un premio ai giovani talenti in memoria del prof
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un premio ai giovani talenti in memoria del prof
SOMMARIO Pubblicazione periodica trimestrale - Poste Italiane S.p.A Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano N. 4 - Dicembre 2007 - Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 107 del 19/02/1996 FONDAZIONE CENTRO CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA A. DE GASPERIS ������������������� ������� ��������� ��������� �� ������ ������ ���������� ��� ��������� ���������� ��� �������� ��������������� ���� ��������� ��������� ���� �������� ������ ������������ ������������������ � � ������������������������� Anno 12 - N. 4 Dicembre 2007 Una storia... lunga una vita Angelo De Gasperis era un cardiochirurgo pediatrico e la nostra storia è iniziata proprio dai piccoli pazienti nel 1956, quando operare era un’impresa degna di Giulio Verne! Di storie ce ne sono state tante tra le nostre mura, ma quelle che ci stringono di più il cuore sono spesso legate ai bambini. Leonardo Sala è un nostro piccolo amico. Da quando aveva 3 mesi è un nostro sostenitore assieme a tutta la sua famiglia ed è stato operato già 3 volte dal Dottor Francesco Santoro, il nostro cardiochirurgo pediatrico e dalla sua equipe formata dal Dottor Stefano Marianeschi e dalla Dottoressa Elena Ribera. Ora Leonardo ha 3 anni, appena compiuti il 18 Novembre scorso e la felicità di poter passare il suo compleanno finalmente a casa, dopo l’ultimo difficile e complicato intervento che l’ha tenuto da noi quasi un mese, è stata grande: una felicità condivisa anche da noi, per Leonardo e perché incrociare gli occhi dei genitori dei bambini affetti da cardiopatie congenite è sempre un momento toccante. Patrizia è una mamma attenta e Danilo un papà premuroso: sono innanzitutto amici per noi ed insieme, abbiamo deciso di raccontare la storia del loro dolcissimo Leonardo. Patrizia, come è iniziata la storia di Leonardo? Immediatamente dopo la nascita, nel 2004, qui a Niguarda. Inconsapevoli del nostro e del suo futuro, abbiamo accolto la sua nascita con totale entusiasmo, ma sono bastate poche ore e l’entusiasmo si è tramutato in disperazione: è risultato subito che Leonardo fosse affetto da una cardiopatia congenita complessa, il cuore univentricolare, associata all’atresia polmonare. Grazie all’esperienza dei medici immediatamente coinvolti ed al loro tempestivo intervento, i neonatologi ed il Dottor Gabriele Vignati (responsabile della cardiologia pediatrica del Dipartimento Cardiologico De Gasperis) sono riusciti a salvare la vita al nostro piccolo Leonardo e a farci da subito un quadro esaustivo del suo percorso medico. > continua a pag. 2 Un Premio ai giovani talenti in memoria del Prof. Alessandro Pellegrini Il 2 marzo 2007 si è spento Alessandro Pellegrini, un “Professore del Cuore” a livello internazionale, che ha contribuito a tracciare la storia della Cardiochirurgia del nostro Dipartimento, iniziata da Angelo De Gasperis e Renato Donatelli. I Chirurghi del Cuore, ricchi di spirito, stile e umanità, che sono stati pionieri non solo per la tecnica operatoria eccellente, ma soprattutto per aver avviato da noi il concetto Il Prof. Alessandro Pellegrini a di scuola e l’importanza della “Cardiologia 2006” formazione dei loro giovani > continua a pag. 3 allievi. Una storia... lunga una vita .................... pag 1 Il Concerto di Natale “Natale nel cuore” .. pag 5 Un premio ai giovani talenti in memoria del Prof. Alessandro Pellegrini ............. pag 1 Prevenzione giovani .................................. pag 6 News dal De Gasperis ............................... pag 4 Attività sessuale nella cardiopatia ischemica .................................................... pag 7 Nel 2007: 1000 pazienti sotto… la nostra Risonanza Magnetica! ............ pag 4 Posta .............................................................. pag 5 Notizie in breve .......................................... pag 6 In farmacia .................................................. pag 7 Natura&Salute ........................................... pag 8 Linea verde per smaltire! FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 1 UNA STORIA... LUNGA UNA VITA < continua da pag. 1 Cosa significa per un neonato avere una cardiopatia congenita complessa? Significa programmare da subito un percorso che durerà per lunghissimo tempo, per una vita e che si svolgerà assieme ai cardiologi e cardiochirurghi di riferimento. Come nel caso di Leonardo è stato subito individuato un trattamento chirurgico a tappe. Leonardo ha già subito un intervento in epoca neonatale, un