2 Cap 2 DDPP appr CD 23/02/09

Transcript

2 Cap 2 DDPP appr CD 23/02/09
2. 1.1 La legge istitutiva del Parco
edilizia tesa alla costruzione ovvero alla
cui agli artt. 29 della legge 27.10.66 n.910
Nazionale del Circeo
ricostruzione
organismo
e 25 del DM 20.6.67, e dall’altro, della
Quanto al regime dei divieti, la legge
edilizio dovessero ottenere la preventiva
circostanza che l’ASFD, sin dalla sua
n.285/34 disegnava una disciplina che
autorizzazione
Analoghe
istituzione, avesse sempre perseguito un
sotto molti aspetti è stata recepita, quasi
prescrizioni erano inoltre state imposte per
programma conservativo delle foreste
sessanta anni dopo, nella legge quadro
quanto concerneva l’esercizio delle cave,
demaniali, anche di nuova acquisizione e
Per aiutare la lettura e la comprensione del
sulle aree naturali protette 6 dicembre
dell’attività di pascolo e i tagli boschivi.
formazione,
documento
opportuno
1991 n.394, i cui contenuti, specie in
delineare, in via preliminare, la natura ed
relazione ai profili afferenti il regime che
2.1.2 I successivi decreti ministeriali
della legge 23 dicembre 1923 n.3267 a
il regime dei vincoli attualmente gravanti
governa gli atti autorizzatori e concessori
Inoltre, la legge istitutiva del Parco,
fini generali di protezione della natura -
sul territorio del Parco Nazionale del
da un lato e gli strumenti di pianificazione
all’art.4 prevedeva espressamente che, per
vennero individuati,
Circeo, istituito ai sensi della legge 25
dall’altro, si illustreranno a breve. Sia la
i fini delineati all’art.1, con decreto del
foreste demaniali, tre territori, segnalati
gennaio 1934 n.285 “allo scopo di
legge
relativo
Capo dello Stato, fosse possibile estendere
negli elenchi dei biotopi meritevoli di
tutelare e migliorare la flora e la fauna e
Regolamento di Attuazione, prevedevano
il perimetro del Parco Nazionale ai terreni
conservazione e protezione, da destinare
di conservare le speciali formazioni
infatti
fosse
limitrofi. Di tal che, prima con DPR 2
a
geologiche,
preventivamente
intervenuta
luglio 1975 e, successivamente, con DPR
segnatamente: la Riserva Rovine di Circe,
paesaggio e di promuovere lo sviluppo del
l’autorizzazione dell’Azienda di Stato per
23 gennaio 1979, il territorio del Parco
la Riserva Lestra della Coscia e la Riserva
turismo, il territorio compreso entro i
le Foreste Demaniali, fossero vietate una
venne esteso, rispettivamente, ai laghi di
Piscina della Gattuccia in Provincia di
confini
carta
serie di condotte, quali la manomissione
Fogliano, Monaci e Caprolace, alle rive e
Latina. Cui, con DM 22 febbraio 1975, si
«Parco
delle bellezze naturali ed archeologiche,
ai terreni interposti tra i laghi, nonché
sarebbe aggiunta anche la Riserva naturale
delle
delle
all’Isola di Zannone - compresi gli scogli
Piscina della Bagnature.Il procedimento di
formazioni geologiche, il taglio dei
e gli isolotti circostanti entro 200 metri
ampliamento del territorio del Parco
Attuativo RD 7 marzo 1935 n.1324, e che
boschi,
caccia,
dalla riva - considerata complementare,
Nazionale, si sarebbe concluso con il DM
affidava
tecnico-
l’introduzione di armi ed altri strumenti
sotto il profilo morfologico e naturalistico,
15 dicembre 1977 che - considerati i
amministrativa del Parco Nazionale del
atti alla caccia, la raccolta di specie
rispetto al territorio del Parco stesso.
succitati decreti ministeriali del 1971 e del
Circeo all’Azienda di Stato per le Foreste
vegetali, la pesca, l’apertura di cave.
Successivamente, con DM 26 luglio 1971
1975, unitamente alla circostanza
Demaniali (ASFD) (cfr. art.2).
Al contempo, l’art.3 del Regolamento,
- avuto conto, da un lato, delle norme e
l’UNESCO, con provvedimento del 1°
disponeva che i Comuni, gli Enti e
delle direttive in materia di protezione
marzo
naturalmente
della
demaniale
2.0 Il regime dei vincoli e le procedure
autorizzative
(Avv. Valentina Stefutti)
2.1
I vincoli imposti dalla normativa
nazionale
in
nonché
indicati
topografica,
Nazionale
nonché
esame,
è
del
del
la
le
è
bellezze
nell'annessa
dichiarato
Circeo»”
relativo
(cfr.
del
art.1)
Regolamento
gestione
istitutiva
che,
che
laddove
formazioni
non
geologiche,
l’esercizio
anche
il
della
i
privati
che
intendessero porre in essere attività
di
qualsiasi
dell’ASFD.
interpretando
in
senso
amplissimo il disposto di cui all’art.116
natura,
ed
in
particolare
dell’esistenza di biotopi da conservare, di
Riserva
nell’ambito delle
naturale
1977,
del
integrali,
e
che
aveva inserito la foresta
Circeo
nella
“Rete
Internazionale delle Riserve Biosfera”,
costituita dalle zone rappresentative dei
Circeo, identificano una serie di ambienti
Per vincolo idrogeologico, disciplinato
l'azione dell'uomo, rispettando allo stesso
principali tipi di ecosistemi mondiali allo
anche molto diversi tra di loro, con acqua
dagli artt.1-6 del RDL testè citato, si
tempo i valori paesaggistici dell’ambiente.
scopo di proteggere la natura e di
dolce, salmastra o salata, quali laghi,
intende “l’assoggettamento a determinati
Alla Legge Forestale si accompagna il
promuovere
fiumi, stagni, paludi, saline, torbiere,
controlli del territorio, allo scopo di
relativo Regolamento di esecuzione RD
decretò che tutta la foresta demaniale del
lagune
valore
limitare l’uso dei “terreni di qualsiasi
16 maggio 1926 n.1126 (cd. Regolamento
Circeo
naturalistico in forza della loro ricchezza
natura e destinazione che, per effetto di
Forestale).Le
altre
biologica.
determinate
autorizzatorie
in materia
la
fosse
ricerca
costituita
scientifica
in
-
“riserva
naturale”, per la superficie non dichiarata
ecc.,
di
eccezionale
già tale nei precedenti decreti. Di tal che,
forme
di
utilizzazione,
competenze
possono con danno pubblico subire
idrogeologico,
ai
denudazioni, perdere stabilità o turbare il
3267/1923,
forestale
di
sensi
vincolo
del
R.D.
la Foresta Demaniale del Circeo, per una
2.1.3.
superficie complessiva di 3260 ettari,
idrogeologico
regime delle acque”. Il Regio Decreto
Regionale 28 ottobre 2002 n.39 ("Norme
veniva
della
Al contempo, ampie zone del territorio
Legge testè citato norma, ai seguenti
in materia di gestione delle risorse
Biosfera”, ed inserita, per gli effetti, nella
ricompreso all’interno del perimetro del
artt.17-23
disciplina
forestali"), vengono svolte, su delega della
“Rete Internazionale delle Riserve della
Parco Nazionale del Circeo risultavano, e
forestale,
che
Biosfera”. Successivamente, con DM 16
risultano tutt’oggi,
all’utilizzazione dei boschi in forza della
gennaio 1978 il complesso delle Zone
idrogeologico.
Umide del Parco venne dichiarato quale
opportuno specificare come il R.D.L.
principale del Vincolo Idrogeologico è
2.1.4 – La legge quadro sulle aree naturali
sito da tutelare ai sensi della Convenzione
30.12.1923 n. 3267 (cd. Legge Forestale) ,
quello di preservare l'ambiente fisico e
protette 6 dicembre 1991 n.394
di Ramsar. Trattasi, come noto, di una
tutt’ora
titolo:
quindi di garantire che tutti gli interventi
In un contesto in cui, come si è visto, in
Convenzione ratificata e resa esecutiva
"Riordinamento e riforma in materia di
che vanno ad interagire con il territorio
ragione dell’eccezionale importanza sotto
dall'Italia da oltre trenta anni, con il DPR
boschi e terreni montani" sottoponga a
non compromettano la stabilità dello
il profilo naturalistico ed ambientale,
13 marzo 1976, n. 448. In particolare, il
“vincolo per scopi idrogeologici i terreni
stesso, né inneschino fenomeni erosivi,
sull’area del Parco Nazionale del Circeo
comma 1 dell’art. 4 della predetta
di qualsiasi natura e destinazione che, per
ecc., con possibilità di danno pubblico,
insistevano una molteplicità di vincoli
Convenzione prevede che ciascuna Parte
effetto
specialmente
assai pregnanti, veniva varata la legge
Contraente favorisca la conservazione
contrastanti con le norme di cui agli artt.
montane.
quadro sulle aree naturali protette 6
delle zone umide e degli uccelli acquatici
7, 8 e 9 (articoli che riguardano
Come si vede, pertanto, il Vincolo
dicembre 1991 n.394, di cui, dopo una
creandovi
dissodamenti, cambiamenti di coltura ed
Idrogeologico in generale non preclude la
breve
assicurandone una adeguata protezione.
esercizio del pascolo), possono con danno
possibilità di intervenire sul territorio, ma
andranno
Ebbene, le Zone umide di importanza
pubblico subire denudazioni, perdere la
segue piuttosto l'integrazione dell'opera
fondamentali,
internazionale, presenti, come si è visto,
stabilità o turbare il regime delle acque”.
con il territorio. Un territorio che deve
pianificazione delle aree naturali protette e
rimanere integro e fruibile anche dopo
ne definiscono i contenuti.
