2014/15 - ASIF Chimelli

Transcript

2014/15 - ASIF Chimelli
2014/15
Progetto educativo
Scuola infanzia
“Chimelli 2”
ASIF CHIMELLI
Progetto educativo 2014/15
1. IL CONTESTO SOCIO – CULTURALE
1.1. Il contesto territoriale
La nostra scuola opera in un contesto socio-culturale che presenta sempre più le
caratteristiche di un centro urbano con più di ventimila abitanti: alla «Pergine vecchia» e alle
sue frazioni negli ultimi anni si sono affiancate nuove aree residenziali e commerciali che
l’hanno resa a tutti gli effetti una città.
Questo processo di urbanizzazione ha portato sul territorio numerose famiglie di diversa
origine e provenienza. Fra esse va segnalata in particolare la presenza di numerose famiglie
straniere provenienti da contesti culturali e linguistici molto differenti, portatrici di vissuti
migratori diversificati. Accanto a nuclei che vivono sul territorio di Pergine ormai da molti anni,
non mancano famiglie di recente immigrazione che trovano nella scuola dell’infanzia la prima
grande opportunità di scambio e integrazione con la nuova realtà socio culturale.
A livello culturale, Pergine offre numerose risorse: accanto al mondo dell’associazionismo e
del volontariato, la città conta numerosi edifici di interesse storico-aristico, un teatro
recentemente rinnovato, una ludoteca che offre numerose iniziative per bambini in età scolare
e prescolare, una vivace biblioteca per ragazzi, un nuovo centro giovani. Il territorio
rappresenta dunque una vera e propria fucina di stimoli e proposte che la scuola intende
valorizzare.
Anche il contesto ambientale è ricco e variegato: i laghi, i boschi, le campagne, i biotopi che
circondano la scuola costituiscono un ambiente ideale a livello educativo da valorizzare
attraverso percorsi didattici ad hoc.
1.2. Le caratteristiche strutturali della scuola
La scuola dell’infanzia “Chimelli 2” è ospitata in un edificio strutturato su un unico piano,
circondato da un ampio giardino attrezzato. L’interno è articolato in:
• un atrio allestito a spazio “Informa genitori”
• due saloni - uno a destra l’altro a sinistra dell‘ingresso - su ognuno dei quali si
affacciano le aule utilizzate per le sezioni (quattro nel salone di destra e tre nel salone
di sinistra), gli attigui bagni per i bambini e due stanze adibite al sonno;
• un corridoio che collega i due saloni sul quale si trova l’accesso a due aule, alla
palestra e alla sala da pranzo.
Nella scuola ci sono otto sezioni ognuna delle quali è contraddistinta da un colore. Nel salone
di destra si trovano le sezioni bianca, blu, gialla e verde; nel salone di sinistra le sezioni
rossa, arancione, rosa e azzurra.
Progetto educativo 2014/15
Gli spazi di ogni sezione vengono riallestiti annualmente con l’obiettivo di dare una specifica
identità al gruppo di bambini che l’abiterà e favorire – come si vedrà meglio in seguito - attività
e aggregazioni diversificate:
All’interno di ogni salone sono stati ricavati tre spazi per le attività intersezionali e per il
pranzo: il salone di destra ospita abitualmente le sezioni gialla e verde; il salone di sinistra le
sezioni arancione, rosa e azzurra. Le sezioni blu, bianca e rossa mangiano invece nella sala
da pranzo centrale.
I gruppi del posticipo utilizzano la sala da pranzo, l’intersezione rossa e la sezione bianca per
il momento della merenda; la sezione rossa, l’attigua intersezione, la sezione bianca e la
palestra per i momenti di attività e di gioco.
Il giardino che circonda l’edificio è a disposizione di tutti i bambini e bambine della scuola
secondo una suddivisione a settori.
Progetto educativo 2014/15
2. IL PROFILO ISTITUZIONALE DELLA SCUOLA
La scuola “Chimelli 2” è una scuola dell’infanzia equiparata gestita dal 2009 dall’Azienda
Speciale Servizi Infanzia e Famiglia - ASIF CHIMELLI, ente pubblico strumentale del Comune
di Pergine Valsugana incaricato della gestione dei servizi educativi della fascia 0-30 anni.
In linea con quanto previsto dalla legge provinciale n. 13 del 21 marzo 1977 (Ordinamento
della scuola dell’infanzia della provincia autonoma di Trento) la nostra scuola dell’infanzia,
con la partecipazione delle comunità locali e in stretta collaborazione con la famiglia, si
propone:
“il pieno sviluppo della personalità del bambino e la sua socializzazione attraverso la sua
educazione integrale e opera nel rispetto del primario dovere diritto del genitore di istruire ed
educare i figli. (…) Offrendo una effettiva eguaglianza di opportunità educative, tende a
superare i condizionamenti sociali, culturali ed ambientali per assicurare ad ognuno una
concreta realizzazione del diritto allo studio. (…) Promuove in particolare l’acquisizione di un
comune livello culturale di base che superi concretamente ogni tipo di discriminazione anche
come armonica preparazione alla frequenza della scuola dell’obbligo”.
Orario
La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 17.30 con il seguente orario:
ORARIO
7.30-8.30
ANTICIPO
8.30-9.00
ENTRATA
11.30-11.45
PRIMA USCITA INTERMEDIA
13.05-13.20
SECONDA USCITA INTERMEDIA
15.15-15.30
USCITA
15.30-16.30
POSTICIPO
16.30-17.30
Bambini iscritti
Nell’a.s. 2014/15 risultano iscritti presso la scuola dell’infanzia “Chimelli 2” 197 bambini
suddivisi in otto sezioni. Secondo quanto previsto dalla normativa provinciale, le sezioni
accolgono di norma 25 bambini e bambine di diverse fasce d’età, seguiti da due insegnanti.
Progetto educativo 2014/15
Personale
Il personale docente è composto da 21 insegnanti: 14 di sezione, 2 insegnanti supplementari
e 3 insegnanti assegnate al tempo prolungato.
Il personale d’appoggio è formato da otto operatori a tempo pieno (tra i quali il cuoco) e
quattro part - time.
Le insegnanti sono responsabili dei bambini e delle bambine loro affidati ed hanno il compito
di programmare, preparare e attuare attività educative e didattiche finalizzate all a
promozione delle competenze previste nel curricolo di scuola nel rispetto degli Orientamenti
provinciali.
Gli operatori d’appoggio si occupano della pulizia e dell’igiene dei locali e collaborano con le
insegnanti in momenti di cura come il pranzo, il sonno e l’assistenza ai servizi. Sono inoltre di
supporto nei momenti di entrata e uscita dalla scuola e nell’accompagnamento dei bambini
che usufruiscono del trasporto.
