2 Cap 2 DDPP appr CD 23/02/09
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2 Cap 2 DDPP appr CD 23/02/09
2. 1.1 La legge istitutiva del Parco edilizia tesa alla costruzione ovvero alla cui agli artt. 29 della legge 27.10.66 n.910 Nazionale del Circeo ricostruzione organismo e 25 del DM 20.6.67, e dall’altro, della Quanto al regime dei divieti, la legge edilizio dovessero ottenere la preventiva circostanza che l’ASFD, sin dalla sua n.285/34 disegnava una disciplina che autorizzazione Analoghe istituzione, avesse sempre perseguito un sotto molti aspetti è stata recepita, quasi prescrizioni erano inoltre state imposte per programma conservativo delle foreste sessanta anni dopo, nella legge quadro quanto concerneva l’esercizio delle cave, demaniali, anche di nuova acquisizione e Per aiutare la lettura e la comprensione del sulle aree naturali protette 6 dicembre dell’attività di pascolo e i tagli boschivi. formazione, documento opportuno 1991 n.394, i cui contenuti, specie in delineare, in via preliminare, la natura ed relazione ai profili afferenti il regime che 2.1.2 I successivi decreti ministeriali della legge 23 dicembre 1923 n.3267 a il regime dei vincoli attualmente gravanti governa gli atti autorizzatori e concessori Inoltre, la legge istitutiva del Parco, fini generali di protezione della natura - sul territorio del Parco Nazionale del da un lato e gli strumenti di pianificazione all’art.4 prevedeva espressamente che, per vennero individuati, Circeo, istituito ai sensi della legge 25 dall’altro, si illustreranno a breve. Sia la i fini delineati all’art.1, con decreto del foreste demaniali, tre territori, segnalati gennaio 1934 n.285 “allo scopo di legge relativo Capo dello Stato, fosse possibile estendere negli elenchi dei biotopi meritevoli di tutelare e migliorare la flora e la fauna e Regolamento di Attuazione, prevedevano il perimetro del Parco Nazionale ai terreni conservazione e protezione, da destinare di conservare le speciali formazioni infatti fosse limitrofi. Di tal che, prima con DPR 2 a geologiche, preventivamente intervenuta luglio 1975 e, successivamente, con DPR segnatamente: la Riserva Rovine di Circe, paesaggio e di promuovere lo sviluppo del l’autorizzazione dell’Azienda di Stato per 23 gennaio 1979, il territorio del Parco la Riserva Lestra della Coscia e la Riserva turismo, il territorio compreso entro i le Foreste Demaniali, fossero vietate una venne esteso, rispettivamente, ai laghi di Piscina della Gattuccia in Provincia di confini carta serie di condotte, quali la manomissione Fogliano, Monaci e Caprolace, alle rive e Latina. Cui, con DM 22 febbraio 1975, si «Parco delle bellezze naturali ed archeologiche, ai terreni interposti tra i laghi, nonché sarebbe aggiunta anche la Riserva naturale delle delle all’Isola di Zannone - compresi gli scogli Piscina della Bagnature.Il procedimento di formazioni geologiche, il taglio dei e gli isolotti circostanti entro 200 metri ampliamento del territorio del Parco Attuativo RD 7 marzo 1935 n.1324, e che boschi, caccia, dalla riva - considerata complementare, Nazionale, si sarebbe concluso con il DM affidava tecnico- l’introduzione di armi ed altri strumenti sotto il profilo morfologico e naturalistico, 15 dicembre 1977 che - considerati i amministrativa del Parco Nazionale del atti alla caccia, la raccolta di specie rispetto al territorio del Parco stesso. succitati decreti ministeriali del 1971 e del Circeo all’Azienda di Stato per le Foreste vegetali, la pesca, l’apertura di cave. Successivamente, con DM 26 luglio 1971 1975, unitamente alla circostanza Demaniali (ASFD) (cfr. art.2). Al contempo, l’art.3 del Regolamento, - avuto conto, da un lato, delle norme e l’UNESCO, con provvedimento del 1° disponeva che i Comuni, gli Enti e delle direttive in materia di protezione marzo naturalmente della demaniale 2.0 Il regime dei vincoli e le procedure autorizzative (Avv. Valentina Stefutti) 2.1 I vincoli imposti dalla normativa nazionale in nonché indicati topografica, Nazionale nonché esame, è del del la le è bellezze nell'annessa dichiarato Circeo»” relativo (cfr. del art.1) Regolamento gestione istitutiva che, che laddove formazioni non geologiche, l’esercizio anche il della i privati che intendessero porre in essere attività di qualsiasi dell’ASFD. interpretando in senso amplissimo il disposto di cui all’art.116 natura, ed in particolare dell’esistenza di biotopi da conservare, di Riserva nell’ambito delle naturale 1977, del integrali, e che aveva inserito la foresta Circeo nella “Rete Internazionale delle Riserve Biosfera”, costituita dalle zone rappresentative dei Circeo, identificano una serie di ambienti Per vincolo idrogeologico, disciplinato l'azione dell'uomo, rispettando allo stesso principali tipi di ecosistemi mondiali allo anche molto diversi tra di loro, con acqua dagli artt.1-6 del RDL testè citato, si tempo i valori paesaggistici dell’ambiente. scopo di proteggere la natura e di dolce, salmastra o salata, quali laghi, intende “l’assoggettamento a determinati Alla Legge Forestale si accompagna il promuovere fiumi, stagni, paludi, saline, torbiere, controlli del territorio, allo scopo di relativo Regolamento di esecuzione RD decretò che tutta la foresta demaniale del lagune valore limitare l’uso dei “terreni di qualsiasi 16 maggio 1926 n.1126 (cd. Regolamento Circeo naturalistico in forza della loro ricchezza natura e destinazione che, per effetto di Forestale).Le altre biologica. determinate autorizzatorie in materia la fosse ricerca costituita scientifica in - “riserva naturale”, per la superficie non dichiarata ecc., di eccezionale già tale nei precedenti decreti. Di tal che, forme di utilizzazione, competenze possono con danno pubblico subire idrogeologico, ai denudazioni, perdere stabilità o turbare il 3267/1923, forestale di sensi vincolo del R.D. la Foresta Demaniale del Circeo, per una 2.1.3. superficie complessiva di 3260 ettari, idrogeologico regime delle acque”. Il Regio Decreto Regionale 28 ottobre 2002 n.39 ("Norme veniva della Al contempo, ampie zone del territorio Legge testè citato norma, ai seguenti in materia di gestione delle risorse Biosfera”, ed inserita, per gli effetti, nella ricompreso all’interno del perimetro del artt.17-23 disciplina forestali"), vengono svolte, su delega della “Rete Internazionale delle Riserve della Parco Nazionale del Circeo risultavano, e forestale, che Biosfera”. Successivamente, con DM 16 risultano tutt’oggi, all’utilizzazione dei boschi in forza della gennaio 1978 il complesso delle Zone idrogeologico. Umide del Parco venne dichiarato quale opportuno specificare come il R.D.L. principale del Vincolo Idrogeologico è 2.1.4 – La legge quadro sulle aree naturali sito da tutelare ai sensi della Convenzione 30.12.1923 n. 3267 (cd. Legge Forestale) , quello di preservare l'ambiente fisico e protette 6 dicembre 1991 n.394 di Ramsar. Trattasi, come noto, di una tutt’ora titolo: quindi di garantire che tutti gli interventi In un contesto in cui, come si è visto, in Convenzione ratificata e resa esecutiva "Riordinamento e riforma in materia di che vanno ad interagire con il territorio ragione dell’eccezionale importanza sotto dall'Italia da oltre trenta anni, con il DPR boschi e terreni montani" sottoponga a non compromettano la stabilità dello il profilo naturalistico ed ambientale, 13 marzo 1976, n. 448. In particolare, il “vincolo per scopi idrogeologici i terreni stesso, né inneschino fenomeni erosivi, sull’area del Parco Nazionale del Circeo comma 1 dell’art. 4 della predetta di qualsiasi natura e destinazione che, per ecc., con possibilità di danno pubblico, insistevano una molteplicità di vincoli Convenzione prevede che ciascuna Parte effetto specialmente assai pregnanti, veniva varata la legge Contraente favorisca la conservazione contrastanti con le norme di cui agli artt. montane. quadro sulle aree naturali protette 6 delle zone umide e degli uccelli acquatici 7, 8 e 9 (articoli che riguardano Come si vede, pertanto, il Vincolo dicembre 1991 n.394, di cui, dopo una creandovi dissodamenti, cambiamenti di coltura ed Idrogeologico in generale non preclude la breve assicurandone una adeguata protezione. esercizio del pascolo), possono con danno possibilità di intervenire sul territorio, ma andranno Ebbene, le Zone umide di importanza pubblico subire denudazioni, perdere la segue piuttosto l'integrazione dell'opera fondamentali, internazionale, presenti, come si è visto, stabilità o turbare il regime delle acque”. con il territorio. Un territorio che deve pianificazione delle aree naturali protette e rimanere integro e fruibile anche dopo ne definiscono i contenuti. dichiarata delle “Riserva riserve naturali ed all’interno del perimetro del Parco del – l’imposizione in di del vincolo gravate da vincolo Su questo punto, è vigore, forme di dal utilizzazione loro speciale il impone ubicazione. nelle aree cd. vincolo limitazioni Lo Regione e Lazio, della