Genetica di popolazione
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Genetica di popolazione
Genetica di popolazione Aspetti diversi dell’ereditarieta’ La genetica classica studia i processi genetici che riguardano i singoli individui e come i geni vengono trasmessi da un individuo all’altro. L’unita’ di studio e’ l’individuo. La genetica molecolare studia la natura molecolare dell’eredita’: come viene codificata nel DNA e come i processi biochimici la traducano in un fenotipo. L’interesse e’ concentrato sulla cellula La genetica di popolazione studia l’ereditarieta’ di caratteri determinati da uno o pochi geni in gruppi di individui La genetica quantitativa studia l’ereditarieta’ di caratteri determinati dall’azione simultanea di piu’ geni, all’interno di gruppi di individui La genetica di popolazione La genetica di popolazione studia l’ereditarieta’ di caratteri determinati da uno o pochi geni in gruppi di individui: in una popolazione mendeliana Popolazione mendeliana: gruppo di individui interfertili che condividono un insieme di alleli: il pool genico. Tutti gli individui di una specie condividono gli stessi locus. I loci possono presentare piu’ alleli: gruppi di individui possono presentare assortimenti allelici differenti: genotipi differenti Domande 1) Quanta variabilita’ esiste in una popolazione naturale e da cosa e’ originata ? 2) Quali processi evolutivi modellano la stuttura genetica delle popolazioni ? 3) Da cosa sono provocate le differenze nella struttura genetica delle diverse popolazioni ? 4) In che modo le caratteristiche biologiche influenzano il pool genico di una popolazione ? Frequenze genotipiche Quanta variabilita’ esiste in una popolazione naturale e da cosa e’ originata ? La struttura genetica di una popolazione viene espressa in termini sia di frequenza allelica che genotipica Per calcolare la frequenza genotipica basta contare gli individui con un certo genotipo (di cui e’ distinguibile il fenotipo) e dividere per il totale degli individui. La somma dei diversi genotipi deve essere = 1 Frequenze genotipiche In una popolazione naturale sono presenti 3 fenotipi facilmente distinguibili dovuti a 2 alleli del locus A: A1A1 452, A1A2 43, A2A2 2 tot= 497 Frequenze genotipiche: f(A1A1)= 452/497 =0.909 f(A1A2)= 43/497 =0.087 f(A2A2)= 2/497 =0.004 La somma e’ 1 e le singole percentuali descrivono quantitativamente il pool genico per quel locus all’interno del gruppo di individui che sto considerando Le frequenze in un altro gruppo di individui della stessa specie potrebbero essere diverse o essere presente un terzo allele e quindi essere presenti 6 genotipi la cui somma sara’ sempre 1 Frequenze alleliche E’ piu’ vantaggioso descrivere il pool genico in termini di frequenza degli alleli: negli organismi a riproduzione sessuale sono gli alleli ad essere trasmessi alla generazione successiva. Inoltre gli alleli sono meno dei genotipi: se ci sono 2 alleli ad un locus ci sono 3 genotipi, se 3 alleli 6 genotipi (A1A1, A1A2, A1A3, A2A3, A2A2, A3A3) e cosi’ via. Le frequenze genotipiche derivano dalla quantita’ di gameti che portano un certo allele: la probabilita’ che si origini un certo genotipo dipende dalla frequenza degli alleli che lo compongono (frequenze ai lati del quadrato di Punnet). Frequenze alleliche come si calcolano Per calcolare la frequenza degli alleli di un certo locus possiamo utilizzare: 1) i numeri assoluti dei diversi genotipi: quanti individui con i diversi genotipi sono stati osservati 2) le frequenze genotipiche calcolate dividendo il numero dei genotipi per il totale delle osservazioni Frequenze alleliche esempio A partire dai numeri assoluti dei diversi genotipi (quanti individui con i diversi genotipi sono stati osservati) Popolazione di 1000 individui: A1A1 353, A1A2 494, A2A2 153 Frequenza allelica = numero di copie di un allele totale degli alleli Se considero il pool genico di questo locus