Blaise Pascal

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Blaise Pascal
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Blaise Pascal
Regia: Roberto Rossellini
Attori principali: Rita Forzano, Pierre Arditi, Giuseppe Addobbati, Teresa Ricci, Bepy Mannajuolo, Christian Alegnj, Bruno Cattaneo, Claude Baks,
Mario Bardella, Marco Bonetti, Anne Caprile, Christian De Sica, Livio Galas
si, Lucio Rama, Bernard Rigal, Edda Soligo, Melù Valente, Tullio Valli, Jean-Dominique de la
Rochefoucauld.
Sceneggiatura: Luciano Scaffa, Marcella Mariani, Roberto Rossellini
Produzione: Italia-Francia, 1971. Durata: 131’
Una vita breve, ma sufficiente per entrare di diritto nella storia che conta della scienza e
della filosofia. Aveva solo 16 anni nel 1639 quando pubblicò il famoso trattato di geometria analitica Saggio sulle coniche. Il giovane scienziato è capace di sostenere dotte
e convincenti disquisizioni e riesce a dimostrare l’esistenza del vuoto, infrangendo il muro
delle certezze stabilite dai dogmi della Chiesa. Nonostante continui a essere profondamente credente, Pascal ammette l’impossibilità di arrivare a Dio con la ragione e afferma quanto fondamentale sia scommettere tutto sull’infinito valore dell’incertezza. Le sue
incredibili capacità matematiche si incrociano con i dubbi della fede, alla ricerca di una
strada che riesca a conciliare ricerca scientifica e religione.
Tra scienza e documento
Il grande Roberto Rossellini diresse questa pellicola per la televisione, che riteneva il mezzo di comunicazione più adatto per arrivare al grande pubblico. Dal 1966 al 1974 dedicò
la sua attività alla realizzazione di un grande progetto divulgativo con intenti prettamente
didattici. Grazie al suo spirito realista e documentarista, insieme alla convinzione che le
ragioni del presente siano da rintracciare nel passato, compose il film con un linguaggio
semplice e chiaro, ritraendo le grandi figure del passato nella loro vita quotidiana, spogliandoli dall’alone della grandiosità e della leggenda, sacrificando qualsiasi suggestione estetica e adottando una narrazione scarna ed essenziale, esente dalle sottolineature musicali a
cui siamo abituati dal cinema «spettacolare»..
Cenni biografici Blaise Pascal nasce a Clermont nel 1623 e muore a Parigi nel 1662, a soli 39 anni. Studioso di problemi fisici e matematici, non ancora sedicenne pubblica il Saggio sulle coniche e conduce, in seguito, studi sul calcolo delle probabilità e degli indivisibili inventando tra l’altro la prima macchina calcolatrice e il
torchio idraulico. Nel 1646 entra in contatto con il Giansenismo (movimento religioso perseguitato da Re Luigi
XIV e condannato dalla Chiesa Cattolica) e sviluppa il suo interesse per la filosofia e la teologia, entrando nel
circolo dei «solitari» dell’abbazia di Port-Royal, pur restando cattolico fino alla morte, che lo coglie giovane a
causa della salute sempre cagionevole. Tra i suoi apporti matematici il Triangolo di Pascal e il Teorema di Pascal
sulla teoria delle coniche.
Le frasi da r
icor
dare
•«L'anima del piacere è nella ricerca del piacere stesso.»
•«Dio è al di fuori della nostra portata.»
Matematica e fede
La storia del pensiero scientifico e filosofico è disseminata da figure eroiche che, per l’affermazione delle idee nelle quali credevano, hanno dovuto e saputo affrontare enormi difficoltà. Portavoce instancabili di esigenze di rinnovamento, alcuni grandi uomini, straordinari pensatori, sono
addirittura finiti sul rogo per blasfemia. La lotta contro l’immobilismo
politico, sociale, culturale è il filo conduttore che caratterizza la storia
degli uomini di scienza, soprattutto nei paesi dell’Europa meridionale
dominati dal potere cattolico. Il cinema è piuttosto scarso di pellicole
dedicate alle grandi figure a cui l’umanità intera deve essere costantemente riconoscente. Pascal è l’uomo del conflitto fra scienza e fede,
dualismo che Rossellini avvertiva in prima persona e che è ancora aperto nella cultura di oggi. Le sue scoperte scientifiche, come la prima calcolatrice, si alternano ai dubbi sulla fede e la morale, all’adesione indiretta al Giansenismo di Port-Royal, allo scontro con i Gesuiti e con la
medicina ufficiale. Emerge un ritratto affascinante di lucido pensatore,
prova concreta della possibilità che libera scienza e fede sincera possano convivere.quello che verrà chiamato l’“equilibrio di Nash”!
Roberto Rosellini
Poco noto al largo pubblico nella veste di biografo scientifico, Rossellini
dedica i primi anni Settanta ad alcuni ritratti, per la TV, di personaggi
importanti (Alberti, Socrate, Agostino d’Ippona, Cosimo de’ Medici, Cartesio). Sono gli anni in cui il servizio pubblico televisivo
svolge un fondamentale ruolo informativo e divulgativo
nella società italiana. Nel film La lotta dell’uomo per la
sua sopravvivenza, Rossellini mostra una particolare
sensibilità per la scienza. Il problema del «metodo» emerge con vigore e fa trasparire appieno il fascino che esercitava sullo stesso regista. Dialoghi intensi, ritmo lento,
attenzione ai dettagli, fedele ricostruzione storica, ambientazioni e costumi minuziosamente curati: sono alcune
delle caratteristiche salienti di queste impegnative opere che, tra l’altro, videro un larghissimo successo di pubblico televisivo. Nonostante Blaise Pascal sia un film concepito con tanto rigore, infatti, trasmesso sulla prima
rete RAI nel 1972 ebbe un’audience di sedici milioni di
spettatori: un successo strepitoso.
Comprendere
e riflettere
1 Quale grande scienziato incontra
Blaise?
1. 䊐 SGalileo;
1. 䊐 Cartesio;
1. 䊐 Leonardo.
1 Con quale esperimento spiega
l’esistenza del vuoto Pascal?
1 Qual è il metodo di indagine del
matematico?
1 Ricordi alcune delle intuizioni anticipatrici
di Pascal?
1 Le storie dei grandi matematici,
come Galileo e Copernico, sono
emblematiche del contrasto tra
religione e scienza. La società
ipertecnologica ripropone con forza
questo conflitto tra spirito e materia:
parlane in classe con l’aiuto del
docente.
MATEMATICA NEL CINEMA
•«I calcoli fanno parte anch’essi del Creato.»