MINIATURE MARINA PEREZ SIMÃO
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MINIATURE MARINA PEREZ SIMÃO
in collaborazione con presenta MINIATURE disegni di MARINA PEREZ SIMÃO a cura di Bernardo Mosqueira Galleria Candido Portinari | Palazzo Pamphilj | Piazza Navona 10 Inaugurazione: 7 luglio 2016_ore 19-21 (evento per invitati. Sarà presente l’artista) Apertura al pubblico: dall’8 al 29 luglio, da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 17. Ingresso libero Miniature (al mio amore) INIATURE, mostra dell’artista brasiliana Marina Perez Simão, riunisce opere realizzate tra il 2015 e il 2016. Essa dà espressione e materialità a una ricerca che fa della sincronicità universale il suo oggetto e la base del suo procedimento formale. Dopo aver iniziato i suoi studi nel 2002 nella tradizionale Escola Guignard di Belo Horizonte (Minas Gerais), Perez Simão si laurea nel 2008 presso la École des Beaux Arts di Parigi e, sempre nella capitale francese, nel 2010, ottiene un master in tecnologia applicata alla creazione contemporanea presso la ENSCI, con uno studio su come le mancanze e gli errori possano aprire sbocchi a nuove soluzioni. Il principio fondamentale del lavoro di Marina Perez Simão considera la natura un grande sistemaorganismo dotato di ragioni che possiamo comprendere soltanto parzialmente, a partire dall’individuazione delle somiglianze e delle differenze nei fenomeni. Analizzando, ad esempio, le ombre, i riflessi, la danza, i rituali religiosi tradizionali, il volo degli uccelli, i movimenti degli astri e le forme risultanti dalla crescita dei rami, l’artista trova dati formali di corrispondenze imperfette che segnalano che non c’è nulla che fugga dall’ordine interno della natura. Il suo lavoro, tuttavia, lungi dal motivare discorsi scientifici, serve in verità a una specie di pedagogia della percezione della natura: sottraendo elementi di figurazione, Perez Simão offre al pubblico diagrammi che ci insegnano a identificare concordanze naturali. Nell’universo creato dai lavori di Marina Perez Simão, sagome ben definite emergono da sottili macchie di colore come se presenziassimo al momento esatto in cui la natura ci permette di capire che in essa non c’è contraddizione, rivelandoci con generosità una parte del suo spirito più poetico e meno prosaico. Senza titolo, 2016 Un importante riferimento per l’artista sono le pitture medievali europee, in cui il cielo, per essere a quel tempo sentito come qualcosa di irraggiungibile all’umana comprensione, è rappresentato come una superficie dorata, che simboleggia il limite della portata della nostra vista nei confronti della sfera sacra. Dotata di una cosmovisione in cui scienza e misticismo si mescolano, nel suo lavoro Perez Simão polverizza il mistero mediante l’uso di pigmenti riflettenti che fanno riferimento proprio a quello che non siamo capaci di capire nell’universo. La qualità iridescente di queste piccole particelle, capaci di cambiare espressione cromatica in funzione del nostro cambiamento di luogo nello spazio, ci rammenta che la relazione tra noi e gli oggetti nel mondo è anche una danza tra polveri di stelle. Nell’utilizzare spesso i due lati delle carte coreane per calligrafia e sfruttandone la loro parziale trasparenza, Perez Simão permette al nostro sguardo di passare attraverso diversi strati, in modo da offrirci soltanto una parte del suo insieme di segreti, proprio come avviene per la natura misteriosa. I lavori esposti in questa mostra sono formati dall’associazione di annotazioni scaturite da un lavoro quotidiano di osservazione creativa e attenta del mondo. Essi costituiscono un corpus abbastanza rappresentativo della singolarità della sua opera, nel quale possiamo trovare sia la grande varietà di tecniche e materiali utilizzati sia indizi del suo sguardo fantastico, incantato da ciò che esiste di più reale. Bernardo Mosqueira ARINA PEREZ SIMÃO (Vitória, Brasile, 1981) è laureata in Belle Arti presso l’École Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi (ENSBA), città dove ha anche ottenuto un master in Creazione e Tecnologia Contemporanea all’École Nationale Supérieure de Création Industrielle. Vanta una solida carriera artistica internazionale, con partecipazioni in mostre collettive in Belgio, Brasile, Corea del Sud, Stati Uniti, Francia, Italia, Polonia, Portogallo, Serbia e Svizzera. Tra le sue individuali si ricordano Black Birds, Museo di Arte Moderna di Saint-Étienne (Francia) e Drawings, Jozsa Gallery di Bruxelles, entrambe del 2009. Perez Simão conduce la sua ricerca attraverso disegni su carta di diversa densità e con sezioni trasparenti variamente assortite, intervenendo con pitture ad acquarello, con inchiostro di china e matite colorate. Riflessioni intime, desideri, sogni e paure si trovano al centro del suo lavoro. L’artista crea immagini che appaiono come ricordi giocosi, album di famiglia e sensazioni sommerse nell’inconscio. È una singolare percezione di bellezza e delicatezza che contrasta con le ombre dell’umano terrore, il tutto ritratto poeticamente in trame sottili, colori e forme. www.mendeswooddm.com/pt/artists/marina-perez-simao