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UCRAINA
&
Orfani
Orfanotrofi
Orfanotrofi e Istituzioni sociali della
Chiesa Cattolica in Transcarpazia
Negli ultimi 15 anni La Chiesa Cattolica in Transcarpazia (regione dell’Ucraina) ha organizzato e
aperto un certo numero di strutture sociali, cosa necessaria poiché lo Stato non riusciva a far fronte alle
esigenze di sostentamento di consistenti frange di popolazione estremamente bisognose di aiuto, inclusi
i bambini-orfani, i disoccupati, gli anziani senza
famiglia, i malati, i poveri.
Sono state organizzate mense gratuite per i più
poveri, “case per bambini di tipo famiglia” per
i bambini-orfani, asili per i bambini piccoli di
famiglie bisognose, mentre si è cominciato col
prestare ai malati assistenza medica gratuita in
un ospedale, a sua volta destinatario di aiuti
umanitari.
Sono passati gli anni e qualcosa si muove, come
in questo caso di valore emblematico – pur se
riferito a una sola istituzione – che porta a sperare ulteriori progressi sul tema e che riguarda un esempio di positiva collaborazione con gli organi statali: una “casa per bambini di tipo famiglia” aperta nel 2002 a Mucacevo da una coppia giovane che
si occupa di 8 bambini-orfani in aggiunta ai suoi due figli. Ebbene, chiesto agli organi statali locali un
supporto finanziario, dall’agosto 2005 questo si è concretizzato sotto forma di un modesto stipendio
agli educatori. Inoltre, ancora grazie all’aiuto statale, tutti i membri della “casa” hanno potuto godere
di una breve vacanza di una settimana.
La Caritas locale, dal canto suo, ha fornito a questa “casa” un minibus che il Vescovo aveva ricevuto
in dono dalla Germania. Il risultato? Bambini ovviamente felici ed educatori confortati nel non sentirsi
soli e nel sapere che quello che fanno ha un senso e potrà continuare.
Ma nelle altre “case dei bambini” la
situazione non è altrettanto rosea. Ad
esempio qualche anno fa, in collaborazione con gli organi statali, furono
fondate due “case” nelle zone montane, le più povere, con l’accordo che
la Caritas si occupasse dell’alimentazione, del pagamento dei servizi e
dei restauri, mentre lo Stato avrebbe
pagato gli stipendi agli educatori. Ebbene, dall’aprile del 2006 gli stipendi
non sono più pagati e alle sollecitazioni viene risposto che “i soldi non ci sono”.
Presso una “casa” gli educatori hanno lavorato gratuitamente per 5 mesi e in un’altra per 3 mesi,
ma si consideri anche loro hanno una famiglia cui provvedere, senza avere alternative di lavoro dato
l’alto tasso di disoccupazione. Addirittura c’è stato il caso di un impiegato statale che ha falsificato i
documenti in modo da attribuire alla Chiesa locale (anziché allo Stato) la responsabilità del mancato
pagamento degli educatori, costringendo la Caritas ad agire per vie legali.
E’ chiaro che la situazione rende indispensabili gli aiuti dall’estero, utilissimi per “tamponare” la situazione ma che purtroppo non bastano; e non ci sono solo gli educatori da pagare, ma anche generi vari
da acquistare, in particolare gli alimentari.
Altri esempi: l’asilo di Solotvina stava per chiudere nell’agosto 2006, a causa della scarsità di risorse
a fronte di un forte aumento dei prezzi (anche qui nessun aiuto dallo Stato). Fortunatamente, i genitori
di 45 bambini che frequentano l’asilo hanno curato personalmente diversi lavori di restauro, mentre
la direttrice si faceva prestare dagli amici 1.000 euro per pagare gli stipendi di agosto e un’ulteriore
“boccata di ossigeno” arrivava dai francescani ungheresi.
Varie tipologie di assistenza agli Orfani, in Ucraina
Essenzialmente, cinque sono le forme di tutela dei bambini orfani:
- famiglie adottive,
- case del bambino di tipo famiglia,
- internati o scuole internato ( orfanotrofi ),
- tutela e patronato (normalmente nelle famiglie dei parenti),
- adozione,
con differenti livelli di assistenza e forme di finanziamento.