come un sacchetto contenente tutti gli alleli: quanti sono gli alleli A1 e quanti A2 ? Frequenze alleliche esempio Gli alleli A1 sono: 353x2 (gli omozigoti introducono nel sacchetto 2 alleli) + 494 (gli eterozigoti introducono solo 1 allele A1) Gli alleli A2 sono: 153x2 (gli omozigoti introducono nel sacchetto 2 alleli) + 494 (gli eterozigoti introducono solo 1 allele A2) ANCHE IL TOTALE DEVE ESSERE MOLTIPLICATO X 2: GLI ORGANISMI DIPLOIDI INTRODUCONO NEL POOL 2 ALLELI INDIPENDENTEMENTE DA QUALE ALLELE Frequenze alleliche p=f(A1) = (353x2) + 494 = 1200 = 0.60 2000 2000 q = f(A2) = (153x2) + 494 = 800 = 0.40 2000 2000 p+q = 1 da cui si puo’ dedurre che una volta calcolato uno dei due: 1-p = q e viceversa Frequenze alleliche Per calcolare la frequenza degli alleli di un certo locus possiamo utilizzare: i numeri assoluti dei diversi genotipi: quanti individui con i diversi genotipi sono stati osservati le frequenze genotipiche: calcolate dividendo il numero dei genotipi per il totale delle osservazioni Frequenze alleliche esempio A partire dalle frequenze genotipiche calcolate dividendo il numero dei genotipi per il totale delle osservazioni f(A1A1) = 353 = 0.353 1000 f(A1A2) = 494 = 0.494 1000 f(A2A2) = 153 = 0.153 1000 p= f(A1) = 0.353 + 1/2(0.494) = 0.353 + 0.247 = 0.60 q= f(A2) = 0.153 + 1/2(0.494) = 0.153 + 0.247 = 0.40 Questo modo di calcolare le frequenze e’ piu’ rapido, ma meno preciso perche’ il numero di arrotondamenti e’ maggiore si preferisce il precedente Antigeni M e N popolazione fenotipi osservati # individui (determinanti del gruppo sanguigno) frequenze alleliche o geniche M MN N p(M) q(N) 140 83 46 11 0,76 0,24 Brooklyn 1849 541 903 405 0,54 0,46 aborigeni australiani 102 3 44 55 0,25 0,75 beduini 208 119 76 13 0,76 0,24 Pueblo LEGGE DI HARDY-WEINBERG Quando una popolazione e’ all’equilibrio per un certo locus con 2 alleli presenti nella popolazione con frequenza p e q le frequenze genotipiche saranno uquali a p2+2pq +q2 Da dove viene questa formula? A a A AA Aa a Aa aa Dalla I legge di Mendel: p q p p2 pq q pq q2 Cosa vuol dire equilibrio? In una popolazione infinitamente grande, in cui gli incroci avvengono casualmente, in cui non vi siano mutazioni, ne’ migrazioni, ne’ selezione le frequenze alleliche in locus con 2 alleli non cambiano nel tempo, e le frequenze genotipiche si stabilizzano (p2 + 2pq + q2=1) Stiamo parlando di un singolo locus la legge di HardyWienberg si applica ad un locus alla volta. Va sempre tenuto presente che H-W e’ un modello matematico che ci fornisce “un’ipotesi zero” cioe’ un punto di partenza per saggiare gli effetti che possono modificare le frequenze alleliche: ci permette di individuare le forze che fanno evolvere una popolazione naturale Deriva genetica Cosa vuol dire “ infinitamente grande”? Le popolazioni non sono infinite, ma di solito sono sufficientemente grandi da vanificare gli effetti casuali delle variazioni alleliche cioe’ di annullare la deriva genetica. Le variazioni casuali sono originate da fenomeni che non hanno niente a che vedere con il pool genico della popolazione o con il singolo locus che si sta considerando. Esempio tipico sono le catastrofi naturali che non uccidono gli individui sulla base del loro patrimonio genetico. Oppure il numero ridotto di progenie che non permette a tutte le possibili combinazioni di verificarsi Deriva genetica Popolazione = 4 1 0.9 0.8 In una grande popolazione la frequenza degli alleli rimane relativamente costante 0.7 0.6 0.5 In una piccola popolazione un allele puo’ estinguersi in poche generazioni 0.4 0.3 0.2 0 1 2 3 generazione 4 5 0.1 0 0 1 2 3 generazione 4 5 frequenza dell’allele A frequenza dell’allele A Popolazione = 1000 Effetto della dimensione della popolazione a seguito di deriva genetica. Ciascuna linea colorata rappresenta la simulazione di una popolazione nella quale due alleli A e a erano presenti inizialmente in proporzioni