Urban walking , in forma con cinquemila passi
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Urban walking , in forma con cinquemila passi
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Camminare è un'attività motoria benefica per tutti, senza alcuna distinzione tra grassi e magri. È semplice, economica, non richiede un particolare impegno ma può prevenire e, in alcuni casi risolvere, problemi metabolici, cardiovascolari, posturali o pressori. Allontana il rischio di osteoporosi, di diabete, di ictus e di infarto. Inoltre, aiuta a conservare la forma fisica: i muscoli, se poco utilizzati, vanno incontro a una perdita di tono e di forza, di elasticità e scioltezza articolare. «Cinquemila sono "il minimo sindacale", diecimila passi (anche non continuativi) sarebbero l'ideale - rivela Lorenza Dacò, chinesiologa e preparatrice atletica al centro Duofit di Milano -. L'andatura perfetta? Costante a quattro chilometri l'ora, quella che si tiene quando si porta a spasso il cane. È un PIÙletti di SALUTE 674 26 Like 1 OGGI IN salute > Antitrust, multa record a Roche e Novartis Dovranno pagare 180 milioni di euro Cinquantenni attenti: carne e formaggi pericolosi come il fumo I risvolti della celiachia al femminile Quali sono i campanelli d’allarme 2 Primo (storico) trapianto di mani su un bimbo di 8 anni Stamina, Baccarani presidente del comitato Poche «Unità Ictus» in Italia E il Sud ne è quasi del tutto privo BUONPERTUTTI.IT Tanti buoni disponibili Scegli gratuitamente i tuoi buoni sconto converted by Web2PDFConvert.com toccasana "sciogli adipe" che fa spendere la maggiore percentuale di calorie derivanti dai grassi (il 40 per cento). Si dovrebbe utilizzare un contapassi e un cardiofrequenzimetro (controlla i parametri che il medico ha indicato di seguire) continua -. La differenza di allenamento, comunque, la fa il ritmo: più si va veloce e più si consuma (le distanze sono motivazionali, con il tempo ci si dà un obiettivo)». Secondo l'OMS spostarsi a piedi, abbinato a uno stile di vita sano, favorisce sì «un miglioramento della salute», ma allunga anche «l'aspettativa di vita di circa 6 anni rispetto ai sedentari». I consigli. Per i «principianti»: la lontananza da percorrere deve aumentare di volta in volta di 400 metri (la falcata media è tra i 70 e i 75 centimetri), con un basso livello di sforzo percepito (tra il 55 e il 65 per cento della frequenza cardiaca massima). L'andatura è a ritmo costante con una «velocità» compresa fra i 15 e i 20 minuti per chilometro. Il dispendio calorico non è tanto, ma l'attività prepara il fisico a programmi più impegnativi. Per chi è già allenato l'impegno sale al 70-80 per cento della frequenza cardiaca, con percorsi che raggiungono i 5-6 chilometri, per una durata della marcia che varia dai 50 ai 60 minuti. Camminare o correre? «La corsa è più invasiva, non è per tutti (non è adatta a chi è in sovrappeso), bisogna avere la tecnica giusta e fare bene il gesto motorio risponde Dacò -. La camminata, invece, è più tutelante e "democratica"». L'abbigliamento adeguato? «Scarpe comode, non da runner, ma idonee al walking per conservare la giusta postura». CORRIERE SALUTE Pediatria Carie nei bambini, cambia la strategia SPECIALE RISPARMIO ECONOMIA Come investire nel 2014 ECONOMIA Missione Crescita Quali visioni per il 2014 Non serve nessuna strategia nutrizionale per gestire dai tre ai sei chilometri al dì. «Soltanto dopo si devono ripristinare i sali minerali e gli zuccheri semplici - raccomanda Marina Lanticina, biologa nutrizionista a Magenta -. Diventa perfetto mangiare un frutto». È bene anche ricordare che la fonte di energia utilizzata cambia a seconda del tipo di sforzo. Più è vigoroso, più si consumano carboidrati. Diminuendo l'intensità dell'attività motoria, invece, l'organismo attinge alla fonte dei depositi adiposi. È così che la marcia aiuta a controllare il peso. Ma per renderla più efficace va abbinata a una sana ed equilibrata alimentazione. L'Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) dà le linee guida: «Cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura rammenta Lanticina -. A pranzo un piatto di pasta e un contorno vegetale. La sera preferire le proteine, più frutta e ortaggi. Spuntino mattina e pomeriggio. Bere acqua in abbondanza, almeno un litro e mezzo al giorno. Usare poco sale per prevenire ipertensione, ictus e ridurre la perdita di calcio». I grassi? «Si consiglia di migliorarne la qualità: sì all'olio extra vergine d'oliva e ridurre quelli saturi (come il burro) e i formaggi soltanto una volta alla settimana (sostituirli al secondo piatto). Evitare gli zuccheri aggiunti e le bibite zuccherate. Infine, aumentare il numero di cereali integrali (riso, frumento, orzo, farro, miglio)». «Il cammino si fa da soli: in due è una scampagnata» (Fabio Volo, «Un posto nel mondo», 2006). Rossella Burattino [email protected] 27 ottobre 2012 (modifica il 29 ottobre 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA 181 COSA DICE IL PAESE 47% si sente ACCEDI converted by Web2PDFConvert.com