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www.santaeufemia.it Notiziario Missionario Dicembre 2016 nr.2
AMERICA LATINA/BRASILE - Martire in odio alla fede? No, alla speranza!
..… Che siano una sola cosa perché il mondo veda, ….
Che siano un solo amore perché il mondo creda…
Non temete: ecco vi annuncio una grande gioia: oggi, nella città di
Davide, è nato per noi un Salvatore, che è Cristo Signore. Luca
2,10-11
BUON NATALE A TUTTI!
VATICANO - La preghiera del Papa all’Immacolata in piazza di Spagna
“O Maria, Madre nostra Immacolata,
nel giorno della tua festa vengo a Te,
e non vengo
solo: Ti porto, Madre, i bambini,
specialmente quelli soli, abbandonati,
e che per
questo vengono ingannati e sfruttati.
Ti porto, Madre, le famiglie,
che mandano avanti
la vita e la società con il loro impegno quotidiano e nascosto; in modo particolare le
famiglie che fanno più fatica per tanti problemi interni ed esterni.
Ti porto, Madre, tutti i lavoratori, uomini e donne, e ti affido soprattutto chi, per necessità,
si sforza di svolgere un lavoro indegno e chi il lavoro l’ha perso o non riesce a trovarlo.
Abbiamo bisogno del tuo sguardo immacolato,
per ritrovare la capacità di guardare le persone e le cose
con
rispetto e riconoscenza, senza interessi egoistici o ipocrisie. Abbiamo bisogno del tuo cuore immacolato,
per amare
in maniera gratuita,
senza secondi fini ma cercando il bene dell’altro,
con semplicità e sincerità, rinunciando a
maschere e trucchi. Abbiamo bisogno delle tue mani immacolate,
per accarezzare con tenerezza,
per toccare la
carne di Gesù
nei fratelli poveri, malati, disprezzati,
per rialzare chi è caduto e sostenere chi vacilla. Abbiamo
bisogno dei tuoi piedi immacolati,
per andare incontro a chi non sa fare il primo passo,
per camminare sui sentieri di
chi è smarrito, per andare a trovare le persone sole.
Fa’ che non cediamo allo scoraggiamento,
ma, confidando nel tuo costante aiuto, ci impegniamo a fondo per
rinnovare noi stessi, questa Città e il mondo intero.
Prega per noi, Santa Madre di Dio!”
(Asianews.it)
EUROPA/SPAGNA – In tutto il mondo un bambino su dieci cresce da solo.
Un bambino su dieci in tutto il mondo cresce da solo, senza alcuna assistenza e tutela. È quanto ha
denunciato l’organizzazione internazionale SOS Villaggi dei Bambini in occasione della Giornata
Universale del Bambino appena celebrata. Con la campagna “Nessun bambino nasce per crescere da
solo”, l’organizzazione vuole sollecitare l’attenzione sui 220 milioni di bambini, il 10% della
popolazione infantile mondiale, che crescono da soli vivendo una situazione che mette in grave
pericolo il loro sviluppo emotivo, fisico e mentale e, di conseguenza, il loro futuro. Le condizioni inderogabili perché un
bambino non cresca da solo prevedono assistenza stabile e amorevole di almeno un adulto, una casa che gli garantisca
sicurezza e benessere, una alimentazione adeguata, assistenza sanitaria, istruzione e l’adempimento delle altre necessità
di
base.
Laddove una di queste condizioni manchi, segnala il presidente di SOS Villaggi dei Bambini Spagna, ci possono essere
conseguenze gravi per una crescita completa del piccolo. Secondo le cifre raccolte dall’organizzazione, degli oltre 2 miliardi
di bambini sparsi in tutto il mondo, 220 milioni sono privi di almeno una di queste condizioni, a causa di estrema povertà,
cattive condizioni di salute dei genitori, mancanza totale degli stessi, violenza, discriminazione, emarginazione, conflitti
armati o disastri naturali. SOS Villaggi dei Bambini ha rivolto un appello ai governi affinché pongano l’infanzia nell’ordine
del giorno delle loro agende politiche per appoggiare e sostenere i bambini laddove i genitori non sono in grado di farlo,
mettendo a disposizione le risorse necessarie per garantire il loro diritto di essere bambini.
(Agenzia Fides)
EUROPA/SPAGNA – “Senza acqua e senza pane”, un racconto per bambini sui rifugiasti
È in uscita un racconto che narra il dramma dei rifugiati, cui parte dei proventi andrà devoluta ad Amnesty
International. Si tratta di Sin agua y sin pan (Senza acqua e senza pane). Un filo spinato divide i personaggi in due
mondi. Insieme, ma separati. Gli adulti di entrambi i lati non sono disposti a condividere il cibo con i rispettivi vicini.
