Nel mondo Rom - Comune di Empoli

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Nel mondo Rom - Comune di Empoli
N el mondo Rom
UN MATRIMONIO
di Ramona Radulesco
Uno sguardo profondo. Due
occhi scuri che scrutano,
colpiscono. Capelli lunghi,
raccolti. Mani curate. Si
chiama Ramona ed è una
zingara rumena. Ci tiene a
sottolinearlo, arrivata da non
molto in Italia, madre di due
figli che ha in Romania. Una
donna cresciuta forse troppo in fretta, che non ha mai
rubato nella sua vita, perché
- ci dice - le donne zingare
rom non sono delle brave
ladre. Non valgono perché
sanno rubare, ma al contrario, perché sanno occuparsi
della casa, dei figli, della
famiglia. Poi come spesso
accade, qualcosa cambia ed
anche lei ha rubato. Adesso si trova nella custodia attenuata
di Empoli e pensa ai suoi figli.
Ti chiedono di sposarti fin da piccola, a nove o dieci anni ed è
come per ‘contratto’ tra i propri parenti. Una donna rom vale
molto per il suo aspetto fisico e soprattutto per farti sposare,
se sei una bambina già sviluppata, ti sposano a tredici/quattordici anni. Ed è fondamentale essere vergine.
Se hai il fidanzato, quindi, non ti è permesso andare in giro da
sola, di giorno e mai di notte; non puoi vivere ambienti come
le discoteche e a scuola ti fanno imparare, con sufficienza, il
necessario, cioè, leggere e scrivere. Poi di corsa a casa per
paura che tu possa scegliere un altro ‘fidanzato’.
Se lo incontri per strada, non ti è permesso salutarlo, né tanto
meno ti è concesso di parlargli. Sposarsi da piccole significa
diventare grandi, adulti prima del tempo!.
Sono i parenti che decidono la cerimonia: il luogo, di solito
grandi hotel, l’orchestra.
Le ragazze zingare rumene devono sapere cucinare, cucire,
pulire. Essere una donna
di casa e famiglia. Nelle
nostre origini, non importa
e non vali di più se sei una
brava ladra.
Il matrimonio non viene
celebrato né in Chiesa, né
in Comune perché sei piccola.
Se hai commesso qualcosa
che non dovevi ed il ragazzo
ti vuole lasciare, non può;
se invece, il ragazzo ti vuole
lasciare senza un motivo,
non può lo stesso, perché
è obbligato a ripagarti di
tutto quello che ti ha tolto:
la verginità.
La cerimonia del matrimonio si svolge di sera, tutti
insieme. Poi nel momento dell’atto sessuale, i parenti controllano se sei avvero vergine. Aspettano fuori e vanno a guardare
le lenzuola. Quando le vedono sporche di sangue è una lieta
notizia e sono contenti per te sposa.
Il girono dopo il matrimonio viene organizzata una grande festa
dai suoceri.
Se rimani incinta, e non vorresti quel bambino, non puoi abortire perché è il primo nascituro. Anche mia madre ha partorito
a quattordici anni. Il viaggio di nozze non esiste.
Gli zingari sono di tante nazionalità. Noi donne rumene possiamo anche lavorare ed i nostri uomini, in generale, lavorano tutti. anche se andiamo in giro con i vestiti sporchi, è
fondamentale che il cibo sia sempre cucinato on attenzione
e pulizia.
Nella mia famiglia siamo sette tra fratelli e sorelle e nessuno
di noi ruba.
Io non avevo mai rubato in vita mia, poi qualcosa è cambiato
ed anch’io l’ho fatto, entrando per la prima volta in carcere.
In Italia.
Largo a pentole e fornelli con LA PITA
Una ricetta di Alyssa
Ingredienti:
3 kg. di farina, 1 lievito e mezzo di birra, mezzo chilo di carne macinata, 4 o 5 cipolle, 6 o 7 patate, pepe e sale
Preparazione:
far sciogliere nell’acqua tiepida il lievito, impastare l’acqua con la farina in modo da ottenere un impasto da pizza. Con il
mattarello, dopo, stendere la pasta fino a farla diventare sottile.
Tagliare a quadretti piccoli le cipolle e le patate, mescolare con il macinato e un po’ di pepe e sale.
Mettere l’impasto di macinato nel cerchio di pasta e arrotolare. Mettere il tutto nella teglia con un goccio d’olio, infornare per
30 minuti.
Riscaldare in un bricco dell’acqua per poter bagnare il rotolo e rinfornare per 10 minuti.
Si può riempire anche con spinaci, ricotta e uova. E si mangia con sopra lo yogurt magro.
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