Per il mantenimento di un bambino in una famiglia adottiva, l’amministrazione del “Rione” (unità amministrativa a livello inferiore a quello regionale) deve stanziare in “Grivne” l’equivalente di 500 euro
all’anno (dati 2004). La somma include le spese per alimentazione, vestiario, libri, cancelleria, ma
esclude qualsiasi tipo di compenso per l’impegno dei genitori adottivi. Una famiglia adottiva, di solito,
riceve dall’internato da uno a quattro bambini.
La seconda forma è definita casa del bambino di tipo famiglia (cioè una gestione di tipo familiare per
5-10 bambini-orfani). Delle esistenti 124 “case” di questo tipo, 62 sono state aperte con l’aiuto di
una fondazione britannica che gestisce donazioni caritative dei cittadini inglesi. Dopo l’apertura della
casa, anche in questo caso l’amministrazione del Rione è impegnata a stanziare 500 euro all’anno per
ogni bambino.
La terza forma è l’internato per bambini orfani. In questo caso le strutture
vengono finanziate non a livello di Rione ma a livello più alto, dalla Regione,
e il costo del mantenimento di un bambino è più alto (1150 euro). Negli
internati il numero dei bambini cresce
continuamente. Una causa molto diffusa
è che la frequente “orfanità” dei genitori genera a sua volta l’orfanità dei figli.
Ed è una tendenza che purtroppo non
diminuisce.
Paradossalmente, anche se questa non è
la destinazione più adatta, il meccanismo economico lavora contro l’interesse dei bambini, favorendo
questa soluzione, più costosa e meno efficiente (vedi, a questo proposito la scheda esplicativa, alla
fine di questo scritto).
C’è un ulteriore spiegazione per la lentezza con cui si affermano le “famiglie adottive” e le “case del
bambino di tipo famiglia”: il loro finanziamento – infatti - avviene tramite il “Ministero dell’Educazione
e della Scienza”, mentre invece gestione e direzione metodologica sono competenza del “Ministero
della Famiglia e della Gioventù”. Due ministeri diversi sullo stesso problema, con un appesantimento
burocratico spesso paralizzante.
La statistica parla da sola: nelle “famiglie adottive” vivono circa cento bambini orfani, nelle “case del
bambino” (a oggi sono 124 le strutture di questo tipo) milleduecento e negli “internati”, invece,
trentamila.
Infine, circa 62mila orfani vivono coi nonni; un numero tanto grande che lo Stato può concedere solo
160 euro all’anno per famiglia (ma a condizione che il reddito pro-capite della stessa famiglia sia
inferiore ai 160 euro all’anno). Nessuno può dire esattamente come vivono questi 62mila bambini
che si trovano sotto la tutela dei nonni perché manca un sistema di controllo.
E’ una situazione preoccupante, se si considera che nel 90 % dei casi i genitori dei
bambini “orfani” sono vivi. Ma, se i nonni
non sono riusciti a educare adeguatamente i
figli, che risultati otterranno con i nipoti?
Circa 60mila sono i bambini adottati. (soltanto il 20-25% da parte di cittadini
ucraini).
Purtroppo è difficile disporre di dati affidabili su igiene, alimentazione ed educazione dei
bambini-orfani. Ci si può riferire solamente
ai risultati di controllo in alcune regioni e all’esperienza personale di visite agli internati, ma il panorama è insoddisfacente.
Se guardiamo la situazione dell’alimentazione negli asili, in carico ai genitori è il 60% del costo dei pasti dei figli e il restante
40% “dovrebbe” pagarlo lo Stato, ma purtroppo su queste
sovvenzioni statali non è possibile contare in modo affidabile.
Negli internati, dicono gli specialisti, i bambini non mangiano
a sufficienza e non ricevono in dosi sufficienti vitamine, proteine, grassi, carboidrati..
Un’organizzazione caritativa ha visitato alcuni orfanotrofi e ha
constatato come i bambini fossero asociali, chiusi, alcuni aggressivi. Hanno scritto: “MOLTI BAMBINI NON RISPETTANO LA
NATURA E NON SANNO MANTENERE I RAPPORTI CON GLI AMICI.
