Report from the Commission (draft)

Transcript

Report from the Commission (draft)
IT
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
Bruxelles, 16.07.2003
COM(2003) 430 definitivo
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE
(Ufficio per gli aiuti umanitari – ECHO)
Relazione annuale 2002
RELAZIONE INDICE
1.
Prospetto riassuntivo .................................................................................................... 3
2.
Quadro d'azione generale 2002 .................................................................................... 5
3.
Panoramica delle operazioni umanitarie di ECHO ...................................................... 6
3.1.
Africa, Caraibi e Pacifico............................................................................................. 6
3.1.1.
Corno d'Africa e Africa orientale................................................................................. 6
3.1.2.
Africa meridionale ..................................................................................................... 14
3.1.3.
Africa centrale............................................................................................................ 17
3.1.4.
Africa occidentale ...................................................................................................... 21
3.2.
Balcani, paesi NSI, Mediterraneo meridionale .......................................................... 23
3.2.1.
Balcani. ...................................................................................................................... 23
3.2.2.
Nuovi Stati Indipendenti (NSI) .................................................................................. 26
3.2.3.
Mediterraneo meridionale e Medio Oriente............................................................... 29
3.3.
Asia e America Latina................................................................................................ 33
3.3.1.
Asia...... ...................................................................................................................... 33
3.3.2.
America latina ............................................................................................................ 44
3.4.
Prevenzione delle calamità - Dipecho........................................................................ 47
4.
Questioni trasversali................................................................................................... 48
4.1.
Relazioni contrattuali con i partner - Contratto quadro di partenariato (CQP).......... 48
4.2.
Relazioni con i maggiori partner umanitari e donatori extracomunitari .................... 49
4.3.
Relazioni con le altre istituzioni comunitarie ............................................................ 50
4.4.
Strumenti di pianificazione ........................................................................................ 51
4.5.
Erogazione di sovvenzioni ......................................................................................... 51
4.6.
Comunicazione e informazione ................................................................................. 52
4.7.
Risorse umane e finanziarie, verifica e valutazione................................................... 52
5.
Visione d'insieme e prospettive.................................................................................. 55
6.
Allegati statistici ........................................................................................................ 55
2
Relazione della Commissione
(Ufficio per gli aiuti umanitari – ECHO)
Relazione annuale 20021
1.
PROSPETTO RIASSUNTIVO
ECHO ha reagito alle crisi umanitarie seguendo lo sviluppo globale delle esigenze
derivanti da calamità naturali e di origine umana e il suo intervento si è spostato
continuamente dall'Europa orientale all'Africa e all'Asia. Per far fronte a tali crisi,
ECHO ha inoltrato complessivamente 537,8 milioni di euro attraverso 114 decisioni
di finanziamento. Questo importo è -di nuovo- considerevolmente superiore a quello
originariamente stanziato dal bilancio della Commissione. La drammatica evoluzione
della situazione umanitaria in Afghanistan, conseguente al ritorno di circa 1½-2
milioni di profughi, e la crisi alimentare in Africa meridionale, dove 13 milioni di
persone risentono di gravi deficit alimentari, hanno reso necessario il ricorso da parte
di ECHO alla riserva degli aiuti d'urgenza, per un importo supplementare pari a 80
milioni di euro in stanziamenti di impegno. ECHO ha inoltre opportunamente
iniziato a predisporre piani di emergenza per fronteggiare le conseguenze umanitarie
della guerra in Iraq.
ECHO ha continuato a prestare un'attenzione speciale alle "crisi dimenticate" nelle
aree visitate di rado dalle telecamere televisive. In Angola, Cecenia, Uganda, Sahara
occidentale e Yemen, ECHO ha fornito assistenza umanitaria alle vittime ormai
escluse dai riflettori internazionali. Inoltre, per assicurare che la distribuzione dei
propri aiuti fosse imparziale e corrispondente alle esigenze, ECHO ha perfezionato il
proprio sistema di individuazione delle crisi dimenticate.
L'operato di ECHO si è caratterizzato anche per la sostenibilità delle sue azioni, in
quanto si è cercato di trasferire progetti o di porre le basi per un futuro collegamento
con strumenti di sviluppo di lunga durata. L'attuazione di una tale politica di
collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo ("LRRD") ha permesso a ECHO di
ridurre gradualmente le proprie operazioni nei Balcani. In Sierra Leone e in Angola
la fornitura di aiuti umanitari da parte di ECHO è entrata a far parte di un piano
d'azione integrato dell'UE per fronteggiare le crisi umanitarie e l'iniziale processo di
reinsediamento.
I nuovi sviluppi in relazione alla gestione della crisi nel quadro della politica estera e
di sicurezza comune e della "Convenzione per l'avvenire dell'Europa" hanno reso
necessaria una risposta attiva di ECHO, che spieghi e difenda la specificità dello
"spazio umanitario".
ECHO ha intensificato le relazioni con i suoi principali partner attraverso i
cosiddetti "dialoghi di programmazione delle strategie", svoltisi nel novembre 2002,
per il terzo anno consecutivo, con le principali agenzie ONU (UNCHR, PAM,
UNICEF, OCHA e, per la prima volta, OMS). Altri dialoghi simili si sono tenuti con
il CICR, la FICR e le ONG.
1
Ai sensi dell'art. 19 del regolamento (CE) n. 1257/96 del Consiglio del 20 giugno 1996 relativo all'aiuto
umanitario.
3
Nel 2002 ECHO si è adoperato in maniera significativa per migliorare ulteriormente
la comunicazione, la collaborazione e il coordinamento con il Parlamento europeo,
il quale, nella sessione plenaria del 14 gennaio 2003, ha adottato la relazione
predisposta dall'on. Carlotti e ha espresso il suo apprezzamento per i progressi
compiuti da ECHO durante il periodo 2001-2002 nella distribuzione efficace di aiuti,
nella semplificazione delle procedure e nella sana gestione finanziaria.
Nel 2002 ECHO ha intensificato le sue attività di informazione, comunicazione e
sensibilizzazione, in particolare aumentando la propria presenza sui mezzi di
comunicazione di massa e lanciando in novembre il nuovo design del suo sito web.
Per quanto concerne il proseguimento dell'attuazione della riforma nel 2002,
ECHO è passato da circuiti finanziari centralizzati ad altri parzialmente decentrati. I
sistemi interni di controllo sono stati rivisti e ulteriormente potenziati, permettendo,
grazie a una concentrazione sui risultati, una migliore valutazione dei rischi connessi
ai progetti umanitari e un controllo più efficiente dei progressi.
Nel luglio 2002, ECHO ha subito una riorganizzazione interna per migliorare
ulteriormente l'efficienza del servizio, creare nuove sinergie e distribuire meglio il
carico di lavoro tra le unità.
4
2.
QUADRO D'AZIONE GENERALE 2002
Nel 2002, 170 milioni di persone sono state colpite dalle calamità naturali e quasi
40.000 hanno perso la vita. Le guerre in corso (più di 42) e le violenti crisi occorse
durante l'anno hanno lasciato alle spalle un legato umanitario di 37 milioni di
persone sradicate. Nonostante il fatto che ECHO, dotata nel 2002 di un bilancio di
537,8 milioni di euro, fosse ancora una volta tra i tre principali donatori mondiali, gli
aiuti umanitari, che nel complesso hanno raggiunto i 4,5 miliardi di dollari USA
(OCHA), rimangono solo una frazione delle spese militari globali di 839 miliardi di
dollari USA (annuario 2002 SIPRI) e la comunità umanitaria è costretta a limitare il
proprio intervento e a concentrarsi nei settori di maggior bisogno.
ECHO ha reagito alle crisi umanitarie seguendo lo sviluppo globale delle esigenze
essenziali delle persone colpite dalle calamità naturali e di origine umana e il suo
intervento si è spostato continuamente dall'Europa orientale all'Africa e all'Asia.
Metà delle violenti crisi è avvenuta in Africa, che ospita il 27,5% dei profughi
complessivi. L'Asia ospita il maggior numero di profughi al mondo (48,3% dei
profughi complessivi). ECHO è riuscito ad attuare con successo la sua strategia
basata sulle esigenze, come risulta dalla ripartizione regionale dei suoi finanziamenti
per le operazioni umanitarie: i principali beneficiari degli aiuti sono state le
popolazioni dei paesi ACP (211,5 milioni di euro, equivalenti al 39%), seguiti
dall'Asia (137,96 milioni di euro, equivalenti al 26%) e dall'Europa orientale (83,5
milioni di euro, equivalenti al 16%). Le nuove emergenze, come quella in
Afghanistan, provocata dal ritorno accelerato di circa 1½ - 2 milioni di profughi, e la
crisi alimentare in Africa meridionale, dove 13 milioni di persone risentono di gravi
deficit alimentari, hanno reso necessario il ricorso da parte di ECHO alla riserva
degli aiuti d'urgenza, per un importo supplementare pari a 80 milioni di euro in
stanziamenti di impegno. Inoltre, nel contesto delle politiche internazionali del "post
11 settembre", ECHO ha opportunamente iniziato a predisporre piani di emergenza
per fronteggiare le conseguenze umanitarie della guerra in Iraq. Ciò ha comportato
uno stretto coordinamento con gli Stati membri, i partner principali, soprattutto quelli
all'interno dell'ONU e il movimento della Croce Rossa, e con gli altri principali
donatori, quali gli Stati Uniti.
Mentre la difficile situazione della popolazione irachena, causata da due importanti
conflitti seguiti da dieci anni di sanzioni internazionali, ha ricevuto nel 2002 una
crescente attenzione dei media, le altre crisi umanitarie sono scomparse dai titoli di
testa. ECHO ha continuato con successo a fornire sostegno nelle crisi dimenticate. Il
totale dei finanziamenti stanziati per le crisi dimenticate in Tanzania, Uganda,
Yemen, Angola, Cecenia e Sahara occidentale ha raggiunto 85 milioni di euro (pari
al 16% del bilancio di ECHO).
I numerosi sviluppi legati alla gestione delle crisi nel quadro della politica estera e di
sicurezza comune e della "Convenzione per l'avvenire dell'Europa" hanno reso
necessaria una risposta attiva di ECHO. Di conseguenza, ECHO ha partecipato a
numerosi forum (comitati del Consiglio nel quadro del secondo pilastro, comitato
militare dell’UE, ecc.) e ha redatto documenti per spiegare e difendere la specificità
dello "spazio umanitario", sottolineare il "valore aggiunto" del sistema degli aiuti
umanitari esistente a livello europeo, basato su un'esperienza decennale, e assicurare
5
che tutti gli attori conoscano la natura neutrale, imparziale e indipendente
dell'assistenza umanitaria.
3.
PANORAMICA DELLE OPERAZIONI UMANITARIE DI ECHO
La sezione seguente offrirà un rendiconto delle operazioni umanitarie di ECHO,
paese per paese. Non si tratta di una semplice panoramica. L'assistenza umanitaria
prestata rispecchia l'attuazione della strategia di ECHO nel 2002, in particolare:
intervento nei settori di maggior bisogno umanitario, prosecuzione del sostegno alle
crisi dimenticate e fornitura di aiuto umanitario di qualità, assicurando che gli sforzi
diretti all'aiuto, al ripristino e allo sviluppo siano coordinati in modo appropriato. Al
fine di evidenziare questo aspetto e sottolineare il punto centrale del suo operato,
orientato al risultato, ECHO ha deciso di presentare questa sezione in modo diverso
rispetto all'anno scorso. Le operazioni umanitarie sono presentate esponendo per
sommi capi le esigenze umanitarie, gli obiettivi umanitari, i risultati e gli sforzi fatti
per coordinare e collegare le operazioni umanitarie agli altri strumenti di intervento
di lunga durata. Inoltre, le informazioni date non riguardano solo le decisioni di
finanziamento ma anche l'esecuzione di tali decisioni in termini di contratti
sottoscritti e di pagamenti effettuati.2
Per far fronte alle crisi umanitarie nel mondo, ECHO ha stanziato complessivamente
537,8 milioni di euro attraverso 114 decisioni di finanziamento3. Il tasso di
esecuzione del bilancio, in termini di stanziamenti di impegno, ha raggiunto il 100%
per il quinto anno consecutivo. Nel 2002 sono stati sottoscritti 798 contratti4 per
operazioni umanitarie, riguardanti progetti in più di 60 paesi. I partner incaricati
dell'attuazione sono stati organizzazioni non governative (62% dei finanziamenti
ECHO, per la maggior parte ONG europee), agenzie ONU (27%, i principali partner
sono UNCHR -10,2%-, PAM -8%- e UNICEF -4,7%-), e altre organizzazioni
internazionali, principalmente CICR e FICR (con il 7,9% dei finanziamenti). Il
restante 3,5% è stato destinato soprattutto per contratti di assistenza o informazione
tecnica, comunicazione, verifica o valutazione.
3.1.
Africa, Caraibi e Pacifico
3.1.1.
Corno d'Africa e Africa orientale
Sudan:
Esigenze umanitarie
Colpite cronicamente da calamità causate dall'uomo e dalla natura, le popolazioni del
Sudan, altamente vulnerabili sia nel Nord del paese (territori controllati dal governo)
che nel Sud (territori controllati dall'opposizione), al momento in cui il processo di
2
3
4
Il fatto che somme esigue del bilancio 2002 non siano state vincolate entro la fine del 2002 può essere
dipeso da uno o da una combinazione dei seguenti fattori: ritardi dovuti alla situazione estremamente
precaria dal punto di vista della sicurezza; durata complessiva delle decisioni superiore a 12 mesi (nel
caso in cui alcuni contratti siano deliberatamente sottoscritti in una fase successiva); partner richiedenti
un finanziamento inferiore a quello previsto al momento della decisione; riserve non spese; decisione
datata a fine anno.
Tipo di decisioni: prima urgenza: 1 – urgenza: 21 – piano globale: 10 – aiuti umanitari/Dipecho: 82
Tra cui i contratti di attuazione delle decisioni del 2001.
6
pace sembrava evolvere positivamente, risentivano ancora di gravi difficoltà
umanitarie. Le esigenze umanitarie erano impellenti in tutti i principali settori: salute
e nutrizione, sicurezza alimentare, acqua e igiene.
Obiettivi umanitari e risultati
L'obiettivo di prevenire l'ulteriore deterioramento della situazione dei segmenti più
vulnerabili della popolazione, soprattutto degli sfollati (circa 4 milioni in tutto il
territorio), è stato raggiunto grazie ad una vasta serie di interventi nei settori sopra
menzionati e al sostegno all'organizzazione, al coordinamento e alla sicurezza delle
operazioni umanitarie, ecc. A tal fine, il piano globale del 2002 per il Sudan ha reso
disponibili 17 milioni di euro in favore di operazioni che, tramite 4 partner, hanno
coperto equamente il Nord e il Sud del paese. La maggior parte dei finanziamenti
ECHO si è rivolta agli interventi in materia di salute e di nutrizione. I progetti sono
stati finalizzati a migliorare le condizioni nutrizionali critiche di bambini, donne che
allattano e altri gruppi vulnerabili e a provvedere un migliore accesso, per un
maggior numero di persone, alle strutture di assistenza sanitaria di base. E' stato dato
avvio al controllo specifico delle malattie e alla prevenzione delle principali malattie
mortali che colpiscono migliaia di persone nel Sudan meridionale. Sebbene non sia
disponibile una sintesi relativa all'impatto sulla salute e sulla nutrizione, più di 2,5
milioni di persone -tra cui bambini denutriti, donne, sfollati, comunità di accoglienza
e persone anziane- hanno direttamente beneficiato di tali progetti. I progetti finanziati
da ECHO in materia di risorse idriche e strutture igienico-sanitarie hanno raggiunto
nel Nord del paese circa 230.000 beneficiari diretti e il loro bestiame e circa 380.000
nel Sud. I progetti correlati alla sicurezza alimentare sono stati particolarmente
intensi nel Sud, dove si sono soddisfatte le esigenze di oltre 2 milioni di persone,
fornendo piccoli equipaggiamenti, mezzi e sementi e creando un miglior accesso al
bestiame e ai prodotti animali. Inoltre, sono stati fatti sforzi per eliminare la peste
bovina e per tenere a freno altre malattie degli animali.
In risposta a una richiesta rapida tra agenzie, ECHO ha disposto un'altra decisione di
urgenza del valore di 1 milione di euro, che ha previsto assistenza umanitaria di
urgenza ai nuovi sfollati arrivati nella regione di Kassala in seguito alle crescenti
ostilità. L'assistenza umanitaria è stata diretta altresì alle popolazioni bisognose che
risiedono nelle aree precedentemente inaccessibili. Tuttavia, i maggiori ostacoli sono
stati ancora rappresentati dall'alto livello di insicurezza di molte regioni e dalle
restrizioni all'accesso dovute ai dinieghi del governo e ai fenomeni climatici
stagionali. ECHO si è attivato a diversi livelli per un sollecito inoltro dell’aiuto
umanitario alle popolazioni in stato di bisogno.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 i progressi in materia di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo sono
stati molto limitati. Il programma "Humanitarian Plus", finanziato coi contributi FES
e diretto a facilitare il passaggio dalla fase "aiuto" a quella "sviluppo" non è stato
ancora pienamente attuato, sebbene fosse già stato approvato nell'aprile 2001.
Tuttavia, la ripresa del dialogo politico tra il Sudan e l'UE nel 1999 ha aperto la
possibilità di una progressiva normalizzazione delle relazioni tra l’Unione e il Sudan
e quindi il trasferimento di attività a lungo termine.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
7
Decisioni
Contratti
Pagamenti
18,0
17,0
11,19
Etiopia
Esigenze umanitarie
Sebbene rimangano alcune sacche di esigenze acute, verso fine anno le urgenze
umanitarie dovute alla guerra di confine con l'Eritrea e alla siccità della zona
sudorientale si sono in gran parte stabilizzate. Inoltre, grazie al continuo
miglioramento delle condizioni nella Somalia nordoccidentale, le esigenze dei
profughi somali provenienti da quest'area non sono più di assistenza e tutela ma di
aiuto al rimpatrio.
Come nel 2001, si è diffusa in larga scala un'epidemia di meningite e le piogge sono
state molto meno frequenti del solito. A fine anno la penuria di piogge ha destato
crescenti preoccupazioni sugli effetti di una siccità di più ampia portata nelle regioni
Somalia, Oromiya e Afar. Le conseguenze sulla produzione alimentare e sulla
disponibilità di cibo all'interno del paese hanno portato a un grave deterioramento dei
problemi di denutrizione cronica già presenti. In alcune zone è stato riscontrato un
livello globale di denutrizione acuta del 29%. Inoltre, in alcune aree delle comunità
pastorali ed agro-pastorali delle regioni di Afar e Hararghe, oltre ai crescenti
problemi di rifornimento idrico, è stata registrata una diminuzione del bestiame di
oltre il 40%.
Obiettivi umanitari e risultati
Al fine di rispondere alle restanti sacche di esigenze conseguenti alla siccità e di
consolidare le risposte alle precedenti urgenze, ECHO ha disposto un ulteriore aiuto
umanitario del valore di 400.000 euro destinato alla fornitura di acqua nelle regioni
Somalia, Oromo e Afar, al controllo della sicurezza alimentare e al rilevamento
tempestivo della siccità che colpisce la Somalia. Inoltre, in seguito alle esigenze di
protezione continua dovute al conflitto presente al confine, ECHO ha stanziato alla
CICR 750.000 euro per portare aiuto a più di 7.000 prigionieri di guerra e a persone
detenute in ragione della guerra. In favore delle esigenze di rimpatrio dei profughi
somali, ECHO ha erogato all'UNHCR 1,6 milioni di euro, che sono stati impiegati
con successo per rimpatriare i 30.000 profughi somali selezionati.
