punto n. 1 all`ordine del giorno: "proposta di

Transcript

punto n. 1 all`ordine del giorno: "proposta di
PUNTO N. 1 ALL'ORDINE DEL GIORNO:
"PROPOSTA DI MODIFICA DI ALCUNI ARTICOLI DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO
PROVINCIALE E DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI: PROVVEDIMENTI".
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - In relazione al primo punto all'ordine del giorno, la I Commissione nella
seduta del 4 novembre 2011 in cui risultavano presenti i consiglieri Rocco, Brancaccio, Cella, Mirra, Piccolo,
Lavanga, Ragozzino, Giaquinto e Schiappa, il Presidente, constatata la validità del numero legale, dichiara aperta
la seduta.
"La Commissione esamina la proposta di deliberazione relativa alla proposta di modifica di alcuni articoli del
Regolamento del Consiglio Provinciale...".
(Legge il verbale agli atti).
Il testo vigente all'articolo 7 era che, l'avviso di convocazione deve indicare il giorno, l'ora e l'ora della riunione e
contenere l'ordine del giorno comprensivo del testo degli atti di cui all'articolo 8 comma. Nei casi di urgenza è
sufficiente che l'avviso con relativo ordine del giorno, sia consegnato almeno 24 ore prima della seduta. In tali
casi, qualora la maggioranza dei consiglieri presenti lo richieda, la votazione differita al giorno successivo. Del
differimento e data notizia ai consiglieri assenti, nei casi previsti dal presente comma, l'avviso di convocazione può
essere inviata anche per telegramma, telefax o altro strumento telematico con firma elettronica con ricevuta, fermo
restante il deposito degli atti di cui all'articolo 8, comma 3, presso la Segreteria Generale.
In ogni caso, la partecipazione del consigliere alla seduta sana eventuale vizio di convocazione. I mezzi di
comunicazione citati nel comma precedente possono essere utilizzati anche per la revoca della convocazione.
Questo il testo vigente.
La modifica: sostituzione del comma 2, in via ordinaria essa sarà notificata mediante posta elettronica certificata.
Nel caso di impossibilità di invio a mezzo PEC, la notifica potrà avvenire a mezzo posta elettronica ordinaria o
telefax o telegramma o consegna brevi mano sulla base di notizie acquisite sull'apposita dichiarazione resa da
ciascun consigliere.
Nei casi di urgenza è sufficiente che l'avviso con relativo ordine del giorno, sia notificata almeno 24 ore prima
della seduta; in tali casi, qualora la maggioranza dei consiglieri, la votazione è differita al giorno successivo del
differimento e data notizia ai consiglieri assenti. In ogni caso, la partecipazione del consigliere alla seduta sana
eventuali vizi di convocazione.
Questo è l'articolo 7, vogliamo procedere articolo per articolo o li leggo tutti?
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - C'è una ulteriore modifica a questo articolo, però non è
passata nella commissione perché ne avremmo parlato in Consiglio.
"In via ordinaria esso sarà notificato mediante posta elettronica certificata (PEC), nel caso di impossibilità di invio
a mezzo PEC la notifica potrà avvenire a mezzo posta elettronica ordinaria o telefax o consegna brevi mano
presso il gruppo politico di appartenenza".
CONSIGLIERE PICCOLO ANGELO - Quindi elimina telegramma.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Sì. Facciamo questa cosa per evitare che girino macchine per tutta la
provincia per notificare atti ai consiglieri.
"In via ordinaria esso sarà notificato mediante posta elettronica certificata (PEC), nel caso di impossibilità di invio
a mezzo PEC la notifica potrà avvenire a mezzo posta elettronica ordinaria o telefax o consegna brevi mano presso
il gruppo politico di appartenenza".
Mettiamo ai voti questa modifica dell'articolo 7 per alzata di mano.
Chi è favorevole?
Tutti favorevoli.
Approvato all'unanimità dei presenti.
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - Articolo 14: "Salvo quanto previsto dall'articolo 58 dello Statuto per la
prima adunanza, il Consiglio è presieduto dal Presidente, in casi di sua assenza od impedimenti le funzioni
vengono assunte dal consigliere anziano individuato ai sensi dell'articolo 58 dello Statuto"; la modifica: "Salvo
quanto previsto dall'articolo 40, comma 2, del Testo unico degli Enti Locali, secondo cui la prima seduta del
Consiglio Provinciale è presieduto e convocato dal Presidente della Provincia, il Consiglio Provinciale è
presieduto dal Presidente eletto ai sensi dell'articolo 58, comma 2 dello Statuto. In casi di suoi impedimenti o di
assenza, dal vice Presidente vicario, dal secondo vice Presidente e dal consigliere anziano individuato ai sensi
dell'articolo 2 di questo Regolamento".
