Il gruppo del lelio

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Il gruppo del lelio
NUOVA PRODUZIONE 2014
Le bugie hanno le gambe pelose
Lettura animata con laboratorio per bambini 3-5 anni
Hansel e Gretel Testo e regia di Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: il valore della famiglia
Tecnica: Teatro d’attore e ombre cinesi
Età: dai 5 anni
4 attori
Un magico tuffo in quello che è uno tra i più conosciuti capolavori dei fratelli Grimm: Hansel e
Gretel. Chi non conosce, infatti, le avventure dei due piccoli fratelli: la perfida matrigna e il buon
genitore sottomesso, la casetta di marzapane che fa da contrappunto alle ristrettezze economiche
della famiglia e che simboleggia le tentazioni degli eccessi e le annesse insidie, rappresentate
dalla strega cattiva.
Nel nostro allestimento abbiamo voluto rimanere fedeli al testo, dando un’impronta piacevole e
divertente e inserendo un tema che va oltre il solito riscatto dei buoni o la necessità di fare
attenzione ai pericoli. Si tratta del valore della famiglia: l’importanza, la fortuna e la gioia, nelle
avversità della vita, di ritrovare al proprio fianco un fratello (o sorella) riscoprendo l’amore
incondizionato che ci può donare.
Aladino e la lampada magica Scritto e diretto da Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: autostima e fiducia in sé stessi
Tecnica: Teatro d’attore
Età: dai 3 anni
4 attori
Chi non vorrebbe avere un genio per amico?
Un appoggio nelle situazioni più difficili, un aiuto per essere sicuri di farcela, di essere sempre
all’altezza.
Al giorno d’oggi siamo messi tutti sotto pressione dalle aspettative che gli altri hanno su di noi: a
scuola come nello sport, in famiglia come tra amici. Emerge così un’innata insicurezza, la paura di
non riuscire, la voglia di apparire migliori di quello che crediamo di essere.
Non ci resta che specchiarci nella storia del simpatico Aladino per capire che ognuno di noi ha
dentro di sé la forza per superare qualsiasi difficoltà.
Con i nostri pregi e i nostri difetti siamo tutti pietre preziose; le nostre qualità e le nostre
caratteristiche ci rendono unici ed è proprio mostrandoci noi stessi, senza bugie né sotterfugi, che
riusciremo a farci voler bene e a vivere serenamente.
I tre porcellini Scritto e diretto da Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: impegno, prudenza e altruismo
Tecnica: Teatro d’attore e musical
Età: dai 3 anni
4 attori
Una buffa compagnia di comici decide di raccontare al giovane pubblico la storia de “I tre
porcellini” e dopo una serie di divertenti gaffes e bisticci su chi debba essere il protagonista, la
fiaba inizia ed è proprio come i bambini la vogliono! Ognuno dei porcellini seguirà la propria strada
rappresentata dalla casetta che deciderà di costruirsi e saranno proprio le loro scelte a fargli capire
quanto sia importante impegnarsi con prudenza e astuzia perché … il lupo è sempre in agguato!!
Spettacolo all’insegna del divertimento che sa coinvolgere grandi e piccini grazie ai giochi di teatro
nel teatro e ad una colonna sonora originale ed entusiasmante e che si propone di trasmettere
l’importanza di saper darsi da fare per la propria tranquillità e di sapere aiutare chi si trova in
difficoltà.
Il gatto con gli stivali Scritto e diretto da Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: amore per gli animali e forza d’animo
Tecnica: Teatro d’attore
Età: dai 3 anni
4 attori
È, questo, uno dei testi per l'infanzia più conosciuti e amati che Perrault abbia mai scritto. In esso
si ritrovano infatti tutti gli elementi che fanno di una fiaba uno spettacolo indimenticabile: animali
parlanti, principesse e orchi si alterneranno sulla scena per dare vita a questa entusiasmante storia
che ci mostra come sia sempre possibile trovare dentro di noi, nonostante le avversità della sorte,
la volontà, la tenacia e l'intelligenza per riscattarci.
La fiaba originale è stata adattata inserendo un simpaticissimo personaggio e i dialoghi vedono
spesso il pubblico in veste di interlocutore.
