Nonna Domenica 106 anni di lavoro, serenità e affetti
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Nonna Domenica 106 anni di lavoro, serenità e affetti
Nonna Domenica 106 anni di lavoro, serenità e affetti Traguardo. Domenica Noventa festeggia oggi i 106 anni Rezzato La nonna, originaria di Botticino, è oggi agli Anni Azzurri dove sarà festeggiata • Un compleanno da ricordare per Domenica Noventa e tutta la sua grande famiglia: le quattro figlie (Giuliana.Miriam,Silvana e Mariangela Gesuina) con mariti, e una squadra di trenta tra nipoti e proni- poti, che oggi si stringono a lei per festeggiare i suoi 106 anni. Un traguardo che vede Domenica ancora in discreta salute, malgrado qualche acciacco: un udito che non le permette di sentire molto, e una caduta che l'ha portata agli Anni Azzurri. Domenica è nata il 18 ottobre del 1910, in quel di Botticino mattina borgo Calango. Con serenità racconta: «106 anni sono proprio tanti, adesso me ne accorgo. Ho sempre lavorato - continua nonna Domenica-, ai miei tempi a 12 an ni eravamo già al lavoro, io ero ANNI AZZURRI operaia al rimaglio nel calzificio Ferrari». Domenica a lavorare è andata sino a 26 anni quando si è sposata con Dome nico Arici. E per il suo Domenico, mancato quando lei aveva 79 anni, ha ancora pensieri di dolcezza e tenerezza; dal suo sguardo che si fa improvvisamente brillante si capisce che il suo cuore è ancora con lui. «Pensi, avevamo lo stesso nome - rammenta sorridendo era un uomo molto buono, ab biamo fatto una vita bella e serena malgrado i sacrifici. Dopo che le mie quattro figlie sono diventate più grandicelle l'ho aiutato nei campi perché faceva 0 contadino». In realtà di figlie, come spiega la secondogenita Giuliana, che con nonna Domenica ha vissuto per molti anni, ne ha avute cinque ma una, Miriam a tre anni è morta. Un grande dolore nella vita serena di Domenica, che ha ancora grande memoria. Ricorda i tempi duri e difficili della seconda guerra mondiale, perché 7 dei suoi 13 tra fratelli e sorelle l'hanno combattuta, tornando tutti, anche se malridotti. E il segreto della sua longevità? Non lo sa neppure lei, anche se ipotizza «sia stato aver sempre mangiato poco e lavorato molto. La sera - aggiunge molte volte bevevo una bella tazza di caffè e latte, solo un goccino divino apasto,poco cibo, e poitanto lavoro». E, ricorda sua figlia, a più di 80 anni an cora si arrampicava sugli alberi per raccogliere frutta. // FRANCESCA ZANI