i cani san bernardo per la gioia dei turisti

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i cani san bernardo per la gioia dei turisti
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Ann o I V- n° 37
Giu gn o 2009
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Giorgio Rinaldi
I CANI SAN BERNARDO PER LA GIOIA DEI TURISTI
di Alfredo Zavanone
Da sempre il cane San Bernardo, raffigurato con la
classica botticella al collo, incarna l’emblema del
soccorritore alla ricerca dei dispersi sotto la neve. Di
grande stazza e dal muso bianco e nero, si tratta di un
bellissimo esemplare nato dall’incrocio fra il Pastore
tedesco ed il Terranova e già attivo a partire dal 1660,
quando fu donato ai Canonici dell’ Ospizio di San
Bernardo che si trova sull’omonimo colle in Valle d’Aosta da parte di
alcune nobili famiglie del cantone Vallese. All’epoca i nostri fedeli cuccioli
erano addetti al trasporto di latte e formaggi per brevi tragitti e fornivano
forza motrice per far muovere il grande spiedo della cucina dell’ospizio,
azionato da un dispositivo a mulino.
Il ruolo di salvataggio si ebbe proprio grazie ai canonici, che furono i primi
a capire il rischio di ipotermia che poteva colpire i viandanti durante le
tempeste di neve e da allora i San Bernardo sono presenti sia nella
letteratura per l’infanzia che sul piccolo schermo, da “Il richiamo della
foresta “ di Jack London a “Belle e Sebastien” per i piccoli amici. E’ anche
un valido cane da guardia oltre che da soccorso, simpatico e
giocherellone soprattutto con i bambini, ed ogni estate torna sulle
montagne alpine grazie alla Fondazione Barry diretta da Rudolf Thomann
che si occupa del loro allevamento e degli studi sulla razza e le
caratteristiche.
Il Nostro salvò ben 40 persone sorprese dalle slavine sulla strada del
Gran San Bernardo nell’800 ed oggi sono ben 37 i cani presenti
all’Ospizio che durante l’inverno restano a Martigny, in Svizzera, per
attendere poi la stagione calda e dedicarsi alle scorrazzate sulle
montagne, come dice Manuel Gaillard, responsabile del canile:” I cani
attendono con ansia il sole estivo per sgranchirsi le zampe, dopo i lunghi
mesi freddi passati al chiuso, e quando arrivano qui per loro è davvero
una festa”.
I cuccioli di un anno di età sono 12 e assieme alla madre di 5 di loro,
Salsa, costituiscono l’attrazione per grandi e piccini. Li seguono due
volontari, sotto l’occhio attento dei monaci, e gli orari di visita presso il
canile dell’Ospizio sono: tutti i giorni, da giugno a settembre, dalle 9 alle
12 e dalle 13 alle 18, a luglio ed agosto dalle 9 alle 19. Da luglio a metà
settembre è possibile partecipare ad un’escursione con guida e alcuni
cuccioli, partenza alle 10(sportiva) e alle 14(semplice), ed i prezzi
comprensivi di visita al Museo dell’Ospizio sono: euro 29 per gli adulti, 28
per i senior ed 8 per bambini e ragazzi da 6 a 16 anni. Il numero massimo
per gruppo è di 10 persone e la prenotazione è obbligatoria al n°
0041/277226542 oppure per email, indicando la data prescelta, i
nominativi ed il n° delle persone, all’indirizzo: [email protected].
www.faronotizie.it
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