Arlecchino perduto e ritrovato Scritto e diretto da Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: conosciamo le maschere italiane
Tecnica: Teatro d’attore e maschere
Età: dai 4 anni
4 attori
Avete mai provato a chiedere ai bambini quali sono le maschere italiane? Indubbiamente la
maggior parte di loro non lo sa, o risponde piuttosto vagamente. Le maschere della Commedia
dell'Arte sono un patrimonio nazionale di inestimabile valore: i loro lazzi, i loro scherzi e i loro
caratteri vengono da una comicità istintiva, popolare, che si nutre con semplicità delle vicende del
quotidiano. Questo spettacolo offre alle nuove generazioni, attraverso un testo inedito e molto
divertente, una panoramica sulle figure delle più importanti maschere tradizionali.
Il testo stesso, che narra di un Arlecchino perduto da piccolo e poi miracolosamente ritrovato,
vuole essere, oltre che una divertente storia tutta da raccontare, una grande allegoria sul tempo,
che ha messo da parte i vari Brighella, Balanzone, Pantalone a favore dei personaggi televisivi o
dei cartoni animati.
Nasce così, dalla riscoperta delle nostre radici, dalla rielaborazione per un pubblico moderno, dalla
rivisitazione e dalla ricerca questo imperdibile spettacolo fatto di burle, celie, musica e poesia.
Peter Pan Scritto e diretto da Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: crescere con gioia
Tecnica: Teatro d’attore
Età: dai 3 anni
4 attori
Capolavoro di James Matthew Barrie, Peter Pan rispecchia sicuramente quelli che sono i problemi
delle generazioni di oggi: la fuga dalle responsabilità, l’insaziabilità di avventure, la superficialità
nei rapporti. Si tratta di caratteristiche non solo maschili, come ci fa capire lo stesso autore
quando, nella prima drammatizzazione del suo romanzo, fa interpretare il ruolo di Peter ad una
donna.
Ma Peter non è un eroe: il suo fuggire lo rende vulnerabile e insicuro, la sua spavalderia nasconde
una profonda tristezza.
Come in tutti i nostri lavori, l’insegnamento e la morale lasciano ampio spazio al divertimento con
buffi personaggi, musiche e dialoghi con il pubblico che diventa parte attiva dello spettacolo. Così
abbiamo voluto proporre, attraverso una fiaba ricca di risate e colpi di scena, lo spunto per
un’importante riflessione: impariamo ad ascoltare i nostri “bimbi sperduti” e accompagnamoli per
mano lungo quel meraviglioso percorso che è la vita. Crescere è sicuramente l’avventura più bella!
Excalibur Scritto e diretto da Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: integrazione
Tecnica: Teatro d’attore
Età: dai 4 anni
4 attori
L’integrazione, la convivenza e l’accettazione della diversità sono attuali problematiche presenti
nella vita sociale dei giovanissimi e anche dei meno giovani. Abbiamo voluto affrontarle
proponendo una storia inedita basata sul cosiddetto ”Ciclo bretone”, ossia l’insieme delle
avventure che ruotano intorno alla figura di Re Artù.
L’intreccio si sviluppa attorno alla mitica Excalibur, la spada di Re Artù, simbolo di potere e di
forza, e ai vari tentativi messi a punto dalla malvagia Morgana per entrarne in possesso.
Ogni personaggio della storia possiede caratteristiche ben definite, non casuali. Artù rappresenta
l’ingenuità, la semplicità e i buoni sentimenti, la dolce e buona Ginevra, originaria di terre lontane,
simboleggia la diversità, l’apertura a nuove frontiere.
Merlino è naturalmente la saggezza, il valido aiuto dell’esperienza e infine l’intollerante Morgana
che individua un razzismo vecchio, obsoleto, d’altri tempi. E’ così che ci auguriamo che il razzismo
appaia ai nostri bambini: un sentimento sorpassato che non ha più ragione di esistere.
La magica storia dei 4 elementi
Scritto e diretto da Angelo Lelio
Tematiche sviluppate: rispetto per l’ambiente
Tecnica: Teatro d’attore e mimo
Età: dai 5 anni
4 attori
Tanto tempo fa, quando il Pianeta Terra non conosceva ancora l’inquinamento, i Quattro Elementi
regnavano in armonia regalando spettacoli della natura.
L’Aria era pura, la Terra rigogliosa, l’Acqua limpida e il Fuoco lucente fino a che arrivò il Progresso
e…
E’ con una gran voglia di riavere il nostro Pianeta pulito che Angelo, Fabia e Paolo vi
racconteranno questa storia in cui sarete proprio voi i protagonisti, con le vostre idee e i vostri
consigli per salvaguardare l’ambiente. Il tutto condito con musica, allegria e divertentissimi numeri
di Dario, mimo professionista.
