Un modello per la rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi

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Un modello per la rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi
Sublinea 2.C
Un Modello per la rilevazione dei
fabbisogni professionali e
formativi
(31 OTTOBRE 2011)
REPORT CURATO DA CENSIS
Progetto approvato dalla Regione Marche con Decreto del Dirigente del Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro n.
7/S06 del 03/02/10. Codice C.I.G. 0352315388
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INDICE
Premessa
2. Finalità e ipotesi assunte per la predisposizione del Modello per la
replicabilità dell’analisi dei fabbisogni professionali e formativi
3. Prima Parte: L'analisi dei fabbisogni come processo di ricerca sociale
3.1. Processo e soggetti coinvolti
3.2. Le domande che originano l’analisi dei fabbisogni
3.3. I caratteri distintivi della ricerca sociale nell’analisi dei fabbisogni
professionali e formativi
Finestra 1. Schemi esplicativi sull’analisi dei fabbisogni
4. Seconda Parte: l’esperienza realizzata e criteri di disseminazione
4.1. Gli obiettivi della ricerca sui fabbisogni professionali e formativi
4.2. Le componenti e la logica del modello
4.2.1. La mappatura socio-economica del territorio regionale.
4.2.2. La rilevazione delle caratteristiche della domanda
individuale di FC (ex allievi)
4.2.3. La rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi
delle imprese
4.2.4. I Casi studio
4.2.5. Le interviste ai testimoni privilegiati
4.3. Ulteriori attività da realizzare a completamento del Modello
4.3.1. L’analisi previsionale (a 3 e 5 anni) dei fabbisogni
professionali e formativi del territorio e delle imprese.
4.3.2. Azioni di supporto alle decisioni: le azioni di
comunicazione e confronto con gli attori del sistema
regionale
4.4. Guida alla consultazione del Sistema Informativo ARCPROM
4.4.1. Premessa
4.4.2. Guida alla navigazione
ALLEGATI
- Questionario per la rilevazione della percezione della soddisfazione degli
individui formati circa la formazione ricevuta e dei loro eventuali ulteriori
fabbisogni formativi
- Questionario per l’aggiornamento della rilevazione della percezione della
soddisfazione degli individui formati circa la formazione ricevuta e dei loro
eventuali ulteriori fabbisogni formativi
- Questionario per la rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi delle
imprese
- Questionario per l’aggiornamento della rilevazione dei fabbisogni
professionali e formativi delle imprese
- Griglia per l’intervista ai testimoni privilegiati
- Griglia per la realizzazione dei casi di studio nelle imprese
- CD contenente il Sistema Informativo ARCPROM
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PREMESSA
Il presente testo contiene il previsto Modello-Manuale per la reiterazione dell’analisi
dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese, con particolare riguardo alla
Sublinea 2.c “Ricognizione dei fabbisogni professionali e formativi relativi alle imprese”
del progetto F.A.R.O. LAB, curato dal Censis nell’ambito del partenariato con IFOA e
ANL.
La proposta progettuale intendeva, infatti, realizzare uno studio di fattibilità e la
conseguente realizzazione di un Modello (strumentale, metodologico e di
“accompagnamento consulenziale”) da trasferire al termine delle attività
all’Amministrazione, nella prospettiva che quest’ultima possa disporre di un Sistema
Permanente di analisi dei fabbisogni professionali e formativi. Tale Modello include:
- oltre al variegato ventaglio di metodologie impiegate nel progetto per la rilevazione
dei fabbisogni professionali e formativi;
- anche altre metodologie per la realizzazione di attività di analisi e di ricerca sui
fabbisogni che, nella fattispecie del progetto FARO LAB non erano previste, ma che
a parere degli scriventi appaiono determinanti nel delineare un Modello completo
di analisi delle esigenze e del territorio di capitale umano qualificato.
- oltre al Manuale per l’uso del Sistema Informativo ARCPROM (ARChivio PROfili
Marche), che viene fornito in allegato al presente testo, in veste di cd contenente
per l’appunto il Sistema Informativo, destinato a costituire anch’esso un modello,
qui realizzato e da subito impiegabile, sulla base sia dei dati rilevati con l’indagine
sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese marchigiane e sia dei risultati
conseguiti con la mappatura socio-economica del territorio regionale secondo i
diversi Sistemi Locali del Lavoro (SLL) della regione.
Il Sistema ARCPROM consente, infatti, di “incrociare” le due tipologie di informazioni
(fabbisogni e peculiarità dei SLL), in modo da favorire una programmazione degli
interventi formativi non solo in coerenza con i fabbisogni professionali espressi dalle
imprese, ma anche con i territori (in questo caso, gli stessi SLL) di localizzazione delle
stesse imprese, in termini di armonizzazione, almeno sul piano locale/regionale, con le
specificità sociali ed economiche del cluster SLL di riferimento.
L’insieme di tale metodo e strumenti vorrebbe, in sostanza, rappresentare una parte
significativa di quell’“utensileria” che si presume come indispensabile per il
funzionamento del costituendo Osservatorio Regionale sulla Formazione Continua e,
conseguentemente, porre l’Amministrazione nella condizione di poter affrontare in
modo più efficace la vigente programmazione, come anche quella che seguirà, del
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Fondo Sociale Europeo, grazie ad una più affinata selezione delle priorità su cui
intervenire, a partire da una base conoscitiva via via aggiornabile ed esauriente dei
diversi fenomeni e bisogni che il territorio e il suo tessuto produttivo potranno
esprimere.
Sulla base di tale premessa e della sua complessiva finalità, il progetto ha proposto una
metodologia realizzativa centrata su due Linee di intervento, ovvero la Linea 1
“Laboratorio formativo” e la Linea 2 “Osservatorio Regionale sulla Formazione
Continua”. Per ciò che attiene la Linea 1 “Laboratorio formativo”, le azioni principali
sono state così articolate:
1) promozione e realizzazione di seminari a carattere formativo in un’ottica di learning
per l’intero territorio e le sue rappresentanze istituzionali e sociali;
2) promozione e realizzazione di n. 5 Piani formativi settoriali/territoriali, indirizzati a
sostenere un sistema di FC indirizzato verso la creazione di un’economia sostenibile
promossa dalla conoscenza, anche attraverso il pieno e sinergico sfruttamento delle
opportunità di finanziamento della FC;
3) promozione e realizzazione di n. 30 Piani formativi aziendali, al fine di
accompagnare le aziende nell’impostazione di interventi formativi centrati sulla
riduzione di un determinato e misurabile gap di competenze professionali.
Per quanto riguarda la Linea 2 “Osservatorio Regionale sulla FC)” la metodologia ha
previsto i seguenti approcci attuativi:
1. realizzare un’analisi del territorio (mappatura con indicatori statistici a base
comunale), secondo le diverse connotazioni socio-economiche e produttive della
regione;
2. interpretare, conseguentemente, le esigenze di sviluppo del capitale umano,
occupato e non, alla luce di squilibri, vocazioni e specificità locali ed in funzione di
una allocazione razionale delle risorse disponibili;
3. procedere alla progettazione e realizzazione di metodi e strumenti, finalizzati ad
effettuare, a cadenza bi-triennale, una compiuta e diretta rilevazione dei fabbisogni
professionali e formativi emergenti dalle imprese e dal territorio nel suo complesso;
4. orientare tutte le attività realizzate con le Linee di intervento 1 e 2 verso la
definizione di un modello di analisi dei fabbisogni formativi ed occupazionali (che
consenta di mettere in relazione le sollecitazioni della domanda del sistema
produttivo, da un lato, e la morfologia socioeconomica dei sottosistemi territoriali;
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5. trasferire all’Amministrazione
un Modello-Manuale per la reiterazione e
l’aggiornamento di azioni di analisi e valutazione dei fabbisogni formativi ed
occupazionali espressi dal territorio e aperto all’interazione con gli altri attori che,
vario titolo, operano sul mercato del lavoro.
Il presente Report costituisce, in particolare, la concretizzazione dei precedenti punti 3,
4 e 5 dell’articolato progettuale, rappresentando un percorso illustrativo del
“precipitato” di tutte le metodologie impiegate nelle diverse analisi e ricerche previste
e delle modalità che potrebbero consentire all’Amministrazione Regionale di reiterare
dette analisi e di aggiornare, nel corso del tempo e con le cadenze che
l’Amministrazione riterrà più opportune e funzionali alle proprie esigenze
programmatiche, la lettura e l’interpretazione delle esigenze professionali e formative
del proprio contesto produttivo e territoriale di riferimento.
Nei capitoli successivi vengono descritti i percorsi metodologici che hanno presieduto
alla realizzazione delle indagini e ricerche di cui ai suddetti punti, organizzandone il
contenuto al fine di renderne sostenibile il trasferimento non solo alla Regione ma,
auspicabilmente, anche al resto del reticolo istituzionale (dalle Amministrazioni
Provinciali ai Servizi per l’Impiego) e alle Parti Sociali in varia misura competenti nella
programmazione e gestione dell’offerta formativa, cofinanziata o meno dal FSE.
Si segnala, infine, che nel capitolo finale viene fornita la “Guida alla consultazione”
del Sistema Informativo ARCPROM, che accompagna il CD (allegato al presente
Report) contenente tale Sistema e che rappresenta una sorta di “chiusura del cerchio”
dell’intero Modello di rilevazione dei fabbisogni. Il Sistema, infatti, consente di
eseguire interrogazioni che pongono in relazione i risultati dell’indagine sui
fabbisogni professionali e formativi delle imprese marchigiane con le specificità
socio-economiche dei cluster geostatistici territoriali, identificati a suo tempo nei
Sistemi Locali del Lavoro caratterizzanti l’intero territorio regionale.
La costruzione e fornitura del Modello e, nella fattispecie, di ARCPROM è improntata a
requisiti di flessibilità, capaci di garantire un progressivo miglioramento dell’efficacia e
dell’efficienza del suo utilizzo ed una costante aderenza alla potenziale evoluzione del
sistema economico-occupazionale ed è basata su approcci quali-quantitativi che hanno
come obiettivi:
- l’adeguamento degli scenari di sviluppo del mercato del lavoro e del sistema
produttivo;
- la determinazione dei fabbisogni al fine di orentare le scelte di programmazione
degli interventi;
- l’eventuale sperimentazione di nuovi servizi sul territorio in funzione
dell’evoluzione dei fabbisogni;
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- la predisposizione di un ambiente idoneo alla messa in rete degli attori
istituzionali e non (Osservatorio Regionale sulla FC) che operano a vari titolo sul
mercato del lavoro e della formazione e che risultano potenzialmente beneficiari
degli aggiornamenti che, successivamente alla consegna del Modello, potranno
essere condotti periodicamente in autonomia (o almeno “governati” in piena
consapevolezza dei metodi e degli strumenti costituenti il Modello) circa l’analisi
anticipatoria dei fabbisogni professionali e formativi regionali.
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2.
FINALITÀ E IPOTESI ASSUNTE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL MODELLO
PER LA REPLICABILITÀ DELL’ANALISI DEI FABBISOGNI PROFESSIONALI E
FORMATIVI
Il Modello (una sorta di manualistica operativa), è stato predisposto con l’obiettivo di
facilitare la trasferibilità e la riproducibilità dell’esperienza di “rilevazione dei
fabbisogni professionali e formativi delle filiere produttive del territorio marchigiano”,
assumendo quale proprio destinatario di riferimento l’Amministrazione Regionale, ma
anche qualsiasi altra organizzazione pubblica o servizio da essa erogato (come, in
particolare, i Servizi Pubblici per l’Impiego), di livello provinciale o territoriale, dotata di
competenze istituzionali nella programmazione e/o promozione delle politiche del
lavoro e della formazione professionale. In questa ottica i risultati e, soprattutto, le
metodiche impiegate per l’analisi dei fabbisogni rappresentano un input
prevalentemente orientato a supportare l’elaborazione dei programmi di governo,
poliennali ed annuali, del sistema formativo regionale e subregionale.
Per la redazione del Manuale si è fatto riferimento anche ad altre analoghe esperienze
maturate dal soggetto attuatore in altri contesti regionali, quindi ai caratteri
fondamentali del processo analisi dei fabbisogni e ad alcuni esempi di prassi attuate in
altre Amministrazioni, nonché alle competenze dell’Analista di fabbisogni formativi
territoriali e settoriali declinate nell’allegato 2.3 del Decreto Ministero del Lavoro 25
maggio 2001, n. 166 in materia di Accreditamento delle sedi formative e Orientative.
Così come si evidenzia dallo Schema 1, il suddetto D.M. costituisce l’unico riferimento
normativo per tale figura, pur considerando che l’Intesa siglata il 20/03/2008 tra
Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca, le Regioni e province autonome di Trento e Bolzano per
la definizione degli standard minimi del nuovo sistema di accreditamento delle
strutture formative per la qualità dei servizi, ha confermato, nella Linea di Indirizzo 2
del Criterio E e nell’Allegato 2 (Tabelle sui requisiti/Linee di indirizzo), il criterio di
accreditamento relativo alla capacità del soggetto accreditando “…di saper leggere ed
interpretare il fabbisogno di formazione esplicito (o tacito) dei diversi target.”,
lasciando invariati i criteri distintivi della figura professionale dell’’Analista dei
fabbisogni” dettati dal D.M. n. 166.
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Schema 1.
Decreto 25 maggio 2001, n. 166. Aree di competenza e compiti dell’analista dei
fabbisogni
Funzione di analisi dei fabbisogni
Figura di sistema: Analista di fabbisogni formativi territoriali e settoriali
Aree di competenza
Compiti
Competenze necessarie
AF1.
Analisi del sistema socio economico
(vocazioni produttive, piani di sviluppo,
Rilevazione
del
fabbisogno
strutturazione del sistema produttivo e
occupazionale a livello territoriale.
del mercato del lavoro, sistema di valori
e attese nei confronti del lavoro…) del
territorio di riferimento mediante:
Identificare le principali
informative sul sistema
economico locale:
fonti
socio
- definire
la
struttura
delle
principali fonti che rilevano i
fabbisogni
occupazionali
e
- individuazione,
rilevazione,
formativi
con
particolare
sistematizzazione, lettura di dati ed
riferimento a quelle realizzate
informazioni
prodotte
dalle
dagli OOBB e da Unioncamere
letteratura specialistica;
nell’ambito del PON del Ministero
del lavoro e dei POR delle regioni.
- individuazione “di” e interviste “a”
testimoni privilegiati.
Utilizzare le procedure per la
definizione del campione ed
Analisi del fabbisogno di nuove figure
elaborazione
di
strumenti
professionali (occupazione aggiuntiva) o
(questionari
strutturati,
semi
di nuovi compiti (per gli attuali occupati)
strutturati, traccia per interviste a
nel
territorio
di
riferimento
testimoni privilegiati).
relativamente a settore/area, famiglia
professionale, mediante:
Predisporre rapporti su fabbisogni
occupazionali.
- indagine di campo, con questionario
o intervista a testimoni privilegiati;
- analisi
desk:
emerografica.
Sistematizzazione,
raccolti e report.
ricerca
analisi
biblico
dei
dati
AF2.
Dalla rilevazione delle prospettive
aziendali di carattere produttivo,
Rilevazione
del
fabbisogno
tecnologico,commerciale, organizzativo,
occupazionale a livello aziendale.
mediante analisi documentale di piani e
programmi e interviste a testimoni,
definizione di fabbisogni di:
- ulteriore personale per
professionali già esistenti;
Utilizzare le procedure per la
definizione
del
campione
e
selezionare/produrre strumenti di
analisi (questionari strutturati, semi
strutturati, traccia per interviste,
ecc.)
figure Predisporre piani formativi aziendali.
- occupazione aggiuntiva per figure
professionali nuove;
- nuovi compiti
presente.
per
il
personale
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L’insieme delle competenze richieste per tale figura professionale appaiono, del resto,
molto interessanti ai fini della eventuale promozione di quella funzione di “agente di
sviluppo formativo”, quale una delle proposte emerse nel corso della realizzazione del
progetto, con particolare riferimento alle attività di animazione e consultazione
territoriali svoltesi nel corso sia dei previsti cinque Focus Group e sia in sede di
Comitato Regionale di Indirizzo per la Formazione Continua.
Il Modello è strutturato in due parti: nella prima si declina l’analisi dei fabbisogni come
attività di ricerca sociale; nella seconda si ripercorrono obiettivi, metodologie, fonti,
strumenti, risultati perseguibili e tempi di realizzazione delle diverse analisi e ricerche
costituenti il Modello stesso.
Al termine della prima parte ed in alcuni paragrafi, sono proposte delle finestre che
contengono indicazioni su note metodologiche, esperienze di altri contesti, materiali
utilizzabili dagli analisti dei fabbisogni.
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3.
PRIMA PARTE: L'ANALISI DEI FABBISOGNI COME PROCESSO DI
RICERCA SOCIALE
3.1. Processo e soggetti coinvolti
L’analisi dei fabbisogni professionali e formativi identifica un processo (insieme di
attività e risorse che opportunamente coordinate consentono di conseguire un
prodotto scambiabile in una catena “clienti/fornitori”) che fa parte del più ampio ciclo
di produzione della formazione (cfr. Finestra 1 in coda al capitolo)
I soggetti che possono attivare (commissionare o realizzare direttamente) questo
processo sono sostanzialmente due: gli organismi di programmazione della formazione
e delle politiche del lavoro (Regioni e Province dove la FP è in parte delegata ad esse);
gli Organismi Bilaterali e delle parti sociali e gli Organismi di Formazione nell’ambito di
progetti di sviluppo delle proprie attività o per conto di organizzazioni clienti (imprese
o enti pubblici di programmazione).