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione per
alzata di mano.
Chi è favorevole?
Tutti favorevoli.
Approvato all'unanimità dei presenti.
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - Articolo 38, approvato così come da proposta:
"Il Presidente, ove ne ravvisa la necessità, può disporre, seduta stante, l'aggiornamento della seduta per il primo
giorno successivo, non festivo, con il medesimo ordine del giorno. L'aggiornamento della seduta formulata dal
Presidente nel corso dell'adunanza consiliare, ha valore a tutti gli effetti di convocazione per i consiglieri presenti
in aula; ai consiglieri che risultano assenti l'aggiornamento è comunicato a mezzo telegramma o posta elettronica".
La modifica: "L'aggiornamento della seduta dal Presidente nel corso dell'adunanza consiliare, ha valore a tutti gli
effetti di convocazione per i consiglieri presenti in aula. Ai consiglieri che risultano assenti, l'aggiornamento è
comunicato con le stesse modalità previste dall'articolo 7".
INTERVENTO DEL PRESIDENTE - C'è una ulteriore proposta di modifica: "Il Presidente, ove ne ravvisi la
necessità, può disporre, seduta stante, l'aggiornamento della seduta ad altra data con il medesimo ordine del
giorno".
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - Va bene.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Con il vecchio testo abbiamo l'obbligo di aggiornare il
Consiglio al giorno successivo, a volte non è possibile fare per impedimenti, quindi aggiorniamo ad altra data che
può essere anche a due o tre giorni.
Comma 1: "Il Presidente, ove ne ravvisi la necessità, può disporre seduta stante l'aggiornamento della seduta ad
altra data con il medesimo ordine del giorno".
Comma 2: "L'aggiornamento della seduta formulata dal Presidente nel corso dell'adunanza consiliare, ha valore a
tutti gli effetti di convocazione per i consiglieri presenti in aula. Ai consiglieri che risultano assenti
l'aggiornamento è comunicato con le stesse modalità previste dall'articolo 7, comma 2".
Questo è il testo definitivo.
CONSIGLIERE MIRRA ANTONIO - Al comma 1 dovremmo aggiungere fin da dopo "data", che in quel caso è
già precisata la data; possiamo aggiungere "data contestualmente stabilita".
SEGRETARIO GENERALE - L'aggiornamento viene effettuato nel momento in cui si decide, quindi in quel
momento deve essere necessariamente indicata la data, perciò è pleonastico, perciò si tratta di aggiornamento e
non di rinvio; a data fissa si può mettere, però potrebbe sembrare a data fissa con un termine preciso, cosa che non
è.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Il Presidente, ove ne ravvisi la necessità può disporre
seduta stante, possiamo dire: "Può fissare seduta stante ad altra data".
Se non ci sono ulteriori interventi, passiamo alla votazione per alzata da mano.
Chi è favorevole?
Tutti favorevoli.
Approvato all'unanimità dei presenti.
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - Articolo 44: "I poteri necessari per il mantenimento dell'ordine del
Consiglio spettano al Consiglio stesso e sono esercitati in suo nome dal Presidente. Il Presidente può incaricare il
Segretario Generale di entrare e di uscire in ordine necessari; la forza pubblica non può entrare nell'aula se non
per ordine del Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta. E' fatto divieto di accedere alla sala del
Consiglio armati".
La proposta di modifica, al comma 2: "Questi assicurano l'ordine nell'aula riservata al pubblico avvalendosi del
servizio assistenza disposto dal Comandante della Polizia Provinciale".
Questa è la modifica che portiamo, cioè che: "Questi assicurano l'ordine nell'aula riservata al pubblico avvalendosi
del servizio assistenza disposto dal Comandante della Polizia Provinciale".
SEGRETARIO GENERALE - Io ho un'altra aggiunzione al comma 4, sono aggiunte le seguenti parole: "Ad
eccezione delle forze di polizia".
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - Sì, resta confermata la proposta al Consiglio.
CONSIGLIERE STELLATO GIUSEPPE - Il potere delle forze di polizia interverrebbe ex se, ripeteremmo
l'accesso armato; massimo rispetto per le forze di polizia, ma c'è una autonomia del Consiglio.