Il gruppo del lelio
Sede legale: via SS Trinità, 8 – 36061 Bassano del Grappa (VI)
Sede organizzativa: via Caose, 2 – 31030 B0rso del Grappa (TV)
Telefono e fax: 0424 280384 Mob: 338 9949500 347 0600710
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La bottega del caffè di Carlo Goldoni
Allegra commedia che si discosta dalle altre opere goldoniane per la tipologia dell’intreccio. Come dice lo stesso Goldoni
nelle sue memorie, la sua intenzione non era di voler rappresentare una vicenda ben precisa, ma di voler dipingere una
piazzetta di Venezia e la vita delle persone che gravitavano intorno ad essa. Ecco quindi che tutta la scena non è altro
che uno scorcio di realtà portato in teatro: ad ogni personaggio corrisponde un preciso carattere nel quale ogni
spettatore può riconoscersi o ritrovare qualche suo conoscente.
Tutto si svolge intorno ad una bottega del caffè, luogo di ritrovo di avventori abituali e di passaggio. La proprietaria è il
personaggio chiave che tiene in fila gli avvenimenti mantenendo saldo il buon senso laddove viene a mancare. Donna
onesta si impegnerà a riparare l’infelice matrimonio tra Eugenio e Vittoria: lui, posto ormai sulla cattiva strada,lei virtuosa
e paziente, ma vicina alla disillusione. A questi si aggiunge Don Marzio, maldicente comico ed originale, che creerà
malintesi ed incomprensioni.
La commedia chiaramente a lieto fine: tutto rientra nell’etica e nella morale comune, che vede trionfare il bene e punire il
male. Don Marzio, che mai aveva messo in dubbiosa bontà delle sue azioni, sarà accusato di calunnia, indiscrezione e
spionaggio e costretto a lasciare Venezia, ma…
Regia di Angelo Lelio
Con Angelo Lelio, Fabia Ceccon, Barbara Scalco, Federica Cannavò, Paolo Bertoncello
Un curioso accidente di Carlo Goldoni
“L'argomento di questa Commedia non è che un fatto vero, verissimo, accaduto, non molto tempo fa, in una città di
Olanda. Mi fu raccontato da persone degne di fede in Venezia al Caffè della Sultana, nella Piazza di S. Marco, e le
persone
medesime
mi
hanno
eccitato
a
formarne
una
Comica
rappresentazione”.
Così scrive Goldoni in una nota introduttiva (“L’autore a chi legge”) a “Un curioso accidente”, commedia scritta nel 1760
ed ambientata a L’Aja, in una nobile dimora olandese, intorno alla seconda metà del Settecento.
Sotto il ben congegnato meccanismo scenico affiorano aspetti centrali dell’arte goldoniana: il gioco della seduzione, i
diversi modi di intendere ed affrontare l’amore, l’eterno conflitto tra genitori e figli. Da una parte un padre che, troppo
compiaciuto del successo sociale, non sa capire i sentimenti della figlia e dall’altra una figlia che, non osando sfidare
direttamente l’autorità paterna, nasconde il suo amore contrastato con un sotterfugio che innesterà tutta una serie di
“curiosi” equivoci.
Ne risulta una commedia che ha l’aspetto di un divertissement leggero con un intreccio piacevole , semplice e
trasparente, privo di trame intricate e complesse: il cerchio tracciato racchiude la vita, senza nasconderla e senza
spegnerla. E la vita è colma di tenerezze, di sogni, di malinconie, di piccole pazzie e di grandi tracotanze, di cuore e di
ragione, di tirannia ed amore.
Regia di Angelo Lelio
Con Angelo Lelio, Fabia Ceccon, Federica Cannavò, Paolo Bertoncello, Thérèse Perremans
Le donne curiose di Carlo Goldoni
E’ con straordinario talento che Carlo Goldoni affronta, in questa divertente commedia scritta nel 1753, il tema della
curiosità, caratteristica che da sempre è stata attribuita all’universo femminile.
Beatrice e Rosaura impazziscono dalla voglia di vedere cosa accade nel “Ridotto di Messer Pantalone”, luogo di ritrovo
dei loro rispettivi compagni con gli amici. La prima è convinta che il marito giochi, la seconda teme che il futuro sposo
frequenti altre donne. A queste si aggiunge la cameriera, Corallina, che, più curiosa di tutte, saprà ingegnarsi per riuscire
a sottrarre le chiavi del “Ridotto” al suo padrone e mettere finalmente piede in questo luogo proibito.
