TANZANIA – Marangu Route - I Viaggi di Maurizio Levi
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TANZANIA – Marangu Route - I Viaggi di Maurizio Levi
TANZANIA – Marangu Route La mitica salita al Kilimanjaro Trekking sulla montagna più alta dell’Africa (in hotel e rifugi di montagna) 9 giorni, 6 di trekking La più alta, la più bella e la più famosa montagna d’Africa. Per la salita è sufficiente essere buoni escursionisti, con un minimo di esperienza e un buon allenamento. Dopodiché tutto è perfettamente organizzato: una guida esperta di lingua inglese, i portatori per i bagagli. Il presente itinerario segue la Marangu Route, il percorso più popolare e più facile. Abbiamo inserito una giornata extra per facilitare l’acclimatamento (a Horomobo hut, terzo giorno), poichè questo accorgimento aumenterà enormemente le possibilità di raggiungere la vetta senza sentire l’effetto della quota. Si pernotta in rifugi e si possono acquistare bibite, birra ecc. nei vari campi. Gli zaini personali sono trasportati dai portatori e i cibi sono cucinati e serviti ogni giorno dal cuoco. Uno degli aspetti più interessanti di questa salita è l’attraversamento dei differenti ambienti che si incontrano: la foresta alla base, la savana a metà quota, il deserto in alta quota e infine il ghiacciaio sulla vetta. Dalla vetta si riesce a percepire la rotondità della terra, una sensazione che si può provare in pochissimi luoghi al mondo. Possibile estensione di 4 giorni per un safari nei Parchi del Nord. PROGRAMMI DI VIAGGIO - partenze 2016 1° giorno / Italia – aeroporto Kilimanjaro - Moshi Partenza al mattino dall'Italia con voli di linea per la Tanzania. Arrivo in serata all’aeroporto Kilimanjaro, espletamento delle formalità di ingresso (pagamento del visto all’arrivo USD 50), ritiro bagagli, incontro con lo staff locale e breve trasferimento alla cittadina di Moshi. Sistemazione in hotel. Cena allo Springlands hotel e pernottamento. 2° giorno / Moshi – Marangu Gate – Mandara Hut (partenza 1.830 mt – arrivo 2.740 mt, 12 km, circa 3-4 ore) Dopo la prima colazione, trasferimento in auto alla Marangu Gate dove si incontrano guida e portatori e, dopo le formalità, verso le ore 10,30 inizio della facile salita attraverso la foresta pluviale in una ambiente umido, ricco di felci e muschi che pendono dai rami in una penombra costante. Buone possibilità di vedere le scimmie colobus. Pranzo a picnic. Arrivo al rifugio Mandara a quota 2740m. verso le 14,00-15,00 e tazza di thè caldo. Pomeriggio di relax con la possibilità di brevi camminate nella foresta o al Maundy Crater (circa 20’) da cui si ha un bel panorama sulla pianure circostanti. Cena calda alle 19,00 e pernottamento. Il Parco Nazione del Kilimanjaro Il Parco Nazionale copre una superficie di 756 km². Nel 1910 fu dichiarato riserva naturale dal governo coloniale tedesco. Nel 1973 l'area montana sopra la linea degli alberi (~2.700 m) fu riclassificata come Parco nazionale e fu aperta al pubblico accesso nel 1977. Il Parco fu dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987. Nell'area del Parco si trova il monte Kilimanjaro, con i suoi tre crateri: a ovest Shira, con un'altitudine di 3.962 m, a est Mawenzi (5.149 m) e al centro Kibo, la vetta più alta dell'Africa (5.895 m). Tra il Kibo e il Mawenzi giace una piattaforma di circa 3.600 ettari, chiamata "la sella", che costituisce la più estesa tundra di altura del continente. La sommità del vulcano è ricoperta da un ghiacciaio perenne. Zona della foresta pluviale (da 1.800 mt a 2.700 mt). Questa è certamente la fascia più ricca di specie vegetali, dominata da alberi ad alto fusto dalle chiome rigogliose che ricoprono totalmente i sentieri formando suggestive foreste a galleria. Tra le specie erbacee si incontrano specie caratteristiche quali le orchidee. Alle quote più elevate gli alberi si diradano. Zona della brughiera (da 2.700 mt a 4.000 mt). Al di sopra della linea degli alberi scompaiono le piante ad alto fusto ma sono tuttavia presenti numerose specie vegetali. La zona più bassa della brughiera è popolata da fitti cuscini di