Nell’anno scolastico in corso il personale è così organizzato:
SEZIONE BIANCA
Licia Antoniolli, Daniela Guardia
SEZIONE VERDE
Gabriella Bardini, Monica Girardini
SEZIONE GIALLA
Carla Toller, Giovanna Paoli
SEZIONE BLU
Rosaria Ciola, Barbara Filippi, Marilena Oss Zattel
SEZIONE ROSSA
Tiziana Putignani, Donatella Plotegher
SEZINE
Monica Gadler, Jolanda Marcolla
ARANCIONE
SEZIONE ROSA
Vanna Planchel, Carmela Cascino, Cristina Stella
SEZIONE
Carla Slompo, Donata Dellai
AZZURRA
TEMPO
Antonella Di Francesco, Mirella Oberosler, Veronica Patton
PROLUNGATO
CUCINA
Edmondo Beber, Sabina Roat
OPERATORI
Clarita Faifer, Elena Zecchini, Nadia Girardi, Laura Sadler, Sonia
D’APPOGGIO
Iseppi, Ortensia Guerra, Rita Toller, Valentini Giorgia
Progetto educativo 2014/15
Organismi di partecipazione
In linea con quanto previsto dalla normativa provinciale, sono istituiti i seguenti organismi di
partecipazione:
IL COMITATO DI GESTIONE, composto da rappresentanti dei genitori, del personale
della scuola e del Comune. Il Comitato di gestione definisce gli orientamenti dell’attività
educativa della scuola, vigila sul funzionamento del servizio di mensa e delibera
sull'orario giornaliero, sul calendario annuale e sulle iscrizioni. Fa proposte su trasporti,
attrezzature e materiali, contatti e scambi con altre scuole e sulle questioni ritenute
rilevanti per l'attività educativo-didattica.
L'ASSEMBLEA DEI GENITORI riunisce i genitori dei bambini frequentanti, al fine di
fare proposte al Comitato di gestione e al Collegio del personale sugli aspetti
organizzativi e gestionali della scuola. L'assemblea elegge al suo interno un presidente
e un vicepresidente.
IL COLLEGIO DEL PERSONALE è composto da tutto il personale, insegnante e non,
che presta servizio nella scuola. Ad esso spetta il compito di organizzare l'attività
educativa della scuola e del personale e curare i rapporti con i genitori.
Coordinamento pedagogico
Asif Chimelli garantisce la qualità dell’offerta formativa attraverso la figura di una coordinatrice
pedagogica che, in collaborazione con il Direttore dell’Azienda, è titolare dei seguenti ambiti:
•
•
•
•
•
•
organizzazione del servizio: personale, struttura, aspetti gestionali;
programmazione delle attività: progetto educativo e didattico;
attivazione di strumenti di verifica e valutazione;
organizzazione della formazione e dell’aggiornamento;
gestione dei rapporti con le famiglie, con il territorio, con gli altri servizi;
progettualità e propositività: nel senso di progettare l’organizzazione pedagogica della
scuola, garantendo a tutti i bambini uguali opportunità di apprendimento, di crescita e di
benessere e favorendo un clima di collaborazione fra tutto il personale che opera nella
scuola al fine di realizzare gli obiettivi del servizio.
Il coordinamento pedagogico delle scuole dell’infanzia è affidato alla dott.ssa Angela
Dallago, Asif Chimelli, P.zza Garbari, n.5 - Pergine Valsugana, tel. 0461.502358
Progetto educativo 2014/15
3. I PRESUPPOSTI TEORICI
L’azione educativa e didattica della nostra scuola si fonda sui seguenti presupposti teorici,
condivisi in sede collegiale da tutti operatori:
IL BAMBINO
Ogni bambino ed ogni bambina sono unici: tutti hanno il diritto di crescere in modo globale e
armonico.
Ogni bambino ed ogni bambina sono differenti: ognuno è portatore di una storia e di vissuti
personali che vanno accolti e valorizzati.
Ogni bambino ed ogni bambina sono soggetti attivi, competenti, protagonisti del proprio agire
e delle proprie relazioni. Sono per natura curiosi, pronti a scoprire il mondo che li circonda, a
fare domande e a formulare ipotesi.
LA NOSTRA IDEA DI EDUCAZIONE
Educare significa:
proporre esperienze finalizzate alla promozione di competenze relative ai diversi
ambiti di sviluppo: comunicazione e linguaggi, azione e conoscenza, identità
personale e relazionale
condividere fini, finalità e valori in un’ottica di corresponsabilità educativa tra scuola e
famiglia
LA NOSTRA IDEA DI APPRENDIMENTO
Apprendere significa:
costruire nuove conoscenze, abilità, competenze e integrare quelle già consolidate
attraverso esperienze dirette e significative in contesti autentici, reali e problematici;
l’apprendimento non è solo un processo individuale, ma frutto della scoperta, del
confronto, della mediazione e della condivisione con gli altri.
LA NOSTRA IDEA DI SCUOLA
La scuola dell’infanzia è:
un servizio educativo dove vivere relazioni sociali al di fuori della famiglia; è uno
contesto pensato e organizzato per rispondere ai bisogni del bambino, per stimolare,
Progetto educativo 2014/15
sostenere e promuoverne la crescita, la conquista dell’identità e dell’autonomia;
un’istituzione che collabora con la famiglia e con la comunità locale al pieno sviluppo
della personalità del bambino.
LA NOSTRA IDEA DI INSEGNAMENTO
Insegnare significa:
intervenire a livello educativo e didattico in modo intenzionale per favorire la
promozione di competenze in relazione di diversi ambiti di sviluppo;
organizzare una pluralità di contesti – percorsi, spazi, tempi, materiali e gruppi - per
promuovere apprendimenti sempre più formalizzati.
LA NOSTRA IDEA DI INSEGNANTE
L’insegnante è chiamato a:
promuovere un clima accogliente, positivo e cooperativo. La scuola deve, infatti,
diventare una “comunità di relazioni” dove ciascuno possa sentirsi accolto, valorizzato
e stimato;
essere mediatore tra il bambino e il mondo dei significati;
condividere, con la famiglia e la comunità locale, la responsabilità di educare.
Progetto educativo 2014/15
4. IL CURRICOLO
L’azione educativa e didattica della scuola si fonda sugli Orientamenti dell’attività educativa
della scuola dell’infanzia stabiliti a livello provinciale (D.p. 15 marzo 1995) e su un “Curricolo
per competenze” elaborato dal gruppo di lavoro.
Di seguito (vedi Allegato) si riportano le competenze da promuovere suddivise in tre ambiti “Comunicazione”, “Azione e conoscenza”, “Identità personale e relazionale”. Esse
rappresentano i macro obiettivi che orientano tutte le attività, i percorsi, le esperienze che i
bambini sperimentano nei diversi momenti della giornata educativa: in sezione, in
intersezione e al prolungamento.
