EGITTO OASI maggio 2011

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EGITTO OASI maggio 2011
Egitto
Il percorso di Alessandro Magno
Oasi del Nord, Deserto Occidentale, Costa Mediterranea,
El Alamein, Alessandria, Wadi Natrun
12/22 maggio 2011
Tipologia: viaggio culturale per la visita di El Alamein, Alessandria, Marsa Matrouh, delle oasi
egiziane di Bahariya, Farafra, Siwa, del deserto bianco e occidentale.
Itinerario: Milano, Il Cairo, Bahariya, Farafra, Deserto Bianco, Qattara, Abu Suruf, Siwa,
Marsa Matrouh, El Alamein, Alessandria, Il Cairo
Durata: 11 giorni/10 notti.
Mezzi di trasporto: Voli di linea da Milano, Pullman e fuoristrada 4x4
Sistemazione: Hotel 3/4/5 stelle.
Trattamento: Pensione completa.
Quota di partecipazione € 2.290 ,00 (minimo 20 partecipanti)
Tasse aeroportuali € 90,00 (da riconfermare ad emissione dei biglietti aerei)
Quota di iscrizione e 30,00; visto consolare € 25,00
Introduzione
Questo itinerario, che percorre rotte al di fuori del turismo di massa, si snoda su percorsi
sabbiosi e richiede un po’ di spirito di adattamento. Un viaggio creato per farvi scoprire
Alessandria d’Egitto, le spiagge incontaminate della costa mediterranea, il sacrario militare di
El Alamein dove durante la seconda guerra mondiale venne combattuta una delle più aspre
battaglie contro gli inglesi, le oasi egiziane di Bahariya, Farafra, Siwa, il Deserto Bianco e
quello Occidentale.
E’ un tour, esclusivo, studiato apposta per il CTA, alla scoperta di antiche vestigia egiziane,
persiane e greco-romane.
Si ripercorrono idealmente alcuni tratti delle antiche vie carovaniere che dall’Africa centrale
trasportavano spezie, oro e schiavi, fino al tratto del Sahara Nubiano.
E’ un itinerario, di grande fascino, inconsueto, spettacolare e sicuro.
Un viaggio che riserva tante sorprese: Bahariya è l’osi dove sono state rinvenute 20.000
mummie dorate!
Il tour si effettua in bus G.T. e le escursioni nel deserto con i fuoristrada 4x4.
Non necessita di alcune vaccinazioni!
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Programma
1º GIORNO: Trento - Milano - Il Cairo
Orario e luogo di partenza in autopullman da Trento verranno comunicati circa 8 giorni prima con
la circolare informativa. All’aeroporto di Milano, disbrigo delle formalità doganali e partenza con
volo di linea per il Cairo. All’arrivo, incontro con la guida locale e trasferimento in Hotel.
Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.
2° GIORNO: Il Cairo - Oasi di Bahariya (380 km)
Pensione completa.
Prima colazione e partenza per l’oasi di Bahariya, con sosta lungo il percorso alla foresta
pietrificata. Bahariya sorge su una vasta depressione attorniata da colline nere (deserto nero) e
costellata di sorgenti termali, calde e fredde, che alimentano un articolato sistema di canali di
irrigazione. Visita della cittadina, del piccolissimo Museo Archeologico, che ospita alcune delle
famose Mummie Dorate, delle Tombe dei Nobili e della fortezza di Selim. Salita fino alle rovine
della English House, al tramonto, da cui si domina l’intera oasi. L’attrazione maggiore di bahariya
è sicuramente rappresentata dagli scavi archeologici che stanno riportando alla luce una vasta
necropoli di mummie risalenti alla XXVI dinastia (664-525 a.C.9).
Sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.
3° giorno: Bahariya - esc. Oasi di Farafra - Deserto Bianco - Bahariya (340 km)
Pensione completa.
Giornata di escursione a Farafra, un’oasi interamente coltivata a ulivi e albicocchi dove vive una
comunità di circa 3.000 Beduini, che abita in piccole case di terra, quasi sempre dipinte di blu per
allontanare, secondo una credenza, gli spiriti maligni. Alcune sono decorate con raffigurazioni di
animali. Nei millenni trascorsi, quando il clima era più favorevole, quella che oggi è un’oasi nota
per il profondo attaccamento alle tradizioni e per la semplicità dei modi di vita, era famosa come
“terra delle vacche dei faraoni”. Il percorso, in fuoristrada 4x4 attraversa dapprima il vulcanico
Deserto Nero, per proseguire verso sud sino al Deserto di Cristallo, un’antica caverna crollata,
per giungere al Deserto Bianco, una distesa di sabbia abbagliante che si frappone tra l’oasi di
Bahariya e quella di Farafra: questo singolare lembo di Sahara sembra una banchisa di ghiaccio
sui cui si ergono come iceberg incredibili conformazioni rocciose erose dal vento. In un paesaggio
talmente fantastico sorprende la presenza di diverse aree archeologiche di età preistorica, romana e
copta vicino alla piccola oasi di El Haytz. Visita della cittadina di Farafra, con la città vecchia ed
il Museo di Badr “l’artista locale”. Pranzo pic-nic e cena beduina sotto una miriade di stelle
immersi nel Deserto Bianco.