MASCHI
E FEMMINE NON SI PARLA-
NO, NON SI SIEDONO VICINO ALLA TAVOLA, NON GIOCANO E NEMMENO SI AUGURANO…UN BUON
COMPLEANNO.
AI CONCERTI PARTECIPANO SOLTANTO BAMBINE E I MASCHI NON VOGLIONO NEMMENO
ENTRARE NELLA SALA; AI RICHIAMI DEGLI ADULTI REAGISCONO IN MODO ANORMALE. ABBIAMO PARLATO
CON LORO A QUATTR’OCCHI E IN GRUPPO. ABBIAMO SPIEGATO COSA SONO LA FAMIGLIA, L’AMICIZIA,
IL “COLLETTIVO”.
MA È TUTTO DIFFICILE; PERSINO È DIFFICILE INSEGNARE AI BAMBINI L’IGIENE PERSONALE.”
Orfanità: una situazione difficile
da gestire
(Da relazioni e lettere di Ference Feger e Nataliya
Novotarskaya,
della Caritas regionale di Mucacevo)
Se guardiamo all’avvenire medio di questi “orfani sostanziali” (si è visto come i genitori in moltissimi casi siano vivi
ma assenti) il panorama è pure sconfortante: mediamente
solo tra il 10 e il 20 percento dei bambini riesce ad
avere un futuro da cittadini normali, mentre per gli altri la
prospettiva è di una vita allo sbando il cui sbocco, troppo
spesso, spazia dal manicomio alla prigione (per droga,
delinquenza, prostituzione, ecc.) e infine approda, se va
bene, alle “case per anziani”.
“In mezzo”, altre prospettive inquietanti, stando alla statistica: in Ucraina uno su sette orfani si suicida e uno su
cinque finisce in prigione.
E’ da dire che all’inizio degli anni Novanta il Governo
aveva tentato qualche iniziativa per risolvere la situazione,
ma anche la decisione presa nel 1998 per un sostegno
economico delle “Case dei bambini di tipo famiglia”, non
ha avuto successo, sia per motivi di “ordinaria burocrazia” che per il fatto che l’applicazione è stata
delegata alle amministrazioni locali, vere arbitre di ogni decisione e – per vari motivi – recalcitranti a
muoversi in questa direzione.
Un esempio: nel 2002, a Mucacevo gli organi pubblici competenti non hanno potuto (o voluto?)
concedere una casa per questo scopo, cosicché hanno provveduto direttamente la Caritas e la Chiesa
cattolica locale. Fino a pochi mesi fa la Caritas ha pagato gli stipendi e finanziato tutte le attività, e
infine – fortunatamente - lo Stato si è deciso a intervenire almeno parzialmente (gli stipendi agli educatori), promettendo di coprire, appena possibile, anche le altre spese.
A Hust c’è una “Casa del bambino di tipo famiglia” della Caritas, con 13 bambini. In questo caso
l’Amministrazione pubblica locale nemmeno accetta di discutere il problema; lo ignora. E i problemi
economici sono tanti.
A proposito di problemi burocratici: ogni orfano dev’essere “accompagnato” dai suoi documenti,
sennonché molti bambini non hanno alcun certificato di nascita e nemmeno si sa chi sono i loro genitori
e, per concludere, bisogna aggiungere che è estremamente difficile approntare i documenti idonei al
trasferimento dei bambini orfani dai grandi orfanotrofi alle piccole “case del bambino”. Per preparare
tutte le “carte” e trasferire il bambino occorre circa un anno con spese non indifferenti.
Rione e Regione – Scheda esplicativa
Amministrazione Regionale e Amministrazione Rionale sono due strutture diverse, l’una subordinata
all’altra.
Una Regione comprende mediamente una decina di Rioni. L’Amministrazione rionale è l’organo più
“basso” dell’Amministrazione Regionale. La Regione finanzia gli internati ( orfanotrofi ) mentre il Rione finanzia le “case di tipo famiglia” e le famiglie adottive. Sicuramente è negli internati che i bambini
si trovano nelle condizioni peggiori. E’ l’Amministrazione del Rione a decidere dove mandare a vivere
il bambino, ma a suo carico non ci sarà alcuna spesa se decide di avviare il bambino in un internato.