Conformemente al suo compito principale, ECHO ha disposto 1 milione di euro,
stanziando 785.000 euro in favore dell'azione intrapresa con successo da MSF per
reagire all'epidemia di meningite. MSF, per contenere l'epidemia, ha vaccinato
d'urgenza più di 970.000 persone, garantendo una copertura media del 90% nelle
zone colpite. In seguito a una nuova grave siccità, a fine anno sono stati stanziati altri
4 milioni di euro per soddisfare le esigenze legate alla salute, alla denutrizione e alla
penuria d'acqua. I finanziamenti previsti da questa decisione continuano ad essere
erogati secondo l'impegno principale poiché la siccità nel 2003 persiste e sorgono
esigenze acute.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
8
Dopo aver soddisfatto le numerose esigenze di urgenza e quelle successive
all'urgenza causate dalla guerra di confine e dalla siccità e dopo aver provveduto al
rimpatrio dei profughi somali, nel 2002, come previsto, ECHO ha posto
gradualmente fine al proprio intervento. L'ufficio ECHO di Addis Abeba, che si
occupato anche dell'urgenza legata alla meningite, è stato chiuso in giugno e l'attività
di vigilanza viene ora garantita dall'ufficio regionale di Nairobi. Circa il 50% dei
principali partner di ECHO ha ricevuto ulteriori finanziamenti attraverso strumenti di
intervento di lunga durata, quali la sicurezza alimentare e il cofinanziamento di
ONG. Molti altri partner invece hanno ottenuto finanziamenti da altri donatori
impegnati nel ripristino e nello sviluppo.
In seguito alle nuove esigenze derivate dallo scoppio della siccità a fine 2002 e
rientranti nell'ambito del suo compito principale, ECHO ha potenziato le risorse
umane del suo ufficio regionale di Nairobi per poter coprire l'Etiopia. Sia le strategie
di entrata che quelle di uscita sono coordinate strettamente con gli altri strumenti di
intervento della CE, in particolare con i massicci aiuti alimentari.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
7,76
3,29
1,90
Eritrea
Esigenze umanitarie
Nel 2002 le esigenze d'urgenza derivanti dalla guerra di confine con l'Etiopia si sono
largamente stabilizzate. Restano ancora le esigenze riguardanti 60.000 sfollati,
attualmente ospitati in campi di accoglienza in attesa di reinsediamento, e quelle dei
profughi in Sudan in attesa di rimpatrio.
Obiettivi umanitari e risultati
I nuovi aiuti forniti da ECHO nel 2002, per un valore totale di 1,75 milioni di euro,
hanno assicurato, tramite la CICR, la fornitura continuativa di un alloggio idoneo ai
60.000 sfollati e la protezione a più di 2500 prigionieri di guerra e detenuti per
motivi legati alla guerra. Tali aiuti hanno inoltre sostenuto l'UNCHR nella prima fase
di rimpatrio di più di 30.000 profughi eritrei registrati. 300.000 euro di tali
finanziamenti ECHO, destinati alla sensibilizzazione sui rischi connessi alle mine,
non sono stati interamente impiegati, poiché il governo ha deciso di occuparsi
direttamente di tali attività relative alle mine. Infine, i finanziamenti hanno compreso
anche il sostegno alle attività dell'OCHA, tra cui la costituzione di sezioni distaccate
nelle regioni di Debub e Gash Barka, al fine di facilitare il coordinamento tra il
LRRD e la valutazione delle nuove esigenze impellenti.
9
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Il ritiro graduale di ECHO è avvenuto secondo i programmi, dopo che sono stati
stanziati 1,75 milioni di euro nel 2002 -in confronto ai 7 milioni nel 2001-. L'ufficio
ECHO di Asmara è stato chiuso nel giugno 2002 e l'attività di vigilanza viene ora
garantita dall'ufficio regionale di Nairobi. Inoltre, sono stati stanziati finanziamenti a
OCHA per sostenere il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo. I
finanziamenti ECHO diretti alla prima fase di rimpatrio dei profughi eritrei sono
collegati coi finanziamenti per il reinsediamento di questi profughi nel quadro del
FES.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
1,75
0,78
0,37
Somalia
Esigenze umanitarie
La Somalia, in particolare le zone centrali e meridionali, si trova tuttora di fronte a
conflitti civili, signorie militari e anarchia. I progressi verso la stabilità politica sono
stati pochi, dal momento che più di 13 iniziative di pace sono fallite e la grande
maggioranza della popolazione continua a vivere nella povertà assoluta. L'estrema
insicurezza e l'imprevedibilità hanno portato al collasso delle infrastrutture e dei
servizi sociali. Le esigenze umanitarie sono state ulteriormente aggravate dagli
avversi cambiamenti climatici.
Le esigenze di sicurezza alimentare sono in gran parte dovute alla grave penuria di
cereali e di produzione animale. Le strutture sanitarie pubbliche esistenti mancano di
medicinali e di personale qualificato in tutte le categorie (0,4 medici e 2,8 infermieri
ogni 100.000 persone). Si stima che il 30% della popolazione sia priva di accesso ai
servizi sanitari. L'aspettativa di vita alla nascita è di 47 anni. Soltanto il 15,6% dei
bambini dell'età di un anno è sottoposto a vaccinazione polivalente. In Somalia, la
percentuale media di denutrizione acuta globale nei bambini di età inferiore ai 5 anni
è pari al 17%.
I sistemi di rifornimento idrico in Somalia centrale e meridionale sono stati
completamente rovinati dall'instabilità cronica e dal collasso dello Stato. Il 70% dei
pozzi è vetusto e necessita di importanti lavori di ripristino. Meno del 20% della
popolazione ha accesso all'acqua potabile. Recenti stime indicano che si percorrono
distanze di 6 ore solo per prendere 20 litri d'acqua.
Obiettivi umanitari e risultati
Di fronte al ridursi dei finanziamenti dei donatori, ECHO ha aumentato i suoi aiuti.
Rispetto al 2001, nel 2002 l'assistenza finanziaria di ECHO alla Somalia è
raddoppiata, raggiungendo i 4,5 milioni di euro. L'obiettivo generale di ECHO in
Somalia è quello di assistere le vittime dell'insicurezza e dei fattori climatici,
soprattutto nelle zone centrali e meridionali del paese. I progetti finanziati da ECHO
10
nel 2002 hanno fronteggiato le esigenze acute in materia di sanità, nutrizione,
sicurezza alimentare, risorse idriche e strutture igienico-sanitarie. Il 71% del bilancio
è stato stanziato per progetti riguardanti la sanità e la nutrizione e le attività
finanziate hanno sostenuto un programma sanitario esaustivo, di cui hanno
beneficiato circa 1.000.000 di somali. Questo programma ha incluso assistenza
sanitaria di base, ospedali di riferimento, alimentazione terapeutica, vaccinazione e
contenimento del colera. A Mogadiscio Nord è stato istituito un centro di assistenza
sanitaria di base completamente funzionale e tre ospedali sono stati dotati di
medicinali e di apparecchiature mediche a Mogadiscio Nord, Mogadiscio Sud e nella
regione di Bay per assistere i feriti di guerra e altri pazienti. Le risposte tempestive
hanno efficacemente limitato l'epidemia di colera, incluso il focolaio scoppiato nella
zona nordorientale della Somalia. Poiché nella regione di Gedo sono saltate
consecutivamente sei stagioni delle piogge, sono stati destinati dei progetti di
sicurezza alimentare rivolti a più di 150.000 persone, con lo scopo di affrontare le
serie conseguenze sulle comunità pastorali e sul bestiame.
Nel settore idrico e igienico-sanitario, i finanziamenti sono stati utilizzati per
ricostruire punti di erogazione idrica nelle zone rurali. 55.200 persone nella Somalia
centrale e meridionale hanno beneficiato degli 11 pozzi trivellati e dei 30 pozzi
scavati a mano finanziati da ECHO. Nella Somalia nordoccidentale, grazie al
maggior numero di attività per le strutture idriche e igienico-sanitarie, la fornitura di
acqua potabile raggiunge ora 350.000 persone, tra cui sfollati e profughi
recentemente insediati nella città di Hargesia. A Bossaso, quale misura di
contenimento dell'epidemia di colera, è stato implementato nel campo sfollati un
progetto di ripristino per migliorare le condizioni igieniche.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
ECHO e l'unità Somalia della CE hanno sviluppato una strategia comune per
individuare e valutare i progetti, al fine di evitare potenziali sovrapposizioni,
duplicati e differenze d'approccio tra progetti sostenuti dai diversi sistemi di
intervento della CE e dagli altri donatori. Le agenzie, prima di presentare le proprie
proposte alla CE, sono incoraggiate a comunicarle all’ufficio di coordinamento
dell’aiuto alla Somalia, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicati.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
4,50
4,50
2,68
Uganda
Esigenze umanitarie
La situazione umanitaria in Uganda settentrionale, in particolare in Acholiland
(distretti di Gulu, Kitgum e Pader), si è deteriorata nel corso degli anni a causa della
grave insicurezza provocata in larga misura dagli attacchi brutali dell'esercito di
resistenza del Signore (Lord’s Resistance Army) contro la popolazione civile. Si
stima che 1.000.000 di persone siano state costrette a lasciare le proprie case e a
vivere in campi di accoglienza protetti dall'esercito ugandese. L'80% della
11
popolazione di Acoliland vive quindi in campi per sfollati. Lo spostamento della
popolazione locale ha comportato esigenze nei settori delle strutture idriche e
igienico sanitarie, della sanità e nutrizione, della sicurezza alimentare, dei prodotti
non alimentari nonché della difesa/riabilitazione degli ex bambini soldato.
Il numero di consulti e il consumo di farmaci nei reparti ambulatoriali dei 4 ospedali
di Kitgum, Gulu e Pader è aumentato del 40%. A causa dell'affollamento eccessivo
nei "villaggi protetti", le abitudini igienico-sanitarie unite alla scarsità d'acqua
contribuiscono alla larga diffusione di malattie, quali la malaria, la diarrea e le
infezioni respiratorie. Ad esempio, nei campi per sfollati del distretto di Gulu la
disponibilità di latrine è del 18% e quella d'acqua è, in media, di meno di 3 litri per
persona al giorno. A causa dell'insufficienza e dell'imprevedibilità delle piogge, nel
2002 nei distretti di Kotido, Kitgum e Pader non c'è stato nessun raccolto, con una
perdita di rendimento dell'80% circa.
Obiettivi umanitari e risultati
L'intervento di ECHO nel 2002 ha compreso un programma concertato per gli
ospedali di riferimento dei distretti. Grazie ai finanziamenti di diversi partner, cinque
ospedali nei distretti di Gulu, Kitgum e Kalongo sono stati provvisti di personale
medico, farmaci essenziali, generatori, serbatoi d'acqua e latrine; sono state inoltre
sostenute attività dirette a migliorare le condizioni idriche e igienico-sanitarie nelle
zone di concentrazione degli sfollati. Approssimativamente, 950.000 persone sono
state destinatarie di questi interventi. Sono stati costruiti 20 pozzi trivellati, 5 sono
stati riparati, sono stati ultimati 6 pozzi scavati a mano e si è predisposta la
costruzione di 2.950 latrine e di 1.000 buche per rifiuti. Sono stati distribuiti prodotti
non alimentari a 4.800 sfollati. In seguito ai numerosi sequestri di bambini compiuti
dall'esercito di resistenza del Signore, ECHO ha finanziato un progetto per la
protezione, la riabilitazione e il reinserimento degli ex bambini soldato nei distretti di
Kitgum e Pader. 1.400 bambini hanno beneficiato direttamente del progetto, mentre
circa 10.000 persone ne hanno beneficiato indirettamente. Tra queste ultime sono
inclusi i familiari e le persone a stretto contatto dei bambini colpiti.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Attraverso la delegazione CE di Kampala, gli aiuti di ECHO sono strettamente
coordinati con gli altri strumenti di intervento della CE e con le attività degli Stati
membri e degli altri donatori.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
2,12
2,12
1,01
12
Kenya
Esigenze umanitarie
Nel periodo 1999-2001 il Kenya settentrionale ha sofferto di una penuria continuata
di piogge. Sebbene le piogge del 2001 abbiano favorito un generale miglioramento
della situazione in Kenya, soprattutto nei seminativi della zona occidentale, le
precipitazioni nei distretti settentrionali e orientali sono state ancora una volta
abbondantemente al di sotto della norma e sono state insufficienti per reintegrare
efficaci meccanismi di supporto.
L'insufficienza di germogli e di acqua ha costretto le comunità pastorali a trasferirsi
in quelle zone che offrono condizioni di pascolo migliori. Nei distretti di Wajir,
Marsabit, Tana River e Mandera è stato registrato un aumento del tasso di
denutrizione. La denutrizione acuta generale nel distretto di Wajir è stata del 14,7%,
di cui 2,9% grave. I servizi di salute pubblica risentono della grave mancanza di
medicinali e si stima che circa 80.000 bambini siano a rischio di morte per la fatale
combinazione di denutrizione e infezioni.
Obiettivi umanitari e risultati
Nel 2002 ECHO ha sostenuto un pacchetto integrato di progetti per gli aiuti contro la
siccità, diretti in particolare alle comunità pastorali dei distretti settentrionali e
nordorientali. Conformemente ai propri obiettivi, consistenti nel preparare le
comunità vulnerabili alle prossime siccità, ECHO ha sostenuto un importante
progetto relativo al bestiame. Centinaia di addetti alla salute degli animali sono stati
addestrati per vaccinare e per trattare le maggiori epidemie che colpiscono gli
animali. Nel settore idrico, sono state realizzate la riabilitazione di più di 200 punti
d'acqua e la creazione di comitati locali per la gestione dell'acqua.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
ECHO sta gradualmente eliminando i propri programmi di risposta alla siccità ma
continuerà a monitorare con attenzione la situazione umanitaria sul posto e a
incoraggiare attivamente gli erogatori di fondi per lo sviluppo ad adottare interventi
di lunga durata.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
2,5
2,5
1,12
ECHO-Flight
Anche nel 2002 ECHO Flight, al suo ottavo anno di attività, ha fornito un trasporto
aereo umanitario efficiente ed economico per i progetti nel Corno d'Africa e nelle
regioni limitrofe. Dopo essersi tradizionalmente diretto negli anni scorsi in modo
massiccio verso il Corno d'Africa, ECHO Flight ha avviato nel 2002 il programmato
servizio Nairobi-Repubblica democratica del Congo, stabilendo un campo base a
Goma. In tal modo è stato considerevolmente migliorato l'accesso del personale
13
umanitario e il trasporto di merci ai progetti nella zona orientale della Repubblica
democratica del Congo.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
3.1.2.
Decisioni
Contratti
Pagamenti
8,4
8,4
5,58
Africa meridionale
Angola
Esigenze umanitarie
La morte sul campo di battaglia di Jonas Savimbi, leader di UNITA, avvenuta nel
febbraio 2002, e la conseguente sospensione delle ostilità hanno fatto sperare in una
pace effettiva per l'Angola dopo 27 anni di guerra civile. Tuttavia, la maggiore
accessibilità, conseguente al cessate il fuoco, ha sollevato il sipario che aveva
nascosto la reale estensione della situazione umanitaria in quelle zone del paese
rimaste fino ad allora inaccessibili. L'elevato livello di denutrizione e il tasso di
mortalità, abbondantemente superiore alle soglie d'urgenza, erano fin troppo comuni,
anche tra gli ex combattenti di UNITA e le loro famiglie, riuniti in campi di
acquartieramento nel paese. L'aumento delle possibilità di accesso al paese ha dato
avvio ad enormi spostamenti della popolazione. Entro fine anno, 1,5 milioni di
sfollati e 80.000 profughi hanno fatto ritorno alle loro case, per lo più in zone spesso
densamente minate e caratterizzate da una totale assenza di qualsiasi requisito
minimo per l'insediamento. Nonostante la sospensione delle ostilità, il carico di
lavoro umanitario è aumentato e alla fine del 2002 tre milioni di persone
dipendevano dagli aiuti umanitari.
Obiettivi umanitari e risultati
Quando la portata delle critiche esigenze umanitarie è diventata evidente, è stato
chiaro che i finanziamenti di ECHO, da soli, sarebbero stati insufficienti. Oltre agli
iniziali 8 milioni di euro destinati alla nutrizione d'urgenza, alla sanità e a strumenti
di aiuto essenziale nonché alla logistica cruciale e alle attività di coordinamento,
ECHO ha destinato altri 6 milioni di euro quasi esclusivamente agli interventi di
nutrizione essenziale nelle zone recentemente accessibili, tra cui quelle di
acquartieramento di UNITA. Dopo la sospensione delle ostilità, gli interventi di
ECHO hanno avuto un approccio molto più flessibile, in modo da seguire e
rispondere immediatamente agli imponenti spostamenti della popolazione e per
continuare a fornire assistenza ai gruppi più vulnerabili. Gli sforzi dell'intera
comunità umanitaria continuano ad essere ostacolati dall'estrema insufficienza di
infrastrutture aeroportuali e stradali e dalla massiccia presenza di mine. Le esplosioni
di mine hanno causato molti morti e feriti -tra cui operatori umanitari- e hanno
lasciato nuovamente isolate milioni di persone. A fine 2002, il 42% dei contratti
finanziati durante l'anno da ECHO è stato adempiuto e la maggior parte dei rimanenti
dovrebbe essere portata a termine entro marzo 2003. Questi progetti hanno aiutato a
stabilizzare la situazione nutrizionale, salvando centinaia di giovani vite, e a
ristabilire le cure sanitarie di base in quelle zone inaccessibili da quattro anni. Essi
14
hanno inoltre fornito mezzi di soccorso di emergenza, quali coperte, utensili da
cucina e alloggi temporanei a più di 225.000 persone.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
In seguito all'accordo di sospensione delle ostilità, le direzioni generali DEV,
AIDCO ed ECHO hanno predisposto un piano d'azione, del valore di 125 milioni di
euro, per sostenere il processo di pace attraverso una rapida esecuzione dei
programmi di aiuto e di ripristino già esistenti. Il piano d'azione ha assegnato -o
riassegnato- tutti i tipi di finanziamento CE al fine di rispondere alla crisi umanitaria
e all'iniziale processo di insediamento. Inoltre, in agosto è stato adottato un
programma d'urgenza (del valore di 30 milioni di euro, provenienti da finanziamenti
FES) destinato a rispondere alla prima fase del processo di smobilitazione. Questo
programma d'urgenza integra le attività di ECHO in Angola.
Il documento di strategia nazionale per il nono FES riconosce il ruolo centrale del
collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo, come evidenziato dal piano d'azione per
l'Angola. Pertanto, ECHO cercherà di ritirarsi gradualmente dalle zone che
necessitano di un intervento più sostenibile, individuando agenzie per lo sviluppo a
cui trasferire quanto prima gli incarichi, e concentrerà la propria attività sul suo
mandato fondamentale, ovvero intervenire per salvare vite umane.
Angola, Zimbabwe, Zambia, Malawi
Esigenze umanitarie
Nel luglio 2002 le Nazioni Unite hanno lanciato un appello per 611 milioni di dollari
USA da destinarsi ad aiuti umanitari in Africa meridionale. Circa 13 milioni di
persone fronteggiavano insufficienza alimentare, malattie, povertà a spirale,
insufficienza idrica, pessime condizioni igienico-sanitarie e un continuo
deterioramento dei servizi di base. La richiesta prevedeva che 511 milioni di dollari
USA, pari all'84%, fossero destinati ad aiuti alimentari e il rimanente ad aiuti
umanitari urgenti non alimentari. Tra i paesi specificatamente interessati sono
compresi il Lesotho, il Malawi, il Mozambico, lo Swaziland, la Zambia e lo
Zimbabwe.
Sebbene la richiesta dell'ONU si concentrasse prevalentemente sulle esigenze
alimentari della regione, era evidente che la regione non risentiva solo della penuria
alimentare provocata dalla siccità. Il declino dell'economia a lungo termine, le
politiche inadatte e la drammatica diffusione della pandemia di HIV/AIDS sono stati
tutti fattori che hanno contribuito a quella che è diventata una crisi complessa e
prolungata. Ormai già un adulto su tre è affetto da HIV/AIDS. In Malawi, Swaziland,
Zambia e Zimbabwe l'aspettativa di vita alla nascita è diminuita, scendendo al di
sotto dei 40 anni. Un sesto di tutte le morti di AIDS nel mondo è avvenuto in
Lesotho, Malawi, Mozambico, Swaziland, Zambia e Zimbabwe.
Obiettivi umanitari e risultati
Sulla base delle indicazioni iniziali relative alle esigenze umanitarie della regione,
ECHO ha già destinato nella prima metà del 2002 6,5 milioni di euro agli aiuti
d'urgenza in Malawi, Zambia e Zimbabwe. Gli aiuti hanno finanziato, in particolare,
operazioni a sostegno del controllo nutrizionale, dell'alimentazione nelle scuole,
dell'alimentazione integrativa, dell'alimentazione terapeutica e dei servizi sanitari. Un
15
importo supplementare di 1 milione di euro è stato reso disponibile per combattere i
problemi causati dalle cavallette in Madagascar.
