Emilia Romagna, Bartolini: “I giovani sono il motore del

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Emilia Romagna, Bartolini: “I giovani sono il motore del
Emilia Romagna, Bartolini: “I giovani sono il motore del futuro”
A Campana si è svolto il pre-congresso dei Giovani abruzzesi nel mondo
Dante Alighieri: ratificata la nascita di quattro nuovi comitati
Dante Alighieri, Messico: certificato Plida diventa parte integrante dei corsi
Voto estero, Furlan (Intercomites Spagna): “Occorre potenziare i consolati”
Concorsi, Feste dell’Unità: al via il premio “Popoli in cammino”
Usa, Virginia: festa italiana in omaggio alla Madonna di Monte Carmelo
Brasile: Pollastri fra Camere di Commercio e Comites
Nei Pirenei francesi si celebra l’emigrazione
“Il Sole d’Italia” raggiunge anche Città del Messico
Un successo la 42esima assemblea dei Bellunesi nel mondo
Libri: “Terra promessa” alla fondazione Casa America
Emilia Romagna, Bartolini: “I giovani sono il motore del futuro”
(9colonne Atg) BUENOS AIRES - “Ci aspettiamo dai giovani che questa Prima Conferenza
Mondiale produca idee e progetti concreti sui quali la Consulta possa lavorare nei prossimi anni”,
questo l’augurio di Silvia Bartolini, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo
impegnata nei giorni scorsi a Buenos Aires per la Conferenza dei giovani corregionali nel mondo.
“Consolidare la rete dagli emiliano – romagnoli nel mondo così che questa comunanza di
esperienze, legami e culture, più che rivolta al passato, sia funzionale all’innovazione, a un progetto
per il futuro”, ha sottolineato la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione EmiliaRomagna, Monica Donini, in apertura della I Conferenza. Un centinaio i partecipanti all’evento, tra
cui 83 giovani in rappresentanza delle 92 associazioni emiliano-romagnole all’estero. E’ questa
“una piccola e grande occasione” seconde le parole di Monica Donini “per il Parlamento regionale
di sviluppare un’idea di modello territoriale che sappia rapportarsi con il mondo, e per i giovani di
essere protagonisti della trasformazione delle nostre società”.
“E’ invece importante – ha detto la Bartolini ai rappresentanti delle 92 associazioni presenti - che le
competenze e le passioni dei giovani possano tornare utili nel rapporto con la Regione, che già
investe il 70% delle risorse finanziarie della Consulta nelle politiche rivolte ai giovani: stage
formativi di ReportER, progetto Boomerang, master post laurea, formazione a distanza, soggiorni
formativi del concorso America Latinissima, i siti, la newsletter e la radio digitale. Insomma, con
una punta d’orgoglio, posso dire che nel settore emigrazione siamo tra le primissime Regioni
d’Italia”. “Cosa significa essere italiani, in Italia e all’estero nei primo decennio del duemila? A
questa domanda - ha detto la Bartolini - dovremo rispondere: spero che voi giovani siate il motore
di proposta in questa Conferenza”. Gli obiettivi della Conferenza erano quelli di favorire il ricambio
generazionale nel mondo dell’associazionismo italiano all’estero e di non disperdere la memoria
della cultura delle migrazioni, che può tornare utile nel mondo globalizzato di oggi, dove di nuovo
masse di persone si spostano dal Sud al Nord e dall’Est all’Ovest”. Ai lavori argentini in
rappresentanza dei giovani consultori, è intervenuta anche Nadia Lappa di Ottawa (Canada)
ricordando come nella Conferenza di Montevideo del 2004 sia nato il progetto della radio digitale:
“ci aspettiamo che anche in questa Conferenza i giovani riescano a produrre progetti altrettanto
importanti”. Quattro le aree tematiche su cui si sono concentrati i lavori della Conferenza:
multiculturalità ed emigrazione, promozione della lingua e cultura italiana, economia regionale ed
emigrazione femminile, che saranno introdotte oggi da rappresentanti del mondo istituzionale,
culturale ed economico regionale. I lavori della seconda giornata saranno aperti dall’assessore
regionale alle attività produttive Duccio Campagnoli. Si è soffermata sull’ italianità dei prsenti,
Alessandra Tognonato, console d’Italia a Buenos Aires, che ha invitato i giovani a mettere il
massimo impegno nella Conferenza sostenuta dalle parole dell’ ambasciatore d’Italia in Argentina
Stefano Ronca, che ha affermato che “l’Emilia-Romagna è la regione d’Italia che riesce meglio a
unire lo sviluppo economico, e quindi il benessere, con i valori sociali che sono fondamentali per la
felicità dell’individuo. Una regione che contiene nel proprio Dna i valori civili tra i quali
l’associazionismo e il cooperativismo che fanno onore a tutto il Paese”.