Erica arborea che creano suggestivi effetti cromatici. Le piante più singolari di questa zona sono comunque i seneci giganti, caratteristica pianta dal lungo tronco che regge una ampia e carnosa rosetta fogliare, e la Lobelia una specie della famiglia delle Campanulacee che cresce fino ad 3 metri di altezza, con grandi spighe verticali claviformi. Completano il paesaggio numerose altre specie meno appariscenti ma che offrono una varietà di sfumature cromatiche dal giallo al lilla al rosa. Zona del deserto d'alta quota (da 4.000 mt a 5.000 mt). La vita vegetale in questa zona è limitata ad alcune specie erbacee dalla sviluppata capacità di adattamento a condizioni ambientali poco favorevoli. Oltre che muschi e licheni è possibile vedere esemplari di cardi di forma appiattita e con foglie pelose e spinose, ciuffi isolati della così detta "erba del deserto". Zona sommitale (da 5.000 mt a 5.895 mt). A causa delle condizioni climatiche estreme di questa zona (basse temperature, radiazioni solari molto intense, ossigeno rarefatto) sono pochissime le specie vegetali che riescono a sopravvivere. 3°-4° giorno / Mandara Hut – Horombo Hut (partenza 2.740 mt – arrivo 3.720 mt, 11 km, circa 5-7 ore) Partenza verso le ore 08,00 Percorsa l'ultima parte di foresta, il sentiero entra nella seconda fascia di vegetazione (e si inizia a vedere la cima del Mawenzi) attraversando prati alpini, eriche e elicrisi giganti. L'altitudine comincia a cambiare e rallenteremo il nostro ritmo mentre godremo della flora e della prima vista della cima del Kibo. Pranzo a picnic, arrivo alla Horombo Hut, thè caldo e sistemazione. Tempo libero. Cena e pernottamento. NB: La seconda giornata spesa a Horombo servirà da acclimatamento. E’ utile per adattarsi all’altitudine ed entrare in pieno nell’ambiente della montagna. Si potranno fare passeggiate nei dintorni o raggiungere il Mawenzi Base Camp per poi tornare a Horombo. 5° giorno / Horombu Hut – Kibo Hut (partenza 3.720 mt – arrivo 4.700 mt, 10 km, circa 5-7 ore) Dopo la prima colazione, riprendiamo la salita in mezzo alle scenografiche lobelie. Si supera l’ultima zona di vegetazione, il paesaggio diventa aspro e roccioso e si raggiunge la parte desertica denominata "la Sella" un tratto piano che si estende per svariati chilometri tra la cima del Mawenzi e il cono del Kibo. Per i portatori sarà l'ultima fatica anche se questa volta dovranno portare con loro le scorte di acqua, non essendoci più alcuna fonte di approvvigionamento. Dopo la lunga traversata ed un'ultima, faticosa rampa, si raggiunge la Kibo Hut. Pasti e pernottamento in rifugio. L’arrivo alla quota della Kibo Hut può creare dei sintomi di malessere e mal di testa che generalmente il giorno successivo con l’inizio del cammino spariscono. La notte sarà molto breve ed è quindi importante riposarsi subito all’arrivo. 6° giorno / Kibo Hut – Uhuru Point – Horombo Hut (partenza 4.700 mt – vetta 5.895 mt - arrivo 3.720 mt, 4 km di salita e 14 di discesa, circa 12-14 ore) Giornata molto faticosa, lunga ma sicuramente entusiasmante. Sveglia a mezzanotte e colazione leggera. L’obbiettivo è la risalita prima dell’alba in modo da raggiungere la vetta subito dopo l’arrivo del sole. La salita alla Gilman Point (5.860 mt), si svolge su di un sentiero ripido, ma non difficile dove però si cammina molto lentamente per la mancanza di fiato dovuta alla quota. Da tenere presente che a 5.500 mt di quota la quantità di ossigeno presente nell’atmosfera è il 50% rispetto al livello del mare. L’arrivo alla Gilman Point è previsto in 5-6 ore ed è la prima vista del cratere e del ghiacciaio che vi si trova al suo interno. Dopo un momento di relax, condizioni atmosferiche e fisiche permettendo, si riparte per altre 1,30 ore di cammino sul bordo del cratere per raggiungere la vera cima Uhuru Peak a quasi 6.000 mt di altitudine. “Congratulations” c’è scritto su di un cartello proprio sulla vetta. Per un raggio di oltre 5000 km attorno a voi non c’è nessun altra cima così alta; bisogna arrivare fino all’Himalaya. Si inizia la discesa. Arrivo alla Kibu Hut, sosta riposo e pranzo. Si ritarraversa poi nuovamente “la sella” e si raggiunge la Horombo Hut. Cena e profondo sonno dopo la lunghissima giornata. 