Progetto educativo 2014/15
6. PROGETTO LINGUE EUROPEE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Anche per l’a.s. 2014/15 si intende proseguire nell’azione di promozione e sostegno
all’apprendimento delle lingue europee da parte dei bambini frequentanti le scuole
dell’infanzia di Asif Chimelli.
Nella scuola dell’infanzia “Chimelli 2” l’obiettivo è quello di promuovere un accostamento
precoce alla lingua inglese secondo un approccio coerente con le specificità pedagogiche e
metodologiche di questo servizio. Il progetto si fonderà sui seguenti presupposti:
sensibilizzare i bambini ad un codice linguistico diverso da quello materno;
favorire, in una prospettiva interculturale, non solo la conoscenza di una lingua, ma di un
mondo diverso da quello familiare e scolastico favorendo la motivazione, la curiosità e
l’apertura mentale verso il diverso da sé;
valorizzare l’alto valore formativo di un accostamento precoce alle lingue straniere:
sensibilizzare i bambini a suoni nuovi, all’osservazione del non verbale, all’ascolto delle
tonalità e del ritmo della voce permette, infatti, di appropriarsi inconsapevolmente di un
nuovo codice comunicativo, apprendimento che favorisce lo sviluppo cognitivo e la
plasticità cerebrale.
Il progetto si andrà ad articolare, a partire dal mese di novembre 2014, in incontri a cadenza
settimanale, per un totale di 20 settimane. Il progetto sarà curato da una collaboratrice
esterna dotata di elevate competenze linguistiche e professionalità nella conduzione di
bambini della fascia 3-6 anni. Il percorso prevede l’utilizzo della lingua straniera in sezione nel
corso di due appuntamenti settimanali di mezzora ciascuno e l’attivazione di un laboratorio
linguistico riservato ai bambini del gruppo “grandi”.
In entrambi i percorsi l’obiettivo sarà quello di promuovere la capacità di apprendere in
maniera indiretta avvalendosi di linguaggi diversi - in particolare quello del corpo - per favorire
la comprensione e la trasmissione di significati in lingua straniera. I bambini saranno coinvolti
in situazioni motivanti, vicine alle esperienze quotidiane affinché il “fare con la lingua” si
integri con le altre attività curricolari e le routine proposte abitualmente.
Progetto educativo 2014/15
7. L’ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA
La giornata educativa nella scuola dell’infanzia si articola in attività libere e strutturate, routine
ed esperienze relazionali, tutte di pari valore educativo. Impegno delle insegnanti è quello di
offrire ai bambini e alle bambine la possibilità di:
trascorrere la giornata a scuola con serenità e in un clima di benessere;
rendere vera e concreta in tutte le fasi della giornata l’ idea di bambino, unico, attivo e
competente alla base di questo progetto.
Di seguito viene presentata nel dettaglio l’articolazione della giornata educativa di quest’anno,
le attività che intendiamo proporre e il significato pedagogico dei vari momenti.
LA NOSTRA GIORNATA
ORGANIZZAZIONE TIPO
ATTIVITA’
DI ATTENZIONI
ATTIVATE
Gli
iscritti
all’anticipo
sono
suddivisi in quattro
gruppi: due gruppi
nel
salone
di
sinistra e due nel
salone di destra
Gioco libero e
attività individuali e
di piccolo gruppo
nei vari angoli della
sezione
I
bambini
sono
ACCOGLIENZA accolti nella sezione
DEL MATTINO di
riferimento
dall’insegnante.
Gioco libero e
attività
libere
/strutturate
individuali e/o di
ANTICIPO
L’insegnante
raccoglie
le
comunicazioni dei
genitori e ne cura il
passaggio
alle
insegnanti
di
riferimento.
PARTICOLARI
L’insegnante predispone un
clima
favorevole,
cura
un’adeguata
accoglienza,
sostenendo i bambini nel
distacco dai genitori e nel
ritrovare ogni giorno relazioni,
giochi e attività.
L’insegnante
accoglie
i
bambini offrendo a ciascuno
un tempo adeguato per
inserirsi con serenità ed
Progetto educativo 2014/15
Coloro
che piccolo gruppo nei
usufruiscono
del vari angoli della
trasporto
sono sezione.
accompagnati
in
sezione
da
un’operatrice
che
ha
cura
di
trasmettere
all’insegnante
eventuali
comunicazioni
da
parte delle famiglia.
SEZIONE
iniziare una nuova giornata
insieme. I bambini sono
accompagnati dai genitori fin
dentro la scuola: la presenza di
mamma e papà rappresenta
quotidianamente una “base
sicura” da cui partire per
affrontare con serenità la
giornata educativa.
A scuola ogni bambino ha un
piccolo
spazio
personale
contrassegnato dalla propria
fotografia dove riporre gli
oggetti personali.
Dopo il momento dell’accoglienza, ogni La prima parte della giornata è
sezione comincia la propria giornata con caratterizzata da “routine” che
alcuni rituali.
si ripetono quotidianamente.
La prevedibilità e la regolarità
Uno dei rituali più importanti e condivisi è di questi momenti rassicura i
quello del cerchio. I bambini si siedono bambini da un punto di vista
insieme
all’adulto
nello
spazio affettivo: oltre a rendere
predisposto nella sezione. In questo leggibile il contesto, dà loro la
momento di circle time si parla, si possibilità
di
sentirsi
discute, si racconta, si fa l’appello, si riconosciuti nei propri bisogni
aggiorna il calendario, si mostrano o di cura, relazione, ecc… e di
raccontano le novità della giornata, si acquisire piccole e grandi
assegnano gli incarichi: è l’occasione per autonomie.
sollecitare riflessioni e scoperte, creando
una circolarità di contenuti e di idee.
Bagno - “saper fare da soli” è una delle
conquiste più importanti: si tratta di
imparare a svolgere in autonomia le
pratiche connesse alla “cura di sé”. Il
bagno è un altro momento importante
della mattinata che porta il bambino a
scoprirsi sempre più autonomo e capace.
Progetto educativo 2014/15
Spuntino – nel corso della mattinata si
consuma insieme la merenda preparata
dal cuoco. Si tratta di un momento di
convivialità, scambio, occasione per
accostarsi a nuovi sapori e acquisire
buone
abitudini
alimentari.
Il
coinvolgimento e la partecipazione attiva
dei bambini vengono favoriti attraverso
l’assunzione di piccoli incarichi.
Una volta al mese la merenda è
consumata nel salone insieme agli altri
compagni
per
festeggiare
il
“complemese”.
