- Istituto Internazionale Edoardo Agnelli

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ISTITUTO INTERNAZIONALE “EDOARDO AGNELLI”
Istituto Tecnico Industriale - Liceo Scientifico
Scuole Paritarie (DD. 2789 e 4301 del 15/01/02 e 26/05/03)
Sito: www.istitutoagnelli.it
e-mail: [email protected]
Il Direttore, Lunedì 5 Dicembre 2016
IN PREPARAZIONE AL NATALE
Lasciarci cercare
Vigilia di Natale a mezzanotte: / «Ora sono tutti in ginocchio», / disse un vecchio mentre stavamo
seduti / raccolti intorno al focolare. / Ci raffigurammo quelle miti creature / entro il loro recinto di
paglia, / né ad alcuno di noi sfiorò il dubbio / che non fossero davvero in ginocchio. / Una sì
leggiadra fantasia / pochi tesserebbero in questi anni! Eppure io sento / che se qualcuno mi
dicesse alla vigilia di Natale: / «Vieni a vedere i buoi inginocchiati / nella solitaria fattoria presso
quella / lontana vallata che conoscevamo da bambini», / io lo seguirei nel buio sperando che sia
proprio così.
Questa lirica appartiene ad un autore inglese, famoso soprattutto come romanziere, Thomas
Hardy (1840-1923). Il natale viene definito "una sì leggiadra fantasia" ossia una invenzione
graziosa quanto si vuole… e tuttavia eccolo contraddirsi "io sento che se qualcuno mi dicesse:
Vieni a vedere i buoi inginocchiati… io lo seguirei sperando che sia proprio così". Contraddizione
tra le ragioni della mente e le ragioni del cuore. Contesa interiore che provoca sofferenza.
Un giorno, aveva confessato "Sto cercando Dio da cinquant'anni e penso che, se fosse esistito,
l'avrei incontrato". Rimase, dunque, ateo ma continuò a sperare di incrociare Dio per le strade
della sua vita.
Come lui tante altre persone che, pur negando Dio, conservano di Lui un insopprimibile desiderio,
e continuano a chiedersi se le cose raccontate dai cristiani siano o no vere, come la storia del
natale, ad esempio! E, pur negandole, vorrebbero fossero vere, perché, allora, una luce di verità si
farebbe nella loro esistenza.
Viene da chiederci: ma perché, se tale desiderio è vero ed intenso, Dio non si fa trovare? Perché
non dà un segno della sua presenza? Vero è che a tante persone questo è capitato: ad un certo
punto Dio è diventato una presenza, di più, una certezza. Basti pensare all'agnostico francese
André Frossard che nel libro autobiografico "Dio esiste e io l'ho incontrato" narra proprio questa
esperienza.
Dove sta la differenza tra i primi (quelli che desiderano incontrare Dio e mai lo trovano) e i secondi
(quelli che dicono di averlo incontrato)?
Credo stia nel fatto che non si tratta di cercare Dio, ma di lasciarsi cercare da Dio, non di
scoprire Dio ma di lasciarsi scoprire da Dio. Perché il desiderio di trovare Dio a tutti i costi può
nascondere una pretesa: come un bravo cacciatore sono io che scovo te, io che catturo te, io che
posseggo te, alla fine, come si possiede una cosa, preziosa quanto si voglia ma pur sempre cosa!
Ma questa non è la logica dell'amore che è, sempre, all'insegna della libertà e della gratuità. Non
si conquista una persona, la si incontra lasciandosi incontrare: è da lì che nasce tutto il resto.
Occorre partire dalla convinzione che è Dio a cercare noi (perché appassionato di noi) e che a noi
compete solo di lasciarci trovare.
Il poeta libanese Gibran racconta questa favola:
"Un giorno il profeta Sharia incontrò un bimbo in un giardino. Il bimbo gli corse incontro e disse:
Buongiorno, signore , e il profeta rispose: Buongiorno a te, signore. E, dopo un istante: Vedo che
sei solo.
