normative iso 8573-1 determinazione delle classi dei

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normative iso 8573-1 determinazione delle classi dei
NORMATIVE ISO 8573-1
DETERMINAZIONE DELLE CLASSI DEI CONTAMINANTI
DELL’ARIA COMPRESSA
La nostra azienda, al fine di dare un contributo a coloro che progettano o utilizzano sistemi pneumatici, vi propone
le migliori soluzioni per eliminare gli agenti contaminanti dall’aria compressa associandoli alle tabelle ISO 8573/1.
Le normative in questione determinano gli agenti inquinanti che normalmente sono presenti nell’aria compressa
dividendoli in classi in base alla loro grandezza o concentrazione.
Questo documento potrà essere utile sia al progettista, che in obbligo alle norme “CE”, deve specificare la classe
di filtrazione dell’aria compressa che necessita alla sua automazione, sia all’utente finale che deve provvedere
con mezzi adeguati al trattamento dell’aria secondo le specifiche del costruttore.
Prenderemo in considerazione solo i casi più comuni e consigliamo comunque di rivolgervi ai nostri tecnici, per
ulteriori chiarimenti.
CONCENTRAZIONE DEI CONTAMINANTI SOLIDI
Classe
1
2
3
4
5
Dimensione massima della particella (µm)
0.1
1
5
15
40
Concentrazione massima (Mg/m³)
0.1
1
5
8
10
CLASSI DEL CONTENUTO DI ACQUA
Classe
Punto di rugiada massimo (dewpoint °C)
1
2
3
4
5
6
7
-70
-40
-20
+3
+7
+10
n/s
CLASSI DEL CONTENUTO DI OLIO
(a 1 bar assoluto, + 20° C e pressione relativa di vapore di 0,6)
Classe
Concentrazione massima (mg/m³)
1
2
3
4
5
0.01
0.1
1
5
25
1
ISO 8573
Questa norma definisce i metodi e i test da utilizzare per determinare il contenuto di contaminanti presenti
nell’aria compressa.
CONTAMINANTI
Le tipologie principali di contaminanti presenti nell’aria compressa sono due:
•
•
Solidi (polveri)
Liquidi (aria - olio)
Olio e acqua formano emulsioni e morche che si depositano all’interno delle tubazioni e dei componenti . I solidi a
contatto con le emulsioni formano degli agglomerati che con il passare del tempo assumono dimensioni e
consistenza sempre maggiori.
I solidi
Mediamente la quantità di particelle solide presenti nell’atmosfera è di circa 150 milioni per ogni metro cubo, dette
particelle sono di dimensioni inferiori ai 10 micron pertanto non possono essere trattenute dai filtri di aspirazione
quindi vengono pompate dal compressore e spinte nel circuito di aria compressa. A secondo dell’ambiente di
lavoro queste particelle possono avere anche caratteristiche chimiche tali da provocare corrosione o altri danni
collaterali. Poi ci sono le particelle metalliche e di ruggine che possono provenire dalla linea di distribuzione.
Questi contaminanti sono indipendenti dalla tecnologia di compressore utilizzata.
I liquidi
L’aria atmosferica aspirata dai compressori contiene mediamente il 60-70% di umidità sotto forma di vapore
acqueo, una volta compresso il vapore comincerà a condensare al primo abbassamento di temperatura che di
solito coincide con il primo refrigeratore, ma il processo fisico si ripeterà ogni volta che l’aria compressa subirà
uno sbalzo di pressione o temperatura.
L’olio invece viene trascinato dall’aria compressa fuori dai compressori in quanto i filtri separatori a coalescenza,
per quanto performanti, non possono separare il 100% dell’olio di lubrificazione. I fattori che determinano il
trascinamento dell’olio sono da imputare agli sforzi meccanici all’interno del compressore che formano vapori,
nebbie e micronebbie talmente sottili che i separatori ad uno stadio non sono in grado di fermare. Bisogna anche
sfatare la convinzione secondo la quale se il compressore è a secco non può esserci olio nell’aria compressa
infatti è facile trovare contaminazioni dovute a micronebbie d’olio aspirate dall’ambiente di lavoro.
METODI DI RIMOZIONE DEI CONTAMINANTI
Rimozione dei solidi:
Viene effettuata prevalentemente con filtri meccanici particellari o ad inerzia.
Rimozione del’acqua:
La parte liquida condensata viene espulsa con delle valvole di scarico sul fondo dei serbatoi, la parte sotto forma
di vapore acqueo viene condensata con essiccatori a ciclo frigorifero o ad adsorbimento ed espulsa come la
precedente.
Rimozione dell’olio:
L’olio può essere rimosso con stadi successivi di filtri a coalescenza e filtri ad adsorbimento.
2
TRATTAMENTI CONSIGLIATI PER CLASSE DI CONTAMINANTI
TIPOLOGIA DI IMPIANTO :
Tipologia di
contaminante
*
Solido
-
-
usi generali
attrezzature semplici.