INTERSEZIONE Le attività di intersezione si articolano in proposte educativo-didattiche
programmate sulla base del Progetto didattico annuale, articolato in
moduli. I gruppi di intersezione riuniscono bambini e bambine della stessa
età – 3,4,5 anni – appartenenti alle diverse sezioni al fine di offrire a tutti la
possibilità di sperimentare raggruppamenti diversi da quello di
appartenenza ed essere protagonisti di percorsi educativi-didattici calibrati
sui bisogni specifici delle diverse fasce d’età.
PRANZO
Il pranzo è occasione di convivialità, di
relazione, di acquisizione di corrette
abitudini alimentari e di autonomie. I
bambini sono coinvolti in modo attivo
nell’apparecchiatura e ricoprendo il ruolo
di “camerieri” secondo una turnazione
condivisa dal gruppo.
Le insegnanti ed il personale
ausiliario sostengono i bambini
nel pranzo, situazione sociale
ben
diversa
dall’intimità
familiare, caratterizzata da
numerose
opportunità
di
relazione e da comportamenti
sociali condivisi.
NANNA
A conclusione del pranzo si forma un
nuovo gruppo, quello dei “bambini della
nanna”. Si tratta di bambini di tre anni e
di qualche bambino di quattro anni che,
trascorrendo a scuola molte ore
(dall’anticipo
fino
al
posticipo),
necessitano di un momento di risposo.
Dormire a scuola rappresenta
per il bambino un momento
delicato: si tratta di rivivere, in
un contesto diverso, una
routine tipica del mondo
familiare.
Per
questo
motivo
è
Progetto educativo 2014/15
Il momento della nanna è affidato al
personale ausiliario e, a partire dalle
14.30, alle insegnanti del posticipo.
I bambini hanno la possibilità di dormire
fino alle 14.50 circa. I primi ad essere
risvegliati
sono
i
bambini
che
usufruiscono del trasporto.
necessario
attivare
varie
attenzioni. In primo luogo, lo
spazio della nanna va pensato
come
un
luogo
sereno,
piacevole, capace di donare al
bambino
un
senso
di
sicurezza.
Per
facilitare
l’addormentamento si leggono
storie, si cantano ninne nanne
o
si
ascoltano
musiche
rilassanti.
Non tutti i bambini hanno la
stessa
modalità
di
addormentamento:
per
qualcuno è sufficiente stringere
tra le mani un oggetto portato
da casa, mentre per altri è
necessaria
la
“coccola”
dell’adulto.
La stessa attenzione e cura va
prestata per il momento del
risveglio,
nel
quale
è
importante rispettare i tempi e
le necessità di ognuno.
USCITA
INTERMEDIA
Prima di pranzo e dopo pranzo è prevista
la possibilità di un’uscita intermedia per i
bambini che, occasionalmente, non si
fermano nel pomeriggio.
Si tratta di un momento
importante
dove
ritrovare
mamma e papà e salutare
compagni
e
insegnanti.
Salutarsi e darsi appuntamento
al
giorno
successivo
contribuisce a rafforzare il
senso di appartenenza al
gruppo e offre, soprattutto ai
più piccoli, elementi di stabilità
e prevedibilità.
POMERIGGIO
IN SEZIONE
Dopo un momento di rilassamento La sezione è uno spazio ed un
dedicato al racconto di una storia “letta tempo importante dove il
Progetto educativo 2014/15
ad alta voce” dall’insegnante o all’ascolto
di un brano musicale, proseguono le
attività di sezione. Il percorso sezionale
viene programmato sulla base dei bisogni
e degli interessi emersi nei diversi gruppi
e sulla base dei moduli definiti
collegialmente.
Il pomeriggio è anche occasione di uscire
in giardino, spazio che offre valide
possibilità
di
gioco,
scambio,
osservazione, esplorazione, confronto.
Al termine del pomeriggio i bambini
rientrano nelle rispettive sezioni per
agevolare la formazione dei gruppi del
posticipo
e
prepararsi
al
ricongiungimento con i genitori
USCITA
Il ricongiungimento con mamma e papà
avviene in sezione: i bambini attendono
l’arrivo dei genitori proseguendo le attività
che li hanno visti protagonisti nel
pomeriggio. Vengono privilegiate, in
particolare, proposte tranquille (es. un
gioco a piccoli gruppi) così da creare un
contesto
sereno
che
faciliti
il
ricongiungimento.
I bambini che usufruiscono del servizio di
trasporto vengono accompagnanti alla
porta dal personale ausiliario. L’attesa del
pullmino è fatta nell’atrio, su comodi
divanetti: contesto ideale per raccontarsi
e condividere le ultime emozioni della
giornata.
bambino ha la possibilità di:
condividere
spazi
ed
oggetti comuni;
sviluppare le proprie abilità
sociali;
stabilire
relazioni
con
bambini di diverse età;
comprendere il significato e
l’utilità di semplici regole
condivise;
instaurare relazioni positive
con gli adulti di riferimento;
sviluppare competenze nei
diversi ambiti (linguistico,
logico, ecc.) sulla base di
una progettualità condivisa.
Come la giornata era iniziata
con l’accoglienza e la presa in
carico del bambino da parte di
un’insegnante,
così
si
conclude con un saluto e un
arrivederci
al
giorno
successivo.
Progetto educativo 2014/15
POSTICIPO
Le insegnanti raccolgono i bambini che si
fermano a posticipo nelle diverse sezioni,
li accompagnano in bagno e poi si
ritrovano per la merenda.
La merenda inizia alle 15.20 e si finisce
alle
15.50
circa:
si
svolge
nell’intersezione rossa, nel salone
centrale e nella sezione bianca.
Dalle 16.00 alle 17.30 ci si divide in 3
sottogruppi, protagonisti di attività
programmate sulla base di un progetto
ad hoc.
Il tempo del posticipo è
caratterizzato da bisogni, in
parte diversi da quelli che
caratterizzano altre parti della
giornata educativa È un tempo
in cui è importante rilassarsi,
allentare il ritmo, ma anche
ritrovarsi con compagni di
diverse sezioni formando un
“gruppo” che nel corso del
tempo acquisisce però una sua
identità.
Progetto educativo 2014/15
8. I RAGGRUPPAMENTI DEI BAMBINI
Nel corso della giornata i bambini hanno la possibilità di sperimentare modalità di
raggruppamento diversificate: i gruppi dell’anticipo, il gruppo sezione, il gruppo intersezione, il
gruppo del posticipo. Lontane dal creare disorientamento, queste forme di aggregazione
diversificate rispondono ad una precisa idea di bambino, che fin da piccolo si dimostra
competente anche a livello sociale, capace di vivere “relazioni multiple” e significative con
bambini e insegnanti diversi.