Se invece il bambino finisce in una “casa di tipo famiglia”, a carico dell’Amministrazione del “Rione”
ci sarà l’onere di 500 euro ogni anno. E’ facile capire quale sia la scelta più frequente e più comoda
per l’Amministrazione del Rione.
IMPORTANTE AVVISO PER I GENEROSI
Nei nostri ricorrenti appelli, abbiamo spesso messo l’accento sui contributi in denaro che per la
nostra attività sono preziosissimi, al pari (spesso anche più) della messa a disposizione di alimentari,
vestiario, attrezzature, suppellettili, ecc.
Ciò non solo per garantirci quelle possibilità di spesa che la nostra organizzazione deve necessariamente sobbarcarsi per poter funzionare (noleggio TIR, affitto magazzini, telefonia, materiali di consumo,
ecc.), ma anche perché il denaro da noi recapitato alle organizzazioni dell’Est nostre corrispondenti
(le varie Caritas locali, soprattutto) viene utilmente impiegato sul posto per reperire – spesso a costi
molti ridotti – quello che altrimenti dovrebbe essere inviato dall’Italia.
Qui nelle prossime pagine vi presentiamo gli obiettivi più urgenti
da raggiungere solo grazie al contributo in denaro...
Breve resoconto sul complesso delle iniziative attualmente in corso da parte della Caritas di Mucacevo
Riportiamo in stretta sintesi un aggiornamento ricevuto da Ference Feger (Direttore della Caritas regionale in Transcarpazia) sul complesso di iniziative e lavori che hanno in corso, esponendo anche le
relative necessità economiche per portare a buon fine quanto iniziato.
- Nel villaggio di Seredne è in costruzione un orfanotrofio, ora pronto a metà, all’incirca. Hanno ricevuto dalla Slovacchia contributi per 21.000 Euro
e gliene mancano circa 30.000 per finire i lavori
edili. Sperano in un aiuto da enti tedeschi, cui hanno avanzato richieste, per coprire almeno una parte
delle spese da sostenere ancora.
- Nel villaggio di Ratovtsi è invece in costruzione
un altro tipo di struttura: un complesso destinato a
“case-famiglia” per bambini. Da poco è stata aperta
una di queste case ed è pure stato approntato l’ufficio amministrativo per la gestione della struttura. La
seconda casa è in costruzione e in primavera prevedono di iniziare la costruzione della terza. Questa
terza casa costerà circa 80.000 Euro che sperano
coperti per il 50-70% da organizzazioni caritative
olandesi. Per il resto … se pioveranno altri aiuti …
- Liceo cattolico di Mocacevo: è in costruzione una
nuova ala per la palestra, la mensa e diverse aule di
specializzazione. E’ un’impresa molto costosa quella
che è in corso, ma si deve andare avanti comunque,
nell’interesse degli alunni che devono poter disporre di ambienti e servizi idonei: per esempio, molti
genitori non mandano i figli a questa scuola a causa del fatto che attualmente non c’è una mensa per gli
studenti. Hanno in cassa 15.000 Euro, ma per finire i lavori di base gliene occorrono altri 30.000
e per finire tutto avranno bisogno di cifre ancora più grosse.
La scuola di Jasigna è pure in costruzione, ma mancano ancora all’appello poco meno di
20.000 Euro.
A Holmok sono quasi finiti i lavori per una casa destinata a famiglie nomadi. Mancano diverse
sistemazioni all’interno e occorrono ancora circa 1.500 Euro.
Ference si rende conto di chiedere molto, ma fida nella Provvidenza e nella buona volontà (e generosità) di tutti.
Ci detta comunque una priorità: il Liceo cattolico di Mocacevo. Possiamo aiutarlo?
Una realtà così complessa come quella che si trova ad affrontare la Caritas in Transcarpazia non si esaurisce certamente nei lavori sopra elencati (orfanotrofi, asili, scuole, ecc.), ma comprende molto altro:
una casa di riabilitazione medica, sei cucine per la distribuzione pubblica di pranzi gratuiti, fornitura
di legna da ardere a comunità povere, fornitura di generi alimentari alle stesse e ad altre comunità,
programmi per comunità Rom, cinque “case dello studente”, una colonia estiva, e altro ancora.
