2017_02_15-A[5] - IC Mignano
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34 Girocittà Mercoledì 15 febbraio 2017 Il Mattino (C) Il Mattino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 95.238.156.9 Il concerto Sarathy Korwar, live a Vitulazio del percussionista che unisce il jazz all’elettronica Regno Unito, Belgio ed India sono alcune delle ultime tappe del tour di Sarathy Korwar, compositore, percussionista e produttore che in questo mese di febbraio porta la sua musica nella nostra penisola. E tra le prime date italiane, dopo quella di Savona, ce n’è una tutta casertana. L’appuntamento è peroggi al Mr Rolly’s di Vitulazio, dove il concerto è in programma subito dopo la proiezione della partita Real Madrid - Napoli. Nato negli Stati Uniti, cresciuto in India e attualmente residente a Londra, Korwar si è guadagnato in breve tempo una fama internazionale per essere riuscito ad unire il jazz, l’elettronica, la musica classica e quella indigena. Dopo la laurea conseguita nel 2011 in culture africane ed orientali - con una particolare attenzione agli adattamenti ritmici della tradizione popolare indiana - l’abile suonatore di tabla classica e drum-kit si è esibito al fianco di grandi nomi del jazz, da Karl Berger a Ingrid Sertso, oltre che al cospetto del Dalai Lama alla Royal Hopera House di Londra. Anche artisti come Gilles Peterson e Four Tet hanno sempre creduto nella sua musica, accompagnandolo nel suo percorso. Vincitore di ambiti premi, tra i quali il Rajshekhar Parikh Fellowship come promessa del panorama musicale indiano, grazie ad una joint venture con la celebre Ninja Tune ha fatto capolino sul mercato discografico con «Day to day». Un album d’esordio, quindi, che è arrivato dopo studi meticolosi sulla contaminazione sonora e dopo un lungo periodo trascorso a contatto con la comunità migrante Siddi dell’India Meridionale. Accompagnato dal suo trio, nei nove brani che compongono questo sorprendente debutto mescola i battiti tribali della poliritmica africana, elettronica, stile devozionale dei canti sacri, jazz e linguaggio shawili. Ad aprire il concerto dell’artista statunitense sarà il batterista casertano Stefano Costanzo. Studi compiuti tra Napoli e Siena, fondatore della band Tricatiempo, da anni si dedica alla sperimentazione e lavora al suo solo di batteria. an.lo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lo spettacolo Noteedialetto Estremi di «Play duett» Contaminazione e improvvisazione sul palco del Civico 14 nello show di Lino Musella e Tonino Taiuti con le musiche di Vidino Emanuele Tirelli S e fosse un concerto, sarebbe un concerto jazz. Ci sono note, ci sono scalesullequali muoversie,inquesta temperatura, c’è l’improvvisazione. “Play duett” è il nuovo appuntamento del Teatro Civico 14 di questa settimana.Venerdìe sabato(alle 21),Lino Musella e Tonino Taiuti si confrontano in scena insieme alle musiche dal vivo di Marco Vidino. Taiuti ha iniziato con il “Teatro dei Mutamenti” di Carpentieri e Neiwiller, e negli annihalavoratoaccantoanomiimportanticomequelli diMoscato, Martone,Servillo e Salvatores. Musella ha una compagnia con Paolo Mazzarelli, è stato diretto in scena da Antonio Latella (negli ultimi mesi nel “Natale in casa Cupiello”) e da altri grandi maestri della regia. Il pubblico televisivolo ricorda anche per ilpersonag- giodiRosario“O’Nano” cheha interpretato in Gomorra – La serie e questa estate sarà a Pompei in “Baccanti” di Euripide diretto da Andrea De Rosa. Insieme, Musella e Taiuti, hanno condiviso il palcoscenicoper“CircoequestreSgueglia”diViviani con la regia del franco-argentino Alfredo Arias. In “Play duett” giocano sui testi di Enzo Moscato, Petito, Raffaele Viviani, Samuel Beckett, T.S. Elliot, su Giambattista Basile riadattato dal poeta Ferdinando Russo, su Achille Campanile e sui sonetti di Shakespeare tradotti in napoletano da Dario Jacobelli. «Ci divertiamo a definirci diversamente coetanei», dice Musella commentando la differenza di trent’anni che lo separa da Taiuti. «Abbiamo una serie di affinità che partonodaesperienzecompletamente diverse, ma che si incontrano in una concezione dello stare sul palco all’interno di una libertà e di una ricerca aerea. Nonostante il nostro amore per la drammaturgia, qui facciamo scrittura di scena. Non esiste un testo a monte. Le partiture che usiamo sono il repertorio e rappresentano le coordinate attraverso le quali costruiamoilnostroincontro.Ecisonomolteparole, così come l’aspirazione a voler portare al pubblico questa poesia». Non solo contrapposizione, ma anche contaminazione con pezzi fatti insieme e una lunga parentesi su Viviani. E, di certo, ungrandelavorosullalingua.