Ipotesi ospedale nell`ex base militare Spaccata all`alba al negozio "3

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Ipotesi ospedale nell`ex base militare Spaccata all`alba al negozio "3
Articoli stampa
10 novembre 2013
da IL GAZZETTINO
Ipotesi ospedale nell’ex base militare
Una veduta aerea dell’ex base militare nel Comune di Vigodarzere
(L. Levorato). Un ospedale di comunità nell'ex base missilistica dell'aeronautica. È la provocazione
di Francesco Vezzaro, sindaco di Vigodarzere, che arriva a margine della conferenza stampa indetta
dal Partito democratico di Vigodarzere, Vigonza e Villafranca, sul tema della sanità. Tre Comuni al
confine tra diverse Ulss e ugualmente distanti dagli ospedali di Camposampiero e Cittadella, ai
quali devono rivolgersi per continuità territoriale.
Tre i problemi da risolvere e altrettante le soluzioni proposte. «I cittadini che prenotano una
visita specialistica a Padova vengono messi in coda alle liste d'attesa perchè fuori Uls - ha spiegato
Claudio Sinigaglia consigliere regionale del Pd - la nostra proposta è di separare l'aspetto sanitario
da quello amministrativo ne di gestire i cittadini dell'Ulss 15 come residenti in quella di Padova. E
tutte le visite erogate dall'Ulss 16 saranno a carico dell'Ulss 15 e rimborsate in compensazione.
Esperimento simile è stato già provato, e riuscito, per Adria, Chioggia, Cavarzere e Rovigo».
Altro problema è quello dell'emergenza-urgenza in caso di intervento del 118. «C'è un
protocollo d'intesa ma non funziona - prosegue Sinigaglia - Proponiamo un accordo tra le due
aziende di Padova e Camposampiero perchè per questi tre Comuni l'afferenza territoriale venga
assegnata a Padova che gestirà le ambulanze. Anche qui gli esempi ci sono: questa organizzazione
è già attiva per Cavarzere, tra Chioggia e Adria. Se soluzioni per problemi simili ci sono già nel
Veneto, perchè non farlo anche per Vigonza, Vigodarzere e Villafranca?». Infine, il problema delle
lungodegenze e delle cronicità: al momento i pazienti dell'Ulss 15 vengono ricoverati a Cittadella.
La proposta del consigliere regionale, e dei circoli locali del Pd, è quella di realizzare una struttura
intermedia (ospedale di comunità, ndr) che sia baricentrica tra i tre Comuni.
Da qui la proposta del sindaco Vezzaro: «Il nuovo piano sociosanitario è tutto qui: dare più
servizi sul territorio. A Vigodarzere c'è tutto il complesso abbandonato dell'ex base
dell'aeronautica militare. Se la struttura ci verrà ceduta, lì potrebbe nascere un ospedale di
comunità davvero baricentrico».
Spaccata all’alba al negozio "3" di via Roma
(L.Lev.) Maxi furto in centro a Vigodarzere: razzia di cellulari e smartphone per 50mila euro. É il
bilancio della spaccata messa a segno la scorsa notte ai danni del negozio di telefonia "3" di via
Roma a Vigodarzere.
Una cinquantina tra telefonini di ultima generazione e iPhone spariti letteralmente nel nulla e
che saranno ora riciclati e rivenduti in qualche mercato parallelo. Ad agire, poco dopo le 5 del
mattino, un gruppo di almeno due persone che per entrare nel negozio ha sfondato il vetro della
porta d'ingresso servendosi, molto probabilmente, di un tombino prelevato dalla strada di fronte e
che poi hanno scagliato con forza contro il negozio. Il violento colpo ha fatto scattare l'impianto
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10 novembre 2013
d'allarme ma questo non ha minimamente intimorito o fermato i malviventi che sono riusciti in
pochissimi minuti a svaligiare gli espositori e le vetrine del negozio dov'erano custoditi i cellulari
delle marche gestite dalla compagnia telefonica 3.
Terminata la razzia, il gruppetto se l'è svignata a bordo della macchina che li aspettava fuori del
negozio, in strada, e dove ad attenderli c'era sicuramente un complice. Sul posto è giunta una
pattuglia dei carabinieri di Padova che hanno svolto i rilievi della spaccata. Le indagini sono in
corso.
da IL MATTINO DI PADOVA
Emergenze, Vigodarzere vuole rivolgersi a Padova
Come per Vigonza, il Pronto soccorso di Camposampiero è lontano Soluzione Pd a costo zero anche
per poter fare visite specialistiche all’Usl 16
di Giusy Andreoli. Con piccole modifiche di tipo logistico-amministrativo a costo zero è possibile sin
da subito sanare la situazione di disparità in campo ospedaliero che penalizza i 45 mila residenti
dei Comuni di Villafranca Padovana, Vigodarzere e Vigonza. Lo afferma il consigliere regionale e
componente la Quinta Commissione Regionale Sanità Claudio Sinigaglia, presentando, nella sala
della Pace del parco Iride di Vigodarzere, insieme ai tre circoli locali del Partito Democratico, le
soluzioni per le problematiche che investono i Comuni di confine. Visite specialistiche: «Basta
adeguare il sistema informativo inserendo anche i codici identificativi dei pazienti dell’Usl 15 per
consentire ai cittadini dei tre Comuni di essere gestiti come i residenti dell’Usl 16 anziché essere
messi in coda nelle lista di attesa di quest’ultima», spiega Sinigaglia. «Questa operazione
riorganizzativa dei sistemi informativi dell’Usl 16, dell’azienda ospedaliera e dei privati
convenzionati è immediata e senza costi». Emergenza-urgenza: in attesa della riorganizzazione del
Suem a livello provinciale, il Pd propone che tutta la gestione territoriale per l’emergenza 118
venga assegnata all’Usl 16. «Ciò non toglie che, a richiesta, un cittadino possa essere portato a
Camposampiero o Cittadella», chiarisce Sinigaglia. «Questa organizzazione è già attiva per
Cavarzere e Adria». Lungodegenze, geriatria, cronicità: «La soluzione per evitare che gli anziani di
qui vengano ricoverati a Cittadella è realizzare una struttura intermedia, che sia baricentrica tra i
tre Comuni, e con la presenza di un geriatra di riferimento per ricoverare i pazienti cronici»,
propone il Pd. Le nuove schede territoriali indicano 76 posti letto da attivare nell’Usl 15 per questa
finalità e viene delegato alla Conferenza dei sindaci, di concerto con il direttore generale,
l’individuazione della località. Potrebbe essere una nuova costruzione o la ristrutturazione di un
edificio messo a disposizione dai Comuni o dall’Usl. «Interessante appare l’ipotesi della
ristrutturazione dell’ex Configliachi di Padova Nord», dice Sinigaglia. Il sindaco di Vigodarzere
Francesco Vezzaro indica il deposito aeronautico dismesso. «Il successo del nuovo piano sanitario
dipende anche dalla soluzione di questi problemi», conclude. «Gli abbiamo dato credito perché ci
avevano detto che i servizi sarebbero stati territorializzati, ci siamo spesi contro le evidenze, si
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confermi un miglioramento della qualità e una minore mobilità».