Ambasciata d`Italia - Publications for Italian and Australian
Transcript
Ambasciata d`Italia - Publications for Italian and Australian
Ambasciata d’Italia CANBERRA Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Giugno 2002 Ufficio dell’Addetto Scientifico Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Introduzione Introduction La prima Mostra Convegno ItaloAustraliana sull’Innovazione Tecnologica IATICE (Italian Australian Tecnological Innovation Conference and Exhibition) 2002, conclusasi recentemente a Melbourne, si è sviluppata in un contesto particolare ed ha generato stimoli per la futura cooperazione tra i due Paesi. IATICE è stata progettata e si è sviluppata in un contesto nel quale l’Italia e l’Australia attribuiscono allo sviluppo tecnologico un’importanza strategica per la dinamica dei processi di crescita economica territoriale. L’interesse all’innovazione, quindi, si concretizza, in particolare, nella valutazione non solo dei trend tecnologici che hanno caratterizzato gli ultimi decenni dello sviluppo economico ma anche del ruolo rivestito dalle singole economie paese nelle fasi più rilevanti dell’intero arco dello sviluppo industria le del XX secolo. A tutti è noto che alla rivoluzione elettronica si sovrappone quella delle biotecnologie, mentre continua quella dei nuovi materiali e si prepara quella delle nanotecnologie, in un susseguirsi durante il quale perdono identità anche le consuete classificazioni e distinzioni tra innovazioni radicali, incrementali, intermedie. The first Italian-Australian Technological Conference and Exhibition, IATICE 2002, which has recently ended in Melbourne, was developed into a particular context and created stimuli for the future cooperation between the two Countries. IATICE was planned and was developed in a context in which Italy and Australia attribute strategic importance to technological development for the process dynamics of territorial economic growth. The interest in innovation, therefore, is realized in particular by evaluating not only the technological trends which have characterised the last decades of economic development but also the role carried out by the individual economycountry in the most important phases of the whole span of industrial development of the 20th century. Everyone knows that with the electronic revolution comes the biotechnological one, while that of new materials carries on and that of nanotechnology prepares itself, in a continual succession during which even the usual classifications and distinctions between radical, incremental, and intermediate innovation lose their identity. Pur riconoscendo l’entità che può derivare da questo tipo di distinzioni, appare sempre più evidente il valore sistemico delle nuove tecnologie, che Although one recognizes the importance that can come from such distinctions, the systemic value of new technologies that leads to the I Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA conduce alla concezione di “Sistemi Tecnologici” costituiti da “cluster interrelati d’innovazione”. È importante rilevare, in particolare, come il processo d’innovazione tecnologica risulti alimentato da una capacità sistemica complessiva. Sullo scenario internazionale, al ruolo centrale dell’intervento pubblico nel campo della ricerca e sviluppo si accompagnano la preminenza dei grandi gruppi multinazionali, la rapidissima crescita di nuove piccole imprese innovative e lo sviluppo di processi di adattamento e diffusione che investono l’evoluzione del sistema economico e sociale a livello generale. Di fatto, la portata sempre maggiore dei fenomeni innovativi ed in particolare delle nuove tecnologie, ha proposto l’esigenza di costruire robusti sistemi di competenze tecnologiche a livello di Paese. Diventa quindi fondamentale possedere un “sistema di competenze” rinnovando l’attenzione per i rischi-Paese attribuibili all’esclusione, o anche solo all’emarginazione, dai circuiti rilevanti dell’innovazione. idea of “Technological Systems”, made up of “interrelated clusters of innovation”, seems to be clearer than ever. It is especially important to notice how the process of technological innovation seems to be nourished by an overall systemic capacity. On the international scene, the central role of public intervention in the field of research and development is accompanied by the pre-eminence of large multinationals groups, the very rapid growth of small new innovative firms and the development of adaptation and diffusion processes which dominate the evolution of the economic and social systems on a general level. In fact, the ever growing importance of innovative phenomena and, in particular, of new technologies has required the need to build solid systems of technological expertise at a national level. It therefore becomes ever more urgent to have a “system of expertise” thus focusing attention once again on the country-risks of being left out, or even simply being marginalised, from important innovation networks. In tale contesto s’inserisce la manifestazione IATICE 2002, dove i principali protagonisti dell’evento sono stati le università, i gruppi di ricerca pubblici e privati , le aziende high tech, i governi nazionali ed i governi locali. Ed è stato proprio dai governi locali, sia le regioni italiane che gli stati australiani, che è giunto un forte contributo. Ciascuna delegazione regionale, consapevole oggi di giocare, attraverso un’adeguata politica di The IATICE 2002 conference is placed in such a contest, where the major protagonists of the event have been universities, public and private research groups, high tech industries, national and local governments. And it was from local governments, both from Italian regions and Australian States that came a major contribution. Each regional delegation, today aware of playing a major role in the territorial economic II Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA sviluppo tecnologico, un proprio forte ruolo nella crescita economica territoriale, è giunta a Melbourne con le principali componenti del proprio sistema d’innovazione. growth through a suitable policy of technological development, came to Melbourne with the main points of its own innovation system. La manifestazione IATICE 2002 ha quindi favorito la cooperazione scientifica e tecnologica fra i due Paesi enfatizzando il ruolo sistemico sia a livello di competenze tecnologiche che a livello geografico. In particolare, l’evento ha visto la partecipazione di università, centri di ricerca ed aziende ad alto contenuto tecnologico presenti sui territori regionali, quali principali protagonisti dello sviluppo scientifico e tecnologico locale. Pertanto, come si evince dall’articolo dedicatogli in questo Bollettino, la manifestazione di Melbourne ha costituito una singolare opportunità oltre che per gli organismi nazionali competenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, anche per le regioni italiane e gli stati australiani in relazione al ruolo degli stessi svolto nella promozione della cooperazione scientifica, tecnologica e commerciale a livello internazionale. The IATICE 2002 conference has therefore favoured scientific and technological cooperation between the two Countries, emphasizing the systemic role both on the level of technological competence and on a geographical level. In particular, the event has witnessed the participation of universities, research centres and firms, with emphasis on the high technological sector present in regional territories, as major players in local scientific and technological development. Therefore, as can be deduced from the article dedicated to this subject in this issue of the Bollettino, the Melbourne conference has been a unique opportunity, not only for national bodies competent in technological research and development, but also for Italian Regions and Australian States in relation to the role played by them in promoting scientific, technological and commercial cooperation at an international level. Nicola Sasanelli Addetto Scientifico III Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Bollettino della Comunita’ Scientifica in Australasia Giugno 2002 Direttore responsabile: ing. Nicola Sasanelli Responsabile e coordinamento editoriale: dott.ssa Alessandra Iero Comitato di Redazione: dott.ssa Annamaria Arabia dott.ssa Paola Bernard dott.ssa Daniela Rubatto dott. Massimiliano Tani IV Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Ambasciata d’Italia in Canberra Ufficio dell’Addetto Sc ientifico Comitato di Redazione 12 Grey Street DEAKIN ACT 2600 Tel. (+61) (2) 6273 3333 Fax (+61) (2) 6273 2406 http://www.scientific.ambitalia.org.au/ [email protected] ISSN 1446 - 9588 Il Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia si basa sul libero apporto dei ricercatori. Per tale motivo gli autori se ne assumono interamente la responsabilità. The Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia is based on the free contribution of researchers. For this reason, the authors take on full responsibilities. V Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Sommario Perchè l’Italia e l’Australia dovrebbero cooperare nel campo della Ricerca e dello Sviluppo? Why should Italy and Australia cooperate in Research and Development (R&D)? pag. 1 Dott Bruno Mascitelli Analisi scientifica e quantitativa della creatività Scientific and quantitative analysis of creativity pag. 31 Prof Piero P. Giorgi Migrazione, Commercio e Crescita Migration, Trade and Growth pag. 39 Prof Pasquale Sgro Intelligenza artificiale Artificial intelligence pag. 43 Dott.ssa Paola Bernard Impatti riproduttivi sulle lumache marine: Paragoni tra l’Australia e l’Italia Reproductive Impacts to Marine Snails: Comparisons between Australia and Italy pag. 47 Dr Scott Wilson La gestione dei sedimenti contaminati Management of contaminated sediments Dott.ssa Alessandra Iero Prof Bill Maher VI pag. 55 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA La Prima Mostra Convegno Italo Australiana sull’Innovazione Tecnologica, Melbourne 25-28 Marzo 2002 The First Italian-Australian Technological Innovations Conference & Exhibition, Melbourne 25-28th March, 2002 pag. 61 Ing Nicola Sasanelli Allegato 1: Lista delle organizzazioni, centri di ricerca, imprese high tech presenti a IATICE con uno stand Attachment 1: List of organisations, centres of research, high tech firms and institutions present with their own stands at IATICE pag. 71 Allegaato 2: Programma dei 16 workshop di IATICE Attachment 2: Program of the 16 IATICE workshops pag. 75 Allegato 3: La dichiarazione congiunta Italo-Australiana Attachment 3: The Italian-Australian joint declaration pag. 87 Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio dell’Australasia: University of Queensland pag.95 VII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Notizie flash dal mondo delle riviste tecnico-scientifiche Australiane ü Attualità pag. 113 • Barriere per il contenimento delle perdite di petrolio in climi freddi • • Ricercatore australiano riceve il premio “Ozone” dall’Environmental Protection Agency degli USA Una speranza per la diagnosi precoce dell’autismo • Nuovo centro per la bio-ingegneria e le nanotecnologie • Centro sulla genetica dei raccolti istituito ad Adelaide ü Ricerca, Sviluppo e Innovazione pag. 115 • Nuova scoperta nella ricerca sul laser atomico • E’ davvero vita? • Miglioramento della filtrazione grazie alle nanoparticelle ü Nuove Tecnologie e Nuovi materiali • Micosonda ionica verso l’Europa • Scelto un sito in South Australia per il progetto ‘hot rock’ • Ottenuta la lana più raffinata d’Australia ü Information Technology pag. 117 pag. 119 • Nuovo modello per studiare il livello di inquinamento dell’aria • Nuovo Database per meglio gestire le malattie delle piante VIII Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ü Sanità pag. 121 • Possibile vaccino per la febbre da fieno • Nuova scoperta sulle cause del morbo di Parkinson. • Trattamento per la fibrosi cistica • Connessione tra insulina e miopia ü Ambiente pag. 123 • Le cause della scomparsa di rare specie di uccelli • tica rana minacciata da funghi • Il trasporto eolico come causa della salinitá • Ricerca sull’Antartide ü Spazio pag. 125 • Il colore dell’universo • L’evoluzione del pianeta Marte EVENTI Promossi dall’Ufficio Scientifico Dell’ambasciata d’Italia in Canberra pag. 127 Programma delle Conferenze scientifiche in Australasia pag. 129 Principali siti Web pag. 137 IX Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA “Con le terre unite alla massa centrale sotto il nome comune di Australasia, dalla Nuova Guinea alla Nuova Zelanda, la superficie emersa in questa parte dell’Oceano Pacifico e’ di pochissimo inferiore a quella dell’Europa” Il geografo Elisee Reclus, Parigi 1889 X Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA XI Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Perché l’Italia e l’Australia dovrebbero cooperare nel campo della ricerca e dello sviluppo? Why should Italy and Australia cooperate in research and development (R&D)? Bruno Mascitelli Bruno Mascitelli Affinché si possa affrontare la questione della cooperazione e della commercializzazione della ricerca e dei progetti di sviluppo tra l’Australia e l’Italia, bisogna chiedersi quali siano gli attuali rapporti commerciali tra questi due Paesi. Ci sono delle speciali sinergie commerciali che potrebbero favorire e promuovere questo rapporto? Considerando che l’Australia e l’Italia non hanno un’alleanza strategica come potrebbe essere il caso per l’Australia e l’America, dove sono le zone di interesse comune? Inoltre le comunità di ricerca in Australia e in Italia hanno fatto chiaramente capire che una delle difficoltà più grandi da affrontare “è.... che veniamo a meno nelle zone di sviluppo e di commercializzazione più rischiose” (Geoff Garrett, CSIRO, BRW, 28 febbraio, 2002). La domanda che deriva da questa preoccupazione è come può l’Italia, come socia, giocare un ruolo nell’assistere questo sviluppo e questa commercializzazione di ricerca? A prima vista, l’Australia e l’Italia non hanno dei livelli estensivi di collaborazione di ricerca. Secondo dati recenti del CSIRO, l’Australia e l’Italia stanno cooperando su 22 progetti di ricerca, ma non stanno sviluppando e commercializzando 22 progetti. In modo da capire le In order to address the question of Australia and Italy cooperating and commercialising research and development projects, it is necessary to ask what are the existing commercial relationships between these two countries? Are there special commercial synergies which might encourage and promote this relationship? Given that Australia and Italy do not have a strategic alliance like might be the case for Australia and the US, where are the areas of common interest? In addition the research community in Australia and Italy have made abundantly clear that one of the greatest difficulties they face “…is we fall short in the riskier areas of development and commercialisation” (Geoff Garrett, CSIRO, BRW, 28 February 2002). The question that flows from this concern is how can Italy as a partner play a role in assisting this research development and commercialisation? On the face of it, Australia and Italy do not have extensive levels of research collaboration. According to recent CSIRO figures, Australia and Italy are cooperating on 22 research projects. They are not however developing and commercialising 22 projects. In order to understand the prospects and potential between 1 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA prospettive ed il potenziale tra queste due nazioni, bisogna stabilire quali approcci commerciali in collaborazione esistono e come possono essere coordinati per far si che si trasformino in collegamenti commerciali più solidi. È anche necessario indicare gli attuali rapporti commerciali e d’investimento con ciascuna di esse, poiché questo indicatore promette bene per i potenziali maggiori risultati di ricerca e di sviluppo. L’obiettivo di questa dissertazione è di esaminare i rapporti commerciali tra i due paesi, di fornire una conoscenza su come si vedono e su come potrebbero rinforzarsi. these two nations, we need to establish what commonly shared business approaches there are and how they can be co-ordinated to translate itself into stronger business ties. It is also necessary to indicate the current trade and investment relations with each as this indicator will bid well for the potential to further research and development outcomes. The aim of this paper is to examine the commercial relations between these two nations, to provide some understanding as to how they see each other and to see how they can be strengthened. Veduta generale economica L’Italia e l’Australia – Economic overview – Italy and Australia Italia L’economia italiana è la sesta economia più grande del mondo e nel 2001 ha segnato un valore di Prodotto Interno Lordo (PIL) pari a A$ 2,042 miliardi. L’Italia contribuisce al 3,23% del PIL mondiale e nel corso degli ultimi 2-3 anni ha segnato una crescita nei livelli di PIL mediocre di circa 1,8-2,0%. Nel 2002, gli esperti di economia e i ministeri di governo pertinenti predicono un rendimento più solido di circa 2,3% all’anno. L’esportazione è stato un impeto maggiore dell’economia negli ultimi dieci anni, anche se negli ultimi 12 mesi, questa potenza dell’esportazione è calata leggermente per via di un rallentamento mondiale. Italy The Italian economy is the 6th largest economy in the world recording a Gross Domestic Product (GDP) value of $A 2,042 billion in 2001. Italy contributes 3.23% to the world GDP and has over the last 2-3 years seen mediocre GDP growth rates of around 1.8 - 2.0%. In 2002 economic experts and relevant government ministries are predicting a stronger performance of around the year 2.3%. Exports have been a major driver of the economy over the last 10 years although the last 12 months have seen this strength in exports slightly decline due to a world slowdown. L’Italia però continua ad affrontare But Italy continues to face economic 2 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA delle difficoltà economiche specialmente per la sua mancanza di competitività e per il suo bisogno continuo di ulteriori riforme economiche. Il suo tasso di debito pubblico del PIL (attualmente a 109,4% , con la previsione che cali a 104,.4% nel 2002) anche se in calo, non può essere ignorato. Un’altra preoccupazione maggiore è stata l’alto livello di disoccupazione che non è riuscito a calare alla pari degli altri vicini europei. A partire da gennaio 2002, la disoccupazione era del 9,2 percento, in calo rispetto al 10,1 percento nel gennaio 2001. difficulties especially through its lack of competitiveness and continual need for further market reforms. Its ratio of government debt to GDP (currently 109.4% expected to decrease to 104.4% in 2002), while on the decrease, cannot be overlooked. Another major concern has been the high level of unemployment which has failed to decline in line with other comparable European neighbours. Unemployment as of January 2002 was at 9.2 percent declining from the January 2001, 10.1 percent. Con la sua mancanza di reputazione competitiva, l’Italia si classifica al trentesimo posto nel mondo in termine di competitività economica paragonata all’Australia che si trova al dodicesimo posto. C’è stata molta polemica sul desiderio di avere altre riforme sul mercato del lavoro (specialmente riguardo l’Articolo 18 ed il diritto di licenziare ed impiegare) il quale ha provocato un maggior livello di conflitto industriale. Il risultato di questo dibattito ha sollevato proteste in tanti campi del mondo degli affari. L’impegno e il coinvolgimento da parte dell’Italia nel passaggio monetario storico nel gennaio 2002 è stato uno sviluppo chiave nell’assistere la competitività dell’Italia in Europa e sullo scenario mondiale. Italy’s lack of competitive standing has it ranked 30th in the world in economic competitiveness as opposed to Australia which is 12th. There has been much controversy over the desire for more labor market reforms (especially over Art. 18 and the right over hiring and firing) has brought an increased level of industrial conflict. The outcome of this debate has many business voices on edge. Italy’s commitment and involvement in the historic Eurozone currency changeover in January 2002 has been a key development in assisting Italy’s competitiveness in Europe and in the world scenario. 3 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Tabella 1.1 Italia: Indicatori economici principali 1996-2001 Table 1.1 Italy: Main economic indicators 1996-2001 1996 1997 1998 1999 2,316 GDP at market prices ($A bn) 2,421 2,291 2,35 PIL a prezzi di mercato ($A 0 mil) 1.1 2.0 1.8 1.6 Real GDP growth (%) Crescita di PIL reale (%) 3.9 1.8 1.7 1.6 Consumer price inflation (%) Inflazione del prezzo al consumo (%) 57.4 57.6 57.6 57.7 Population (m) Popolazione (m) 12.1 12.2 12.6 11.1 Unemployment (%) Disoccupazione (%) 495 472 476 453 Exports fob ($A bn) Esportazione fob ($A mil) 388 393 406 413 Imports fob ($A bn) Inportazione fob ($A mil) 124 123 116 114 Public debt as % of GDP Debito pubblico come % del PIL Source: Economist Intelligence Unit, 2002 and Il Sole 24 Ore, 2002 Australia Nonostante la depressione economica del 2001, l’economia australiana ha conseguito buoni risultati negli ultimi cinque anni. Dal 1996 al 2001 l’economia è cresciuta di un tasso di circa 4% per anno, un tasso di crescita che sarebbe l’invidia della maggior parte delle nazioni industriali avanzate. L’unica considerazione negativa è stato il leggero aumento nella disoccupazione durante un periodo di crescita, aumentando dal 6,3% nel 2000 fino al 6,7% nel 2001. 2000 2001 2,115 2,042 2.9 1.8 2.6 2.7 57.8 57.8 10.7 10.1 469 445 449 431 111 109.4 Australia Despite the world economic downturn in 2001, Australia's economy has been performing well in the last five years. From 1996 to 2001 the economy grew at a rate of around 4% per year, a rate of growth which would be of envy to most advanced industrial nations. The only negative consideration has been the slight increase in unemployment during a period of growth increasing from 6.3% in 2000 to 6.7% in 2001. 4 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Tabella 1.2 Australia: Indicatori economici prin cipali 1996-2001 Table 1.2 Australia: Main economic indicators 1996-2001 1996 1997 GDP at market prices 520.0 548.3 (A$bn) PIL a prezzi di mercato ($A mil) Real GDP growth (%) 4.1 4.0 Crescita di PIL reale (%) Consumer price inflation 2.6 0.3 (%) Inflazione del prezzo al consumo (%) Population (m) 18.3 18.5 Popolazione (m) Unemployment (%) 8.6 8.6 Disoccupazione (%) Export fob (A$m) 118,5 127,4 Esportazione fob ($A mil) Imports fob (A$m) 119,8 123,7 Inportazione fob ($A mil) Public debt as % of GDP 19 18 Debito pubblico come % del PIL Source : Economist Intelligence Unit, 2002 1998 579.5 1999 612.0 2000 655.6 2001 650.5 5.3 4.7 3.7 2.3 0.9 1.5 4.5 4.4 18.7 18.9 19.2 19.4 8.0 6.9 6.3 6.7 109,6 110,0 126,2 133.4 120,1 129, 2 133,5 136.1 15 12 9 9 Condizioni di commercio e di affari Italia – Condizioni di commercio e di affari Trade and business conditions Italy – Trade and business conditions L’economia dell’Italia si è sviluppata enormemente nei decenni dopo la Seconda Guerra Mondiale. Una volta era un’economia a base rurale e ora è un’economia dominata dall’industria e dai servizi ed è uno dei membri del Gruppo G7 di (Grandi) economie. La spina dorsale dell’economia italiana sono le piccole alle medie imprese e le micro imprese, generalmente possedute e gestite nell’ambito delle famiglie. Se consideriamo quelle compagnie con meno di 100 impiegati nella categoria Italy’s economy has developed enormously in the decades since World War 2. Once a rural-based economy, it is now an industry and services dominated economy, and is one of the G7 group of (Great) economies. The backbone of Italy’s economy is the small to medium enterprises and micro enterprises, generally owned and operated within families. If we consider companies with less than 100 employees in the SME category, in Italy they account 5 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA delle PMI, in Italia rappresentano circa il 99,7% dei 3.7 milioni di aziende italiane. Un’altra caratteristica importante dell’economia italiana sono le sue singolari conglomerazioni di industria conosciute come “Zone Industriali”, delle quali ce ne sono circa 200, sparse in tutta l’Italia. I prodotti fabbricati in queste zone includono calzature, mobilia, la preparazione della lana, occhiali da sole e molti altri prodotti per i quali l’Italia è rinomata. for 99.7% of Italy’s 3.7 million companies. Another important characteristic of Italy’s economy is its unique cluster arrangements of industry known as “Industrial Districts”, of which there are around 200, spread throughout Italy. Products made in these areas include footwear, furniture, wool processing, sunglasses and many other products for which Italy is renowned. Assisted in part by years of favourable exchange rate factors, the strong export growth has also been driven by the powerful “Made in Italy” trademark of export quality and success. This strength in exports was demonstrated with the value of exports in 2000 giving Italy 8th position in the world in terms of world export contribution. On the import side of the equation Italy imports only slightly less than it exports. This has reflected Italian trade losing that stronger relationship of exports over imports which it once had. Aiutata in parte da tanti anni di fattori di scambio monetario favorevole, la forte crescita di esportazione è stata anche spinta in avanti dal potente marchio commerciale “Made In Italy”, simbolo di qualità e di successo di esportazione. Questa forza di esportazione è stata dimostrata dal valore di esportazione nel 2000, piazzando l’Italia all’ottavo posto nel mondo in termini di contributo all’esportazione mondiale. Dall’altra parte dell’equazione, l’Italia importa un po’ meno di quello che esporta. Questo si è manifestato nella perdita, da parte dell’economia italiana, della predominanza dell’esportazione rispetto all’importazione che aveva una volta. As a market, Italy is large with a population of 59 million people with a strong purchasing power. Italy is also a founding member of the European Union including a founding participant of the European Monetary Group. Italy’s entry