LINATE FLASH - Utility Line Italia

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COMMENTI E FATTI DI
VITA AEROPORTUALE
Direzione e Redazione:
Cappellanìa Aeroporto 'E. Forlanini'
20090 Milano-Linate
Tel. 02 / 7485.2510 - Fax 02/7485.2069
Internet-Sito: http: // www. uli. it / aerocappellalinate
E-Mail: gtremolada @ uli. it.
Direttore Responsabile: Don Giovanni Tremolada
Autorizzazione Trib. di Milano n. 220 del 4 Aprile 1992
Spedizione in abb. post. - Art. 2 - Comma 20/c
Legge 662/96 - Filiale di Varese
Stampa: 'Grafica P. Luigi Monti', srl - Saronno (VA)
n. 68 - Maggio 2003
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'Madonna dell'ulivo' o della pace. Bronzo dello scultore milanese Enrico Pandiani
(1895), che riproduce la tela del pittore Niccolò Barabino (1891), che si trova nella chiesa
di Sampierdarena GE). L'opera è esposta sulla parete di fondo della Cappella di Linate
1
'Rosarium
Virginis
Mariae'
Giovanni Paolo II
Particolari dei Misteri del Rosario, nella
Cappella di Linate, opere di Alberto Ceppi
Continuiamo nella presentazione della Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, intitolata 'Rosarium Virginis Mariae',
pubblicata il 26 ottore 2002, con la quale ha indetto l'Anno del Rosario, con d ecorrenza dall'ottobre 2002
all'ottobre 2003. Dopo aver presentato nel n. 67 di Linate Flash l'Introduzione e la Conclusione della Lettera Apostolica,
ora presentiamo il 1° dei 3 capitoli che la compongono, dal titolo :' Contemplare Cristo con Maria' ( n. 9-17)
Un volto splendido come il sole
Il Papa, richiamando la scena evangelica della Trasfigurazione
di Gesù sul Monte Tabor, la indica come 'icona' (immagine)
della contemplazione cristiana, che deve essere 'compito di ogni
discepolo di Cristo' e quindi anche nostro compito. In questo
modo, come osserva San Paolo, 'veniamo trasformati in quella
medesima immagine, per opera dello Spirito Santo' (9).
Maria modello di contemplazione
' contemplazione di Cristo trova in Maria
La
un modello insuperabile'.
Lo sguardo di Maria non si è mai staccato
dal Volto del Figlio, contemplato, prima
con gli occhi del suo cuore, poi con i suoi
occhi di carne. A volte era uno sguardo
interrogativo, a volte penetrante, a volte
addolorato, ma anche uno sguardo radioso
e ardente (10).
I ricordi di Maria
Maria vive con gli occhi puntati su Gesù e
conserva nel cuore ogni suo ricordo. Questi
ricordi hanno costituito in un certo senso, il
'Rosario' che Ella stessa ha costantemente
recitato nei giorni della sua vita, e che ora
in cielo, ripropone ai credenti come i
'misteri' del Suo Figlio, perchè vengano
continuamente contemplati (11).
Rosario, preghiera contemplativa
Come già diceva Paolo VI, 'Il Rosario è una preghiera spiccatamente contemplativa', per cui 'per sua natura, la recita del
Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso,
che favoriscano nell'orante la meditazione dei misteri della vita
del Signore' (12).
Ricordare Cristo con Maria
Il contemplare di Maria è un ricordare, che attualizza le opere
compiute da Gesù, cioè le rende presenti, e, 'farne memoria in
atteggiamento di fede e di amore, significa aprirsi alla grazia
che Cristo ci ha ottenuto con i suoi misteri di vita, morte e
resurrezione'. Non esiste solo la preghiera pubblica o liturgica,
bensì anche quella privata, pertanto 'se la Liturgia, azione di
Cristo e della Chiesa, è azione salvifica per eccellenza, il
Rosario, quale meditazione su Cristo con Maria, è contemplazione salutare' (13).
2
Imparare Cristo da Maria
Per il discepolo del Signore non si tratta solo di imparare le cose
che Gesù ha fatto o ha detto, ma soprattutto di 'imparare Lui',
Cristo stesso, nel suo mistero. Ora, fra le creature umane,
nessuno conosce Cristo meglio di Maria e quindi nessuno
più della Madre può introdurci a una conoscenza profonda del
suo mistero. In questo non c'è maestra più esperta di Maria e
l'ha dimostrato a Cana di Galilea, quando
ha esortato i servi a eseguire le disposizioni
del Figlio. Il passare con Maria attraverso
le scene del Rosario, è come mettersi alla
'scuola' di Maria per leggere Cristo, per
penetrarne i segreti, per capirne il
messaggio' (14).
Conformarsi a Cristo con Maria
Il discepolo di Cristo ha il dovere di
conformarsi sempre più pienamente al
suo Maestro. Per questo processo di
conformazione a Cristo, nel Rosario noi
ci affidiamo in particolare all'azione
materna della Vergine Santa, la quale ci
educa e ci plasma, fino a che Cristo non
'sia formato in noi pienamente'. Tra
tutte le devozioni, quella che consacra e
conforma di più un'anima a Nostro
Signore è la devozione a Maria (15).
Supplicare Cristo con Maria
A sostegno della nostra preghiera c'è sempre l'intercessione
materna di Maria, come si vede alle nozze di Cana, dove Maria
si fa portavoce presso Gesù delle necessità degli sposi: 'Non
hanno più vino'. Maria può tutto sul cuore del Figlio, Ella è
'onnipotente per grazia'. Il Rosario è insieme meditazione e
supplica. Nel Rosario, Maria, mentre è supplicata da noi, Ella
supplica il Padre e il Figlio, pregando con noi e per noi (16).
Annunciare Cristo con Maria
Il Rosario ben recitato rappresenta anche una significativa
opportunità catechetica, soprattutto nella celebrazione
comunitaria nelle parrocchie e nei santuari. La Vergine del
Rosario continua anche in questo modo la sua opera di annuncio
di Cristo (17).
Giovani:
pregate
il S. Rosario!
Giovanni Paolo II
In occasione della 18a Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), celebratasi nelle diverse Diocesi del mondo il 13 aprile
2003, Giovanni Paolo II, cogliendo l'occasione dell'Anno del S. Rosario, ha rivolto ai giovani un Messaggio incentrato sulla
devozione alla Madonna e al S. Rosario, esortandoli a non vergognarsi di recitare il S. Rosario da soli e in società. Il Papa
ha annunciato anche i temi della GMG 2004: 'Vogliamo vedere Gesù', e quello del 2005: 'Siamo venuti per adorarlo', dato
che la GMG si svolgerà a Colonia, la città dei Magi. Riportiamo qualche passo significativo del Messaggio del Papa.
1 - Carissimi giovani! : è per me una gioia costantemente
rinnovata rivolgervi uno speciale Messaggio in occasione
della Giornata Mondiale della Gioventù, per testimoniarvi
anche in questo modo l’affetto che vi porto... La Chiesa guarda
a voi con fiducia e attende che diventiate il popolo delle
beatitudini!
Per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù che
celebrerete nelle diverse diocesi del mondo, ho scelto un tema
in relazione con l’Anno del Rosario: “Ecco la tua madre!” (Gv
19,27). Prima di morire, Gesù offre all’apostolo Giovanni
quanto ha di più prezioso: sua Madre, Maria. Sono le ultime
parole del Redentore, che assumono perciò un carattere solenne
e costituiscono come il suo testamento spirituale...
2 - Sulla Croce, il Figlio può riversare la sua sofferenza nel cuore
della Madre. Ogni figlio che soffre ne sente il bisogno. Anche
voi, cari giovani, siete posti di fronte alla sofferenza: la solitudine,
gli insuccessi e le delusioni nella vostra vita personale; le
difficoltà di inserzione nel mondo degli adulti e nella vita
professionale; le separazioni e i lutti nelle vostre famiglie; la
violenza delle guerre e la morte degli innocenti. Sappiate però
che nei momenti difficili, che non mancano nella vita di
ognuno, non siete soli: come a Giovanni ai piedi della Croce,
Gesù dona anche a voi sua Madre, perché vi conforti...
3- Il Vangelo dice poi che «da quel momento il discepolo la
prese nella sua casa» (Gv 19,27). Questa espressione, tanto
commentata fin dalle origini della Chiesa, non designa
soltanto il luogo in cui abitava Giovanni. Più che l’aspetto
materiale, essa evoca la dimensione spirituale di tale
accoglienza, del nuovo legame che si instaura fra Maria e
Giovanni.
Voi, cari giovani, avete più o meno la stessa età di Giovanni e
lo stesso desiderio di stare con Gesù. Oggi è a voi che Cristo
chiede espressamente di prendere Maria “nella vostra casa”,
di accoglierla “tra i vostri beni” per imparare da Lei, che
«serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore» (Lc
2,19), la disposizione interiore all’ascolto e l’atteggiamento di
umiltà e di generosità che la contraddistinsero come prima
collaboratrice di Dio nell’opera della salvezza. E’ Lei che,
svolgendo il suo ministero materno, vi educa e vi modella fino
a che Cristo non sia formato in voi pienamente (cfr Rosarium
Virginis Mariae, 15).
4- Maria è Madre della divina grazia, perché è Madre
dell’Autore della grazia. Affidatevi a Lei con piena fiducia!
Risplenderete della bellezza di Cristo. Aperti al soffio dello
Spirito, diverrete apostoli intrepidi, capaci di diffondere intorno
a voi il fuoco della carità e la luce della verità. Alla scuola di
Maria, scoprirete l’impegno concreto che da voi Cristo s’attende,
imparerete a mettere Lui al primo posto nella vostra vita, ad
orientare a Lui i pensieri e le azioni.
5 - Il 16 ottobre 2002 ho proclamato l’Anno del Rosario' ed ho
invitato tutti i figli della Chiesa a fare di questa antica preghiera
mariana un esercizio semplice e profondo di contemplazione del
volto di Cristo. Recitare il Rosario significa infatti imparare a
guardare Gesù con gli occhi di sua Madre, amare Gesù con il
cuore di sua Madre. Consegno oggi idealmente anche a voi, cari
giovani, la corona del Rosario. Attraverso la preghiera e la
meditazione dei misteri, Maria vi guida con sicurezza verso il
suo Figlio! Non vergognatevi di recitare il Rosario da soli,
mentre andate a scuola, all’università o al lavoro, per strada
e sui mezzi di trasporto pubblico; abituatevi a recitarlo tra
voi, nei vostri gruppi, movimenti e associazioni; non esitate
a proporne la recita in casa, ai vostri genitori e ai vostri
fratelli, poiché esso ravviva e rinsalda i legami tra i membri
della famiglia. Questa preghiera vi aiuterà ad essere forti
nella fede, costanti nella carità, perseveranti nella speranza.
6 - Cari giovani, solo Gesù conosce il vostro cuore, i vostri
desideri più profondi. Solo Lui, che vi ha amati fino alla morte
(cfr Gv 13,1), è capace di colmare le vostre aspirazioni. Le sue
sono parole di vita eterna, parole che danno senso alla vita.