altro nel primo anno di vita ed il terzo è stato programmato nel mese di ottobre di quest’anno. Come si è svolto l’ultimo intervento e quale percorso ha affrontato Leonardo nella nostra struttura? Leonardo ha appena superato il terzo intervento di completamento programmato, che si è risolto per il meglio ma le caratteristiche del suo sangue hanno provocato una complicazione che poteva essere fatale. In quei terribili momenti dove c’è in gioco la vita di tuo figlio, si cerca di mantenere attenzione e lucidità per il bene soprattutto dei nostri bambini, ma non è facile. Di aiuto, in questi momenti, per la nostra famiglia, è stato fondamentale il rapporto di fiducia che nel tempo abbiamo potuto instaurare con i medici e tutto il personale qui al De Gasperis. Un bambino operato al cuore, è un paziente molto particolare innanzi tutto perché è un bambino ma anche perchè deve attraversare, una serie di tappe prima di poter essere dimesso, alcune delle quali con degenze lunghe e la rianimazione ad esempio, non è certo un reparto facile. Ha regole ferree, ma gli anestesisti sanno gestire il flusso delle informazioni in modo veramente ammirevole. Il precorso prevede la sala operatoria, la rianimazione, le sale dove si svolgono esami fondamentali (come l’emodinamica) e il reparto di cardiologia pediatrica. Cardiochirurghi, cardiologi ed anestesisti lavorano insieme. Avete passato lunghi periodi nel nostro reparto di Cardiologia pediatrica, assieme ad altri genitori. Come spiegare l’atmosfera? Lo spirito che si respira entrando nel reparto è sereno, anche se nessuno avrebbe motivo di esserlo. Le famiglie 2 arrivano da tutta l’Italia per incontrare “quel” medico, senza curarsi di altro. Si instaurano dei rapporti da “famiglia allargata” dove lo scambio di informazioni è vitale. I bambini e i genitori che “passano” da questo reparto imparano una cosa fondamentale: tutti hanno sempre una possibilità di vita in più rispetto a quello che si crede di avere. È come se la cardiopediatria li aiutasse a vincere su quell’ingiustizia di vita che è l’essere un bambino malato, cercando di restituirgli quello che la natura ha cercato di togliergli. Come avete percepito la gestione dell’emergenza e cosa si può evidenziare dal vostro rapporto con lo staff del Dottor Santoro e del Dottor Vignati ? I medici sono totalmente dedicati ai pazienti e questo è particolarmente evidente proprio nei momenti critici. Non hanno tempo da perdere, anzi: di tempo ne hanno poco ma ti fanno capire che le comunicazioni avvengono con tempi adeguati allo stato di emergenza, quando è proprio la loro attenzione verso i piccoli pazienti a dover avere la precedenza. Questo è un modo di procedere che a noi ha dato fiducia perché è sinonimo di eccellenza. Nel momento più critico abbiamo cercato di non perdere la speranza, ma senza dilungarsi in descrizioni tecnico/ sanitarie, quello che ci preme sottolineare è che senza il sostegno costante dei cardiochirurghi pediatrici, dei cardiopediatri e degli infermieri del reparto di Cardiopediatria del De Gasperis, Leonardo oggi non sarebbe il bellissimo bambino che è. La qualità del servizio si misura anche con gli esiti degli interventi, ma la professionalità e l’umanità degli specialisti che operano ed a cui noi affidiamo la vita dei nostri figli, da un valore aggiunto che fa la differenza. Abbiamo vissuto questa storia di emergenza molto intensamente anche noi dal nostro ufficio, che stà sempre più catalizzando l’attenzione di chi ha bisogno ed il passaparola è il nostro migliore biglietto da visita. Patrizia e Danilo Sala sono dei genitori straordinari, come tantissimi genitori che affrontano con coraggio la malattia dei loro figli. Durante la degenza di Leonardo abbiamo cercato di essere loro di sostegno, ma sempre mantenendo il nostro ruolo, nel rispetto del delicato rapporto tra medico e paziente. Ma vorrei raccontarvi di più. Patrizia e Danilo Sala durante tutta la degenza di Leonardo ci hanno aiutato come volontari per alcune nostre attività per le quali l’aiuto non basta mai. Questo è il vero spirito di collaborazione e di amicizia che vorremmo instaurare, perché solo creando una rete di rapporti e l’aiuto reciproco si possono raggiungere obiettivi comuni. Che questo sia quindi il buon proposito per l’anno nuovo e da parte mia e di tutti noi, Fondazione e Dipartimento Cardiologico Angelo De Gasperis, un Buon Natale ed un buon inizio 2008! Sabrina Sperotto FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS UN PREMIO AI GIOVANI TALENTI IN MEMORIA DEL PROF. ALESSANDRO PELLEGRINI < continua da pag. 1 Questi maestri illuminati hanno lasciato tracce profonde nei cuori