Nel primo dei due casi, l’analisi dei fabbisogni è prevalentemente a supporto della
programmazione, nel secondo è a supporto della progettazione formativa.
I prodotti delle analisi dei fabbisogni a supporto della programmazione possono essere
collocati, in rapporto alle specifiche esigenze dell’ente e delle proprie logiche di
programmazione, su un asse che va dal generale al particolare.
A livello generale le analisi motivano la declinazione operativa degli orientamenti
strategici di politica formativa e del lavoro a cui l’ente (Regione o Provincia) farà
riferimento per un certo arco temporale. A livello di dettaglio, l’analisi può spingersi a
indicare i comparti o settori economici per i quali la formazione è prioritaria, declinare
le figure professionali da formare, enucleare le tipologie formative da sviluppare (o
contenere); accennare ai sistemi di competenze da consolidare, proporre interventi
per lo sviluppo del sistema formativo o delle filiere di istruzione e formazione. In
entrambi i livelli l’analisi comporta ricerche, osservazioni, studi delle tendenze sociali
ed economiche del territorio e la loro correlazione con l’offerta formativa esistente.
Essendo il sistema formativo fortemente governato da principi e risorse di matrice
comunitaria, l’analisi dei fabbisogni a supporto della programmazione richiede di
essere raccordata con le finalità generali, le Priorità e le declaratorie degli Obiettivi
generali e specifici dei diversi Documenti di Programmazione (dal QSN ai POR e anche
ai PON, attraverso il “filtro” interpretativo della Strategia di Lisbona), sebbene, in linea
di massima, siano da ritenere essenziali, nella fattispecie, i documenti di
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programmazione delle Regioni, che rappresentano gli input assunti dall’analisi dei
bisogni a supporto della programmazione.
Si deve, tuttavia, tener presente che, poichè nella Formazione Continua, oltre al FSE,
intervengono rilevanti risorse di segno nazionale/regionale, quali la L. n. 236/93, la L. n.
53/2000 e i Fondi Paritetici Interprofessionali, assume rilevanza considerare anche
l’evoluzione dei fabbisogni nell’ambito della formazione sul lavoro. Si tratta, cioè, di
condurre l’analisi a tutto campo, fornendo in tal modo orientamenti per la
programmazione degli interventi non solo ai soggetti pubblici titolari di Programmi
Operativi o di parte di essi, ma anche ai decisori delle Parti Sociali preposti all’impiego
delle risorse dei Fondi Interprofessionali, favorendo anche l’eventuale mix tra risorse
pubbliche e “private”.
I processi di analisi dei fabbisogni svolte da agenzie formative si possono a loro volta
suddividere in due aggregati: analisi dei fabbisogni per un “sistema cliente”
debolmente definito (connessi, ad esempio, alla partecipazione ad un bando/avviso
pubblico regionale per la realizzazione di interventi di formazione); analisi dei bisogni
per un “sistema cliente” precisamente definito (una singola impresa, una filiera di
imprese).
Nel primo caso gli input saranno le linee di programmazione regionale (e/o le
specifiche del singolo bando/avviso), i prodotti configurano un insieme di informazione
utili a supportare la progettazione formativa (descrizione di profili professionali;
declinazione di fabbisogni di competenze formative per tipologia aziendale,
area/processo di lavoro, di settore, trasversale; raffigurazione degli elementi costitutivi
delle competenze; specificazione dei caratteri organizzativi in cui i beneficiari degli
interventi formativi andranno ad operare, ecc).
Nel secondo caso, i prodotti possono essere simili ma contestualizzati rispetto agli
input del “sistema cliente” ed ai relativi vincoli (risorse per la formazione,
prefigurazioni del ruolo della formazione, figure o processi da formare, ecc.). In
entrambe le opzioni l’analisi dei bisogni farà riferimento ai problemi di cambiamento
che le organizzazioni (a cui la formazione sarà indirettamente riferita, nel primo caso, o
direttamente riferita, nel secondo caso) stanno attraversando, alle innovazioni che
sono necessarie o imprescindibili per consolidare la competitività di processi e
prodotti/servizi, agli apprendimenti auspicabili, ai destinatari degli interventi. Quasi
sempre l’analisi richiede un’esplorazione (diretta o attraverso colloqui e interviste)
finalizzata a comprendere e raffigurare cosa fanno e come le persone sul lavoro e/o
alle quali è destinata la formazione (in genere definita analisi del lavoro).
Vi è da sottolineare che il progetto F.A.R.O. LAB e le sue due citate Linee di intervento,
appaiono aver sussunto ambedue i sopradescritti approcci all’analisi dei fabbisogni
professionali e formativi, laddove:
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- la Linea 1, al di là delle azioni laboratoriali di tipo formativo realizzate in favore di
rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali, sviluppando anche Piani
Formativi settoriali, territoriali e aziendali, ha sostanzialmente operato un’analisi dei
bisogni per un “sistema cliente” precisamente definito, nella fattispecie un settore
produttivo, un azienda,o meglio, un gruppo di aziende, un territorio;
- la Linea 2, avendo realizzato un’analisi dei fabbisogni ad ampio spettro, tramite le
indagini estensive realizzate sia presso un consistente panel di imprese e sia presso
un numeroso gruppo di lavoratori che avessero fruito di interventi di Formazione
Continua variamente finanziata (FSE, L. 236/93, Fondi interprofessionali), si pone
quale strumento per accompagnare i decisori pubblici nelle loro scelte
programmatiche e, nella fattispecie della Regione Marche, nella fattibilità
metodologica e nella messa a regime del previsto Osservatorio Regionale sulla
Formazione Continua.
3.2. Le domande che originano l’analisi dei fabbisogni
Sono molteplici gli interrogativi, le domande, da cui possono trarre origine analisi dei
fabbisogni più o meno “sofisticati”; a titolo esemplificativo, tra le domande per l’analisi
a supporto della programmazione si riportano le seguenti:
Come declinare operativamente, nel contesto ove il Modello viene impiegato, le
finalità dichiarate dalla programmazione FSE, dalla Strategia di Lisbona e dalle priorità
delle politiche nazionali di istruzione e formazione?
Cosa sta cambiando (nel settore o nel territorio); come si configurano i trend
occupazionali; quali figure professionali richiederanno le imprese in funzione di questi
cambiamenti? Vi sono professioni o competenze che rischiano di divenire obsolete e di
esporre le persone a rischi di espulsione dai processi produttivi? L’offerta della scuola,
dell’istruzione, della formazione è in sintonia con tali cambiamenti?
Quali sono le competenze utili a potenziare l’occupabilità delle persone e il loro
accesso alla formazione lungo l’intero arco della vita?
Vi sono categorie, figure professionali, fasce sociali particolarmente deboli sul mercato
del lavoro? Cosa fare per consolidare le loro competenze?
Quali fabbisogni esprimono le imprese dei principali settori economici del territorio?
Quali la Pubblica Amministrazione? Quali sono le caratteristiche dei giovani che nei
prossimi anni si troveranno in fasce di età soggette al Diritto-Dovere all’Istruzione,
quali domande di formazione manifestano?
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Quali relazioni si verranno a creare tra sistema scolastico, sistema formativo, sistema
del lavoro in rapporto alle innovazioni normative in atto e degli scenari occupazionali
attuali e futuri?
Quali livelli di qualità esprime un determinato sistema regionale della FP, quali sono
auspicabili? Che strategie ed azioni di miglioramento è possibile porre in essere?
Le domande che attivano analisi dei fabbisogni per un ”sistema cliente” debolmente
definito si possono enucleare nel modo seguente:
Una certa Regione intenderà programmare e finanziare progetti di integrazione scuolalavoro? A quali sarebbe opportuno candidarsi, per quali motivazioni? Come sostenere
le proprie proposte per ottenere il relativo finanziamento?
Una certa Provincia reputa prioritaria la Formazione Continua in un determinato
settore: un’azienda interessata quali progetti potrebbe realizzare utilmente, perché?
Come può un’azienda caratterizzare per l’anno successivo le attività di formazione
continua per i propri dipendenti? In base a quali fattori endogeni o indotti dai mercati
di riferimento
Una certa azienda ha chiesto al fornitore di realizzare un corso sul front office,
attraverso quali bandi o avvisi è possibile che ottenga un cofinanziamento? Con quali
modalità sarà possibile motivare la proposta?
ecc….
Le esigenze che attivano processi di analisi dei fabbisogni di una o più organizzazioni
identificate, si possono a loro volta articolare in due aggregati; per quanto riguarda il
primo di tali aggregati:
E’ stato installato un nuovo software; che progetto formativo è necessario per gli
operatori che devono acquisire le competenze necessarie per poterlo utilizzare?
Gli operatori alle macchine utensili hanno necessità di aggiornamento sui nuovi sistemi
di programmazione.
Il sistema di controllo di gestione prevede nuove procedure; come fare per renderle un
effettivo strumento di lavoro quotidiano delle persone?
Si rileva la necessità di formare gli addetti all’area commerciale per aggiornare le loro
competenze linguistiche e di comunicazione…
ecc…
Nella loro diversità, gli interrogativi riportati fanno riferimento a cambiamenti legati da
una logica comune, da un filo rosso che li contraddistingue: in tutti i casi si tratta di
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innovazioni che richiedono compiti di lavoro sostanzialmente ruotinari, prevedibili, in
parte standardizzabili; modificazioni che sottendono fabbisogni tecnico operativi e che
fanno prevalente riferimento a specifici ruoli.
Il secondo aggregato di interrogativi si riferisce a situazioni di cambiamento di più
difficile interpretazione; ad esempio:
I problemi sono dichiarati ma nella realtà non vengono, di fatto, affrontati.
Le relazioni tra ..... e ...... sono problematiche / conflittuali.
Le riunioni di lavoro sono poco efficaci, non si arriva mai al dunque.
I collaboratori dicono di voler cambiare, ma continuano a fare quello che hanno
sempre fatto.
I clienti contestano i prodotti e non sappiamo quali siano le cause effettive.
In azienda dicono che dobbiamo coordinarci di più, ma le informazioni circolano male.
I tre giovani appena inseriti hanno atteggiamenti verso il lavoro molto diversi rispetto
ai loro capi; la convivenza è difficile.
Si parla tanto di orientamento al cliente "interno" ed "esterno" ma non si sa bene
come fare.
Pur nella loro apparente semplicità, queste domande (od esemplificazioni) sottendono
problematiche che afferiscono a compiti non routinari, a questioni che risultano essere
scarsamente prevedibili e standardizzabili. Rimandano alla dimensione
dell’organizzarsi, quindi della distribuzione di compiti, della regolamentazione dei
rapporti tra attività (cose da fare) e ruoli (chi fa cosa), al problema del controllo sulle
cose (e quindi sulle persone), al tema della dominanza tra chi (per il ruolo che ricopre)
richiede un certo tipo di cose (di prestazioni) ad altri che eseguono la prestazione, ad
un mix di aspetti di lavoro in parte prescrittivi in parte discrezionali (cioè suscettibili di
una definizione personale).
Si è, pertanto, in presenza di questioni di cambiamento che afferiscono alle dimensioni
meno esplicite, nascoste, dell’organizzazione e che per loro natura hanno a che fare
con “il come” le persone si organizzano e vivono la quotidianità del lavoro, con la
cultura professionale di individui e gruppi di individui che nelle organizzazioni agiscono.
Interrogarsi su questa particolare area di fabbisogno richiede non solo strumentazioni
di analisi e diagnosi del funzionamento organizzativo, ma anche un mandato esplicito
al consulente-formatore. L’analisi del fabbisogno si configura come lettura e
interpretazione del funzionamento dell’organizzazione, delle modalità con cui si
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funziona effettivamente, delle interazioni individui, gruppi, ruoli e culture, delle
connessioni tra parti dell’organizzazione e del loro coordinamento.
Non vi è dubbio che, nella fattispecie del progetto F.A.R.O. LAB, queste ultime
riflessioni e problematiche sono state affrontate grazie alla realizzazione della citata
Linea 1 “Laboratorio formativo”, con particolare riguardo alla realizzazione dei Piani
formativi, soprattutto quelli aziendali.
3.3. I caratteri distintivi della ricerca sociale nell’analisi dei fabbisogni
professionali e formativi
La diverse modalità di analisi dei fabbisogni cui si è fatto ora riferimento si possono
ritenere attività, più o meno complesse, di ricerca sociale, principalmente per due
ordini di motivi: da un lato comportano e richiedono interazioni e comunicazioni tra
una pluralità di attori in gioco; dall’altro necessitano di strumenti di raccolta dati
(griglie, questionari, colloqui, interviste) e loro interpretazione tipiche dei processi di
ricerca.
Le relazioni tra gli attori in gioco in un percorso di ricerca sociale/analisi dei fabbisogni
si possono articolare nelle seguenti fasi:
Fase 1: definizione del problema
Il committente (ente pubblico, impresa) ha un problema (ed una prefigurazione del
ruolo che la formazione può ricoprire rispetto alla risoluzione del problema) e lo
comunica (direttamente o tramite una procedura di evidenza pubblica) ad un ente di
ricerca (singolo ricercatore, società; interno od esterno all’organizzazione del
committente). L'interazione produce un "mandato" che definisce in modo operativo il
problema stesso.
Fase 2: predisposizione del progetto di ricerca
L’ente di ricerca interpreta il problema posto dal committente predisponendo un
progetto in cui vengono descritte metodologie e tecniche che saranno utilizzate,
tempi, costi e risultati attesi.
Fase 3: disegno della ricerca
L’ente di ricerca traduce operativamente il Progetto. In particolare:
3.1: precisa, attraverso l'analisi di contesto, il campo di indagine e l'oggetto della sua
analisi, sulla base di una preventiva documentazione e esplorazione dei dati di
contesto;
13
3.2: costruisce un modello interpretativo fatto di ipotesi, relazioni tra variabili che si
configurano come risposte al problema per la soluzione del quale viene realizzata
la ricerca (il modello e le risposte sono formulate sulla base di quadri di
riferimento, teorie esistenti o ad esse riferite, da sottoporre a verifica empirica
per accertarne o meno la validità);
3.3: costruisce gli strumenti per rilevare le informazioni;
3.4: definisce il campione/i campioni su cui effettuare la rilevazione dei dati;
3.5: progetta le modalità di rilevazione dei dati (individua cioè le fonti che detengono
dati utili ad accertare la validità delle ipotesi formulate);
3.6: sceglie le modalità di analisi dei dati raccolti (i criteri di controllo, codifica,
archiviazione ed analisi dei dati).
Fase 4: rilevazione dei dati
Il ricercatore entra negli ambienti dei soggetti che detengono dati utili a verificare le
ipotesi di ricerca e provvede alla loro raccolta attraverso strumenti (schede,
questionari, griglie di osservazione e valutazione messe a punto nella fase precedente).
Fase 5: codifica, archiviazione e analisi dei dati
I dati raccolti vengono analizzati secondo quanto previsto dal disegno della ricerca, con
l’intento di dimostrare la veridicità delle ipotesi formulate (o la loro non veridicità);
questo processo spesso porta con sé la formulazione di nuove ipotesi interpretative.
Fase 6: stesura del Rapporto Finale
A partire dall'analisi dei dati vengono proposte le soluzioni al problema inizialmente
posto dal committente di solito riportate in un documento convenzionalmente definito
Rapporto Finale.
Fase 7: restituzione dei risultati al committente
Il rapporto finale (dati trattati e soluzioni ipotizzate) viene comunicato al committente
il quale sceglierà una propria specifica linea di azione per risolvere il problema alla base
del quale ha finanziato la ricerca.
Rispetto all’esperienza di rilevazione realizzata per la Regione Marche, le precedenti
considerazioni sono contestualizzate nello schema 2.
14
Schema 2. Le connessioni tra la ricerca sociale e la rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi nelle Marche
Fasi ricerca
Attori e loro interazioni; articolazione della fasi
Il committente (Regione Marche) comunica il problema attraverso un
bando di gara.
Obiettivi: "Rendere l'intervento pubblico in materia di formazione
professionale continua più coerente con le esigenze del mercato del lavoro
regionale, favorire la permanenza in esso degli occupati, favorire
l'inserimento dei formati nel mercato del lavoro e dando vita a un sistema
permanente di rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi
(Osservatorio Regionale sulla Formazione Continua), adeguatamente
trasferibile e impiegabile, anche a dimensione locale, dagli organismi
pubblici (anche facenti parte della rete regionale dei Servizi per l'Impiego,
per la rilevazione continua dei fabbisogni professionali e formativi".
Fase 1.
Definizione del problema
Azioni: "Realizzazione di un Laboratorio formativo per le Parti Sociali e per
le amministrazioni competenti sul tema della FC, realizzazione di Piani
Formativi Settoriali, territoriali e aziendali, analisi di contesto e mappatura
socio-economica, indagini presso gli ex allievi della FC e presso le imprese
marchigiane per la rilevazione dei loro fabbisogni professionali e formativi
in rapporto alle esigenze del ciclo produttivo e del territorio nel suo
complesso, predisposizione di un modello e manuale per la costituzione
dell’Osservatorio Regionale.". (fonte:”Bando di gara per l’affidamento dei
servizi connessi all’attivazione e gestione di un laboratorio formativo e la
costituzione di un Osservatorio Regionale sulla Formazione Continua”.
Fase 2.
