white paper - Ruta 40 Tour Operator
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white paper - Ruta 40 Tour Operator
Fin del Mundo - consigli fotografici Mi chiamo Paolo Valentini e sono il fotografo che vi accompagnerà nel viaggio in Argentina. Mi occupo prevalentemente di reportage di viaggio, fotografia di architettura e commerciale. Di seguito trovate un programma di massima (per niente esaustivo) su cosa aspettarsi fotograficamente dal nostro viaggio. Non manca qualche consiglio su cosa portare. La didattica L’ A r g e n t i n a è u n o d e i p o s t i scenograficamente più incredibili del mondo e fotograficamente più stimolanti. Attraversarla significa f a r e f o t o g r a fi a d i r e p o r t a g e immortalando ciò che incontreremo lungo la strada: alberghi, strade e palazzi, la vita della grande città, l’architettura, l’arredo urbano. Le steppe del Sud, gli insediamenti, i piccoli villaggi ed i loro abitanti. Il cielo, il mare e le montagne. Gli animali, dal piccolo uccello al leone marino. Le persone nella vita quotidiana, le atmosfere e gli oggetti, nei dettagli e nel contesto. Ci cimenteremo nei generi fotografici di street, architettura, ritratto, macro, paesaggio e natura. Lavoreremo in gruppi, da soli e guidati dal docente. Attraverseremo numerosi scenari fotografici in cui sarà possibile sperimentare le mille sfaccettature della tecnica fotografica. Impareremo ad impostare le fotocamere per ottimizzarne l'impiego sul campo, ad esporre massimizzando le informazioni registrate dal sensore, a comporre l'immagine secondo i canoni aurei ed i loro opposti, a previsualizzare le immagini in funzione della postproduzione digitale. Le soste saranno a misura di fotografo e della durata necessaria per approfondire le inquadrature. Cercheremo di essere nei luoghi giusti all’ora migliore. Faremo qualche levataccia ricompensata da panorami mozzafiato. Di giorno fotograferemo a più non posso e ci eserciteremo in tecniche elementari e complesse, dai concetti base di accoppiamento tempo/diaframma/ sensibilità ISO allo stitching panoramico, immagini HDR e con fuoco prospettico. Assisterò i partecipanti impartendo nozioni tecniche commisurate alle singole conoscenze e nozioni generiche compositive, di gestione della luce nonché piccoli trucchi del mestiere. Fotograferemo fianco a fianco. La sera davanti al computer portatile parlerò di flusso di lavoro e di organizzazione delle immagini, di postproduzione, gestione del colore ed output, con particolare enfasi sugli accorgimenti elettronici necessari a trasmettere ciò che abbiamo previsualizzato in ripresa. Impiegheremo Lightroom e Photoshop per selezionare le immagini, assegnarvi parole chiave, ritoccarle con tecniche base ed avanzate e prepararle per la stampa e l'output in diversi formati. L'attrezzatura In viaggio è bene essere il più leggeri possibile. Troppo bagaglio fotografico rallenta i check in negli aeroporti, richiede più attenzione quando si fotografa e attira il malvivente. Inoltre pesa parecchio. D’altra parte le occasioni fotografiche uniche che si presenteranno meritano l’approccio con l’attrezzatura giusta. Nel dubbio meglio portare un obiettivo in più ed un secondo corpo macchina se qualcosa va storto. A chi scatta con reflex digitali consiglio di portare un corpo di scorta (anche in condivisione) e un range di focali dal grandangolo al tele (il più spinto possibile per le riprese di paesaggio e piccoli animali). Non dovranno mancare le batterie di scorta, i caricatori e gli accessori che siete abituati a portare con voi. Per esempio filtri, penna e bloc notes, torcia elettrica, coltellino svizzero (in valigia), cellulare, gps, kit per la pulizia di sensore e obiettivi, adattatori per la rete elettrica - Schuko e a flange inclinate. Il flash vedrà poco uso. Una compatta di buona qualità (in grado di registrare in formato Raw) potrebbe essere un secondo corpo ideale, ma anche la prima fotocamera in città per attirare meno l'attenzione o semplicemente per uscire leggeri la sera. Chi usa la compatta come unica camera dovrebbe avere un corpo di scorta e gli accessori del caso (aggiuntivi grandangolare e tele, batterie, caricatori, oggetti vari per la pulizia e le piccole evenienze). Per le riprese sul campo consiglio di impiegare il formato Raw, che se da un lato offre il livello più alto di qualità dall'altro occupa molto spazio sulle schede di memoria. La soluzione ottimale per l'archiviazione