Nessuno all’infuori di Cristo potrà darvi la vera felicità.
Seguendo l’esempio di Maria, sappiate dirgli il vostro “sì”
incondizionato. Non ci sia posto nella vostra esistenza per
l’egoismo né per la pigrizia. Ora più che mai è urgente che voi
siate le “sentinelle del mattino”, le vedette che annunciano le
luci dell’alba e la nuova primavera del Vangelo, di cui già si
vedono le gemme. L’umanità ha un bisogno imperioso della
testimonianza di giovani liberi e coraggiosi, che osino andare
controcorrente e proclamare con forza ed entusiasmo la propria
fede in Dio, Signore e Salvatore.
7- Cari giovani, il prossimo Incontro Mondiale si terrà, come
sapete, nel 2005 in Germania, nella città e diocesi di Colonia. La
strada è ancora lunga, ma i due anni che ci separano da
quell’appuntamento possono servire di preparazione intensa.
Nell’affidarvi alla Vergine Maria, Madre di Cristo e Madre della
Chiesa, vi accompagno con una speciale Benedizione Apostolica,
Dal Vaticano, 8 marzo 2003
Ioannes Paulus II
3
Domine,
dona
nobis
pacem!
Tettamanzi card. Dionigi
4
Mercoledì 5 marzo 2003, inizio di Quaresima per il Rito Romano, è stata la Giornata
di preghiera e di digiuno per la Pace, voluta da Giovanni Paolo II e partecipata da
milioni di credenti e non credenti in tutto il mondo. Anche a Linate parecchi aeroportuali,
invece di recarsi nella Mensa aziendale per il pranzo quotidiano, hanno preferito
assistere alla S. Messa nella Cappella. Nel Duomo di Milano, l'Arcivescovo, card.
Dionigi Tettamanzi, attorniato da 10.000 milanesi, ha dato voce a una preghiera
accorata, umile, fiduciosa, intensa, a nome dell'intera Città e di tutta la Diocesi. La
riproduciamo perchè possiamo farla nostra approfondendone i significati e
ripetendola nella varie occasioni.
Domine, dona nobis pacem! O Signore, dona a noi la pace!
È questa la nostra preghiera: umile, fiduciosa, intensa. Da tempo andiamo
ascoltando tante parole umane: alcune, limpide e forti, sono a favore della pace e la
vogliono realizzare nella verità e nella giustizia, nella solidarietà e nellalibertà;
altre, di segno ben diverso, seminano menzogne, sospetti e violenze e dicono
rassegnazione e resa di fronte alla guerra, ritenendola una realtà inevitabile.
Lasciamo ora che un grande silenzio scenda su tutte queste parole umane.
Oggi siamo qui, raccolti e penitenti. Non siamo qui per aprire ancora le nostre labbra
e far risuonare nuovi appelli, pur opportuni e doverosi. Siamo qui perché vogliamo
aprire il nostro cuore all’ascolto libero e coraggioso della Parola che viene da Dio,
quella che lui stesso, nel suo Spirito, fa sbocciare in noi e quella che ci giunge
attraverso la voce dell’antico profeta Isaia. Siamo qui perché vogliamo dare risposta
Servire
alla
ParolaCristo
del Signore: ci aiuteranno in questo le nostre parole; sono ancora parole
umane, ma sono nuove, diverse e superiori, perché si fanno preghiera, implorazione
e intercessione.
Domine, dona nobis pacem! O Signore, dona a noi la pace!
O Signore, mostraci il tuo volto! Ma come raggiungerti? come vederti? come
comprenderti? Tu sei l’Altissimo e «in un luogo eccelso e santo» tu dimori. Eppure
non sei né lontano né estraneo alle vicende del mondo, alle sofferenze e ai drammi
degli uomini. No, tu non disdegni la vicinanza e la condivisione con gli oppressi e
gli umiliati della terra: Tu sei “con” loro e sei “per” loro, perché vuoi «ravvivare lo
spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi». Sei un Dio misterioso e
giusto. Sì, infinitamente giusto, perché infinitamente santo, tu esigi il vero e il bene,
il rispetto della dignità e dei diritti di tutti, dei singoli e dei popoli, dei più poveri e
dei più deboli. Sei un Dio che ama e vuole la giustizia, che
Servireillamale
Chiesa
è in Milano
detesta
e loche
condanna,
che si adira con chi commette l’iniquità.
Per questo percuoti il tuo popolo a causa delle sue ingiustizie, e, sdegnato, ti
nascondi al suo sguardo. Tu ti nascondi, o Signore, ma nessun uomo può
nascondersi ai tuoi occhi, perché tu vedi il cuore di tutti e tutti sovranamente
giudichi: qui, nel cuore, scopri la radice avvelenata da cui derivano, con il male
morale, tutti i mali che infrangono l’ordine della società. È dal cuore degli uomini,
abitato dalle passioni dell’odio e della vendetta, dalla superbia e dalla sete
insaziabile di dominio e di sopraffazione, che scaturiscono le forme più inquietanti
di ingiustizia e di violenza che opprimono e umiliano la dignità della persona,
plasmata, Signore, a tua immagine e somiglianza. Sì, come molti altri uomini e
donne, anche noi spesso voltiamo le spalle a te, nostro Creatore e Padre, fonte di vita
e di felicità, e preferiamo andare per le strade del nostro cuore malvagio. Ma tu, tu
sei un Dio paziente e misericordioso, e non mantieni il tuo sdegno verso di noi
perché tu stesso ce l’hai assicurato: «Io non voglio per sempre essere adirato;
altrimenti davanti a me verrebbe meno lo spirito e l’alito vitale che ho creato».
Dal tuo cuore, ricco di compassione e di perdono, imploriamo i doni che tu prometti
a quanti si convertono a te: la guarigione, la consolazione e la pace. La guarigione
dai tanti mali che ci turbano e ci sconvolgono; la consolazione per il cumulo di
dolore che pesa sul mondo; la pace per riprendere, con saggezza e forza, un
cammino di giustizia e di solidarietà. Questi doni imploriamo da te, Dio giusto e
ricco di bontà e di grazia. Li imploriamo con il cuore pentito e umiliato, con il corpo
pronto al digiuno e alla penitenza, che vogliamo intensificare nei giorni della
Servire lacristiana,
società e con una vita rinnovata, decisa a compiere le opere della
Quaresima
giustizia e dell’amore. Per tutti coloro che sono afflitti, o Signore, fa’ risuonare
ancora le parole colme di speranza che hai detto al tuo profeta: «Agli afflitti io
pongo sulle labbra: Pace, pace ai lontani e ai vicini, dice il Signore, io guarirò il mio
popolo». Sì, o Signore, siamo noi il tuo popolo: a noi, dunque, dona la tua
guarigione, la tua consolazione, la tua pace!
Domine, dona nobis pacem! + Dionigi card. Tettamanzi Arcivescovo di Milano
Dov'è
e cosa fà
il Card.
Martini?
Durante la visita di un gruppo di pellegrini milanesi in Terra
Santa hanno incontrato il card. Martini, arcivescovo emerito di
Milano, che ha raccontato loro la sua nuova vita distesa tra
Gerusalemme e Roma. (Da 'il Segno' febbraio 2003, pag. 24)
'Qui mi trovo molto bene, pur con le difficoltà proprie di un
Paese in guerra. Ma nella Gerusalemme ebraica si gira tranquillamente, certo sperando che non avvengano attentati. Altre zone
del Paese sono più difficili da percorrere. Sono stato a Betlemme
due o tre volte, ma non mi muovo molto da Gerusalemme. La
città è tutta gradini e siccome a una certa età, le ginocchia cedono,
mi sono comprato al mercato di Gerusalemme un bastone
nodoso e solido. Anche le automobili, quando vedono uno con
un bastone, si fermano. Al momento del commiato in Curia, gli
addetti al cerimoniale mio avevano regalato un bastone d'argento, che però ho lasciato a Milano.
La mia giornata si svolge molto semplicemente tra preghiera e
studio. Mi sveglio presto perchè la mia camera guarda verso
oriente: dalle finestre vedo il Monte degli Ulivi e il sorgere del
sole. Mi alzo, prego, verso le sette ascolto le notizie, poi comincio
a lavorare. Attualmente lavoro alla preparazione dell'edizione
critica della seconda Lettera di Pietro con l'apparato critico e le
note. Riesco a fare una pagina al giorno e prevedo di finire il
lavoro sul manoscritto fra un mese. Conto di scrivere poi l'introduzione e consegnare il lavoro completo prima dell'estate.
Qualche volta vado alla Biblioteca dell'Ecole Biblique per
consultare i testi. Faccio qualche visita, ho qualche incontro.
La giornata trascorre lenta, tra preghiera e lavoro. Noi Gesuiti
siamo pochi in casa, tre o quattro, poi ci sono otto studenti del
Biblico di Roma che frequentano i corsi dell'Università Ebraica:
è un programma di scambio che avevo iniziato trent'anni fà,
quando ero Rettore. Alla sera, alle 19 c'è la Messa in inglese,
la lingua della comunità. Invece la cucina è in parte araba e in
parte orientale. Per le feste mia sorella mi ha portato un
panettone che abbiamo aperto in comunità, ma mi sono accorto
che non capivano cos'era...
Posso dedicare molto tempo alla preghiera, soprattutto una
preghiera di intercessione. Anzitutto per la Diocesi, che
considero ancora mia Diocesi, la mia famiglia. Quindi la mia
preghiera è per voi ogni giorno. Faccio passare tutte le zone
pastorali, i preti malati, tutte le situazioni che ho conosciuto. Poi
faccio passare le intenzioni di questo Paese: la pace, tutte le
sofferenze della gente. Ricordo che a Milano, in occasione di
una Veglia di preghiera in Duomo nei giorni della guerra del
Golfo, avevo proposto come atteggiamento spirituale l'intercessione. E' quello che cerco di vivere qui: non prendere parte per
l'uno o l'altro, ma camminare in mezzo alle parti in conflitto,
accettando magari di essere schiacciato da una parte o
dall'altra, ma amando tutti e cercando di tessere legami.
'
La mia condizione a Gerusalemme è quella di un pellegrino
orante e silenzioso. Il mio interesse maggiore qui è il silenzio.
Non accetto nessun impegno pubblico, nè conferenze, nè
tantomeno interviste. Non ho mai incontrato giornalisti.
Quando sono arrivato a Gerusalemme c'era la stampa, forse
anche la televisione, che mi aspettavano all'aeroporto. Ma un
confratello gesuita indiano aveva annunciato che sarei arrivato
con un volo Alitalia. Invece sono arrivato due ore prima con un
volo EL AL. E così non mi hanno incontrato. Ho scelto di tirarmi
fuori da tutto, mettendo in pratica Esodo 17: 'Finora ho combattuto contro gli Amaleciti, ora salgo sulla montagna, alzo le mani
e prego'. Non voglio dare giudizi, nè sulla Chiesa e sul suo
futuro, nè sulla situazione di questo Paese. Il mio è un ritirarsi
nella consapevolezza che bisogna prepararsi all'eternità, alle
cose definitive. C'è tempo e tempo. Ho detto più volte negli
ultimi mesi a Milano, che vi sono tempi diversi nella vita: questo
è per me il momento del bosco, del raccoglimento e del
ripensamento dopo il tempo in cui si opera. Dopo aver dato un
contributo pastorale, spero di dare in questi anni un contributo
scientifico, che richiede concentrazione. Non ho mai lavorato
così bene, scienificamente, come ora, perchè mi ci posso
dedicare per intere mattinate: quando ho davanti la pagina del
codice, dimentico tutto. E questo lavoro, ne sono persuaso, aiuta
la Chiesa non meno del lavoro pastorale. Penso che questo sia
il mio contributo e ne sono contento perchè non avverto il
complesso del pensionato che si sente inutile.
