[01_nazionale - 21] iltempo/tematiche/libri2

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LUNEDÌ 13 LUGLIO 2015
21
Libri
Ho fatto un sogno
Se la vita scorre
tra dura realtà
e dolci ricordi
■ Accarezzando la vita Masal Pas Bagdadi scrive. Ricordi si mischiano a fantasia
letteraria, fervida e poetica, e la scrittrice
racconta storie incantevoli. «Amo la mia
inquietudine, quando pensieri e sogni si
affastellano nell’intimità». È con umana
intelligenza emotiva che l'autrice siriana
cerca nei puntidi domanda un po’ sfuocati, risposte, per fare della sua vita un romanzo che vive su due piani dimensionali: quello reale e quello onirico. Il suo ulti-
mo lavoro ha un titolo che guarda in faccia il lettore e Masal Pas Bagdadi lo fa in
primapersona,«Hofatto un sogno» (Bompiani,pag. 185 euro 12). Perché se unastoria non si vuole che venga confusa nell’irreale fantastico, se una storia è stata davvero econla veritàdel coraggiovuoleessereraccontata, è giusto allora che si confessi con il velo della poesia e della delicatezza. Masal racconta, ancora una volta, storie d’amore e proprio per amore va a inda-
gare nel suo passato, lì sono le sue radici.
Ha sognato suo nonno. Così si apre il romanzo, e in questo prodigioso spazio paranormale ricerca e trova la verità di famiglia. Qui l’autrice affronta temi ebraici attingendo dal proprio patrimonio culturale edescrive Israele attraverso vari racconti uniti da un fil rouge che si comprenderà
solo alla fine. Quando i ricordi fanno bene
all’anima, l'anima ne gioisce.
Veronica Meddi
Pessima mossa, maestro Petrosi
Analisi La proposta pedagogica di Mario Caligiuri per il cambiamento
«La formazione delle élite»
contro la crisi di democrazia
di Sarina Biraghi
U
Politica
«La
formazione
delle élite»
(Rubbettino
pag. 255 euro
14,00) di
Mario
Caligiuri
n italiano su due esprime il suo voto alle
elezioni politiche o amministrative che
siano. I partiti senza una vera leadership
si dividono in «cose» o «rami» più spostati a destr o a sinistra a seconda del caso. La politica, tra
casta e malaffare, è considerata sempre più di
basso livello tra i giovani che non riescono a
crederci e chi non lascia la poltrona per nulla al
mondo. E se il sistema Paese è immobile, la crisi
della democrazia rappresenta uno dei nodi cruciali della contemporaneità. Non basta la ricercaforsennata del nuovo o del giovane per «cambiareverso»come piacetwittare al premierMatteo Renzi, serve una strategia che porti ad un
necessario cambiamento perché, come diceva
Aldo Moro, «in politica è sempre possibile fare
meglio, ma è più facile fare peggio».
E contrariamente a chi teorizza il rinnovamento che parte dal basso, il professor Mario
Caligiuri nel suo libro (datato per la verità ma
pur sempre attuale) «La formazione delle élite»
(Utet) propone una riflessione pedagogica ipotizzandoun modello sociale ricostruito proprio
dalla formazione di un gruppo «istruito». Un
cambiamento, dunque, possibile ma attraverso una strategia sostiene Caligiuri, esperto di
comunicazione nonchè professore associato
di Pedagogia della comunicazione all’Università della Calabria, dove dirige dal 2008 il primo
Master in Intelligence, e di Comunicazione
pubblica alla Sapienza di Roma. In sostanza,
non bastano le persone della società civile prestate alla politica, ma c’è bisogno di persone
dotate di pensiero critico definito dall’educazione, per contrastare i poteri occulti che caratterizzano la nostra società. In quest’analisi il
docente ci fornisce la sua ricetta pedagogica
per la democrazia», composta da un processo
formativo meritocratico, capace di delineare
unsistema politicocontrollato da cittadini consapevoli e qualificato da una nuova circolazione dell’éelite. Ispirandosi all’analisi gramsciana, Caligiuri ipotizza la nascita di un inedito
blocco sociale, composto da giovani laureati e
piccoli e medi imprenditori, le uniche due categorie che in questo momento storico potrebbero trasformare la società italiana in un mondo
dellaglobalizzazione dove tuttoè possibile. Anche avere una macchina pubblica funzionante
everi partitipolitici aggregantiche faccianotornare ad «amare» la politica.