Impianti di verniciatura
strumentazione sofisticata
automazioni ad alte velocità e frequenza
motori pneumatici.
alimentazione di essiccatori ad adsorbimento
Classe ISO
Trattamento necessario
(nostro codice)
3
CDF MD RM
4
DE 100
Olio
2
CDF MD RB
Solido
3
CDF MD RM
4
DE 100
Olio
1
CDF MD RB+ RA
Solido
3
CDF MD RM
4
DE 100
Acqua
Acqua
A
B
industria alimentare
industria farmaceutica
industria cosmetica
consigliato per impianti di verniciatura
Acqua
Nb: non idoneo per aria a contatto con sostanze
alimentari
Olio
1
CDF MD RB+ RA+CA
Solido
3
CDF MD RM
4
DE 100
Olio
1
CDF MD
RM + RB + RA + CA
Batteri
-
STERYFLON
Solido
3
CDF MD RM
2
DE 100 + NDA + RM
Olio
1
CDF MD
RM + RB + RA
Solido
3
CDF MD RM
2
DE 100 + NDA + RM
Olio
1
CDF MD
RM + RB + RA + CA
Batteri
-
STERYFLON
-
-
-
-
*
industria alimentare
industria farmaceutica
industria cosmetica
in tutti i casi dove l’aria viene a contatto diretto
con sostanze e contenitori alimentari
aria respirabile
aria per sala operatoria
aria strumentale
industria alimentare
industria farmaceutica
industria cosmetica
in tutti i casi dove l’aria non viene a contatto
diretto con sostanze e contenitori alimentari
per tutti processi che necessitano di aria priva
di ogni forma di condensa
industria alimentare
industria farmaceutica
industria cosmetica
in tutti i casi dove l’aria viene a contatto diretto
con sostanze e contenitori alimentari
aria respirabile
aria per sala operatoria
aria strumentale
per tutti processi che necessitano di aria priva
di ogni forma di condensa
C
Acqua
D
Acqua
E
Acqua
F
Riferimenti per lo schema successivo
3
A
B
E
F
8
9
10
7
T1
C
D
C1
1
C2
1
3
2
5
4
T1
T2
6
9
10
11
T1
T2
1. compressori
2. serbatoio
3. filtro per particelle solide RM 10µm
4. essiccatore a ciclo frigorifero
5. prefiltro per particelle oleose RB 1µm
6. filtro per particelle oleose RA 0.01µm
7. essiccatore ad adsorbimento NDA
8. filtro depolveratore RF 1µm
9. filtro a carboni attivi CA 0.003µm
10. filtro sterilizzatore debatterizzatore STERYFLON
11. disoleatore e depuratore per scarichi condense
Per ottenere risultati soddisfacenti in fatto di trattamento dell’aria, è indispensabile, oltre alla corretta scelta di
macchine e filtri, disporre tutti i componenti in maniera corretta,
“tenendo presente che per risolvere i problemi non bisogna partire dagli utilizzi ma dal compressore”.
4
La sequenza che vi consigliamo di adottare, deriva dagli studi effettuati dalle case produttrici e dalla nostra
esperienza, eredità di anni di prove. Ogni elemento è stato selezionato con cura e si trova in una determinata
posizione dell’impianto per dei motivi ben precisi. Ogni apparecchio è dipendente dagli altri a tal punto che,
eliminandone uno solo, si potrebbero vanificare tutti gli sforzi fatti per ottenere aria trattata nel migliore dei modi.
Potete notare che abbiamo associato alle classi della tabella, parti del disegno con le lettere A, B, C, D, E, F in
modo da rendere più semplice la sua comprensione.
Riteniamo che la configurazione “B” sia il minimo indispensabile anche per gli utilizzi meno impegnativi, in quanto
l’impegno economico per l’acquisto dei componenti non è mai eccessivo specialmente in rapporto ai vantaggi che
si ottengono ed è più idonea ai componenti pneumatici di moderna concezione.
Alla fine della linea di recupero delle condense abbiamo inserito anche un disoleatore che ricordiamo essere
obbligatorio per poterle scaricare in fogna le acque di condensa. Senza questo trattamento dovrebbero essere
raccolte e smaltite come rifiuto speciale con i relativi costi. Sconsigliamo vivamente di scaricare in fogna
condense non disoleate in quanto questa operazione è scorretta dal punto di vista ambientale e facilmente
tracciabile dagli organi preposti al controllo.
Un ultimo cenno va all’impianto di distribuzione dell’aria compressa che deve essere concepito in maniera idonea,
separando gli scarichi di condensa dalle prese d’aria. Per le linee di distribuzione consigliamo di montare impianti
in alluminio in quanto si sono dimostrati eccellenti per il mantenimento nel tempo della qualità dell’aria, in casi
particolari si possono valutare anche in ABS o inox.
La nostra azienda è in grado di dimensionare e fornire sia i singoli componenti, sia centrali di produzione e
impianti di distribuzione chiavi in mano.
Speriamo che quanto illustrato possa dare un contributo positivo al vostro lavoro, e rinnoviamo la nostra
disponibilità per consigliarvi le migliori soluzioni.
Link per cataloghi e schede:
Filtri
http://www.seatrevi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=82&Itemid=89
Essiccatori
http://www.seatrevi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=83&Itemid=88
Separatori di condense
http://www.seatrevi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=150&Itemid=140
Scarichi di condensa
http://www.seatrevi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=146&Itemid=90
Compressori
http://www.seatrevi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80&Itemid=84
Linee distribuzione
http://www.seatrevi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=87&Itemid=92
CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA E GARANZIA
Le condizioni generali di vendita si applicano ai rapporti contrattuali tra SEA S.r.l. ed i suoi clienti. La Società SEA S.r.l. ha reso conoscibili le condizioni rendendole disponibili in visione o
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presso
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o
filiale
od
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rappresentante
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e
pubblicandole
sul
sito
www.seatrevi.it
alla
pagina:
“http://www.seatrevi.it/PDF/SEA_CONDIZIONI_DI_VENDITA_REV00.pdf “.
A riguardo delle descrizioni dei prodotti venduti, delle caratteristiche, delle foto rilasciate a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, si specifica che non creano una esplicita garanzia di
corrispondenza al prodotto fornito. La Società si riserva il diritto di cessare, modificare, rivedere i prodotti descritti e le loro caratteristiche in qualsiasi momento e senza alcun preavviso. I dati
tecnici forniti sono teorici e possono cambiare in base alle diverse condizioni di utilizzo pertanto non sono impegnativi.
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