CONSIGLIERE MAGLIULO ANTONIO - Per ordine del Presidente, dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta,
quindi è in contrasto con il Regolamento. Dobbiamo vedere di non farla contrastare.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Siccome la proposta viene dalla commissione, ritengo
che ci debba essere un momento di confronto anche da parte dei capigruppo di maggioranza su questa cosa.
Sospendiamo questo punto, rinviamo alla commissione solo il comma 2; il comma 4 non lo mettiamo, sospendiamo
la discussione, la riportiamo in commissione, nel primo Consiglio utile la riportiamo.
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - Articolo 71: "Le comunicazioni ai capigruppo sono effettuate presso la
sede dei gruppi di appartenenza. I capigruppo esercitano i compiti stabiliti dalla legge, dallo Statuto e dal presente
Regolamento".
Comma 3: "Le deliberazioni di Giunta, così come prescrive l'articolo 125 del Testo Unico 267/2000, vanno
comunicate in elenco contestualmente all'affissione all'albo pretorio ai capigruppo presso la segreteria dei gruppi
stessi, anche per via telematica; contestualmente, copia delle deliberazioni di cui all'elenco va consegnato alla
Presidenza del Consiglio. Va altresì comunicato, con cadenza quindicinale, l'elenco delle determinazioni dirigenziali con i relativi oggetti; ai capigruppo va inoltre consegnato tempestivamente copia dell'ordine del giorno della
Giunta e, a richiesta, copia delle proposte di deliberazioni. Analogamente copia delle determinazioni dirigenziali,
vanno depositate con cadenza quindicinale alla Presidenza del Consiglio".
Le proposte di modifica, comma 1: "Le comunicazioni ai capigruppo sono effettuate a mezzo posta elettronica
certificata (PEC) ed agli indirizzi istituzionali di riferimento. Nel caso di impossibilità di invio a mezzo PEC, la
comunicazione potrà avvenire a mezzo posta elettronica ordinaria o consegna brevi mano all'indirizzo medesimo".
Modifica al comma 3: "Le deliberazioni di Giunta, così come prescrive l'articolo 125, vanno comunicate in elenco
contestualmente all'affissione all'albo, ai capigruppo ed alla Presidenza del Consiglio, con le stesse modalità di
cui all'articolo 1° comma. Alla Presidenza del Consiglio, inoltre, vanno trasmesse le copie delle deliberazioni di
cui all'elenco, analogamente con cadenza quindicinale va comunicato ai capigruppo l'elenco delle determinazioni
dirigenziali con i relativi oggetti che, unitamente a copia delle determinazioni stesse va contestualmente
trasmesso alla Presidenza del Consiglio.
Ai capigruppo ed alla Presidenza del Consiglio va infine comunicato contestualmente l'ordine del giorno delle
sedute della Giunta Provinciale".
La commissione ha approvato il comma 1 così come formulato in proposta, mentre per il comma 3 proponiamo
che analogamente, con cadenza quindicinale, vanno comunicate alla Presidenza del Consiglio ed ai capigruppo le
determinazioni dirigenziali in copia conforme; attualmente non siamo in grado di consultare, attraverso il
computer, il corpo della delibera, ci dobbiamo necessariamente recare alla Presidenza del Consiglio, dobbiamo
chiedere copia, quindi estendere la possibilità, una volta entrati nel file delle determinazioni, di poter leggere il
contenuto senza rivolgersi alla Presidenza del Consiglio e chiedere copia cartacea. Siccome abbiamo la posta
elettronica, non è un fatto che viene comunicato al pubblico, il consigliere in qualunque momento può leggere il
testo integrale della determinazione.
ORE 10,03 ENTRA CIMMINO - PRESENTI N. 24.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione per
alzata di mano.
Chi è favorevole?
Tutti favorevoli.
Approvato all'unanimità dei presenti.
CONSIGLIERE ROCCO GIUSEPPE - L'articolo 72, commissioni consiliari permanenti e l'articolo 76 riguarda il
funzionamento delle commissioni.
Nella commissione sono stati discussi entrambi gli articoli, dopo ampia discussione, considerata la particolare
rilevanza e complessità di argomenti in oggetto, si decide di rinviare in Consiglio per i relativi approfondimenti.