In seguito alla richiesta dell'ONU, nel settembre 2002 ECHO ha rapidamente
mobilitato 30 milioni di euro supplementari, in favore delle operazioni in Zimbabwe
(13,7 milioni di euro), Zambia (9 milioni di euro), Malawi (2,7 milioni di euro),
Swaziland (1,4 milioni di euro) e Angola (2 milioni di euro). Gli aiuti finanziati
hanno permesso l'estensione delle attività di alimentazione nelle scuole in Zimbabwe
e in Swaziland, soddisfacendo le esigenze nutrizionali e mantenendo i bambini a
scuola. ECHO ha inoltre sostenuto il coordinamento delle operazioni umanitarie
dell'ONU e dell'OCHA. Il programma alimentare mondiale ha ricevuto sostegno in
termini di assistenza logistica e di controllo, assicurando che gli alimenti venissero
distribuiti in modo politicamente neutro. Le attività in Zambia sostengono le
operazioni nei campi profughi e la predisposizione del rimpatrio di circa 300.000
profughi angolani. In Angola, gli aiuti ECHO sono diretti alle operazioni nelle zone
recentemente accessibili, a sostegno dello sconfortante compito di reinsediare milioni
di espatriati e di profughi di ritorno a casa.
Inoltre, nel settembre 2002 ECHO ha insediato ad Harare un capo consulente tecnico
dell'ufficio regionale di Nairobi, al fine di sostenere le operazioni e di aprire un
ufficio ECHO. A novembre, ECHO ha designato un consulente tecnico permanente
per l'ufficio di Harare e ha ultimato l'assunzione di personale locale. Il piano per il
2003 prevede l'espansione di questo ufficio per sostenere le operazioni nella regione.
Sebbene una valutazione dell'impatto complessivo delle operazioni ECHO sia ancora
prematura, è evidente che gli aiuti forniti da ECHO hanno già contribuito a salvare
un grandissimo numero di vite umane.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Gli aiuti ECHO all'Africa meridionale integrano i finanziamenti FES disponibili per
questa regione, inclusi i precedenti finanziamenti FES per lo Zimbabwe. Questi
ultimi sono ora rivolti esclusivamente agli aiuti a beneficio diretto della popolazione
dello Zimbabwe. Inoltre, si sono tenute frequenti consultazioni dettagliate con gli
altri servizi della Commissione incaricati degli aiuti alimentari d'urgenza al fine di
assicurare che gli aiuti ECHO completino queste altre forme di assistenza alla
regione.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Paese/Regione
Decisioni
Contratti
Pagamenti
Angola
12,00
12,00
7,40
Malawi
1,50
1,50
1,04
Zimbabwe
2,00
2,00
1,42
Zambia
3,00
2,34
1,78
Africa
meridionale
30,00
20,00
6,63
16
3.1.3.
Africa centrale
Repubblica democratica del Congo (RDC)
Esigenze umanitarie
Nella Repubblica democratica del Congo (RDC) ECHO si è trovato di fronte ad una
nazione che i decenni di corruzione e di cattiva gestione del regime di Mobutu
avevano già impoverito da un punto di vista strutturale e che aveva dovuto lottare
contro gli effetti cumulativi di due guerre civili consecutive. Un'indagine dell'ONG
statunitense "International Rescue Committee" (IRC) ha rilevato nella RDC orientale
un totale di "eccesso di mortalità" pari a 2,5 milioni di morti nei 33 mesi tra agosto
1998 e aprile 2001. Tuttavia, solo il 14% circa dell'"eccesso di mortalità" rilevato
dall'ICR è provocato direttamente dalla violenza; il restante è attribuito al costante
deterioramento delle condizioni di vita e dei servizi sociali nel corso di vari decenni.
Nel 2002 i congolesi non sono morti a causa dei proiettili o dei colpi di machete, ma
per la malaria e la denutrizione conseguente al dissesto della produzione alimentare e
dei meccanismi di distribuzione o alla mancanza di assistenza sanitaria di base.
Obiettivi umanitari e risultati
In termini di risposta umanitaria, è stato utile distinguere tra (a) le esigenze
croniche/acute causate dalle crisi di lunga durata e dalla "guerra principale",
momentaneamente sopita, e (b) le esigenze acute/urgenti causate dalle "guerre
collaterali" in corso. Le priorità umanitarie delle zone con esigenze croniche sono
state ristabilire o consolidare un sistema di assistenza sanitaria di base che fosse
sostenibile, efficace e accessibile a tutti i settori della popolazione e fornire ai
bambini denutriti un'alimentazione integrativa e terapeutica e misure di breve durata
per la sicurezza alimentare dei loro familiari. Come per le esigenze acute/urgenti,
ECHO si è rivolto principalmente alla minaccia immediata rappresentata dai "grandi
killer", sostenendo campagne di vaccinazione contro il morbillo e abituali interventi
di urgenza contro la malaria, il colera e la denutrizione.
Gli obiettivi umanitari stabiliti nel piano d'azione 2002 per la RDC sono stati tutti
rispettati con successo, spendendo integralmente i 32 milioni di euro stanziati dal
pacchetto del piano globale. In termini di obiettivi di gestione (specifici per il
settore), 18 partner hanno fornito durante l'anno assistenza sanitaria di base in circa
105 dei 306 distretti sanitari del paese. Circa 2,7 milioni di pazienti sono stati trattati
in centri sanitari a cui ECHO ha fornito medicinali, attrezzatura, sostegno tecnico e
logistico, acqua potabile e vestiario. Altri dieci partner hanno prestato assistenza
coordinata nel campo della nutrizione, degli aiuti alimentari e della sicurezza
alimentare d'urgenza, raggiungendo circa 375.000 congolesi nelle zone di conflitto.
ECHO ha inoltre fornito sostegno in favore degli incarichi speciali di specifiche
agenzie internazionali ed è stato particolarmente attivo nella promozione del
coordinamento e del ruolo principale che l'OCHA ha svolto a luglio nella missione di
valutazione composta da vari donatori.
Oltre alle attività programmate nel piano globale, ECHO ha reagito prontamente
all'eruzione del vulcano Goma del 17 gennaio, inviando personale sul campo nelle
prime 48 ore e approvando immediatamente un pacchetto supplementare di aiuti del
valore di 5 milioni di euro. Nell'arco di due giorni sono stati istituiti punti di
17
erogazione d'acqua d'urgenza e sono stati distribuiti a circa 100.000 persone dei kit
per famiglie contenenti articoli di primo soccorso. Le principali vie d'accesso a
Goma sono state sgomberate, il sistema idrico municipale è stato rapidamente
rimesso in funzione e per tre mesi a tutti coloro che si sono presentati è stata fornita
assistenza sanitaria gratuita. Infine, a 3.000 famiglie prive di risorse sono stati dati gli
strumenti per ricostruire le case distrutte dalla lava.
Infine, in risposta alla richiesta di aiuti dell'UNCHR, a fine anno è stata adottata
un'altra decisione per 1 milione di euro al fine di impedire la chiusura dei campi di
accoglienza, fornendo assistenza, protezione e sostentamento a 60.000 profughi
angolani.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Il primo principale trasferimento di progetti nel quadro del collegamento tra aiuto,
ripristino e sviluppo è avvenuto agli inizi del 2002 e ha riguardato un programma di
riassetto, lanciato su base pilota nel 2002 da ECHO, nella regione di Masisi, nel Kivu
settentrionale, una zona tradizionalmente molto produttiva, divenuta vittima del
conflitto etnico e del dislocamento massiccio. Nel quadro del "Programme d'Appui à
la Réhabilitation" (PAR), in conformità all'art. 255 della convenzione di Lomé sono
stati resi disponibili più di 7 milioni di euro. La seconda "tranche" di trasferimenti ha
riguardato il settore sanitario. Dal 1° luglio, circa 31 "zones de santé" sostenute da
ECHO nelle province del Kivu settentrionale e orientale sono state trasferite a
DEV/AIDCO, con una dotazione di 9 milioni di euro per finanziamenti nel quadro
del "Programme d'Appui Transitoire à la Santé" (PATS), in conformità all'art. 255
della convenzione di Lomé. Infine, in seguito all'eruzione del vulcano Goma del 17
gennaio, AIDCO ha rapidamente istituito una missione di valutazione che, in
collaborazione con il personale ECHO in loco, ha concepito un pacchetto di 4
milioni di euro per il ripristino di infrastrutture sociali al fine di formare un tutto
organico con il lavoro svolto da ECHO nella fase d'urgenza.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
38,10
36,49
23,06
Burundi
Esigenze umanitarie
Il Burundi è coinvolto nell'inestricabile conflitto della regione dei Grandi Laghi, in
corso ormai da parecchi anni. Tuttavia il conflitto del Burundi ha alle spalle le sue
proprie cause, basate principalmente sull'opposizione interetnica tra i gruppi Tutsi e
Hutu. La guerra civile ha avuto inizio nel 1993, dopo l'assassinio del primo
presidente eletto democraticamente, ed è tuttora in corso nonostante l'accordo di pace
firmato nell'agosto 2000 e l'istituzione di un governo transitorio che ha concluso nel
2002 un accordo di tregua tra tre fazioni ribelli. Nel 2002, la situazione nel paese non
è migliorata e tra i gruppi ribelli e l'esercito/governo la lotta continua. Spostamenti di
persone, afflusso di profughi nei paesi limitrofi e distruzione delle infrastrutture
18
economiche e sociali sono le conseguenze dirette sulla popolazione di questo
conflitto.
Obiettivi umanitari e risultati
L'obiettivo di ECHO in Burundi è stato quello di soddisfare le esigenze umanitarie di
base della popolazione a rischio (sfollati, indigenti, orfani, donne a carico di
familiari, rimpatriati). Questo obiettivo è stato raggiunto con successo attraverso la
cooperazione con 20 partner. La risposta di ECHO alle esigenze d'urgenza si è diretta
principalmente all'assistenza sanitaria di base, alla sicurezza alimentare, alla fornitura
di acqua potabile, all'igiene e alla riabilitazione nutrizionale. Sono stati forniti
medicinali essenziali e servizi medici in quelle zone dove l'accesso all'assistenza
sanitaria era estremamente limitato o inesistente. Sono stati inoltre finanziati
programmi di riabilitazione nutrizionale per le zone colpite nei periodi di crisi
alimentare. Infine, le operazioni di aiuto hanno fornito acqua potabile e strutture
igienico-sanitarie di prima necessità agli sfollati di tutto il paese. ECHO ha inoltre
fatto fronte alle crisi impreviste, quali spostamenti temporanei nelle zone instabili
(province orientali e meridionali e la zona rurale di Bujumbura), e ha reagito
immediatamente alle epidemie (colera, meningite). Si stima che 2 milioni di persone
abbiano beneficiato delle operazioni finanziate da ECHO.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 è stato portato avanti il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e
sviluppo, principalmente tramite programmi finanziati dal Fondo europeo di sviluppo
(FES) e in cooperazione con gli Stati membri. Ciò è avvenuto soprattutto da quando
sono state rilanciate molte nuove operazioni di ripristino e di sviluppo dirette ad
incoraggiare il processo di pace e la ricostruzione del paese. Tuttavia, la costante
instabilità della situazione in Burundi continua ad ostacolare il trasferimento delle
attività di ECHO.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
17,50
15,23
9,42
Tanzania
Esigenze umanitarie
La Tanzania ospita un gran numero di profughi provenienti dai paesi limitrofi, i quali
sopravvivono quasi esclusivamente grazie agli aiuti umanitari. Agli inizi del 2001,
495.000 profughi provenienti dal Burundi, dalla RDC e dal Ruanda vivevano in 14
campi di accoglienza in Tanzania occidentale, sotto la protezione dell'UNHCR. Nel
2002 il numero di profughi è salito a 20.000. Nonostante gli sforzi continui per
rafforzare gli accordi di pace, la maggior parte dei profughi non può tornare a casa e
nello stesso tempo la legislazione della Tanzania ne vieta l'autonomia e
l'integrazione. Le esigenze umanitarie comprendono cibo, acqua, alloggi, protezione
e assistenza sanitaria.
19
Obiettivi umanitari e risultati
L'obiettivo principale di ECHO è stato quello di continuare a fornire il sostegno dato
per molti anni a questa operazione di "cura e sostentamento", poiché questa è una
crisi che si protrae nel tempo e che molti donatori non considerano più una priorità.
Gli obiettivi del piano globale 2002 di ECHO per la Tanzania sono stati raggiunti
tramite uno stanziamento di 27 milioni di euro a partner internazionali quali FICR,
UNHCR, UNICEF e PAM. Gli stanziamenti a tutti i partner sono stati interamente
effettuati. I programmi hanno fornito sostegno nel campo dell'aiuto alimentare, della
logistica, dell'acqua, dell'igiene, della sanità, della nutrizione, degli alloggi e della
protezione. Più di 500.000 profughi hanno beneficiato di questo intervento e ECHO è
stato il principale donatore dell'UNHCR per il programma dei profughi in Tanzania.
Anche l'obiettivo di monitoraggio, tuttora in corso, è stato raggiunto. Particolare
attenzione è stata data al rimpatrio dei profughi burundesi, iniziato nel marzo del
2002, al fine di sostenere, durante l'operazione di rimpatrio, il rispetto dei principi
umanitari di sicurezza, dignità e spontanea volontà. Sebbene durante l'anno più di
50.000 burundesi abbiano fatto ritorno in patria (in modo spontaneo e agevolato), le
continue violenze in Burundi e nella RDC hanno portato a nuove ondate di profughi
in Tanzania. Nonostante l'inatteso rimpatrio, verso fine 2002, della maggioranza dei
profughi ruandesi (più di 20.000), durante l'anno il numero totale di profughi
registrato nei campi gestiti dall'UNHCR in Tanzania occidentale è aumentato. ECHO
ha sostenuto la protezione dei gruppi vulnerabili attraverso progetti legati ai bambini
e alle questioni di genere.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 sono stati portati a termine alcuni collegamenti di progetti tramite
l'intervento previsto nel quadro del programma speciale per le zone meta di profughi
(Special Programme for Refugee-Affected Areas, SPRAA, 22 milioni di euro, 19972003) e il finanziamento ai sensi dell'art.73 dell'accordo di Cotonou (ex art. 255 della
convenzione di Lomé; 4 milioni di euro per alcuni dei settori a lungo termine, quali
istruzione, ambiente, sanità e acqua/igiene). Inoltre, potrebbe essere raggiunto un
accordo sul trasferimento di alcuni progetti di aiuto alimentare, finanziati da ECHO,
agli strumenti d'intervento per la sicurezza alimentare gestiti dalla DG AIDCO.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
27,00
25,88
19,94
20
3.1.4.
Africa occidentale
Sierra Leone - Guinea - Liberia
Esigenze umanitarie
I tre paesi che compongono l'Unione del fiume Mano nel corso degli ultimi 12 anni
hanno subito guerre e tumulti. I problemi umanitari della regione si intrecciano
strettamente e gli sviluppi di un paese hanno spesso un impatto diretto sugli altri due.
Inoltre, si stima che 700.000 persone, in un dato momento, siano state sfollate
all'interno del loro paese (500.000 in Sierra Leone, 250.000 in Liberia, 50.000 in
Guinea). Il centro del tumulto si è spostato dalla Liberia alla Sierra Leone.
In Sierra Leone, si stima che 75.000 profughi sierraleonesi siano rimpatriati a partire
dagli ultimi di settembre 2000 (UNHCR). Tra questi, 58.000 destano preoccupazioni,
cioè necessitano di assistenza umanitaria. Il programma di insediamento di questi
rimpatriati è stato ritenuto la priorità umanitaria più urgente e la maggiore sfida del
paese.
La situazione umanitaria in Guinea è rimasta relativamente stabile, sebbene vi siano
stati periodi di insicurezza nella regione di Forestiere. Agli inizi del 2002, in Guinea
c'erano ancora 180.000 profughi. Tra questi, 65.000 vivevano in campi gestiti
dall'UNHCR (50.000 sierraleonesi e 15.000 liberiani), mentre 50.000 sierraleonesi e
65.000 liberiani vivevano fuori dai campi.
Gli sfollati in Liberia si sono trovati in una situazione estremamente vulnerabile. La
rete sociale locale, provata dai molti anni di lotta e di instabilità, non è stata capace di
sopportare il peso dei 38.000 sfollati che fuggivano dalla ripresa del conflitto nella
contea di Lofa. Questi sfollati si sono insediati in campi nelle contee di Bong, Grand
Cape Mount e Gbapolou. Inoltre, 35.000 profughi provenienti dalla Sierra Leone
vivevano in campi profughi in Liberia.
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO ha risposto alle esigenze umanitarie tramite un approccio regionale, basandosi
su un piano globale di 17 milioni di euro diretti ai quattro diversi gruppi di persone in
stato di bisogno (profughi, rimpatriati, sfollati e comunità di accoglienza) con un
diverso livello di vulnerabilità e ha fornito aiuti coordinati (tra cui la fornitura di
servizi sanitari di base, risorse idriche e strutture igienico-sanitarie, alimenti, nonché
alloggi e prodotti non alimentari). Inoltre, è stato prestato sostegno alla banca dati
umanitaria e al sistema di rilevamento delle informazioni, alla distribuzione di cibo e
alla promozione dei principi umanitari fondamentali. Gli obiettivi umanitari di
ECHO sono stati portati a termine con successo, con l'esborso completo dei 17
milioni previsti dal pacchetto. 21 partner, tra cui agenzie ONU, ONG internazionali e
la CICR, hanno attuato progetti nei tre paesi.
In Sierra Leone, ECHO ha contribuito alla gestione di 4 ospedali distrettuali, di 56
unità di assistenza di base, del programma ampliato all'interno della nazione per la
vaccinazione e allo studio per la valutazione della resistenza della malaria alla
clorochina. Inoltre, nei campi per sfollati e profughi sono stati trivellati o ristabiliti
21
più di cento punti d'acqua e i campi sono stati dotati di 300 latrine e di più di 50
docce e zone di lavaggio. Alle popolazioni sradicate sono stati distribuiti prodotti non
alimentari e materiale da riparo (più di 30.000 coperte e stuoini, 50.000 set da cucina,
taniche, 30.000 saponette e 700 rotoli da 200m² di rivestimento in plastica).
In Guinea, i finanziamenti ECHO hanno contribuito alla disposizione di un
programma coordinato in materia di assistenza sanitaria di base e di risorse idriche e
di servizi igienico-sanitari, diretto a circa 37.000 profughi nei campi di Boréah,
Nonah, Laïné e Kouankan. Inoltre, in altri punti sono stati costruiti 75 pozzi e 300
latrine. In aggiunta a ciò, la popolazione della prefettura di Guéckédou (200.000
persone) ha avuto accesso all'assistenza sanitaria di base e circa 7.000 bambine e 500
donne incinte hanno ricevuto alimenti supplementari. Infine, in seguito ad
un'epidemia di febbre gialla a Conakry, ECHO ha contribuito a una campagna di
vaccinazione di urgenza destinata a 1,5 milioni di persone. Questa operazione è stata
attuata dall'Organizzazione mondiale per la sanità.
In Liberia, i partner che hanno ricevuto finanziamenti da ECHO hanno dato da
mangiare a 150 bambini gravemente denutriti ricoverati in centri di nutrizione
terapeutica e hanno attuato un programma per far fronte ad un'epidemia di colera,
che ha esposto al rischio 50.000 persone. Oltre a ciò, sono stati costruiti nei campi
per gli sfollati 10 punti d'acqua, 200 latrine e molte aree di lavaggio. Infine, il
programma di protezione della CICR si è rivolto a 100.000 persone vulnerabili.
A fine anno (20/12/2002), è stato disposto un finanziamento supplementare di 2
milioni di euro per assistere l'UNHCR nelle operazioni di rimpatrio dei profughi in
Sierra Leone e per fornire servizi umanitari di base ai profughi liberiani in Sierra
Leone.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
19,00
16,68
10,42
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Le attività di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo effettuate da ECHO nel
2002 sono state essenzialmente dirette a preparare il terreno - con DEV e AIDCO all'avvio di due programmi chiave di ripristino e sviluppo finanziati dalla CE,
essenziali per il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in Sierra Leone: il
programma di reinsediamento e reintegrazione (SLRRP) per i 200.000 rimpatriati e il
programma di sostegno al settore sanitario (HSSP). Grazie all'avvio di questi due
programmi nel novembre 2002, all'arrivo di un assistente tecnico al ministero della
Sanità e all'assunzione di un giovane esperto incaricato del collegamento tra aiuto,
ripristino e sviluppo presso la delegazione, la CE ha fatto notevoli progressi in
materia di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in Sierra Leone.