dichiarata
delle
“Riserva
riserve
naturali
ed
all’interno del perimetro del Parco del
–
l’imposizione
in
di
del
vincolo
gravate da vincolo
Su questo punto, è
vigore,
forme
di
dal
utilizzazione
loro
speciale
il
impone
ubicazione.
nelle
aree
cd.
vincolo
limitazioni
Lo
Regione
e
Lazio,
della
dall'Ufficio
Legge
Vincolo
Idrogeologico della Provincia di Latina.
scopo
collinari
e
premessa
di
ordine
ricordati
che
generale,
alcuni
informano
passi
la
“aree naturali da aree terrestri, fluviali,
succitato DPR 13 marzo 1976 n.448, cui
mente dei quali “sono vietati… qualsiasi
Come noto, con il varo della legge quadro,
lacuali o marine che contengono uno o più
si è accennato poc’anzi. Fatta questa breve
mutamento dell'utilizzazione dei terreni
per la prima volta il Legislatore ha inteso
ecosistemi intatti o anche parzialmente
ma doverosa premessa di ordine generale,
con
disciplinare in modo organico la materia
alterati da interventi antropici, una o più
è opportuno tracciare qualche breve cenno
agricola e quant'altro possa incidere sulla
delle aree naturali protette, dettando
formazioni
geologiche,
in merito agli strumenti che governano la
morfologia del territorio, sugli equilibri
principi fondamentali per l’istituzione e la
geomorfologiche, biologiche, di rilievo
gestione del territorio e l’esercizio delle
ecologici, idraulici ed idrogeotermici e
gestione delle stesse, “al fine di garantire
internazionale o nazionale per valori
attività consentite all’interno del Parco,
sulle finalità istitutive dell'area protetta.
e promuovere, in forma coordinata, la
naturalistici, scientifici, estetici, culturali,
sia
In caso di necessità ed urgenza, il
conservazione e la valorizzazione del
educativi e ricreativi tali da richiedere
all’approvazione del Piano del Parco, che
Ministro
patrimonio naturale del Paese”. (cfr. art.1)
l'intervento dello Stato ai fini della loro
in quella successiva. Va preliminarmente
provvedimento
Le finalità perseguite dalla legge quadro,
conservazione per le generazioni presenti
osservato che, come più volte chiarito dal
Consulta, può consentire deroghe alle
in
precetti
e future”. Come si vede, in disparte la
Supremo Consesso Amministrativo (cfr.
misure di salvaguardia in questione,
costituzionali di cui agli artt.9 e 32 della
circostanza che il Parco Nazionale del
ex multis, CdS VI – 16.11.04 n.7472) la
prescrivendo le modalità di attuazione di
Costituzione, sono molteplici, e spaziano
Circeo si annovera tra i cd. parchi storici,
ragione
delimitazione
lavori ed opere idonei a salvaguardare
dalla conservazione delle specie vegetali
istituiti quasi settanta anni prima rispetto
dell’area protetta risiede nell’esigenza di
l'integrità dei luoghi e dell'ambiente
ed animali o delle singolarità geologiche,
al varo della legge quadro,
protezione
e
naturale… 4. Dall'istituzione della singola
alla applicazione di metodi di gestione o
delle sue caratteristiche naturalistiche,
dell’ecosistema, con la conseguenza che è
area protetta sino all'approvazione del
di
nonché,
emergenze
necessario che ogni attività umana di
relativo regolamento operano i divieti e le
realizzazione la massima integrazione tra
presenti sul suo territorio, non vi è dubbio
trasformazione dell’ambiente all’interno
procedure per eventuali deroghe di cui
uomo ed
ambiente naturale, anche
che l’area protetta in questione rivesta
di un’area protetta, vada valutata in
all'articolo 11”. Al contempo, a norma
attraverso la difesa e la ricostruzione degli
tutte le caratteristiche normativamente
relazione alla primaria esigenza di tutelare
dell'art. 11, 3° comma, della legge
equilibri idraulici e idrogeologici.
richieste per essere classificata tra i parchi
l’interesse naturalistico, da intendersi
6.12.1991, n. 394, nei parchi sono vietate
Il successivo art.2 della legge quadro
nazionali anche ai sensi della legge
preminente su qualsiasi indirizzo di
"le attività e le opere che possono
suddivide le aree naturali protette in
n.394/91.
politica
compromettere
parchi nazionali, parchi regionali, riserve
considerare che l’art.2 comma 5 della
diverso tipo. Passando ad un rapido
paesaggio e degli ambienti naturali,
naturali statali e regionali, aree marine
legge quadro prevede espressamente che
scrutinio delle disposizioni che vengono
tutelati con particolare riguardo alla
protette, altre aree protette.
vengano resi efficaci i tipi di protezione
precipuamente in essere nel caso di
flora ed alla fauna protette e ai rispettivi
Per quanto concerne precipuamente i
previsti dalle Convenzioni internazionali,
specie, si veda, in primo luogo, quanto
habitat." La violazione dell'art. 13 viene a
parchi nazionali, il legislatore del 1991 ha
con
alla
disposto ai commi 3 e 4 dell’art.6 della
sua volta sanzionata penalmente dal
previsto che questi si identifichino in
Convenzione di
al
legge quadro (Misure di salvaguardia), a
successivo art. 30. Tale previsione,
diretta
restauro
attuazione
ambientali
dei
idonei
a
fisiche,
soprattutto,
E
questo
particolare
delle
in ragione
senza
neppure
riferimento
Ramsar, di
cui
nella
fase
d’essere
precedente
della
integrale
economica
del
o
rispetto
territorio
ambientale
di
destinazione
diversa
da
quella
dell'ambiente,
motivato,
la
sentita
salvaguardia
con
la
del
in
buona sostanza, è programmaticamente
accennava poc’anzi, fino all'approvazione
formato dai Presidenti delle Regioni e
riferimento alle varie aree o parti del
intesa alla inibizione (di là dal tassativo
del regolamento del Parco), ne impone
delle Province, dai sindaci dei Comuni e
piano; c) sistemi di accessibilità veicolare
ma
un’esegesi esattamente aderente al dato
dai Presidenti delle Comunità Montane
e pedonale con particolare riguardo ai
comportamenti pregiudizialmente vietati)
testuale.
dei territori in cui sono ricomprese le aree
percorsi, accessi e strutture riservati ai
di “attività ed opere” che, in concreto,
Un’ulteriore
del Parco. Il parere della Comunità del
disabili, ai portatori di handicap e agli
possano
sul
sicuramente quella di cui all’art.9 comma
Parco
obbligatoriamente
anziani; d) sistemi di attrezzature e servizi
paesaggio e sull’ambiente tutelati. Ne
1 della legge quadro, che prevede che
acquisito sul regolamento, sul piano, sullo
per la gestione e la funzione sociale del
discende che, mentre sono vietate già in
l’Ente
non
statuto e sulle altre questioni a richiesta di
parco, musei, centri di visite, uffici
astratto ed indipendentemente da ogni
economico con personalità giuridica di
un terzo dei componenti del Consiglio
informativi, aree di campeggio, attività
apprezzamento circa la loro pericolosità,
diritto
Direttivo.
attività
agro-turistiche; e) indirizzi e criteri per gli
le attività espressamente elencate, ogni
amministrativa e legale all’interno del
consentite all’interno del territorio del
interventi sulla flora, sulla fauna e
altra attività ed ogni altra opera sarà
Parco al fine di valorizzare il legame tra
Parco, trova la propria disciplina nello
sull'ambiente naturale in genere.
inibita solo all’esito di uno specifico ed
l’ente stesso e l’area protetta che è
strumento del Regolamento, normato dal
Al
individualizzato giudizio di compatibilità,
deputato a gestire.
successivo art.11, adottato dall’Ente Parco
partecipazione, l’art.12 prevede che, una
trasfuso della misura autorizzatoria di
Come si vede, “l’Ente Parco non
anche contestualmente all’approvazione
volta adottato, il piano sia depositato per
competenza dell’Ente Parco. Dal quadro
costituisce
ed
del Piano del Parco (cfr. art.12) che
quaranta giorni presso
normativo di riferimento, si desume
amministrata
corpo
costituisce lo strumento tipico, disegnato
Comuni, delle Comunità Montane e delle
quindi
di
estraneo alla realtà locale, e funzionale
dal Legislatore, per assicurare la tutela dei
Regioni interessate, in modo che chiunque
il
all’imposizione di vincoli meramente
valori naturali ed ambientali. Pertanto,
possa prenderne visione, estrarne copia e
territorio del parco nazionale, un doppio e
conservativi”, ma costituisce piuttosto un
attraverso il Piano del Parco, l’Ente
formulare le proprie osservazioni entro i
concorrente meccanismo di divieto, che
“soggetto garante della conservazione
provvede alla tutela dei valori naturali ed
successivi quaranta giorni. Il piano, dopo
inibisce non solo tutte le attività nominate
degli ambienti naturali, e attributario del
ambientali, storici, culturali antropologici
la deliberazione del Consiglio e la fase di
(in quanto il loro oggetto risulta essere
ruolo di programmatore ed attuatore di
e tradizionali allo stesso affidata. In
raccolta
intrinsecamente dannoso), ma anche tutte
iniziative
culturale,
particolare, il Piano deve disciplinare i
successivamente
quelle innominate che possono avere
economica e sociale delle popolazioni
seguenti contenuti: a) organizzazione
d’intesa con la Regione territorialmente
effetti di danneggiamento e/o di disturbo
residenti”. (cfr. CdS – V – 20.6.97 n.954)
generale del territorio e sua articolazione
interessata.
della flora e della fauna. Del resto, il
Non a caso, l’art.10 della legge quadro,
in aree o parti caratterizzate da forme
statuisce, da ultimo – fermo restando il
carattere
normativa
prevede che accanto all’Ente Parco venga
differenziate di uso, godimento e tutela; b)
disposto dell’art.145 comma 3 del Dlgs
introdotta dalle misure di salvaguardia
costituita la Comunità del Parco, organo
vincoli, destinazioni di uso pubblico o
22 gennaio 2004 n. 42 s.m.i.