dei loro pazienti e nei cuori dei loro allievi. Hanno trasmesso a medici ed infermieri la cultura e gli insegnamenti che, giorno dopo giorno, devono essere sostenuti e difesi. Un allievo proveniente dalla scuola dell’emerito prof. PeIlegrini è il dott. Ettore Vitali. Ha lavorato a stretto contatto con l‘illustre cardiochirurgo, ne ha assimilato la cultura e proseguito la sua opera, avendo esercitato in questa struttura in modo continuato per trent’anni. Grazie a una borsa di studio dell’Associazione Amici del Centro De Gasperis ha permesso al dottor Vitali di approdare al Niguarda venticinquenne. Il suo è un percorso professionale d’eccellenza che lo vede, ora, alla Presidenza della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca. Il professor Pellegrini era un uomo concreto e, dopo la sua scomparsa, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione De Gasperis, su proposta del dott. Vitali, ha voluto ricordarlo avviando un progetto importante, un Premio a Lui dedicato con un obiettivo primariamente di merito: formare giovani cardiochirurghi, dando loro la possibilità di accedere a centri di eccellenza, anche a livello internazionale, all’inizio della loro carriera. Un Premio annuale, che sarà bandito all’inizio del 2008, per rinnovare e migliorare sia il concetto di scuola che il concetto di merito. Riconoscere, e premiare “il talento”, tornando con questo nostro progetto a quella Milano diversa dalle altre città italiane, perché sapeva dare spazio e opportunità ai giovani veramente capaci, premiando intelligenza e genialità. Dove oggi un giovane medico, per quanto promettente, riuscirà a fare percorsi di crescita professionale che gli garantiscano un futuro? L’attuale mondo del lavoro richiede giovani “flessibili”, consulenti “a progetto”, “liberi professionisti”, capaci di migrare con intraprendenza da un’azienda all’altra, già all’inizio del loro percorso professionale: ma forse il termine più corretto è vagare, perché ormai la continuità per i giovani è un bene scarso. La vita di un medico, dovrebbe sempre portare con se non solo la tecnica, l’eccellenza, ma soprattutto l’etica e l’umanità, caratteristiche innate senza dubbio, ma anche assimilabili grazie a rapporti di lavoro quotidiani di lunga durata. Di conseguenza ricordi, sfide, ma soprattutto incontri con persone e maestri come Alessandro Pellegrini che, nel nostro Dipartimento, hanno insegnato quei principi indispensabili per rapportarsi correttamente ai pazienti, bisognosi di avere con il loro medico un rapporto di fiducia. Un’etica fondamentale questa, che nel nostro Dipartimento è rispettata da tutti, da sempre. Nella foto: il Prof. Alessandro Pellegrini e il Dott. Ettore Vitali. Nelle foto, sopra: il prof. Angelo De Gasperis a sinistra: il prof. Renato Donatelli Forse è necessario trovare schemi operativi differenti, cercando di inserire i giovani medici, dando loro la possibilità di imparare attraverso esperienze diversificate e internazionali: crescere con percorsi diversi, ma mantenendo un legame con una struttura e con la sua cultura. Se i giovani devono “peregrinare”, che ciò avvenga per una giusta motivazione di crescita professionale, per portare benefici in termini di qualità all’ ente che ne supporta i progetti ma, soprattutto, per migliorare la cura dei pazienti. I Soci Fondatori ed il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Angelo De Gasperis si sono impegnati in questo progetto che condivideranno con la Società Italiana di Chirurgia Cardiaca, con il Dipartimento Cardiologico Angelo De Gasperis per dare un segno di continuità e di eccellenza nel ricordare i grandi meriti di un Maestro, il professor Alessandro Pellegrini, medaglia d’oro per la Sanità Pubblica Italiana. Sabrina Sperotto FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 13 NEWS DAL DE GASPERIS Cari Sostenitori! Tanti ormai sono i traguardi che abbiamo raggiunto insieme e la collaborazione con i nostri sostenitori, con le aziende e con i nostri medici, ed infermieri in questi ultimi anni è stata fondamentale per raggiungere risultati di rilievo. Tutte le nostre attività si sono potenziate in termini di progetti e di innovazioni tecnologiche: “Immaginando il Cuore”, l’acquisizione di nuove tecnologie, il “Progetto Scuola”, la “Salute in Piazza”. Inoltre, l’aiuto che riusciamo a dare in termini anche solo di ascolto ai pazienti ed ai loro familiari ci permette di instaurare rapporti personali importanti. La disponibilità è l’elemento fondamentale ed indispensabile per fare bene il nostro lavoro, e questo spesso richiede sacrifici in termini di impegno. Il 2007 è stato un anno particolare, e voglio