Prove d`esame EdS PSICOLOGO Nuovo Ordinamento DPR 328

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Prove d`esame EdS PSICOLOGO Nuovo Ordinamento DPR 328
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Note informative
Legge di riferimento: D.P.R. n. 328 del 5 giugno 2001 - pubblicato sulla GU n. 190 del 17/08/2001.
TITOLI DI ACCESSO
- Laurea Specialistica/Magistrale di II° livello (Classi 58/S – LM 51)
- un tirocinio della durata complessiva di un anno (= 40 CFU), eventualmente divisibile in due semestri (di 20 CFU
ciascuno), uno al termine della laurea di I° livello e uno al termine della laurea di II° livello.
PROGRAMMA D’ESAME
L'esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:
- una prima prova scritta sui seguenti argomenti: aspetti teorici e applicativi avanzati della psicologia; progettazione
di interventi complessi su casi individuali, in ambito sociale o di grandi organizzazioni, con riferimento alle
problematiche della valutazione e dello sviluppo delle potenzialità personali;
- una seconda prova scritta sui seguenti argomenti: progettazione di interventi complessi con riferimento alle
problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio
psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute
psicologica;
- una prova scritta applicativa, concernente la discussione di un caso relativo ad un progetto di intervento su
individui ovvero in strutture complesse;
- una prova orale sugli argomenti della prova scritta e su questioni teorico-pratiche relative all'attività svolta durante
il tirocinio professionale, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.
Per tutte le prove il punteggio viene attribuito in 30/50. L’esito finale di abilitazione sarà pertanto espresso in 120/200, risultando dalla somma
dei voti delle quattro prove.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
Anno 2005
Prima Sessione
Commissione:
PROF. PIO ENRICO RICCI BITTI (Presidente)
PROF. PIER LUIGI GAROTTI
PROF.SSA MONICA RUBINI
DOTT. SSA CARLA BRANDOLESE
DOTT. RENATO NANNI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 (tema estratto)
Individuo e contesto sociale nello sviluppo della persona: delineare i principali aspetti della loro interdipendenza.
TEMA n. 2
Peculiarità del metodo osservativo in Psicologia e sue applicazioni.
TEMA n. 3
Esporre una teoria relativa all’apprendimento indicando i lineamenti generali, gli Autori di riferimento più significativi, gli
ambiti applicativi possibili e i metodi di indagine e di intervento.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
Progettazione di un intervento per il supporto agli operatori di comunità impegnati nelle attività di recupero di giovani
adolescenti.
PROVA n. 2
Progettazione di un intervento complesso per il sostegno alle famiglie che hanno riaccolto un paziente dimesso da strutture
psichiatriche residenziali.
PROVA n. 3
Progettazione di un intervento psico-educazionale per la prevenzione dei comportamenti a rischio in studenti di scuola
media superiore.
TERZA PROVA SCRITTA
ARGOMENTO n. 1
Un gruppo di lavoro ministeriale, finalizzato alla implementazione delle nuove tecnologie informatiche all’interno della
scuola primaria, trova grandi difficoltà comunicative tra i componenti che sfociano nella sospensione dei lavori. Viene
interpellato uno psicologo del lavoro che, attraverso un adeguato progetto di intervento finalizzato a rimotivare i
componenti al raggiungimento dello scopo del gruppo. Si descrivano le caratteristiche del progetto di intervento.
ARGOMENTO n. 2
In seguito ad una ricerca realizzata in una cittadina di 20.000 abitanti della provincia di … , il Comune intende finanziare un
progetto per il sostegno alle famiglie di adolescenti. Dall’indagine emergono diversi problemi: difficoltà relazionali genitorifigli, alta percentuale di abbandoni scolastici, alta percentuale di abuso di alcolici, alcuni casi di suicidio.
La popolazione sulla quale si intende intervenire riguarda la fascia d’età che va dai 13 ai 20 anni.
Il/La Candidato/a descriva gli obiettivi generali del progetto; le azioni tese al raggiungimento degli obiettivi rivolte alla
famiglia e ai ragazzi; i compiti specifici dello psicologo nella realizzazione dell’intervento.
ARGOMENTO n. 3
In una classe di quinta elementare è inserita P., una ragazzina immigrata di 13 anni. Le insegnanti richiedono una consulenza
psicologica rilevando diversi problemi:
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1.
2.
P. non ha ancora buona padronanza della lingua italiana, nonostante viva in Italia da diversi anni;
Riesce ad elaborare con difficoltà solo pensieri semplici, anche se manifesta capacità adeguate sul piano logicomatematico;
3. Ha difficoltà di socializzazione, avendo stabilito solo un rapporto di amicizia con la compagna di banco.
Il/La Candidato/a descriva:
a) quali strumenti adotterebbe per meglio comprendere i problemi di P.;
b) quali osservazioni riterrebbe utili condurre per progettare insieme alle insegnanti un intervento per
contribuire a risolvere i problemi di P.
c) quale compito specifico potrebbe svolgere lo psicologo nell’intervento finalizzato alla risoluzione dei
problemi di P.
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Anno 2005
Seconda Sessione
Commissione:
Nessuna variazione rispetto alla Prima Sessione
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
Lo sviluppo del linguaggio: il/la Candidato/a individui le fasi e discuta i fattori interni ed esterni essenziali a tale processo.
TEMA n. 2 (tema estratto)
Le emozioni: il/la Candidato/a definisca il concetto, descriva struttura e funzioni e delinei i principali metodi di studio.
TEMA n. 3
L’osservazione in psicologia: finalità, tipologie e campi di applicazione.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
Delineare un progetto di intervento complesso per la prevenzione di comportamenti a rischio relativamente alle dipendenze
(da fumo, alcool, droga, …) nella fascia adolescenziale.
PROVA n. 2
Delineare un progetto di intervento complesso per la prevenzione del burn-out in operatori sanitari dedicati a pazienti
oncologici in fase terminale.
PROVA n. 3
Delineare un progetto di intervento complesso per il sostegno alle famiglie che hanno accolto un paziente dimesso da
strutture psichiatriche residenziali.
TERZA PROVA SCRITTA
ARGOMENTO n. 1
F. è una bambina extracomunitaria di 8 anni, appartenente ad una famiglia nordafricana, inserita in una seconda classe
elementare. Presenta sia difficoltà di apprendimento (lettura e ragionamento logico-matematico) che difficoltà relazionali
con i compagni di classe (isolamento, apparente timidezza, qualche reazione aggressiva…). Le insegnanti sottopongono i
problemi di F. all’attenzione dello Psicologo.
Il/La Candidato/a indichi le strategie più opportune per l’approfondimento del caso ed eventuali suggerimenti operativi per
facilitare l’integrazione scolastica di F.
ARGOMENTO n. 2
In un Centro di riabilitazione viene richiesta la valutazione di eventuali disturbi della memoria e del linguaggio in un paziente
che ha subito un grave trauma cranico ed un possibile piano riabilitativo.
Il/La Candidato/a delinei un piano di intervento indicando gli strumenti che ritiene opportuno utilizzare per approfondire il
quadro clinico (motivandone la scelta) e le linee essenziali del programma di riabilitazione in riferimento al danno funzionale
rilevato.
ARGOMENTO n. 3
La Direzione Generale di un’Azienda ospedaliera ha riscontrato una forte incidenza di assenteismo, perdita di motivazione,
apatia, insicurezza e disturbi vari (irritabilità, insonnia, affaticamento) negli operatori sanitari addetti al reparto di terapia
intensiva. Viene consultato lo psicologo per comprendere le possibili cause del fenomeno e per progettare un intervento
finalizzato a limitarne gli effetti negativi.
Il/La Candidato/a delinei un eventuale progetto che risponda ad entrambi gli obiettivi: approfondire le ragioni del
fenomeno e intervenire per evitare/limitare gli effetti riscontrati.
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ARGOMENTO n. 4
Esiste l’ipotesi che le persone che presentano una forte tendenza alla somatizzazione (sintomi somatoformi) manifestino
con più frequenza di altre disturbi della regolazione emozionale (ad esempio minore capacità di esprimere e riconoscere le
proprie emozioni…).
Il/La Candidato/a delinei un progetto di ricerca mediante il quale verificare questa ipotesi. In particolare indichi:
- la procedura di indagine;
- il trattamento dei dati;
- l’eventuale analisi e interpretazione dei risultati.
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PROVE D’ESAME
Anno 2006
Prima Sessione
Commissione:
PROF. GUIDO SARCHIELLI (Presidente)
PROF. VINCENZO NATALE
PROF. SALVATORE ZAPPALÀ
DOTT. SSA FABIOLA CRUDELI
DOTT. FRANCESCO RIZZO
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
Per svolgere delle rilevazioni accurate sulla persona, o per effettuare valutazioni utili ad esprimere un giudizio anche di
natura previsionale, o per prendere una decisione si utilizzano anche i test. Al di là dei loro differenti tipi, formati e modalità
di somministrazione, tali strumenti hanno alcune proprietà comuni.
Il/La Candidato/a illustri brevemente, ma in modo accurato, i concetti di validità e attendibilità di un test.
TEMA n. 2 (tema estratto)
Il/La Candidato/a descriva i principali strumenti per la valutazione della persona, facendo riferimento a specifici ambiti di
applicazione del lavoro dello Psicologo.
TEMA n. 3
La motivazione. Il/La Candidato/a:
1. definisca, nelle linee essenziali, la nozione di motivazione umana.
2. descriva brevemente alcuni degli approcci di studio prevalenti, sottolineando anche la loro utilità per
comprendere le condotte nei vari contesti di vita.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
Il/La Candidato/a illustri il percorso metodologico per progettare un intervento complesso finalizzato alla riduzione del
disagio psicologico e delle condotte aggressive tra i ragazzi di un Istituto Scolastico Comprensivo.
PROVA n. 2
Il/La Candidato/a illustri il percorso metodologico per progettare un intervento complesso finalizzato alla riabilitazione
cognitiva e psicosociale in pazienti affetti da sindrome post-traumatica (di carattere fisico o psicologico).
PROVA n. 3
Il/La Candidato/a illustri il percorso metodologico per progettare un intervento complesso finalizzato alla prevenzione del
malessere psicologico collegabile alle costrittività organizzative nei contesti di lavoro.
TERZA PROVA SCRITTA
ARGOMENTO n. 1
Viene richiesto dall'AUSL l'inserimento di un bambino di un anno affetto da sindrome di Down, all'interno di un nido
d'infanzia.
Il/La Candidato/a espliciti le principali problematiche psicologiche connesse a questa situazione e illustri brevemente, ma in
maniera accurata, il compito dello psicologo nell'operare con i diversi interlocutori, al fine di garantire un buon inserimento
ed integrazione del bambino e della famiglia all'interno del nido.
ARGOMENTO n. 2
L’azienda FONTI SpA sta per fondersi con l’azienda ENERGY SpA in quanto nella stessa area geografica deve esserci
un’unica gestione dei servizi ambientali. Pertanto i due Direttori, chiedendo una collaborazione a consulenti esterni,
elaborano un importante progetto di diagnosi organizzativa teso a comprendere preventivamente: a) come effettuare nel
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modo più ragionevole questa fusione aziendale; b) in particolare, quali unità operative e reparti possono rimanere attivi, quali
richiedono un accorpamento, quali dovranno progressivamente essere soppressi.
Il progetto finale di intervento risulta ampio e ben articolato e viene approvato anche dalle rappresentanze dei lavoratori.
Esso comprende differenti fasi operative, una delle quali concerne la valutazione delle prestazioni lavorative che vengono
svolte dai dipendenti in ciascun servizio.
I manager tecnici ed amministrativi di ciascun servizio si assumono la responsabilità di effettuare tale valutazione con la
collaborazione sistematica di alcuni consulenti psicologi del lavoro e delle organizzazioni.
Il/La Candidato/a concentri la sua attenzione solamente su questa fase di valutazione delle prestazioni e illustri brevemente:
a) quale procedura e quali tipi di strumenti adotterebbe per effettuare tale valutazione delle prestazioni lavorative;
b) quali principali rischi di distorsione del giudizio potrebbero emergere nel processo di valutazione delle prestazioni
di lavoro;
c) quali accorgimenti e orientamenti metodologici cercherebbe di adottare per ridurre i suddetti rischi e garantire un
buon livello di accuratezza delle valutazioni richieste.
ARGOMENTO n. 3
F. è una signora cinquantunenne, sposata da trent’anni ma senza prole; fa parte di un’associazione di volontariato dove
svolge attività di doposcuola a bambini e ragazzi con difficoltà di apprendimento.
Oltre all’attività didattica i ragazzi vengono accompagnati al parco a giocare. F. progetta giochi e attività d’intrattenimento.
La vita sociale e relazionale di F. è notevole: fa parte di un coro parrocchiale, partecipa insieme al marito a gite organizzate
dai centri sociali e dalla parrocchia e partecipa a gruppi teatrali. Malgrado la quantità di contatti umani, F. si sente distaccata e
fredda nelle relazioni con gli altri. Ripete spesso che gli altri la fanno arrabbiare quando non sono precisi: ad esempio
quando vede i genitori porre scarse attenzioni nei confronti dei figli, o quando i ragazzi non comprendono il suo sforzo
educativo. Finisce con il rimanere amareggiata e frustrata per qualche motivo perché qualcosa non è andato nel verso giusto.
Ha strutturato dei rituali: ad esempio mettersi gli stessi vestiti, anche se vecchi e lisi, nel fronteggiare una data situazione, un
dato evento. Ritiene che l’impegno e il sacrificio possano far conseguire risultati importanti nella vita, sembra però trascurare
l’aspetto giocoso e ironico, fa fatica a capire le battute, è sempre in apprensione. Per questo motivo il marito la giudica “un
po’ matta”. Chiede un trattamento psicologico per poter fronteggiare questa percepita infelicità.
Indichi il/la Candidato/a:
a) quali dati anamnestici e biografici è, a suo parere, utile approfondire per un migliore inquadramento del caso, sia
dal punto di vista diagnostico che della comprensione di problemi esistenti
b) quali metodologie di osservazione del caso possono essere più adatte
c) le indicazioni terapeutiche che si possono conseguire e che paiono più opportune
ARGOMENTO n. 4
Ad un Centro di riabilitazione viene chiesta la consulenza da parte di una compagnia assicurativa per la valutazione di un
paziente che riferisce danni al sistema uditivo e visivo in seguito a trauma cranico (incidente stradale).
Il/La Candidato/a delinei un possibile percorso diagnostico indicando gli strumenti che ritiene opportuno utilizzare per
approfondire il quadro diagnostico (motivandone la scelta).
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PROVE D’ESAME
Anno 2006
Seconda Sessione
Commissione:
PROF. GUIDO SARCHIELLI (Presidente)
PROF. VINCENZO NATALE
PROF. SSA ELVIRA CICOGNANI
DOTT. SSA FABIOLA CRUDELI
DOTT. FRANCESCO RIZZO
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
Strategie di coping. Di fronte a richieste stressanti la persona si avvale di varie modalità di coping. Il candidato si limiti a
descrivere tali modalità di coping sottolineandone la rilevanza applicativa e le possibilità di intervento professionale in un
contesto di vita a sua scelta.
TEMA n. 2 (tema estratto)
Emozioni. Il candidato, dopo aver definito la nozione di emozione e aver descritto brevemente le principali teorie sulle
emozioni, si soffermi a considerare le implicazioni operative e le possibilità di intervento professionale in un contesto di vita
a sua scelta.
TEMA n. 3
Il funzionamento dei gruppi. Tra gli aspetti teorici e applicativi avanzati dalla psicologia sono da considerarsi le tematiche dei
piccoli gruppi e del loro funzionamento. Il candidato descriva i fattori psicosociali che hanno rilevanza per il buon
funzionamento di un piccolo gruppo e influenzano le sue dinamiche interne, segnalando anche le implicazioni operative e le
possibilità di intervento professionale in un contesto di vita a sua scelta.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
Un’Azienda di servizi di grandi dimensioni, con filiali sparse in tutta Europa, ha deciso di modificare il sistema di rilevazione
e analisi delle competenze professionali dei propri dipendenti. Il candidato:
1. illustri il percorso metodologico per progettare questo specifico intervento complesso relativo alla rilevazione e
analisi delle competenze professionali in un contesto lavorativo;
2. si soffermi, in particolare, sugli strumenti più opportuni per la rilevazione e analisi delle competenze professionali,
giustificandone la scelta.
PROVA n. 2
Il candidato illustri il percorso metodologico per progettare un intervento complesso finalizzato alla riabilitazione cognitiva e
psicosociale in individui adulti con recente diagnosi di disturbo del linguaggio.
PROVA n. 3
Nell’ultimo anno scolastico, in seguito ad alcuni episodi in cui gli studenti di una scuola superiore sono stati sorpresi a fare
uso di sostanze psicoattive all’interno dei locali della scuola (bagni, cortile esterno), gli insegnanti e il dirigente scolastico
ritengono opportuno affrontare la situazione realizzando un intervento di prevenzione. All’inizio dell’anno successivo si
rivolgono pertanto agli operatori del Ser.T. per progettare un intervento. Il candidato illustri il percorso metodologico per
progettare tale intervento e individui i possibili strumenti per la realizzazione dell’intervento stesso.
PROVA n. 4
Il candidato illustri il percorso metodologico per progettare un intervento complesso finalizzato alla riduzione/prevenzione
del disagio psicologico e fisico derivante dalla turnazione notturna tra operatori sanitari.