GRUPPO ANTICIPO
Il gruppo anticipo è formato dai bambini che usufruiscono del tempo scuola facoltativo che va
dalle 7.30 alle 8.30. É il momento iniziale della giornata ed è dedicato all’accoglienza dei
bambini.
Nel salone di destra il gruppo dell’anticipo si ritrova nella sezione blu con le insegnanti
Rosaria e Barbara a cui si affiancano, a partire dalle 8.00, le insegnanti Licia e Daniela. Nel
salone di sinistra sono stati attivati due gruppi: il primo assegnato alle insegnanti Carla e
Donata che accolgono i bambini nella sezione azzurra a partire dalle 8, il secondo alle
maestre Vanna e Carmela che utilizzano la sezione rosa a partire dalle 7.30.
Il gruppo dell’anticipo è il luogo nel quale ha inizio la giornata educativa. Per rispettare i tempi
e gli interessi di ognuno sono privilegiate attività libere nei diversi angoli delle sezioni e
momenti di scambio con le insegnanti di riferimento e i compagni.
GRUPPO INTERSEZIONE
Uno spazio particolare sarà riservato anche quest’anno ai gruppi di intersezione che saranno
omogenei per età. Questa scelta è motivata dalla necessità di proporre un lavoro mirato ai
bisogni e alle competenze delle diverse fasce d’età: 3, 4 e 5 anni. I gruppi di intersezione si
formano al mattino, dalle 10.10 alle 11.30, fascia della giornata che vede la compresenza di
tutte le insegnanti.
Per l’anno scolastico in corso i gruppi intersezionali saranno così organizzati:
salone destra: Daniela, Giovanna,
GRUPPI MEDI
salone sinistra: Donatella, Carla,
Progetto educativo 2014/15
salone destra: Barbara, Monica, Licia
GRUPPI PICCOLI
salone sinistra: Monica, Carmela, Donata
salone destra: Gabriella, Carla, Rosaria
GRUPPI GRANDI
salone sinistra: Jolanda, Vanna, Tiziana
GRUPPO POSTICIPO
Il gruppo del posticipo è composto da bambini provenienti dalle otto sezioni. Il posticipo è
l’ultima tappa della giornata a scuola: è un’esperienza particolare in cui prevale il bisogno di
rilassarsi, di “allentare il ritmo”, di far sedimentare le tante esperienze vissute, ma anche di
stringere relazioni con bambini appartenenti a sezioni diverse. Obiettivo centrale diventa
allora ricomporre storie diverse e costruire un gruppo che sta bene insieme
Il gruppo del posticipo si articola in tre sottogruppi: un gruppo omogeneo per età, seguito
dalla maestra Veronica, e due gruppi misti di bambini seguiti dalle insegnanti Antonella e
Mirella.
La merenda è per tutti un momento conviviale: mentre si mangia, ci si guarda, si parla, ci si
racconta. Fare merenda a scuola diventa anche un’occasione acquisire nuove competenze,
comportamenti che concorrono al raggiungimento dell’autonomia personale: ogni bambino è
invitato a preparare il proprio posto, riordinare e raccogliere le proprie cose, scegliere e
assaggiare i cibi proposti e aiutarsi a vicenda.
Per quanto riguarda le attività, in corso d’anno saranno proposti tre moduli che risponderanno
via via alle esigenze dei tre gruppi. Dedicheremo ampio spazio al gioco, attività privilegiata
che favorisce l’apprendimento, la simbolizzazione e la socializzazione. All’interno della
situazione ludica l’insegnante si pone come mediatore e come stimolo per favorire
l’evoluzione del gioco stesso; avrà poi cura di allontanarsi progressivamente, man mano che
il gioco si svolge in autonomia.
Progetto educativo 2014/15
9. L’ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI MATERIALI
9.1. Spazi
Lo spazio rappresenta una risorsa fondamentale nella scuola dell’infanzia. Si tratta di un
“linguaggio silenzioso” portatore di significati educativi, costantemente in dialogo con chi lo
abita.
Nella nostra scuola lo spazio viene progettato alla luce dei seguenti criteri:
•
favorire aggregazioni diversificate (il grande gruppo, il piccolo gruppo, il lavoro e il
gioco a coppie o individuale);
•
sostenere la relazione e la comunicazione bambino-bambino e bambino-adulto;
•
favorire lo sviluppo dell’autonomia individuale;
•
favorire lo sviluppo delle competenze cognitive attraverso la ricerca e la
sperimentazione.
Nelle sezioni sono allestiti spazi diversi – i cosiddetti “angoli” – ciascuno con una propria
specificità. Indicativamente in ogni sezione è presente:
ANGOLO DEL GIOCO SIMBOLICO
È uno spazio nel quale vengono ricostruiti
contesti di vita quotidiana (la casa, il negozio,
l’ufficio). Si tratta di un contesto che favorisce
il gioco e il pensiero simbolico consentendo al
bambino di evocare ed interpretare relazioni e
ruoli diversi.
ANGOLO DELLA PROGETTAZIONE
Attraverso la disponibilità di materiale strutturato e
non, viene favorito il pensiero ideativo (progettare
e costruire), ma anche la cooperazione (il fare
con), il rispetto delle idee degli altri, l’autocontrollo.
ANGOLO LETTURA
La “biblioteca di sezione” avvicina i bambini al
mondo della lettura ed offre uno spazio raccolto
dove ritrovarsi in piccoli gruppi o da soli per un
momento di “relax” e di conversazione.
Progetto educativo 2014/15
ANGOLO DEI GIOCHI DA TAVOLO
Su scaffali aperti, vengono predisposti giochi da
tavolo che favoriscono lo sviluppo del pensiero, la
capacità di attenzione, ma anche abilità sociali
importanti come il saper collaborare in piccolo
gruppo, rispettare il proprio turno, ecc.
ANGOLO GRAFICO PITTORICO
In questo spazio sono a disposizione dei bambini
una varietà di materiali (carta di vario tipo, colori,
pennelli, tempere, colori a cera, acquerelli, matite,
forbici…) che permettono di sperimentare in modo
libero o guidato tecniche diverse.
ANGOLO DEL CERCHIO
È lo spazio in cui il gruppo sezione si ritrova al
mattino. È lo spazio in cui raccontare, descrivere,
dialogare,
argomentare,
formulare
ipotesi,
costruire insieme nuove conoscenze.
9.2. Materiali
In sezione e negli spazi di intersezione i bambini hanno a disposizione diversi materiali:
naturali, poveri, di recupero, strutturati e sussidi didattici. Il loro impiego permette un uso
diversificato, finalizzato e originale all’interno di situazioni libere, guidate o sostenute
dall’insegnante in piccolo o grande gruppo.