ricordare un grande amico e grande cardiochirurgo che ci ha lasciato, il cui operato deve rimanere nello spirito e nella cultura di questo Dipartimento: Alessandro Pellegrini, che mi ha convinto ad unirmi a questa squadra ormai quasi 5 anni fa ed al quale rivolgo il mio più sentito ringraziamento. Tanti pazienti ci hanno chiamato dopo l’articolo che abbiamo dedicato al Professore nel numero di Aprile e tutti lo ricordano con un affetto speciale, come speciale era la sua profonda umanità e la sua tecnica operatoria. L’anno prossimo la Fondazione compirà 40 anni. Un compleanno importante che vorremo festeggiare insieme a voi. Un caro augurio per un sereno Natale da parte mia e della Fondazione Angelo De Gasperis ed un augurio per un Buon Anno, ringraziando di cuore tutti coloro che ci aiutano a raggiungere i nostri obiettivi. Benito Benedini “NEL 2007: 1000 PAZIENTI SOTTO….LA NOSTRA RISONANZA MAGNETICA!” L’anno scorso erano stati 500: un bel traguardo per il primo anno di attività. Quest’ anno si era preventivato di arrivare a 800. Ma il nostro staff, al quale va la nostra grande stima per il lavoro svolto con grande dedizione, ha voluto stupire tutti: il 29 Novembre il Dottor Alberto Roghi e la sua equipe formata dalla Dott.ssa Patrizia Pedrotti, dal Dott. Santo delle Grottaglie, dal Dott. Stefano Perdetti, dall’infermiera Sig.ra Barbara Lanzarin e dal tecnico di radiologia Sig.ra Maria Correine, hanno festeggiato un traguardo importante: 1000 pazienti nel solo 2007! Abbiamo festeggiato in modo familiare ma con una visita del Dott. Pasquale Cannatelli, D i r e t t o r e Generale di Niguarda. Siamo particolarmente orgogliosi tutti di questo risultato, perché premia con i fatti il lavoro di 4 tutti coloro che si sono impegnati per questo progetto in modo incessante. Un progetto infatti, perché quello che intendevamo fare non si è certo concluso. Per il 2008 vogliamo investire ancora, in accordo con il Dottor Francesco Mauri, primario della Cardiologia IV e rilanciando sulla formazione e sulla scuola per diventare un centro di riferimento per questa tecnica diagnostica. Il punto di forza non è solo basato sulla potenza e sull’alta tecnologia di ultima generazione della macchina, che a tutt’oggi è l’unica ospedaliera dedicata a tempo pieno alla diagnostica cardiologica, ma la differenza vera è rappresentata dal capitale umano. I nostri medici sono la vera risorsa perché in termini di acquisizione delle immagini, è la loro esperienza acquisita durante il lavoro quotidiano, che porta all’eccellenza dei risultati. Quindi un augurio speciale allo staff di Alberto Roghi per un anno risonante! Sabrina Sperotto FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS MILA POSTA N D. Egregio Dottore ho 44 anni, 10 anni fa in seguito a dei dolori al petto ho fatto una coronarografia, mi è stato riscontrato nella coronaria di sx un ponte coronarico nel tratto medio del Iva (inter ventricolare anteriore), che si stringe durante la sistole, ottimo flusso durante la diastole mi è stata data una terapia calcio antagonisti che mai ho fatto. Continuo ad avere dolorini di restringimento al petto che vanno e vengono, desidero avere un vostro consiglio su cosa fare. F.A. Grottaferrata 12/8/2007 R. Gentile Sig. Francesco, lei è portatore di una anomalia delle coronarie abbastanza frequente. In breve, un tratto della sua coronaria sinistra, che dovrebbe scorrere sulla superficie del cuore, si approfonda nel muscolo cardiaco, che quindi forma una specie di “ponte” sopra la coronaria. In questo tratto, la coronaria viene “strizzata” dal muscolo ogni volta che si contrae, cioè ad ogni battito, e questo fenomeno è accentuato quando la contrazione è più frequente o più forte, come durante l’esercizio fisico; è possibile quindi che in alcuni momenti il sangue non riesca a passare a sufficienza, e questo può provocare il dolore di petto (“angina”). La voglio rassicurare dicendole che nella maggioranza dei casi questa anomalia non provoca grossi problemi anche a lungo termine. È comunque opportuno che i pazienti come lei che hanno sintomi sospetti, seguano una terapia che riduce la forza e la frequenza del battito cardiaco, e che non facciano sforzi fisici intensi. In ogni caso, Le consiglio di fare rivalutare la sua situazione ad un cardiologo, per vedere la necessità di eventuali esami o per decidere la terapia che più è indicata nel Suo caso. Stefano Pedretti - Unità di Risonanza Cardiaca Dipartimento cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca’ Granda D. Abbiamo in famiglia un caso di patologia cardiaca di valvola aortica bicuspide su un soggetto di venti anni. All’ospedale di