dall'Ufficio Legge Vincolo Idrogeologico della Provincia di Latina. scopo collinari e premessa di ordine ricordati che generale, alcuni informano passi la “aree naturali da aree terrestri, fluviali, succitato DPR 13 marzo 1976 n.448, cui mente dei quali “sono vietati… qualsiasi Come noto, con il varo della legge quadro, lacuali o marine che contengono uno o più si è accennato poc’anzi. Fatta questa breve mutamento dell'utilizzazione dei terreni per la prima volta il Legislatore ha inteso ecosistemi intatti o anche parzialmente ma doverosa premessa di ordine generale, con disciplinare in modo organico la materia alterati da interventi antropici, una o più è opportuno tracciare qualche breve cenno agricola e quant'altro possa incidere sulla delle aree naturali protette, dettando formazioni geologiche, in merito agli strumenti che governano la morfologia del territorio, sugli equilibri principi fondamentali per l’istituzione e la geomorfologiche, biologiche, di rilievo gestione del territorio e l’esercizio delle ecologici, idraulici ed idrogeotermici e gestione delle stesse, “al fine di garantire internazionale o nazionale per valori attività consentite all’interno del Parco, sulle finalità istitutive dell'area protetta. e promuovere, in forma coordinata, la naturalistici, scientifici, estetici, culturali, sia In caso di necessità ed urgenza, il conservazione e la valorizzazione del educativi e ricreativi tali da richiedere all’approvazione del Piano del Parco, che Ministro patrimonio naturale del Paese”. (cfr. art.1) l'intervento dello Stato ai fini della loro in quella successiva. Va preliminarmente provvedimento Le finalità perseguite dalla legge quadro, conservazione per le generazioni presenti osservato che, come più volte chiarito dal Consulta, può consentire deroghe alle in precetti e future”. Come si vede, in disparte la Supremo Consesso Amministrativo (cfr. misure di salvaguardia in questione, costituzionali di cui agli artt.9 e 32 della circostanza che il Parco Nazionale del ex multis, CdS VI – 16.11.04 n.7472) la prescrivendo le modalità di attuazione di Costituzione, sono molteplici, e spaziano Circeo si annovera tra i cd. parchi storici, ragione delimitazione lavori ed opere idonei a salvaguardare dalla conservazione delle specie vegetali istituiti quasi settanta anni prima rispetto dell’area protetta risiede nell’esigenza di l'integrità dei luoghi e dell'ambiente ed animali o delle singolarità geologiche, al varo della legge quadro, protezione e naturale… 4. Dall'istituzione della singola alla applicazione di metodi di gestione o delle sue caratteristiche naturalistiche, dell’ecosistema, con la conseguenza che è area protetta sino all'approvazione del di nonché, emergenze necessario che ogni attività umana di relativo regolamento operano i divieti e le realizzazione la massima integrazione tra presenti sul suo territorio, non vi è dubbio trasformazione dell’ambiente all’interno procedure per eventuali deroghe di cui uomo ed ambiente naturale, anche che l’area protetta in questione rivesta di un’area protetta, vada valutata in all'articolo 11”. Al contempo, a norma attraverso la difesa e la ricostruzione degli tutte le caratteristiche normativamente relazione alla primaria esigenza di tutelare dell'art. 11, 3° comma, della legge equilibri idraulici e idrogeologici. richieste per essere classificata tra i parchi l’interesse naturalistico, da intendersi 6.12.1991, n. 394, nei parchi sono vietate Il successivo art.2 della legge quadro nazionali anche ai sensi della legge preminente su qualsiasi indirizzo di "le attività e le opere che possono suddivide le aree naturali protette in n.394/91. politica compromettere parchi nazionali, parchi regionali, riserve considerare che l’art.2 comma 5 della diverso tipo. Passando ad un rapido paesaggio e degli ambienti naturali, naturali statali e regionali, aree marine legge quadro prevede espressamente che scrutinio delle disposizioni che vengono tutelati con particolare riguardo alla protette, altre aree protette. vengano resi efficaci i tipi di protezione precipuamente in essere nel caso di flora ed alla fauna protette e ai rispettivi Per quanto concerne precipuamente i previsti dalle Convenzioni internazionali, specie, si veda, in primo luogo, quanto habitat." La violazione dell'art. 13 viene a parchi nazionali, il legislatore del 1991 ha con alla disposto ai commi 3 e 4 dell’art.6 della sua volta sanzionata penalmente dal previsto che questi si identifichino in Convenzione di al legge quadro (Misure di salvaguardia), a successivo art. 30. Tale previsione, diretta restauro attuazione ambientali dei idonei a fisiche, soprattutto, E questo particolare delle in ragione senza neppure riferimento Ramsar, di cui nella fase d’essere precedente della integrale economica del o rispetto territorio ambientale di destinazione diversa da quella dell'ambiente, motivato, la sentita salvaguardia con la del in buona sostanza, è programmaticamente accennava poc’anzi, fino all'approvazione formato dai Presidenti delle Regioni e riferimento alle varie aree o parti del intesa alla inibizione (di là dal tassativo del regolamento del Parco), ne impone delle Province, dai sindaci dei Comuni e piano; c) sistemi di accessibilità veicolare ma un’esegesi esattamente aderente al dato dai Presidenti delle Comunità Montane e pedonale con particolare riguardo ai comportamenti pregiudizialmente vietati) testuale. dei territori in cui sono ricomprese le aree percorsi, accessi e strutture riservati ai di “attività ed opere” che, in concreto, Un’ulteriore del Parco. Il parere della Comunità del disabili, ai portatori di handicap e agli possano sul sicuramente quella di cui all’art.9 comma Parco obbligatoriamente anziani; d) sistemi di attrezzature e servizi paesaggio e sull’ambiente tutelati. Ne 1 della legge quadro, che prevede che acquisito sul regolamento, sul piano, sullo per la gestione e la funzione sociale del discende che, mentre sono vietate già in l’Ente non statuto e sulle altre questioni a richiesta di parco, musei, centri di visite, uffici astratto ed indipendentemente da ogni economico con personalità giuridica di un terzo dei componenti del Consiglio informativi, aree di campeggio, attività apprezzamento circa la loro pericolosità, diritto Direttivo. attività agro-turistiche; e) indirizzi e criteri per gli le attività espressamente elencate, ogni amministrativa e legale all’interno del consentite all’interno del territorio del interventi sulla flora, sulla fauna e altra attività ed ogni altra opera sarà Parco al fine di valorizzare il legame tra Parco, trova la propria disciplina nello sull'ambiente naturale in genere. inibita solo all’esito di uno specifico ed l’ente stesso e l’area protetta che è strumento del Regolamento, normato dal Al individualizzato giudizio di compatibilità, deputato a gestire. successivo art.11, adottato dall’Ente Parco partecipazione, l’art.12 prevede che, una trasfuso della misura autorizzatoria di Come si vede, “l’Ente Parco non anche contestualmente all’approvazione volta adottato, il piano sia depositato per competenza dell’Ente Parco. Dal quadro costituisce ed del Piano del Parco (cfr. art.12) che quaranta giorni presso normativo di riferimento, si desume amministrata corpo costituisce lo strumento tipico, disegnato Comuni, delle Comunità Montane e delle quindi di estraneo alla realtà locale, e funzionale dal Legislatore, per assicurare la tutela dei Regioni interessate, in modo che chiunque il all’imposizione di vincoli meramente valori naturali ed ambientali. Pertanto, possa prenderne visione, estrarne copia e territorio del parco nazionale, un doppio e conservativi”, ma costituisce piuttosto un attraverso il Piano del Parco, l’Ente formulare le proprie osservazioni entro i concorrente meccanismo di divieto, che “soggetto garante della conservazione provvede alla tutela dei valori naturali ed successivi quaranta giorni. Il piano, dopo inibisce non solo tutte le attività nominate degli ambienti naturali, e attributario del ambientali, storici, culturali antropologici la deliberazione del Consiglio e la fase di (in quanto il loro oggetto risulta essere ruolo di programmatore ed attuatore di e tradizionali allo stesso affidata. In raccolta intrinsecamente dannoso), ma anche tutte iniziative culturale, particolare, il Piano deve disciplinare i successivamente quelle innominate che possono avere economica e sociale delle popolazioni seguenti contenuti: a) organizzazione d’intesa con la Regione territorialmente effetti di danneggiamento e/o di disturbo residenti”. (cfr. CdS – V – 20.6.97 n.954) generale del territorio e sua articolazione interessata. della flora e della fauna. Del resto, il Non a caso, l’art.10 della legge quadro, in aree o parti caratterizzate da forme statuisce, da ultimo – fermo restando il carattere normativa prevede che accanto all’Ente Parco venga differenziate di uso, godimento e tutela; b) disposto dell’art.145 