LA REGINA DELLE NEVI da H.C. Andersen
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LA REGINA DELLE NEVI da H.C. Andersen
con la co-produzione di OperaEstate Festival Veneto – Bassano del Grappa LA REGINA DELLE NEVI da H.C. Andersen Regia, coregrafie, video: Stefano Questorio Aiuto regia: Pippo Gentile Sviluppo multimediale: Monica Zucchetti Tecnico audio-luci: Simone Sonda Con: Pippo Gentile, Angela Graziani, Francesca Foscarini, Stefano Questorio e Matteo Carlesso, Serenella Todesco TECNICHE E LINGUAGGI UTILIZZATI Teatro d’attore, Danza, Video. ETA’: dai 4 anni e famiglie MUSICHE: Un fiore: Cecilia Chailly The wild ones: Lou Busch Cumanà: The Twin Pianos of Henry Ross &Bobby Stevenson The Scene: Wim Mertens Go-Do: Joinsi All The Big Trees: Joinsi and Alex (Get Up I Feel Like Being A) Sex Machine, : James Brown Berlin: Alva Noto Prototype: Alva Noto Utferd: Jan Garbarek & Agnes Buen Garnas LA TRAMA Tanto tempo fa, c’erano un bambino chiamato Kai e una bambina chiamata Gerda. Vivevano porta a porta e si volevano molto bene. Fra le due case c’era un giardino nel quale i due ragazzi giocavano tutta l’estate tra i fiori. Il fiore preferito di Gerda era la rosa e lei aveva perfino inventato una poesia dedicata a Kai. Una sera, mentre il nonno parlava, il vento fischiava intorno alla casa e una finestra si spalancò. Una folata di grandine colpì Kai al viso e una scheggia di ghiaccio gli entrò in un occhio e gli arrivò fino al cuore. La regina delle nevi aveva rapito Kai, e Gerda da quel momento decise che avrebbe prima o poi ritrovato il suop amico. Comincia così un lungo viaggio che la porterà ad incontri importanti e magici che la aiuteranno a ritrovare il suo amico e a sciogliere il suo cuore di ghiaccio, vincendo anche la regina ed il suo cuore di ghiacci. LO SPETTACOLO: La regina delle nevi è la fiaba più lunga di Andersen, scritta in sette quadri che sono 7 storie: Prima storia, che tratta dello specchio e delle schegge In questa prima sezione viene narrato l'antefatto: si racconta come uno spirito malvagio abbia creato uno specchio capace di far sparire tutto ciò che di bello si specchia in lui, e di accentuare e di deformare tutto il cattivo. In seguito, lo specchio si rompe in mille frammenti che vengono dispersi per il mondo, entrando negli occhi e nei cuori degli uomini corrompendo le loro anime. Seconda storia. Un bambino e una bambina Si presentano i protagonisti, il bambino Kay e la bambina Gerda. Kay e Gerda sono vicini di casa, e molto amici. Una notte, mentre i bambini dormono, un frammento dello specchio malvagio entra nell'occhio di Kay. Da quel momento Kay divenne cattivo ed acido con tutti, persino con Gerda. Un giorno, mentre Kay gioca con lo slittino nella piazza del paese, si attacca alla slitta della regina della neve e viene trascinato via, senza riuscire a staccarsi. La regina della neve lo incanta con un bacio, facendogli perdere la memoria e impedendogli di avvertire il freddo. Terza storia. Il giardino fiorito della donna che sapeva compiere magie Nella terza parte Gerda, disperata per la scomparsa di Kay, decide di andare a cercarlo. Sale su una barchetta e chiede al fiume, in cambio delle sue scarpette rosse, di portarla da Kay. La barca si arena nei pressi di una casetta in mezzo ad un giardino di fiori, dove vive una vecchia maga. La maga incanta Gerda facendole dimenticare Kay e fa scomparire tutte le rose del giardino sottoterra, affinché queste non le ricordino il suo amico perduto. Ciononostante, dopo qualche tempo Gerda vede una rosa dipinta, si ricorda di Kay e, dopo aver interrogato invano tutti i fiori del giardino, riparte alla sua