«De Tomaso, l`area diventi commerciale»
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«De Tomaso, l`area diventi commerciale»
MODENA SABATO 4 OTTOBRE 2014 Al centro un’automobile abbandonata nella ex fabbrica della De Tomaso. Sotto, un esempio della sporcizia e del degrado che si può trovare all’interno dei capannoni. Le auto forse saranno recuperate 7 •• Situazione I capannoni della ex De Tomaso in via Virgilio sono in stato di degrado e hanno più volte ricevuto la visita di vandali e balordi che hanno peggiorato la situazione La proposta Il collezionista di automobili Matteo Panini, figlio di Umberto, si è offerto per cercare di salvare i prototipi abbandonati nella fabbrica «De Tomaso, l’area diventi commerciale» L’appello del liquidatore giudiziale: «Il Comune predisponga un cambio d’uso» di VINCENZO MALARA NIENTE da fare per l’ex fabbrica De Tomaso in via Virgilio. Anche l’ultima asta è andata deserta e la possibilità di un acquirente per la vecchia area produttiva di oltre 5mila metri è ormai un’utopia. A meno che il Comune non decida di predisporre un atto ad hoc. «L’unica speranza è che l’amministrazione accetti di convertire il terreno in area commerciale: solo un cambio d’uso potrebbe solleticare l’interesse di qualche compratore», spiega il liquidatore giudiziale, Carlo Gandolfo. Il mega-stabilimento, ormai divorato dal degrado e meta di bivacchi notturni, sorge nel cuore della zona Fiera, a pochi passi da big come Metro, Ricci Casa e Decathlon. E proprio questa vocazione altamente commerciale di via Virgilio e via Ovidio potrebbe spinge- re qualche competitor a rilevare i capannoni della De Tomaso per approfittare della posizione strategica a ridosso di via Emilia Ovest. «Già in passato — continua Gandolfo — alcuni gruppi si erano fatti avanti informandosi presso il Comune, ma la destinazione industriale li aveva spinti al dietrofront». La palla, quindi, sarebbe in mano al Comune che con una ASTE DESERTE «Cambiando la vocazione del terreno si farebbe vivo qualche compratore» variante potrebbe riportare in vita un’area diventata terra di nessuno. Intanto, dopo i servizi del Carlino sul triste epilogo del marchio, il liquidatore giudiziale è stato contattato da Matteo Panini per un in- ALL’AUTODROMO Festa dei motori benefica Motori in festa, che si terrà domani all’autodromo di Modena in via Pomposiana, è giunta alla sua sedicesima edizione. Un evento non agonistico con tanti vincitori dal punto di vista umano; infatti come tutti gli anni il club Motori di Modena e Scuderia Modena corse hanno scelto di devolvere il ricavato di questa iniziativa ad Alice Onlus di Modena che si occupa della ricerca delle malattie celebrali e a Bimbi in Gamba rivolta a ragazzi più sfortunati. DAL 2006 TRA ANSIA E DEPRESSIONE CASI IN AUMENTO DEL 25% La crisi scatena le malattie mentali Crisi economica e salute mentale: arriva da Modena la conferma che esiste un legame forte tra le difficoltà economiche e il benessere psicologico. Ad evidenziarlo in modo inequivocabile l’indagine «Il costo della crisi in termini di salute mentale» realizzata congiuntamente dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Modena e dalla Fondazione Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il dato più significativo emerge dalla comparazione dei numeri relativi ai primi accessi ai Centri di Salute Mentale dell’Ausl di Modena nel periodo compreso tra il 2006 al 2012. Nel caso degli uomini sono aumentati del 25% mentre per le donne l’in- cremento è 13%. A ciò si aggiunge un aumento dell’uso di farmaci antidepressivi che nel quadriennio 2010 - 2014 ha registrato un incremento sensibilmente superiore rispetto a quanto avvenuto nelle altre province della Regione Emilia-Romagna. «L’approfondita ricerca resa possibile grazie alla condivisione e comparazione dei numerosi dati – economici e sanitari – conferma che l’effetto negativo sulla salute mentale è diretto: difficoltà finanziarie, disoccupazione e indebitamento producono ansia e depressione, quella che noi addetti ai lavori definiamo “depressione motivata”. I modenesi, in particolare, abituati a vivere in un contesto con un elevato standard sociale ed economico, risultano in qualche modo più sensibili rispetto ad una prolungata crisi economica. Un fenomeno che risulta accentuato nelle zone che hanno anche dovuto affrontare l’evento traumatico del terremoto” spiega Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Modena. A livello nazionale, i dati dell’indagine ISTAT 2013 sulle Condizioni di Salute e Accesso ai Servizi Sanitari evidenziano come per gli individui di età superiore ai 14 anni l’indice di salute fisica è aumentato dal 49,9 del 2005 al 50,7 del 2012; l’indice di salute mentale è invece diminuito passando dal 49,6 al 48,8 (-0,8). contro. Quest’ultimo, infatti, si è reso disponibile a visionare le coperture dei prototipi abbandonati in uno dei fabbricati ed eventualmente restaurarli. La famiglia Panini, come noto, è proprietaria di una delle più importanti collezioni al mondo di Maserati, tra cui alcune vetture sportive prodotte sotto la gestione De Tomaso, che nel ’76 salvò il Tridente quando la Citroèn abdicò dal salvataggio della compagnia. E a sostenere l’azione di Panini è anche Mauro Battaglia, tra i patron dell’evento Modena Terra di Motori, a sua volta grande estimatore della De Tomaso e possibilista sull’eventualità di celebrare la scuderia durante la prossima edizione della kermesse dedicata alle auto d’epoca. Nel frattempo, come testimoniato dal nostro reportage della scorsa settimana, dentro la De Tomaso il caos regna sovrano. E’ da sette anni che Claudio Gandolfo ten- ta invano di vendere lo stabilimento. Al suo interno dilaga un concentrato di degrado inimmaginabile, tra soffitti pericolanti, finestre divelte, materassi sudici, fatture ingiallite e veicoli incidentati. Al momento il prezzo del terreno è fissato a 5 milioni di euro, ma il valore è destinato a scendere nelle prossime aste. A scrivere la parola ‘fine’ sulla scuderia fu la morte di De Tomaso nel 2003, seguita un anno dopo dalla messa in liquidazione dell’azienda. A nulla, poi, sono serviti gli innumerevoli tentativi di rilancio del brand, in ultimo l’acquisto nel 2009 da parte della famiglia torinese Rossignolo, travolta da un’inchiesta di truffa ai danni dello Stato. Gli appassionati ricorderanno per sempre il marchio modenese per avere dato i natali a vetture come la Vallelunga, la Mangusta e la mitica Pantera, voluta addirittura da Elvis Presley nella sua collezione personale.