uguali ed in cui gli individui si sono riprodotti a caso Deriva genetica Il numero ridotto di progenie e’ una delle cause principali della deriva genetica: e’ come lanciare una moneta un numero limitato di volte. Si verifica un errore di campionamento Un modo per calcolare il peso della deriva e’ quello di considerare la grandezza effettiva della popolazione Il senso comune porterebbe a considerare che la grandezza effettiva sia semplicemente numero degli individui in grado di riprodursi. SBAGLIATO! Deriva genetica Nelle popolazioni a riproduzione sessuata e’ importante considerare il rapporto femmine/maschi: entrambi contribuiscono al 50% del pool genetico della generazione successiva. Se il rapporto non e’ 1, in realta’ e’ come se la popolazione fosse molto piu’ piccola e quindi piu’ esposta alle fluttuazioni casuali. Due effetti sono stati individuati come causa della deriva 1) Effetto del collo di bottiglia 2) Effetto del fondatore EFFETTO A COLLO DI BOTTIGLIA Quando una popolazione attraversa una situazione a collo di bottiglia si riduce notevolmente di numero, al punto che restano solo pochi individui per fornire geni per le future popolazioni della specie. es. Elefante marino boreale popolazione risultante popolazione originaria evento che provoca il collo di bottiglia TEMPO EFFETTO FONDATORE L’effetto fondatore si verifica quando colonie isolate vengono originate da un ristretto numero di pionieri. Es. Stormo di uccelli colpito da una tempesta solo quelli che rimangono daranno la nuova popolazione e gli alleli nella popolazione popolazione di partenza popolazione risultante Conseguenze della deriva Come conseguenza della deriva un allele puo’ andare perso. Si dice che il rimanente (nel caso di 2 alleli) si e’ fissato. Non ci sara’ piu’ variazione di frequenza per lui (finche’ per effetto di una nuova mutazione non si originera’ un altro allele) Esempio del tifone, dell’effetto del fondatore, popolazioni isolate Antigeni M e N fenotipi osservati M MN N frequenze geniche p(M) q(N) 140 83 46 11 0,76 0,24 Brooklyn 1849 541 903 405 0,54 0,46 aborigeni australiani 102 3 44 55 0,25 0,75 beduini 208 119 76 13 0,76 0,24 popolazione Pueblo # individui Incroci casuali Cosa vuol dire incroci casuali ? - Che i fenotipi originati dagli alleli del locus che sto considerando non condizionano la possibilita’ di riprodursi del portatore: cioe’ tutti i genotipi hanno la stessa possibilita’ di fornire alleli al pool della generazione successiva. Es. Gruppi sanguigni. Per gli alleli del piumaggio degli uccelli per cui esiste la selezione sessuale (la femmina seleziona tra maschi) sicuramente gli incroci non sono casuali (Es. pavone) BISOGNA SCEGLIERE CON ATTENZIONE IL LOCUS DA STUDIARE Incroci casuali In una popolazione infinitamente grande, in cui gli incroci avvengono casualmente , in cui non vi siano mutazioni, ne’ migrazioni, ne’ selezione L’inincrocio, l’incrocio preferenziale tra parenti stretti, e’ un classico esempio di incrocio non casuale. In piccole popolazioni (anche se formalmente non c’e’ una scelta tra parenti!) puo’ avere lo stesso effetto della deriva alterando la frequenza degli alleli Mutazioni-Migrazione-Selezione In una popolazione infinitamente grande, in cui gli incroci avvengono casualmente , in cui non vi siano mutazioni, ne’ migrazioni, ne’ selezione Le mutazioni sono all’origine dell’insorgenza degli alleli. In una popolazione dove c’e’ un solo allele ovviamente non ha senso parlare di equilibrio. Se in una popolazione ci sono piu’ di un allele e per effetto dell’ambiente continuano ad originarsi nuovi alleli questi non raggiungeranno mai l’equilibrio e le loro frequenze cambieranno nel tempo. Le mutazioni come fonte di variabilita’ genica - Una popolazione rimane in equilibrio genico solo se non si verificano mutazioni - Se le mutazioni si verificano nelle cellule che producono gameti la mutazione puo’ entrare tramite la