wohl Die Statue „Missoni" von Emmerich Holzknecht in Eüereschenholz auch einer der tieferen Gründe, warum er, trotz Feuerbrand und anderer sonderbaren Pestilenzen, welche die Kulturpflanzen befallen, der fröhliche Sorbus Ancoparia zum Baum des Jahres gekürt worden ist. Emmerich Holzknecht hat sich den Anlass nicht entgehen lassen, die Eberesche als Baum des Jahres auf seine künstlerische Weise zu ehren. Dem GrÖdner Bildhauer, der außer in Ums bei Völs auch in Saturnia in der Toskana eine Werkstatt hat, war ein wunderbarer Stamm dieses harten Holzes unter die Hände gekommen. In der Maremma, wo der Künstler sein zweites Atelier betreibt, werden die Stämme der Eberesche wesentlich mächtiger als in unseren kühleren Breiten. Aus diesem Stamm hat Holzknecht eine wunderschöne Frauenfigur geschält, der er den Namen „Missoni" gegeben hat. Die Dame misst ganze 173 cm Höhe und ihr schlanker Körper hat eine ernste und doch farbenfrohe Ausstrahlung. So kommt die Eberesche in ihrem Jahr auch zu künstlerischen Ehren. Sie haben Belsazar beeindruckend deklamiert und eine überzeugende Tanzperformance zum Thema Feuer gebracht, die Buben aus der Klasse 3 B der Bozner Grundschule Pestalozzi, die heuer wie viele andere Schulklassen der Stadt auch am Theaterprojekt teilgenommen haben. Bis zum 11. Juni geben Grundund Mittelschüler an den unterschiedlichsten Spielorten die Aufführungen Mausical II der Theaterstücke, die sie seit Jänner mit den Theatergemeinsam von Theatraki erarpädagogen beitet haben. In das Projekt „Theater der Schule" sind insgesamt 1.200 Schülerinnen eingebunden. Heute um 18.00 Uhr treten die 5C und die 5D der Grundschule Pestalozzi im Auditorium Roen auf. Gespielt wird das „Mausical II", eine Geschichte mit der Waldmaus Adelheid und dem Städtemäuserich Adalbert. * - Art. 2, Absati 20/b, Ges. 662/96 - Filiale Boien Eooaner Bureenritt Hannes' Schwert COMP MS - Deore 1HE B Jnckal € 990,00 ix - Pilot SL € t.B49,OO RACEIH7 XT Duke RBce € i.saa,aa t/onvit Bike Sonne, aber labil Redaktion: 0471/92 55 00 Flohmarkt: 0471/20 04 00 Fax 0471/20 04 62 E-Mail: [email protected] Eppan • Bahnhofstraße 70 Tel. 0471 660775 EPPAN Zum siebten Mal holte sich als Tagessieger Hannes Vieider aus Steinegg (Feuerstein) das Eppaner Schwert. Er behauptete sich vor Oswald Proßliner und Hermann ZÖggeler. Heute geht der Eppaner Burgenritt in den zweiten und entscheidenden Wettkampftag Bozen • Piavestr. 24/B microstore Canon IXUS 430 uiuiui.microstore.it Tel.0471978750-Fax 0471 978795 Schützen-Hilfe aus Wien holen Hilfe von der Schutzmacht Österreich will der Gesamttiroler Schützenbund anfordern: Transit und Toponomastik-Kompromiss gefährden die Tiroler Heimat! Am Dienstag wird eine hochrangige Verteidigungsminister Schützen-Abordnung bei Bundespräsident Thomas Günther Platter um Hilfe Klestil, Nationairatspräsi- vorsprechen. dent Andreas Kholund ...mehr auf Seite 4 FUSSBALL, Deutsche Bundesliga Bremen und Bayern im Gleichschritt siegreich Köln steigt ab, heute: Stuttgart - Bochum ...mehr auf Seite 21 TELEGRAMM Bill Wyman in Bozen SÜDTIROL Bill Wyman, einst Bassist bei den Rolling Stones, tritt am 17. Juni mit den Rhythm Kings im Neuen Bozner Stadttheater um 21 Uhr auf. Für das Konzert gibt es nur 740 Karten. Freizeit auf der Messe Tobias Moretti & Co. BOZEN Gestern wurde bei Klammer Bike Expert in Rentsch das sensationelle Cannondale Swcl 3-Rennrad vorgestellt. Es ist das Rennrad der Superlative, auch Gibi Siomini fährt damit. Dazu kamen bei Klammer der ehemalige Formel-1-Fahrer Gerhard Berger und sein Tiroler Landsmann und Schauspieler Tobias Moretti vorbei. Mittendrin im Bild ist Gerd Klammer. 40502 9 771722 752003 BOZEN Von 9 bis 19 Uhr ist am Bozner Messegelände Freizeit (die große Ausstellung für Sport, Hobby und Urlaub) angesagt. Auf 35.000 Quadratmetern bieten 224 Aussteller attraktive Freizeitgestaltung und alles, was dazu gehört, an. Die Super Family Card (2 Erwachsene, 2 Kinder) kostet 15 €. SUDTIROL TRENDS f Begeistert hinein ins Haus Europa! Mit Feuerwerken, Straßenfesten, Konzerten und Fackelzügen feierten Millionen Menschen in der Nacht auf den 1. Mai die bisher größte Erweiterung in der Geschichte der Europäischen Union (im Bild ein neuer EU-Bürger in Warschau, Polen). Die „Neulinge" sind Estland, Lettland, Lüauen, Polen, Tschechien, Slowakei, Ungarn, Slowenien, Zypern und Malta. Foto: EPA Hummer-Frühstück ^ i n Wien * pfeffer- minzrot * auf den Ze#-Traummann tippen * neue Nachbarn * SchützenHilfe * Segelfliegen * Nikolaus im Mai * PoIk A kale aus Spanien * vergeblich nach Letten suchen * hexenlose Walburgisnächte * Kratzbürsten * vom Gehsteig fallen * 1. Mai inVöls Planeten und Kometen | Nachdenken über 1919 l|„Zett"-Glückssonnta Georg Pardeller: Sternstunden für Seit 85 Jahren im Brennende Liab' Gerechtigkeit alle Sterngucker Staat Italien zum Muttertag ASGB-Chef fordert sozialen Weitblick ... mehr auf Seite 3 Viel Spektakuläres am Junge Leute über das Himmel über Südtirol „Schicksal" Südtirols ... mehr auf Seite 5 ... mehr auf Seite 8 Blumen & Tickets zu gewinnen ... mehr auf Seite SO