A Campana si è svolto il pre-congresso dei Giovani abruzzesi nel mondo
(9colonne Atg) ROMA - “Quaranta giovani abruzzesi d’Argentina in rappresentanza delle
associazioni aderenti alla Fedamo, si sono riuniti a Campana in pre-congresso nazionale per la
preparazione del primo Congresso mondiale dei giovani abruzzesi nel mondo, voluto e patrocinato
dal Cram guidato da Donato Di Matteo”. Lo scrive la Voce d’Italia, quotidiano italiano in
Venezuela, che, riportando quanto rivelato dal portale degli Abruzzesi nel Mondo, spiega: “I 33
giovani abruzzesi delegati s’incontreranno a Mar del Plata dal 2 al 4 novembre prossimi (data
spostata rispetto a settembre), provenienti da tutti i paesi dove ci sono associazioni iscritte all’Albo
regionale e cioè Canada, Stati Uniti, Australia, Uruguay, Cile, Brasile, Venezuela, Svizzera,
Sudafrica, Germania, Belgio, Lussemburgo, Francia, Inghilterra, Spagna, Italia e Argentina. Alla
riunione di Campana – si legge nell’articolo - ha partecipato anche il presidente della Fedamo
Giovanni Scenna e altri dirigenti fra cui Emidio Ciaccia, presidente della locale Associazione, Fabio
Marraffini e Ana Martella, giovani componenti del Cram. Durante l’incontro si sono affrontati temi
come la povertà e la globalizzazione, la realtà socio-economica degli abruzzesi nell’Argentina, il
grado di partecipazione e gli attuali progetti dei giovani abruzzesi nel Paese”.
Dante Alighieri: ratificata la nascita di quattro nuovi comitati
(9colonne Atg) ROMA - Una costante e crescente richiesta di lingua e di cultura italiana unitamente
all’esigenza di una conoscenza certificata del nostro idioma a scopo professionale. Questo è il
denominatore comune alla base delle costituzioni, ufficialmente ratificate dal presidente della
Società Dante Alighieri, ambasciatore Bruno Bottai, di quattro nuovi comitati pronti a diffondere
l’italiano in aree geografiche completamente diverse tra loro, testimonianza concreta di una
domanda capillare che non lascia più alcun dubbio sul vasto interesse per la nostra lingua nel
mondo. Nell’Europa dell’Est la “Dante” ha costituito la terza sede in Polonia, Paese che negli ultimi
anni ha fatto registrare un aumento di 1.460 studenti d’italiano con un incremento annuo del 16,7%
(Annuario 2006 della Società Dante Alighieri a cura di Paolo Peluffo e Luca Serianni). Il nuovo
Comitato, nato nella città di Chorzow, nell’Alta Slesia, conta già 25 insegnanti e 100 corsi per un
totale di circa 700 alunni. Dopo la recente inaugurazione di una biblioteca italiana ad Amman,
arriva dal mondo arabo e precisamente dal Regno del Bahrein un altro, importante segnale di
avvicinamento alla nostra cultura con la nascita della “Dante Alighieri” nella capitale Manama, città
con circa 150 mila abitanti, più di un terzo dell’intero Paese. La costituzione del Comitato assume
un significato rilevante nell’ambito dei rapporti con le rappresentanze diplomatiche in loco perché
avvenuta su iniziativa dell’ambasciatore d’Italia a Manama, Calogero Di Gesù, che ha anche
concesso alla “Dante” alcuni locali per lo svolgimento dei corsi.