comma 3 del Dlgs introdotta dalle misure di salvaguardia costituita la Comunità del Parco, organo vincoli, destinazioni di uso pubblico o 22 gennaio 2004 n. 42 s.m.i. (destinata a rimanere in vigore, come si consultivo privato e norme di attuazione relative con piano abbia effetto di dichiarazione di non esaustivo “catalogo” negativamente che salvaguardia” l'art. 6 preveda provvisorio incidere “Misure per della tutto di norma Parco, da ente pubblico, una scrutinare pubblico abbia struttura dall’altro, per e la crescita propositivo è sede calata un dell’Ente, deve essere L’esercizio delle fine di delle Il garantire la massima le sedi dei osservazioni, approvato comma 7 viene dall’Ente, dell’art.12, - che il interesse pubblico generale, urgenza ed statuendo che il Regolamento del Parco Decorso inutilmente tale termine il nulla 2005. Invero, come ha avuto modo di indifferibilità per gli interventi in esso stabilisce eventuali deroghe ai divieti di osta si intende rilasciato”. chiarire, rectius, ribadire, previsti, andando a sostituire ad ogni cui al comma 3, ed addivenendo, per gli Va osservato Sezione della Corte di Cassazione Penale, livello i piani paesistici , i piani territoriali effetti, ad una sorta di modulazione del come ai sensi dell’art.13 della legge 6 nella recentissima pronuncia 5 aprile 2007 o urbanistici e ogni altro strumento di vincolo, naturalmente nel rispetto dei dicembre 1991 n.394, il “rilascio di il n.14183, la regola di cui all’art.13 deve pianificazione. principi generali posti dalla legge quadro, rilascio di concessioni o autorizzazioni ritenersi perentoria ad incondizionata. Del Dal quadro normativo suesposto, si evince ai quali devono conformarsi i regolamenti relative ad interventi, impianti ed opere resto, ha ancora chiarito dal Corte di come il, Legislatore del 1991, quanto agli per la disciplina delle aree protette. all'interno del parco è sottoposto al Cassazione nella pronuncia testè citata, strumenti di tutela e gestione del territorio, Coerentemente con i principi suesposti, preventivo nulla-osta dell'Ente parco" e “una abbia previsto un sistema sostanzialmente l’art.12 della legge quadro prevede che il detto nullaosta "verifica la conformità tra introdurrebbe, bifasico. Infatti, le misure di salvaguardia Piano del Parco suddivida il territorio in le del costituzionalità alla obbligatorietà di una sono naturaliter destinate ad operare solo quattro zone, proprio in base al diverso regolamento e l'intervento". La violazione legge penale eventualmente circoscritta fino all’istituzione della singole aree grado di protezione (che in regime di dell'art. 13 viene a sua volta sanzionata (con protette, laddove: a) “dall'istituzione della salvaguardia contrario penalmente dal successivo art. 30. uniforme nel tempo e nel territorio) ai soli singola area protetta sino all'approvazione indifferenziato), Zone A Quanto precede conduce pertanto, sia sul parchi retti dalle amministrazioni più del relativo regolamento operano i divieti (Riserva Integrale), Zone B (Riserva piano logico che su quello strettamente diligenti nell'ottemperare alle disposizioni e le procedure per eventuali deroghe di cui Generale Orientata) , Zona C (Area di normativo, a ritenere affatto errata la tesi, della legge n. 394 del 1991 e non all'articolo 11” (art. 6, 4° comma) e b) protezione) che pure verso la metà degli Anni operante nei territori di tutti gli altri, che dopo l’approvazione del regolamento, sarà economica e sociale). Novanta aveva trovato un certo credito, a rimarrebbero affidata quanto Merita spendere ora qualche breve cenno mente della quale l’obbligatorietà della iniziativa individuale ed estemporanea di beninteso conforme a legge e alle in merito al disposto del successivo art.13 preventiva acquisizione del nulla-osta di privati ed enti locali. Del resto, al specifiche previsioni dell’art. 11 cit.) la della legge quadro, che al comma 1 cui all’art.13 sarebbe scattata solo in riguardo, che la Corte Costituzionale ha selezione delle opere realizzabili o meno prevede che “il rilascio di concessioni o epoca sempre affermato e ribadito il principio all’interno dell’area protetta. autorizzazioni interventi, strumenti di pianificazione, da parte dell'unitarietà Come si vede, laddove l’art.11 comma 3 impianti ed opere all'interno del parco è dell’Ente Parco, o quanto meno, per (espressamente contenuto nel D.P.R. n. contiene l’iniziale affermazione di una sottoposto osta quanto riguarda il Parco del Circeo, in 616 del 1977, art. 83, comma 2) rivolto, serie di divieti, tassativamente operanti in dell'Ente parco. Il nulla osta verifica la epoca successiva alla sua istituzione, da un lato, ad assicurare allo Stato poteri vigenza del regime di salvaguardia, il conformità tra le disposizioni del piano e avvenuta ai sensi dell’art.12 della legge 31 idonei successivo comma 4 ridimensiona la del regolamento e l'intervento ed è reso luglio 2002 n.179 (“Disposizioni in struttura e di funzionamento e, dall'altro, portata entro sessanta giorni dalla richiesta. materia ambientale”), con DPR 4 aprile a precludere alle Regioni di porre una a del quest’ultimo precedente (in comma 3, risulta e al al prevedendo Zone relative D (Promozione ad preventivo nulla infatti preliminarmente disposizioni successiva del piano all’adozione e degli diversa un applicazione a interpretazione limite della lasciati dei la Terza di norma alla parchi garantirne dubbia non variabile nazionali l'unitarietà di a istituzionalmente assolvono gli enti parco. all’amministrazione alla definitivamente approvati alla data di pregiudicare siffatta unitarietà anche di Da ciò consegue che la condizione di cui gestione del parco. E’ quanto accade nel entrata in vigore del presente decreto; gestione. Tale unitarietà di disciplina sopra deve ritenersi valida per i parchi caso del Parco nazionale del Circeo, che c) i nuovi interventi consentiti dalle deve riguardare tutti i parchi nazionali, da istituire, mentre per quelli già esistenti preesiste alla legge n. 394/1991 e che ha norme di tutela paesistica, di cui alle sia già esistenti sia di futura istituzione, continuano a valere le norme e gli tutti i requisiti per costituire un’area norme tecniche di attuazione previste dai non avendo il legislatore consentito una strumenti già adottati che conservano naturale protetta ai sensi di tale legge; Piani territoriali paesistici Ambito 10 diversità di regime tra di essi in quanto, validità fino inoltre tale Parco era gestito, prima della «Latina», pur se formati in tempi diversi, sono all’approvazione degli atti contemplati istituzione dell’Ente, da un apposito Ceprano, comunque sorretti medesimo dagli artt.11 e 12 citati”. (cfr. da ultimo, apparato amministrativo autonomo (ai «Cassino, Gaeta, Ponza», approvati dalla interesse e da identiche finalità (cfr. Corte proprio in relazione ai cd. parchi storici, sensi dell’art. 2 della legge istitutiva, legge regionale 6 luglio 1998, n. 24, Cost., sentenze n. 1029 del 1988 e n. 223 TAR Abruzzo – AQ – 24 maggio 2006 l’Azienda Foreste ovvero, a decorrere dalla data della sua del 1984)”. Alle medesime conclusioni, ed n.374). specificamente Demaniali) sicché nessun ostacolo vi era approvazione, dalla normativa del Piano in principio considerato, va infatti considerato che il all’immediata applicazione dell’art. 13 territoriale paesistico regionale di cui suesposti, era addivenuta in più occasioni Parco Nazionale del Circeo esista sin dal citato al Parco Nazionale del Circeo”. all'art. 21 della legge regionale 6 luglio anche la giurisprudenza amministrativa, 1934 e che alla sua gestione fosse Quanto ai dubbi interpretativi sorti a 1998 n.24”. Sotto questo profilo, va che, sul punto, aveva avuto modo di preposta l’Azienda di Stato per le Foreste seguito della pubblicazione del DPR 4 precisato che, lungi dal poter ritenere le significare come “il nulla osta previsto Demaniali (ASFD). Entrata in vigore la aprile 2005, istitutivo dell’Ente Parco, due norme sovrapponibili, ed applicabili, dall’art.13 della legge citata non può legge quadro, ha chiarito, con esemplare controversa per gli effetti, solo in base all’ambito infatti ritenersi condizionato per i parchi chiarezza il Consiglio di Stato nella dell’art.4 decreto temporale nel quale gli interventi siano già esistenti, com’è nel caso di quello che sentenza n.4163/04 come “la previsione presidenziale, contenente la “Disciplina di stati posti in essere (vale a dire in epoca ricorre, all’approvazione del nuovo piano che subordina gli interventi all’interno dei tutela del Parco Nazionale del Circeo” che precedente del parco e del nuovo regolamento, nel parchi al nulla osta dell’Ente Parco, prevede ad all’entrata in vigore del DPR istitutivo senso che ove detti strumenti manchino si doveva essere ritenuta di immediata autorizzazione dell’Ente: a) i nuovi dell’Ente), l’art.13 della legge quadro possa prescindere dal nulla osta. Una applicazione laddove