TERZA PROVA SCRITTA
ARGOMENTO n. 1
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PROVE D’ESAME
La madre di una ragazza diciottenne si rivolge ad un servizio di psicologia clinica per una serie di recenti vicissitudini
riguardanti la figlia: una interruzione di gravidanza risalente a circa 4 mesi fa, l’abbandono di interessi e di relazioni sociali
significative e un diffuso rallentamento ideo-percettivo, una restrizione alimentare.
La signora si presenta al servizio insieme alla figlia, che spesso accompagna nelle varie altre attività quotidiane. L’invio al
servizio di psicologia clinica era stato concordato tra madre, figlia e medico curante.
Ad un primo colloquio, di prevalente carattere anamnestico, in cui è presente anche la madre, emerge quanto segue:
- anche la madre ha avuto in passato più di una interruzione di gravidanza, la prima delle quali in giovanissima età;
sembra avere inoltre sofferto di problemi di tipo ansioso in alcune fasi critiche della sua vita senza peraltro fare
ricorso a presidi specialistici;
- che la ragazza non avrebbe voluto interrompere la sua gravidanza, ma ha dovuto subire una decisione genitoriale;
non sembra avere mai sviluppato in passato sintomi e problemi di rilievo psicologico-clinico;
- che insieme ai problemi già detti si evidenzia un significativo conflitto madre-figlia.
Il motivo per cui la madre si rivolge al servizio di psicologia clinica è l’aver notato negli ultimi mesi un calo di entusiasmo e
vitalità nelle attività quotidianamente svolte dalla figlia.
Riferisca il candidato in modo sintetico e con questi dati a disposizione quali approfondimenti di tipo psicodiagnostica
svolgerebbe e verso quali ipotesi di trattamento si orienterebbe.
ARGOMENTO n. 2
Una ragazza di 24 anni si rivolge allo psicologo nel mese di novembre lamentando un abbassamento del tono dell’umore. In
anamnesi risulta che lo stesso problema era emerso, più o meno negli stessi mesi, anche l’anno precedente. È aumentato il
desiderio di dormire e l’appetito, specie per i carboidrati.
Il candidato indichi le possibili ipotesi diagnostiche e come procederebbe per giungere ad una diagnosi definitiva,
progettando sinteticamente un possibile intervento di natura comportamentale.
ARGOMENTO n. 3
Ad un ragazzo viene diagnosticato un disturbo della lettura (il candidato si riferisca ad uno specifico a sua scelta) in seconda
media. Il candidato indichi che tipo di assessment farebbe e discuta su come progettare interventi riabilitativi utili in tale
situazione.
ARGOMENTO n. 4
La Società TELETHINK raggruppa cinque centri operativi che svolgono servizi di call center per grandi aziende nazionali.
Nell’ultimo anno in due di tali centri operativi i casi di assenza per malattia sono aumentati rispettivamente del 12% e del
15% rispetto all’anno precedente. Inoltre, soprattutto in alcuni turni serali, si sono verificati rallentamenti nel ritmo di
produttività e discussioni tra lavoratori e coordinatori. Gli stessi committenti hanno espresso lamentele per la qualità dei
servizi.
Pertanto il Management ha chiesto ai servizi di medicina del lavoro (integrati da alcuni psicologi) di svolgere all’interno dei
due centri operativi suddetti un’indagine accurata sui fattori psicosociali connessi con il benessere lavorativo. Con il
Questionario di Karasek sono stati messi in evidenza notevoli squilibri tra domanda e controllo; la misura dei carichi di
lavoro mentale evidenzia uno stato di sovraccarico per i turni e le urgenze temporali del lavoro; il classico questionario di
Rizzo sulla percezione di ruolo rivela elevati livelli di ambiguità e conflitto intraruolo; il questionario sui sintomi percepiti di
strain mostra la presenza diffusa di dolori muscolari e osteo-articolari, varie forme di insonnia e cefalee muscolo-tensive.
Anche il questionario M.B.I. della Laslach ha mostrato preoccupanti segnali negativi in tutte e tre le dimensioni misurate.
Facendo riferimento ai dati diagnostici specifici di questo caso concreto, il candidato delinei le fasi e le tecniche più
adatte per un intervento professionale multilivello teso a ridurre le condizioni di stress in questa organizzazione.
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Anno 2007
Prima Sessione
Commissione:
PROF. ROBERTO NICOLETTI (Presidente)
PROF.SSA CHIARA RAFANELLI
DOTT. ELIO ALTINI
DOTT. LUCIANO CESTARI
DOTT. FABIO MARTINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 (tema estratto)
Il metodo sperimentale e il metodo clinico sono due paradigmi importanti della ricerca psicologica. Il/La Candidato/a ne
illustri gli aspetti caratterizzanti in termini di:
1. Strumenti che utilizzano
2. Contesti applicativi in cui risultano efficaci
3. Tipi di comportamenti ai quali sono rivolti
TEMA n. 2
La memoria: il/la Candidato/a ne descriva studi e ricerche, con particolare riferimento alla memoria a breve termine e alla
memoria a lungo termine.
TEMA n. 3
Lo studio dell’Intelligenza in Psicologia. Il/La Candidato/a definisca la nozione di intelligenza e sottolinei alcuni degli
approcci di studio più recenti.
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Anno 2007
Seconda Sessione
Commissione:
PROF.SSA SILVANA CONTENTO (Presidente)
PROF.SSA CHIARA RAFANELLI
DOTT. ELIO ALTINI
DOTT. LUCIANO CESTARI
DOTT. FABIO MARTINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 (tema estratto)
Il metodo osservativo in Psicologia e le sue applicazioni.
TEMA n. 2
Attendibilità, validità e predittività dei test in Psicologia.
TEMA n. 3
L’architettura della memoria: il/la Candidato/a definisca e descriva le varie componenti del processo mnestico.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
In previsione dell’ampliamento delle attività di settore, e per evitare eventuali tendenze alla molestia psicologica, viene
promossa dall’Ufficio Personale di un’azienda di media grandezza uno studio sulle situazioni a rischio.
Il/La Candidato/a illustri:
1. le tipologie di mobbing su cui può essere effettuata una specifica rilevazione
2. le strategie organizzative che possono in qualche modo prevenirlo.
PROVA n. 2
Il/La Candidato/a illustri il percorso metodologico per progettare un intervento complesso finalizzato alla riabilitazione
cognitiva e psicosociale di individui della terza età, ospiti di una residenza per anziani autosufficienti nella quale si pratica
riabilitazione della funzione mnestica.
PROVA n. 3
Il/La candidato/a illustri un progetto di intervento per la riabilitazione di pazienti con patologia psichiatrica cronica
frequentanti un centro diurno.
PROVA n. 4
Il/La Candidato/a illustri il percorso metodologico per progettare un intervento finalizzato alla prevenzione del disagio
psicofisico degli operatori di una torre di controllo di un aeroporto di medie grandezze il cui traffico notturno è in costante
aumento.
TERZA PROVA SCRITTA
ARGOMENTO n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Donna di 57 anni, farmacista, destrimane, subisce un ictus cerebrale otto mesi prima di giungere in un Centro specializzato
di Riabilitazione. Qui presenta modesti segni residui di emiparesi sinistra ed un restringimento del campo visivo di sinistra.
La paziente riferisce difficoltà visive caratterizzate da incapacità di riconoscimento di persone e luoghi. L’esame
neuropsicologico evidenzia un ottimo livello intellettivo residuo, buone capacità linguistiche, di calcolo, di ragionamento e
prassiche. La signora riconosce senza incertezze volti famosi e luoghi noti, mentre – pur fornendo informazioni numerose e
corrette su volti di personaggi famosi che le vengono mostrati, non riesce a rievocarne il nome.
La figlia, che l’accompagna alla visita, riferisce dell’incapacità della madre di apprendere nuovi itinerari. Le altre capacità
mnestiche a breve e lungo termine sono nei limiti della norma.
Il/La Candidato/a delinei:
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1.
2.
un piano di intervento, indicando gli strumenti che ritiene opportuno utilizzare per approfondire il quadro clinico
(motivandone la scelta)
le linee essenziali del programma di riabilitazione in riferimento al danno funzionale rilevato.
ARGOMENTO n. 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni)
Benché gli standard di sicurezza siano costantemente controllati, l’ultimo di ripetuti incidenti in una medesima linea di
produzione mette in gravissimo pericolo la vita di alcuni dipendenti dello stabilimento di una importante società siderurgica,
nota a livello mondiale per i suoi prodotti di indiscussa eccellenza.
La Direzione dello stabilimento, che aveva già rilevato una certa incidenza di assenteismo, insicurezza e disturbi di varia
natura tra cui irritabilità, insonnia, affaticamento tra gli operai, consulta una équipe di esperti psicologi per attuare un primo
intervento di emergenza sulle conseguenze del grave incidente e successivamente per progettare un intervento finalizzato a
limitare possibili effetti negativi più duraturi.
Il/La Candidato/a delinei quindi un eventuale progetto che risponda agli obiettivi:
1. rispondere all’emergenza;
2. approfondire le ragioni del fenomeno;
3. intervenire per evitare/limitare gli effetti riscontrati.
ARGOMENTO n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Dalla WISC-R somministrata ad un bambino di 4a elementare emerge un profilo cognitivo con una forte discrepanza tra QI
verbale = 105 e QI di performance = 86. Il bambino è stato inviato all’UONPI perché le insegnanti rilevavano difficoltà
nell’area di coordinazione motoria e del grafismo, in disegno ed educazione artistica, in geometria ed aritmetica, nella
comprensione di testi con informazioni visuospaziali.
Le abilità di lettura e scrittura non sembrano intaccate dal problema. Il bambino presenta lievi difficoltà attentive ma buona
memoria verbale. Le insegnanti osservano nel bambino, inoltre, l’impaccio verso le novità, nella manipolazione delle
immagini mentali e un certo deficit nel giudizio sociale.
Il/La Candidato/a delinei:
1. quali competenze valutare e quale assessment intende mettere in atto
2. l’ipotesi diagnostica
3. la formulazione di un progetto di intervento con il bambino
4. quali suggerimenti intende fornire alle insegnanti.
ARGOMENTO n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Uomo di 38 anni, spostato, con un figlio, richiede un colloquio presso uno Psicologo Clinico a causa di forti tensione nella
propria vita di coppia.
Dal colloquio emerge che da molti mesi l’uomo avverte preoccupazioni per episodi caratterizzati da dolore addominale,
sensazioni di “pienezza” e per una “massa addominale” che talvolta percepisce. Si è sottoposto ad esami fisici e di
laboratorio completi, ecografie addominali e radiografie del tratto intestinale. Sebbene i risultati degli esami siano negativi,
egli appare risentito e deluso, piuttosto che sollevato. Negli ultimi mesi si è convinto che questi disturbi possano essere
sintomi di un tumore. Nonostante sia ancora funzionale la sua attività lavorativa, pertanto, egli trascorre la maggiore tempo
del suo tempo libero a letto, da solo, spesso palpandosi accuratamente l’addome. Dal colloquio emerge che la moglie è
risentita ed ostile rispetto al comportamento del marito.
Il/La Candidato/a delinei, attraverso un ragionamento clinico:
1. l’area diagnostica in cui farebbe rientrare i sintomi
2. la diagnosi più probabile e i motivi di esclusione di almeno un’altra diagnosi
3. gli strumenti diagnostici da utilizzare
4. quale tipo di intervento riterrebbe più opportuno, specificandone gli obiettivi.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Anno 2008
Prima Sessione
Commissione:
PROF.SSA FRANCESCA EMILIANI (Presidente)
PROF.SSA MARIA PAOLA ZAMAGNI
PROF. GIUSEPPE DI PELLEGRINO
DOTT.SSA CARLA BRANDOLESE
DOTT.SSA DANIELA ROSSETTI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
I metodi osservativi in Psicologia: il/la Candidato/a illustri le differenti tipologie e le loro applicazioni in riferimento a
diversi paradigmi teorici.
TEMA n. 2 (tema estratto)
Il/La Candidato/a illustri i principali modelli teorici e i più recenti contributi sperimentali nell’ambito dello studio sulla
memoria.
TEMA n. 3
Il/La Candidato/a illustri la nozione di emozione alla luce delle diverse prospettive di studio presenti in Psicologia.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Le patologie cerebrali sono spesso causa di deficit cognitivi e comportamentali invalidanti. Il/La Candidato/a delinei un
progetto di intervento complesso volto al recupero funzionale dei disturbi cognitivi e al reinserimento sociale e lavorativo
del paziente neuropsicologico.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Il/La Candidato/a formuli un progetto d’intervento rivolto a giovani adolescenti con problematiche di “dipendenza
patologica”, mettendo in particolare rilievo gli aspetti relativi alle dimensioni salienti del Sé e dell’identità.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Il/La Candidato/a descriva i cambiamenti della memoria nell’anziano con sospetto deterioramento cognitivo e si soffermi in
modo particolare sullo sviluppo di un progetto complesso per il mantenimento dell’abilità mnemonica.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro)
Le direttive del Decreto Legislativo 626/94, rafforzate dalle recenti disposizioni sulla sicurezza lavorativa, prevedono un
importante ruolo del Servizio di Protezione e Prevenzione aziendale. Nell’azienda Hardjob tale Servizio intende fare delle
proposte concrete per ridurre di almeno il 40% (già nel prossimo anno) gli incidenti nel reparto di assemblaggio dei motori
elettrici dell’azienda. Nel 2007, infatti, gli incidenti sono stati ben 138 (il 25% dei quali si sono rivelati come infortuni, ovvero
hanno determinato danni di varia entità alle persone interessate).
Il/La Candidato/a delinei un accurato percorso metodologico per progettare un intervento diagnostico e correttivo che
renda possibile raggiungere l’obiettivo della riduzione degli incidenti in tale reparto.
TERZA PROVA SCRITTA
ARGOMENTO n. 1
F.M., un giovane di 27 anni che in seguito ad un incidente stradale occorso due anni prima ha riportato un trauma cranioencefalico, viene inviato in un centro di riabilitazione neuropsicologica.
Il paziente non presenta alcun deficit sensoriale o motorio elementare. L’indagine radiologica (risonanza magnetica
cerebrale) ha evidenziato la presenza di focolai lacero-contusivi a carico di entrambi i poli frontali.
Durante il colloquio anamnestico, F.M. non lamenta alcuna difficoltà. In netto contrasto, i genitori riportano profonde
alterazioni dello stato emotivo e del comportamento del paziente, scarsa iniziativa, apatia, disturbi di memoria, e scarsa
attenzione all’ igiene quotidiana.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Il/la Candidato/a delinei un percorso diagnostico che consenta l’inquadramento neuropsicologico di F.M., e progetti un
adeguato trattamento riabilitativo finalizzato al recupero funzionale del paziente.
ARGOMENTO n. 2
Al signor Lorenzo (anni 53, sposato, con due figli di 17 e 15 anni) è stato diagnosticato un tumore al polmone.
Successivamente all’ intervento chirurgico è stato indicato un trattamento chemioterapico. Il signor Lorenzo è fortemente
impaurito, si sente in colpa per la sua condotta tabagista e per quanto la malattia potrà incidere sulla famiglia. Depresso e
arrabbiato, pensa che ogni intervento medico sia inutile, e che ormai il suo destino sia segnato. Inoltre, egli lamenta la poca
chiarezza espositiva dei medici. Gli viene consigliato di rivolgersi al Servizio di Psico-oncologia presente nella struttura
ospedaliera. Nell’ambito del modello bio-psico-sociale, il/la Candidato/a illustri gli obiettivi per avviare il trattamento
psicologico finalizzato al sostegno emotivo del paziente.
ARGOMENTO n. 3
In una scuola media, un ragazzo di 12 anni ha creato uno stato di allarme negli insegnanti per le sue condotte devianti e
comportamenti violenti sia nei confronti dei coetanei che degli insegnanti stessi (ad esempio, si rifiutava di fare i compiti in
classe cercando di coinvolgere gli altri nei comportamenti trasgressivi, oppure aggrediva le ragazze inseguendole per
strappare loro i vestiti). Il/La Candidato/a illustri un percorso che consenta l’inquadramento diagnostico del caso, e delinei
un progetto di intervento rivolto al ragazzo, alla famiglia e alla scuola.
ARGOMENTO n. 4
In una società che raggruppa agenzie di Call Center si sono verificati nell’ ultimo anno casi frequenti di assenza per malattia,
rallentamenti nel ritmo produttivo, accompagnati da conflittualità e discussioni tra lavoratori e coordinatori di agenzie. È
stato interpellato il servizio di Medicina del Lavoro, al cui interno operano alcuni psicologi, allo scopo di svolgere
un’indagine puntuale dei fattori psicosociali che determinano i fenomeni suddetti. Facendo riferimento al quadro descritto,
il/la Candidato/a illustri gli strumenti di indagine più adeguati e le tecniche idonee per un intervento professionale volto a
ridurre lo stato conflittuale e di stress all’ interno di questa organizzazione.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Anno 2008
Seconda Sessione
Commissione:
PROF.SSA PATRIZIA SELLERI (Presidente)
PROF. FRANCO BALDONI
PROF. ROBERTO CATERINA
DOTT.SSA CARLA BRANDOLESE
DOTT.SSA DANIELA ROSSETTI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
Il/La Candidato/a illustri ed approfondisca l’approccio teorico entro cui ci colloca lo studio della competenza
comunicativa, descriva le ricerche più rilevanti ed alcuni strumenti d’indagine utilizzati per la valutazione in questo ambito.