Vogliamo che questi due articoli, i numeri 72 e 76, che apparentemente sembrano semplici ma si sono create una
serie di complessità con gli altri amici consiglieri provinciali e, unitamente al Presidente Mirra, abbiamo deciso di
rinviare l'approvazione della proposta di modifica dei due articoli in Consiglio perché in commissione non è stato
possibile farlo.
Leggo solo la proposta all'articolo 72: "Le relative modalità di voto garantiscono il rispetto della proporzionalità
in seno a ciascuna commissione, attribuendo ai commissari il peso elettorale del rispettivo gruppo di
appartenenza secondo il meccanismo del voto ponderato".
Questa era la proposta che è pervenuta alla commissione.
CONSIGLIERE MIRRA ANTONIO - Noi sia in I Commissione che in VII Commissione abbiamo a lungo
analizzato la tematica del funzionamento delle commissioni, proprio per consentirne una maggiore efficienza della
organizzazione delle stesse.
Presidente Della Cioppa, come Lei ricorderà, in una delle ultime conferenze dei capigruppo abbiamo deciso anche
di dare vita ad una riorganizzazione delle commissioni, anche tenendo conto di tutta una serie di passaggi e di
mutamenti che ci sono stati negli assetti dei gruppi consiliari.
La mia proposta sarebbe quella di rianalizzare organicamente tutta la materia, cioè rivedere insieme la
composizione, il funzionamento, l'organizzazione delle commissioni e poi alle stesse dare una migliore
organizzazione statutaria, con delle norme che siano tali da consentire una efficienza nel funzionamento delle
stesse, che sono il supporto e l'ausilio indispensabile al miglior funzionamento del Consiglio stesso.
Questa è la mia proposta che rivolgo a tutto il Consiglio.
ORE 10,10 ENTRA GIAQUINTO - PRESENTI N. 25.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Credo che l'invito del consigliere Mirra possiamo
accoglierlo e rimandare la discussione per la riorganizzazione delle commissioni, prima in conferenza dei
capigruppo e poi nella I Commissione per le modifiche.
L'articolo 72 lo rimandiamo alla prossima discussione insieme all'articolo 76.
CONSIGLIERE SGLAVO ANGELO - Visto che stiamo parlando di Regolamento, stiamo parlando di
Commissioni, qui noto una contraddizione stridente perché nel corpo della delibera viene detto: "Considerato il
pregnante ruolo rivestito dalle commissioni consiliari, quale articolazione del Consiglio stesso, nato per organizzare
al meglio il lavoro consiliare, svolgendo tra le altre attività di approfondimento, esame ed espressione di parere su
iniziative e proposte che saranno poi esaminate dall'assemblea consiliare".
Questa mattina ci troviamo con un atto ufficiale di dimissione da parte di tutti i segretari delle commissioni. Non so
queste commissioni come andranno a funzionare.
Io penso che questa sia la sede, Presidente, non abbiamo affrontato questa tematica, però non hanno avuto risposta
e quindi ci sono state le dimissioni.
Io ritengo che se vogliamo far funzionare le commissioni, noi non possiamo privarci dei segretari, dobbiamo
riconoscere questo ruolo a questi dipendenti che sono di supporto e di aiuto ai gruppi ed alle commissioni. Se noi
diciamo sì in tutte le riunioni e poi non c'è un minimo di risposta, noi esprimiamo la nostra solidarietà nei
confronti dei dimissionari e, diciamo che siamo profondamente convinti che senza di loro non è possibile far
funzionare le commissioni. Per cui, invitiamo il Presidente della Provincia, il Presidente del Consiglio e la dirigente
del Consiglio Provinciale a mettere in essere quanto richiesto, compatibilmente, ciò che hanno richiesto per il
funzionamento delle commissioni.
Vi presento questo emendamento che ho inviato alle commissioni ma forse non hanno avuto tempo, immaginate
che io parlo del 16 e 19 dicembre del 2011 e, regolarmente lo ho inviato a tutti tranne al Segretario, invece adesso
lo ho inviato al Segretario con regolare fax del giorno 5.
Propongo una modifica ed integrazione all'articolo 68 del Regolamento Consiliare Provinciale delle Commissioni.
"Premesso che, l'istituzione della figura del coordinatore delle forze politiche di minoranza è stato oggetto di
discussione nelle precedenti riunioni di conferenza dei capigruppo, lo scrivente in occasione della convocazione
del Consiglio Provinciale del 16 e 19 dicembre, contenente al punto 9 dell'ordine del giorno: "La proposta di
modifica di alcuni articoli di detto Regolamento", sottopone all'esame della commissione competente dell'organo
consiliare la seguente proposta di modifica al Regolamento sopra descritto:
"All'articolo 68 viene inserito il comma 10bis, istituire la figura del coordinatore delle forze politiche di
minoranza nella persona del consigliere candidato Presidente non eletto, che ha conseguito la maggior
percentuale di voti nelle ultime elezioni".