discendenza nel pool genico della popolazione - In un lasso di tempo sufficientemente lungo la variazione genica mediante la mutazione diviene una realta’ Mutazioni-Migrazione-Selezione In una popolazione infinitamente grande, in cui gli incroci avvengono casualmente , in cui non vi siano mutazioni, ne’ migrazioni, ne’ selezione Le mutazioni sono all’origine dell’insorgenza degli alleli. In una popolazione dove c’e’ un solo allele ovviamente non ha senso parlare di equilibrio. Se in una popolazione ci sono piu’ di un allele e per effetto dell’ambiente continuano ad originarsi nuovi alleli questi non raggiungeranno mai l’equilibrio e le loro frequenze cambieranno nel tempo. La migrazione ottiene lo stesso effetto: se individui provenienti da una popolazione migrano nell’habitat di un’altra porteranno nella seconda i loro alleli che potrebbero essere diversi. La frequenza cambia, e se i flussi genici continuano nel tempo non si raggiungera’ mai l’equilibrio. Le migrazioni provocano flusso genico tra popolazioni - Le migrazioni di individui tra branchi generano diffusione degli alleli all’interno della specie (considera che potebbero essere alleli vantaggiosi). Es. babbuino - contribuiscono a preservare l’identita’ della specie in tutti gli organismi su un vasto territorio. Se vi sono individui migratori che costantemente trasportano i geni “dentro e fuori” le popolazioni, nelle loro frequene alleliche non possono svilupparsi grandi differenze L’ISOLAMENTO E L’ASSENZA DI SCAMBIO GENICO E’ IL FATTORE CHIAVE ALL’ORIGINE DI NUOVE SPECIE Mutazioni-Migrazione-Selezione In una popolazione infinitamente grande, in cui gli incroci avvengono casualmente , in cui non vi siano mutazioni, ne’ migrazioni, ne’ selezione Le mutazioni sono all’origine dell’insorgenza degli alleli. In una popolazione dove c’e’ un solo allele ovviamente non ha senso parlare di equilibrio. Se in una popolazione ci sono piu’ di un allele e per effetto dell’ambiente continuano ad originarsi nuovi alleli questi non raggiungeranno mai l’equilibrio e le loro frequenze cambieranno nel tempo. La migrazione ottiene lo stesso effetto: se individui provenienti da una popolazione migrano nell’habitat di un’altra porteraano nella seconda i loro alleli che potrebbero essere diversi. La frequenza cambia e se i flussi genici continuano nel tempo non si raggiungera’ mai l’equilibrio La selezione naturale agisce selezionando nel pool genico di una popolazione i genotipi piu’ adatti ad un certo ambiente: un certo genotipo ha piu’ possibilita’ dell’altro di contribuire alla generazione successiva: HA FITNESS MAGGIORE (Es. talassemia, falcemia etc) Mutazioni-Migrazione-Selezione La selezione naturale agisce selezionando nel pool genico di una popolazione i genotipi piu’ adatti ad un certo ambiente: un certo genotipo ha piu’ possibilita’ dell’altro di contribuire alla generazione successiva: HA FITNESS MAGGIORE ES. ANEMIA FALCIFORME NEI NERI DELL’AFRICA: Omozigoti per gli alleli dell’anemia (aa) muoiono per alterazioni nella catena dell’emoglobina (prima dell’avvento della medicina moderna tali individui erano falcidiati dalla selezione naturale) Eterozigoti per gli alleli dell’anemia (Aa) hanno una forma lieve e non letale di anemia COME MAI LA SELEZIONE NON ELIMINATO L’ALLELE DELL’ANEMIA? HA Mutazioni-Migrazione-Selezione ESISTE IL VANTAGGIO DELL’ETEROZIGOTE Gli eterozigoti (Aa) per gli alleli dell’anemia sono piu’ resistenti dei sani (AA) alla malaria (fattore di selezione naturale) una malattia molto diffusa in Africa Nel tempo le epidemie di malaria uccidevano gli omozigoti dominanti ma lasciavano in vita (perche’ piu’ resistenti) gli eterozigoti per l’anemia e cio’ permetteva agli eterozigoti di immettere sempre nella popolazione l’allele a dell’anemia AA AA Aa Aa Aa AA Aa aa Muore per anemia Infezione di malaria AA Aa AA Aa Aa AA Selezione Naturale -La selezione che agisce sul locus anemia e’ definita stabilizzante, la selezione priviligera’ la sopravvivenza e la riproduzione di individui “medi” -La selezione direzionale sposta i fenotipi verso una direzione ben precisa (condizioni ambientali mutano bruscamente e si instaura di conseguenza un rapido processo evolutivo). Es. Collo lungo della giraffa, le prime giraffe dal collo pu’ slanciato si procuravano piu’ cibo! -La selezione dirompente, rende gli individui di una certa popolazione adattati ad habitat diversi. Es. Una popolazione occupa un’area geografica che fornisce differenti tipi di risorse utilizzabili da parte di quella specie. Es. Isola Galapagos e piante da semi grossi e duri e piccoli e teneri e relazione con la popolazione avicola. Si specializzeranno uccelli dal becco robusto per i semi grossi e uccelli dal becco minuto per i semi piccoli e teneri. Gli uccelli dal becco di dimensioni medie saranno svantaggiati. HARDY- WEINBERG In una popolazione infinitamente grande, in cui gli incroci avvengono casualmente, in cui non vi siano mutazioni, ne’ migrazioni, ne’ selezione le frequenze alleliche in locus con 2 alleli non cambiano nel tempo, e le frequenze genotipiche si stabilizzano secondo le proporzioni: p2 + 2pq + q2. Va sempre tenuto presente che H-W e’ un modello matematico che ci fornisce “un’ipotesi zero” cioe’ un punto di partenza per saggiare gli effetti che possono modificare le frequenze alleliche: ci permette di individuare le forze che fanno evolvere una popolazione naturale Quando, esaminando una popolazione, trovo che le frequenze genotipiche si discostano significativamente dall’atteso vuol dire che una delle condizioni e’ venuta meno Uso di Hardy-Weinberg Come si puo’ utilizzare H-W quando uno o piu’ alleli sono recessivi? Bisogna ricordare che la frequenza di un allele raro e recessivo e’ piu’ alta della frequenza del carattere e questo e’ ancora piu’ vero per gli alleli patologici. Sono gli eterozigoti che trasmettono l’allele alle generazioni successive Uso di H-W - Albinismo da mancanza di attivita’ tirosinochinasica 1/40.000 (0.000025) aa = q2 a = q = 0.005 A = p= 1-0.005= 0.995 Aa = 2pq = 0.00995 (~1%) - Albinismo da mancanza di attivita’ tirosinochinasica nella tribu’ Hopi: 26/6000 aa = q2 (0.0043) a = q = 0.065 A=p =1-q = 1-0.065 = 0.935 Aa = 2pq = 0,122 (~12%) e’ evidente che c’e’ una differenza significativa : ci deve essere stato nel corso del tempo qualcosa che ha permesso la diffusione dell’allele…….i maschi albini rimanevano nelle tribu’ nei tempi di guerra!!!! ESEMPIO Nella popolazione caucasica la fibrosi cistica ha una frequenza di circa un caso ogni 2000 nascite. Quesito: qual è la frequenza dei portatori sani? frequenza omozigoti 1 2000 0,0005 quindi in condizioni di equilibrio di Hardy-Weinberg q2 = 0.0005 da cui q 0.0005 0.022 e, poiché p = (1 – q), la frequenza dell’allele normale sarà p = 1 - 0.022 = 0.978 La frequenza dei portatori di fibrosi cistica (2pq) è quindi 2 x 0.022 x 0.978 = 0.043 Quadrato di Punnet per un locus autosomico con tre alleli Spermatozoi p2 A2 p3 A3 allele frequenza Cellule uovo p1 A1 allele frequenza A1 A2 A3 A1A1 p12 A1A2 p1 p2 A1A3 A1A2 A2A2 A2A3 p1 p1 p2 A1A3 p1 p3 p2 p22 A2A3 p2 p3 p3 p1p3 p2 p3 A3A3 p32 Frequenze genotipiche della prole: A1A1 A1A2 A1A3 A2A2 A2A3 A3A3 = = = = = = p12 2p1 p2 2p1 p3 p22 2p2 p3 p32 Principio di Hardy-Weinberg per un locus autosomico con tre alleli Dati: p1 = frequenza dell’allele A1, p2 = frequenza dell’allele A2, p3 = frequenza dell’allele A3 e p1 + p2 + p3 = 1 allora le frequenze genotipiche A1A1, A1A2, A1A3, A2A2, A2A3 e A3A3 saranno rispettivamente p12, 2p1 p2, 2p1 p3, p22, 2p2 p3 e p32 e la loro somma p12+ 2p1 p2 + 2p1 p3 + p22 + 2p2 p3 + p32 = (p1 + p2 + p3)2 = 1 In generale. Secondo il principio di Hardy-Weinberg la distribuzione delle frequenze genotipiche, per un locus autosomico con n alleli A1, A2, A3, … An, con frequenze p1, p2, p3, … pn, sarà: p1 p2 p3 ... pn 2 1