Rientro a Bahariya per il pernottamento.
4° giorno: Bahariya - Qattara - Abu Suruf - Siwa (330 km)
Pensione completa.
Dopo la prima colazione partenza per una giornata di trasferimento fino all’oasi di Siwa.
La pista, parzialmente asfaltata segue il tracciato militare che sfiora il bordo meridionale della
depressione di Qattara (-133 metri) e prosegue fino alla sorgente termale di Abu Shuruf. Soste nel
deserto per ammirare panorami geologici ricchi di fossili marini.
Arrivo poco dopo all’oasi di Siwa, ormai prossima al confine libico.
Pranzo pic-nic lungo il percorso. Sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.
5° giorno: Siwa
Pensione completa.
Intera giornata dedicata alla visita dell’oasi di Siwa che comprende la cittadella El Shali, il
Tempio dell’Oracolo di Amnon che usava consultare Alessandro Magno, la necropoli tolemaica di
Jebel el Mawta (il monte dei morti), la sorgente Fatnas e i Bagni di Cleopatra (sorgente Jubra)
Passeggiata nei giardini delle Palme di cui l’oasi vanta più di 300.000 piante. Cena e
pernottmento.
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6° giorno: Siwa - El Alamein (480 km)
Pensione completa.
Dopo la prima colazione partenza per la località balneare di El Alamein con sosta a Marsa
Matrouh, ex base militare inglese su una insenatura della Marmarica, per il pranzo. Arrivo in
serata, sistemazione in Hotel. Cena e pernottamento.
7° giorno: El Alamein
Pensione completa.
Giornata interamente a dispozione per relax e vita di mare.
8° giorno: El Alamein - Memoriale - Rosetta - Alessandria (175 km)
Pensione completa.
Dopo la prima colazione partenza per la visita al memoriale ed ai cimiteri di El Alamein sui luoghi
della battaglia della seconda guerra mondiale che videro affrontarsi le armate di Montgomery e di
Rommel. Pranzo. Proseguimento del viaggio per Alessandria con sosta ad Abou Sir, l’antica
Tapsoris Magna, dove si trovavano le mura del Tempio di Osiride e i resti di un piccolo Faro, un
curioso monumento che sembra essere una replica del celebre monumento di Alessandria.
Continuazione del viaggio fino a Rosetta, a 65 km da Alessandria, città nota per la stele di Rosetta
che fornì la chiave a Champollion per decifrare i geroglifici. Interessanti le vecchie case ottomane,
l’ Hammam Shahin, il vecchio mulino, la cittadella, il museo e il suggestivo panorama del Delta
che si incontra con il Mar Mediterraneo.
Arrivo infine ad Alessandria. Sistemazione in Hotel nelle camere riservate.
Cena e pernottamento.
09° giorno: Alessandria
Pensione completa.
Intera gionata dedicata alla visita della città, che dopo essere stata la splendente capitale del
mondo ellenistico, nei primi secoli dell’era cristiana, si trasformò nella fucina metropolitana del
monachesimo orientale, diventando nel 325 sede di Patriarcato. Visita alla Chiesa di Santa
Caterina, allle catacombe di Kom esh Shuqafa, alla Colonna di Pompeo, e al Museo GrecoRomano, l’Anfiteatro, il Serapeum, Il Suq. Pranzo e visita della Tomba reale ellenistica nel
Cimitero Latino. Proseguimento con la visita alla Nuova Biblioteca di Alessandria.
Al termine delle visite rientro in Hotel. Cena in Ristorante e pernottamento in Hotel.
10° giorno: Alessandria - Wadi Natrun - Il Cairo (200km)
Pensione completa
Prima colazione e partenza, attraverso l’area religiosa di Kellia dove un tempo vi erano 700
conventi di eremiti, per la regione di Wadi Natrun. La zona è caratterizzata da una dozzina di laghi
salatissimi da cui gli egizi ricavavano il natron (carbonato di sodio) usato per le imbalsamazioni.