Predisposizione dell'Offerta in
risposta all’Avviso Pubblico
Il soggetto proponente (nella fattispecie, l’ATI IFOA, CENSIS, ANL),
predispone l'offerta tecnica (insieme a quella economica) che, nella
fattispecie, risulta essere quella con il maggior punteggio.
Percorso attuativo
Fase 3.
3.1.
Analisi di contesto: mappatura socio-economica del territorio regionale.
Disegno
della
ricerca
Analisi di contesto
Definizione dei criteri di controllo, codifica, archiviazione ed analisi dei
dati, al fine di individuare gli indicatori semplici e, poi, sintetici.
3.2.
Scelta del modello metodologico di rilevazione dei fabbisogni professionali
e formativi (processi di cambiamento nei settori produttivi proposti –
turismo e agroalimentare, competenze correlate).
Definizione modello,
variabili e ipotesi
Analisi di sfondo per verificare la coerenza delle ipotesi e declinare il
modello operativo della ricerca.
3.3.
Proget-tazione strumenti
Progettazione degli strumenti di rilevazione dei dati (questionari
strutturati per gli ex allievi della FC e per le imprese; griglia di intervista per
condurre casi di studio e per realizzare interviste a testimoni privilegiati).
Verifica degli strumenti attraverso interviste preliminari con testimoni
significativi.
3.4.
Definizione campione
Definizione del campione/panel di ex allievi e di imprese e individuazione
dei soggetti da intervistare.
15
3.5.
Determinazione del percorso di accesso alle fonti.
Proget-tazione modalità
di rilevazione dati
Individuazione delle competenze dei ricercatori e delle procedure
operative di raccolta e restituzione dei dati.
3.6.
Predisposizione “piano degli incroci”.
Scelta modalità analisi
dati
Individuazione dei testimoni privilegiati.
3.7 Progettazione
Modello/manuale di
rilevazione dei fabbisogni
e del Sisetma Informativo
ARCPROM
Impostazione Modello/manuale secondo esperienze già realizzate in altri
analoghi contesti
Progettazione Sistema Informativo, sia dal punto di vista informatico e sia
statistico.
Formazione dei ricercatori e gestione del processo di rilevazione dei dati.
Fase 4.
Rilevazione dei dati
Somministrazione (in questo caso on line con metodo CAWI) o CATI) dei
questionari agli ex allievi della FC e ai titolari, o loro delegati, delle imprese
costituenti i campioni/panel.
Interviste ai testimoni privilegiati individuabili tra quelli istituzionali e quelli
del partenariato sociale.
Inserimento dei dati nell'archivio
Analisi preliminare dei dati e verifica di congruenza interna
Costruzione matrici di elaborazione (per dati quantitativi) e analisi di
contenuto (per dati qualitativi).
Fase 5.
Analisi dei dati
Calcolo delle statistiche descrittive (frequenza, media, mediana, varianza,
ecc.)
Effettuazione incroci fra le variabili attraverso tecniche statistiche anche
multivariate (correlazione, chi quadrato, analisi della varianza)
Analisi delle risposte ottenute dai testimoni privilegiati e loro
sistematizzazione per procedere al commento e alla redazione del
Rapporto di Ricerca.
Fase 6.
Redazione del Rapporto finale
Fase 7.
Restituzione al committente
Indice: metodologie e strumenti per la rilevazione dei fabbisogni
professionali e formativi degli ex allievi e delle imprese: finalità e ambiti
della rilevazione; la metodologia e il modello di ricerca; risultati della
ricerca sul campo (ex allievi, imprese e testimoni privilegiati, conclusioni); il
percorso della ricerca nell'ottica del trasferimento. Sistema ARCPROM.
Sessioni di lavoro con il committente, partecipazione alle sedute del
Comitato di Indirizzo della Formazione Continua.
Convegno conclusivo
16
Finestra 1. Schemi esplicativi sull’analisi dei fabbisogni
Schema A. Il ciclo di produzione della formazione*
Piano di sviluppo (regionale,
provinciale,
settoriale,
aziendale)
POR
Unione
Europea
Linee di politica/strategia formativa e
del lavoro (istituzionale, aziendale,
settoriale, ecc.)
Programmazione
formativa
Individuazione figure professionali,
tipologie formative, servizi per il
lavoro
Specificazione
professionali
Progettazione
formativa
Analisi dei
fabbisogni
competenze
Analisi
lavoro
del
Definizione dei progetti (obiettivi,
contenuti, contesto ed utenti,, prove
di valutazione)
Programmazione
didattica
Attuazione
(itinerario
didattico,
modalità formative, docenza, verifica
apprendimenti)
monitoraggio
Valutazione ex ante (approvazione da
parte del committente)
Valutazione finale
Valutazione ex post (impatto)
* adattato da Pier Giovanni Bresciani “Pprima della didattica”, Quaderni di Nuova Formazione n. 1.
17
Schema B. Le decisioni nel processo di analisi dei fabbisogni
ambiente
organizzazioni
vincoli, opportunità
Mercati
dei
fattori produttivi
Tecniche
Utilizzo
delle
risorse
Finanziarie
Umane
domanda/fabbisogni di risorse
decisione
Domanda/fabbisogno di risorse umane, di
competenze, di lavoro
fabbisogno di competenze formative
Domanda/fabbisogno di altre
(capitali, crediti, tecnologie ……)
risorse
Fabbisogno di competenze non
(informazione, consulenza, assistenza..)
formative
decisione
Per tipologia a aziendale, per area/processo,
per settore, trasversali
Progettazione formativa
Offerta
formativa
decisione
Formazione iniziale, permanente, continua….
18
4.
SECONDA PARTE:
L’ESPERIENZA
REALIZZATA
E
CRITERI
DI
DISSEMINAZIONE
4.1. Gli obiettivi della ricerca sui fabbisogni professionali e formativi
I servizi di animazione e formazione nel territorio, di predisposizione di Piani Formativi
territoriali/settoriali/aziendali e la ricerca sui fabbisogni professionali e formativi per lo
sviluppo del sistema produttivo regionale e per la costituzione dell’Osservatorio
Regionale sulla FC, realizzata per la Regione Marche nell'ambito del progetto F.A.R.O
LAB, possono rappresentare un significativo contributo per ciò che riguarda la
predisposizione di strumenti operativi in grado di migliorare le performance del
sistema di formazione del capitale umano della regione.
Le ragioni di questa svolta possono essere principalmente ricondotte a:
- la possibilità di usufruire di un quadro di lettura complessiva dei processi che
legano il tema del capitale umano alle specificità produttive e socio-economiche
della regione;
- la possibilità di collegare gli impegni profusi in questi processi in termini di
investimento in risorse umane con la capacità produttiva del territorio e con
l'evoluzione del sistema economico e sociale regionale (cfr. “Mappatura socioeconomica del territorio”);
- la possibilità di internalizzare, nell'ambito dell'attività di programmazione e di
attuazione delle politiche svolte dalla Regione, metodi e modalità di acquisizione
delle informazioni funzionali all'innalzamento della qualità decisionale e gestionale
nell'utilizzo delle risorse dedicate alla formazione e alle politiche del lavoro.
Ne consegue che la realizzazione delle attività previste non si è fermata alla produzione
dei risultati di ricerca, ma comprende il trasferimento dei contenuti dell'attività e i
metodi per acquisire tali nuove modalità di lavoro. Quest'ultimo obiettivo è stato
perseguito articolando i processi di ricerca nel presente Modello di riferimento strutturato per moduli autonomi benché correlati - in grado di guidare l'acquisizione di
informazioni e la corretta lettura dei dati raccolti e organizzati in maniera funzionale
alla predisposizione di bandi e di richieste di fornitura di servizi al mercato da parte
degli Uffici regionali competenti.
19
In questa sede saranno quindi illustrati:
- la logica del modello che ha guidato le attività di ricerca;
- le diverse metodologie da utilizzare per mettere in atto il modello di analisi dei
fabbisogni professionali e formativi delle aziende;
- i suggerimenti per rendere l'analisi dei fabbisogni un processo e un'attività condivisa
dall’'Assessorato regionale competente;
- i principali risultati acquisiti nel corso della sperimentazione del modello.
4.2. Le componenti e la logica del modello
Le diverse componenti attraverso le quali l’ATI ha realizzato il progetto e, nella
fattispecie, la ricerca sui fabbisogni, consentono di determinare un Modello che può
rispondere a diverse esigenze conoscitive e a molteplici modalità di analisi.
Le linee di attività realizzate consentono di cogliere la completezza degli argomenti e
degli approcci utilizzati in quanto:
- sul piano temporale, sono presenti ricerche e analisi che mirano sia alla
ricostruzione dello stato dell'arte, sia alla creazione di un orizzonte futuro di
riferimento, in grado di definire una cornice di eventi possibili e collegati con la
realtà presente. Fra le prime si collocano i censimenti e altre fonti statistiche
ufficiali, mentre le rilevazioni presso le imprese e presso gli ex allievi della FC
contengono al loro interno entrambe le prospettive di analisi;
- sul piano delle metodologie, sono state effettuate sia ricerche di tipo desk, sia
ricerche di tipo field. Fra le prime, basate sull'elaborazione di dati provenienti da
fonti ufficiali (Istat, Unioncamere, ecc.), rientra la mappatura socioe-conomica del
territorio, mentre fra le seconde rientrano le rilevazioni sui fabbisogni presso gli ex
allievi e le imprese, i Piani Formativi, o Focus Group a dimensione provinciale e le
interviste ai testimoni privilegiati costituendo di conseguenza fonti primarie di
analisi;
- sul piano delle modalità di analisi, accanto all'approccio di tipo qualitativo funzionale all'approfondimento di tematiche specifiche e all'integrazione delle
diverse prospettive di lettura dei fenomeni legati ai processi formativi e di sviluppo
del capitale umano - è stato utilizzato l'approccio quantitativo, che ha permesso di
misurare e definire le reali dimensioni della domanda di formazione e gli aspetti
strutturali ad esse collegati;
20
- sul piano dei contenuti dell'intervento, le attività di ricerca sono state progettate e
realizzate tenendo costantemente sullo sfondo la necessità di trasferire
all’Amministrazione appaltante l’intero patrimonio metodologico ed attuativo che
ha presieduto alla realizzazione del progetto, al fine di rendere oil più possibile
autonoma l’Amministrazione, qualora intendesse reiterare, aggiornandola
opportunamente, tutta o parte della ricerca qui presentata.
La presenza di diversi approcci nel modello proposto, consente un utilizzo modulare
delle diverse componenti e adeguato alle esigenze di aggiornamento che possono
provenire dalla Regione. In ogni caso potranno essere attivate linea di analisi con vari
gradi di difficoltà e di produzione di dati anche mantenendo un giusto equilibrio fra
indagini quantitative e approfondimenti qualitativi.
Per ogni linea di attività, al fine di facilitare la scelta e l'utilizzo successivo dei diversi
strumenti del modello, sono indicati:
- gli obiettivi
- le fonti
- la metodologia
- i tempi di realizzazione e di aggiornamento
- i risultati perseguibili con l'applicazione del modello.
Accanto alle linee di attività realizzate con il progetto, vengono profilate anche altre
tipologie di attività che, pur non essendosi potute sviluppare a causa della limitata
disponibilità finanziaria messa a disposizione dello stesso progetto, costituiscono, ad
avviso dell’ATI, parte integrante del Modello in questione.
4.2.1. La mappatura socio-economica del territorio regionale.
Obiettivi
La mappa socioeconomica del territorio (nella fattispecie, costruita sulla dimensione
geostatistica dei Sistemi Locali del Lavoro), rappresenta il primo elemento per la
rilevazione dei fabbisogni formativi del territorio ed è finalizzata sia alla ricostruzione
del contesto nel quale la rilevazione va a operare, sia alla predisposizione del Sistema
Informativo ARCPROM.
L’obiettivo principale è quello di disporre di informazioni adeguate e aggiornate che
riguardano in particolare:
21
- il contesto socio-demografico;
- il processo di sviluppo socio-economico del territorio;
- il sistema imprenditoriale e il mercato del lavoro.
I tre ambiti di analisi prescelti consentono una lettura del territorio di indagine che
mette insieme:
- la disponibilità di capitale umano (essenzialmente il livello di istruzione e
formazione della popolazione nelle diverse componenti sociali e demografiche), e
quindi definisce gli aspetti di riferimento che caratterizzano i destinatari finali delle
attività formative;
- l’evoluzione dei fattori che condizionano, sul piano sociale ed economico, la
capacità di produzione della ricchezza e del benessere del territorio esaminato
(dove per ricchezza e benessere non si intendono soltanto gli aspetti materiali di
questi, ma comprendono aspetti meno immediati come la qualità della vita, la
coesione sociale, ecc.);
- la struttura produttiva ed occupazionale su cui agire attraverso le politiche e gli
interventi scelti dal decisore politico (essenzialmente il potenziale esistente sul
territorio e finalizzato alla produzione di ricchezza e benessere del territorio stesso).
Fonti
Le fonti di riferimento sono:
- i censimenti generali della popolazione, dell'industria e dei servizi, pubblicati
dall'Istat; le rilevazioni periodiche dell'Istat (ad esempio la Rilevazione Trimestrale
sulle Forze di lavoro);
- le indagini ad hoc dell'Istat (le statistiche del commercio, le statistiche del turismo,
ecc.);
- le banche dati Ancitel, Movimprese, Infocamere; le indagini della Banca d'Italia (ad
esempio l'indagine sulla ricchezza delle famiglie);
- dati Inps e Inail.
In alcuni casi, può essere necessario/opportuno integrare il livello centrale con dati di
fonte europea (Eurostat).
22
Metodologia
La ricostruzione del contesto deve basarsi su un'analisi in cui sono garantite:
- una lettura statica (e cioè una "fotografia" al presente del territorio) e una dinamica
(attraverso un confronto temporale che possa coprire diversi periodi, come ad
esempio quello compreso fra due censimenti generali);
- una lettura per diversi gradi di disaggregazione e aggregazione e, dunque, se
possibile, un'organizzazione dei dati e delle informazioni a livello:
- comunale (qui non utilizzata per l’evidente “invecchiamento” dei dati disponibili;
quando sarà possibile fruire dei dati del nuovo censimento 2011, la dimensione
comunale dei dati costituirà senza dubbio un valore aggiunto di analisi del
territorio, in termini di costruzione di una realtà socio-economica “ricostruita
“dal basso” attraverso indicatori semplici e sintetici di dimensione, appunto,
comunale);
- o di Sistema Locale del Lavoro (qui utilizzata per le ragioni esposte al punto
precedente, ovvero per la disponibilità di dati sufficientemente recenti sui
fenomeni considerati);
- di confronto nazionale (territorio e media nazionale);
- e, data l'importanza assunta dalle Regioni nell'ambito dell'attuazione delle
politiche strutturali dell'Unione Europea, di eventuale confronto europeo.
Assumere, infatti, tali dimensioni statistiche vuol dire, ovviamente, andare oltre le
tradizionali unità statistiche di riferimento (provinciali e regionali), il cui esito è spesso,
o meglio, sempre troppo aggregato rispetto alle esigenze interpretative di fenomeni (in
questo caso, quelli afferenti il capitale umano e la sua qualificazione rispetto ai
processi evolutivi del territorio nelle sue diverse micro realtà).
L'analisi del contesto socioeconomico richiede la costituzione di un gruppo di lavoro
interdisciplinare con prevalenza di competenze nell'analisi statistica e nell'elaborazione
dei dati. I prodotti di analisi derivano dall'applicazione di metodologie statistiche in
grado di sintetizzare le variabili prescelte per l'analisi e di stabilire il livello di relazione
fra le variabili stesse (analisi in componenti principali o ACP, cluster analysis).
Tempi di realizzazione e di aggiornamento
Per rispettare l'adeguatezza dei dati e delle informazioni raccolte all'evoluzione
continua degli scenari e del contesto, è necessario prevedere tempi di realizzazione e
di aggiornamento che consentano una rappresentazione realistica del territorio, della
popolazione e dei sistemi presenti. In generale un'analisi di contesto mantiene la sua
23
validità nell'arco di un triennio ed è a questo periodo che ci si può riferire per
l'aggiornamento. Per ciò che riguarda la realizzazione si prevede che possa essere
svolta nell'arco di 3-4 mesi, periodo questo che comprende la fase di raccolta, di
imputazione, di elaborazione dei dati e delle analisi di secondo livello (cluster analysis,
analisi in componenti principali, ecc.), redazione del rapporto descrittivo del contesto.
Risultati perseguibili con l'applicazione del modello: le mappe geostatistiche dei
profili socio- economici dei Sistemi Locali del Lavoro (SLL)
Dall'applicazione del modello per la mappa socioeconomica del territorio, è possibile
ricostruire la mappatura a dimensione dei SLL della regione e la delineazione di cluster
territoriali caratterizzati in forme diverse da epifenomeni sociali ed economici.
Tutte le indicazioni derivanti dall’elaborazione statistica da realizzare tramite
l’individuazione degli indicatori “elementari” e la definizione di quelli “sintetici”,
devono essere trasferite su correlate rappresentazioni cartografiche, e individuando
ciascun SLL con una differente tonalità di colore secondo l’intensità del fenomeno
considerato, in modo da evidenziare con la stessa tinta i SLL appartenenti alla stessa
classe.