Al comma 10 sopprimere il seguente periodo: "Nelle more delle nomine è considerato capogruppo il consigliere
candidato Presidente non eletto, ovvero chi ha conseguito la maggiore percentuale di voto nelle ultime elezioni".
Questo viene tolto e viene istituito il 10 bis.
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - Il gruppo della PDL si associa alla dichiarazione che ha fatto Angelo
Sglavo in merito ai segretari di commissioni, ma io volevo fare un'altra considerazione.
Si verifica che quando si riuniscono i capigruppo, a volte anche un solo consigliere rappresenta un gruppo. E'
possibile inserire in questo aggiornamento e modificare nel senso che, ogni gruppo deve essere rappresentato
almeno da 3 consiglieri all'interno del gruppo? Perché non è possibile che quando facciamo la riunione dei
capigruppo, ci sono alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, che dicono che sono i capogruppo di
loro stessi. Se possiamo inserire all'interno di questo Regolamento che un gruppo deve essere composto da 3
consiglieri che vanno a nominare un capogruppo.
CONSIGLIERE PICCOLO ANGELO - Volevo solo raccomandare che gli articoli che abbiamo tralasciato e sui
quali abbiamo assunto impegno di un incontro dei capigruppo, deve essere un incontro a stretto giro;
innanzitutto perché le commissioni consiliari, come ha letto l'amico Sglavo, sono fondamentali. Noi non dobbiamo
nasconderci in aula che abbiamo serie difficoltà a far funzionare le commissioni, perché molti che non hanno
interesse o perché presi da altri impegni, marcano assenza. Noi queste modifiche le facciamo non per un nostro
sfizio di chi quotidianamente varca la soglia della Provincia, ma perché c'è la necessità di dare un supporto
anche ai lavori del Consiglio.
Non vorrei allargare la discussione in aula visto che abbiamo stabilito di arrivare ad un incontro, purchè questo
incontro lo sa faccia in termini ravvicinati, rimandiamo tutto ciò che fino a questo momento non abbiamo
approvato a questo incontro che andremo a fare, in quella sede cercheremo di essere risolutivi rispetto a tutto il
resto della problematica di cambiamento degli articoli del Regolamento.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - C'è una proposta di rinviare la discussione, prima alla
conferenza e poi alla commissione di questa modifica dei numeri 68, 72 e 76.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE ZINZI - Volevo intervenire in merito al documento sottoscritto dai segretari
di commissione con il quale annunciano le dimissioni dalla loro funzione, il documento giustamente mette in
evidenza che c'è stato già un incontro ed in quell'incontro c'è stato anche il mio impegno a far ritornare la
questione nella delegazione trattante; cosa che è avvenuta, per cui ancora non mi è ancora chiaro qual è il punto
sul quale nasce questa dimissione.
Giovedì mattina faremo una riunione con il Direttore Generale della Provincia, con il dirigente del Dipartimento
del Consiglio Provinciale per capire dove non funziona tutto il meccanismo, poi incontreremo i segretari che si
sono dimessi. Anticipo questa posizione, mi rendo conto che è un fatto su cui senza i segretari le commissioni non
funzionano, per cui si paralizzerebbe il Consiglio, è nel cammino delle cose, per cui sentiamo il dovere e la
necessità di chiarire presto questo blocco che si è venuto a determinare.
Il problema che poneva il consigliere Garofalo, la conferenza dei capigruppo credo che questo sia un punto su cui
c'è poco da aggiungere, la conferenza dei capigruppo è fatta dai rappresentanti dei gruppi, quando i gruppi erano
numerosi, anche un consigliere da solo finiva per rappresentarsi, oggi pare che i gruppi si siano accorpati, quindi è
naturale che ogni gruppo ha un suo capogruppo, la conferenza dei capigruppo è fatta dalla presenza dei
rappresentanti dei singoli gruppi. Quindi, anche questo è superato nei fatti, non c'è nessun altra situazione da
affrontare né nessun regolamento da rivedere, la cosa finisce per entrare nella normalità come fatto automatico.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Dobbiamo esprimere un voto su tutto quello che è stato
esaminato fino ad ora, anche sugli articoli rinviati. Votiamo per alzata di mano.
