Fondazione Città di Forte dei Marmi

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Fondazione Città di Forte dei Marmi
Comune di Forte dei Marmi
Comitato per il Premio Satira Politica e
il Museo della Satira di Forte dei Marmi
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA TESI DI
LAUREA “GABRIELE D’ANNUNZIO IN CARICATURA” (Università di Cagliari) A:
ALESSIA MASSIDDA
Il primo fu Gandolin, nel 1886, e da allora le caricature di D'Annunzio, fino alla prima parte del
Novecento, sono state innumerevoli. Di ciascuna dà conto Alessia Massidda, laureatasi a Cagliari con
la tesi "Gabriele D'Annunzio in caricatura" che ripercorre in filigrana l'attività di uno dei personaggi
più in vista di quel periodo, arricchendo il suo esemplare lavoro con una puntuale analisi della
caricatura come forma d'arte.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO AL GIORNALE
SATIRICO:
“MONGOLIA” (Spagna)
Non fa sconti a nessuno, neanche al re. Parliamo di “Mongolia”, rivista satirica spagnola di successo,
che usa l’informazione per strappare un sorriso, ma anche per aprire gli occhi agli spagnoli. Nata due
anni fa, boicottata dagli edicolanti ma forte di un vigoroso passaparola, non si ferma mai davanti a
nulla, scandali e crisi. Pensata, scritta e disegnata da uno psicologo, un avvocato penalista, che ne è
anche l’editore, e un illustratore, Mongolia fa dell’irriverenza al potere la sua arma migliore. Come
dire, satira allo stato dell'arte.
IL PREMIO SPECIALE "CITTA’ DELLA SATIRA 2014" È STATO ASSEGNATO A:
SIMONE LENZI
Le piccole storie della quotidianità sono la materia che predilige per spezzare le catene dei luoghi
comuni e smontare le autorappresentazioni compiaciute e ruffiane di singoli e comunità. Con
"Lungomai" ha costruito una Lonely planet antropologica della sua Livorno, ritratto liberato di un
popolo che ha nello spreco la misura esistenziale. Saltate quelle catene finalmente anche nella sua
vita, Simone Lenzi, raffinato con le note come con le parole, ha così trasformato una fotografia
apparentemente locale in un ritratto profondamente italico. E oggi continua a perseguire la via delle
storie minori per guardarci dentro. Con spirito beffardo.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO
SATIRICO A:
ZEROCALCARE
(Michele Rech)
Se dici Zerocalcare anche chi non legge fumetti s'illumina. Magari non tutti sanno quanti libri ha
pubblicato, che è autore di centinaia di locandine per concerti punk e che all'anagrafe fa Michele
Rech. Per tutti, però, Zerocalcare è il fumettista che ha spopolato con le sue storie autobiografiche di
quotidianità precaria, tra piccole grandi (dis)avventure del suo alter ego trentenne, Zero: capelli corti,
T-shirt nera, bluejeans e un armadillo immaginario che gli fa un po' da coscienza e un po' da
complice, nella sua pigrizia. I suoi libri sono di una forza comica straordinaria, che scaturisce dal
contrasto tra le proprie debolezze e le storture del mondo. Il fumetto era un genere archeologico,
congelato alla filologia come la lirica, Zero gli ha insufflato la vita e l’ha reso contemporaneo. Prima
regia di Mastandrea per il film dall’Armadillo. Non l’abbiamo visto ma ci piace. Premio Profezia.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL TEATRO
A:
“STASERA NON ESCORT”
(Margherita Antonelli, Alessandra Gaiella, Rita Pelusio, Cluadia Penoni)
Secondo l'ultima classifica del World Economic Forum, l'Italia è al 90esimo posto su 135 Paesi per la
parità di genere nel mercato del lavoro. Gli economisti più accreditati ci avvertono che se
l’occupazione femminile raggiungesse quella maschile, il nostro Pil nazionale crescerebbe di un punto
percentuale l’anno. Ora vi è chiaro perché abbiamo deciso di premiare queste quattro attrici comiche,