4.2.2. La rilevazione delle caratteristiche della domanda individuale di FC (ex allievi)
Obiettivi
Disporre di elementi conoscitivi atti a: 1) valutare l’efficacia dell’offerta di formazione
continua e la sua congruenza con i fabbisogni reali 2) orientare la programmazione
formativa 3) realizzare un monitoraggio sistemico della FC insistente sul territorio
regionale, in un’ottica di circolarità e integrazione tra i processi e i soggetti, attraverso
la ricostruzione di un quadro esaustivo delle dinamiche della domanda e dell’offerta di
FC nella Regione Marche.
La rilevazione sulle caratteristiche e sulle nuove eventuali esigenze formative di coloro
che abbiano frequentato attività di FC negli anni precedenti l’indagine risulta
finalizzata a rilevare il tasso di soddisfazione degli utenti e l’impatto che la formazione
ha avuto sul percorso professionale individuale e nell’ambito aziendale.
Fonti
Le fonti da impiegare sono essenzialmente riconducibili alle banche dati, ai sistemi di
monitoraggio fisico e finanziario e agli elenchi dei beneficiari delle attività di FC,
disponibili sia presso la Regione e sia presso i Fonti Paritetici Interprofessionali.
24
Metodologia
In base agli elenchi sopraddetti dei beneficiari, occorre procedere alla composizione di
un panel, per quanto possibile, rappresentativo di formati, da utilizzato per la
realizzazione della corrispondente rilevazione quantitativa, previa condivisione con i
referenti regionali, attraverso la somministrazione di un questionario strutturato. Tale
panel farà riferimento a un anno o più anni formativi non eccessivamente precedenti
all’indagine (comprendendo tutte le attività formative svolte prevalentemente nel
corso degli anni solari), al fine di potersi riferire a un “universo” omogeneo.
Tale opzione è funzionale anche al raggiungimento degli obiettivi conoscitivi prefissati,
in quanto una maggiore distanza tra il momento dell’intervista e la frequenza del corso
potrebbe inficiare l’attendibilità delle risposte in merito ai livelli di soddisfazione (ad
es. confondendo i giudizi con esperienze formative successive), ma anche alle ricadute
“dirette” che tale frequenza ha avuto sull’intervistato e sull’impresa di riferimento.
Orientativamente, le sezioni che compongono nolo strumento di rilevazione per i
“formati” sono:
1) Informazioni generali (età, sesso, titolo di studio, altre esperienze formative, attuale
condizione occupazionale, condizione al momento della frequenza del corso,
anzianità lavorativa, tipologia e livello di inquadramento, settore economico,
impresa, ecc.); se già disponibili nella base dati, si procederà ad una veloce verifica.
2) Gradimento dell’attività formativa (aspettative e risultati conseguiti, soddisfazione
generale, qualità percepita, opinioni su metodologie, contenuti, logistica durata,
utilità delle competenze acquisite, ecc.).
3) Impatto sul percorso professionale individuale e sull’organizzazione/contesto
aziendale (miglioramento di posizione/ruolo/funzione, incrementi economici,
cambio di lavoro, miglioramento delle performance aziendali, ecc.).
4) Propensione alla formazione ed emersione di nuovi bisogni formativi.
La rilevazione viene realizzata tramite la somministrazione (on line con metodo
CAWI, nel progetto FARO LAB) di un questionario strutturato (in allegato il
questionario).
25
Tempi di realizzazione e di aggiornamento
L'indagine può essere ripetuta, ad esempio, ogni tre anni, mentre il tempo di
realizzazione dipende dal panel di riferimento: un'indagine superiore ai 1000 casi si
prevede possa essere conclusa entro sei mesi dalla definizione dell'universo di
riferimento e del panel di intervistandi.
Nel caso del progetto FARO LAB, era previsto un aggiornamento della stessa indagine a
distanza di tempo di un anno dalla prima rilevazione, al fine di comprendere le
eventuali variazioni intervenute presso gli ex allievi della FC, qualora avessero
frequentato ulteriori attività formative dopo il periodo formativo considerato nella
prima indagine. A tal fine, occorre impiegare un diverso questionario, strutturato
secondo tali finalità (in allegato il questionario).
Tale attività riveste, del resto, una rilevanza strategica ai fini della replicabilità del
Modello, in quanto la sua applicazione, poggia essenzialmente sull’opportunità di
disporre di un panel permanente di ex allievi.
4.2.3. La rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese
Obiettivi
La rilevazione dei fabbisogni professionali e di formazione (per i dipendenti, ma anche
per i titolari) delle imprese rappresenta uno degli elementi portanti del modello, in
quanto il sistema delle imprese costituisce l'ambito privilegiato di destinazione degli
interventi di formazione continua, ma anche un fondamentale bacino d’impiego delle
figure professionali formate dal sistema d'istruzione e formazione.
L'obiettivo di questa linea di attività è dunque quello di raccogliere le esigenze di
qualificazione/aggiornamento/riconversione, di nuove professionalità e di formazione
espresse dal sistema produttivo e di mettere a sistema l'insieme delle informazioni in
funzione della costruzione di un'offerta di formazione adeguata alle stesse esigenze
delle imprese e ai percorsi di evoluzione economica e produttiva del territorio.
Fonti
Per la realizzazione dell'indagine sui fabbisogni formativi delle imprese è necessario
conoscere il contesto produttivo entro il quale calare l'indagine. A questo scopo viene
utilizzato e sfruttato il patrimonio di conoscenze e d’informazioni rappresentato dalla
mappa socioeconomica del territorio. Ulteriori fonti utilizzabili per la definizione del
contesto di partenza e per l’individuazione delle informazioni da rilevare sono: il
Sistema Informativo Excelsior -Ministero del lavoro - Unioncamere, che rileva
periodicamente i fabbisogni di figure professionali sull'intero territorio nazionale, le
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indagini sui fabbisogni professionali e formativi realizzate dagli enti bilaterali nazionali,
nonché eventuali attività di ricerca realizzate a livello locale.
Metodologia
La rilevazione dei fabbisogni espressi dalle imprese viene realizzata tramite:
- somministrazione (on line con metodo CAWI, nel progetto FARO LAB) di un
questionario strutturato (in allegato il questionario) a un panel (nel caso del
presente progetto solo “qualitativamente” rappresentativo) di imprese
marchigiane;
- realizzazione di Focus Group a dimensione provinciale e di Piani Formativi
aziendali, finalizzati all'approfondimento “qualitativo” di alcuni specifici aspetti
emersi nel corso della realizzazione dell'attività di ricerca;
- realizzazione di interviste a testimoni privilegiati (rappresentanti del partenariato
sociale ed economico, stakeholder, ecc), al fine di ottenere informazioni aggiuntive
di segno qualitativo, rispetto a quanto emerso con le due rilevazioni ora citate
(griglia intervista in allegato);
- realizzazione di casi di studio aziendali, non contemplati nel progetto FARO LAB, ma
di rilevante interesse nell’economia complessiva del Modello qui proposto (se ne
allega una griglia di rilevazione).
Somministrazione di un questionario strutturato alle imprese selezionate
La realizzazione dell'indagine prevede le seguenti fasi:
- analisi della documentazione disponibile;
- definizione dell’universo delle imprese;
- definizione del campione (di un panel nel caso FARO LAB) delle imprese in
conformità a determinate variabili strutturali;
- costruzione dell'indirizzario e dei referenti aziendali;
- individuazione delle modalità di rilevazione sul campo (somministrazione diretta,
metodi CATI, CAWI, invio postale, ecc.) e del gruppo di lavoro dedicato alla
rilevazione (internalizzazione dell'attività o esternalizzazione a società
specializzate);
- predisposizione degli strumenti di rilevazione
- briefing del gruppo di rilevatori;
27
- test degli strumenti di rilevazione;
- rilevazione tramite somministrazione di questionari alle imprese;
- imputazione dei dati raccolti e predisposizione dell'archivio e del data set;
- definizione del piano degli incroci;
- analisi preliminare dei dati e verifica congruenza interna;
- costruzione matrici di elaborazione (per dati quantitativi) e analisi di contenuto (per
dati qualitativi);
- calcolo delle statistiche descrittive (frequenza, media, mediana, varianza, ecc.);
- effettuazione incroci fra le variabili attraverso tecniche statistiche anche
multivariate (correlazione, chi quadrato, analisi della varianza, ecc.);
- redazione del rapporto di indagine.
Strumenti di rilevazione
Le aree di indagine contenute nei questionari devono riguardare necessariamente:
- il profilo aziendale;
- la domanda di Formazione Continua;
- le esigenze di nuove professionalità e competenze;
- le modalità di accesso al mercato della formazione.
Tempi di realizzazione e di aggiornamento
L'indagine presso le aziende può essere ripetuta, ad esempio, ogni tre anni, mentre il
tempo di realizzazione dipende dal campione di riferimento: un'indagine superiore ai
1000 casi si prevede possa essere conclusa entro sei mesi dalla definizione
dell'universo di riferimento e del campione.
E' possibile prevedere la realizzazione di indagini parziali/ di approfondimento su
singoli territori e/o settori economici.
Nel caso del progetto FARO LAB, era previsto un aggiornamento della stessa indagine a
distanza di tempo di un anno dalla prima rilevazione, al fine di comprendere le
eventuali variazioni intervenute nella domanda professionale e formativa delle
imprese. A tal fine, occorre impiegare un diverso questionario, strutturato secondo tali
finalità (in allegato il questionario).
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Tale attività riveste, del resto, una rilevanza strategica ai fini della replicabilità del
Modello, in quanto la sua applicazione nella rilevazione e analisi dei fabbisogni
professionali e formativi, poggia essenzialmente sull’opportunità di disporre di un
panel permanente d’imprese.
4.2.4. I Casi studio
Per ottenere una visione più precisa e approfondita della domanda di formazione che
proviene dalle imprese è opportuno affiancare all'indagine sul campione/panel una
serie di casi di studio, da effettuarsi attraverso uno o più incontri con i responsabili
aziendali, tramite l’impiego di una griglia di rilevazione (in allegato la griglia)
opportunamente testata.
Gli ambiti di analisi dei casi di studio devono necessariamente riguardare:
- il profilo anche storico dell'azienda;
- l'individuazione delle strategie aziendali e del livello di competitività;
- i rapporti interaziendali e con il contesto locale (istituzioni, reti di rappresentanza,
ecc.);
- l'organizzazione e le risorse umane;
- i fabbisogni formativi e di competenze.
4.2.5. Le interviste ai testimoni privilegiati
Al fine di rilevare le opinioni di alcuni testimoni privilegiati, ma anche per confrontare
con essi i risultati sia dell’analisi socio-economica del territorio regionale sia di quelli
conseguiti con le indagini sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese, è
opportuno prevedere una serie significativa di interviste da condurre presso tali
interlocutori, grazie all’impiego di una griglia di rilevazione (in allegato).
4.3. Ulteriori attività da realizzare a completamento del Modello
Il quadro delle attività costituenti il Modello (sia quelle realizzate, sia quelle non
realizzate ma proposte quali integrazioni destinate a garantire la compiutezza dello
stesso Modello) può essere completato con ulteriori proposte, identificabili in alcune
indagini di carattere previsionale.
29
Le indagini previsionali, realizzate tramite una metodologia di tipo qualitativo,
permettono di delineare gli scenari con maggiore probabilità di verificarsi, consultando
esperti e decision makers sui temi dei fabbisogni professionali e formativi e del
mercato del lavoro, più in generale.
Nello specifico, le indagini previsionali, nel presente Modello, da un lato, sono
finalizzate a ricostruire gli scenari complessivi (fabbisogni formativi del territorio e degli
individui), dall'altro, accompagnano e completano le indagini di campo sui fabbisogni
professionali e formativi delle imprese.
4.3.1. L’analisi previsionale (a 3 e 5 anni) dei fabbisogni professionali e formativi del
territorio e delle imprese.
Obiettivi
Il modello metodologico prevede che alcune delle attività di ricerca beneficino di
proiezioni temporali in grado di fornire stime e previsioni circa le variazioni che potrà
subire l'andamento dei fenomeni legati alla domanda e di lavoro e di formazione negli
anni successivi. A questo fine si possono adottare proiezioni a breve e medio termine
(3 e 5 anni).
Fonti
La realizzazione di questa linea di attività - sostanzialmente qualitativa - poggia sulla
raccolta delle opinioni di esperti e testimoni privilegiati presenti o meno sul territorio.
Le fonti per la costruzione del panel di esperti che partecipa all'analisi sono quindi
collegate alla conoscenza diretta delle persone e delle relative competenze.
Metodologia
Per la realizzazione di questa linea di attività è opportuno utilizzare il metodo Delphi.
La procedura di consultazione e di costruzione degli scenari attraverso il metodo
Delphi è articolata nel modo seguente:
- nella prima fase, ogni esperto produce in modo libero alcune previsioni concernenti
i singoli ambiti di indagine, a partire dalle domande aperte formulate dai ricercatori,
sulla base delle proprie competenze scientifiche e professionali. Il questionario o
scaletta d'intervista viene inviato all'esperto insieme con un "documento di base",
dove sono riportati dati e informazioni elaborati dal gruppo di ricerca, in modo da
facilitare l'avvio del confronto di gruppo. Successivamente si contattano gli esperti
per conoscere le modalità di risposta prescelta (forma scritta o intervista). Una volta
recuperate o trascritte le previsioni di base - che, di norma, per ogni domanda,
corrispondono a una o più cartelle - s’individuano gli argomenti che hanno avuto
30
una maggiore trattazione e quelli che ne hanno avuta meno e che richiedono un
lavoro successivo di integrazione da parte dell'equipe di ricerca.
- Nella seconda fase si procede alla scomposizione e revisione delle domande. In
questa fase l'analisi del pensiero dell'esperto è condotta secondo l'ottica della
valorizzazione massima delle indicazioni espresse. Nella misura possibile tutti i
concetti sono utilizzati, facendo particolare attenzione alla distribuzione del lavoro
di analisi tra i ricercatori proporzionalmente al loro grado di esperienza maturata,
oltre che nel campo della ricerca previsionale, nello studio del fenomeno che
s'intende osservare.
- Nella terza fase, si procede all'integrazione degli argomenti mancanti con gli item
formulati dall'equipe in base all'ulteriore raccolta e elaborazione del materiale di
ricerca. Il risultato di questa fase è la traduzione delle previsioni di base in nuclei
previsionali (item) e sottoposte al giudizio degli esperti. Ognuno di loro ha così la
possibilità di valutare le opinioni degli altri e, volendo, di riconsiderare anche le
proprie posizioni iniziali.
- Nella quarta fase si elaborano le risposte degli esperti. In particolare, devono essere
combinate tra loro le risposte con le ipotesi previsionali che hanno raccolto un forte
consenso e si costruisce lo scenario previsionale.
- Nella quinta e ultima fase si stende la versione definitiva del rapporto di ricerca. Il
testo che risulta dall'applicazione del metodo Delphi è dunque realizzato
riordinando e integrando le ipotesi previsionali formulate dagli esperti, con il
massimo sforzo di fedeltà anche alla terminologia con cui sono state espresse. Il
rapporto previsionale è pertanto il frutto di un vero e proprio "confronto di
gruppo", arricchito dai diversi punti di vista e dalle diverse competenze degli esperti
consultati, nel rispetto della specificità di ciascun contributo.
Tempi di realizzazione e di aggiornamento
Per la realizzazione delle indagini previsionali attraverso il metodo Delphi è prevedibile
un tempo medio di esecuzione pari a sei mesi, cui si può aggiungere un ulteriore mese
per la definizione del documento finale di previsione. Le indagini previsionali possono
essere effettuate ogni tre-quattro anni.
4.3.2. Azioni di supporto alle decisioni: le azioni di comunicazione e confronto con gli
attori del sistema regionale
Si tratta di quelle azioni che costituiscono il "precipitato" delle attività di ricerca
proposte dal presente modello. In particolare, oltre alla disponibilità complessiva di
dati ed informazioni funzionali alla programmazione regionale e alla progettazione
formativa da parte dei soggetti dell’offerta, è possibile fare riferimento alla
31
realizzazione di attività di comunicazione dei risultati e di confronto con le Parti Sociali
e con tutti i soggetti interessati/coinvolti nelle attività formative, attività che assumono
un carattere permanente, al di là della scansione temporale dell'applicazione del
presente Modello.
Obiettivi
Un intervento complesso come quello della rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi di un territorio regionale e la costituzione di un Osservatorio Regionale, così
come descritto nella sua interezza virtuale dal Modello sin qui delineato, non può
prescindere da un'attività di disseminazione e pubblicizzazione dei metodi e dei
risultati ottenuti.
Ne discende l'importanza di una progettazione delle attività di comunicazione che sia
in grado di:
- intercettare i diversi interlocutori delle attività progettuali (opinione pubblica,
esperti del settore, addetti ai lavori, parti sociali, stampa, ecc.);
- creare consenso intorno alle metodologie e agli approcci utilizzati dalle diverse linee
di indagine, con particolare riferimento alle imprese che rappresenterebbero, come
detto, le potenziali componenti del panel permanente per il monitoraggio periodico
dei fabbisogni;
- diffondere e condividere i risultati ottenuti al fine di una completa valorizzazione di
tutte le informazioni e le elaborazioni effettuate.
Si tratta in sostanza di costruire un piano di comunicazione vero e proprio all'interno
del quale possono essere contenuti i diversi strumenti di comunicazione come
workshop, seminari, convegni, siti web, conferenze stampa, pubblicazioni, spot
radiotelevisivi, ecc. secondo le risorse disponibili e delle esigenze dell'Amministrazione.
