Osservazioni del comitato su "Terra Pulita"

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Osservazioni del comitato su "Terra Pulita"
Comitato Cittadino “La Rinascita”
Patrica, lì 02.11.2015
Al Comune di Patrica
Ufficio Tecnico
Via del Plebiscito 1, 03010 Patrica
e p.c. Al Sindaco del Comune di Patrica
e p.c. All’Assessore all’Ambiente
OGGETTO: Osservazioni sul procedimento integrato AIA + VIA per l’autorizzazione di un nuovo
impianto per il trattamento e recupero terreni, in località “Tosca” nel Comune di Patrica (FR).
Società istante: TERRA PULITA S.r.l.
Procedimento presso la Regione Lazio, Direzione Regionale Ambiente, Area VIA.
Istanza VIA presentata il 05/08/2011.
Responsabile del procedimento: Arch. Fernando Olivieri
Il Comitato Cittadino “La Rinascita” nella persona del Presidente e del Segretario, in merito al
procedimento sopra menzionato espongono le proprie osservazioni di seguito riportate compresi
gli allegati a supporto.
1. INTRODUZIONE
Dall’analisi della Sintesi non tecnica e di tutti i suoi elaborati tecnici e di progetto redatti su
incarico della Società Terra Pulita S.r.l. e presentati come documentazione di supporto all’istanza
di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presso la Regione Lazio, sono stati riscontrati i seguenti
elementi di criticità, nonché alcuni aspetti relativi a carenze nella documentazione esaminata.
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Tel. 392 8887863 – E-mail: [email protected]
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Le osservazioni sono state raggruppate per macro aree:
•
Rischio di esposizione per i nuclei abitativi;
•
Rischio di esposizione per attività produttive, commerciali e agricole;
•
Rischio di esondabilità ed alluvionabilità dell’area da parte del Fiume Sacco;
•
Quadro ambientale generale della Valle del Sacco;
2. RISCHIO DI ESPOSIZIONE PER I NUCLEI ABITATIVI
Nella Relazione di Sintesi non tecnica elaborata e prodotta su incarico della società Terra Pulita
S.r.l., si dichiara che il sito oggetto di intervento non insiste su aree vincolate ai sensi del D.lgs.
42/2004, né su aree naturali protette, SIC, ZPS ed è ubicato in una zona industriale esistente
disciplinata in dettaglio all’interno dell’ASI di Frosinone.
Nella medesima relazione di sintesi non tecnica, riguardo lo stato e la localizzazione del sito di
ubicazione dell’impianto, non si trova alcuna analisi di dettaglio circa la densità abitativa,
commerciale e agricola nell’area circostante.
L’area di intervento è si ubicata a ridosso dell’ASI di Frosinone, ma allo stato attuale è “rurale” e si
presenta come un campo ad uso agricolo e non come un sito industriale dismesso. Il presente
progetto oggetto del presente studio, non prevede dunque nessun recupero e/o riutilizzo di
strutture abbandonate esistenti.
Il sito oggetto di intervento, in un raggio di 1000metri dal confine dell’impianto, trattandosi di
un’area industriale a confine con una zona rurale e agricola, non ci sono centri abitati come
sancito dal “Nuovo codice della strada” ma anche se in forma sparsa e non aggregata, ci sono in
totale circa 34 abitazioni, di cui 1 siti in una distanza di 500 metri e le altre ad una distanza di
1000 metri dall’impianto.
Le abitazioni sono ubicate su Via Ferruccia, Via Tomacella, Via Tufo, Via Colle S. Giovanni per un
totale di oltre 76 abitanti tra i Comuni di Patrica e Supino (zona Colli) che in maniera permanente
24h/24h vivono in un’area sensibile e a rischio in un raggio di 1500 metri dal sito in oggetto.
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Quindi nell’area circostante il sito di progetto da parte della Società Terra Pulita S.r.l., vi è di
fatto una presenza cospicua di abitazioni in un raggio di 1000 metri.
Vedi i seguenti allegati:
Allegato N. Descrizione
Mappa con la presenza dei nuclei abitativi in un raggio di 1000 mt circa dal sito di
1
progetto
2
Foto di alcune abitazioni presenti in un raggio di 1000 mt circa dal sito di progetto
9
Inquadramento Territoriale – Immagine satellitare (Tav. 1c allegata all’istanza di
VIA dalla Società Terra Pulita S.r.l.)