and membership into the European Union has played a significant role in further development of the economy and trade. Italy’s main trading partners are located in the European Union. France and Germany on their own, account for Come mercato, l’Italia è grande con una popolazione di 59 milioni di persone con un forte potere contrattuale. L’Italia è anche un membro fondatore dell’Unione Europea oltre che un partecipante fondatore del Gruppo Monetario Europeo. L’entrata e l’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea ha giocato un ruolo fondamentale nel favorire lo sviluppo dell’economia e del commercio. I partner commerciali più importanti si trovano nell’Unione Europea. Solo la 6 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Francia e la Germania, rappresentano più del 30% di tutta l’esportazione italiana. Più importante ancora, ci sono chiare prove di costi ridotti per gli esportatori come risultato degli effetti dell’Unione Europea. L’adattamento dell’Euro come moneta corrente dei paesi membri risulta essere un incentivo maggiore per la riduzione dei costi. more than 30% of all Italian exports. Most importantly, there are visible signs of lower costs to exporters as a result of the effects of the European Union. The adaptation of the Euro as the currency for the country members is proving to be a major cost cutting stimulant. L’Italia gradisce l’investimento straniero e, molti servizi di produzione di proprietà straniera sono altamente redditivi. Tuttavia, l’Italia non ha avuto così tanto successo nel promuovere l’investimento come nel promuovere il commercio. Di particolare difficoltà è stata quella di attrarre l’investimento nelle zone del sud d’Italia, malgrado le offerte di prestiti ed incentivi fiscali da parte del governo per convincere le imprese a stabilirsi in queste zone. Normalmente alle aziende straniere vengono offerte le stesse opportunità delle aziende locali. Comunemente le compagnie straniere non necessitano di autorizzazione speciale, benché una licenza preliminare sia richiesta per alcuni settori “di interesse nazionale”, come la marina mercantile, l’assicurazione, le attività bancarie e la finanza e il trasporto aereo. Gli investitori stranieri sono liberi di comprare fino al 100% di imprese esistenti italiane eccetto quelle compagnie che sono totalmente oppure parzialmente di proprietà statale, oppure che sono soggette a regolamento (banche, assicurazione, linee aeree, aeroplani). Non ci sono limiti sull’acquisto di beni immobili o sull’impiego di lavoratori locali. I costi di lavoro sono tra i più bassi dell’UE. Non ci sono regolamenti che obbligano Italy welcomes foreign investment, and many foreign-owned production facilities in Italy are highly profitable. However, Italy has not been as successful in promotion of investment as it has in promotion of trade. Particularly difficult has been investment attraction to the southern parts of Italy, despite government offers of loans and tax incentives for businesses to establish themselves in these areas. Generally foreign businesses are offered the same opportunities as local businesses. Foreign investors do not usually need special authorisation, although a preliminary licence is required in some "national interest" sectors, such as shipping, insurance, banking and finance and air transport. Foreign investors are free to purchase up to 100% of existing Italian enterprises with the exception of companies that are wholly or partially owned by the State, or are subject to regulation (banks, insurance, airlines, aircraft). There are no limitations on the purchase of real estate or the hiring of local workers. Labour costs are among the lowest in the EU. There are no regulations that require the foreign investor to meet any export or output targets. Exchange control 7 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA all’investitore straniero di soddisfare degli obiettivi di importazione o di esportazione. La deregolamentazione del controllo dei cambi, completata nel 1990, ha tolto tutte le restrizioni sulle transazioni e sulle attività della moneta straniera. Il capitale e i profitti, dopo essere stati sottoposti a tasse, possono essere trasferiti all’estero. deregulation, completed in 1990, removed all restrictions on foreign exchange transactions and activities. Capital and profits, subject to taxation, may be transferred abroad. Mentre la burocrazia italiana può essere un fattore soffocante per molte attività ed operazioni economiche, il governo è nel processo di cercare di togliere le barriere burocratiche per il commercio e l’investimento, con risultati misti fino ad ora. Nel passato, con i rapporti industriali dell’Italia c’è stata poca discordia, benché dei tentativi recenti di riformare il mercato di lavoro abbiano prodotto una rinascita di confronto industriale. While Italy’s bureaucracy can be a stifling blanket on many economic operations and activities, the government is currently in the process of attempting to remove bureaucratic barriers to trade and investment, with mixed results so far. Italy’s industrial relations have remained relatively “strife-free” in the past although recent attempts to reform the labour market has produced a revival of industrial confrontation. Australia – Condizioni di commercio e di affari Australia – Trade and business conditions Dagli anni ottanta l’economia australiana è diventata molto concentrata sull’esportazione con la nozione “esporta o muori” inculcata fermamente nella mente degli esportatori. Parte della preoccupazione è stata quella di cercare di stimolare la quantità di compagnie, specialmente le PMI ad esportare. Attualmente solo il 4% di aziende australiane esportano, paragonato al 49% di aziende italiane che esportano. Il punto di vista australiano riguardo il commercio è stato sostenuto a tutti i livelli ed è diventato la motivazione principale dell’economia e della crescita continua dell’economia (Portrait of Australian Since the 1980’s the Australian economy has become very export focused with the notion of “export or die” very much driven into the mind of exporters. Part of the concern has been in trying to stimulate the quantity of companies, especially SMEs to export. Currently only 4 percent of Australian companies export, compared to 49 percent of Italian companies that export. Australia’s view towards trade has been very strongly supported at all levels, and has become a prime driver of the economy and of the continuing growth of the economy (Portrait of Australian exporters, 8 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA exporters, Financial Review, April 2002). Financial Review, April 2002). Australia has not surprisingly been very receptive to European and particularly Italian products, given that the market needs of the Australian economy in the past few decades have become much more sophisticated and diverse. As a growing and soon to become major world economy, Australia is the 12th largest economy in the world and the third largest economy in Asia after Japan and China. Australia’s favourable business climate allows companies operating in Australia to operate in a stable legal environment, with protection of intellectual property rights and a climate of political certainty. Industrial disputes are at their lowest since the Second World War. L’Australia, come c’era d’aspettarsi, è stata molto ricettiva ai prodotti europei e particolarmente a quelli italiani, considerando che i bisogni di mercato dell’economia australiana negli ultimi decenni sono diventati molto più sofisticati e vari. Come economia crescente, che presto diventerà un’economia importante mondiale, l’Australia è la dodicesima economia più grande del mondo e la terza più grande in Asia dopo il Giappone e la Cina. Il clima favorevole australiano permette alle compagnie che svolgono le loro attività di farlo in un ambiente legale stabile, con la protezione dei diritti di proprietà intellettuale ed un clima di certezza politica. Le dispute industriali hanno toccato il livello più basso dalla Seconda Guerra Mondiale. The taxation system has undergone serious reforms, and since July 1st 2000 a goods and services tax has replaced the complex wholesale tax on goods. The rate of corporation tax was reduced to 30% as of July 1st 2001. Tariffs on imports have been reduced progressively and the current average tariff on manufactured goods entering Australia is approximately five percent. Australia is welcoming of foreign investment, and is successful in attracting investment partly due to its proximity to Asia and close links with South-East Asian economies. Foreign investors understandably see Australia as a strong platform from which to operate their Asia -Pacific activities, since costs to businesses Il sistema di imposte è stato sottoposto a delle riforme radicali, e dal primo luglio 2000 una tassa sui prodotti e sui servizi ha rimpiazzato la complessa imposta sulle vendite dei prodotti all'ingrosso. Il tasso dell’imposta sulla società è stato ridotto del 30% a cominciare dal primo luglio 2001. Le tariffe sulle importazioni sono state ridotte progressivamente e l’attuale tariffa media sui manufatti che entrano in Australia è di circa il cinque percento. L’Australia gradisce l’investimento straniero ed ha successo nell’attirare l’investimento, grazie in parte alla sua prossimità all’Asia ed ai suoi legami stretti con le economie del Sud Est Asia. Gli investitori stranieri giustamente vedono l’Australia come una base forte dalla quale gestire le loro 9 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA attività Asia -Pacifico, siccome i costi per le aziende sono molto più bassi in Australia che negli altri centri regionali come Hong Kong, Tokyo, Singapore e Beijing. L’Australia è una nazione fortemente multi-culturale, con una forte manodopera multilingue compreso un forte elemento italiano. Le compagnie straniere che vengono in Australia possono contare su una manodopera capace di trattare con i clienti dell’Asia Pacifico nelle loro lingue. are considerably less in Australia than in other regional centres such as Hong Kong, Tokyo, Singapore and Beijing. Australia is a highly multicultural nation, with a strong multilingual workforce including a strong Italian component. Foreign companies entering Australia can rely on finding a workforce capable of dealing with Asian Pacific customers in their own languages. Cosa hanno l’Australia e l’Italia in comune? What do Australia and Italy have in common? I rapporti di commercio tra l’Australia e l’Italia occupano un vero, sebbene modesto posto nei rapporti complessivi multilaterali di ciascun paese. Ciascuno dei paesi identifica in un modo diverso cosa questo rapporto potrebbe significare per un approccio strategico più regionale. Per l’Australia l’Italia è il secondo più grande mercato d’esportazione europeo, mentre l’Australia per l’Italia è un importatore valido dei classici prodotti “Made In Italy” nel Bordo Asia-Pacifico. (Dichiarazione del Ministro Downer 2000) Australian Italian trade relations today occupy a real, though modest, place in each of the country’s overall multilateral relations. Each of the two nations identifies in a different way what this relationship might mean in a more regional strategic approach. Italy for Australia is its second largest export market in Europe while Australia for Italy is a solid importer of the classic “Made in Italy” products in the Asia Pacific Rim (Minister Downer statement 2000). At the same time there is general satisfaction that relations between the two countries commercially speaking is proceeding well. (Italian Ambassador Castellaneta introduction to Chamber of Commerce 2000 Annual Report, page 2). In many respects this can be demonstrated by political pronouncements from all sides, Australian included. Nonetheless there are questions, issues and trends Allo stesso tempo si prova una certa soddisfazione che i rapporti tra i due paesi dal punto di vista commerciale stanno procedendo bene (l’introduzione dell’Ambasciatore Castellaneta al Resoconto Annuale della Camera di Commercio, pagina 2). Sotto molti aspetti, questo è dimostrato dalle affermazioni politiche da tutte le parti, inclusa 10 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA quella australiana. Tuttavia, ci sono delle domande, questioni e tendenze che richiedono un’analisi più approfondita. Tutte le affermazioni di soddisfazione hanno spesso un ruolo di compiacenza politica piuttosto che di “stimolare e favorire il rapporto”. In alcuni settori c’è meno accordo sul progresso e sullo sviluppo di questi rapporti. Ci sono quelli che credono che là fuori ci siano tante possibilità per espandere e favorire i rapporti e le opportunità commerciali per i due paesi che ancora aspettano ad essere sfruttate. L’economia italiana e quella australiana sono differenti, tuttavia hanno delle similarità. I due mercati riflettono le grandezze differenti dei loro rispettivi mercati dal punto di vista della grandezza sia della popolazione, che del PIL. Al livello di crescita l’Australia è cresciuta ad un livello più alto di 3,9%, mentre l’economia italiana è cresciuta a livelli più bassi confrontabili con i suoi vicini europei (2,5%). that require further examination. All the political statements of satisfaction often have more a role of political complacency rather than “how to stimulate and further the relationship”. In some quarters there is less agreement on the progress and development of these relations. There are those that believe there is much room for expanding and furthering commercial relations and opportunities out there for the two countries which have yet to be exploited. Il PIL per persona della popolazione mostra che le risorse e la ricchezza disponibili ai suoi cittadini, sono ugualmente sparse nella economie italiane ed australiane. Entrambe le economie producono circa $US 21,000 pro capite. L’inflazione nei due paesi è in linea con la tendenza mondiale benché in ciascuno dei paesi ci siano dei fattori che stanno causando la crescita del livello stabile d’inflazione. In Italia l’impatto dell’Euro porterà all’aumento dell’inflazione. In Australia, un’economia “bollente” con forte pretese potrebbe anche avere un effetto Gross Domestic Product per head of population shows that the resources and wealth to its citizens are equally spread in the Italian and Australian economies. Both economies produce approximately $US 21,000 per capita. Inflation in the two countries are in line with world trends although in each nation there are factors which are causing the stable level of inflation to rise. In Italy the impact of the Euro will bring some increases in inflation. In Australia a “boiling” economy with strong demand might well do the same. The The Italian and the Australian economies are different yet share some similarities. The two markets reflect different sizes of their respective markets both in population and Gross Domestic Product (GDP) size. At a growth level Australia has been growing at a stronger level of 3.9% while the Italian economy has been growing at slower levels more comparable with its European neighbours (2.5%). 11 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA simile. Livelli d’inflazione al 2% e al di sotto diventeranno una cosa del passato. Dal punto di vista della disoccupazione, l’Australia ha un tasso molto più basso, del 6,9%, mentre l’Italia rimane a livelli europei di circa 9,8%. inflation levels of 2% and under will be a thing of the past. On the unemployment front Australia has a much lower rate of unemployment of 6.9% while Italy remains at European levels of around 9.8%. Tabella 1.3 – Un paragone Australia-Italia (2001) Table 1.3 – A comparison Australia -Italy (2001) Australia Italy Popolazione (m) 19,4 57,8 Population (m) PIL ($US miliardi) 354 1,106 GDP ($US billion) Crescita PIL Reale (%) 2,3 1,8 Real GDP growth (%) PIL pro capite ($US,000) 18,2 19,1 GDP per head ($US ,000) Inflazione (%) 4,4 2,7 Inflation (%) Debito pubblico (%) 9 109,4 Government debt (%) Disoccupazione (%) 6,7 9,5 Unemployment % Fonti: ABS 2002 e Il Sole 24 Ore 2000 – Tassi di cambio 23 aprile 2002 – AUD = 0.541284 USD Source: ABS 2002 and Il Sole 24 Ore 2002 - Exchange rate 23 April 2002 1 AUD = 0.541284 USD L’agenda di riforma economica italiana The Italian agenda L’agenda di riforma economica italiana è stata dominata dalla necessità di portare il debito pubblico sotto controllo dopo una spesa di governo ultra eccessiva negli anni ottanta. Questa è diventata una priorità dell’economia italiana dalla metà degli anni novanta quando i Criteri di Maastricht per il Sistema Monetario Europeo (Euro) esigevano dei parametri The Italian economic reform agenda has been dominated by the need to bring public debt under control due to the government expenditure blow out of the 1980’s. This has been the priority of the Italian economy since the mid 1990’s when the Maastricht Criteria for the European Monetary System (Euro) required rigid 12 economic reform Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA economici rigidi come condizione di entrata. Il livello di debito pubblico è così alto che nemmeno i pronosticatori più coraggiosi si azzarderebbero di indovinare una data nella quale il debito pubblico italiano scenderà a livelli “rispettabili” di 60%. Tuttavia il debito sta calando e dalle cifre disponibili sembrerebbe che il governo italiano ha fatto progressi in quel campo. Nel 1997 il debito pubblico era del 123% del PIL, mentre i dati forniti per l’inizio del 2002 indicano che si prevede che la cifra raggiunga il 100 percento del PIL. La gran parte di questa riduzione è dovuta ad una restrizione molto rigorosa del bilancio oltre che alla vendita e alla privatizzazione delle attività e delle compagnie tradizionalmente di proprietà statale. A cominciare dagli inizi degli anni novanta, l’Italia ha ora privatizzato perfino più della Gran Bretagna in termini di vendita di beni. Le privatizzazioni hanno incluso le industrie tradizionalmente sotto il controllo statale compresi l’industria della difesa italiana, le banche, le strade, le telecomunicazioni e altri campi. La privatizzazione della Telecom Italia nel 1998 è un tale esempio. economic benchmarks for entry. The level of government debt is so high that not even the most courageous of forecasters will venture on a date for Italy reaching government debt to “respectable” levels of 60%. Nonetheless the debt is coming down and from the figures available it would appear that the Italian government has made progress in this field. In 1997 public debt was 123% of GDP while the figures provided for the beginning of 2002 indicate that the figure is expected to reach 100 percent of GDP. Much of this debt reduction has come from very rigorous budget restraint as well as sales and privatisations of assets and traditional government owned companies. Italy has now “out privatised” even Britain since the early 1990’s in terms of asset sales. The privatisations have included many traditionally held State industries including the Italian defence industry, banks, roads, telecommunications and other areas. The privatisation of Telecom Italia in 1998 was one such example. Confidence in Italy’s ability to enact major reforms is often measured in the foreign investment recorded in Italy. Good signs of this were evidenced in 1999 when the level of foreign investment doubled from the amount invested in 1998. Historically Italy always had foreign investment as a barometer of its performance and how it was being perceived by the outside world. However levels of foreign investment in 2000 and 2001 have La confidenza nell’abilità dell’Italia di promulgare delle maggiori riforme è spesso misurata dall’investimento straniero registrato in Italia. Dei buoni segni di ciò si sono visti nel 1999 quando il livello di investimenti stranieri è raddoppiato rispetto all’ammontare investito nel 1998. Storicamente, l’Italia ha sempre usato gli investimenti stranieri come indice del suo rendimento e di come veniva percepita dal mondo esterno. Tuttavia, i livelli d’investimento 13 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA straniero nel 2000 e nel 2001 non sono stati così alti, riflettendo la preoccupazione dello stato dell’economia italiana. not been as high reflecting concern about the state of Italy’s economy. Many visitors to Italy are aware as to how poor Italian banks have functioned in their operations and service provision. One of the targets of reform has been the banking industry through a series of mergers and operations efficiency drives. The number of banks in the last 5 years have more than halved mostly as a result of mergers. This has been the biggest shake-up in the history of the Italian banking industry. Italian banking has had to contend with not only preparing itself for foreign competition with non-Italian banks but also with the introduction of the Euro. While there is a long way to go there has also been a lot of progress. Molti turisti in Italia sono consapevoli di quanto scarsamente le banche italiane funzionino riguardo le operazioni e i servizi. Uno degli obiettivi della riforma è stata l’industria bancaria attraverso una serie di fusioni e di iniziative per migliorare l’efficienza delle operazioni. Il numero di banche negli ultimi 5 anni è stato più che dimezzato in gran parte grazie alle fusioni. Questa è stata la più grande riorganizzazione nella storia dell’industria bancaria. L’attività bancaria non solo ha dovuto lottare con il dover affrontare la competizione straniera con le banche non italiane, ma anche con l’introduzione dell’Euro. Mentre c’è ancora molta strada da fare, è stato fatto molto progresso. Italy is still tainted with having an excessively rigid, regulated and bureaucratic market with too little service driven priorities. Liberalisation of the Italian market is high on the agenda of the Italian government and the rigid Italian trading practices are being dismantled piece by piece. This may well take time but that this is occurring is undeniable. Italy’s pension and social security system is understood to be unsustainable and is being put under scrutiny for immediate and deep-going change. L’Italia è ancora infangata con l’accusa di avere un mercato eccessivamente rigido, regolato e burocratico, con poche priorità mirate al servizio. La liberalizzazione del mercato italiano è di alta priorità sull’agenda del governo italiano e le pratiche rigide di commercio si stanno smantellando pezzo per pezzo. È possibile che questo richieda del tempo, ma che esso stia avvenendo è irrefutabile. Si capisce che il sistema pensionistico e di previdenza sociale siano insostenibili e sono stati sottoposti ad un esame accurato per un cambiamento immediato e dettagliato. Trade between Australia and Italy Commercio tra l’Australia e l’Italia Although there is too little known about the Italian market by the Benché l’esportatore australiano sappia 14 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ben poco del mercato italiano, l’Italia per l’Australia è il secondo mercato di esportazione più grande in Europa dopo il Regno Unito. Questo è una sorpresa per molti. Chiaramente si può spiegare questa posizione dalle vendite forti di lana e di pelle alle industrie di perfezionamento tessile in Italia. Dopo il Regno Unito e l’Italia, ci sono il Belgio e la Francia in termini di esportazioni australiane a destinazioni europee. Australian exporter, Italy is Australia’s second largest export market in Europe after the UK. This is a surprise to many. Clearly this position is largely explained by the strong wool and leather sales to textile processing Italy. After the UK and Italy, Germany, Belgium and France follow in terms of Australian exports to the European destinations. Figura 1.1 La bilancia commerciale italo-australiana 2000-2001 ($A milioni) Fig. 1.1 Balance of trade Australia-Italy 2000-2001 ($A million) Italy Australia 2,369.1 1997 1,647.8 2,838.2 1998 1,719.5 2,904.8 1999 1,402.1 3,137.2 2000 1,844.0 3,433.5 2001 - 2,199.1 500 1,000 1,500 2,000 2,500 3,000 3,500 Source: Department of Foreign Affairs & Trade, 2002 La bilancia commerciale tra i due paesi è stata fortemente a favore dell’Italia, ma questa differenza è diminuita leggermente tra il 1999/00 e il 2000/01. Mentre le esportazioni australiane sono aumentate di circa il 33% tra gli anni 1997-2001, le esportazioni italiane all’Australia nello stesso periodo, sono aumentate di quasi il 45%. Questo ha creato uno sbilancio di quasi $A1 milliardo. Questo si può vedere dal grafico di sopra. The balance of trade between the two countries has been heavily in favour of Italy, with the gap contracting slightly between 1999/00 and 2000/01. While Australian exports to Italy have increased by around 33% between the years 1997-2001, Italian exports to Australia in the same period have increased by nearly 45%. This has created an imbalance of more than $A1 billion. This can be seen from the chart above. 15 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Il contributo dell’esportazione della lana rappresenta $A172 milioni delle esportazioni totali all’Italia nel 2001. Questo è equivalso a circa il 32% di esportazioni totali australiane all’Italia. I 7 prodotti maggiori hanno equivalso al 86% di tutte le esportazioni all’Italia. Altri prodotti importanti sono stati gli indumenti intimi, il carbone, l’alluminio, il cotone, il rame e le pelli. Wool contributed $A712 million of the total exports to Italy in 2001. This equalled approximately 32% of Australia’s total exports to Italy. The top 7 export items covered 86% of all exports to Italy. Other items of note included confidential items, coal, aluminium, cotton, copper, and hides and skins. Figura 1.2 Prodotti importanti australiani esportati all’Italia 2001 ($A milioni) Fig. 1.2 Major Australian export items to Italy 2001 ($A million) Hides & Skins 47.7 53.7 Copper 69.3 Cotton 117.3 Aluminium 193.6 Coal Confidential Items 698.7 712.2 Wool 0 100 200 300 400 500 600 700 800 Source: Department of Foreign Affairs & Trade, 2002 Le esportazioni italiane all’Australia nel 2001 valevano più di $A3 milliardi ($A 3,433,522). Le esportazioni all’Australia sono, sia altamente diversificate, che in gran parte prodotti con valore aggiunto con una grande componente di produzione manovale. I prodotti più importanti di esportazione sono i medicamenti, gli elettrodomestici, la mobilia, gli attrezzi non elettrici per i macchinari ed i materiali per la costruzione in argilla. Inoltre, molte esportazioni italiane hanno un alto componente proveniente dalle Zone Italian exports to Australia in 2001 were worth over $A3 billion ($A 3,433,522). Italian exports to Australia are both highly diversified and are primarily value-added products with a high component of labour input. The key Italian export products are in medicaments, household equipment, furniture, nonelectrical machinery and clay construction materials. In addition many Italian exports have a high component originating from the prominent Industrial Districts that exist in Italy. 