Fonti
La redazione di un piano di comunicazione per la rilevazione dei fabbisogni può essere
ricondotta ai diversi modelli utilizzati dalle regioni nell'ambito della gestione dei fondi
strutturali, del Fondo Sociale Europeo, nella fattispecie, e delle relative azioni di
pubblicità previste da ogni POR.
Metodologia
La metodologia scelta coincide con il mix di strumenti di comunicazione prescelti.
Anche in questo caso è necessario affiancare alle modalità di scelta dei criteri valutativi
che consentano di costruire una graduatoria in base all'efficacia e al pubblico cui ci si
rivolge.
32
Per ogni strumento utilizzato occorre prevedere un indicatore di performance, in base
al quale valutare l'efficacia dell'azione realizzata.
Per quanto riguarda la condivisione del repertorio di figure professionali è opportuno
attivare tavoli di confronto a livello regionale e provinciale.
Tempi di realizzazione e di aggiornamento
Le attività di comunicazione hanno uno svolgimento che non solo occupa l'intero arco
di realizzazione delle attività (o di singole componenti del Modello proposto), ma deve
interessare anche le successive replicazioni del Modello, prima per rilanciare il suo
impiego re iterativo, poi per pubblicizzarne i risultati. Hanno cioè uno sviluppo
parallelo alle attività di analisi, anche se è ovviamente importante concentrare buona
parte delle azioni nei momenti iniziali e finali del progetto.
Per le attività di condivisione e di creazione di consenso è invece importante
mantenere con alcune categorie specifiche d’interlocutori (esperti, parti sociali ad
esempio) un canale di scambio e di verifica costante attraverso una prevedibile
periodicità d’incontro.
I risultati concernenti le attività di comunicazione sono espressi dalle informazioni
quantitative relative agli interlocutori intercettati (n. di partecipanti al convegno finale;
articoli sulla stampa; presenze ai workshop, seminari, tavoli; verifica della qualità degli
strumenti utilizzati attraverso indagini di tipo customer satisfaction, ecc.).
4.4. Guida alla consultazione del Sistema Informativo ARCPROM
4.4.1. Premessa
Per rendere maggiormente fruibili i risultati dell’indagine sui fabbisogni professionali e
formativi delle imprese, è stato creato un Sistema Informativo contenente l’archivio
dei profili professionali, ARCPROM. Il Sistema permette un’analisi oltre che settoriale
anche territoriale, basata sui SLL del territorio marchigiano. Una maggiore precisione in
futuro potrebbe essere raggiunta con l’utilizzo di un ulteriore dettaglio, portando
l’analisi su un piano comunale. Ciò sarà possibile appena disponibili i dati del
Censimento in corso.
Il sistema ARCPROM permette di visualizzare:
- per varie tipologie d’impresa (indicando SLL, settore e dimensione), i profili
professionali in quel territorio;
33
- la localizzazione territoriale dei profili richiesti (indicando profilo e settore);
- le caratteristiche dei Sistemi Locali del Lavoro del territorio.
La realizzazione del Sistema Informativo ha l’obiettivo di sfruttare tutta l’informazione
rilevata attraverso il questionario, informazione per gran parte non codificabile per
una normale elaborazione statistica. Anzi è proprio la sezione “aperta” del
questionario, in cui le imprese sono libere di indicare “con parole loro” i profili
professionali, che fornirà le indicazioni più interessanti e che quindi merita di essere
analizzata ma anche classificata e memorizzata in un archivio strutturato aperto,
potenzialmente ampliabile attraverso rilevazioni condotte per aggiornamenti
successivi, con la stessa logica e con lo stesso supporto.
Di seguito una breve guida all’utilizzo, che riporta una descrizione delle “schermate”
principali che appaiono sul software applicativo.
4.4.2. Guida alla navigazione
Una volta aperto il database, apparirà una schermata come di seguito
Per andare avanti bisogna attivare le macro. Quindi all’avviso di protezione, cliccando
sul pulsante “opzioni…”,
apparirà una finestra in cui bisogna cliccare su “attiva il contenuto”.
34
A questo punto si può accedere al database. Cliccando sul tasto “inizia”, si passa alla
maschera che permette di scegliere il tipo di interrogazione, come di seguito:
A questo punto si hanno tre possibilità:
1. Selezionando “Localizzazione” si ottiene il seguente menù:
35
e, scelti il tipo di profilo e il settore dell’azienda, cliccando sul tasto “Avvia ricerca”,
appare una schermata simile alla seguente
36
in cui sono elencate le informazioni relative ai criteri selezionati. La barra laterale
destra (freccia verde) permette di scorrere i record, qualora non fossero tutti visibili,
e il pulsante chiudi (freccia arancione) permette di tornare al menù precedente.
2. Se invece nel menù iniziale si seleziona “Caratteristiche”, si ottiene la seguente
schermata:
e, scelti il sistema locale del lavoro, il settore e la classe dimensionale, cliccando sul
tasto “Avvia ricerca”, appare una schermata simile alla seguente:
37
in cui sono elencate le informazioni concernenti i criteri selezionati. La barra laterale
destra (freccia verde) permette di scorrere i record qualora non fossero tutti visibili
e il pulsante chiudi (freccia arancione) permette di tornare al menù precedente.
3. L’ultima possibilità, scegliendo “Scheda SLL” si ottiene il seguente menù:
38
e, scelto il Sistema Locale del Lavoro, cliccando sul tasto “Avvia ricerca”, si accede
alla schermata che riepiloga le caratteristiche del SLL selezionato
in cui solo elencati i comuni appartenenti al Sistema Locale del Lavoro, le aziende
che hanno risposto al questionario sui fabbisogni e, di queste, la percentuale che
necessità di assumere.
Inoltre sono riepilogati gli indicatori sintetici del SLL con il loro grado di intensità:
“bassa, medio-bassa, media, medio-alta, alta”, (come riportato nel Report sublinea 2.c,
alla mappatura socio-economica del territorio regionale). Anche in questo caso la barra
laterale destra (freccia verde) permette di scorrere tutte le informazioni e il pulsante
chiudi (freccia arancione) permette di tornare al menù precedente.
39
ALLEGATI
- Questionario per la rilevazione della percezione della soddisfazione degli individui
formati circa la formazione ricevuta e dei loro eventuali ulteriori fabbisogni
formativi
- Questionario per l’aggiornamento della rilevazione della percezione della
soddisfazione degli individui formati circa la formazione ricevuta e dei loro
eventuali ulteriori fabbisogni formativi
- Questionario per l’aggiornamento della rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi delle imprese
- Questionario per l’aggiornamento della rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi delle imprese
- Griglia per l’intervista ai testimoni privilegiati
- Griglia per la realizzazione dei casi di studio nelle imprese
- CD contenente il Sistema Informativo ARCPROM
AFFIDAMENTO DEI SERVIZI CONNESSI ALL’ATTIVAZIONE E
GESTIONE DI UN LABORATORIO FORMATIVO E LA COSTITUZIONE
DI UN OSSERVATORIO REGIONALE SULLA FORMAZIONE
CONTINUA.
Progetto F.A.R.O. LAB
Formazione, Animazione, Ricerca per la costituzione di un Osservatorio
sulla Formazione Continua
Questionario per gli individui formati
A cura di
Fondazione Censis, in partenariato con Ifoa e
Associazione Nuovi Lavori
41
1.
-
Da manifesti o depliant
Da internet
Dalla stampa quotidiana o spot radio televisivi
Da centri/agenzie per l’impiego (pubblici o privati)
Dalla struttura che ha organizzato il corso di formazione
Da amici, parenti o conoscenti
Dall’azienda presso cui lavoro
Sedi istituzionali (Regione, Provincia, Comune)
Altro (specificare_______________________________________)
2.
-
Da chi ha saputo dell’esistenza del corso di formazione?
Quale delle seguenti motivazioni l’ha indotta a scegliere questo percorso formativo? (sono
possibili più risposte)
Interesse personale
Incoraggiamento da parte di conoscenti/familiari
Periodo di riflessione
Bisogno di lavorare
Stringere nuovi legami ed amicizie
Stringere relazioni con le imprese del territorio
Per cambiare lavoro
Per esigenze dell’Azienda/Ente in cui lavoro
Per progredire all’interno dell’azienda
Altro (specificare_______________________________________)
(Se ha risposto con Per esigenze dell’Azienda/Ente in cui lavoro alla domanda 2, passare alla
domanda 3 altrimenti andare alla domanda 4)
3.
Potrebbe specificare quali erano le esigenze aziendali indicate nella domanda precedente?
- Per acquisire nuove competenze in un nuovo settore
- Per approfondire le competenze in un settore aziendale già consolidato
- Per una riqualificazione in vista di un radicale cambiamento dell’assetto
dell’azienda/ente (dismissione, riorganizzazione, liquidazione, vendita, ecc.)
- A seguito di procedure di Cassa Integrazione e/o Mobilità
- Altro (specificare_______________________________________)
4.
-
A quale tipo di attività formativa ha partecipato? (sono possibili più risposte)
Corso di lingue
Corso di alfabetizzazione informatica (i corsi avanzati sono inclusi nelle voci successive)
Corso di formazione professionale
Corso di aggiornamento/riqualificazione/riconversione per lavoratori
Corso di formazione post laurea (master, corso di specializzazione,ecc.
Altro (specificare_______________________________________)
42
5.
-
Al termine dell’attività formativa le è stato conferito un attestato/qualifica che prima non
aveva?
Si, un attestato di frequenza
Si, un certificato di specializzazione
Si, un diploma post laurea (master, specializzazione, ecc)
No
Altro (specificare_______________________________________)
6.
Nei 12 mesi successivi alla conclusione di questa attività formativa ha frequentato altri percorsi
formativi?
- Si
- No
7.
Ha frequentato, nell’arco della sua vita, altri percorsi formativi
- Si
- No (passare alla domanda 10)
8.
-
Se sì, di che tipo?
Aggiornamento
Riqualificazione
Riconversione
Altro (specificare___________________________)
9.
Se si, quanti?
|__|__|__|
10.
Rispetto alle mansioni lavorative che svolgeva, ritiene che il titolo conseguito, le conoscenze e
le competenze da Lei acquisite con questo percorso formativo siano state:
- Eccessive
- Adeguate
- Insufficienti
11.
Nello svolgimento del Suo lavoro, quanto Le è stato utile quello che ha appreso durante
l’attività formativa? (una risposta per riga)
- Competenze tecnico-specialistiche, relative o meno alla
mansione da Lei esercitata in azienda
- Capacità di rapportarsi con gli altri
- Cultura generale
- Uso di tecnologie informatiche (internet e software)
Molto
utili
Abbastanza
utili
Poco
utili
Per
niente
utili
43
12.
L’attività formativa si è svolta secondo le sue aspettative?
- Si
- Parzialmente
- No
13.
-
-
Quali sono, secondo lei, gli aspetti dell’attività formativa che potrebbero essere migliorati?
(possibili più risposte)
- Contenuti
- Materiale didattico
- Sede (aule, attrezzature didattiche, ecc.)
- Docenza
- Tutor
- Introduzione di attività pratiche
- Maggiore organizzazione
- Durata
- Orari
- Possibilità di svolgere uno stage alla fine del corso
- Altro (specificare_______________________________________)
-Nessun aspetto, va bene così
17.
Come valuta l’organizzazione didattica e l’assistenza interna (tutoraggio, coordinamento, ecc.)
fornita durante l’attività formativa da Lei frequentata?
Ottima
Buona
Sufficiente
Insufficiente
16.
L’esposizione dei vari argomenti e la capacità di trasferirLe le conoscenze e le competenze
attese dall’attività che ha frequentato, secondo Lei è stata efficace da parte di:
Tutti i docenti
Buona parte dei docenti
Pochi docenti
Nessun docente
15.
-
Ritiene che ciò che ha appreso abbia raggiunto gli obiettivi dell’attività formativa da lei
intrapresa?
Pienamente
Abbastanza
Poco
Per niente
14.
Ritiene utile aggiornare/approfondire ulteriormente la sua formazione professionale?
- Si
- No (passare alla domanda 19)
44
18.
Se sì, cosa pensa di fare per completare/rafforzare la sua formazione?
-
Iscrivermi ad un corso scolastico/universitario
Iscrivermi ad un altro corso di formazione professionale
Rafforzare le competenze informatiche
Studiare le lingue
Richiedere al mio datore di lavoro di offrirmi l’opportunità di fruire di ulteriori attività
formative di aggiornamento/riqualificazione/riconversione
- Altro (specificare_______________________________________)
Dati dell’intervistato
19.
Età (in anni compiuti)
20.
Sesso
|__|__|
- Maschio
- Femmina
21.
-
-
Condizione occupazionale attuale:
Occupato
In cerca di occupazione
Disoccupato
Non occupato e non in cerca di occupazione (casalinga, studente a tempo pieno,
disabile, inattivo in genere)
23.
-
Provincia di residenza
Ancona
Ascoli Piceno
Fermo
Macerata
Pesaro e Urbino
Altro (spec.____________________________________________)
22.
Condizione occupazionale mentre frequentava il corso
Occupato
In cerca di occupazione
Disoccupato
Non occupato e non in cerca di occupazione (casalinga, studente a tempo pieno,
disabile, inattivo in genere)
45
24.
-
Titolo di studio più elevato posseduto
Nessun titolo o licenza elementare
Licenza media inferiore
Qualifica professionale
Diploma di maturità
Laurea o post laurea
Può indicarmi qual’era l’azienda presso cui lavorava al momento del corso:
Denominazione dell’Azienda ______________________________________________
Settore produttivo dell’Azienda ____________________________________________
Provincia di localizzazione dell’azienda
-
Ancona
Ascoli Piceno
Fermo
Macerata
Pesaro e Urbino
Altro (spec.____________________________________________)
Era la stessa di quella presso la quale lavora attualmente ?:
- Si
- No
46
AFFIDAMENTO DEI SERVIZI CONNESSI ALL’ATTIVAZIONE E
GESTIONE DI UN LABORATORIO FORMATIVO E LA COSTITUZIONE
DI UN OSSERVATORIO REGIONALE
SULLA FORMAZIONE CONTINUA
Progetto F.A.R.O. LAB
Formazione, Animazione, Ricerca per la costituzione di un Osservatorio
sulla Formazione Continua
2° Questionario di aggiornamento
per gli individui formati
A cura di
Fondazione Censis, in partenariato con Ifoa e
Associazione Nuovi Lavori
47
1.
-
A circa un anno di distanza dalla prima intervista cui ha cortesemente risposto e con la quale ci
segnalava la Sua eventuale partecipazione ad attività di formazione, può dirci se nel frattempo
ha frequentato ulteriori corsi di aggiornamento, riqualificazione o riconversione professionale?
Si
No
(Se ha risposto “No”, passare direttamente alla domanda 9)
2.
Quale delle seguenti motivazioni l’ha indotta a scegliere questo percorso formativo? (sono
possibili più risposte)
- Interesse personale
- Incoraggiamento da parte di conoscenti/familiari
- Periodo di riflessione
- Bisogno di lavorare
- Stringere nuovi legami ed amicizie
- Stringere relazioni con le imprese del territorio
- Per cambiare lavoro
- Per esigenze dell’Azienda/Ente in cui lavoro
-Per progredire all’interno dell’azienda
-Altro (specificare_______________________________________)
(Se ha risposto con “Per esigenze dell’Azienda/Ente in cui lavoro” alla domanda 2, passare alla
domanda 3 altrimenti andare alla domanda 4)
3.
Potrebbe specificare quali erano le esigenze aziendali indicate nella domanda precedente?
- Per acquisire nuove competenze in un nuovo settore
- Per approfondire le competenze in un settore aziendale già consolidato
- Per una riqualificazione in vista di un radicale cambiamento dell’assetto dell’azienda/ente
(dismissione, riorganizzazione, liquidazione, vendita, ecc.)
- A seguito di procedure di Cassa Integrazione e/o Mobilità
- Altro (specificare_______________________________________)
4.
-
A quale tipo di attività formativa ha partecipato? (sono possibili più risposte)
Corso di lingue
Corso di alfabetizzazione informatica (i corsi avanzati sono inclusi nelle voci successive)
Corso di formazione professionale
Corso di aggiornamento/riqualificazione/riconversione per lavoratori
Corso di formazione post laurea (master, corso di specializzazione,ecc.
Altro (specificare_______________________________________)
48
5.
Rispetto alle mansioni lavorative che svolge o che svolgeva, ritiene che il titolo conseguito, le
conoscenze e le competenze da Lei acquisite con le attività formative ora indicate, siano state:
- Eccessive
- Adeguate
- Insufficienti
6.
L’attività formativa si è svolta secondo le sue aspettative?
- Si
- Parzialmente
- No
7.
-
Ritiene che ciò che ha appreso abbia raggiunto gli obiettivi dell’attività formativa da lei
intrapresa?
Pienamente
Abbastanza
Poco
Per niente
8.
Nello svolgimento del Suo attuale lavoro, quanto Le è stato utile quello che ha appreso durante
l'attività formativa? (per chi non ha svolto ulteriori corsi di aggiornamento oltre quello per cui è
stato intervistato circa un anno fa, fare riferimento a quest'ultimo) (una risposta per riga)
- Competenze tecnico- specialistiche, relative o meno alla
mansione da Lei esercitata in azienda
- Capacità di rapportarsi con gli altri
- Cultura generale
- Uso di tecnologie informatiche (internet e software)
9.
Molto
utili
Abbastanza
utili
Poco
utili
Per
niente
utili
Ritiene utile aggiornare/approfondire ulteriormente la sua formazione professionale?