Inoltre alterno la mia vita tra Gerusalemme e Roma. Qui sto due
mesi e poi trascorro un mese a Roma. Ma anche là faccio vita
molto nascosta. Per questo ho scelto di risiedere a Galloro, a
venti chilometri dalla città. Vivo nella comunità dei Gesuiti,
continuando a studiare e partecipando alle sedute delle Congregazioni romane. Dico di no a tutti gli altri impegni: conferenze,
corsi universitari.... Voglio fare almeno un anno sabbatico. A
Milano ho parlato troppo e su tante cose che non conoscevo
bene: adesso voglio fare un anno di purificazione. Ho promesso
ai Vescovi Cechi e Slovacchi di predicare loro un Corso di
Esercizi spirituali, ma solo nel 2004.
Sono molto contento dei miei ventidue anni a Milano perchè,
come ho detto in altre occasioni, è stato il tempo esatto di
Sant'Ambrogio, vescovo per ventidue anni e cinque mesi.
Sono contento degli anni passati, ho vissuto esperienze molto
belle, amicizie che non dimentico. Ma sono persuaso che a
settantacinque anni sia giusto lasciare l'episcopato attivo, soprattutto nelle grandi diocesi, che richiedono forze e creatività.
Quand'ero a Milnao, nei giorni dopo Natale, mi prendevo
qualche giorno di riposo nel monastero di Lerin, in Francia,
prima di rituffarmi nel lavoro pastorale del nuovo anno. Ora non
mi sembra vero di poter disporre di tempi lunghi e di lunghi
silenzi.
Carlo Maria card. Martini S. J.
5
1° compito
del
prete:
pregare!
La preghiera e il Rosario del Cappellano
La preghiera (insieme alla penitenza), è sempre stata considerata
dalla Chiesa la via maestra per la santificazione. Gesù stesso ci
ha insegnato a pregare e ci ha raccomandato di pregare sempre,
senza mai stancarci. Anche la Madonna nelle sue apparizioni,
non fa altro che raccomandare la preghiera e la penitenza.
Questo vale per tutti cristiani che vogliono imitare Gesù e Maria,
ma soprattutto per le persone a Loro consacrate, ai sacerdoti in
particolare. Pertanto il primo dovere di un
sacerdote, e quindi del Cappellano, è quello
di pregare, cioè di fare da intermediario tra
Dio e la sua comunità, prima ancora di
occuparsi delle 'cose' della comunità. E '
una verità che conoscevo da sempre, ma
che ho maturato soprattutto in questi
ultimi tempi, per cui ho stabilito che il
primato e il primo posto nella mia giornata
deve essere per il Signore e per la
preghiera. Negli anni passati ho imitato più
Marta che Maria di Betania, sorelle di
Lazzaro. Marta era una faccendona, che
è stata amabilmente rimproverata da Gesù,
il quale ha lodato invece la sorella Maria
perchè 'stava ad ascoltare il Signore'.
Sono anche profondamente convinto che
se non è il Signore a illuminare la mente
e a toccare il cuore della gente, a poco o
a nulla servono tutti gli sforzi e le parole
pubblica, alla passione, alla glorificazione. Recitare il S.
Rosario completo ogni giorno è per me oramai una
necessità, oltre che una buona abitudine. Significa per me
stare con il Signore e con la Madonna per un'ora, tanto è il tempo
richiesto per la recita delle quattro Corone. Naturalmente cerco di
distribuirle lungo la giornata. Di solito la prima Corona (Misteri
gaudiosi) la prego al primo risveglio nella notte; la seconda
Corona ( Misteri luminosi), all'inizio della
giornata; la terza Corona (Misteri dolorosi)
durante la giornata, magari spezzettata
durante i viaggi in macchina o nei vari
passaggi in aeroporto; la quarta Corona
(Misteri gloriosi) alla sera, prima di cena,
o prima di coricarmi. Ad ogni Corona metto
una intenzione, ferme restando per quest'anno
quelle indicate dal Papa , cioè la pace nel
mondo e nelle famiglie. La prima Corona
la recito per le necessità del mondo,
ricordando magari i fatti letti il giorno prima
nei giornali. La seconda Corona la prego
per la Chiesa, cioè per il Papa, per i
Vescovi, per l'Arcivescovo di Milano, per
i sacerdoti e per tutti i credenti. La terza
Corona la prego per la Comunità di
Linate, ricordando tutti i lavoratori, i
passeggeri, i malati, i pensionati, ecc. La
quarta Corona la prego per i casi
degli uomini, comprese quelle dei preti. Per cui ho deciso:
meno azione e più contemplazione, meno esteriorità e più
interiorità, meno parole e più Parola, meno distrazioni e più
unione con Dio.
Tra le preghiere che fanno parte del programma giormaliero
di un sacerdote, al primo posto va collocata la S. Messa, che è
come il cuore, il centro della giornata. Al secondo posto va
collocato il Divino Ufficio, cioè la preghiera ufficiale della
Chiesa, che si distende nelle varie ore della giornata e che
continua e integra quella della S. Messa. Al terzo posto colloco
l'adorazione dell'Eucarestia nel Tabernacolo, per favorire la
conoscenza e l'amicizia con Gesù Cristo, realmente presente,
come Dio e come Uomo. Al quarto posto colloco il S. Rosario,
che mi permette, secondo le ultime indicazioni del Papa, di
ripercorrere ogni giorno la vita di Gesù, in compagnia della
Madonna nelle sue tappe principali, dall'incarnazione, alla vita
particolari che mi si sono presentati lungo la giornata e
per i quali ho assicurato la mia preghiera: una persona venuta
dal Sud per una visita specialistica, un giovane in cerca di lavoro,
una mamma preoccupata per la figlia, due sposi il cui
matrimonio è in bilico, ecc. Sono le intenzioni che molti
visitatori della Cappella affidano alla Madonna, fissandole
anche nel 'Libro delle dediche', ivi esposto.
Naturalmente non sempre la preghiera riesce piacevole e
fervorosa, ma spesso è faticosa, distratta, arida, tentata dalla
fretta. In questi casi conta la fedeltà, perchè la fedeltà è la più
grande prova di fede e di amore. Il Signore e la Madonna
sanno ben capire le nostre difficoltà e compatire i nostri
limiti ma guardano soprattutto all'intenzione e al cuore della
preghiera. Quest'anno, Anno Mariano, non mancherò di
raccomandare a tutti gli aeroportuali il Santo Rosario e
io cercherò, nel mio piccolo, di precedere tutti con l'esempio.
6
Cappellano:
45 anni
di Messa!
21 Giugno 1958-2003
La Prima S. Messa a Cesano
Maderno il 22 giugno 1958
DOMENICA
22 GIUGNO 2003
NELLA CAPPELLA
DI LINATE
ALLE ORE 11
IL CAPPELLANO
CELEBRERA'
LA S. MESSA
GIUBILARE
CON
LA PARTECIPAZIONE
DEI FAMILIARI,
DEI COSCRITTI
DELLA CLASSE 1934
DI CESANO MADERNO
E DEGLI
AEROPORTUALI
CHE VORRANNO
PRESENZIARE
AL SACRO RITO
Il 21 giugno 2003 sarà il 45° anniversario della mia Ordinazione sacerdotale e quindi della
mia Prima S. Messa, concelebrata con il Card. Giovanni Battista Montini, (poi Papa Paolo
VI e prossimo Beato), Vescovo consacrante, e con 36 miei Compagni di ordinazione,
avvenuta nel Duomo di Milano. Da quel giorno si è snodata una catena d'oro formata da
circa 16.500 anelli, tante sono state le Messe che ho celebrato fino ad oggi. La Messa!
Confesso di avere sempre avuto un debole, o meglio, una passione particolare per la S.
Messa. Fin da bambino mi piaceva 'giocare' con l'altarino che uno zio, vero artigiano del
legno, mi aveva preparato. In età prescolare, ogni mattina, con nonna Angelica, che poi era
una zia, ma che chiamavo nonna, d'inverno, mi recavo alla prima Messa, nascosto sotto
il suo ampio scialle nero per difendermi dal freddo pungente. Poi ho fatto il chierichetto ed
era per me una gioia stare ogni giorno vicino all'altare, invidiato dai miei coetanei. A 12
anni sono entrato in Seminario, dove a poco a poco, crescendo negli anni e negli studi, ho
capito il grande valore e l'importanza della Messa e me ne sono innamorato. Ora so che
la Messa è tutto e che il prete è tale soprattutto per celebrare la Messa, cioè per rendere
presente la Pasqua del Signore, la sua morte e resurrezione, fondamento della fede e della
speranza cristiana. Ogni volta che mi reco all'altare mi sovviene la raccomandazione dei
Superiori del Seminario: 'Ogni Messa che celebrerete, sia come la prima, come l'ultima,
come l'unica Messa della vostra vita!'. Godo immensamente alla domenica quando celebro
la Messa attorniato dalla Comunità, ed anche in settimana, quando sono poche le persone
presenti, ma che rappresentano tutta la Comunità, anzi tutta la Chiesa e il mondo intero.
La Messa è l'unico Sacrificio di salvezza per l'umanità, 'sacrificio vivo e santo'. La Messa
è la preghiera più potente che ci sia, perchè fatta da Gesù al Padre, a nome della Chiesa.
Quando mi sento impotente e non trovo le parole per consolare una persona, le dico: 'Oggi
ti ricorderò nella S. Messa! Sono pienamente cosapevole che non basta celebrare la
Messa,
ma che
bisogna vivere
CHE
COSA
E' la Messa, unendosi e identificandosi nella Vittima che è
Gesù. Questa è la cosa più difficile e impegnativa che sempre farà difetto, ma che affido
alla misericordia di Dio e alla comprensione dei fedeli. A questo punto mi domando:
quante S. Messe potrò celebrare ancora nella mia vita? Arriverò al 50° di Messa? Non
lo so, confido nel Signore. In ogni caso, so che l'ultima Messa la celebrerò in Paradiso
e sarà una Messa eterna, quando, secondo il racconto dell'Apocalisse, mi ritroverò attorno
all'altare dell'Agnello a concelebrare la Messa con gli Anziani e i Vegliardi biancovestiti,
accompagnati dal coro delle schiere celesti che canterà: 'gloria, lode e onore al nostro Dio
e all'Agnello nei secoli dei secoli'. Anche a quella Messa che non finirà mai metterò
'l'intenzione': per i familiari, per le persone care che ho incontrato nel ministero e nella vita,
per i malati, per i poveri, per i bisognosi, per i lavoratori e i passeggeri, per i vicini
e i lontani, per i credenti e i non credenti, per tutti! E sarà certezza di salvezza universale,
perchè il Padre non potrà non esaudire la preghiera del Figlio e del Suo Ministro.