(destinata a rimanere in vigore, come si
consultivo
privato e norme di attuazione relative con
piano abbia effetto di dichiarazione di
non
esaustivo
“catalogo”
negativamente
che
salvaguardia”
l'art.
6
preveda
provvisorio
incidere
“Misure
per
della
tutto
di
norma
Parco,
da
ente
pubblico,
una
scrutinare
pubblico
abbia
struttura
dall’altro,
per
e
la
crescita
propositivo
è
sede
calata
un
dell’Ente,
deve
essere
L’esercizio
delle
fine
di
delle
Il
garantire
la
massima
le sedi dei
osservazioni,
approvato
comma
7
viene
dall’Ente,
dell’art.12,
- che il
interesse pubblico generale, urgenza ed
statuendo che il Regolamento del Parco
Decorso inutilmente tale termine il nulla
2005. Invero, come ha avuto modo di
indifferibilità per gli interventi in esso
stabilisce eventuali deroghe ai divieti di
osta si intende rilasciato”.
chiarire, rectius, ribadire,
previsti, andando a sostituire ad ogni
cui al comma 3, ed addivenendo, per gli
Va
osservato
Sezione della Corte di Cassazione Penale,
livello i piani paesistici , i piani territoriali
effetti, ad una sorta di modulazione del
come ai sensi dell’art.13 della legge 6
nella recentissima pronuncia 5 aprile 2007
o urbanistici e ogni altro strumento di
vincolo, naturalmente nel rispetto dei
dicembre 1991 n.394, il “rilascio di il
n.14183, la regola di cui all’art.13 deve
pianificazione.
principi generali posti dalla legge quadro,
rilascio di concessioni o autorizzazioni
ritenersi perentoria ad incondizionata. Del
Dal quadro normativo suesposto, si evince
ai quali devono conformarsi i regolamenti
relative ad interventi, impianti ed opere
resto, ha ancora chiarito dal Corte di
come il, Legislatore del 1991, quanto agli
per la disciplina delle aree protette.
all'interno del parco è sottoposto al
Cassazione nella pronuncia testè citata,
strumenti di tutela e gestione del territorio,
Coerentemente con i principi suesposti,
preventivo nulla-osta dell'Ente parco" e
“una
abbia previsto un sistema sostanzialmente
l’art.12 della legge quadro prevede che il
detto nullaosta "verifica la conformità tra
introdurrebbe,
bifasico. Infatti, le misure di salvaguardia
Piano del Parco suddivida il territorio in
le
del
costituzionalità alla obbligatorietà di una
sono naturaliter destinate ad operare solo
quattro zone, proprio in base al diverso
regolamento e l'intervento". La violazione
legge penale eventualmente circoscritta
fino all’istituzione della singole aree
grado di protezione (che in regime di
dell'art. 13 viene a sua volta sanzionata
(con
protette, laddove: a) “dall'istituzione della
salvaguardia
contrario
penalmente dal successivo art. 30.
uniforme nel tempo e nel territorio) ai soli
singola area protetta sino all'approvazione
indifferenziato),
Zone
A
Quanto precede conduce pertanto, sia sul
parchi retti dalle amministrazioni più
del relativo regolamento operano i divieti
(Riserva Integrale), Zone B (Riserva
piano logico che su quello strettamente
diligenti nell'ottemperare alle disposizioni
e le procedure per eventuali deroghe di cui
Generale Orientata) , Zona C (Area di
normativo, a ritenere affatto errata la tesi,
della legge n. 394 del 1991 e non
all'articolo 11” (art. 6, 4° comma) e b)
protezione)
che pure verso la metà degli Anni
operante nei territori di tutti gli altri, che
dopo l’approvazione del regolamento, sarà
economica e sociale).
Novanta aveva trovato un certo credito, a
rimarrebbero
affidata
quanto
Merita spendere ora qualche breve cenno
mente della quale l’obbligatorietà della
iniziativa individuale ed estemporanea di
beninteso conforme a legge e alle
in merito al disposto del successivo art.13
preventiva acquisizione del nulla-osta di
privati ed enti locali. Del resto, al
specifiche previsioni dell’art. 11 cit.) la
della legge quadro, che al comma 1
cui all’art.13 sarebbe scattata solo in
riguardo, che la Corte Costituzionale ha
selezione delle opere realizzabili o meno
prevede che “il rilascio di concessioni o
epoca
sempre affermato e ribadito il principio
all’interno dell’area protetta.
autorizzazioni
interventi,
strumenti di pianificazione, da parte
dell'unitarietà
Come si vede, laddove l’art.11 comma 3
impianti ed opere all'interno del parco è
dell’Ente Parco, o quanto meno, per
(espressamente contenuto nel D.P.R. n.
contiene l’iniziale affermazione di una
sottoposto
osta
quanto riguarda il Parco del Circeo, in
616 del 1977, art. 83, comma 2) rivolto,
serie di divieti, tassativamente operanti in
dell'Ente parco. Il nulla osta verifica la
epoca successiva alla sua istituzione,
da un lato, ad assicurare allo Stato poteri
vigenza del regime di salvaguardia, il
conformità tra le disposizioni del piano e
avvenuta ai sensi dell’art.12 della legge 31
idonei
successivo comma 4 ridimensiona la
del regolamento e l'intervento ed è reso
luglio 2002 n.179 (“Disposizioni in
struttura e di funzionamento e, dall'altro,
portata
entro sessanta giorni dalla richiesta.
materia ambientale”), con DPR 4 aprile
a precludere alle Regioni di porre una
a
del
quest’ultimo
precedente
(in
comma
3,
risulta
e
al
al
prevedendo
Zone
relative
D
(Promozione
ad
preventivo
nulla
infatti
preliminarmente
disposizioni
successiva
del
piano
all’adozione
e
degli
diversa
un
applicazione
a
interpretazione
limite
della
lasciati
dei
la Terza
di
norma
alla
parchi
garantirne
dubbia
non
variabile
nazionali
l'unitarietà
di
a
istituzionalmente assolvono gli enti parco.
all’amministrazione
alla
definitivamente approvati alla data di
pregiudicare siffatta unitarietà anche di
Da ciò consegue che la condizione di cui
gestione del parco. E’ quanto accade nel
entrata in vigore del presente decreto;
gestione. Tale unitarietà di disciplina
sopra deve ritenersi valida per i parchi
caso del Parco nazionale del Circeo, che
c) i nuovi interventi consentiti dalle
deve riguardare tutti i parchi nazionali,
da istituire, mentre per quelli già esistenti
preesiste alla legge n. 394/1991 e che ha
norme di tutela paesistica, di cui alle
sia già esistenti sia di futura istituzione,
continuano a valere le norme e gli
tutti i requisiti per costituire un’area
norme tecniche di attuazione previste dai
non avendo il legislatore consentito una
strumenti già adottati che conservano
naturale protetta ai sensi di tale legge;
Piani territoriali paesistici Ambito 10
diversità di regime tra di essi in quanto,
validità
fino
inoltre tale Parco era gestito, prima della
«Latina»,
pur se formati in tempi diversi, sono
all’approvazione degli atti contemplati
istituzione dell’Ente, da un apposito
Ceprano,
comunque sorretti
medesimo
dagli artt.11 e 12 citati”. (cfr. da ultimo,
apparato amministrativo autonomo (ai
«Cassino, Gaeta, Ponza», approvati dalla
interesse e da identiche finalità (cfr. Corte
proprio in relazione ai cd. parchi storici,
sensi dell’art. 2 della legge istitutiva,
legge regionale 6 luglio 1998, n. 24,
Cost., sentenze n. 1029 del 1988 e n. 223
TAR Abruzzo – AQ – 24 maggio 2006
l’Azienda
Foreste
ovvero, a decorrere dalla data della sua
del 1984)”. Alle medesime conclusioni, ed
n.374).
specificamente
Demaniali) sicché nessun ostacolo vi era
approvazione, dalla normativa del Piano
in
principio
considerato, va infatti considerato che il
all’immediata applicazione dell’art. 13
territoriale paesistico regionale di cui
suesposti, era addivenuta in più occasioni
Parco Nazionale del Circeo esista sin dal
citato al Parco Nazionale del Circeo”.
all'art. 21 della legge regionale 6 luglio
anche la giurisprudenza amministrativa,
1934 e che alla sua gestione fosse
Quanto ai dubbi interpretativi sorti a
1998 n.24”. Sotto questo profilo, va
che, sul punto, aveva avuto modo di
preposta l’Azienda di Stato per le Foreste
seguito della pubblicazione del DPR 4
precisato che, lungi dal poter ritenere le
significare come “il nulla osta previsto
Demaniali (ASFD). Entrata in vigore la
aprile 2005, istitutivo dell’Ente Parco,
due norme sovrapponibili, ed applicabili,
dall’art.13 della legge citata non può
legge quadro, ha chiarito, con esemplare
controversa
per gli effetti, solo in base all’ambito
infatti ritenersi condizionato per i parchi
chiarezza il Consiglio di Stato nella
dell’art.4
decreto
temporale nel quale gli interventi siano
già esistenti, com’è nel caso di quello che
sentenza n.4163/04 come “la previsione
presidenziale, contenente la “Disciplina di
stati posti in essere (vale a dire in epoca
ricorre, all’approvazione del nuovo piano
che subordina gli interventi all’interno dei
tutela del Parco Nazionale del Circeo” che
precedente
del parco e del nuovo regolamento, nel
parchi al nulla osta dell’Ente Parco,
prevede
ad
all’entrata in vigore del DPR istitutivo
senso che ove detti strumenti manchino si
doveva essere ritenuta di immediata
autorizzazione dell’Ente:
a) i nuovi
dell’Ente), l’art.13 della legge quadro
possa prescindere dal nulla osta. Una
applicazione laddove esistessero già aree
strumenti urbanistici generali, i nuovi
reca, e continua a recare, portata ben più
simile soluzione appare abnorme in
naturali protette delimitate. Ove non
piani
non
ampia rispetto a quella dell’art.4 citato,
quanto sarebbe in contrasto con la
esistesse formalmente un Ente parco, ma
definitivamente approvati alla data di
riferendosi, indistintamente, come si è
“voluntas legis” quale emerge da una
comunque vi fosse un’amministrazione
entrata in vigore del presente decreto;
visto, a tutti gli interventi, le opere e gli
lettura sistematica della L.394/1991 che
preposta alla gestione del parco già
b) le eventuali varianti, totali o parziali,
impianti da realizzarsi all’interno del
ha inteso valorizzare e non attenuare la
istituito, ogni riferimento all’Ente parco
agli
perimetro delle aree protette, e non già
funzione di salvaguardia ambientale che
doveva
vigenti, ed i relativi piani attuativi, non
disciplina
piena
comunque
coerenza
da
idonea
un
con
i
–come
Nel
detto-
caso
intendersi
fatto
di
di
è
preposta
Stato
delle
risultata
l’applicazione
dell’Allegato
che
siano
settore
strumenti
al
sottoposti
e
urbanistici
quelli
generali
Ambito
Fondi»,
o
13 «Terracina,
e
Ambito 14
successiva
rispetto
unicamente all’attività edilizia in senso
indubbio che il Legislatore del 2005 abbia
Cassazione, nelle aree protette, per quanto
soprattutto a seguito dell’approvazione del
stretto.