ricerca. Nel frattempo è arrivato l'autunno. Quarta storia. Il principe e la principessa Nella quarta storia Gerda incontra una cornacchia, che le racconta di come un ragazzo sconosciuto abbia da poco sposato la principessa del paese. Nella sua descrizione Gerda crede di riconoscere Kay e, con l'aiuto della cornacchia, entra nella reggia e nella stanza della principessa e del suo sposo. Però questi non è Kay, sebbene gli somigli. Commossi dalla sua storia, i principi regalano a Gerda una carrozza con la quale proseguire la ricerca. Quinta storia. La figlia del brigante In questa sezione Gerda viene assalita dai briganti, a causa della carrozza e dei ricchi vestiti che le sono stati donati. I briganti vogliono ucciderla, ma vengono fermati dalla figlia del capo, che desidera che Gerda diventi la sua compagna di giochi. La figlia del brigante tiene prigionieri due colombi selvatici e una renna, i quali, dopo aver ascoltato la storia di Gerda, le dicono di avere visto Kay in Lapponia, nel palazzo della regina della neve. La figlia del brigante lascia libera Gerda e la renna, che partono per la Lapponia. Sesta storia. La donna di Lapponia e la donna di Finlandia Gerda trova ospitalità in Lapponia presso una povera donna. La donna di Lapponia le affida un messaggio - scritto su un baccalà - per la donna di Finlandia, che potrà aiutarla. La donna di Finlandia, una maga, spiega a Gerda dove sia il palazzo della regina della neve, e le spiega che non avrà bisogno di altri poteri per sconfiggere la regina oltre quelli che ha già. Settima storia. Che cosa era successo nel castello della regina della neve e che cosa accadde in seguito Nella settima storia viene raccontato innanzitutto come Kay sia stato soggiogato dalla regina delle nevi e costretto a comporre all'infinito parole con alcuni frammenti di ghiaccio. Solo se riuscirà a comporre la parola "eternità" potrà arrivare ad essere padrone della propria vita. Mentre Gerda sta arrivando al palazzo, la regina lo lascia. Gerda trova Kay, lo abbraccia e con le lacrime scioglie il ghiaccio nel cuore di Kay. Kay lo riconosce e si mette a piangere, facendo così uscire dall'occhio il frammento di specchio. NOTE DI REGIA: Del racconto originale di Andersen sono stati sviluppati i nuclei tematici che ci parevano più interessanti e urgenti. Innanzitutto i forti legami, poi il viaggio come metafore della crescita, la solidarietà, anche se altri temi percorrono lo spettacolo, come il forte richiamo alla natura. Nella trasposizione scenica si è scelto di utilizzare vari linguaggi che vanno dalla danza contemporanea al teatro d’attore, dal video alla narrazione, e si è scelta una scenografia modulare di sapore vagamente minimalista che si trasforma simbolicamente nei diversi ambienti della storia Particolare attenzione è stata poi data alle scelte musicali, che vanno dal Jazz, a sonorità contemporanee come quelle di Bjork o dei Sigur Ros, alla musica Sacra di Vivaldi, fino alle sonorità del compositore Pascal Comelade. Nella sua commistione di linguaggi, lo spettacolo vorrebbe essere anche una introduzione ai linguaggi del teatro contemporaneo. Il tentativo è quello di rendere accessibile ad un pubblico non adulto la complessità e la ricchezza della scena contemporanea e presentarlo a quelli che un giorno saranno spettatori adulti e, speriamo, appassionati. INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PER UN PERCORSO DIDATTICO (temi, argomenti, bibliografie preparatori alla visione dello spettacolo o utili alla riflessione sullo stesso) • • • • • Il bene e il male L’amicizia Il viaggio e la crescita Credere in se stessi Gli incontri della vita