In Guinea, ECHO ha affidato ad altri servizi della Commissione alcuni programmi di
sicurezza alimentare che non rientravano nel mandato fondamentale di ECHO. A
partire da dicembre 2002, le DG DEV/AIDCO sono subentrate nella gestione di due
progetti precedentemente finanziati da ECHO (utilizzando i finanziamenti del sesto e
22
del settimo FES) e un altro è coperto dalla linea di bilancio per il cofinanziamento di
ONG.
In Liberia, le DG DEV/AIDCO e ECHO perseguono un approccio "continuo"
laddove i programmi di entrambi i servizi si integrano a vicenda. Le DG
DEV/AIDCO continuano a finanziare progetti per le situazioni di post-emergenza nel
settore della sanità, delle strutture idriche e dall'alimentazione, attraverso i
finanziamenti ai sensi dell'art. 255 dell'ottavo FES (25 milioni di euro per due anni).
ECHO integra questo contributo rivolgendosi alla persone sradicate presenti a
Monrovia e nelle zone attigue.
Costa d'Avorio
In seguito al tentato colpo di stato in Costa d'Avorio, nel settembre 2002, è stata
adottata una decisione d'urgenza del valore di 1,5 milioni di euro. Questo contributo
è stato, e continua ad essere, usato per fornire sostegno a numerose strutture sanitarie
e permetterà alle famiglie vulnerabili di ricevere una razione supplementare di cibo.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
1,50
1,27
Pagamenti
3.2.
Balcani, paesi NSI, Mediterraneo meridionale
3.2.1.
Balcani
Serbia
Esigenze umanitarie
Entro il 2002, la situazione in Serbia è rientrata interamente in una fase di post-crisi.
Tuttavia, rimangono ancora esigenze critiche poiché la situazione si è aggravata per
la crescente povertà e per il numero di profughi e di sfollati che rimane significativo
(rispettivamente 377.000 e 187.000).
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO ha continuato a perseguire il suo graduale ritiro dal paese, ma ha mantenuto
un'azione, del considerevole valore di 37,5 milioni di euro, diretta alle esigenze
umanitarie immediate della popolazione più vulnerabile, principalmente profughi e
sfollati.
I principali obiettivi dell'azione di ECHO nel 2002 hanno ruotato attorno a tre assi: in
primo luogo, il mantenimento delle condizioni di vita di base per i profughi
vulnerabili, per gli sfollati e per alcune persone estremamente vulnerabili
nell'inverno 2002-2003; in secondo luogo, il consolidamento e la conclusione dei
programmi ECHO nel settore psicosociale e della sanità, fornendo apparecchiature
mediche di base, riabilitazione e formazione; in terzo luogo, la promozione di
soluzioni durevoli per i profughi, dirette a massimizzare le loro possibilità di
23
integrazione. ECHO ha inoltre mantenuto i finanziamenti per il rimpatrio sostenibile
in Bosnia-Erzegovina e in Croazia. Ai potenziali rimpatriati sono state date
opportunità di visite di sopralluogo, informazioni giuridiche e mezzi di trasporto.
Le due decisioni adottate nel 2002 per la Serbia (37,5 milioni di euro) hanno portato
a 47 contratti, 25 dei quali sono già stati eseguiti. Nel periodo di riferimento sono
stati consegnati a circa 115.000 individui prodotti alimentari e igienici di base. 1.200
famiglie di profughi hanno ricevuto sostegno tramite materiale da costruzione e
sovvenzioni in natura, venendo così messe in grado di stabilirsi in modo permanente
in Serbia. Altri 150 profughi anziani, estremamente vulnerabili, sono stati accolti in
servizi di assistenza di lunga durata restaurati. Quasi 1.000 individui hanno fruito di
mezzi di sopralluogo per ritornare in Croazia e vedere se desiderano ritornarvi in
modo definitivo.
Per quanto riguarda gli sfollati, è stata mantenuta ininterrottamente la fornitura di
prodotti alimentari e igienici a 50.000 persone. 110 famiglie di sfollati sono state
accolte in alloggi privati e 51 centri di accoglienza sono stati restaurati.
A 98.000 casi sociali estremamente vulnerabili sono stati dati prodotti per l'igiene e
pasti in mense gratuite e a 28.000 persone residenti in centri di accoglienza e persone
vulnerabili è stato dato materiale combustibile per superare il periodo invernale.
Un programma, a portata statale, di sostegno al settore dell'assistenza sanitaria di
base ha esteso a tutta la popolazione serba i 6,5 milioni di euro di aiuti al settore
sanitario. Si è data particolare importanza alla popolazione rom, al fine di assicurare
la sua inclusione nei servizi di assistenza sanitaria.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
In tutti i settori sono stati fatti sforzi per sostenere il collegamento tra aiuto, ripristino
e sviluppo, assicurando il coordinamento con le autorità nazionali, gli altri donatori,
l'agenzia europea per la ricostruzione e i programmi della Commissione relativi al
rimpatrio in Bosnia e in Croazia. E' ancora troppo presto per riconoscere il valore dei
risultati che la difesa del LRRD di ECHO darà, perché molti progetti sono ancora in
corso. Nel settore della sanità le prospettive sono buone. Qui l'Agenzia europea per
la ricostruzione ha messo in programma per il 2003 9,5 milioni di euro per potenziare
ulteriormente il settore della sanità. L'agenzia prevede il sostegno allo sviluppo della
politica sanitaria. Ciò fa pensare ad un coinvolgimento dei partner di ECHO, quali
l'UNICEF o l'OMS, che svolgono anche la funzione di consiglieri per il ministero. Si
potranno presentare altre opportunità di attività redditizie e di formazione
professionale. ECHO continuerà, nel corso del 2003, a cercare opportunità di
effettuare collegamenti.
ex Repubblica iugoslava di Macedonia (FYRoM) - Kosovo
Esigenze umanitarie
Dal punto di vista umanitario, le maggiori esigenze nell'ex Repubblica iugoslava di
Macedonia (FYRoM)/Kosovo durante il 2002 erano collegate ai postumi del
conflitto del 1999 e riguardavano i profughi in Kosovo, gli sfollati, i rimpatriati e le
altre persone vulnerabili residenti nelle zone di conflitto.
Obiettivi umanitari e risultati
24
Nel 2002 ECHO ha stanziato 5,5 milioni di euro alla FYRoM/Kosovo con l'obiettivo
di fornire assistenza di base agli sfollati, ai profughi, alle minoranze e agli altri
gruppi vulnerabili e di agevolare soluzioni durature e il passaggio ad attività di
sviluppo strutturale. Nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, ECHO ha aiutato a
soddisfare le esigenze alimentari di base degli sfollati e delle famiglie ospitanti
nonché delle persone vulnerabili residenti in zone di conflitto o nei centri di
accoglienza. Per quanto riguarda il settore non alimentare, sono stati distribuiti
pacchi con materiale per l'igiene alle famiglie ospitanti e legna da ardere alle
famiglie, alle scuole e agli ambulatori della regione del conflitto. Durante il 2002 si
stavano ripristinando con urgenza le scuole e gli ambulatori ed erano in corso
interventi nel settore idrico e dell'igiene. Nel settore sociale, a Tetovo, Kumanovo e
Skopje sono stati attuati servizi per la comunità e misure di consolidamento della
fiducia. Per quanto riguarda i poco più di 3.000 profughi kosovari ancora presenti in
FYRoM, attraverso l'UNCHR si sono cercate soluzioni più durature, quali il
rimpatrio, il sostegno e l'integrazione in loco.
Durante il 2002, erano in corso 13 progetti, gestiti da 9 partner, di cui hanno
beneficiato 3.500 profughi, 14.000 sfollati e 5.500 famiglie in difficoltà. Inoltre,
2.500 agricoltori hanno ricevuto sementi e mangime per gli animali. 40.000 persone
indigene hanno beneficiato dei progetti nel settore idrico e igienico-sanitario. I
progetti attualmente in corso, relativi ai servizi per la comunità (malattie mentali,
assistenza all'infanzia, promozione ecc.), hanno raggiunto circa 40.000 beneficiari.
12 progetti sono stati portati a termine con successo e si prevede la conclusione
dell'ultimo per giugno 2003.
Sebbene ECHO si sia gradualmente ritirato dal Kosovo alla fine del 2001, le
esigenze delle minoranze (circa 150.000 persone) erano ancora molte e dal 2002
l'UNHCR ha fornito aiuto supplementare (protezione e materiale di assistenza). Il
progetto dell'UNHCR è stato portato a termine con successo.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Il processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in FYRoM è meno
semplice che in altri paesi, poiché la maggior parte degli strumenti è concentrata più
sulle riforme istituzionali, volte a preparare il paese al processo di associazione e
stabilizzazione, che sullo sviluppo di base. Ciononostante, ECHO ha perseguito il
collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo in svariati settori. Nel settore sociale, i
23 centri Babylon per l'infanzia e per la gioventù costruiti da ECHO, che hanno
riunito bambini (e genitori) di diverse etnie, sono stati ora trasferiti alla Banca
mondiale. Anche in questo settore, durante il 2002 il sostegno di ECHO alle famiglie
bisognose d'aiuto (Social Case Families, SCF) è stato esteso in attesa dei risultati
delle riforme del sistema di assistenza nazionale, annunciate agli inizi del 2003 dal
ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. ECHO ha investito una somma
considerevole nel settore delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari in
FYRoM e l'ultimo progetto in materia ha previsto la creazione di una banca dati che
dia i dettagli di tutti i progetti ECHO. Questi progetti sono stati sviluppati pensando
ad uno sviluppo a lungo termine. La banca dati è stata accolta favorevolmente dai
governi e dalle autorità locali e potrebbe essere utilizzata dall'Agenzia europea per la
ricostruzione nella progettazione di futuri programmi in questo settore.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
25
3.2.2.
Decisioni
Contratti
Pagamenti
43,00
41,62
26,80
Nuovi Stati Indipendenti (NSI)
Cecenia, Inguscezia e Daghestan
Esigenze umanitarie
Tre anni dopo l'inizio della seconda guerra in Cecenia il conflitto era ancora in corso,
senza soluzioni politiche in vista. Sebbene la fase iniziale di bombardamenti pesanti
sia stata sostituita da un conflitto di minore intensità, nel 2002 più di 80.000 uomini
delle forze federali erano ancora in azione in Cecenia, mentre le aggressioni
periodiche dei ribelli continuavano inesorabilmente. La situazione era ancora
caratterizzata da gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario e la
popolazione civile costituiva la vittima principale del conflitto.
In un contesto di insicurezza costante, dove ogni famiglia cecena è stata colpita dal
conflitto, si registrava ancora un numero considerevole di famiglie cecene sfollate
nelle repubbliche confinanti di Inguscezia e del Daghestan e nel resto della
Federazione russa. Nonostante le crescenti pressioni sulle famiglie sfollate in
Inguscezia affinché rientrassero in Cecenia e nonostante la chiusura in novembre di
una delle tendopoli, circa 100.000 sfollati erano ancora presenti in Inguscezia e altri
5-10.000 in Daghestan.
Obiettivi umanitari e risultati
Poiché non ci sono stati miglioramenti della situazione umanitaria né in Cecenia né
in Inguscezia e nemmeno in Daghestan, anzi, si è registrata una più grande
vulnerabilità degli sfollati, la cui capacità di sopportazione si è largamente esaurita,
ECHO ha mantenuto il suo sostegno sia agli sfollati che alla popolazione locale della
Cecenia. Il finanziamento totale (28 milioni di euro) è stato suddiviso tra Cecenia
(più del 60% del finanziamento totale), Inguscezia (circa 35%) e Daghestan (meno
del 5%). In Cecenia, ECHO ha continuato a finanziare la fornitura di acqua a
Grozny, la distribuzione di alimenti di base in tutte le regioni della Cecenia, la
fornitura gratuita di medicinali agli ospedali e aiuti ai reparti di chirurgia e di
traumatologia di molti ospedali, la ricostruzione di un laboratorio protesico a Grozny,
il sostegno a quattro ospedali per l'infanzia, la fornitura di spazi accoglienti per
bambini a Grozny e sostegno alle attività di informazione sulle mine.
In Inguscezia, ECHO ha difeso il diritto degli sfollati a restare sul territorio finché la
situazione di insicurezza della Cecenia impedisce loro di rimpatriare senza correre
rischi e pertanto ha continuato a fornire loro supporto sostanziale. I finanziamenti
sono stati usati per: migliorare i ricoveri, sostituendo innanzitutto le tende consunte e
poi cercando di costruire baracche per accogliere quegli sfollati che necessitavano
con urgenza di un alloggio; distribuire prodotti essenziali non alimentari (coperte e
materassi, vestiti e prodotti per l'igiene); fornire istruzione primaria e scuole materne;
fornire sostegno medico e psicologico, in particolare assistenza alle madri e ai
bambini; fornire sostegno psicosociale e attività di formazione professionale,
26
soprattutto per i giovani; fornire tutela, soprattutto tramite consulenza legale, e
sostegno agli sfollati e difesa dei diritti degli sfollati e della popolazione locale della
Cecenia.
In Daghestan, ECHO ha stanziato finanziamenti per sostenere gli sfollati provenienti
dalla Cecenia. In particolare sono stati forniti alimenti di base e sostegno medico a un
ospedale e sono state migliorate le infrastrutture idriche e igienico-sanitarie negli
insediamenti spontanei.
A causa del livello di insicurezza in Cecenia e sempre più anche in Inguscezia e in
Daghestan, i partner, come in passato, hanno dovuto attuare le attività a distanza.
L'accesso alla Cecenia è diventato sempre più problematico a causa dei crescenti
ostacoli alla distribuzione degli aiuti posti dalle autorità federali e locali. In aggiunta
a ciò, in Inguscezia sono state disposte nuove restrizioni alle agenzie umanitarie e le
autorità hanno cercato di impedire ai partner di sostituire le tende nei campi o di
costruire ripari alternativi per gli sfollati. Per un certo periodo l'accesso ai campi è
stato problematico e verso fine anno la sicurezza generale in Inguscezia si è
deteriorata.
Il rapimento del capo missione di MSF, avvenuto il 12 agosto in Daghestan, ha
portato alla sospensione di tutte le attività di MSF sia in Daghestan che in Cecenia.
Nel 2002 ECHO ha finanziato operazioni attraverso 17 partner incaricati
dell’attuazione; 45 operazioni sono state portate a termine, una è stata sospesa ed è
stata iniziata l'esecuzione di 61 nuovi contratti. A circa 60.000 sfollati e persone
vulnerabili in Cecenia, Daghestan e Inguscezia è stata fornita assistenza medica. Il
principale settore di intervento è rimasto quello della distribuzione di cibo. A circa
220.000 sfollati e persone vulnerabili in Cecenia e Daghestan sono stati forniti aiuti
alimentari di base. In Inguscezia sono stati distribuiti prodotti alimentari specifici a
1.000 neonati dai 6 ai 24 mesi; in Cecenia sono stati distribuiti pasti caldi a 45.000
bambini delle scuole elementari. In Inguscezia sono state montate circa 800 nuove
tende e sono state costruite circa 170 baracche per alloggiare le persone che vivono
in tendopoli o in insediamenti spontanei.
Sono stati distribuiti aiuti essenziali a 20.000 famiglie in Inguscezia (prodotti per
l'igiene, coperte e materassi, legna da ardere) e a 30.000 bambini sfollati in
Inguscezia e in Cecenia (vestiti per bambini). 1.000 giovani sfollati in Inguscezia
hanno beneficiato del sostegno psicosociale, del miglioramento delle capacità e delle
attività professionali.
In Inguscezia (20.000 sfollati) sono state migliorate le condizioni delle risorse idriche
e dei servizi igienico-sanitari e alla popolazione residente a Grozny (100.000) è stato
assicurato l'accesso all'acqua potabile, con particolare riguardo alle scuole e alle
strutture sanitarie. In Inguscezia, Cecenia e Daghestan 210.000 persone
(specialmente bambini) hanno beneficiato dei corsi di informazione sulle mine.
ECHO ha inoltre contribuito al funzionamento degli spazi accoglienti per bambini,
che hanno raggiunto circa 1.000 bambini in Cecenia e in Inguscezia.
Inoltre, gli sfollati, i rimpatriati e i residenti di tutto il Caucaso hanno potuto
usufruire delle attività di tutela finanziate da ECHO, specialmente delle consulenze
legali.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
27
La situazione umanitaria non ha permesso ad ECHO di perseguire nel 2002 il
processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
28,00
16,25
10,57
Tagikistan
Esigenze umanitarie
Il 2002 ha visto il ritorno di livelli di precipitazioni prossimi alla normalità dopo tre
anni di grave siccità. Ciononostante, gli effetti della siccità hanno continuato a farsi
sentire all'interno del paese. Più di un quarto dei 6,5 milioni di persone ha necessitato
di aiuti alimentari d'urgenza e il livello di denutrizione infantile è rimasto
inaccettabilmente alto. Più di metà della popolazione non ha avuto accesso all'acqua
potabile, mentre il governo è rimasto incapace di fornire sufficiente materiale medico
di base per far fronte all'alta incidenza di malattie.
Obiettivi umanitari e risultati
Per la prima volta in molti anni non è stata necessaria una decisione di finanziamento
d'urgenza. Il 30 aprile 2002 è stato adottato un piano globale di 12 mesi del valore di
10 milioni di euro. Il programma aveva tre obiettivi specifici. Il primo era quello di
aiutare a soddisfare, in qualsiasi modo possibile, le esigenze alimentari di base,
aumentando nello stesso tempo la sicurezza alimentare della maggior parte delle
famiglie vulnerabili. Il secondo obiettivo era quello di ridurre la morbosità e la
mortalità, aumentando l'accesso all'assistenza sanitaria di base, assicurando una
risposta efficace alle epidemie di malattie infettive e promuovendo nella collettività
la consapevolezza della salute. Infine, per ridurre l'incidenza delle malattie
trasmissibili per via idrica, si è dovuto aumentare l'accesso all'acqua potabile e
promuovere contemporaneamente l'uso sicuro dell'acqua. Tutte le regioni del paese
sono state coperte, ma si è privilegiata la provincia di Khatlon, nella zona
sudoccidentale, perché maggiormente colpita dalla siccità.
Circa 55.000 persone hanno ricevuto aiuti alimentari (tra cui 15.000 bambini
denutriti) e 27.000 famiglie nelle zone rurali hanno beneficiato di progetti di
sicurezza alimentare a breve termine. E' stato migliorato l'accesso all'acqua potabile
per 250.000 persone e l'intera popolazione ha beneficiato di un migliore accesso
all'assistenza sanitaria di base. Sono stati sottoscritti 17 accordi di sovvenzioni con
14 partner. Non ci sono stati particolari problemi e tutte le 17 operazioni sono state
portate a temine o lo saranno a breve.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 altri strumenti di finanziamento della Commissione hanno intensificato i
preparativi per riprendere le attività in Tagikistan dopo numerosi anni di assenza. Le
attività inizieranno a svolgersi a fine 2003/inizi 2004. ECHO ha potenziato i contatti
28
con gli altri servizi della Commissione e gli altri donatori al fine di promuovere il
processo di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
10,00
10,00
7,39
Georgia e Armenia
Nel Caucaso meridionale, nonostante la riduzione degli aiuti avvenuta lo scoro anno,
ECHO ha dovuto soccorrere le persone colpite ancora una volta dalla siccità in
Georgia e in Armenia, e riprendere la sua assistenza alle persone più vulnerabili in
Georgia, soprattutto nei pressi dell'Abhasia .
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
3.2.3.
Decisioni
Contratti
1,8
0,8
Pagamenti
Mediterraneo meridionale e Medio Oriente
Algeria (Sahara occidentale)
Esigenze umanitarie
155.000 profughi sahariani vivono -alcuni dal 1975- nel deserto dell'Algeria
sudoccidentale, vittime di una crisi dimenticata e della stanchezza dei donatori. Le
loro risorse sono molto limitate ed essi dipendono in larga misura dagli aiuti
umanitari. La loro esigenza primaria è rappresentata dai prodotti alimentari, sia quelli
di base che quelli complementari. Altre esigenze importanti sono quelle di assistenza
sanitaria, alloggi e vestiti.
Obiettivi umanitari e risultati
Conformemente alla propria strategia di copertura delle crisi dimenticate, ECHO ha
messo a disposizione altri 14,34 milioni di euro attraverso un piano globale ed è
diventato in tal modo il principale fornitore di aiuti ai profughi sahariani.