16 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Industrali che esistono in Italia. Figura 1.2 Prodotti importanti italiani esportati all’Australia 2001 ($A milioni Fig. 1.3 Major Italian export items to Australia 2001 ($A ‘000’s) Clay construction materials 101.0 111.3 Non-electrical machinery tools 114.8 Furniture Household type equip 131.7 . 139.0 Medicaments (inc vet'nary) 219.0 Medicinal & pharmac'al products - 50 100 150 200 250 Source: Department of Foreign Affairs & Trade, 2002 Opportunità investimenti di commercio ed Trade and opportunities L’Italia non ha giocato un ruolo maggiore in termini di investimento all’estero, sia nel mondo o in Australia. Nel 2001 l’Italia ha fornito solamente l’uno percento dell’investimento mondiale totale, un ammontare molto piccolo paragonato alla quota di esportazione che fornisce. Inoltre la contribuzione italiana all’investimento estero sta calando. Se consideriamo la forte presenza di esportazione italiana all’ Australia, si penserebbe che ci sia una forte presenza d’investimento, però ciò non risulta essere il caso. Nel 1999-2000 l’Italia ha investito approssimativamente $A731 milioni in Australia, compresi circa $A240 milioni nello stato di Victoria, mentre l’Australia ha investito $A2.43 milliardi in Italia, compresi circa $A800 milioni dalla Victoria, sarebbe a dire più del triplo di quello investito investment Italy has not been a major player in terms of foreign outward investment be it in the world or in Australia. In 2000 Italy provided around 1% of total world foreign investment, a very small amount compared to the share of exports it provides. In addition Italy’s contribution to foreign investment has been declining. Given the strong presence of Italian exports to Australia, it would be expected that there would be a strong investment presence. This is not the case as it turns out. In 1999-2000 Italy invested approximately $A731 million in Australia, including approximately $A240 million in Victoria, whilst Australia invested $A2.43 billion in Italy, including around $A800 million from Victoria, or more than triple the amount Italy invested in Australia. 17 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA dall’Italia in Australia. Figura 1.4 Bilancio dell’investimento australiano/italiano ($A milioni) Fig 1.4 Balance of Australian/ Italian investment ($A million) From Italy to Australia 329 1996-97 1,539 From Australia to Italy 346 1997-98 1,834 656 1998-99 1,855 731 1999-00 - 2,433 500 1,000 1,500 2,000 2,500 Source: ABS, 2001 Opportunità di commercio italo australiano mancate? Australian-Italian opportunities missed? Si pensa in molti settori che ci sono state numerose opportunità commerciali mancate per entrambi paesi. Il rapporto commerciale tra questi due paesi è chiaramente non strategico e perciò ci vogliono molto sforzo e volontà politica per favorirlo. Entrambi i paesi hanno dei soci commerciali strategici e delle zone geografiche di concentrazione diverse. Tuttavia molti dei programmi e delle politiche del passato sono stati irregolari e in alcuni casi fallimenti totali. In altri casi buone iniziative non sono state semplicemente rafforzate o sostenute bene. Esaminiamo alcune idee e politiche per incoraggiare dei rapporti più solidi tra l’Australia e l’Italia. There is a widely felt sentiment that there have been numerous missed trade opportunities for both countries. The trade relationship between these two countries is clearly not strategic and therefore much effort and a political will is required to foster it. Both countries have different strategic trade partners and geographic regions of concentration. But many of the programs and policies of the past have been uneven and in some cases pure failures. In other cases good initiatives have simply not been followed up or properly supported. Let us look at some of these policies and ideas to foster stronger relations 18 trade Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Entrambi i paesi sono stati distratti dai cambiamenti avvenuti nell’ambiente mondiale e nei bisogni regionali. L’Australia è stata impegnata con il suo proprio riallineamento nella regione asiatica oltre che a riformare i nessi con i così detti alleati tradizionali. L’Italia si è concentrata enormemente sui suoi impegni con l’Europa e l’integrazione europea. Sotto alcuni aspetti entrambi i paesi per via di cambiamenti di priorità nelle loro rispettive politiche, non hanno portato avanti il consolidamento di un più forte rapporto tra di loro. between Australia and Italy. Both countries have been distracted with changing world environment and regional needs. Australia has been involved in its own realignment both in the Asian region as well as re-establishing ties with so-called traditional allies. Italy has been heavily focused on its commitments to Europe and European integration. In some respects both countries have been distracted from the pursuing a stronger relationship with each other. Some of the missed opportunities have also been as a result of failed policies and strategies. One such strategy was the approach towards Australia being presented to international firms, and therefore Italian ones as well, as “the springboard to Asia”. This strategy was integrated into the Australian regional headquarters (RHQ) approach which, even Invest Australia has had doubts about its efficacy. For Italian investors however, this strategy did not respond to their business approach and was totally sidestepped. With few exceptions,1 most Italian companies that ventured into the Asian market, did so direct from their corporate headquarters in Italy. The catchy slogan of “Australia, a springboard for Asia”, gained the attention of the trade media, the Australian and Italian government trade facilitiators but Italian industry had difficulty in seeing the benefits for them. Alcune delle opportunità perdute sono state dovute a delle politiche e delle strategie insufficienti. Una tale strategia è stata quella dell’Australia di presentarsi alle compagnie straniere, e quindi anche a quelle italiane, come “il trampolino all’Asia”. Questa strategia è stata integrata nell’approccio della sede regionale, di cui perfino Invest Australia ne ha dubitato l’efficacia. Comunque, per gli investitori italiani, questa strategia non ha risposto al loro approccio di affari ed è stata completamente ignorata. Salvo poche eccezioni1 , la maggior parte di compagnie italiane che iniziavano una nuova impresa commerciale nel mercato asiatico, lo facevano direttamente dalle loro sedi corporative in Italia. Lo slogan orecchiabile di “Australia, un trampolino all’Asia” ha attirato l’attenzione dei mass media commerciali, i facilitatori comerciali dei governi australiani e italiani, ma l’industria italiana ha avuto difficoltà nel 1 Italian dairy multinational, Parmalat used this strategy quite effectively. La multinazionale del latte italiana Parmalat, ha usato questa strategia con efficacia 19 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA vedere che benefici ci fossero per essa. Allo stesso tempo, la creazione, per motivi opportunistici, di slogans che con nessuna base reale può essere ugualmente frustrante. “L’Italia come trampolino all’Europa” per l’Australia non era affatto realistico. Mentre il rendimento ammirevole e dinamico di esportazione verso l’Italia ha fatto sì che l’Italia diventasse il secondo mercato di esportazione più grande d’Europa per l’Australia, non c’era nessun modo che l’Italia potesse essere un “trampolino all’Australia”. La Gran Bretagna ha giocato quel ruolo e lo ha fatto molto meglio di qualsiasi paese vicino Europeo. At the same time opportunistically creating slogans which have no basis of reality can be equally as frustrating. “Italy as a springboard into Europe” for Australia was hopelessly unrealistic. While the admirable and dynamic export performance towards Italy produced Italy as the second largest export market in Europe for Australia, it was simply not the case that Italy could be a “springboard for Australia”. Britain played that role and did so way and above from any other European neighbour. As strange as it might seem, the Olympic Games could have played an important role in strengthening relations between the two countries from a trade standpoint. From the Italian standpoint, the Sydney games could have been better exploited. Italy prepared no special agency, no special promotion facility no special attention towards this event for promoting their presence in Australia. Much of their task was consumed in assisting the Olympic effort and in PR exercises all carried out by very thinly resourced offices that had difficulty in quantifying their outcomes. The Australian response to the Olympic Games in Athens is very aggressive. Time will tell if there will be a similarly aggressive response towards the winter Olympics of 2006 in Turin. What could this mean for Australian industry in terms of its promotion in Italy? Così strano che possa sembrare, i Giochi Olimpici avrebbero potuto giocare un ruolo importante nel rafforzare i rapporti tra i due paesi da un punto di vista commerciale. Dal punto di vista italiano, i giochi di Sydney sarebbero potuti essere stati sfruttati meglio. L’Italia non ha preparato nessuna agenzia speciale, nessune attrezzature di promozione, nessuna attenzione speciale verso questo avvenimento per promuovere la sua presenza in Australia. La gran parte dei loro sforzi era sprecata ad assistere nell’impresa Olimpica ed in pratiche di relazione pubblica tutte effettuate da uffici con scarse risorse i quali avevano difficoltà nel quantificare i loro risultati. La risposta australiana ai Giochi Olimpici ad Atene è molto aggressiva. Solo con il tempo si saprà se ci sarà una risposta similmente aggressiva verso le Olimpiadi del 2006 a Torino. Cosa signficherà questo per l’industria australiana in termini della sua promozione in Italia? 20 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Uno dei fallimenti della parte australiana è stata l’incapacità dell’Australia di far più leva sulla sua popolazione italoaustraliana emigrante residente specialmente per promuoversi in Italia. In un articlolo intitolato “L’acquattarsi culturale impedisce il successo in Europa”, l’articolo fa quest’osservazione come una debolezza per tutti le comunità immigranti europee in Australia: “La maggior parte di persone è d’accordo che l’Australia dovrebbe fare di più. Gli australiani non stanno sfruttando né il loro stato “non minaccioso”, né la base svariata immigrante, che fornisce molti nessi culturali e linguistici all’Europa”. The Australian, 18 febbraio 2000 One of the failings from the Australian side has been the inability of Australia to lever more on its resident Italo-Australian migrant population especially for promoting itself in Italy. In an article entitled “Cultural cringe impedes success in Europe”, the article makes this point as a weakness across all the European immigrant communities in Australia: “Most agree that Australia should be doing more. Australians are not making the most of their “non-threatening” status, or the country’s diverse migrant base, which provides many cultural and language ties to Europe”. The Australian, 18 February 2000 Ci vuole un senso di creazione di rapporto a lungo tempo. C’è stata troppa enfasi su resultati a tempo breve in termini di proposte e progetti d’investimento. Entrambi paesi hanno ridotto le attività e le risorse di promozione commerciali nei loro rispettivi mercati. There needs to be a sense of relationship creation over the long term. There has been too much emphasis on short-term results in terms of investment proposals and projects. Both countries have reduced trade promotion activities and resources in their respective markets. Nel 1996 i governi dell’Australia e quello dell’Italia avevano stabilito un Business Leaders Forum italoaustraliano. Ma questo foro non ha creato molti progetti né portato a molti risultati. Ha prodotto troppe poche iniziative in termini di risultati di commercio comune ed ha creato scarse proposte d’investimento promozionale alle quali entrambi paesi potrebbero partecipare. Back in 1996 the governments of Australia and Italy established the Italian-Australian Business Leaders Forum. But this forum has not created many successful projects or outcomes. It has produced too little initiatives in terms of common trade outcomes and created poor investment promotion proposals for both countries to become involved in. Non si può dire che la conoscenza dei propri mercati e paesi abbia portato a Knowledge about each others market and country could not be said to have 21 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA passi in avanti sensazionali. Inoltre c’è stata una mancanza di ricerche di studi sul commercio italo-australiano e la maggior parte di dibattiti e di discussioni si fa in gran parte in assenza di ricerca e di analisi commerciali e scientifiche. made dramatic steps forward. Moreover research and studies on Australian - Italian trade have been lacking and most discussion and debate on trade matters is done very much in the absence of commercial and scientific research and analysis. Dove si va ora? Where to now? Cosa riserva il futuro per i rapporti commerciali italo-australiani? Il rapporto richiede uno stimolo e una seria riflessione. Questo è specialmente sottolineato dalla grande ed importante conferenza a Melbourne intitolata Italian-Australian Technological Innovations Conference and Exhibition. La conferenza mira a portare progetti scientifici e di ricerca e i loro potenziali risultati commerciali a più alti livelli di collaborazione tra i due paesi. Ci sono grandi aspettative da questa riunione che non dovrebbero essere né dissipate né permesse di scomparire. L’attuale Business Leaders Forum, un’iniziativa di alcuni anni fa, necessita di nuovi progetti di interesse comune, che non usano risultati tangibili di esportazione come parametro necessariamente di successo. Bisogna che l’obiettivo comune porti alla costruzione di un rapporto quando entrambi le parti hanno qualcosa da guadagnare. What holds for the future of Australian – Italian trade relations? The relationship is in need of stimulation and serious thinking. This is especially underscored by the large and important conference in Melbourne entitled the Italian-Australian Technological Innovations Conference and Exhibition. This conference aims to bring scientific, research projects and their potential commercial outcomes to a higher level of collaboration between the two countries. There are high expectations from this gathering which should not be dissipated or allowed to disappear. The existing Business Leaders Forum, an initiative of some years ago, requires new projects of common interest, which don’t place tangible export outcomes as necessary successful benchmarking. There is the need for the common objective to become relationship building where both sides have something to gain. Inoltre la ricerca per programmi in comune che rafforzano la conoscenza linguistica e commerciale di entrambi è di grande importanza. Questo è stato danneggiato enormemente e bisogna essere indirizzato. C’è un grande In addition the search for common programs which strengthen language and business knowledge of each other is of importance. This has suffered enormously over the last decade and needs to be addressed. 22 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA bisogno di ricerca scientifica su come le due comunità commerciali possono collaborare ulteriormente, individuare le opportunità, i joint ventures e i consorzi. There is a need for scientific research on how the two business communities can collaborate further, locate opportunities, joint ventures and consortiums. Agli imprenditori italiani bisogna fornire fatti positivi riguardo l’investimento in Australia. Ciò richiede ricerca e la necessità d’identificare le opportunità che permetterà alla sinergia di adattarsi alle virtù ed alle debolezze economiche australiane. L’investimento australiano in Italia è stato messo poco in rilievo e necessita di promozione. Gli sforzi dei governi italiani ad attirare l’investimento in Italia porta questo bisogno ad un livello superiore. Ecco che cosa altro ci vuole per fornire alle compagnie australiane le opportunità che esistono nell’investimento in Italia. Italian entrepreneurs need to be provided with the positive facts about investing in Australia. This requires research and identifying opportunities which will allow Italy’s synergy to fit Australia’s economic strengths and weakness. Australian investment into Italy has been given very little prominence and is in need of promotion. The Italian governments efforts to attract investment into Italy elevates this need to an even higher platform. Here too what is needed is to provide Australian companies with opportunities that exist in Italy investment. Analisi dell’investimento australiano in Europa Analysis of Australian Investment in Europe Recentemente, Swinburne University è stata ingaggiata a fare una ricerca per l’agenzia d’investimento esogeno del governo, Sviluppo Italia. Questa ricerca conteneva tanti obiettivi innovativi e senza precedenti per la nuova strategia d’investimento italiana. Più importante ancora, è stato un tentativo audace e coraggioso di capire ed affrontare la scarsa posizione dell’Italia, specialmente se paragonata ai suoi vicini europei, in termini d’attrazione per l’investimento. Per quanto riguardava il mercato australiano ci ha permesso d’investigare l’approccio ed atteggiamento delle aziende australiane nei confronti dell’investimento europeo Recently Swinburne University was engaged to carry out research on behalf of the Italian government inward investment agency, Sviluppo Italia. This research contained many innovative and unprecedented objectives for the new Italian investment strategy. Most importantly it was a bold and courageous attempt to understand and deal with Italy’s poor standing, especially in comparison to its European neighbors, in terms of investment attraction. For the Australian market it allowed us to investigate the approach and attitude of firms in Australia towards 23 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ed in termini specifici nei confronti dell’Italia. Ci siamo posti il compito di localizzare le aziende che stavano investendo o commerciando con l’Europa, ma non necessariamente con l’Italia, e di chiedere come mai non lo facessero. European investment and in specific terms towards Italy. The task we set ourselves was to locate the companies that were either investing or trading with Europe but weren’t necessarily doing so with Italy and ask why not? Dopo un’estensiva standardizzazione e adattamento metodologici, il nostro studio richiedeva che noi si mettessimo in contatto con 1250 aziende in tutta l’Australia. Le aziende erano piccole e grandi e dovevano solamente entrare nella categoria di compagnie che investivano or commerciavano con l’Europa, ma non necessariamente con l’Italia. Delle interviste sono state condotte con quasi 100 compagnie attraverso dieci settori indicati dai nostri clienti. Il processo d’intervista è stato condotto con alti dirigenti, spesso un amministratore delegato e spesso durava fino ad un ora. After extensive methodological standardization and adaptation our study required us to contact over 1,250 companies throughout Australia. The companies were big and small and they simply required to fit in the category of either investing or trading with Europe but not necessarily with Italy. Interviews were conducted with nearly 100 companies across ten sectors indicated by our clients. The interview process was conducted with senior personnel, often a managing director and would often take as long as an hour. Per non prolungare le cose, si asteniamo dall’eseminare le caratteristiche delle compagnie intervistate in termini della loro grandezza, il loro futuro e le loro decisioni prese al passato, il tipo di crescita che cercavano, ecc. Invece questo rapporto corto si concentra sugli aspetti che erano importantissimi per questa conferenza e per il tema della ricerca e della cooperazione in aumento. Affinché questo potesse succedere i due paesi dovevano capirsi a vicenda. La ricerca di sotto esamina cosa l’industria australiana pensa dell’Italia e delle opportunità di commercio italiane. For the purposes of brevity we are refraining from examining the characteristics of the companies interviewed in terms of their size, their future and past decisions, the kind of growth they were looking for, etc. Instead this short report concentrates on the aspects which were paramount to this conference and to the theme of growing research and development cooperation. In order for this to happen the two countries needed to understand each other. The research below examines what Australian business thinks of Italy and the Italian business opportunities. 24 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Il risultato più rilevante della ricerca di sotto era la questione di percezione e il suo effetto sulle decisioni d’investimento e di commercio. Specificatamente noi abbiamo chiesto alle compagnie australiane dove pensavano d’investire e/o commerciare in Europa. Considerando che l’Italia era raramente menzionata, abbiamo anche chiesto cosa pensassero dell’Italia e dell’ambiente commerciale italiano. I risultati erano interessanti. The most significant outcome of the research below was the question of perception and its affect on investment and trade decisions. Specifically we asked the Australian companies where they thought they might invest and/or trade in Europe. Given that Italy was rarely mentioned, we also asked what they thought of Italy and the Italian business environment. The results were interesting. Ad un livello generale le scoperte sottolineavano una mancata conoscenza, delle scarse percezioni, e degli stereotipi sull’Italia ampiamente diffusi che sono ancora comuni tra le compagnie australiane. I risultati hanno stabilito che l’Inghilterra era ancora considerata la destinazione più importante in Europa (al passato e nel presente) per il commercio australiano, seguita dalla Germania e dalla Francia. At a general level the findings highlighted a lack of knowledge, poor perceptions, and widely held stereotypes of Italy are still common among Australian businesses. The results established that the UK was still considered the major destination in Europe (past and present) for Australian trade and investment followed by Germany and then France. Il cliente ha richiesto che si chiedesse uno SWOT (virtù, difetti, opportunità e minaccie) agli intervistati come parte del questionario affinché si potesse verificare quali fossero i pregi e i difetti in generale dell’Italia dal punto di vista di località d’investimento e di commercio. Ancora una volta, i risultati riflettevano scarse percezioni e punti di vista stereotipizzati. The client asked that a SWOT (strengths, weakness, opportunities and threats) be requested from the interviewees as part of the questionnaire in order to ascertain the general strengths and weaknesses of Italy as a trade and investment location. Again the results were a reflection of poor perception and stereo-type views. Abbiamo chiesto quale fossero i pregi dell’Italia quando si doveva fare qualcosa in quel mercato. Le dieci risposte più frequenti includevano: • L’Italia – parte dell’UE • Prossimità a grandi mercati • È in se stessa un grande mercato We asked what the strengths of Italy were when considering doing something in that market the ten most frequent responses answers included: • Italy – part of the EU • Proximity to large markets 25 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA • • • • Alta qualità di vita Grandi risorse di manodopera Forte potere contrattuale Attrazione turistica “Buon posto per trascorre le vacanze” • Basso costo di manodopera • • • • • Abbiamo chiesto quali fossero i difetti dell’Italia quando si considerava d’investire o di commerciare con quel mercato. Le risposte sono state veramente straordinarie. Le dieci risposte più frequenti includevano: • Instabilità poliltica ed economica • Difficolta di lingua “Gli italiani non parlano l’inglese” • Ostacolo all’entrata del mercato • Non è un Paese con il quale si può fare facilmente un affare • Sistema bancario scarso • Corruzione/criminalità • Tasso di cambio problematico • Burocrazia • Scarsa promozione commerciale da parte del governo We asked what Italy’s weaknesses were when considering investing or trading with that market the responses were quite extraordinary. The ten most frequent answers included: Itself a large market High standard of living Large pool of skilled labour Strong purchasing power Tourist attraction “Good place to have a holiday” • Low cost of labour • • Political & economic instability Language difficulty “The Italians don’t speak English” • Obstacle to market entry • Not an easy country to do business with • Poor banking system. • Corruption/ criminality • Exchange rate perceived difficulty • Bureaucracy • Little government promotion of business. Abbiamo poi chiesto quale opportunità queste compagnie vedevano nell’Italia in termini di opportunità commerciali. • Pochissimo commercio australiano fatto in Italia • Un programma di Incentivo di sviluppo IT come in Irlanda • Un settore di IT più debole, quindi più opportunità • Possibilità di sviluppo del settore finanziario • Integrazione UE / Entrata nell’Euro è un’opportunità per We then went on to asked what these companies saw as opportunities available for Italy in terms of business opportunities. Their responses included the following: • Very little Australian business being done in Italy • IT incentive development program like Ireland • Weaker IT sector, therefore more room for opportunity • Possibility of financial sector development. 