3. RISCHIO
DI
ESPOSIZIONE
PER
ATTIVITA’
PRODUTTIVE,
COMMERCIALI E AGRICOLE
Nella Relazione di Sintesi non tecnica elaborata e prodotta su incarico della società Terra Pulita
S.r.l., per l’rea circostante il sito produttivo, non viene fatta alcuna analisi circa la presenza di altre
aziende e stabilimenti industriali e/o commerciali e le possibili interferenze e/o sovrapposizioni in
termini di impatto ambientale; il relatore stesso al Par. 7.8 - Cumulo con altri progetti dichiara che
si determinerà cumulo di impatti dei progetti sulle componenti ambientali e le componenti
maggiormente interferite sono atmosfera, traffico e rumore.
In un raggio di 1500 mt dal confine dell’impianto, solo su Via Ferruccia, Via Tomacella, Via
Morolense e sulla Strada ASI, ci sono circa 48 aziende tra Attività Industriali/Produttive “attive e
non dismesse” e 8 Attività Commerciali.
Tenendo conto solo degli addetti che lavorano quotidianamente all’interno di queste attività
industriali e commerciali, parliamo di oltre 2000 persone che per almeno 8 ore al giorno,
lavorerebbero in un’area sensibile e a rischio.
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Inoltre in un raggio di 1000 metri dall’area oggetto di intervento da parte della società Terra Pulita
S.r.l., ci sono almeno N.2 aziende agricole e che quindi utilizzano i terreni circostanti, anche vicini
all’area di progetto, ai fini del pascolo e della coltivazione.
Vedi i seguenti allegati:
Allegato N.
3
4
5
Descrizione
Mappa con la presenza delle attività commerciali e agricole in un raggio di 1000 mt
circa dal sito di progetto
Elenco delle attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt circa
dal sito di progetto
Foto di alcune attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt
circa dal sito di progetto
In aggiunta, sono da tenere in considerazione i seguenti punti:
Tra le attività commerciali che si trovano in un raggio di circa 800 metri dal sito di progetto
c’è uno dei Centri Commerciali più grandi della Provincia di Frosinone (Centro Commerciale
“Le Sorgenti”) e che ogni giorno ospita migliaia di visitatori.
L’impianto in questione, oltre al trattamento dei rifiuti provenienti da attività di bonifica
dei terreni, in realtà chiede l’autorizzazione al trattamento di 30.000 ton/anno di fanghi
reflui, scorie, polveri, rifiuti liquidi, ecc. per un notevole numero di Codici CER.
Inoltre nella stessa zona industriale ASI dove dovrebbe sorgere l’impianto della Società
TERRA PULITA S.r.l., sono già presenti altri impianti autorizzati con procedimento AIA + VIA,
che effettuano trattamenti anche di tali rifiuti (n.2 impianti nel Comune di Patrica, n.4
impianti nei limitrofi Comuni di Ceccano, Frosinone e Ferentino).
Tra i siti produttivi presenti in un raggio di 500 metri dal confine dell’impianto, vi è la
presenza di siti sensibili che già trattano rifiuti:
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Tecnogea (essiccazione di fanghi civili ed industriali),
Depuratore di Gabrieli Giancarlo (trattamento di rifiuti speciali depurazione acque civili e
industriali),
Chemi (stabilimento chimico con annesso un impianto di termovalorizzazione ed uno di
essiccamento fanghi),
IPL (raccolta, lavorazione e trasformazione rifiuti speciali organici),
Galvanica (zincatura e verniciatura),
A meno di 500 metri, vi è anche la discarica di Via Le Lame, che ospita da anni migliaia di
metri cubi di rifiuti solidi urbani e che è una fonte continua di inquinamento per tutta la
zona e la Valle del Sacco.
In conclusione, considerato che:
-
l’area industriale di Patrica è già fortemente gravata da impianti potenzialmente
impattanti, con possibile effetto cumulativo con altri progetti esistenti sul territorio di cui
alcuni di questi impianti rientrano nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) e altri sono a
rischio di incidente rilevante,
-
vi è di fatto una presenza importante di attività produttive, commerciali e agricole,
si richiede al Comune di Patrica e all’Area VIA della Regione Lazio di esprimere il proprio “parere
negativo” al procedimento integrato di autorizzazione AIA + VIA richiesto dalla Società TERRA
PULITA S.r.l.
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4. RISCHIO DI ESONDABILITA’ ED ALLUVIONABILITA’ DELL’AREA DA
PARTE DEL FIUME SACCO E TORRENTE VADISI
Nella Relazione di Sintesi non tecnica elaborata e prodotta su incarico della società Terra Pulita
S.r.l., al Par. 7.2 – Ambiente idrico, si dichiara che “L’impianto si inserisce in un contesto
adeguatamente distante un corpo idrico, il fiume Sacco, di estrema rilevanza, sia da un punto di
vista delle risorse idriche, che degli ecosistemi. L’impianto è comunque strutturato in modo tale
da non presentare relazioni con il fiume Sacco e, più in generale con l’ambiente idrico”.