L'obiettivo perseguito, cioè assicurare la stabilità e la diversità all'interno del paniere
alimentare, è stato largamente raggiunto consolidando la riserva di sicurezza di
prodotti alimentari di base, creata nel luglio 2001. L'utilizzo della riserva durante
l'esecuzione del piano globale del 2002 ha aiutato a fornire ogni mese, escluso
settembre, 2.100 Kcal al giorno per persona, conformemente alle disposizioni
dell'OMS. Nel quadro del piano globale per il 2002, sono già state distribuite 1.000 t
di riso, 1.727,35 t di orzo e 517 t di lenticchie.
29
I prodotti alimentari complementari già consegnati hanno assicurato che il paniere
alimentare consegnato fosse bilanciato: 1.437,65 t di latte in polvere, 408 di carne di
cammello, 609 t di datteri, e 343 t di verdura e frutta fresca.
Oltre alle 5.000 t di prodotti già menzionati, nel 2003 saranno consegnate altre 8.777
t di prodotti alimentari di base e di prodotti complementari, in quanto parti del
quadro del piano globale 2002, che coprirà le esigenze umanitarie fino all'attuazione
del piano globale 2003.
Gli aiuti di ECHO sono stati consegnati tramite sei partner. Rispetto agli anni
precedenti la gestione degli aiuti è migliorata, tuttavia ECHO non è ancora
completamente soddisfatto della qualità dell'attività di controllo ed ha perciò inviato
ai suoi partner delle raccomandazioni affinché attuino un controllo efficiente. Ai
primi del 2003 anche ECHO svolgerà una verifica delle operazioni.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Poiché questa è una crisi dimenticata, nel 2002 non c'è stato un interesse sufficiente
dei donatori all'intervento e al collegamento.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
14,34
14,34
11,35
Territori palestinesi, Giordania, Libano
Esigenze umanitarie
La crisi umanitaria provocata dallo scoppio della seconda intifada, nel settembre
2002, è deteriorata di continuo. Il coprifuoco e le restrizioni alla circolazione hanno
contribuito a far salire i livelli di disoccupazione al 53% e hanno portato circa 2
milioni di persone, equivalenti al 60% della popolazione palestinese, al di sotto della
linea di povertà di 2 euro al giorno. Circa 1,9 milioni di persone hanno ricevuto aiuti
alimentari, tuttavia l'effettivo consumo alimentare pro capite è sceso del 25-30%.
L'insufficienza di medicinali, il negato accesso alle strutture sanitarie e le limitazioni
economiche hanno impedito al settore sanitario di essere efficace. L'esigenza di
sostegno psicologico, soprattutto per i bambini, è aumentata in modo considerevole.
Il regolare accesso alle risorse idriche è divenuto un problema quotidiano. Anche i
palestinesi in stato vulnerabile presenti in Giordania, Libano e Siria sono stati colpiti
indirettamente dalla crisi.
30
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO ha fatto fronte all'emergenza umanitaria adottando cinque decisioni del valore
complessivo di 35 milioni di euro, più del doppio della somma inizialmente prevista.
ECHO ha finanziato operazioni in tutti i settori chiave colpiti dalla crisi: sanità,
nutrizione e settore psicosociale; risorse idriche e servizi igienici; alimentazione;
alloggi e riabilitazione. Sono state inoltre sostenute opportunità economiche su scala
ridotta e opportunità di occupazione, nonché le attività di tutela della CICR e il suo
programma urbano mediante buoni. Infine, sono stati sostenuti gli sforzi compiuti dal
pertinente organo di coordinamento dell'ONU -l'OCHA- nella propaganda
umanitaria. Quasi 300.000 persone, soprattutto nei villaggi rurali isolati, hanno
beneficiato dei progetti finanziati da ECHO per la fornitura di acqua potabile. Circa
1,3 milioni di persone hanno ricevuto assistenza nel settore sanitario. Le attività
redditizie sono state orientate a circa 10.000 individui, mentre il sostegno alimentare
ha raggiunto 151.280 persone, tra cui 6.145 bambini denutriti di età inferiore ai
cinque anni e donne che allattano. 53.200 persone hanno ricevuto sostegno
psicologico. 588 alloggi sono stati riparati.
Al di fuori dei Territori palestinesi, sono stati riabilitati gli alloggi di 331 famiglie nei
campi profughi UNRWA in Giordania (75), Libano (115) e Siria (141), e più di
1.500 individui ne hanno tratto beneficio. ECHO ha inoltre finanziato operazioni nel
settore delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari in favore dei profughi
palestinesi più vulnerabili presenti in Libano, tra cui un numero stimato di 40.000
profughi non registrati che vivono in campi e in gruppi non officiali.
Nei Territori palestinesi, le restrizioni alla circolazione delle persone e delle merci,
imposte dalle forze di difesa israeliane, hanno impedito anche l'esecuzione di
operazioni umanitarie e la circolazione di personale umanitario. Alcune operazioni
finanziate da ECHO hanno necessitato di una modificazione del contratto che
prevedesse una proroga della durata, tuttavia alla fine sono state tutte mantenute. In
Libano, un progetto nel settore delle risorse idriche e dei servizi igienico-sanitari, di
cui erano beneficiari i profughi palestinesi, è stato abbandonato a causa di problemi
con le autorità locali.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Sebbene non ci sia stato nessun trasferimento di attività ad altri strumenti di
finanziamento della Comunità, in tre aree le sinergie in termini di collegamento tra
aiuto, ripristino e sviluppo sono evidenti: il settore alimentare, il settore sanitario e le
attività che creano reddito o posti di lavoro. Nel settore alimentare, mentre ECHO si
rivolge alle esigenze urgenti dei destinatari, i principali obiettivi del programma di
sicurezza alimentare dell'UE consistono nel contribuire a rafforzare a lungo termine
il quadro istituzionale, sviluppare le infrastrutture rurali e i servizi agricoli e
costituire un sistema informativo sulla sicurezza alimentare. Nel settore sanitario, le
operazioni finanziate da ECHO sono coordinate all'ampio sostegno fornito nel
quadro degli aiuti dell'UE ai territori occupati della Palestina. Questi ultimi
prevedono una revisione completa del settore sanitario, il sostegno al ministero della
Sanità palestinese e agli ospedali scelti di Gerusalemme Est e la gestione e la
progettazione di ospedali. Per quanto concerne le attività che creano reddito o posti
di lavoro, l'esperienza positiva di ECHO è tenuta in considerazione nel quadro
dell'elaborazione del progetto del documento di strategia nazionale per la
Cisgiordania e la Striscia di Gaza. L'obiettivo è di rivolgersi al settore sociale
31
fornendo strumenti di finanziamento in sostegno di attività che vadano oltre il breve
termine e i semplici aiuti umanitari offerti da ECHO.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
35,00
28,82
15,66
Yemen
Esigenze umanitarie
Lo Yemen è uno dei 25 paesi più poveri al mondo. Esso deve ancora far fronte alle
conseguenze della guerra civile del 1994, che ha messo il Nord e il Sud l'uno contro
l'altro. Lo Yemen ha una popolazione in larga misura rurale, che continua ad essere
vittima delle tensioni tribali e delle calamità naturali. Si stima che nel 2002 solo il
25% della popolazione abbia avuto accesso ai servizi sanitari e solo il 69% all'acqua
potabile.
Obiettivi umanitari e risultati
Il principale obiettivo di ECHO è stato quello di migliorare la situazione sanitaria
delle persone residenti nelle zone isolate e senza accesso all'assistenza sanitaria di
base e all'acqua potabile. Nel 2002, nell'isola di Socotra, 17 sorgenti d'acqua sono
state collegate ai villaggi vicini tramite tubazioni, la costruzione di 5 cisterne per la
raccolta e la fornitura di 20 cisterne per separare l'acqua destinata al consumo umano
da quella destinata agli animali. Ciò ha permesso la costituzione di una rete di
distribuzione idrica che serve 55 villaggi, garantendo l'accesso all'acqua a più di
11.000 persone. Nella stessa isola sono state ripristinate 5 cisterne, migliorando
l'accesso ai servizi di base per 7.000 persone. Nella regione di Dhala, 65.000 persone
che vivono in zone rurali remote hanno avuto un migliore accesso ai servizi sanitari e
all'acqua. Nella regione di Taez 50.000 persone che vivono in zone rurali remote
hanno avuto un migliore accesso ai servizi sanitari. Nella città di Taez 986 persone
vulnerabili della comunità di Akhdam sono state reinsediate in una zona più sicura.
Inoltre, nel dicembre 2002 è stato stanziato allo Yemen un finanziamento del valore
di 1,59 milioni di euro al fine di ristabilire l'accesso all'acqua potabile per 25.500
persone e di facilitare, nel 2003, l'accesso ai servizi di assistenza sanitaria per
162.000 persone.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
ECHO ha riconosciuto alla situazione dello Yemen lo status di crisi dimenticata.
L'insufficiente interesse dei donatori non ha dato la possibilità di trasferire le attività
umanitarie a strumenti di intervento di durata più lunga.
32
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
1,59
1,59
23,06
3.3.
Asia e America Latina
3.3.1.
Asia
Afghanistan
Esigenze umanitarie
Nel 2002 la principale sfida in Asia è stata rappresentata dell'Afghanistan. Dalla
primavera in poi è arrivato uno dei maggiori afflussi di profughi a memoria d'uomo.
Sfidando ogni pronostico, quasi 2 milioni di persone hanno fatto ritorno in patria dal
Pakistan e dall'Iran e altri 500.000 sfollati sono ritornati nelle loro zone natali. Essi si
sono trovati di fronte a una situazione di devastazione, causata da più di 20 anni di
guerre, con case distrutte o rese inagibili, campi non coltivati e un'assenza di
qualsiasi infrastruttura di base.
Obiettivi umanitari e risultati
L'orientamento iniziale, con uno stanziamento del valore di 35 milioni di euro, è
stato quello di soddisfare le esigenze umanitarie più impellenti e di aiutare i profughi
afghani presenti nei territori limitrofi.
Man mano che la dimensione del rimpatrio si è palesata, ECHO ha progressivamente
devoluto alla regione un ammontare maggiore di fondi, giunto alla cifra finale di 73
milioni di euro, più del doppio della somma iniziale. Anche le priorità di ECHO sono
mutate a seconda del mutare della situazione, fino ad arrivare a tre obiettivi generali.
In primo luogo, garantire un rimpatrio sostenibile in modo da evitare ulteriori
spostamenti. Sono stati distribuiti finanziamenti per la costruzione di alloggi, latrine
e reti di distribuzione idrica, per interventi d'urgenza nel settore sanitario, per la
distribuzione di sementi e di prodotti non alimentari, quali coperte e combustibile,
nonché per lo sviluppo di progetti diretti a produrre reddito. In secondo luogo, gli
aiuti umanitari sono stati rivolti alle vittime della grave siccità, ormai al quarto anno
consecutivo, permettendo loro di sopravvivere senza dover lasciare la zona. Queste
persone sono state dotate di acqua potabile, di impianti idrici per l'irrigazione, di
assistenza sanitaria di base e di aiuti alimentari. Nel quadro dei progetti finanziati da
ECHO, sono stati costruiti e riparati 1.500 pozzi. In terzo luogo, è stato prestato
soccorso ai profughi presenti nei paesi limitrofi attraverso la fornitura di strutture
idriche e igienico-sanitarie e di assistenza sanitaria.
Nel 2002, ECHO ha collaborato con più di 40 partner e ha sostenuto progetti che
hanno aiutato 400.000 afghani a superare i problemi di alloggiamento. Sono state
date loro effettive opportunità di occupazione in modo da permettere loro di
sopravvivere grazie al reddito e al cibo -è stato finanziato un totale di 4,5 milioni di
33
giorni di lavoro per persona. Ciò ha permesso di riparare 1.500 km di strade in
Afghanistan, 300 km di canali di irrigazione, 13 scuole, 10 cliniche, 1 ospedale e 235
chiaviche e ponti. A fine anno è stata prestata particolare attenzione per permettere
alle popolazioni vulnerabili di sopravvivere al rigido inverno afghano, fornendo a più
di 1 milione di persone aiuti quali coperte, combustibile e altri prodotti essenziali non
alimentari.
Nel gennaio 2001, quando il paese era appena diventato accessibile dopo la caduta
dei Talebani, ECHO è stato in grado di aprire un ufficio a Kabul ed è stato operativo
molto prima di altri donatori.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 i maggiori progetti UE di ricostruzione e di sviluppo hanno iniziato ad
essere operativi in Afghanistan. Il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo si
trova ad uno stadio avanzato e il coordinamento operativo ha preso avvio a livelli
settoriali e regionali. Nel 2002 il più grande risultato concreto è stato l'imminente
trasferimento di progetti del settore sanitario a strumenti di sviluppo gestiti dalla DG
AIDCO. Nel programma indicativo nazionale della Commissione per l'Afghanistan è
prevista una componente sostanziale relativa alla sanità. Il secondo risultato riguarda
la reintegrazione dei rimpatriati. ECHO si occupa di tutte le questioni umanitarie, dal
rimpatrio all'alloggiamento, AIDCO invece fornisce aiuti a lungo termine tramite il
rilancio delle zone rurali.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
73,25
73,04
42,85
Iraq
Esigenze umanitarie
Dopo due importanti conflitti – la guerra Iran-Iraq e la guerra del Golfo – e 12 anni
di sanzioni internazionali, un paese un tempo prospero è caduto in rovina. Persino
prima dell'intervento militare USA, in Iraq le esigenze umanitarie erano
impressionanti. Un bambino su otto muore prima di aver compiuto cinque anni, il
20% dei bambini di età inferiore ai 5 anni è sottopeso e uno su 12 soffre di
denutrizione acuta.
Obiettivi umanitari e risultati
Persino prima della guerra in Iraq, ECHO è stato per un certo periodo il principale
donatore di aiuti umanitari internazionali, fornendo, a partire dal 1992, più di 150
milioni di euro. Nel 2002 sono stati distribuiti 13 milioni di euro per alleviare le
sofferenze del popolo iracheno, integrando il programma delle Nazioni Unite
"petrolio in cambio di cibo", che permette al governo iracheno di vendere petrolio in
cambio di cibo e di altri prodotti di base. ECHO si è concentrato sulla fornitura di
assistenza sanitaria, di acqua potabile e di strutture igienico-sanitarie nella zona
34
centrale e meridionale del paese, dove le esigenze sono maggiori e toccano circa 7
milioni di iracheni (di cui la metà è costituita da bambini).
Alla fine del 2002, la maggior parte delle operazioni finanziate da ECHO, attuate da
9 partner diversi, era ancora in corso, per lo più ad uno stadio avanzato. Grazie ai
finanziamenti ECHO il 95% dei bambini iracheni di età inferiore ai 5 anni è stato
vaccinato contro la poliomielite e 25 scuole elementari che erano state inondate sono
state completamente ripristinate. Per quanto concerne il settore della sanità, l'unico
ospedale pediatrico esistente nel Nord dell'Iraq è stato dotato di attrezzature che
hanno permesso la costituzione di un'unità post-chirurgica. E' stato quasi completato
il ripristino di 8 centri anti-tubercolosi e del centro nazionale per le trasfusioni a
Baghdad; il ripristino di molti ospedali e di centri per l'assistenza sanitaria di base
nella zona centrale e meridionale dell'Iraq si trova ad uno stadio avanzato. Nel campo
delle strutture idriche e igienico-sanitarie, a Baghdad sono iniziati i lavori di
ripristino di due impianti di trattamento dei liquami e in numerose città si è iniziato il
ripristino di numerosi impianti per il trattamento delle acque e di unità compatte per
la depurazione e l'installazione di reti per la distribuzione idrica.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 la situazione politica non ha permesso ad ECHO di proseguire il processo
di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
13,00
13,00
10,30
Corea del Nord
Esigenze umanitarie
In Asia, la terza principale crisi umanitaria del 2002 è stata quella della Corea del
Nord. Nell'ultimo decennio si è verificato un inesorabile declino delle condizioni
economiche e sociali, con una drastica riduzione dei prodotti alimentari, delle risorse
idriche e dei medicinali. Denutrizione e malattie prevenibili si sono diffuse
rapidamente, soprattutto tra i bambini: l'UNICEF ha stimato che il 21% è sottopeso,
il 42% soffre di denutrizione cronica e il 9% di denutrizione acuta. Per le agenzie
umanitarie non è stato facile lavorare nel paese, tuttavia ci sono stati dei costanti
miglioramenti delle condizioni di intervento ed è in corso un dialogo con il governo
in materia di miglior accesso ai beneficiari e di libertà di monitoraggio dei progetti e
di conduzione di indagini e di identificazioni dei gruppi più vulnerabili.
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO è il principale donatore umanitario della Corea del Nord. Nel 2002 esso ha
fornito aiuti nutrizionali e ha dotato 1.762 centri sanitari delle zone più bisognose del
paese di apparecchiature e di medicinali e circa 250.000 persone hanno beneficiato
dei miglioramenti delle strutture idriche e fognarie. Inoltre sono stati prestati aiuti
d'urgenza per far fronte alle esigenze immediate di circa 22.500 persone in seguito ai
35
vasti danni causati dalle inondazioni estive nella parte occidentale del paese. Dei 21
milioni di euro stanziati alla Corea del Nord, 9,5 sono stati convogliati a fine anno
tramite il Programma alimentare mondiale per fornire aiuti alimentari d'urgenza in
seguito al ritiro dal PAM dei fondi degli Stati Uniti per la Corea del Nord. In tal
modo si sono mantenuti in vita più di 2 milioni di donne, bambini e persone
particolarmente vulnerabili, fornendo loro 47.000 t di grano.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 la situazione politica non ha permesso ad ECHO di proseguire il processo
di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
21,02
21,00
16,41
Sri Lanka
Esigenze umanitarie
La sospensione delle ostilità, firmata a febbraio, tra il governo e i separatisti tamil, ha
inaugurato un nuovo processo di pace e ha permesso a più di 230.000 persone
sfollate a causa della guerra civile di fare ritorno alle proprie abitazioni. Le famiglie
non sono in grado di provvedere alla propria alimentazione dal momento che sono
ritornate in città e in villaggi le cui infrastrutture, in termini di alloggi e strutture
idriche e igienico-sanitarie, sono state distrutte. Il principale problema incontrato dai
rimpatriati è quello dell'accesso al terreno coltivabile, perché, quand'anche il terreno
è disponibile, esso può essere minato. Inoltre, nella zona settentrionale e orientale del
paese mancano personale sanitario professionista e materiale medico.
Obiettivi umanitari e risultati
Lo stanziamento iniziale di ECHO, del valore di 4 milioni di euro, si è elevato a 8,3
milioni per sostenere il periodico afflusso di rimpatriati. Per aiutare questi ultimi a
ristabilirsi nelle loro zone natali, ECHO ha finanziato dei programmi integrati e ha
fornito prodotti non alimentari di prima necessità a 12.000 famiglie di rimpatriati
vulnerabili. Sono stati eretti 650 alloggi, sono stati ripristinati o costruiti 350 pozzi e
300 latrine e sono stati riparati 6 bacini per l'irrigazione. Questi piani multisettoriali
hanno un'importante componente di sicurezza alimentare che permette a 9.200
agricoltori e artigiani e a 500 pescatori di ricevere kit con materiale da lavoro, tra cui
sementi, fertilizzante, pollame, attrezzi per l'agricoltura e per l'artigianato e reti da
pesca. Al fine di fornire assistenza per far fronte allo stimato milione di mine
inesplose presenti nelle ex zone di conflitto, ECHO, a beneficio di 610.000 persone,
ha sostenuto l'opera di sensibilizzazione sui rischi connessi alle mine, la ricerca di
mine e la demarcazione dei territori minati. I risultati dell'ispezione dei territori
minati sarà disponibile ai primi del 2003 e nel 2002 il numero stimato delle vittime
delle mine, pari a 1.000, sebbene sia ancora troppo alto, è rimasto allo stesso livello
degli anni precedenti, nonostante il sostanziale movimento di rimpatrio. Inoltre, a
36
fine anno ECHO ha adottato la decisone, da attuarsi nel 2003, di finanziare le
operazioni urgenti di sminamento.