26 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA • l’Italia di diventare un punto di partenza verso l’Europa Come parte finale dell’analisi SWOT, abbiamo chiesto loro quali fossero le minaccie maggiori all’attrazione commerciale dell’Italia. Le domande includevano: • Recessione mondiale/rallentamento economico • Il Regno Unito come località d’investimento più attraente • Sistema politico instabile • Attitudine negativa e scarsa consapevolezza dell’Italia come opportunità commerciale • Scarsa immagine EU integration/ Euro entry opportunity for Italy as springboard into Europe. As part of the final segment of the SWOT analysis, our questionnaire as what were considered as the threats to Italy’s business attraction. The answers included: • World recession/ economic slowdown • The UK as a more attractive investment location • Unstable political system • Negative attitude and lack of awareness of Italy as a business opportunity. • Poor image In un tentativo di avere un feedback positivo dagli intervistatori, il questionario dava la possibilità alle compagnie australiane di commentare su cosa l’Italia dovesse fare per migliorare la sua attrazione come località commerciale. Le risposte sono state ugualmente interessanti delle analisi SWOT. • Diventare politicamente ed economicamente più stabile • Fornire più conoscenza ed informazione su come commerciare in Italia, specialmente in Australia • Affrontare le questioni di criminalità e di corruzione • Introdurre riforme legali, fiscali e finanziarie • Promuovere l’Italia come un posto dove commerciare • Ridurre le procedure burocratiche per le compagnie • Riduzione d’imposte, incentivi per attrarre investimento nel settore As an attempt to get positive feedback from the interviewers, the questionnaire allowed for Australian companies to comment on what Italy should do to improve its attractiveness as a business location. The responses were equally as interesting as the SWOT analysis. • Become more politically and economically stable • Provide more knowledge and information on doing business in Italy especially in Australia • Address corruption and criminality issues • Institute legal, fiscal and financial reforms • Promote Italy as a place to do business • Reduce the bureaucratic procedures for business • Tax breaks, R&D incentives for investment attraction 27 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA della Ricerca e dello Sviluppo Il marchiare di un Paese e le percezioni australiane dell’Italia Country branding and the Australian perceptions of Italy Come abbiamo visto da alcune delle risposte dai questionari, le aziende australiane sanno ben poco dell’Italia. L’informazione e l’immagine “marchiata” che hanno è generalmente informazione stereotipata. Sembrerebbe che l’Italia sia circondata da emblemi scarsi e connotazioni che sono immediatamente connessi alla società e all’economia. Fino ad un certo punto alcune di queste percezioni dell’Italia sorgono dalla comunità commerciale italo-australiana, il che è una rifle ssione interessante ma non corretta sull’Italia e sull’economia italiana. As we have seen from some of the feedback from the questionnaires, Australian businesses do not know a great deal about Italy. The information and “branding” image they do have is generally stereotyped information. Italy it would seem is surrounded by poor emblems and connotations which are immediately connected to the society and the economy. To some extent some of these perceptions of Italy expressed emerge from the Italo-Australian business community which is interesting but not a correct reflection of Italy and the Italian economy. Come economia e ambiente commerciale, l’Italia è poco menzionata nei mass media australiani. Generalmente è misurata dai suoi aspetti più evidenti della sua “economia percepita”, cioè prodotti di consumo, cibo, indumenti e calzatura! Eppure il prodotto numero uno di esportazione dall’Italia all’Australia sono strumenti medici e medicamenti e il prodotto numero uno di esportazione italiana al mondo sono macchinari e attrezzature di trasporto! As a business environment and economy Italy gets very little mention in the Australian media. Generally it is measured by the more evident aspects of its “perceived economy” consumer products, food, clothing and footwear! Yet the number one export item from Italy to Australia is medical instruments and medicaments and Italy’s number one world export item is machinery and transport equipment! Per quanto riguarda il commercio in Italia, l’industria australiana pensa che è molto difficile (e troppo lontano) esportare in Italia. C’è spesso l’idea che è meglio commerciare i prodotti australiani In terms of doing business in Italy, Australian business thinks it’s very hard (and too far) to export to Italy. There is often the sense that business for Australian products is best conducted from “user friendly” 28 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA nella Britannia “amica”, trampolino verso l’Europa per i prodotti e i servizi australiani. Sempre più spesso, l’Italia non è neanche sullo “schermo radar” del commercio australiano. Eppure quando tutto si calma, inesplicabilmente, l’Italia è la seconda destinazione più grande dell’Australia per i prodotti australiani in Europa. Britain, the “bridge-head” for Australian products and services in Europe. More than often Italy is not even on the “radar screen” of Australian business. Yet when the dust dies down, inexplicably, Italy is Australia’s second largest export destination for Australian products in Europe. Ad un livello istituzionale, l’assistenza d’esportazione australiana in Europa ed in Italia è diminuita circa nell’ultimo decennio. La rappresentazione è calata, con sempre meno risorse disponibili e sempre più pagamenti necessari per assistenza e consultazione. Da un punto di vista privato, l’industria australiana non ha né la forza né la presenza per avviare delle istituzioni semi-permanenti come la Camera di Commercio Australiana o qualcosa di simile nella quale potrebbe creare una rete di lavoro e dei punti di contatto. At an institutional level Australian export assistance in Europe and Italy has declined over the last decade or so. Representation has declined, with fewer and fewer resources available and more and more payment for assistance and consultation. Australian business is more and more on its own in doing business in Europe and Italy. From a private standpoint, Australian business neither have the strength nor the presence to set up semi-permanent institutions such as Australian Chamber of Commerce or similar in which it could create networking and contact links. Malgrado i suoi successi, le industrie australiane rimangono lo stesso incapaci di imparare gli strumenti necessari a fare commercio in Italia. C’è una costante incomprensione del protocollo e delle norme, della cultura e della lingua commerciale. L’idea che la lingua inglese sia un passaporto che comprende tutto non è sufficiente quando la competizione è così spietata e la preparazione e la comprensione di ogni elemento del mercato è essenziale. D’altra parte, gli specialisti e gli esperti dell’industria di nicchia australiana che hanno condotto delle ricerche di Despite its successes, Australian businesses remain very weak in mastering the tools for doing business in Italy. There is constant misunderstanding of Italian cultural protocol and norms, business culture and language. The idea that the English language is the allencompassing passport is not good enough when competition is so ruthless and every bit of preparation and understanding of the market is vital. On the other hand Australian niche industry specialists and experts that have conducted market research into trading conditions in Italy are 29 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA mercato sulle condizioni commerciali in Italia hanno spesso successo nei loro tentativi d’esportazione. often successful in their export endeavours. As teachers of business in the Italian context, we are exposed on a daily basis to the expressions of perceptions of Italy and Italian business by our students. We assume they are a genuine and truthful representation of the community as a whole. We are certainly disturbed by what we hear primarily by its emptiness and misunderstandings. That this perception be addressed is important for the sake of the future managers and entrepreneurs who will be carrying out business in Europe and in Italy. In qualità d’insegnanti di commercio nel contesto italiano, noi siamo esposti quotidianamente alle espressioni delle percezioni dell’Italia e dell’industria italiana da parte dei nostri studenti. Noi supponiamo che sia una rappresentazione genuina e sincera della comunità in generale. Siamo certamente turbati da ciò che sentiamo, specialmente dalla sua vacuità e dalle sue incomprensioni. Che questa percezione sia corretta, è importante per i futuri dirigenti e imprenditori che gestiranno i nostri affari in Europa e in Italia. Dott Bruno Mascitelli School of Business Swinburne University John Street, Hawthorn 3122 Victoria Tel: 61-3-92145363 Email: [email protected] Versione originale in inglese Original version in English 30 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Analisi scientifica e quantitativa della creatività Scientific and quantitative analysis of creativity Piero P. Giorgi Piero P. Giorgi Robot e androidi non camminano ancora per le strade, ma l’informatica si è già sposata con l’industra moderna, e mini-computer nascosti tra plastica e lamiere rendono le nostre macchine sempre più ‘intelligenti’. Da qualche tempo gli esperti d’intelligenza artificiale si sono posti una questione interessante: potrà mai un computer dimostrare creatività? Un ingegnere – come il mio studente PhD Alex Pudmenzky per esempio – è propenso a dire di sì; la maggior parte dei miei colleghi umanisti pensano invece che la creatività sia una qualità intrinseca degli esseri umani e non possa essere inserita in un computer. Come in altri casi che riguardano questioni complesse, le risposte rigide del tipo sì e no agiscono inizialmente da catalizzatori, che sono poi destinati a lasciare il terreno a posizioni più sofisticate. In questo caso la questione dipende da come si definisce la creatività, e da come la si gestisce. Il nostro gruppo di ricerca – un ingegnere, un neurobiologo ed un filosofo (Prof. Graham Priest, University of Melbourne) – si è occupato di questi due aspetti già da qualche anno. Robots and androids do not walk the streets as yet, but information technology has already teamed up with modern industry, and minicomputers hidden amongst plastic and metal sheets make our cars more ‘intelligent’. For quite some time, artificial intelligence experts have been exploring an interesting question: will a computer ever be able to show creativity? An engineer – like my PhD student Alex Pudmenzky for example – is inclined to say yes; most of my humanist colleagues, on the other hand, think that creativity is an intrinsic quality of human beings and it cannot be incorporated into a computer. As with other cases dealing with complex issues, rigid answers of the type ‘yes’ and ‘no’ initially act as catalysts, which are then destined to give way to more sophisticated views. In this case, the question depends very much on how creativity is defined, and how it is used. Our research group – an engineer, a neurobiologist and a philosopher (Prof. Graham Priest, University of Melbourne) – has been dealing with these two aspects for a number of years. Novità ed utilità In termini generali – cioè non limitandosi solamente al campo dell’arte – le due caratteristiche Novelty and usefulness In general terms – without confining oneself to the field of art – the two fundamental characteristics of a 31 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA fondamentali di un atto creativo sono la novità e l’utilità. Nel 1960 lo psicologo Donald Campbell (1) propose la teoria del blind variation and selective retention, secondo la quale il nostro subcosciente (connessioni subcorticali) sarebbe capace di generare combinazioni irrazionali e passeggere di concetti già acquisiti; se una data combinazione trova una propria stabilità (slick fit) sulla base di criteri (o meglio, metacriteri) già acquisiti, viene trasmessa a livelli di connessioni nervose più alti (nella corteccia cerebrale) e ne diventiamo coscienti: “Ho avuto un’idea!”. L’elemento novità entra così nell’equazione creativa; ma deve poi superare altri processi selettivi di logica cosciente e sperimentazione empirica; ecco come l’elemento utilità entra a sua volta nell’equazione creativa. Le scelte subcorticali non sarebbero quindi fatte a caso, ma utilizerebbero particolari criteri non cognitiv i, così come un cieco usa modalità sensoriali non visive per interpretare l’ambiente che lo circonda e fare scelte comportamentali. Per chi è abituato ai concetti biologici, l’analogia tra i meccanismi evolutivi e l’ipotesi di Campbell è ovvia: l’importanza della variabilità genetica (novità subcosciente), la selezione naturale (slick fit subcosciente) e la necessità di adattarsi ad un ambiente che cambia (utilità cosciente). Infatti l’evoluzione biologica rappresenta un’enorme esercizio creativo di 4 milia rdi di anni. Gli esperti in intelligenza creative act are novelty and usefulness. In 1960 the psychologist Donald Campbell (1) proposed the theory of blind variation and selective retention, according to which our subconscious (subcortical connections) would be capable of generating irrational and transient combinations of already acquired concepts; if a specific combination finds a certain stability (slick fit) on the basis of already acquired criteria (or better still, metacriteria ), it is transmitted at higher levels of nervous connections (in the cerebral cortex) and we become conscious of it: “I have an idea!”. The novelty element thus enters the creative equation; but it must then overcome other selective processes of conscious logic and empirical experimentation; this is how the element of usefulness also comes into the creative equation. The subcortical choices would not be made by chance, but would use certain non-cognitive criteria, just as a blind man uses non-visual sensory means to interpret the surrounding environment and make behavioural choices. For a biologist the analogy between the mechanisms of evolution and Campbell’s hypothesis is obvious: the importance of the genetic variability (subconscious novelty), natural selection (subconscious slick fit), and the necessity to adapt to a changing environment (conscious usefulness). Indeed, biological evolution represents an enormous creative exercise over a period of 4 32 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA artificiale hanno già assimilato queste analogie biologiche e fanno un uso esteso degli evolutionary algorithms nelle loro formulazioni matematiche. billion years. Experts in artificial intelligence have already assimilated these biological analogies and make extensive use of evolutionary algorithms in their mathematical formulations. Definizioni Per definire e poi quantificare la creatività, il nostro gruppo ha usato strumenti ed approcci classici della ricerca sull’intelligenza artificiale: il dynamic fitness landscape (le opportunità offerte da un ambiente mutevole), la ricerca per migliorare la fitness, e la formulazione matematica della probabilità di aumentare la fitness (vedi sotto). Ma abbiamo anche esplorato idee ed approcci nuovi. Alex Pudmenzky ha contribuito in questo campo di ricerca in modo notevole, sia dal punto di vista teorico che pratico. (2) Innanzitutto ha studiato i rapporti teor ici tra i processi che ottengono un fine (endattaining). Una versione grafica semplificata è illustrata in Fig. 1. Tutti i sistemi fisici dimostrano la capacità di raggiungere uno certo stato finale (end-resulting) come conseguenza di leggi strettamente fisiche; queste attività telematiche sono comuni a tutti i sistemi fisici, quindi la linea in questione li circonda tutti. Solo alcuni di essi hanno attività teleonomiche che sono caratteristiche degli esseri viventi e delle macchine: la loro apparente intenzionalità (end-directedness) deriva da meccanismi di controllo interni (programmi) che influenzano lo stato finale. Un gruppo particolare di esseri viventi hanno anche attività teleologiche che permettono loro Definitions To define and then quantify creativity, we have used well-known methods and approaches in the research on artificial intelligence: the dynamic fitness landscape (the opportunities offered by a changing environment), the search to improve fitness, and a mathematical formulation of the probability of increasing fitness (see below). But we have also explored new ideas and approaches. Alex Pudmenzky has contributed considerably to this field of research, from both the theoretical and practical points of view. (2) First of all he has studied the theoretical relationships between those processes that reach an objective (end-attaining). A simplified graphical version is illustrated in Fig. 1. All physical systems show the capacity to reach a certain end state (end-resulting) as a consequence of strictly physical laws; these telematic activities are common to all physical systems, therefore the line in question surrounds them all. Only some of them have teleonomic activities, which are characteristic of living beings and machines: their apparent intentionality (enddirectedness) derives from internal control mechanisms (programs), which influence the final state. A 33 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA genuina intenzionalità (goal-seeking) grazie ai processi cognitivi (probabilmente in tutti i mammiferi, e forse anche negli uccelli). Ora possiamo formulare la questione iniziale in termini più precisi: possiamo introdurre nel programma di un computer un processo teleonomico che permetta semplici processi creativi? particular group of living beings also have teleological activities, which allows them to demonstrate genuine intentionality (goal-seeking) thanks to cognitive processes (probably in all mammals, and perhaps in birds). Now we can formulate the initial question in more precise terms: can we introduce a teleonomic process into a computer program to demonstrate simple creative processes? Formulazione matematica La creatività può essere studiata e quantificata analizzando in termini matematici le scelte fatte da un sistema teleonomico che cerca di migliorare il proprio fitness. Questa ricerca può essere rappresentata in un fitness landscape (unidimensionale, per semplicità) del tipo illustrato in Fig. 2 sopra. In un sistema di coordinate cartesiane con il livello di fittnes in ordinata e lo spazio in ascissa, i valori assumono la forma di picchi e valli, che rappresentano il landscape. Alex Pudmenzky ha dimostrato graficamente che la probabilità di migliorare il fitness può essere calcolata attraverso una curva gaussiana superimposta al fitness landscape (Fig. 2 sotto). La novità più importante in questo approccio è la distinzione tra ricerca locale e ricerca globale, cioè tra i piccoli spostamenti alla ricerca di miglioramenti locali, o salti importanti alla ricerca di un picco più grande ma distante. Ecco come si arriva all’identificazione grafica e concettuale della creatività con la ricerca globale, ed alla possibilità di misurarne l’efficacia in termini matematici. Pudmenzky ha messo a punto una Mathematic formulation Creativity can be studied and quantified by analysing in mathematical terms the choices made by a teleonomic system which tries to improve its own fitness. This search for better fitness can be represented in a fitness landscape (uni-dimensional, for simplicity) of the type illustrated in Fig. 2 top. In a system of Cartesian coordinates with the fitness level in ordinate and the space in abscissa, the values take on the form of peaks and valleys representing a landscape. Alex Pudmenzky has graphically shown that the probability of improving fitness can be calculated through a Gaussian curve superimposed onto the fitness landscape (Fig. 2 bottom). The most important novelty of this approach is the distinction between local search and global search, that is to say, between small steps in search of local improvements, and large jumps in search of a higher but distant peak. This approach allows us to identify creativity with a global search – both graphically and conceptually – and to measure its 34 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA formula matematica che permette di determinare, in termini di deviazione standard (SD) della lunghezza del salto, il grado ottima le di creatività all’interno di un dato fitness landscape. Ha poi applicato la formula alle simulazioni del computer che confronta il tipo della ricerca (lunghezza del salto) con la probabilità di migliorare il fitness. I risultati della simulazione si materializzano come grafici della distribuzione delle probabilità. I grafici, necessariamente policromi e distribuiti in campo tridimensionale, sono essi stessi opere d’arte visiva, il che sembra anche logico in una ricerca sulla creatività. Questo approccio ha dimostrato in modo quantitativo il vantaggio della creatività. Nel 1930 R. A. Fisher aveva già studiato in termini matematici la probabilità di migliorare tratti biologici; egli stablì che la probabilità poteva essere al massimo 0.5 (cioè 50%), con una dimensione di spostamento infinitesimamente piccola (5). Ma Fisher considerava solo la ricerca locale. Con il suo sistema, Pudmenzky ha dimostrato che se si considera anche la ricerca globale si può arrivare ad un massimo di probabilità di 1.0 (100%). Ma anche la creatività ed i salti lunghi hanno dei limiti. In termini antropomorfi, ci si potrebbe chiedere dove finisca la creatività e cominci la pazzia. Ecco l’importanza di quantificare il processo di ricerca di miglioramento del fitness e di applicarlo a casi pratici per un riscontro empirico. effectiveness in mathematical terms. Pudmenzky has defined a mathematical formula with which one can calculate, in terms of the standard deviation (SD) of the length of the jump, the optimal degree of creativity within a specific fitness landscape. He then applied the formula to computer simulations that compared the type of search (length of jumps) with the probability of improving fitness. Results appear as graphs of probability distribution. The graphs, necessarily polychrome and distributed in a tridimensional field, are themselves works of visual art, which seems fitting for a project on creativity. This approach has demonstrated the advantage of studying creativity in a quantitative way. In 1930, R. A. Fisher had already studied in mathematical terms the probability of improving biological traits; he established that the probability could be at most 0.5 (i.e., 50%) with an infinitesimally small movement (5). But Fisher only took local search into account. With his system Pudmenzky has shown that, by also taking global search into account, one can reach a maximum probability level of 1.0 (100%). But even creativity and long jumps have their limits. In anthropomorphic terms, we could ask ourselves where creativity ends and madness begins. Hence, the importance of quantifying the process of searching for better fitness and of applying it to practical cases for an empirical control. 