- Si
- No (passare alla domanda 11)
10.
-
Se sì, cosa pensa di fare per completare / rafforzare la sua formazione?
Iscrivermi ad un corso scolastico/universitario
Iscrivermi ad un altro corso di formazione professionale
Rafforzare le competenze informatiche
Studiare le lingue
Richiedere al mio datore di lavoro di offrirmi l’opportunità di fruire di ulteriori attività
formative di aggiornamento/riqualificazione/riconversione
- Altro (specificare_______________________________________)
49
Dati dell’intervistato
11.
Età (in anni compiuti)
12.
Sesso
- Maschio
- Femmina
13.
-
Condizione occupazionale attuale:
Condizione occupazionale mentre frequentava il corso
Occupato
In cerca di occupazione
Disoccupato
Non occupato e non in cerca di occupazione (casalinga, studente a tempo pieno, disabile,
inattivo in genere)
16.
-
Provincia di residenza
Occupato
In cerca di occupazione
Disoccupato
Non occupato e non in cerca di occupazione (casalinga, studente a tempo pieno, disabile,
inattivo in genere)
15.
-
Ancona
Ascoli Piceno
Fermo
Macerata
Pesaro e Urbino
Altro (spec.____________________________________________)
14.
-
|__|__|
Titolo di studio più elevato posseduto
Nessun titolo o licenza elementare
Licenza media inferiore
Qualifica professionale
Diploma di maturità
Laurea o post laurea
50
AFFIDAMENTO DEI SERVIZI CONNESSI ALL’ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UN LABORATORIO
FORMATIVO E LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO REGIONALE
SULLA FORMAZIONE CONTINUA
Progetto F.A.R.O. LAB
Formazione, Animazione, Ricerca per la costituzione di un
Osservatorio sulla Formazione Continua
Questionario per la rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi delle imprese delle Marche
(BOZZA)
(ai sensi dell'art. 10 della legge 675/96 che garantisce che le informazioni acquisite saranno utilizzate solo per le finalità connesse alla ricerca ed
elaborate in forma strettamente riservata ed aggregata)
A cura di
Fondazione Censis, in partenariato con Ifoa e
Associazione Nuovi Lavori
A.
- Altri servizi alla persona
- Altro (specificare ___________________)
PROFILO DELL’AZIENDA
2. Forma giuridica
1. Settore di appartenenza dell’azienda:
-
Energia o minerali
Industria manifatturiera
Costruzioni
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti e logistica
Credito e assicurazioni
Servizi alle imprese
Istruzione, sanità
− S.p.A
− S.r.L
− S.n.C
− S.a.S
− Ditta Individuale
− Società di persone
− Cooperativa
− Altro (spec.________________________)
3. Quanti addetti (in totale e secondo le categorie contrattuali sottoindicate) risultavano occupati nella Sua
azienda al 31 dicembre del 2009?
2009
− Occupati con contratto a tempo indeterminato |__|__|__|__|
− Occupati con contratto a tempo determinato
|__|__|__|__|
− Occupati con altre tipologie di contratto
|__|__|__|__|
(interinale, collaboraz. a progetto,
apprendistato, stagionale, ecc)
− Coadiuvanti (altri membri della famiglia)
|__|__|__|__|
|__|__|__|__| di cui |__|__|__|__| donne
− TOTALE
Titolari/soci
|__|__|__|
di cui |__|__|__| donne
4. Rispetto all'anno precedente (2008) tale organico
nel 2009 è:
− Aumentato
− Diminuito
di quante unità?
|__|__|__|
di quante unità?
|__|__|__|
− Sì
− No
− Rimasto stabile
B.
I
7. Prevede di assumere personale, nei prossimi due
anni? (Possibili più risposte)
FABBISOGNI PROFESSIONALI E FORMATIVI
DELL’AZIENDA
5. Quali sono i canali di reclutamento del personale
da Lei impiegato nella Sua azienda? (Possibili più
risposte)
− Sistema scolastico e della formazione
professionale
− Servizi per l’Impiego (ex uffici collocamento)
− Agenzie private di intermediazione/
somministrazione di lavoro
− Annunci su quotidiani e periodici/ riviste di
settore
− Contatti diretti (personali o telefonici)
− “Passaparola” con altri operatori del Suo
settore, con amici e parenti
6. Ha trovato o continua a trovare difficoltà nel
reperire il personale di cui ha avuto o ha bisogno?
(Una sola risposta)
− No, perché non ho necessità di assumere
− No, perché la situazione della mia azienda
non me lo consente
− Si, lavoratori con contratto a tempo
indeterminato/determinato
− Si, lavoratori con altre tipologie di contratto
(interinale, collaboraz. a progetto,
apprendistato, stagionale, ecc.)
8. Per quanto riguarda le conoscenze generali Sue
personali e dei Suoi dipendenti, Lei avverte la
mancanza di ... (possibili più risposte per colonna)
− Conoscenze linguistiche
− Conoscenze informatiche
Per
Lei
Per i Suoi
dipendenti
52
− Conoscenze organizzativogestionali
− Conoscenze rispetto alla
normativa tecnica di
settore
− Conoscenze rispetto alla
normativa ambientale e di
sicurezza
− Conoscenze nel campo del
marketing
- Altre conoscenze (spec. __
_____________________)
− Non avverto particolari
mancanze
11.
1. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
9. Lei avverte delle carenze rispetto alla preparazione
professionale del personale dipendente della Sua
azienda? Se si, quali? (Sono possibili più risposte)
− Scarsa preparazione di base (cultura generale)
− Scarsa specializzazione
− Scarse capacità tecnico-esecutive
− Scarse capacità di organizzazione del lavoro
− Scarse capacità relazionali
− Altro (spec. ________________________)
− Non rilevo particolari carenze
10. All’interno della Sua azienda ci sono figure
professionali
che
avrebbero
bisogno
di
riqualificazione, aggiornamento o riconversione
professionale?
(Per riqualificazione intendiamo l’investimento nei
confronti del personale che, pur mantenendo la stessa
funzione, ha bisogno di una formazione completa che
adegui le sue conoscenze alle necessità dell’azienda. Per
aggiornamento intendiamo una formazione del
personale che semplicemente lo adegui alle ultime
innovazioni. Per riconversione si intende invece lo
spostamento del personale, dopo un periodo di
formazione, ad altre funzioni all’interno dell’azienda)
− Sì
− No
Se sì, può indicare quali figure professionali
avrebbero bisogno di tali interventi? (indicare
da 1 ad un massimo di 3 figure professionali in
ordine di importanza. Non utilizzare termini
generici
quali
“operaio”,
“impiegato”,
“dirigente”, piuttosto far riferimento alle figure
tipiche del settore in cui opera la Sua azienda
(quali, ad esempio, “tornitore, saldatore,
manutentore,
maitre,
cuoco,
barman,
programmatore
informatico,
sistemista,
ingegnere
gestionale-informatico-meccanico,
contabile , ecc “)
1 → (se ha risposto Sì, passi
direttamente alla domanda11)
2 → (se ha risposto No, passi
direttamente alla domanda 15)
2. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
3. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
12. Relativamente alla prima figura professionale, da
Lei indicata nella domanda 11, quali dovrebbero
essere secondo Lei i contenuti di questo tipo di
aggiornamento-riconversione-riqualificazione
professionale?
- Conoscenze (sapere)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
- Capacità (saper fare)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
- Comportamenti (saper essere)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
53
13.
Relativamente
alla
seconda
figura
professionale, da Lei indicata nella domanda
12, quali dovrebbero essere secondo Lei i
contenuti di questo tipo di aggiornamentoriconversione-riqualificazione professionale?
- Conoscenze (sapere)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
- Capacità (saper fare)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
- Comportamenti (saper essere)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
14.
Relativamente alla terza figura professionale,
da Lei indicata nella domanda 12, quali
dovrebbero essere secondo Lei i contenuti di
questo tipo di aggiornamento-riconversioneriqualificazione professionale?
- Conoscenze (sapere)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
- Capacità (saper fare)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
15. Può indicare quali sono le figure professionali più
importanti per la Sua azienda? (Da 1 a un massimo
di 3, in ordine di importanza)
(Per “figura professionale importante” si intende la
figura che svolge un ruolo chiave nel ciclo dell’azienda o
nell’ambito di funzioni trasversali a tutti i tipi di attività
e servizi che la Sua azienda svolge)
1. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
2. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
3. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
Per coloro che hanno risposto al 1° item della
domanda 7 ("non ho necessità di assumere")
passare alla dom.20
16.
Può, inoltre, indicare quali sono le figure
professionali di cui ha o avrebbe principalmente
bisogno? (da 1 ad un massimo di 3, in ordine di
importanza)
1. Denominazione prima figura professionale
_____________________________________________
2. Denominazione seconda figura professionale
_____________________________________________
3. Denominazione terza figura professionale
_____________________________________________
17. Relativamente alle figure professionali ora
indicate, di quante unità ha/avrebbe bisogno?
1. Prima figura professionale
|__|__|__|
2. Seconda figura professionale
|__|__|__|
3. Terza figura professionale
|__|__|__|
- Comportamenti (saper essere)
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
_____________________________________________
54
18. Con quale titolo di studio? (una risposta per
colonna)
−
− Laurea specialistica
− Laurea triennale
− Diploma scuola superiore
− Qualifica professionale
− Licenza media
− Il titolo non sarebbe
importante
23.
Se Sì, può indicare almeno i tre principali temi
trattatati da tali interventi (indicarne il titolo,
anche approssimativo, ad esempio “Sicurezza e
salute nell’ambiente di lavoro” o “Marketing”,
ecc.)
1° figura 2° figura 3° figura
1° Tema
_____________________________________________
2° Tema
_____________________________________________
19. Per le figure professionali da Lei indicate alla
domanda n. 6 come necessarie per la Sua azienda,
preferirebbe assumere …(una sola risposta)
− Personale con esperienza nel settore, anche
se costa di più
− Personale con esperienza specifica per quella
mansione, anche se costa di più
− Personale senza esperienza, da formare in
azienda, che possa anche essere inquadrato
con contratto di apprendistato/inserimento
− Personale senza esperienza, perché
l’esperienza non è necessaria
3° Tema
_____________________________________________
24. Se Sì, quanto sono stati utili?: (una risposta per
colonna)
− Molto
− Abbastanza
− Poco
− Per niente
25.
21. In base alle eventuali carenze di conoscenze e
competenze professionali da Lei prima segnalate
relativamente ai Suoi dipendenti e collaboratori,
sarebbe favorevole e disponibile ad offrire loro
l’opportunità di frequentare brevi attività di
formazione per il loro aggiornamento o
riqualificazione professionale?
− Sì
− No
22. Lei e/o il personale della Sua azienda ha fruito di
interventi
di
formazione
professionale
(aggiornamento, riqualificazione, riconver-sione)
negli ultimi 3 anni? (Una risposta per colonna)
- Sì
- No
Lei
Per il personale
20. In base alle eventuali carenze di conoscenze e
competenze da Lei prima segnalate per la Sua
persona, sarebbe interessato e disponibile a
frequentare brevi attività di aggiornamento
professionale, così da migliorare ulteriormente le
condizioni della Sua azienda?
− Sì
− No
Per Lei
Il personale
Se Sì, può indicare con quali fonti di
finanziamento sono stati realizzati gli interventi
di formazione professionale? (possibili più
risposte)
- Fondo Sociale Europeo
- Fondi Paritetici Interprofessionali
- Legge n.236/93 “Interventi urgenti per
l’occupazione”
- Legge n.53/2000
- “Disposizioni per il sostegno della maternità e
della paternità, per il diritto alla cura e alla
formazione e per il coordinamento dei tempi
delle città"
- Fondi propri dell’azienda
- Altre tipologie di fonti finanziarie (spec
______________________)
26.
Riguardo all’occupazione, l’attuale congiuntura
economica ha costretto la sua azienda a:
(possibili più risposte)
- Non rinnovare contratti di lavoro a termine
in scadenza
- Licenziare lavoratori dipendenti
- Fare ricorso ad ammortizzatori sociali (quali
cassa di integrazione)
- Bloccare o ridurre le ore di lavoro
straordinario dei dipendenti
- Abbiamo deciso di mantenere per intero
l’organico aziendale nonostante le difficoltà
55
- L’azienda non ha alcun problema legato
all’occupazione (esclude tutte le altre
risposte)
27.
Quali sono gli interventi messi in atto dalla sua
azienda per far fronte alle difficoltà? (possibili
più risposte)
- L’azienda ha ridimensionato le linee di
produzione o i volumi di attività
- Sono state internalizzate attività che prima
venivano svolte al di fuori dall’azienda
- Abbiamo deciso di trasferire all’estero fasi
dell’attività produttiva
- Stiamo esternalizzando fasi del processo
produttivo
- L’azienda punta a raggiungere nuovi mercati
all’estero
- Abbiamo scelto di collaborare maggiormente
con altre imprese
- Ci siamo indebitati più che nel passato
- Stiamo investendo in nuovi macchinari
- Non abbiamo adottato nessun intervento
specifico (esclude tutte le altre risposte)
28.
|__|
|__|
|__|
|__|
C.
DATI STRUTTURALI DELL’AZIENDA
Per concludere, vorrei sapere ora alcune notizie
riguardanti la Sua azienda in generale.
30. Può indicarci l’andamento del fatturato della Sua
azienda dell’ultimo anno (2009) e fare una
previsione per l’anno corrente (2010) e per il
prossimo anno (2011)?
2009
− In crescita
− Stabile
− In diminuzione
− Non sa/non risponde
2010
2011
31. La Sua azienda è iscritta ad un Fondo Paritetico
Interprofessionale?
Si
No
31.a. Se si, quale?
____________________________________________
Data la situazione attuale delle imprese nelle
Marche, tra le seguenti misure, quali secondo
Lei sarebbero più efficaci nel sostenere
l’occupazione? (attribuisca un voto da 1 a 5, con
0=misura inutile, 5=misura molto efficace) (una
risposta per riga)
- Estensione della durata della Cassa di
Integrazione Ordinaria
- Estensione della Cassa di Integrazione
Straordinaria
- Estensione dei Contratti di Solidarietà
- Incentivi e agevolazioni fiscali all’assunzione
di giovani e categorie di disoccupati
- Sostegno alle assunzioni di personale già
inserito in azienda con tipologie contrattuali
diverse dal tempo indeterminato
- Maggiore
possibilità
di
applicazione
dell’orario ridotto
- Promozione di forme contrattuali flessibili
(quali il tirocinio, l’apprendistato, il contratto
di lavoro a progetto, ecc.)
- Formazione mirata dei disoccupati in ambiti
nei quali è maggiore la domanda di lavoro
Riguardo gli effetti della crisi sulla sua azienda,
cosa si aspetta per i prossimi mesi?( una sola
risposta)
- La crisi continuerà ancora ad aggravarsi,
mettendo sempre più in difficoltà la mia
attività
- Il peggio è passato, ma per la mia azienda
sarà dura recuperare
- La crisi non avrà effetti rilevanti sulla mia
attività
- La crisi è stata un occasione per rendere la
mia azienda più efficiente e competitiva
- Ci siamo indebitati più che nel passato
- Stiamo investendo in nuovi macchinari
- Non abbiamo adottato nessun intervento
specifico (esclude tutte le altre risposte)
29.
|__|
32.
Funzione
dell’intervistato
dell’azienda (una sola risposta)
− Titolare/socio
− Amministratore Delegato
− Direttore amministrativo
− Direttore del personale
− Altro (spec. __________________ )
all’interno
33. Età (in anni compiuti) dell’intervistato/a:
|__|__|
|__|
|__|
|__|
56
34. Titolo di studio più elevato conseguito:
− Nessuno o licenza elementare
− Diploma scuola media inferiore
− Qualifica professionale
− Diploma scuola media superiore
− Laurea breve/laurea specialistica/Dipl.univ.
− Specializzazione postlaurea/master/dottorato
35. Sesso
M
36.
F
Provincia sede dell’azienda:
− Ancona
− Ascoli Piceno
− Fermo
− Massa Carrara
− Pesaro e Urbino
57
AFFIDAMENTO DEI SERVIZI CONNESSI ALL’ATTIVAZIONE E GESTIONE DI UN LABORATORIO
FORMATIVO E LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO REGIONALE
SULLA FORMAZIONE CONTINUA
Progetto F.A.R.O. LAB
Formazione, Animazione, Ricerca per la costituzione di un
Osservatorio sulla Formazione Continua
2° Questionario di aggiornamento per la rilevazione dei
fabbisogni professionali e formativi delle imprese delle Marche
(ai sensi dell'art. 10 della legge 675/96 che garantisce che le informazioni acquisite saranno utilizzate solo per le finalità connesse alla ricerca ed
elaborate in forma strettamente riservata ed aggregata)
A cura di
Fondazione Censis, in partenariato con Ifoa e
Associazione Nuovi Lavori
58
A.
Il Profilo dell’azienda e le sue strategie di sviluppo
1. Settore di appartenenza dell’azienda:
-
Energia o minerali
Industria manifatturiera
Costruzioni
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti e logistica
Credito e assicurazioni
Servizi alle imprese
Istruzione, sanità
Altri servizi alla persona
Altro (specificare ___________________)
2.
Fattori di competitività
- prezzi
- qualità e specializzazione del prodotto/servizio
- flessibilità nella fornitura del prodotto/servizio
- qualità delle Risorse Umane disponibili
- investimenti in formazione del personale
- gamma di prodotti/servizi
- assistenza e informazioni al cliente
- marketing mix
- altro (spec. ________________________)
5.