“Perchè sono così i nostri genitori?” si domandano i bambini quando gli adulti dormono. I piccoli tra di loro si
scambiano acqua, pane, giocano a palla nonostante il divisorio. “I bambini non capiscono il comportamento dei
genitori. Loro vedono la realtà in modo diverso, ai loro occhi è tutto molto più semplice” spiega in una nota l’autore
del libro.
(Agenzia Fides)
ASIA/BANGLADESH – Bambini costretti a lavorare 64 ore ogni settimana
I bambini delle baraccopoli bengalesi spesso sono costretti a lavorare 64 ore alla settimana nelle
fabbriche tessili di grandi marche internazionali. È quanto emerge da uno studio
dell’organizzazione inglese Overseas Development Istitute (ODI) appena pubblicato, di cui è
pervenuta notizia a Fides. Il 15% dei bambini tra 6 e 14 anni dei quartieri più poveri di Dacca non
va a scuola perché lavora a tempo pieno. La cifra sale al 50% tra quelli di 14 anni. Due terzi delle
bambine lavoratrici sono impegnate nel settore tessile, che rappresenta 30.000 milioni di dollari
nell’economia del Bangladesh, in piena espansione. Molti dei minori vorrebbero andare a scuola
ma “la povertà costringe i genitori a cercare un lavoro per i propri figli pur sapendo che questo
comporta gravi rischi a lungo termine”, si legge nello studio. Il responsabile di un laboratorio tessile ha ammesso che nel
suo stabilimento ci sono bambini nella fascia di età tra 11 e 14 anni, ma non lo considera illegale. Né le autorità bengalesi
né l’industria tessile hanno mai posto obiezioni. (Agenzia Fides)
ASIA/FILIPPINE - Arcivescovo di Ozamiz: Basta con il reclutamento dei bambini soldato a Mindanao
Fermare il reclutamento dei bambini nell’esercito e nei gruppi ribelli; migliorare le condizioni
di vita e l’istruzione dei minori di Mindanao. È l’appello che mons. Martin Juamoad,
arcivescovo di Ozamiz (Mindanao settentrionale), ha rivolto a Manila: “Il nostro governo – ha
detto – deve raddoppiare gli sforzi per vincere la simpatia delle giovani generazioni e
conquistarle alla bontà”.
La povertà e la mancata guida dei genitori, dice l’arcivescovo, spesso spingono i
ragazzi ad unirsi ai ribelli perché intravvedono facili possibilità di guadagno: “Noi e i catechisti – continua –
abbiamo il dovere di raggiungere queste periferie e condividere il loro bisogno, affinché i valori dell’Onnipotente
siano conosciuti e vissuti da tutti”.
Inoltre, conclude mons. Juamoad, il reclutamento di minori è una violazione dei diritti umani: “È incredibile che dei
bambini siano usati come soldati. Mindanao non sarà mai un luogo di pace fino a quando i più piccoli saranno esposti
alla violenza. I bambini devono andare a scuola. In questo modo tutta la regione avrà un futuro luminoso”.
Il più grande gruppo armato che opera a Mindanao è composto dagli ex ribelli del Moro Islamic Liberation Front
(Milf), che ha cercato per decenni l’indipendenza della regione ricca di risorse minerarie. La guerra che ne è derivata
è costata la vita a migliaia di persone e ha impedito di fatto di sfruttare le ricchezze del sottosuolo, valutate intorno ai
312 miliardi di dollari.
(Asianews.it)
EUROPA/ITALIA – CESVI: Cesvi cooperazione e sviluppo onlus - La Tavola condivisa
Nell'ambito del proprio impegno per la promozione dell'integrazione di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA)
e neomaggiorenni migranti sul territorio di Bergamo, Cesvi promuove insieme ad Acli BG, cooperativa sociale
Famille e Comunità Don Milani “La Tavola Condivisa”.
L'iniziativa si colloca nell'ambito della più ampia manifestazione “Molte Fedi sotto lo stesso cielo”, promossa
da Acli Bergamo, dedicata quest'anno al tema dell'accoglienza dell'Altro
Grazie a “La Tavola Condivisa”, in programma per domenica 18 dicembre 2016 (ore 12.30), Giornata Mondiale del
Migrante, 50 famiglie bergamasche avranno l'opportunità di aprire le porte della propria casa e condividere un gesto
allo stesso tempo intimo e festoso come il pranzo domenicale con uno dei MSNA e neomaggiorenni che vivono in
provincia di Bergamo, presso la Comunità Don Milani di Sorisole (BG) e l'appartamento per la promozione
dell'autonomia gestito dalla cooperativa Famille nel quartiere di Longuelo.
La partecipazione all'iniziativa permetterà alle famiglie di conoscere e approfondire il vissuto di questi ragazzi, il loro
passato e le speranze che nutrono sul loro futuro, ponendo le basi per la costruzione di una relazione che si rafforzi
nel tempo.
(www.cesvi.org/)