35 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Applicazioni Abbiamo preso in considerazione diversi sistemi teleonomici: dal comportamento delle formiche che cercano cibo, alle scelte dei luoghi di pesca fatte dai pescatori canadesi; dall’innovazione genetica, alle scelte di accrescimento delle radici delle piante. In tutti i casi sembrano esistere criteri o metacriteri che possono essere espressi in termini matematici. In pratica, per un dato fitness landscape si può calcolare la SD più conveniente per portare al massimo la probabilità di miglioramento del fitness – cioè per contenere la creatività fra il comportamento conservatore e la pazzia. In teoria, si potrebbe fare anche l’opposto: da risultati di campo relativi al successo di un sistema teleonomico, si potrebbe ricostruire il fitenss landscape, se non è possibile determinarlo empiricamente. Al nostro gruppo di ricerca non è sfuggito il fatto che questo tipo di studio può essere applicato a molti campi della gestione sociale ed economica. Edward de Bono ha prodotto una letteratura imponente sul concetto del lateral thinking, ed ha incoraggiato applicazioni pratiche di quest’approccio, specialmente nel campo degli affari (6). Intuitivamente sembra giusto che creatività ed innovazione (i salti lunghi) nascondano grandi possibilità; ma vi è anche il rischio di esagerare, trovarsi nei pasticci e poi chiedersi se non sarebbe stato meglio essere stati più conservatori (la ricerca locale). Noi stiamo facendo un’analisi scientifica e quantitativa della Applications We have taken many different teleonomic systems into consideration: from the behaviour of ants in search of food, to the choice of fishing spots made by Canadian fishermen; from genetic innovation, to the growing choices made by the roots of plants. In all cases there seem to be criteria (or metacriteria) that can be expressed in mathematical terms. In practice, for a certain fitness landscape it is possible to calculate the most convenient SD of the length of jumps to bring the probability of improving the fitness to the maximum level – in other words, to contain creativity between conservative behaviour and madness. In theory, one could also go the opposite way: by taking field results relative to the success of a teleonomic system, you could reconstruct the fitness landscape, if it is not possible to determine it empirically. It has not escaped our attention that this type of study can be applied to many fields of social and economic management. Edward de Bono has produced some impressive literature on the concept of lateral thinking, and has encouraged practical applications to this approach, especially in the field of business (6). Intuitively it would seem right that creativity and innovation (the long jumps) have great potential; but there is also the risk of exaggerating, of finding oneself in trouble and then wondering whether it would have been better being more conservative (the small steps). We are performing a scientific and quantitative analysis of creativity, and this could contribute to the 36 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA creatività, e questo potrebbe contribuire all’efficacia delle applicazioni pratiche. Dopo tutto, creatività ed errore sono distinti solo dal successo. effectiveness of practical applications. After all, creativity and error are only separated by success. Fig. 1 – Rapporti teorici tra i processo che ottengono un fine. Proprietà più generali contengono quelle speciali. (3) Fig. 1. – Theoretical relationships between the processes which reach an objective. More general properties contain the special ones. (3) Fig. 2 – Rappresentazione grafica delle probabilità di migliorare il fitness. (4) Fig. 2. – Graphical representation of the probability of improving fitness. (4) 37 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA NOTE (1) Campbell, D.T. (1960) “Blind variation and selective retention in creative thought as in other knowledge processes” Psychological Review, vol. 67, n° 6, pp. 380-400. (2) Pudmenzky, A. (2000) “Creativity and error are only separated by success” Australasian Science, vol. 21, n° 10, pp. 38-40. Questa è solo una presentazione riassuntiva di una parte della tesi PhD di Ale x Pumenzky che sarà consegnata in agosto 2002. (This is only an abridged presentation of one part of Alex Pudmenzky’s PhD thesis, which is to be submitted in August 2002) (3) digram from O’Grady & R, Brooks, D. (1990) “Teleology and biology” in B. Weber, D. Depew & J. Smith (eds) Entropy, information and evolution, p. 291. Bradford MIT Press. (4) Pudmenzky, A. (2000), note (2), p. 39. (5) Fisher, R. A. (1930) The genetical theory of natural selection. Oxford University Press. (6) de Bono, E. (1967) The use of lateral thinking. Penquin Books. Dr Piero P. Giorgi School of Biomedical Sciences University of Queensland Tel. (+617) 33652723-2702 Email: [email protected] Versione originale in italiano Original version in italian Dr Piero P. Giorgi è Senior Lecurer presso la School of Biomedical Sciences, University of Queensland (Brisbane), dove insegna neuroscienze e storia della medicine. Dal 1955 Dr Giorgi dirige la rivista Convivio – Journal of Ideas in Italian Studies con distribuzione internazionale. Dr Piero P. Giorgi is Senior Lecturer at the School of Biomedical Sciences, University of Queensland (Brisbane), where he teaches neuroscience and history of medicine. Since 1995 Dr Giorgi has edited the periodical Convivio – Journal of Ideas in Italian Studies with an international distribution 38 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Migrazione, Commercio e Crescita Migration, Trade and Growth Pasquale Sgro Pasquale Sgro Il problema della migrazione e della crescita economica è stato soggetto di un dibattito pubblico sporadico negli ultimi 50 anni in Australia. Questa volta il dibattito è stato causato dal problema dei profughi e dalla mancanza di una Politica Australiana di Popolazione a lungo termine. I benefici di un’espansione della popolazione per l’Australia da un punto di vista, sia economico che sociale, è stato inequivocabile e riconosciuto da molti ricercatori e dalla comunità australiana. The issue of migration and economic growth has been the subject of sporadic public debate over the last 50 years in Australia. The latest round of interest has been sparked by the Refugee issue and the lack of a long-run Australian Population Policy. The benefits of an increased population for Australia from both and economic and social view point has been unambiguous and acknowledged by numerous researchers and the Australian community. What is less clear is the “optimal” size of a future Australian population. Tuttavia, l’attuale dibattito sembra concentrarsi più sul tipo di migrazione adatta, piuttosto che sulla grandezza ottimale e sulle numerose categorie possibili, legali/illegali/rifugiati, qualificati/e non qualificati. In un libro pubblicato recentemente (Migration, Unemployment and Trade Mass, Kluwer, 2001) Bharat Hazari ed io abbiamo analizzato le implicazioni della migrazione internazionale, in tutte le sue forme, sul benessere dei paesi provenienti e di quelli ricevitori in un contesto di commercio internazionale. Più recentemente abbiamo analizzato gli effetti della migrazione illegale sulla crescita e il benessere a lungo termine della popolazione residente (“The Simple Analytics of Optimal Growth with Illegal Migrants”, ciclostilato, aprile 2002). Inter alia, ci sono state due Nevertheless, the current debate seems to be more about the type of migration that is appropriate rather than the optimal size and are many possible categories, legal/illegal/refugee and skilled/unskilled. In a recently published book (Migration, Unemployment and Trade Mass, Kluwer 2001) Bharat Hazari and I analysed the implications of international migration, in its many guises, on the welfare of both the receiving and the source countries in an international trade context. More recently we have analysed the effects of illegal migration on the long -run growth and the welfare of the resident population (“The Simple Analytics of Optimal Growth with Illegal Migrants”, mimeographed, April 2002). Inter alia, there were two conclusions from this body of 39 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA conclusioni che possiamo trarre da questo lavoro che sono rilevanti all’attuale dibattito. work that are relevant to the current debate. The first point that was demonstrated was the economic interdependence created by international labour flows. This implies that Sovereign countries cannot pursue policy objectives in isolation. For example, the migration policy of one country may effect the welfare of residents in the other country and hence such policy should not me made without consultation and co-ordination. The framework used is that of multilateral trade that involves both factor (capital and labour) and commodity flows across countries. The flows of labour are both in skilled and unskilled workers and the spill over effects of a change in immigration quota as well as a change in tariffs (protection) on the wages of skilled and unskilled workers were analysed. One of our results was that the effect on the welfare effects of skilled labour migration on both the domestic residents and the residents in the country from which the migrants were leaving was ambiguous. We also demonstrated that under plausible conditions migration (both legal and illegal) may raise employment of skilled and committed domestic residents. Thus the policy interdependence of migration policies is obvious, but more importantly the welfare results are not clear cut. Il primo punto dimostrato è stata l’interdipendenza economica creata dai flussi di manodopera internazionale. Questo suggerisce che i paesi Sovrani non possono perseguire degli obiettivi di politica in isolamento. Per esempio, la politica di migrazione di un paese può influire sul benessere dei residenti dell’altro paese e quindi tale politica non si dovrebbe effettuare senza consultazione e coordinazione. La struttura utilizzata è quella di commercio multilaterale che coinvolge sia i flussi di fattore (capitale e manodopera) che quelli di merce attraverso i paesi. I flussi di manodopera sono, sia di lavoratori qualificati e non qualificati, e sono stati analizzati gli effetti di sostituzione causati da un cambiamento nella quota d’immigrazione oltre che da un cambiamento nelle tariffe (protezione) dei salari dei lavoratori qualificati e non qualificati. Uno dei nostri risultati è stato che l’effetto sugli impatti del benessere della migrazione della manodopera qualificata, sia sui residenti nazionali che sui residenti dei paesi dai quali gli immigranti stavano partendo, è ambiguo. Abbiamo inoltre dimostrato che sotto condizioni plausibili, la migrazione (sia legale che illegale) potrebbe aumentare l’impiego dei residenti impegnati e qualificati nazionali. Così la politica interdipendente dalle politiche sulla 40 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA migrazione è ovvia, ma più importante ancora, i risultati di benessere non sono ben delineati. A second point relates to the issue of illegal migration and the effects on long-run growth and welfare of an economy. We note that a large number of countries (especially European countries) no longer deport, search for or punish illegal migrants. They do this for a number of reasons. They are usefully (and openly) employed in selected industries and there are social and political reasons why the general public does not object. For example, the general populace in France and Italy recognise that illegal migrants are present and in fact provide assistance to them. Un secondo punto ha a che fare con il problema della migrazione illegale e gli effetti sulla crescita e sul benessere di un’economia a lungo termine. Abbiamo notato che un gran numero di paesi (specialmente i paesi europei) non deportano, né cercano né puniscono più gli immigranti illegali. Fanno questo per diversi motivi. Sono, con vantaggio (e apertamente) impiegati in industrie selezionate e ci sono motivi sociali e politici per i quali il pubblico generale non obietta. Per esempio, la popolazione generale in Francia e in Italia riconosce che gli immigranti illegali ci sono ed infatti li aiuta. In our work, we formally established that the consequences of illegal migration on growth and welfare were ambiguous and depended on the characteristics of the incoming migrants. The framework used is a growth model with illegal migrants who are employed, but paid a wage lower than or identical to the domestic workers in the same industry. This wage is, however, higher than the wage they would have received in their country of origin. Using this framework, it turns out that, if the work skills of the migrants are complementary to the existing resident population, the welfare effects are more likely to be positive. These results also have implication for the amount of resources a country should devote to border enforcement as well as the selection process. For example, if the illegal migrants have complementary Nel nostro lavoro, noi abbiamo esplicitamente stabilito che le conseguenze della migrazione illegale sulla crescita e il benessere erano ambigue e dipendevano dalle caratteristiche degli immigranti in arrivo. La struttura usata è un modello di crescita con immigranti illegali che sono impiegati, ma pagati con un salario più basso o uguale ai lavoratori nazionali nella stessa industria. Questo salario, però, è più alto del salario che avrebbero ricevuto nel loro paese d’origine. Usando questa struttura, risulta che se le abilità lavorative degli immigranti sono complementari all’attuale popolazione nazionale, è più probabile che gli effetti di benessere siano positivi. Questi risultati hanno implicazione anche per la quantità di 41 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA risorse che un paese dovrebbe dedicare al controllo di frontiera oltre che al processo di selezione. Per esempio, se gli immigranti illegali hanno delle abilità complementari ai lavoratori nazionali, allora la politica di dedicare un grand’ammontare di risorse scarse e preziose per controllare le frontiere di un paese, potrebbe essere male applicata. skills to domestic workers, then the policy of devoting a large amount of scarce and valuable resources to enforce the country’s borders may be misguided. Bharat Hazari, Pasquale Sgro, Migration, Unemployment and Trade Mass, Kluwer Academic Publ, 2001 Prof Pasquale M Sgro School of Economics Deakin University 221 Burwood Highway, Burwood, Victoria 3125 AUSTRALIA Email: [email protected] Versione originale in inglese Original version in English 42 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Intelligenza artificiale Artificial intelligence Paola Bernard Paola Bernard Il prof. Mandyan Srinivasan, Biorobotic Vision Laboratory, Research School of Biological Sciences, dell’ANU (Australian National University) con un piccolo gruppo di ricercatori, ha condotto studi sulle sorprendenti capacità di navigazione e comunicazione delle api ed ha cercato di trasferire ed applicare queste conoscenze ad uno dei più complessi problemi dell’ intelligenza artificiale, rendere un mezzo aereo autodeterminato, cioè in grado di volare autonomamente senza l’intervento umano. Gli esperimenti condotti presso il Centro delle Scienze Visuali della Scuola di Ricerche Biologiche della Australian National University sono stati un insieme combinato di complessi studi matematici, ingegneristici, aeronautici, di robotica ed analisi di immagini. Professor Mandyan Srinivasan, at the Biorobotic Vision Laboratory, Research School of Biological Sciences, of the ANU (Australian National University), together with a small group of researchers, has carried out studies on the surprising navigational and communication capacity of bees, and has attempted to transfer and apply this knowledge to one of the most complex problems of artificial intelligence, to make an aircraft self-determined, in other words, capable of flying autonomously without human aid. The experiments carried out within the Centre for Visual Sciences in the Australian National University’s Research School of Biological Science have been a combined whole of complex mathematical, engineering, aeronautical, robotics studies, as well as image analysis. Lo studio, negli ultimi tre anni, è stato economicamente supportato da più di AU$ 3 milioni provenienti dalla stessa ANU, dall’Australian Research Council, dal Dipartimento della Difesa americano e dall’organizzazione australiana Defence Science and Technology. Gli esperimenti condotti dal prof Srinivasan contestano, in parte, i risultati ottenuti da Karl von Frisch che, con Konrad Lorenz, ottenne il Nobel nel 1973 per gli studi sul comportamento animale. Von Frisch affermava che la danza The study, in the last three years, has been supported economically by more than 3 million Australian dollars from the ANU itself, from the Australian Research Council, from the Department of American Defence and Australian Defence Science and Technology. The experiments carried out by Professor Srinivasan question in part the results obtained by Karl von Frisch, who, with Konrad Lorenz, obtained the Nobel Prize in 1973 for his studies on animal behaviour. Von Frisch declared that the dance 43 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA eseguita dalle api operaie desse non solo indicazioni direzionali sulle coordinate polari della fonte di cibo, ma anche sulla precisa distanza che veniva dedotta dalla quantità di energia consumata durante il volo. Per provare queste teorie, Von Frisch appesantì le api con delle piccole zavorre che aumentavano il dispendio di energia. Secondo Srinivasan, invece, l’informazione sulla distanza del cibo viene fornita dalla combinazione di immagini del flusso ottico proveniente dagli occhi composti delle api che durante il volo analizzano il territorio. L’errore compiuto da Von Frisch era quindi causato dal fatto che, aumentando il peso sull’animale, induceva quest’ ultimo a volare più radente al suolo e quindi le informazioni del flusso ottico erano maggiori di quelle ottenute da un volo ad una quota maggiore. carried out by the scout bees not only gave directional indication on the polar coordinates of the food source, but also on the precise distance that was deduced from the quantity of energy consumed during the flight. To prove this theory, he weighed down the bees with some weights that increased their energy output. According to Srinivasan, on the other hand, the information on the distance of food is provided by the combination of optical flow from the compound eyes of the bees which during the flight analyse the territory. The error made by Von Frisch was therefore caused by the fact that, by increasing the load on the animal, he forced it to fly closer to the ground and therefore the information from the optical flow was greater than that obtained by a flight at higher altitude. Per contestare questa teoria Srinivasan ha disegnato esperimenti che focalizzano quanto le api (senza pesi) vedono nel loro passaggio sul territorio; le api sono state indotte ad attraversare un tunnel di 6 metri del diametro di 20 cm con una fonte di cibo dolce ad una estremità. Per analizzare quante informazioni il cervello dell’ape ricevesse da ciascun occhio, il tunnel è stato dipinto sui lati con precisi pattern, in modo da riprodurre il flusso ottico naturale di informazioni derivanti dal volo in un campo aperto. Srinivasan ha così dimostrato che differenti pattern inducevano le api a ritenere di aver volato ad una distanza maggiore di quanto in realtà avessero To contest this theory, Srinivasan designed experiments which focus on how much the bees (without weight) see during their passage over the territory; the bees have been induced to fly along a tunnel 6 metres in length and 20 centimetres in diameter, with a sweet source of food at the end of it. To analyse how much information the bee’s brain received from each eye, the tunnel was painted with precise patterns, so as to reproduce the natural optical flow of information deriving from the flight in open field. Srinivasan has thus shown that different patterns made the bees think of having flown at a bigger 44 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA fatto, se infatti il tunnel era lasciato trasparente o con strisce parallele alla direzione del volo (corrispondenti ad un flusso ottico praticamente nullo) le api avevano la percezione di non essersi mosse e continuavano a volare tra una estremità all’altra del tubo senza cercare il cibo lì dove esso era stato posizionato. Il ruolo centrale del flusso ottico è stato confermato anche dalla osservazione che venti di coda o di testa non influenzano la navigazione dell’ape verso il cibo ed anche che la velocità di battito di ali (150-200 /s)(sono battiti d’ali al secondo?) dipenda dalla sola temperatura ambientale. distance than they had actually done, in fact if the tunnel was left transparent o with lines parallel to the flight’s direction (corresponding to practically no optical flow), the bees had the feeling of not having moved and carried on flying from one end of the tube to the other without looking for the food where it had been placed. The central role of the optical flow was also confirmed by the observation that wind in the head and tail do not effect the bee’s navigation towards the food and that even the speed of the wing beat (150-200/s) depends only on the temperature of the environment. Queste scoperte sono state di grande aiuto per la progettazione di computer che abbiano una intelligenza artificiale, in cui la maggior difficoltà è stata quella di trasferire i processi dell’occhio e del cervello, così come avvengono nell’ape, ad un computer di bordo che fosse in grado di far volare autonomamente un aereo o un elicottero. Dal punto di vista militare questi studi sono di grande importanza perché permetterebbero l’uso di strumenti in grado di volare autonomamente a bassa altitudine e alla velocità di 70 km/h, invisibili ai radar nemici ed in grado di trasportare cineprese o altri sensori per armi chimiche senza essere vulnerabili all’intercettazione da parte dei segnali radio causati da un controllo a distanza. These discoveries were of great help in the planning of computers with artificial intelligence, in which the greatest difficulty was in transferring eye and brain processes, like those occurring in a bee, in an board computer that would be able make an aeroplane or helicopter fly autonomously. From the military point of view, these studies are of great importance because they would allow the use of instruments capable of flying autonomously at low altitude and at speeds of 70 km/h, invisible to enemy radar and capable of transporting cameras or other sensors for chemical weapons without being vulnerable to interception by radio signals caused by long distance control. Il team ha ottenuto numerosi successi nel volo di 6 elicotteri progettati (il sistema è molto più complesso di un aereo) su cui sono stati montati un The team has obtained numerous successes in the flight of 6 planned 45 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA accelerometro, un magnetometro, un giroscopio come sensori di posizione satellitare ed una videocamera per captare le immagini del territorio, così come gli occhi complessi dell’ape. Il computer di bodo, che controlla il volo inviando segnali ai sensori di bordo, rielabora il flusso ottico ottenuto dalle immagini inviategli dalla videocamera. (Le immagini che la videocamera invia al computer di bordo creano quel flusso ottico che è rielaborato dal computer che controlla il volo inviando segnali ai sensori di bordo.) helicopters (the system is much more complex than in an aeroplane) in which an accelerometer, a magnetometer, a gyroscope as sensors of satellite position and a video camera to capture ground images, like a bee’s compound eyes where mounted. (The images that the video camera sends to the on board computer create that optical flow which is re-elaborated by the computer which controls the flight by sending images to the on board sensors.) Un altro gruppo, in Francia, utilizzando biosensori per il volo autonomo di aerei, sta eseguendo studi simili, sponsorizzati dalla Jet Propulsion Laboratories che ha un subcontratto con la NASA. Lo scopo è quello di produrre piccoli mezzi aerei in grado di volare autonomamente su Marte; il mezzo aereo ha un sistema ottico di stabilizzazione basato sulla capacità della libellula di mantenere il livello di volo e di una videocamera da cui il flusso ottico è convogliato ad un computer in modo da mantenere una distanza costante dal suolo. Con una velocità media di 80 km/h, una capacità di volo di 60-70 km ed un peso di soli 4 kg, l’aereo è risultato più semplice da controllare di un elicottero. Another group in France, by using biosensors for the automatic flight of planes, is carrying out similar studies sponsored by the Jet Propulsion Laboratories which has a subcontract with NASA. The objective is that of producing small airplanes capable of flying autonomously on Mars, the airplane has a stabilizing optical system based on the dragonfly’s ability to maintain flight level and on a video camera from which the optical flow is relayed to a computer so as to maintain a constant distance from the ground. With an average speed of 80 km/hr, a flight capacity of 60-70km and weighing only 4kg, the plane proved much easier to control than a helicopter. Dott.ssa Paola Bernard Istituto di Medicina sperimentale CNR Area di Ricerca di Tor Vergata Biorobotic Vision Laboratory: http://cvs.anu.edu.au/bioroboticvision/ Versione originale in italiano Original version in italian 46 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Impatti riproduttivi sulle lumache marine : Paragoni tra l’Australia e l’Italia Reproductive Impacts to Marine Snails: Comparisons between Australia and Italy Scott Wilson Scott Wilson Introduzione Lo sviluppo di imposex, l’imposizione di caratteristiche sessuali maschili sui Gasteropodi Prosobranchia femminili (lumache marine), è indotto dalla presenza di componenti organostanici, specialmente il tributilstagno (TBT), nell’ambiente marino. Questi contaminanti vengono comunemente usati come prodotti anti-incrostazioni sulle arene delle navi dagli anni sessanta ed hanno avuto un impatto su numerosi organismi non bersaglio. Gli effetti di queste sostanze chimiche possono portare alla sterilità di lumache singole e in casi estremi hanno avuto come risultato una riduzione della popolazione. È stato dimostrato che, globalmente, la vastità di questi effetti coinvolge almeno 120 soecie di gasteropodi e produce una varietà di effetti su altre specie marine. Come conseguenza, sono state implementate le restrizioni nell’uso di organostanici nelle vernici antiincrostazioni, la fonte principale di contaminazione nell’ambiente. Nel NSW, questo è accaduto nel 1989, mentre in Italia è stato nel 1994. Ciò comprendeva l’uso di vernici a base di organostanici solo su navi di oltre 25 metri di lunghezza ed un divieto sulla loro vendita al dettaglio. Nel NSW, i dati delle specie locali di Introduction The development of imposex, the imposition of male sex characteristics in female prosobranch gastropods (marine snails), is induced by the presence of organotin compounds, especially tributyltin (TBT), in the marine environment. These contaminants have commonly been used as an antifouling agent on the hulls of ships since the 1960s and have impacted numerous non-target organisms. The effects of these chemicals can lead to sterilisation of individual snails and have resulted in population declines in extreme cases. The extent of these impacts has been shown to occur globally in as many as 120 gastropod species and a range of effects in other marine species. As a consequence, restrictions on the use of organotins in antifouling paints, the ma in source into the environment, were implemented. In NSW, these were in 1989 while in Italy it was 1994. These included the use of organotin-based paints only on vessels over 25 metres in length and a ban on the retail sale of them. In NSW, data from the local gastropod species, Thais orbita, collected in 1989-90 and 1999 can be used to evaluate the success of restrictions locally. In areas where restrictions have been in place but no 47 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Gasteropodi, Thais orbita , raccolti nel periodo 1989-90 e nel 1999, possono essere usati per valutare il successo delle restrizioni a livello locale. In zone dove le restrizioni sono state realizzate, ma dove non esistono alcuni dati precedenti, la valutazione dei controlli può diventare difficile (come per esempio sulla costa Adriatica d’Italia). Tuttavia, l’uso di indici per l’imposex permette di fare paragoni tra varie zone con differenze sostanziali geografiche e possono essere indicative del livello di successo delle restrizioni. Per questo scopo sono stati fatti dei confronti tra la costa del NSW in Australia ed il Veneto in Italia. Lo studio aveva come scopo di: • Analizzare in dettagli il grado di imposex nella specie di Gasteropodi mediterranea Nassarius limata della Laguna e della fascia litoranea veneziane; • Usare