IMMIGRAZIONE
MARE MONSTRUM
MARE NOSTRUM
■ Un reportage originale per
ricostruire le storie di vittime e
carnefici dell’immigrazione in
«Mare Monstrum, Mare Nostrun» (Utet pag. 160 euro 14)
di Cristina Giudici. Ogni giorno decine di migliaia di persone abbandonano il loro paese,
in fuga da conflitti o da condizioni di vita insostenibili. Vanno a ingrossare il flusso dei migranti che si riversa nel Mediterraneo,diretto verso un futuro diverso. In questo esodo, le
coste della Sicilia costituiscono uno snodo per il traffico di
esseri umani, gestito da organizzazioni criminali. Una volta raggiunta l’Italia via mare, i
migranti verranno poi ceduti
ad altri trafficanti, i cosiddetti
scafisti di terra, per raggiungere i paesi ricchi del Nord Europa, la meta più ambita. Di questa realtà complessa esotterranea a noi arriva solo una minimaparte, attraversoleimmagini tragiche che quasi ogni giorno invadono i servizi dei telegiornali e le pagine dei quotidiani. E la liturgia mediatica,
quasisempre la stessa, fa sì che
lescene deglisbarchi edei naufragi si assomiglino tutte. Che
cosa succede dopo i salvataggi
e gli atti di eroismo dei militari
di Marina militare e Guardia
costiera, che sottraggono i migrantialmare eallamorte?Prova a ricostruire l’intero percorso l’autrice Cristina Giudici.
Red.Cul.
Se la ricerca dell’assassino
è una partita a scacchi
■ È una calda mattina di
giugno a Urbavia, amabile
cittadina del Centro Italia.
L’attenzione è tutta per le
battute finali del torneo di
scacchi organizzato dalla
locale Confraternita
scacchistica. Il Grande
Maestro Achille Petrosi ha
già fatto la sua mossa e sta
aspettando irrequieto
quella dell’avversario, che non si è ancora
presentato. Quale imprevisto ha trattenuto il
Conte, uno dei favoriti alla vittoria? La risposta
arriva poco dopo, quando l’uomo viene
trovato nella sua villa, ucciso a coltellate.
Turbato dalla morte del collega, Petrosi decide
di indagare sull’accaduto. Affronterà la partita
della vita - tra strozzini e trafficanti d’arte fino ad una verità sorprendente.
GIALLO
«Pessima mossa, maestro Petrosi» (Sperling &
Kupfer pag. 310 eruo 17,90) di Paolo Fiorelli: quel
tocco di ironia che rende amabili i personaggi.
Johnny Depp
Il ritratto dell’attore
più eclettico di Hollywood
■ Chi si nasconde in
realtà dietro l’eccentrico
capitano Jack Sparrow, il
timido Edward mani di
forbice, lo spaventoso
Sweeney Todd?
L’immagine di Johnny
Depp presenta numerose
sfaccettature: non è solo
l’idolo delle teenager e il
divo di fama internazionale, ma anche un artista ribelle, un musicista
appassionato e un padre di famiglia
premuroso. Eppure, di lui si sa poco. Come ha
fatto a diventare un attore? Che cosa lo
stimola e lo motiva? Che progetti ha per il
futuro? Un ritratto completo, che ci fa sentire
vicini all’uomo Johnny Depp, dalla triste
infanzia nel noioso Kentucky, dall’avidità
all’entusiasmo.
BIOGRAFIA
«Johnny Depp - L’uomo dietro la maschera» (Vallardi,
pag. 280 euro 15,90) di Thomas Fuchs: artista,
musicista, amico, padre di famiglia e molto altro.