Proponiamo il tutto a chi ci conosce e a chi ci legge. E’ un mondo, questo, col quale siamo in costante
contatto e loro contano su di noi e sul poco che riusciamo a fare. Noi cerchiamo di non deluderli e di
fare, a Dio piacendo, anche di più… ma solo grazie all’aiuto che riceveremo.
EstPortiamo, realisticamente, non si prefigge di entrare in tutti i progetti; sarebbe troppo dispersivo,
mentre vorrebbe limitarsi a sostenere quelli per gli orfani e per i bambini più piccoli e bisognosi.
Un pulmino per trasportare bambini disabili
L’Asilo di Vinogrado (Ucraina) necessita di un
pulmino per trasportare bambini disabili. Può
essere un pulmino usato che abbia meno di
otto anni di vita.
Il mercato nostro propone pulmini usati al costo
di circa 12.000 Euro. E’ anche possibile acquistare direttamente in loco.
Chi è interessato a questo atto di generosità può compierlo direttamente
oppure rivolgersi ad Elia:
Via Prima, 2 - Villaggio Sereno - 25125 Brescia - Tel. e fax 030 347470
mail: [email protected]; [email protected]
Orbene:
nel caso di contributi alla nostra organizzazione (EstPortiamo) destinati specificatamente al mondo
dell’orfanità e del disagio infantile in Transcarpazia, si dovrà far seguire alla dichiarazione “Don Mario
Neva Progetti Missionari” per i versamenti sul C/C 12535 (cod. ABI 03500 CAB 11203) la
dicitura “Orfanotrofi”.
Chi, viceversa, desiderasse inviare direttamente il denaro alla Caritas regionale di Mocacevo (Transcarpazia-Ucraina) può farlo tranquillamente e senza complicazioni spedendo l’importo desiderato al
Conto Corrente n°26004018154159 (VEDI INDICAZIONI COMPLETE IN SEGUITO)
ed inviando nel contempo la “lettera di donazione” che qui di seguito riportiamo.
Le donazioni saranno destinate esclusivamente alla gestione e alla costruzione di orfanotrofi e asili per
l’infanzia abbandonata o comunque povera, problema che costituisce una vera piaga sociale in quella
regione.
Sarà gradita una segnalazione, alla nostra organizzazione di EstPortiamo, delle donazioni effettuate direttamente alla Caritas/Mocacevo, in modo da consentirci un’articolazione ottimale del nostro lavoro,
sulla base di quanto fatto anche da altri.
Attenzione:
la “Lettera di donazione” è molto importante per evitare inutili tassazioni a
carico dei riceventi (e conseguente perdita di denaro)
INDIRIZZO:
Alapítvány
Béke u. 15
Munkács, UA – 89600
ESEMPIO DI LETTERA DI DONAZIONE
OPPURE:
Закарпатский Обласной Благотворительный Фонд “Каритас Св.
Мартина”
ул. Мира 15
89600 Мукачево, Украина
TESTO DI Lettera di donazione
L’organizzazione /la famiglia/la parrocchia .............................................................. dona
alle necessità del Fondo caritativo regionale di Trascarpazia “Caritas san Martino”
………… EUR.
I soldi saranno trasferiti sul conto del fondo 6004018154159 nella banca
Export - Import dell’Ukraina. Dovranno essere utilizzati ai soli fini caritativi, per contribuire
-alla costruzione di ........... strutture per orfani
-per il mantenimento di bambini orfani o di asili per poveri
-per il liceo cattolico di Mocacevo
firmato : IL DONATORE (Nome e Cognome)
Indirizzo:
Telefono:
BENEFICIARY
ZAKARPATSKIY OBLASZNIY BLAHODIYNIY FOND
“KARITAS SVIATOHO MARTINA”
BENEFICIARY ADRESS
MUKATCHEVO, UKRAINE
ACCOUNT
26004018154159
BENEFICIARY BANK
THE STATE EXPORT–IMPORT BANK OF THE UKRAINE
BANK ADRESS
UZHGOROD BRANCH, UKRAINE
SWIFT CODE
EXBSUAUX UZH
INTERMEDIARY BANKS EURO
COMMERZBANK AG,
DEUTSCHEBANK AG
FRANKFURT AM MAIN,
FRANKFURT AM MAIN
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