la specie di Gasteropode australiana, Thais orbita per fare confronti sul grado d’impatto degli organostanici su N. limata; e • Valutare il successo delle restrizioni sull’uso degli organostanici nel ridurre l’imposex in entrambi i Paesi. prior data exists, assessment of controls can be difficult (such as on the Adriatic coast of Italy). The use, however, of index values for imposex allow comparisons to be made across sites of wide geographic differences and suggest whether restrictions are having some success. For this purpose comparisons between the NSW coast of Australia and the Veneto coastline of Italy were made. This study aimed to: • Detail the degree of imposex in the Mediterranean gastropod species, Nassarius limata from Venice Lagoon and coastline; • Use the Australian gastropod species, Thais orbita to make comparisons in the degree of impact of organotins to N. limata; and • Evaluate the success of organotin restrictions in reducing imposex in both countries. Methods Specimens of N. limata were collected from the sublittoral zone in Venice Lagoon and the Veneto coastline at varying distances from potential sources of organotins in October – November 2000. Specimens of T. orbita were collected in 1989/90 and again in 1999 from the lower littoral and sublittoral areas in Sydney Harbour and the NSW coastline. Metodi Degli esemplari di N. limata sono stati presi dalla zona sublitorale nella laguna di Venezia e nella costa veneziana a varie distanze dalle possibili fonti di organostanici, nel periodo tra ottobre e novembre del 2000. Esemplari di T. orbita sono stati presi nel 1989/90 ed ancora una volta nel 1999 dalle zone litorali e sublitorali più basse nel porto di 48 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Sydney e nella fascia costiera del NSW. Gli esemplari sono stati analizzati per la presenza di caratteristiche sessuali maschili (il pene e la via spermatica) nelle femmine. L’analisi dei dati ha compreso inoltre la frequenza dell’imposex e l’indice di grandezza di pene relativa (RPSI), una misura di paragone di imposex basata sulla grandezza media del pene femminile espressa come percentuale della grandezza media del pene maschile. Samples were analysed for the presence of male sex characteristics (penis and vas deferens) in females. Data analysis included the frequency of imposex and the relative penis size index (RPSI), a comparable measure of imposex based on the mean size of female penis expressed as a percentage of the mean size of the male penis. Risultati Veneto E’ stato dimostrato che la frequenza di imposex in N. limata era alta (95 – 100%), sia a Venezia che nei dintorni. Solo tre femmine non hanno mostrato alcun segno di sviluppo di imposex. Il RPSI, un’indicazione del grado di imposex nella popolazione campione, ha rivelato un’ampiezza di effetti più ampia nei siti dentro la laguna di Venezia (38 – 51) che avevano dei livelli molto più elevati di quelli nella costa (14 – 17). Results Veneto The frequency of imposex in N. limata was found to be high (95 100%) both in and around Venice. Only three females did not show any evidence of imposex development. The RPSI, an indication of the degree of imposex in a sample population, revealed a wider range of effects with sites within Venice Lagoon (38 - 51) having levels far greater than those on the open coast (14 - 17). New South Wales Nel 1999, la frequenza dell’imposex in T. orbita nel porto semi-chiuso o nei siti della baia era tra il 95 e il 100%, mentre, quelli nella vicina zona costiera di Harbord, ed a maggior distanza, quelli nella piccola zona del porto di Kiama avevano delle frequenze moderate (50 – 60%). Le altre zone litoranee avevano delle frequenze basse (<40%). I valori RPSI erano bassi per le aree costiere e anche per le zone di Coffs Harbour e Kiama, mentre erano tra basse e New South Wales In 1999, the frequency of imposex in T. orbita at the semi-enclosed harbour or bay sites was between 95 and 100 %, while those at the nearby coastal site of Harbord and the distant small harbour site of Kiama had moderate frequencies (50 – 60%). The other coastal sites had low frequencies (<40%). The RPSI values were low for the coastal, Coffs Harbour and Kiama sites (0.05 - 1.0) while low to moderate for the Sydney Harbour and Eden sites (2 - 49 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA moderate per le zone di Sydney Harbour e Eden (2 –16). Riduzioni nella frequenza e/o nelle grandezze dei peni sono stati evidenti nel periodo tra 1989/90 e 1999 in tutti i siti. 16). Declines in frequency and/or penis sizes were evident between 1989/90 and 1999 at all sites. Discussione Lungo la costa del NSW una riduzione nella frequenza e nella gravità di imposex in T. orbita tra il 1989/90 e il 1999 è stata evidente in zone lontane dal traffico mercantile principale, in conformità con l’applicazione delle restrizioni sugli organostanici per le navi più piccole. Nelle zone dove c’era ancora traffico mercantile (Eden e Sydney Harbour) non c’è stato nessun segno di riduzione nella frequenza di imposex nella popolazione, ma c’è stata indicazione di un declino nell’intensità dell’effetto (per esempio, una riduzione nel RPSI). Il campionamento dei Gasteropodi ha fornito la prima prova documentata per l’imposex nella regione del Veneto. I valori di RPSI sono stati indicativi delle differenze nelle attività di navigazione in tutta la zona di campionamento con valori più alti nella laguna di Venezia paragonati alle zone di costa ed ai siti di riferimento. I valori di RPSI (38 – 51) erano da due a tre volte maggiori dei livelli più alti trovati nel NSW nel 1999. I valori bassi in entrambi le regioni sono ancora più disparati. Ciò suggerisce che i livelli di organostanici del Veneto sono molto più alti per via di un maggiore trafficomercantile, oppure che inducono degli effetti più rilevanti su Discussion Along the NSW coast declines in the frequency and severity of imposex in T. orbita between 1989/90 and 1999 were evident at sites away from major shipping traffic in accordance with the implementation of the restrictions on organotins on smaller vessels. Sites where shipping traffic continued to exist (Eden and Sydney Harbour) showed no decline in the frequency of imposex within the population but did indicate declines in the intensity of effect (eg. reduction in RPSI). Sampling of provided the first documented evidence for imposex in the Veneto region. The RPSI values were indicative of the differences in boating activity throughout the sample area with higher values in Venice Lagoon compared to the coastal or reference sites. The highest RPSI values (38 - 51) were two to three times higher than the highest levels found in NSW in 1999. The low values in both regions are even more disparate. This suggests that the levels of organotins from the Veneto are far higher due to greater shipping traffic or are inducing greater effects in N. limata than the effects in T. orbita from NSW. This result is complimented by the frequency data where the occurrence of imposex in the Veneto 50 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA N. limata che non su T. orbita dal NSW. Questo risultato è accompagnato dalla frequenza di imposex nel Veneto che ha dimostrato uno schema diverso dal NSW, con un valore del 100% o circa, in tutte le zone, anche in zone lontane dal traffico mercantile. Questo fa pensare che gli organostanici sono ancora estesi attorno a Venezia a livelli sufficientemente alti da continuare ad indurre imposex nella maggior parte della popolazione femminile di Gasteropodi. I motivi di questo fenomeno possono includere : • Uso legale ed illegale esteso di organostanici in vernici antiincrostazioni; • Uso di anti-incrostanti a base di organostanici aggravato dalle correnti localizzate e delle condizioni climatiche del Mare Adriatico del Nord; • Altre fonti di impatto potenziale (sedimento, runoff industriale ed agricolo, acque di scolo); e/o • Sensibilità delle specie, tenendo conto dell’habitat, della fisiologia e del comportamento. displayed a different pattern to NSW, with all sites at or close to 100%, even in areas remote from shipping traffic. This implies that organotins are still widespread around Venice at high enough levels to continue to induce imposex in the majority of the female population. Conclusioni I risultati per la costa del NSW hanno dimostrato che dopo dieci anni, le restrizioni sull’uso di organostanici hanno portato ad una riduzione dei livelli di imposex fino ad un certo livello in tutti i siti, con minor successo dove erano prevalenti le navi più grandi. Benché non ci fossero dati precedenti di imposex per la regione del Veneto, è trascorso un Conclusions The results for the NSW coast showed that after ten years, restrictions on organotin use had reduced levels of imposex at all sites to some degree, having less impact at sites where large ships were prevalent. Although there was no prior data on imposex for the Veneto region, a similar time had elapsed post organotin restrictions to draw Reasons for this may include: • Widespread legal and illegal use of organotins in antifouling paints; • Use of organotin-based antifoulants exacerbated by the localised currents and weather conditions of the northern Adriatic Sea; • Potential for other sources of impact (sediment, industrial and agricultural runoff, sewage); and/or • Species sensitivity, taking into account habitat, physiology and behaviour. 51 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA simile lasso di tempo in seguito alle restrizioni sull’uso di organostanici, per poter trarre delle conclusioni sul successo di tali controlli. I risultati suggeriscono che le norme non abbiano avuto così tanto successo nel Nord d’Italia nel ridurre i livelli di imposex nelle popolazioni locali di Gasteropodi rispetto a quello trovato nelle popolazione del NSW. Nonostante ciò, non è ancora possibile commentare se il cambiamento nell’imposex sia stato confrontabile o maggiore rispetto a quello riscontrato nel NSW. È possibile ulteriori campionamenti nella zona del Veneto forniranno delle risposte. conclusions about the success of such controls. The results imply that regulations have not been as successful in northern Italy in reducing the levels of imposex in local gastropod populations to that found in NSW populations. That said, it is still not possible to comment on whether the change in imposex has been as great or greater than that experienced in NSW. Further sampling of the Veneto area over time may provide some answers to this. Frequenza di Imposex in Thais orbita lungo la costa del NSW Frequency of Imposex in Thais orbita along the NSW Coast Imposex Frequency (%) 100 80 60 40 20 Ev an sH Co ea d( ffs co Ha as rbo t) ur (ha rbo ur) Ha rbo rd (co Ba as lm t) o ral Br ad (ha ley rbo sH ur) ea d( ha rbo ur) Ga rie (co as Kia t) ma (ha rbo Be ur) rm ag ui (co as Me t) rim bu la (co as t) Ed en (ha rbo ur) 0 Sites 52 1989/90 1999 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Frequenza di Imposex in Nassarius limata dalla costa veneta Frequency of Imposex in Nassarius limata from the Veneto Coast 99 98 97 96 95 94 93 Ca ler i (la go on ) Alb ero ni ( S. co Ma as ria t) de lM are (la go on ) Lid o( co as t) S. Er as mo (la go on ) S. Nic olo (la go on ) 92 Ca orl e( co as t) Imposex Frequency (%) 100 Site Bibliography Axiak, V.; Vella, A.J.; Micallef, D.; Chircop, P. & Mintoff, B. (1995) Imposex in Hexaplex trunculus (Gastropoda: Muricidae): First results from biomonitoring of tributyltin contamination in the Mediterranean. Mar Biol. 121, 685-691. Bryan G.W.; Burt, G.R.; Gibbs, P.E. & Pascoe, P.L. (1993) Nassarius reticulatus (Nassaridae: Gastropoda) as an indicator of tributyltin pollution before and after TBT restrictions. J. mar biol. Ass U.K. 73, 913-929. Bryan, G.W.; Gibbs, P.E.; Hummerstone, L.G. & Burt, G.R. (1986) The decline of the gastropod Nucella lapillus around southwest England: Evidence for the effects of tributyltin from antifouling paints. J. mar biol. Ass U.K. 67, 524-544. Bushong, S.J.; Hall, L.W.; Hall, W.S.; Johnson, W.E. & Herman, R.L. (1988) Acute toxicity of tributyltin to sele cted Chesapeake Bay fish and invertebrates. Wat. Res. 22, 1027-1032. Ellis, D. V. & Pattisina, L.A. (1990) Widespread neogastropod imposex: A biological indicator of global contamination. Mar. Pollut. Bull. 21, 248-253. 53 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Evans, S.M.; Kerrigan, E. & Palmer, N. (2000) Causes of imposex in the dogwhelk Nucella lapillus (L.) and its use as a biological indicator of tributyltin contamination. Mar. Pollut. Bull. 40, 212-219. Fioroni, P.; Oehlmann, J. & Stroben, E. (1991) The pseudohermaphroditism of prosobranchs; Morphological aspects. Zool. Anz. 226, 1-26. Gibbs, P.E. & Bryan, G.W. (1986) Reproductive failure in populations of the dogwhelk, Nucella lapillus, caused by imposex induced by tributyltin from antifouling paints. J. mar biol. Ass U.K. 66, 767-777. Gibbs, P.E.; Bryan, G.W.; Pascoe, P.L. & Burt, G.R. (1987) The use of the dogwhelk, Nucella lapillus, as an indicator of tributyltin contamination. J. mar biol. Ass U.K. 67, 507-523. Gibson, C.P. & Wilson, S.P. (in press) Imposex still evident in eastern Australia 10 years after tributyltin restrictions. Mar. Environ. Res. Oehlmann, J.; Stroben, E.; Schulte-Oehlmann, U. & Bauer, B. (1998) Imposex development in response to TBT pollution in Hinia incrassata (Strom 1768) (Prosobranchia, Stenoglossa). Aquat. Toxicol. 43, 239-260. Sole, M.; Morcillo, Y. & Porte, C. (1998) Imposex in the commercial snail Bolinus brandaris in the northwestern Mediterranean. Environ. Pollut. 99, 241-246. Stroben, E.; Oehlmann, J. & Fioroni, P. (1992) Hinia reticulata and Nucella lapillus comparison of two gastropod tributyltin bioindicators. Mar. Biol. 114, 289-296. Terlizzi, A.; Geraci, S. & Minganti, V. (1998) Tributyltin pollution in coastal waters of Italy as indicated by imposex in Hexaplex trunculus (Gastropoda, Muricidae). Mar. Po llut. Bull. 36, 749-752. Thain, J.E. & Waldock, M.J. (1986) The impact of tributyltin antifouling paints on molluscan fisheries. Wat. Sci. Tech. 18, 193-202. Wilson, S.P. (1994) Tributyltin induced imposex in two species of intertidal gastropods. PhD Thesis, University of Technology, Sydney. Dr Scott Wilson School of Arts and Sciences Australian Catholic University PO Box 968, North Sydney NSW 2059 Email [email protected] Versione originale in inglese Original version in English 54 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA La gestione dei sedimenti contaminati Management of contaminates sediments Alessandra Iero, Bill Maher Alessandra Iero, Bill Maher La gestione delle risorse idriche Il Governo Federale, e i governi statali australiani, attraverso l’Australian and New Zealand Environment and Conservation Council (ANZECC) e all’Agriculture and Resource Management Council of Australia and New Zealand (ARMCANZ), hanno sviluppato la Strategia Nazionale per la Qualità delle Risorse Idriche (NWQMS), per un uso sostenibile delle risorse idriche in Australia. Le lineeguida per la qualità le acque marine e dolci, pubblicate dall’ANZECC nel 1992, sono una componente importante in questa strategia. La NWQMS, collegata con l’Agenda Nazionale Neozelandese per la gestione sostenibile delle acque, mira a proteggere e migliorare la qualità dell’acqua mantenendo lo sviluppo economico e sociale. Le linee-guida sviluppate all’interno del NWQMS coprono tutti i temi concernenti il ciclo dell’acqua – qualità dell’acqua ad uso potabile e non, monitoraggio, acquee sotterranee, utilizzo delle aree rurali e qualità dell’acqua, acqua piovana, sistema di gestione delle acque reflue e degli effluenti per specifiche attività industriali. Lo scopo delle linee guida è di aiutare la comunità, i managers di bacino, le agenzie di protezione ambientale e le autorità nonchè di contribuire allo sviluppo di piani di gestione locale. Le nuove linee guida sulla qualità dei sedimenti emanate dall’ANZECC/ ARMCANZ, The Water Quality Management The Commonwealth, State and Territory Governments, through the Australian and New Zealand Environment and Conservation Council (ANZECC) and Agriculture and Resource Management Council of Australia and New Zealand (ARMCANZ), have developed a National Water Quality Management Strategy (NWQMS) for the sustainable use of Australia's water resources. The Australian Water Quality Guidelines for Fresh and Marine Waters, released by ANZECC in 1992, are an important component of this strategy. The NWQMS - related to New Zealand's National Agenda for Sustainable Water Management aims to protect and enhance water quality while maintaining economic and social development. The national guidelines developed under the NWQMS cover issues across the whole of the water cycle - ambient and drinking water quality, monitoring, groundwater, rural land uses and water quality, stormwater, sewerage systems and effluent management for specific industries. The aim of the guidelines is to help the community, catchment managers, environment protection agencies and water authorities protect water quality including developing local action plans for water quality management. The new 55 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA rappresentano il primo sforzo per quantificare la salubrità dei sedimenti per mezzo di analisi chimiche e test tossicologici. I contaminanti metallici in molti sedimenti degli estuari del New South Wales eccedono in modo significativo le concentrazioni previste dalle lineeguida ed è necessaria una più approfondita conoscenza sulla biodisponibilità dei metalli nei sedimenti presenti in particolare negli ecosistemi australiani prima che la NSW EPA (Environmental Protection Authority) possa agire in termini o di controllo della sorgente o di recupero dei siti contaminati. I test tossicologici si orientano principalmente verso la “pore-water” come principale via di uptake. Test di tossicità sull’intero sedimento sono estremamente limitati e la loro corrispondenza è dubbia dato che le metodiche possono alterare la biochimica dei metalli e non necessariamente predicono una più vasta gamma di effetti. ANZECC/ARMCANZ sediment quality guidelines represent the first attempt to quantify healthy sediments via chemical and toxicity testing. Metal contaminants in many sediments in New South Wales estuaries significantly exceed accepted guideline concentrations and more definitive information on the bioavailability of sediment metals in Australian ecosystem is required before the NSW EPA (Environmental Protection Authority) can take action in terms of either source control or site remediation. The toxicological tests focus largely on pore water as the major uptake route. Toxicity tests on whole sediments are extremely limited and their reliability is questionable as they can alter the biogeochemistry of metals and they are not necessarily predictive of wider ecological effects. Un progetto per la valutazione dei sedimenti L’Università di Canberra, il CSIRO (Energy Technology, Centre for Advanced Analytical Chemistry), la NSW-EPA con il Centro di Tossicologia di EPA-UTS (EPAUniversity of Technology Sydney), stanno lavorando ad un progetto che fornirà dei validi rotocolli per la valutazione del rischio ambientale associato con i sedimenti contaminati e che permetterà una loro effettiva regolamentazione e gestione. L’elevato carico di metalli presenti nei sedimenti degli estuari del NSW A Sediment Assessment Project The University of Canberra, CSIRO (Energy Technology, Centre for Advanced Analytical Chemistry) and NSW-EPA, EPA-UTS Centre for Ecotoxicology, are working together on a project to provide sounds protocols for assessing environmental risk associated with contaminated sediments and enable their effective regulation and management. The high metal loads of NSW estuaries sediments derived large ly from past industrial discharges and urban drainage. As part of the management of these sites, and prior to 56 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA derivano principalmente da passati scarichi industriali e dal deflusso urbano. All’interno della gestione di questi siti, e prima dell’eventuale trattamento, il Contaminated Lands Management Act richiede che sia valutato ogni possibile rischio di danno derivante da questo inquinamento. Cio’ coimprende una valutazione della tossicità, della persistenza, del bioaccumulo, e il percorso e il destino delle sostanze chimiche persenti nel sedimento. All’interno di questo progetto, della durata di tre anni, sono state identificate quattro fasi che permetteranno di raggiungere gli obiettivi del progetto: - Caratterizzazione delle vie con cui i metalli sono biodisponibili agli organismi che vivono nei sedimenti e dell’interazione tra la chimica del sedimento, la biodisponibilità, la tossicità del sedimento stesso e gli effetti ecologici. Questa fase prevede test di laboratorio con l’utilizzo di organismi bentonici-chiave tipici degli estuari del NSW, con differenti modalità di comportamento e di alimentazione. Radiotraccianti e esperimenti pulse-chase verranno usati per confrontare le vie di esposizione e per determinare le principali vie di uptake dei contaminanti da parte degli organismi. - Caratterizzazione degli effetti di specifici metalli all’interno delle comunità che vivono nei sedimenti. Verranno condotti esperimenti in campo per monitorare il gradiente della concentrazione di metallo nei sedimenti, la struttura della comunità e la ricolonizzazione da parte degli organismi bentonici. Analisi geochimiche valuteranno le vie di any remediation, the Contaminated Lands Management Act requires that the “significant risk of harm” from this pollution is assessed. This involves an assessment of the toxicity, persistence, bioaccumulation and fate and transport of the chemicals present in the sediment. Within the three years time-frame of the project, four task have been identified to meet the project objectives, in which all the activities will be carried out: - Characterisation of the routes by which metals are made bioavailable to sediment-dwelling organisms and the interaction between sediment chemistry, bioavailability, sediment toxicity and ecological effects. This task will involve laboratory experiments using key benthic organisms typical of NWS estuaries and with different feeding modes and behaviour. Radiotracers and pulsechase experiments will be used to compare exposure pathways and to determine the major routes of uptake of contaminants by organisms living in sediments. - Characterisation of the effects of specific metals on sediment communities. Field-based experiments will be conducted monitoring the gradient of metal concentrations in sediments and community structure and recolonisation by benthic organisms. Concurrent geochemical analysis will evaluate of the uptake pathways. Toxicological experiments will provide further insight in the prediction of the ecological effects by the laboratory testings. This will provide a perspective on the ecological 57 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA uptake. Esperimenti tossicologici daranno un ulteriore conoscenza nella corrispondenza tra gli effetti ecologici e i test di laboratorio. Cio’ porra’ la contaminazione in prospettiva rispetto al suo significato ecologico. - Sviluppo di nuovi bioassay che utilizzino orgnismi che vivono nei sedimenti per valutare la severità della contaminazione di metalli. Insieme con la prima fase, focalizzata sulla determinazione delle vie di uptake, detossificazione, escrezione, verranno selezionati appropriati organismi per i nuovi bioassay al fine di coprire le varie vie di esposizione ai metalli; una volta che gli organismi più adatti sono stati selezionati e identificati i parametri dei test, verranno fatti dei test in situ. - Sviluppo di un manuale per la valutazione del rischio dei sedimenti espressamente svilupaato per il NSW. Tutto il progetto fornirà inportanti informazioni ai ricercatori e ai gestori dell’ambietne. Metodologie per nuovi biosaggi e per studi di ricolonizzazione per velutare gli effetti biologici porteranno informazioni preziose sul rischio; le evidenze basate sui risultati in campo, da siti come quelli del Lago Macquarie e del porto di Sydney forniranno informazioni utili per gestire questi sedimetni e le fonti di contaminazione ad essi associate. La conoscenza delle vie di assimilazione dei metalli da parte degli organismi che vivono nei sedimenti porterà una maggiore comprensione dei processi di bioaccumulo e delle fonti di tossicità e permetterà alla NSW EPA di applicare tali conoscenze all’interpretazione dei dati relativi alla chimica dei sedimenti significance of the contamination. - Development of new bioassay tools using sediment dwelling organisms for assessing the severity of metal contamination in sediments. Together with first task, focused on the determination of the routes of uptake, detoxification, excretion, appropriate test organisms for new bioassay will be selected to cover various metals exposure routes; to complement the second task, once the suitable organisms are selected and parameters for the test established, in-situ tests will be undertaken. - Development of a handbook for undertaking sediment risk assessment describing how metal contaminated sediments should be assessed in NSW. The whole project will provide sounds information to researchers and environmental managers. New bioassay and recolonisation study methodologies for assessing biological effects will bring meaningful information on hazards; the fieldbased evidence from sites in Lake Macquarie and Sydney Harbour will provide useful information to manage these sediments and associated contaminated sources. The knowledge on the pathways of metal uptake by sediment-dwelling organisms will provide a better understanding of metal bioaccumulation processes and sources of toxicity and allow NSWEPA to apply this knowledge to interpreting sediment chemistry and toxicity data under a variety of conditions. 