TEMA n. 2
Il/La Candidato/a illustri ed approfondisca i principali nuclei teorici relativi allo studio delle emozioni, descriva le ricerche
più rilevanti ed alcuni strumenti d’indagine utilizzati per la valutazione in questo ambito.
TEMA n. 3 (tema estratto)
Il/la Candidato/a illustri ed approfondisca l’approccio teorico entro cui ci colloca lo studio del ragionamento, descriva le
ricerche più rilevanti ed alcuni strumenti d’indagine utilizzati per la valutazione in questo ambito.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Il/La Candidato/a illustri le fasi di progettazione di un intervento complesso finalizzato alla riabilitazione cognitiva e
psicosociale di soggetti in fase postacuta, con ancora un potenziale di cambiamento per gli esiti gravi di ictus cerebrale.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Il/La Candidato/a illustri le fasi di progettazione di un intervento rivolto a giovani affetti da disturbi del comportamento
alimentare, approfondendo in particolare le problematiche di prevenzione, gli aspetti diagnostici e quelli relazionali.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Il/La Candidato/a illustri le fasi di progettazione di un intervento volto a migliorare le prestazioni di memoria nei ricoverati
di un reparto ospedaliero di geriatria per lungodegenti, che ogni tre settimane accoglie un nuovo gruppo di 20 pazienti
donne, di età compresa tra 79 ed 87 anni.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
Nel Fast Food di fronte alla stazione, aperto 24 ore su 24, lavora molto personale a tempo determinato; negli ultimi mesi
sono considerevolmente aumentati gli infortuni sul lavoro, sia in sala sia in cucina.
Il/La Candidato/a illustri le fasi di progettazione di un intervento da realizzare con tutto il personale, per aumentare la
consapevolezza dei rischi connessi con il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza nel posto di lavoro.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
Il/La Candidato/a illustri le fasi di progettazione di un intervento da realizzare in un centro diurno, che accoglie 15 giovani
disabili motori medio-gravi (14-20 anni), per realizzare momenti di aiuto reciproco finalizzati allo sviluppo della
metacognizione, nell’ottica di migliorare l’autonomia individuale
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PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
TERZA PROVA SCRITTA
ARGOMENTO n. 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Valeria, una signora di 67 anni, viene inviata allo psicologo dal medico di famiglia per una valutazione. Da circa un anno il
figlio (38 anni, separato, che vive al piano di sopra con la figlia di 8 anni) ha constatato in lei molti cambiamenti nel
comportamento, che sono per lui fonte di grande preoccupazione. In particolare la signora Valeria, che vive sola, è diventata
trasandata nel modo di vestire, ha minore cura della propria persona e dell’abitazione, esco poco di casa e dimostra scarso
interesse per le relazioni familiari e sociali. Non si rende disponibile neppure ad accudire la nipotina dopo l’orario scolastico.
Una prima valutazione clinica da parte del medico di famiglia ha rivelato che anche le abitudini alimentari si sono modificate:
la signora, che un tempo era un’ottima cuoca, ora mangia ad orari irregolari, per lo più cibi riscaldati acquistati al
supermercato ed è aumentata significativamente di peso. La sera non ha difficoltà ad addormentarsi, ma al mattino si sveglia
molto presto e rimane a letto per ore pensando con ansia alla giornata che l’aspetta. Indagini neurologiche hanno escluso la
presenza di un danno cerebrale o di una situazione di demenza di origina vascolare o degenerativa. La paziente si è
sottoposta agli accertamenti medici senza protestare, non manifesta alcuna preoccupazione per il proprio stato, affermando
di sentirsi bene, a parte un continuo senso di stanchezza e la difficoltà a concentrarsi. La signora due anni fa ha perso il
marito, affetto da un tumore intestinale, dopo averlo accudito per lungo tempo, rinunciando a qualsiasi altra occupazione.
Sostine che le proprie abitudini si sono modificate in quanto ora ha molto tempo per se stessa, non dovendosi più occupare
di nessuno.
Il/La Candidato/a, all’interno di una prospettiva bio-psico-sociale, indichi:
1. Quali argomenti approfondirebbe nel colloquio per essere correttamente orientato nella valutazione del problema.
2. Quali altre eventuali metodologie d’indagine applicherebbe.
3. Una o più ipotesi diagnostiche ed i relativi riferimenti teorici.
4. Quali prospettive di intervento riterrebbe utili nella specifica situazione esaminata.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
Stefano, ragazzo di 16 anni, figlio unico di genitori separati, vive con il padre che, allarmato per il comportamento del figlio,
si è rivolto ad uno psicologo. Nel corso del colloquio il padre riferisce che la ex moglie vive da sola nella stessa città, ha
minori disponibilità economiche rispetto alle sue e scarsi rapporti con il figlio. Dopo vari insuccessi scolastici (ha ripetuto la
classe I del liceo scientifico) ora Stefano frequenta la prima classe di un istituto tecnico in una scuola paritaria. In
concomitanza con il cambio di scuola il ragazzo ha cominciato a chiedere insistentemente molta più libertà per uscire con gli
amici. Non ha voluto studiare per prendere il patentino per il motorino; frequentemente arriva in ritardo a scuola, dicendo di
aver perso l’autobus; visita raramente la madre, giustificandosi che abita troppo lontano. Da un po’ di mesi Stefano rientra
sempre tardi il sabato sera; il padre si è accorto che il figlio tende a bere troppo ed ha il sospetto che fumi spinelli; il ragazzo
ha negato, difendendo in modo aggressivo il proprio diritto di fare tutte le esperienze che crede. Dopo alcuni scontri violenti
con il padre, Stefano ha accettata di parlare con uno psicologo.
Il/La Candidato/a, all’interno di una prospettiva bio-psico-sociale, indichi:
1. Quali argomenti approfondirebbe nel colloquio per essere correttamente orientato nella valutazione del problema.
2. Quali altre eventuali metodologie d’indagine applicherebbe.
3. Una o più ipotesi diagnostiche ed i relativi riferimenti teorici.
4. Quali prospettive di intervento riterrebbe utili nella specifica situazione esaminata.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Giovanna, una signora di 35 anni, impiegata alle Poste, con due figli di 4 e 6 anni, ha avuto un grave incidente in auto: non
ha rispettato uno stop e l’airbag non si è aperto. Ha riportato un trauma cranico ed è rimasta in coma per due giorni. Uscita
dal coma Giovanna diceva di sentirsi molto bene e di voler tornare a casa ad accudire i figli. Durante la seconda settimana di
degenza Giovanna ha cominciato a lamentarsi, affermando di annoiarsi in ospedale, di trovarsi male con le compagne di
camera e di voler tornare al più presto al lavoro, per poter riprendere la sua vita di prima. È uscita dall’ospedale dopo
quattro settimane, sotto la sua responsabilità, con una diagnosi iniziale di lesione frontale, ma prima di aver terminato tutti
gli accertamenti, assicurando però che si sarebbe presentata puntualmente in ambulatorio, seguendo il calendario degli
appuntamenti fissati. Il marito non l’ha ostacolata in questa decisione, perché con i suoi impegni di lavoro la gestione dei
figli era molto pesante. Giovanna vuole tornare subito al lavoro, ma dopo una settimana annuncia al marito che “non ci
andrà mai più”, perché le sue colleghe l’hanno “messa da parte”; con i figli perde la pazienza molto spesso, e le giornate
finiscono sempre con urla e grida; non si presenta in ospedale per le visite programmate. Il marito, stanco di questa
situazione, ne parta con il medico di base, che convince Giovanna ad avere un colloquio con uno psicologo.
Il/La Candidato/a, all’interno di una prospettiva bio-psico-sociale, indichi:
1. Quali argomenti approfondirebbe nel colloquio per essere correttamente orientato nella valutazione del problema.
2. Quali altre eventuali metodologie d’indagine applicherebbe.
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
3.
4.
Una o più ipotesi diagnostiche ed i relativi riferimenti teorici.
Quali prospettive di intervento riterrebbe utili nella specifica situazione esaminata.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Gloria è una ragazza che frequenta la quinta ginnasio. Ha sempre avuto un rendimento scolastico al limite della sufficienza
fin dalle scuole elementari. Ai primi colloqui l’insegnante di greco e quella di matematica lamentano l’evidente difficoltà di
Gloria nel compiere “ragionamenti logici”; vedono questo come un problema che potrebbe aggravare la situazione al punto
da dover pensare ad una bocciatura. Suggeriscono quindi alla madre di aiutarla con “esercizi di logica”. La madre pensa
invece di rivolgersi ad uno psicologo per una valutazione complessiva della ragazza, che accetta volentieri la proposta,
desiderosa di affrontare e risolvere le sue difficoltà scolastiche.
Il/La Candidato/a, all’interno di una prospettiva bio-psico-sociale, indichi:
1. Quali argomenti approfondirebbe nel colloquio per essere correttamente orientato nella valutazione del problema.
2. Quali altre eventuali metodologie d’indagine applicherebbe.
3. Una o più ipotesi diagnostiche ed i relativi riferimenti teorici.
4. Quali prospettive di intervento riterrebbe utili nella specifica situazione esaminata.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
In un’Azienda metalmeccanica gli effetti della crisi economica hanno portato la dirigenza ad usufruire della cassa
integrazione. Nel gruppo di operai che si occupa della verniciatura dei pezzi c’è Tilivar, un giovane di 32 anni originario dello
Sri Lanka, in Italia da 15 anni, con regolare permesso di soggiorno, con una moglie disoccupata ed una bambina di 2 anni.
L’operaio lavora in quel reparto da tre anni, mentre nei due anni precedenti si era occupato dell’imballaggio dei prodotti
finiti. Al termine del periodo di lavoro ad orario ridotto, Tilivar rientra in fabbrica mostrandosi molto preoccupato: dice ai
colleghi di temere un licenziamento; chiede un colloquio con il responsabile del personale, al quale dice di essere disponibile
a passare nel reparto di fonderia (in cui non ha mai lavorato) e a svolgere anche il turno notturno; aggiunge che è disposto
anche ad essere trasferito in uno stabilimento distante circa 500 chilometri, per svolgere qualsiasi attività. Seguendo la
procedura dell’azienda, a questo punto Tilivar viene inviato dallo psicologo, cui è demandata la decisione sulla possibilità di
accettare le richieste del dipendente. La valutazione di Tilivar ha anche carattere di urgenza, perché i suoi compagni di
reparto lamentano una minore accuratezza nello svolgimento dei compiti a lui assegnati, causa di frequenti scontri verbali tra
loro.
Il/La Candidato/a, all’interno di una prospettiva bio-psico-sociale, indichi:
1. Quali argomenti approfondirebbe nel colloquio per essere correttamente orientato nella valutazione del problema.
2. Quali altre eventuali metodologie d’indagine applicherebbe.
3. Una o più ipotesi diagnostiche ed i relativi riferimenti teorici.
4. Quali prospettive di intervento riterrebbe utili nella specifica situazione esaminata.
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
Anno 2009
Prima Sessione
Commissione:
PROF. PIER GIORGIO BATTISTELLI (Presidente)
PROF.SSA FRANCESCA FRASSINETTI
PROF.SSA PAOLA VILLANO
DOTT.SSA CHIARA SANTI
DOTT. MAURO FAVALORO
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
Esperimento versus ricerca sul campo: possibilità e limiti.
TEMA n. 2 (tema estratto)
Identità e relazioni interpersonali: il/la candidato/a descriva i contributi teorici più importanti e le ricadute applicative.
TEMA n. 3
Identità e relazioni interpersonali: il/la candidato/a descriva i contributi teorici più importanti e le ricadute applicative.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Il/la candidato/a illustri i passaggi necessari alla diagnosi e al trattamento riabilitativo di un disturbo di rappresentazione
spaziale.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Il/la Candidato/a illustri la procedura che ritiene ottimale per la conduzione di uno studio di una coppia candidata
all’adozione nazionale ed internazionale, tenuto conto che esso è da realizzarsi in collaborazione con un’assistente sociale e
nell’ambito di un numero massimo di sei incontri.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
La dirigente di un plesso scolastico ha segnalato allo psicologo la presenza di 8 bambini dai 6 ai 10 anni con scarso
rendimento scolastico. Gli insegnanti lamentano da parte di questi bambini soprattutto un problema di attenzione. Il/la
candidato/a delinei i passaggi necessari ad una corretta diagnosi ed il relativo progetto di intervento.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
Il Segretario generale del comune di Terme della Rocca, facendo una valutazione dei notevoli costi delle licenze di tutti gli
strumenti informatici usato negli uffici decide, insieme ai dirigenti dei vari servizi comunali, di adottare un nuovo software
open source che permetterebbe notevoli risparmi.
Ricordando tuttavia le difficoltà e le resistenze emerse tra gli impiegati in precedenti analoghe esperienze di innovazione, il
Segretario generale vuole preparare con cura questo cambiamento tecnico e organizzativo creando le condizioni psicosociali
affinché possa essere efficacemente attuato.
Il Candidato delinei un accurato percorso metodologico per progettare un corretto intervento organizzativo che renda
possibile raggiungere l’obiettivo di facilitare l’efficace realizzazione di questo cambiamento.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
N. è una bambina di origine senegalese di 10 anni, adottata da circa 2 anni. A scuola ha difficoltà nella lingua scritta e fa
molta fatica a costruire amicizie. Presenta difficoltà relazionali sia con i compagni, sia con gli insegnanti (isolamento ed
eccessive reazioni aggressive).
Il/la candidato/a proponga:
1. quali strategie adotterebbe per approfondire il caso;
2. quali strumenti di valutazione userebbe;
3. quali interventi proporrebbe agli insegnanti.
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PROVE D’ESAME
TERZA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Un ragazzo di 28 anni, dopo un trauma cranico riportato in seguito ad un incidente stradale, lamenta episodi saltuari di
cefalea, dimentica cosa deve fare durante il giorno e ha difficoltà di concentrazione. Il ragazzo riferisce che spesso, dopo
l’incidente, prova nei confronti dei familiari e degli amici immotivati attacchi d’ira. Il candidato illustri come approfondire il
caso e quale tipo di intervento appronterebbe.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Gianni, 38 anni, lavora da 7 anni regolarmente nell’azienda di famiglia, operante nel campo della meccanica, con 15
dipendenti. Precedentemente si era iscritto alla Facoltà di Economia e Commercio, dando però pochi esami, nonostante sia
stato iscritto per più di 10 anni. Effettuava, durante gli studi, qualche ora settimanale di lavoro per guadagnare un po’ di
soldi da spendere per il suo hobby, le corse in moto, che occupava tutto il suo tempo libero.
10 anni fa il padre, attualmente 82enne, sceglie di ritirarsi dal lavoro e decide di affidare la guida dell’azienda al figlio il quale,
dopo qualche anno, interrompe definitivamente gli studi.
Gianni richiede una consultazione perché si sente teso, fatica a dormire la notte e ha problemi nelle relazioni sentimentali,
nelle quali non si sente mai particolarmente coinvolto. Afferma di essere stato sempre un bambino ed un adolescente
tranquillo, con molti amici, anche se tendeva a sentirsi sempre un po’ inadeguato ed inferiore agli altri, sensazione che
cercava di non lasciare trasparire, però, per timore del giudizio altrui. Da diverso tempo, invece, si sente cambiato e non
riesce più a rilassarsi. Sul lavoro teme che i suoi dipendenti lo considerino un incapace e nella sfera privata, da qualche mese,
ha problemi sessuali, non riuscendo più a raggiungere l’eccitazione. Al colloquio viene accompagnato da una delle sorelle,
quella con cui, dice, ha rapporti migliori “perché è molto materna”.
Sulla base dei dati proposti, il/la Candidato/a illustri sinteticamente: 1) quali altri elementi considera necessario
approfondire; 2) quale metodologia utilizzerebbe per gli approfondimenti; 3) quale piano di intervento proporrebbe,
indicandone metodi e obiettivi.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Lorenzo, di 8 anni, frequenta la terza elementare e presenta serie difficoltà di lettura e scrittura. Il caso viene segnalato dagli
insegnanti che attribuiscono il problema alla scarsa attenzione e allo scarso impegno del bambino.
Il candidato formuli un progetto di assessment e discuta le possibili ipotesi di intervento.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
In un grande negozio di articoli sportivi, aperto dalle ore 9.00 alle ore 21.00, sono impiegati in qualità di commessi circa 30
giovani, di diversa provenienza, alcuni immigrati. Negli ultimi mesi si sono verificati diversi casi di assenza per malattia, calo
delle vendite e, soprattutto, conflitti e discussioni tra commessi e capireparto per le modalità di attribuzione di turni di
lavoro.
Il direttore si rivolge ad un centro privato di consulenza sul lavoro per un approfondimento dei motivi della tensione tra il
personale e per un intervento teso a ripristinare i livelli di efficienza del reparto.
Il candidato formuli un piano di indagine e ipotesi di intervento.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica / dell’Età Evolutiva)
La sintetica scheda telefonica raccolta da chi ha ricevuto la richiesta di appuntamento per un colloquio presso il Centro di
Consulenze Psicologiche privato dove lavorate indica che:
Il problema per cui è stata richiesta la consultazione è la balbuzie di Marco, 14 anni. A telefonare è stata la madre Virginia,
45 anni, impiegata. La madre si è separata dal marito Alberto, 47 anni, medico. Nel vostro studio sono presenti tutti e tre.