In questa zona, già nel ‘400 sorsero una cinquantina di monasteri copti. Visita del monastero di
Deir Amba Baramus, della chiesa di S. Maria e di S. Macario, del monastero di Deir es Suriani
con la chiesa El Adra ed infine sosta al monastero Deir Abu Makaryus, sorprendente per la sua
bellezza e modernità. Sosta per il pranzo quindi proseguimento del viaggio verso Giza e vista delle
Piramidi al tramonto. Infine arrivo al Il Cairo, sistemazione in Hotel nelle stanze riservate. Cena di
arrivederci in ristorante tipico con bevande inclusee.
Rientro in Hotel per il pernottamento.
11° giorno: Il Cairo - Milano - Trento
Prima colazione in Hotel.
Breve visita guidata al “Al Azhar Park” uno spazio verde di 30 ettari interamente nuovo, creato
dalla Fondazione Aga Khan Trust for culture, proprio nel cuore medioevale del Cairo. Il sito era la
discarica della caitale dal tempo dei Mamelucchi: cinque secoli di detriti.
Al termine della visita trasferimento all’aeroporto in tempo utile per la partenza del volo di linea
per Milano, aeroporto della Malpensa. All’arrivo, disbrigo delle formalità aeroportuali quindi
trasferimento in autopullman a Rovereto e Trento.
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LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE:
Voli di linea da Milano in classe economica;
Assistenza aeroportuale in italiano del nostro corrispondete egiziano;
Trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto;
Trasferimenti ed escursioni in pullman con aria condizionata, Jeep 4x4 dove previsto;
Sistemazione in Hotel 3/4/5stelle ;
Pensione completa (dalla cena del 1° giorno alla prima colazione dell’ultimo giorno);
Cena beduina al Deserto Bianco; Cena di arrivederci, in ristorante tipico al Il Cairo, con bevande
incluse;
Guida/accompagnatore locale parlante italiano per tutto il tour;
Ingressi per le visite menzionate nel programma;
Tutti i vari costi delle scorte e dei permessi;
Assicurazione di viaggio medico-bagaglio della Mondial Assistance;
Kit da viaggio Entour;
Accompagnatore CTA (minimo 20 partecipanti);
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE NON COMPRENDE:
• Il trasferimento da Trento all’aeroporto a/r, le tasse aeroportuali, le bevande ai pasti (tranne per la
cena de 10° giorno), le mance, e tutto quanto non indicato alla voce "LA QUOTA DI
PARTECIPAZIONE COMPRENDE";
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SUPPLEMENTI FACOLTATIVI:
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ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO: € 75,00 (in doppia)
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CAMERA SINGOLA (in numero limitato)
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TRASFERIMENTO TRENTO/MILANO/TRENTO
•
€ 350,00
12/15 PARTECIPANTI: € 85,00; 16/25 PARTECIPANTI € 75,00
NOTIZIE UTILI
Documenti
Normativa per i cittadini della U.E. in vigore almomento della stampa del catalogo.
Ai cittadini italiani è consentito l’ingresso in Egitto presentando i seguenti documenti:
0 - 15 anni non compiuti: proprio passaporto, o iscrizione su quello di un genitore (con fotografia
del minore obbligatoria dai 10 anni).
15 -16 anni non compiuti: carta d’identità valida per l’espatrio, o proprio passaporto, o iscrizione
sul passaporto di un genitore (con fotografia del minore obbligatoria).
Maggiori di 16 anni: carta d’identità valida per l’espatrio, oppure proprio passaporto.
I minori di 18 anni, se non accompagnati dai genitori, devono esibire all’atto della prenotazione,e
se richiesta durante il viaggio, l’autorizzazione scritta dei genitori.
Viaggi all’estero di minori: si fa presente che la normativa sui viaggi all’estero dei minori varia
anche in funzione delle disposizioni nazionali dei singoli Paesi. La recente normativa italiana
(novembre 2009) prevede l’obbligatorietà del passaporto individuale anche per i minori la cui
validità temporale è differenziata in base all’età (ferma restando la validità dei passaporti in cui i
minori risultino già iscritti). Si consiglia pertanto di assumere informazioni aggiornate presso la
propria Questura nonché presso le Ambasciate o i Consolati del Paese accreditati in Italia e/o il
proprio agente di viaggio. Sia per il passaporto che per la carta d’identità, è sempre richiesta una
validità di almeno 6 mesi oltre la data di rientro. Con la carta d’identità occorre portare con sé
dall’Italia due foto-tessera (si raccomanda che le stesse siano già al seguito del passeggero poiché
presso gli aeroporti egiziani non esistono macchine per foto istantanee). Il certificato d’identità non
è valido per l’ingresso in Egitto. Per chi effettua un tour nelle oasi è necessario essere in possesso
del passaporto. Permane l’obbligo del visto consolare, all’ottenimento del quale provvede Entour.