Chi è favorevole?
Tutti favorevoli.
Approvato all'unanimità dei presenti.
Votiamo per la immediata eseguibilità per alzata di mano.
Chi è favorevole?
Tutti favorevoli.
Approvato all'unanimità dei presenti.
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA – Poiché ci sono molte delibere di debiti fuori bilancio, per alcuni
chiarimenti vorremmo in sala il responsabile dell'Ufficio Legale.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Ci sono i dirigenti dei singoli Settori.
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - Ci vuole l'Ufficio Legale perché ci sono delle sentenze passate in
contumacia, che è una cosa grave, addirittura delle dichiarazioni all'interno di qualche delibera che ci hanno
attribuito 6-7 mila euro che la strada non è nostra; il dottore Del Prete comunicava all'Ufficio Legale questa circostanza e non ha avuto mai risposta. fatto sta, che ci sono delibere esecutive fatte in contumacia e non si sa per
quale motivo. Considerato che sappiamo bene e conosciamo bene che cosa succede per gli incidenti stradali con le
assicurazioni, con tutte queste denunce, è un atto dovuto che dobbiamo votare i debiti ma vogliamo dei chiarimenti
dal responsabile dell'Ufficio Legale.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE ZINZI - I debiti sono di uguale natura, man mano che procediamo il dirigente
preposto e qualora ci vuole il chiarimento del dirigente dell'Ufficio Legale, sull'argomento lo chiediamo. Intanto
facciamo avvertire il dirigente ed andiamo avanti perché non su tutti c'è bisogno del dirigente dell'Ufficio legale;
cominciamo dal primo e procediamo, laddove c'è bisogno di un parere particolare o di interrogare il dirigente
dell'Ufficio Legale, su quell'argomento facciamo intervenire l'Ufficio Legale.
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - E' un chiarimento per noi, per tutto il Consiglio, in modo particolare per
il Presidente della Provincia, si verifica che su 200 debiti fuori bilancio, 200 sentenze, queste sentenze passano
ingiudicate, passano i 30 giorni, vanno in pagamento e si pagano.
Io vorrei sapere il costo che ha la Provincia per l'Ufficio Legale perché negli ultimi tempi si sta parlando di
economizzare, ci sono sentenze di 50-60 mila euro che passano ingiudicate dopo i 30 giorni; la normativa dice
che, quando arriva una sentenza esecutiva, ci sono 30 giorni di tempo per fare appello. E' mai possibile che su 30
sentenze non c'è un cavillo per fare appello? Il problema per loro non esiste, esiste che dicono di mandare in
Consiglio i debiti fuori bilancio e la responsabilità non è più la loro. Io ho delle dichiarazioni da fare, in alcune
delibere la responsabilità è prettamente dell'Ufficio Legale, perché non è possibile che passano 51 mila euro di
debiti fuori bilancio con sentenze passate ingiudicate ed alcune sentenze fatte in contumacia, cioè che la Provincia
non si è proprio costituita.
Poiché si parla di bilancio della Provincia, questo Ufficio Legale della Provincia di Caserta, quanto costa? Che
cosa fanno e perché arrivano queste sentenze fatte in contumacia senza che noi ci presentiamo in tribunale per
difendere un diritto della Provincia.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Nell'accogliere la proposta, noi possiamo anche inserire
nel deliberato di tutti i riconoscimenti che andiamo ad approvare questo comma: "Di dare mandato al Direttore
Generale di accertare le eventuali responsabilità che hanno determinato insorgere del contenzioso e del debito,
certamente non imputabile a questa Amministrazione, riservandosi quindi l'espletamento di azioni in danno a tutela
della Provincia".
Adesso stiamo facendo una proposta che riguarda tutte le delibere.
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - Noi stiamo per approvare debiti fuori bilancio che partono dal 2005
che hanno passato l'Amministrazione di de Franciscis per un commissario prefettizio che, al posto di pensare
come non fare indebitare l'Ente, ha pensato di distribuire contributi. Noi adesso stiamo approvando dei debiti
fuori bilancio che sono stati fatti da una precedente Amministrazione, dopo che è venuto per due anni un
commissario prefettizio che doveva sanare in parte il bilancio della Provincia e che ha pensato solo a distribuire
contributi in tutta la provincia ed a spostare personale dai consorzi all'interno della Provincia, senza un concorso.