Dopo le presentazioni è stata la madre a prendere per prima la parola e sta raccontando che:
• Marco frequenta la terza media e a causa della sua balbuzie soffre terribilmente quando a scuola deve essere
interrogato, tanto che in tale occasioni manifesta altri sintomi quali mal di testa, eccessiva sudorazione o sensazione
di svenimento; talvolta si rifiuta di essere interrogato o chiede alle insegnanti di non essere interrogato alla presenza
dei compagni;
• Il suo rendimento è insufficiente;
• Marco, quando è in un negozio e deve comprare qualcosa, vuole essere accompagnato dai genitori e vuole che
siano loro a parlare per lui;
• Da due anni è seguito da una logopedista privata;
• Marco ha un’amica con la quale si diverte soprattutto al computer a frequentare i social network. Con lei sembra
parlare senza preoccupazioni e – dice la madre – balbetta molto meno.
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PROVE D’ESAME
Il candidato formuli dieci domande da porre nel corso di questo colloquio, ritenute particolarmente rilevanti per individuare
gli elementi utili per un progetto di intervento.
Per ogni domanda, si specifichi:
• A chi è rivolta (può anche essere rivolta a più di una persona alla volta)
• I motivi per cui è ritenuta particolarmente rilevante.
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
Anno 2009
Seconda Sessione
Commissione:
PROF. PIER GIORGIO BATTISTELLI (Presidente)
PROF.SSA FRANCESCA FRASSINETTI
PROF.SSA PAOLA VILLANO
DOTT.SSA CHIARA SANTI
DOTT. MAURO FAVALORO
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 (tema estratto)
Il/La Candidato/a dopo aver illustrato le varie tipologie di apprendimento e le teorie più recenti a riguardo, scelga
un ambito in cui illustrare un esempio di intervento dello psicologo per la valutazione di tale processo.
TEMA n. 2
Il/La Candidato/a illustri sinteticamente i principali modelli della mente e successivamente ne scelga uno da
approfondire, valutando e argomentando quelli che sono, secondo la sua opinione, i contributi positivi e i limiti
principali.
TEMA n. 3
Il/la Candidato/a illustri come il comportamento non verbale sia oggetto di interesse dal punto di vista teorico e
applicativo.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
I genitori di Mario, 8 anni, vengono convocati dagli insegnanti in quanto Mario presenta difficoltà a prestare attenzione
durante le lezioni. Accade frequentemente che mentre l'insegnante spiega, Mario si alzi, interrompa e disturbi i compagni.
Presenta molte difficoltà di concentrazione e di attenzione, che compromettono il suo rendimento scolastico. I genitori si
rivolgono ad uno psicologo.
A quali possibili diagnosi può corrispondere la sintomatologia descritta?
Quali approfondimenti il candidato suggerisce?
Scegliendo una diagnosi specifica, tra quelle ipotizzabili, il candidato proponga un possibile percorso di superamento del
problema che coinvolga tutti gli attori interessati.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Siete riusciti ad ottenere un incarico annuale a diciotto ore settimanali presso un’azienda Usl.
Avete appreso che queste 18 ore andavano suddivise tra la psicologia dell’età evolutiva ed il settore disabili adulti, essendo
subentrati ad un collega che copriva gli stessi settori, ma che aveva a disposizione 38 ore settimanali.
In una riunione di servizio svoltasi poco tempo dopo il vostro arrivo, il responsabile denuncia la particolare criticità del
settore Handicap adulto, dove le famiglie si sentono gravemente abbandonate rispetto ai problemi di convivenza.,di
inserimento lavorativo e di integrazione sociale dei figli ed hanno fatto pressione sui loro sindaci
Il responsabile spiega che, vista la riduzione del monte ore a disposizione, non sarà più possibile, assicurare a tante famiglie
di giovani disabili il sostegno psicologico individuale e propone di attivare un gruppo di discussione tra i genitori, condotto
dallo psicologo, dove facilitare lo scambio delle esperienze ed il reciproco aiuto.
Con questo mandato e sapendo che:
•
potete contare sulla collaborazione delle assistenti sociali
• il numero dei genitori potenzialmente coinvolgibili è superiore a quello ottimale per una buona gestione del gruppo
si richiede di tracciare il progetto di attivazione del gruppo di discussione facendo riferimento in particolare a
• modalità di promozione della partecipazione al gruppo
• criteri di selezione dei partecipanti
• modalità di lavoro che rendano possibile la migliore conduzione del gruppo di discussione ( ad es. stile di
conduzione, eventuali temi proposti, strumenti di facilitazione dello scambio e della riflessione, ecc )
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Il/La Candidato/a formuli un progetto di intervento per far fronte alle problematiche di apprendimento e di integrazione
linguistica presenti nelle classi multietniche di una scuola elementare.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
Il nuovo Direttore di una delle Strutture complesse del Dipartimento di cure primarie dell’ASL Roma L si rende conto che
nella sua équipe i diversi operatori mostrano una limitata capacità di interagire e cooperare tra loro efficacemente. Nei sei
mesi della sua direzione egli ha anche notato spesso comportamenti che ritiene non molto produttivi (scarsa partecipazione
alle riunioni di équipe; modesto contributo personale alle decisioni; ritardi nell'esecuzione di attività; spostamento delle
priorità assegnate alle diverse attività del servizio; mancata effettuazione di iniziative di miglioramento; piccoli conflitti di
competenza tra i vari operatori; tendenziale riduzione dell’impegno personale). Inoltre, gli operatori preferiscono avere con
il Direttore rapporti individuali finalizzati a definire i loro compiti e tempi lavorativi.
Nel complesso, il livello della prestazione dell'équipe risulta al di sotto della media cui il primario era abituato.
Il Candidato delinei un accurato percorso metodologico per progettare un intervento complesso di tipo diagnostico che
permetta di comprendere lo stato e le ragioni dell’attuale funzionamento di questa équipe.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
In una scuola media si verificano sempre più spesso episodi di bullismo più o meno grave. Il Consultorio Giovani presso cui
lavora Lei, viene contattato per affrontare il problema. Quale approccio proporrebbe, quale procedura per la rilevazione del
fenomeno e quale progetto di intervento?
TERZA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Vittoria, 78 anni, chiama il figlio al telefono e gli dice che non ricorda nulla di quello che ha fatto quel pomeriggio. Parlando
con il figlio Vittoria appare confusa, ripete più volte le stesse domande e racconta ripetutamente le stesse cose. Il figlio,
preoccupato, convince la madre a fare una visita presso un centro di Neurologia dove il candidato lavora come
neuropsicologo. Il candidato suggerisca: quale tipo di disturbo potrebbe aver manifestato Vittoria, quali accertamenti
consiglierebbe, quale tipo di eziologia e di evoluzione il disturbo ipotizzato potrebbe avere.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Avete appena terminato un colloquio, nel vostro studio privato, con Fulvia, una donna di 34 anni che vi aveva telefonato la
settimana precedente. Da questo primo incontro, è emerso che Fulvia, una donna attraente e apparentemente molto
spigliata, vi ha contattato per un problema che la affligge da circa 6 mesi. Subito dopo essersi laureata in corso in Economia
e Commercio con ottimi risultati, ha trovato lavoro in una grande azienda vicino a Bologna che si occupa di creazione di
software. Poiché risiedeva a Roma, dove aveva studiato, l’occasione le ha richiesto un trasferimento, cosa che non pare
averle procurato alcun problema, come sostiene lei, considerato che aveva sempre desiderato lavorare in una ditta
importante e fare carriera. A favore di questa sua passione lavorativa aveva nel tempo, in effetti, coltivato anche poche
relazioni amicali, visto che impiegava nello studio grande parte del suo tempo. Il trasferimento, purtroppo, aveva accentuato
il problema delle ridotte attività sociali, visto che a Bologna non conosceva nessuno e il grande impegno richiesto
dall’azienda l’aveva totalmente assorbita negli anni. Ha mantenuto contatti con gli amici della sua città natale, che vede nelle
occasioni in cui va a Roma a trovare i genitori, con cui si sente, invece, tutti i giorni. Ci tiene a sottolineare come i suoi
genitori l’abbiano sempre sostenuta nelle sue scelte e siano stati molto orgogliosi sia dei suoi risultati scolastici che lavorativi,
visto che hanno sempre creduto che era destinata a grandi cose.
La sua carriera stava procedendo speditamente, tanto che nel giro di pochi anni aveva avuto già due cambiamenti di ruolo,
con responsabilità via via maggiori. Poco meno di un anno fa il direttore generale la convoca per comunicarle che è stata
scelta fra una rosa di candidate per svolgere un nuovo ruolo, che rappresenta un deciso avanzamento di carriera ed un
importante balzo in avanti anche dal punto di vista remunerativo. Le viene chiesto, infatti, di rappresentare l’azienda e i suoi
prodotti attraverso corsi di formazione ai dipendenti delle aziende che hanno deciso di acquistarli. Fulvia accetta entusiasta,
ma appena inizia a cimentarsi nel lavoro, si accorge di andare in panico al pensiero di entrare nell’aula con molta gente, dove
deve parlare di fronte a tutti. E’ già capitato un paio di volte che dovesse alzarsi e lasciare la sala, perché non si sentiva bene
per via di tachicardia e vampate di calore.
Questa situazione le causa, ovviamente, grosse difficoltà, perché influisce sulla sua efficienza. Inoltre, l’insicurezza che dice
esserle sorta da quando ha questo timore di esporsi l’ha portata a rimuginare spesso su sue supposte mancanze non solo nel
lavoro, ma anche nella sfera sociale. Inizia a sentire molto il peso delle sue scarse relazioni sia amicali sia sentimentali.
Risulta, infatti, avere avuto un solo rapporto sentimentale che definisce importante per lei, durato qualche mese all’età di 27
anni, ma poi da lei interrotto quando il partner ha iniziato a richiedere maggiori attenzioni e disponibilità di quante lei
riuscisse a dare per i suoi impegni di studio.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Sulla base di queste informazioni, il candidato illustri come ritiene di proseguire i prossimi colloqui, quali le informazioni che
ritiene più importante conoscere e con quali metodi di indagine pensa di rilevare tali elementi.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
In una scuola media inferiore è previsto l’inserimento di in ragazzo diagnosticato autistico ad “alto funzionamento”,
proveniente dalla scuola primaria dove ha seguito con esiti alterni un curriculum scolastico ad hoc e dove ha mostrato scarse
capacità di inserimento sociale. Il Servizio di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva, in cui Lei lavora, viene contattato per
programmare un intervento di sostegno. Formuli un progetto in tal senso, specificando le attività che ritiene più necessarie,
la loro strutturazione temporale e le risorse che ritiene indispensabili.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
La Fondazione di una delle maggiori banche operanti nel Comune tradizionalmente finanzia progetti a valenza sociale del
Comune medesimo.
Tale Fondazione ha quest’anno deciso di stanziare una somma consistente per la qualificazione del personale degli asili nido
pubblici e privati. E’ un’occasione straordinaria per realizzare, dopo molto tempo, un percorso di formazione fortemente
qualificato e sostanzioso per gli operatori del settore. Tale intervento si rende quanto mai necessario secondo
l’amministrazione comunale per sostenere i mutamenti organizzativi recentemente introdotti che hanno fatto aumentare il
numero di bambini di cui ciascun insegnante deve farsi carico. Oltre a questo, sono emerse difficoltà generate dalla necessità
di rapportarsi efficacemente con un’utenza sempre più multietnica.
Per meglio definire e calibrare il percorso formativo che verrà progettato, vi si chiede di svolgere, un’indagine preliminare
che permetta di evidenziare i problemi maggiormente sentiti, i livelli motivazionali attuali e i bisogni formativi del personale
impiegato negli asili nido del territorio comunale.
Si chiede al candidato di individuare il percorso progettuale che intende seguire per ottemperare al mandato ricevuto, gli
strumenti che ritiene opportuno utilizzare, le modalità del loro impiego e di analisi dei dati raccolti.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
Svolgete la vostra attività come psicologo presso il consultorio giovani del Comune di Bologna.
Un pomeriggio si presenta, con un’espressione piuttosto preoccupata, Francesca, 20 anni, studentessa di lettere. Racconta
che da un po’ di tempo sta dando ripetizione di greco a Paola, 15 anni, sorella minore di Lisa, sua amica con la quale gioca
nella stessa squadra di pallavolo .
Paola le ha confidato di avere cominciato a fare uso di sostanze allucinogene da circa 4 mesi .
Le ha anche detto che lo fa perché si considera particolarmente infelice : nonostante cerchi sempre di farsi in quattro per i
genitori e gli amici, assumendosi anche compiti ed impegni non richiesti , ha l’impressione che i suoi sforzi non siano
apprezzati e di non ricevere affetto ed attenzione. Paola ha anche confidato che non riesce a manifestare affetto, in
particolare attraverso il contatto fisico: evita di abbracciare anche amiche a cui vuole bene che per questo, dice, finiscono
per irritarsi e si allontanano da lei. Non ha avuto finora “storie” con i coetanei dai quali ha l’impressione di essere evitata .
Paola ha chiesto a Francesca di aiutarla, precisando che si è confidata solo con lei e si è raccomandata di non riferire a
nessuno quello che le ha detto
Francesca dice tuttavia che non poteva tenere per sé un problema così grosso e che vorrebbe aiutare Paola, ma non sa bene
in che modo, non sa se deve dire qualcosa alla sorella di Paola o ai suoi genitori. Teme comunque di commettere errori .
Sulla base degli elementi portati da Francesca, si chiede al candidato di impostare le azioni che ritiene opportune per
individuare meglio la situazione di disagio e di rischio in cui versa Paola, rispondendo anche agli interrogativi che si pone
Francesca.
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
Anno 2010
Prima Sessione
Commissione:
PROF.SSA FIORELLA MONTI(Presidente)
PROF. MARCO DEPOLO
PROF. GIANNI BRIGHETTI
DOTT.SSA MIRELLA FELICE
DOTT.SSA ADELE LUCCHI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
L’osservazione: la candidata/il candidato descriva e commenti le caratteristiche principali di un metodo osservativo,
facendo riferimento alle sue applicazioni in uno specifico contesto operativo.
TEMA n. 2
Lo psicologo utilizza, con obbiettivi e in contesti diversi, più modalità di valutazione della persona e del suo
comportamento: la candidata/il candidato descriva e commenti alcuni degli strumenti utilizzabili a tale scopo, facendo
riferimento alle applicazioni in uno specifico contesto operativo.
TEMA n. 3 (tema estratto)
Il colloquio: la candidata/il candidato descriva e commenti le linee metodologiche, gli aspetti costitutivi, le finalità, facendo
riferimento alle applicazioni in uno specifico contesto operativo.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
La/il candidata/o illustri un progetto di prevenzione del rischio neuro vascolare e di promozione della salute volto a ridurre
l’incidenza di stroke negli adulti.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Il dirigente scolastico di un liceo di Bologna si rivolge al Sert per richiedere un intervento di informazione e di prevenzione
di comportamenti derivanti da uso di sostanze stupefacenti e alcol in seguito alle segnalazioni ,da parte degli insegnanti, di
numerosi episodi di uso di sostanze all’interno della scuola da parte di studenti.
La candidata/il candidato elabori una ipotesi di progetto indicando le azioni, gli obiettivi e gli strumenti da mettere in
campo.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
La/il candidata/o illustri le modalità di uno screening della popolazione della scuola elementare finalizzato a valutarne i
livelli di apprendimento, progettando contemporaneamente interventi di promozione di eventuali disagi o deficit.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
L’ASL XYZ intende aprire un hospice per l’assistenza a malati oncologici terminali. Si tratta della prima esperienza di
struttura di questo tipo nel suo territorio, che sarà aperta facendo ricorso prevalentemente a personale già in servizio
nell’ASL stessa.
Delineate in maniera sintetica e giustificando la ratio delle vostre scelte il percorso di progettazione di un intervento
complesso avente come obiettivo la prevenzione e il monitoraggio del burnout dei futuri operatori dell’hospice.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
Ad una/uno psicologa/o, operante all'interno di un Azienda Ospedaliera, viene chiesto di articolare un progetto complesso
nell'ambito di un Reparto o Servizio Pediatrico. Delineare, avendo scelto la tipologia del Servizio, i passaggi dall'analisi dei
bisogni degli utenti del Servizio alla progettazione dell'intervento
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
TERZA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Psicologia del lavoro e delle org.ni)
Il Decreto Legislativo 81/2008 e le sue successive modificazioni hanno introdotto per il datore di lavoro l’obbligo di valutare il rischio da
stress lavoro-correlato.
Il proprietario di una media impresa di costruzioni (80 addetti) vi chiede di fare questa valutazione nella sua azienda.
Questa ha un tasso di incidentalità nella norma, non risultano tassi di assenza o di malattia diversi da quelli della media del settore, non si
sono verificate denunce per vessazioni o mobbing e vi è stata svolta una corretta valutazione dei rischi fisici tipici del settore. Lo stesso
proprietario vi ha comunicato la sua preoccupazione per l’eventuale ostacolo di produzione che potrebbe derivare dallo svolgimento di
una diagnosi, in particolare mediante interviste o questionari, in un momento come questo di forte impegno per la sua impresa. Al tempo
stesso il proprietario vi chiede di aiutarlo “a mettersi in regola con la legge”.
