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ANTONELLA RAVAGLI
(Faenza, 1963)
Antonella Ravagli è nata a Faenza nel 1963. Dopo gli studi presso l'Istituto Statale d'Arte per la
Ceramica «Gaetano Ballardini» di Faenza, si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1986,
seguendo il Corso di Pittura del prof. Concetto Pozzati e discutendo una tesi sull'«Artescrittura».
Diversi i riconoscimenti che comincia ben presto a ricevere per la sua produzione artistica; tra questi:
IV° Premio al II° Concorso Nazionale di Reggio Calabria (1981); Premio Speciale Alcoa (Aluminium
Company of America) (1982); Primo Premio ex-aequo "Giovani e Materia. Ricerca e Tendenza" Firenze
(1993); Menzione di merito per segnalazione di Enzo Mari, al primo Concorso della Ceramica di Nove
VC (1998); Premio Associazione Amici del Museo, 51° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di
Faenza (1999); Menzione d'Onore Premio Camera dei Deputati per il 150° dell'Unità d'Italia, con
pannello in ceramica "L'Italia nei Secoli" realizzato assieme ad Antonia Campi (2011).
Viene ammessa al Concorso Internazionale delle Ceramiche di Faenza negli anni: 1982, '84, '86, '87,
'89, '91, 99.
Nel 1988 è invitata dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza per un intervento "Work in
progress" al laboratorio munariano "Giocare con l'Arte». Dal 2005 al 2008 riceve l'incarico dai Musei
Civici di Pesaro a tenere dei corsi d’aggiornamento rivolti a educatori museali, operatori culturali e
docenti. Nel 2006, è invitata dagli Amici della Ceramica di Urbania a tenere una conferenza dedicata
alla “Ceramica contemporanea” ed un corso di formazione sulla “Ceramica ad Arte”.
Nel 1990 e per diversi anni collabora con l'architetto Giovanni Sangiorgi nella realizzazione di progetti
di «Arteindustria» tra cui l'installazione ad Artefiera con Cerdomus 1994 e l'installazione di ceramica e
luci in collaborazione con design Guzzini.
La sua attività viene recensita e citata in riviste e cataloghi di settore tra cui: «Ceramics Montly» (1984),
«K - International Ceramics Magazine» (1988), «Quaderni del Laboratorio di Giocare con l'Arte» Museo
Internazionale delle Ceramiche in Faenza (1989), "Interni” (1992), "Ville & Casali” (1993), "Ca-Ceramica
Architettura" (1993), "D'A-Rivista d'Artigianato" (1993), "A-Artigianato" (1994, 1998), «I quaderni
dell’Emilceramica» (1997), “Ca-Ceramica Architettura” (2000), “Sette sere” (2003), “Ceramica
Moderna e antica” (2004), “Flash Art“ (2005), “Il resto del Carlino” edizione Marche e Romagna
(2005), “Ceramica informazione” (2006), “Report” Rivista dei Musei Civici di Pesaro (2006), Dieci
anni. Pescheria” Centro Arti Visive Pescheria Pesaro (2007); ; “Novecento Ceramiche Italiane” a cura
di E. Gaudenzi (2009); Repubblica (2011); Il Corriere della Sera (2011); Elle (2013).
Del suo lavoro si sono occupati diversi studiosi e intellettuali tra cui Eduardo Alamaro, Bruno Bandini,
Sandro Bassi, Jean Blanchaert, Gian Carlo Bojani, Ildebrando Bondi, Elisabetta Bovina, Claudio
Cerritelli, Santa Cortesi, Gloria Cosi, Silvana Costa, Philippe Daverio, Tiziano Dalpozzo, Oscar
Dominguez, Viola Emaldi, Roberta Fiorini, Elena Gaudenzi, Emanuele Gaudenzi, Rolando Giovannini,
Stefania Gori, Luigi Lambertini, Francesco Liverani, Alberto Mingotti, Anty Pansera, Marilena Pasquali,
Concetto Pozzati, Josune Ruiz De Infante, Gregorio Scalise, Marcello Venturoli, Matteo Zauli.
Nel 1993 realizza per Alpa Magicla Edizioni 140 pezzi unici in ceramica intitolati "Pagine" ed
appartenenti ad una collezione di libri-oggetto che viene poi esposta a: Faenza alla Biennale
Internazionale della Ceramica nel 1993, a Bologna all'Artefiera del 1994 e a Prato al Museo Pecci nel
1994
Alcune sue opere sono conservate al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, nei Musei Civici
di Pesaro e nei Musei di Castelli, Urbania, Nove (Vc), S.Stefano di Camastra (Messina), Museo del Vino
a Torgiano (Pg), Galleria D’A, Torre dei Doganieri Sestri Levante, Museo della Ceramica di Cerro-Laveno,
Museo Civico di Lodi, Montecitorio - Roma (corridoio aula delle Giunte - Palazzo dei Gruppi
parlamentari).