Anche nel continente africano cresce il numero di persone interessate a sviluppare le proprie
competenze comunicative nel nostro idioma. Dopo le più che confortanti notizie provenienti dal
Sudafrica e dalla Costa d’Avorio, con il notevole aumento di studenti d’italiano presso i Comitati
attivi a Città del Capo ed Abidjan, una sede della “Dante” è stata costituita sull’Isola di Nosy Be,
uno dei principali poli turistici del Madagascar, appartenente alla Provincia di Antsiranana. Il quarto
Comitato ratificato dalla Sede Centrale va ad aggiungersi agli oltre 100 impegnati in Sudamerica e
ai 9 tuttora attivi in Brasile, un’area particolarmente caratterizzata dalla presenza della Società
Dante Alighieri e dall’intenso legame con le nostre radici culturali e linguistiche. La “Dante” nasce
nella città di Maceiò, capoluogo dello Stato di Alagoas e sede di un importante porto che si affaccia
sull’Oceano Atlantico. Polonia, Bahrein, Madagascar e Brasile. Mai come oggi l’italiano sembra
vivere all’estero un periodo straordinario capace di oltrepassare confini e barriere di ogni tipo.
Dante Alighieri, Messico: certificato Plida diventa parte integrante dei corsi
(9colonne Atg) CITTA’ DEL MESSICO - “Dalla prossima sessione invernale l’esame di
certificazione Plida sarà inserito come parte integrante dei corsi di lingua italiana promossi dal
nostro Comitato così da offrire agli studenti la possibilità di vedere certificato il risultato del proprio
lavoro. Proseguirà, inoltre, l’iniziativa “Studente emerito della Dante Alighieri”, per cui chi
raggiunge il livello C2 del corso di studi potrà entrare gratuitamente nel “Club di conversazione” e
mantenere vive le capacità linguistiche acquisite”. A presentare le novità didattiche del Comitato
della Dante Alighieri di Leon, in Messico, è Amedeo Palmieri, presidente della sede nordamericana
che ha recentemente festeggiato la fine dei corsi semestrali ed il primo decennale della fondazione.
Un traguardo importante per il giovane Comitato messicano celebrato con una festa gastronomica
dedicata alle ricette più caratteristiche della cucina di Roma, illustrate dallo chef Luigi Pironti,
membro dell’Accademia Italiana della Cucina, nel corso di una manifestazione promossa dalla
Dante in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e con l’Unipro, Universidad Internacional
de Profesiones. Durante l’incontro Palmieri ha reso noto ai presenti il calendario dei festeggiamenti,
che prevede due conferenze, una di storia dell’arte e l’altra di storia europea, due esposizioni e un
concerto italiano eseguito dalla soprano Liliana Salas, studentessa emerita della Società Dante
Alighieri di Leon e una delle voci più apprezzate della lirica leonese. Sedi degli eventi saranno
l’Università Iberoamericana, il Tempio di San Judas Tadeo e il Poliforum di Leon, istituzioni con
cui la “Dante” mantiene da anni relazioni di proficua collaborazione.