La candidata/il candidato dica sinteticamente:
quali nodi problematici ritiene presenti nella situazione descritta;
quali passi intraprenderebbe, dandone anche una concisa motivazione scientifico-professionale;
quali interlocutori coinvolgerebbe.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
La signora Giulia, 51 anni, si presenta al centro di consulenza famigliare dell’ASL, accompagnata dal marito, con una richiesta di aiuto
rispetto ai problemi relazionali tra loro e a quelli da lei manifestati negli ultimi mesi. Il marito riferisce che negli ultimi tempi ci sono grossi
conflitti con la moglie: lei è cambiata, “si è lasciata andare”, non cura il suo aspetto fisico come una volta, ha perso interesse per il suo
lavoro e spesso rimane a casa, in malattia, perché accusa disturbi fisici quali cefalee e grande stanchezza. Questa, come riferisce Giulia, la
paralizza a tal punto che non riesce a fare niente.
Dagli esami clinici, a cui si è sottoposta, non sono emerse patologie che giustifichino i sintomi.
Dal colloquio emerge che nell’ultimo anno ci sono stati due eventi significativi per Giulia: 8 mesi fa è deceduto suo padre, malato da
tempo. Rispetto a questo evento Giulia nutre grossi sensi di colpa per non essersi occupata abbastanza di lui nei suoi ultimi mesi di vita,
assorbita dal lavoro e dagli impegni famigliari. Dopo tre mesi dalla morte del padre, il suo unico figlio Matteo, 26 anni, è andato a
convivere con la fidanzata.
La candidata/il candidato:
illustri quali dati anamnestici e relazionali ritiene utili approfondire nell’indagine;
formuli un’ipotesi diagnostica e un’ipotesi di intervento che ritiene appropriato.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’Età Evolutiva)
La signora Rossi, su consiglio del suo pediatra, richiede una consultazione presso un servizio ASL 0-5 anni per la sua bambina di quattro
anni, Alice. Lo sviluppo neuro comportamentale e cognitivo è nella norma. La bambina non vuole andare a scuola materna e ai tentativi
della madre risponde con pianti e manifestazioni di forte angoscia. Sta preferibilmente in casa con la mamma, casalinga, e manifesta
intensa paura all’avvicinarsi a altri bambini. L’alimentazione e il sonno della bambina sono regolari. A causa del lavoro del marito la
coppia, sposata da circa sei anni, si è trasferita dal paese di origine, dove risiedono le famiglie e i nonni, alla città dove attualmente abitano.
Il marito è spesso fuori città per gli impegni lavorativi. La signora si presenta alla consultazione con la sua bambina; parla in tono
monocorde e riempie lo spazio con le sue preoccupazioni riguardo al comportamento di Alice. Dichiara che desidererebbe avere un altro
bambino, ma non riesce ma rimanere incinta.
La candidata/il candidato descriva come la psicologa del Servizio:
imposta la consultazione;
quali strumenti utilizza;
quale ipotesi diagnostica formula.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
La candidata/il candidato descriva gli strumenti a suo giudizio più adatti per un assessment cognitivo ed emotivo di un soggetto inviato da
una struttura pubblica o da un professionista privato per una valutazione delle caratteristiche comportamentali e di personalità. La
candidata/il candidato utilizzi a questo scopo le competenze acquisite nel corso del suo tirocinio professionalizzante descrivendone anche
l’ambito.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Identificando uno specifico deficit neuropsicologico La candidata/il candidato illustri gli strumenti diagnostici da utilizzare per la
precisazione delle difficoltà funzionali, le tecniche collegate riabilitative e le modalità di costruzione della rete di supporto familiare e
sociale per il paziente.
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PROVE D’ESAME
Anno 2010
Seconda Sessione
Commissione:
PROF.SSA BRUNA ZANI(Presidente)
PROF.SSA PIER CARLA CICOGNA
PROF. SSA ANNA MARIA BORGHI
DOTT.SSA MIRELLA FELICE
DOTT.SSA ADELE LUCCHI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
Teorie e modelli della memoria: il candidato/a ne illustri sinteticamente gli sviluppi recenti.
TEMA n. 2
Il candidato/a illustri una teoria dell’apprendimento, con riferimento agli autori più significativi e alle possibili ricadute
operative
TEMA n.3 (tema estratto)
La comunicazione non verbale: il candidato/a ne illustri: a) il significato e le caratteristiche – b) le principali funzioni in
rapporto alla comunicazione verbale.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
A fronte di un fenomeno crescente di abuso di alcolici tra la popolazione giovanile lo psicologo di un SERT in
collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale di Bologna deve organizzare un intervento di prevenzione e promozione
della salute psicofisica nelle scuole medie superiori, in particolare nelle ultime 3 classi. Il /la candidato/a elabori un’ipotesi di
progetto di intervento indicando: gli attori da coinvolgere nel progetto, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti da
utilizzare.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Il dirigente di un plesso scolastico rileva la segnalazione da parte degli insegnanti della scuola primaria. di bambini con
difficoltà consistenti nell’apprendimento del calcolo e/o nella soluzione dei problemi matematici. Il/la candidato/a indichi
gli elementi di valutazione, le ipotesi diagnostiche, le tecniche riabilitative e gli attori da coinvolgere nell’intervento.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
Il/la candidato/a delinei un progetto di intervento per la promozione del benessere organizzativo in un reparto ospedaliero
di pediatria, indicando gli attori da coinvolgere, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti da utilizzare.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
In una classe di prima superiore si stanno verificando tra gli studenti comportamenti provocatori a sfondo sessuale che
creano disagio. Gli insegnanti chiedono l’intervento di uno psicologo. Il/la candidato/a illustri un progetto di intervento
indicando gli attori da coinvolgere, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti da utilizzare.
TERZA PROVA SCRITTA
Prova n. 1
La Direzione Generale di una ASL della nostra regione ha rilevato nell’ultimo anno un lieve ma visibile aumento dei reclami
da parte di cittadini a proposito della qualità e della tempestività di risposta offerte dai servizi ambulatoriali di diagnostica. I
reclami non si concentrano su qualche diagnostica o su qualche presidio in particolare e pervengono sia agli uffici ASL che a
mezzo stampa (lettere ai giornali).
Una prima valutazione informale fatta dalla D.G. per mezzo di colloqui informali con i responsabili dei servizi ha messo in
luce che nessuno dei responsabili ha la percezione di un significativo aumento dei reclami. Ugualmente nessuno ha
l’impressione che i servizi stiano rispondendo alle esigenze dei cittadini con standard di qualità minori.
Si chiede di:
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
a) individuare il/i nodo/i problematico/i della situazione;
b) formulare un piano di indagine, preferibilmente articolato per fasi;
c) identificare possibili scenari di intervento, in funzione dei diversi esiti del piano di indagine formulato.
Prova n. 2
Sei mesi dopo aver subito un trauma cranico, un giovane di 25 anni viene inviato ad un centro specializzato nella diagnosi e
riabilitazione dei deficit neuropsicologici. La TC cerebrale eseguita al momento del trauma evidenziava circoscritte lesioni
bilaterali delle regioni frontali dorsolaterali. Durante il colloquio, il giovane riferisce solo lieve cefalea. Al contrario, i genitori
che l’accompagnano sottolineano come, in seguito al trauma, siano comparsi facile distraibilità, difficoltà di concentrazione e
disturbi di memoria. Un primo esame neuropsicologico clinico non mette in evidenza disturbi intellettivi generali, né
alterazioni delle funzioni linguistiche, prassiche e gnosiche.
La/Il candidata/o delinei un piano di intervento indicando gli strumenti che ritiene opportuno utilizzare per approfondire il
quadro clinico (motivandone la scelta) e le linee essenziali del programma di riabilitazione in riferimento al danno funzionale
rilevato.
Prova n. 3
Giovanni ha 28 anni; da circa otto mesi vive a Bologna con la sua ragazza , e lavora part-time presso un'azienda meccanica.
Si rivolge allo psicologo del SERT riferendo di fumare cannabis (hashish) da circa sei mesi perchè, dice, "almeno mi rilasso
un po'; ma non vorrei poi diventare dipendente da questa sostanza ".Al colloquio riferisce di essere originario di un paese in
provincia dell'Aquila dove viveva con la sua famiglia; ha subito il terremoto del 2009 a causa del quale hanno perso la vita il
suo migliore amico e uno zio a cui era molto legato .L'esperienza diretta di questo evento,come lui stesso riferisce , "ha
lasciato tracce indelebili". Dopo circa 6 mesi da quella terribile esperienza ha iniziato a manifestare numerosi sintomi quali:
paura intensa,sogni ricorrenti in cui rivive l'evento traumatico, difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno a causa di
incubi frequenti riguardanti quella esperienza. Riferisce inoltre di aver perso interesse per attività che prima lo
entusiasmavano,quali lo sci, che praticava nelle sue montagne con il suo amico deceduto e ha frequenti scoppi d'ira anche
per motivi apparentemente banali. I sintomi si acuiscono quando Giovanni torna nel suo paese o sente di eventi simili
accaduti in altri paesi.
Il/La candidato/a
- indichi quali altri aspetti ritiene utile approfondire nell'indagine diagnostica e con quali strumenti;
- Formuli una ipotesi diagnostica e una ipotesi di intervento che ritiene appropriate.
Prova n. 4
La famiglia Rossi – Franceschi chiede una consultazione per il figlio Roberto di sette anni al servizio di psicologia di una
AUSL.
Sono state le insegnanti di Roberto a suggerire la consultazione .
Roberto frequenta la 2° elementare , è intelligente ma presenta problemi a livello comportamentale; i genitori riferiscono che
a scuola ha comportamenti un po’ “maneschi”: disturba i compagni, a seguito di una litigata con una coetanea le ha tagliato il
grembiule, ha preso per il collo i compagni e le insegnanti hanno difficoltà a fargli eseguire i compiti perché lui, a volte, si
rifiuta .
Alla prima seduta viene invitata tutta la famiglia che è così composta : coppia genitoriale ,Francesco di 12 anni e Roberto .
In seduta i genitori lamentano che hanno difficoltà a fare eseguire i compiti a Roberto in quanto decide lui quando farli ed
è per questo che due volte la settimana frequenta un centro educativo dove viene aiutato nei compiti; lo stesso centro è
frequentato anche dal fratello Francesco che pur avendo capacità cognitive buone ha un rendimento scolastico scarso.
Anche per Francesco anni addietro i genitori si erano rivolti ad uno psicologo per una scarsa concentrazione a scuola
quando frequentava le elementari .
I genitori dicono che hanno difficoltà anche a fare eseguire a Roberto regole semplici quali : non mangiare sul divano,lavarsi
i denti, mettersi il pigiama e rispetto a questo accade che “ il babbo urla, la mamma urla e Roberto dica : voglio stare da
solo, mi avete stufato”
I fratelli sono in conflitto fra di loro e abbastanza frequentemente il primogenito apostrofa Roberto con termini poco
appropriati quali “ sei una nullità,non sei nessuno, non vali niente”.
La madre lavora come commessa: esplicita che è molto stanca di doversi occupare di tutta la famiglia, il marito non le
dà molto aiuto, preso non solo e tanto dal lavoro, bensì dai suoi vari hobbies.
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
In seduta Roberto si comporta come un bambino molto più piccolo della sua età, mette in atto atteggiamenti disturbanti,
sposta sedie fino a fare il tentativo di arrampicarsi su un mobile; a questo la madre resta impassibile, il padre interviene dopo
lungo tempo e al suo tentativo di contenimento Roberto reagisce dicendo “ Se mi dai 5 €, sto buono”.
Il padre si mostra molto distratto: in seduta si fa ripetere le domande fino ad arrivare in un frangente in cui gioca con il
primogenito a fare l’imitazione di animali.
Dica il/la candidato/a quale metodologia metterebbe in atto per giungere ad una ipotesi diagnostica e delinei un piano di
intervento.
Prova n. 5
Un ragazzo di 14 anni, con diagnosi di DDAI composito (disturbo di attenzione e iperattività), QI 100, (valutato l’ultima
volta all’inizio della I media), deve essere inserito nella scuola secondaria. Sono già state utilizzate delle tecniche
comportamentali negli anni della scolarizzazione precedente, che hanno ottenuto un miglioramento nell’inibizione di
comportamenti impulsivi.
Il/la candidato/a indichi gli strumenti per un assessment che sia utile a un progetto di intervento di “rete” per permettere il
proseguimento degli studi e il contenimento dei comportamenti sociali a rischio dell’adolescente in questione. Indichi
inoltre i rischi psicologici e comportamentali che un soggetto con DDAI può manifestare in adolescenza e quali interventi
terapeutici sono indicati.
Anno 2011
Prima Sessione
Commissione:
PROF. FELICE CARUGATI (Presidente)
PROF. LUCA PIETRANTONI
DOTT.SSA ALICE ALTINI
DOTT.SSA PIERA SERRA
DOTT. RUBEN LAZZERINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1
Nelle scienze psicologiche sono impiegati molteplici approcci metodologici. Il/La Candidato/a scelga due fra questi
approcci, ne illustri le differenze principali, indicando punti di forza ed elementi critici nell’ambito della professione di
psicologo.
TEMA n. 2
Nell’ambito degli studi più recenti sulle relazioni sociali, il candidato/la candidata illustri gli approcci teorici più rilevanti e
ne individui con argomentazioni pertinenti risorse e limiti in riferimento a possibili contesti di applicazione.
TEMA n. 3 (tema estratto)
Nell’ambito degli studi più recenti sullo sviluppo dell’identità, il candidato/la candidata illustri gli approcci teorici più rilevanti
e ne individui con argomentazioni pertinenti risorse e limiti in riferimento a possibili contesti di applicazione.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA N.1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica)
Un Servizio di Alcologia di un’ASL chiede un progetto al sostegno psicologico a favore dei pazienti.
Il/la candidato/a specifichi dettagliatamente criteri e procedure di selezione degli utenti; metodologie e tecniche di
intervento;Modalità di promozione dell’intervento; Tempi di esecuzione dell’intervento;Indicatori di valutazione
dell’efficacia dell’intervento.
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PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
PROVA N. 2 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
La/il candidata/o illustri le modalità di uno screening di una popolazione di lavoratori turnisti finalizzato ad individuare
possibili alterazioni del ciclo veglia/sonno, progettando contemporaneamente interventi di promozione di igiene del sonno.
PROVA n.3 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
L’ente pubblico XYZ è chiamato dalla nuova normativa a valutare efficacia ed efficienza delle performance dei singoli
dipendenti e dell’ente in generale. Questo non è mai stato fatto in passato, se non in modo molto formale e senza alcun
effetto sulla carriera e/o sul livello stipendiale dei singoli dipendenti (impiegati, funzionari, dirigenti). In prospettiva, questa
valutazione avrà invece un impatto su questi aspetti, anche se in modo molto graduale e abbastanza limitato.
Il direttore generale dell’ente XYZ ha espresso la sua preoccupazione per la gestione delle possibili resistenze al processo di
cambiamento costituito dal nuovo sistema di valutazione (applicazione di indicatori; stima dell’efficacia e dell’efficienza di
singoli e di uffici; processi di miglioramento da innescare) e ha chiesto la vostra consulenza per la progettazione della messa
in opera sperimentale di questo nuovo sistema.
Delineate in maniera sintetica e giustificando i motivi delle vostre scelte il percorso di progettazione di un intervento
complesso avente come obiettivo la gestione del cambiamento collegato all’introduzione del nuovo sistema di valutazione.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica e di comunità)
In un quartiere della città di X si sono verificati a più riprese episodi di delinquenza minorile, atti vandalici a carico di beni
pubblici, denunce di aggressioni e minacce subìte da alcuni ragazzi ad opera di piccole bande giovanili. L’amministrazione
comunale sollecitata dall’opinione pubblica e, di recente, anche dalla dirigenza scolastica che ha rilevato un aumento di
situazioni di deterioramento del clima relazionale all’interno dell’ambiente scolastico (le insegnanti hanno raccolto da alcuni
ragazzi le confidenze di atti di prepotenze subite da alcuni di loro) richiede un progetto di intervento, teso a comprendere
nei dettagli il fenomeno in atto e ad attuare strategie mirate.
Specificare dettagliatamente:
Criteri e procedure di individuazione e valutazione del fenomeno e destinatari dell’intervento;
Metodologie e tecniche di intervento;
Tempi di esecuzione dell’intervento e monte ore ipotizzato.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Neuroscienze)
I traumi cranici sono spesso causa di deficit cognitivi e comportamentali invalidanti. Il/La Candidato/a, dopo aver
brevemente descritto i possibili deficit cognitivi e comportamentali che possono manifestarsi dopo un trauma cranico,
delinei un progetto di intervento complesso volto al recupero funzionale dei disturbi cognitivi e al reinserimento sociale e
lavorativo del paziente, in funzione delle severità del danno.
TERZA PROVA SCRITTA
PROVA N. 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica)
Telefona in studio per una richiesta di colloquio clinico una signora di 47 anni.
L’inviante, è un ex paziente, viene stabilito di comune accordo il giorno e l’ora per il colloquio. Al telefono, la signora appare
gentile con un leggero accento straniero. Non pone problemi per il giorno e l’ora del colloquio.