Progetto educativo 2014/15
10. L’OSSERVAZIONE
La conoscenza attenta e puntuale dei bambini, delle competenze che hanno raggiunto nei
diversi ambiti (cognitivo, linguistico, affettivo-emotivo, relazionale, ecc.), delle loro risorse,
motivazioni, interessi e di eventuali difficoltà e bisogni costituisce la base della progettazione
educativa e didattica di scuola.
A tal fine il gruppo di lavoro utilizza uno strumento di ricerca fondamentale in ambito
pedagogico: l’osservazione.
Essa rappresenta lo strumento privilegiato della professionalità educativa, che consente di
accogliere ciascun bambino nella specificità dei suoi bisogni e dei suoi ritmi di sviluppo.
Attraverso l’osservazione si possono leggere i comportamenti dei bambini attribuendo loro un
significato per poi fondare su questo le strategie e la progettazione didattico – educativa in
un’ottica di promozione delle risorse.
L’osservazione serve dunque per:
per progettare e ri-progettare il percorso educativo - didattico;
per valutare gli obiettivi raggiunti e il percorso fatto;
per valutare l’interazione dell’insegnante con il bambino e del bambino con
l'insegnante;
per rispondere adeguatamente ai bisogni dei bambini a partire dall’organizzazione di
spazi e materiali presenti.
Cosa osservare
Il gruppo di lavoro utilizza l’osservazione per:
rilevare bisogni educativi, competenze, eventuali difficoltà di ciascun bambino così da
proporre interventi educativi mirati;
individuare le dinamiche relazionali del gruppo;
individuare dove convergere l’interesse dei bambini in modo da indirizzare le attività
proposte.
Quando osservare
Il gruppo di lavoro si impegna ad effettuare osservazioni:
all’inizio dell’anno scolastico per rilevare le modalità di relazione e le competenze del
bambino al momento dell’ingresso alla scuola dell'infanzia;
durante l’anno poiché tutti i momenti della giornata offrono occasioni importanti per
l’osservazione di comportamenti e stili di apprendimento. In particolare osserviamo i
bambini:
nei momenti di routine;
nei momenti di gioco libero;
nei momenti di attività strutturata per rilevare le competenze acquisite.
Come osservare
Per osservare vengono utilizzati i seguenti strumenti:
carta e penna;
macchina fotografica o videoregistrazioni;
griglie strutturate;
conversazioni mirate.
Progetto educativo 2014/15
11. LA VERIFICA
Verificare significa registrare il raggiungimento degli obiettivi specifici, delle competenze che i
bambini raggiungono e il loro livello generale di sviluppo.
La verifica è uno strumento di lavoro utilizzato in corso d’anno con i seguenti obiettivi:
Inizio anno: per delineare le abilità, le conoscenze e le competenze con le quali ogni
bambino entra a scuola.
In corso d’anno: per riprogettare le proposte educative e i percorsi di apprendimento.
A fine anno: per verificare le competenze acquisite dai bambini, anche in un’ottica di
continuità con la scuola primaria.
Si verifica attraverso i seguenti strumenti:
osservazione occasionale e sistematica;
attività specifiche e mirate di tipo grafico, verbale o motorio al fine di verificare gli
eventuali cambiamenti avvenuti a seguito di un intervento.
12. LA VALUTAZIONE
La valutazione all’interno della scuola dell’infanzia si rifà ad un modello di tipo formativo, il cui
scopo è promuovere nelle insegnanti una sempre maggiore consapevolezza rispetto al
proprio agire educativo, incrementare le competenze professionali ed esplicitare le idee che
fondano il proprio lavoro. Si tratta dunque di una valutazione rispetto ai processi e alle
metodologie di lavoro più che ai risultati.
Il gruppo di lavoro dedica alla valutazione due appuntamenti annuali: di norma, a gennaio e a
giugno. In queste occasioni il gruppo di lavoro si confronta sia sugli aspetti di tipo gestionale
organizzativo, sia sulla progettazione educativo-didattica per apportare eventuali
aggiustamenti e modifiche. Si valutano in particolare:
validità e adeguatezza del processo educativo;
l’adeguatezza dell’organizzazione in merito a spazi, tempi, materiali, interventi
programmati e raggruppamento dei bambini.
Gli strumenti utilizzati per la valutazione sono:
confronto tra le insegnanti in sede collegiale;
osservazioni;
elementi raccolti con gli strumenti di verifica.
Progetto educativo 2014/15
13. LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione è uno strumento importante di riflessione e di analisi dei percorsi e
dell’attività svolte, nonché uno strumento per “socializzare” e “rendere visibili” ai bambini, alle
famiglie, alle insegnanti stesse e al territorio le esperienze, ma anche i gesti, i sentimenti, le
emozioni, i vissuti che caratterizzano la quotidianità della nostra scuola.
La documentazione è il luogo della comunicazione e della condivisione del progetto
educativo- didattico e consente di:
conservare la memoria di esperienze vissute, lasciare traccia di processi evolutivi e
percorsi educativi;
comunicare ciò che si ritiene importante e rilevante nell’esperienza scolastica
mettendo in luce ciò che si fa con i bambini e dando valore a ciò che accade;
far riflettere lo stesso gruppo di lavoro sul proprio agire quotidiano per elaborare un
percorso pedagogico coerente e consapevole.
Si documenta per:
•
I BAMBINI che si rendono conto che il loro fare è importante, ricordano esperienze
significative e piccole / grandi conquiste;
•
I GENITORI che si sentono parte delle esperienze dei figli e partecipi nel loro processo
di crescita;
•
GLI INSEGNANTI ai quali offre possibilità di riflessione e confronto per l’elaborazione
di un percorso educativo e didattico sempre più coerente e consapevole.
I nostri strumenti di documentazione:
•
“Informa genitori”: è lo spazio di comunicazione tra scuola e famiglia nel quale si
potranno trovare avvisi relativi all’organizzazione scolastica generale, il Progetto
educativo annuale e la programmazione periodica elaborata dal gruppo di lavoro delle
insegnanti. Parte dell’Informagenitori è dedicato alla documentazione del progetto
educativo-didattico: di norma a cadenza mensile i genitori potranno dunque visionare il
percorso dei diversi gruppi e partecipare all’attività didattica ed educativa della scuola.
•
“Diario del bambino”: è un raccoglitore che ripercorre il percorso del bambino nella
scuola dell’infanzia. Non è una raccolta di prodotti, ma un “diario” del percorso svolto,
che testimonia attraverso fotografie, disegni, stralci di osservazioni le conquiste
raggiunte, le competenze acquisite, i vissuti del bambino a scuola.
Progetto educativo 2014/15
14. L’AMBIENTAMENTO
L’ambientamento alla scuola dell'infanzia rappresenta, sia per il bambino sia per la sua
famiglia, una nuova esperienza, spesso il primo distacco.