Fino ad agosto 2002 ECHO ha fornito sostegno al collegamento marittimo, in modo
da permettere che più di 300 t di materiale medico e di altro genere raggiungessero la
popolazione di Jaffna, che era rimasta isolata dal resto del paese. Le navi hanno
inoltre trasportato 1.500 pazienti gravemente malati in luoghi dove potessero ricevere
le cure appropriate.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
In alcuni settori si deve predisporre il ritiro graduale di ECHO. In particolare, a
partire dalla fine del 2003 l'attività di sminamento dovrebbe essere svolta da
RELEX/AIDCO. Nel 2004/05 i progetti in materia di salute dovrebbero venire
sostenuti da RELEX/AIDCO. A fine 2003 gli alloggiamenti permanenti dovrebbero
essere costruiti tramite un fondo per la ricostruzione delle zone settentrionali e
orientali, gestito dalla Banca mondiale in nome del governo, con un contributo di
RELEX/AIDCO. Nel 2004/05 i mezzi e gli attrezzi di produzione agricoli e le
strutture idriche e igienico-sanitarie saranno forniti da RELEX/AIDCO.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
8,30
8,30
4,60
India
Esigenze umanitarie
ECHO si è occupato in particolare di quei settori specifici in cui gli altri donatori
sono rimasti inattivi. Le attività sono state dirette precipuamente ad aiutare i profughi
dello Sri Lanka presenti a Tamil Nadu, nella zona meridionale del paese, e le vittime
della siccità in Rajasthan, il secondo stato dell'India per povertà. ECHO è inoltre
intervenuto in due calamità provocate dall'uomo largamente dimenticate: gli episodi
di violenza tra comunità a Gujarat e il conflitto di lunga data in Kashmir.
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO ha finanziato l'acquisto e la distribuzione di 38 t di prodotti alimentari per il
nutrimento di 2.200 donne incinte e che allattano e di 830 bambini di età inferiore ai
5 anni che vivono nei campi profughi dello Sri Lanka a Tamil Nadu. A Gujarat sono
state distribuite a 50.000 sfollati 180 t di riso, dahl e olio e a 35.000 donne e bambini,
vittime della violenza tra comunità del marzo 2002, sono stati forniti alloggi e attività
educative. Nel Kashmir circa 100.000 persone colpite dal conflitto, soprattutto
bambini, ricevono sostegno psicologico e tutela. In totale sono stati stanziati 5
milioni di euro, tenendo conto anche della decisione presa a dicembre per alleviare
gli effetti della siccità in Rajasthan, che si prolunga in modo continuativo da quattro
anni. Le misure prese in questo contesto sono dirette a mitigare gli effetti della futura
siccità; nel 2003 più di 100.000 persone beneficeranno della fornitura di acqua
37
potabile e 350.000 persone parteciperanno a programmi alimentari e di "soldi in
cambio di lavoro".
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Attualmente non sussistono appropriati progetti di sviluppo che facciano prevedere
un trasferimento delle attività.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
5,00
2,00
0,92
Nepal
Esigenze umanitarie
100.000 profughi del Bhutan sono bloccati nella zona sudorientale del Nepal, rifiutati
sia dal Nepal che dal Bhutan e completamente dipendenti dagli aiuti alimentari del
programma mondiale per l'alimentazione. L'intensificarsi dell'incessante guerra civile
tra il governo e i ribelli maoisti ha creato importanti esigenze in un paese che era già
povero di risorse prima dello scoppio del conflitto.
Obiettivi umanitari e risultati
Nel 2002 le attività di ECHO sono estate estese e sono stati stanziati 3,7 milioni di
euro. Ai profughi bhutanesi è stato fornito continuo sostegno sotto forma di 5.600 t
di riso, legumi, lenticchie, piselli, olio e sale. Per la prima volta i fondi sono stati
stanziati anche alle persone colpite dalla guerra civile, in prevalenza per attività a
tutela delle popolazioni molestate e minacciate, per il ristabilimento dei contatti
familiari e per la fornitura di assistenza sanitaria di base.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Attualmente non sussistono appropriati progetti di sviluppo che facciano prevedere
un trasferimento delle attività.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
3,68
2,00
1,60
Birmania/Myanmar e Thailandia
Esigenze umanitarie
La Birmania/Myanmar e i profughi birmani emigrati nella confinante Thailandia
rappresentano una crisi con esigenze umanitarie dimenticate in Asia. Nel 2002
38
ECHO è stato più attivo in quest'area, stanziando finanziamenti del valore di 9
milioni di euro. Le enormi esigenze umanitarie esistenti in Birmania/Myanmar sono
cosa nota, ma le rigide restrizioni del governo rendono difficile una loro precisa
valutazione. Attualmente, nei campi di accoglienza lungo il confine della Thailandia
ci sono 134.000 profughi birmani, aumentati di quasi il 50% nel corso degli ultimi
sette anni.
Obiettivi umanitari e risultati
Entro i limiti imposti dal governo birmano, sono stati finanziati importanti progetti
per combattere la malaria attraverso la fornitura di medicinali a circa 1,5 milioni di
persone nelle zone sudorientale, nordorientale e meridionale del paese e attraverso il
miglioramento delle strutture idriche e igienico-sanitarie nella zona orientale dello
Stato di Rakhine, nella zona secca al centro del paese e nel comune di Rangoon.
ECHO ha continuato a fornire sostegno nei campi profughi della Thailandia,
somministrando prodotti alimentari di base a 60.000 profughi in due campi di Karen.
Esso ha inoltre finanziato miglioramenti delle infrastrutture sanitarie provvedendo
alla formazione in materia di sanità e di igiene, alle vaccinazioni e alla fornitura di
acqua potabile. Si stima che il numero totale di beneficiari sia pari a 61.600, tra cui
800 vittime degli incidenti dovuti alle mine.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere
un trasferimento dei progetti.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
8,97
6,88
4,47
Laos
Esigenze umanitarie
Il Laos è un paese soggetto per natura a inondazioni e siccità. Una parte
considerevole della popolazione non ha accesso all'acqua potabile e alle strutture
sanitarie e in alcune zone c'è penuria alimentare. Dal 1980 il governo è stato
sollecitato o costretto a reinsediare nelle pianure decine di migliaia di persone
provenienti dai villaggi montani. Le condizioni di questi nuovi insediamenti spesso
assomigliano a quelle dei campi profughi (mancanza di accesso all'acqua potabile,
insufficienza di cibo, epidemie).
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO ha stanziato 1,1 milioni di euro in favore degli sfollati vulnerabili e di coloro
che possono essere stati vittime delle politiche di reinsediamento. Lo scopo di base è
stato quello di migliorare l'accesso delle minoranze etniche ai mezzi di sussistenza
sostenibili, in quanto alternativa al reinsediamento.
39
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Nel 2002 non si sono manifestate prospettive di collegamento tra aiuto, ripristino e
sviluppo, ma nel 2003 verranno raccolte informazioni allo scopo di trasferire progetti
nel 2004.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
1,13
1,12
0,56
Vietnam
Esigenze umanitarie
Il Vietnam è per natura particolarmente soggetto a inondazioni e a altre calamità
naturali, soprattutto nella zona del delta del Mekong.
Obiettivi umanitari e risultati
Sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per le vittime delle tempeste tropicali, delle
frane e delle alluvioni avvenute nel mese di luglio, per il miglioramento delle
strutture idriche e igienico-sanitarie, per la sensibilizzazione in materia di igiene
personale e di nutrizione e per il rifornimento delle scorte di vaccini che si erano
esaurite.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere
un trasferimento dei progetti.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
1,20
1,17
0,60
Indonesia
Esigenze umanitarie
Il conflitto etnico e religioso nelle Molucche, a Sulawesi, a Aceh, a Papua e nella
zona occidentale di Kalimantan ha provocato lo spostamento all'interno del paese di
più di 1,3 milioni di persone. Il paese è inoltre particolarmente vulnerabile dalle
calamità naturali.
40
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO è stato più attivo rispetto agli anni passati, fornendo assistenza alle vittime
delle calamità naturali e dei disordini civili. Sono stati stanziati 3,5 milioni di euro
per la protezione, la difesa e l'attività di informazione degli sfollati e per la fornitura
di acqua potabile, di servizi igienico-sanitari, di prodotti per la salute e di cibo per i
gruppi maggiormente vulnerabili, quali quelli colpiti dalla siccità causata dagli effetti
di El Niño.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Le attuali esigenze umanitarie non hanno permesso nel 2002 un trasferimento delle
attività di ECHO.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
3,54
1,50
1,03
Timor orientale e Timor occidentale
Esigenze umanitarie
35.000 profughi vivono ancora nei campi di Timor occidentale, che continua a far
parte dell'Indonesia.
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO ha continuato a prestare sostegno a questi profughi tramite aiuti di emergenza,
aiuti nutrizionali, approvvigionamento idrico, educazione sanitaria, e aiuti per il loro
rimpatrio e reinsediamento. In totale sono stati stanziati 1,9 milioni di euro.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Adesso che Timor orientale è indipendente ed è stata ripristinata la stabilità, ECHO
si è progressivamente ritirato da questa zona, collegando le sue precedenti attività a
progetti di sviluppo e di ricostruzione. Il suo ufficio di Dili è stato chiuso agli inizi
del 2003.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
1,94
1,92
1,52
41
Cambogia
Esigenze umanitarie
La Cambogia si sta lentamente riprendendo dopo 3 decenni di guerre, caos e
genocidi. Il processo di reinsediamento dei profughi è ancora in corso e, in seguito
agli sfratti e alla ricerca di terreni coltivabili, ci sono sempre più sfollati. Gli ex
territori e campi di battaglia dei Khmer rossi, ora aperti al mondo esterno, sono privi
di acqua, di igiene adeguata e di cibo e sono ancora largamente contaminati da mine
e da ordigni inesplosi -le vittime tra la popolazione civile sono più di 800 all'anno.
L'UNICEF stima che il 35-45% dei cambogiani soffra di denutrizione cronica. Nelle
zone rurali la copertura sanitaria è molto bassa e dipende dagli aiuti stranieri. Il tasso
medio di mortalità infantile in Cambogia è del 125%, ma in alcune province esso
raggiunge il 225%. La Cambogia è inoltre soggetta per natura a siccità, inondazioni e
cicloni.
Obiettivi umanitari e risultati
Al fine di coprire le esigenze umanitarie di sfollati, bambini e persone che vivono
nelle zone remote, sono stati stanziati 5,5 milioni di euro per una serie di progetti che
prevedono, tra l'altro, l'approvvigionamento idrico, la fornitura di strumenti, di
sementi, di farmaci e di attrezzature mediche, la formazione di personale sanitario, lo
sminamento (nel 2002 sono stati registrati 800 incidenti causati dalle mine) e la lotta
contro le epidemie di febbre emorragica dengue che incombono sul paese. Grazie a
queste misure circa 160.720 bambini di età tra 0 e 5 anni sono stati vaccinati e circa
78.000 persone in 194 villaggi hanno beneficiato della costruzione e del ripristino di
pozzi.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Il bilancio di ECHO per la Cambogia verrà progressivamente ridotto, a meno che, in
seguito a calamità naturali, non siano necessari ulteriori interventi. E' in atto un
progressivo ritiro dall'assistenza sanitaria secondaria e da quei progetti ormai in fase
di transizione che possono essere portati avanti da altri donatori. Ad esempio, nel
2003-2004 la cooperazione belga e il dipartimento per lo sviluppo internazionale
(DFID) assumeranno i progetti in materia di sanità in favore delle regioni di Oddar
Meanchey e Mondolkiri. Il processo di trasferimento alle agenzie per lo sviluppo è in
corso di revisione.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
5,5
5,34
3,11
42
Cina
Esigenze umanitarie
In questo vasto paese ECHO si è rivolto principalmente a specifiche calamità naturali
in zone remote dove le agenzie umanitarie cinesi non sono attive, in primis nelle
zone colpite in giugno dalle inondazioni e dalle frane, che hanno distrutto più di 3
milioni di abitazioni.
Obiettivi umanitari e risultati
Per far fronte agli effetti delle calamità naturali sono stati stanziati 4,5 milioni di
euro. A 100.000 persone dipendenti dall'agricoltura di sussistenza sono stati
distribuiti riso e grano, nonché vestiti e zanzariere. Esse sono state inoltre dotate di
servizi igienici, di cisterne per l'acqua e di 2 scuole elementari. E' stato fornito
sostegno anche in Tibet per l'acquisto di 8.000 pecore e per la distribuzione di
medicinali alle popolazioni nomadi che hanno perduto il loro bestiame durante le
rigide nevicate.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere
un trasferimento dei progetti.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
4,45
4,44
2,32
Iran
Esigenze umanitarie
Il 22 giugno un terremoto di grado 6,3 della scala Richter ha colpito una cerchia di
villaggi nella zona nordoccidentale dell'Iran, provocando 237 morti e 1300 feriti e
lasciando circa 5.000 famiglie (25.000 persone) senza casa.
Obiettivi umanitari e risultati
ECHO ha stanziato 0,5 milioni di euro per aiuti d'urgenza diretti al soccorso delle
vittime del terremoto. I partner di ECHO presenti sul campo si sono occupati
principalmente delle esigenze sanitarie, costruendo 10 strade pubbliche (5 a Qazvin,
3 a Hamadan e 2 a Zanjan) e fornendo 50 strutture mobili per la doccia. Circa 6.385
persone hanno beneficiato di queste misure.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Data la limitata estensione dell'intervento di ECHO, non si è potuto attuare un
collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo.
43
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
3.3.2.
Decisioni
Contratti
Pagamenti
0,5
0,5
0,25
America latina
Colombia
Esigenze umanitarie
Da più di 40 anni è in corso una complessa guerra civile tra governo e vari
guerriglieri e gruppi paramilitari. Come conseguenza, il numero degli sfollati
aumenta ogni anno di 300.000 persone.
Obiettivi umanitari e risultati
La Colombia rimane il principale centro d'intervento di ECHO in America Latina,
con uno stanziamento, nel 2002, di 9,2 milioni di euro. I finanziamenti di ECHO
hanno permesso al Comitato internazionale della Croce Rossa di distribuire a circa
195.000 nuovi sfollati pacchi con aiuti alimentari d'urgenza e prodotti non alimentari.
Le condizioni di vita di circa 17.000 famiglie (85.000 persone) sono migliorate
considerevolmente grazie agli aiuti globali prestati in più di 100 comuni e in 19
dipartimenti della Colombia da 12 ONG europee e da società nazionali europee della
Croce Rossa. Questi aiuti hanno previsto sostegno nutrizionale, alloggi, strutture
igienico-sanitarie, accesso all'acqua potabile, attività produttive di reddito, assistenza
psicosociale e formazione. Inoltre, 25.000 persone sono riuscite ad avere accesso
all'assistenza sanitaria di base grazie alle cliniche sanitarie mobili della Croce Rossa
francese e spagnola a Putumayo-Nord, Cimitarra River, Norte de Santander e Medio
Atrato finanziate da ECHO.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
In generale, ECHO fornisce sostegno agli sfollati durante il primo anno successivo
allo spostamento, mentre, nel quadro dello strumento d'intervento della Commissione
in favore delle "persone sradicate", i progetti sono finanziati per una durata che può
raggiungere i tre anni e sono diretti al potenziamento delle capacità locali e
all'agevolazione della reintegrazione sociale ed economica degli sfollati. Nel 2002,
un progetto dell'UNHCR finanziato da ECHO è stato ripreso da questo strumento di
intervento.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di
euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
9,2
9,2
4,09
44
America meridionale (Perù, Bolivia, Paraguay, Ecuador, Brasile)
Esigenze umanitarie
ECHO interviene in questi paesi per far fronte a specifiche calamità naturali quando
si presentano esigenze umanitarie di larga scala.
Obiettivi umanitari e risultati
Sono stati distribuiti 1,3 milioni di euro alle persone colpite a luglio dalle violente
tempeste di neve e dalle temperature insolitamente rigide nella zona meridionale del
Perù e nella zona sudoccidentale della Bolivia. Sono stati forniti aiuti d'urgenza per
restaurare 500 case, proteggere 50.000 capi di bestiame e addestrare le popolazioni
locali ad affrontare le calamità naturali.
Nell'adiacente zona occidentale del Paraguay, ECHO ha stanziato 0,9 milioni di euro
per fornire a 32.000 persone vulnerabili, colpite da due anni di siccità, acqua potabile
e medicinali di base per trattare le infezioni delle vie respiratorie, la tubercolosi e le
malattie causate da parassiti.
In seguito alle forti piogge e alle inondazioni che hanno colpito l’Ecuador nei mesi di
febbraio, marzo e aprile, ECHO ha finanziato (0,8 milioni di euro) operazioni
destinate a circa 10 000 famiglie che dispongono di un accesso limitato a riserve
sicure di acqua potabile nelle province di Esmeraldas, Manabí, Los Ríos, Guayas ed
el Oro. Inoltre, è stato fornito un aiuto a circa 4 000 famiglie delle medesime
province per consentir loro di riacquistare un livello minimo di autosufficienza.
ECHO ha poi finanziato un aiuto di emergenza (0,45 milioni di euro) in seguito
all’eruzione del vulcano Reventador alla fine del 2002.
Sono stati forniti aiuti d'urgenza del valore di 0,4 milioni di euro alle 6.000 vittime
delle frane e delle alluvioni che hanno colpito ai primi dell'anno la zona sudorientale
del Brasile.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Attualmente non sussistono appropriate attività di sviluppo che facciano prevedere
un trasferimento dei progetti.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di
euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
3,82
3,82
2,28
America centrale (Guatemala, Honduras, Nicaragua, Salvador)
Esigenze umanitarie
L'America centrale è una delle regioni del mondo più soggette alle calamità naturali.
Ogni anno più dell'80% dell'area è a rischio di terremoti, eruzioni vulcaniche,
inondazioni e uragani. La capacità nazionale di fronteggiare queste calamità è
45
fondamentalmente limitata dall'elevato livello di povertà, dal degrado ambientale e
dall'inerzia del governo in caso di coinvolgimento di zone remote. Anche l'accesso
all'acqua è un problema importante.
Obiettivi umanitari e risultati
In 2002, ECHO ha stanziato all'America centrale 5 milioni di euro. Negli scorsi tre
anni, l'usuale regime delle precipitazioni ha subito sconvolgimenti, causando siccità
intense in alcune zone e violente inondazioni in altre, riducendo così la produzione
agricola e provocando un aumento dell'insicurezza alimentare. Nelle regioni
vulnerabili del Guatemala, dell'Honduras e del Nicaragua sono state avviate indagini
nutrizionali. Più di 400.000 abitanti di questi paesi hanno beneficiato di complementi
alimentari, dell'educazione alle corrette prassi alimentari, igieniche ed agricole e di
un migliore accesso all'acqua potabile. In particolare, è stato verificato lo stato
nutrizionale di più di 50.000 bambini di età inferiore ai 5 anni ed è stata fornita
un'alimentazione complementare a coloro che ne presentavano la necessità.
In Salvador si sono proseguiti gli interventi dell'anno scorso successivi al terremoto
del gennaio 2001, addestrando le persone a costruire case più resistenti ai terremoti a
partire da materiali tradizionali e a diventare esse stesse formatrici nelle loro
comunità.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Il collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo non è applicabile alle calamità naturali
"una tantum" che si verificano su scala ridotta. Per quanto concerne la risposta alla
denutrizione, è in corso un programma con la sezione AIDCO "sicurezza
alimentare", in base al quale AIDCO, a partire dal 2004, rafforzerà i suoi interventi
tramite aiuti diretti in Guatemala e predisporrà una strategia nazionale indirizzata alle
persone più vulnerabili. Nel 2003 l'intervento di EURONAID si limiterà ad un
progetto in Nicaragua. Gli Stati dell'America centrale stanno attualmente discutendo
la possibilità di istituire un fondo regionale per l'alimentazione per le situazioni di
emergenza.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di
euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
5,02
3,02
1,90
Messico
Esigenze umanitarie
Il conflitto tra il governo messicano e la popolazione indigena della provincia del
Chiapas ha colpito direttamente circa 30.000 persone, provocando 21.000 sfollati. Le
vittime del conflitto soffrono di denutrizione, hanno servizi sanitari deteriorati e un
accesso ridotto ai servizi di alloggio di base, quali acqua potabile e latrine.