Un omaggio alle donne, ai loro dolci difetti e agli ingegnosi progetti che riescono sempre ad attuare; e un ringraziamento
agli uomini che, ognuno a proprio modo, sanno comprenderle e accettarle come sono.
Regia di Angelo Lelio
Con Angelo Lelio, Fabia Ceccon, Paolo Bertoncello,Mattia Perozzo, Barbara Scalco, Federica Cannavò
Maschere nude – due atti unici di Luigi Pirandello
Spettacolo intenso di quella carica emotiva che solo un grande autore come Pirandello ci sa dare, si compone di due atti
unici che risultano essere due grandi capolavori della letteratura italiana: “L’uomo dal fiore in bocca” e “La patente”.
Tratto dalla novella Caffe’ notturno, L’uomo dal fiore in bocca, e’ stato rappresentato per la prima volta il 21 febbraio
1923 .Si tratta di un atto unico in cui l’Uomo e l’Interlocutore si confrontano sul senso della vita: l’Uomo che sta per
morire (il fiore e’ la metafora dell’epitelioma, il cancro che lo condanna) e per il quale la vita ha il senso di un microcosmo
da osservare con l’intensita’ e il rigore scientifico di un entomologo, e l’interlocutore, invece, che rappresenta la
normalita’ di chi ha tutto il tempo davanti a sé, e si lascia coinvolgere in una piccola serie di eventi quotidiani.
L’atmosfera, inizialmente realistica, acquista presto una valenza metafisica nell’analisi ossessiva che il protagonista
propone attraverso una gestualita’ spiata da un mondo che ormai lo trova come mero spettatore.
La patente , pubblicata nel 1915, rappresenta il dramma dell'uomo costretto in un’immagine nella quale gli altri lo hanno
calato.
E’ la storia dolorosa e grottesca di Rosario Chiarchiaro, padre di famiglia che, allontanato dalla società perché
considerato
iettatore,
perde
il
lavoro
e
vive
di
stenti.
Decide di chiamare in tribunale i suoi diffamatori non per ottenerne la condanna, ma per vedersi ufficialmente
riconosciuta la qualifica di iettatore, la patente, appunto. Apparentemente grottesco e bizzarro, in realtà il protagonista ha
tutta la comprensione di Pirandello che esprime in questa novella il suo pessimismo e rivela grande partecipazione al
triste destino degli uomini.
Regia di Angelo Lelio
Con Angelo Lelio, Paolo Bertoncello, Fabia Ceccon
Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello
Si dice che un classico non muore mai, che un classico non passa mai di moda: Pirandello è un classico, e come
classico continua ad essere rappresentato. All’origine, come spesso accade nel caso di questo autore, era una novella,
Tirocinio, scritta nel 1905 per un pubblico borghese desideroso di ridere di tutto, anche di sé stesso. Nel 1917 il racconto
diviene una commedia, una delle prime dell’autore a contenere tutta quella che sarà la sua drammaturgia: le maschere,
le apparenze, il teatro nel teatro.
Siamo in un salotto borghese di primo Novecento, un salotto in cui il marchese Fabio Colli, separato, e Maddalena,
madre di Agata, tentano di convincere quest’ultima, rimasta incinta, ad accettare un matrimonio di facciata che possa
conservare la reciproca reputazione e possa donare rispettabilità anche al nascituro. Il mezzo per salvaguardare le
apparenze si chiama Angelo Baldovino, un uomo miserabile disposto a sposare per finta una donna. Come spesso
accade nel caso di Pirandello, si tratta di facciata, di apparenza. Baldovino non è un uomo onesto, non lo è mai stato.
Questo matrimonio rappresenta per lui un modo per liberarsi dalle oscure a taciute colpe passate. Ecco perché, nel
momento stesso di fingersi onesto, il protagonista sceglie di portare alle estreme conseguenze le modalità e le forme di
quella che è, all’interno della famiglia, una pura e semplice finzione. Di qui prende avvio l’essenza più profonda dello
spettacolo, a metà fra la farsa e la tragedia. In controtendenza proprio con le convenzioni, quello che è nato come un
inganno sociale si trasforma nell'unione vera di due esseri: la maschera è stata sconfitta e, per una volta, trionfa la vita
tanto che il protagonista sposerà per finta una donna ma sul serio l’onestà.
