Maria G - Alberghierobrindisi.it
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Il Padre : tra i 45 e 50 , non ha problemi economici, nutre nei confronti del figlio un affetto sincero ma vive ancora con il senso di colpa nei suoi confronti per la separazione , avvenuta circa due anni prima. E’ perciò molto cauto nell’affrontare il figlio e , forse proprio per questo, appare in alcuni momenti maldestro. Il Figlio : adolescente di circa sedici anni , vuole mostrarsi al padre maturo e comprensivo ma in realtà non ha ancora metabolizzato la separazione dei genitori . E’ molto confuso, non sa bene cosa vorrebbe dal padre : da un lato vorrebbe essere il perfetto membro di una famiglia allargata , ma dall’altro deve confrontarsi con una rabbia silenziosa e tenace che cova dentro di sé . Il rapporto tra i due personaggi è quindi di “amorevole conflittualità” Figlio – Se fossimo in una di quelle soap ammuffite che guarda ogni tanto mia madre , dovrei prendere questa coppa gelato da 7 euro che ti stai mangiando e sbrodolartela addosso…Poi naturalmente alzarmi e andare via. Padre – Andrea! Ma perché , scusa? F – e me lo chiedi? P – te lo chiedo! F – Mi chiami per andare a correre insieme dopo non so quanto tempo, mi rovini l’allenamento perché non riesci a starmi dietro visto che sei diventato tipo Jabba the Hutt… P- Jabba chi? F- Lasciamo stare, eppure dovresti ricordartelo…vabbé , fai tutto stò casino , corsa-bar-gelato-bibita eccetera , per dirmi fresco fresco che ora mi devi presentare la tipa… P- Si chiama Silvana F- sì , insomma, ‘sta Silvana . Sai come si chiama quello che hai fatto? P- cosa? F- si chiama captatio benevolentiae , me l’ha detto la profe di latino, insomma…l’arte del paraculo! P- La traduzione l’ha fatta pure la profe di latino? F- uffa , papà! Sto parlando seriamente… P- Lo so che parli seriamente, ma guarda…questa volta è diverso. L’altra, Sara , non te l’ho presentata perché non ero sicuro di me , di quello che volevo… F- invece ora sei sicuro , vero? Si vedeva da come guardavi quello che c’era nei pantacollant rosa di quella bionda che ci ha superato sulla pista… P- Bè, ora sei tu che scherzi… F- Hai ragione , scusa. P- Veramente questa volta è diverso, credimi…penso di aver trovato la donna giusta . E poi, ho bisogno di un po’ di normalità, come dire, mettere una specie di ordine nella mia vita… F- Sì, bravo , metti ordine papà , fai tutto tu, da solo, prima hai fatto la Rivoluzione e ora fai la Restaurazione … P- senti, non mi piace questo tono caustico, non puoi certo pensare che dopo la separazione da tua madre io possa vivere in solitudine per tutta la vita! F- io non penso niente… P- ma Andrea, tutti abbiamo bisogno di qualcuno…un affetto , che ne so…un’idea di futuro, una persona che ci cammini a fianco. Scommetto che pure tu hai… F- uffa! Sempre la stessa cosa che mi chiede la mamma! “ce l’hai la fidanzata?” Ecco, vedi? Se vivevate ancora insieme ,le cose me le chiedevate una volta sola! P- E’ questo ancora? Andrea, io e la mamma non ci amavamo più da tanto tempo… F- e chi ve l’ha chiesto ? voi dovevate essere mio padre e mia madre…ma quanti genitori si amano ancora? Giulio mi ha detto che non sente cigolare il letto dei suoi da più di un anno e mezzo! P- ma che ne sa Giulio?Magari lo fanno il sabato sera, quando non mi risulta che Giulio stia a casa con l’orecchio appiccicato al muro! Ma poi…avresti preferito forse che noi rimanessimo… F- senti papà, non attaccare con la storia se era meglio così o colà e via dicendo, io non so cosa era meglio , lo dovevo sapere io? Io non so niente di questo , una domanda come questa non è mia, non si fa a un figlio…vedetevele voi, le vostre cose! E’ come chiedermi se è meglio nascere sordo o muto. Ma non ti preoccupare papà, è tutto ok, veramente ; vuoi stare con questa Silvana? Stai pure, io non ti darò problemi…va tutto bene, tranquillo, papà. P- era una domanda retorica… F- certo, era una domanda retorica , di quelle con risposta negativa che si traducono con num e l’indicativo. Mi fanno schifo le domande retoriche, papà, mi sanno di fregatura! Non mi piacciono quelli che fanno le domande e sanno già le risposte P- Andrea , mi dispiace veramente che tu sia ancora arrabbiato, ti giuro che non avevo sospettato… F- papà , non sono arrabbiato, o forse sì, non lo so, non ci capisco più niente. Fino a che la mamma passava le serate in casa ed era triste io soffrivo per lei,ma non stavo così ; ora esce con le amiche, almeno lei dice , e torna sempre tardi, e io sono contento per lei, veramente, ma allora perché poi sto così? P- devi solo abituarti anche a questo cambiamento…vedi , sarà già un passo avanti anche conoscere Silvana , vedrai, è una donna fantastica , ecco , la vedi? Sta già arrivando … … P- ciao Silvana , tutto bene?Lui è Andrea Silvana- ciao, Andrea, come va? F- bene, grazie (tiene gli occhi bassi) S- spero di non avervi disturbato, ho visto mentre arrivavo che parlavate fitto- fitto F- non si preoccupi, niente di importante… S- dammi pure del tu, Andrea! Mi sembra di averti già conosciuto, forse perché tuo padre parla sempre di te, ma non immaginavo che fossi così grande…scommetto che hai già… P- (la interrompe, in ansia) prendi qualcosa al bar , cara? S- no grazie , dicevo …hai già il motorino? F- certo , già da due anni…a proposito, io dovrei andare via, domani ho l’interrogazione di fisica e vado a studiare da un’amica P- già vai via? Neanche il tempo di conoscervi un po’? S- lascialo andare, Claudio, deve studiare…ci saranno certamente altre occasioni F- sì , certo …allora la…ti saluto, alla prossima S- alla prossima, Andrea F- ciao pà, ci sentiamo (mentre Andra va via, squilla il suo cellulare. La suoneria è il tema del film Guerre Stellari ) P- (dopo essere rimasto un attimo soprapensiero) …ci sono! Andrea!(chiama ad alta voce) mi sono ricordato! Jabba the Hutt ! è un personaggio di guerre stellari! Il mostro ciccione! ( il ragazzo sta già partendo con la moto , non lo sente ma gli fa un cenno di saluto) P- (rivolto a Silvana) Jabba the Hutt! Da piccolo mandava sempre quel nastro di guerre stellari a ripetizione , ma quando c’era Jabba the Hutt aveva sempre paura e si veniva a nascondere dietro di me , abbracciandomi le ginocchia! Jabba the Hutt! Il mostro obeso …il verme gigante…l’avevo capito… Maria Guglielmi