esistessero già aree strumenti urbanistici generali, i nuovi reca, e continua a recare, portata ben più simile soluzione appare abnorme in naturali protette delimitate. Ove non piani non ampia rispetto a quella dell’art.4 citato, quanto sarebbe in contrasto con la esistesse formalmente un Ente parco, ma definitivamente approvati alla data di riferendosi, indistintamente, come si è “voluntas legis” quale emerge da una comunque vi fosse un’amministrazione entrata in vigore del presente decreto; visto, a tutti gli interventi, le opere e gli lettura sistematica della L.394/1991 che preposta alla gestione del parco già b) le eventuali varianti, totali o parziali, impianti da realizzarsi all’interno del ha inteso valorizzare e non attenuare la istituito, ogni riferimento all’Ente parco agli perimetro delle aree protette, e non già funzione di salvaguardia ambientale che doveva vigenti, ed i relativi piani attuativi, non disciplina piena comunque coerenza da idonea un con i –come Nel detto- caso intendersi fatto di di è preposta Stato delle risultata l’applicazione dell’Allegato che siano settore strumenti al sottoposti e urbanistici quelli generali Ambito Fondi», o 13 «Terracina, e Ambito 14 successiva rispetto unicamente all’attività edilizia in senso indubbio che il Legislatore del 2005 abbia Cassazione, nelle aree protette, per quanto soprattutto a seguito dell’approvazione del stretto. inteso riguarda DPR 4 aprile 2005, istitutivo dell’Ente Da ultimo, in merito al precetto di cui al immediata applicazione, l’istituto del legislatore abbia previsto non già un Parco, primo comma dell’art.13 vanno fatte due silenzio assenso, al comma 4 dell’art.20 duplice, bensì un triplice controllo: del territorialmente ulteriori importanti precisazioni. La prima ha tuttavia configurato un’ipotesi, speciale responsabile sollevato una serie di dubbi in ordine alla riguarda la competenza al rilascio del e residuale, di silenzio-rifiuto, che si rende comunale, al quale è demandato il rilascio sussistenza provvedimento che, dopo l’entrata in applicabile, qui del titolo abilitativo edilizio (ai sensi del all’interno del centro urbano di Sabaudia, vigore del D.lgs. 30 marzo 2001 n.165 - strettamente interessano, agli atti e ai TU DPR n. 380 del 2001); dell'autorità nonché, che i procedimenti riguardanti l’ambiente e il regionale o di quella delegata al rilascio territorio, anche nel Comune di San Felice principio, introdotto prima dal D.lgs 3 patrimonio paesaggistico (cfr. sul punto, dell'autorizzazione paesaggistica (ai sensi Circeo febbraio 1993 n.29 e successivamente, dal TAR Lazio 13.11.07 n.13241). del D.Lgs. n. 42 del 2004); dell'autorità pacificamente ricompresi all’interno del del parco (ai sensi della L. n. 394 del perimetro del Parco Nazionale del Circeo 1991) (si vedano, tra le decisioni più sin dalla sua istituzione, anche alla luce di ha ulteriormente accentuato D.lgs 31 marzo 1998 n.80, generalizzare, per i rendendolo profili che di della l’attività edificatoria, dell'ufficio il tecnico le Amministrazioni del comunali interessate vincolo hanno paesaggistico per una minima porzione di pur essendo gli stessi separazione tra atti di indirizzo politico 2.1.5 (che spettano al Presidente e al Consiglio paesaggistico recenti, Cass., Sez. III 15.12.2003, n. quanto Direttivo) e atti gestionali - risulta essere Come noto, i Parchi nazionali, sin dal varo 47706; 20.6.2003, n. 26863; 12.5.2003, n. dell’Ente Parco, con cui si è addivenuti di competenza esclusiva del Direttore della cd Legge Galasso nel lontano 1985, 20738; 11.1.2000, n. 83; 13.10.1998, n. alla perimetrazione definitiva dell’area dell’Ente. si annoverano tra le aree vincolate ex lege 12917. Nello stesso senso Cons. Stato, IV naturale protetta. Peraltro, la circostanza La seconda, l’applicabilità dell’istituto del sotto il profilo paesaggistico. , 28.2.2005, n. 714). Vedasi, su tutte, la che il conglomerato urbano di Sabaudia, silenzio-rifiuto ai procedimenti aventi ad L’art.142 del D.lgs 22 gennaio 2004 n.42 seguente, nonché oggetto, tra gli altri, l’ambiente ed il s.m.i. , in piena continuità normativa col realizzazione di interventi ed opere nelle Comune di San Felice Circeo interessata patrimonio paesaggistico, tra cui rientra il disposto di cui all’art. 1 comma 1 della aree protette deve essere sottoposta al alla problematica di cui in oggetto, nulla-osta di cui all’art.13 comma 1 della legge 8 agosto 1985 n.431 e dell’art.146 preventivo autonomi risultassero individuati come ricadenti nel legge quadro, in cui il tacito silenzio comma 1 del D.lgs. 29 ottobre 1999 provvedimenti: il permesso di costruire, perimetro del Parco, era altresì confermata decorsi 60 giorni dalla presentazione n.490, assoggetta al vincolo una serie di l’autorizzazione paesaggistica e il nulla- dagli dell’istanza di nulla-osta equivale ad aree, le cd. aree tutelate per legge, tra cui osta del parco; e ciò in ragione vigenti, accoglimento dell’istanza, deve intendersi si annoverano, tra i numerosi beni oggetto dell’autonomia dei profili paesaggistici ed Regolatore tacitamente abrogato dall’art.20 comma 4 di tutela, le Zone Umide e i parchi ambientali da quelli urbanistici”. (Cass. correlata strumentazione attuativa. Ciò della legge 7 agosto 1990 n.241, come nazionali e regionali, ivi comprese le aree pen. III 29.1.08 n.4522). La norma, del premesso, va considerato che modificata dalla legge 14 maggio 2005 di protezione esterna. Il che spiega perché, resto, è chiara, e non dovrebbe prestarsi a Territoriale Paesistico varato con Lr 6 n.80. Va infatti considerato che se è come chiarito numerosissime volte dalla difformi luglio 1998 n.24, che ai sensi dell’art.1 – Beni ambientali e vincolo recentissima, rilascio di massima: tre interpretazioni. “la Tuttavia, normato la porzione strumenti e dal DPR territoriale urbanistici segnatamente Generale istitutivo del comunali dal Piano nonché dalla il Piano comma 5 più volte citato DPR 4 aprile nuova area, ma senza ricomprendervi il data del 6 settembre 1985 risultavano profondamente incise da almeno due 2005, nucleo urbano di Sabaudia. essere strumenti ordini di considerazioni. E questo persino redazione del Piano del Parco e del Quanto sopra negli anni scorsi ha indotto urbanistici come zone A e B, quali sono a voler prescindere dalla circostanza, a dir Regolamento, di i Comuni, con particolare riferimento a oggettivamente le aree di cui si discuteva, poco rilevante nel caso di specie, che il salvaguardia di cui all’art.6 della legge quello di Sabaudia, a ritenere che, pur si poteva ragionevolmente concludere nel Codice Urbani avesse individuato due quadro, citato in premessa, per quanto essendo il centro urbano pacificamente senso della non sussistenza del vincolo e macrocategorie di beni da sottoporre a concerne il centro urbano di Sabaudia, ricompreso nel perimetro non solo di più in generale, nel senso della sola tutela, quelli tutelati ex lege, su cui si è ricadente – peraltro con le rilevanti un’area protetta, ma addirittura di un vigenza piano riferito poc’anzi, e quelli vincolati in specificazioni che seguiranno infra - nella parco nazionale, pur tuttavia, lo stesso non regolatore nell’area oggetto della presente modo selettivo, tra cui si annoverano Zona L/a del PTP nonché nelle zone A e dovesse ritenersi gravato da vincolo trattazione. anche le aree naturali protette. B del PRG, rimanda alla previsioni del paesaggistico. E questo, come si è visto, sostenuto sino ad oggi soprattutto il Invero, la funzione dei cd. galassini, vigente Piano regolatore, approvato nel sia in forza della circostanza che il vigente Comune di Sabaudia, uno dei principi erroneamente evocati, a parere dell’Ente, 1977 (quindi in epoca ben precedente al PTP, nell’area di cui trattasi, rimandava fondamentali legge a sostegno della tesi delle non sussistenza varo della Legge Galasso), senza, secondo alla previsioni del piano regolatore, sia in Galasso, e successivamente trasfusi prima del vincolo, è sempre notoriamente stata la tesi articolata dai Comuni interessati, forza di quanto previsto dai succitati nel D.lgs 29 ottobre 1999 n.490 e, da quella di sottoporre a tutela paesistica contemplare alcuna misura ulteriore di provvedimenti tutela del territorio. contempo, Ed ancora, quanto alla sussistenza del prospettazioni, costituisce, nelle lo more della strumento delimitate delle In negli previsioni buona del sostanza, introdotti dalla ha amministrativi. Al ultimo, nel testè citato art.142 del Codice zone omogenee, unificando ed integrando sostegno tali Urbani, sarebbe stato quello secondo cui i il sistema dei vincoli puntuali presenti sul ulteriormente vincoli paesaggistici imposti, anche a territorio, e prevedendo che fino al 31 vincolo paesistico nell’area del Parco di sostenuto come, se da un lato era carico dei parchi nazionali, dovevano dicembre 1985 – data in cui, secondo le cui altresì indubitabile che il comma 1 dell’art.142 necessariamente