E' mai possibile che si vanno a verificare queste cose? Per bloccare questi processi, è opportuno che una volta
l'Ufficio Legale viene in Consiglio e ci viene a dare delle delucidazioni per sapere perché non fanno appello,
altrimenti facciamo altri debiti e si va avanti sempre in questo modo.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Il Consiglio non può diventare un tribunale; ci sono gli
organismi che sono il nucleo di valutazione, il Direttore Generale che valuteranno.
In questo Consiglio siamo chiamati ad approvare o non approvare i debiti fuori bilancio che si sono presentati,
noi decidiamo secondo gli atti che sono nella proposta se votare o non votare. La questione delle responsabilità
attiene...
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - Noi la responsabilità dei debiti fuori bilancio ce la vogliamo prendere
perché è un atto dovuto per non aggravare di ulteriori spese l'Amministrazione. Io sto parlando di altre cose e
voglio dei chiarimenti; io vorrei sapere, quando arriva una sentenza all'avvocatura della Provincia, il responsabile
dell'Ufficio Legale deve dire che non si propone appello perché non ci sono motivazioni. Messo questo in delibera
io sto tranquillo, ma sono convinto che l'Ufficio Legale queste sentenze non le guarda. Se all'interno della delibera
si dice che non è opportuno fare appello, significa che almeno hanno esaminato qualcosa per dare una risposta, il
tutto su 100-200 sentenze, questo non c'è.
CONSIGLIERE DELLO VICARIO GIANPAOLO - In quelle sentenze ci sono delle relazioni che le strade non
appartenevano alla Provincia, quindi è di una gravità estrema. Come dovremmo assumerci una responsabilità
quando poi siamo stati condannati in contumacia per un danno causato su una strada non provinciale, quindi è una
cosa paradossale. Presidente, non è che bisogna fare il tribunale, però come non dobbiamo costituirci per
chiamare in causa chi è il proprietario vero di quella strada. Una riflessione va fatta sulla organizzazione
dell'Ufficio Legale.
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - Addirittura in una sentenza c'è il dubbio che la strada non è nostra.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Vogliamo arrivare a questa delibera così non la votate
perché la strada non è nostra?
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - Presidente, la vogliamo votare. Addirittura, il responsabile della
viabilità Del Prete comunicava all'avvocatura di vedere bene perché la strada non è nostra, l'avvocato non si è
interessato, perciò ci voglio parlare. Io ho i documenti, la sentenza dice che non si sa se la strada è della Provincia,
se è del Comune oppure è una strada statale; l'ingegnere, per uscire dalla responsabilità dice che la strada non è
nostra, quindi di prendere provvedimenti, oppure di vedere le ditte che lavorano negli ambiti se hanno una
assicurazione. Posso parlare con questo responsabile?
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Il Presidente del Consiglio deve ordinare i lavori, quindi
non può essere un dibattito tra me ed i gruppi consiliari ma deve avvenire tra l'assessore al contenzioso, i gruppi
consiliari ed il dirigente al contenzioso. Volevo pregare di passare ai riconoscimenti, poi delibera per delibera
vediamo, altrimenti affrontiamo dei temi a carattere generale senza poi entrare nel merito.
CONSIGLIERE MIRRA ANTONIO - Ritengo che le problematiche che pone il consigliere Garofalo sono serie, al
di là delle modalità con le quali le stiamo affrontando in fase di confronto e di dialogo, però dico che sono delle
problematiche serie. Io raccolgo il suo invito e ritengo che sia proposta da condividere la sua, quella che al di là
di quello che è previsto per legge, l'invio alla Corte dei Conti, può essere inserita nelle varie delibere un inciso
nel quale si da l'input ad un procedimento di verifica interna su tutto quello che è stato l'iter amministrativo di
ogni singola pratica per verificare, laddove vi sono state delle gravi disfunzioni come quelle che evidenzia il
consigliere Dello Vicario, siano poi accertate e verificate.
E' chiaro che una singola istruttoria in aula su ogni singolo debito, diventerebbe un appesantimento dei lavori
evidente. Quindi, ritengo che la proposta del Presidente di inserire tale inciso per un procedimento interno di
verifica dell'iter amministrativo, penso che questo possa poi andare ad integrare nel modo corretto la delibera di
Giunta, rispetto a delle problematiche serie che nel merito condivido.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Se siete d'accordo, inseriamo questa clausola in tutte le
delibere, cioè: "Di dare mandato al Direttore Generale di accertare eventuali responsabilità che hanno determinato
l'insorgere del contenzioso e del debito, certamente non imputabile a questa Amministrazione, riservandosi quindi
l'espletamento di azioni in danno a tutela della Provincia".