− Sì
− No
7.
La Sua azienda, negli ultimi due anni, ha lanciato
sul mercato nuovi prodotti o nuovi servizi?
La Sua azienda è attualmente presente sui mercati
esteri? (una sola risposta)
- Sì (passare a d.10)
- No (passare a d.11)
8.
9.
-
-
-
Se ha risposto no (solo una risposta)
- Stiamo valutando se, come e dove esportare
- Non siamo in grado di esportare a causa di
mancanza di competenze e risorse
- I mercati esteri per il momento non ci
interessano
- I mercati esteri non sono adatti per il tipo di
prodotto o servizio che offriamo
10.
Se ha risposto sì (massimo due risposte)
- Ha ormai una consolidata presenza sui mercati
esteri
- L’azienda è già presente all’estero, ma
recentemente ha iniziato a sperimentare nuove
strategie commerciali o a esplorare nuovi
mercati
- Abbiamo deciso da poco di intraprendere un
percorso d’internazionalizzazione dell’impresa e
dobbiamo ancora valutarne i risultati
- Disponiamo di strutture commerciali e/o
produttive a gestione diretta
Quali sono i fattori principali più direttamente
connessi all'aumento della competitività della Sua
azienda sui mercati? (possibili più risposte)
Tra il 2008 e il 2010 la Sua azienda ha investito in
prodotti e tecnologie a maggior risparmio
energetico e/o a minor impatto ambientale?
− Sì
− No
Forma giuridica
− S.p.A
− S.r.L
− S.n.C
− S.a.S
− Ditta Individuale
− Società di persone
− Cooperativa
− Altro (spec.________________________)
4.
6.
Quali tra le seguenti esperienze di collaborazione e
di partnership sono o sono state adottate dalla Sua
impresa negli ultimi due anni? (possibili più
risposte)
Con altre aziende del territorio per rispondere
a esigenze specifiche (es.: consorzi per
l’infrastrutturazione di aree attrezzate,
smaltimento rifiuti, depurazione acque, altri
servizi)
Con aziende del comparto per realizzare
risparmi in termini di acquisti e forniture
Con clienti o fornitori per il miglioramento del
prodotto o del processo produttivo o dei servizi
erogati
Con altre aziende per partecipare a bandi o
gare d’appalto (associazione temporanea
d’imprese,
raggruppamento
temporaneo
d’imprese, etc.)
59
-
11.
Per quali finalità, tra le seguenti, fate uso delle
Tecnologie
dell’Informazione
e
della
Comunicazione o avete intenzione di farvi ricorso?
(una risposta per riga)
- Migliorare l’assetto
organizzativo
- Favorire il decentramento di
funzioni sul territorio
13.
Non utilizzate né
intenzione di
utilizzo futuro
-
Intenzione di
utilizzarle in futuro
-
L’azienda fa parte di un consorzio o di una
cooperativa
Forme associative per il marketing e la
commercializzazione dei prodotti
Con Università o Centri di ricerca per iniziative
di ricerca applicata
Non intratteniamo alcun tipo di collaborazione,
perché preferiamo essere completamente
indipendenti (esclude tutte le altre)
Attualmente
utilizzate
-
- Migliorare la comunicazione
interna
- Migliorare i livelli di
produttività
- Migliorare la rete logistica e
distributiva
- Migliorare la rete di vendita
- Migliorare i rapporti con i
clienti
- Migliorare i rapporti con i
fornitori
- Conquistare i nuovi mercati
B.
Il contesto locale
12.
A suo parere, l’area locale, rappresenta per la sua
azienda prevalentemente (una sola risposta)
- Una opportunità ed un vantaggio
- Una opportunità non completamente
sfruttata
- Un fattore sostanzialmente marginale
- Uno svantaggio
Quali sono a suo avviso i principali punti di forza e di debolezza che contraddistinguono il contesto locale in cui
opera la Sua azienda? (una sola risposta per riga)
Punti di
forza
1.
2.
3.
4.
la localizzazione geografica
le infrastrutture ed i servizi di trasporto
le disponibilità e la funzionalità delle aree attrezzate
i servizi pubblici (Camera di Commercio, Servizi per l’Impiego, INPS,
Poste, acquedotti, raccolta e smaltimento rifiuti, ecc)
5. servizi di supporto alla commercializzazione
6. servizi di supporto a produzione e gestione aziendale
7. il ruolo e le politiche degli istituti di credito e delle strutture finanziarie
8. la rete di relazioni tra le aziende dell’area
9. la propensione alla collaborazione tra le imprese
10. la qualità delle risorse umane e delle competenze presenti nell’area
11. la qualità della vita, i rapporti sociali e la cultura locale
12. il grado di apertura extra-locale delle imprese
13. le alleanze transnazionali
14. la capacità di fare innovazione delle imprese
15. il lavoro e l’economia “irregolare”
16. altri punti di forza o di debolezza (spec. ________________________
________________________________________________________)
Punti di Né punti di
debolezza forza né di
debolezza
Non so
60
C.
I
FABBISOGNI
PROFESSIONALI
E
FORMATIVI
DELL’AZIENDA
14.
A circa un anno di distanza dalla precendente
intervista, ha trovato o continua a trovare
difficoltà nel reperire il personale dicui ha
avuto o ha bisogno?
− Sì
− No
15. Sempre ad un anno circa dalla precedente
intervista, prevede attualmente di assumere
personale nei prossimi 24 mesi? (possibili più
risposte)
- No, perché non ho necessità di assumere
- No, perché la situazione della mia azienda
non me lo consente
- Si, lavoratori con contratto a tempo
indeterminato/determinato
- Si, lavoratori con altre tipologie di contratto
(interinale, collaboraz. a progetto,
apprendistato, stagionale, ecc.)
− Scarsa preparazione di base (cultura generale)
− Scarsa specializzazione
− Scarse capacità tecnico-esecutive
− Scarse capacità di organizzazione del lavoro
− Scarse capacità relazionali
− Altro (spec. ________________________)
− Non rilevo particolari carenze
18. Sempre ad un anno circa dalla precedente
intervista, all’interno della Sua azienda ci sono
figure professionali che avrebbero bisogno di
riqualificazione, aggiornamento o riconversione
professionale?
16. Sempre ad un anno circa dalla precedente
intervista per quanto riguarda le conoscenze
generali Sue personali e dei Suoi dipendenti, Lei
avverte la mancanza di ... (possibili più risposte per
colonna)
− Conoscenze linguistiche
− Conoscenze informatiche
− Conoscenze organizzativogestionali
− Conoscenze rispetto alla
normativa tecnica di
settore
− Conoscenze rispetto alla
normativa ambientale e di
sicurezza
− Conoscenze nel campo del
marketing
- Altre conoscenze
(spec. ________________
_____________________)
− Non avverto particolari
mancanze
17. Sempre ad un anno circa dalla precedente
intervista Lei avverte delle carenze rispetto alla
preparazione professionale del personale
dipendente della Sua azienda? Se si, quali? (sono
possibili più risposte)
Per
Lei
Per i Suoi
dipendenti
(Per riqualificazione intendiamo l’investimento nei
confronti del personale che, pur mantenendo la stessa
funzione, ha bisogno di una formazione completa che
adegui le sue conoscenze alle necessità dell’azienda.
Per aggiornamento intendiamo una formazione del
personale che semplicemente lo adegui alle ultime
innovazioni. Per riconversione si intende invece lo
spostamento del personale, dopo un periodo di
formazione, ad altre funzioni all’interno dell’azienda)
− Sì
− No
19.
Se sì, può indicare quali figure professionali
avrebbero bisogno di tali interventi? (indicare
da 1 ad un massimo di 3 figure professionali in
ordine di importanza. Non utilizzare termini
generici
quali
“operaio”,
“impiegato”,
“dirigente”, piuttosto far riferimento alle
figure tipiche del settore in cui opera la Sua
azienda (quali, ad esempio,“tornitore,
saldatore, manutentore, maitre, cuoco,
barman,
programmatore
informatico,
sistemista, ingegnere gestionale-informaticomeccanico, contabile , ecc “)
1. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
2. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
3. Denominazione figura professionale
_____________________________________________
61
- Marketing e tecniche di
vendita
- Amministrazione e controllo di
gestione
- Aggiornamento su nuovi
prodotti
- Haccp - igiene alimentare
- Informatica di base
- Programmazione
- Certificazioni
- Tecniche agricole
- Addetto al customer care
- Elettronica
- Caratteristiche di nuovi
prodotti
- Gestione aziendale e
amministrazione
- Informatica
- Leadership, problem solving,
lavoro in gruppo, project
management
- Lingue straniere
- Sicurezza sul posto di lavoro
(legge 626)
- Sviluppo delle abilità personali,
conoscenza del contesto
lavorativo, missione e strategie
dell'impresa
- Utilizzo di macchinari, tecniche
di produzione e lavorazione
- Vendita, marketing, Pubblicità,
Gestione della relazione con il
cliente
- Altro (spec.
__________________)
3° Figura
professionale
2° Figura
professionale
Relativamente alle figure professionali da Lei
indicate, quali dovrebbero essere secondo Lei i
contenuti di questo tipo di aggiornamentoriconversione-riqualificazione professionale?
(possibili più risposte per colonna)
1° Figura
professionale
20.
21. In base alle eventuali carenze di conoscenze e
competenze da Lei prima segnalate per la Sua
persona, sarebbe interessato e disponibile a
frequentare brevi attività di aggiornamento
professionale, così da migliorare ulteriormente le
condizioni della Sua azienda?
− Sì
− No
22. Lei e/o il personale della Sua azienda ha fruito di
interventi
di
formazione
professionale
(aggiornamento, riqualificazione, riconver-sione)
negli ultimi 3 anni? (una risposta per colonna)
Lei
− Sì
− No
Il personale
23. Se Sì, quanto sono stati utili?: (una risposta per
colonna)
− Molto
− Abbastanza
− Poco
− Per niente
D.
Per Lei
Per il personale
DATI STRUTTURALI DELL’AZIENDA
24. Può indicarci l’andamento del fatturato della Sua
azienda dell’ultimo anno (2010) e fare una
previsione per l’anno corrente (2011) e per il
prossimo anno (2012)?
− In crescita
− Stabile
− In diminuzione
− Non sa/non risponde
25.
2009
Funzione
dell’intervistato
dell’azienda (una sola risposta)
− Titolare/socio
− Amministratore Delegato
− Direttore amministrativo
− Direttore del personale
− Altro (spec. __________________)
2010
2011
all’interno
62
26.
27.
Eta (in anni compiuti) dell’intervistato/a:
28.
Sesso
|__|__|
29.
Provincia sede dell’azienda:
Titolo di studio più elevato conseguito:
− Nessuno o licenza elementare
− Diploma scuola media inferiore
− Qualifica professionale
− Diploma scuola media superiore
− Laurea breve/laurea specialistica/Dipl.univ.
− Specializzazione postlaurea/master/dottorato
− Ancona
− Ascoli Piceno
− Fermo
− Massa Carrara
− Pesaro e Urbino
- M - F 63
Griglia per la realizzazione
delle interviste ai testimoni privilegiati
1.
Secondo Lei, le Marche hanno subito significativi cambiamenti e
trasformazioni, positive o negative che siano, negli ultimi dieci anni ed
eventualmente quali? Può, se del caso, segnalare i tratti essenziali di tali
mutamenti e e le caratteristiche da essi assunti nei sottoindicati ambiti?
- nell’economia e nel mercato del lavoro (in termini di maggiore o minore sviluppo
produttivo ed economico, di rilancio o di indebolimento di particolari settori, di
nascita di nuove imprese o di restringimento della base produttiva, di innovazioni o
di obsolescenza produttiva, di aumento o diminuzione dell’occupazione e
dell’economia e del lavoro “sommerso”, ecc):
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
- nella sfera sociale e culturale (in termini rafforzamento o indebolimento
dell’identità culturale, di miglioramento o peggioramento dei comportamenti
sociali, di stili di vita più o meno adeguati alle situazioni familiari o extrafamiliari, di
attese o di delusioni, di maggiore o minore coesione del tessuto connettivo della
collettività, ecc):
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
- nel sistema delle istituzioni locali (in termini di maggiore o minore vicinanza ai
bisogni dei cittadini, di crescita o diminuzione della capacità di fare programmi e di
sviluppare interventi di promozione economica e sociale, di saper o meno dialogare
fra le stesse istituzioni locali e tra esse e quelle sovraordinate, ecc):
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
2.
Quali sono i mutamenti intervenuti nelle Marche e, in particolare, nella Sua
provincia, sotto il profilo sia economico-produttivo e sia sociale? E quanto peso
hanno avuto i contraccolpi intervenuti a seguito della crisi su tali cambiamenti?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
65
3.
Come si configurano i trend occupazionali a breve e medio termine?
Potrebbero essere analoghi a quelli stimati dall’Organizzazione Internazionale del
Lavoro (OIL) che, nel recentissimo report “World of work 2010”, afferma che se
persisteranno gli attuali orientamenti di politica economica, l’occupazione nelle
economie avanzate riuscirà a ritornare ai livelli antecedenti la crisi non prima del 2015?
Oppure, almeno nelle Marche, è possibile prevedere una inversione più rapida di tale
fenomeno?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
4.
Quali sono i settori produttivi emergenti e quali i più consolidati?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
5.
Quali figure professionali richiedono e richiederanno le imprese in funzione di
questi cambiamenti? E quali risultano carenti da trovare?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
6.
Quali sono le tipologie maggiormente ricorrenti o prevedibili di fabbisogni
professionali e formativi che esprimono attualmente le imprese dei principali
settori economici del territorio marchigiano?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
7.
Vi sono categorie, figure professionali, fasce sociali particolarmente deboli sul
mercato del lavoro? Cosa fare per consolidare le loro competenze?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
66
8.
Quali sono le strategie più diffuse presso le imprese per far fronte ai propri
fabbisogni professionali e formativi (Formazione Continua, ricerca nuovo
personale da formare o formato, rapporti più stretti con le Associazioni di
categoria, rapporti più serrati con il sistema scolastico e formativo)?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
9.
Vi sono professioni o competenze che rischiano di divenire obsolete e di
esporre le persone a rischi di espulsione dai processi produttivi?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
10.
Quali sono le competenze utili a potenziare l’occupabilità delle persone e il loro
accesso alla formazione lungo l’intero arco della vita?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
11.
Sussistono criticità nella relazione tra domanda e offerta di formazione? E se sì,
quali?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
12.
Quali strategie ed azioni è possibile porre in essere per migliorare l’impiego
sinora operato delle diverse fonti di finanziamento della Formazione Continua
(FSE, L. 236/93, L. 53/2003, Fondi Interprofessionali), magari individuando le
modalità più appropriate per sviluppare forme di integrazione e
complementarietà tra di esse?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
67
13.
Quali caratteristiche “dinamiche” dovrebbe possedere un “Osservatorio
Regionale sulla Formazione Continua”, anche alla luce delle attività e dei
prodotti del progetto FARO LAB?
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
68
Questionario per la realizzazione dei casi di studio aziendali
69
SEZ. A - L’AZIENDA
1.
Denominazione, ragione sociale e settore dell’Azienda
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
2.
Localizzazione dell’azienda:
Comune di ________________________ Cod. ISTAT |__|__|__|__|__|__|
C.A.P. |__|__|__|__|__| Prov. di ______________________ Cod. ISTAT |__|__|__|
Data dell’intervista |__|__|__|__||__|__||__|__|
3.
Sì
L'azienda fa parte di un gruppo
No
Se sì quale ___________________________________________________________________________
Il gruppo è nazionale
internazionale
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
4.
-
Qual è stato l’andamento del fatturato aziendale negli ultimi 2 anni (una sola risposta)?
è aumentato
è rimasto stabile
è diminuito
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
70
5.
Verso quali mercati finali si dirige la produzione aziendale? (indicare la composizione
percentuale)
a) locale
b) regionale
c) nazionale
d) estero
Totale
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
100%
Per chi ha risposto all’item d):
6.
Quali sono i primi tre Paesi in ordine di importanza cui si rivolge il fatturato estero?
1° _______________________________________________________________________________
2° _______________________________________________________________________________
3° _______________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
7.
-
Come pensa che evolverà il fatturato aziendale nei prossimi tre anni? (una sola risposta)
crescerà
diminuirà
rimarrà invariato
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
8.
Organico aziendale (al 31 dicembre per gli anni 2005 e 2006)
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai qualificati
Operai semplici
Apprendisti
Consulenti e collaboratori (inclusi quelli familiari)
Totale dipendenti
Anno X
Anno Y
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
71
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
9.
Organico aziendale per titolo di studio (al _______)
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
Titolo di studio
Diploma
Qualifica
Secondaria professionale
Superiore
|__|__|__| |__|__|__|
|__|__|__| |__|__|__|
|__|__|__| |__|__|__|
|__|__|__| |__|__|__|
|__|__|__| |__|__|__|
|__|__|__| |__|__|__|
|__|__|__| |__|__|__|
Diploma
secondaria
inferiore
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
|__|__|__|
Laurea
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai qualificati
Operai semplici
Apprendisti
Consulenti e collaboratori
(anche quelli familiari)
Totale dipendenti
|__|__|__|
Licenza
elementare
Note: ____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
10.
Che tipo di decisioni possono essere prese in totale autonomia dai dipendenti dell'azienda?
