Ritiro - 28.03.2015

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Ritiro - 28.03.2015
Incontri di spiritualità in San Fedele a Milano
Sabato 28 marzo 2015
2014-2015
Ritiro
Voi, chi dite che io sia?
Preghiera iniziale:
Preghiera di inizio del secondo tempo di ritiro:
Prendi, o Signore, e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto, la mia volontà, tutto quello
che ho e possiedo. Tu me lo hai dato; a te, Signore, lo ridono. Tutto è tuo: tutto disponi secondo la tua piena
volontà. Dammi il tuo amore e la tua grazia, e questo solo mi basta.
Sant’Ignazio di Loyola
Esercizi Spirituali # 234
Preghiera conclusiva:
dal Salmo 103 (102)
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all`ira e rico di grazia. Infatti,
come è alto il cielo sopra la terra, prevale la sua grazia su coloro che lo temono. Come è lontano l`oriente
dall`occidente, così ha allontanato da noi le nostre colpe. Benedite il Signore, o angeli suoi, potenti in forza,
che eseguite la sua parola ascoltando la voce della sua parola. Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi
ministri che fate il suo volere. Benedite il Signore, voi tutte opere sue, in tutti i luoghi del suo dominio.
Benedici, anima mia, il Signore!
Tehillim – Salmi
Presentazione di Carlo Maria Martini
Grabaudi, 2006
Tema: passaggi (“pasque”) in un cammino di conversione / conferma / rimotivazione
1. DAL SENTITO DIRE ALL’ESPERIENZA PERSONALE, DAL SAPERE AL GUSTARE
Non il molto sapere soddisfa, ma il sentire e gustare le cose interiormente (Esercizi Spirituali).
Salmo 34: gustate e vedete quanto è buono il Signore.
Mt 16,13 ss: e voi, chi dite? E la vostra vita, che cosa dice di me?
È come fare un lungo discorso sull’amore, oppure innamorarsi sul serio …
2. DALL’OBBLIGO ALLA GRATUITÀ, DAL DOVERE AL PIACERE
è il principio del “magis”: scoprire la gratuità al di là dell’obbligo; la creatività al di là della ripetizione
stanca di gesti e parole; la generosità al di là dell’impegno appena sufficiente per non essere puniti.
Apre a un rapporto significativo, fatto di conoscenza / riconoscenza / stupore / fedeltà / fecondità.
Leggi: Matteo 5,43-48.
3. DAL DARE CON IL CONTAGOCCE ALL’OFFERTA GENEROSA
2 Cor 9,7: Dio ama chi dona con gioia.
Il Signore chiede adesione “qualunque cosa succeda”, “nella buona e nella cattiva sorte”, ma che sia
donazione gioiosa. Il Signore non ha chiesto neppure l’astinenza: il celibato è venuto dopo, a Chiese
fatte. Ma ha chiesto di sviluppare i doni, di non lasciarli sepolti: Mt 25,14ss e 1 Cor 12,7ss
4. DALLA SANTITÀ DESIDERATA ALLA POVERTÀ OFFERTA:
Riferimento ecclesiali: Lumen Gentium 39: “tutti, nella chiesa, sia che appartengano alla gerarchia sia
che da essa siano diretti, sono chiamati alla santità, come dice san Paolo: la volontà di Dio è questa,
che vi santifichiate! – 1 Tes 4,3) Questo è possibile anche oggi, non ostante la consapevolezza della
nostra povertà e degli insuccessi, se si pone la fiducia non in noi stessi ma in Gesù: in nessun altro c’è
salvezza: Atti 4,12.
La santità è dono di Dio, è compito affidato a ogni credente, è cammino di vita secondo il Vangelo.
Non l’eccezionale che fa evadere dalla fatica di tutti i giorni, ma il dono e l’impegno che ci consente di
vivere con gioia il nostro quotidiano. Ecco il cammino della santità: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti
che furono in Cristo Gesù” (Fil 2,5). S. Alberto Hurtado: fate come farebbe Gesù al vostro posto.
5. DALL’ATTESA ALLA SPERANZA
la speranza è virtù attiva, che fa agire già adesso nella linea dei valori evangelici. Essa suppone la
partecipazione responsabile e consapevole dell’uomo nelle vicende della vita: agire come se tutto
dipendesse da noi, confidare in Dio come se tutto dipendesse da Lui.
La speranza è la virtù dell’impegno, non della passività
è la virtù del presente; (s. Gregorio: Dio non ci chiede di riuscire, ma di lavorare),
è la virtù dell’ottimismo, poiché permette di vedere il germe di bene che c’è in ogni realtà,
è la virtù del coraggio, poiché sostiene l’impegno per il bene, anche quando si è non capiti, derisi;
è la virtù dei contadini e di tutti coloro - i genitori in primo luogo, e poi gli insegnanti, gli educatori, i
confessori, i ricercatori, i medici – che, come i contadini, dedicano la propria vita a far crescere la vita
altrui.
6. DALL’EROS ALL’AGAPE: DALLO SFORZO DELLA BUONA VOLONTÀ ALL’ACCETTAZIONE DEL DONO: Dio ci
precede.
Riferimenti biblici: 1 Gv 4, tutto, soprattutto 7-ss.
Non passività, ma stupore e accondiscendenza alla sua opera.
Salmo 126,2 : il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
Buona Pasqua !