Avant Gardeners - Nadir Magazine ::News

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Avant Gardeners - Nadir Magazine ::News
Avant Gardeners
Cinquanta progettisti visionari per il paesaggio contemporaneo
di Tim Richardson
Introduzione di Martha Schwartz
Negli ultimi dieci anni, la progettazione del paesaggio e dei giardini ha visto la nascita di nuove
idee e diversi approcci.
La corrente dominante nella progettazione di giardini ha abbracciato non solo la ricerca e
la sperimentazione nel campo dei materiali, ma si è anche appropriata di aspetti specifici di
altre discipline, come l’architettura e il disegno industriale, ridefinendo e allo stesso tempo
infrangendo quelli che normalmente vengono individuati come i limiti tra il mondo naturale e
l’artificio ad opera dell’uomo.
Le piante sono oggetto di nuovi sorprendenti usi nei giardini contemporanei, anche se molti
progettisti sono scettici nell’attribuirvi molta importanza.
Avant Gardeners presenta cinquanta tra i progettisti di giardini più famosi al mondo attraverso il
racconto di più di cento progetti. Il libro è arricchito da diversi saggi che introducono i principi
che sono alla base del lavoro di questi paesaggisti e spiegano come si sono allontanati dalla
tradizione naturalistica del giardino occidentale, per abbracciare diverse influenze e
suggestioni provenienti dal Modernismo, dal Postmodernismo, dalla Pop Art e dalla Land Art.
Cluade Cormier, Grand Pergola, Le Havre, Francia
Gli Avant Gardeners sono degli architetti del paesaggio che si misurano in modo particolare
con la scala urbana progettando piazze, piccoli giardini, spesso pubblici ma anche privati, appartenenti a cittadini o a fondazioni, enti oppure ad aziende; frequentemente progettano aree per
i bambini che possono essere delle zone attrezzate per fare dello skateboard, dei veri e propri
parchi giochi, o delle piccole realizzazioni come delle fontane speciali dove i bambini possono
familiarizzare con l’acqua sempre attraverso il gioco.
In molti casi, questi lavori si avvicinano molto ad installazioni artistiche, sia temporanee che permanenti, alcune di esse si trovano in città altre all’interno di festival partcolari dedicati alla
progettazione di giardini.
Se il rapporto con l’arte è molto evidente, altresì è evidente la relazione che questi proggettisti
intrattengono con il design industriale sia per quanto riguarda la sperimentazione di nuovi materiali che la progettazione di nuovi elementi ad hoc che si inseriscono in questi nuovi giardini
all’avanguardia.
Avant Gardeners offre uno sguardo a tutto tondo sul lavoro di questi nuovi paesaggisti che abbandonano la visione classica e romantica del giardino e del paesaggio, spesso tralasciano anche
l’aspetto naturalistico, per sperimentare nuove azzardate soluzioni.
Avant Gardeners è un libro indirizzato ad un pubblico vasto: architetti, architetti del paesaggio,
designers, a coloro che disegnano l’arredo urbano, ai creativi in generale come grafici, vetrinisti,
organizzatori di eventi e sfilate.
Schunmyo Masuno, Crematorio di Hofu, Yamaguchi, Giappone
L’autore
Tim Richardson è un esperto di architettura del paesaggio di fama internazionale.
Ha collaborato con Wallpaper* e Country Life ed è uno dei fondatori della rivista New Eden.
Ha scritto diversi libri, tra cui The Vanguard Landscapes and Gardens of Martha Schwartz e
The Arcadian Friends: Inventing the English Landscape Garden.
Prefazione a cura di Martha Schwartz
Martha Schwartz è una paesaggista e artista con uno spiccato interesse per progetti urbani e
per nuovi modi di progettare il paesaggio. Il suo studio, Martha Schwartz Partners, ha una sede a
Cambridge, Massachusetts e una a Londra. Il suo obiettivo è quello di trovare opportunità dove
la pratica della progettazione del paesaggio possa elevarsi fino a dare origine ad opere d’arte
ed installazioni. Ha collaborato con diversi architetti tra cui Arata Isozaki, Philip Johnson, Santiago Calatrava e Jean Nouvel. Inoltre Martha Schwartz è professore di progettazione del paesaggio
alla Harvard University Graduate School of Design. Martha Schwartz è senza alcun dubbio il capostipite di questa corrente di architetti del paesaggio che chiamiamo Avant Gardeners.
Monika Gora, Glass Bubble, Malmo, Svezia
Cao Perrot Studio, Lullaby Garden, Sonoma, California
Martha Schwartz, Gifu Kitagata Apartments, Kitagata, Giappone
Questi due giardini progettati per
il MoMa da Ken Smith, sono pensati
per essere guardati dall’alto e non
per essere visitati, sono infatti inaccessibili. La superficie del tetto giardino è fatta da vetri rotti, polvere di
marmo, plastica nera riciclata ed altri materiali di recupero. Si ottiene
un paesaggio totalmente artificiale,
non c’è nessun elemento naturale.
Inoltre tutti i materiali sono molto
economici in quanto l’architetto non
avrebbe potuto sostenere una spesa
elevata per un giardino che si vede
dall’alto ma che non viene vissuto
dai visitatori del museo.
Ken Smith, Twin Roof Gardens, New York
Collana Fuoriserie
Cartonato con sovracoperta
Formato: 21 cm x 23 cm
Pagine: 352
Fotografie: più di 500 di cui 400 a colori.
ISBN 9788895185088
Prezzo: 49,90
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Kathryn Gustafson, Diana, Princess of Wales Memorial Fountain, Londra