IL PRETE, SEGNO DI CONTRADDIZIONE
Per alcuni è un solitario egoista;
per altri è l'uomo di tutti e altruista
Se predica per 10 minuti, non finisce mai;
se è breve, non sa dire proprio nulla.
Alcuni lo benedicono, altri lo maledicono;
tutti pretendono di giudicarlo
Se dice quel che pensa, non è un diplomatico; se fa quel che dice, non è un politico
Se sposa tutti, strapazza i Sacramenti
se è esigente, allontana tutta la gente
Se parla con i ricchi, è un capitalista;
se sta con i poveri, è un comunista
Se ha un volto gioviale, non ha fastidi;
se è pensoso, è un eterno insoddisfatto
Se è bello: 'Perchè non si è sposato?'
Se è brutto: 'Nessuno l'ha voluto'
Se va al bar, è un beone
se sta in ufficio, è un fannullone
Se veste in clergyman, è un uomo di mondo
se mette la tonaca, è un conservatore
Se visita i reparti, non è mai in ufficio;
se sta in ufficio, non visita mai i reparti
Se sta in chiesa, non si interessa della
gente; se si interessa della gente, non è mai
in chiesa
Se cita il Concilio, è un prete moderno;
se segue il Catechismo , è ancora
tridentino
Se è giovane, non ha esperienza;
se è anziano, farebbe bene ad andare in
pensione
Ma poi, se muore... chi lo sostituirà? Meditate gente, meditate...!
7
‘Nascere
e morire
oggi’
DELLA VITA NON SI FA MERCATO
Domenica 2 febbraio 2003, si è celebrata nella Chiesa Italiana la '25a Giornata per
la vita', per la quale i Vescovi Italiani hanno preparato un Messaggio, intitolato 'Della
vita non si fa mercato', messaggio che riproduciamo in sintesi, per offrire a tutti gli
aeroportuali la possibilità di conoscenza e di riflessionne.
I Vescovi affermano anzitutto che ‘gli esseri umani non sono merce’, come venivano
considerati nei secoli passati, quando era in vigore la schiavitù, che però è presente
anche oggi, sotto forme nuove, con l’aborto, il commercio di organi, i bambini
soldato, la prostituzione, gli abusi sessuali, il lavoro minorile, i lavoratori sottopagati
e sfruttati. In ciascuno di questi casi la vita umana è umiliata e sfigurata con cinico
disprezzo. ‘La vita umana è invece – continuano i Vescovi – un dono fuori
commercio’. Un figlio esige e merita di nascere da un atto d’amore, per cui il figlio
stesso diventa un dono, e non un oggetto di cui appropriarsi e da ‘possedere’ per il
semplice fatto che lo si è ‘prodotto’. ‘Della vita non si può fare mercato’, ribadiscono
i Vescovi, auspicando che anche i legislatori producano leggi chiare, rispettose dei
principi etici e che tutelino la vita umana. La vita umana non ha prezzo, perché siamo
stati comprati ‘a caro prezzo’ (1 Cor. 7, 23) dal Signore. ‘Ecco tutte le vite sono mie’
(Ez. 18, 4) dice Dio, per riaffermare che ogni vita viene da Lui e a Lui anela. Il
Messaggio dei Vescovi Italiani si conclude con un pensiero dell’Enciclica ‘Evangelium
vitae’ di Paolo VI: ‘La comunità cristiana, ‘popolo della vita’, guardando ogni persona
con gli occhi di Dio proclama il Vangelo della vita non solo ai credenti, ma a
tutti, e ‘gioisce di poter condividere con tanti altri il suo impegno, così che sempre più
numeroso sia il ‘popolo per la vita’ e la nuova cultura dell’amore e della solidarietà
possa crescere per il vero bene della città degli uomini’.
Nella Giornata per la vita il Cappellano ha colto l'occasione per ribadire con il Papa,
con l'Arcivescovo e con tutta la Chiesa, il no alla guerra, che produce solo distruzione
e morte, ricordando uno slogan di Papa Pio XII° che diceva: ‘Con la guerra tutto è
perduto. Con la pace tutto è salvato’
NASCITE
OGNI
ULTIMA DOMENICA
DEL MESE,
NELLA CAPPELLA
DI LINATE,
ALLE ORE 11
VIENE CELEBRATA
UNA S. MESSA
DI SUFFRAGIO
PER LE VITTIME
DELLA SCIAGURA
DELL'8 OTTOBRE
E PER TUTTI
I DEFUNTI
AEROPORTUALI,
ALLA QUALE
POSSONO
PARTECIPARE
LIBERAMENTE
TUTTI I FAMILIARI.
8
° I coniugi SPADEA LIVIA (SEA-Area 1) e BENEDETTO RAFFAELE, con
ISABELLA, annunciano con gioia la nascita di ILARIA.
° I coniugi DEL ROSARIO TERESITA e TOSTO VINCENZO (ENAV-TWR),
annunciano con gioia la nascita di LORENZO.
° I coniugi SANZOLINI VALERIA e ROSSI ANDREA (ENAV-TWR), annunciano
con gioia la nascita di LEONARDO GIOVANNI NEVIO.
° I coniugi ELIA SALVATRICE e ELIA GIUSEPPE (ENAV-TWR), annunciano
con gioia la nascita di ANNA.
MATRIMONI
° Il 22 marzo 2003 si sono uniti in matrimonio i Sigg. LUCIA e MAURIZIO LETTIERO
(SEA-Progettazione O.C.I.V.). La cerimonia si è svolta nella chiesa di Meda (MI).
° Il 2 maggio 2003 si sono uniti in matrimonio la Sig.na VESTRI FRANCESCA con
il Sig. SCOTTI GUIDO (entrambi dell' ENAV-TW). La cerimonia si è svolta nella Basilica
di S. Elia a Sutri (VT).
PARTECIPAZIONE A LUTTI
La Comunità di Linate partecipa al lutto:
° della Sig.na TASSI GIOVANNA (Amica della Cappella, con una Adozione a
distanza), per la morte del fratello PIERO (68 anni).
° della Fam. MANZONI, per la morte del Sig. FRANCESCO, Ex SEA-Autista del
Piazzale, pensionato da 10 anni.
° della Sig.ra BICE MUSOCCHI (Team Service), per la morte del figlio MASSIMO
(30 anni!).
° della Sig.ra MELI SANTA MOSCATELLO (SEA-Malpensa), per la morte della
mamma CARMELA) (70 anni).
° del Sig. CAFFAGNI LUCA (SEA Parking), per la morte del padre NELSON (76anni)
° della Sig.ra ADELE GIUSEPPE (CID), per la morte del marito ANTONIO SAPERE
(Dogana) (anni 56).
I Santi
Patroni
di Linate
Gli Amici di O. K . Team, dopo aver partecipato a Linate alla Minimissione
Natalizia 2002, si sono ritrovati con il Cappellano nella sede di Via Lampedusa
perAmici
la Benedizione
degli uffici e per sottoscrivere ben cinque Adozioni a distanza
Gli
d
1
S. Giuseppe
Lavoratore
Madonna
di Loreto
CHI DESIDERASSE
IN QUALSIASI GIORNO
DELL'ANNO
INCONTRARE
IL CAPPELLANO
PER FARE CONOSCENZA,
PER LA BENEDIZIONE
DELL'UFFICIO,
PER ONORARE
IL SANTO PATRONO,
PER UNO SCAMBIO
DI IDEE,
O PER ALTRE RAGIONI,
NON HA CHE DA
TELEFONARE AL
N. 02.7485.2510
PER CONCORDARE LE
MODALITA'
Il Cappellano
I Santi sono le copie più perfette di
Gesù Cristo, sono cioè quelle persone
che nella loro vita hanno imitato e
amato Cristo al punto da soffrire e da
morire per Lui e come Lui. I Santi
sono una schiera infinita, i cui nomi e
volti sono noti solo a Dio. Ma vi sono
dei Santi noti anche sulla terra e che
la Chiesa ha proclamato tali,
proponendoli al Popolo di Dio come
Modelli e come Patroni. Sono i Santi
elencati nel Calendario liturgico della
Chiesa e nei vari Santorali. Vi sono
poi dei Santi proclamati dalla Chiesa
'Patroni' di alcune categorie di
persone e di certi mestieri e
professioni. Ci siamo presi la briga di
ricercare e di individuare i Santi
Patroni delle diverse professioni che
esistono in aeroporto e ne
abbiamo fatto un elenco, riportato in
parte qui sotto. Per molti aeroportuali
sarà una novità e una curiosità
conoscere il Santo Patrono del
proprio lavoro, altri, che già lo
conoscono, potrebbero decidere di
onorare il Santo Patrono con una
preghiera, o partecipando ad una S.
Messa nel giorno della ricorrenza, o
invitando il Cappellano in ufficio o
nel reparto, per un incontro di amicizia
e per una benedizione. Sarebbe un
modo per dar seguito all'incontro
avvenuto in Cappella in occasione
della Minimissione natalizia. Siamo
sicuri che le 32 'Sentinelle' della
Comunità, tanti sono i Santi Patroni
individuati, vigileranno su di essa,
per conservarle il lavoro, la salute,
ma soprattutto la serenità e la fede.
I S.S. PATRONI NEL TRIMESTRE MAGGIO-LUGLIO
19 maggio S. IVO - Patrono degli Avvocati e degli addetti agli uffici legali
(sec. XII°-XIII°) Fu Sacerdote e Avvocato, professione che utilizzò per difendere
i poveri e i diseredati
29 maggio SANTA BONA da PISA - Patrona delle Hostess di volo e di terra
(sec. XIII°) Ha viaggiato molto, accompagnando i pellegrini ai Santuari e mettendosi al
loro servizio. Il suo corpo riposa nella chiesa di San Martino a Pisa
1 giugno
S. TEOBALDO ROGGERI - Patrono dei Facchini e dei Magazzinieri
(sec. XII°) Visse ad Alba, in Piemonte, e scelse di fare il facchino per essere vicino ai poveri
3 luglio
S. TOMMASO - Patrono degli Architetti, dei Geometri e dei Muratori
(sec. I°) Grande Apostolo, evangelizzò l'India, dove edificò chiese e soprattutto
Comunità cristiane.
22 luglio
S. MARIA MADDALENA - Patrona degli addetti alle Boutiques
(sec. I°) Donna che ha bagnato i piedi di Gesù con unguenti profumati e li ha
asciugati con i suoi capelli.
25 luglio
S. CRISTOFORO - Patrono degli Automobilisti, dei Noleggiatori e
Addetti ai Parcheggi
(sec. III°) Santo leggendario, che ebbe il privilegio di trasportare da una sponda
all'altra del fiume Gesù, nelle sembianze di un bambino.