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La sua personalità poliedrica l'ha portata a collaborare sin dal 1983 con alcune riviste del settore
ceramico e altre, tra le quali: «Ca - Ceramica Architettura», “Tile Fashion”, “Archaedilia”, “Ceramica
informazione”, «Ceramica Moderna e Antica» per la Faenza Editrice; «Faenza» bollettino del Museo
Internazionale delle Ceramiche in Faenza, «Amici dei Musei», periodico Fidam, edito a Firenze, «D’A.
D’Artigianato» Editrice Milo Vitorchiano VT, «Il Messaggero» quotidiano nazionale; "D'A" e "Ceramica
Moderna" Ediemme Edizioni. Suoi contributi critici compaiono in vari cataloghi di mostra tra cui "Alfonso
Leoni la progettualità del casuale" tenutasi nel 1993 a Faenza per le Esposizioni Internazionali della
Ceramica; “Faenza Deruta due realtà a confronto” tenutasi nel 1995 a Faenza per le Esposizioni
Internazionali della Ceramica; “L’arte nuoce gravemente alla salute”, personale di Gianfranco Morini a
Faenza del 2005; “Arte fresca non toccare”, personale di Gianfranco Morini a Buonconvento (Siena) del
2006; “Elogio dell’imperfezione”, personale Gianfranco Morini a Castelbolognese (Ravenna) del 2007;
“Il gran fuoco di Aligi Sassu” , Museo delle Ceramiche di Castelli d’Abruzzo del 2008; "Alfonso Leoni.
Sentimenti del gioco", Casa Raffaello, Urbino del 2011; "Artias", contributi critici per i 150 anni dalla
nascita; Senigallia e Faenza nel 2012.
E' curatrice della mostra dedicata ad Angelo Molignoni, tenutasi a Faenza (Centro Fieristico - Abitare
Oggi) nel 1994 e della relativa pubblicazione. Nel 1995 è tra i curatori della mostra “Faenza - Deruta.
Due realtà a confronto” allestita nel corso delle Manifestazioni Internazionali della Ceramica di Faenza
e a Vitorchiano (Vt). Nel 1998, per il Comune di Casola Val Senio cura la mostra dedicata a Omar
Sagrini. Nel 2011 è curatrice della mostra "Disegni" incentrata su grafiche inedite di Alfonso Leoni alla
Bottega Bertaccini di Faenza e nel 2013 "Alfonso Leoni. Tra sacro e profano" presso il Credito
Cooperativo Ravennate e Imolese di Faenza.
In diverse conferenze presenta la sua articolata attività di artista e pubblicista: nel 1989 al Centro
Formazione Professionale di Chiavari sul tema della "Ceramica Contemporanea";
nel 1991 all'ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Faenza sul tema "Scrivere per la ceramica.
Un'alternativa di lavoro"; nel 2004 all’Istituto Statale d’Arte “Mengaroni” di Pesaro, sul tema "Antonella
Ravagli; il percorso artistico"; nel 2007 a Urbania (PU) “Contaminazioni nell’arte”; nel 2009 Faenza,
Istituto d'Arte Ballardini “Artisti a contronto”; nel 2010 Faenza, Liceo Artistico Ballardini “Artisti si
cresce” relazione all'interno del convegno “L'arte siamo noi”; nel 2011 Faenza, Liceo Artistico Ballardini
“Ricerca e coerenza”. Nel 2006, col Patrocinio del Comune di Faenza, viene avviato un dibattito sul
suo lavoro intitolato “Antonella Ravagli. Un frammento tira l’altro; percorsi didattici e sociali nella
ceramica e nell’arte” con l'intervento di Gian Carlo Bojani (Direttore Musei Civici di Pesaro).
Dal 1996 al 2009 a Faenza, ha avviato, in collaborazione al Museo Internazionale della Ceramica in
Faenza, un laboratorio sperimentale rivolto agli anziani basato sulla didattica munariana per la grafica e
la ceramica. Si susseguono incarichi di docenza dai Comuni di Forlì e di Portico per i laboratori
munariani di ceramica rivolti alle scuole. Ancora dal 1996 collabora con l’Istituto Regionale Beni
Culturali di Bologna per un’indagine conoscitiva sull’artigianato ceramico; nel 2000 è pubblicata la
guida di cui è in parte curatrice.
Nel 1998 le viene assegnata la cattedra di Educazione Artistica; tuttora è insegnante di Arte e
Immagine presso la scuola Media Strocchi di Faenza. Nel 2006 entra a far parte del gruppo IRRE
(Istituto Regionale Ricerca Educativa) della regione Emilia Romagna per la sezione Educazione Artistica;
è tra gli autori dei Quaderni dei gruppi di ricerca USR e IRRE Emilia-Romagna editi da Tecnodid Editrice
(Napoli): “Arte. Ricerca sul curricolo e innovazione didattica” nel 2007; “Arte e Immagine” nel 2010.
Dal 2011, sotto l'egida di Anty Pansera, collabora con l'artista e designer Antonia Campi per la
realizzazione di pezzi unici firmati "Antò". Recentemente è reduce dalla mostra a Villa Necchi Campiglio
di Milano "Arte ceramica oggi in Italia" a cura di Jean Blanchaert con manufatti personali e opere
coprodotte Antò.
Mariateresa Chirico
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