Il costo di assistenza e ottenimento del visto è di € 25. Per i minori registrati sul passaporto di uno
dei genitori, il visto è gratuito solo se la relativa segnalazione perviene all’atto della prenotazione.
Suggeriamo, nel limite del possibile, di viaggiare con il passaporto, per velocizzare le procedure di
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frontiera. Il visto è valido per un solo ingresso nel paese. Il periodo massimo di permanenza in
Egitto con visto turistico è di 28 giorni.
Carta d’identità con proroga validità
Le Autorità di frontiera egiziane non accettano i viaggiatori in possesso della carta d’identità sia
cartacea che elettronica esibita con il certificato di proroga della validità a 10 anni.
Vaccinazioni e precauzioni sanitarie
Non sono richieste vaccinazioni. Si consiglia di premunirsi di compresse contro eventuali disturbi
gastro-intestinali, che possono essere abbastanza frequenti in Egitto, nonché di farmaci di uso
personale difficilmente reperibili sul posto. Non bere mai acqua corrente ma solo bevande
imbottigliate, tè o caffè; non mettere ghiaccio nelle bibite ed evitare in genere di bere bevande
ghiacciate di alcun tipo. Si consiglia inoltre di non stare esposti al sole per lunghi periodi, avere
sempre un copricapo. Soprattutto per i soggiorni sulle coste ma anche per il deserto, da non
dimenticare le creme protettive e i rimedi per eventuali scottature.
Lingua Quella ufficiale è l’arabo, ma l’inglese è compreso e parlato abbastanza bene ovunque.
Fuso orario La differenza di fuso orario è di +1ora più rispetto all’ora italiana, che si mantiene
anche in periodo di ora legale, seppure con qualche variazione di inizio e termine.
Clima L’Egitto è una destinazione mediterranea, ma ha un clima semidesertico. Da marzo a
novembre clima caldo, ma secco e ventilato; solo al Cairo ci può essere una certa umidità. Da
dicembre a febbraio durante il giorno il clima è mite, con una notevole escursione termica notturna.
In inverno, al Cairo e sulla costa mediterranea può piovere.
Abbigliamento Si consigliano abiti leggeri da marzo a novembre ovunque, con un pullover per
ripararsi dall’aria condizionata. Da dicembre a febbraio abbigliamento autunnale di giorno,
pullover e giaccone la sera. Costume da bagno, copricapo, occhiali da sole, scarpe comode per le
escursioni. L’Egitto è un Paese musulmano ed è richiesto un abbigliamento adeguato. Si
consigliano infine bagagli poco ingombranti per i trasferimenti in 4x4.
Apparecchi elettrici L’energia elettrica viene erogata a 220 volts.
Telefoni Le chiamate per l’Italia possono essere effettuate facilmente dagli alberghi di ogni località
tranne che nel deserto, ma possono risultare abbastanza care. Nelle grandi città, nelle vicinanze
degli alberghi ci sono comodi telefoni pubblici con carte prepagate. I telefoni cellulari ricevono
ovunque anche all’interno delle oasi Sahariane. Non ricevono durante la navigazione in Nubia e in
pieno deserto.
Cucina Negli alberghi è internazionale, ma vale la pena provare alcune specialità locali. I piatti
tipici sono a base di riso, cipolle, legumi (soprattutto fave), carne di manzo o montone cotta alla
brace o allo spiedo; i cibi sono molto saporiti e non troppo speziati, la verdura è in genere buona,
ottima la birra.
Valuta In Egitto ha corso legale la lira egiziana, pari circa a € 0,13, che si divide in 100 piastre.
Non esistono particolari restrizioni per l’importazione di valuta straniera, che può essere
facilmente cambiata presso tutte le banche al Cairo, a Luxor e ad Assuan.
Si consiglia di avere con sé banconote recenti e in buone condizioni. Nessun tipo di valuta in
moneta è accettata.