La realtà dei fatti, invece, è in contrasto con quanto dichiarato dalla società in quanto il sito dista
meno di 500 metri dal corso del fiume Sacco e presenta problemi di esondabilità ed alluvionabilità
da parte del Fiume Sacco stesso e del vicino “torrente Vadisi”.
Questo rischio non è statistico ma reale e dimostrato storicamente con almeno N.3 esondazioni
negli ultimi 20 anni (esondazioni del 1993, 2008 e 2011).
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Vedi i seguenti allegati:
Allegato N.
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Descrizione
Esondazioni del Fiume Sacco
Perizia Giurata per i danni allo stabilimento FATER S.p.A. per alluvione del
02.10.1993
Quindi l’area oggetto di intervento da parte della Società Terra Pulita S.r.l. è tale da essere
considerata “zona soggetta a frequenti inondazioni” secondo la direttiva europea alluvioni
recepita con D.Lgs. 49/2010 e quindi non compatibile con l’attività di gestione dei rifiuti.
Sarà quindi fondamentale che venga ottenuto anche il parere dell’Autorità di Bacino dei Fiumi
Liri – Garigliano e Volturno in quanto l’area interessata dall’impianto è stata indicata come
sottoposta a vincolo di Rischio Idraulico.
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5. QUADRO AMBIENTALE GENERALE DELLA VALLE DEL SACCO
Nella Relazione di Sintesi non tecnica, al Par. 7.3 Vegetazione e fauna, in maniera molto
semplicistica e riduttiva, si dichiara che “L'intervento oggetto del presente studio ricade in un
comprensorio di medio valore naturalistico, abbastanza antropizzato e non particolarmente dotato
di caratteri peculiari dal punto di vista ecologico-vegetazionale. La biocenosi e le reti trofiche degli
ecosistemi in esso compresi sono abbastanza semplificate.”
In realtà, il sito si inserisce in un contesto, quello della Valle del Sacco, che dal punto di vista
ambientale, della vegetazione e della fauna, ha subito gravi danni a causa di una
industrializzazione selvaggia e una cattiva gestione del suolo, del sottosuolo, degli scarichi e delle
emissioni in atmosfera, rendendo negli anni questa una delle aree più inquinate d’Italia. Però
questo stato di fatto dell’area del Sacco, non ci deve certo far sentire autorizzati a peggiorare
ulteriormente una situazione già critica.
lnoltre, il sito si inserisce in un contesto ove ci sarebbero effetti cumulativi con altri impianti
esistenti nell’area, in un raggio di 500 metri e in particolare:
-
Chemi S.p.A.
Stabilimento chimico con annesso Impianto di termovalorizzazione di reflui liquidi (0,5 t/h
di solventi esausti e 0,5 t/h di acque madri saline) e di off-gas (8.000 Nm3/h), entrambi
clorurati, capacità 3,7 Mwt).
Impianto di essiccamento fanghi biologici (produzione di 300 t/mese)
Stabilimento soggetto a notifica ai sensi degli art. 6 e 7 del D.Lgs n. 334/99 (Legge Seveso)
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Vedi il seguente allegato:
Allegato N.
7
Descrizione
Provv. 007 del Comune di Patrica in data 24.02.2015 nei confronti della
CHEMI S.p.A.
IPL (ex Gruppo LEM)
-
Ritiro e recupero di prodotti alimentari scaduti e mancato freddo – Trasporto, stoccaggio e
trasformazione di sottoprodotti di origine animale di Cat.3 e scarti ittici.
Vedi il seguente allegato:
Allegato N.
8
-
Descrizione
Provv. 004 del Comune di Patrica in data 10.02.2015 nei confronti della IPL Group
Discarica di Via Le Lame
Una discarica che doveva essere temporanea e che invece campeggia indisturbata da quasi
30 anni sul territorio della ciociaria con 625mila tonnellate di rifiuti. La discarica in
questione, è situata in via Le Lame, nella zona industriale di Frosinone e a meno di 100
metri dal Centro Commerciale “Le Sorgenti” e a 500 metri circa dal sito individuato dalla
RECALL.
Molto probabilmente la discarica verrà inserita nel SIN, ovvero Siti di Interesse Nazionale
per la cui bonifica si interesserà direttamente il ministero dell’ambiente.
-
Tecno.Gea. S.r.l.
Piattaforma per il trattamento di tutte le tipologie di rifiuti, pericolosi e non. Trattamento di
essiccazione fanghi sia civili che industriali.
