LINATE FLASH - Utility Line Italia
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L I N AT E FLASH City Airport M A D O N N A D E L L A P A C E 68 COMMENTI E FATTI DI VITA AEROPORTUALE Direzione e Redazione: Cappellanìa Aeroporto 'E. Forlanini' 20090 Milano-Linate Tel. 02 / 7485.2510 - Fax 02/7485.2069 Internet-Sito: http: // www. uli. it / aerocappellalinate E-Mail: gtremolada @ uli. it. Direttore Responsabile: Don Giovanni Tremolada Autorizzazione Trib. di Milano n. 220 del 4 Aprile 1992 Spedizione in abb. post. - Art. 2 - Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Varese Stampa: 'Grafica P. Luigi Monti', srl - Saronno (VA) n. 68 - Maggio 2003 P R E G A P E R T U T T I N O I 'Madonna dell'ulivo' o della pace. Bronzo dello scultore milanese Enrico Pandiani (1895), che riproduce la tela del pittore Niccolò Barabino (1891), che si trova nella chiesa di Sampierdarena GE). L'opera è esposta sulla parete di fondo della Cappella di Linate 1 'Rosarium Virginis Mariae' Giovanni Paolo II Particolari dei Misteri del Rosario, nella Cappella di Linate, opere di Alberto Ceppi Continuiamo nella presentazione della Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, intitolata 'Rosarium Virginis Mariae', pubblicata il 26 ottore 2002, con la quale ha indetto l'Anno del Rosario, con d ecorrenza dall'ottobre 2002 all'ottobre 2003. Dopo aver presentato nel n. 67 di Linate Flash l'Introduzione e la Conclusione della Lettera Apostolica, ora presentiamo il 1° dei 3 capitoli che la compongono, dal titolo :' Contemplare Cristo con Maria' ( n. 9-17) Un volto splendido come il sole Il Papa, richiamando la scena evangelica della Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor, la indica come 'icona' (immagine) della contemplazione cristiana, che deve essere 'compito di ogni discepolo di Cristo' e quindi anche nostro compito. In questo modo, come osserva San Paolo, 'veniamo trasformati in quella medesima immagine, per opera dello Spirito Santo' (9). Maria modello di contemplazione ' contemplazione di Cristo trova in Maria La un modello insuperabile'. Lo sguardo di Maria non si è mai staccato dal Volto del Figlio, contemplato, prima con gli occhi del suo cuore, poi con i suoi occhi di carne. A volte era uno sguardo interrogativo, a volte penetrante, a volte addolorato, ma anche uno sguardo radioso e ardente (10). I ricordi di Maria Maria vive con gli occhi puntati su Gesù e conserva nel cuore ogni suo ricordo. Questi ricordi hanno costituito in un certo senso, il 'Rosario' che Ella stessa ha costantemente recitato nei giorni della sua vita, e che ora in cielo, ripropone ai credenti come i 'misteri' del Suo Figlio, perchè vengano continuamente contemplati (11). Rosario, preghiera contemplativa Come già diceva Paolo VI, 'Il Rosario è una preghiera spiccatamente contemplativa', per cui 'per sua natura, la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano nell'orante la meditazione dei misteri della vita del Signore' (12). Ricordare Cristo con Maria Il contemplare di Maria è un ricordare, che attualizza le opere compiute da Gesù, cioè le rende presenti, e, 'farne memoria in atteggiamento di fede e di amore, significa aprirsi alla grazia che Cristo ci ha ottenuto con i suoi misteri di vita, morte e resurrezione'. Non esiste solo la preghiera pubblica o liturgica, bensì anche quella privata, pertanto 'se la Liturgia, azione di Cristo e della Chiesa, è azione salvifica per eccellenza, il Rosario, quale meditazione su Cristo con Maria, è contemplazione salutare' (13). 2 Imparare Cristo da Maria Per il discepolo del Signore non si tratta solo di imparare le cose che Gesù ha fatto o ha detto, ma soprattutto di 'imparare Lui', Cristo stesso, nel suo mistero. Ora, fra le creature umane, nessuno conosce Cristo meglio di Maria e quindi nessuno più della Madre può introdurci a una conoscenza profonda del suo mistero. In questo non c'è maestra più esperta di Maria e l'ha dimostrato a Cana di Galilea, quando ha esortato i servi a eseguire le disposizioni del Figlio. Il passare con Maria attraverso le scene del Rosario, è come mettersi alla 'scuola' di Maria per leggere Cristo, per penetrarne i segreti, per capirne il messaggio' (14). Conformarsi a Cristo con Maria Il discepolo di Cristo ha il dovere di conformarsi sempre più pienamente al suo Maestro. Per questo processo di conformazione a Cristo, nel Rosario noi ci affidiamo in particolare all'azione materna della Vergine Santa, la quale ci educa e ci plasma, fino a che Cristo non 'sia formato in noi pienamente'. Tra tutte le devozioni, quella che consacra e conforma di più un'anima a Nostro Signore è la devozione a Maria (15). Supplicare Cristo con Maria A sostegno della nostra preghiera c'è sempre l'intercessione materna di Maria, come si vede alle nozze di Cana, dove Maria si fa portavoce presso Gesù delle necessità degli sposi: 'Non hanno più vino'. Maria può tutto sul cuore del Figlio, Ella è 'onnipotente per grazia'. Il Rosario è insieme meditazione e supplica. Nel Rosario, Maria, mentre è supplicata da noi, Ella supplica il Padre e il Figlio, pregando con noi e per noi (16). Annunciare Cristo con Maria Il Rosario ben recitato rappresenta anche una significativa opportunità catechetica, soprattutto nella celebrazione comunitaria nelle parrocchie e nei santuari. La Vergine del Rosario continua anche in questo modo la sua opera di annuncio di Cristo (17). Giovani: pregate il S. Rosario! Giovanni Paolo II In occasione della 18a Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), celebratasi nelle diverse Diocesi del mondo il 13 aprile 2003, Giovanni Paolo II, cogliendo l'occasione dell'Anno del S. Rosario, ha rivolto ai giovani un Messaggio incentrato sulla devozione alla Madonna e al S. Rosario, esortandoli a non vergognarsi di recitare il S. Rosario da soli e in società. Il Papa ha annunciato anche i temi della GMG 2004: 'Vogliamo vedere Gesù', e quello del 2005: 'Siamo venuti per adorarlo', dato che la GMG si svolgerà a Colonia, la città dei Magi. Riportiamo qualche passo significativo del Messaggio del Papa. 1 - Carissimi giovani! : è per me una gioia costantemente rinnovata rivolgervi uno speciale Messaggio in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, per testimoniarvi anche in questo modo l’affetto che vi porto... La Chiesa guarda a voi con fiducia e attende che diventiate il popolo delle beatitudini! Per la XVIII Giornata Mondiale della Gioventù che celebrerete nelle diverse diocesi del mondo, ho scelto un tema in relazione con l’Anno del Rosario: “Ecco la tua madre!” (Gv 19,27). Prima di morire, Gesù offre all’apostolo Giovanni quanto ha di più prezioso: sua Madre, Maria. Sono le ultime parole del Redentore, che assumono perciò un carattere solenne e costituiscono come il suo testamento spirituale... 2 - Sulla Croce, il Figlio può riversare la sua sofferenza nel cuore della Madre. Ogni figlio che soffre ne sente il bisogno. Anche voi, cari giovani, siete posti di fronte alla sofferenza: la solitudine, gli insuccessi e le delusioni nella vostra vita personale; le difficoltà di inserzione nel mondo degli adulti e nella vita professionale; le separazioni e i lutti nelle vostre famiglie; la violenza delle guerre e la morte degli innocenti. Sappiate però che nei momenti difficili, che non mancano nella vita di ognuno, non siete soli: come a Giovanni ai piedi della Croce, Gesù dona anche a voi sua Madre, perché vi conforti... 3- Il Vangelo dice poi che «da quel momento il discepolo la prese nella sua casa» (Gv 19,27). Questa espressione, tanto commentata fin dalle origini della Chiesa, non designa soltanto il luogo in cui abitava Giovanni. Più che l’aspetto materiale, essa evoca la dimensione spirituale di tale accoglienza, del nuovo legame che si instaura fra Maria e Giovanni. Voi, cari giovani, avete più o meno la stessa età di Giovanni e lo stesso desiderio di stare con Gesù. Oggi è a voi che Cristo chiede espressamente di prendere Maria “nella vostra casa”, di accoglierla “tra i vostri beni” per imparare da Lei, che «serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19), la disposizione interiore all’ascolto e l’atteggiamento di umiltà e di generosità che la contraddistinsero come prima collaboratrice di Dio nell’opera della salvezza. E’ Lei che, svolgendo il suo ministero materno, vi educa e vi modella fino a che Cristo non sia formato in voi pienamente (cfr Rosarium Virginis Mariae, 15). 4- Maria è Madre della divina grazia, perché è Madre dell’Autore della grazia. Affidatevi a Lei con piena fiducia! Risplenderete della bellezza di Cristo. Aperti al soffio dello Spirito, diverrete apostoli intrepidi, capaci di diffondere intorno a voi il fuoco della carità e la luce della verità. Alla scuola di Maria, scoprirete l’impegno concreto che da voi Cristo s’attende, imparerete a mettere Lui al primo posto nella vostra vita, ad orientare a Lui i pensieri e le azioni. 5 - Il 16 ottobre 2002 ho proclamato l’Anno del Rosario' ed ho invitato tutti i figli della Chiesa a fare di questa antica preghiera mariana un esercizio semplice e profondo di contemplazione del volto di Cristo. Recitare il Rosario significa infatti imparare a guardare Gesù con gli occhi di sua Madre, amare Gesù con il cuore di sua Madre. Consegno oggi idealmente anche a voi, cari giovani, la corona del Rosario. Attraverso la preghiera e la meditazione dei misteri, Maria vi guida con sicurezza verso il suo Figlio! Non vergognatevi di recitare il Rosario da soli, mentre andate a scuola, all’università o al lavoro, per strada e sui mezzi di trasporto pubblico; abituatevi a recitarlo tra voi, nei vostri gruppi, movimenti e associazioni; non esitate a proporne la recita in casa, ai vostri genitori e ai vostri fratelli, poiché esso ravviva e rinsalda i legami tra i membri della famiglia. Questa preghiera vi aiuterà ad essere forti nella fede, costanti nella carità, perseveranti nella speranza. 