Marilyn, apprendista agente tecnica di fonderia

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Marilyn, apprendista agente tecnica di fonderia
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Formazione professionale svizzera
Marilyn, apprendista agente tecnica
di fonderia
Intervista ad una donna fuori del comune che, a 34 anni, effettua attualmente il suo 3° anno
di tirocinio d’agente tecnica di fonderia alla Von Roll Rondez.
T
M
arilyn ci riceve in officina e visitiamo
gli ambienti in sua compagnia. Appassionata, ci spiega il suo lavoro e ci
presenta alcuni operai. Appare completamente
a suo agio nella fonderia e piuttosto fiera
d’essere la sola donna del settore della fonderia
in mezzo a uomini.
FPS: Qual è il suo percorso professionale?
FPS: Come mai ha scelto questo tirocinio
d’agente tecnica di fonderia?
BCH/FPS
Traduzione:
Vittorio Dell’Era
È stato l’Ufficio regionale di collocamento ad
orientarmi verso una nuova formazione.
Anzitutto ho effettuato un anno nel reparto
modellatura di questa azienda, poi ho optato
per la fonderia perché ero attirata dalla metallurgia.
Ho viaggiato molto e il mio percorso professionale ne «risente». Ho esercitato diversi
lavori nel ramo alberghiero, nel turismo, ho
lavorato come impiegata di commercio (attestato federale di capacità nel 1985), aiuto
infermiera in ambiente ospedaliero, home,
gerontopsichiatria. Ho effettuato uno stage in
uno zoo, ma non ho continuato perché allora
non c’era possibilità di formazione riconosciuta
in quel settore.
FPS: Che viaggi ha fatto?
FPS: Che lei sappia, quante donne fanno
questo tirocinio?
So di essere la sola nel mio Cantone, ma ce ne
sono in ogni caso due nella Svizzera Tedesca.
FPS: Come reagisce la gente quando viene a
sapere che mestiere fa?
Gli uomini sono sorpresi, ma non mi fanno
necessariamente delle domande in proposito.
Intrigati, ma niente più. Anche le donne sono
stupite, ma, naturalmente più curiose, mi
fanno più domande sulla natura del mio lavoro.
FPS: Può farmi un esempio?
Oh, ma è difficile! … Certe persone restano a
bocca aperta, un uomo un giorno è rimasto
sbalordito per un minuto prima di ritrovare la
parola e altri se ne infischiano totalmente!
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Le destinazioni poco importano: diciamo che
non mi sono accontentata di visitare i paesi in
cui mi sono recata, ma vi ho lavorato, vi ho
abitato. Per citare un esempio, contavo di
passare una settimana in Italia ma ci sono
rimasta otto mesi … Sono stata anche nello
Yemen, in Svezia, nella Martinica, in Egitto …
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FPS: S’è cercato di dissuaderla dal fare questo
mestiere?
FPS: Quanto tempo è durato questo mobbing
sessista?
No. E anche se avessero tentato di farlo, non li
avrei ascoltati. La mia famiglia e i miei amici
mi conoscono troppo bene per aver tentato di
dissuadermi. Mi hanno invece avvertita della
difficoltà di rifare un tirocinio a 32 anni:
riprendere gli studi, stare al fianco di apprendisti appena usciti da scuola … Erano degli avvertimenti, ma non hanno fatto alcun commento sulla difficoltà del mestiere.
Mi ci son voluti sei mesi per realizzare che ero
vittima di mobbing. Non se ne parlava quasi
due anni fa e io perdevo a poco a poco la
fiducia in me stessa, dubitavo di tutto, ma
senza trovare la causa reale dei miei mali.
FPS: Sul lavoro, gli operai come si comportano
con lei?
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In fonderia le cose sono andate molto bene.
Essendo un lavoro relativamente faticoso dal
punto di vista fisico, gli operai mi aiutano
molto: sono pazienti, attenti, nel lavoro si
comportano come se io fossi un operaio. Di
fatto la mia femminilità mi è più di vantaggio
che di svantaggio in questo ambiente.
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FPS: Dato che la aiutano molto: è un mestiere
da donne?
Certo! Evidentemente ci sono cose che non
potrei fare da sola, perché troppo pesanti per
me, ma anche loro non sempre riescono a lavorare senza aiuto.
FPS: È stata vittima di mobbing?
Sì, da questo punto di vista le cose sono andate
molto male nel reparto modellatura. Due
operai su una quindicina si sono accaniti a
rendermi la vita impossibile, tanto per le osservazioni banali del genere «Torna ai tuoi
fornelli» (a me che non so neppure cucinare…)
o «Non è un mestiere da donna», quanto per il
loro atteggiamento di aperta ostilità.
FPS: Ne ha parlato con qualcuno?
Mi sono confidata anzitutto con degli amici.
Sono stati loro a farmi realizzare che ero in una
situazione di mobbing e che dovevo reagire.
Non ne ho parlato agli operai attorno a me
perché non avrebbero voluto implicarsi in
questo genere d’affare. In un primo tempo ho
tentato di riprendere fiducia, ma non ci sono
riuscita. Al posto di tentare di parlarne ai miei
superiori e di cominciare una battaglia di cui
non conoscevo l’esito, ho chiesto di fare uno
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FPS: E moralmente?
La sola difesa che ho sviluppato è l’indifferenza
di fronte ai comportamenti cosiddetti machisti
e alle proposte salaci che non mancano di
manifestarsi.