inteso
riguarda
DPR 4 aprile 2005, istitutivo dell’Ente
Da ultimo, in merito al precetto di cui al
immediata applicazione, l’istituto del
legislatore abbia previsto non già un
Parco,
primo comma dell’art.13 vanno fatte due
silenzio assenso, al comma 4 dell’art.20
duplice, bensì un triplice controllo: del
territorialmente
ulteriori importanti precisazioni. La prima
ha tuttavia configurato un’ipotesi, speciale
responsabile
sollevato una serie di dubbi in ordine alla
riguarda la competenza al rilascio del
e residuale, di silenzio-rifiuto, che si rende
comunale, al quale è demandato il rilascio
sussistenza
provvedimento che, dopo l’entrata in
applicabile,
qui
del titolo abilitativo edilizio (ai sensi del
all’interno del centro urbano di Sabaudia,
vigore del D.lgs. 30 marzo 2001 n.165 -
strettamente interessano, agli atti e ai
TU DPR n. 380 del 2001); dell'autorità
nonché,
che
i
procedimenti riguardanti l’ambiente e il
regionale o di quella delegata al rilascio
territorio, anche nel Comune di San Felice
principio, introdotto prima dal D.lgs 3
patrimonio paesaggistico (cfr. sul punto,
dell'autorizzazione paesaggistica (ai sensi
Circeo
febbraio 1993 n.29 e successivamente, dal
TAR Lazio 13.11.07 n.13241).
del D.Lgs. n. 42 del 2004); dell'autorità
pacificamente ricompresi all’interno del
del parco (ai sensi della L. n. 394 del
perimetro del Parco Nazionale del Circeo
1991) (si vedano, tra le decisioni più
sin dalla sua istituzione, anche alla luce di
ha
ulteriormente
accentuato
D.lgs 31 marzo 1998 n.80,
generalizzare,
per
i
rendendolo
profili
che
di
della
l’attività
edificatoria,
dell'ufficio
il
tecnico
le
Amministrazioni
del
comunali
interessate
vincolo
hanno
paesaggistico
per una minima porzione di
pur
essendo
gli
stessi
separazione tra atti di indirizzo politico
2.1.5
(che spettano al Presidente e al Consiglio
paesaggistico
recenti, Cass., Sez. III 15.12.2003, n.
quanto
Direttivo) e atti gestionali - risulta essere
Come noto, i Parchi nazionali, sin dal varo
47706; 20.6.2003, n. 26863; 12.5.2003, n.
dell’Ente Parco, con cui si è addivenuti
di competenza esclusiva del Direttore
della cd Legge Galasso nel lontano 1985,
20738; 11.1.2000, n. 83; 13.10.1998, n.
alla perimetrazione definitiva dell’area
dell’Ente.
si annoverano tra le aree vincolate ex lege
12917. Nello stesso senso Cons. Stato, IV
naturale protetta. Peraltro, la circostanza
La seconda, l’applicabilità dell’istituto del
sotto il profilo paesaggistico.
, 28.2.2005, n. 714). Vedasi, su tutte, la
che il conglomerato urbano di Sabaudia,
silenzio-rifiuto ai procedimenti aventi ad
L’art.142 del D.lgs 22 gennaio 2004 n.42
seguente,
nonché
oggetto, tra gli altri,
l’ambiente ed il
s.m.i. , in piena continuità normativa col
realizzazione di interventi ed opere nelle
Comune di San Felice Circeo interessata
patrimonio paesaggistico, tra cui rientra il
disposto di cui all’art. 1 comma 1 della
aree protette deve essere sottoposta al
alla problematica di cui in oggetto,
nulla-osta di cui all’art.13 comma 1 della
legge 8 agosto 1985 n.431 e dell’art.146
preventivo
autonomi
risultassero individuati come ricadenti nel
legge quadro, in cui il tacito silenzio
comma 1 del D.lgs. 29 ottobre 1999
provvedimenti: il permesso di costruire,
perimetro del Parco, era altresì confermata
decorsi 60 giorni dalla presentazione
n.490, assoggetta al vincolo una serie di
l’autorizzazione paesaggistica e il nulla-
dagli
dell’istanza di nulla-osta equivale ad
aree, le cd. aree tutelate per legge, tra cui
osta del parco; e ciò in ragione
vigenti,
accoglimento dell’istanza, deve intendersi
si annoverano, tra i numerosi beni oggetto
dell’autonomia dei profili paesaggistici ed
Regolatore
tacitamente abrogato dall’art.20 comma 4
di tutela, le Zone Umide e i parchi
ambientali da quelli urbanistici”. (Cass.
correlata strumentazione attuativa. Ciò
della legge 7 agosto 1990 n.241, come
nazionali e regionali, ivi comprese le aree
pen. III 29.1.08 n.4522). La norma, del
premesso, va considerato che
modificata dalla legge 14 maggio 2005
di protezione esterna. Il che spiega perché,
resto, è chiara, e non dovrebbe prestarsi a
Territoriale Paesistico varato con Lr 6
n.80. Va infatti considerato che se è
come chiarito numerosissime volte dalla
difformi
luglio 1998 n.24, che ai sensi dell’art.1
–
Beni
ambientali
e
vincolo
recentissima,
rilascio
di
massima:
tre
interpretazioni.
“la
Tuttavia,
normato
la
porzione
strumenti
e
dal
DPR
territoriale
urbanistici
segnatamente
Generale
istitutivo
del
comunali
dal
Piano
nonché
dalla
il Piano
comma 5 più volte citato DPR 4 aprile
nuova area, ma senza ricomprendervi il
data del 6 settembre 1985 risultavano
profondamente incise da almeno due
2005,
nucleo urbano di Sabaudia.
essere
strumenti
ordini di considerazioni. E questo persino
redazione del Piano del Parco e del
Quanto sopra negli anni scorsi ha indotto
urbanistici come zone A e B, quali sono
a voler prescindere dalla circostanza, a dir
Regolamento,
di
i Comuni, con particolare riferimento a
oggettivamente le aree di cui si discuteva,
poco rilevante nel caso di specie, che il
salvaguardia di cui all’art.6 della legge
quello di Sabaudia, a ritenere che, pur
si poteva ragionevolmente concludere nel
Codice Urbani avesse individuato due
quadro, citato in premessa, per quanto
essendo il centro urbano pacificamente
senso della non sussistenza del vincolo e
macrocategorie di beni da sottoporre a
concerne il centro urbano di Sabaudia,
ricompreso nel perimetro non solo di
più in generale, nel senso della sola
tutela, quelli tutelati ex lege, su cui si è
ricadente – peraltro con le rilevanti
un’area protetta, ma addirittura di un
vigenza
piano
riferito poc’anzi, e quelli vincolati in
specificazioni che seguiranno infra - nella
parco nazionale, pur tuttavia, lo stesso non
regolatore nell’area oggetto della presente
modo selettivo, tra cui si annoverano
Zona L/a del PTP nonché nelle zone A e
dovesse ritenersi gravato da vincolo
trattazione.
anche le aree naturali protette.
B del PRG, rimanda alla previsioni del
paesaggistico. E questo, come si è visto,
sostenuto sino ad oggi
soprattutto il
Invero, la funzione dei cd. galassini,
vigente Piano regolatore, approvato nel
sia in forza della circostanza che il vigente
Comune di Sabaudia, uno dei principi
erroneamente evocati, a parere dell’Ente,
1977 (quindi in epoca ben precedente al
PTP, nell’area di cui trattasi, rimandava
fondamentali
legge
a sostegno della tesi delle non sussistenza
varo della Legge Galasso), senza, secondo
alla previsioni del piano regolatore, sia in
Galasso, e successivamente trasfusi prima
del vincolo, è sempre notoriamente stata
la tesi articolata dai Comuni interessati,
forza di quanto previsto dai succitati
nel D.lgs 29 ottobre 1999 n.490 e, da
quella di sottoporre a tutela paesistica
contemplare alcuna misura ulteriore di
provvedimenti
tutela del territorio.
contempo,
Ed ancora, quanto alla sussistenza del
prospettazioni,
costituisce,
nelle
lo
more
della
strumento
delimitate
delle
In
negli
previsioni
buona
del
sostanza,
introdotti
dalla
ha
amministrativi.