6 - Cari giovani, solo Gesù conosce il vostro cuore, i vostri desideri più profondi. Solo Lui, che vi ha amati fino alla morte (cfr Gv 13,1), è capace di colmare le vostre aspirazioni. Le sue sono parole di vita eterna, parole che danno senso alla vita. Nessuno all’infuori di Cristo potrà darvi la vera felicità. Seguendo l’esempio di Maria, sappiate dirgli il vostro “sì” incondizionato. Non ci sia posto nella vostra esistenza per l’egoismo né per la pigrizia. Ora più che mai è urgente che voi siate le “sentinelle del mattino”, le vedette che annunciano le luci dell’alba e la nuova primavera del Vangelo, di cui già si vedono le gemme. L’umanità ha un bisogno imperioso della testimonianza di giovani liberi e coraggiosi, che osino andare controcorrente e proclamare con forza ed entusiasmo la propria fede in Dio, Signore e Salvatore. 7- Cari giovani, il prossimo Incontro Mondiale si terrà, come sapete, nel 2005 in Germania, nella città e diocesi di Colonia. La strada è ancora lunga, ma i due anni che ci separano da quell’appuntamento possono servire di preparazione intensa. Nell’affidarvi alla Vergine Maria, Madre di Cristo e Madre della Chiesa, vi accompagno con una speciale Benedizione Apostolica, Dal Vaticano, 8 marzo 2003 Ioannes Paulus II 3 Domine, dona nobis pacem! Tettamanzi card. Dionigi 4 Mercoledì 5 marzo 2003, inizio di Quaresima per il Rito Romano, è stata la Giornata di preghiera e di digiuno per la Pace, voluta da Giovanni Paolo II e partecipata da milioni di credenti e non credenti in tutto il mondo. Anche a Linate parecchi aeroportuali, invece di recarsi nella Mensa aziendale per il pranzo quotidiano, hanno preferito assistere alla S. Messa nella Cappella. Nel Duomo di Milano, l'Arcivescovo, card. Dionigi Tettamanzi, attorniato da 10.000 milanesi, ha dato voce a una preghiera accorata, umile, fiduciosa, intensa, a nome dell'intera Città e di tutta la Diocesi. La riproduciamo perchè possiamo farla nostra approfondendone i significati e ripetendola nella varie occasioni. Domine, dona nobis pacem! O Signore, dona a noi la pace! È questa la nostra preghiera: umile, fiduciosa, intensa. Da tempo andiamo ascoltando tante parole umane: alcune, limpide e forti, sono a favore della pace e la vogliono realizzare nella verità e nella giustizia, nella solidarietà e nellalibertà; altre, di segno ben diverso, seminano menzogne, sospetti e violenze e dicono rassegnazione e resa di fronte alla guerra, ritenendola una realtà inevitabile. Lasciamo ora che un grande silenzio scenda su tutte queste parole umane. Oggi siamo qui, raccolti e penitenti. Non siamo qui per aprire ancora le nostre labbra e far risuonare nuovi appelli, pur opportuni e doverosi. Siamo qui perché vogliamo aprire il nostro cuore all’ascolto libero e coraggioso della Parola che viene da Dio, quella che lui stesso, nel suo Spirito, fa sbocciare in noi e quella che ci giunge attraverso la voce dell’antico profeta Isaia. Siamo qui perché vogliamo dare risposta Servire alla ParolaCristo del Signore: ci aiuteranno in questo le nostre parole; sono ancora parole umane, ma sono nuove, diverse e superiori, perché si fanno preghiera, implorazione e intercessione. Domine, dona nobis pacem! O Signore, dona a noi la pace! O Signore, mostraci il tuo volto! Ma come raggiungerti? come vederti? come comprenderti? Tu sei l’Altissimo e «in un luogo eccelso e santo» tu dimori. Eppure non sei né lontano né estraneo alle vicende del mondo, alle sofferenze e ai drammi degli uomini. No, tu non disdegni la vicinanza e la condivisione con gli oppressi e gli umiliati della terra: Tu sei “con” loro e sei “per” loro, perché vuoi «ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi». Sei un Dio misterioso e giusto. Sì, infinitamente giusto, perché infinitamente santo, tu esigi il vero e il bene, il rispetto della dignità e dei diritti di tutti, dei singoli e dei popoli, dei più poveri e dei più deboli. Sei un Dio che ama e vuole la giustizia, che Servireillamale Chiesa è in Milano detesta e loche condanna, che si adira con chi commette l’iniquità. Per questo percuoti il tuo popolo a causa delle sue ingiustizie, e, sdegnato, ti nascondi al suo sguardo. Tu ti nascondi, o Signore, ma nessun uomo può nascondersi ai tuoi occhi, perché tu vedi il cuore di tutti e tutti sovranamente giudichi: qui, nel cuore, scopri la radice avvelenata da cui derivano, con il male morale, tutti i mali che infrangono l’ordine della società. È dal cuore degli uomini, abitato dalle passioni dell’odio e della vendetta, dalla superbia e dalla sete insaziabile di dominio e di sopraffazione, che scaturiscono le forme più inquietanti di ingiustizia e di violenza che opprimono e umiliano la dignità della persona, plasmata, Signore, a tua immagine e somiglianza. Sì, come molti altri uomini e donne, anche noi spesso voltiamo le spalle a te, nostro Creatore e Padre, fonte di vita e di felicità, e preferiamo andare per le strade del nostro cuore malvagio. Ma tu, tu sei un Dio paziente e misericordioso, e non mantieni il tuo sdegno verso di noi perché tu stesso ce l’hai assicurato: «Io non voglio per sempre essere adirato; altrimenti davanti a me verrebbe meno lo spirito e l’alito vitale che ho creato». Dal tuo cuore, ricco di compassione e di perdono, imploriamo i doni che tu prometti a quanti si convertono a te: la guarigione, la consolazione e la pace. La guarigione dai tanti mali che ci turbano e ci sconvolgono; la consolazione per il cumulo di dolore che pesa sul mondo; la pace per riprendere, con saggezza e forza, un cammino di giustizia e di solidarietà. Questi doni imploriamo da te, Dio giusto e ricco di bontà e di grazia. Li imploriamo con il cuore pentito e umiliato, con il corpo pronto al digiuno e alla penitenza, che vogliamo intensificare nei giorni della Servire lacristiana, società e con una vita rinnovata, decisa a compiere le opere della Quaresima giustizia e dell’amore. Per tutti coloro che sono afflitti, o Signore, fa’ risuonare ancora le parole colme di speranza che hai detto al tuo profeta: «Agli afflitti io pongo sulle labbra: Pace, pace ai lontani e ai vicini, dice il Signore, io guarirò il mio popolo». Sì, o Signore, siamo noi il tuo popolo: a noi, dunque, dona la tua guarigione, la tua consolazione, la tua pace! Domine, dona nobis pacem! + Dionigi card. Tettamanzi Arcivescovo di Milano Dov'è e cosa fà il Card. Martini? Durante la visita di un gruppo di pellegrini milanesi in Terra Santa hanno incontrato il card. Martini, arcivescovo emerito di Milano, che ha raccontato loro la sua nuova vita distesa tra Gerusalemme e Roma. (Da 'il Segno' febbraio 2003, pag. 24) 'Qui mi trovo molto bene, pur con le difficoltà proprie di un Paese in guerra. Ma nella Gerusalemme ebraica si gira tranquillamente, certo sperando che non avvengano attentati. Altre zone del Paese sono più difficili da percorrere. Sono stato a Betlemme due o tre volte, ma non mi muovo molto da Gerusalemme. La città è tutta gradini e siccome a una certa età, le ginocchia cedono, mi sono comprato al mercato di Gerusalemme un bastone nodoso e solido. Anche le automobili, quando vedono uno con un bastone, si fermano. Al momento del commiato in Curia, gli addetti al cerimoniale mio avevano regalato un bastone d'argento, che però ho lasciato a Milano. La mia giornata si svolge molto semplicemente tra preghiera e studio. Mi sveglio presto perchè la mia camera guarda verso oriente: dalle finestre vedo il Monte degli Ulivi e il sorgere del sole. Mi alzo, prego, verso le sette ascolto le notizie, poi comincio a lavorare. Attualmente lavoro alla preparazione dell'edizione critica della seconda Lettera di Pietro con l'apparato critico e le note. Riesco a fare una pagina al giorno e prevedo di finire il lavoro sul manoscritto fra un mese. Conto di scrivere poi l'introduzione e consegnare il lavoro completo prima dell'estate. Qualche volta vado alla Biblioteca dell'Ecole Biblique per consultare i testi. Faccio qualche visita, ho qualche incontro. La giornata trascorre lenta, tra preghiera e lavoro. Noi Gesuiti siamo pochi in casa, tre o quattro, poi ci sono otto studenti del Biblico di Roma che frequentano i corsi dell'Università Ebraica: è un programma di scambio che avevo iniziato trent'anni fà, quando ero Rettore. Alla sera, alle 19 c'è la Messa in inglese, la lingua della comunità. Invece la cucina è in parte araba e in parte orientale. Per le feste mia sorella mi ha portato un panettone che abbiamo aperto in comunità, ma mi sono accorto che non capivano cos'era... Posso dedicare molto tempo alla preghiera, soprattutto una preghiera di intercessione. Anzitutto per la Diocesi, che considero ancora mia Diocesi, la mia famiglia. Quindi la mia preghiera è per voi ogni giorno. Faccio passare tutte le zone pastorali, i preti malati, tutte le situazioni che ho conosciuto. Poi faccio passare le intenzioni di questo Paese: la pace, tutte le sofferenze della gente. Ricordo che a Milano, in occasione di una Veglia di preghiera in Duomo nei giorni della guerra del