Comunicato stampa

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Syncope
Un dispositivo musicale
dedicato alla sospensione
Domenica 24 marzo 2013
TAM TUUMB!
ISR, ore 16.30 – 24.00 ingresso libero
Venerdì 12 aprile 2013
Noir
ISR, ore 21.00 – 22.00 - 23.00 ingresso libero
fino ad esaurimento dei posti disponibili
Sabato 4 maggio 2013
Extension
ISR, ore 14.30
Sabato 8 giugno 2013
Missing Objects
Roma, ora e luogo da definire
data e luogo da definire
La Piazza
L’Istituto Svizzero di Roma presenta Syncope, un programma musicale in cinque appuntamenti per ripensare la realtà e i
processi cognitivi con cui la decifriamo e la rappresentiamo. Sfidando i modelli tradizionali della produzione e della fruizione
musicale, Syncope pone l’accento sulle esperienze artistiche contemporanee che rompono il cerchio dell’armonia e della
tradizione. I primi due appuntamenti si terranno a Roma nella Sala Elvetica dell’ISR: TAM TUUMB!, domenica 24 marzo
2013, proporrà live set e performance in occasione del centenario dalla pubblicazione de “L’arte dei rumori” di Luigi
Russolo, mentre Noir, venerdì 12 aprile, offrirà al pubblico un concerto al buio in cui l’assenza di luce lascerà il posto a
inedite immagini sonore.
Syncope nasce dall’idea di occupare uno spazio preciso, quello della “sospensione”. Se in musica la sincope è una
denominazione attribuita a un ritmo particolare prodotto dallo spostamento dell’accento ritmico della battuta, nella
letteratura è una figura retorica che dà luogo a forme poetiche, mentre in medicina è un’improvvisa perdita di coscienza con
perdita della postura: una molteplicità di significanti che celano in realtà punti di contatto. Attraverso un processo osmotico,
in cui linguaggi colti si mescolano ai cosiddetti linguaggi incolti, quelli formali a quelli informali, ci si sposterà nel corso
del programma in un ambito comune, con l’idea di sperimentare una nuova socialità capace di far incontrare esigenze
culturali eterogenee e pubblici diversi. L’intento non è far convergere le diversità su un piano generico e generalizzato ma
preservare le differenze, accentuarle e metterle semmai in questione attraverso delle forzature che tengano conto
dell’impulso alla dismisura che conserva in sé l’arte. In questo modo Syncope metterà in crisi i generi e i codici linguistici,
forzando luoghi, tempi e dinamiche della produzione, dell’esecuzione e dell’ascolto.
Domenica 24 marzo si aprirà il programma con TAM TUUMB! Cento anni di Arte dei Rumori, a cura di Francesco de
Figueiredo e Valerio Mattioli, con performer internazionali come Cut Hands, Aaron Dilloway, Skullflower, Andy Guhl,
Teho Teardo, Dave Phillips, Antoine Chessex, Die Schachtel. Ripartendo dai punti del manifesto di Russolo del 1913,
TAM TUUMB! individua gli eredi contemporanei che meglio li hanno interpretati, giungendo a soluzioni spiazzanti ed
esiti che esulano dal semplice rumorismo, per riprendere lo spirito autentico del futurista italiano: quello cioè di “arricchire
gli uomini di una nuova voluttà insospettata”. In particolare dall’inizio degli anni 2000 in poi, i circuiti più eretici delle
musiche underground hanno visto un autentico rinascimento noise, il cui impatto resta senza precedenti negli equilibri delle
nuove “sonorità extracolte”, siano esse di matrice elettronica, rock, o genericamente sperimentale. TAM TUUMB! è
l’occasione per fare il punto su un fenomeno vivace e dalle ricadute imprevedibili sulle vicende musicali del nuovo millennio,
e insieme omaggiare uno dei più rivoluzionari, visionari e lungimiranti padrini dell’avanguardia italiana, tanto
rispettato all’estero, quanto curiosamente ancora poco riconosciuto in patria.