Verona, dove attualmente ricoverato, hanno consigliato la sostituzione della valvola per insufficenza. Da informazioni sommarie apprese risulta che oltre la tecnica classica di sostituzione della valvola con una artificiale, sappiamo di una tecnica in uso da qualche anno cosiddetta della riparazione. Volevamo sapere ove possibile qualcosina in più di questa ultima tecnica e se è praticabile presso il centro. V.T. - 3/10/2007 R. Gentile Signor V., la bicuspidia aortica di per se, non è una vera malattia, ma la definizione di una anormalità costituzionale della valvola che può evolvere verso una patologia, e cioè verso un cattivo funzionamento della valvola stessa. Quindi non tutte le valvole bicuspidi si “ammalano” e soprattutto non lo fanno in maniera univoca. Significa che il meccanismo con cui diventano stenotiche o insufficienti è variabile. Molto frequentemente il motivo per cui si sviluppa una insufficienza è dovuto ad una dilatazione della radice aortica, entro cui è posizionata la valvola. I lembi liberi delle cuspidi si allontanano e l’effetto è di valvola incompetente. Vincendo la naturale ritrosia a lasciare in sede una valvola potenzialmente malata, durante l’intervento in questi casi selezionati, si può lasciare la valvola, perchè correggendo la dilatazione della radice aortica, la valvola ritorna ad essere continente. Purtroppo ci sono anche casi in cui la patologia non consente una “valvuloplastica” e quindi è necessario sostituire la valvola. Per dirla in altri termini, la riparabilità della valvola aortica bicuspide dipende da molte variabili e solo dopo un attento esame preoperatorio ed intraoperatorio, è possibile fare un programma. Dott. Francesco Santoro Direttore Cardiochirurgia Pediatrica Dipartimento Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca’ Granda Il Concerto di Natale: “Natale nel cuore” 21 Dicembre - ore 21.00 - Milano - Chiesa di San Crisostomo Interpreti: Renata Ferri flauto - Silvano Scanziani oboe - Pier Remigio Barbano pianoforte Grazie al contributo ed alla collaborazione con la Zona 2 ed al Presidente della Commissione Sanità Antonio Canino, anche quest’anno abbiamo organizzato il Concerto di Natale che avrà luogo il 21 dicembre prossimo a Milano presso la Chiesa di San Crisostomo in Via Cambini 10, angolo Via Padova. Dobbiamo ringraziare di cuore il dottor Pier Remigio Barbano musicista oltre che medico, che è riuscito a contattare per noi musicisti di eccezione (Silvano Scanziani, e Renata Ferri musicisti di grande esperienza che hanno suonato in tutti i principali teatri lirici italiani) che hanno preparato un programma musicale molto gradevole per poterci riunire in un momento di raccoglimento prenatalizio. Vi aspettiamo numerosi per poterci scambiare un augurio. Il dottor Aldo Sachero, primario della cardiologia V, impegnato a Villa Marelli sul territorio e che coordina importanti operazioni di screening e di prevenzione sulla popolazione, introdurrà la serata, parlando di cuore e della collaborazione tra Dipartimento e Fondazione. Sabrina Sperotto FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 5 PREVENZIONE GIOVANI La salute del cuore si costruisce dall’infanzia, fin da giovanissimi bisogna cominciare a prevenire le malattie e a salvaguardare il patrimonio salute. Educare i bambini ad un corretto stile di vita è fondamentale perché abbiano un cuore sano da adulti. Le malattie cardiache continuano a rappresentare la prima causa di morte nel mondo occidentale e quanto avviene nei primissimi anni di vita potrà ridurre l’insorgenza di infarto e ictus, obesità e soprappeso e altre conseguenze derivate dall’obesità, per esempio il diabete e le malattie respiratorie. Tutto contribuirà a far crescere i nostri ragazzi in buona salute: l’alimentazione della mamma in gravidanza, le prime scelte alimentari del bambino, le abitudini di vita ogni giorno. In Italia il 36% dei bambini è in soprappeso e il 12% è obeso. Le cattive abitudini alimentari rappresentano la causa principale, infatti i bambini tra i 6 e i 13 anni abusano spesso di snack, merendine e bibite gassate, di latte e formaggini. Vi ricordiamo che anche i latticini vanno dosati: mezzo litro di latte al giorno e formaggi solo due volte la settimana. Da non sottovalutare che NEWS NOTIZIE IN BREVE Uno studio statunitense ha evidenziato una correlazione tra arteriosclerosi e il declino cognitivo. Il Baltimore Longitudinal Study on Aging, iniziato nel 1989, ha monitorato la rigidità arteriosa nei partecipanti dai 60 anni in su, controllando la loro pressione pulsatoria (cioè la differenza tra massima e minima e la velocità di flusso del sangue dall’arteria carotide