29 luglio S. MARTA DI BETANIA - Patrona delle casalinghe e delle addette alle
Imprese di pulizia. (sec. I°) Sorella di Maria e di Lazzaro. Attendeva alla cura della
casa.
9
S
A
C
R
A
R
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2
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00
11
Le Parole della speranza
'Le anime dei giusti sono nelle mani
di Dio, nessun tormento le toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una
sciagura, la loro dipartita da noi una
rovina, ma essi sono nella pace. Dio li
ha provati e li ha trovati degni di Sè; li
ha saggiati come oro nel crogiuolo e li
ha graditi come un olocausto’. (Sap. 3,1-9)
La preghiera del credente
Padre nostro che sei nei cieli,
nella la tua infinita bontà,
accogli nella tua Casa questi nostri 118 amici
che l’8 ottobre 2001
hanno sacrificato la loro vita
nella sciagura aerea di Linate.
Conforta e dona coraggio ai loro Familiari
perchè affrontino le difficoltà della vita,
con la certezza di rivederli un giorno in Paradiso.
Maria, Madre addolorata di Gesù e nostra
ti affidiamo questi tuoi figli
e in particolare ti raccomandiamo
il nostro amico Pasquale Padovano
‘memoria vivente’ del triste evento;
assistilo e confortalo, insieme alla sua famiglia,
perchè riacquisti presto la salute piena, la serenità e la pace.
Amen!
Il significato del Sacrario
Sulla base del Sacrario, i simboli dell’aeroporto di Linate: la torre di controllo, la facciata dell’aerostazione, il
Taboga sbrecciato dal rogo. Dalla base si innalza uno stuolo di gabbiani, simboli delle Vittime, che volano verso
l’azzurro del cielo, verso Dio. Al centro domina la figura di Cristo risorto, che ha trasformato la morte nella vita
(ramoscelli di vite con uva) e il dolore nella pace e nella gioia (ramoscelli di ulivo). Artisti: Benedetta e Alberto Ceppi
10
IL 4 GIUGNO, IL PROCESSO
Giovedì, 13 marzo 2003 si è svolto presso il Palazzo di
Giustizia di Milano, la 6a Udienza preliminare del Processo
per la tragedia di Linate dell'8 ottobre 2001, nella quale sono
morte 118 persone e una è rimasta gravemente ustionata.
L'Udienza si è conclusa con il Rinvio a giudizio degli 11 imputati:
due della SEA, due dell'ENAC e sette dell'ENAV. Il Processo
penale vero e proprio dovrebbe iniziare il 4 giugno, salvi
alcuni problemi procedurali che potrebbero farlo slittare sine
die. Se invece tutto procede come nelle intenzioni, tenendo conto
anche delle ferie estive, il Processo dovrebbe
FESTA DEGLI ULIVI E DELLA PACE
PASQUALE PADOVANO IN VATICANO
Pasquale Padovano, unico superstite della tragedia di
Linate dell'8 ottobre 2001, rimasto ustionato all'80%,
dopo 13 mesi di degenza all'ospedale di Niguarda, con 26
operazioni, dal 9 dicembre 2002 vive nella sua casa a
Milano, in zona Mecenate, ben assistito dalla moglie,
Sig.a Teresa, dalla figlia Anna e dal Personale medico e
paramedico dell'Ospedale di Niguarda, per le medicazioni, i bagni, la ginnastica riabilitativa, ecc., cose che devono essere fatte quotidianamente. Ferma restando la situazione generale di Pasquale, il quadro clinico attuale si è
notevolmente rasserenato, pur rimanendo sempre
qualche timore
per il pericolo di infezioni,
di febbri e di quant'altro. Pasquale comunque è
tranquillo, mangia e dorme regolarmente, esce di casa
frequentemente in compagnia della moglie, va alla sua
Messa domenicale, riceve le visite degli amici aeroportuali
e si sforza di essere autonomo nel minimo indispensabile.
Un momento di serenità in casa
concludersi nel tardo autunno. L'accusa più grave verso gli
imputati consiste in una colpevole catena di negligenze e di
violazioni delle regole sulla sicurezza dei voli. La tragedia
quindi, secondo la Procura, non era imprevedibile, come
hanno cercato di sostenere i Difensori degli imputati, ma
'annunciata'. Dello stesso parere sono naturalmente i Familiari delle Vittime, molti dei quali hanno seguito le Udienze
preliminari e alla vigilia del Processo ritengono che la giustizia
abbia imboccato la strada giusta e sono fiduciosi nell'esito
positivo del Processo. I Familiari delle Vittime, come hanno
ribadito più volte, non vogliono vendetta, ma solo giustizia, per
i vivi e per i Morti. Nella Cappella di Linate intanto si continua a
ricordare e a pregare per tenere viva la fede e la speranza.
Domenica, 13 aprile 2003, festa delle palme e degli ulivi,
simbolo della pace, i Familiari delle Vittime di Linate, si
sono ritrovati presso il 'Bosco dei faggi', al Parco
Forlanini, per augurare con un momento di riflessione e
di preghiera la buona Pasqua ai loro Cari. Erano tanti,
giovani, adulti, anziani e soprattutto bambini, alcuni dei
quali figli delle Vittime, che al termine della cerimonia
hanno liberato una miriade di pallonici colorati, carichi di
affetto e di speranza, destinazione Paradiso. Nessuno li ha
più visti, ma quei pallonici sono ritornati ai mittenti carichi
di serenità e di fiducia. 'I nostri Cari - ha detto il Cappellano
commentando la resurrezione di Gesù - sono vivi nel
Signore, sono nostri patroni e ci aspettano'. C'erano
tuttC'erano
tuttimonumento
alle Vittime
di LinateAnna,
nel Bosco
In casa è rallegrato
da una figlia
meravigliosa,
13
dei faggi
anni, intelligente, sportiva (iuventina come il papà!), con
l'hobbi del nuoto, del canto e del flauto. E' servizievole,
affettuosa, aiuta il papà nella ginnastica, gli racconta le
barzellette, lo riempie di coccole e gli suona perfino il
flauto per concigliargli il sonno! Il 26 febbraio 2003 i sigg.
Padovano sono stati ricevuti dal Papa Giovanni Paolo II,
nell'Aula Paolo VI in Vaticano, al termine dell'Udienza
generale del mercoledì. Il Papa ha posto la sua mano sul
capo di Pasquale, dicendogli: coraggio! e l'ha benedetto.
Nell'occasione la Sig.ra Teresa ha consegnato al Papa un
dono simbolico e una lettera di ringraziamento, anche a
nome dei Familiari delle Vittime. Quel giorno e quel gesto
del Papa, non solo rimarranno per loro indimenticabili, ma
trasmetteranno nuova energia e rinnovata certezza che le
cose miglioreranno sempre più. Ora le giornate sono
ritornate di routine, ma sono anche diverse, perchè si sente
che il Signore è più vicino. Ed anche la Comunità di
Linate con il Cappellano, sono e saranno sempre vicini con
l'interessamento, con la preghiera e con l'aiuto.
Anna Padovano
L'incontro della fam. Padovano con il Papa
11
CappellaSantuario
Madonna
di Loreto
Le opere d’arte moderna della Cappella ‘Madonna di Loreto’ di Linate vogliono essere un inno a Cristo, Salvatore degli uomini. In particolare illustrano i momenti principali della Sua esistenza umana: la rivelazione di Dio-Trinità in Cristo (opera dietro
l’altare); le 20 tappe del Suo cammino terreno (i 20 Misteri del S. Rosario, sulle pareti
laterali); la Sua morte e resurrezione (il Tabernacolo e il Sacrario). Si aggiungono
i Santi Patroni: La Madonna di Loreto, la Madonna della Pace e San Giuseppe
Lavoratore.
Gli artisti sono: Benedetta e Alberto Ceppi di Meda (MI)
La SS. Trinità (triangolo in alto a sinistra) si rivela in Gesù, come
Luce (mosaico interno) e come Vita degli uomini (esplosione stellare
al centro). Nel mondo (grande ellisse), c’è chi Lo accoglie (pietre preziose illuminate) e chi Lo rifiuta (pietre spente e macchia nera a destra).
I 20 Misteri del S. Rosario: gaudiosi e luminosi (parete di destra),
dolorosi e gloriosi (parete di sinistra), rappresentano le 20 tappe del
cammino terreno di Gesù, dalla annunciazione alla glorificazione.
I Misteri del S. Rosario ricordano anche che la Cappella è un Santuario dedicato alla Madonna di Loreto e a San Giuseppe Lavoratore.
Gesù Cristo è il cuore del mondo (globo) e della Chiesa (due ellissi
laterali), in quanto è morto e risorto (croce luminosa dietro il globo).
La presenza di Gesù nel Tabernacolo è indicata da un raggio laser
che brilla come un rubìno al centro del globo. Le ellissi attorno al
globo indicano le rotte degli aerei, simboleggiati dai gabbiani.
Il Sacrario per le Vittime della sciagura di Linate dell’8.10.2001, pone
al centro Cristo risorto, fondamento della fede e della speranza cristiana, che cambia la morte in vita (tralci di vite e grappoli di uva) e il
dolore in pace e gioia (rami di ulivo). Attorno al Sacrario ci sono le
parole del Libro dela Sapienza che aprono il cuore alla fiducia.
I Santi Patroni della Comunità di Linate:
- La Madonna di Loreto (a sinistra), opera di P. Costantino Ruggeri.
- La Madonna dell’ulivo (parete di fondo), opera di Enrico Pandiani.
- San Giuseppe Lavoratore (a destra), opera di Alberto Lumini.
12
Linate
for
Europe
L'aeroporto 'Pulkowo' di San Pietroburgo - Il Cappellano Don Stefan Katinel, il
Direttore dell'aeroporto, Dr. Glutzman e il Cappellano di Linate, durante la visita
del 1995, per sottoscrivere il gemellaggio tra i due aeroporti
Il Cappellano
4° Convegno Europeo
dei
Cappellani Cattolici
e dei
Collaboratori laici
12-16 Maggio 2003
LIONE
***
***
'LA PAROLA
***
CHE
VOLA'
36° Annual Conference
International
Association of Civil Aviation
Chaplains
22-26 September 2003
MELBOURNE
1
La Cappella di Linate, da alcuni anni, è gemellata con l'aeroporto Pulkowo di San
Pietroburgo, con l'intento di favorire il sorgere di una Cappellanìa ecumenica anche in
quell'aeroporto. La situazione è apparsa subito molto difficile, sia per i trascorsi politici, sia
per i dissensi religiosi di quel Paese. Ultimamente però sono giunte via E-Mail due belle
notizie dal Cappellano di San Pietroburgo, Don Stefan Katinel, che è anche Parroco della
Cattedrale. La prima dice che ha parlato con il Patriarca Ortodosso di San Pietroburgo, Sua
Santità Vladimir, il quale si è detto favorevole a una simile iniziativa. La seconda notizia
riguarda invece la celebrazione del Centenario della Cattedrale, dedicata a Maria
Assunta, che avverrà a fine giugno e alla quale cortesemente mi ha invitato. In cento anni
dalla sua costruzione, la chiesa è stata trasformata in un garage, poi in un magazzeno e
poi finalmente, da una diecina di anni, è ritornata ad essere la Cattedrale di San Pietroburgo,
Il Dr. Meyer con la moglie
cuore della fede e centro di molte attività apostoliche, soprattutto da parte dei giovani.