Obiettivi umanitari e risultati
46
Nel dicembre 2002 ECHO ha stanziato finanziamenti per fornire razioni alimentari e
servizi medici a circa 30.000 persone vulnerabili che sono ritornate alle proprie
abitazioni o che in seguito alle violenze sono ancora sfollate. Ciò sarà d'aiuto per
ristabilire i loro standard minimi di vita.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
ECHO si sta gradualmente ritirando da questa situazione e sta trasferendo i progetti
ad agenzie per lo sviluppo di lunga durata.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di
euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
1.00
Cuba
Esigenze umanitarie
In settembre e ottobre 2002 gli uragani Isidore e Lili hanno colpito Cuba,
provocando danni alle abitazioni -per lo più in legno- di una popolazione
economicamente fragile. Circa 300.000 persone sono state evacuate in regioni più
sicure nella parte occidentale del paese.
Obiettivi umanitari e risultati
Al fine di ristabilire gli standard minimi di vita, ECHO ha finanziato la distribuzione
di aiuti essenziali, cibo e acqua potabile a più di 30.000 vittime.
Collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD)
Data l'estensione limitata della calamità, il collegamento tra aiuto, ripristino e
sviluppo non è stato applicabile.
Esecuzione al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di
euro
3.4.
Decisioni
Contratti
Pagamenti
0,60
0,60
0,39
Prevenzione delle calamità - Dipecho
Così come per i suoi normali programmi per gli aiuti umanitari, ECHO ha stanziato 8
milioni di euro al programma per la prevenzione delle calamità (DIPECHO), che
aiuta le comunità vulnerabili ad adottare misure pratiche per prepararsi alle calamità
naturali. Il programma si rivolge precipuamente alle principali regioni dei paesi in
via di sviluppo soggette alle calamità: Asia sudorientale, Asia meridionale, Caraibi,
47
America centrale e Comunità andina. I suoi obiettivi generali sono: aiutare a
preparare le comunità e le istituzioni locali; aumentare le loro capacità di
fronteggiare le calamità; finanziare le misure di riduzione delle calamità di piccola
portata.
Nel 2002 sono stati attuati tre piani d'azione DIPECHO approvati nel 2001: per la
Comunità andina, per l'Asia meridionale e per i Caraibi. Gli otto progetti per l'Asia
meridionale (in India, Bangladesh, Sri Lanka, Nepal e Pakistan) hanno affrontato per
lo più i problemi provocati dalle inondazioni, con un particolare riguardo alla
formazione di personale locale e di volontari. Le valutazioni hanno mostrato che più
di 2 milioni di persone in Asia meridionale hanno probabilmente beneficiato di
questi progetti.
Nel 2002 il terzo piano d'azione per le Comunità andine (Bolivia, Colombia,
Ecuador, Perù e Venezuela) ha ricevuto uno stanziamento supplementare di 1,6
milioni di euro. I suoi obiettivi generali sono: aiutare a preparare le comunità e le
istituzioni locali; aumentare le loro capacità di fronteggiare le calamità; finanziare le
opere di riduzione delle calamità di piccola portata. A fine anno le operazioni in
queste regioni erano ancora in corso, tuttavia si è già stimato che più di 30.000
persone abbiano beneficiato dei gruppi di lavoro e delle sessioni di formazione in
tema di prevenzione, reazione alle emergenze e pronto soccorso.
A dicembre è stata approvata una decisione di stanziamento di 6,4 milioni di euro per
aiutare le comunità vulnerabili dell'Asia sudorientale (Vietnam, Laos, Cambogia,
Filippine, Indonesia e Thailandia) e dell'America centrale (Nicaragua, Honduras,
Salvador, Guatemala e Costa Rica) a prepararsi alle calamità naturali. I progetti
comprendono l'istituzione di sistemi di allarme rapido, corsi di formazione per
personale locale e per volontari e la sensibilizzazione.
Esecuzioni al 31 dicembre 2002 (ECHO 6 / Sincom) in milioni di euro
Decisioni
Contratti
Pagamenti
8,00
1,64
0,82
4.
QUESTIONI TRASVERSALI
4.1.
Relazioni contrattuali con i partner - Contratto quadro di partenariato (CQP)
A fine anno sono state adottate misure idonee per garantire la conformità del
contratto quadro di partenariato (CQP)5 con il nuovo regolamento finanziario e
relative disposizioni di attuazione.
5
Il CQP è lo strumento che disciplina le relazioni tra ECHO e le organizzazioni umanitarie impegnate
nell'esecuzione dei progetti finanziati da ECHO: esso contiene infatti le condizioni applicabili agli
accordi di sovvenzioni ECHO per le operazioni umanitarie. Esso rappresenta inoltre la procedura di
preselezione di ECHO, in quanto permette all'Ufficio per gli aiuti umanitari di verificare la conformità
dei partner potenziali a un certo numero di criteri oggettivi.
48
ECHO ha inoltre continuato a condurre un'ampia consultazione con le organizzazioni
firmatarie del CQP al fine di pervenire a una revisione approfondita e a un
consolidamento del contratto. Nella seconda metà del 2003 dovrebbe entrare in
vigore un nuovo CQP che privilegerà il concetto di "qualità degli aiuti umanitari". E'
stata prestata particolare attenzione al nuovo rilievo dato non più al controllo delle
risorse e dei fattori di produzione, bensì alla pianificazione degli obiettivi, ai
parametri e al controllo dei risultati. La revisione creerà il quadro idoneo per le
relazioni con organizzazioni internazionali quali CICR e FICR, mentre le relazioni
con l'ONU saranno disciplinate dall'accordo riveduto UE/ONU.
Riguardo al punto focale della qualità degli aiuti umanitari, la conferenza annuale dei
partner di ECHO (Bruxelles, 14-15 ottobre 2002), attraverso gruppi di lavoro e
discussioni plenarie, ha dedicato molto tempo all'analisi di (1) strumenti di gestione
di qualità nel settore umanitario e loro applicazione da parte delle ONG, (2) sistemi
di gestione delle risorse umane applicabili alle ONG nel settore umanitario e (3)
piattaforme umanitarie IT e loro possibile utilizzo quali strumenti di coordinamento.
Questa conferenza annuale ha rappresentato un importante elemento del processo di
consultazione e di dialogo tra ECHO e i suoi partner nel 2002.
4.2.
Relazioni con i maggiori partner umanitari e donatori extracomunitari
Nel corso del 2002 ECHO ha approfondito le sue relazioni con i principali partner,
attraverso i cosiddetti "dialoghi di programmazione delle strategie". Durante questi
dialoghi, svoltisi nel novembre 2002 per il terzo anno consecutivo con le principali
agenzie ONU (UNHCR, PAM, UNICEF, OCHA e, per la prima volta, OMS), ECHO
e i suoi partner hanno discusso le loro rispettive priorità e strategie per l'anno
prossimo. I dialoghi con i partner ONU sono stati ulteriormente rafforzati dalla
missione del direttore ECHO del dicembre 2002 presso la sede delle Nazioni Unite a
New York, dove ha potuto incontrare i suoi omologhi di OCHA, UNICEF e PNUS.
Dialoghi analoghi si sono svolti con CICR, FICR e le ONG. Inoltre, rispetto agli anni
passati ECHO ha partecipato a un numero maggiore di incontri degli organi esecutivi
delle agenzie ONU nel tentativo di consolidare ulteriormente le relazioni.
La partecipazione attiva di ECHO alla procedura di appelli consolidati (CAPs6) si è
realizzata attraverso la sua presenza al ritiro dei donatori "Montreux II" e agli
incontri preparatori dell'OCHA tenutisi sia nella sede centrale che in loco. Questi
incontri hanno preceduto il lancio degli appelli coordinati tra le agenzie ONU,
avvenuto a Bruxelles nel novembre 2002, dove il direttore e il personale ECHO
hanno presentato la posizione della Comunità. In questo contesto ECHO è
intervenuto a 11 seminari OCHA in loco (Burundi, Corea del Nord, RDC, Eritrea,
Regione dei Grandi Laghi, Guinea, Indonesia, Liberia, Federazione russa, Sierra
Leone, Somalia, Sudan, Tagikistan e Costa d'Avorio).
Poiché gli aiuti umanitari degli Stati Uniti e quelli dell'UE messi insieme coprono più
della metà degli aiuti umanitari mondiali, è particolarmente importante mantenere
contatti efficienti e un buon coordinamento tra ECHO e i suoi omologhi
dell'amministrazione USA. Nel 2002, durante la visita del direttore ECHO a
Washington -aprile 2002- è stata stabilita una base per un dialogo e un
6
La procedura di appelli consolidati (Consolidated Appeals Process ‘CAPs’) è una procedura di
programmazione coordinata dall'agenzia della Nazioni Unite OCHA al fine di mobilitare gli aiuti
umanitari per specifiche urgenze importanti o complesse.
49
coordinamento continui tra ECHO e PRM/USAID/OFDA7. A questa visita ha fatto
seguito, nell'ottobre 2002, una prima serie di dialoghi annuali sulla strategia e di
contatti periodici tra ECHO e l'amministrazione USA sia in sede centrale che in loco.
Sulla scena mondiale, a partire da settembre 2002 ECHO ha iniziato ad elaborare
programmi di emergenza per far fronte alle conseguenze umanitarie della guerra in
Iraq. Questo ha comportato uno stretto coordinamento con gli Stati membri, i partner
principali -soprattutto quelli all'interno dell'ONU e della Croce Rossa- e altri
importanti donatori quali gli Stati Uniti.
4.3.
Relazioni con le altre istituzioni comunitarie
Il 2002 ha visto una maggiore presenza di ECHO al Parlamento europeo. Facendo
seguito alla presentazione del piano di lavoro annuale di ECHO e della DG DEV,
effettuata il 23 gennaio 2002 dal commissario Nielson, ECHO ha intrapreso
significativi sforzi per migliorare la comunicazione, la collaborazione e il
coordinamento con il PE, come dimostrato dall'impegno del direttore a partecipare
regolarmente alle riunioni parlamentari. ECHO ha preso parte a tre incontri della
commissione per lo sviluppo e la cooperazione, due dei quali nella persona del suo
direttore, che ha inoltre presenziato a un incontro della commissione per gli affari
esteri e i diritti umani. Si prevede che questo legame si sviluppi ulteriormente nel
2003 attraverso, tra l'altro, un evento pubblico di sensibilizzazione organizzato
congiuntamente da ECHO e dal Parlamento europeo.
Il Parlamento europeo ha espresso il suo apprezzamento per i progressi compiuti da
ECHO nell'ambito dell'efficace distribuzione degli aiuti, della semplificazione delle
procedure e della sana gestione finanziaria del periodo 2001-2002, risultanti nella
relazione preparata dall'on. Carlotti, adottata in seduta plenaria il 14 gennaio 20038.
L'art. 17 del regolamento (CE) n. 1257/96 istituisce il rapporto istituzionale con gli
Stati membri dell'UE; ECHO si incontra regolarmente con gli Stati membri nel
Comitato per l'aiuto umanitario (CAU). Nel 2002 il comitato si è riunito 10 volte,
pronunciandosi su 36 progetti di decisioni di finanziamento e discutendo circa 60
strategie e questioni politiche quali la strategia di aiuti di ECHO, la strategia di
informazione, le iniziative/i documenti politici, le valutazioni, i dati statistici, ecc.
Tutti i progetti di decisioni di finanziamento presentati al comitato da ECHO hanno
ricevuto il suo parere unanimemente favorevole.
Oltre ai rapporti istituzionali, gli Stati membri e ECHO si incontrano informalmente
negli "incontri non ufficiali del CAU", che hanno luogo una o due volte all'anno nella
capitale del paese che ha la Presidenza dell'UE. Negli incontri non ufficiali gli alti
rappresentanti delle autorità umanitarie degli Stati membri e ECHO discutono le
politiche o le questioni tematiche di particolare interesse. Uno di questi incontri si è
tenuto nell'ottobre 2002 a Copenaghen, dove si sono trattati i temi "Aspetti civili e
umanitari nella gestione delle crisi" e "Esperienze e sorveglianza nell'assistenza
umanitaria".
7
8
PRM: Bureau of Population, Refugees and Migration (ufficio per la popolazione, i profughi e
l’immigrazione); USAID: United States Agency for International Development (agenzia degli Stati
Uniti per lo sviluppo internazionale); OFDA: Office of the U.S. Foreign Disaster Assistance (agenzia
degli Stati Uniti per l’assistenza ai paesi stranieri in caso di calamità)
(A5-0433/2002)
50
4.4.
Strumenti di pianificazione
Gli strumenti di pianificazione sviluppati in passato da ECHO sono stati aggiornati
e messi a punto nel corso del 2002. La valutazione delle esigenze globali di ECHO,
un'analisi statistica delle esigenze umanitarie che offre una graduatoria di 130 paesi,
è stata perfezionata al fine di includere i dati relativi ai contributi dei donatori e al
PIL pro capite, in modo da valutare in maniera accurata la capacità di un paese di far
fronte ai movimenti di profughi. Per ECHO è importante avere una valutazione
aggiornata delle esigenze globali perché questo strumento di pianificazione gli
permette di dimostrare che le operazioni umanitarie continuano a concentrarsi sulle
aree di maggior bisogno dal punto di vista umanitario. Nel 2002 ECHO ha inoltre
elaborato un documento interno sulla strategia di ingresso, in cui ha cercato di
definire i criteri obiettivi che determinano quando ECHO dovrebbe intervenire in
caso di calamità.
La capacità di ECHO di individuare le esigenze umanitarie più urgenti dipende, tra
l'altro, dalla sua conoscenza delle donazioni umanitarie effettuate dagli Stati membri
per specifiche crisi umanitarie. Finora la raccolta dei dati relativi alle donazioni
umanitarie degli Stati membri ai paesi terzi si è basata su un circuito cartaceo ("14
point fax"), ora invece, grazie a una nuova applicazione del computer ("HOLIS 14
POINTS") che notifica automaticamente le nuove relazioni attraverso e-mail, è
possibile raccogliere tali dati dagli Stati membri direttamente per via elettronica. La
completa attuazione di HOLIS 14 POINTS è avvenuta alla fine del 2002 e ha
sostituito il sistema del fax. Questo strumento permette di effettuare ricerche in linea
per ottenere tramite internet i dati statistici relativi alle donazioni umanitarie degli
Stati membri ed è accessibile anche per l'OCHA, l'agenzia ONU che si occupa del
coordinamento degli interventi umanitari tra i diversi donatori. HOLIS 14 POINTS
ha permesso un considerevole miglioramento dello scambio di informazioni tra i
principali attori umanitari.
Nel 2002 sono stati fatti notevoli sforzi per mettere in pratica la strategia della
Commissione di collegamento tra aiuto, ripristino e sviluppo (LRRD), sia a
livello amministrativo che gestionale, all'interno di ECHO e nella più ampia famiglia
RELEX. In un comune sforzo amministrativo, ECHO ha assicurato che il LRRD
fosse integrato in modo migliore nei documenti di strategia nazionale redatti dalle
DG DEV e RELEX. Inoltre, ECHO ha sviluppato una metodologia per individuare i
casi in cui l'LRRD risulta opportuno e per misurare i progressi effettuati passando
dagli aiuti umanitari agli aiuti per lo sviluppo. Tale metodologia consiste
fondamentalmente nel catalogare le operazioni umanitarie in relazione al LRRD,
basandosi sullo status quo nel 2002 e sugli obiettivi da raggiungere nel 2003. Essa
dovrebbe permettere a ECHO di sorvegliare i progressi del LRRD su una base più
obiettiva e trasparente.
4.5.
Erogazione di sovvenzioni
Come negli anni passati, nel 2002 ECHO ha concesso finanziamenti alle ONG e agli
istituti di ricerca nel campo della formazione, degli studi e della comunicazione.
L'ammontare totale degli stanziamenti è stato di 2,8 milioni di euro. Lo scopo
globale della concessione delle sovvenzioni è stato quello di integrare le attività
fondamentali di ECHO e di aumentare la qualità delle operazioni di aiuto. Inoltre,
l'erogazione di sovvenzioni ha contribuito ad assicurare la visibilità degli aiuti
umanitari comunitari.
51
Sulla base delle priorità delineate nella strategia di aiuti di ECHO del 2002, tra 29
proposte sono stati selezionati 4 progetti nel campo della formazione per sostenere
corsi di sviluppo delle capacità amministrative e finanziarie. Tra 10 proposte sono
stati selezionati quattro progetti di studio sulla gestione della sicurezza delle attività
umanitarie internazionali e sui criteri-guida per il sostegno ai profughi e agli sfollati.
Nel campo della comunicazione ECHO ha finanziato 11 progetti, tra le 24 proposte
ricevute, diretti alle "crisi dimenticate" e delle campagne di informazione rivolte a
bambini e ragazzi dell'Unione europea.
4.6.
Comunicazione e informazione
ECHO si è continuamente sforzato di aumentare le sue attività di informazione,
comunicazione e sensibilizzazione, specialmente attraverso una maggiore presenza
sui mezzi di comunicazione di massa (in televisione in particolare) e attraverso il
lancio, in novembre, del sito web dotato di una nuova veste9. Quest'ultimo ha
rispecchiato le priorità del 2002, dando più importanza ai racconti diretti, a un facile
approccio interattivo e a un'identità visiva più incisiva. Entro la fine dell'anno sono
state visitate più di 3.000 pagine al giorno e le cifre sono in aumento.
E' stata prestata più attenzione ai canali mediatici in modo da attrarre un pubblico più
vasto. E' stata prodotta una nuova videopresentazione di ECHO, sottolineando il
sostegno dato alle vittime delle crisi di tutto il mondo.
Sono stati dati finanziamenti e materiale di supporto a numerosi programmi televisivi
sugli aiuti umanitari e sulle crisi dimenticate. Grazie al sostegno delle sovvenzioni
ECHO per la sensibilizzazione, su Eurosport è stato trasmesso per 97 volte uno spot
televisivo, rivolto ad un pubblico giovane, che evidenziava l'attività di ECHO e di
una ONG partner. Su due delle principali reti televisive italiane è stato mandato in
onda un altro spot televisivo sul sostegno fornito da ECHO e da una ONG ai
profughi del Sahara occidentale. Sono stati inoltre forniti finanziamenti per un
documentario di 30 minuti sulla situazione umanitaria in Afghanistan, diffuso a
dicembre della televisione nazionale danese.
Oltre a ciò, si è parlato specificatamente di ECHO in due servizi speciali di
Euronews, ciascuno trasmesso 20 volte, e in due documentari mandati in onda su
France 2 e Arte.
4.7.
Risorse umane e finanziarie, verifica e valutazione
Il principale risultato è stato quello di aver mantenuto e migliorato il livello di qualità
dei controlli sui finanziamenti istituiti lo scorso anno. Nonostante l'elevato livello di
rischio inerente alle operazioni nel campo degli aiuti umanitari, questi controlli
hanno abbassato i rischi a un livello compatibile con i principi di regolarità,
legittimità e di una sana gestione dei finanziamenti.
Nel 2002 ECHO è passato da un circuito di finanziamenti centralizzato, in cui gli
impegni finanziari e giuridici venivano assegnati dal direttore e dai subdelegati a
funzionari autorizzati dell'unità per i finanziamenti, a un circuito di finanziamenti
parzialmente decentrato, in cui, a certe condizioni, questi impegni sono assegnati dal
capo unità/consigliere responsabile della gestione delle operazioni. I circuiti sono
9
http://europa.eu.int/comm/echo/index_en.htm
52
stati ulteriormente revisionati per conformarli al nuovo regolamento finanziario e
integrare la verificazione ex ante di tutte le transazioni, sia a livello operativo che
finanziario. A ciò si sono accompagnati il rafforzamento del controllo interno e
l'introduzione di elenchi di verifica standard.
Nel febbraio 2002, la gestione di ECHO ha portato ad un'autovalutazione del
controllo interno, i cui risultati sono stati inseriti nei vari gruppi di lavoro interni già
stabiliti nel 200110, ciascuno dei quali affronta aspetti specifici della riforma di
ECHO. ECHO ha inoltre effettuato una valutazione sul grado di preparazione del suo
sistema di controllo interno per il passaggio al nuovo regolamento finanziario. Tale
valutazione ha completato il rischio diagnosticato da una valutazione più dettagliata
della gestione delle sovvenzioni ECHO, individuando le possibilità di ridurre i rischi
a un livello accettabile e di contenerli ulteriormente dove possibile. In questo
contesto è stata preparata una relazione sui profili di rischio per ECHO.
ECHO ha perfezionato i suoi sistemi convenzionali per il monitoraggio periodico
della gestione finanziaria e per la fornitura di informazioni di gestione idonee. Tutte
le informazioni del caso sono comunicate regolarmente alla direzione, inclusi i
parametri fondamentali richiesti dagli standard di controllo interno definiti dalla
Commissione (livello di esecuzione degli stanziamenti di bilancio, ritardi dei
pagamenti, evoluzione degli impegni in sospeso, ecc.). In tutti questi settori sono
stati sviluppati idonei sistemi di segnalazione e sono stati definiti gli obiettivi
specifici.