Treno di vita
Colpi di scena, costume, humor e intelligente leggerezza ne «La perfida madrina»
Quelle fanciulle in fiore dell’epoca Regency
P
Saga
«La perfida
madrina» (ed.
Astoria, 193
pagine, 15
euro) di M.C.
Beaton
ettegolezzi e balli, fanciulle in fiore e
signorineche scopronoall’improvviso il richiamo della sensualità maschile, la swinging London d’inizioXIX secolo. C’è tutto questo in un romanzo che
sarebbe riduttivo definire «femminile».
«La perfida madrina» è uno dei sei volumi
che M. C. Beaton, nata nel 1936 in Scozia,
articolanellaserie «67Clarges Street»,l’indirizzo di una casa londinese di cattiva fama, perché teatro di morti premature e
suicidi dei proprietari, popolata solo dallo staffdi servizioe affittataesclusivamente in primavera-estate, quando la città sul
Tamigi si anima di eventi mondani.
Ebbene,sono gli otto servitori-dal maggiordomo allasguattera, dalcuoco allagovernante - il nucleo delle storie di Beaton,
sullo sfondo di un periodo di trasformazione della storia inglese, quella Reggen-
za che vide ammodernarsi lo stile di vita,
diventato frivolo e anticonformista. È
l’epoca in cui nasce il dandismo: imperversano eleganti snob, seguaci di lord
Brummel. Si allaccia il foulard da collo
con lo stesso aplomb il protagonista maschiledel romanzo,il marchese diHuntington, diventato un dongiovanni dopo
aver lasciato la moglie che lo tradiva. Sennonché lo smaliziato s’innamora della
venticinquenneHarriet Metcalf,bella, nobile, senza dote, diventata però tutrice di
due ricche gemelle diciottenni che in testamento il padre le ha affidato. Deve gestire patrimonio e sorte delle sorelle, trovando loro un buon partito. Per questo
decide di condurle a Londra per quella
che chiamano enfaticamente la Stagione.
Affitta la dimora di Clarges Street, ma non
resta immune dalla «sfortuna». Le figlioc-
ce sono odiose e la detestano al punto da
far circolare la voce che sia stata l’amante
del padre. E Harriet vede rivolgere verso
di lei le attenzioni di due gentiluomini che
pensava interessati alle gemelle. Ne nascono tensioni che le rovinano i piani, anche perché di uno dei due, appunto il bel
marchese, s’innamora senza scampo.
Il plot scorre tra colpi di scena e note di
costume, come gli echi delle guerre napoleoniche che fervono Oltre Manica. L’humor è in agguato, specie quanto entra in
scena l’affiatata servitù, che si affeziona
ad Harriet. Un piccolo grande libro che dà
ragionealleEdizioniAstoria, teseapubblicare autori «neglected», spesso donne
che dimostrano quanto il mondo possa
essere narrato con intelligente leggerezza.
Lidia Lombardi
Tre neonati nascosti alla follia
delle SS di Mauthausen
■ L’una all’altra ma
accomunate dallo stesso
destino, tre donne sono
scampate alla morte e alla
follia di Mengele ad
Auschwitz riuscendo
miracolosamente a
nascondere di essere
incinte. Costrette ai lavori
forzati e poi stipate con
altre migliaia di vittime sul
treno della morte diretto a Mauthausen,
riescono a difendere caparbiamente la vita
che portano in grembo. Luogo di nascita
Mauthausen, riportano i certificati di nascita
dei tre neonati. Finita la guerra, per oltre 60
anni ognuno dei 3 bimbi, ormai cresciuti,
crede di essere l’unico uscito vivo dall’inferno
in quelle condizioni. Ma le sorprese nella loro
incredibile storia non sono ancora finite.
STORIA
«Treno di vita» (Piemme Voci, pag. 377 euro 18,50)
di Wendy Holden: una storia che è un inno all’amore,
alla resistenza e alla vita.