58 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA sotto una varietà di condizioni. Un workshop dal titolo “Ecotoxicological tools for environmental management” promosso dall’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata d’Italia in Canberra, si terrà il 4 e 5 novembre, 2002 presso l’Università di Canberra. Lo scopo del workshop sarà di esplorare l’uso degli strumenti ecotossicologici e l’approcio alla gestione ambientale, per il monitoraggio e il ripristino degli ambienti naturali e dei siti contaminati da parte principali gruppi di ricerca italiani e australiani. Gli argomenti comprenderanno specifici strumenti quali biomarker e bioassay, il monitoraggio della qualità delle acque, la valutazione del rischio ecologico, confronto differenti approcci ed esperienze, confronto tra le linee guida ambientali italiane e australiane, introduzione al VI programma quadro dell’Unione Europea, introduzione al knowledge-broking. Il workshop permetterà probabilmente di individuare possibili settori di collaborazione. A workshop titled “Ecotoxicological tools for environmental management” promoted by the Scientific Office of the Embassy of Italy, will be held on November 4 and 5, 2002 at the University of Canberra. The aim of the workshop will be to explore the use of ecotoxicology tools and the approach to environmental management, to enable monitoring and the rehabilitation of natural environments and conta minated sites by leading Italian and Australian research groups. Topics will include specific tools such as bioassays and biomarkers, monitoring of water quality, ecological risk assessment, comparison of approaches and experiences, comparison between Italian and Australian environmental guidelines, introduction to the VI European framework, introduction to knowledge-broking. Appropriate fields of collaboration will eventually be identified during the workshop. Dott.ssa Alessandra Iero [email protected] Prof Bill Maher School of Resource, Environment and Heritage Science University of Canberra Canberra, Australia Email: [email protected] Versione originale in italiano Original version in italian 59 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 60 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA La Prima Mostra Convegno Italo Australiana sull’Innovazione Tecnologica, Melbourne 2528 Marzo 2002 The First ItalianAustralian Technological Innovations Conference & Exhibition, Melbourne, 2528th March, 2002 Nicola Sasanelli Nicola Sasanelli La prima Mostra Convegno Italo Australiana sull’Innovazione Tecnologica IATICE 2002 (Italian Australian Technological Innovations Conference and Exhibition) è stata un evento che ha avvicinato i due sistemi nazionali della ricerca e dell’innovazione tecnologica offrendo un ambiente adeguato alla cooperazione e al confronto delle politiche della ricerca. L’evento ha favorito lo scambio fra i principali attori dei due sistemi nazionali, ovvero i governi, centrali e locali, che definiscono le politiche della ricerca, le università, i centri di ricerca pubblici e privati e le PMI di natura high tech, che la attuano. The first Italian-Australian Technological Innovations Conference & Exhibition IATICE 2002 (Italian Australian Technological Innovations Conference and Exhibition) has been an event that has strengthened the ties between the two national systems of research and technological innovation. It offered an adequate environment to promote cooperation and compare the politics of research. The event has benefited from the exchange between the main representatives of the two national systems, namely the central and local governments, that define the politics of research, universities, centres of public and private research the high-tech SME that apply such policies. Tale iniziativa s’inserisce in un momento di proficua collaborazione fra i due Paesi con visite tra i rispettivi Ministeri della Ricerca (dalle quali è emersa una strategia comune in relazione agli obiettivi individuati nei rispetti programmi nazionali di ricerca) e con sempre più stretti rapporti di collaborazione tra università,centri di ricerca ed imprese. Questa manifestazione è scaturita sia dalla forte volontà dei due Paesi di sostenere il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca pubblica Such initiative has been set in a moment of profitable collaboration between the two Countries by visits between the respective Ministries of Research (from which has emerged a common strategy in relation to the individual objectives with regards to national programs of research) and with stronger ties of collaboration between universities, centers of research and firms. This event has originated from the consistent enthusiasm of the two 61 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA all’impresa, enfatizzando la commercializzazione dei risultati di ricerca, sia dall’analisi delle esigenze manifestate da alcuni gruppi di ricerca italiani ed australiani. Quest’ultimi, collaborando già da anni, hanno inteso far parte di un “Sistema” e la Mostra Convegno è stata un modo per confrontarsi, fare il punto sull’esistente cooperazione e definire strategie future in un ambito di cooperazione internazionale . La Mostra ha inteso soddisfare i seguenti obiettivi: • creare una forte sinergia fra i mondi accademici ed i centri di ricerca pubblici e privati dei due Paesi. In particolare, il sistema tecnico-scientifico italiano è stato presentato come un partner capace di promuovere un flusso significativo di studenti e di ricercatori nelle rispettive aree di eccellenza. Infatti, su particolari aree tematiche, l’Italia potrebbe costituire una valida alternativa alla naturale attrazione esercitata sull’Australia dalle università e dai centri di ricerca americani, e in generale, di area anglosassone; • rispondere alle attuali esigenze di ricerca ed innovazione da parte delle imprese dei due Paesi e, nello stesso tempo, indirizzare la commercializzazione dei risultati di ricerca molto specifici verso una più vasta utenza imprenditoriale; • favorire un forte polo italiano nella formazione di eccellenza e dell’alta tecnologia con riferimento, segnatamente, al “mercato” del SudEst asiatico. Countries in sustaining the technological transfer from the world of public research to the enterprises, emphasizing the commercialization of the research outcomes, and from the demand displayed by some groups of Italian and Australian researchers. The latter, having collaborated for a number of years, have wanted to be part of a “System” and the ItalianAustralian Technological Innovations Conference & Exhibition 2002 has been a way to compare each others, to take stock of the existing cooperation and to define future strategies in the area of international cooperation. The Conference aimed to satisfy the following objectives: • to create a strong synergy between the academic worlds and the centers of public and private research of the two Countries. In particular, the Italian technical science was presented as a partner able to promote a significant flow of students and researchers in the respective areas of excellence. In fact, on particular themes, Italy could be a valid alternative to the natural attraction that American, or in general the Anglo-Saxon Universities exert over Australia; • to respond to the current needs of research and innovation of the firms of the two Countries and, at the same time, address the commercialization of the specific research outcomes towards a vast entrepreneurial network; • to foster a strong Italian base in the formation of excellence and of high technology with regards to the 62 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA market of South-East Asia. La Mostra Convegno Italo-Australiana sull’Innovazione Tecnologica è stata promossa e gestita dall’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata d’Italia in Canberra, di concerto con il Ministero australiano dell’ Education Science e Training CDEST, il Ministero della Ricerca Scientifica Italiano MIUR, il CNR, il CSIRO e il Governo di Victoria. La scelta di tali partner mirava a condividere le singole reti di relazionamento. Tale criterio ha anche ispirato la scelta del luogo della Mostra Convegno. Melbourne, infatti, con la maggiore concentrazione di Università, Centri di ricerca ed imprese high-tech, è considerata in Australia la culla della ricerca nazionale. The Italian-Australian Technological Innovations Conference & Exhibition 2002 has been approved and managed by this Embassy with the Australian Ministry of Education Science and Training (CDEST), the Italian Ministry of Scientific Research (MIUR), CNR, CSIRO and the Government of Victoria. The choice of such partners aimed to share the single information networks. This criteria inspired the decision of the place in which to hold the Conference. Melbourne, in fact, with the highest concentration of Universities, Research Centres and high-tech firms, is considered in Australia as the cradle of the national research. Among the 496 participants that took part in this initiative, there were scientists, researchers, entrepreneurs and public administers, of which 205 came from Italy. The participants were subdivided in: • 81 Australian Universities and Centers of Research; • 19 Australian High-Tech firms; • 71 Universities, Centres of Research and Italian Scientific Parks; • 28 Italian High-Tech firms; • 6 Italian Regional Delegates (Lombardy, Veneto, Friuli, Campania, Puglia and Sicily) •3 Regional Federations of Confindustria (Veneto, Puglia and Campania); • ICE, AUS-TRADE and the National Committee of the Italian Chambers of Commerce in Australia. All’iniziativa hanno partecipato 496 fra scienziati, ricercatori, imprenditori ed amministratori pubblici di cui 205 provenienti dall’Italia, suddivisi in: • 81 Università e Centri di ricerca Australiani; • 19 imprese high tech australiane; • 71 Università, centri di ricerca e parchi scientifici italiani; • 28 imprese high tech italiane; • 6 delegazioni regionali italiane (Lombardia, Veneto, Friuli, Campania, Puglia e Sicilia) • 3 delegazioni statali australiani (Vittoria, NSW e Tasmania); •3 Federazioni regionali di Confindustria (Veneto, Puglia e Campania); • ICE, AUS-TRADE e il Consiglio Nazionale delle Camere di Commercio Italiane in Australia. 63 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA The event has been structured in an “exhibition area” and a “workshop area”. The exhibition area, with a surface of about 1500 square meters, was made up of 7 posters and 49 stands that held centres and research groups of both Countries, Italian Regions, Federal States of Australia, firms and private individuals which introduced their own research outcomes, patents, innovation work techniques and, in general, the scientific technical developed know-how. In this area the two Ministries of Research, the main Public Institutions of research CNR and CSIRO and a few centers of research and/or firms of the two Countries, that have both been collaborating for some time on particular activities, have divided the same exhibition space with the scope to emphasize their technical, scientific and commercial cooperation (attachment n 1 at this article). Particular interest, was given to the four exhibited new generation automobiles (built with new materials and realized by mixed propulsion: thermal and electric): two from Italy, Vanzic and Eta Beta (realized respectively by Fiat and Pininfarina on project by CNR) and two from Australia, Aurora and Axcess (realized respectively by CSIRO and RMIT University). L’evento è stato strutturato in una “sezione espositiva” ed una “sezione convegnistica”. La sezione espositiva, con una superficie di circa 1500 m2 , era costituita da 7 poster e 49 stands che hanno ospitato centri e gruppi di ricerca di entrambi i Paesi, Regioni italiane, Stati federati dell’Australia, aziende e soggetti privati i quali hanno presentato i propri risultati di ricerca, brevetti, nuove tecniche di lavorazione ed, in generale, il know-how tecnico scientifico sviluppato. In tale sezione i due Ministeri della Ricerca, i principali Enti pubblici della ricerca CNR e CSIRO ed alcuni centri di ricerca e/o aziende dei due Paesi, che già collaborano da tempo su particolari attività, hanno condiviso lo stesso spazio espositivo al fine di evidenziare la loro cooperazione tecnica, scientifica e commerciale (allegato n 1 a questo articolo). Di particolare interesse, anche per il pubblico non addetto ai lavori, è stata l’esposizione di quattro autovetture di nuova generazione (costruite con nuovi materiali e realizzate a propulsione mista: termica ed elettrica) due provenienti dall’Italia, Vanzic ed Eta Beta (rispettivamente realizzate da Fiat e Pininfarina su progetto del CNR) e due dall’Australia, Aurora ed Axcess (rispettivamente realizzate dal CSIRO e RMIT University) La sezione convegnistica, che si è sviluppata nel corso della manifestazione, ha presentato 16 workshop, (allegato n 2 a questo articolo), nei quali esperti di entrambi i Paesi si sono confrontati sulle seguenti The workshop section that was developed during the event, presented 16 workshops, (attachment n 2 at this article), in which experts of both Countries compared each other on the following three topics: 64 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA • Health (Telemedicine, biological models for industry and new transplant techniques); • Emerging Industries (new materials, new models for a sustainable environment, Antarctic science and technology); • Smart Manufacturing (plasma modification of polymers, durum wheat for pasta product, patents, investment and spin-off). tre aree tematiche: • Health (Telemedicine, biological models for industry and new transplant techniques); • Emerging Industries (new materials, new models for a sustainable environment, Antarctic science and technology); • Smart Manufacturing (plasma modification of polymers, durum wheat for pasta product, patents, investment and spin-off). I seminari si sono tenuti dalla mattina del 26 fino al pomeriggio del 28 marzo, in 4 sale workshop. È stata inoltre predisposta un’area per gli incontri bilaterali (circa 40) fra Università, centri di ricerca ed imprese. La documentazione distribuita a tutti i partecipanti è stata la seguente: • programma dei workshop; • elenco e guida degli espositori da visitare, ciascuno corredato da un breve profilo della propria attività; • proceeding dei 16 workshop; • lista dei partecipanti; • Bollettino della Comunità scientifica in Australasia, edizione marzo 2002, per l’occasione redatta in duplice lingua. The concurrent seminars were held since the morning of the 26th of March until the afternoon of the 28th of March, in 4 workshop rooms. Furthermore, there was a prearranged area for bilateral meetings (of which about 40 took place) amongst Universities, centers of research and firms. The documentation distributed to all participants was the following: • Workshop program; • List and guide of the exhibitors, each one with a brief profile of their activity; • Proceedings of 16 workshops; • List of participants; • The periodic journal The Bulletin of the Scientific Community in Australasia, March 2002 edition, that was written in both languages (Italian and English) for the occasion. Particolare importanza ha assunto la presenza delle sei delegazioni regionali italiane, ciascuna con un proprio stand, guidate da Assessori e/o Funzionari responsabili delle politiche regionali per l’innovazione tecnologica. Il loro intervento all’interno di un workshop dedicato alle politiche dell’innovazione territoriale ha consentito un confronto diretto con i funzionari dello Stato di The presence of the 6 Regional Italian Delegates, each one with their own stand, guided by Councilors and /or Responsible Officials of regional politics for technological innovation assumed major importance. Their participation within the workshop dedicated to politics of the territorial innovation allowed a direct comparison with the officials of the 65 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Vittoria, del NSW e della Tasmania. Da tale workshop, presieduto dai referenti dei rispettivi ministeri nazionali della ricerca scientifica (dr. Graeme Rankin del CDEST e dr. Fabrizio Cobis del MIUR), è scaturita una nuova iniziativa che consentirà un’analisi più approfondita sull’argomento. Infatti, i due ministeri della ricerca scientifica intenderebbero coordinare, nel corso del prossimo anno, una serie di working group (costituiti da Governi centrali, Governi statali e regionali, Università, Centri di ricerca ed imprese di entrambi i Paesi) che dovranno, analizzando i punti di forza e di debolezza dei propri sistemi d’innovazione (strategie, attuazione delle politiche di ricerca ed implementazione delle attività), fornire indicazioni per una politica d’innovazione territoriale più competitiva. Tale impegno si concluderà con un workshop/conferenza nel quale saranno presentate le conclusioni. Victorian State, of NSW and of Tasmania. The workshop, chaired by the heads of the respective national ministries of the scientific research (Dr. Graeme Rankin of CDEST and Dr. Fabrizio Cobis of MIUR), originated a new initiative that will allow a more detailed analysis of the topic. In fact, the two ministries of the scientific research intend to coordinate, in the next year, a series of working groups (constituted by central Governments, State and Regional Governments, Universities, Centers of research and firms of both Countries), that must, by analyzing the strengths and weaknesses of their own innovation systems (strategies, realization of research politics and implementation of the activities), supply indications for a more competitive territorial political innovation. Such engagement will conclude with a workshop/conference in which the results will be presented. Alla giornata inaugurale IATICE 2002, presieduta dall’Ambasciatore d’Italia in Canberra S.E. Dino Volpicelli e dal Ministro Australiano delle Scienze Hon P. McGauran, sono intervenuti Sir. James, Gobbo ex Governatore dello Stato di Vittoria, l’Onorevole Theophanous in rappresentanza dello Stato di Vittoria, il Dr. Cobis del Ministero della Ricerca Scientifica italiano ed il Dr. Wellings, Vice Presidente del CSIRO. The opening day of IATICE 2002, was chaired by the Ambassador of Italy H.E Dino Volpicelli, by the Australian Minister of Science the Hon Peter McGauran and by Sir James Gobbo, former Governor of the State of Victoria. Furthermore the Hon. Theophanous, who represented the State of Victoria, Dr. Cobis of the Ministry of the Italian Scientific Research and Dr. Wellings, Vice President of CSIRO were present at the opening session. Oltre ai 16 workshop, e le visite all’area espositiva da segnalare gli incontri organizzati presso le Università Besides the 16 workshops and the visits of the exhibition area, some meetings were organized among 66 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA di Melbourne e la “La Trobe” ed alcune imprese dello Stato di Vittoria. Italian delegates and the University of Melbourne, “La Trobe” University and some firms of the State of Victoria. In definitiva IATICE 2002 ha inteso stimolare e promuovere una nuova fase di cooperazione con l’Australia. Una cooperazione di sistema, non più strutturata sulla collaborazione tra singole università o istituti di ricerca su aree tematiche di loro esclusivo interesse, ma su di una collaborazione tra i due “sistemi” Paese. Ed è in tale contesto che si inserisce la firma della Dichiarazione Congiunta per la Cooperazione nel campo della Ricerca Scientifica e della Tecnologia tra i due Governi firmata dall’Ambasciato d’Italia S.E. D. Volpicelli e dal Ministro delle Scienze australiano Hon. Peter McGauran nel corso della serata inaugurale (allegato n 3 a questo articolo). La Dichiarazione Congiunta mira ad incoraggiare la cooperazione scientifica e tecnologica fra i due Paesi nei seguenti settori prioritari: ü agroindustria; ü automazione; ü sanità; ü tecnologia dell’informazione e della comunicazione; ü biotecnologie; ü nuovi materiali; ü tecnologie ambientali; ü tecnologie per fonti pulite di energia; ü oceanografia. Inoltre, la predetta dichiarazione incoraggia l’attività di cooperazione nell’ambito dei temi prioritari definiti dal Sesto Programma Quadro dell’Unione Europea. Globally, the aim of IATICE 2002 was to stimulate and promote a new phase of cooperation with Australia, a systematic cooperation, no longer just structured simply on the collaboration of single universities or research institutions on topics of their exclusive interest, but a collaboration between the two whole Countries system. It is in such context that the signature of the Joint Declaration for the Cooperation in the field of the Scientific Research and Technology between the two Governments, signed by the Ambassador of Italy H.E. Dino Volpicelli and by the Australian Minister of Science Hon. Peter McGauran was inserted during the opening ceremony (attachment n 3 at this article). The Joint Declaration aims at encouraging scientific and technological cooperation between the two Countries in the following areas of priority: ü Agro-industry; ü Automation; ü Health; ü Information Technology and communication; ü Biotechnologies; ü New materials; ü Environmental technologies; ü Technologies for the development of clean sources of energy; ü Oceanography. Moreover, the above-mentioned declaration encourages the activity of cooperation in the field of priority topics defined by the Sixth Framwork 67 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA of the European Union. Durante la manifestazione è stato inoltre firmato un Memorandum of Understanding tra il Consorzio Interuniversitario Chimica per l'Ambiente di Marghera –Venezia (INCA) e il Centro della Chimica Verde della Monash University. Si tratta del primo progetto italoaustraliano rivolto allo sviluppo della chimica sostenibile. During the event, a Memorandum of Understanding was signed between the Environment Chemistry Interuniversity Consortium of Marghera – Venice (INCA) and the Centre of Green Chemistry of Monash University. This is the first Italian Australian project which focuses on the development of sustainable chemistry. Dalla Mostra Convegno di Melbourne sono emerse le seguenti iniziative che contribuiscono a delineare un programma di attività future: • il dipartimento di Chimica dell’Università di Bari e la Trobe University di Melbourne potrebbero, nei prossimi mesi, firmare un accordo nel settore della chimica (biomateriali, deposizione di film sottili per il food packaging etc.); • Alcuni esponenti del CSNA (Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide) e del AAD (Australian Antactic Division), si sono impegnati a proporre, nelle rispettive commissioni, una mostra convegno dedicata esclusivamente alle problematiche sull’Antartide da tenersi il prossimo anno ad Hobart (Tasmania). In tale occasione saranno organizzati workshop su diverse aree tematiche (Geologia, Glaciologia, Astrofisica, Sanità, Biologia, Oceanografia, Scienze Ambientali etc.) e sarà allestita un’area espositiva dedicata alla parte tecnologica con la partecipazione di centri di ricerca e di imprese high tech dei due Paesi. La Mostra Convegno sull’Antartide si terrà ad Hobart nel giugno 2003; In the context of the Conference, the following initiatives are in the process of realization: • The department of Chemistry of the University of Bari and La Trobe University of Melbourne, during the next months, may sign an agreement in the field of chemistry (biomaterials, deposition of thin film for food packaging etc); • Some representatives of CSNA (National Scientific Committee for Antarctica) and of AAD (Australian Antarctic Division), have suggested, in the respective committees, a conference exclusively devoted to issues on Antartica that will be held next year in Hobart (Tasmania). Such event will be organized in workshops on diverse topics (Geology, Glaciology, Astrophysics, Health, Biology, Oceanography, Environmental Science etc) and in an exhibition area dedicated to the technological field with the participation of research centres and high tech enterprises of the two Countries. This Conferece-Exhibition will take place in June 2003 in 68 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA • il Politecnico di Milano ha in corso contatti con la Melbourne University e la Canberra University per la realizzazione di corsi congiunti di formazione di eccellenza; • la Elettra Sincrotrone di Trieste ha concordato con l’Australian Synchrotron Project Team una serie di attività congiunte in previsione della realizzazione del sincrotrone di Melbourne; • la Campania e il Governo di Vittoria stanno studiando la possibilità di una collaborazione al fine di realizzare a Napoli un centro equivalente all’ “Innovation Centre” di Melbourne (257 Collins Street); • il CNR-ITB di Milano e il Monash Institute of Health Systems Research dovrebbero avviare una collaborazione nel settore della telemedicina. Hobart. • The Polytechnic of Milan currently has contacts with Melbourne University and Canberra University for the realization of joint courses for education of excellence; • The Elettra Sincrotone of Trieste has agreed with the Australian Synchrotron Project Team a series of joint activities in anticipation of the realization of the syncrotrone of Melbourne; • The Campania Region and the Governor of Victoria are studying the possibility of a collaboration with the aim to realize an equivalent to the ‘Innovation Centre’ of Melbourne (257 Collins Street) in Naples ; • CNR-ITB of Milano and the Monash Institute of Health Systems Research may begin a collaboration in the field of telemedicine. Per quanto riguarda le imprese private, contatti per rapporti di collaborazione industriale sono già stati avviati nei seguenti settori: monitoraggio della rete ferroviaria mediante sensori elettrottici, strumenti per la microchirurgia di ultima generazione, apparati a microonde per la prevenzione e cura non invasiva dei beni culturali. With regards to the private enterprises, contacts concerning the collaboration in the industrial fields have already begun in the following sectors: monitoring the railroad network through electronic sensors; instruments for last generation microsurgery; microwave apparatus for the prevention and cure non invasive of cultural property. In relazione, comunque, all’affluenza registratasi non è da escludere che altri contatti siano già stati avviati. Onde avere un’adeguata ed attendibile informazione sui seguiti della Manifestazione, questa Ambasciata ha chiesto ad ogni partecipante di fornire elementi sugli incontri avuti a Melbourne. In relation, however, to the flow that has been recorded, it is not to be excluded that other contacts have