le intenzioni del legislatore, dovevano essere considerare come, da un lato, il DM 20 del Codice Urbani, pienamente vigente previsioni degli strumenti urbanistici, approvati i piani paesistici – fossero luglio 1967 avesse escluso dalla premessa all’epoca DPR derivandone che in alcuni casi, ivi “vietate tutte le modificazioni dell’assetto il nucleo del Comune di Sabaudia, istitutivo del Parco, assoggettava ex lege compreso quello di specie, i predetti del territorio, nonché le opere edilizie e i esclusione trattasi, è necessario si è di dell’approvazione del coordinarsi con dal grafico al vincolo una serie di aree, le cd. aree vincoli venivano ad essere risolutivamente lavori, fatta eccezione per i lavori di al decreto tutelate per legge, tra cui si annoveravano condizionati proprio dall’esistenza degli restauro, ministeriale stesso, mentre dall’altro, il non solo i parchi nazionali e regionali, ma strumenti urbanistici. Tali conclusioni, nonché per quelli che non modificano successivo DM 22 maggio 1985 (cd. persino le aree di protezione esterna, pur tuttavia, a parere dell’Ente Parco, come si l’aspetto esteriore dei luoghi.” Trattavasi, Galassino) avesse esteso il vincolo, tuttavia, stante che il successivo comma 2 vedrà infra, già prima della recente come del resto ha più volte chiarito la individuando in maniera precisa una prevedeva che non fossero comprese tra i novella al D.lgs. 22 gennaio 2004 n.42 giurisprudenza beni elencati al comma 1 le aree che alla s.m.i. provvedimento avente valore costitutivo e planimetrico confermata a allegato , risultavano in ogni caso risanamento conservativo amministrativa, di un non già meramente ricognitivo della territori di protezione esterna ai parchi dicembre nel legge n.285/34 n.d.r.), ai sensi di diverse sussistenza del vincolo, dotato di valenza risultassero assoggettati direttamente al confermare la sentenza 8 luglio 1992 disposizioni legislative”. Né, del resto, autonoma e conseguentemente scevro di vincolo. Del resto, anche nella cd. Legge n.378, resa dal TAR Toscana, ha riferito come ha chiarito, anche su questo punto, il effetti della Galasso, come nel Testo Unico del 1999 che “la deroga introdotta dall’art.1 della Consiglio precedente vincolistica. Ivi compresa, e, da ultimo, nel Codice Urbani, risultava legge n.431/85 – che nel sottoporre al contraddittorietà tra le determinazioni del come è evidente, quella dettata dal DM espressamente contemplata la deroga di vincolo beni piano regolatore e quelle di cui al vincolo del 1967. Il tutto in un contesto in cui, operatività dei vincoli prevista dal comma ambientali, ne ha disposto la non imposto dalla legge quadro e dalla legge oltretutto, 2 dell’art.2, in relazione alle aree A e B applicabilità a talune zone individuate istitutiva del Parco, stante che risulterebbe rappresentato dal Comune di Sabaudia, del negli “facile non tutto il conglomerato urbano di Purtuttavia, proprio in forza della natura intendersi riferita al vincolo paesaggistico determinazioni Sabaudia era stato identificato dal PTP costitutiva e non già ricognitiva del imposto direttamente ex lege su alcune amministrazioni diverse (statale l’una, quale area L/a (Tutela limitata), atteso vincolo apposto dalla Legge Galasso, categorie di beni, e non anche nelle aree locale l’altra), nell’esercizio di poteri che, al contrario, ai sensi dell’art.23 lett.c) dalla cui pubblicazione lo stesso deve vincolate in regime particolare con differenti, rivolti a perseguire interessi delle Norme Tecniche di Attuazione del ritenersi nel apposito provvedimento adottato ai sensi pubblici distinti ed autonomi anche sotto Piano, il centro storico di Sabaudia, conglomerato urbano del Comune di di diverse disposizioni legislative”, che il profilo funzionale”. individuato in rosso nelle cartografie Sabaudia, può considerarsi operativa la nella fattispecie devono evidentemente Sotto altro, ma non meno rilevante allegate, e corrispondente al perimetro testè citata deroga di operatività, stante rivenirsi speciale, profilo, l’Ente Parco ha ritenuto dovesse della Fondazione, era stato individuato che, coerentemente con i principi esposti, destinata a prevalere su quella generale disattendersi, salvo dover concludere nel quale Zona I/c (Tutela integrale), su cui la è ancorchè sopravvenuta, disegnata sia dalla senso della totale illegittimità della norma era pacifico che gravasse una vincolistica, consolidata nel ritenere che questa non legge quadro sulle aree naturali protette 6 e, per gli effetti, della necessità della sua posta evidentemente dal PTP, ben più possa mai valere per aree, quale è quella dicembre 1991 n.394 sia dalla legge disapplicazione, pregnante di quella rinvenibile nelle di istitutiva del parco. quale la succitata disposizione di cui disposizioni del Piano Regolatore, peraltro individuate e delimitate da provvedimenti Ed ancora, ha ulteriormente precisato sul all’art.1 comma 5 del DPR 4 aprile 2005, risalente al lontano 1977 e mai aggiornato amministrativi (cfr. sul punto, CdS – VI – punto il Consiglio di Stato, “tale deroga di istituzione dell’Ente Parco Nazionale alle previsioni del PTP, come pure 31 dicembre 1988 n.1351, CdS – VI – 6 deve intendersi riferita solo alle aree del Circeo andasse interpretata nel senso legislativamente previsto. Ad ogni buon aprile 1987 n.242, CdS – VI – 19 giugno soggette al vincolo generale imposto con della non sussistenza, nel centro urbano di conto, l’Ente Parco ha sin dall’inizio 2001 n. 3241, nonché, da ultimo CdS – II la legge n.431/85, e non anche alle aree Sabaudia, di alcun vincolo ulteriore ritenuto che già ai sensi dell’art.1 lett.f) – 25 giugno 2001 n.1492). Ancor più vincolate in regime particolare, con rispetto a quello imposto dal vigente PRG. della legge 8 agosto 1985 n431, i parchi e chiaramente, del apposito provvedimento (nella fattispecie Tale interpretazione, invero, si sarebbe le riserve nazionali o regionali, nonché i Consiglio di Stato, nella sentenza 3 addirittura di rango primario, vale a dire la infatti posta in ineludibile contrasto, non meramente confermativi contrariamente a quanto piano regolatore sussistente giurisprudenza cui si anche amministrativa discute, la comunale. Sesta specificamente Sezione 1998 n.1658, paesaggistico strumenti nella che diversi urbanistici disciplina – deve di Stato, replicare che poste sussisterebbe si in tratta di essere da la tesi a mente della senza porre, al contempo, più di un dubbio risultano essere pacificamente ricomprese prevalere, ai sensi del successivo art.150, piano regolatore e quelle di cui al vincolo in ordine alla legittimità costituzionale all’interno del perimetro del Parco, si sulle imposto dalla legge quadro e dalla legge della norma, con quanto previsto dalla sostanzierebbe, sia sul piano logico che su urbanistici regionali. istitutiva del Parco, stante che risulterebbe cennate fonti di rango superiore, e, quello la Con la conseguenza che in forza di tale “facile segnatamente, dal combinato disposto sussistenza del vincolo imposto dalla prevalenza, nel rilascio dei provvedimenti determinazioni degli artt. 134 ss. e 142 del D.lgs 22 legge quadro in relazione alle misure di concessori, si rendeva in ogni caso amministrazioni diverse (statale l’una, gennaio 2004 n.42, nonché degli artt. 6 e salvaguardia che la stessa, al più volte necessario tenere conto delle previsioni locale l’altra), nell’esercizio di poteri 12 comma 7 della legge 6 dicembre 1991 citato art.6, obbligatoriamente pone in dei piani paesisitici, negandoli ove la differenti, rivolti a perseguire interessi n.394. Al contrario, il rimando al PRG, attesa dell’approvazione degli strumenti di domanda di concessione si atteggiasse in pubblici distinti ed autonomi anche sotto peraltro limitato al conglomerato urbano pianificazione. Del resto, alle medesime contrasto con le previsioni dei PTP. il profilo funzionale”. Ad ogni buon del Comune di Sabaudia non ricadente nel conclusioni, a giudizio dell’Ente Parco, Del resto, ad ulteriore conforto circa conto, a chiudere definitivamente la centro storico, non esclude la sussistenza sembrava inoltre potersi pervenire anche l’esattezza di tali conclusioni, il Consiglio questione, con il varo del D.lgs. 26 marzo del seguendo di Stato, nel succitato parere, aveva 2008 n.63 sono intervenute le modifiche vincolo, disegnandone, più normativo, un nel negare diverso iter Come logico- disposizioni degli strumenti replicare che poste si in tratta di essere da semplicemente, la gradazione. Tanto è argomentativo. efficacemente osservato come, stante che nella Regione alla parte Terza del Codice che riguardano vero che, come si accennava, la Suprema significato dal Consiglio di Stato in sede Lazio il piano paesistico era stato redatto precipuamente Corte, nella recentissima sentenza 5 aprile consultiva nel parere 25 giugno 2001 includendovi le aree di cui all’art.82 del muovono 2007 n.14183, ha chiarito come l’unica n.1492, l’art.149 