7° giorno / Horombo Hut – Marangu Gate - Moshi (partenza 3.720 mt – arrivo 1.830 mt, circa 5-6 ore (Moshi 890 mt), 18 km) Lunga e piacevole discesa sino al cancello del Parco, con sosta al Rifugio Mandara per il pranzo. Verso le 14,00-15,00 si raggiunge l’ingresso del Parco. Qui riceverete il vostro certificato; quelli che hanno raggiunto Gilman’s Point avranno il certificato verde e chi ha hanno raggiunto Uhuru Peak riceverà il certificato d’oro. Si salutano guida e portatori (con una buona mancia) e con l’automezzo trasferimento in hotel a Moshi o ad Arusha in caso di estensione nei Parchi. 8° giorno / Moshi – partenza Mattinata e parte del pomeriggio liberi per shopping nei piacevoli negozi che vendono sculture in legno e pietra e tessuti etnici. A metà pomeriggio trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Italia. Cena e pernottamento a bordo. 9° giorno / Arrivo in Italia Prima colazione a bordo. Arrivo in Italia in mattinata. ESTENSIONE SAFARI NEI PARCHI NAZIONALI 8° giorno / Arusha – Parco Lago Manyara Dopo la prima colazione partenza con i mezzi fuoristrada per il Parco Lago Manyara e safari nel Parco. Pranzo a pic-nic. Cena e pernottamento in lodge. Parco Lago Manyara Il Parco si sviluppa attorno all’omonimo lago alla base della scarpata alta 600 metri della Rift Valley. Un paesaggio definito da Ernest Hemingway come: “il più bello che ho visto in Africa”. Dall’ingresso principale la strada attraversa una foresta lussureggiante dove gruppi di babbuini poltriscono con noncuranza ai lati della carreggiata, cercopitechi scorazzano agilmente tra gli antichi alberi di mogano e antilopi “bushbuck” camminano prudentemente nell’ombra. In netto contrasto con l’intimità della foresta, l’erbosa piana alluvionale che degrada dolcemente verso le sponde del lago è frequentata da grossi esemplari di bufali, gnu e branchi di zebre. Verso l’interno si trova una stretta cintura di foresta di acacia, habitat preferito dai leggendari leoni arboricoli e di massicci elefanti. Il Parco è un’iniziazione perfetta alla fauna aviaria della Tanzania: sono state registrate più di 400 specie e anche il visitatore meno esperto può quasi sicuramente vederne un centinaio in una sola giornata. Tra gli altri uccelli, si devono segnalare le migliaia di fenicotteri rosa che formano una macchia colorata in contrasto con le acque blu del lago. Ma anche pellicani, cormorani e cicogne. 9° giorno / Parco Lago Manyara – Ngorongoro Dopo la prima colazione partenza verso il cratere di Ngorongoro. Safari di un’intera giornata nel fondo del vasto Cratere di Ngorongoro. Una delle meraviglie del mondo, non solo per gli aspetti geologici e per l’enorme densità di animali che vivono permanentemente nel cratere, ma anche per la straordinaria pacifica convivenza tra il popolo Maasai e gli animali. Pranzo a picnic. Ritorno in serata al lodge per cena e pernottamento. Cratere di Ngorongoro è una caldera vulcanica (la più grande caldera intatta del mondo) situata nella pianura del Serengeti. Il cratere si trova a 2200 metri sul livello del mare, misura oltre 16 chilometri di diametro e circa 700 m di profondità. La savana occupa la zona più interna del cratere, alternandosi a tratti di palude, macchie di acacia e zone aride semi-desertiche; al centro del cratere si trova un piccolo lago sulle cui sponde la concentrazione di fauna è impressionante; si calcola che il cratere sia abitato da oltre 25.000 animali di grossa taglia L'immagine più tipica è probabilmente quella degli enormi branchi di zebre e gnu, ma nel cratere abita la gran parte delle specie tipiche della savana: elefanti, leoni, bufali, iene, sciacalli, ippopotami, babbuini, nonché alcune piuttosto rare come i rinoceronti neri, ultimi superstiti di una specie che nel resto della Tanzania è minacciata dall'estinzione, e i leopardi, che vivono sugli alberi della foresta pluviale che ricopre i pendii. Il cratere appartiene all'area più estesa (circa 8300 kmq) la Ngorongoro Conservation Area che è un organismo indipendente dal sistema dei Parchi Nazionali della Tanzania e amministra l'area in modo diverso; per esempio, la popolazione Maasai può vivere e spostarsi liberamente (cosa che non avviene in nessun altro parco della Tanzania) e può capitare di incontrarli con il loro bestiame. 