Voto estero, Furlan (Intercomites Spagna): “Occorre potenziare i consolati”
(9colonne Atg) MADRID - “Il voto degli italiani all’estero, dopo le prove generali delle ultime
elezioni politiche, deve trovare una collocazione stabile all’interno del sistema politico italiano”. E’
quanto sostiene Almerino Furlan, presidente dell’Intercomites Spagna, commentando i presunti
brogli elettorali e più in generale il voto degli italiani all’estero. “Non c’è dubbio che – prosegue
Furlan - con l’attuazione dell’elettorato attivo e passivo degli italiani all’estero, l’Italia abbia dato
inizio, come sosteneva il nostro presidente Ciampi, ad un preludio di una nuova stagione di
solidarietà e di intensa collaborazione tra tutti gli italiani, all’interno ed all’esterno dei nostri
confini. Nessun Paese come l’Italia ha mai pensato così in alto nella espressione di una nazione
senza confini, cementata da una lingua e da solide radici culturali e storiche. Adesso, però, dalle
parole bisogna passare ai fatti”. In che senso? “Acquisito il diritto da parte degli italiani all’estero di
essere rappresentati nel Parlamento nazionale, bisogna costruire attorno a questa premessa un
sistema elettorale che dia garanzia di efficienza, ma soprattutto, di assoluta democraticità. La
rappresentatività si acquisisce col consenso e, quindi, bisogna fare in modo che l’affluenza al voto
sia significativa. Le prossime elezioni dovranno disporre di una macchina organizzativa all’altezza
dei risultati che si vogliono ottenere, facendo tesoro dell’esperienza passata che, come dimostrato
ampiamente, ha registrato molte falle”. Allora ci sono stati brogli? “A leggere la stampa ed i
resoconti parlamentari sembra proprio di sì. E di questo dobbiamo dolercene tutti. Ma i brogli
elettorali non sono stati inventati dagli italiani all’estero. Anzi. Sicuramente, però, il sistema
elettorale all’estero ha dimostrato falle maggiori che bisognerà assolutamente tappare”.
Come? “Innanzitutto mettendo i consolati in condizione di operare proficuamente sull’archivio
anagrafico dei residenti all’estero. Non bisogna dimenticare che in occasione delle ultime elezioni
politiche esistevano discrepanze tra le cifre del ministero dell’Interno e quello degli Esteri. Gli
uffici consolari furono costretti a veri e propri tour de force per predisporre le liste elettorali. Io
ritengo che bisogna, una volta per tutte, creare quella rivoluzione informatica da tutti attesa, con la
quale si possa operare attraverso un unico archivio che consenta collegamenti rapidi tra autorità
consolari, Comuni e ministero dell’Interno. Si agevolerebbero così non solo le procedure elettorali,
ma anche il lavoro quotidiano dei consolati (rilascio dei passaporti, carte d’identità, ecc.). Per
quanto attiene alle operazioni di voto ed al successivo spoglio, ritengo che è buona norma scrutinare
le schede in loco, costituendo seggi elettorali, ad esempio, nella sede dei consolati generali ed in
quelli onorari, senza abbandonare, ovviamente, il voto per posta. In questo modo sarà possibile
verificare eventuali anomalie locali, senza mettere sotto accusa l’intero sistema”.
Ma quanto costa? “Costa quanto necessario per assicurare credibilità alle istituzioni parlamentari e
contribuisce a quella integrazione da tutti auspicata. Bisognerà creare uffici elettorali che lavorino
non solo in occasione delle scadenze elettorali, ma che monitorino in tempo reale fornire dati certi e
veritieri. Per questo è necessario una stretta collaborazione con i Comuni e con il ministero
dell’Interno. Per quanto riguarda l’Aire è necessaria una riforma legislativa che imponga l’obbligo
d’iscrizione per quegli italiani che espatriano, pena la sospensione dei diritti di cittadino italiano. In
sintesi, razionalizzare il sistema dell’informazione significa ottenere molteplici benefici evitando
sterili polemiche. Che ruolo possono avere i Comites in questa riforma? A mio giudizio un ruolo
rilevante. Non si dimentichi che i consigli dei Comites sono eletti democraticamente da tutti gli
italiani residenti all’estero. Come dicevo all’inizio l’Italia, con il voto ai cittadini residenti
all’estero, ha creato una sola e grande nazione senza confini geografici. Si può fare di più: ogni
collettività italiana all’estero dovrà essere messa in condizione di operare in autogestione, come
fosse un’area metropolitana della grande nazione italiana globalizzata. Queste collettività hanno
bisogno di servizi consolari adeguati, scuole e servizi sociali in grado di assistere il cittadino nei
propri rapporti con la madrepatria. Tutto questo, attraverso una razionalizzazione della spesa ed una
visione decentrata più accentuata può essere possibile, a condizione che la politica italiana non
navighi a vista, non impieghi il tempo in risse e lotte di potere. Ci vuole un progetto ambizioso, ma
soprattutto che guardi oltre la siepe degli interessi quotidiani. Un Comites di basso profilo è inutile,
un Cgie assembleare lascia il tempo che trova, così come una rappresentanza parlamentare degli
italiani all’estero che non riesca ad incidere sostanzialmente sui reali problemi. E’ possibile fare di
più, è possibile: basta volerlo”.