alla femorale). Sono indicatori di provata affidabilità che hanno già evidenziato un rapporto con l’ictus. Durante il periodo di osservazione, è emerso che i pazienti che avevano i valori più elevati all’inizio dello studio evidenziavano un maggiore declino delle capacità cognitive centrate su memoria e attenzione. Non erano, invece, influenzate altre funzioni come la coordinazione tra occhio e mano o la capacità di parola. Secondo i ricercatori è un segnale che non tutte le aree del cervello risentono dell’arteriosclerosi allo stesso modo. Un risultato confortante dello studio è che, probabilmente, prevenendo i fattori di rischio che conducono all’irrigidimento delle arterie, si potrebbe rallentare il declino cognitivo nell’invecchiamento, ha commentato Shari R. Waldstein, della University of Maryland, Baltimore County, uno degli autori dello studio. Fonte: Waldstein S R et al. Pulse Pressure and Pulse Wave Velocity Are Related to Cognitive Decline in the Baltimore Longitudinal Study of Aging. Hypertension published November 19, 2007. Mitchell Pb, Morris MJ. Depression and anxiety with rimonabant. The Lancet 2007; 370. 6 i bambini in forte soprappeso tendono maggiormente alla depressione e hanno maggiori difficoltà nei rapporti sociali. Oltre a una corretta alimentazione, bisogna educare i giovani al movimento e allo sport. Basterebbe camminare un’ora al giorno per almeno cinque giorni la settimana. Attività fisica regolare e corretta alimentazione consentirebbero di ottenere, nell’arco di 5-10 anni, risultati inimmaginabili in termini di salute pubblica: il 10 per cento di malati in meno per malattie cardiovascolari. L’attività fisica migliora il trasporto dei grassi nel sangue, riducendo il colesterolo cattivo a favore di quello buono, aumenta il dispendio energetico consentendo di mantenere sotto controllo il peso corporeo. Inoltre, favorisce la socializzazione ed educa alla disciplina. I genitori dovrebbero incentivare i figli a trascurare la televisione e i giochi elettronici a favore di una qualunque attività sportiva, anche solo giocare al pallone, camminare o andare in bicicletta. Una buona abitudine potrebbe essere quella di organizzare gite ed escursioni in famiglia durante il fine settimana. I genitori devono essere responsabili nell’educazione i figli: se un bambino da piccolo viene abituato ad un’alimentazione varia, fatta di yogurt, frutta e verdura, legumi e pesce, pasta e carne, manterrà le buone abitudini anche da adulto. Non dimentichiamo un errore che commettono molti adulti: saltare la colazione del mattino, invece è l’appuntamento più importante della giornata, soprattutto quando si studia e si lavora. Patrizia Valentina Arcuri Ipertesi attenti al freddo Uno studio presentato al congresso dell’American Heart Association rivela che durante l’inverno chi soffre di ipertensione potrebbe avere la pressione più alta del solito. Lo studio condotto su 500.000 ipertesi è arrivato alla conclusione che tutti i pazienti avevano in media valori di pressione più bassi in estate e più alti in inverno. Naturalmente la colpa non è da attribuirsi solo al freddo, bensì allo stile di vita più sedentario, ai chili di troppo che si accumulano durante la stagione invernale e al consumo di cibi ricchi di sodio. La Food and drug administration (Fda), infatti, per combattere questa patologia sta valutando di inserire sulle confezioni degli alimenti etichette specifiche per indicare la quantità di sodio in essi contenuta. Cioccolata mon amour I ricercatori della John Hopkins University School of Medicine affermano che 30 grammi circa di cioccolato al giorno possono ridurre il rischio di un attacco cardiaco di circa il 50%. Il cacao, quindi, potrebbe avere lo stesso effetto dell’aspirina che viene prescritta nella prevenzione degli attacchi cardiaci. Si pensa che le sostanze chimiche contenute nei semi di cacao abbiano effetti biochimici simili all’aspirina nella riduzione dell’aggregazione piastrinica. Infatti, le piastrine di coloro che consumano cioccolato con una certa regolarità si aggregano più lentamente di quelle di chi non ne fa uso. Patrizia Valentina Arcuri FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS ATTIVITÀ SESSUALE NELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA “SEX AND THE HEART” La ripresa di una normale attività sessuale dopo infarto miocardico Dopo un evento coronarico, molti pazienti affrontano con apprensione le circostanze o le attività ritenute pericolose a causa dell’ impegno emotivo e fisico, e tra queste l’attività sessuale. Il medico e l’infermiere possono essere di aiuto nel consigliare il paziente, a patto di conoscere