Per conformarsi al vasto obiettivo della Commissione di ridurre a 60 giorni i
ritardi dei pagamenti, è stato istituito un piano d'azione per ridurre e sorvegliare tali
ritardi. La nozione di ritardo del pagamento è stata scomposta in ritardo
nell'approvazione della relazione relativa al progetto e ritardo nel pagamento finale.
Per ciascuno di questi tipi di ritardo sono stati istituiti dei criteri-guida ed è stata
istituita una procedura per sollecitare, sospendere, annullare e rescindere i contratti.
Nello stesso contesto, ECHO ha potuto ridurre il numero degli impegni inattivi (cioè
i contratti che non sono stati eseguiti entro due anni dalla loro sottoscrizione) a meno
del 4% della media del bilancio annuale. L'introduzione di strumenti specifici di
controllo, il registro centrale delle fatture, è prevista nel corso del 2003.
Conformemente al nuovo regolamento finanziario (in vigore dal 1° gennaio 2003),
ECHO ha riorientato i suoi sistemi interni di controllo, al fine di valutare meglio i
rischi connessi ai progetti e di sorvegliarne gli sviluppi e l'efficacia, concentrandosi
sui rendimenti.
In seguito a una relazione di verifica interna sul carico di lavoro delle diverse unità di
ECHO, ECHO è stato sottoposto ad una riorganizzazione interna basata sulle
precedenti rettifiche all'organigramma del 2000. Il principale obiettivo della
riorganizzazione è stato migliorare ulteriormente l'efficienza del servizio, creare
nuove sinergie e distribuire meglio il carico di lavoro tra le unità.
Le attività finanziate da ECHO, eseguite da parti esterne (partner e imprese private),
sono sottoposte ad una verifica finanziaria. I risultati della verifica sono importanti
per il proficuo funzionamento del contratto quadro di partenariato, che disciplina le
10
Gruppo di lavoro "semplificazione delle procedure", gruppo di lavoro "decisioni", gruppo di lavoro
"CQP", gruppo di lavoro "FICHOP", gruppo di lavoro "Intranet" e gruppo di lavoro "HOLIS".
53
relazioni di ECHO con la maggioranza dei partner incaricati dell'esecuzione dei
progetti umanitari. Inoltre essi contengono utili raccomandazioni sui metodi per
migliorare i controlli amministrativi e finanziari utilizzati dai partner nella gestione
dei fondi ECHO. Nel 2002 ECHO ha effettuato una revisione finanziaria sistematica
dei suoi partner al fine di individuare quelli che potrebbero non avere una base
finanziaria solida.
Nel corso dell'anno sono state portate a termine 14 verifiche interne, tra cui 6 presso
gli uffici sul campo, le quali hanno fornito informazioni sui progetti in corso. Inoltre,
a fine anno, sono state effettuate 50 verifiche nelle sedi centrali dei partner ECHO sui
progressi compiuti, ciascuna delle quali ha coperto in media 5 progetti ECHO
conclusi, e 15 verifiche presso gli uffici sul campo, a vari livelli di completamento la maggior parte ad uno stadio avanzato. In generale, le metodologie di verifica per le
sedi centrali dei partner sono state sostanzialmente riviste e sono state determinate
nuove metodologie per i nuovi settori di verifiche sistematiche dell'ufficio ECHO.
Gli esperti ECHO e il personale si sono familiarizzati con la metodologia di verifica
e le relazioni di verifica, non solo attraverso il contatto diretto durante la verifica (o
come risultato della verifica), ma anche attraverso presentazioni fatte durante la
pausa pranzo e altre settimanali tenute da esperti ECHO.
Le principali valutazioni effettuate e portate a termine nel 2002 hanno riguardato le
operazioni ECHO in Cambogia e in Thailandia, quelle DIPECHO in Asia centrale e
le operazioni ECHO in favore delle vittime del terremoto che nel 2001 ha colpito
l'India e il Salvador.
A fine 2001, anche l'UNHCR, uno dei maggiori partner ECHO, è stato oggetto di
valutazione. La cooperazione dell'UNHCR con il gruppo addetto alla valutazione e
l'utilizzo delle sue conclusioni è un buon esempio di fruttuosa cooperazione tra i due
partner. Nel 2002 lo studio ha contribuito all'opera, attualmente in corso, di
adattamento del principale mezzo contrattuale di ECHO, il contratto quadro di
partenariato, alle relazioni tra la CE e le agenzie ONU.
Sono stati effettuati tre studi, inizialmente non previsti, gestiti congiuntamente con
ECHO-4, il settore per le relazioni con le ONG. Tali studi hanno riguardato le risorse
umane, le piattaforme IT e le questioni concernenti la qualità delle ONG. I risultati
sono stati presentati e discussi alla conferenza annuale con i partner ECHO, tenutasi
a Bruxelles il 14-15 ottobre 2002.
A fine 2002 erano in corso tre studi, attualmente conclusi, che si sono occupati della
valutazione dei programmi PAM finanziati da ECHO, della redazione di una
relazione globale sulla risposta di ECHO alle gravi situazioni di siccità e della
valutazione delle azioni per la prevenzione delle calamità attuate da ECHO in Asia
meridionale. Quest'ultimo contribuirà a un'ulteriore valutazione generale delle
attività per la riduzione delle calamità da intraprendersi agli inizi del 2003.
Quattro valutazioni globali (prevenzione delle calamità, Sudan, sicurezza degli
operatori umanitari e risposta di ECHO alle esigenze di specifici gruppi vulnerabili
in situazioni di emergenza), programmate per il 2002, sono state posticipate al 2003.
Per quanto riguarda il seguito, la valutazione del 2001 delle attività di ECHO in
Sierra Leone ha portato al piano globale del 2002, che contiene le raccomandazioni
di ECHO per una maggiore attenzione alle donne e ai bambini di età inferiore ai 5
54
anni. Dopo la valutazione delle operazioni in Colombia, ECHO ha agito in base alle
raccomandazioni, richiedendo ai partner di usare il quadro logico per le proposte di
progetto.
Inoltre, nel 2002 il manuale ECHO per la valutazione degli aiuti umanitari è stato
aggiornato e distribuito e la banca dati relativa alla valutazione di ECHO è diventata
operativa con circa 70 valutatori.
5.
VISIONE D'INSIEME E PROSPETTIVE
Considerati la tendenza e gli sviluppi descritti nella presente relazione, ECHO
continuerà a orientare le operazioni umanitarie secondo il suo "incarico principale",
che è quello di salvare e proteggere vite umane nelle situazioni di emergenza e nel
periodo immediatamente successivo, e semplificherà ulteriormente la sua
organizzazione interna e le sue procedure per assicurare una fornitura di aiuti
umanitari tempestiva ed efficiente.
Come delineato nella strategia di aiuti 2003, la risposta alle future sfide umanitarie
riguarderà soprattutto gli interventi basati sulle esigenze, le crisi dimenticate e gli
aiuti umanitari di qualità.
6.
ALLEGATI STATISTICI
Allegati 1 e 2: nel 2002 il bilancio di ECHO ammontava a 537,790 milioni di euro
(allegato 1). Il numero complessivo di contratti umanitari sottoscritti nel 2000 è stato
pari a 798 (allegato 2). Come si può vedere dall'allegato 1, la linea di bilancio B7210, dotata di 509.745 milioni di euro, è rimasta la principale fonte di finanziamento,
seguita dal bilancio del Fondo europeo di sviluppo, con 17,475 milioni di euro, e
dalla linea di bilancio B7-219, con 8 milioni di euro per la prevenzione delle
calamità. Infine, la linea di bilancio B-210 A, dotata di 2,57 milioni di euro, è stata
impiegata per coprire la gestione amministrativa (ad es. studi, formazione e attività di
informazione).
Allegati 3 e 4: l'allegato 3 presenta la ripartizione geografica degli aiuti per regione e
l'allegato 4 offre ulteriori dettagli a livello di sottoregioni o di paese. L'allegato 3
mostra che nel 2002 i paesi ACP (39%) e l'Asia (26 %) hanno continuato ad essere i
principali beneficiari degli aiuti umanitari, con una netta riduzione di quelli per i
Balcani (8% nel 2002 rispetto a 15 % nel 2001).
Allegati 5 e 6: l'allegato 5 mostra la ripartizione dei contratti sottoscritti dai partner
incaricati dell'esecuzione, mentre l'allegato 6 classifica ulteriormente i contratti
sottoscritti per categoria e nazionalità dei partner. Alcuni di questi contratti attuano
decisioni degli anni precedenti. Il bilancio totale, come mostrato nell'allegato 6, è
pertanto più elevato rispetto all'attuale bilancio per il 2002. Nel 2002 i principali
partner contrattuali sono state le organizzazioni non governative (62%), seguite dalle
agenzie ONU (27%). Come nel 2001, le agenzie ONU hanno beneficiato di più di un
quarto di tutti i finanziamenti ECHO. All'interno delle agenzie ONU, i principali
partner sono stati l'UNHCR (10,2%), il PAM e l'UNICEF (4,7%).
Allegato 7: La tabella dell'allegato 7 offre una panoramica sui progetti finanziati nel
quadro del programma per le sovvenzioni. 4 progetti si occupano delle questioni di
55
sicurezza delle attività umanitarie internazionali (252.260 euro) e altri 4 dello
sviluppo delle capacità lavorative e finanziarie (307.700 euro). Nel campo della
comunicazione, sono state erogate sovvenzioni ECHO per 11 progetti (838.840
euro).
56
Allegato1:
Decisioni di finanziamento degli aiuti umanitari CE per fonte di finanziamento
Fonte di finanziamento/ linea
di bilancio
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
Fondo europeo di sviluppoLomé IV Art 164 e Art 254
B-210 A Aiuto alle popolazioni
e aiuto alimentare d'urgenza ai
paesi in via di sviluppo e ad
altri paesi terzi vittime di
calamità o di gravi crisi Spese di gestione
amministrativa
B7-210 Aiuto alle popolazioni
e aiuto alimentare d'urgenza ai
paesi in via di sviluppo e ad
altri paesi terzi vittime di
calamità o di gravi crisi (1)
B7-219 - Sostegno operativo e
prevenzione delle calamità
TOTALE
46.456.000
3.487.000
7.420.000
37.387.000
83.082.000
2.850.000
20.750.000
17.475.000
3.360.000
4.800.000
2.570.000
640.609.500 646.870.000 427.157.954 472.270.060 721.909.000 478.005.000 510.153.468 509.745.000
5.027.012
6.298.500
7.034.000
8.000.000
7.570.000
7.500.000
8.000.000
8.000.000
692.092.512 656.655.500 441.611.954 517.657.060 812.561.000 491.715.000 543.703.468 537.790.000
(1) Incluse le linee di bilancio B7-210, B7-211, B7-214, B7-216 e B7-217. A partire dal 2000 queste linee di bilancio sono state fuse in un unica
linea di bilancio B7-210
57
Allegato 2
Contratti relativi agli aiuti umanitari 1998-2002
Numero di contratti sottoscritti
1998
1999
1 004
2000
926
2001
898
2002
798
1 068
58
Allegato 3 :
Ripartizione geografica delle decisioni di finanziamento 2000-2002
Decisioni di finanziamento degli aiuti umanitari CE per regione
2000-2002
Paesi ACP
2000
35%
2001
33%
2002
39%
Asia
16%
20%
26%
Ex Iugoslavia-Balcani
occidentali
America latina
20%
15%
8%
6%
7%
4%
Medio Oriente, Africa
settentrionale
NSI
10%
11%
12%
10%
11%
8%
Stanziamenti globali
3%
3%
3%
59
Allegato 4
Decisioni di finanziamento degli aiuti umanitari CE
per regione nel 2002
Paese/sottoregione
Decisioni in milioni di euro
AFRICA, CARAIBI, PACIFICO
211,150
Angola
12 ,000
Burkina Faso, Ciad
0,175
Burundi
17,500
Caraibi/Pacifico
0,605
Congo (Repubblica democratica)
38,100
Costa d'Avorio
1,500
ECHO Flight
8,400
Eritrea
1,750
Etiopia
7,750
Gabon
0,300
Kenya
2,500
Madagascar
1,000
Malawi
1,500
Senegal
0,750
Sierra Leone, Guinea, Liberia
19,000
Somalia
4,500
Africa meridionale
30,000
Sudan
18,000
Tanzania
27,000
Uganda
2,120
UNHCR (Africa)
11,000
Zambia
3,000
Zimbabwe
2,000
Altro
0,700
EUROPA ORIENTALE/NSI
83,500
Armenia, Georgia
2,500
Caucaso settentrionale (crisi cecena)
28,000
Tagikistan
10,000
Balcani occidentali
(Serbia, Kosovo, FYROM)
43,000
MEDIO ORIENTE/NORD AFRICA63,930
Iraq
13,000
Medio Oriente (Palestina)
35,000
Profughi del Sahara occidentale
14,340
Yemen
1,590
Paese/sottoregione
Decisioni in milioni di euro
ASIA
137,969
Afghanistan/Pakistan/Iran
73,254
Cambogia
5,500
Cina/Tibet
4,450
Timor orientale
1,935
India
5,000
Indonesia
3,540
Laos
1,130
Myanmar/Birmania
3,500
Nepal/Bhutan
3,675
Corea del Nord
21,025
Sri Lanka
8,300
Thailandia
5,465
Vietnam
1,195
AMERICA LATINA
19,646
Bolivia, Perù
1,300
Brasile
0,350
America centrale (Salvador, Guatemala,
Honduras, Nicaragua)
5,028
Colombia
9,200
Cuba
0,600
Ecuador
1,248
Messico
1,000
Paraguay
0,920
DIPECHO
8,000
Comunità andina
1,640
Asia sudorientale e America centrale
6,360
ALTRI FINANZIAMENTI
13,595
Esperti sul campo ECHO
8,000
Sovvenzioni per formazione e studi
1,800
Informazione
1,350
Valutazione
1,000
Altro
1,445
TOTALE
60
537,790
Allegato 5:
Ripartizione dei contratti per partner incaricati dell’esecuzione
Assistenza umanitaria CE nel 2002 per gruppi di partner
(anno di firma del contratto)
Organizzazioni CE
Organizzazioni governative
1,5%
0,5%
Organizzazioni internazionali 7,3%
ONG
62,2%
Nazioni Unite
27,0%
Altro
1,5%
61
Allegato 6:
Contratti ECHO per categoria e nazionalità dei partner 2002 (anno di firma del
contratto)
CATEGORIA E NAZIONALITÀ' EURO
IN % DEL TOTALE
DEL PARTNER
CE
Totale parziale
9.472.974
1,5%
ORGANIZZAZIONI GOVERNATIVE
Totale parziale
327.908
0,5%
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI (incluse CICR, FICR e IOM)
Totale parziale
44.750.811
7,3%
ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE
Austria
5.985.000
1,0%
Belgio
23.899.900
4,0%
Danimarca
18.194.935
3,0%
Finlandia
1.400.000
0,2%
Francia
84.860.665
13,9%
Germania
44.509.796
7,3%
Grecia
4.611.000
0,7%
Irlanda
7.120.333
1,1%
Italia
47.157.215
7,7%
Lussemburgo
0
0,0%
Olanda
27.726.941
4,5%
Portogallo
1.914.681
0,3%
Spagna
38.462.978
6,3%
Svezia
400.000
0,1%
Regno Unito
64.468.582
10,6%
Norvegia
4.545.000
0,7%
Svizzera
4.142.893
0,7%
USA
450.000
0,1%
Totale parziale
379.849.919
62,2%
NAZIONI UNITE
FAO
4.121.000
0,6%
PAHO
950.000
0,2%
PNUS/UNCHS
6.581.000
1,1%
UNHCR
62.177.000
10,2%
UNICEF
28.422.000
4,7%
UNOCHA
3.905.240
0,7%
UNRWA
4.712.000
0,8%
PAM
49.225.090
8,0%
OMS
4.421.000
0,7%
Totale parziale
164.514.330
27,0%
ALTRI
Totale parziale
9.666.703
1,5%
TOTALE
608.982.644
100%
Fonte: ECHOSTAT al 20/02/2003
62
Allegato 7
Progetti finanziati nel quadro del programma di sovvenzioni 2002
Richiedente
Progetto
Sovvenzione
in euro
Studi e reti
72.870
CRIC – Centro Regionale
Colmare il divario. Progetto di ricerca sugli
d’Intervento per la Cooperazione spostamenti forzati della popolazione e strategia di
(Reggio Calabria), IT
ricostruzione
56.614
GRIP – Groupe de Recherche et Sicurezza umanitaria e forze militari nell'Africa dei
d’Information sur la Paix et la
Grandi Laghi - studio
Sécurité, B
87.908
ODI (Overseas Development
Institute), UK
Protezione umanitaria: Analisi dei concetti e delle
prassi
Institut Bioforce Développement
Rhone-Alpes, FR
Che tipo di governabilità per gli organismi
umanitari europei?
34.865
Totale parziale studi e reti
252.257
Formazione
COSV – Comitato di
Coordinamento delle
Organizzazioni per il Servizio
Volontario, IT
Controllo e valutazione degli aiuti umanitari:
procedure di qualità
85.070
Deutscher Caritasverband
Caritas Europa - Formazione sulla reazione alle
emergenze
65.218
OXFAM GB
Formazione e sviluppo delle capacità per la
gestione responsabile degli aiuti umanitari
79.800
People in Aid, UK
Migliorare la qualità della gestione delle risorse
umane nelle agenzie per gli aiuti umanitari
77.605
Totale parziale formazione
307.693
63
Informazione ECHO - Contratti di sovvenzione 2002
Beneficiario
Paese
Somma
Tasso di
Oggetto
erogata in finanziaEURO
mento (in
relazione
al bilancio
totale)
COMITATO INTERNAZIONALE PER LO Italia
71.423
50,0%
Campagna di
SVILUPPO DEI POPOLI (CISP)
informazione sul tema:
"Donne nelle situazioni di
urgenza: da vittime ad
attori umanitari. Il ruolo
degli aiuti umanitari
europei"
HUMANITARIAN AFFAIRS REVIEW
Belgio
90.270
48,6%
Tre edizioni speciali
(H.A.R.)
dell'"Humanitarian Affairs
Review" sul tema:"Il 10°
anniversario di ECHO"
(edizione estiva), "Crisi
dimenticate" (edizione
autunnale) e "LRRD"
(edizione invernale)
DANISH REFUGEE COUNCIL (DRC) Danimarca 176.803
80,0%
Conferenza sulle crisi
DANSK FLYGTNINGEHJAELP, (DNK)
dimenticate –
Copenhagen, 23 ottobre
2002
CENTRE OF STRATEGIC PLANNING
Grecia
95.000
50,0%
Campagna di
FOR DEVELOPMENT (K.E.S.S.A.
sensibilizzazione della
DIMITRA)
gioventù sul tema: "Aiuti
umanitari agli albori del
XXI secolo"
ACTION CONTRE LA FAIM (ACF)
Francia
51.251
30,0%
Evento di visibilità:
Replica di un centro di
alimentazione terapeutica
a Parigi e Marsiglia (sul
modello di una
precedente azione)
TRIANGLE Génération Humanitaire
Francia
73.210
50,3%
Documentario televisivo "Un ponte tra due mondi"
CRUZ ROJA ESPAÑOLA
Spagna
106.500
50,0%
Sensibilizzazione della
gioventù sul tema:
"Bambini in situazioni
difficili provocate dai
conflitti armati".
ÖSTERREICHISCHES ROTES KREUZ
Austria
71.151
50,0%
Presa di coscienza
pubblica e campagna di
informazione: "Conflitti
dimenticati, vittime
dimenticate"
VOLUNTARY ORGANIZATIONS IN
Belgio
31.939
69,0%
Conferenza "aiuti
COOPERATION IN EMERGENCIES
umanitari UE: le sfide
(VOICE)
future"
MINES ADVISORY GROUP (MAG)
UK
10.257
50,0%
Giornata informativa dei
giornali sullo sminamento
MISSION OST
Danimarca 61.032
39,7%
Documentario per la
televisione pubblica
danese sull'Afghanistan e
sulle azioni umanitarie di
ECHO e dell'ONG
danese, Mission East
Totale
838.836
64
65