Auguriamoci e preghiamo perchè le buone prospettive si consolidino e diventino realtà.
La Cappella di Linate è membro della I.A.C.A.C. (International Association
Catholic Airports Chaplainces), l' Associazione internazionale e interconfessionale
delle Cappellanìe aeroportuali del mondo. Questa è la scheda di appartenenza:
ll
CITY
MILAN
AIRPORT NAME
LINATE International Airport
IDENTIFYING CODE
LIN
CHAPEL LOCATION
Floor
CHAPEL HOURS
Hall of Departures (Groups Area) 1st
OFFICE LOCATION
Near Chapel-1st
Floor-Departures
Ecc. Hamao
con Mons. Chirayath
OFFICE HOURS
0900 - 1700 Daily
POSTAL ADDRESS
Don Giovanni Tremolada
Cappellano dell'Aeroporto civile
20090 Milano - Linate
Italy
TELEPHONE No.
Airport (02) 7485 2510
Catholic - Home 0362-507.162
FAX NUMBER
Don Tremolada +39 [02] 7485.2069
E-MAIL ADRESS
gtremolada @uli.it
CHAPEL WEBSITE
http://www.uli.it/aerocappellalinate
AIRPORT AUTHORITY
WEBSITE
http://www.sea-aeroportimilano.it
WORSHIP SERVICES
Catholic Mass
Every day - Enquire for details
PERSONNEL &
DENOMINATION
Rev. Giovanni Tremolada
Full time - Roman Catholic
0500 - 2200 Daily
Last update of this page
1 Maggio 2003
ICappellani Cattolici a Roma nel 2002
from I.A.C.A.C
by Mr. Peter Halloway Secretary
13
Il 21 marzo 2003,
la Guardia di Finanza
di Linate
ha adempiuto
fedelmente
il Precetto pasquale
con le Autorità
e con il loro
Cappellano,
Mons. Ugo Borlenghi.
Un augurio
da tutta la Comunità!
Vita
della
Cappella
Il Cronista
ADOZIONI A DISTANZA
PARZIALI (*) E DI GRUPPI
CAV-EAV-METEO Amm.tivi
CAV Torre di Controllo
CID Operatori
C.R.A.V. (Sala T.D.P.)
Controllori di Volo (Sala Radar)
Duty Free Shop
Fabrizi Luciano (*)
Finesso Roselvy (*)
Guardia di Finanza
Marchetti - Recrosio (*)
Operatori Alitalia
O.K. Copy Italia (1)
O.K. Copy Italia (2)
O.K. Team
Petrelli Jole (*)
Polli Renata (*)
Raffaghello - Andena (*)
Sacco Alessandro-Marilena (*)
S.E.A. Club
S.E.A. Uff. Cont. Clienti
S.E.A. - OCIV - Segreterìa
S.E.A. Uff. Fornitori
S.E.A. Lost and Found
S.E.A. Segreteria Piazzale
S.E.A. Serv. Imp. Elettrici
S.E.A. Termomeccanici
SOGIL Operatori (*)
Soldà Casari Luisa (*)
Vigili aeroportuali
La Santa Pasqua, anche quest'anno, è
stata caratterizzata dalla partecipazione
degli Amici Clochards, come il Natale e
il Ferragosto. Se a Natale erano 80, questa
volta erano 104, richiamati dal semplice
passa parola che a Linate si sta bene,
non solo per il pranzo, ma anche per la
paghetta! Prima del pranzo hanno
partecipato alla S. Messa pasquale
celebrata dal Cappellano, il quale ha
rivolto loro parole di stima e di affetto.
I GIOIELLI DELLA CAPPELLA
La 'Casula', o indumento che il sacerdote
indossa quando celebra la S. Messa. E' stata
fatta confezionare dal Cappellano in occasione della 'Incoronazione' della Madonna, avvenuta l'8 dicembre 1995. La stoffa
è di prezioso broccato d'oro su cui è posato
uno 'stolone' di seta, dipinto a mano, dal
disigner Gianni Elli, con i simboli della
Cappella (1- recto) e con i tondi del Papa,
del card. Martini, del card. Tettamanzi e
del Cappellano (2 retro). Viene indossata
nelle solennità.
1
14
Il 14 aprile, lunedì della Settimana
Santa, il Cappellano ha benedetto il
Personale e gli uffici dell'ENAV,
(Palazzina C) invitato
dal
nuovo
Dirigente ad interim Dr. Mario Tambelli
e ben accolto da tutto il Personale. E' stata
una bella occasione, non solo per ricevere
la benedizione pasquale, ma anche per
rinverdireirapportidiconoscenzaediamicizia.
Un esempio per tutti gli uffici che volessero
ripetere l'iniziativa durante l'anno.
2
1
2
Due 'Ostensori' , che servono per
l'esposizione del SS. Sacramento. Sono
in ferro battutto, l'uno in nero, a
raggiera (1), l'altro ramato, lavorati
a mano da due diversi artisti del ferro
battuto. I due ostensori vengono usati
in Cappella nei 'giovedì eucaristici' dei
Tempi
forti dell'Anno liturgico,
Avvento, Quaresima e Tempo pasquale,
per l'adorazione silenziosa di Gesù
presente nel Sacramento dell'Eucarestia.
L'altare della adorazione del Santissimo
LA CAPPELLA DI LINATE
UN'OASI NEL DESERTO
Mentre nel mondo furoreggia la guerra
dei missili, dei contrasti, delle parole,
sbandierate ossessivamente dalla stampa
e dalla televisione, nella Cappella di
Linate si prega, e tanto, e bene! Si prega
soprattutto con le celebrazioni e le
adorazioni silenziose dell'Eucarestia e
con la recita del Santo Rosario. Ogni
giorno, da mattina a sera, in Cappella
c'è qualcuno che prega, che adora, o che
magari piange per qualche sua sventura
e preoccupazione. In questo senso la
Cappella si rivela come una vera oasi
nel deserto dell'aeroporto, dove si può
trovare un pò di silenzio, di conforto e di
pace. Chi scopre, magari casualmente,
una prima volta la Cappella, non la
dimentica più e ogni volta che ritorna in
aeroporto va a visitarla. La Cappella si
riempie soprattutto durante le
celebrazioni del sabato sera e della
domenica mattina. I 'fedeli' sono alcuni
lavoratori, ma soprattutto i passeggeri e
gli amici della Cappella che abitano nei
dintorni o che vengono da lontano con
sorprendente fedeltà e puntualità. Anche
lungo la settimana però le S. Messe sono
abbastanza frequentate, soprattutto dai
passeggeri, invitati dall'annuncio
multilingue dello speaker, dato un quarto
d'ora prima della celebrazione. Il periodo
più intenso di partecipazione alla vita
della Cappella si ha nei momenti forti
dell'Anno liturgico, in
Avvento,
Quaresima e Tempo pasquale, quando si
celebrano i 'giovedì eucaristici'. Molti
sono sorpresi di trovare in un aeroporto,
l'Eucarestia esposta sull'altare, con
gente che prega e che adora. Sono invece
i momenti di grazia della vita
aeroportuale. Gesù esposto in Cappella
è come il sole che fa giungere la sua luce
e il suo calore a tutti, anche ai lontani. Così
la Cappella diventa veramente il centro
ideale e il cuore pulsante dell'aeroporto.
Gli artisti Benedetta e Alberto Ceppi
L'ULTIMA OPERA
DELLA CAPPELLA
Premetto
Il 26 ottobre 2002, con la Lettera
apostolica 'Rosarium Virginis Mariae',
Giovanni Paolo II, oltre ad indire l'Anno
del S. Rosario' (ottobre 2002-2003), ha
modificato la struttura della Santa
Corona, portando i 'Misteri' (episodi
della vita di Gesù e della Madonna) da 15
a 20. Ai Misteri della gioia, del dolore e
della gloria, ha aggiunto quelli della luce,
che sono: 1) il Battesimo di Gesù nel
fiume Giordano 2) l'annuncio del Regno
di Dio 3) le Nozze di Cana di Galilea 4)
la Trasfigurazione di Gesù sul monte
Tabor 5) l'istituzione della SS. Eucarestia.
Sulle pareti laterali della Cappella di
Linate erano raffigurati, in forma
simbolica, i 15 Misteri tradizionali del S.
Rosario, per cui abbiamo dovuto
aggiungere i cinque nuovi Misteri,
quelli 'luminosi'. Li abbiamo subito
commissionati agli artisti Benedetta e
Alberto Ceppi e saranno pronti per il 7
ottobre 2003, quando il Papa si recherà in
pellegrinaggio al Santuario della Madonna
di Pompei e quando probabilmente si
chiuderà l'Anno del S. Rosario. I nuovi
Misteri avranno la stessa forma artistica
di quelli precedenti e saranno collocati
metà sulla parete di destra (5 gioiosi e 5
luminosi) e metà sulla parete di sinistra (5
dolorosi e 5 gloriosi). La vera inuagurazione
dell'opera sarà rinviata però all'8
dicembre, cioè alla festa tradizionale
della Cappella in onore della Immacolata
e della Madonna di Loreto. Gli artisti,
visitati dal Cappellano nei giorni scorsi nel
loro laboratorio di Meda (MI), stanno
lavorando alacremente all'opera, che sarà
l'ultima del loro ciclo artistico nella
Cappella, insieme alla Scultura della
Rivelazione di Dio in Cristo, al
Tabernacolo e al Sacrario. Tutte le opere
inneggiano a Cristo, Figlio di Dio fatto
Uomo nel seno verginale di Maria, morto,
risorto e glorificato dal Padre e dallo Spirito.
ADOZIONI A DISTANZA DI
SINGOLI E DI FAMIGLIE
Abate Carla e Giorgio
Ala e Enrico
Antonietta, Felice e Alessia
Allione Sig.ra Amina
Arienti Valeria e Fam.
Aroldi Sig. Giovanni
Azzetti Fam. e Borchia Matilde
Baldan Stefano e Stefania
Balsamo Moreno
Bastini M. Teresa e Salvatore
Bermani F. - Radice C.
Borrelli Antonella
Botti Fausta e Spotti Emilio
Brescianini Angelo
Carcasci Matteo
Carugati Lazzari Renata
Casetta Rosella e Vincenzo
Cedrati Daniela, Marco e Aurora
Clerici Chiara e Francesco
Conforto Galli Dr. Cristina
Cristiani Carlo
Decio Bartolomeo
De Belli-Carra Elena
Di Tizio Lucia e Ferdinando
Divicari Silvia
Fabrello Antonio
Felisi Nuccia e Franco
Fella Lina
Florio Francesco
Fruner Nadia e Silvano
Galbiati Martino
Gallizioli Maria e Lina
Gardella Ermanno-Gardella Pina
Gibertoni Massimiliano
Leoni Rosy
Macchi Don Nando e Gisella
Maggiore Anna
Maino Erminio, Stefania e Silvia
Mandato Angelina e Donato
Muggiani Renata
Notaro Rocco e Fusari laura
Omenetto Elvira e Emilio
Paggiaro Daniele
Patruno Tania e Gian Luca
Pelucchi Eliana e Alessandro
Raimondi Nadia e Giovanni
Recchia Francesco
Rochira Luciana
Rossi Valeria, Andrea e Leonardo
Sacco Angelo
Sacco Elena
Santangelo Gabriella e Pietro
Soldati Renato-Lehnus Laura
Tassi Sig.na Giovanna
Tassi Marinella - Fantuz Claudio
Toso Romeo
Tremolada Don Giovanni
Tremolada Laura e Silvia
Villa Giuliana e Fam.