Golfo, avevo proposto come atteggiamento spirituale l'intercessione. E' quello che cerco di vivere qui: non prendere parte per l'uno o l'altro, ma camminare in mezzo alle parti in conflitto, accettando magari di essere schiacciato da una parte o dall'altra, ma amando tutti e cercando di tessere legami. ' La mia condizione a Gerusalemme è quella di un pellegrino orante e silenzioso. Il mio interesse maggiore qui è il silenzio. Non accetto nessun impegno pubblico, nè conferenze, nè tantomeno interviste. Non ho mai incontrato giornalisti. Quando sono arrivato a Gerusalemme c'era la stampa, forse anche la televisione, che mi aspettavano all'aeroporto. Ma un confratello gesuita indiano aveva annunciato che sarei arrivato con un volo Alitalia. Invece sono arrivato due ore prima con un volo EL AL. E così non mi hanno incontrato. Ho scelto di tirarmi fuori da tutto, mettendo in pratica Esodo 17: 'Finora ho combattuto contro gli Amaleciti, ora salgo sulla montagna, alzo le mani e prego'. Non voglio dare giudizi, nè sulla Chiesa e sul suo futuro, nè sulla situazione di questo Paese. Il mio è un ritirarsi nella consapevolezza che bisogna prepararsi all'eternità, alle cose definitive. C'è tempo e tempo. Ho detto più volte negli ultimi mesi a Milano, che vi sono tempi diversi nella vita: questo è per me il momento del bosco, del raccoglimento e del ripensamento dopo il tempo in cui si opera. Dopo aver dato un contributo pastorale, spero di dare in questi anni un contributo scientifico, che richiede concentrazione. Non ho mai lavorato così bene, scienificamente, come ora, perchè mi ci posso dedicare per intere mattinate: quando ho davanti la pagina del codice, dimentico tutto. E questo lavoro, ne sono persuaso, aiuta la Chiesa non meno del lavoro pastorale. Penso che questo sia il mio contributo e ne sono contento perchè non avverto il complesso del pensionato che si sente inutile. Inoltre alterno la mia vita tra Gerusalemme e Roma. Qui sto due mesi e poi trascorro un mese a Roma. Ma anche là faccio vita molto nascosta. Per questo ho scelto di risiedere a Galloro, a venti chilometri dalla città. Vivo nella comunità dei Gesuiti, continuando a studiare e partecipando alle sedute delle Congregazioni romane. Dico di no a tutti gli altri impegni: conferenze, corsi universitari.... Voglio fare almeno un anno sabbatico. A Milano ho parlato troppo e su tante cose che non conoscevo bene: adesso voglio fare un anno di purificazione. Ho promesso ai Vescovi Cechi e Slovacchi di predicare loro un Corso di Esercizi spirituali, ma solo nel 2004. Sono molto contento dei miei ventidue anni a Milano perchè, come ho detto in altre occasioni, è stato il tempo esatto di Sant'Ambrogio, vescovo per ventidue anni e cinque mesi. Sono contento degli anni passati, ho vissuto esperienze molto belle, amicizie che non dimentico. Ma sono persuaso che a settantacinque anni sia giusto lasciare l'episcopato attivo, soprattutto nelle grandi diocesi, che richiedono forze e creatività. Quand'ero a Milnao, nei giorni dopo Natale, mi prendevo qualche giorno di riposo nel monastero di Lerin, in Francia, prima di rituffarmi nel lavoro pastorale del nuovo anno. Ora non mi sembra vero di poter disporre di tempi lunghi e di lunghi silenzi. Carlo Maria card. Martini S. J. 5 1° compito del prete: pregare! La preghiera e il Rosario del Cappellano La preghiera (insieme alla penitenza), è sempre stata considerata dalla Chiesa la via maestra per la santificazione. Gesù stesso ci ha insegnato a pregare e ci ha raccomandato di pregare sempre, senza mai stancarci. Anche la Madonna nelle sue apparizioni, non fa altro che raccomandare la preghiera e la penitenza. Questo vale per tutti cristiani che vogliono imitare Gesù e Maria, ma soprattutto per le persone a Loro consacrate, ai sacerdoti in particolare. Pertanto il primo dovere di un sacerdote, e quindi del Cappellano, è quello di pregare, cioè di fare da intermediario tra Dio e la sua comunità, prima ancora di occuparsi delle 'cose' della comunità. E ' una verità che conoscevo da sempre, ma che ho maturato soprattutto in questi ultimi tempi, per cui ho stabilito che il primato e il primo posto nella mia giornata deve essere per il Signore e per la preghiera. Negli anni passati ho imitato più Marta che Maria di Betania, sorelle di Lazzaro. Marta era una faccendona, che è stata amabilmente rimproverata da Gesù, il quale ha lodato invece la sorella Maria perchè 'stava ad ascoltare il Signore'. Sono anche profondamente convinto che se non è il Signore a illuminare la mente e a toccare il cuore della gente, a poco o a nulla servono tutti gli sforzi e le parole pubblica, alla passione, alla glorificazione. Recitare il S. Rosario completo ogni giorno è per me oramai una necessità, oltre che una buona abitudine. Significa per me stare con il Signore e con la Madonna per un'ora, tanto è il tempo richiesto per la recita delle quattro Corone. Naturalmente cerco di distribuirle lungo la giornata. Di solito la prima Corona (Misteri gaudiosi) la prego al primo risveglio nella notte; la seconda Corona ( Misteri luminosi), all'inizio della giornata; la terza Corona (Misteri dolorosi) durante la giornata, magari spezzettata durante i viaggi in macchina o nei vari passaggi in aeroporto; la quarta Corona (Misteri gloriosi) alla sera, prima di cena, o prima di coricarmi. Ad ogni Corona metto una intenzione, ferme restando per quest'anno quelle indicate dal Papa , cioè la pace nel mondo e nelle famiglie. La prima Corona la recito per le necessità del mondo, ricordando magari i fatti letti il giorno prima nei giornali. La seconda Corona la prego per la Chiesa, cioè per il Papa, per i Vescovi, per l'Arcivescovo di Milano, per i sacerdoti e per tutti i credenti. La terza Corona la prego per la Comunità di Linate, ricordando tutti i lavoratori, i passeggeri, i malati, i pensionati, ecc. La quarta Corona la prego per i casi degli uomini, comprese quelle dei preti. Per cui ho deciso: meno azione e più contemplazione, meno esteriorità e più interiorità, meno parole e più Parola, meno distrazioni e più unione con Dio. Tra le preghiere che fanno parte del programma giormaliero di un sacerdote, al primo posto va collocata la S. Messa, che è come il cuore, il centro della giornata. Al secondo posto va collocato il Divino Ufficio, cioè la preghiera ufficiale della Chiesa, che si distende nelle varie ore della giornata e che continua e integra quella della S. Messa. Al terzo posto colloco l'adorazione dell'Eucarestia nel Tabernacolo, per favorire la conoscenza e l'amicizia con Gesù Cristo, realmente presente, come Dio e come Uomo. Al quarto posto colloco il S. Rosario, che mi permette, secondo le ultime indicazioni del Papa, di ripercorrere ogni giorno la vita di Gesù, in compagnia della Madonna nelle sue tappe principali, dall'incarnazione, alla vita particolari che mi si sono presentati lungo la giornata e per i quali ho assicurato la mia preghiera: una persona venuta dal Sud per una visita specialistica, un giovane in cerca di lavoro, una mamma preoccupata per la figlia, due sposi il cui matrimonio è in bilico, ecc. Sono le intenzioni che molti visitatori della Cappella affidano alla Madonna, fissandole anche nel 'Libro delle dediche', ivi esposto. Naturalmente non sempre la preghiera riesce piacevole e fervorosa, ma spesso è faticosa, distratta, arida, tentata dalla fretta. In questi casi conta la fedeltà, perchè la fedeltà è la più grande prova di fede e di amore. Il Signore e la Madonna sanno ben capire le nostre difficoltà e compatire i nostri limiti ma guardano soprattutto all'intenzione e al cuore della preghiera. Quest'anno, Anno Mariano, non mancherò di raccomandare a tutti gli aeroportuali il Santo Rosario e io cercherò, nel mio piccolo, di precedere tutti con l'esempio. 6 Cappellano: 45 anni di Messa! 21 Giugno 1958-2003 La Prima S. Messa a Cesano Maderno il 22 giugno 1958 DOMENICA 22 GIUGNO 2003 NELLA CAPPELLA DI LINATE ALLE ORE 11 IL CAPPELLANO CELEBRERA' LA S. MESSA GIUBILARE CON LA PARTECIPAZIONE DEI FAMILIARI, DEI COSCRITTI DELLA CLASSE 1934 DI CESANO MADERNO E DEGLI AEROPORTUALI CHE VORRANNO PRESENZIARE AL SACRO RITO Il 21 giugno 2003 sarà il 45° anniversario della mia Ordinazione sacerdotale e quindi della mia Prima S. Messa, concelebrata con il Card. Giovanni Battista Montini, (poi Papa Paolo VI e prossimo Beato), Vescovo consacrante, e con 36 miei Compagni di ordinazione, avvenuta nel Duomo di Milano. Da quel giorno si è snodata una catena d'oro formata da circa 16.500 anelli, tante sono state le Messe che ho celebrato fino ad oggi. La Messa! Confesso di avere sempre avuto un debole, o meglio, una passione particolare per la S. Messa. Fin da bambino mi piaceva 'giocare' con l'altarino che uno zio, vero artigiano del legno, mi aveva preparato. In età prescolare, ogni mattina, con nonna Angelica, che poi era una zia, ma che chiamavo nonna, d'inverno, mi recavo alla prima Messa, nascosto sotto il suo ampio scialle nero per difendermi dal freddo pungente. Poi ho fatto il chierichetto ed era per me una gioia stare ogni giorno vicino all'altare, invidiato dai miei coetanei. A 12 anni sono entrato in Seminario, dove a poco a poco, crescendo negli anni e negli studi, ho capito il grande valore e l'importanza della Messa e me ne sono innamorato. Ora so che la Messa è tutto e che il prete è tale soprattutto per celebrare la Messa, cioè per rendere presente la Pasqua del Signore, la sua morte e resurrezione, fondamento della fede e della speranza cristiana. Ogni volta che mi reco all'altare mi sovviene la raccomandazione dei Superiori del Seminario: 'Ogni Messa che celebrerete, sia come la prima, come l'ultima, come l'unica Messa della vostra vita!'