De Gregori senza tempo con i suoi frammenti di storie
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De Gregori senza tempo con i suoi frammenti di storie
De Gregori senza tempo con i suoi frammenti di storie (giovedì 12 febbraio 2015) - Inviato da BP Testi a volte incomprensibili, o meglio, incompresi dai più ma che, plasmandosi sulla musica e facendosene plasmare, hanno posto De Gregori fin dall'inizio della carriera fuori dalle mode, restituendoci anche oggi canzoni indimenticabili, fuori dal tempo Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole ... Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi ... e Cesare perduto nella pioggia sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina ... Il mendicante arabo ha qualcosa nel cappello ma è convinto che sia un portafortuna In una recente intervista di Anna Bandettini su Repubblica.it «Ho scritto canzoni strane. Adesso ve le spiego», Francesco De Gregori dice: «... Alice per me è una specie di sfinge che guarda il mondo senza nessi consequenziali. Non è nemmeno chiaro se è lei la narratrice o io che scrivo... forse fuggire anche dal mondo della musica per cui ero uno strano». Testi a volte incomprensibili, o meglio, incompresi dai più ma che, plasmandosi sulla musica e facendosene plasmare, hanno posto De Gregori fin dall'inizio della carriera fuori dalle mode, restituendoci anche oggi canzoni indimenticabili, fuori dal tempo. La sua musica negli anni settanta fu subito amata da tutti, e le ragazze aggiungevano «quant'è bello». Personalmente lo ammiravo senza farne un idolo pop. Alcune notti lo incontrai, senza disturbarlo, in qualche cinema d'essay, quelli che oggi non ci sono più. Film d'autore all'ultimo spettacolo. Che meraviglia! Joan Baez (nessuno chieda chi è!) dal palco del Palasport raccontò di aver ascoltato in albergo una canzone italiana trasmessa dalla radio. «La voglio cantare» disse in italiano, e la cantò. Era La donna cannone: ... e con le mani amore per le mani ti prenderò e senza dire parole nel mio cuore ti porterò e non avrò paura se non sarò bella come dici tu e voleremo in cielo in carne ed ossa non torneremo più e senza fame e senza sete e senza ali e senza rete voleremo via... La donna cannone Il magico mix di musica e parole riesce in alcuni casi a rendere le canzoni senza tempo, solo perchè mi è tremata la mano a scrivere 'immortali'. De Gregori c'è riuscito più volte. Quei testi non sono storie, ma solo emozioni, suggestioni sparse in frammenti di storie. Storie che non debbono essere raccontate per intero, ci pensa la musica a farcele assorbire, a farle nostre e mai più abbandonarle. Di suggestione in suggestione, non so perchè, forse appunto seguendo le suggestioni, comunque approdo ad altri frammenti di storie, un altro classico imperdidile. Salty dog (testo tradotto) dei Procol Harum: Tutti in coperta, ci siamo disincagliati, sentii il capitano gridare. Controllate la nave, rimpiazzate il cuoco e nessuno si tiri indietro. Attraverso gli stretti, intorno a capo Horn: http://www.presspubblica.it - presspubblica - un nuovo giornalismo tra pubblico & privato Powered by Mambo Open Source Generated: 30 September, 2016, 00:29 quanto lontano possono volare i marinai? Un percorso tortuoso, un viaggio di tortura e nessuno fu risparmiato. Navigammo per zone sconosciute agli uomini, dove le navi tornano a casa per morire. Nessuna vetta invalicabile, nessuna foresta impenetrabile poteva sfidare l'occhio del nostro capitano. Allo scadere del settimo giorno di mal di mare siamo approdati. Una sabbia così bianca, un mare così blu, un posto nient'affatto terribile. Facemmo esplodere i cannoni, bruciammo l'albero maestro e remammo dalla nave fino sulla spiaggia. Il nostro capitano gridava, noi marinai piangevamo, le nostre lacrime erano lacrime di gioia. Ora molti mesi e molte estati sono trascorsi da quando abbiamo toccato terra. Un lupo di mare, questo marinaio! Le mie mani ve lo possono testimoniare. Salty dog http://www.presspubblica.it - presspubblica - un nuovo giornalismo tra pubblico & privato Powered by Mambo Open Source Generated: 30 September, 2016, 00:29