Vincenzi Maria e Lorenzo
Volpato Bruno
15
Tra
SEA
e dintorni
Il Cronista
AMICI
ATTENZIONE!
Alcuni Amici di
Linate Flash, dopo
aver ricevuto il n. 67
del mese di febbraio,
mi hanno telefonato
chiedendomi come
mai non era stato
incluso il C.C.P.!
Purtroppo è stata
una grave
dimenticanza dello
Spedizioniere, che
ha causato un serio
danno alle casse già
misere della
Cappella. Voglio
sperare che tutti
rimedieranno con
questo numero (68),
inviando
regolarmente la loro
quota di sostegno e di
amicizia. Ringrazio
anticipatamente tutti,
invocando su
ciascuno la
benedizione del
Signore e della
Madonna di Loreto
Don Giovanni
Cappellano
16
Il negozio UMTS ai gates nazionali
Una hostess in attenta lettura di L. F.
UMTS -TELEFONINI
DI TERZA GENERAZIONE
AMICI DI
LINATE FLASH: GRAZIE!
Il nuovo mondo della comunicazione
mobile di terza generazione è arrivato
anche a Linate domenica 16 marzo 2003,
giorno in cui la grande impresa italiana di
telefonia mobile H3G ha aperto uno
stand ai
gates
nazionali
dell'aerostazione, (1° piano, dove una
volta c'era la camiceria-cravatteria della
CID). L'H3G ha il suo quartiere generale
a Milano e la direzione generale tecnica a
Roma. E' presente in tutto il Paese
attraverso 6 direzioni regionali per lo
sviluppo della rete (Milano, Roma,
Genova, Verona, Firenze e Bari) e le 6
direzioni commerciali (Milano, Roma,
Bologna, Torino, Verona e Napoli). Entro
il 2003 verranno aperti 4 Contact Center:
Roma, Cagliari, Genova e Palermo. E'
presente in alcuni aeroporti italiani, tra
cui Linate e Malpensa. Oggi, l'UMST
(Universal Mobile Telecommunication
System) permette di infrangere i limiti
delle precedenti tecnologie radiomobili,
offrendo videochiamate, immagini a
colori e in movimento, servizi voce,
audio con qualità digitale, internet
veloce, servizi e contenuti di ogni tipo. Il
nuovo negozio ha suscitato subito grande
interesse tra gli aeroportuali, soprattutto
tra i passeggeri in attesa di imbarco o che
sbarcano dai Fingers, i quali restano
ammirati per le insospettate prestazioni
dei nuovi telefonini, ma rischiano
l'infarto quando sentono il prezzo!
Purtroppo le sperimentazioni
non
soddisfano ancora i clienti al 100%, in
quanto la SEA non ha ancora installato
l'indispensabile antenna di ripresa. Nel
nuovo negozio si alternano 5 bravi
giovani:
Stefania,
Eugenia,
Massimiliano, Stefano e Luca (nella
foto sopra: Eugenia e Massimiliano), ai
quali diamo il benvenuto nella Comunità
di Linate, con un cordiale in bocca al
lupo per il nuovo interessante lavoro.
Esterni (al 15.4.03) Tot. 70+44=114
Allievi Carla e Gianluigi, Argento
Stefania, Arienti Valeria, Bavera Don
Luigi, Belloni Dr. Lorenza e Armando,
Bertolotti Don Eugenio,
Bodio
Giovanni, Bordoni Carlo, Brescianini
Angelo, Brivio Don Stanislao, Cairo
Carla e Pietro, Cantù Piera Cerini,
Cedrati Daniela, Cerini, Cereda Don
Mario, Chiesa-Felisi, Clerici Roberta
e Santino, De Ruggiero, Dell'Orto
Rosa e Mario, Delli Carri Maria e
Michele, Ferrandi Alberto e Cristina,
Ferrari Franco, Foffo Domenico,
Gandolfi Dr. Alessandro, Guardia di
Finanza, Guerini Maria e Luca, Macchi
Don Bertrando e Gisella, Manera Dr.
Carlo, Marchi Andrea, Meli Santa
Moscatello, Merlo Cesarina, Orlandi
Don Aurelio, Pizzocri Fulgido, Ponti
Daniele, Ponti Egidio, Pozzoli Don
Ferdinando, Rasini Mario, Rosa Dr.
Achille, Sangiovanni Andrea, Spinelli
Umberto, Suore Marcelline, Tuzza
Liduina, Tremolada Angela e Giuseppe,
Tremolada Edvige e Armando, Villa
Silvana e Antonio, Zonta Ferdinando.
Interni (al 15.4.03) Tot. 20+8= 28
Bagarotto Roberta, Bastini Salvatore,
Cossu Graziella, De Luca Anna, Mauro
Rosaria, Petrelli Jole, Vernocchi
Giovanni
Pensionati (al 15.4.03) Tot. 65 +17= 82
Bersani Rosanna, Buratti Gian Luigi,
Cappelletti Francesco, Ciceri Gian
Pietro, Colombo Giordano, Colombo
Osvaldo, Conti Enzo, Maddaloni
Salvatore, Pinzuti Giovanni,
Pizzamiglio Giuseppe, Siciliano
Nunziato, Spoldi Giovanni, Tagliacarne
Fam., Tanzi Roberto, Zennari Stanislao,
Amici di Linate Flash: n. 224
(al 15.4.03)
Le due hostess con il Cappellano
Il nuovo Bar dell'ENAV di Linate
L'ufficio-deposito dei Bagagliai
L'UFFICIO A LINATE
DELL'ENTE FIERA
UN NUOVO BAR
PER L'ENAV DI LINATE
COOPERATIVA
FACCHINI-BAGAGLIAI
A Linate esiste da parecchi anni
l'Ufficio di rappresentanza dell'Ente
Fiera di Milano per l'orientamento e
l'assistenza a tutti i visitatori della importante Rassegna, provenienti dall' Italia e
dall'estero. L'ufficio si trova in
aerostazione, a pianterreno, in posizione
strategica, vicino cioè ai Gates degli
Arrivi nazionali e internazionali. L'ufficio rimane aperto nei giorni delle Mostre, una settantina all'anno, dalle ore 8
alle 17, ed è assistito abitualmente, tranne
qualche sostituzione, da due gentili hostess in divisa rosso nera: Errica, milanese, neolaureata in lingue straniere e Francesca, di origine rumena, prossima alla
laurea in Scienze politiche. L'ufficio,
arredato in stile moderno e avvolto
come in una penombra, dispone di
depliants di ogni tipo e in particolare
informa sui collegamenti e sugli orari
degli autobus, ferrovie e aerei. Auguri
dalla comunità alle due gentili hostess
per il loro lavoro e per il loro futuro.
Ai primi di febbraio 2003, nella Palazzina
dell'ENAC di Linate (nei locali dell'ex
Direzione, a pianterreno, entrando a
destra) è stato aperto un nuovo Bar
Aziendale ENAV, il
decimo
nell'aeroporto, senza contare le sette
Mense-Ristoranti. Anni
fà il Bar
dell'ENAV era situato al secondo piano
della Palazzina C, ma dopo è stato chiuso.
L'attuale locale-bar, di facile accesso e
arredato con buon gusto, si è però rivelato
subito troppo angusto per i più di mille
frequentatori giornalieri, molti dei quali
vi consumano anche i pasti, dato che
il Bar offre il servizio di tavola calda.
Titolare del Bar
è la Starlight
Banquetting, Ditta affermata nel settore,
mentre i Gestori sono i Sigg. Rossi
Renzo e Orlando Francesco, coadiuvati
da sette baldi giovani: Alessandro, Salvino,
Antonio, Gianni, Giampiero, Tiziana e
Anna. I prezzi sono calmierati e quindi
abbordabili e il servizio ottimo. Ai nuovi
arrivati auguriamo una buona permanenza.
Capita a volte di vedere i Bagagliai
raccogliere i carrelli all'interno e
all'esterno dell'aeroporto per poi
spingerli in lunghissime file, con un
muletto, nei centri di distribuzione. E'
una curiosità per bambini e per adulti,
che a volte scattano anche fotografie.
La Cooperativa Facchini-Bagagliai
attualmente è presente a Linate con 17
operatori e a Malpensa con 20. Nel
mese di febbraio è stato rinnovato il
contratto annuale con la SEA, la quale
ha rafforzato l'organico con altri 8
operatori, prelevati dal Reparto ex
Merci, smantellato per far posto alla
nuova Società di handling. La
Cooperativa vorrebbe che il contratto
fosse almeno triennale, per poter
assumere qualche persona in proprio, o
per acquistare carrelli nuovi, che
costerebbero milioni. L'ufficio-deposito
dei bagagliai si trova in aerostazione, a
pianterreno, vicino all'Ufficio Postale.
Salutiamo e auguriamo ogni bene a tutti.
LE MONTAGNE RUSSE ACCANTO ALLE PISTE DI LINATE
LARGO AI TELEFONINI
Pochi hanno saputo e quindi non hanno utilizzato le attrezzature per gli sports
invernali che erano a dsposizione presso l'Idropark Fila di Novegro, a un passo
dall'aeroporto. Si poteva fare dello sci alpino, snow board con pista baby, pista
di snow tubing, pattinaggio su ghiaccio al coperto, arrampicata sportiva, percorso
per mountain bike di 1300 metri, ecc. Si pensi che la pista artificiale da sci era lunga
120 metri e alta 18, con una pendenza pari al 20 per cento, un vero Ski Pass in città. Ora
si è in attesa dell'apertura della stagione estiva, da giugno a settembre, con attrazioni
di ogni tipo, diurne e notturne, da far invidia ai più rinomati centri balneari.
Anche a Linate si nota l'invasione dei
telefonini e delle varie Ditte che li
reclamizzano ed è spiegabile che sia così,
dato che si tratta di un luogo di grande
passaggio e comunicazione. Nella foto le
due gentili hostess della TIM, Daniela e
Francesca, che salutiamo, con tutte le
hostess delle altre Ditte presenti a Linate.
17
Linate
chiama
Cameroun
Il Missionario
CARI GENITORI ADOTTIVI DI LINATE
L'11 febbraio in Cameroun è la
Festa della Gioventù. Alla vigilia
di questa festa, cioè il 10 febbraio
2003, alle ore 16, i nostri bambini
sordomuti hanno presentato un
ballo moderno in presenza del Governatore e delle Autorità amministrative e politiche. Alla fine della
cerimonia, i nostri alunni sono
stati premiati al terzo posto su
dieci Scuole elementari presenti.