Si presenta in studio all’ora stabilita e nel giorno concordato con un leggero ritardo.
La signora, figlia di madre e padre tedeschi, si è trasferita all’età di 8 anni in Italia. La madre non ha mai convissuto con il
padre naturale della signora, poiché rimasta gravida al terzo anno di università (facoltà di filosofia). Sapendo che l’allora suo
ragazzo, studente laureando in medicina, sarebbe partito dopo pochi mesi per l’America, ha preferito interrompere la
relazione e allevare da sola la bambina. Le sono rimaste vicine le sorelle del ragazzo.
La signora quindi ha vissuto i primi anni di vita in una comune femminile in Germania, fino a quando la madre ha
conosciuto un uomo italiano e si è trasferita con la piccola in Italia. Il marito della madre ha poi adottato la bambina che
porta il cognome di quest’ultimo. La stessa ha incontrato il padre naturale all’età di 14 anni quando quest’ultimo aveva ormai
una nuova famiglia e 4 figli. Agli amici del padre è sempre stata presentata come un’amica di famiglia.
La signora racconta la prima parte della sua vita senza evidenziare sentimenti, come se appartenesse ad un’altra persona.
Alla richiesta di esplicitare i motivi che l’hanno spinta a rivolgersi a uno psicologo, la signora dopo lunghi sospiri, racconta
che il marito coetaneo le ha confidato l’intenzione di separarsi. I rapporti tra loro erano a suo dire “leggermente in crisi da
qualche tempo”. Hanno 4 figli, 3 maschi di età ravvicinata, 16, 15 e 13 anni ed una figlia di 10 anni.
Il coniuge, dirigente di un’importantissima azienda americana, ha sempre vissuto a Milano per 5 giorni alla settimana. La
signora ha sempre lavorato come organizzatrice per importanti aziende e non lavora di comune accordo con il marito, solo
dopo che è nata l’ultima figlia. La signora ha appreso che il marito convive di fatto a Milano da oltre 4 anni con una signora
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
di età leggermente inferiore alla sua, collega del marito. La signora non ha mai ipotizzato, né intuito, la presenza di un’altra
donna. Il racconto di questa vicenda mette molto in ansia la signora che arrossisce spesso, sospira e in alcuni momenti
appare leggermente confusa. La preoccupazione prevalente pare essere per i figli e per gli aspetti economici, salvo poi dire a
bassa voce che problemi economici al momento non ne rileva, visto che dispone di un conto in banca particolarmente
nutrito anche per l’eredità appena ricevuta dal padre, che è morto da pochi mesi.
Il marito, dice, l’ha molto rassicurata sulla sua presenza il fine settimana con i ragazzi per occuparsi della loro crescita, come
in realtà non è mai avvenuto negli anni precedenti, delegando alla moglie ogni incombenza relativa all’allevamento dei
minori. Egli ha affermato di voler acquistare una nuova abitazione dove risiedere con i 4 figli per poter stare ogni fine
settimana con loro e la nuova compagna.
La casa, dove attualmente la signora, risiede e continuerà a risiedere con i ragazzi, è un appartamento su 3 paini di 1200 mq.
ubicato in una via centralissima di Bologna. Tale appartamento è stato in precedenza intestato ai 4 figli ed è ancora in via di
ristrutturazione per alcune parti e anche di questa si occupa esclusivamente la signora.
Il candidato/la candidata, esponga le aree da indagare nel prossimo colloquio, il filo conduttore teorico/ pratico che
ipotizza sia opportuno seguire ai fini di una successiva impostazione psicodiagnostica dinamica, con particolare riferimento
ai meccanismi di difesa evidenziati.
PROVA N. 2 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva-applicata)
La Sig.ra RC di 28 anni, lavora come commessa in un grande magazzino. Si rivolge ad uno psicologo per un problema di
calo dell’umore. Tale problema si è presentato, con un certa regolarità, negli ultimi tre anni, in concomitanza dell’autunno.
Il candidato/la candidata specifichi quali elementi siano da raccogliere nella storia personale della signora, ai fini di
un’adeguata ipotesi diagnostica e di un eventuale intervento.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
GB, impiegato di 40 anni, anche con precedenti esperienze di lavoro import-export all’estero, è attualmente assunto a tempo
determinato presso una piccola azienda, ma senza prevedibili prospettive di rinnovo del contratto. Dopo un periodo
infruttuoso di ricerche personali di nuove opportunità, si rivolge ad un Centro per l’Impiego, allo scopo di raccogliere
suggerimenti per il proprio futuro professionale.
Il candidato/ la candidata individui le aree su cui organizzare un primo colloquio, ai fini di prospettare a GB un bilancio di
competenze utile per un successivo sviluppo professionale.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica e di comunità)
Da una scuola primaria della città di X viene contattato uno Psicologo per una situazione che da qualche settimana crea
motivo di difficoltà all’interno di una classe prima: un bambino di nome Marco di sei anni, si butta per terra e si nasconde
sotto i banchi, si muove continuamente alzandosi dalla sua sedia, spesso si agita e piange facilmente. I comportamenti di
Marco stanno diventando una fonte di difficoltà per l’intera classe, oltre che un segnale di malessere personale del bambino.
Nel corso del primo contatto delle insegnanti con la madre, si apprende che i genitori si sono separati l’anno precedente e
che la mamma è in attesa di un fratellino dal suo nuovo compagno. Anche il padre di Marco convive con la sua nuova
compagna che ha una bambina di cinque anni. Le insegnanti hanno illustrato la situazione complessiva al Dirigente della
scuola, il quale segnala il caso al Servizio competente dell’Asl della città.
Il candidato/la candidata illustri le modalità di indagine approfondita sul caso ai fini di un eventuale intervento
individualizzato, descrivendo dettagliatamente gli strumenti considerati adeguati.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Neuroscienze)
La candidata/il candidato scelga uno specifico deficit neuropsicologico, illustri gli strumenti che ritiene più adeguati per la
precisazione dell’inquadramento diagnostico e ne discuta ipotesi differenziali.
Inoltre la candidata/il candidato individui le tecniche riabilitative adeguate e le modalità di costruzione di una rete di
supporto familiare per il paziente.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Anno 2011
Seconda Sessione
Commissione:
PROF. SSA ELISABETTA LÀDAVAS (Presidente)
PROF. MARCO COSTA
DOTT.SSA ALICE ALTINI
DOTT.SSA PIERA SERRA
DOTT. RUBEN LAZZERINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 Teorie, modelli, campi applicativi e problematiche valutative degli studi sulla memoria.
TEMA n. 2
Teorie, modelli, campi applicativi e problematiche valutative degli studi sull’intelligenza/e.
TEMA n. 3
Teorie, modelli, campi applicativi e problematiche valutative degli studi sull’attenzione. (tema estratto)
SECONDA PROVA SCRITTA
Ambito prevalente: Neuropsicologia
Le lesioni ai lobi frontali spesso causano deficit cognitivi e comportamentali invalidanti. Il candidato dopo aver brevemente
descritto i possibili deficit cognitivi e comportamentali che possono manifestarsi dopo una lesione frontale delinei un
progetto di intervento volto al recupero funzionale dei disturbi cognitivi e comportamentali e al reinserimento sociale e
lavorativo del paziente, in funzione della serietà del danno.
Ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità
La ASL di M decide di apprestare un servizio di comunità residenziale per i week-end rivolto ad adulti (30-50 anni) con gravi
disabilità fisiche ma non psichiatriche né neurologiche. Lo scopo di questo servizio sarebbe di favorire in questi soggetti,
tutti lavoratori, un’autonomia riguardanti i bisogni primari e la socializzazione che paiono seriamente compromesse. Il
candidato illustri il progetto mirante al raggiungimento di questi obiettivi, con particolare riferimento al contesto familiare in
cui i soggetti sono inseriti, valutandone tempi, modalità specifiche di attuazione e gli strumenti più idonei.
Ambito prevalente: Psicologia Cognitiva
Il reparto di oncologia pediatrica dell'ospedale B ha deciso di aprire un servizio di sostegno psicologico sia ai degenti che ai
genitori dei pazienti che si trovano ricoverati in reparto. Il servizio viene affidato ad uno psicologo con un contratto di 10
ore settimanali. Oltre all'attività di sostegno allo psicologo viene chiesto di organizzare uno spazio all'interno del reparto
dove i bambini ricoverati possono impegnarsi in attività di gioco, educazione, socializzazione.
Il candidato elabori un progetto da presentare alla direzione del reparto in cui dettagli i seguenti aspetti:
- analisi delle problematiche psicologiche dei pazienti ricoverati e dei genitori;
- analisi ambientale con proposte per l'organizzazione e strutturazione degli spazi del reparto in modo da attutire le
problematiche relative alla degenza dei bambini;
-proposte per le attività di sostegno psicologico;
- proposte per le attività ricreative-educazionali per i bambini.
Ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazione e dei Servizi
Un gruppo di quattro psicologi del lavoro decidono di organizzarsi in una società avente come finalità l'istituzione di un job
assessment center che offra ad aziende un servizio di consulenza e valutazione nelle procedure di selezione del personale. Il
candidato illustri l'organizzazione del centro, le tecniche utilizzate nella valutazione dei candidati, la gestione dei rapporti con
le aziende clienti, le problematiche che possono intervenire nella gestione del centro.
Ambito prevalente: Psicologia scolastica/dell’Età Evolutiva
In un liceo della città X si sono verificati negli ultimi anni diversi casi di gravidanze indesiderate perciò la dirigenza scolastica
ha deciso di contattare uno psicologo al fine di progettare un intervento mirante a sensibilizzare i giovani studenti delle
ultime classi del liceo e le loro famiglie, sui temi della contraccezione, delle malattie sessualmente trasmissibili, sul rapporto
fra l’uso di sostanze stupefacenti e le pratiche di contraccezione con l’ulteriore obietto di motivare gli studenti ad usufruire
del
servizio
di
sportello
scolastico
gestito
dallo
stesso
professionista.
Il candidato esponga gli strumenti, le modalità ed i tempi per il raggiungimento di tali obiettivi.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
TERZA PROVA SCRITTA
Prova n. 1 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Paziente: P. C.
Età: 82
Scolarità: 3
Preferenza manuale: destra
Professione: pensionata (casalinga)
La Signora P. C., il 14 ottobre 2011, presentava un episodio confusionale della durata di circa venti minuti, con successivo
ripristino delle abituali condizioni. Un evento simile si era verificato nell’ottobre 2006 e in quella occasione era stata ricoverata
presso l’Ospedale … per essere sottoposta ad alcuni accertamenti. In particolare eseguiva una Tomografia Computerizzata
cerebrale che evidenziava la presenza di “modesta ipodensità diffusa della sostanza bianca periventricolare, riconducibile a
sofferenza ischemica cronica e modesto, in relazione all’età, diffuso ampliamento degli spazi liquorali della base e delle
convessità, più evidente in sede frontale bilateralmente” ed un esame elettroencefalografico (EEG) che mostrava “lievi
anomalie lente sulle regioni temporo-frontali”.
Una Tomografia Computerizzata recente, del 21 ottobre 2011, posta a confronto con la precedente indagine neuroradiologica
del 2006, documentava quanto segue: “Si conferma la modesta ipodensità della sostanza bianca periventricolare già
precedentemente segnalata e non significativamente modificata. Invariati i restanti reperti ed in particolare non variazioni della
morfo-volumetria del sistema ventricolare. Strutture mediane in asse. Spazi subaracnoidei con normale contenuto liquorale”.
Delineare un possibile percorso diagnostico e terapeutico.
Prova n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Stefano ha 16 anni e presenta una forma di autismo ad alto funzionamento (sindrome di Asperger), con severa
compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento stereotipati, interessi molto specifici ed ossessivi legati
alla musica barocca ed alla sua pratica di clavicembalo a cui si dedica con ottimi risultati. Le capacità linguistiche e cognitive
sono nella norma. Frequenta il liceo scientifico con esiti molto scarsi a causa dell'isolamento e delle attività di “bullismo” e
derisione di cui è fatto oggetto. Anche i professori nella maggior parte dei casi lo trattano come soggetto autistico e con
ritardo mentale. Negli ultimi mesi per quattro volte Stefano ha avuto dei malesseri in classe che lo portavano allo
svenimento. I medici non hanno rilevato alcuna evidenza clinica di disturbo fisico ed imputano gli svenimenti a stati di stress
acuto ed invitano i genitori ad inviare Stefano da uno psicologo.
Il candidato delinei l'impostazione psicodiagnostica, le linee di intervento, le modalità di intervento e le strategie operative
per la gestione del caso.
Prova n. 3 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
L'azienda Fael si occupa per appalto della manutenzione e del pronto intervento per linee ad alta e bassa tensione di rete
elettrica per conto del Gestore della Rete Elettrica in Emilia-Romagna nelle provincie di Bologna, Ferrara e Ravenna. Conta
114 dipendenti di cui 32 amministrativi e 82 fra operai e tecnici.
In ottemperanza al DL 81/2008 il datore di lavoro ha l'obbligo di valutare il rischio di stress lavoro-correlato. La direzione
della Fael chiede la Vostra consulenza per ottemperare al DL 81.
Il candidato/a illustri:
−
i nodi problematici relati al rischio di stress lavorativo nella Fael ed alla sua valutazione;
−
le strategie adottate per la riduzione e minimizzazione di tale rischio.
Prova n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Maria di 40 anni giunge al centro di salute mentale con la richiesta del medico di base per un colloquio psicologico. Durante
il colloquio la signora piange frequentemente e riferisce di subire da alcuni mesi una condizione lavorativa così caratterizzata:
al rientro da una gravidanza conclusasi con successo, dopo vari tentativi di fecondazione medico-assistita, ha rilevato nei
colleghi e superiori di lavoro un atteggiamento ipercritico, emarginante. Maria si trova inoltre esonerata dalle mansioni che
amava molto con l’assegnazione a mansioni inferiori. La signora da due settimane rifiuta di ritornare al lavoro e manifesta
disturbi del sonno con risvegli ripetuti, flashback alle situazioni di lavoro, episodi di inappetenza, vissuti depressivi costanti,
pur essendo felice del rapporto con la figlia appena nata. Malgrado l’avvocato le consigli di ritornare al lavoro la signora
dichiara di non sentirsi in grado di affrontare l’ambiente lavorativo. La signora ritiene inoltre che la propria condizione
influenzi
negativamente
il
rapporto
coniugale.
Il candidato/a esponga le aree da indagare nel colloquio, le possibili ipotesi diagnostiche e lo spettro degli interventi che
ritiene indicati.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Prova n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell'Età Evolutiva)
Filippo ha 6 anni ed è affetto da un grave disturbo cognitivo e del linguaggio con ritardo mentale di media entità insorto in
seguito alla prima vaccinazione antipolio. Il bambino è stato seguito da una famiglia particolarmente attenta e benestante che
con l’utilizzo di specialisti del settore a vari livelli ha potuto contenere e modificare favorevolmente il ritardo negli ultimi
anni. Iscritto al I anno della scuola primaria, dopo avere frequentato la scuola dell’infanzia, con certificazione di insegnante
d’appoggio, dopo lunghi colloqui con gli insegnanti della scuola ed il dirigente scolastico, all’inizio dell’anno scolastico non
mostrava particolare segni di aggressività e appariva bene inserito nelle relazioni con i compagni di classe. Dopo due mesi un
compagno di classe senza alcuna certificazione psicologica ha iniziato a manifestare gravi segni di insofferenza ed
aggressività nei confronti dei compagni e degli insegnanti. La reazione di Filippo è stata all’inizio di spavento ed in seguito di
alleanza
ed
identificazione
con
il
bambino
aggressivo.
Il candidato illustri quali interventi a favore dei bambini e degli insegnanti ritiene più opportuni attivare.
Anno 2012
Prima Sessione
Commissione:
PROF. ROBERTO BOLZANI (Presidente)
PROF. SSA ELENA TROMBINI
DOTT.SSA DANIELA ROSSETTI
DOTT. MAURO FAVALORO
DOTT. RUBEN LAZZERINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 Il ruolo delle emozioni nello sviluppo dell’individuo: aspetti teorici e applicativi recenti.
TEMA n. 2 Teorie e applicazioni del metodo sperimentale in campo psicologico. (tema estratto)
TEMA n. 3 Il colloquio psicologico: teorie, tecniche e specificità in relazione all’ambito applicativo.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Il candidato illustri un progetto di prevenzione e intervento dei disturbi alimentari in età evolutiva.
PROVA n. 2 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
Tipologie di deficit cognitivi in età geriatrica: valutazione e progetti di intervento.
PROVA n. 3 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
Progettazione di intervento di prevenzione e contenimento dello stress lavoro-correlato con operatori sanitari in Reparti
ospedalieri ad alto rischio.
PROVA n. 4 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell’Età Evolutiva)
Il candidato illustri un progetto di intervento individuale e/o di gruppo per affrontare problematiche cognitive e emotive nei
disturbi dell’apprendimento all’interno di un Comprensorio scolastico.