Shopping Le occasioni per lo shopping sono interessanti: si possono trovare tessuti di cotone,
oggetti di alabastro, rame, argento, ottone, borse di pelle e tappeti. Consigliabili soprattutto gli
articoli in cui la spontaneità e la tradizione artigianale non si sono modificate in funzione dei
presunti gusti del turista. Da ricordare che il venerdì nei paesi musulmani è festivo e molti negozi
sono chiusi, altri invece sono chiusi la domenica.
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Fotografia e video È severamente vietato riprendere aeroporti, postazioni militari, caserme, uffici
pubblici. Per usare cineprese o telecamere a Sakkara è necessario pagare una tassa per ciascuno
dei tre siti visitati; a Tebe e nelle Oasi Sahariane (incluso il Museo di Bahariya) non è consentito
effettuare riprese all’interno delle tombe, mentre in tutte le altre località è permesso e gratuito. Si
consiglia di portare dall’Italia un numero sufficiente di pellicole e cassette, in quanto non sempre si
trovano sul posto quelle del tipo voluto. Nelle tombe e nei musei non è consentito l’uso del flash, è
necessario pertanto munirsi di rullini da 400 ASA. Cineprese, videocamere e computer devono
essere dichiarati in arrivo e in partenza dall’Egitto. La popolazione, nella grande maggioranza di
religione musulmana, soprattutto nei piccoli centri non gradisce essere fotografata. Si raccomanda
dunque sensibilità e rispetto nel fotografare e filmare e si consiglia di chiedere sempre il permesso.
Mance “Bakshish”, cioè mancia, è la richiesta di chiunque vi presti un servizio o venda qualcosa.
Urlata, sibilata, sottintesa, dichiarata, è sicuramente la parola che imparerete per prima e sentirete
più frequentemente nella terra dei Faraoni. Magari si riduce ad una cifra minima, ma non si può
negare a nessuno, dal lustrascarpe al cameriere, dal taxista al cammelliere. La mancia, in Egitto, è
un'entità non quantificabile in percentuali ma, essendo l'illusione di un “qualcosa in più”, non può
essere evasa, pena amarissime invettive, incomprensibili ma sferzanti. Per la maggior parte dei
servizi inclusi nei programmi di gruppo (trasbordi, facchinaggio, ecc.), così come per i tour nelle
oasi, Entour ha già provveduto, stipulando opportuni accordi con i fornitori. Per le Guide, gli
autisti e aiuti, l’Accompagnatore raccoglierà un importo di 35 euro a persona da distribuire man
mano che necessita.
I LUOGHI
LE OASI In Egitto, nella parte occidentale del Nilo si estende il deserto libico, fino ai confini con
la Libia: è l'ultimo lembo del grande Sahara prima di incontrare il Nilo, con le meravigliose oasi in
cui sono custodite antichità tra palme e rocce, sabbie dorate, laghi salati e piste che si perdono
nell'immensità. Sahara è un termine arabo, significa "deserto", ed il Sahara è il deserto per
eccellenza, che si estende dal Mediterraneo al Sudan, dal Nilo all'Atlantico. E' il padre di tutti i
deserti, in cui sono contenuti i vari ambienti che un deserto puo' creare: altipiani, desolate distese
pietrose, multiformi paesaggi sabbiosi, labirinti di picchi rocciosi ed estensioni di cristalli di sale.
Quando si parla di Sahara subito nella nostra immaginazione si evocano avventure romanzesche e
paesaggi desolatamente assolati, grandi dune sabbiose, dimenticando le lussureggianti oasi,
sorgente di vita, che conservano il fascino di un Egitto antico altrove scomparso. Il termine oasi,
che nell'immaginario collettivo è una parola magica che evoca il piacere e l'assenza di
preoccupazioni, deriva dalla lingua dei faraoni, dal geroglifico uhat che probabilmente nella
fonetica doveva suonare owahat. Il suo primo significato letterale è "calderone" e per estensione
"oasi", poichè in effetti le oasi appaiono proprio come dei calderoni, poichè sorgono in profonde
depressioni del terreno desertico che scendono anche sotto il livello del mare fino alle rocce
impermeabili dove s'incontrano le risorgive, molte delle quali calde, le ultime tracce dell'antico
mare che quando si ritirò nell'Esocene, lasciò il posto ad un Nilo parallelo a quello odierno. Tutte
le oasi furono abitate sin dalla preistoria e videro l'organizzazione di insediamenti umani ancor
prima che nella valle del Nilo.
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Oasi di Bahariya
Bahariya L'oasi di Bahariya è circondata da colline nere. Bawiti è il villaggio più grande dell'oasi.
