Carta intestata WWF SudOvest Veronese

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Carta intestata WWF SudOvest Veronese
Associazione WWF VERONESE
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Esistere: il peccato originale del lupo in Lessinia
Al “di là dei cordoni”, cioè oltre lo spigolo nord dei Lessini che scende nella Valle dei Ronchi e nel
Comune di Ala, nel Trentino, una volta consolidata la presenza del lupo nell’area, si sperimenta un
approccio costruttivo alle problematiche connesse con queste nuove presenze, allo scopo di favorire la
conoscenza della specie e di favorire la convivenza, non certo facile, tra l’animale e l’uomo. Nei giorni
scorsi ad Ala di Trento è stata presentata la proposta di un progetto per un sentiero informativo sui lupi
della Lessinia, nell'ambito delle azioni che il progetto Life WolfAlps dedica all'ecoturismo.
Al “di qua dei cordoni” nella Lessinia Veneta invece si grida “al lupo, al lupo! accanto alla porta di casa”.
E quindi il Presidente della Provincia di Verona, Pastorello, si erge a giudice e, sentite le grida, ha emesso
la sentenza: “Il lupo in Lessinia non può starci, ….”.
Ma non è una favola. La presenza del lupo in Lessinia è una realtà imposta dalla natura e favorita dal
comportamento sociale degli esseri umani.
Il WWF Veronese è favorevole a questa presenza, ma ovviamente è preoccupato per la situazione venutasi
a creare sul territorio; a tale proposito ritiene indispensabile il sostegno attivo e collaborativo al progetto
europeo di conservazione (non di reintroduzione come molti ancora sostengono) Life Wolf Alps e invita
tutti a riflettere sulle future azione da intraprendere; contrariamente a ciò che si pensa, infatti, la
convivenza con questo predatore, anche se complessa, è possibile.
Da parecchi decenni la Lessinia ha visto un progressivo spopolamento delle proprie contrade, prima per le
scelte migratorie verso l’estero e poi per la scelta di un lavoro in città, o comunque in valle od in pianura.
La montagna si affolla saltuariamente di turisti o di villeggianti nei giorni festivi, di bel tempo, nel periodo
estivo e nei periodi, sempre più limitati, in cui è presente la neve.
Si è intrapresa e consolidata la sostanziale modifica delle forme di allevamento brado estivo nell’alta
Lessinia con un consistente abbandono della tradizionale malga-stalla nella quale si mungevano le vacche e
si producevano formaggi e burro. Questo genere di attività richiedeva la presenza quasi costante presso la
stalla dell’allevatore-malgaro.
Negli ultimi decenni la tipologia di allevamento bovino sull'altopiano è profondamente cambiata, con la
progressiva riduzione dei bovini da latte a favore delle manze che necessitano di una cura e conseguente
custodia decisamente minori. Le mandrie hanno bisogno della presenza dell’allevatore per poche ore
durante la giornata, ma possono rimanere isolate sui pascoli anche per giorni, sempre all’aperto.
La storia del lupo in Lessinia è iniziata nell’inverno 2011-2012, periodo dell’anno durante il quale il
bestiame domestico era ancora nelle stalle e non sui pascoli. I lupi si sono fermati in Lessinia
evidentemente per la presenza di altre prede selvatiche (cinghiali, caprioli, ed altro ancora) che hanno
permesso la loro sopravvivenza.
Tutti questi fattori hanno permesso che il lupo maschio, venuto da ovest e capitato qui per caso, abbia per
caso incontrato una femmina, venuta da est, ed entrambi qui si siano fermati ed abbiano formato un branco.
Sappiamo che nessun nuovo branco si potrà formare in considerazione dell’ampiezza del territorio e che gli
altri lupi che nasceranno verranno allontanati dal branco stesso e dovranno cercare altri luoghi dove
insediarsi.
Lo scopo finale del WWF è fermare e far regredire il degrado
dell’ambiente naturale del nostro pianeta e contribuire a costruire
un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura.
Associazione WWF VERONESE
Iscritta nel Registro Regionale Veneto delle ODV n. “VR0324”
C.F. : 93214310232
Tuttavia la sentenza è stata emessa ed al giudice si sono aggiunti altri pareri conformi, anche di persone
che, per le loro responsabilità sociali, avrebbero fatto meglio ad assumere una posizione più prudente e
meditata.
Per rendere esecutiva la sentenza è necessario che regione e ministero agiscano modificando la legislazione
vigente. La palla ora passa ad altri e nel frattempo si continuerà a gridare “al lupo al lupo!” senza cercare di
metter in atto alcuni degli accorgimenti che potrebbero limitare i danni agli allevatori. Ne citiamo alcuni: la
sera condurre le manze nelle stalle, dotarsi di cani da guardia, predisporre recinti elettrificati e rendere più
veloci gli indennizzi per le predazioni.
Sarebbe inoltre opportuno che gli enti e le amministrazioni pubbliche interessate promuovessero e
mantenessero una costante collaborazione con i responsabili del progetto Life WolfAlps che ha l’obiettivo
di realizzare azioni coordinate per la conservazione del lupo nelle aree chiave e sull’intero arco alpino. La
Lessinia è una delle sette aree chiave di intervento del progetto.
È certo un aumento di impegno per l’uomo che tuttavia si deve rendere conto di non essere il padrone
assoluto del territorio e che se verrà eliminato il branco presto altri lupi arriveranno, persistendo le
medesime condizioni attuali sul territorio.
Verona 22 gennaio 2016
WWF Veronese