Al
ultimo, nel testè citato art.142 del Codice
zone omogenee, unificando ed integrando
sostegno
tali
Urbani, sarebbe stato quello secondo cui i
il sistema dei vincoli puntuali presenti sul
ulteriormente
vincoli paesaggistici imposti, anche a
territorio, e prevedendo che fino al 31
vincolo paesistico nell’area del Parco di
sostenuto come, se da un lato era
carico dei parchi nazionali, dovevano
dicembre 1985 – data in cui, secondo le
cui
altresì
indubitabile che il comma 1 dell’art.142
necessariamente
le
intenzioni del legislatore, dovevano essere
considerare come, da un lato, il DM 20
del Codice Urbani, pienamente vigente
previsioni degli strumenti urbanistici,
approvati i piani paesistici – fossero
luglio 1967 avesse escluso dalla premessa
all’epoca
DPR
derivandone che in alcuni casi, ivi
“vietate tutte le modificazioni dell’assetto
il nucleo del Comune di Sabaudia,
istitutivo del Parco, assoggettava ex lege
compreso quello di specie, i predetti
del territorio, nonché le opere edilizie e i
esclusione
trattasi,
è
necessario
si
è
di
dell’approvazione
del
coordinarsi
con
dal
grafico
al vincolo una serie di aree, le cd. aree
vincoli venivano ad essere risolutivamente
lavori, fatta eccezione per i lavori di
al
decreto
tutelate per legge, tra cui si annoveravano
condizionati proprio dall’esistenza degli
restauro,
ministeriale stesso, mentre dall’altro, il
non solo i parchi nazionali e regionali, ma
strumenti urbanistici. Tali conclusioni,
nonché per quelli che non modificano
successivo DM 22 maggio 1985 (cd.
persino le aree di protezione esterna, pur
tuttavia, a parere dell’Ente Parco, come si
l’aspetto esteriore dei luoghi.” Trattavasi,
Galassino) avesse esteso il vincolo,
tuttavia, stante che il successivo comma 2
vedrà infra, già prima della recente
come del resto ha più volte chiarito la
individuando in maniera precisa una
prevedeva che non fossero comprese tra i
novella al D.lgs. 22 gennaio 2004 n.42
giurisprudenza
beni elencati al comma 1 le aree che alla
s.m.i.
provvedimento avente valore costitutivo e
planimetrico
confermata
a
allegato
,
risultavano
in
ogni
caso
risanamento
conservativo
amministrativa,
di
un
non già meramente ricognitivo della
territori di protezione esterna ai parchi
dicembre
nel
legge n.285/34 n.d.r.), ai sensi di diverse
sussistenza del vincolo, dotato di valenza
risultassero assoggettati direttamente al
confermare la sentenza 8 luglio 1992
disposizioni legislative”. Né, del resto,
autonoma e conseguentemente scevro di
vincolo. Del resto, anche nella cd. Legge
n.378, resa dal TAR Toscana, ha riferito
come ha chiarito, anche su questo punto, il
effetti
della
Galasso, come nel Testo Unico del 1999
che “la deroga introdotta dall’art.1 della
Consiglio
precedente vincolistica. Ivi compresa,
e, da ultimo, nel Codice Urbani, risultava
legge n.431/85 – che nel sottoporre al
contraddittorietà tra le determinazioni del
come è evidente, quella dettata dal DM
espressamente contemplata la deroga di
vincolo
beni
piano regolatore e quelle di cui al vincolo
del 1967. Il tutto in un contesto in cui,
operatività dei vincoli prevista dal comma
ambientali, ne ha disposto la non
imposto dalla legge quadro e dalla legge
oltretutto,
2 dell’art.2, in relazione alle aree A e B
applicabilità a talune zone individuate
istitutiva del Parco, stante che risulterebbe
rappresentato dal Comune di Sabaudia,
del
negli
“facile
non tutto il conglomerato urbano di
Purtuttavia, proprio in forza della natura
intendersi riferita al vincolo paesaggistico
determinazioni
Sabaudia era stato identificato dal PTP
costitutiva e non già ricognitiva del
imposto direttamente ex lege su alcune
amministrazioni diverse (statale l’una,
quale area L/a (Tutela limitata), atteso
vincolo apposto dalla Legge Galasso,
categorie di beni, e non anche nelle aree
locale l’altra), nell’esercizio di poteri
che, al contrario, ai sensi dell’art.23 lett.c)
dalla cui pubblicazione lo stesso deve
vincolate in regime particolare con
differenti, rivolti a perseguire interessi
delle Norme Tecniche di Attuazione del
ritenersi
nel
apposito provvedimento adottato ai sensi
pubblici distinti ed autonomi anche sotto
Piano, il centro storico di Sabaudia,
conglomerato
urbano del Comune di
di diverse disposizioni legislative”, che
il profilo funzionale”.
individuato in rosso nelle cartografie
Sabaudia, può considerarsi operativa la
nella fattispecie devono evidentemente
Sotto altro, ma non meno rilevante
allegate, e corrispondente al perimetro
testè citata deroga di operatività, stante
rivenirsi
speciale,
profilo, l’Ente Parco ha ritenuto dovesse
della Fondazione, era stato individuato
che, coerentemente con i principi esposti,
destinata a prevalere su quella generale
disattendersi, salvo dover concludere nel
quale Zona I/c (Tutela integrale), su cui
la
è
ancorchè sopravvenuta, disegnata sia dalla
senso della totale illegittimità della norma
era pacifico che gravasse una vincolistica,
consolidata nel ritenere che questa non
legge quadro sulle aree naturali protette 6
e, per gli effetti, della necessità della sua
posta evidentemente dal PTP, ben più
possa mai valere per aree, quale è quella
dicembre 1991 n.394 sia dalla legge
disapplicazione,
pregnante di quella rinvenibile nelle
di
istitutiva del parco.
quale la succitata disposizione di cui
disposizioni del Piano Regolatore, peraltro
individuate e delimitate da provvedimenti
Ed ancora, ha ulteriormente precisato sul
all’art.1 comma 5 del DPR 4 aprile 2005,
risalente al lontano 1977 e mai aggiornato
amministrativi (cfr. sul punto, CdS – VI –
punto il Consiglio di Stato, “tale deroga
di istituzione dell’Ente Parco Nazionale
alle previsioni del PTP, come pure
31 dicembre 1988 n.1351, CdS – VI – 6
deve intendersi riferita solo alle aree
del Circeo andasse interpretata nel senso
legislativamente previsto. Ad ogni buon
aprile 1987 n.242, CdS – VI – 19 giugno
soggette al vincolo generale imposto con
della non sussistenza, nel centro urbano di
conto, l’Ente Parco ha sin dall’inizio
2001 n. 3241, nonché, da ultimo CdS – II
la legge n.431/85, e non anche alle aree
Sabaudia, di alcun vincolo ulteriore
ritenuto che già ai sensi dell’art.1 lett.f)
– 25 giugno 2001 n.1492). Ancor più
vincolate in regime particolare, con
rispetto a quello imposto dal vigente PRG.
della legge 8 agosto 1985 n431, i parchi e
chiaramente,
del
apposito provvedimento (nella fattispecie
Tale interpretazione, invero, si sarebbe
le riserve nazionali o regionali, nonché i
Consiglio di Stato, nella sentenza 3
addirittura di rango primario, vale a dire la
infatti posta in ineludibile contrasto, non
meramente
confermativi
contrariamente
a
quanto
piano
regolatore
sussistente
giurisprudenza
cui
si
anche
amministrativa
discute,
la
comunale.
Sesta
specificamente
Sezione
1998
n.1658,
paesaggistico
strumenti
nella
che
diversi
urbanistici
disciplina
–
deve
di
Stato,
replicare
che
poste
sussisterebbe
si
in
tratta
di
essere
da
la tesi a mente della
senza porre, al contempo, più di un dubbio
risultano essere pacificamente ricomprese
prevalere, ai sensi del successivo art.150,
piano regolatore e quelle di cui al vincolo
in ordine alla legittimità costituzionale
all’interno del perimetro del Parco, si
sulle
imposto dalla legge quadro e dalla legge
della norma, con quanto previsto dalla
sostanzierebbe, sia sul piano logico che su
urbanistici regionali.
istitutiva del Parco, stante che risulterebbe
cennate fonti di rango superiore, e,
quello
la
Con la conseguenza che in forza di tale
“facile
segnatamente, dal combinato disposto
sussistenza del vincolo imposto dalla
prevalenza, nel rilascio dei provvedimenti
determinazioni
degli artt. 134 ss. e 142 del D.lgs
22
legge quadro in relazione alle misure di
concessori, si rendeva in ogni caso
amministrazioni diverse (statale l’una,
gennaio 2004 n.42, nonché degli artt. 6 e
salvaguardia che la stessa, al più volte
necessario tenere conto delle previsioni
locale l’altra), nell’esercizio di poteri
12 comma 7 della legge 6 dicembre 1991
citato art.6,
obbligatoriamente pone in
dei piani paesisitici, negandoli ove la
differenti, rivolti a perseguire interessi
n.394. Al contrario, il rimando al PRG,
attesa dell’approvazione degli strumenti di
domanda di concessione si atteggiasse in
pubblici distinti ed autonomi anche sotto
peraltro limitato al conglomerato urbano
pianificazione. Del resto, alle medesime
contrasto con le previsioni dei PTP.
il profilo funzionale”. Ad ogni buon
del Comune di Sabaudia non ricadente nel
conclusioni, a giudizio dell’Ente Parco,
Del resto, ad ulteriore conforto circa
conto, a chiudere definitivamente la
centro storico, non esclude la sussistenza
sembrava inoltre potersi pervenire anche
l’esattezza di tali conclusioni, il Consiglio
questione, con il varo del D.lgs. 26 marzo
del
seguendo
di Stato, nel succitato parere,
aveva
2008 n.63 sono intervenute le modifiche
vincolo,
disegnandone,
più
normativo,
un
nel
negare
diverso
iter
Come
logico-
disposizioni
degli
strumenti
replicare
che
poste
si
in
tratta
di
essere
da
semplicemente, la gradazione. Tanto è
argomentativo.