gli aspetti psicologici, quelli fisiopatologici e quelli farmacologici inerenti la vita sessuale. Bisogna dire che questi aspetti sono meglio conosciuti per quanto riguarda l’uomo rispetto alla donna. La ripresa di normali rapporti sessuali dopo un infarto miocardico è delicata in relazione al potenziale rischio ischemico (teoricamente molto ridotto grazie al sempre più frequente ricorso alla rivascolarizzazione miocardica), e aritmico (verosimilmente modesto in pazienti con funzione ventricolare conservata o solo lievemente ridotta). Non va sottovalutata la dinamica di coppia, in cui se il soggetto colpito da infarto ha apprensioni relative alla propria malattia, il partner può manifestarsi “prudente” o del tutto negativo per paura di stimolare l’ infartuato ad un’ attività a rischio. Un adeguato periodo di riabilitazione motoria può essere rassicurante anche nei confronti della ripresa di una normale attività sessuale, dimostrando la capacità dell’infartuato di portare a termine significativi carichi di lavoro. In genere, viene sostenuto che l’attività sessuale con il partner abituale è meno impegnativa (e quindi meno rischiosa) rispetto a quella con partner diversi: considerazione ragionevole per quanto non provata scientificamente. Disfunzione erettile e farmaci Il problema dell’impotenza nell’uomo viene troppo facilmente attribuito alla terapia farmacologica (soprattutto i betabloccanti e diuretici), mentre va ricordato che la disfunzione erettile (meccanismo endotelio-dipendente) può addirittura precedere le altre manifestazioni cliniche della malattia aterosclerotica sistemica. Fin dall’età giovanile andrebbe appreso che la regolare attività fisica, l’ astensione dal fumo, la prevenzione del diabete, il controllo del peso corporeo, della colesterolemia e dei valori pressori, sono misure di prevenzione della malattia ateromasica nel suo complesso, inclusa la disfunzione erettile. Relativamente all’impiego di farmaci adiuvanti l’erezione, ne è consigliabile l’uso a partire dalle dosi inferiori (es. sildenafil 25 mg), per poi salire gradualmente dopo averne testato l’efficacia e la sicurezza. Bisogna ricordare ai pazienti che gli inibitori della fosfodiesterasi-5 impiegati nella terapia della disfunzione erettile amplificano di molto l’azione dei nitrati, causando ipotensioni anche marcate e prolungate, che possono indurre ischemia grave nei territori a valle di lesioni coronariche significative. Più a rischio sono i pazienti con stenosi coronariche severe o malattia diffusa. Per questo motivo, il sildenafil e farmaci similari non andrebbero prescritti a pazienti in terapia con nitrati. Conclusioni Estendendo un aforisma molto appropriato a questa trattazione, se le terapie mediche e chirurgiche convenzionali si sono dimostrate straordinariamente efficaci nell’“aggiungere anni alla vita”, un adeguato counseling relativo all’attività fisica e a quella sessuale possono dimostrarsi particolarmente utili nell’aggiungere vita agli anni”. Lo stimolo nei confronti di uno stile di vita meno aterogeno dovrebbe tuttavia far parte delle politiche sociosanitarie ed educative fino dall’età giovanile. Stefano Savonitto e Michela Caracciolo Prima Divisione di Cardiologia, Dipartimento Cardiologico “Angelo De Gasperis” - Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano IN FARMACIA Gli antidolorifici andrebbero prescritti con cautela, dal momento che, nei pazienti cardiopatici o a rischio, “i farmaci antinfiammatori non steroidei, con l’eccezione dell’aspirina, aumentano il rischio di infarto e ictus”. Questo è quanto si legge nelle raccomandazioni diramate dall’American Hearth Association: “Diversi medici usano prescrivere certi farmaci antidolorifici in prima battuta contro il dolore cronico, anche in pazienti con manifesti problemi cardiaci, mentre ci si dovrebbe affidare a tali farmaci solo in ultima istanza” prosegue il comunicato. Tenendo conto delle problematiche a livello cardiaco del paziente, sarebbe opportuno affrontare il dolore scegliendo di affidarsi “in prima battuta ad acetaminofene, aspirina e agli analgesici narcotici”. La scelta di ricorrere maggiormente agli analgesici oppioidi risponderebbe, inoltre, alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che suggerisce l’utilizzo di oppiacei nel dolore moderato- severo, preferendo la via di somministrazione orale, particolarmente efficace ed agevole. Anche le note dell’Agenzia Italiana del Farmaco per l’uso appropriato dei farmaci 2006-2007”, in particolare la nota 66 dedicata a FANS non selettivi (Farmaci Anti-infiammatori non Steroidei) e Coxib (cioè i farmaci antinfiammatori ad azione inibitoria