. Godo immensamente alla domenica quando celebro la Messa attorniato dalla Comunità, ed anche in settimana, quando sono poche le persone presenti, ma che rappresentano tutta la Comunità, anzi tutta la Chiesa e il mondo intero. La Messa è l'unico Sacrificio di salvezza per l'umanità, 'sacrificio vivo e santo'. La Messa è la preghiera più potente che ci sia, perchè fatta da Gesù al Padre, a nome della Chiesa. Quando mi sento impotente e non trovo le parole per consolare una persona, le dico: 'Oggi ti ricorderò nella S. Messa! Sono pienamente cosapevole che non basta celebrare la Messa, ma che bisogna vivere CHE COSA E' la Messa, unendosi e identificandosi nella Vittima che è Gesù. Questa è la cosa più difficile e impegnativa che sempre farà difetto, ma che affido alla misericordia di Dio e alla comprensione dei fedeli. A questo punto mi domando: quante S. Messe potrò celebrare ancora nella mia vita? Arriverò al 50° di Messa? Non lo so, confido nel Signore. In ogni caso, so che l'ultima Messa la celebrerò in Paradiso e sarà una Messa eterna, quando, secondo il racconto dell'Apocalisse, mi ritroverò attorno all'altare dell'Agnello a concelebrare la Messa con gli Anziani e i Vegliardi biancovestiti, accompagnati dal coro delle schiere celesti che canterà: 'gloria, lode e onore al nostro Dio e all'Agnello nei secoli dei secoli'. Anche a quella Messa che non finirà mai metterò 'l'intenzione': per i familiari, per le persone care che ho incontrato nel ministero e nella vita, per i malati, per i poveri, per i bisognosi, per i lavoratori e i passeggeri, per i vicini e i lontani, per i credenti e i non credenti, per tutti! E sarà certezza di salvezza universale, perchè il Padre non potrà non esaudire la preghiera del Figlio e del Suo Ministro. IL PRETE, SEGNO DI CONTRADDIZIONE Per alcuni è un solitario egoista; per altri è l'uomo di tutti e altruista Se predica per 10 minuti, non finisce mai; se è breve, non sa dire proprio nulla. Alcuni lo benedicono, altri lo maledicono; tutti pretendono di giudicarlo Se dice quel che pensa, non è un diplomatico; se fa quel che dice, non è un politico Se sposa tutti, strapazza i Sacramenti se è esigente, allontana tutta la gente Se parla con i ricchi, è un capitalista; se sta con i poveri, è un comunista Se ha un volto gioviale, non ha fastidi; se è pensoso, è un eterno insoddisfatto Se è bello: 'Perchè non si è sposato?' Se è brutto: 'Nessuno l'ha voluto' Se va al bar, è un beone se sta in ufficio, è un fannullone Se veste in clergyman, è un uomo di mondo se mette la tonaca, è un conservatore Se visita i reparti, non è mai in ufficio; se sta in ufficio, non visita mai i reparti Se sta in chiesa, non si interessa della gente; se si interessa della gente, non è mai in chiesa Se cita il Concilio, è un prete moderno; se segue il Catechismo , è ancora tridentino Se è giovane, non ha esperienza; se è anziano, farebbe bene ad andare in pensione Ma poi, se muore... chi lo sostituirà? Meditate gente, meditate...! 7 ‘Nascere e morire oggi’ DELLA VITA NON SI FA MERCATO Domenica 2 febbraio 2003, si è celebrata nella Chiesa Italiana la '25a Giornata per la vita', per la quale i Vescovi Italiani hanno preparato un Messaggio, intitolato 'Della vita non si fa mercato', messaggio che riproduciamo in sintesi, per offrire a tutti gli aeroportuali la possibilità di conoscenza e di riflessionne. I Vescovi affermano anzitutto che ‘gli esseri umani non sono merce’, come venivano considerati nei secoli passati, quando era in vigore la schiavitù, che però è presente anche oggi, sotto forme nuove, con l’aborto, il commercio di organi, i bambini soldato, la prostituzione, gli abusi sessuali, il lavoro minorile, i lavoratori sottopagati e sfruttati. In ciascuno di questi casi la vita umana è umiliata e sfigurata con cinico disprezzo. ‘La vita umana è invece – continuano i Vescovi – un dono fuori commercio’. Un figlio esige e merita di nascere da un atto d’amore, per cui il figlio stesso diventa un dono, e non un oggetto di cui appropriarsi e da ‘possedere’ per il semplice fatto che lo si è ‘prodotto’. ‘Della vita non si può fare mercato’, ribadiscono i Vescovi, auspicando che anche i legislatori producano leggi chiare, rispettose dei principi etici e che tutelino la vita umana. La vita umana non ha prezzo, perché siamo stati comprati ‘a caro prezzo’ (1 Cor. 7, 23) dal Signore. ‘Ecco tutte le vite sono mie’ (Ez. 18, 4) dice Dio, per riaffermare che ogni vita viene da Lui e a Lui anela. Il Messaggio dei Vescovi Italiani si conclude con un pensiero dell’Enciclica ‘Evangelium vitae’ di Paolo VI: ‘La comunità cristiana, ‘popolo della vita’, guardando ogni persona con gli occhi di Dio proclama il Vangelo della vita non solo ai credenti, ma a tutti, e ‘gioisce di poter condividere con tanti altri il suo impegno, così che sempre più numeroso sia il ‘popolo per la vita’ e la nuova cultura dell’amore e della solidarietà possa crescere per il vero bene della città degli uomini’. Nella Giornata per la vita il Cappellano ha colto l'occasione per ribadire con il Papa, con l'Arcivescovo e con tutta la Chiesa, il no alla guerra, che produce solo distruzione e morte, ricordando uno slogan di Papa Pio XII° che diceva: ‘Con la guerra tutto è perduto. Con la pace tutto è salvato’ NASCITE OGNI ULTIMA DOMENICA DEL MESE, NELLA CAPPELLA DI LINATE, ALLE ORE 11 VIENE CELEBRATA UNA S. MESSA DI SUFFRAGIO PER LE VITTIME DELLA SCIAGURA DELL'8 OTTOBRE E PER TUTTI I DEFUNTI AEROPORTUALI, ALLA QUALE POSSONO PARTECIPARE LIBERAMENTE TUTTI I FAMILIARI. 8 ° I coniugi SPADEA LIVIA (SEA-Area 1) e BENEDETTO RAFFAELE, con ISABELLA, annunciano con gioia la nascita di ILARIA. ° I coniugi DEL ROSARIO TERESITA e TOSTO VINCENZO (ENAV-TWR), annunciano con gioia la nascita di LORENZO. ° I coniugi SANZOLINI VALERIA e ROSSI ANDREA (ENAV-TWR), annunciano con gioia la nascita di LEONARDO GIOVANNI NEVIO. ° I coniugi ELIA SALVATRICE e ELIA GIUSEPPE (ENAV-TWR), annunciano con gioia la nascita di ANNA. MATRIMONI ° Il 22 marzo 2003 si sono uniti in matrimonio i Sigg. LUCIA e MAURIZIO LETTIERO (SEA-Progettazione O.C.I.V.). La cerimonia si è svolta nella chiesa di Meda (MI). ° Il 2 maggio 2003 si sono uniti in matrimonio la Sig.na VESTRI FRANCESCA con il Sig. SCOTTI GUIDO (entrambi dell' ENAV-TW). La cerimonia si è svolta nella Basilica di S. Elia a Sutri (VT). PARTECIPAZIONE A LUTTI La Comunità di Linate partecipa al lutto: ° della Sig.na TASSI GIOVANNA (Amica della Cappella, con una Adozione a distanza), per la morte del fratello PIERO (68 anni). ° della Fam. MANZONI, per la morte del Sig. FRANCESCO, Ex SEA-Autista del Piazzale, pensionato da 10 anni. ° della Sig.ra BICE MUSOCCHI (Team Service), per la morte del figlio MASSIMO (30 anni!). ° della Sig.ra MELI SANTA MOSCATELLO (SEA-Malpensa), per la morte della mamma CARMELA) (70 anni). ° del Sig. CAFFAGNI LUCA (SEA Parking), per la morte del padre NELSON (76anni) ° della Sig.ra ADELE GIUSEPPE (CID), per la morte del marito ANTONIO SAPERE (Dogana) (anni 56). I Santi Patroni di Linate Gli Amici di O. K . Team, dopo aver partecipato a Linate alla Minimissione Natalizia 2002, si sono ritrovati con il Cappellano nella sede di Via Lampedusa perAmici la Benedizione degli uffici e per sottoscrivere ben cinque Adozioni a distanza Gli d 1 S. Giuseppe Lavoratore Madonna di Loreto CHI DESIDERASSE IN QUALSIASI GIORNO DELL'ANNO INCONTRARE IL CAPPELLANO PER FARE CONOSCENZA, PER LA BENEDIZIONE DELL'UFFICIO, PER ONORARE IL SANTO PATRONO, PER UNO SCAMBIO DI IDEE, O PER ALTRE RAGIONI, NON HA CHE DA TELEFONARE AL N. 02.7485.2510 PER CONCORDARE LE MODALITA' Il Cappellano I Santi sono le copie più perfette di Gesù Cristo, sono cioè quelle persone che nella loro vita hanno imitato e amato Cristo al punto da soffrire e da morire per Lui e come Lui. I Santi sono una schiera infinita, i cui nomi e volti sono noti solo a Dio. Ma vi sono dei Santi noti anche sulla terra e che la Chiesa ha proclamato tali, proponendoli al Popolo di Dio come Modelli e come Patroni. Sono i Santi elencati nel Calendario liturgico della Chiesa e nei vari Santorali. Vi sono poi dei Santi proclamati dalla Chiesa 'Patroni' di alcune categorie di persone e di certi mestieri e professioni. Ci siamo presi la briga di ricercare e di individuare i Santi Patroni delle diverse professioni che esistono in aeroporto e ne abbiamo fatto un elenco, riportato in parte qui sotto. Per molti aeroportuali sarà una novità e una curiosità conoscere il Santo Patrono del proprio lavoro, altri, che già lo conoscono, potrebbero decidere di onorare il Santo Patrono con una preghiera, o partecipando ad una S. Messa nel giorno della ricorrenza, o invitando il Cappellano in ufficio o nel reparto, per un incontro di amicizia e per una benedizione. Sarebbe un modo per dar seguito all'incontro avvenuto in Cappella in occasione della Minimissione natalizia. Siamo sicuri che le 32 'Sentinelle' della Comunità, tanti sono i Santi Patroni individuati, vigileranno su di essa, per conservarle il lavoro, la salute, ma soprattutto la serenità e la fede. I S.S. PATRONI NEL TRIMESTRE MAGGIO-LUGLIO 19 maggio S. IVO - Patrono degli Avvocati e degli addetti agli uffici legali (sec. XII°-XIII°) Fu Sacerdote e Avvocato, professione che utilizzò per difendere i poveri e i diseredati 29 maggio SANTA BONA da PISA - Patrona delle Hostess di volo e di terra (sec. XIII°) Ha viaggiato molto, accompagnando i pellegrini ai Santuari e mettendosi al loro servizio. Il suo corpo riposa nella chiesa di San Martino a Pisa 1 giugno S. TEOBALDO ROGGERI - Patrono dei Facchini e dei Magazzinieri (sec. XII°) Visse ad Alba, in Piemonte, e scelse di fare il facchino per essere vicino ai poveri 3 luglio S. TOMMASO - Patrono degli Architetti, dei Geometri e dei Muratori (sec. I°) Grande Apostolo, evangelizzò l'India, dove edificò chiese e soprattutto Comunità cristiane. 