efficacemente
osservato come, stante che nella Regione
alla parte Terza del Codice che riguardano
vero che, come si accennava, la Suprema
significato dal Consiglio di Stato in sede
Lazio il piano paesistico era stato redatto
precipuamente
Corte, nella recentissima sentenza 5 aprile
consultiva nel parere 25 giugno 2001
includendovi le aree di cui all’art.82 del
muovono
2007 n.14183, ha chiarito come l’unica
n.1492, l’art.149 del D.lgs. 29 ottobre
DPR
ancora
interpretazione
costituzionalmente
1999 n.490, all’epoca vigente, che aveva
dall’art.1 della Legge Galasso, non si
Costituzionale nella nota
disposto di cui all’art.12
riprodotto, in sostanza, le disposizioni di
potesse che concludere nel senso di
novembre 2007 n. 367, che il paesaggio è
comma 7 della legge quadro sia quella di
cui all’art.5 della legge n.1497/39 nonché
ritenere che le allora concessioni edilizie,
un valore “primario e assoluto” che deve
voler ritenere vigenti i piani paesistici, i
dell’art.
oggi
fossero
essere tutelato dallo Stato, prevalente
piani territoriali ed urbanistici e ogni altro
disponeva che le Regioni sottoponessero a
soggette
disegnata
rispetto agli altri interessi pubblici in
strumento di pianificazione per tutte le
specifica
e
dall’art.151 comma 2 del citato decreto
materia di governo e di valorizzazione del
finalità,
annoverano
valorizzazione ambientale il territorio
legislativo, con la conseguenza di doverle
territorio. In particolare,
evidentemente e preliminarmente quelle
includente i beni di cui all’art.146 del
preventivamente sottoporre alla Regione
dell’art.142 comma 2 del Codice, ha
di tutela, cui è delegato il piano del parco
citato Testo Unico, mediante la redazione
per la preventiva autorizzazione.
tassativamente escluso che la deroga
fino al momento della sua adozione.
di piani territoriali paesistici ovvero di
Né, del resto, come ha chiarito, anche su
possa
Conclusivamente, negare la vigenza del
piani
le
questo punto, il Consiglio di Stato, poteva
previsioni
PTP e, per gli effetti, del vincolo
medesime finalità di salvaguardia dei
ragionevolmente sostenersi la tesi della
comunali, da considerarsi in ogni caso
paesaggistico, su talune zone che pure
valori paesistici e ambientali, destinati a
contraddittorietà tra le determinazioni del
sottordinate e, per
orientata del
tra
cui
si
1-bis
della
legge
normativa
urbanistico-territoriali
n.431/85,
d’uso
aventi
616/77,
permessi
alla
così
di
come
costruire,
disciplina
introdotto
il
paesaggio,
dall’assunto,
una
operare,
fatto
volta
quali
degli
e
che
proprio,
dalla
Corte
sentenza 14
la modifica
che
strumenti
siano
le
urbanistici
gli effetti recessive
rispetto alle norme poste a tutela del
che repubblicana, quando la notevole
tipologie di beni culturali. Il procedimento
contempo, il successivo comma 4, dispone
vincolo paesaggistico, per quanto riguarda
capacità tecnica dell'epoca consentì la
del vincolo, a differenza di quanto non
che fuori dei casi di cui ai commi
i beni elencati all’art.142 comma 1 lett.f) e
realizzazione
accade per i beni ambientali, non è
precedenti, l'esecuzione di opere e lavori
i) vale a dire: i parchi e le riserve, sia
ingegneria residenziale ed idraulica, come
correlato
di qualunque genere su beni culturali sia
nazionali che regionali, ivi compresa la
il porto canale di Torre Paola od il
pianificazione territoriale, ma da un atto
subordinata
fascia di protezione esterna e le zone
complesso termale-residenziale della Villa
del Ministero dei Beni Culturali. Il
soprintendente. Di notevole importanza è
umide, incluse nell’elenco del DPR 13
di Domiziano, giunte sino ai nostri giorni.
successivo art.21, anch’esso interessato
anche la disposizione rinvenibile al
marzo 1976 n.448.
Dal complesso della Villa di Domiziano
dalla novella del 2008, prevede, al comma
comma 5, secondo cui l'autorizzazione,
provengono importanti reperti artistici
1, che siano subordinati ad autorizzazione
contenente
2.1.6 I beni culturali del Parco
esposti in vari musei, come l'Apollo di
del Ministero: a) la rimozione o la
prescrizioni,
All’interno del Parco Nazionale del
Kessel ed il Fauno con flauto traverso, che
demolizione,
successiva
qualora sufficiente, su descrizione tecnica
Circeo, si rinvengono beni archeologici ed
ornavano gli ambienti residenziali e
ricostituzione, dei beni culturali; b) lo
dell'intervento, presentati dal richiedente e
architettonici
termali dell'insediamento imperiale.
spostamento, anche temporaneo, dei beni
che prevede che se i lavori non abbiano
splendido mosaico ambientale del Parco è
I beni del patrimonio artistico sono tutelati
culturali mobili, salvo quanto previsto ai
inizio entro cinque anni dal rilascio
infatti
importanti
ai sensi delle Parti I e II del più volte
commi 2 e 3; c) lo smembramento di
dell'autorizzazione, al soprintendente sia
ritrovamenti di reperti preistorici ed
citato D.lgs. 22 gennaio 2004 n.42, come
collezioni, serie e raccolte; d) lo scarto dei
dato dettare prescrizioni ovvero integrare
archeologici testimonianza della presenza
da ultimo novellato dal D.lgs. 24 marzo
documenti degli archivi pubblici e degli
o variare quelle già date in relazione al
dell'uomo al Circeo sin da epoche remote.
2008 n.62.
archivi privati per i quali sia intervenuta la
mutare delle tecniche di conservazione.
Le numerose grotte ed i ripari naturali del
I beni culturali sono definiti dal comma 1
dichiarazione ai sensi dell'articolo 13,
promontorio sono, infatti, importantissimi
dell’art.10 del Codice come “le cose
nonche'
siti
al
immobili e mobili appartenenti allo Stato,
bibliografico delle biblioteche pubbliche,
competente al rilascio delle autorizzazioni
ritrovamento di un cranio dell'uomo di
alle regioni, agli altri enti pubblici
con l'eccezione prevista all'articolo 10,
di cui all’art.21 del Codice Urbani è la
Neanderthal (prof. Blanc, Grotta Guattari,
territoriali, nonché ad ogni altro ente ed
comma 2, lettera c), e delle biblioteche
Soprintendenza per i Beni Architettonici e
1939),
altre
istituto pubblico e a persone giuridiche
private per le quali sia intervenuta la
Paesaggistici per le Province di Latina e
testimonianze (resti fossili, reperti litici,
private senza fine di lucro, ivi compresi
dichiarazione ai sensi dell'articolo 13; e) il
Frosinone.
ecc.) che possono rendere un'idea della
gli
civilmente
trasferimento ad altre persone giuridiche
presenza dell'uomo e delle sue attività nel
riconosciuti, che presentano interesse
di complessi organici di documentazione
corso delle ere preistoriche. I reperti
artistico,
o
di archivi pubblici, nonché di archivi
archeologici, invece, sono in buona parte
etnoantropologico”, mentre il successivo
privati per i quali sia intervenuta la
riferibili all'epoca romana, sia imperiale
comma 2 elenca, nominatim, le altre
dichiarazione ai sensi dell'articolo 13.” Al
di
grande
arricchito
preistorici
pregio.
da
nei
numerosissime
quali,oltre
sono
le
Lo
enti
di
opere
ecclesiastici
storico,
di
raffinata
archeologico
ad
lo
uno
anche
scarto
strumento
con
di
di
materiale
Nel
ad
autorizzazione
eventualmente
del
delle
venga resa su progetto o,
territorio
del
Parco
Nazionale,
Protezione Speciale (ZPS)” pubblicato
al quale si applica il trattato”, mentre, al
Di fondamentale importanza è anche il
sulla Gazzetta Ufficiale n.258 del 6
comma 2, specifica che “le misure
successivo art.6, che nel normare il
novembre 2007, recepite, da ultimo, dalla
adottate a norma della presente direttiva
procedimento di valutazione di incidenza
2.2.1 Le Direttive Habitat e Uccelli
Regione Lazio, con DGR 16 maggio 2008
sono intese ad assicurare il mantenimento
di piani e progetti che possano avere un
Al contempo, tutto il territorio del Parco
n.363. E’ utile, anche su questo punto,
o
impatto significativo sui siti, ha chiarito
Nazionale del Circeo è stato classificato
premettere una breve ricognizione del
conservazione soddisfacente, degli habitat
che
quale Zona di Protezione Speciale, ai
quadro normativo di riferimento costituito
naturali e delle specie di fauna e flora
opportune misure per evitare nelle zone
sensi della Direttiva Uccelli 79/409/CEE
dalle Direttive 79/409/CEE (cd. Direttiva
selvatiche di interesse comunitario”.
speciali di conservazione il degrado degli
(IT6040015 ZPS Parco Nazionale del
uccelli)
Circeo (ZPS).