«Ilnapoletano – continua Musella – è lingua teatrale e contiene perle meravigliose. E poi l’attore in lingua napoletana sta iniziando quasi a diventare un animale in via d’estinzione, mentrenoivogliamomuovercivolontariamente su questa opportunità musicale». Cosìcome èavvenuto con RobertoLatini e Licia Lanera, il Civico 14 ripropone la possibilitàdiunincontroapertoconlacompagnia, di un confronto con i due attori sulle loro esperienze e sui linguaggi della scena. Per partecipare all’appuntamento moderato dalla critica teatrale Francesca Saturnino (l’ingresso è gratuito) è necessario prenotarescrivendoa [email protected]). © RIPRODUZIONE RISERVATA Sul palco Lino Musella sarà in scena al Civico 14 con Play Duett assieme a Tonino Taiuti L’iniziativa «VittimedelDovere»,studenticasertanicoinvoltinelprogetto C osafaresti tu, nelcontestoincui vivi, per contrastare comportamentiriconducibiliadambienticriminal?E’questol’incipitdelcontest ideato e promosso dall’associazione divolontariatoonlus«VittimedelDovere» presieduta a Monza da Emanuela Piantadosi che, a 10 anni dalla sua fondazioneelasuaintensaattività,sirivolge ancora una volta alle scuole per veicolarelaculturadellalegalitàtraigiovani e sollecitare nuove idee vincenti per combattere i fenomeni di criminalità. Si tratta di un progetto educativo che si inserisce in un programma più ampio di «Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità» messo a punto in memoria delle Vittime del Dovere, ricordate da oltre 300 famiglie che compongono la realtà associativa e che si prodigano perpreservarelamemoriadeicadutiin servizio per il bene dello Stato. Quest’anno, per la prima volta in provincia di Caserta, l’associazione lombarda in collaborazione con Più Scuola Meno Mafia, con l’associazione Nazionale della Polizia di Stato (sezionediCaserta)econilpatrociniodelComunediCaserta,dell’UfficioScolastico della Provincia di Caserta, della DiocesidiCasertaedelComitatozonale-provinciale Anspi di Caserta, ha deciso di coinvolgere lescuolesecondarie di primo e secondo grado e gli oratori della provinciasultemadellalottaallacriminalità. L’obiettivo di questo progetto è raccogliere tra gli studenti idee innovative e concrete che lo Stato dovrebbe mettereinatto percontrastarelacriminalità organizzata. I ragazzi potranno esprimersi attraverso l’elaborazione di testi, sceneggiature, racconti o poesie, oppure la creazione di disegni, fumetti e manifesti, e ancora, attraverso mezzi multimedialicomespot,canzoniecortometraggi (i file in formato digitale saranno inviati entro il 31 marzo alla mail [email protected] men- trequellisualtrosupportopotrannoessere spediti all’associazione nazionale Polizia di Stato di Caserta). Le idee più originali, significative e fattibili verranno premiate entro la fine di maggio da unaspeciale giuria,chevaluteràcontenuto, innovazione e motivazione, con borsedistudioparia1500europerl’acquisto di materiale didattico. Un’occasioneperavviareunariflessioneefavorire un impegno comune e condiviso sutematichedigrandeinteressepertutti,inparticolareperlenuovegenerazione. cla.mo. Fatti, luoghi & persone L’APPUNTAMENTO Sanremo Giovani, il vincitore Lele presenta l’album a Caserta «Ho la consapevolezza di essere entrato a far parte di una schiera di persone che hanno fatto qualcosa di importante, di aver vinto non solo un festival musicale ma una manifestazione che fa parte della nostra cultura». È così che Lele, il più giovane dei Giovani dell’ultima edizione del festival di Sanremo, riassume al Mattino tutta l’emozione per aver trionfato nella categoria dedicata alle Nuove Proposte. Il cantautore Ariston Il vincitore delle Nuove Proposte a Sanremo Lele © RIPRODUZIONE RISERVATA napoletano sarà domani a Caserta (dalle 16 in poi), al Juke Box di via Cornacchia, per una delle tappe del suo instore tour di presentazione del disco «Costruire 2.0» (Sony Music Italy), partito mercoledì 15 con un doppio appuntamento a Salerno e Napoli. Vent’anni, nato a Pollena Trocchia ma pomiglianese d’adozione, Lele, soprannome di Raffaele Esposito, si avvicina alla musica da piccolissimo. «Sono stati i miei genitori a spingermi a studiare, ho cominciato a tre anni con la propedeutica musicale e non mi sono più fermato» racconta. Nella sua esperienza di bambino prodigio che a sei anni suonava il piano ed a dodici già scriveva canzoni ci sono poi le Voci Bianche del San Carlo ed il conservatorio di Napoli San Pietro a Majella. La notorietà è arrivata lo scorso anno con la partecipazione ad «Amici», dove si è classificato quarto («un’esperienza essenziale, che mi ha permesso di studiare e scavare dentro me stesso»). Il talent della De Filippi gli ha anche consentito di essere notato da Emma ed Elisa, che lo hanno scelto come opening-act di alcune loro date nei palasport, dove si è esibito in un set voce, chitarra e loop station: «Per me è stato un onore essere voluto da due grandi artiste che, oltre ad avermi dato una bellissima possibilità, mi hanno fatto capire come stare sul palcoscenico». Lo scorso maggio Lele ha pubblicato il suo primo disco «Costruire». Un album d’esordio che è appena uscito in versione rinnovata, che vede aggiungersi quattro inediti, tutti scritti o co-scritti dallo stesso Lele, i quali vantano la produzione dell’asso delle chart Michele Canova. «Ma questa nuova versione non si differenzia dalla precedente solo per il numero dei brani contenuti - puntualizza il cantautore -. Si può ascoltare un sound moderno, più vicino al mio modo di fare musica». Tra le tracce c’è, naturalmente, anche «Ora mai», la canzone regina del Festival dei Giovani. Soul pop pulito e ritornello che rimane subito impresso, il brano è stato scritto di getto da Lele lo scorso luglio «per raccontare del momento in cui le coppie comprendono che è bene che il rapporto finisca». Oltre ad aver raggiunto il gradino più alto del podio a Sanremo, la canzone va alla grande anche sul web: il suo video ha infatti superato le 215mila visualizzazioni. Angela Lonardo © RIPRODUZIONE RISERVATA IL_MATTINO - CASERTA - 34 - 15/02/17 ---- Time: 14/02/17 23:36