del D.lgs. 29 ottobre DPR ancora interpretazione costituzionalmente 1999 n.490, all’epoca vigente, che aveva dall’art.1 della Legge Galasso, non si Costituzionale nella nota disposto di cui all’art.12 riprodotto, in sostanza, le disposizioni di potesse che concludere nel senso di novembre 2007 n. 367, che il paesaggio è comma 7 della legge quadro sia quella di cui all’art.5 della legge n.1497/39 nonché ritenere che le allora concessioni edilizie, un valore “primario e assoluto” che deve voler ritenere vigenti i piani paesistici, i dell’art. oggi fossero essere tutelato dallo Stato, prevalente piani territoriali ed urbanistici e ogni altro disponeva che le Regioni sottoponessero a soggette disegnata rispetto agli altri interessi pubblici in strumento di pianificazione per tutte le specifica e dall’art.151 comma 2 del citato decreto materia di governo e di valorizzazione del finalità, annoverano valorizzazione ambientale il territorio legislativo, con la conseguenza di doverle territorio. In particolare, evidentemente e preliminarmente quelle includente i beni di cui all’art.146 del preventivamente sottoporre alla Regione dell’art.142 comma 2 del Codice, ha di tutela, cui è delegato il piano del parco citato Testo Unico, mediante la redazione per la preventiva autorizzazione. tassativamente escluso che la deroga fino al momento della sua adozione. di piani territoriali paesistici ovvero di Né, del resto, come ha chiarito, anche su possa Conclusivamente, negare la vigenza del piani le questo punto, il Consiglio di Stato, poteva previsioni PTP e, per gli effetti, del vincolo medesime finalità di salvaguardia dei ragionevolmente sostenersi la tesi della comunali, da considerarsi in ogni caso paesaggistico, su talune zone che pure valori paesistici e ambientali, destinati a contraddittorietà tra le determinazioni del sottordinate e, per orientata del tra cui si 1-bis della legge normativa urbanistico-territoriali n.431/85, d’uso aventi 616/77, permessi alla così di come costruire, disciplina introdotto il paesaggio, dall’assunto, una operare, fatto volta quali degli e che proprio, dalla Corte sentenza 14 la modifica che strumenti siano le urbanistici gli effetti recessive rispetto alle norme poste a tutela del che repubblicana, quando la notevole tipologie di beni culturali. Il procedimento contempo, il successivo comma 4, dispone vincolo paesaggistico, per quanto riguarda capacità tecnica dell'epoca consentì la del vincolo, a differenza di quanto non che fuori dei casi di cui ai commi i beni elencati all’art.142 comma 1 lett.f) e realizzazione accade per i beni ambientali, non è precedenti, l'esecuzione di opere e lavori i) vale a dire: i parchi e le riserve, sia ingegneria residenziale ed idraulica, come correlato di qualunque genere su beni culturali sia nazionali che regionali, ivi compresa la il porto canale di Torre Paola od il pianificazione territoriale, ma da un atto subordinata fascia di protezione esterna e le zone complesso termale-residenziale della Villa del Ministero dei Beni Culturali. Il soprintendente. Di notevole importanza è umide, incluse nell’elenco del DPR 13 di Domiziano, giunte sino ai nostri giorni. successivo art.21, anch’esso interessato anche la disposizione rinvenibile al marzo 1976 n.448. Dal complesso della Villa di Domiziano dalla novella del 2008, prevede, al comma comma 5, secondo cui l'autorizzazione, provengono importanti reperti artistici 1, che siano subordinati ad autorizzazione contenente 2.1.6 I beni culturali del Parco esposti in vari musei, come l'Apollo di del Ministero: a) la rimozione o la prescrizioni, All’interno del Parco Nazionale del Kessel ed il Fauno con flauto traverso, che demolizione, successiva qualora sufficiente, su descrizione tecnica Circeo, si rinvengono beni archeologici ed ornavano gli ambienti residenziali e ricostituzione, dei beni culturali; b) lo dell'intervento, presentati dal richiedente e architettonici termali dell'insediamento imperiale. spostamento, anche temporaneo, dei beni che prevede che se i lavori non abbiano splendido mosaico ambientale del Parco è I beni del patrimonio artistico sono tutelati culturali mobili, salvo quanto previsto ai inizio entro cinque anni dal rilascio infatti importanti ai sensi delle Parti I e II del più volte commi 2 e 3; c) lo smembramento di dell'autorizzazione, al soprintendente sia ritrovamenti di reperti preistorici ed citato D.lgs. 22 gennaio 2004 n.42, come collezioni, serie e raccolte; d) lo scarto dei dato dettare prescrizioni ovvero integrare archeologici testimonianza della presenza da ultimo novellato dal D.lgs. 24 marzo documenti degli archivi pubblici e degli o variare quelle già date in relazione al dell'uomo al Circeo sin da epoche remote. 2008 n.62. archivi privati per i quali sia intervenuta la mutare delle tecniche di conservazione. Le numerose grotte ed i ripari naturali del I beni culturali sono definiti dal comma 1 dichiarazione ai sensi dell'articolo 13, promontorio sono, infatti, importantissimi dell’art.10 del Codice come “le cose nonche' siti al immobili e mobili appartenenti allo Stato, bibliografico delle biblioteche pubbliche, competente al rilascio delle autorizzazioni ritrovamento di un cranio dell'uomo di alle regioni, agli altri enti pubblici con l'eccezione prevista all'articolo 10, di cui all’art.21 del Codice Urbani è la Neanderthal (prof. Blanc, Grotta Guattari, territoriali, nonché ad ogni altro ente ed comma 2, lettera c), e delle biblioteche Soprintendenza per i Beni Architettonici e 1939), altre istituto pubblico e a persone giuridiche private per le quali sia intervenuta la Paesaggistici per le Province di Latina e testimonianze (resti fossili, reperti litici, private senza fine di lucro, ivi compresi dichiarazione ai sensi dell'articolo 13; e) il Frosinone. ecc.) che possono rendere un'idea della gli civilmente trasferimento ad altre persone giuridiche presenza dell'uomo e delle sue attività nel riconosciuti, che presentano interesse di complessi organici di documentazione corso delle ere preistoriche. I reperti artistico, o di archivi pubblici, nonché di archivi archeologici, invece, sono in buona parte etnoantropologico”, mentre il successivo privati per i quali sia intervenuta la riferibili all'epoca romana, sia imperiale comma 2 elenca, nominatim, le altre dichiarazione ai sensi dell'articolo 13.” Al di grande arricchito preistorici pregio. da nei numerosissime quali,oltre sono le Lo enti di opere ecclesiastici storico, di raffinata archeologico ad lo uno anche scarto strumento con di di materiale Nel ad autorizzazione eventualmente del delle venga resa su progetto o, territorio del Parco Nazionale, Protezione Speciale (ZPS)” pubblicato al quale si applica il trattato”, mentre, al Di fondamentale importanza è anche il sulla Gazzetta Ufficiale n.258 del 6 comma 2, specifica che “le misure successivo art.6, che nel normare il novembre 2007, recepite, da ultimo, dalla adottate a norma della presente direttiva procedimento di valutazione di incidenza 2.2.1 Le Direttive Habitat e Uccelli Regione Lazio, con DGR 16 maggio 2008 sono intese ad assicurare il mantenimento di piani e progetti che possano avere un Al contempo, tutto il territorio del Parco n.363. E’ utile, anche su questo punto, o impatto significativo sui siti, ha chiarito Nazionale del Circeo è stato classificato premettere una breve ricognizione del conservazione soddisfacente, degli habitat che quale Zona di Protezione Speciale, ai quadro normativo di riferimento costituito naturali e delle specie di fauna e flora opportune misure per evitare nelle zone sensi della Direttiva Uccelli 79/409/CEE dalle Direttive 79/409/CEE (cd. Direttiva selvatiche di interesse comunitario”. speciali di conservazione il degrado degli (IT6040015 ZPS Parco Nazionale del uccelli) Circeo (ZPS). Habitat) nonché dal Regolamento di 2.2.2 La valutazione di incidenza nonché la perturbazione delle specie per stesso, sono stati individuati sette diversi esecuzione 8 Inoltre, al successivo comma 3, il cui le zone sono state designate, nella Siti di Importanza Comunitaria, ai sensi settembre 1997 come modificato dal DPR legislatore comunitario ha previsto la misura in cui tale perturbazione potrebbe della 92/43/CEE 31 marzo 2003 n.120. Orbene, ai sensi costituzione di una rete ecologica europea avere (IT6040012 SIC Laghi Fogliano, Monaci, della vigente normativa comunitaria e coerente quanto Caprolace, IT6040013 SIC Lago di nazionale succitata , i progetti di opere conservazione, “Natura Direttiva. Al contempo, l’art.6 specifica Sabaudia, che riguardino zone di protezione 2000”. Questa rete, formata dai siti in cui come un progetto possa essere approvato demaniale del Circeo, IT6040016, SIC speciale (ZPS) ovvero siti di interesse si trovano tipi di habitat naturali elencati nonostante la valutazione di incidenza Promontorio del Circeo Quarto caldo, comunitario (SIC) , quali sono quelli che nell'allegato I