10° giorno / Ngorongoro – Parco Tarangire Prima colazione e partenza per il Parco Tarangire. Arrivo all’ingresso del Parco in tarda mattinata, primo game drive e pranzo a pic-nic. Nel pomeriggio si prosegue con il safari nel Parco. Cena e pernottamento in lodge. Parco Tarangire Il Parco, che si estende su di una superficie di 2.600 kmq, non ha rivali in quanto a vaste savane disseminate di una elevata concentrazione di enormi baobab, tra i quali branchi composti anche da 100 elefanti grattano il letto secco del fiume per cercare l’acqua sotterranea, mentre gli animali migratori come gnu, zebre, bufali, gazzelle e antilopi si affollano attorno alla poca acqua che resta nelle pozze. Rispetto a Parchi come quello del Serengeti, il paesaggio è più verdeggiante; attorno al fiume si trovano estese paludi e pianure alluvionali, ma anche boschi. Questo è anche l’unico luogo in Tanzania dove si osservano regolarmente certi tipi di antilope come il maestoso orice gazzella e lo stupefacente gerenuk dal lungo collo. I più appassionati ornitologi potranno avvistare stormi di tessitori codarossa e storni cinerini, uccelli endemici della savana del Tarangire. 11° giorno / Parco Tarangire – Arusha – partenza Dopo la prima colazione partenza per Arusha. Pranzo a pic-nic lungo il percorso. Nel pomeriggio volo per l’Italia. Cena e pernottamento a bordo. 12° giorno / Arrivo in Italia Prima colazione a bordo. Arrivo in Italia in mattinata. N.B. In caso di indisponibilità di voli diurni per Arusha–Kilimanjaro Airport che prevedono l’arrivo alla sera, si utilizzeranno dei voli notturni partendo la sera prima e arrivando a Moshi a metà giornata. Si avrà quindi tempo per una passeggiata nel centro della cittadina. Il viaggio diventa così di 10 giorni, e i prezzi rimangono gli stessi. Altre informazioni: Trasporti – Per i trasferimenti da Moshi all’ingresso del Parco del Kilimanjaro si utilizzano minibus. Per l’eventuale estensione safari si utilizzano automezzi tipo Toyota Land Cruiser 4x4 modificate da safari con 5 posti o 7 posti (modello extended), ciascuno con finestrino, e tetto rialzabile. Autista-guida di lingua italiana. Formalità burocratiche – Per la Tanzania è richiesto il visto d’ingresso che si ottiene direttamente all’arrivo all’aeroporto di Arusha (USD 50). Necessario il passaporto in corso di validità con almeno 2 pagine libere e con scadenza di minimo 6 mesi. Pernottamenti – I rifugi previsti dispongono di camere e camerate dotate di letti con materasso e scino. Necessario un sacco a pelo di piumino caldo. I lodge dell’estensione safari dispongono di ottime camere con 2 letti dotati di zanzariere e servizi privati. Clima – Per la salita al Kilimanjaro la stagionalità può essere così descritta: - Febbraio - seconda metà di Agosto - Settembre: ottimi - Gennaio - Giugno - Luglio e prima metà di Agosto: variabile - Ottobre - Novembre - Dicembre: piccole piogge - Marzo - Aprile - Maggio: pioggia (sconsigliato). La temperatura cala in media di 1° Centigrado ogni 200 mt di quota. Possibili temperature in vetta di anche - 20°. Disposizioni sanitarie - Non è richiesta alcuna vaccinazione se si proviene direttamente dall’Europa o se si effettuano degli scali di solo transito aereo; consigliabile la profilassi antimalarica anche se la presenza di zanzare malariche sull’altopiano è molto scarsa. Si consiglia sempre di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Caratteristiche del trekking e grado di difficoltà – La salita alla vetta del Kilimanjaro non è tecnicamente difficile, ma è impegnativa per quanto concerne la quota e molto faticosa nella giornata che si sviluppa oltre i 5000 mt di quota. Da tenere presente che una piccola percentuale di coloro che si cimentano con la salita finale al cratere devono abbandonare e rientrare