Il suo pittoresco quartiere collinoso si affaccia su palmeti rigogliosi, irrigati da "Ain al Beshmo",
una sorgente naturale ricavata dalla viva roccia ai tempi dei romani, dalla quale sgorga acqua alla
temperatura di 30°. Di recente Bahareiya è divenuta di grande interesse a seguito della scoperta di
una tomba romana colma di mummie, chiamata "La Valle delle Mummie". Fra le scoperte di di
Bahariya troviamo:
- Tombe scavate nella roccia, diverse fra loro nella posizione e nella decorazione. Le mummie
sono state poste sia a destra che a sinistra per un totale di circa 50 mummie di uomini, donne e
ragazzi.
- Oggetti in terracotta usati per i riti di sepoltura, oggetti utilizzati per la produzione del vino,
collane composte da diverse pietre sepolte con il morto al fine di proteggerlo.
- Monete in bronzo
- Recipienti con la figura del dio Bes, dio della gioia, vi è stata trovata anche una statua del
suddetto dio considerata una delle più affascinanti in tutto l'Egitto. Oasi di Bahariyah,
caratterizzata da grandi dune sabbiose. Nell'epoca greco-romana questa oasi era la più rigogliosa,
soprattutto riguardo al grano e al vino di cui riforniva l'intera Valle del Nilo, e prova ne è la
recente scoperta della vasta necropoli, dove nel 1999 sono state rinvenute centinaia di mummie
accatastate in probabili tombe di famiglia con il loro corredo funerario composto per lo più da
gioielli e ornate con maschere d’oro. Nel sito denominato oggi "Valle delle mummie" gli scavi
continuano e si stima che possano trovarsi circa 10.000 mummie, una grande scoperta
archeologica ed un interessante attrattiva culturale soprattutto perchè finora i monumenti dell'oasi
di Bahariya erano ben pochi: le rovine di un tempio risalente alla XXVI dinastia eretto in onore del
Dio Amon-Ra ed un tempio consacrato ad Alessandro Magno.
Il centro maggiore dell'Oasi di Bahariya è El-Bawiti nei pressi del quale, a soli 20 km, si trova Bir
el-Ghaba ossia la "Sorgente della Foresta", una fonte di acqua calda dove fare il bagno. A poca
distanza dall'Oasi di Bahariyah si entra nel Deserto Bianco, un incredibile paesaggio quasi lunare
formatosi con la scomparsa delle acque interne che ha dato luogo a rocce di un candore
abbacinante. Siamo lungo l'antica rotta commerciale che collegava nell'antichità Farafra all'oasi a
nord di Bahariyah.
Farafra La città principale dell'Oasi di Farafra è Qasr Al Farafra. Molti degli abitanti dell'Oasi di
Farafra sono Beduini che seguono ancora alcune antiche tradizioni della loro cultura. L'Oasi di
Farafra ha più di 100 tra sorgenti e pozzi. Nell'Oasi di Farafra è presente il Museo di Badr in cui
vi sono esposte le opere di Badr, un artista che nei suoi quadri e nelle sue sculture ritrae gli abitanti
del villaggio nelle loro occupazioni quotidiane. Il Deserto Bianco è una zona caratterizzata dalla
presenza di formazioni rocciose di bianco accecante, modellate dall'erosione provocata dal vento; i
momenti migliori per visitare questi luoghi sono l'alba e il tramonto con il sole che tinge le rocce di
sfumature rosa e arancio. Un breve spostamento all'esterno dell'oasi condurrebbe alle sorgenti di
acqua calda sulfurea a "Bir Sitta" ed al Lago di "El Mufid", dove è possibile fare il bagno. Le oasi
contengono i palazzi di Farafra e Mencar che sono tra i rimanenti dei monumenti romani. Di
giorno si possono organizzare dei viaggi a dorso di cammello o a bordo di Jeep.
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Lago salato nei pressi di Siwa
Siwa
La rigogliosa e produttiva Oasi di Siwa si trova a 550 km a ovest del Cairo, vicino al confine con
la Libia. Siwa è uno dei luoghi più pittoreschi dell'Egitto, è situata sull'antica via del commercio
dei datteri che termina a Menfi. Gli abitanti di Siwa parlano il dialetto berbero e possiedono una
cultura diversa da quella del resto del Paese. La principale attrattiva di Siwa è costituita dall'oasi
stessa. Vicino agli uffici municipali c'è il piccolo museo detto Casa di Siwa, che contiene una
modesta esposizione di indumenti e utensili tradizionali. Il Gebel Al-Mawta (Monte dei Morti), a
un solo chilometro dal centro, è una collina crivellata di tombe risalenti al periodo compreso tra
l'era tolemaica e quella romana. Seguendo il sentiero che conduce al Tempio di Amon si trovano i
Bagni di Cleopatra; l'acqua si getta in una vasca dove gli abitanti vanno a fare il bagno. A ovest
della città principale si trova il villaggio di Kharmisah e Bilad ar-Rum mentre a est sgorgano altre
sorgenti,
quella
di
Ain
Qurayshat
e
quella
di
Abu
Shuruf.