nonché autrici satiriche e quant’altro, visto che da anni contribuiscono al miglioramento economico
del nostro paese girando con uno spettacolo di grande successo, che parla tra l’altro di occupazione
al femminile, il titolo è lampante: “Stasera non escort”. L’avrebbe già premiate il premier Renzi se
non fosse sempre occupato con degli inutili boy-scout che non portano niente alle casse dello stato
IL PREMIO SPECIALE "PINO ZAC 2014" È STATO ASSEGNATO A:
“BUDUÁR”
Debitore di certo ironico disincanto al “Divino marchese”, “Buduàr” è l’erede duepuntozero dei grandi
giornali umoristici che nel cuore del secolo scorso hanno allietato generazioni di italiani. Impresa non
facile in un paese che ha rinunciato ai giornali satirici di carta e che trova nel web un fiorire di
proposte non sempre durature. “Buduàr” ha radunato i tanti disegnatori satirici italiani che non
vogliono rinunciare a dire la loro in punta di matita e ha il merito di giocare leggero, tra umorismo di
qualità, satira vera e incursioni nella storia di un genere che onora, proiettandosi con ambizione nel
futuro dei media sulla Rete.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO
SATIRICO INTERNAZIONALE A:
NADIA KHIARI (Tunisia)
Se gli animali potessero parlare - diceva Mark Twain - il gatto avrebbe il raro dono di non dire mai
una parola di troppo. Come “Willis from Tunis”, il gatto senza peli sulla lingua diventato simbolo della
rivoluzione tunisina. Lo ha creato Nadia Khiari, raffinata intellettuale che al tramonto del regime di
Ben Alì, nel gennaio 2011, ha capito come un sorriso possa esorcizzare la paura di un potere
oppressivo. Così da allora, questa pittrice e disegnatrice tunisina combatte una battaglia personale
contro ogni limitazione della libertà di espressione, raccontando con ironia gli avvenimenti della
transizione al potere, convinta che la satira non abbia linee da non oltrepassare.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL CINEMA
A:
SYDNEY SIBILIA
per il film “SMETTO QUANDO VOGLIO”
Sei laureato e non trovi lavoro? Non potrai fare il chimico o il latinista perché si vive in un paese dove
l'unica possibilità è la fuga all'estero? Precario a vita? Niente paura. O diventi criminale per colpa della
crisi o fai il cinema comico dove diventi criminale per colpa della crisi. Fa molto ridere “Smetto
quando voglio”. Tra i “Soliti ignoti” e “Breaking bad”. Con un linguaggio sciolto da ogni vincolo
ideologico, si abbandona al puro gusto di narrare con immagini coloratissime, acide e sature, non da
cinema italiano, che fanno rinascere la commedia all’italiana. Cinica e cattiva.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
GIORNALISMO A:
MARCO DAMILANO
Cultore fin da giovanissimo della nota politica, Marco Damilano è il cronista del Palazzo che forse
meglio di ogni altro ha assimilato la grande lezione berselliana della contaminazione alto/basso, con
tanto di incursioni – frequentissime – nella tv dell’infotainment. E dunque analisi politologiche e
settimanali “Top e flop” sull’”Espresso”; saggi per Einaudi e Laterza e blog sferzanti; cinema d’autore
e duetti con Zoro. Esempio militante di giornalista politico-satirico multitasking.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA SEZIONE
MULTITASKING A:
MACCIO CAPATONDA
«Sogno un mondo migliore… per fortuna dormo poco!»: filosofo della stupidità liquida, esegeta del
cetomedio straccione, interprete della sottoborghesia ribalda, Maccio Capatonda è riuscito a elaborare
un’estetica epidemica, diffusa via web, sull’idea che in rete il basso si vede meglio da ancora più
sotto. Artista del frammento, Maccio ha elevato a opera il «Prossimamente» attribuendo al film intero
il carattere di un inutile surrogato (Karl Kraus): senza bisogno di passare all’atto, basta il pensiero!