22 luglio S. MARIA MADDALENA - Patrona degli addetti alle Boutiques (sec. I°) Donna che ha bagnato i piedi di Gesù con unguenti profumati e li ha asciugati con i suoi capelli. 25 luglio S. CRISTOFORO - Patrono degli Automobilisti, dei Noleggiatori e Addetti ai Parcheggi (sec. III°) Santo leggendario, che ebbe il privilegio di trasportare da una sponda all'altra del fiume Gesù, nelle sembianze di un bambino. 29 luglio S. MARTA DI BETANIA - Patrona delle casalinghe e delle addette alle Imprese di pulizia. (sec. I°) Sorella di Maria e di Lazzaro. Attendeva alla cura della casa. 9 S A C R A R I O 8 10 2 0 00 11 Le Parole della speranza 'Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro dipartita da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Dio li ha provati e li ha trovati degni di Sè; li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto’. (Sap. 3,1-9) La preghiera del credente Padre nostro che sei nei cieli, nella la tua infinita bontà, accogli nella tua Casa questi nostri 118 amici che l’8 ottobre 2001 hanno sacrificato la loro vita nella sciagura aerea di Linate. Conforta e dona coraggio ai loro Familiari perchè affrontino le difficoltà della vita, con la certezza di rivederli un giorno in Paradiso. Maria, Madre addolorata di Gesù e nostra ti affidiamo questi tuoi figli e in particolare ti raccomandiamo il nostro amico Pasquale Padovano ‘memoria vivente’ del triste evento; assistilo e confortalo, insieme alla sua famiglia, perchè riacquisti presto la salute piena, la serenità e la pace. Amen! Il significato del Sacrario Sulla base del Sacrario, i simboli dell’aeroporto di Linate: la torre di controllo, la facciata dell’aerostazione, il Taboga sbrecciato dal rogo. Dalla base si innalza uno stuolo di gabbiani, simboli delle Vittime, che volano verso l’azzurro del cielo, verso Dio. Al centro domina la figura di Cristo risorto, che ha trasformato la morte nella vita (ramoscelli di vite con uva) e il dolore nella pace e nella gioia (ramoscelli di ulivo). Artisti: Benedetta e Alberto Ceppi 10 IL 4 GIUGNO, IL PROCESSO Giovedì, 13 marzo 2003 si è svolto presso il Palazzo di Giustizia di Milano, la 6a Udienza preliminare del Processo per la tragedia di Linate dell'8 ottobre 2001, nella quale sono morte 118 persone e una è rimasta gravemente ustionata. L'Udienza si è conclusa con il Rinvio a giudizio degli 11 imputati: due della SEA, due dell'ENAC e sette dell'ENAV. Il Processo penale vero e proprio dovrebbe iniziare il 4 giugno, salvi alcuni problemi procedurali che potrebbero farlo slittare sine die. Se invece tutto procede come nelle intenzioni, tenendo conto anche delle ferie estive, il Processo dovrebbe FESTA DEGLI ULIVI E DELLA PACE PASQUALE PADOVANO IN VATICANO Pasquale Padovano, unico superstite della tragedia di Linate dell'8 ottobre 2001, rimasto ustionato all'80%, dopo 13 mesi di degenza all'ospedale di Niguarda, con 26 operazioni, dal 9 dicembre 2002 vive nella sua casa a Milano, in zona Mecenate, ben assistito dalla moglie, Sig.a Teresa, dalla figlia Anna e dal Personale medico e paramedico dell'Ospedale di Niguarda, per le medicazioni, i bagni, la ginnastica riabilitativa, ecc., cose che devono essere fatte quotidianamente. Ferma restando la situazione generale di Pasquale, il quadro clinico attuale si è notevolmente rasserenato, pur rimanendo sempre qualche timore per il pericolo di infezioni, di febbri e di quant'altro. Pasquale comunque è tranquillo, mangia e dorme regolarmente, esce di casa frequentemente in compagnia della moglie, va alla sua Messa domenicale, riceve le visite degli amici aeroportuali e si sforza di essere autonomo nel minimo indispensabile. Un momento di serenità in casa concludersi nel tardo autunno. L'accusa più grave verso gli imputati consiste in una colpevole catena di negligenze e di violazioni delle regole sulla sicurezza dei voli. La tragedia quindi, secondo la Procura, non era imprevedibile, come hanno cercato di sostenere i Difensori degli imputati, ma 'annunciata'. Dello stesso parere sono naturalmente i Familiari delle Vittime, molti dei quali hanno seguito le Udienze preliminari e alla vigilia del Processo ritengono che la giustizia abbia imboccato la strada giusta e sono fiduciosi nell'esito positivo del Processo. I Familiari delle Vittime, come hanno ribadito più volte, non vogliono vendetta, ma solo giustizia, per i vivi e per i Morti. Nella Cappella di Linate intanto si continua a ricordare e a pregare per tenere viva la fede e la speranza. Domenica, 13 aprile 2003, festa delle palme e degli ulivi, simbolo della pace, i Familiari delle Vittime di Linate, si sono ritrovati presso il 'Bosco dei faggi', al Parco Forlanini, per augurare con un momento di riflessione e di preghiera la buona Pasqua ai loro Cari. Erano tanti, giovani, adulti, anziani e soprattutto bambini, alcuni dei quali figli delle Vittime, che al termine della cerimonia hanno liberato una miriade di pallonici colorati, carichi di affetto e di speranza, destinazione Paradiso. Nessuno li ha più visti, ma quei pallonici sono ritornati ai mittenti carichi di serenità e di fiducia. 'I nostri Cari - ha detto il Cappellano commentando la resurrezione di Gesù - sono vivi nel Signore, sono nostri patroni e ci aspettano'. C'erano tuttC'erano tuttimonumento alle Vittime di LinateAnna, nel Bosco In casa è rallegrato da una figlia meravigliosa, 13 dei faggi anni, intelligente, sportiva (iuventina come il papà!), con l'hobbi del nuoto, del canto e del flauto. E' servizievole, affettuosa, aiuta il papà nella ginnastica, gli racconta le barzellette, lo riempie di coccole e gli suona perfino il flauto per concigliargli il sonno! Il 26 febbraio 2003 i sigg. Padovano sono stati ricevuti dal Papa Giovanni Paolo II, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, al termine dell'Udienza generale del mercoledì. Il Papa ha posto la sua mano sul capo di Pasquale, dicendogli: coraggio! e l'ha benedetto. Nell'occasione la Sig.ra Teresa ha consegnato al Papa un dono simbolico e una lettera di ringraziamento, anche a nome dei Familiari delle Vittime. Quel giorno e quel gesto del Papa, non solo rimarranno per loro indimenticabili, ma trasmetteranno nuova energia e rinnovata certezza che le cose miglioreranno sempre più. Ora le giornate sono ritornate di routine, ma sono anche diverse, perchè si sente che il Signore è più vicino. Ed anche la Comunità di Linate con il Cappellano, sono e saranno sempre vicini con l'interessamento, con la preghiera e con l'aiuto. Anna Padovano L'incontro della fam. Padovano con il Papa 11 CappellaSantuario Madonna di Loreto Le opere d’arte moderna della Cappella ‘Madonna di Loreto’ di Linate vogliono essere un inno a Cristo, Salvatore degli uomini. In particolare illustrano i momenti principali della Sua esistenza umana: la rivelazione di Dio-Trinità in Cristo (opera dietro l’altare); le 20 tappe del Suo cammino terreno (i 20 Misteri del S. Rosario, sulle pareti laterali); la Sua morte e resurrezione (il Tabernacolo e il Sacrario). Si aggiungono i Santi Patroni: La Madonna di Loreto, la Madonna della Pace e San Giuseppe Lavoratore. Gli artisti sono: Benedetta e Alberto Ceppi di Meda (MI) La SS. Trinità (triangolo in alto a sinistra) si rivela in Gesù, come Luce (mosaico interno) e come Vita degli uomini (esplosione stellare al centro). Nel mondo (grande ellisse), c’è chi Lo accoglie (pietre preziose illuminate) e chi Lo rifiuta (pietre spente e macchia nera a destra). I 20 Misteri del S. Rosario: gaudiosi e luminosi (parete di destra), dolorosi e gloriosi (parete di sinistra), rappresentano le 20 tappe del cammino terreno di Gesù, dalla annunciazione alla glorificazione. I Misteri del S. Rosario ricordano anche che la Cappella è un Santuario dedicato alla Madonna di Loreto e a San Giuseppe Lavoratore. Gesù Cristo è il cuore del mondo (globo) e della Chiesa (due ellissi laterali), in quanto è morto e risorto (croce luminosa dietro il globo). La presenza di Gesù nel Tabernacolo è indicata da un raggio laser che brilla come un rubìno al centro del globo. Le ellissi attorno al globo indicano le rotte degli aerei, simboleggiati dai gabbiani. Il Sacrario per le Vittime della sciagura di Linate dell’8.10.2001, pone al centro Cristo risorto, fondamento della fede e della speranza cristiana, che cambia la morte in vita (tralci di vite e grappoli di uva) e il dolore in pace e gioia (rami di ulivo). Attorno al Sacrario ci sono le parole del Libro dela Sapienza che aprono il cuore alla fiducia. I Santi Patroni della Comunità di Linate: - La Madonna di Loreto (a sinistra), opera di P. Costantino Ruggeri. - La Madonna dell’ulivo (parete di fondo), opera di Enrico Pandiani. - San Giuseppe Lavoratore (a destra), opera di Alberto Lumini. 