Siwa rimane ancora fra i più bei posti per comperare i gioielli, ceste, vestiti e anche sciarpe
decorate con monete antiche.
Un'oasi a parte, quasi isolata nel Deserto Occidentale, al confine con la Libia è l'Oasi di Siwa,
300 km a sud di Marsa Matrouh nel deserto libico, dove la terra sembra spaccarsi e ritrarsi. Siamo
nel bordo dell'altipiano, a 200 m sul livello del mare prima della depressione dove un mare verde
ondeggia nel vento come acquamarina incastonata nell'oro della sabbia: è l'Oasi di Siwa, con i suoi
palmeti lussureggianti e i celebri laghi salati, con le sorgenti d'acqua dolce ed i suoi resti
archeologici millenari, abitata sin dal Paleolitico. Nella storia Siwa divenne importante poichè si
trovò in un punto chiave nelle nuove vie commerciali del deserto, crocevia delle piste carovaniere
dall'Africa alla costa mediterranea e a Cirene, in Libia. Oggi Siwa si presenta come una piccola
città fortificata dalle case fitte a più piani, i cui abitanti discendono dalla tribù berbera degli
Zanata e parlano il siwi, un dialetto berbero, dunque fedeli alle loro tradizioni come se tutto si
fosse fermato ad un tempo senza età: l'isolamento e la presenza del deserto tutt'intorno ne fanno la
meta ideale per un viaggio contemplativo e sereno. Essi vivono intorno alle rovine dell'antica
cittadella di Shali, quasi un labirinto, un inestricabile fortilizio fatto di fango che dal XIII secolo
domina l'oasi dall'alto di uno sperone: resti di abitazioni, magazzini per derrate, ricoveri per
animali, piccoli orti, torri di vedetta e perfino due moschee si affollano su fondali color ocra. E da
qui nell'ora del tramonto si gode una vista spettacolare. A Siwa il paesaggio cambia spesso,
dominato da una roccia infuocata, da una distesa piatta, costellata da forme fantastiche, statue
scolpite dal vento. Nell'oceano verde dei palmeti spicca un'isola di roccia scura: è Aghurmi, un
antico insediamento purtroppo anch'esso danneggiato. In questa meravigliosa tranquilla oasi c'è
tanto da vedere: dal tempio dell'Oracolo di Zeus-Amon costruito dal faraone Amasis sui resti di un
antico santuario dove nel 331 a.C. si recò Alessandro Magno per consultare l'oracolo e farsi
proclamare figlio del dio, alle rovine del Tempio di Amon, e non può mancare un bagno a Ain elHammam, nota come "i bagni di Cleopatra", perchè si dice che nelle sue acque si bagnava la
regina d'Egitto
Donne di Siwa
Tempio dell’Oracolo di Ammon
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DESERTO BIANCO
Il suolo del Deserto Bianco, in arabo Sahra el-Bayda, fa parte della depressione di Farafra, lunga
200 km circa, la cui oasi si trova poco più a sud. I beduini lo chiamano Uadi Gazar, cioè "Valle
delle Carote" per la particolare forma che l'erosione eolica crea in alcuni speroni rocciosi. La
bianca pietra calcarea del suolo rende il paesaggio davvero unico, di un fascino surreale: siamo in
pieno deserto eppure il paesaggio appare quasi montano perchè sembra che tutto sia innevato!
Sorprendenti sono le strane e svariate forme che assume la roccia di gesso e calcare, figure scolpite
dal vento che rendono il paesaggio a dir poco entusiasmante. Nel Deserto Bianco si trovano
numerose sorgenti tra le quali Ain es-Sarru, Bir Makfi, Ai el-Wad; mentre a Uadi Hennes sorgono
rovine di epoca greca. Infine sulla strada che porta a Farafra s'incontra la cosiddetta "Montagna di
Cristallo" proprio perchè è una collina composta da cristalli di quarzo.
EL ALAMEIN - SACRARIO
Il Sacrario sorge al km 120 della litoranea Alessandria d'Egitto-Marsa Matruh su un'ampia zona di
terreno collinoso. Il toponimo arabo "Tel El Alamein" significa "la collina delle vette gemelle".