(chiedere risposte il più possibile dettagliate sui livelli di inquadramento, cioè per ogni categoria di
dipendenti – operai, impiegati, quadri, ecc – segnalare il livello di autonomia)
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
72
11.
Che tipo di decisioni richiedono, al contrario, più di un livello di supervisione?
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
12.
Al fine di massimizzare la competitività aziendale, è più opportuno accentrare le decisioni o
responsabilizzare il più possibile direttamente i dipendenti?
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
SEZ. B - STRATEGIE AZIENDALI E COMPETITIVITÀ
13.
Quali sono i fattori principali più direttamente connessi all'aumento della competitività della
Sua azienda sui mercati? (attribuire un punteggio da 1 a 10 con 10 = max importanza e 0 fattore
non presente)
Fattori di competitività
- prezzi
- costi unitari bassi
- elevata produttività
- specializzazione del prodotto
- livello tecnologico del prodotto
- elevata qualità del prodotto
- flessibilità della produzione
punteggio
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
73
- qualità delle Risorse Umane
- formazione del personale
- gamma di prodotti
- design
- rete di vendita
- assistenza tecnica al cliente
- marketing mix
- dimensione transnazionale
- altro (specificare) _____________________________________________________
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
14.
Quali sono gli investimenti in innovazione operati negli ultimi 2-3 anni?
Processo produttivo
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Innovazione di prodotto
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Mix processo e prodotto
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
74
15.
Per la realizzazione di queste innovazioni ha utilizzato risorse finanziarie previste dalla UE o
dalla Regione o da leggi nazionali di incentivazione?
Sì
No
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
16.
Specificare di quale modalità di incentivazione ha usufruito l’Azienda
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
17.
Variazione degli aspetti della gestione che si sono verificati negli ultimi due anni
Aspetti della gestione
- clima aziendale
- produttività
- partecipazione/coinvolgimento del personale
- soddisfazione clienti
- flessibilità organizzativa
- altro (specificare) ____________________
Migliorata
Stabile
Peggiorata
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
18.
Principali fonti di informazione utilizzate dall'azienda per la definizione delle proprie strategie
(sono possibili più risposte)
- fiere/mostre
- riviste specializzate
- fornitori
- clienti
- reti commerciali, associative, ecc.
- altro (specificare) ________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
75
19.
Quali delle seguenti Tecnologie dell’Iinformazione e della Comunicazione sono solitamente
utilizzate nella Sua azienda? (più risposte)
- PC
- E-mail
- Accesso aziendale ad Internet
- Sito Internet aziendale
- Intranet
- Video conferenza
- Altro: _______________________________________________________________
- Nessuna
20.
A Suo parere, per ciascuna delle seguenti finalità, quanto è utile l’uso delle TIC? (graduare
utilità: 1 minima utilità - 5 massima utilità)
- Migliorare l’assetto organizzativo
- Favorire il decentramento di funzioni sul territorio
- Migliorare la comunicazione interna
- Migliorare i livelli di produttività
- Migliorare la rete logistica e distributiva
- Migliorare la rete di vendita
- Migliorare i rapporti con i clienti
- Migliorare i rapporti con i fornitori
- Conquistare i nuovi mercati
- Altro (specificare) _____________________________________________________
21.
Per quali finalità, tra le seguenti, fate uso delle TIC o avete intenzione di farvi ricorso? (una
risposta per riga)
- Migliorare l’assetto organizzativo
- Favorire il decentramento di funzioni sul territorio
- Migliorare la comunicazione interna
- Migliorare i livelli di produttività
- Migliorare la rete logistica e distributiva
- Migliorare la rete di vendita
- Migliorare i rapporti con i clienti
- Migliorare i rapporti con i fornitori
- Conquistare i nuovi mercati
-Altro (specificare) ___________________________
___________________________________________
Attualmente
utilizzate
Intenzione di
utilizzarle in
futuro
Non utilizzate
né intenzione
di utilizzo
futuro
76
SEZ. C - I RAPPORTI INTERAZIENDALI
22.
L’azienda è iscritta ad un’Associazione territoriale di categoria?
- Sì
- No
23.
Se sì, quale?
_____________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
24.
L’azienda fa parte di strutture consortili?
- Sì
- No
25.
Se sì, di quale tipo? (possibili più risposte)
- consorzi per l’export/commercializzazione
- consorzi tecnologico/produttivi
- consorzi garanzia fidi
- altro (specificare) _____________________________________________________
26.
27.
-
A Suo parere nella Sua area esistono iniziative di concertazione tra le aziende, per la presa di
decisioni congiunte?
Sì
No
Non so
Se sì, può indicare per quali finalità solitamente avviene tale concertazione? (max due risposte)
far pressione sulle autorità pubbliche competenti per l’adozione di iniziative/politiche per lo sviluppo locale
supporto all’imprenditorialità
adozione di politiche commerciali congiunte
attività di promozione dell’area locale verso l’esterno
77
28.
-
Se sì, quali sono gli attori che solitamente guidano i processi decisionali sottostanti a tali
decisioni? (max. 2 risposte)
consorzi
organismi intermedi (associazioni di categoria, camera di commercio, ecc.)
aziende capofila
aziende o gruppi di aziende diverse, mutevoli a seconda del problema/interesse
specifico
29.
L’azienda è coinvolta in:
forme di collaborazione, anche occasionali, con altre imprese dell’area
Sì
No
No, ma lo sarà nei prossimi 2/3 anni
accordi strutturati di medio periodo con altre imprese esterne all’area
Sì
No
No, ma lo sarà nei prossimi 2/3 anni
30.
Come reputa lo scambio di informazioni con le aziende operanti nella sua stessa area locale?
- inesistente
- occasionale
SEZ. E - IL CONTESTO LOCALE
31.
A suo parere, l’area locale, rappresenta per la sua azienda prevalentemente (una sola risposta)
- una opportunità ed un vantaggio
- un fattore sostanzialmente marginale
- uno svantaggio
32.
Quali sono a suo avviso i principali punti di forza e di debolezza che contraddistinguono il
contesto locale in cui opera? (una sola risposta per riga)
-
Punti di
forza
Punti di
debolezza
Non so
Né punti di
forza né di
debolezza
- la localizzazione geografica
- le infrastrutture ed i servizi di trasporto
- le disponibilità e la funzionalità delle aree
attrezzate
- i servizi pubblici (dogane, interporti, raccolta e
smaltimento rifiuti, acquedotti, Uffici del lavoro,
INPS, Poste,...)
- servizi di supporto alla commercializzazione
78
- servizi di supporto a produzione e gestione
aziendale (studi di progettazione, engineering,
design, informatica,...)
- il ruolo e le politiche degli istituti di credito e
delle strutture finanziarie
- la rete di relazioni tra le aziende
dell’area/distretto
- la propensione alla collaborazione tra le imprese
- la qualità delle risorse umane e delle competenze
presenti nell’area
- la qualità della vita, i rapporti sociali e la cultura
locale
- il grado di apertura extra-locale delle imprese
- le alleanze transnazionali
- la capacità innovativa
- Altro(specificare):__________________________
________________________________________
33.
-
Quali sono i soggetti e gli strumenti che meglio rappresentano gli interessi di sviluppo dell’area
locale? (graduare da 1 a 5; 1 max soddisfazione; 5 max. Insoddisfazione)
l’associazione di categoria
la Camera di Commercio
gli enti locali
l’Amministrazione Regionale
i consorzi locali
altro (specificare) ________________________________________________________
34.
In riferimento alla funzione sociale dell’imprenditore, a Suo parere, questi come meglio
potrebbe contribuire allo sviluppo locale dell’area in cui opera? (una sola risposta):
- svolgendo bene il proprio lavoro, poiché il successo e lo sviluppo della Sua azienda
rappresentano un modo concreto per contribuire allo sviluppo della comunità locale
-esercitando una funzione di stimolo e contribuendo alla messa a punto di idee e progetti
riguardanti lo sviluppo socioeconomico locale
- assumendo un ruolo di responsabilità tecnica gestionale in ambiti che interessano la
collettività dove è possibile valorizzare la sua professionalità
- impegnandosi in prima persona nell’attività politica a livello locale e/o nazionale
- altro (specificare)______________________________________________________
35.
|_|
|_|
|_|
|_|
|_|
|_|
Attribuire un punteggio a ciascuno dei seguenti obiettivi che la Sua azienda intende perseguire
a breve-medio termine (dare un punteggio da 1 a 10 con 10 = max importanza e 0 obiettivo non
presente)
1. Sviluppo dei mercati (decentramento; internazionalizza-zione; diversificazione)
2. Miglioramento dei prodotti (rinnovo gamma prodotti/ servizi; qualità
prodotti/servizi; riduzione capacità produt-tiva; incremento capacità produttiva;
decentramento)
|_|_|
|_|_|
79
3. Miglioramento dei processi (sviluppo redditività; riduzione costi; efficienza e
produttività; fles-sibilità/velocità di risposta ai cambiamenti; rinnovamento tecnologie
e processi produttivi; sviluppo informatica; miglioramento immagine; riduzione
capacità produttiva; incremento capacità produttiva; decentramento; auto-mazione
processi)
4. Miglioramento dell’organizzazione interna (clima interno; comunicazioni interne;
valori e cultura aziendale; stile di direzione; risorse umane)
5. Miglioramento dell’assetto finanziario (gestione finan-ziaria; accesso al credito)
Altro (specificare) ______________________________________________________
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
36.
Per il prossimo triennio, quali saranno a Suo avviso i fattori di cambiamento esterni ed interni
che avranno un impatto sulle strategie della Sua azienda? (dare un punteggio da 1 a 10 con 10 =
max importanza e 0 fattore non presente)
1. Politico-istituzionali (mutamenti del quadro politico; problemi ambientali-ecologia;
internazionalizzazione; funzionamento pubblici servizi)
2. Atteggiamento sindacale (comportamenti organizzazioni sindacali; conflittualità
interna; rinnovo contratti di lavoro)
3. Andamento economico (problemi occupazionali; problemi ambientali-ecologia;
internazionalizzazione; andamento del mercato e della domanda; professionalità della
concorrenza; problemi fiscali/societari; appro-vvigionamenti e rapporti con i fornitori;
problemi di qualità prodotti/servizi)
4. Evoluzione sociale (mutamento dei valori e del clima sociale; aspettative e
atteggiamenti verso il lavoro; fenomeni migratori; cambiamenti nella struttura dei
consumi; cambiamento ruolo delle donne)
5. Innovazione tecnologica (cambiamenti tecnologie e impianti; sviluppo informatica)
6. Formazione professionale (disponibilità risorse profes-sionali qualificate)
Altro (specificare) ______________________________________________________
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
SEZ. F - L'AZIENDA E LE RISORSE UMANE
37.
L'importanza delle RU come fattore strategico di competitività in questi ultimi due anni
- aumentata
- stabile
- diminuita
Note: ____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
80
38.
Qual è stato il principale problema che ha dovuto affrontare in questi ultimi 2/3 anni per
quanto riguarda le RU?
Il seguente ________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
39.
Nella gestione delle RU nella Sua azienda è mai intervenuto o prevede di intervenire in termini
di:
Negli ultimi due
anni
- flessibilità nell'utilizzo della forza lavoro
- mobilità interna
- valori aziendali
- comunicazione interna
- stile di direzione
- direzione per obiettivi
- cambiamento dell’organizzazione
- formazione continua
- rafforzamento ruolo capi
- superamento del modello gerarchico
- sistemi di valutazione
- sistemi d'incentivazione
- utilizzazione professionalità esterne
- sistemi informativi/tecnologie informatiche
- riduzione organi di staff
- miglioramento efficienza/produttività
- responsabilizzazione/imprenditorializzazione diffusa
- qualità
- altro (specificare) __________________
_________________________________
Nei prossimi
due anni
No, non è
interessato
No, ma
vorrebbe
essere più
informato
Si
No
Si
No
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
81
SEZ. G - FABBISOGNI DI COMPETENZE PROFESSIONALI E FORMAZIONE
40.
Nel prossimo triennio ritiene che l’occupazione nella Sua azienda sarà:
- stabile
- in aumento
- in diminuzione
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
41.
Se sarà in aumento, che tipo di soggetti riguarderà? (possibili più risposte)
- neo diplomati
- neo laureati
- diplomati con esperienza
- laureati con esperienza
- personale altamente specializzato e con specifica professionalità
- personale anche senza esperienza, da formare in azienda
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
42.
Previsioni circa l'accesso delle donne a posizioni di responsabilità nel prossimo biennio
- aumento
- stabilità
- diminuzione
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
43.
Quale andamento prevede che avranno gli investimenti per la formazione delle RU nella Sua
azienda nel prossimo biennio?
- formazione manageriale
- formazione commerciale
- formazione a supporto di nuove strategie
- formazione a supporto di nuove tecnologie
- formazione per riqualificazione
- formazione per neoassunti
- formazione per lavoratori “flessibili”
Nessun
investimento
previsto
Investimenti in
aumento
Investimenti in
diminuzione
82
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
44.
Quale investimento in formazione RU ha realizzato negli ultimi due anni
Durata della
formazione (mesi)
Modalità della formazione
Presso
Interna Esterna fornitori
Altro
1. _____________________________
|_|_|
2. _____________________________
|_|_|
3. _____________________________
|_|_|
Note: ____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
45.
Per la formazione delle RU ha utilizzato risorse finanziarie previste dalla Ue e/o dalla Regione
e/o dai Fondi Paritetici Interprofessionali?
- Sì
1
- No
2
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
46.
La Direzione generale coincide con il proprietario?
- Sì
1
- No
2
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
47.
Figure professionali cruciali in azienda
Area
1. amministrazione
2. produzione
3. marketing vendita
4. sistemi informatici
5. ricerca
Figura professionale
83
Per le figure cruciali individuate indicare:
- Ragione dell'importanza
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
- Principali contenuti professionali
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
48.
Figure professionali di cui l'Azienda sente oggi maggiormente il bisogno
- Figura 1: ________________________________________________________________________
- Figura 2: ________________________________________________________________________
- Figura 3: ________________________________________________________________________
- Figura 4: ________________________________________________________________________
- Figura 5: ________________________________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
49.
In quale direzione dovrebbero maggiormente svilupparsi le capacità delle RU? (3 risposte max)
- commercializzazione servizi al cliente
- conoscenza tecnologica di processo, di prodotto
- gestione produzione
- manutenzione impianti/macchinari
- controllo di gestione
- gestione approvvigionamenti
- marketing, vendita, comunicazione, immagine
- gestione finanziaria
- lingue straniere
- altro (specificare) _____________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
84
50.
Comportamenti e cultura del lavoro oggi necessari (dare un punteggio da 1 a 10 con 10 = max
importanza e 0 fattore non presente)
- costruzione di una visione comune
- chiarezza e concretezza di obiettivi
- continuità nel perseguire gli obiettivi
- esplicitazione di valori aziendali (es.: qualità, affidabilità, ecc.)
- orientamento alla globalizzazione dei mercati per l'analisi dei mercati non domestici
- supporti commerciali
- supporto all'implementazione di sistemi e procedure
- scambio di competenze e conoscenze fra operatori simili su mercati diversi
- sviluppo di una cultura internazionale
- trasferimenti di competenze e sviluppo know-how
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
|_|_|
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
51.
- Sì
- No
52.
Ha mai accettato di accogliere giovani o personale in stage o tirocinio presso l’azienda?
Se sì, quali sono state le motivazioni della Sua scelta (una sola risposta)?
- facile accesso a questa modalità di inserimento lavorativo
- disponibilità di personale a costi contenuti per l’impresa
- contributo effettivo alla flessibilità dell’attività lavorativa in azienda
- altro (specificare) ____________________________________________________
___________________________________________________________________
53.
- Sì
- No
55.
Se no, quali sono state le motivazioni (una sola risposta)?
- mancanza di conoscenza della opportunità
- difficoltà nel garantire allo stagista la formazione richiesta
- difficoltà nell’individuare un ruolo effettivo o un’attività specifica in impresa
- altro (specificare) ____________________________________________________
___________________________________________________________________
54.
L’azienda ha registrato casi di spin-off?
Se sì, con quale obiettivo principale (una sola risposta)?
- collocamento all’esterno di personale in esubero
- maggiore efficacia dell’organizzazione produttiva e distributiva
- riduzione dei costi interni e del carico fiscale
- innalzamento del grado di flessibilità complessiva dell’impresa
- altro (specificare)_____________________________________________________
85
SEZ. H - L'INTERVISTATO
Nome e cognome ________________________________________________________
56.
Sesso
-
Maschio
-
Femmina
57.
-
Età
Fino a 30 anni
31-35 anni
36-40 anni
41-45 anni
46-50 anni
51-55 anni
56-60 anni
Oltre 60 anni
58.
-
Anzianità aziendale
Fino a 1 anno
2-3 anni
4-6 anni
7-9 anni
10 anni ed oltre
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
59.
-
Titolo di studio
Scuola media inferiore
Scuola media superiore
Laurea umanistica
Laurea economica
Laurea giuridica
Laurea tecnica
Altra laurea (specificare) ________________________________________________
Post-laurea
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
86
60.
-
Posizione nell'organizzazione
Amministratore delegato
Presidente
Direttore
Titolare
Altro (specificare) _____________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
61.
-
Per chi ha risposto altro, specificare l’area di appartenenza
tecnico-operativa
amministrativo-finanziaria
marketing-commerciale
legale
sistemi informativi
personale
altro (specificare) _____________________________________________________
Note: ____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
87