Habitat) nonché dal Regolamento di
2.2.2
La valutazione di incidenza
nonché la perturbazione delle specie per
stesso, sono stati individuati sette diversi
esecuzione
8
Inoltre, al successivo comma 3, il
cui le zone sono state designate, nella
Siti di Importanza Comunitaria, ai sensi
settembre 1997 come modificato dal DPR
legislatore comunitario ha previsto la
misura in cui tale perturbazione potrebbe
della
92/43/CEE
31 marzo 2003 n.120. Orbene, ai sensi
costituzione di una rete ecologica europea
avere
(IT6040012 SIC Laghi Fogliano, Monaci,
della vigente normativa comunitaria e
coerente
quanto
Caprolace, IT6040013 SIC Lago di
nazionale succitata , i progetti di opere
conservazione,
“Natura
Direttiva. Al contempo, l’art.6 specifica
Sabaudia,
che riguardino
zone di protezione
2000”. Questa rete, formata dai siti in cui
come un progetto possa essere approvato
demaniale del Circeo, IT6040016, SIC
speciale (ZPS) ovvero siti di interesse
si trovano tipi di habitat naturali elencati
nonostante la valutazione di incidenza
Promontorio del Circeo Quarto caldo,
comunitario (SIC) , quali sono quelli che
nell'allegato I e habitat delle specie di cui
negativa su siti di importanza comunitaria
IT6040017 SIC Promontorio del Circeo
precipuamente
all'allegato
il
solamente quando non esistono soluzioni
Quarto freddo, IT6040018 SIC Dune del
devono essere sottoposti alla valutazione
mantenimento ovvero, all'occorrenza, il
alternative e quando deve essere realizzato
Circeo). Conseguentemente, trovano piena
di incidenza ambientale, se del caso
ripristino, in uno stato di conservazione
per motivi imperativi di rilevante interesse
applicazione, nell’area di interesse della
nell’ambito della procedura di valutazione
soddisfacente, dei tipi di habitat naturali e
pubblico, inclusi i motivi di natura sociale
presente analisi, sia le disposizioni di cui
di impatto ambientale. Invero, l’art.2 della
degli habitat delle specie interessati nella
o economica. Se poi nel sito colpito si
al DPR 8 settembre 1997 n.357 s.m.i.,
Direttiva
loro
naturale.
trovano un tipo di Habitat prioritario
attuativo delle succitate Direttive, sia il
espressamente, al comma 1 che lo “scopo
Specifica ancora il legislatore comunitario
naturale o una specie prioritaria (All. dir.
recente DM del Ministero dell’Ambiente
della presente direttiva è contribuire a
comma 3 che la rete "Natura 2000"
92/43/CEE)
17 ottobre 2007 “Criteri minimi uniformi
salvaguardare la biodiversità mediante la
comprende anche le zone di protezione
soltanto considerazioni connesse con la
per
conservazione
speciale classificate dagli Stati membri a
salute dell’uomo e la sicurezza pubblica o
norma della direttiva 79/409/CEE.
relative
2.2
I vincoli imposti dalla Direttive
Comunitarie
Direttiva
la
Inoltre, all’interno dello
Habitat
IT6040014
definizione
SIC
di
Foresta
misure
di
e
92/43/CEE
delle
(cd.
predette
vengono
in
92/43/CEE,
degli
habitat
il
ripristino,
in
uno
stato
di
rilievo,
prevede
naturali,
conservazione relative a Zone Speciali di
nonché della flora e della fauna selvatiche
Conservazione (ZSC) e a Zone di
nel territorio europeo degli Stati membri
Stati
membri
adottano
le
habitat naturali e degli habitat di specie
Direttiva
DPR
Gli
area
di
II,
di
zone
speciali
denominata
deve
garantire
ripartizione
di
conseguenze
riguarda
a
gli
possono
significative
obiettivi
essere
conseguenze
per
della
adottate
positive
di
primaria importanza per l’ambiente. La
grande rilevanza che assume la tutela dei
A sua volta, l’art.4 del DPR 8 settembre
compresi i piani agricoli e faunistico-
connessioni
SIC
nell'ordinamento
1997 n.357 s.mi., recante il regolamento d
venatori e le loro varianti. Ai fini della
importanza anche il dettato di cui al
comunitario è, del resto, comprovata dal
attuazione della Direttiva Habitat, recita
valutazione di incidenza, i proponenti di
successivo
fatto che la Commissione Europea nel
espressamente: “Le regioni e le province
piani
formalizza
2000
Bolzano
unicamente alla conservazione di specie e
competente all’approvazione del progetto
siti
di
habitat di un sito Natura 2000, presentano
definitivo di un piano ovvero di un
Direttiva
importanza comunitaria opportune misure
uno "studio" volto ad individuare e
intervento ad acquisire in via preventiva la
Habitat) Innanzitutto, la Commissione,
per evitare il degrado degli habitat
valutare i principali effetti che il piano o
valutazione di incidenza. Secondo quanto
nelle predette Linee Guida, ha avuto cura
naturali e degli habitat di specie, nonché
l'intervento può avere sul sito interessato.
disposto sia dalla Direttiva Habitat che
di riferire che la Direttiva debba essere
la perturbazione delle specie per cui le
Lo studio per la valutazione di incidenza
dal DPR 08.09.1997 n. 357, come
interpretata nell'ottica del principio di
zone sono state designate, nella misura in
deve essere redatto secondo gli indirizzi
modificato dal DPR 12.03.2003 n. 120
precauzione, nel senso che, persino nel
cui tale perturbazione potrebbe avere
dell'allegato G al DPR 357/97.
(cfr. art.5 comma 10), un progetto può
caso in cui non vi sia certezza in ordine al
conseguenze
quanto
allegato, che non è stato modificato dal
essere
possibile danno per le aree oggetto di
riguarda
presente
DPR del 2003, prevede che lo studio per
valutazione di incidenza negativa su siti di
tutela, ma soltanto il pericolo della
regolamento”. Al contempo, il successivo
la
importanza comunitaria (da ricordare che
verificazione
qualsivoglia
art.6 “gli obblighi derivanti dagli articoli 4
contenere:
noncumento, debbano essere attuate le
e 5 si applicano anche alle zone di
a)
cautele previste nella Direttiva stessa (p.
protezione speciale di cui al comma 1”.
piano
24, 30 e 42 delle linee guida cit.).
In
In secondo luogo, la Commissione precisa
e
delle
ha
ZPS
emanato
all'interpretazione
Direttiva
le
guida
autonome
6
della
assicurano
dell'art.
92/43/CEE
di
linee
(cd.
un
di
Trento
per
i
e
di
proposti
significative
gli
obiettivi
per
del
e
interventi,
valutazione
di
non
finalizzati
Tale
incidenza
debba
ecologiche.
comma
8
Di
dell’art.5,
l’obbligo
approvato
grande
che
dell’autorità
nonostante
la
la rete “Natura 2000”, che comprende, tra
del
l’altro, anche i parchi naturali e parti di
faccia
essi) solamente quando non esistono
riferimento, in particolare, alla tipologia
soluzioni alternative e quando deve essere
d'incidenza viene disciplinata dall'art. art.
delle
realizzato
che gli interventi sui siti in questione, in
5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357, vale
dimensione, alla complementarietà con
rilevante interesse pubblico.
base alla lettera dell'art.6, par. 3 della
a dire dal Regolamento attuativo che ha
altri piani e/o progetti, all'uso delle risorse
Come si vede, nella fattispecie non
Direttiva, debbano concernere unicamente
trasposto
naturali,
rifiuti,
risultava invocabile nessuna delle due
la gestione dei siti stessi e, in ogni caso,
italiano i paragrafi 3 e 4 della Direttiva
all'inquinamento e al disturbo ambientale,
condizioni sopraelencate. Il successivo
non li debbano pregiudicare, con la diretta
92/43/CEE (cd. Direttiva"Habitat"), come
al rischio di incidenti per quanto riguarda
art.6 comma 2 del DPR prevede, a sua
conseguenza che le valutazioni in ordine
novellato dall’art.6 del DPR 12 marzo
le sostanze e le tecnologie utilizzate;
volta, che gli obblighi di concertazione e
ai progetti che interferiscono con essi
2003 n.120. Il comma 2 dello stesso art. 5
b)
un'analisi delle interferenze del
di espletare la valutazione di incidenza si
devono
stabilisce
a
piano o progetto col sistema ambientale di
applichino anche alle Zone di protezione
valutazione di incidenza tutti i piani
riferimento, che tenga in considerazione le
speciale.
territoriali, urbanistici e di settore, ivi
componenti
necessariamente
avvenire
"nell'ottica della conservazione" (p. 38)
ambito
nazionale,
la
nell’ordinamento
che
vanno
valutazione
giuridico
sottoposti
una
descrizione
o
del
azioni
progetto
e/o
alla
dettagliata
delle
produzione
biotiche,
che
opere,
di
abiotiche
alla
e
le
per
motivi
imperativi
di
Non solo. Infatti, ai sensi del novellato
consultiva,
concreto
in ordine al rapporto intercorrente tra
dovranno essere analiticamente indicati.
art.5 comma 7 del DPR 8 settembre 1997
disatteso dall’organo di amministrazione
valutazione di incidenza e nulla-osta
Al contrario, in caso di esito positivo della
n.357,” la valutazione di incidenza di
attiva, che in questo caso, come si è detto,
dell’Ente Parco. Chiarito che la finalità
valutazione
piani o di interventi che interessano
va identificato nella Regione, la quale,
del nulla-osta dell’Ente Parco è quella di
verificarsi che l’Ente Parco non si trovi
proposti siti di importanza comunitaria,
tuttavia, per potersene legittimamente
assicurare il perseguimento di
nella condizione di poter legittimamente
siti di importanza comunitaria e zone
discostare, è tenuta a motivare in ordine
obiettivi di tutela e conservazione sottesi
rilasciare
speciali
ricadenti,
alle ragioni per cui ritiene di non doversi
all’istituzione dell’area protetta, laddove,
all’art.13 della legge quadro, dall’oggetto,
interamente o parzialmente, in un'area
attenere alle indicazioni espresse dall’Ente
al contrario, la valutazione di incidenza è
come si accennava, ben più ampio di
naturale protetta nazionale, come definita
Parco.
tesa a verificare l’impatto di un progetto o
quello sotteso alla tutela di siti ed habitat.