Nel nostro allestimento ci siamo concentrati sui quattro personaggi essenziali della vicenda, snellendo i dialoghi, spesso
molto contorti e complicati pur lasciando integra la natura pirandelliana del testo: lo spettacolo risulta essere così più
snello e lineare, adatto anche ad un pubblico giovane e meno preparato al teatro moderno.
Regia di Angelo Lelio
Con Angelo Lelio, Paolo Bertoncello, Floriana Libassi, Fabia Ceccon
La prima volta che sono morto da Aldo De Benedetti
Divertente e originale commedia tratta da una grande capolavoro di Aldo de Benetti, fu rappresentata per la prima volta
al teatro Eliseo di Roma nel 1945 e ottenne un grandissimo successo tanto che ne fu subito tratto un film con
protagonisti Vittorio De Sica, Isa Miranda e Omo Cervi.
Un povero impiegato, Adriano, una sera tornando a casa si sente male, perde conoscenza e il medico lo considera
morto. Già sistemato nella cassa, si risveglia dopo qualche ora, tra il terrore della moglie Maria che dapprima lo crede
uno spettro. I due coniugi, felici, stanno per cenare in tranquillità prima di dare il lieto annuncio a parenti ed amici,
quando all’improvviso Adriano si ricorda, frugando fra carte e telegrammi, di aver stipulato un’assicurazione sulla vita
che frutterebbe alla moglie, in caso di morte, la favolosa somma di trecentomila lire. La tentazione è forte, e Adriano,
vinte le resistenze di Maria, decide di non cambiare le cose e di continuare a far credere a tutti di essere morto. Si finge
cognato di Maria e i due vanno a stabilirsi per qualche tempo in una ridente località balneare, dove nessuno li conosce
fino a che…
Spettacolo esilarante e coinvolgente ricco di colpi di scena e risvolti sia comici che amari che ci lascia con il fiato
sospeso fino all’ultima battuta. Un lavoro di straordinario talento di un grande nome del teatro italiano.
Regia di Angelo Lelio
Con Angelo Lelio, Fabia Ceccon, Paolo Bertoncello, Paolo Ghedina
La carovana delle maschere
Non poteva mancare nel nostro repertorio uno spettacolo dedicato alle origini della famiglia Lelio: il periodo della
commedia dell’arte, iniziato in Italia nel XVI secolo e rimasta popolare fino al XVII secolo. Attori girovaghi (comici)
allestivano all’aperto, con una scenografia fatta di pochi oggetti, rappresentazioni basate non su testi scritti (copioni)
bensì su canovacci e con il solo ausilio della loro capacità di improvvisazione (da qui commedia all’improvviso) e della
loro arte estemporanea. La compagnia più famosa, fra quelle antiche, fu la Compagnia dei Gelosi dove si distinse
il capocomico Francesco Andreini, in arte Capitan Spaventa il cui figlio, Giambattista, diventerà la maschera Lelio,
carattere dell’amante corrisposto. Con gli anni Giambattista Andreini lascerà da parte il suo cognome e comincerà a
firmarsi come Lelio. Di qui l’origine di una delle famiglie d’arte più importanti d’Italia: i Lelio.
Nel nostro allestimento abbiamo voluto dare una forte impronta storica basandoci su un fatto realmente accaduto: la
terribile pestilenza a Venezia che decimò la città. Una compagnia di comici dell’arte farà il suo ingresso in scena,
creando un gioco di teatro nel teatro e rappresentando spontaneamente, senza forzature, la vita dei “figli d’arte” con testi
e canovacci originali del tempo.
Regia di Angelo Lelio
Con Angelo Lelio, Fabia Ceccon, Paolo Bertoncello, Barbara Scalco
La bisbetica domata di W. Shakespeare
Uno dei testi più conosciuti, amati e discussi dal pubblico di tutti i tempi. Un viaggio alla scoperta di un grande autore
come Shakespeare. Formata da un prologo e due storie tra loro intrecciate, quella di Caterina e Petruccio e quella di
Bianca e Lucenzio, l’opera narra di come il rude Petruccio riuscirà a “domare” la bisbetica Caterina. In questa divertente
commedia, Shakespeare dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo
ed analizza con grande abilità la psicologia femminile. Egli si oppone alle fredde regole sociali dei matrimoni
combinati per interesse o prestigio delle famiglie e, nella figura di Caterina, ci mostra con ironia i conflitti interiori di una
moglie domata dal matrimonio. Caterina mostra, al contempo, la sottile intelligenza femminile, il coraggio e
l’ostinazione che la sorreggono nel rapporto difficile con Petruccio. Il contrasto tra Caterina, donna diretta, ma sincera, e
Bianca, fanciulla educata, ma prepotente alla fine, mette in guardia il pubblico sulle false apparenze ed insegna che non
sempre la sposa che si piega remissiva ai doveri è capace di amare veramente. Nel nostro allestimento abbiamo voluto
rendere centrale il ruolo di Sly, il calderaio ubriaco per il quale viene allestito lo spettacolo. Egli riuscirà a prendere le
redini della situazione, riuscendo a domare la difficile dama. Proprio questa idea registica, consente uno studio più
approfondito sulla vicenda e sul grande interrogativo che Shakespeare ci lascia: sarà vera sconfitta, quella di Caterina?