PROVA n. 5 (ambito prevalente: Neuropsicologia)
Il trauma cranico: deficit cognitivi, comportamentali e problematiche emotive. Progettazione di intervento di riabilitazione e
di reinserimento sociale e lavorativo.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
TERZA PROVA SCRITTA
Prova 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità)
Il padre di Simone (S., 4 anni), richiede un appuntamento per le problematiche alimentari del figlio presso un Servizio ASL
dell’Unità Operativa che si occupa della fascia di età 0-5, specificando che S. si alimenta esclusivamente con dieta liquida
attraverso il biberon in cui i genitori inseriscono i cibi frullati.La psicologa dell’ASL fissa un primo colloquio con entrambi i
genitori. Emerge che la madre non è mai riuscita a introdurre cibi solidi poiché S, alla sola vista, li rifiutava. Attualmente il
bambino ne adduce come motivo il “non essere capace di masticare”. S. è nato prematuro ed è stato ricoverato in Terapia
Intensiva Neonatale per due mesi. S., che non è stato inserito all’asilo nido, frequenta il secondo anno di Scuola Materna
presso cui si reca volentieri, avendo instaurato buoni rapporti con i coetanei. A scuola, nel momento del pasto, consuma
esclusivamente yogurt e succhi di frutta. I genitori descrivono S. come un bambino particolarmente sensibile, intelligente e
tranquillo.
Il candidato descriva come impostare la consultazione psicologica e la metodologia impiegabile, formuli un’ipotesi
diagnostica e il progetto di intervento.
Prova 2 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva)
La Sig. ra F, impiegata di 56 anni, si rivolge a uno psicologo libero professionista su invio del proprio medico di base, a
causa di forti dolori diffusi muscoloscheletrici che compromettono lo svolgimento delle normali attività quotidiane e
lavorative. La Signora lamenta inoltre stanchezza persistente, disturbi del sonno, perdita di memoria e attenzione,
disinteresse nelle relazioni sociali. Tali aspetti sono comparsi, intensificandosi, dopo la menopausa (avvenuta da circa due
anni). La Signora F. attualmente vive con il marito e l’anziana suocera. L’unica figlia si è recentemente sposata trasferendosi
in un’altra città.
Il candidato imposti la consultazione psicologica, espliciti la metodologia valutativa, l’ipotesi diagnostica e la tipologia di
intervento
Prova 3 (ambito prevalente: Neuroscienze)
Il Sig. Mario Rossi di anni 77 è stato ricoverato presso un reparto di Neurologia per improvvisa comparsa di emiplegia agli
arti di destra e difficoltà all’eloquio. Una TAC encefalo eseguita in urgenza ha mostrato i primi segni di un’ischemia nel
territorio dell’arteria cerebrale media di sinistra.
Il candidato delinei i possibili deficit neuropsicologici del paziente e suggerisca un percorso diagnostico e riabilitativo per
uno di questi.
Prova 4 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
Nell’ambito di una grande Azienda manifatturiera si impone una riorganizzazione dello staff dirigenziale. L’Amministratore
Delegato deve proporre un nuovo direttore per l’attuale sede centrale, che avrà come primo compito la riduzione del
personale, e un direttore per la nuova filiale che verrà aperta in una zona su cui l’Azienda intende espandersi. Egli deve
scegliere tra i tre membri dello staff dirigenziale, tutti in possesso di eccellenti profili professionali. Per tali scelte
l’Amministratore Delegato decide di avvalersi della consulenza di uno Psicologo, a cui richiede di produrre entro 15 giorni il
piano di lavoro per la scelta dei direttori che dovrà essere portata a termine entro un mese. L’Amministratore Delegato
precisa che intende mantenere i tre dirigenti nello staff dirigenziale dell’Azienda, poiché hanno dimostrato ottime capacità di
lavoro di squadra, ed esprime il timore che la nuova riorganizzazione possa generare conflitti.
Il candidato illustri un progetto che risponda al mandato ricevuto.
Prova n. 5 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica/dell'Età Evolutiva)
L’Assistente Sociale del Distretto di una ASL attiva lo Psicologo, che collabora per sei ore alla settimana con il Servizio
Sociale, segnalando il seguente caso: l’insegnante referente di una seconda classe di una scuola media inferiore si è rivolta al
Servizio Sociale dopo aver appreso da un allievo che Alessia (assente da scuola da dieci giorni) è stata protagonista di uno
scontro fisico fuori dalla scuola con una compagna. Il motivo (ampiamente noto all’interno della scuola) sarebbe la scoperta,
da parte di Alessia, che la sua “amica” ha diffuso in internet una sua foto fortemente provocante scattata tra loro per
“gioco”. La foto è accompagnata da didascalia offensiva. L’Assistente Sociale aggiunge che Alessia è conosciuta al Servizio
in quanto bambina adottata all’età di cinque anni e accompagnata per due anni, con esito positivo, nel percorso di
integrazione.
Il candidato illustri le modalità con cui intende acquisire maggiori conoscenze sulla situazione per produrre una valutazione
psicologica complessiva e indichi gli interventi più idonei che potrebbero essere attuati in relazione ai problemi emergenti.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
Anno 2012
Seconda Sessione
Commissione:
PROF. MAURIZIO CODISPOTI (Presidente)
PROF. SSA MIRANDA OCCHIONERO
DOTT.SSA DANIELA ROSSETTI
DOTT. MAURO FAVALORO
DOTT. RUBEN LAZZERINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 Principi e modelli della memoria: il candidato/a ne illustri sinteticamente gli sviluppi recenti attraverso un
confronto dei diversi ambititi di ricerca.
TEMA n. 2 Il/La Candidato/a illustri i principali modelli dell’attenzione, descrivendo le ricerche più rilevanti e
confrontando i diversi ambiti di ricerca.
TEMA n. 3 Il/La Candidato/a illustri i principali modelli delle emozioni, descrivendo le ricerche più rilevanti e
confrontando i diversi ambiti di ricerca.
SECONDA PROVA SCRITTA
Prova n. 1
Il candidato descriva i possibili deficit cognitivi e comportamentali che possono manifestarsi nelle varie forme di demenza,
e delinei un progetto di intervento volto al recupero funzionale e al reinserimento sociale di un paziente con demenza
frontotemporale.
Prova n. 2
In una città di provincia si è riscontrato, negli ultimi 5 anni, un notevole incremento di comportamenti a rischio di devianza
e di uso di stupefacenti in età adolescenziale, episodi che hanno interessato ragazzi che frequentano le scuole superiori di
secondo grado. La/Il candidata/o immaginando di essere stato incaricato dal responsabile del distretto Azienda USL, illustri
un progetto di intervento, che l’amministrazione comunale e la scuola possono attuare per affrontare questa criticità.
Prova n. 3
La/Il candidata/o illustri le fasi di progettazione di un intervento finalizzato alla prevenzione della dipendenza da Internet
richiesto dal responsabile di un consultorio familiare dopo numerose segnalazioni da parte dei genitori.
Prova n. 4
La cooperativa sociale IDEA si occupa di servizi di comunità nell'area della salute mentale. Ospita soltanto minori con
disabilità psichiche. Realizza interventi integrati di riabilitazione del disagio mentale in collaborazione con le famiglie, i
dipartimenti di salute mentale ed i servizi territoriali sociali con carattere di residenzialità. La comunità per adeguamento
normativo impianti decide una completa ristrutturazione degli edifici e dei nuclei residenziali. Lo psicologo viene coinvolgo
in una progettazione partecipativa al fine di migliorare il contesto ambientale relativo alle residenze per i soggetti ospiti della
comunità, agli spazi comuni, agli spazi terapeutici, alla sicurezza, alla comunicazione fra soggetti ospiti e staff, alla
comunicazione fra soggetti ospiti fra di loro, al benessere complessivo degli ospiti e dello staff della cooperativa. Il candidato
delinei un progetto di intervento psico-ambientale da presentare alla direzione della cooperativa sociale.
Prova n. 5
La Direzione del Personale di WAW, un'importante azienda che si occupa di commercializzare elettronica di consumo, vi ha
chiamato come psicologo del lavoro a redigere un progetto di selezione del personale per il responsabile di un nuovo punto
vendita. WAW è un'organizzazione molto dinamica, in forte crescita che punta ad un pubblico giovane ed appassionato di
tecnologia; al momento ha una rete formata da 32 punti vendita, distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Il dirigente del personale che vi ha contattato dichiara di voler inserire una persona che condivida perfettamente lo spirito
dell'azienda, capace di sviluppare al meglio il punto vendita, gestendo collaboratori molto affiatati che possano offrire servizi
qualitativamente elevati ai clienti. Il nuovo responsabile dovrà partecipare attivamente anche alla messa in opera del nuovo
negozio.
Il/la candidato/a illustri il progetto che soddisfi la richiesta della committenza.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
TERZA PROVA SCRITTA
Prova 1
La signora Gelmini di anni 60 è stata ricoverata presso un reparto di Neurologia a causa di una lesione traumatica che
interessa il lobo parietale destro. La paziente presenta una ridotta tendenza nel prestare attenzione agli stimoli presentati
nell'emicampo controlesionale, nonché allo spazio corporeo anch'esso opposto alla sede cerebrale della lesione.
Il/la candidato/a delinei ulteriori approfondimenti a livello cognitivo, e indichi le linee generali d’ intervento psicologico e
riabilitativo.
Prova 2
Alfa è una famosa azienda metalmeccanica che conta circa 100 dipendenti. La direzione del personale vi contatta perché,
negli ultimi 12 mesi, in alcuni settori (ad esempio quello della produzione e quello del magazzino), vi è stato un aumento sia
dell'assenteismo che della conflittualità interna tra colleghi, tanto da incidere in modo significativo sulla produttività. In
particolare nelle ultime settimane si è assistito al fatto che tutti e quattro i componenti di una squadra del settore produzione
non si sono presentati al lavoro negli ultimi due lunedì mattina. Tre dipendenti del magazzino, dopo una serie di diverbi
inerenti chi doveva svolgere alcuni compiti, si sono recati presso la direzione del personale chiedendo di essere spostati ad
altro reparto. Il/la candidato/a indichi:
a) quali ritiene essere i nuclei problematici del caso;
b) se ritiene utile e sufficienti gli elementi presentati, se farebbe o no ulteriori approfondimenti e come;
c) provi a delineare le linee generali di intervento.
Prova 3
“Sei casi di bullismo in quattro mesi in tre diverse scuole medie del Distretto, bisogna fare qualcosa!”, vi sta dicendo il
responsabile dell’unità operativa del Distretto dell’Azienda Usl in cui lavorate, “ e due sono ragazzine”, aggiunge. “C’è un
gran clima di allarme tra i genitori e le insegnanti e non si capisce se sono più sconvolti i bambini che ne sono stati vittime
ed i loro genitori , od i genitori che hanno scoperto che i loro figli sono dei violenti. Finora queste situazioni sono state
distribuite tra i due tuoi colleghi e le tre assistenti sociali dell’ASP …a te chiedo un progetto che si muova su due piani: un
intervento di prevenzione del bullismo da proporre alle tre scuole e un intervento per costituire un gruppo di mutuo aiuto
tra le persone coinvolte , vedi tu se è il caso di indirizzarlo ai genitori od ai ragazzini …naturalmente non posso darti risorse
esterne .Per presentare questo progetto hai dieci giorni di tempo. Per realizzarlo potrai impegnare sei ore alla settimana.
L’Asp mi ha comunicato che per questa iniziativa potrà rendere disponibile un assistente sociale per quattro ore alla
settimana…”
Immaginando di esser lo psicologo coinvolto in questa situazione, il candidato illustri come intende dare concretezza alla
indicazioni ricevuta dal responsabile. In particolare:
- come pensa di utilizzare i dieci giorni di tempo a disposizione per elaborare il progetto in relazione alla necessità di
acquisire gli elementi che gli posso essere utili e di stabilire gli opportuni contatti con i soggetti che potranno essere coinvolti
nel progetto;
- quali pensa possano essere gli elementi centrali del progetto di prevenzione da realizzarsi e le forme concrete che esso
potrà prendere;
- le considerazioni che lo portano ad individuare i soggetti target del gruppo di mutuo aiuto e il modo in cui tale gruppo
potrà essere avviato e condotto.
Prova 4
Quella che vi sta davanti è la signora Pasotti. La signora vi ha chiamato al telefono due giorni fa, molto agitata, dicendo che
aveva bisogno urgentemente di un appuntamento. Lei e suo marito hanno fatto l’indagine psicosociale per adottare un
bambino presso il vostro Servizio con un altro collega che poi si è trasferito . Circa tre o quattro mesi fa avete ricevuto una
comunicazione del Tribunale per i Minorenni dove si comunicava che la coppia aveva adottato una bambina brasiliana di 8
anni cui avevano cambiato il nome in Maria Cristina. Il tribunale ricordava che entro un anno avrebbe dovuto essere inviata
una relazione di aggiornamento . Non vi siete attivati subito, un po’ perché presi dal lavoro, un po’ perché le coppie di solito
hanno piacere di presentarsi per fare conoscere il figlio adottivo. La signora, che ora si è presentata da sola, si dice
preoccupatissima per il fatto che la bambina ha degli atteggiamenti marcatamente sessualizzati verso il marito, mentre
mostra nei suoi confronti un atteggiamento spesso di sfida . Dice che la cosa la imbarazza molto e non sa come affrontarla .
Le dà un po’ fastidio che il marito minimizzi la cosa. La bambina è stata inserita in una scuola privata e sembra impadronirsi
rapidamente della lingua, ma ha delle gravi difficoltà in matematica. A partire da queste informazioni
- descrivete il percorso di conoscenza dell’andamento dell’esperienza adottiva, anche ai fini di relazionare al Tribunale per
i Minorenni
- costruite un percorso per approfondire ed eventualmente affrontare il problema portato dalla madre adottiva
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
Prova 5
Una bambina di terza elementare è stata inviata a lei perché le insegnanti rilevavano serie difficoltà nella scrittura e nella
lettura. Inoltre , emergono chiare difficoltà a rimanere concentrata durante tutte le attività scolastiche. I familiari e le
insegnanti non riportano altri problemi di natura cognitiva. Il/La Candidato/a delinei:
1. quali competenze valutare e quale assessment intende mettere in atto
2. la formulazione di un progetto di intervento
Anno 2013
Prima Sessione
Commissione:
PROF. MAURIZIO CODISPOTI (Presidente)
PROF. SSA MIRANDA OCCHIONERO
DOTT.SSA GABRIELLA GALLO
DOTT. SERGIO MORDENTI
DOTT. RUBEN LAZZERINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 Il/La Candidato/a illustri le principali forme di apprendimento, descrivendo le ricerche e i modelli più
rilevanti.
TEMA n. 2 La psicologia della percezione: il candidato/a illustri le principali tematiche e le ricerche più rilevanti.
TEMA n. 3 Il/La Candidato/a illustri la psicologia delle emozioni, descrivendo le ricerche più rilevanti e i diversi ambititi di
ricerca.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
Una piccola città si è trovata ad affrontare alcuni episodi di violenze omofobe. Il sindaco interpella uno psicologo per
progettare un possibile intervento di prevenzione. Il candidato delinei gli obiettivi e le fasi di un progetto di prevenzione.
PROVA n. 2
Una direzione scolastica mette a bando un progetto per agevolare una maggiore integrazione fra gli studenti all’interno delle
classi elementari del proprio plesso, tenuto conto della cospicua ed eterogena presenza di diverse etnie. Il candidato sviluppi
un progetto di intervento.
PROVA n. 3
Una casa di riposo commissiona ad uno psicologo la realizzazione di un progetto per il mantenimento delle abilità
mnemoniche rivolto ai propri ospiti residenti, tenuto conto del deterioramento cognitivo dell’anziano. Il/La Candidato/a
delinei gli obiettivi e le fasi di un progetto di intervento.
PROVA n. 4
Il/la candidato/a delinei un progetto di intervento per la promozione del benessere organizzativo in un reparto ospedaliero
di oncologia pediatrica, indicando gli obiettivi da raggiungere, e gli strumenti da utilizzare.
PROVA n. 5
Il/La Candidato/a, dopo aver brevemente descritto le principali problematiche cognitive ed emozionali conseguenti ad una
lesione frontale, delinei un progetto di intervento volto al recupero funzionale e al reinserimento sociale e lavorativo.
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PROVE D’ESAME
TERZA PROVA SCRITTA
PROVA n.1
Giorgia ha 10 anni e frequenta la 5° elementare. I genitori hanno in corso una separazione molto conflittuale, il padre non
vive più con la famiglia già da qualche tempo. Gli insegnanti rilevano nell’ultimo periodo molte difficoltà di Giorgia a
mantenere la concentrazione e l’attenzione in classe, una grande fatica a rimanere seduta nel proprio banco, difficoltà a
seguire la lezione e un modo invadente di entrare in relazione con i propri compagni. Per tali ragioni viene da loro
consigliata una consulenza psicologica per comprendere meglio le difficoltà di Giorgia. Il/La candidato/a illustri le modalità
con cui intende acquisire maggiori conoscenze sulla situazione per produrre una valutazione psicologica complessiva, e
indichi gli interventi più idonei che potrebbero essere attuati.
PROVA n. 2
Il signor Luigi, 71 anni, dopo la morte della moglie sembra aver subito un grave deterioramento cognitivo, principalmente a
carico della memoria a breve termine, spesso dimentica il pagamento delle bollette, non si reca agli appuntamenti con i
medici. Durante i colloqui iniziali mostra invece una buona conservazione della memoria a lungo termine, riporta diversi
episodi dell’infanzia e dei primi anni di matrimonio. Ha inoltre notevolmente ridotto gli incontri con gli amici e gli
spostamenti in auto, motivando ciò con il fatto che non si sente più sicuro alla guida. I figli da molto tempo si sono trasferiti
con le famiglie in altre città e riferiscono, durante il colloquio con lo psicologo, un graduale ma progressivo dimagrimento
del padre. Il/La candidato/a illustri le modalità con cui intende acquisire maggiori conoscenze sulla situazione per produrre
una valutazione psicologica complessiva, e indichi gli interventi più idonei che potrebbero essere attuati.