Concorsi, Feste dell’Unità: al via il premio “Popoli in cammino”
(9colonne Atg) ROMA - Fissato al 30 luglio prossimo il termine ultimo in cui gli scrittori migranti,
presenti e attivi sia in Italia che all’estero, potranno inviare i propri lavori per partecipare alla quarta
edizione del Premio “Popoli in Cammino”, istituito dal sistema nazionale “Feste dell’Unità” di
Roma. L’opera narrativa, saggistica o di poesia (in lingua italiana), vincitrice di questa edizione,
riceverà un premio di 4mila euro, da dividersi tra un’opera inedita ed una edita negli ultimi cinque
anni. La premiazione delle opere avverrà il 17 settembre prossimo a Bologna, nel corso della
manifestazione conclusiva della Festa nazionale dell’Unità (24 agosto-17 settembre).
Usa, Virginia: festa italiana in omaggio alla Madonna di Monte Carmelo
(9colonne Atg) WASHINGTON - Sono in corso gli ultimi preparativi a Shenandoah, nello Stato del
Virginia, per dare il via all’Italian Festival, quest’anno dedicata alla Madonna del Monte Carmelo e
che omaggerà un eroe italo-americano che si è distinto per un gesto eroico, durante la Seconda
guerra mondiale, Anthony P. Damato. La festa inizierà con una processione per le strade principali
della città, adornate per l’occasione con bandiere italiane, fino alla Chiesa Cattolica Romana della
Madonna del Monte Carmelo, dove si svolgerà la funzione religiosa. Dopodichè si passerà alle
celebrazioni in onore di Anthony Damato, figlio d’immigrati italiani nella città di Shenandoah, che
si immolò contro una granata giapponese su un’isola nel Sud Pacifico, salvando tutti i suoi
commilitoni. Per questo motivo gli venne conferita la “Congressional Medal of Honor”. La festa
continuerà fino a tarda sera con lungo banchetto che prevede piatti italiani accompagnati dalle
esibizioni di Jerry Vale, Dean Martin, Perry Como e Vic Damone; poi tutti con il naso all’insù per
ammirare lo spettacolo pirotecnico offerto dallo “Zimbelli International”, con sorprendenti fuochi
d’artificio. L’Italian Festival di Shenandoah, non è solo una festa religiosa, ma è anche un evento
all’interno del quale si celebrano e si onorano le proprie origini italiane, perché dimenticarle
sarebbe come perdere un pezzo della propria memoria e della propria identità.
Brasile: Pollastri fra Camere di Commercio e Comites
(9colonne Atg) ROMA - Il senatore Edoardo Pollastri (Ulivo), in qualità di presidente di
Assocamerestero, ha preso parte alla riunione delle Camere di Commercio italiane dell’area
Mercosur tenutasi il 19 e 20 luglio scorsi a Rio de Janeiro alla presenza del sottosegretario al
ministero per il Commercio Estero Milos Budin, dell’ambasciatore italiano Michele Valensise e di
numerosi esperti del settore. Durante l’incontro dal titolo “Energia rinnovabile: le Americhe come
punto di partenza” sono intervenuti i rappresentanti dei vari Paesi partecipanti, del presidente
dell’Enel Brasile Alessandro Karlin, del segretario generale dell’Aladi Didier Opperti e del
sottosegretario Budin. “Visti anche gli ultimi accordi Ue in tema di energie pulite – ha dichiarato
Pollastri - il tema della riunione di oggi mi sembra di estrema attualità. Una collaborazione tra
Europa e America Latina in questo ambito sarebbe sicuramente di reciproca utilità e di grande
interesse per entrambi i continenti”. Nel corso della breve visita a Rio de Janeiro, il senatore
Pollastri ha voluto incontrare anche i membri del Comites per fare il punto sulle varie
problematiche che riguardano gli italiani all’estero, in particolare la riforma della legge sulla
cittadinanza, la riorganizzazione della rete consolare e dei suoi servizi e la questione delle pensioni
Inps. Il senatore, che condivide le pressanti richieste della comunità alle istituzioni italiane, si è
mostrato anche solidale con la protesta formale in corso di sottoscrizione da parte di tutti i Comites
e dei membri del Cgie del Brasile per sollecitare il governo e il Parlamento ad attivarsi il prima
possibile per risolvere tutte le questioni legate alla cittadinanza per le persone di origine italiana nel
mondo.