di un’opera solo su taluni habitat e specie,
Potrebbe
2.2.3 Il rapporto tra valutazione di
e segnatamente su quelli protetti a livello
determinata opera o un determinato
incidenza e nulla-osta dell’Ente Parco
comunitario, non può che concludersi nel
progetto,
sulla
Questo, come si è detto, solo ed
senso di ritenere che il nulla-osta,
negativamente sui beni oggetto di tutela
di
unicamente per quanto riguarda l’obbligo,
provvedimento
natura
comunitaria, presenti elementi di criticità
competenza della Regione, è chiamato ad
di stretta derivazione comunitaria, di
onnicomprensiva,
essere
di diversa natura, quali, ad esempio, una
esprimere in via preventiva, un parere di
effettuare la valutazione di incidenza. Il
rilasciato in epoca antecedente rispetto
difformità rispetto a quanto previsto dagli
natura obbligatoria ma non vincolante,
cui oggetto proprio, come si è visto,
alla valutazione di incidenza. Che della
strumenti urbanistici e/o paesaggistici
con due importanti conseguenze. In primo
consiste
di
valutazione della compatibilità ambientale
vigenti in quella determinata area. Quanto
luogo, dallo stesso fondamento intrinseco
conseguenze
quindi
di un’opera o di un progetto costituisce
precede porta quindi necessariamente a
del parere, deriva che lo stesso, per poter
giuridicamente rilevanti,
dell’intervento
evidentemente solo una parte, sia pur assai
concludere nel senso di ritenere che,
esplicare la sua funzione valutativa, debba
progettato sul sito della Rete Natura 2000,
rilevante. Invero, in caso di esito negativo
laddove una determinata opera o un
essere acquisito prima dell’emanazione
in
sua
della valutazione di incidenza, l’Ente
determinato intervento debbano essere
del provvedimento finale, in questo caso,
compromissione, con riferimento agli
Parco non potrebbe mai rilasciare un
realizzati all’interno di un’area parco, a
come
obiettivi
nulla-osta, in virtù della già avvenuta
sua volta designata quale Zona di
di
conservazione
può
essere
in
dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, è
effettuata
sentito
l'ente
di
gestione
dell'area stessa”.
In buona sostanza, l’Ente Parco,
valutazione
si
di
incidenza,
accennava
atto
poc’anzi,
di
nell’individuazione
relazione
di
significative,
al
rischio
conservazione
e
della
dell’area
essendo
tutelata, restando ad esso estraneo ogni
dimostrazione
configurabile, sul piano logico ancor
intento di salvaguardia dell’equilibrio
intervento
prima che su quello normativo, l’esercizio
ex post della funzione consultiva.
competenza
regionale,
non
di
che
non
possa
tutti gli
di
il
incidenza,
potrebbe
provvedimento
infatti
pur
verificarsi
di
che
non
cui
una
incidendo
quel
determinato
protezione Speciale e/o come Sito di
quella
determinata
Importanza Comunitaria, sarà necessario,
ambientale complessivo, che andrà invece
opera che si chiedeva essere assentita
in via preventiva, espletare la valutazione
In
perseguito mediante altri procedimenti di
risulta in concreto foriera di pregiudizio
di incidenza. All’esito della quale sarà poi
secondo luogo, il parere reso dall’Ente
valutazione ambientale. E’ dunque ora
per taluni beni specifici, oggetto di tutela
possibile
Parco nell’esercizio della sua funzione
necessario spendere qualche breve cenno
e che, nel provvedimento di diniego,
ambientale nella sua interezza.
ovvero
valutare
sotto
il
profilo
Una soluzione procedimentale opposta,
invece
pubblico,
l'acquisto per originario è sempre risolto a
(art.822 c.c. e 28 c.n.), e la foresta
che prevedesse il rilascio del nulla-osta di
risultando per gli effetti sottoposti al
favore del secondo, indipendentemente
demaniale, attualmente classificata, come
cui al più volte citato art.13 in epoca
sottostante
tipico
dalla eventuale anteriorità delle relative
illustrato in premessa. In materia di
antecedente e indipendentemente dalla
disegnato dall’art.823 c.c. che prevede,
trascrizioni. Più in generale, laddove per
foreste, è doveroso precisare che con la
preventiva
come conseguenza derivante dalla loro
poter
la
legge 16 maggio 2970 n.281 le foreste
natura
commercium,
demanialità di un bene non occorre né
demaniali, la cui cura era originariamente
dei
necessaria
effettuazione
della
pur
valutazione di incidenza, si
parte
di
del
demanio
regime
res
giuridico
extra
positivamente
affermare
atteggerebbe come irrazionale e quando
l’esclusione
rapporti
l’avvio, né tantomeno la definizione di un
affidata
non addirittura
patrimoniali privati. Di conseguenza i
provvedimento amministrativo - stante
patrimonio indisponibile delle Regioni
proponenti dei progetti e delle opere di cui
beni
che
qui
ordinarie, fatta eccezioni tuttavia, delle
si
l’assentibilità,
imprescrittibili ed inespropriabili. Sempre
ampiamente illustrati, scaturisce da una
foreste di alcuni parchi nazionali, tra cui si
costringendo l’Ente Parco, ai fini del
dalla particolare destinazione agli usi
mera situazione di fatto -
nel caso,
annovera anche quello del Circeo che,
rilascio del provvedimento di competenza,
pubblici discende
l’imprescrittibilità e
opposto, in cui si rendesse necessario
come detto, sono state istituite come
ad un’istruttoria solo parziale, destinata ad
l’inespropriabilità stante che, in caso
dimostrare l’avvenuta sdemanializzazione
Riserve (cfr. art. 68). Nell’ambito della
esitare in un provvedimento vertente solo
contrario,
il
di un bene, non essendo configurabile, nel
categoria dei beni pubblici, i beni
su alcuni aspetti, da integrare in ogni caso
mutamento della destinazione demaniale
nostro ordinamento, alcuna forma di
appartenenti al demanio marittimo sono
in epoca successiva, in palese divieto del
al di fuori delle regole pubblicistiche.
sdemanializzazione tacita, dovrebbe al
oggetto
principio di integrazione postuma. Con la
Partendo
contrario attuarsi la sdemanializzazione
desumibile, oltre che dai principi generali
conseguenza, in caso di valutazione di
demanialità risulta essere una qualità
espressa,
specifico
contenuti nel codice civile, anche dalle
incidenza negativa, di dover agire in
intrinseca
bene,
provvedimento, avente in questo caso
specifiche norme dettate dal codice della
autotutela
o
corrispondente ad una situazione di fatto e
carattere costitutivo e non già meramente
navigazione, ivi comprese le disposizioni
quantomeno per la revoca, del nulla-osta
non già di diritto(cfr. sul punto, ex multis,
dichiarativo, da rilasciarsi a cura della
di cui agli artt. 54 (Occupazioni e
originariamente assentito.
Cass.pen.
competente autorità amministrativa. In
innovazioni abusive”), 55 (“Nuove opere
circostanza risulta idonea determinare, in
particolare,
Parco
in prossimità del demanio marittimo”) e
2.3 I beni demaniali del Parco
favore dello Stato, l’acquisizione del bene
Nazionale del Circeo, si rinvengono tre
1161 ss. (“Abusiva occupazione di spazio
All’interno del Parco Nazionale del
a
tipologie
demaniale”)
Circeo, già individuabile ex se, al pari
prevalente
di
segnatamente: la spiaggia, il lido del
Dispone al comma 1 l’art.822 c.c.
delle Zone Umide e della fauna selvatica
compravendita posti in essere dai privati,
mare, i bacini di acqua salmastra con le
(Demanio pubblico) che “appartengono
che lo popola, quale bene facente parte del
ancorchè precedenti,
avvenuti a titolo
relative pertinenze (es. canali utilizzabili
allo Stato e fanno parte del demanio
patrimonio indisponibile dello Stato, si
derivativo. Come è noto, infatti, il
per uso pubblico marittimo), le lagune,
pubblico, il lido del mare, la spiaggia, le
rinvengono una serie di beni che fanno
conflitto tra l'acquisto a titolo derivativo e
tutte facenti parte del demanio marittimo
rade, i porti, i fiumi, i torrenti, i laghi e le
fosse
foriera di danno per i
chiesta
per
annullamento,
dalla sfera
demaniali
titolo
sono
verrebbe
dal
ed
III
consentito
presupposto
immanente
n.20124/04
originario,
su
inalienabili,
per
eventuali
che
al
cit.),
gli
la
tale
effetti
atti
questa,
per
i
motivi
mediante
all’interno
di
beni
sin
uno
del
demaniali,
e
all’ASFD,
di
una
del
sono
passate
disciplina
medesimo
al
propria,
codice.
altre acque definite pubbliche dalle leggi
con il mare attraverso una serie di canali
in materia, le opere destinate alla difesa
che assicurano il ricambio idrico.
nazionale”. A sua volta, l’art.28 lett.b)
Tutte queste aree, a loro volta, sono state
c.n. prevede che facciano parte del
individuate sia come ZPS che come SIC ai
demanio marittimo “le lagune, le foci dei
sensi delle succitate Direttive Uccelli e
fiumi che sboccano in mare, i bacini di
Habitat, con le rilevanti conseguenze, sia
acqua salsa o salmastra che almeno
sotto il profilo della vincolistica gravante
durante una parte dell' anno comunicano
sugli stessi che, a cascata, delle connesse
liberamente col mare”. Come si vede, sia
procedure autorizzative,
la fascia costiera sabbiosa che si estende,
precedentemente illustrate.
in lunghezza, per circa 22 km, partendo
dalla scogliera calcarea del promontorio
del Circeo sino a Capo Portiere e che
costituisce la duna litoranea che le Zone
Umide del Parco si annoverano tra i beni
demaniali presenti nel Parco.
Quanto a queste ultime - prescindendo in
questa sede dalle controversie giudiziarie
ancora in corso afferenti la proprietà del
Lago di Paola - le Zone Umide del Parco
si identificano nei quattro laghi costieri di
Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano,
ossia quello che resta delle antiche "paludi
pontine" e sono piccoli bacini d’acqua
salmastra, ideale rifugio per molte specie
di uccelli acquatici.
Si tratta, pertanto,
più che di laghi veri e propri, di stagni
costieri, con acque poco profonde (in
media circa due metri) che comunicano
che si sono