il Sass lino - Cattedrale di Aosta

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il Sass lino - Cattedrale di Aosta
©
grafica by  Mel
il Sass
lino
n. 36
3 settembre
2016
Informazioni settimanali per i cristiani
residenti e di passaggio nella parrocchia
di SANTO STEFANO in Aosta.
Si pubblica il sabato.
Ufficio parrocchiale: Via Martinet, 16 - 11100 Aosta - tel. 0165 40 112
Dal lunedì al venerdì h 9:30 - 11:30.
4 Celebrazioni Eucaristiche della Settimana
Il simbolo
indica le feste di precetto.
DOM 4 ● VENTITREESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
(vigilia) h 17:30 def. Marina
h 9:00 per la comunità parrocchiale
LITURGIA DELLA PAROLA
Sap 9,13-18 Fm 9b-10,12-17
questo foglio è consultabile anche sul sito:
www.cattedraleaosta.it
Se uno viene a me e non mi ama più
di quanto ami suo padre, la madre, la
moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere
mio discepolo.
(Lc 14,26)
Lc 14,25-33
lun 5
h 18:30 def. Giuseppe Vercellone (messa di 30a) | def. Adelia Benedet
(messa di 30a) | def. Tommaso Camilletti e Arcangela Napoleone
mar 6 h 18:30 def. Ubaldo e Dora Picchi, Gina e Augusto | def. Lino Lazzarotto
(messa di 30a)
mer 7 ————
gio 8
h 18:30 def. Rolando Chiodo; Martino e Gilberta Alliod | def. Carlo Poser
ven 9 h 18:30 def. Emy, Pierpaolo, Anselmo, Carolina, Cesare
sab 10————
DOM 11 ● VENTIQUATTRESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
(vigilia) h 17:30 def. Cecilia, Antonio
h 9:00 per la comunità parrocchiale
LITURGIA DELLA PAROLA
Es 32,7-11.13-14 1 Tm 1,12-17
Lc 15,1-32
v L’Orazione della Liturgia
U Agenda Settimanale della Comunità
(Parrocchiale, Zonale, Diocesana)
lun 5
■ In settembre, la riunione di preghiera del “Monastero Invisibile” del primo lunedì del mese è sospesa.
■ Parrocchia dell’Immacolata, h 20:30 / Incontro di preghiera e confronto per separati e divorziati (per informazioni: Marina Alliegro 347 82 34 100; Roberto Cerise 339 73 85 609).
mar 6
■ Pila - Eremo di San Grato, h 20:30 / Route di San Grato per giovani (attrezzarsi con scarpe e abbigliamento opportuni e munirsi di torcia elettrica).
mer 7
■ Cattedrale, h 9:30 / Eucaristia presieduta dal vescovo in onore di San Grato,
patrono della diocesi; seguirà la processione per le vie del centro cittadino.
■ Cattedrale. h 18:00 / Celebrazione dei Vespri, presieduta dal vescovo.
p Un minuto per Pensare...
Nessuno arriva in paradiso con gli occhi
asciutti.
Thomas Adams
(È l‘orazione pronunciata all’inizio dell’eucaristia
domenicale o festiva. Facendo spesso riferimento alle
tre letture, lungo la settimana può servire a ricordare la
Parola di Dio ascoltata).
O Dio, tu sai come a stento ci raffiguriamo
le cose terrestri, e con quale maggiore
fatica possiamo rintracciare quelle del cielo; donaci la sapienza del tuo Spirito, perché da veri discepoli portiamo la nostra
croce ogni giorno dietro il Cristo tuo Figlio.
Pochi secondi per un sorriso
La catechista ai bambini che si stanno preparando alla Prima Confessione: «Che
cosa dovete fare perché il Signore perdoni
i vostri peccati?».
Pierino: «Be’… prima di tutto bisogna peccare!».
Appunti e Noterelle...
Fratelli e Sorelle,
certamente ricordiamo che il 7 gennaio
2015, a Parigi, ci fu un gravissimo attentato
alla redazione del giornale satirico Charlie
Hebdo. Morirono dodici persone e undici
rimasero ferite.
Charlie Hebdo è un settimanale satirico che con spirito caustico e irriverente
pubblica articoli e vignette dissacranti nei
riguardi della politica (soprattutto di destra)
e nei riguardi di ogni tradizione religiosa, in
particolare cristianesimo, islamismo ed ebraismo. L’attentato di matrice islamica fu
l’assurda reazione alla pubblicazione di vignette irrispettose contro Maometto.