sul campo è un computer portatile con due hard disk esterni ridondanti. Ciò permette di archiviare centinaia di Gigabyte con la sicurezza della doppia copia, una delle quali viaggia sempre con il fotografo. In caso di alluvioni, furti, cavallette o tempesta elettromagnetica, una copia delle immagini sarà salva. Chi preferisce alleggerire il bagaglio del computer portatile e relativi accessori può affidarsi agli image bank, dischi rigidi autoalimentati che permettono di scaricare le immagini attraverso lo slot per le schede di memoria. Gli Image Bank offrono il vantaggio di minori pesi ed ingombri rinunciando alla possibilità ritoccare le immagini sul campo. Anche in questo caso doppia copia è bene. La soluzione più leggera per chi lavora in Jpg e chi amministra parcamente i Raw è impiegare un buon numero di schede di memoria che oggi offrono un rapporto archiviazione/prezzo molto vantaggioso. Sta a voi scegliere il compromesso tra flessibilità, portabilità e prezzo. Se desiderate lavorare in pellicola 35mm, medio o grande formato non scordate di impacchettare la borsa per le pellicole separatamente per superare agevolmente i controlli manuali di sicurezza che chiederemo negli aeroporti. Il cavalletto è un rompiscatole indispensabile. Passerà buona parte del viaggio chiuso in una sacca o legato allo zaino, ma sarà utile quando fotograferemo all'alba, al tramonto o di notte. Consiglio di portarne uno, evitando gli attrezzi più pesanti ma controllando che la stabilità della testa non sia compromessa dal peso dell'attrezzatura. Nel Sud dell'Argentina piove molto spesso. Raccomando zaini fotografici (gli zaini sono più confortevoli delle borse nel trekking) dotati di rivestimento impermeabile. Le dimensioni devono consentirne il trasporto a bordo degli aerei, mentre il cavalletto, almeno per chi parte da Malpensa, viaggerà nella valigia dei vestiti nella pancia dell'aereo. Infine suggerisco di collaudare il materiale nuovo prima di partire. Questa considerazione vale per tutto ciò che si porta. Ciascuno di noi sarà responsabile della propria attrezzatura. L'Argentina non è un Paese pericoloso e l'organizzazione ha provveduto a livelli di sicurezza elevati nelle strutture che ci ospiteranno e durante i trasferimenti. Va da sé che le attrezzature fotografiche non devono mai essere abbandonate e che gli eccessi di confidenza portano a brutte sorprese. Consiglio di impiegare borse, zaini e abbigliamento poco appariscenti e di tenere sempre con sé gli oggetti di valore. Questo viaggio fotografico sarà bello e intenso. Ricco di emozioni e costruttivo circa le capacità fotografiche dei partecipanti. Sarà la buona occasione per affinare le proprie conoscenze divertendosi e viaggiando in luoghi tra i più affascinanti del pianeta. Bio Dopo aver frequentato l'Università Bocconi a Milano, Paolo entra nel mondo dell'editoria come giornalista e direttore del mensile Sicurezza 2000. L'esperienza editoriale ha creato i presupposti per la sua affermazione nella fotografia professionale, trasformando l'antica passione in attività prevalente. Oggi realizza shooting e campagne pubblicitarie per aziende leader nel commercio e nell'editoria, annoverando una clientela istituzionale, commerciale e della carta stampata di rilievo internazionale. Predilige le riprese di architettura e di still life, ma non trascura gli eventi e gli scatti di people e lifestyle. Vive con la fotocamera al collo e nel tempo libero si dedica ai generi che lo hanno avvicinato alla fotografia: il reportage e il travel. Le sue immagini sono distribuite da agenzie internazionali e graziano pagine e copertine di libri e riviste in tutto il mondo. Il rapporto con la carta stampata non è mai venuto meno, infatti redige servizi didattici e recensisce prodotti fotografici per i più importanti magazine di settore. Grazie all'esperienza pionieristica nel digital imaging collabora con Hasselblad come docente co-fondatore di Guru, scuola di fotografia digitale per professionisti. Partecipa inoltre a corsi e workshop per addetti ai lavori, fotoclub e privati, insegnando tecniche di ripresa, di elaborazione e di stampa. È certificato ACE per Adobe Photoshop CS2. Una volta all'anno espone i propri lavori in una mostra personale. Parte dei suoi lavori sono esposti su www.grigiomedio.net Per informazioni fotografiche relative al viaggio: [email protected] Le immagini del testo provengono dall’archivio di Ruta 40 Tour Operator