selettiva della cicloossigenasi-2), evidenziano peraltro come per i FANS “il rischio di ospedalizzazione per una complicanza grave e potenzialmente fatale è stimato fra l’1 e il 2% per anno”, mentre “i dubbi avanzati sul profilo di sicurezza cardiovascolare dei Coxib appaiono tutt’altro che infondati” e “il complessivo profilo di sicurezza dato dal rapporto tra tossicità gastrointestinale e rischio cardiovascolare dei Coxib appare ancora insoddisfacente”. Come ricordiamo spesso, è bene consultare sempre il proprio medico curante. Patrizia Valentina Arcuri FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 7 NATURA & SALUTE PREVENZIONE GIOVANI LINEA VERDE PER ASMALTIRE! BAMBINI IN FORMA TAVOLA Frutta e verdura saranno gli alleati perfetti per aiutarci a smaltire le calorie accumulate durante le feste. Inoltre, questi alimenti, costituiscono un’efficace prevenzione contro l’influenza, male “di stagione” che cercheremo di tenere alla larga. Durante le feste si consumano circa 80 milioni di bottiglie di spumante, più di 100 milioni di pandori e panettoni, circa 8000 tonnellate fra dolci, pane, carne, formaggi, ecc. per una spesa totale di 5 mld di euro trasformati tutti in peso in eccesso da smaltire! Aggiungere frutta e verdura nella nostra dieta, ci aiuterà a riadattare il nostro organismo ai canoni alimentari che avevamo prima del periodo delle feste e a un rientro in salute e alla normalità dopo gli stress dei viaggi e dei banchetti con i parenti. Consigliata la frutta di stagione, arance, mele, pere e kiwi, e verdure come spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote. Il miglior condimento è l’olio d’oliva, ricco di tocoferolo, un antiossidante in grado di combattere l’invecchiamento dell’organismo e di favorire l’eliminazione delle scorie metaboliche. Anche il succo di limone è indicato per purificare l’organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue, è un ottimo astringente e cura l’acidità gastrica. Gli agrumi hanno poche calorie e contengono la vitamina C che aiuta il sistema immunitario e, quindi, a prevenire l’influenza, ossigena i tessuti, favorisce la circolazione e combatte i radicali liberi. Anche il kiwi è ricchissimo di vitamina C e contiene inoltre fosforo e potassio. Grazie a questo frutto si possono migliorare le funzione dell’intestino. La mela invece, grazie al contenuto di sodio, svolge un’azione antidiarroica e regola il tasso di colesterolo. Per quanto riguarda le verdure, quelle a foglie scure come spinaci e cicoria, sono ricche di acido folico, gruppo vitamine B, essenziale nella formazione dei globuli rossi e per la sua azione sul midollo osseo. Le carote sono ricche di vitamina A, indispensabile per la salute degli occhi e della pelle, e i finocchi sono ottimi per combattere la nausea, la digestione difficile e la stitichezza. L’insalata ha un notevole potere saziante con un apporto calorico estremamente limitato assicurando anche un certo contributo di vitamine, fosforo, potassio e calcio. Non dimentichiamo i legumi, come fagioli, ceci, piselli e lenticchie ricchi di ferro e fibre che, abbinati ai carboidrati, aiutano a combattere il freddo. Patrizia Valentina Arcuri Se vuoi partecipare... quote annuali Simpatizzante Ordinario Promotore Benemerito Quota libera da Euro da Euro da Euro da Euro .............. 25,00 50,00 100,00 150,00 FONDAZIONE CENTRO CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA A. DE GASPERIS ������������������� Dicembre 2007 La Fondazione A. De Gasperis può ricevere lasciti testamentari. ������� ��������� ��������� �� ������ ������ ���������� ��� ��������� ���������� ��� �������� ��������������� ���� ��������� ��������� ���� �������� ������ ������������ ������������������ � � ������������������������� DIRETTORE RESPONSABILE Patrizia Valentina Arcuri come contribuire: EDITORE Fondazione Angelo De Gasperis Piazza Ospedale Maggiore 3, 20162 Milano – Niguarda Versamento Postale: C/C postale n° 36580207 Piazza Ospedale Maggiore, 3 - 20162 Milano Assegno Bancario: N.T. intestato alla Fondazione Centro di Cardiologia e Cardiochirurgia Angelo De Gasperis Bonifico Bancario: C/C n°6250120274/16 - Banca Intesa Fil. 4226 Viale Cà Granda, 2 - 20162 Milano ABI 03069 CAB 09456 PRESIDENTE Benito Benedini SEGRETARIO GENERALE Sabrina Sperotto COSTITUITA DAL 1° DIC. ‘85. RICONOSCIMENTO GIURIDICO DALLA REGIONE LOMBARDIA CON D.P.G.R. N. 013353 DEL 29/07/2004 EDITING Direct Channel s.r.l. - Milano PROGETTO GRAFICO E STAMPA Tipografia Vigrafica s.r.l. - Monza Tel./Fax: 02 66109134 - 02 64444069 [email protected] - http://www.degasperis.it FONDAZIONE CENTRO DI CARDIOLOGIA E CARDIOCHIRURGIA ANGELO DE GASPERIS 8