INTERVENTO DEL PRESIDENTE ZINZI - Stiamo facendo un ragionamento unico che non va, punto per punto
si esamina, laddove nasce il problema addirittura non si approva, si rinvia e si fa una riflessione insieme al
dirigente preposto, insieme all'avvocatura, quindi estrapoliamo i punti su cui c'è da fare la riflessione ed andiamo
avanti.
Se siete d'accordo facciamo punto per punto, dove nasce il problema accantoniamo e si rinvia ad altro Consiglio,
dopo aver fato tutti i chiarimenti dovuti.
CONSIGLIERE GAROFALO NICOLA - Chiamare il responsabile dell'Ufficio Legale è collegato a queste
delibere, si metteva qua, noi facevamo delle domande e lui rispondeva. Quando stavo al Comune di Caserta erano
tutti presenti i dirigenti, perché qua non c'è il dirigente dell'Ufficio Legale?
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Voglio pregare un attimo il Consiglio di avere un
atteggiamento..., non mi costringete a sospendere il Consiglio, perché o lavoriamo seguendo un criterio, anche per
quello che ci dice il Regolamento, oppure mi mettete in difficoltà. Io non riesco ad introdurre il secondo punto
all'ordine del giorno da un quarto d'ora.
CONSIGLIERE CIMMINO EMIDDIO - A scanso di equivoci, io sono allergico ai funghi, per me il debito fuori
bilancio è un fungo, siccome non li voto mai e quindi nemmeno questa mattina li voterò, per la stima che ho nei
confronti di tutti mi permetto di suggerire, prima di approvarli; perché è vero che approvato il debito fuori
bilancio c'è un automatismo che va alla Corte dei Conti, ma secondo me non serve a niente coinvolgere
un'Amministrazione che con questi debiti non c'entra nulla. Qualcuno non ha fatto il suo dovere.
Secondo me, sarebbe utile fare uno screening di tutti i debiti fuori bilancio, chiedere un parere alla Corte dei
Conti e poi portarli in Consiglio per impermeabilizzare tutti; perché questo Consiglio dovrà approvare una materia
che non gli appartiene, ma giusto perché è una procedura ordinaria, amministrativa dovrà approvare dei debiti
fuori bilancio. Io mi permetto di dire che sarei preventivo, dopo aver approvato e qualcuno ne paga i danni, non
serve a niente perché viene coinvolto anche chi vota.
Sospendete questa approvazione, chiedete un parere alla Corte dei Conti e poi li riportate in Consiglio e, a quel
punto se la Corte dei Conti ci darà un parere positivo potremmo votarli tutti.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA CIOPPA - Siccome non ci sono altri interventi, la proposta del
consigliere Cimmino, noi non possiamo chiedere un parere preventivo alla Corte dei Conti.
INTERVENTO DEL PRESIDENZTE ZINZI - Il primo riconoscimento di debito fuori bilancio, innanzitutto è
riferito ad un atto del 21 febbraio 2007, è una ingiunzione del Giudice in quella data, per dare l'idea di che
parliamo, poi c'è un atto ingiuntivo, chiediamo a chi? Forse se opposizione si doveva fare, si sarebbe dovuta fare;
molte volte si fa una valutazione, si dice che il caso produce un effetto positivo all'Amministrazione o peggiora
ancora di più se si va a fare appello? Oggi quello che chiedeva il consigliere Cimmino, di chiedere alla Corte dei
Conti, credo che sia un esercizio...
Questo potrebbe anche produrre un pignoramento oppure atti successivi, per cui credo che questa cosa va
affrontata e quindi va anche liquidata, altre strade non ci sono; per il futuro dobbiamo coinvolgere su tutti i punti
l'avvocatura sul nascere, di dirci quando si deve fare un appello e dove non conviene farlo ce lo scrive in
maniera chiara ed anche noi siamo consapevoli delle cose su cui si è fatta riflessione, quindi siamo più tranquilli
sulle cose che andiamo ad approvare.
Noi dobbiamo solo procedere e quindi guardare punto per punto, laddove nasce il problema si può accantonare e
si chiede un perché e si cerca di avere una risposta.
Chiedo al Presidente del Consiglio di passare al punto numero due all'ordine del giorno.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Passiamo al secondo punto all'ordine del giorno.