In quell’occasione scrissi qualche riga
(v. il Sassolino n. 3 del 17-1-2015) in cui
condannavo il vile attentato (ci mancherebbe altro!), ma nello stesso esprimevo la
mia convinzione che la satira di quella rivista molto spesso si esprimeva in maniera
volgare e offensiva, toccando anche argomenti delicati come il credo religioso, qualunque esso sia. Facevo infatti notare che
anche la religione cristiana era oggetto di
derisione pesante e volgare.
Fu in quel periodo che si diffuse lo slogan «Je suis Charlie» («Io sono Charlie»),
per esprimere solidarietà alla redazione e
difesa della libertà di espressione. Confesso che non ho mai usato l’espressione «Je
suis Charlie» e che a suo tempo mi diede
molto fastidio questa stessa frase scritta su
di una grossa matita e collocata in piazza
Chanoux davanti al municipio, quasi come
se fosse una scelta collettiva di tutti gli abitanti di Aosta. No! In quella frase non mi
riconoscevo. Pur condannando l’attentato
di Parigi (e tutti gli altri), ritenevo e ritengo
che ci sia una forma di violenza, anch’essa
da condannare, che si esprime, senza
spargimento di sangue, con una matita
(cioè con un disegno o un articolo). Per cui
ritengo che la libertà di stampa, pur sacrosanta, debba comunque trovare un limite
nel rispetto dei sentimenti altrui.
Ora sono più che mai contento di non
aver mai pronunciato la frase «Je suis
Charlie», dopo le vignette pubblicate da
Charlie Hebdo in seguito al terremoto che
ha colpito l’Italia centrale. Sono state rese
visibili dal telegiornale e sono facilmente
reperibili in internet, ma non me la sono
sentita di pubblicarle, per cui
mi limito alla descrizione: sotto
il titolo “Sisma all’italiana” si vede, a partire da sinistra, un individuo malconcio e sporco di
sangue con la dicitura “Penne
al sugo di pomodoro»; poi un
secondo personaggio, femminile, anch’esso malmesso e
sporco di sangue, con la dicitura «Penne gratinate»; e infine,
sotto la dicitura «Lasagne», il
disegno di strati di macerie da
cui fuoriescono gambe e braccia e colature di sangue, come
se fosse, come nei disegni precedenti, salsa di pomodoro.
Il settimanale francese non è nuovo a
trovate simili. Nel novembre 2015 pubblicò
macabre vignette sull’attentato che fece
precipitare l’aereo russo sul Sinai (dove
morirono 224 persone).
Ovviamente si è scatenato un coro indignato di poteste e anche l’ambasciata di
Francia ha preso le distanze. Il sindaco di
Amatrice si chiede come si possa fare umorismo sui morti. E così adesso, sui social media, circola la frase «Non sono più
Charlie!».
La risposta del giornale francese non
si è fatta attendere, per cui è stata pubblicata on line un’altra vignetta in cui una
donna semi sepolta dalle macerie dice:
«Italiani, non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, ma la Mafia», invitando
quindi ad una rilettura “politica” della vignetta precedente, che avrebbe voluto essere una denuncia delle “disattenzioni” (chiamiamole così) nella messa a
norma degli edifici. Su questa denuncia si
sta riflettendo e la magistratura sta facendo
le opportune indagini. Tutto questo però
non alleggerisce il peso della prima vignetta, così irrispettosa nei confronti di coloro
che sono morti e delle loro famiglie.
Tutta questa storia mi ha fatto riflettere
su come, nel parlare (e scrivere) veloce e
frenetico che caratterizza il nostro vivere, a
volte si lancia una battuta, si spara un giudizio, pensando ad azioni innocue, non
rendendosi conto delle ferite che le nostre
parole provocano. Ancora una volta ho
pensato alla saggia norma, che invita a
pensare molto, prima di parlare o scrivere.
Anche la Bibbia contiene insegnamenti
su questo argomento. In una veloce ricerca
(ahimè, anche la Bibbia viene maneggiata
velocemente!), nella raccolta di sentenze di
saggezza del libro detto appunto dei
Proverbi, ho trovato due versetti:
«Nel molto parlare non manca la colpa, chi
frena le labbra è saggio» (Pr 10,19);
«Hai visto un uomo precipitoso nel
parlare? C’è più da sperare da uno stolto
che da lui» (Pv 29,20).
A questo punto, altro non aggiungo,
per non essere considerato anch’io, ancora
una volta, meno dello stolto!
Carmelo
Altre Notizie
■ In tutte le diocesi italiane si effettuerà
una colletta in favore dei terremotati del
Centro Italia nelle messe di domenica 18
settembre. Fin d’ora è possibile dare il proprio contributo presso la Curia diocesana
(dal lunedì al venerdì, dalle h 9:00 alle h
12:00).