Tutto intorno si estende la vasta pianura desertica sulla quale si svolsero le grandi battaglie di El
Alamein. L'opera muraria (su progetto di Paolo Caccia Dominioni, già Ufficiale del Genio alpino
ed in Africa settentrionale Comandante del XXXI battaglione guastatori del Genio) si compone di
tre distinti blocchi di costruzioni: il Sacrario propriamente detto, il complesso degli edifici situati
lungo la strada litoranea, la base italiana di "Quota 33". Il Sacrario è costituito da una torre
ottagonale, leggermente rastremata verso l'alto, che si allarga alla base in un ampio padiglione.
All'interno sono custodite le Spoglie dei Caduti. Circa 500 metri a nord-ovest del Sacrario, su una
collinetta, sorge la base italiana di QUOTA 33. Nei pressi vi sono i resti di un cimitero di carri
armati, saccheggiato dai beduini. A Quota 33, dove si era sacrificato il 52° Gruppo Cannoni da
152/37 (10 luglio 1942), fu costruita nel 1948 la Base Italiana, donde mossero 355 ricognizioni
desertiche per il recupero dei Caduti, con oltre 400.000 chilometri di percorso.
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ALESSANDRIA
Alessandria venne fondata da Alessandro Magno nel 332 a.c., oggi è la città commerciale
dell’Egitto, importante anche per le tracce storiche che risiedono ancora in questo luogo. Tra i
reperti da visitare troviamo: le catacombe di Kom el Shokafa che testimoniano l’esistenza
dell’antica religione egiziana, la colonna di Pompeo una colonna in granito alta 22 metri, fu
innalzata tra le rovine di Serapuim ovvero l’antica biblioteca di Alessandria. Il Museo Greco
Romano è un’altra tappa da non tralasciare, all’interno di questo museo è allestita la vasta
collezione di monete antiche, di mummie, di statue e reperti trovati nelle varie tombe dei Faraoni.
Nel centro della grandissima città di Alessandria sono presenti altri siti di rilevata importanza,
aperti al pubblico: il teatro romano, il museo Ebraico, la Mosche di El Naby Daniel e il tempio di
El Ras El Souda. Infine ti consigliamo di visitare la magnifica Biblioteca di Alessandria
recentemente ricostruita, fulcro storico di questa città, dove risiedono collezioni letterarie di
rilevata importanza storica.
Biblioteca
Un tempo, duemilatrecento anni fa, era sede di una mitica Biblioteca voluta dal faraone Tolomeo.
Essa rappresentava il più grande centro di raccolta e diffusione del sapere di studiosi e scienziati
dell’antichità. L’edificio andò distrutto forse da un incendio ma la sua storia non finì lì…Nel 2002
è risorto dalle sue ceneri, poco distante dalla vecchia sede. Il nuovo edificio è un’ardita e fantasiosa
costruzione ispirata ad un sole che sorge sul mare. Si sviluppa su un’area di 80.000 metri quadrati
e ospita sale di lettura, un istituto per il restauro dei libri antichi, una biblioteca per l’infanzia, una
scuola di informatica, sale per congressi e raccoglie più di un milione di testi scientifici e, in tutto
oltre cinque milioni di volumi. La nuova Biblioteca del Mondo Mediterraneo è nata grazie ad un
progetto congiunto di Egitto ed Unesco non è l’unico luogo degno di nota di questa bellissima città,
un tempo sede di una delle Sette meraviglie del mondo, il celebre Faro di Alessandria, iniziato da
Tolomeo I e completato da Tolomeo II che aveva un’altezza di circa 135 m. e poteva essere visto
già da ben 50 km di distanza! Era costituito da un alto basamento quadrangolare in cui erano
ospitate le stanze degli addetti all’accensione e le rampe per il trasporto del combustibile. A questo
basamento si sovrapponeva una torre ottagonale e quindi una costruzione rotonda sormontata da
una statua di Zeus o Poseidone, più tardi sostituita da quella di Helios. I resti della gigantesca
costruzione, che crollò probabilmente a causa di un terremoto, sono oggi inglobati in un forte del
XV secolo. Se volete camminare o fermarvi a mangiare, allora troverete molto piacevole la lunga
strada del Porto Orientale, Sharia 26 luglio, con i numerosi ristoranti di pesce, piccoli ma dalla
cucina eccellente. Se cercate bei negozi di antichità potete invece trovarli in Rue Attarine.
Alessandria, cornice
Alessandria, Nuova Biblioteca
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