Nei Pirenei francesi si celebra l’emigrazione
(9colonne Atg) BELLUNO - Si sono svolte tra commozione e curosità le manifestazioni nella valle
di Vicdessos (Ariège – Pirenei), che nel 1939 fu teatro di una tragedia che colpì il cantiere di alta
montagna di Izourt ove trovarono la morte 31 operai, di cui 29 emigranti italiani (quattro i bellunesi,
rispettivamente di Quero, Santa Giustina, Sedico e Vigo di Cadore), in ricordo dei caduti e come
omaggio all’emigrazione, italiana, spagnola e portoghese, che prestò e tuttora presta la sua opera
nella regione. Con il titolo “Au coeur des racines et des hommes – Mémoires d’émigration” – le
iniziative si sono susseguite a Tarascon, Auzat e Vicdessos, con al centro due grandi cerimonie:
l’omaggio ufficiale alle Vittime, al cimitero di Vicdessos, ove riposano le salme di molte di loro e
ove una stele di marmo ne ricorda il sacrificio, e la Messa solenne nello stadio di Auzat.
Significativo anche il patto di amicizia stipulato tra il comune di Quero con la Comunità dei
Comuni della Valle. Numerosa e vivace la presenza degli emigranti italiani della regione,
soprattutto veneti e friulani. Il console d’Italia di Tolosa ha rappresentato l’Italia con i sindaci e i
rappresentanti di alcune Associazioni del Triveneto.
“Il Sole d’Italia” raggiunge anche Città del Messico
(9colonne Atg) CITTA’ DEL MESSICO - “Sono lieto di poter indirizzare queste mie brevi parole
di saluto ai lettori del bisettimanale ‘Il Sole d’Italia’, nel primo numero che finalmente approda a
Città del Messico, potendo così raggiungere anche le collettività italiane presenti nel Distretto
Federale ed uscendo dal tradizionale bacino della Riviera Maya, nello Stato del Quintana Roo, dove
il periodico è nato poco più di un anno fa”. Con queste parole, l’ambasciatore d’Italia a Città del
Messico, Felice Scauso, ha comunicato l’importante novità messa a segno dal periodico in lingua
italiana “Il Sole d’Italia”, pubblicato in Messico. “Sono sicuro che anche i nuovi fruitori del
quindicinale - continua l’ambascatore Scauso - potranno apprezzarne la qualità e il notevole pregio,
nell’ottima e variegata proposta di articoli e servizi, nella moderna e attraente veste grafica, e nei
numerosi contributi originali su temi d’interesse degli italiani che si trovino a qualsiasi titolo in
questo Paese come anche, più in generale, delle altre grandi comunità italiane sparse nel mondo. Di
particolare valore – continua Scauso - sono peraltro le sempre numerose notizie di servizio,
senz’altro di valida utilità per tutti i residenti italiani in questo Paese, ed importante contributo alla
diffusione dell’italianità e all’ispirazione nonché alla promozione di molte lodevoli iniziative a
carattere associativo in seno alla nostra collettività”.