FPS: Attualmente le capita ancora di sentire osservazioni del genere? Se sì, quali?
sarebbero potuti sorgere, sarebbero semmai
dovuti alla differenza d’età tra gli apprendisti
e me, visto che rifaccio un tirocinio, ma non
perché sono l’unica ragazza. Diciamo che loro
sono più dotati di me nello sport e in disegno
tecnico.
FPS: Una volta che avrà in mano il mestiere,
pensa che le sue chance d’essere assunta siano
pari a quelle d’un uomo?
No, non mi è più capitato.
Assolutamente. In ogni caso nei Cantoni
romandi. Ignoro cosa succeda nella Svizzera
Tedesca.
FPS: L’infrastruttura dell’officina è appropriata
per accogliere delle donne?
FPS: Si vede a fare la capessa, a comandare agli
uomini?
Alla modellatura non c’è né spogliatoio né toilette per le donne, e meno ancora ci sono
scarpe o tute della mia taglia (io sono alta 148
cm e peso 45 kg). In fonderia, invece, ho il mio
spogliatoio, la mia doccia, e pure una tavola
per mangiare. Tutto questo tutto per me!
Non mi interessa comandare, né agli uomini né
alle donne. Ma se dovesse darsi il caso, non
penso ci sarebbero problemi.
FPS: Sta per essere promulgata una nuova
legge sul mobbing. Sarà efficace?
Non avendo mai comandato un’équipe, non
so veramente cosa voglia dire, ma ho l’impressione d’aver fatto il grosso del lavoro e che
tutto quanto seguirà non può che essere uno
scherzo.
Sì, questa legge è sufficiente: il Cantone sta
per recuperare il suo ritardo in materia di
molestia psicologica e sessuale sul posto di lavoro. Sta per promulgare delle direttive per
lottare contro questo flagello. Ormai ci si può
rivolgere ad un gruppo di fiducia appositamente formato che fungerà da autorità di
conciliazione.
FPS: Lei ha pensato di farvi ricorso?
No, perché non ne ho più bisogno.
FPS: Pensa che le venga accordata fiducia come
ad un uomo?
Non mi sono mai posta questa domanda in due
anni di fonderia e non c’è motivo di porsela!
FPS: Come facilitare i rapporti fra operai e
operaie?
Io milito per una reciproca, maggiore apertura
di spirito e per il riconoscimento delle nostre
differenze.
FPS: E a scuola come va?
Ho visto piombare una decina di maschi nel mio
spogliatoio, persuasi che non ci fossero ragazze
in questa professione … (ride) Di fatto le cose
vanno bene, nei miei rapporti sia con gli insegnanti che con gli apprendisti. I problemi che
FPS: Pensa che anche lì la strada sarebbe in
salita?
FPS: Pensa che la donna abbia il suo posto in
tutti i mestieri o solo in alcuni?
Non c’è problema, penso di sì.
FPS: Secondo lei, in quali settori la donna dovrà
maggiormente «combattere» per integrarvisi?
Mi sembra che sia più facile per i mestieri
cosiddetti fisici che non nei mestieri cosiddetti
intellettuali. Prenda Marie Curie: non è mai
stata riconosciuta! Ci sono un sacco d’esempi
come lei, e ben più recenti. In politica, nelle alte
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stage in fonderia, dove l’ambiente e il lavoro mi
sono immediatamente piaciuti.
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FPS: Se una donna le dovesse manifestare la
sua intenzione di iniziare un tirocinio in ambiente maschile, che consigli le darebbe?
Come donna, quando si arriva in un ambiente
a forte popolazione maschile, non bisogna
volersi imporre ad ogni costo e non si deve
nemmeno credere che loro necessariamente ce
ne faranno passare di cotte e di crude. E questo
vale nei due sensi. Non se ne deve fare una
battaglia femminista. Lo trovo ridicolo. Non
bisogna mai sentirsi aggredita, sennò si è in
posizione d’inferiorità.
Di fatto, a meno che si abbia un certo tipo di
vissuto, non penso che si possa lavorare con
tanti uomini senza possedere una solida
presenza di spirito e una buona battuta pronta.
sfere commerciali, non ci sono ancora molte
donne. Nei mestieri manuali sono più aperti. Ti
lasciano una chance di mostrare ciò che vali,
senza pregiudizi. A mio avviso, i mestieri manuali sono e saranno sempre più alla portata
delle donne, perché la tecnica rende i lavori
molto meno duri.
FPS: Che ne pensa della carriera della Signora
Nicole Mouidi, arbitro di calcio in lega
nazionale A?
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Mi interesso evidentemente del percorso d’una
donna che evolve e riesce in un mestiere maschile.
FPS: In conclusione, rifarebbe lo stesso tirocinio?
Non mi rammarico affatto della mia scelta, lavorando con gli uomini ho imparato la tolleranza e a relativizzare le cose. Gli uomini perdono raramente la testa, in genere gestiscono
meglio di noi lo stress. Mi hanno insegnato ad
essere più «cool»: «Non ce la fai subito? Niente
di grave, ci riuscirai la prossima volta!». Sono
molto comprensivi. Per le donne, mi sembra
che tutto quanto intraprendono dovrebbe
riuscir loro al primo colpo, non c’è posto per lo
scacco. Ho la netta impressione che le donne
siano più ambiziose degli uomini.