Allora il bimbo disse, ridendo di gioia: Ce n'è voluto del tempo per sfuggire alla mia bambinaia. Lei
pensa che io sia dietro quelle siepi; invece sono qui, come vedi!. Guardò il volto del profeta e
riprese: Anche tu sei solo. Che ne hai fatto della tua bambinaia?
Il profeta rispose dicendo: Per me è diverso: a dire la verità, non riesco a sfuggirle spesso. Ma ora,
quando sono venuto in questo giardino, mi stava cercando dietro le siepi .
Il bambino batté le mani e gridò: Perciò ti sei liberato, come me! Che bello essere liberi, vero?. E
poi disse: Chi sei?
E l'uomo rispose: Mi chiamano il profeta Sharia. E tu, dimmi, chi sei? .
Io sono solo io, disse il piccolo, e la mia bambinaia mi sta cercando, e non sa dove sono.
Allora il profeta alzò lo sguardo verso lo spazio dicendo: Anch'io sono sfuggito alla sorveglianza
della mia balia per un poco, ma lei mi troverà .
E il bimbo fece: Anche la mia mi troverà, lo so .
In quel momento si udì una voce di donna che chiamava il bimbo per nome. Vedi, disse il piccolo,
ti avevo detto che mi avrebbe trovato.
E nello stesso istante si udì un'altra voce: Dove sei, Sharia?
E il profeta disse: Vedi, piccolo, hanno trovato anche me.
Alzò la testa verso l'alto, Sharia, e rispose: Eccomi".
Ma cosa significa "lasciarci trovare"? Non certo rimanere immobili ed impassibili; neanche
(l'abbiamo già visto) pretendere di fare tutto da noi. Allora?
Una prima condizione è questa: offrire a Dio delle occasioni perché possa trovarci ed incontrarci.
È vero, che, a volte, è Dio stesso che provoca delle occasioni così evidenti ed impressionanti che
sembra non potervi sfuggire: basti pensare alla storia di tante conversioni… succede qualcosa di
così imprevisto e di imprevedibile, che ti trovi buttato giù da cavallo come S. Paolo sulla via di
Damasco e sei quasi costretto a spalancare gli occhi (da notare quel "quasi", perché la libertà di
accettare o di rifiutare è sempre e comunque rispettata da Dio!); ma, normalmente, questo Dio
agisce attraverso le mediazioni più semplici ed umili, quelle che noi possiamo provocare o
accettare quando ci vengono offerte.
Può essere che un ritiro spirituale sia una di queste occasioni? Perché facciamo un po' di calma
interiore, perché abbiamo la capacità di rientrare in noi stessi e di ascoltarci (ed è lì dentro che,
abitualmente, parla Dio), perché troviamo il coraggio di fare la verità?
Buona settimana a tutti.
Il vostro direttore, Don Gianfranco Ferrari
ISTITUTO INTERNAZIONALE “EDOARDO AGNELLI”
Istituto Tecnico Industriale - Liceo Scientifico
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Vi segnalo gli appuntamenti di questa settimana:
Questa settimana intercorre la festa dell’Immacolata: venerdì 9 dicembre non c’è scuola e le lezioni
riprenderanno lunedì 12 dicembre
 Martedì 6 dicembre
ore 8.00 - 8.15
Momento di formazione comune per il triennio.
ore 14.30 - 16.30
per le II ITI il rientro pomeridiano prevede solo due moduli orari con
termine delle lezioni alle ore 16.30
 Mercoledì 7 dicembre
ore 13.40 - 16.00
ore 14.30 – 16.30
TORNEO dell’IMMACOLATA
Alternanza Scuola e Lavoro: per gli studenti iscritti delle terze liceo,
ULTIMO INCONTRO del corso di primo soccorso e pronto intervento.
Test e Attestati
 Giovedì 8 novembre
giorno festivo: l’Immacolata
 Venerdì 9 dicembre
ponte dell’Immacolata: non c’è scuola.
Le lezioni riprenderanno lunedì 12 dicembre
Buona settimana a tutti.