Un successo la 42esima assemblea dei Bellunesi nel mondo
(9colonne Atg) BELLUNO - Ha riscosso notevole successo la 42esima edizione dell’Assemblea
annuale dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, conclusasi il 21 luglio scorso a Castellavazzo,
sotto l’attenta guida del sindaco Franco Roccon e il supporto delle Associazioni di volontariato e
della Famiglia ex emigranti del Longaronese. Le cerimonie, che hanno visto una numerosa
partecipazione, sono iniziate con una messa celebrata nella Parrocchiale, seguita dall’inaugurazione
di un monumento, realizzato nella caratteristica pietra del luogo, dedicato agli emigranti del paese,
opera dello scultore Cesare Losso. Successivamente si è tenuta l’assemblea, con la relazione del
presidente del sodalizio, Gioacchino Bratti, e la presentazione di due documenti, uno delle
“Famiglie Bellunesi” e l’altro delle “Famiglie ex emigranti”, illustrati rispettivamente dal presidente
della “Famiglia” di Lucerna, Luciano Lodi, e dal presidente della “Famiglia Feltrino”, Gianfranco
Zanin, nei quali sono stati esposti problemi e richieste degli associati all’estero e in Provincia. E'
seguito l’intervento dei delegati provenienti dall'estero, preceduto da un vibrante appello del
presidente onorario dell’associazione, Vincenzo Barcelloni Corte, circa un comune impegno per
salvaguardare l’unità, l’identità e promuovere lo sviluppo della Provincia, attraverso uno sforzo
unitario di iniziative atte a smuovere forze politiche e istituzioni. L’assemblea si è conclusa con gli
interventi del presidente della Provincia Sergio Reolon, e dell’assessore regionale veneto ai Flussi
Migratori, Oscar De Bona, che si sono soffermati sulle problematiche presentate. Oltre alle 18
Famiglie ex emigranti e ad alcune “Famiglie” d’Italia, erano presenti “Famiglie” e soci di Australia,
Belgio, Croazia, Lussemburgo, Francia, Germania, Romania, Spagna, Sudafrica e Svizzera, vari
Sindaci della Provincia, i consiglieri regionali Dario Bond e Guido Trento e, infine, Severo Dotti,
rappresentante dell’Efasce di Pordenone. Durante i lavori è stato approvato il bilancio e fatte alcune
modifiche allo statuto, dopo un incontro, avvenuto la sera precedente all’assemblea, tra i presidenti
e i delegati delle Famiglie Bellunesi all’estero.
Libri: “Terra promessa” alla fondazione Casa America
(9colonne Atg) ASCOLI PICENO - E’ in programma per il prossimo 31 luglio a San Benedetto del
Tronto, nell’ambito delle iniziative di “Mare Aperto 2007”, la presentazione del libro “Terra
promessa - Il sogno argentino”, edito dalla Regione Marche e scritto dalla giornalista Paola
Cecchini. Il volume è già stato presentato a Genova, presso la Fondazione “Casa America”,
nell’ambito del convegno “Gli italiani in America Latina”, organizzato dal ministero degli Affari
Esteri, dall’Istituto Italiano Latino Americano e dal Centro Studi Politica Internazionale (Cespi). Il
libro - patrocinato dall’ambasciata d’Italia a Buenos Aires, dall’ambasciata della Repubblica
Argentina in Italia, dal ministero per gli Italiani nel mondo e dalla Presidenza del Consiglio dei
ministri - racconta in 1100 pagine, 670 note, 106 foto d’epoca, 3 diari, 28 tabelle statistiche e 68
testimonianze la storia dei marchigiani nel Paese sudamericano, e viceversa. A Genova erano
presenti all’importante iniziativa Franco Danieli, viceministro degli Affari Esteri, Donato Di Santo
sottosegretario del Mae, Adriano Benedetti, direttore generale per gli Italiani all'estero e le politiche
migratorie del Mae, Ludovico Incisa Di Camerana, Istituto Italo-Latino Americano, Edoardo
Pollastri e Marisa Bafile, parlamentari eletti nella circoscrizione America meridionale, oltre a Mario
Demarie, direttore della Fondazione “Giovanni Agnelli”.