L’apparente sottomissione disegna un mondo femminile più astuto di quanto sia quello maschile? O la coppia, nel suo
equilibrio e amore, riesce a prendersi gioco di tutti,compresi gli spettatori…A voi l’ardua sentenza...
Regia di Angelo Lelio
Con Fabia Ceccon, Angelo Lelio, Paolo Bertoncello, Floriana Libassi, Barbara Scalco
Recital Leopardi con le voci di Angelo Lelio e Fabia Ceccon
Un momento di lettura onirica emozionante per tuffarsi nello straordinario e misterioso mondo leopardiano, un percorso
di sensazioni sul sentiero della vita del più grande poeta e filosofo italiano.
Così abbiamo voluto affiancare alle nostre produzioni di teatro classico una novità assoluta, un recital tra poesia e teatro
di notevole impatto emozionale e drammaturgico: una mescolanza di discorsi, monologhi, prosa, poesia e musica.
Traguardo di un percorso culturale sull’autore, sulla sua vita e sul suo modo di vedere e di pensare il mondo, le letture
sono strutturate in due filoni che si intrecciano, si amalgamano e danno vita ad un’unica essenza “leopardiana”: gli inni
più conosciuti incontrano le sempre attuali Operette Morali e gli affascinanti temi dello Zibaldone. Filosofia e poesia sono
un corpo unico, niente è lasciato al caso: i pensieri, le parole, i dialoghi, le musiche sono frutto di un accurato studio,
oltre che della poetica, anche della vita e del modo di essere del Conte Leopardi.
Con la straordinaria voce di Angelo Lelio, figlio della storica famiglia d’arte, un fantastico viaggio tra pensieri, sogni,
illusioni e disinganni del poeta, del pensatore, dell’uomo Giacomo Leopardi.
Regia e ricerche storiche di Angelo Lelio
Selezione musicale ed effetti sonori di Michele Gregori
Il gruppo del lelio
Sede legale: via SS Trinità, 8 – 36061 Bassano del Grappa (VI)
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TEATRO CIVILE: NUOVE PRODUZIONI 2014/2015
In occasione del Centenario della Grande Guerra:
IL DIARIO DI NONNO PIETRO
“Pregai, sperai, ottenni” queste sono le profonde parole incise sul moschetto spezzato in due che gli salvò la
vita. Sì, lo portava sempre a tracolla, sulla schiena, proprio dove fu colpito.
Pietro Minelli la Grande Guerra la visse in prima linea per cinque lunghi anni. Ritornato a casa dopo esser
stato ferito, con cento schegge su tutto il corpo, ma miracolosamente vivo, il suo spirito romantico lo porta a
scrivere un diario.
“Battaglia del Piave – I miei ricordi”
Così inizia questo libriccino dalla perfetta calligrafia che riporta, con toccante sentimento, i giorni dal 5 al 23
giugno 1918.
Uno straordinario e inedito racconto che trasmette con impressionante forza le paure, le angoscie, le
speranze e il forte amore per la Patria dei nostri soldati, i nostri uomini, i nostri eroi.
ERINNERN – VOCI DALL'OBLIO
Abbiamo deciso di ricordare le vittime delle Shoah dando voce a due capolavori della letteratura tedesca: “Il
diario di Anna Frank” e “L'amico ritrovato”.
Una lettura intima, quasi confidenziale, in cui i personaggi dialogano, raccontano le reciproche storie
scambiandosi idee, pensieri, ricordi.
Le voci si alterneranno a momenti di musica dal vivo, registrazioni in lingua originale e filmati.
Violenza e donne - NUVOLE ROSA
Storie , pensieri, parole…
Diritti, paure, speranze…
In Italia,nel Mondo, sempre…
Suggestivo percorso di esperienze, racconti, riflessioni
Da chi ama le donne
Per chi ama le donne.
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