e habitat delle specie di cui negativa su siti di importanza comunitaria IT6040017 SIC Promontorio del Circeo precipuamente all'allegato il solamente quando non esistono soluzioni Quarto freddo, IT6040018 SIC Dune del devono essere sottoposti alla valutazione mantenimento ovvero, all'occorrenza, il alternative e quando deve essere realizzato Circeo). Conseguentemente, trovano piena di incidenza ambientale, se del caso ripristino, in uno stato di conservazione per motivi imperativi di rilevante interesse applicazione, nell’area di interesse della nell’ambito della procedura di valutazione soddisfacente, dei tipi di habitat naturali e pubblico, inclusi i motivi di natura sociale presente analisi, sia le disposizioni di cui di impatto ambientale. Invero, l’art.2 della degli habitat delle specie interessati nella o economica. Se poi nel sito colpito si al DPR 8 settembre 1997 n.357 s.m.i., Direttiva loro naturale. trovano un tipo di Habitat prioritario attuativo delle succitate Direttive, sia il espressamente, al comma 1 che lo “scopo Specifica ancora il legislatore comunitario naturale o una specie prioritaria (All. dir. recente DM del Ministero dell’Ambiente della presente direttiva è contribuire a comma 3 che la rete "Natura 2000" 92/43/CEE) 17 ottobre 2007 “Criteri minimi uniformi salvaguardare la biodiversità mediante la comprende anche le zone di protezione soltanto considerazioni connesse con la per conservazione speciale classificate dagli Stati membri a salute dell’uomo e la sicurezza pubblica o norma della direttiva 79/409/CEE. relative 2.2 I vincoli imposti dalla Direttive Comunitarie Direttiva la Inoltre, all’interno dello Habitat IT6040014 definizione SIC di Foresta misure di e 92/43/CEE delle (cd. predette vengono in 92/43/CEE, degli habitat il ripristino, in uno stato di rilievo, prevede naturali, conservazione relative a Zone Speciali di nonché della flora e della fauna selvatiche Conservazione (ZSC) e a Zone di nel territorio europeo degli Stati membri Stati membri adottano le habitat naturali e degli habitat di specie Direttiva DPR Gli area di II, di zone speciali denominata deve garantire ripartizione di conseguenze riguarda a gli possono significative obiettivi essere conseguenze per della adottate positive di primaria importanza per l’ambiente. La grande rilevanza che assume la tutela dei A sua volta, l’art.4 del DPR 8 settembre compresi i piani agricoli e faunistico- connessioni SIC nell'ordinamento 1997 n.357 s.mi., recante il regolamento d venatori e le loro varianti. Ai fini della importanza anche il dettato di cui al comunitario è, del resto, comprovata dal attuazione della Direttiva Habitat, recita valutazione di incidenza, i proponenti di successivo fatto che la Commissione Europea nel espressamente: “Le regioni e le province piani formalizza 2000 Bolzano unicamente alla conservazione di specie e competente all’approvazione del progetto siti di habitat di un sito Natura 2000, presentano definitivo di un piano ovvero di un Direttiva importanza comunitaria opportune misure uno "studio" volto ad individuare e intervento ad acquisire in via preventiva la Habitat) Innanzitutto, la Commissione, per evitare il degrado degli habitat valutare i principali effetti che il piano o valutazione di incidenza. Secondo quanto nelle predette Linee Guida, ha avuto cura naturali e degli habitat di specie, nonché l'intervento può avere sul sito interessato. disposto sia dalla Direttiva Habitat che di riferire che la Direttiva debba essere la perturbazione delle specie per cui le Lo studio per la valutazione di incidenza dal DPR 08.09.1997 n. 357, come interpretata nell'ottica del principio di zone sono state designate, nella misura in deve essere redatto secondo gli indirizzi modificato dal DPR 12.03.2003 n. 120 precauzione, nel senso che, persino nel cui tale perturbazione potrebbe avere dell'allegato G al DPR 357/97. (cfr. art.5 comma 10), un progetto può caso in cui non vi sia certezza in ordine al conseguenze quanto allegato, che non è stato modificato dal essere possibile danno per le aree oggetto di riguarda presente DPR del 2003, prevede che lo studio per valutazione di incidenza negativa su siti di tutela, ma soltanto il pericolo della regolamento”. Al contempo, il successivo la importanza comunitaria (da ricordare che verificazione qualsivoglia art.6 “gli obblighi derivanti dagli articoli 4 contenere: noncumento, debbano essere attuate le e 5 si applicano anche alle zone di a) cautele previste nella Direttiva stessa (p. protezione speciale di cui al comma 1”. piano 24, 30 e 42 delle linee guida cit.). In In secondo luogo, la Commissione precisa e delle ha ZPS emanato all'interpretazione Direttiva le guida autonome 6 della assicurano dell'art. 92/43/CEE di linee (cd. un di Trento per i e di proposti significative gli obiettivi per del e interventi, valutazione di non finalizzati Tale incidenza debba ecologiche. comma 8 Di dell’art.5, l’obbligo approvato grande che dell’autorità nonostante la la rete “Natura 2000”, che comprende, tra del l’altro, anche i parchi naturali e parti di faccia essi) solamente quando non esistono riferimento, in particolare, alla tipologia soluzioni alternative e quando deve essere d'incidenza viene disciplinata dall'art. art. delle realizzato che gli interventi sui siti in questione, in 5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357, vale dimensione, alla complementarietà con rilevante interesse pubblico. base alla lettera dell'art.6, par. 3 della a dire dal Regolamento attuativo che ha altri piani e/o progetti, all'uso delle risorse Come si vede, nella fattispecie non Direttiva, debbano concernere unicamente trasposto naturali, rifiuti, risultava invocabile nessuna delle due la gestione dei siti stessi e, in ogni caso, italiano i paragrafi 3 e 4 della Direttiva all'inquinamento e al disturbo ambientale, condizioni sopraelencate. Il successivo non li debbano pregiudicare, con la diretta 92/43/CEE (cd. Direttiva"Habitat"), come al rischio di incidenti per quanto riguarda art.6 comma 2 del DPR prevede, a sua conseguenza che le valutazioni in ordine novellato dall’art.6 del DPR 12 marzo le sostanze e le tecnologie utilizzate; volta, che gli obblighi di concertazione e ai progetti che interferiscono con essi 2003 n.120. Il comma 2 dello stesso art. 5 b) un'analisi delle interferenze del di espletare la valutazione di incidenza si devono stabilisce a piano o progetto col sistema ambientale di applichino anche alle Zone di protezione valutazione di incidenza tutti i piani riferimento, che tenga in considerazione le speciale. territoriali, urbanistici e di settore, ivi componenti necessariamente avvenire "nell'ottica della conservazione" (p. 38) ambito nazionale, la nell’ordinamento che vanno valutazione giuridico sottoposti una descrizione o del azioni progetto e/o alla dettagliata delle produzione biotiche, che opere, di abiotiche alla e le per motivi imperativi di Non solo. Infatti, ai sensi del novellato consultiva, concreto in ordine al rapporto intercorrente tra dovranno essere analiticamente indicati. art.5 comma 7 del DPR 8 settembre 1997 disatteso dall’organo di amministrazione valutazione di incidenza e nulla-osta Al contrario, in caso di esito positivo della n.357,” la valutazione di incidenza di attiva, che in questo caso, come si è detto, dell’Ente Parco. Chiarito che la finalità valutazione piani o di interventi che interessano va identificato nella Regione, la quale, del nulla-osta dell’Ente Parco è quella di verificarsi che l’Ente Parco non si trovi proposti siti di importanza comunitaria, tuttavia, per potersene legittimamente assicurare il perseguimento di nella condizione di poter legittimamente siti di importanza comunitaria e zone discostare, è tenuta a motivare in ordine obiettivi di tutela e conservazione sottesi rilasciare speciali ricadenti, alle ragioni per cui ritiene di non doversi all’istituzione dell’area protetta, laddove, all’art.13 della legge quadro, dall’oggetto, interamente o parzialmente, in un'area attenere alle indicazioni espresse dall’Ente al contrario, la valutazione di incidenza è come si accennava, ben più ampio di naturale protetta nazionale, come definita Parco. tesa a verificare l’impatto di un progetto o quello sotteso alla tutela di siti ed habitat. di un’opera solo su taluni habitat e specie, Potrebbe 2.2.3 Il rapporto tra valutazione di e segnatamente su quelli protetti a livello determinata opera o un determinato incidenza e nulla-osta dell’Ente Parco comunitario, non può che concludersi nel progetto, sulla Questo, come si è detto, solo ed senso di ritenere che il nulla-osta, negativamente sui beni oggetto di tutela di unicamente per quanto riguarda l’obbligo, provvedimento natura comunitaria, presenti elementi di criticità competenza della Regione, è chiamato ad di stretta derivazione comunitaria, di onnicomprensiva, essere di diversa natura, quali, ad esempio, una esprimere in via preventiva, un