Venerdì 12 aprile sarà la volta di Noir, a cura di Denis Schuler un concerto al buio totale in cui i musicisti dell’Ensemble
Vide non saranno visibili al pubblico. Durante l’esecuzione, senza tralasciare alcun angolo e interstizio, un “mondo sonoro”
riempirà il vuoto delicatamente fino a rendere globale la percezione della musica intesa anche come ascolto di respiri e
silenzi. L’esperienza musicale così concepita elimina la vista per concentrarsi sulla sperimentazione dello spazio attraverso il
suono anche grazie all’allestimento della sala ideato dagli architetti Susann Vécsey e Christoph Schmidt, membri dell’ISR
2012/2013. La ricerca di Denis Schuler, tra i fondatori dell’Ensemble Vide, sulle potenzialità creative dell’assenza – del
suono, della luce e dei sensi – si svilupperà in altri tre appuntamenti successivi che da Villa Maraini si propagheranno in altri
luoghi della città: Extension (4 maggio 2013), che attraverso il Quartetto No.2 (1983) del compositore minimalista
americano Morton Feldman indagherà l’esperienza dilatata di musicisti e pubblico in un concerto della durata di cinque ore,
con il Quartetto Black Mountain; La Piazza (giugno 2013), che vedrà una vera a propria installazione di musicisti dislocati
all’interno del microcosmo di una piazza del quartiere di San Lorenzo: vari gruppi, che suoneranno un repertorio mescolando
le classificazioni usuali, costituiranno una presenza allo stesso tempo plastica e sonora tesa a divenire “rivelatrice di
situazioni”; infine Missing Objects (giugno 2013), immaginato con l’Ensemble Vide e dedicato alla ricerca del vuoto come
possibilità di far apparire altro. Un’occasione inedita per scoprire un bunker del passato come luogo invisibile che invita a
riflettere in negativo per immaginare uno spazio pubblico di condivisione senza muri.
Programma
TAM TUUUMB! Cento anni di Arte dei Rumori
a cura di Francesco de Figueiredo e Valerio Mattioli
Domenica 24 marzo, Istituto Svizzero di Roma, Sala Elvetica, ore 16.30 – 24.00
Live e performance di: Antoine Chessex, Die Schachtel, Aaron Dilloway, Andy Guhl, Cut Hands, Dave Phillips, Skullflower, Teho
Teardo. Media Partners: RAI Radio 3, Blow Up, ZERO, Vice, NERO
Noir
a cura di Denis Schuler e concepito da Ensemble Vide
Venerdì 12 aprile, Istituto Svizzero di Roma, Sala Elvetica, ore 21.00 – 22.00 – 23.00
Ensemble Vide: Céline Hänni (voce), Anna Spina (viola), Anna D’Errico (piano), Denis Schuler (diffusione)
Musiche di: G. Aperghis, J. Cage, E. Cveta, C. Debussy, M. Feldman, O. Messiaen, K. Schwitters, J. Wittenbach
Extension
a cura di Denis Schuler
Sabato 4 maggio, Istituto Svizzero di Roma, Villa Maraini, ore 14.30
Black Mountain String Quartet: Cristiano Serino (violino I), Mervit Nesnas (violino II), Riccardo Savinelli (viola), Alfredo Mola
(violoncello). Programma: Morton Feldman, Quatuor No.2 (1983)
La Piazza
a cura di Denis Schuler
giugno, data e luogo da definire, Roma
Musicisti e gruppi romani
Missing Objects
a cura di Denis Schuler e di Ensemble Vide
Sabato 8 giugno, luogo da definire, Roma
Ensemble Vide: Adaline Anobile (performance), Saria Convertino (fisarmonica), Rudy Decelière (installazioni sonore), Noémie Etienne
(consulenza, storica dell’arte), Lucia Piccioni (conferenza, storica dell’arte). Con la collaborazione tecnica di AMEG (Ginevra)
Ufficio stampa: Alessandra Santerini,
[email protected], 335 6853767