-
Depuratore di Giancarlo Gabriele
Impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi non pericolosi 330t/g e
90t/g per i rifiuti pericolosi fino ad un massimo di 120.000 t/anno.
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Non sono da sottovalutare neanche gli effetti delle emissioni nauseabonde in relazione
all’ubicazione dell’impianto in progetto, il quale nonostante venga localizzato in Zona Industriale,
in una raggio di 500 – 1000 metri sono comunque presenti numerosi insediamenti abitativi,
produttivi e commerciali.
Già ad oggi, senza questo nuovo impianto, per un raggio di 1500 – 2000 metri dal sito in questione,
le emissioni nauseabonde e l’inquinamento acustico da parte degli impianti esistenti (vedi allegati
7 e 8) sono tra i problemi più gravi che attanagliano questa parte della Valle del Sacco e dei vicini
Monti Lepini e che condiziona tantissimo la qualità della vita delle tante persone che vi risiedono o
dei tanti lavoratori che si recano quotidianamente in questa area per motivi di lavoro nelle
numerose attività produttive esistenti oppure semplicemente per motivi commerciali.
Nel 2001 alcuni ricercatori dell’università “La Sapienza” di Roma e dell’università de l’Aquila hanno
pubblicato il “Rapporto Merli” sulla qualità ambientale del territorio della Valle del Sacco; lo studio
ha evidenziato un drammatico effetto delle emissioni inquinanti da parte delle attività industriali
locali sul territorio circostante.
Nel marzo 2005, dopo i controlli sul latte contaminato e dopo il ritrovamento di circa 25 mucche
morte sulle rive del fiume Sacco ad Anagni (FR), è stato riconosciuto lo stato di emergenza per la
valle del Sacco e a seguito dei controlli eseguiti si è accertato un inquinamento ambientale di
ampia estensione legato alla contaminazione del Fiume Sacco. Gli studi effettuati hanno
dimostrato la presenza nelle acque del fiume Sacco presenza di HCH ( alfa-beta-gamma) e la
contaminazione dei terreni agricoli prossimi al fiume.
Il progetto “Salute della popolazione nell’area della Valle del Sacco“ condotto dalla ASL Roma G,
ASL Fr e Dipartimento di Epidemiologia della ASL RME, su incarico della Regione Lazio, ha messo in
evidenza valori di concentrazioni ematiche di B-HCH per coloro che risiedono in prossimità (entro
un Km) dal fiume Sacco.
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La Provincia di Frosinone, con il Prot. N. 51890 del 08/05/2012, aveva sollevato all’Area VIA della
Regione Lazio una serie di osservazioni e dubbi riguardo alla richiesta di autorizzazione presentata
dalla società TERRA PULITA S.r.l.
Vedi il seguente allegato:
Allegato N.
11
Descrizione
Osservazioni della Provincia di Frosinone (Prot. N. 51890 del 08/05/2012)
Quindi il sito oggetto dell’intervento da parte della società Terra Pulita S.r.l., risulta ubicato nel
territorio facente parte del macro bacino del Fiume Sacco, dove ricadono fattori di criticità
ambientali e siti potenzialmente contaminanti che negli anni hanno già compromesso la qualità
della vita, in particolare con le emissioni nauseabonde, e tali da impedire la collocazione di
ulteriori attività potenzialmente inquinanti rispetto a quelle già presenti nel comprensorio.
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6. ELENCO DEGLI ALLEGATI
Allegato N.
Descrizione
1
Mappa con la presenza dei nuclei abitativi in un raggio di 1000 mt circa dal sito di
progetto
2
Foto di alcune abitazioni presenti in un raggio di 1000 mt circa dal sito di progetto
3
4
5
Mappa con la presenza delle attività commerciali in un raggio di 1000 mt circa dal
sito di progetto
Elenco delle attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt circa
dal sito di progetto
Foto di alcune attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt
circa dal sito di progetto
6
Esondazioni del Fiume Sacco
7
Provv. 007 del Comune di Patrica in data 24.02.2015 nei confronti della
CHEMI S.p.A.
8
Provv. 004 del Comune di Patrica in data 10.02.2015 nei confronti della IPL Group
9
10
11
Il Segretario
Inquadramento Territoriale – Immagine satellitare (Tav. 1c allegata all’istanza di
VIA dalla Società Terra Pulita S.r.l.)
Perizia Giurata per i danni allo stabilimento FATER S.p.A. per alluvione del
02.10.1993
Osservazioni della Provincia di Frosinone (Prot. N. 51890 del 08/05/2012)
Il Presidente
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ALLEGATO N. 1
Mappa con la presenza dei nuclei abitativi in un
raggio di 1000 mt circa dal sito di progetto
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