12 Linate for Europe L'aeroporto 'Pulkowo' di San Pietroburgo - Il Cappellano Don Stefan Katinel, il Direttore dell'aeroporto, Dr. Glutzman e il Cappellano di Linate, durante la visita del 1995, per sottoscrivere il gemellaggio tra i due aeroporti Il Cappellano 4° Convegno Europeo dei Cappellani Cattolici e dei Collaboratori laici 12-16 Maggio 2003 LIONE *** *** 'LA PAROLA *** CHE VOLA' 36° Annual Conference International Association of Civil Aviation Chaplains 22-26 September 2003 MELBOURNE 1 La Cappella di Linate, da alcuni anni, è gemellata con l'aeroporto Pulkowo di San Pietroburgo, con l'intento di favorire il sorgere di una Cappellanìa ecumenica anche in quell'aeroporto. La situazione è apparsa subito molto difficile, sia per i trascorsi politici, sia per i dissensi religiosi di quel Paese. Ultimamente però sono giunte via E-Mail due belle notizie dal Cappellano di San Pietroburgo, Don Stefan Katinel, che è anche Parroco della Cattedrale. La prima dice che ha parlato con il Patriarca Ortodosso di San Pietroburgo, Sua Santità Vladimir, il quale si è detto favorevole a una simile iniziativa. La seconda notizia riguarda invece la celebrazione del Centenario della Cattedrale, dedicata a Maria Assunta, che avverrà a fine giugno e alla quale cortesemente mi ha invitato. In cento anni dalla sua costruzione, la chiesa è stata trasformata in un garage, poi in un magazzeno e poi finalmente, da una diecina di anni, è ritornata ad essere la Cattedrale di San Pietroburgo, Il Dr. Meyer con la moglie cuore della fede e centro di molte attività apostoliche, soprattutto da parte dei giovani. Auguriamoci e preghiamo perchè le buone prospettive si consolidino e diventino realtà. La Cappella di Linate è membro della I.A.C.A.C. (International Association Catholic Airports Chaplainces), l' Associazione internazionale e interconfessionale delle Cappellanìe aeroportuali del mondo. Questa è la scheda di appartenenza: ll CITY MILAN AIRPORT NAME LINATE International Airport IDENTIFYING CODE LIN CHAPEL LOCATION Floor CHAPEL HOURS Hall of Departures (Groups Area) 1st OFFICE LOCATION Near Chapel-1st Floor-Departures Ecc. Hamao con Mons. Chirayath OFFICE HOURS 0900 - 1700 Daily POSTAL ADDRESS Don Giovanni Tremolada Cappellano dell'Aeroporto civile 20090 Milano - Linate Italy TELEPHONE No. Airport (02) 7485 2510 Catholic - Home 0362-507.162 FAX NUMBER Don Tremolada +39 [02] 7485.2069 E-MAIL ADRESS gtremolada @uli.it CHAPEL WEBSITE http://www.uli.it/aerocappellalinate AIRPORT AUTHORITY WEBSITE http://www.sea-aeroportimilano.it WORSHIP SERVICES Catholic Mass Every day - Enquire for details PERSONNEL & DENOMINATION Rev. Giovanni Tremolada Full time - Roman Catholic 0500 - 2200 Daily Last update of this page 1 Maggio 2003 ICappellani Cattolici a Roma nel 2002 from I.A.C.A.C by Mr. Peter Halloway Secretary 13 Il 21 marzo 2003, la Guardia di Finanza di Linate ha adempiuto fedelmente il Precetto pasquale con le Autorità e con il loro Cappellano, Mons. Ugo Borlenghi. Un augurio da tutta la Comunità! Vita della Cappella Il Cronista ADOZIONI A DISTANZA PARZIALI (*) E DI GRUPPI CAV-EAV-METEO Amm.tivi CAV Torre di Controllo CID Operatori C.R.A.V. (Sala T.D.P.) Controllori di Volo (Sala Radar) Duty Free Shop Fabrizi Luciano (*) Finesso Roselvy (*) Guardia di Finanza Marchetti - Recrosio (*) Operatori Alitalia O.K. Copy Italia (1) O.K. Copy Italia (2) O.K. Team Petrelli Jole (*) Polli Renata (*) Raffaghello - Andena (*) Sacco Alessandro-Marilena (*) S.E.A. Club S.E.A. Uff. Cont. Clienti S.E.A. - OCIV - Segreterìa S.E.A. Uff. Fornitori S.E.A. Lost and Found S.E.A. Segreteria Piazzale S.E.A. Serv. Imp. Elettrici S.E.A. Termomeccanici SOGIL Operatori (*) Soldà Casari Luisa (*) Vigili aeroportuali La Santa Pasqua, anche quest'anno, è stata caratterizzata dalla partecipazione degli Amici Clochards, come il Natale e il Ferragosto. Se a Natale erano 80, questa volta erano 104, richiamati dal semplice passa parola che a Linate si sta bene, non solo per il pranzo, ma anche per la paghetta! Prima del pranzo hanno partecipato alla S. Messa pasquale celebrata dal Cappellano, il quale ha rivolto loro parole di stima e di affetto. I GIOIELLI DELLA CAPPELLA La 'Casula', o indumento che il sacerdote indossa quando celebra la S. Messa. E' stata fatta confezionare dal Cappellano in occasione della 'Incoronazione' della Madonna, avvenuta l'8 dicembre 1995. La stoffa è di prezioso broccato d'oro su cui è posato uno 'stolone' di seta, dipinto a mano, dal disigner Gianni Elli, con i simboli della Cappella (1- recto) e con i tondi del Papa, del card. Martini, del card. Tettamanzi e del Cappellano (2 retro). Viene indossata nelle solennità. 1 14 Il 14 aprile, lunedì della Settimana Santa, il Cappellano ha benedetto il Personale e gli uffici dell'ENAV, (Palazzina C) invitato dal nuovo Dirigente ad interim Dr. Mario Tambelli e ben accolto da tutto il Personale. E' stata una bella occasione, non solo per ricevere la benedizione pasquale, ma anche per rinverdireirapportidiconoscenzaediamicizia. Un esempio per tutti gli uffici che volessero ripetere l'iniziativa durante l'anno. 2 1 2 Due 'Ostensori' , che servono per l'esposizione del SS. Sacramento. Sono in ferro battutto, l'uno in nero, a raggiera (1), l'altro ramato, lavorati a mano da due diversi artisti del ferro battuto. I due ostensori vengono usati in Cappella nei 'giovedì eucaristici' dei Tempi forti dell'Anno liturgico, Avvento, Quaresima e Tempo pasquale, per l'adorazione silenziosa di Gesù presente nel Sacramento dell'Eucarestia. L'altare della adorazione del Santissimo LA CAPPELLA DI LINATE UN'OASI NEL DESERTO Mentre nel mondo furoreggia la guerra dei missili, dei contrasti, delle parole, sbandierate ossessivamente dalla stampa e dalla televisione, nella Cappella di Linate si prega, e tanto, e bene! Si prega soprattutto con le celebrazioni e le adorazioni silenziose dell'Eucarestia e con la recita del Santo Rosario. Ogni giorno, da mattina a sera, in Cappella c'è qualcuno che prega, che adora, o che magari piange per qualche sua sventura e preoccupazione. In questo senso la Cappella si rivela come una vera oasi nel deserto dell'aeroporto, dove si può trovare un pò di silenzio, di conforto e di pace. Chi scopre, magari casualmente, una prima volta la Cappella, non la dimentica più e ogni volta che ritorna in aeroporto va a visitarla. La Cappella si riempie soprattutto durante le celebrazioni del sabato sera e della domenica mattina. I 'fedeli' sono alcuni lavoratori, ma soprattutto i passeggeri e gli amici della Cappella che abitano nei dintorni o che vengono da lontano con sorprendente fedeltà e puntualità. Anche lungo la settimana però le S. Messe sono abbastanza frequentate, soprattutto dai passeggeri, invitati dall'annuncio multilingue dello speaker, dato un quarto d'ora prima della celebrazione. Il periodo più intenso di partecipazione alla vita della Cappella si ha nei momenti forti dell'Anno liturgico, in Avvento, Quaresima e Tempo pasquale, quando si celebrano i 'giovedì eucaristici'. Molti sono sorpresi di trovare in un aeroporto, l'Eucarestia esposta sull'altare, con gente che prega e che adora. Sono invece i momenti di grazia della vita aeroportuale. Gesù esposto in Cappella è come il sole che fa giungere la sua luce e il suo calore a tutti, anche ai lontani. Così la Cappella diventa veramente il centro ideale e il cuore pulsante dell'aeroporto. Gli artisti Benedetta e Alberto Ceppi L'ULTIMA OPERA DELLA CAPPELLA Premetto Il 26 ottobre 2002, con la Lettera apostolica 'Rosarium Virginis Mariae', Giovanni Paolo II, oltre ad indire l'Anno del S. Rosario' (ottobre 2002-2003), ha modificato la struttura della Santa Corona, portando i 'Misteri' (episodi della vita di Gesù e della Madonna) da 15 a 20. Ai Misteri della gioia, del dolore e della gloria, ha aggiunto quelli della luce, che sono: 1) il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano 2) l'annuncio del Regno di Dio 3) le Nozze di Cana di Galilea 4) la Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor 5) l'istituzione della SS. Eucarestia. Sulle pareti laterali della Cappella di Linate erano raffigurati, in forma simbolica, i 15 Misteri tradizionali del S. Rosario, per cui abbiamo dovuto aggiungere i cinque nuovi Misteri, quelli 'luminosi'. Li abbiamo subito commissionati agli artisti Benedetta e Alberto Ceppi e saranno pronti per il 7 ottobre 2003, quando il Papa si recherà in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Pompei e quando probabilmente si chiuderà l'Anno del S. Rosario. I nuovi Misteri avranno la stessa forma artistica di quelli precedenti e saranno collocati metà sulla parete di destra (5 gioiosi e 5 luminosi) e metà sulla parete di sinistra (5 dolorosi e 5 gloriosi). La vera inuagurazione dell'opera sarà rinviata però all'8 dicembre, cioè alla festa tradizionale della Cappella in onore della Immacolata e della Madonna di Loreto. Gli artisti, visitati dal Cappellano nei giorni scorsi nel loro laboratorio di Meda (MI), stanno lavorando alacremente all'opera, che sarà l'ultima del loro ciclo artistico nella Cappella, insieme alla Scultura della Rivelazione di Dio in Cristo, al Tabernacolo e al Sacrario. Tutte le opere inneggiano a Cristo, Figlio di Dio fatto Uomo nel seno verginale di Maria, morto, risorto e glorificato dal Padre e dallo Spirito. ADOZIONI A DISTANZA DI SINGOLI E DI FAMIGLIE Abate Carla e Giorgio Ala e Enrico Antonietta, Felice e Alessia Allione Sig.ra Amina Arienti Valeria e Fam. Aroldi Sig. Giovanni Azzetti Fam. e Borchia Matilde Baldan Stefano e Stefania Balsamo Moreno