Il giorno 11 febbraio 2003, i maestri e i bambini handicappati hanno
partecipato alla sfilata in prima posizione fra gli applausi del pubblico. Nel
pomeriggio abbiamo accompagnato i bambini allo stadio comunale di Ebolowa per
farli partecipare alle attività sportive, poiché anche loro, malgrado il loro
handicap, hanno il diritto di partecipare a queste attività, come i bambini normali.
Gli handicappati fisici hanno giocato al calcio e i sordomuti hanno partecipato
alle corse di velocità e di semi – fondo, con i bambini normali. Si sono classificati
al 3°, 4° e 5° posto su 10. Alla fine della cerimonia, gli organizzatori hanno rimesso
ai bambini handicappati 3 premi. La festa è finita nel Foyer con una buona cena.
ADOZIONI
A DISTANZA
OBIETTIVO
Aiutare un bambino povero e
handicappato, mantenendolo
nel suo ambiente.
CONSISTENZA
Nel fatto che una persona
singola, una famiglia, un
Gruppo aeroportuale, si fà
carico delle necessità di un
bambino/a in grave stato di
bisogno, versando una quota
fissa annuale per il suo
mantenimento, le cure mediche
e la sua istruzione.
DURATA
L'ideale sarebbe portare il
bambino/a adottato, fino al
compimento degli studi (14
anni).
CONTRIBUTO
La somma annuale stabilita dal
'Foyer Handicappees'- PO
544 - Ebolowa (Cameroun),
è di E 258/00 (Adozione intera),
o di E 129/00 (Adozione
parziale), da versare alla
Cappella in una sola volta, o
anche a rate, entro il 31 luglio.
18
Alla fine del mese di febbraio 2003, siamo stati visitati da un gruppo di
“Legionari di Maria” della Parrocchia di Nko’ovos. Sono venuti a pregare con noi
ed hanno partecipato alla celebrazione della Santa Messa di domenica, celebrata dal
Cappellano del Foyer P. Monti, l’Abbé Jean Blaise MBARGA.
All’inizio del mese di marzo, abbiamo perduto una delle nostre i
nsegnanti più care, la Suor Christine ONGBAMBOCK, della Congregazione
Maestre Pie Venerini, morta di leucemia folgorante. Ha vissuto con noi 5 anni.
Al suo arrivo al Foyer P. Mo nti, la direzione le aveva affidato la responsabilità
delle attività sportive, socio culturali e il posto di insegnante della classe materna. E’
grazie alla sua abilità che i nostri giovani sordomuti possono ballare i ritmi moderni.
Si interessava molto ai malati, ai bisognosi e ai diseredati. Era la madre di tutti. Il
Foyer P. Monti e la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione le sono
grandemente riconoscenti per tutto il bene che ha fatto per i bambini
handicappati. Gli insegnanti, i bambini handicappati del Foyer e io stesso abbiamo
reso omaggio durante tutta la settimana di lutto. Che la sua anima riposi in pace!
Con questo vi saluto e vi benedico con riconoscenza, augurandovi buone
e Sante Festività Pasquali e dandovi appuntamento al mese di agosto.
Vostro P. Sergio Janeselli
RIFLESSIONE DEL CAPPELLANO
Vorrei richiamare l'espressione che il Papa ha proposto nel suo Messaggio
per la scorsa Quaresima: 'Vi è più gioia nel dare che nel ricevere' (Atti 20, 35). Più
volte e più di uno, fra i genitori adottivi di Linate, rinnovando l'Adozione a distanza
annuale, mi ha detto: 'Lo faccio perchè sperimento una grande soddisfazione
interiore'. Questo vale per il credente, ma anche per il non credente, perchè - dice
il Papa- 'chi asssiste il bisognoso gode sempre della benevolenza di Dio'.
Incoraggiati e stimolati dalla parola del Papa, continuiamo a sostenere le nostre
Adozioni a distanza, perchè ciascuno possa sperimentare veramente che 'vi è più
gioia nel dare che nel ricevere'.
Vostro Don Giovanni Cappellano
Dove
volano
i ‘Gabbiani'
Il Pensionato
NOSTALGIA
DI LINATE
COMUNICAZIONI CONFIDENZIALI
Miei Cari: come al solito, utilizziamo questo spazio per qualche notizia confidenziale
riguardante l'aeroporto di Linate, dove ciascuno di voi ha trascorso parecchi anni di lavoro.
Mi pare che al presente sono due le novità che possono interessare:
Pauroso calo di passeggeri. L'effetto guerra si è ripercosso vistosamente anche
sugli aeroporti di Linate e di Malpensa. Pensate che Linate nel 2002 era abituato a
portare dai 25 ai 30.000 passeggeri al giorno, mentre nei mesi di marzo e aprile 2003
ne ha portato 9-10-11-12.000 al giorno! Non solo, ma spesso Linate e Malpensa
insieme, non fanno quello che faceva Linate da solo, prima del trasferimento dei
voli a Maplensa! Il fatto è grave perchè si ripercuote sulle entrate, sugli esuberi,
sulle assunzioni, ecc. Non resta che augurarci che la situazione ritorni presto
alla normalità, ma c'è da credere che ci vorrà parecchio tempo.
Giro di vite nella SEA Il 28 marzo 2003 è apparso un Comunicato unitario delle
varie sigle sindacali, che avvertiva che le Direzioni di SEA Gestione e SEA
Handling hanno presentato il nuovo piano di lavoro per i dipendenti, che dovrebbe
entrare in vigore il 1 giugno 2003. Il piano prevede tra l'altro per l'orario: per i
turnisti di 37.30, mentre per i normalisti di 38. Il cambio degli indumenti deve
avvenire prima e dopo le operazioni di timbratura. Le ferie devono essere fruite nel
tempo stabilito dall'Azienda, tenuto conto delle esigenze dell'Impresa e degli
interessi dei lavoratori. Devono avere normalmente carattere continuativo. Orario
spezzato: potrà essere introdotto un regime d'orario che prevede un'interruzione
giornaliera da 2,5 a 6 ore. Ci sono poi altre norme che sono al vaglio dei Sindacati
e dei Lavoratori. L'aria che tira comunque è di un giro di vite della SEA e di nuovi
sacrifici che attendono i lavoratori. E' auspicabile, scrivono i Sindacati , che questi
sacrifici siano assolutamente utili e indispensabili per salvaguardare l'occupazione
e nello stesso tempo lo sviluppo dell'handling SEA e soprattutto siano bilanciati tra
i lavoratori e il management dell'Azienda.
Saluti e auguri. Non mi resta che salutare tutti e ciascun Pensionato, augurando
la pace e la benedizione del Signore su ogni famiglia.
Vostro Don Giovanni
PER FINIRE IN ALLEGRIA
In un parcheggio incustodito di Linate, un passeggero parcheggia la
sua macchina, lasciando sul parabrezza un biglietto:
- 'Per i ladri: l'autoradio non c'è'
Quando torna non trova più la propria vettura, ma solo un biglietto con
su scritto:
- 'Non si preoccupi: la mettiamo noi!
Un Passeggero si rivolge alla Hostess di 'Last minute' in aerostazione
- Vorrei fare una vacanza.
- Ha pensato a qualche luogo in particolare? chiede la hostess
- Veramente no, mi fa vedere il mappamondo? La hostess mostra
gentilmente in video il mappamondo.
- Ecco vorrei andare qui - dice puntando il dito in mezzo all'Oceano
Pacifico.
- Mi dispiace, per la Polinesia non c'è più posto.
- Allora qua.
- Sono dolente, ma per le Seychelles è tutto esaurito
- E qui? - indicando le Mauritius.
- Niente da fare, sa... è alta stagione.
- Non importa. Mi faccia vedere un altro mappamondo...
Al Bar dell'aerostazione di Linate, un passeggero:
- Che gusto ha di gelato?
- Cioccolato e fragola - risponde il barista con voce rauca.
- Ha la laringite? - chiede il cliente.
- No, solo cioccolato e fragola!
19
CAPPELLA SANTUARIO
MADONNA DI LORETO
Celebrazioni e Servizi
1 maggio - giovedì
SAN GIUSEPPE LAVORATORE, Compatrono della Comunità di Linate
Mese mariano, nell'Anno del S. Rosario.
Prima di ogni S. Messa verrà recitato il S. Rosario.
Ore 16.15 S. Messa
Ogni giovedì del Tempo Pasquale, fino al 5 giugno, in Cappella, dalle 14 alle 16: esposizione e
adorazione silenziosa del Santissimo Sacramento.
2 maggio - venerdì
Primo venerdì del mese - 18° anniversario di permanenza a Linate del Cappellano
Ore 16.15 S. Messa in onore del Sacro Cuore
18 maggio - domenica
5a DOMENICA DI PASQUA
Ore 11 S. Messa
25 maggio - domenica
6a DOMENICA DI PASQUA
Memoria delle Vittime e dei Defunti aeroportuali. Ore 11 S. Messa
1 giugno - domenica
ASCENSIONE DEL SIGNORE
Il mese di giugno è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Ore 11 S. Messa
8 giugno - domenica
SOLENNITA' DI PENTECOSTE
Ore 11 S. Messa
FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITA'
Ore 11 S. Messa
15 giugno -domenica
22 giugno -domenica
FESTA DEL CORPO E DEL SANGUE DEL SIGNORE
45° Anniversario di Sacerdozio del Cappellano
Ore 11 S. Messa solenne, con la partecipazione dei Coscritti del 1934
27 giugno -venerdì
SACRATISSIMO CUORE DI GESU'
Ore 16.15 S. Messa
29 giugno -domenica
13a DOMENICA DELL'ANNO. Memoria delle Vittime e dei Defunti aeroportuali. Ore 11 S. Messa
6 luglio - domenica
14a DOMENICA DELL'ANNO
Il mese di luglio è dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù.
Ore 11 S. Messa
13 luglio
- domenica 15a DOMENICA DELL'ANNO
Ore 11 S. Messa
20 luglio
- domenica 16a DOMENICA DELL'ANNO
Ore 11 S. Messa
27 luglio - domenica 17a DOMENICA DELL'ANNO
Memoria delle Vittime e dei Defunti aeroportuali. Ore 11 S. Messa
S.S. Messe
Confessioni
Catechesi
Adorazione
Cappellano
20
Prefestiva ore 17.30
Domenica e festivi ore 11
Lunedì, Martedì e Mercoledì ore 13
Giovedì, Venerdì ore 16.15
Prima e dopo le S.S. Messe o nelle ore di ufficio del Cappellano
In preparazione alla Cresima o al Matrimonio: da concordare con il Cappellano
Giovedì ore 14 - 16, in Avvento, Quaresima e Tempo pasquale
Presente in aeroporto: tutti i giorni
Presente in ufficio: attorno agli orari delle Sante Messe
Per comunicazioni urgenti: Segreterìa telefonica 02.7485.2510 - Fax 02.7485.2069
Internet: http:// www.uli.it/aerocappellalinate - E-Mail: gtremolada @ uli. it.