PROVA n. 3
Il signor Aldo, un operaio specializzato di 51 anni, viene inviato dal medico curante ad una visita specialistica presso il
Centro di Salute Mentale di riferimento dopo un lungo periodo di cassa integrazione, ed il successivo licenziamento. Sposato
con Laura, il signor Aldo è padre di due figli di 11 e 13 anni. Da quando ha perso il lavoro, l’uomo dorme fino a
mezzogiorno, spesso beve e a volte, quando torna a casa ubriaco, diventa irascibile e litiga con la moglie anche davanti ai
bambini. Il paziente è in preda ad una grande disperazione, anche quando è sobrio. Il/La candidato/a individui gli eventuali
approfondimenti diagnostici necessari e provi a delineare le linee generali di intervento.
PROVA n. 4
Il signor Mario, 31 anni, dopo un incidente in moto per il quale ha subito diversi interventi chirurgici e riportato un trauma
cranico, viene indirizzato allo psicologo del servizio di neuropsicologia. Durante il colloquio, il signor Mario riferisce di aver
riscontrato diverse difficoltà di concentrazione, attenzione e blando rallentamento psicomotorio. La convivente descrive
inoltre alterazioni dello stato emotivo e del comportamento del signor Mario, scarsa iniziativa, apatia, disturbi della memoria,
e scarsa attenzione all’ igiene quotidiana. Un primo esame cognitivo non mette in evidenza disturbi intellettivi generali, né
alterazioni delle funzioni linguistiche, e prassiche. Il/La candidato/a illustri le modalità con cui intende acquisire maggiori
conoscenze sulla situazione per produrre una valutazione psicologica, e indichi gli interventi più idonei che potrebbero
essere attuati.
PROVA n. 5
La direzione del personale di una grande azienda (400 dipendenti) vi contatta perché, negli ultimi 8 mesi, in alcuni settori, vi
è stato un aumento della conflittualità interna tra colleghi, che per il momento non sembra incidere in modo significativo
sulla produttività. Nelle ultime settimane si è assistito al fatto che numerosi componenti di un reparto, dopo una serie di
diverbi, si sono recati presso la direzione del personale chiedendo di essere spostati ad altro reparto. Il/la candidato/a
indichi:
a) quali ritiene essere i nuclei problematici del caso;
b) se ritiene utile e sufficienti gli elementi presentati, o se farebbe ulteriori approfondimenti e attraverso quali modalità;
c) provi a delineare le linee generali di intervento.
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
Anno 2013
Seconda Sessione
Commissione:
PROF. MAURIZIO CODISPOTI (Presidente)
PROF. SSA MIRANDA OCCHIONERO
DOTT.SSA GABRIELLA GALLO
DOTT. SERGIO MORDENTI
DOTT. RUBEN LAZZERINI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 Il/La Candidato/a illustri l’architettura della memoria, descrivendo le ricerche e i modelli più rilevanti.
TEMA n. 2 Il/La Candidato/a illustri la psicologia delle emozioni, descrivendo le ricerche più rilevanti e i diversi ambiti di
ricerca.
TEMA n. 3 Il/La Candidato/a illustri il metodo sperimentale, con particolare riferimento ai diversi tipi di validità.
SECONDA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
La direzione scolastica di un istituto di media superiore, viste le recenti preoccupazioni dei genitori, ha inserito nel Piano
dell’Offerta Formativa un progetto d’intervento sulle problematiche dell’adolescente, in particolare sui comportamenti
provocatori a sfondo sessuale, e di molestie perpetrate attraverso internet (cyber stalking), che sono stati denunciati da alcuni
studenti allo sportello di ascolto psicologico della scuola stessa. Il/la candidato/a illustri il progetto d’intervento, delineando
gli argomenti che hanno guidato le scelte effettuate.
PROVA n. 2
Il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale chiede la realizzazione di un progetto di sostegno per i familiari di persone
seguite dai Centri di Salute Mentale del territorio. Il/la candidato/a illustri il progetto d’intervento, delineando gli argomenti
che hanno guidato le scelte effettuate.
PROVA n. 3
Un’Azienda di servizi di grandi dimensioni, a seguito del periodo di grave crisi economica, decide una riorganizzazione del
personale attraverso la rilevazione e l’analisi delle competenze professionali dei propri dipendenti. Il/la candidato/a illustri il
progetto d’intervento, delineando gli argomenti che hanno guidato le scelte effettuate.
PROVA n. 4
Una società che si occupa di Servizi Aereoportuali, ha richiesto ad uno studio associato di psicologi di progettare un
intervento volto a migliorare l’efficienza della turnazione degli operatori che si occupano del controllo dei bagagli. Il/la
candidato/a illustri il progetto d’intervento, delineando gli argomenti che hanno guidato le scelte effettuate.
PROVA n. 5
Il Responsabile di un reparto di traumatologia richiede ad uno studio associato di psicologi la progettazione di un intervento
di riabilitazione, reinserimento sociale e lavorativo per giovani che hanno subito un trauma cranico a seguito di incidente
stradale, tenendo conto degli eventuali deficit cognitivi, comportamentali e problematiche emotive. Il/la candidato/a illustri
il progetto d’intervento, delineando gli argomenti che hanno guidato le scelte effettuate.
TERZA PROVA SCRITTA
PROVA n. 1
Carlo, un ragazzo di 19 anni alto e molto magro, viene accompagnato dai genitori presso il Centro di Salute Mentale di
riferimento perché preoccupati dei comportamenti del figlio negli ultimi sei mesi: ha smesso di uscire con gli amici, se ne sta
spesso ritirato in camera sua, con i genitori e la sorella comunica lo stretto necessario. Mangia poco, spesso la notte non
dorme e il mattino dopo non riesce ad andare a scuola. Ripetente, Carlo è un ragazzo che ha sempre fatto un po’ fatica negli
studi ed ha sempre avuto un carattere timido e riservato, ma non si era mai comportato così: i genitori dicono di vederlo
“cambiato”, come se fosse sempre “assente”, “in un altro mondo”. Al colloquio il ragazzo si presenta con le cuffie dell’i-pod
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PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
nelle orecchie e gli occhiali da sole anche se è quasi sera. A stento riesce a dire che “le cose non sono più le stesse” e che fa
molta fatica a dormire. Il/La Candidato/a delinei un possibile percorso diagnostico e d’intervento.
PROVA n. 2
Ad un Centro di valutazione neuropsicologica viene chiesta la consulenza da parte di una compagnia assicurativa per la
valutazione neuropsicologica e funzionale di un paziente che, a seguito di un incidente stradale, ha riportato politraumi, tra i
quali anche quello cranico. Il paziente riferisce di percepire un soggettivo calo della prestazione attentiva e mnemonica che
lo renderebbero più insicuro ed ansioso rispetto alla prossima ripresa lavorativa. Il/La Candidato/a delinei un possibile
percorso diagnostico e d’intervento.
PROVA n. 3
Silvio, 80 anni, dopo la morte della moglie sembra aver subito un grave deterioramento cognitivo, principalmente a carico
della memoria, spesso dimentica scadenze importanti, non si reca agli appuntamenti con i medici. Durante i colloqui mostra
una discreta lucidità e capacità di ragionamento, riporta diversi episodi dell’infanzia e dell’adolescenza. Ha inoltre
notevolmente ridotto gli incontri con gli amici, motivando ciò con il fatto che si irrita facilmente e si sente a disagio. I figli da
molto tempo hanno ridotto le visite, in quanto vivono in altre città, e riferiscono, durante il colloquio con lo psicologo, che
il padre mostra spesso uno sguardo assente e confonde la dimensione temporale degli eventi. Il/La Candidato/a delinei un
possibile percorso diagnostico e d’intervento.
PROVA n. 4
Una grande azienda siderurgica, anche a seguito di una ristrutturazione dell'area produzione, nell'ultimo periodo ha registrato
un aumento dei mancati incidenti, degli incidenti ed infortuni dei dipendenti su una determinata linea produttiva, nonostante
gli standard di sicurezza siano costantemente controllati.
La Direzione dello stabilimento, aveva inoltre già rilevato, sulla stessa linea, una crescente incidenza di assenteismo,
insicurezza e disturbi di varia natura tra cui irritabilità, insonnia, affaticamento tra gli operai. In ottemperanza inoltre alla
recente normativa di rilevazione dello "stress e lavoro correlato" contatta una équipe di esperti psicologi per attuare una
valutazione di tali fattori ed in particolare la progettazione di interventi finalizzati a limitare possibili effetti negativi più
duraturi. Il/La Candidato/a delinei quindi un eventuale progetto che risponda agli obiettivi:
1. rispondere all'emergenza;
2. approfondire le ragioni del fenomeno;
3. intervenire per evitare/limitare gli effetti riscontrati. (LAVORO)
PROVA n. 5
Un ragazzo di 14 anni, con diagnosi di DDAI composito (disturbo di attenzione e iperattività), QI 100, (valutato l’ultima
volta all’inizio della I media), deve essere inserito nella scuola secondaria. Per Fabio è già stato attivato un intervento
psicologico negli anni della scolarizzazione precedente, che hanno ottenuto un miglioramento nell’inibizione di
comportamenti impulsivi.
Il/la candidato/a indichi gli strumenti di assessment e d’intervento che ritiene più idonei per attivare un progetto di “rete”
che permetta al ragazzo il proseguimento degli studi e il contenimento dei comportamenti sociali a rischio.
Anno 2014
Prima Sessione
Commissione:
PROF.SSA FIORELLA GIUSBERTI (Presidente)
PROF. SSA ROBERTA LORENZETTI
DOTT.SSA ALICE ALTINI
DOTT.SSA CINZIA SGARBI
DOTT. STEFANO PASQUI
PRIMA PROVA SCRITTA
TEMA n. 1 Ragionamento e problem solving: il candidato/a ne illustri i principali nuclei teorici e le ricerche più rilevanti.
TEMA n. 2 Immaginazione e rappresentazione della conoscenza: il candidato/a ne illustri i principali nuclei teorici e le
ricerche più rilevanti.
TEMA n. 3 La misurazione in psicologia: il candidato/a ne illustri gli aspetti e i metodi più rilevanti.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
Professione riformata dal DPR 328/2001
PROVE D’ESAME
SECONDA PROVA SCRITTA
Argomento 1. (ambito prevalente: Neuropsicologia)
II/la Candidato/a evidenzi brevemente i principali disturbi cognitivi e comportamentali conseguenti ad un trauma cranico
ed i passaggi necessari alla diagnosi. Inoltre, descriva un progetto riabilitativo complesso per il recupero dei possibili deficit,
finalizzato al reinserimento lavorativo e sociale del paziente
Argomento 2 (ambito prevalente: Psicologia Cognitiva Applicata)
La Comunità Europea ha investito fondi per ridurre la percentuale degli incidenti stradali e i conseguenti rischi per la vita.
Il/la Candidato/a elabori un progetto di ricerca mirato a individuare quali fattori possono influire sui livelli di attenzione e
vigilanza nella guida.
Argomento 3 (ambito prevalente: Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
II/la Candidato/a progetti un intervento con lo scopo di: a) affrontare lo stato di stress del personale di una struttura per
portatori di handicap; b) di mantenere un sufficiente livello di benessere per il medesimo personale. La struttura è
composta di una sezione diurna e di una residenziale che tendono a fare vita separata. Il personale consta di 20 operatori, 2
paramedici, 2 amministrativi, 2 coordinatori e 1 dirigente, per complessive 27 persone.
Argomento 4 (ambito prevalente: Psicologia Scolastica e Comunità)
Il dirigente scolastico di un istituto superiore chiede di formulare un progetto volto all'intervento di prevenzione di
comportamenti derivati dall'uso di sostanze stupefacenti e alcool.
Argomento 5 (ambito prevalente: Psicologia Clinica)
Un adolescente di 16 anni, senza problematiche manifeste, si è tolto la vita. la famiglia, composta da madre, padre, un
fratello di 18 anni e una sorella di 11 anni, chiede aiuto. Il/la Candidato/a predisponga un progetto di intervento psicologico
mirato a soddisfare la richiesta della famiglia.
TERZA PROVA SCRITTA
Tema 1 (Psicologia delle Organizzazioni e dei Servizi)
Preoccupate per la incontrollata espansione delle attività legate al gioco compulsivo, alcune amministrazioni e alcune
associazioni intendono intervenire sia nell'aiuto alle famiglie di giocatori compulsivi, sia nell'intervento diretto con gruppi di
giocatori anonimi. Si chiede al candidatola di specificare quali percorsi e quali azioni intenderebbe attivare per rispondere a
questa pressante richiesta.
Tema 2 (Psicologia Clinica)
Giacomo ha 30 anni, è un medico neo-specializzato in oncologia pediatrica, ed è stato assunto da qualche mese nell'ospedale
del suo paese. Nonostante abbia scelto questo ramo per passione e nonostante la sua preparazione sia ottima, da un mese sta
vivendo un momento di grande crisi esistenziale: è demotivato al lavoro, ha frequenti crisi di panico, e recentemente è stato
denunciato dal padre di un bambino, perché, sostiene il padre, non sarebbe intervenuto in modo corretto durante una crisi di
epilessia del proprio figlio.
Le indagini lo hanno scagionato completamente, ma anche questo esito non ha migliorato il suo stato d'animo. La sua vita
privata non presenta, apparentemente, alcun problema, e le sue condizioni economiche sono buone. Tuttavia evidenzia anche
disturbi del sonno, dell'alimentazione e tendenza al ritiro sociale.
Il candidato/a immagini di essere lo psicologo a cui Giacomo si è rivolto per chiedere aiuto e proponga un'indicazione
diagnostica, proponendo gli approfondimenti e le modalità attraverso le quali effettuate una diagnosi. Indichi inoltre un piano
motivato d'intervento, specificandone i possibili obiettivi.
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ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI
PSICOLOGO
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PROVE D’ESAME
Tema 3 (Psicologia Cognitiva applicata)
Roberto e Sandra, sposati da 15 anni, hanno deciso di separarsi a causa di una nuova relazione che Sandra ha iniziato con un suo
collega di lavoro. La separazione è molto conflittuale e non riescono ad accordarsi sulla gestione dei loro due figli, Anna, di 3anni,
e Mario, di 8anni. I due bambini vivono con la madre, e il padre li vede durante il fine settimana, ogni 15 giorni, oltre che un
pomeriggio ogni settimana. Il padre, molto insoddisfatto di questa situazione, ha chiesto al giudice di potere passare più tempo
con i propri figli, sostenendo che Sandra li trascura, a causa della sua nuova relazione. Il giudice ha chiesto ad un consulente
tecnico, psicologo, di valutare:
1) le capacità genitoriali di Roberto e Sandra
2) la loro relazione con i bambini
3) se i bambini risentono della conflittualità dei genitori
Il candidato/a illustri come intende procedere e con quali strumenti ritiene opportuno intervenire per fornire una risposta
adeguata al giudice.
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PROVE D’ESAME
Tema 4 (Psicologia Scolastica e di Comunità)
G. è un ragazzo di 14 anni, che è stato bocciato in I liceo scientifico e viene portato dalla madre in consultazione dallo psicologo
scolastico, alfine di una decisione da prendere per il futuro. I genitori di G. sono divorziati, il ragazzo vive con la madre, ma vede
il padre nei fine settimana e nei periodi di vacanza. La madre è commessa presso un negozio di abbigliamento, cerca di seguire il
figlio e di pianificare tutti i suoi momenti della giornata, per aiutarlo ad organizzare le ore di studio: vorrebbe infatti che si
concentrasse solo su questo e tralasciasse qualunque attività extra-scolastica.
Il padre, che fa il rappresentante di commercio, viene descritto dalla madre come una persona inconcludente e con la testa fra le
nuvole:anche lui, però, segue il figlio con sollecitudine e ha un buon rapporto con lui. Sembra più tollerante e accondiscendente
della madre.
Sulla base di quanto esposto, il candidato, in quanto psicologo scolastico, illustri, in modo sintetico:
1) quali ipotesi si possono fare per spiegare i problemi del ragazzo
2) quali informazioni o quali strumenti diagnostici sarebbero necessari per formulare le ipotesi
3) quali indicazioni si potrebbero dare per la scelta scolastica
4) il tipo di intervento ritenuto più idoneo
Tema 5 (Neuropsicologia)
Roberto, un ragazzo di 34 anni, ha subito un incidente in bicicletta, con un danno assonale diffuso con esiti,
prevalentemente, di tipo frontale. In anamnesi già presente idrocefalo e con lievi difficoltà motorie che, comunque, gli
permettevano di svolgere lavori manuali. Prima di iniziare la fase riabilitativa è necessaria una valutazione neuropsicologica
adeguata.
Il candidato/a illustri:
. 1. un piano di intervento indicando gli strumenti che ritiene opportuno utilizzare per approfondire il quadro clinico
motivandone la scelta;
2. le linee essenziali del programma di riabilitazione in riferimento al quadro funzionale rilevato
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