Bastini M. Teresa e Salvatore Bermani F. - Radice C. Borrelli Antonella Botti Fausta e Spotti Emilio Brescianini Angelo Carcasci Matteo Carugati Lazzari Renata Casetta Rosella e Vincenzo Cedrati Daniela, Marco e Aurora Clerici Chiara e Francesco Conforto Galli Dr. Cristina Cristiani Carlo Decio Bartolomeo De Belli-Carra Elena Di Tizio Lucia e Ferdinando Divicari Silvia Fabrello Antonio Felisi Nuccia e Franco Fella Lina Florio Francesco Fruner Nadia e Silvano Galbiati Martino Gallizioli Maria e Lina Gardella Ermanno-Gardella Pina Gibertoni Massimiliano Leoni Rosy Macchi Don Nando e Gisella Maggiore Anna Maino Erminio, Stefania e Silvia Mandato Angelina e Donato Muggiani Renata Notaro Rocco e Fusari laura Omenetto Elvira e Emilio Paggiaro Daniele Patruno Tania e Gian Luca Pelucchi Eliana e Alessandro Raimondi Nadia e Giovanni Recchia Francesco Rochira Luciana Rossi Valeria, Andrea e Leonardo Sacco Angelo Sacco Elena Santangelo Gabriella e Pietro Soldati Renato-Lehnus Laura Tassi Sig.na Giovanna Tassi Marinella - Fantuz Claudio Toso Romeo Tremolada Don Giovanni Tremolada Laura e Silvia Villa Giuliana e Fam. Vincenzi Maria e Lorenzo Volpato Bruno 15 Tra SEA e dintorni Il Cronista AMICI ATTENZIONE! Alcuni Amici di Linate Flash, dopo aver ricevuto il n. 67 del mese di febbraio, mi hanno telefonato chiedendomi come mai non era stato incluso il C.C.P.! Purtroppo è stata una grave dimenticanza dello Spedizioniere, che ha causato un serio danno alle casse già misere della Cappella. Voglio sperare che tutti rimedieranno con questo numero (68), inviando regolarmente la loro quota di sostegno e di amicizia. Ringrazio anticipatamente tutti, invocando su ciascuno la benedizione del Signore e della Madonna di Loreto Don Giovanni Cappellano 16 Il negozio UMTS ai gates nazionali Una hostess in attenta lettura di L. F. UMTS -TELEFONINI DI TERZA GENERAZIONE AMICI DI LINATE FLASH: GRAZIE! Il nuovo mondo della comunicazione mobile di terza generazione è arrivato anche a Linate domenica 16 marzo 2003, giorno in cui la grande impresa italiana di telefonia mobile H3G ha aperto uno stand ai gates nazionali dell'aerostazione, (1° piano, dove una volta c'era la camiceria-cravatteria della CID). L'H3G ha il suo quartiere generale a Milano e la direzione generale tecnica a Roma. E' presente in tutto il Paese attraverso 6 direzioni regionali per lo sviluppo della rete (Milano, Roma, Genova, Verona, Firenze e Bari) e le 6 direzioni commerciali (Milano, Roma, Bologna, Torino, Verona e Napoli). Entro il 2003 verranno aperti 4 Contact Center: Roma, Cagliari, Genova e Palermo. E' presente in alcuni aeroporti italiani, tra cui Linate e Malpensa. Oggi, l'UMST (Universal Mobile Telecommunication System) permette di infrangere i limiti delle precedenti tecnologie radiomobili, offrendo videochiamate, immagini a colori e in movimento, servizi voce, audio con qualità digitale, internet veloce, servizi e contenuti di ogni tipo. Il nuovo negozio ha suscitato subito grande interesse tra gli aeroportuali, soprattutto tra i passeggeri in attesa di imbarco o che sbarcano dai Fingers, i quali restano ammirati per le insospettate prestazioni dei nuovi telefonini, ma rischiano l'infarto quando sentono il prezzo! Purtroppo le sperimentazioni non soddisfano ancora i clienti al 100%, in quanto la SEA non ha ancora installato l'indispensabile antenna di ripresa. Nel nuovo negozio si alternano 5 bravi giovani: Stefania, Eugenia, Massimiliano, Stefano e Luca (nella foto sopra: Eugenia e Massimiliano), ai quali diamo il benvenuto nella Comunità di Linate, con un cordiale in bocca al lupo per il nuovo interessante lavoro. Esterni (al 15.4.03) Tot. 70+44=114 Allievi Carla e Gianluigi, Argento Stefania, Arienti Valeria, Bavera Don Luigi, Belloni Dr. Lorenza e Armando, Bertolotti Don Eugenio, Bodio Giovanni, Bordoni Carlo, Brescianini Angelo, Brivio Don Stanislao, Cairo Carla e Pietro, Cantù Piera Cerini, Cedrati Daniela, Cerini, Cereda Don Mario, Chiesa-Felisi, Clerici Roberta e Santino, De Ruggiero, Dell'Orto Rosa e Mario, Delli Carri Maria e Michele, Ferrandi Alberto e Cristina, Ferrari Franco, Foffo Domenico, Gandolfi Dr. Alessandro, Guardia di Finanza, Guerini Maria e Luca, Macchi Don Bertrando e Gisella, Manera Dr. Carlo, Marchi Andrea, Meli Santa Moscatello, Merlo Cesarina, Orlandi Don Aurelio, Pizzocri Fulgido, Ponti Daniele, Ponti Egidio, Pozzoli Don Ferdinando, Rasini Mario, Rosa Dr. Achille, Sangiovanni Andrea, Spinelli Umberto, Suore Marcelline, Tuzza Liduina, Tremolada Angela e Giuseppe, Tremolada Edvige e Armando, Villa Silvana e Antonio, Zonta Ferdinando. Interni (al 15.4.03) Tot. 20+8= 28 Bagarotto Roberta, Bastini Salvatore, Cossu Graziella, De Luca Anna, Mauro Rosaria, Petrelli Jole, Vernocchi Giovanni Pensionati (al 15.4.03) Tot. 65 +17= 82 Bersani Rosanna, Buratti Gian Luigi, Cappelletti Francesco, Ciceri Gian Pietro, Colombo Giordano, Colombo Osvaldo, Conti Enzo, Maddaloni Salvatore, Pinzuti Giovanni, Pizzamiglio Giuseppe, Siciliano Nunziato, Spoldi Giovanni, Tagliacarne Fam., Tanzi Roberto, Zennari Stanislao, Amici di Linate Flash: n. 224 (al 15.4.03) Le due hostess con il Cappellano Il nuovo Bar dell'ENAV di Linate L'ufficio-deposito dei Bagagliai L'UFFICIO A LINATE DELL'ENTE FIERA UN NUOVO BAR PER L'ENAV DI LINATE COOPERATIVA FACCHINI-BAGAGLIAI A Linate esiste da parecchi anni l'Ufficio di rappresentanza dell'Ente Fiera di Milano per l'orientamento e l'assistenza a tutti i visitatori della importante Rassegna, provenienti dall' Italia e dall'estero. L'ufficio si trova in aerostazione, a pianterreno, in posizione strategica, vicino cioè ai Gates degli Arrivi nazionali e internazionali. L'ufficio rimane aperto nei giorni delle Mostre, una settantina all'anno, dalle ore 8 alle 17, ed è assistito abitualmente, tranne qualche sostituzione, da due gentili hostess in divisa rosso nera: Errica, milanese, neolaureata in lingue straniere e Francesca, di origine rumena, prossima alla laurea in Scienze politiche. L'ufficio, arredato in stile moderno e avvolto come in una penombra, dispone di depliants di ogni tipo e in particolare informa sui collegamenti e sugli orari degli autobus, ferrovie e aerei. Auguri dalla comunità alle due gentili hostess per il loro lavoro e per il loro futuro. Ai primi di febbraio 2003, nella Palazzina dell'ENAC di Linate (nei locali dell'ex Direzione, a pianterreno, entrando a destra) è stato aperto un nuovo Bar Aziendale ENAV, il decimo nell'aeroporto, senza contare le sette Mense-Ristoranti. Anni fà il Bar dell'ENAV era situato al secondo piano della Palazzina C, ma dopo è stato chiuso. L'attuale locale-bar, di facile accesso e arredato con buon gusto, si è però rivelato subito troppo angusto per i più di mille frequentatori giornalieri, molti dei quali vi consumano anche i pasti, dato che il Bar offre il servizio di tavola calda. Titolare del Bar è la Starlight Banquetting, Ditta affermata nel settore, mentre i Gestori sono i Sigg. Rossi Renzo e Orlando Francesco, coadiuvati da sette baldi giovani: Alessandro, Salvino, Antonio, Gianni, Giampiero, Tiziana e Anna. I prezzi sono calmierati e quindi abbordabili e il servizio ottimo. Ai nuovi arrivati auguriamo una buona permanenza. Capita a volte di vedere i Bagagliai raccogliere i carrelli all'interno e all'esterno dell'aeroporto per poi spingerli in lunghissime file, con un muletto, nei centri di distribuzione. E' una curiosità per bambini e per adulti, che a volte scattano anche fotografie. La Cooperativa Facchini-Bagagliai attualmente è presente a Linate con 17 operatori e a Malpensa con 20. Nel mese di febbraio è stato rinnovato il contratto annuale con la SEA, la quale ha rafforzato l'organico con altri 8 operatori, prelevati dal Reparto ex Merci, smantellato per far posto alla nuova Società di handling. La Cooperativa vorrebbe che il contratto fosse almeno triennale, per poter assumere qualche persona in proprio, o per acquistare carrelli nuovi, che costerebbero milioni. L'ufficio-deposito dei bagagliai si trova in aerostazione, a pianterreno, vicino all'Ufficio Postale. Salutiamo e auguriamo ogni bene a tutti. LE MONTAGNE RUSSE ACCANTO ALLE PISTE DI LINATE LARGO AI TELEFONINI Pochi hanno saputo e quindi non hanno utilizzato le attrezzature per gli sports invernali che erano a dsposizione presso l'Idropark Fila di Novegro, a un passo dall'aeroporto. Si poteva fare dello sci alpino, snow board con pista baby, pista di snow tubing, pattinaggio su ghiaccio al coperto, arrampicata sportiva, percorso per mountain bike di 1300 metri, ecc. Si pensi che la pista artificiale da sci era lunga 120 metri e alta 18, con una pendenza pari al 20 per cento, un vero Ski Pass in città. Ora si è in attesa dell'apertura della stagione estiva, da giugno a settembre, con attrazioni di ogni tipo, diurne e notturne, da far invidia ai più rinomati centri balneari. Anche a Linate si nota l'invasione dei telefonini e delle varie Ditte che li reclamizzano ed è spiegabile che sia così, dato che si tratta di un luogo di grande passaggio e comunicazione. Nella foto le due gentili hostess della TIM, Daniela e Francesca, che salutiamo, con tutte le hostess delle altre Ditte presenti a Linate. 