Per consentire un approccio alla nuova realtà sereno e consapevole, la scuola predispone un
percorso di ambientamento che si pone i seguenti obiettivi educativi:
Per il BAMBINO
favorire il distacco graduale della figura genitoriale;
costruire un rapporto affettivo di fiducia e rassicurazione con le persone di riferimento
all’interno della scuola;
conoscere gradualmente l’ambiente e instaurare con esso un rapporto di familiarità;
favorire gradualmente la relazione con i pari.
Per i GENITORI
favorire il distacco graduale dal bambino;
costruire un graduale rapporto di fiducia, rassicurazione e dialogo con gli insegnanti di
riferimento per garantire una crescente collaborazione e coerenza educativa tra scuola
e famiglia;
conoscere e familiarizzare con l’ambiente.
La scuola si impegna a
creare un clima sereno e accogliente;
preparare spazi e materiali che sappiano rispondere in modo ai bisogni dei bambini;
favorire attività funzionali al consolidamento della vita comunitaria, la cui ritualità
giornaliera è fonte di sicurezza per il bambino.
Tempi e modalità dell’ambientamento:
•
L’ISCRIZIONE: è il primo momento di conoscenza della scuola e della sua
organizzazione da parte dei genitori.
•
LA RIUNIONE CON I GENITORI: prima dell’inizio della frequenza a scuola del
bambino, la scuola invita le nuove famiglie per un momento di incontro per presentare
il progetto educativo e fornire una prima informazione sui percorsi educativi e sulle
modalità di accoglienza dei bambini.
•
LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA: è un incontro tra bambini, genitori e insegnanti e
rappresenta per il bambino un’importante occasione di conoscenza dell’ambiente
scolastico e delle figure in esso presenti. Si svolge solitamente a giugno, prima della
chiusura dell'anno scolastico antecedente la frequenza del bambino.
•
COLLOQUIO INDIVIDUALE: ci s’incontra prima dell’inizio della frequenza del bambino
per uno scambio d’informazioni tra genitori e futuri insegnanti per cominciare a
conoscersi. È uno spazio in cui il genitore è invitato a raccontare le abitudini di vita del
bambino a casa, presentare eventuali bisogni e necessità particolari e porre
all’insegnante eventuali dubbi o domande rispetto all’ambientamento. Per gli
Progetto educativo 2014/15
insegnanti è l'occasione per raccogliere le attese che il genitore nutre nei confronti del
servizio scolastico.
•
PRIME SETTIMANE DI AMBIENTAMENTO: durante questa fase la scuola prevede
per i nuovi iscritti un orario ridotto che via via aumenta fino al raggiungimento
dell’orario completo dalla terza settimana. Nei primi giorni è prevista la presenza di un
genitore per garantire un graduale distacco secondo le modalità concordate con
l’insegnante. Nel periodo dell'inserimento le proposte ai bambini saranno finalizzate a
favorire l’elaborazione della separazione, la costruzione di nuovi legami, la relazione
graduale con i pari, la conoscenza e l’uso degli spazi della scuola e della propria
sezione di riferimento.
Progetto educativo 2014/15
15. L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Nella scuola “Chimelli 2” sono presenti alcuni bambini con Bisogni Educativi Speciali seguiti
da insegnanti supplementari che affiancano le colleghe di sezione e sono responsabili della
progettazione e realizzazione del Piano educativo individualizzato (P.e.i.).
Il P.e.i. è uno strumento di programmazione individualizzata che permette di ideare e attuare
percorsi educativo-didattici funzionali ai bisogni dei singoli bambini affinché ciascuno possa
sviluppare, al di là delle difficoltà personali, le proprie competenze e partecipare in modo
attivo al contesto scolastico.
Pur essendo uno strumento di programmazione individualizzata, il P.e.i. è da intendersi come
uno strumento condiviso e co-costruito, espressione delle scelte collegiali di tutta la comunità
scolastica che nell’organizzazione generale del servizio, nella programmazione annuale e
periodica deve tener conto dei bisogni e delle potenzialità di tutti affinché la “normalità del fare
scuola” rappresenti una “risorsa” anche per chi manifesta piccole o grandi difficoltà.
I bambini con bisogni educativi speciali sono seguiti da un Gruppo di lavoro interdisciplinare
formato dagli insegnanti di riferimento, dalla coordinatrice pedagogica, dai genitori e dagli
operatori socio-sanitari che li hanno in carico. Il gruppo di lavoro condivide il “profilo di
funzionamento” dell’alunno e individua gli obiettivi che nel lungo, medio e breve termine
dovranno orientare gli interventi e le scelte operative da adottare a scuola.
Nel corso dell’anno scolastico si compiono delle costanti verifiche sugli obiettivi prefissati e
sull’efficacia degli interventi educativi stabiliti attraverso un confronto costante fra le
insegnanti di riferimento - di sezione e supplementari - la coordinatrice pedagogica e i
genitori. Questi ultimi sono invitati mensilmente ad un colloquio individuale, occasione
importante per confrontarsi sul percorso educativo del bambino e condividere le osservazioni
raccolte nel contesto scolastico e familiare.
Come sottolineato negli Orientamenti provinciali, siamo convinti che la presenza di bambini e
bambine con bisogni educativi speciali “costituisce un’occasione di maturazione per tutti, dalla
quale imparare a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una
caratteristica di emarginazione (cit.)”.
Progetto educativo 2014/15
16. IL RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA
Le famiglie, quali contesti primari di crescita e socializzazione a cui i bambini e le bambine
appartengono, rivestono un ruolo centrale nel perseguire le finalità che la scuola si propone.
Come si legge negli Orientamenti: “il compito educativo coinvolge con assoluta priorità la
famiglia quale luogo primario di crescita e di sviluppo”. Insegnanti e genitori sono dunque
corresponsabili del processo di costruzione della personalità infantile e per questo sono
chiamati a cooperare e interagire in una circolarità di comunicazione.
Per favorire la costruzione di un patto di “alleanza educativa”, la scuola si impegna ad offrire i
seguenti momenti, pensati come concrete opportunità di conoscenza reciproca, condivisione
di obiettivi e collaborazione:
•
RIUNIONE DI PRE AMBIENTAMENTO CON I GENITORI DEI NUOVI ISCRITTI per la
presentazione della scuola (maggio-giugno);
•
FESTA DELL’ACCOGLIENZA rivolta ai bambini e alle loro famiglie (giugno);
•
COLLOQUIO DI PRE AMBIENTAMNETO per favorire la conoscenza reciproca ed
offrire informazioni utili alla frequenza scolastica (giugno);
•
COLLOQUI INDIVIDUALI: sono previsti almeno due colloqui annuali per bambino;
•
INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO;
•
INCONTRO FINALE per la presentazione del percorso didattico;
•
MOMENTI DI FESTA per favorire l’aggregazione e la conoscenza tra le famiglie
(Natale, Festa dei grandi);
•
SPAZIO “INFORMAGENITORI” dedicato alle comunicazioni scuola-famiglia e alla
documentazione dell’esperienza scolastica.
