CONDUTTORI TELEVISIV Il conduttore televisivo Fabio
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CONDUTTORI TELEVISIV Il conduttore televisivo Fabio
CONDUTTORI TELEVISIVI DEL SERVIZIO PUBBLICO STRAPAGATI Il conduttore televisivo Fabio FAZIO della trasmissione “Che tempo che fa”, fa” che va in onda in prima serata il sabato e la domenica su RAI 3, ha recentemente rinnovato il contratto con la RAI.. conduttore abbia Così come attestano alcuni quotidiani nazionali, pare che il ottenuto un compenso complessivo di euro 5,4 milioni (cinquemilioniquattrocentomila) per tre anni e per un lavoro di poche ore settimanali e, e per giunta, solo per un periodo di otto mesi l’anno. Una somma veramente da “capogiro” e non credo assolutamente che compensi così tra i dipendenti della RAI FAZIO sia l’unico a percepire elevati. Il medesimo conduttore, attaccato dall’On. BRUNETTA durante la puntata di domenica 13 ottobre 2013, circa l’ammontare dell’importo relativo al rinnovo del suo contratto alla RAI, ha risposto che non poteva rivelare la somma percepita per una questione di riservatezza atezza impostagli dall’azienda. Ma ci rendiamo conto? conto un’azienda pubblica come la RAI impedisce ai suoi collaboratori conduttori di rivelare la somma che percepiscono. Ciò è veramente raccapricciante. Credo sia stato preso alla lettera un u vecchio adagio che dice: “Ai contadini non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”.. Qui naturalmente non si tratta di contadini, ma si suggerisce ugualmente di tenere nascosto, in questo caso ai cittadini, cittadini i propri cospicui guadagni. Tutto ciò evidentemente per evitare di alimentare disappunto ed eventuali proteste. In merito all’argomento alcuni dirigenti della RAI conduttore, asserendo hanno giustifica o giustificato l’importo esorbitante elargito al medesimo che il programma da lui condotto si ripaga da solo e che anzi l’azienda ci guadagna. Secondo il mio punto di vista le le giustificazioni sostenute dai dirigenti della RAI sono davvero preoccupanti, preoccupanti considerando che a quanto pare le trasmissioni dell’azienda RAI difficilmente possano avere un utile util e allorquando ciò si verifichi è da ritenersi un evento eccezionale, se non un miracolo. Evidentemente i gruppi televisivi privati come Mediaset, La 7 e tanti altri, altri che attraverso le loro trasmissioni guadagnano somme veramente rilevanti, hanno stipulato un contratto con l’Onnipotente. Si ha la sensazione di percepire, inoltre, che alcuni conduttori delle trasmissioni sullo stesso canale televisivo, di cui è risaputo l’orientamento verso una certa classe sociale, vogliono dimostrare, in particolare mediante il loro atteggiamento compassionevole, compassionevole libertà e, soprattutto, i difensori dei più deboli e dei più poveri. poveri di essere i paladini della Ma, invece, visto i loro cospicui guadagni, credo che siano tutt’altro quello che cercano di apparire di essere. Non ci possono essere conduttori televisivi del servizio pubblico e ripeto del servizio pubblico, che peraltro non hanno nulla di tanto eccezionale se non quello di avere una predisposizione a svolgere tale attività, che in tre anni possano percepire un compenso al netto delle tasse di oltre 3.000.000 (tre milioni) di euro, mentre certi poveri pensionati, che forse hanno lavorato per una vita intera, per lo stesso periodo di tre anni non percepiscono nemmeno 30.000 (trentamila) euro. Dove sta la giustizia sociale che viene tanto decantata? E poi ci meravigliamo se constatiamo che il movimento dei c.d. grillini “prende piede”. Sta di fatto che i Cittadini, benché a molti di loro da alcuni anni sia stato congelato lo stipendio e bloccate le indicizzazioni sulle pensioni, per rimpinguare le casse della RAI devono continuare a pagare il canone aumentato ogni anno in base all’inflazione registrata durante l’anno precedente. La Pubblica Amministrazione, della quale la RAI fa parte integrante, ha l’obbligo morale verso la Collettività innanzitutto di essere il più possibile trasparente e, poi, di mantenere fermo un limite sia sulle retribuzioni di chi ricopre alte cariche istituzionali, compresi tutti i parlamentari, che sui contratti stipulati con i conduttori televisivi del servizio pubblico. Limite che, a mio parere, per ragioni di equità sociale NON dovrebbe superare cinque volte la retribuzione corrisposta ad un impiegato di concetto 7° livello. Ciò è veramente auspicabile, perché credo possa servire ad attenuare sensibilmente tra la popolazione e, in particolare, tra i giovani senza lavoro, quel clima che si respira di tensione, di risentimento e peggio ancora di odio. Sentimenti questi che possono sfociare in rancore e di conseguenza, durante le varie manifestazioni di piazza, degenerare in atti di violenza, posti in essere dai manifestanti nei confronti dell’ignaro personale delle Forze di Polizia, preposto al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. [email protected]