parere di effettuare la valutazione di incidenza. Il rilasciato in epoca antecedente rispetto difformità rispetto a quanto previsto dagli natura obbligatoria ma non vincolante, cui oggetto proprio, come si è visto, alla valutazione di incidenza. Che della strumenti urbanistici e/o paesaggistici con due importanti conseguenze. In primo consiste di valutazione della compatibilità ambientale vigenti in quella determinata area. Quanto luogo, dallo stesso fondamento intrinseco conseguenze quindi di un’opera o di un progetto costituisce precede porta quindi necessariamente a del parere, deriva che lo stesso, per poter giuridicamente rilevanti, dell’intervento evidentemente solo una parte, sia pur assai concludere nel senso di ritenere che, esplicare la sua funzione valutativa, debba progettato sul sito della Rete Natura 2000, rilevante. Invero, in caso di esito negativo laddove una determinata opera o un essere acquisito prima dell’emanazione in sua della valutazione di incidenza, l’Ente determinato intervento debbano essere del provvedimento finale, in questo caso, compromissione, con riferimento agli Parco non potrebbe mai rilasciare un realizzati all’interno di un’area parco, a come obiettivi nulla-osta, in virtù della già avvenuta sua volta designata quale Zona di di conservazione può essere in dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, è effettuata sentito l'ente di gestione dell'area stessa”. In buona sostanza, l’Ente Parco, valutazione si di incidenza, accennava atto poc’anzi, di nell’individuazione relazione di significative, al rischio conservazione e della dell’area essendo tutelata, restando ad esso estraneo ogni dimostrazione configurabile, sul piano logico ancor intento di salvaguardia dell’equilibrio intervento prima che su quello normativo, l’esercizio ex post della funzione consultiva. competenza regionale, non di che non possa tutti gli di il incidenza, potrebbe provvedimento infatti pur verificarsi di che non cui una incidendo quel determinato protezione Speciale e/o come Sito di quella determinata Importanza Comunitaria, sarà necessario, ambientale complessivo, che andrà invece opera che si chiedeva essere assentita in via preventiva, espletare la valutazione In perseguito mediante altri procedimenti di risulta in concreto foriera di pregiudizio di incidenza. All’esito della quale sarà poi secondo luogo, il parere reso dall’Ente valutazione ambientale. E’ dunque ora per taluni beni specifici, oggetto di tutela possibile Parco nell’esercizio della sua funzione necessario spendere qualche breve cenno e che, nel provvedimento di diniego, ambientale nella sua interezza. ovvero valutare sotto il profilo Una soluzione procedimentale opposta, invece pubblico, l'acquisto per originario è sempre risolto a (art.822 c.c. e 28 c.n.), e la foresta che prevedesse il rilascio del nulla-osta di risultando per gli effetti sottoposti al favore del secondo, indipendentemente demaniale, attualmente classificata, come cui al più volte citato art.13 in epoca sottostante tipico dalla eventuale anteriorità delle relative illustrato in premessa. In materia di antecedente e indipendentemente dalla disegnato dall’art.823 c.c. che prevede, trascrizioni. Più in generale, laddove per foreste, è doveroso precisare che con la preventiva come conseguenza derivante dalla loro poter la legge 16 maggio 2970 n.281 le foreste natura commercium, demanialità di un bene non occorre né demaniali, la cui cura era originariamente dei necessaria effettuazione della pur valutazione di incidenza, si parte di del demanio regime res giuridico extra positivamente affermare atteggerebbe come irrazionale e quando l’esclusione rapporti l’avvio, né tantomeno la definizione di un affidata non addirittura patrimoniali privati. Di conseguenza i provvedimento amministrativo - stante patrimonio indisponibile delle Regioni proponenti dei progetti e delle opere di cui beni che qui ordinarie, fatta eccezioni tuttavia, delle si l’assentibilità, imprescrittibili ed inespropriabili. Sempre ampiamente illustrati, scaturisce da una foreste di alcuni parchi nazionali, tra cui si costringendo l’Ente Parco, ai fini del dalla particolare destinazione agli usi mera situazione di fatto - nel caso, annovera anche quello del Circeo che, rilascio del provvedimento di competenza, pubblici discende l’imprescrittibilità e opposto, in cui si rendesse necessario come detto, sono state istituite come ad un’istruttoria solo parziale, destinata ad l’inespropriabilità stante che, in caso dimostrare l’avvenuta sdemanializzazione Riserve (cfr. art. 68). Nell’ambito della esitare in un provvedimento vertente solo contrario, il di un bene, non essendo configurabile, nel categoria dei beni pubblici, i beni su alcuni aspetti, da integrare in ogni caso mutamento della destinazione demaniale nostro ordinamento, alcuna forma di appartenenti al demanio marittimo sono in epoca successiva, in palese divieto del al di fuori delle regole pubblicistiche. sdemanializzazione tacita, dovrebbe al oggetto principio di integrazione postuma. Con la Partendo contrario attuarsi la sdemanializzazione desumibile, oltre che dai principi generali conseguenza, in caso di valutazione di demanialità risulta essere una qualità espressa, specifico contenuti nel codice civile, anche dalle incidenza negativa, di dover agire in intrinseca bene, provvedimento, avente in questo caso specifiche norme dettate dal codice della autotutela o corrispondente ad una situazione di fatto e carattere costitutivo e non già meramente navigazione, ivi comprese le disposizioni quantomeno per la revoca, del nulla-osta non già di diritto(cfr. sul punto, ex multis, dichiarativo, da rilasciarsi a cura della di cui agli artt. 54 (Occupazioni e originariamente assentito. Cass.pen. competente autorità amministrativa. In innovazioni abusive”), 55 (“Nuove opere circostanza risulta idonea determinare, in particolare, Parco in prossimità del demanio marittimo”) e 2.3 I beni demaniali del Parco favore dello Stato, l’acquisizione del bene Nazionale del Circeo, si rinvengono tre 1161 ss. (“Abusiva occupazione di spazio All’interno del Parco Nazionale del a tipologie demaniale”) Circeo, già individuabile ex se, al pari prevalente di segnatamente: la spiaggia, il lido del Dispone al comma 1 l’art.822 c.c. delle Zone Umide e della fauna selvatica compravendita posti in essere dai privati, mare, i bacini di acqua salmastra con le (Demanio pubblico) che “appartengono che lo popola, quale bene facente parte del ancorchè precedenti, avvenuti a titolo relative pertinenze (es. canali utilizzabili allo Stato e fanno parte del demanio patrimonio indisponibile dello Stato, si derivativo. Come è noto, infatti, il per uso pubblico marittimo), le lagune, pubblico, il lido del mare, la spiaggia, le rinvengono una serie di beni che fanno conflitto tra l'acquisto a titolo derivativo e tutte facenti parte del demanio marittimo rade, i porti, i fiumi, i torrenti, i laghi e le fosse foriera di danno per i chiesta per annullamento, dalla sfera demaniali titolo sono verrebbe dal ed III consentito presupposto immanente n.20124/04 originario, su inalienabili, per eventuali che al cit.), gli la tale effetti atti questa, per i motivi mediante all’interno di beni sin uno del demaniali, e all’ASFD, di una del sono passate disciplina medesimo al propria, codice. altre acque definite pubbliche dalle leggi con il mare attraverso una serie di canali in materia, le opere destinate alla difesa che assicurano il ricambio idrico. nazionale”. A sua volta, l’art.28 lett.b) Tutte queste aree, a loro volta, sono state c.n. prevede che facciano parte del individuate sia come ZPS che come SIC ai demanio marittimo “le lagune, le foci dei sensi delle succitate Direttive Uccelli e fiumi che sboccano in mare, i bacini di Habitat, con le rilevanti conseguenze, sia acqua salsa o salmastra che almeno sotto il profilo della vincolistica gravante durante una parte dell' anno comunicano sugli stessi che, a cascata, delle connesse liberamente col mare”. Come si vede, sia procedure autorizzative, la fascia costiera sabbiosa che si estende, precedentemente illustrate. in lunghezza, per circa 22 km, partendo dalla scogliera calcarea del promontorio del Circeo sino a Capo Portiere e che costituisce la duna litoranea che le Zone Umide del Parco si annoverano tra i beni demaniali presenti nel Parco. Quanto a queste ultime - prescindendo in questa sede dalle controversie giudiziarie ancora in corso afferenti la proprietà del Lago di Paola - le Zone Umide del Parco si identificano nei quattro laghi costieri di Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano, ossia quello che resta delle antiche "paludi pontine" e sono piccoli bacini d’acqua salmastra, ideale rifugio per molte specie di uccelli acquatici. Si tratta, pertanto, più che di laghi veri e propri, di stagni costieri, con acque poco profonde (in media circa due metri) che comunicano che si sono