alla Kibo Hut o al barafu camp a causa di forte malessere. Il trekking, anche se non si raggiunge la vetta, è un’esperienza entusiasmante cha vale comunque la pena di effettuare. Sistemazioni previste o di pari categoria durante l’estensione safari: LAKE MANYARA Lake Manyara Wildlife Lodge (www.hotelsandlodges-tanzania.com) Il Lodge è situato proprio sulla vertiginosa scarpata occidentale della Valle del Rift, con una splendida vista dall’alto dell’intero lago. Il complesso è stato elegantemente progettato in autentico stile africano. Grazie a questa posizione privilegiata, tutte le 100 stanze dello chalet hanno una splendida vista sul lago e le savane che lo circondano. NGORONGORO Ngorongoro Wildlife Lodge (www.hotelsandlodges-tanzania.com) Il Lodge è strategicamente appollaiato proprio sul bordo del cratere, posizione che permette di avere un incredibile vista d’insieme. E’ costruito usando soprattutto pietra naturale e legno locale, in modo da fondersi armoniosamente con la natura circostante. Tutte le 80 camere, con servizi privati sono fornite di finestre panoramiche che offrono una vista mozzafiato del grande cratere. PARCO TARANGIRE: Tarangire Sopa Lodge (www.sopalodges.com) Il lodge è localizzato tra le formazioni rocciose della scarpata che domina la pianura tra giganteschi baobab. Dispone di 75 camere e un ristorante panoramico. QUOTAZIONE PER PERSONA servizi in loco: € 1.850 base 5-10 partecipanti + € 1.940 base 2–4 partecipanti € 50 supplemento singola VOLI DALL’ITALIA (da aggiungere ai servizi a terra) in funzione delle classi di prenotazione disponibili e del periodo del viaggio a partire da € 770 tasse aeree, fuel e security surcharge inclusi ESTENSIONE FACOLTATIVA SAFARI 3 giorni (alta stagione, dal 1 al 31 Marzo) € 1.340 base 6 partecipanti, con guida locale di lingua italiana € 1.480 base 4 partecipanti, con guida locale di lingua italiana € 1.950 base 2 partecipanti, con guida locale di lingua italiana € 150 supplemento singola - Supplemento alta stagione (dal 1 Giu al 31 Ott) € 150 - Riduzione bassa stagione (dal 1 Apr al 31 Mag) - € 240 Da aggiungere: - copertura assicurativa (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) - costo individuale gestione pratica € 67 € 80 Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5% - assicurazione integrativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45 Date di partenza: 1) da giovedì 24 Marzo 2016 2) da giovedì 7 Luglio 2016 3) da giovedì 11 Agosto 2016 Partenze individuali possibili tutti i giorni (anche base 1 con supplemento) La quota comprende: trasferimenti privati da/per l’aeroporto, guida di lingua inglese durante il trekking, n. 1 portatori per ogni partecipante, autista-guida tanzaniano di lingua italiana durante l’estensione safari, trasporti con vetture 4x4 da safari, tutti i pernottamenti specificati in pensione completa eccetto ad Arusha, gli ingressi ai Parchi e alle Riserve, servizio di assistenza Flying Doctor, guida Tanzania, omaggio da viaggio La quota non comprende: i voli, la cena del 7° (o 8°) giorno ad Arusha, le bevande, il visto d’ingresso (USD 50 direttamente in loco), le eventuali tasse aeroportuali in uscita dal paese, le mance, gli extra personali, le polizze contro le penalità di annullamento viaggio e per l’aumento dei massimali di rimborso spese mediche / bagaglio (facoltative), tutto quanto non espressamente specificato. Alle prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento dei servizi a terra e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. L'importo del biglietto aereo è escluso dalla promozione. NOTE IMPORTANTI • • • • • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,90 in vigore nel mese di Dicembre 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree indicate sono orientative e alla vostra richiesta di opzione o prenotazione verificheremo l'effettivo importo del biglietto aereo. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 02.02.2016 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 // Fax 0039 02 34934595 E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com