«Soldi e promozioni facili alla Sas»
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«Soldi e promozioni facili alla Sas»
NEL 2009 IL CDA AVREBBE ANCHE ABROGATO LE NORME SULLE PROCEDURE SELETTIVE ASSUNZIONI DECISE A TAVOLINO ARBITRARIAMENTE , APPALTI ESTERNI SENZA ALCUNA GARA «Soldi e promozioni facili alla Sas» Chiesto il rinvio a giudizio per gli ex vertici: «Abuso d'ufficio» di GIGI PAOLI BENVENUTI alla Sas. Dove, fra il 2007 e il 2010, secondo la procura della Repubblica lo scenario era questo: bandi di selezione interna aggiustati per far vincere familiari, norme abrogate per promuovere arbitraramente chi si voleva, assunzioni decise a tavolino senza alcun rispetto dei dispositivi di legge, appalti affidati direttamente all'esterno in totale «violazione dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità». E' una valanga giudiziaria quella che ha investito l'ex consiglio d'amministrazione della Servizi alla Strada Spa che, come scrive il sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio, «è una società interamente partecipata dal Comune di Firenze, che si occupa della gestione servizi pubblici, i cui vertici sono nominati dal Comune e la cui attività è regolata da norme di diritto pubblico». Peccato che non accadesse niente di tutto questo e che, secondo l'accusa, i vertici facessero a modo loro e il collegio sindacale si girasse dall'altra parte per non guardare. ED È PER QUESTO che la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d'ufficio di otto persone, tutti pubblici ufficiali già al vertice della Sas: sono gli ex direttori generali Franco Tagliabue e Alessandro Bartolini, il presidente del consiglio d'amministrazione Giancarlo Viccaro, i consiglieri Miriam Pavi e Alessandro Giovannini e, per aver omesso di vigilare, i membri del collegio sindacale Roberto Sarti, Vinicio Tredici ed Emanuele Angellotto. L'udienza preliminare è fissata per il 27 maggio davanti al giudice Alessandro Moneti. A BARTOLINI, peraltro ex comandante dei vigili urbani, si contesta di aver allargato un bando di selezione interna alla Sas in modo tale da favorire la figlia, che arrivò seconda e che però ottenne il posto tanto desiderato dal premuroso genitore grazie al puntuale trasferimento della prima classificata. Clamorosa, poi, l'abrogazione delle procedure selettive - decisa nel 2009 dal cda - che regolavano gli avanzamenti di carriera nella Sas, così da decidere indiscriminatamente chi dovesse essere premiato e chi no. E poi appalti esterni in forma diretta, il cui costo talvolta veniva anche artificiosamente frazionato per sottrarsi agli obblighi di consultazione di altre proposte, magari più economiche. E che, fra gli affidi diretti in violazione delle norme, ci fosse anche uno studio legale è il massimo dei paradossi. ACCUSA II sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio ha chiesto otto rinvii a giudizio di ex vertici della Sas per abuso d'ufcio