17 Linate chiama Cameroun Il Missionario CARI GENITORI ADOTTIVI DI LINATE L'11 febbraio in Cameroun è la Festa della Gioventù. Alla vigilia di questa festa, cioè il 10 febbraio 2003, alle ore 16, i nostri bambini sordomuti hanno presentato un ballo moderno in presenza del Governatore e delle Autorità amministrative e politiche. Alla fine della cerimonia, i nostri alunni sono stati premiati al terzo posto su dieci Scuole elementari presenti. Il giorno 11 febbraio 2003, i maestri e i bambini handicappati hanno partecipato alla sfilata in prima posizione fra gli applausi del pubblico. Nel pomeriggio abbiamo accompagnato i bambini allo stadio comunale di Ebolowa per farli partecipare alle attività sportive, poiché anche loro, malgrado il loro handicap, hanno il diritto di partecipare a queste attività, come i bambini normali. Gli handicappati fisici hanno giocato al calcio e i sordomuti hanno partecipato alle corse di velocità e di semi – fondo, con i bambini normali. Si sono classificati al 3°, 4° e 5° posto su 10. Alla fine della cerimonia, gli organizzatori hanno rimesso ai bambini handicappati 3 premi. La festa è finita nel Foyer con una buona cena. ADOZIONI A DISTANZA OBIETTIVO Aiutare un bambino povero e handicappato, mantenendolo nel suo ambiente. CONSISTENZA Nel fatto che una persona singola, una famiglia, un Gruppo aeroportuale, si fà carico delle necessità di un bambino/a in grave stato di bisogno, versando una quota fissa annuale per il suo mantenimento, le cure mediche e la sua istruzione. DURATA L'ideale sarebbe portare il bambino/a adottato, fino al compimento degli studi (14 anni). CONTRIBUTO La somma annuale stabilita dal 'Foyer Handicappees'- PO 544 - Ebolowa (Cameroun), è di E 258/00 (Adozione intera), o di E 129/00 (Adozione parziale), da versare alla Cappella in una sola volta, o anche a rate, entro il 31 luglio. 18 Alla fine del mese di febbraio 2003, siamo stati visitati da un gruppo di “Legionari di Maria” della Parrocchia di Nko’ovos. Sono venuti a pregare con noi ed hanno partecipato alla celebrazione della Santa Messa di domenica, celebrata dal Cappellano del Foyer P. Monti, l’Abbé Jean Blaise MBARGA. All’inizio del mese di marzo, abbiamo perduto una delle nostre i nsegnanti più care, la Suor Christine ONGBAMBOCK, della Congregazione Maestre Pie Venerini, morta di leucemia folgorante. Ha vissuto con noi 5 anni. Al suo arrivo al Foyer P. Mo nti, la direzione le aveva affidato la responsabilità delle attività sportive, socio culturali e il posto di insegnante della classe materna. E’ grazie alla sua abilità che i nostri giovani sordomuti possono ballare i ritmi moderni. Si interessava molto ai malati, ai bisognosi e ai diseredati. Era la madre di tutti. Il Foyer P. Monti e la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione le sono grandemente riconoscenti per tutto il bene che ha fatto per i bambini handicappati. Gli insegnanti, i bambini handicappati del Foyer e io stesso abbiamo reso omaggio durante tutta la settimana di lutto. Che la sua anima riposi in pace! Con questo vi saluto e vi benedico con riconoscenza, augurandovi buone e Sante Festività Pasquali e dandovi appuntamento al mese di agosto. Vostro P. Sergio Janeselli RIFLESSIONE DEL CAPPELLANO Vorrei richiamare l'espressione che il Papa ha proposto nel suo Messaggio per la scorsa Quaresima: 'Vi è più gioia nel dare che nel ricevere' (Atti 20, 35). Più volte e più di uno, fra i genitori adottivi di Linate, rinnovando l'Adozione a distanza annuale, mi ha detto: 'Lo faccio perchè sperimento una grande soddisfazione interiore'. Questo vale per il credente, ma anche per il non credente, perchè - dice il Papa- 'chi asssiste il bisognoso gode sempre della benevolenza di Dio'. Incoraggiati e stimolati dalla parola del Papa, continuiamo a sostenere le nostre Adozioni a distanza, perchè ciascuno possa sperimentare veramente che 'vi è più gioia nel dare che nel ricevere'. Vostro Don Giovanni Cappellano Dove volano i ‘Gabbiani' Il Pensionato NOSTALGIA DI LINATE COMUNICAZIONI CONFIDENZIALI Miei Cari: come al solito, utilizziamo questo spazio per qualche notizia confidenziale riguardante l'aeroporto di Linate, dove ciascuno di voi ha trascorso parecchi anni di lavoro. Mi pare che al presente sono due le novità che possono interessare: Pauroso calo di passeggeri. L'effetto guerra si è ripercosso vistosamente anche sugli aeroporti di Linate e di Malpensa. Pensate che Linate nel 2002 era abituato a portare dai 25 ai 30.000 passeggeri al giorno, mentre nei mesi di marzo e aprile 2003 ne ha portato 9-10-11-12.000 al giorno! Non solo, ma spesso Linate e Malpensa insieme, non fanno quello che faceva Linate da solo, prima del trasferimento dei voli a Maplensa! Il fatto è grave perchè si ripercuote sulle entrate, sugli esuberi, sulle assunzioni, ecc. Non resta che augurarci che la situazione ritorni presto alla normalità, ma c'è da credere che ci vorrà parecchio tempo. Giro di vite nella SEA Il 28 marzo 2003 è apparso un Comunicato unitario delle varie sigle sindacali, che avvertiva che le Direzioni di SEA Gestione e SEA Handling hanno presentato il nuovo piano di lavoro per i dipendenti, che dovrebbe entrare in vigore il 1 giugno 2003. Il piano prevede tra l'altro per l'orario: per i turnisti di 37.30, mentre per i normalisti di 38. Il cambio degli indumenti deve avvenire prima e dopo le operazioni di timbratura. Le ferie devono essere fruite nel tempo stabilito dall'Azienda, tenuto conto delle esigenze dell'Impresa e degli interessi dei lavoratori. Devono avere normalmente carattere continuativo. Orario spezzato: potrà essere introdotto un regime d'orario che prevede un'interruzione giornaliera da 2,5 a 6 ore. Ci sono poi altre norme che sono al vaglio dei Sindacati e dei Lavoratori. L'aria che tira comunque è di un giro di vite della SEA e di nuovi sacrifici che attendono i lavoratori. E' auspicabile, scrivono i Sindacati , che questi sacrifici siano assolutamente utili e indispensabili per salvaguardare l'occupazione e nello stesso tempo lo sviluppo dell'handling SEA e soprattutto siano bilanciati tra i lavoratori e il management dell'Azienda. Saluti e auguri. Non mi resta che salutare tutti e ciascun Pensionato, augurando la pace e la benedizione del Signore su ogni famiglia. Vostro Don Giovanni PER FINIRE IN ALLEGRIA In un parcheggio incustodito di Linate, un passeggero parcheggia la sua macchina, lasciando sul parabrezza un biglietto: - 'Per i ladri: l'autoradio non c'è' Quando torna non trova più la propria vettura, ma solo un biglietto con su scritto: - 'Non si preoccupi: la mettiamo noi! Un Passeggero si rivolge alla Hostess di 'Last minute' in aerostazione - Vorrei fare una vacanza. - Ha pensato a qualche luogo in particolare? chiede la hostess - Veramente no, mi fa vedere il mappamondo? La hostess mostra gentilmente in video il mappamondo. - Ecco vorrei andare qui - dice puntando il dito in mezzo all'Oceano Pacifico. - Mi dispiace, per la Polinesia non c'è più posto. - Allora qua. - Sono dolente, ma per le Seychelles è tutto esaurito - E qui? - indicando le Mauritius. - Niente da fare, sa... è alta stagione. - Non importa. Mi faccia vedere un altro mappamondo... Al Bar dell'aerostazione di Linate, un passeggero: - Che gusto ha di gelato? - Cioccolato e fragola - risponde il barista con voce rauca. - Ha la laringite? - chiede il cliente. - No, solo cioccolato e fragola! 19 CAPPELLA SANTUARIO MADONNA DI LORETO Celebrazioni e Servizi 1 maggio - giovedì SAN GIUSEPPE LAVORATORE, Compatrono della Comunità di Linate Mese mariano, nell'Anno del S. Rosario. Prima di ogni S. Messa verrà recitato il S. Rosario. Ore 16.15 S. Messa Ogni giovedì del Tempo Pasquale, fino al 5 giugno, in Cappella, dalle 14 alle 16: esposizione e adorazione silenziosa del Santissimo Sacramento. 2 maggio - venerdì Primo venerdì del mese - 18° anniversario di permanenza a Linate del Cappellano Ore 16.15 S. Messa in onore del Sacro Cuore 18 maggio - domenica 5a DOMENICA DI PASQUA Ore 11 S. Messa 25 maggio - domenica 6a DOMENICA DI PASQUA Memoria delle Vittime e dei Defunti aeroportuali. Ore 11 S. Messa 1 giugno - domenica ASCENSIONE DEL SIGNORE Il mese di giugno è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Ore 11 S. Messa 8 giugno - domenica SOLENNITA' DI PENTECOSTE Ore 11 S. Messa FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITA' Ore 11 S. Messa 15 giugno -domenica 22 giugno -domenica FESTA DEL CORPO E DEL SANGUE DEL SIGNORE 45° Anniversario di Sacerdozio del Cappellano Ore 11 S. Messa solenne, con la partecipazione dei Coscritti del 1934 27 giugno -venerdì SACRATISSIMO CUORE DI GESU' Ore 16.15 S. Messa 29 giugno -domenica 13a DOMENICA DELL'ANNO. Memoria delle Vittime e dei Defunti aeroportuali. Ore 11 S. Messa 6 luglio - domenica 14a DOMENICA DELL'ANNO Il mese di luglio è dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù. Ore 11 S. Messa 13 luglio - domenica 15a DOMENICA DELL'ANNO Ore 11 S. Messa 20 luglio - domenica 16a DOMENICA DELL'ANNO Ore 11 S. Messa 27 luglio - domenica 17a DOMENICA DELL'ANNO Memoria delle Vittime e dei Defunti aeroportuali. Ore 11 S. Messa S.S. Messe Confessioni Catechesi Adorazione Cappellano 20 Prefestiva ore 17.30 Domenica e festivi ore 11 Lunedì, Martedì e Mercoledì ore 13 Giovedì, Venerdì ore 16.15 Prima e dopo le S.S. Messe o nelle ore di ufficio del Cappellano In preparazione alla Cresima o al Matrimonio: da concordare con il Cappellano Giovedì ore 14 - 16, in Avvento, Quaresima e Tempo pasquale Presente in aeroporto: tutti i giorni Presente in ufficio: attorno agli orari delle Sante Messe Per comunicazioni urgenti: Segreterìa telefonica 02.7485.2510 - Fax 02.7485.2069 Internet: http:// www.uli.it/aerocappellalinate - E-Mail: gtremolada @ uli. it.