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA “EDMONDO BERSELLI” È STATO
ASSEGNATO PER IL LIBRO “TELEVISIONE” (ED.BOLLATI BORINGHIERI) A:
CARLO FRECCERO
Perché guardando l’Italia di notte, attraverso i flussi televisivi che registra nella stanza del suo
Residence, dove vive provvisorio da 25 anni, ci racconta come è fatta l’Italia instabile di oggi. Quella
dove va in scena la società spettacolare che spesso ci confonde e qualche volta ci acceca. Lui
riunifica i frammenti. Ci spiega che la tv ha smesso di adescare maggioranze ordinate in un
palinsesto, si scioglie nella Rete, moltiplica le minoranze. E’ stata la nostra sovrana politica, ma forse
saprà anche dissolversi in tante via d’uscita. Una delle quali è spegnerla.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO IL WEB A:
THE PILLS
(Luca Vecchi, Luigi di Capua, Matteo Corradini)
In un mondo sempre più spompato e prevedibile, “The Pills” rovesciano la realtà, così come la
smascherano e se la portano a casa. Divani, iPhone, tavoli da cucina, scellerate discussioni
inconcludenti, pezzi di Roma spremuti a secco. Tutto bianco e nero. Rega'!, la vita è cruda, ma nel
parlarsi addosso si fa largo sul web una generazione sempre più scettica e autosufficiente. La
potenza del gergo la riscatta. Nella frenesia del vivacchiare, tra fumo e sbandate, la commedia-lampo
genera pillole di formidabile comicità.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA SEZIONE
AUTORE TV A:
ANDREA ZALONE
Chi sta nell’ombra spesso fa più luce. Fino a diventare, sia pure controvoglia, un personaggio. E ‘il
caso di questo autore raffinato - amatissimo in Piemonte per la striscia comica “Ciau bale” - che
grazie alla collaborazione con Crozza ha raggiunto le grandi platee televisive, rinverdendo la
tradizione italiana delle “spalle” di classe: Carlo Campanini, Mario Castellani, Gianni Agus e adesso lui,
l’impassibile intervistatore di Briatore, Montezemolo e Razzi, a cui ha fatto dire la battuta forse più
divertente e potente dell’anno: “L’Europa è bella, ma non ci vivrei”.
IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA
PARODIA A:
VIRGINIA RAFFAELE
[...] La Vanoni, che dice: "Eravamo io e Giorgio Strehler e stavamo per fare l’amore, poi ci siamo
alzati e siamo andati via: lo stadio era pieno". Ornella non l’ha mai detto, ma avrebbe potuto.
Che Virginia Raffaele fosse talentuosa lo avevamo capito già dai tempi della Gialappa’s. Adesso, dopo
la Bruzzone, Ornella Vanoni, Paula Gilberto Do Mar, la Minetti, Belen, la Pascale e la ministra Boschi,
che non solo lei ma anche la permalosissima Boldrini se n’è avuta a male, la Raffaele, fuoriclasse
assoluta, vince l’Oscar della satira che, come la lingua, non ha sesso. Il remake della Rodriguez e
della Boschi sono capolavori di svelamento. Si fa beffe dell’una e dell’altra. E lo fa in una semplice
mossa, miracoloso compendio di sopracciglia piegate e occhi sgranati. Viene dal circo e dal lunapark,
è brava e intelligente. Non ce n’è per nessuno.
La Giuria:
Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Serena Dandini,
Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinza Bibolotti, Franco A. Calotti.
Ai Vincitori verranno consegnate nel corso della cerimonia, le sculture:
"L'Ape" di Pietro Cascella,
“Cavallo e cavaliere” di Ugo Guidi,
"Omaggio a Pino Zac" di Emanuele Giannelli.
Il disegno de “L’ape”, simbolo del Premio, fu disegnato nel 1973 dal pittore Arturo Puliti (1925-2011).
Le motivazioni del 42° Premio “Satira Politica sono su Internet:
http://www.museosatira.it/vincitori2014/
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