•
ACCOGLIENZA E RICONGIUNGIMENTO: anche l’accoglienza del mattino e il
ricongiungimento pomeridiano rappresentano momenti importanti di scambio fra
scuola e famiglia. I genitori sono invitati ad “entrare in sezione” per accompagnare e
ritrovare il bambino e ritagliare un breve momento di scambio quotidiano con gli
insegnanti.
Progetto educativo 2014/15
17. LA CONTINUITÀ
“ La continuità del percorso educativo non significa né uniformità né assenza di articolazioni,
consiste, piuttosto, nel considerare il percorso secondo una logica di sviluppo coerente che
valorizzi le competenze acquisite dal bambino e riconosca la specificità e la pari dignità di
ciascuna scuola e di ciascuna agenzia formativa nella diversità dei rispettivi ruoli e delle
differenti funzioni. In senso longitudinale, è necessario attuare opportune forme di
coordinamento, sul piano istituzionale, pedagogico e curricolare, tra i diversi momenti della
carriera scolastica”. (Orientamenti provinciali)
La scuola dell’infanzia elabora, nell’ambito della programmazione educativa annuale, percorsi
di continuità educativa fra nido d’infanzia e scuola dell’infanzia e fra scuola dell’infanzia e
scuole primarie del territorio. La continuità educativa nasce dall’esigenza di garantire a ogni
bambino un percorso formativo che, pur nella discontinuità dei servizi, sia unitario e
accompagnare bambini e famiglie in un “passaggio” tanto importante quanto “delicato”.
17.1. Continuità scuola dell’infanzia – nido d’infanzia
Il passaggio di un bambino dal nido alla scuola dell’infanzia è una tappa importante che va
preparata, accompagnata e condivisa da genitori, educatori e futuri insegnanti. Per i bambini
si tratta di andare alla scoperta di un “mondo nuovo”, dove incontrare nuovi compagni e nuovi
insegnanti che li guideranno in un ambiente educativo in parte diverso da quello del nido. Gli
educatori dovranno sostenerli, accogliendo la fatica e la “sana preoccupazione” di lasciare un
ambiente conosciuto, ma anche incoraggiare la curiosità e il piacere di cominciare una nuova
avventura. I futuri insegnanti sono chiamati a “porsi in ascolto” per comprendere i bisogni e le
attese dei più piccoli e delle loro famiglie e progettare un contesto educativo accogliente.
Il percorso di continuità scuola dell’infanzia /nido d’infanzia si articolerà su due livelli: un
confronto fra educatori e insegnanti su un tema specifico e un percorso di conoscenza
dedicato ai bambini che nel prossimo anno scolastico cominceranno la frequenza alla scuola
dell’infanzia.
•
LABORATORIO CONTINUITÀ - Attraverso un percorso formativo comune educatrici
di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia avranno modo di confrontarsi al fine di
progettare in modo condiviso le visite di continuità previste fra bambini.
•
A PICCOLI PASSI VERSO LA SCUOLA DELL’INFANZIA - Nel corso della primavera
2015 i bambini dei nidi “Il Castello”, “Giarsole” e “Bucaneve” avranno la possibilità di
conoscere la nostra scuola dell’infanzia attraverso un percorso di visita che li porterà a
familiarizzare gradualmente spazi, tempi e attività della scuola dell’infanzia.
Progetto educativo 2014/15
17.2. Continuità scuola dell’infanzia / scuola primaria
Il percorso di continuità tra scuola dell’infanzia e scuole primarie del territorio prevede, anche
per quest’anno scolastico, un confronto tra insegnanti e un progetto specifico dedicato ai
bambini.
•
LABORATORIO CONTINUITÀ - Attraverso un percorso formativo comune e la
creazione di un “gruppo di lavoro”, insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria
continueranno a confrontarsi sul tema dell’acquisizione della lingua da parte dei
bambini stranieri al fine di comprendere i meccanismi sottesi al complesso fenomeno
del bilinguismo e individuare strategie e percorsi che possano accompagnarli nel
delicato passaggio dalla scuola dell’infanzia alla primaria
•
A PICCOLI PASSI VERSO LA SCUOLA PRIMARIA - Obiettivo di quest’anno
scolastico è quello di arricchire il tradizionale percorso di visite alla scuola primaria con
la proposta di un progetto didattico condiviso fra alunni dell’ultimo anno di scuola
dell’infanzia e classi prime e seconde della primaria. Il progetto avrà come fucus il
tema dell’acquisizione delle lingua da parte dei bambini stranieri e intende ad offrire a
tutti i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia opportunità di potenziamento
linguistico al fine di accompagnarli gradualmente nel passaggio alla lingua scritta.
Alla fine dell’anno scolastico le insegnanti cureranno per ogni bambino che dalla scuola
dell’infanzia passerà alla scuola primaria la stesura di un documento di passaggio. Questo
documento conterrà informazioni sulla scuola (ambiente e scelte pedagogico -didattiche), sul
gruppo di appartenenza e tutte le informazioni necessarie per conoscere il percorso educativo
che ha visto protagonista ogni singolo bambino: si evidenzieranno i suoi bisogni, le sue
potenzialità e le competenze raggiunte alla conclusione del percorso alla scuola dell’infanzia.
Prima di essere trasmesso alla scuola primaria, questo documento di continuità sarà
condiviso con la famiglia.
Progetto educativo 2014/15
18. IL TERRITORIO
La scuola intende usufruire nel corso dell'anno scolastico delle numerose risorse culturali
presenti sul territorio (biblioteche, musei, iniziative promosse da enti e associazioni) per
sostenere, in modo intenzionale e organizzato, i bambini nella scoperta del mondo
circostante.
Per l’anno scolastico in corso sono previste in particolare:
•
VISITE ALLA BIBLITECA PER RAGAZZI per partecipare a “letture animate”
promosse da questo servizio al fine di accostare i bambini al piacere della lettura ad
alta voce e alla scelta di testi di qualità.
•
LA SCUOLA VA A TEATRO. Accoglieremo anche quest’anno l’invito
dell’amministrazione comunale a partecipare ad alcuni spettacoli teatrali proposti in
orario mattutino ai bambini della scuola dell’infanzia. Si tratta di un’opportunità
importante per accostare anche i più piccoli al linguaggio del teatro e alla fruizione di
spettacoli di qualità.