been already carried out. To have adequate and attainable information on the period after the event, this Embassy has asked each participant to provide elements on the encounters which they 69 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA came across in Melbourne. IATICE 2002 ha generato da parte australiana ed italiana una serie di iniziative su temi specifici al punto che si pensa ad una seconda edizione nel 2004 in un’altra capitale australiana poichè diversi stati hanno manifestato l’interesse ad ospitare e finanziare in parte l’iniziativa. IATICE 2002, has enabled the creation from both Italy and Australia of a series of initiatives regarding specific issues, to the point that there it is thinkable to hold a second conference in 2004 in an another Australian capital, as some States have expressed interest in hosting and partly financing the event. Inoltre, nel corso della Manifestazione, esponenti del mondo accademico italo-australiano, esperti nell’area tematica “ambiente” hanno definito il convegno dal titolo Ecotoxicology as a tool for environmental management che avrà luogo in Canberra dal 4 al 5 novembre 2002 e che vedrà la partecipazione delle Università di Siena, di Milano Bicocca e di Ancona da parte italiana, mentre dall’Australia parteciperanno CSIRO, Università di Canberra, e l’RMIT. Moreover, during the Event in Melbourne, some representatives of the Italian and Australian academic world, experts in the thematic area of “environment” defined a new workshop titled “Ecotoxicology as a tool for environmental management” that will take place in Canberra, on November 4 and 5, 2002. University of Siena, Milano-Bicocca and Ancona from Italy and CSIRO, University of Canberra and RMIT will participate in the initiative. Dott. Ing. Nicola Sasanelli 70 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ALLEGATO 1 ATTACHMENT 1 Lista delle organizzazioni, centri di ricerca, imprese high tech che erano presenti con uno stand all’evento. List of the organizations, centers of research, high tech firms and institutions that were present with their own stands at the event Le Meridien: Grand Rialto Ballroom Department/Organization Website Commonwealth Department for Education, Science and Training (DEST) Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Allocated Booth Number* www.dest.gov.au 1 www.miur.it www.ingv.it Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO) Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) 2 www.csiro.au 3 www.cnr.it Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (INFM) The University of Melbourne, European-Australian Co-operative Centre Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) University of Canberra State Government of Victoria 71 www.infm.it 4 www.eacc-vic.org 5 www.infn.it 6 www.canberra.edu.au 7 www.vic.gov.au 8 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Adelaide: www.skybusiness.com/ italianchamber Consiglio Nazionale delle Camere di Brisbane: www.icci.com.au Commercio Italiane in Australia Melbourne: italchambermelb.com.au Perth: www.icci.iinet.net.au Sydney: icciaus.com.au Istituto Nazionale per il Commercio all'Estero (ICE) 9 www.ice.it 10 Austrade www.austrade.gov.au www.tas.gov.au 11 Organization Website Allocated Booth Number* Aerosonde Robotic Aircraft www.aerosonde.com 1, 2 MICROCOAT Srl www.mcoat.com 3 Australian Telecommunications, CRC www.atcrc.com 4 Vivid Vision Solutions www.vividv.com 5 Regione Sicilia www.regione.sicilia.it/ 6 Area Science Park (Trieste) www.area.trieste.it 7, 8 Consorzio Italiana o Artigianato di Qualità (QUARIT S.C.P.A.) www.quarit.it 9 Regione Campania www.regione.campania.it 10, 11 State Government of Tasmania Rialto Plaza: Level 32, North Tower 72 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA www.carontespa.it www.dpa.unina.it/coiro 14 www.coastal.crc.org.au 15 www.pnra.it 16, 17, 18 Australian Antartic Division www.antdiv.gov.au 19, 20 Sky Polarization Observatory (Sport Mission) http://sport.tesre.bo.cnr.it/ 21 Politecnico di Milano www.polimi.it 22, 23 Regione Lombardia www.dgsan.lombardia.it 24, 25 Consorzio di Gamma www.DiGamma.it 26 Monash University Centre for Green Chemistry http://web.chem.monash.edu. au/GreenChem 27 Consorzio Interuniversitario Nazionale "La Chimica per l'Ambiente" (INCA) - Venezia www.unive.it/inca 28 Regione Veneto www.regione.veneto.it 29, 36 University of Lecce, Department of Physics www.unile.it 30 SIC Div Elettronica www.sic-divisioneelettronica.it 31 Regione Puglia www.regione.puglia.it Tecnopolis Scientific Park www.tno.it Itel Telecomunicazioni www.itelte.it 34 Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare (ISUFI) www.isufi.it 35 Ponte di Archimede Coastal Cooperative Research Centre (CRC) Italian National Antarctica Reserarch programme - PNRA 32, 33 73 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Istituto per lo Studio della Dinamica delle Grandi Masse - Consiglio Nazionale delle Ricerche www.isdgm.ve.cnr.it 37 Monash Institute of Health Services Research www.med.monash.edu.au/ healthservices 38 *Booth numbers have been allocated according to Floor Plan provided Exhibitors, Rialto Towers Foyer High- Tech CAR EXHIBITION CSIRO - aXcess Australia “ the Axcess Car” Aurora Vehicle Association / RMIT “the Aurora solar car” Consiglio Nazionale delle Ricerche, Hybrid Electro-Themal Vehicle “Vanzic” Consiglio Nazionale delle Ricerche, Hybrid Electro-Thermal Vehicle "Eta Beta” www.axcessaustralia.com www.aurorasolarcar.com www.cnr.it www.cnr.it 74 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ALLEGATO 2 ATTACHMENT 2 Calendar of events Monday, 25 March 2002 Activity 8.00 am 1.30 pm 4.30 pm – 5.30 pm Speaker Room Set up Chair: Sir James Gobbo Plenary session Italian Opening speaker Ambassador of Italy H.E. Ambassador Dino Volpicelli Australian Opening speaker: Minister for Science The Hon Peter McGauran Fabrizio Cobis Ministry of Education, University, Research, Italy Paul Wellings, Deputy Chief Executive, Business Development CSIRO 5.30 pm - 6.30 pm 6.30 pm - 9.30 pm Official party Exhibition Booths Official reception visits Level 55 Rialto South Tower 75 Official welcome and opening ABCD Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Tuesday, 26 March 2002 Theme & Topic Title 9.00 am – 12.30 pm HEALTH Modern Strategies in organ and tissue transplantation. Social, medical and research issues Workshop participants ROOM Italian Chair: M Fontanesi, University MilanoBicocca Australian Chair: E Owen, Microsearch Foundation Other speakers: Mario Condorelli President, Italian Health Council A. d’Apice President Elect, International Xenotransplantation Association F. Gava Vice-President, Regione Veneto Franco Mosca President, Italian Society for Transplantation U. Valente Vice-President, North Italian Transplant Marialuisa Lavitrano Faculty of Medicine, University of MilanoBicocca Marco Lanzetta University of Milano-Bicocca – Microsearch Foundation Other speakers: Alan Pettigrew CEO, National Health and Medical Research Council of Australia Vin Massaro CEO, Royal Australasian College of Surgeons G. McCaughan Royal Prince Alfred Hospital, Sydney L. Harrison Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research Mauro Sandrin Austin Research Institute G. Biscoe International Health Consultant T. Katanami Microsearch Foundation, Sydney 76 A B Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Telemedicine and Technological innovation in Medicine 9.00 am – 17.30 pm 12.452.00 Italian Chair: F. Sicurello, CNR-ITBA, Milano Other speakers: Fabrizio L. Ricci CNR – ISRDS e ITBM, Rome Claudio Beretta Health Directorate, Lombardia Region Paolo Inchingolo DEEI, University of Trieste Daniele Franchi CNR Institute of Clinical Physiology, Pisa Andrea Ripoli, CNR Institute of Clinical Physiology, Pisa Gerolamo Fracastoro, Faculty of Medicine, University of Verona Corrado Di Natale, University of Rome “Tor Vergata” Giancarlo Mauri, University of Milan – Bicocca Stefano Merigliano, University of Padova Ubaldo Bottigli, University of Sassari- INFN Lunch 77 Australian Chair: Laurie Wilson, CSIRO Telecommunications & Industrial Physics Other speakers: Branko Cesnik, Monash Centre for Medical Informatics Monash University Fabrizio Carinci, Monash University Anthony Smith, Centre for Online Health, University of Queensland John Togno Monash University, School of Rural Health Kanagasingam Yogesan, Director Centre for E-Health; Lions Eye Institute and University of Western Australia C D Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Tuesday, 26 March 2002 2.00 pm 5.30 pm Animal and biological models for the pharmaceutical industry Italian Chair: Marcello Tonini, Pavia University Australian Chair: Marcello Costa, Flinders University Other speakers: Aldo Fasolo, Centro per la Rigenerazione del sistema nervoso, Torino Maria Grazia de Simoni, Istituto Mario Negri, Milano Other speakers: Robert Rush, Adelaide John Furness, University. of Melbourne David Howells, Austin Centre 78 A ROOM B Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Wednesday, 27 March 2002 9.00 am 12.30 pm 9.00 am 12.30 pm EMERGING INDUSTRIES Current trends in nanostructured materials Estuarine and coastal environments; assessment and monitoring Italian Chair: Alessio Perrone, Lecce University Australian Co-Chairs: Terry Turney, CSIRO, Manufacturing Science and Technology Other speakers: Andrea Li Bassi, Politecnico di Milano Adriano Cola, IME-CNR Giuseppe Gigli, Lecce University Kevin Prince Sincrotrone Trieste, Area Science Park, Basovizza-Trieste Other speakers: Andrei Rode, ANU Max Lu, Nanomaterials Centre, University of Queensland Milton Hearn, Australian Centre for Bioprocess Technology, Monash University Brian Young, CSIRO Food Science Australia Max Colla, Australian National University Australian Chair: A Albani, NSW University Italian Chair: Giampietro Ravagnan, Venezia University Other speakers: Maurizio Bonardi, CNRISDGM- Venezia Luca Zaggia, CNR-ISDGM Laura Montobbio, Consorzio Venezia Nuova 79 Other speakers : Lynne Turner CRC Coastal Zone Eva Abal, Moreton Bay Waterways and Catchments Partnership Ian Webster CSIRO Land&Water Canberra Vittorio Brando CSIRO Land&Water Canberra ROOM B C Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 9.00 am 12.30 pm EMERGING INDUSTRIES Regional Innovation Policy Italian Chair: Fabrizio Cobis, Ministry of Education, University, Research (MIUR) Other s peakers : L Nicolais, Campania Region Pietro Lospinuso, Puglia Region F Gava, Vice-president Veneto Region Gilberto Pichetto Fratin, Piemonte Region Paolo Alli, Net Economy, Lombardia Region E. Moi, Director, Veneto Innovazione Luciano Galeone, President, Tecnopolis Bari Mauro Graziani, Vice President Area Scientific Park, Friuli Venezia Giulia. Floriano Panza, Director Salerno Scientific Park 80 Australian Chair: David Hanna, Head Innovation and Policy Group, Dept of Innovation, Industry and Regional Development, State Government of Victoria Other speakers: Jane Niall, Executive director, Science, Technology and Innovation, Dept of Innovation, Industry and Regional Development David Bartlett, Assistant General Manager, Science and Innovation Department of State Development, Tasmania Michael O’Sullivan, Executive Director Dept of State and Regional Development, State Govern. New South Wales A Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Wednesday, 27 March 2002 ROOM 9.00 am 17.30 pm 12.45 pm - 2.00 pm 2.00 pm 5.30 pm EMERGING INDUSTRIES Scientific research in Antarctica and development of new technologies Italian Chair: Anna Fioretti, Programma Nazionale di Ricerche in Antartide -CNR Australian Chair: Michael Stoddart, Australian Antartic Division (AAD) Other speakers: Antonio Meloni, CSNA Massimo Azzali, PNRA-CNR Gianmarco Veruggio, PNRA-CNR Bruno Papalia, PNRA-ENEA Claudio Moriconi, PNRA-ENEA Vincenzo Nanni, PNRA-ENEA Antonio Palucci, PNRA-ENEA Other speakers: Simon Wright, AAD Mike Craven, AAD Knowles Kerry AAD Peter Sullivan AAD Ian Snape AAD Italian Chair: Pietro Tundo, Venezia UniversityINCA Australian Chair: Roi Jackson, Monash University Other speakers: Attilio Citterio, Politecnico Milano Serafino Gladiali, Sassari University Giorgio Cerichelli, l'Aquila University Ruggero Curci, Bari University Maurizio Selva, Venezia University Malgorzata Biniecka, La Sapienza University, Roma Other speakers: D StC Black, University of NSW Ray Shaw, Rio Tinto Ltd Chris Strauss, Monash University D Lunch EMERGING INDUSTRIES Green and sustainable chemistry 81 A Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Wednesday, 27 March 2002 2.00 pm 5.30 pm EMERGING INDUSTRIES Instruments and methodologies to measure the marine surface layer Italian Chair: Stefano Zecchetto, CNRISDGM Venezia Australian Chair: Mal Heron, James Cook University Other speakers: Fancesco De Biasio, CNR Paolo Trivero, University of Piemonte Orientale Other speakers: Ian Jones, University of Sydney 82 ROOM C Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Thursday, 28 March 2002 ROOM 9.00 am 12.00 pm SMART MANUFAC TURING Commercialisation: Patents, investment and spin-offs Italian Chair: Christian Garavaglia, Bocconi University, Milano Other speakers: Francesco Donadio, CNR, Italy Manuela Arata General Director, INFM National Institute for the Physics of Matter Fabio Marzella, Nicotra Fabrizio Galimberti, Il sole 24 Ore Silvia Giuffrida, ICE, Sydney Gabriele Gatti, Area Scientific Park, Trieste 83 Australian Co-Chairs: Max Tani, ADFA Other speakers: Anna Pino, IP Australia Keats Nelms, ANU Fiona Topfer, Anutech Geoffrey Vaughan, Industry Research and Development Board Jack Steele, CSIRO Commercialisation Pasquale Sgro, Deakin University Bruno Mascitelli, Swinburne University Darren Cundy, Rothschild A Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 9.00 am 12.00 pm 9.00 am 12.00 pm Plasma modification of polymers: a novel tool for industrial applications from food packaging to biomaterials Italian Chair: Riccardo d’Agostino, Bari University Australian Chair: Hans Griesser, CSIRO Molecular Science Other speakers: Pietro Favia, Bari University Francesco Fracassi, Bari University Sebastiano Luridiana, Microcoat, Milano Francois Rossi, Centro Comune di Ricerca, Ispra Comparing the national research programmes, incentives for the scientific and technological cooperation between Italy and Australia Italian Chair: Fabrizio Cobis, Ministry of Education, University, Research (MIUR) Other speakers: Peter Murphy, SOLA, R&D Adelaide Helmut Thissen, CSIRO Molecular Science Thomas Gengenbach, CSIRO Molecular Science Ben Muir, Monash University & CSIRO Molecular Science Naba Dutta, Ian Wark Research Institute, University of South Australia Australian Chair: Graeme Rankin, Acting Assistant Secretary, International Relations and Collaboration Branch, Education Science and Training, Australia Other speakers: Marco Del Panta, Foreign Affairs Ministry Nicola Sasanelli, Scientific Attachè Embassy of Italy Roberta Dorazio, Confindustria Veneto 84 Other speakers: Lynne Hunter, European Commission Delegation, Canberra Sue Rowley, Executive director ARC Wei Shi, NHMRC Michael Parker, Feast B C Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Thursday, 28 March 2002 ROOM Durum wheat for pasta product 9.00 am – 4.00 pm 12.00 13.00 Closing Plenary session Chair: Sir James Gobbo Italian Chair: Domenico Lafiandra, University Della Tuscia, Viterbo Australian Chair: Matthew Morell, CSIRO Plant Industry Other speakers: Enzo D'Ambrogio, Produttori Sementi Bologna Giovanni Farris, University. Sassari Benedetta Margiotta, Germplasm Institute CNR Marilena Buoni, University of Sassari DISAABA Marina Carcea National Institute for Food and Nutrition Research Rome Other speakers: Cristina Gianibelli, CSIRO Plant Industry Békés Frank, CSIRO Plant Industry Bob Anderssen, CSIRO Mathematical & Information Sciences Ray Hare, Durum Breeder, NSW Agriculture Nancy Jensen, Food Science Australia Mirjana Prica, Food Science Australia Graeme Rankin, DEST, Australia Fabrizio Cobis, MIUR, Italy Marco Del Panta, Cons. Foreign Office, Italy Nicola Sasanelli, Scientific Attachè Embassy of Italy 85 D A B Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 86 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ALLEGATO 3 ATTACHMENT 3 DICHIARAZIONE CONGIUNTA PER LA COOPERAZIONE NEL CAMPO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA TECNOLOGIA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA ED IL GOVERNO DI AUSTRALIA JOINT DECLARATION FOR CO-OPERATION IN SCIENTIFIC RESEARCH AND TECHNOLOGY BETWEEN THE GOVERNMENT OF THE ITALIAN REPUBLIC AND THE GOVERNMENT OF AUSTRALIA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA ED IL GOVERNO DI AUSTRALIA (d’ora innanzi indicati come “le Parti”), con l’intento di incoraggiare lo sviluppo delle relazioni bilaterali e di rafforzare la cooperazione nella ricerca scientifica e nella tecnologia THE GOVERNMENT OF THE ITALIAN REPUBLIC AND THE GOVERNMENT OF AUSTRALIA (hereinafter called "the Parties”) wishing to encourage the development of bilateral relations and to strengthen cooperation in scientific research and technology CONGIUNTAMENTE DICHIARANO QUANTO SEGUE JOINTLY FOLLOWS Lo scopo di questa Dichiarazione Congiunta è quello di promuovere e sostenere la cooperazione tra l’Italia e l’Australia nel campo della ricerca scientifica e della tecnologia nei settori di comune interesse come appresso indicati, attraverso progetti comuni elaborati da enti governativi, università, istituzioni culturali e scientifiche delle due Parti. 1. Ciascuna Parte incoraggerà le attività di cooperazione intraprese congiuntamente da persone o enti (d’ora innanzi indicati come “Partecipanti”) dei due Paesi Parti della dichiarazione, le quali saranno 87 DECLARE AS The aim of this Joint Declaration is to promote and support cooperation in scientific research and technology between Italy and Australia in fields of common interest as indicated hereinafter, through common plans worked out by governmental bodies, universities, cultural and scientific institutions of the two Parties. 1. Each Party will encourage a cooperative activity, undertaken jointly by people or bodies from the Countries of the two Parties (hereinafter called "Participants") Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA condotte sulla base dei seguenti principi: that will be conducted on the basis of the following principles: a) conformità con le leggi, norme e regolamenti nazionali in materia; b) beneficio reciproco; c) incoraggiamento ai Partecipanti ad adoperarsi per un’efficace protezione ed una giusta distribuzione di ogni proprietà intellettuale e di qualsiasi altra proprietà acquisita, creata durante o risultante dalle attività di cooperazione in questione; d) pieno e puntuale scambio di informazioni inerenti alle attività di cooperazione; e) condivisione dei costi della cooperazione, prendendo in considerazione i rispettivi rischi e benefici e disponibilità di fondi; e f) cooperazione nella divulgazione dei risultati della ricerca e sviluppo allo scopo di massimizzare i benefici economici e sociali e lo sviluppo industriale di entrambi i Paesi. a) conformity with the relevant national laws, rules and regulations; b) mutual benefit; c) encouragement of Participants to provide effective protection and equitable distribution of any intellectual property and other property brought to, created in or resulting from such cooperative activities; d) full and timely exchange of information relevant to the cooperative activities; e) shared costs of cooperation, taking into account respective risks and benefits and availability of funds; and f) cooperation in the promotion of research and development results with the purpose of maximizing economic and social benefits and the industrial development of both countries. 2. Le attività di cooperazione tra le Parti saranno limitate a quelle indirizzate a scopi pacifici. I settori prioritari per la cooperazione tra le Parti saranno i seguenti: - agroindustria – in particolare prodotti mediterranei (olive, vini, frumento); - automazione – in particolare robotica e macchine utensili; - sanità – in particolare prodotti farmaceutici e tele -sanità; - tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni; - biotecnologie; 2.Cooperative activities between the Parties will be restricted to those directed to peaceful purposes. The priority sectors for cooperation between the Parties will be the following: - agribusiness - especially for Mediterranean climate (olives, vines, wheat); - automation - especially robotics and machine tools; - health - especially pharmaceuticals and tele -health; - information and communication technology; 88 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA - nuovi materiali – in particolare nanotecnologie e metalli leggeri; - tecnologie ambientali; tecnologie per fonti pulite di energia; e - oceanografia. - biotechnology; - new materials - especially nanotechnology and light metals; - environmental technologies; - clean energy technologies; and - oceanography. Altre aree di cooperazione potrebbero basarsi sulle priorità proposte per il Sesto Programma Quadro dell’Unione Europea: - scienza dei genomi e biotecnologie per la sanità; - tecnologie per la società dell’informazione; nanotecnologie, materiali intelligenti e nuovi processi produttivi; - aeronautica e spazio; - sicurezza alimentare e rischi sanitari; - sviluppo sostenibile e cambiamenti globali; - cittadini e governo nella società europea basata sul sapere. Other areas of cooperation could be based on the priorities proposed for the Sixth Framework Program of the European Union: - genomics and biotechnology for health; - information society technologies; nanotechnology, intelligent materials and new production processes; - aeronautics and space; - food Safety and health risks; - sustainable development and global change; - citizens and governance in the European knowledge-based society. 3. I mezzi per dare attuazione alle attività di cooperazione possono includere: progetti di ricerca comuni; scambio di pubblicazioni, documentazione ed informazioni tecniche o di altra natura inerenti alla cooperazione; partecipazione di istituzioni di ricerca, di enti (soc ietari o altro) e di altre persone impegnate in progetti di ricerca congiunti svolti da Partecipanti italiani o australiani; condivisione nell’utilizzo delle strutture destinate alla ricerca a scopo di cooperazione su progetti di ricerca; 89 3. Means for pursuing cooperative activities may include the following: joint research projects; exchange of publications, documentation and technical and other information relevant to cooperation; participation of research institutions, bodies (corporate or otherwise) and other persons engaging in joint research projects conducted by Participants from Italy or from Australia; shared use of research facilities in pursuit of cooperation on research projects; visits and exchange of scientists, engineers and other appropriate Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA visite e scambi di scienziati, ingegneri ed altro personale qualificato al fine di partecipare a seminari, simposi, seminari operativi e progetti di ricerca. 4. E’ esclusiva responsabilità dei Partecipanti effettivi e futuri l’adozione di ogni misura necessaria, ivi compresa la richiesta di consulenza professionale da parte di esperti, al fine di assicurarsi che le rispettive posizioni legali e commerciali siano adeguatamente protette, ed al fine di assicurare adeguata protezione legale e fisica alla proprietà intellettuale preesistente, presente o che ne deriverà e all’informazione confidenziale. 5. Ove un partecipante proveniente da uno dei due Paesi desiderasse visitare l’altro Paese per sostenere un’attività di cooperazione, il partecipante sosterrà tutti i costi relativi alla visita. Ciascuna Parte si adopererà, nel rispetto delle proprie leggi e regolamenti, per facilitare l’ingresso e l’uscita dal suo territorio del personale, materiale ed attrezzature relativi alle attività di cui alla presente Dichiarazione Congiunta. 6. Allo scopo di dare concreta attuazione alla presente Dichiarazione Congiunta, le Parti si impegnano ad avviare negoziati per la conclusione di accordi in campo scientifico e tecnologico, sempre che tali accordi risultino reciprocamente vantaggiosi. 90 personnel for the purposes of participation in seminars, symposia, workshops, and research projects. 4. It is the sole responsibility of prospective and actual Participants to take all necessary steps, including obtaining expert professional advice, to ensure that their legal and commercial positions are adequately protected and to ensure adequate legal and physical protection for background intellectual property, existing intellectual property, foreground intellectual property and confidential information. 5. Where a Participant from one country wishes to visit the other country for the purposes of advancing a cooperative activity, the Participant will meet all costs associated with that visit. Each Party will use its best efforts to facilitate entry to and exit from its territory of personnel, material and equipment associated with activities under this Joint Declaration, in accordance with its laws and regulations. 6. In order to give a tangible accomplishment to the present Joint Declaration, the Parties commit themselves to enter into negotiations to conclude some agreements in the scientific and technological field, if such agreements will facilitate mutually beneficial outcomes. Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Firmata a Melbourne il 25 Marzo 2002 in due originali, ciascuno in lingua italiana ed inglese, entrambi i testi facenti ugualmente fede. Signed at MELBOURNE on the 25th of March 2002 in two originals, each in the Italian and English languages, both texts being equally authentic. PER IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA PER IL GOVERNO DI AUSTRALIA FOR THE GOVERNMENT OF THE ITALIAN REPUBLIC FOR THE GOVERNMENT OF AUSTRALIA 91 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 92 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Bollettino della Comunita’ Scientifica in Australasia Giugno 2002 Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio dell’Australasia A cura di Alessandra Iero 93 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 94 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA L’Università del Queensland The University of Queensland L’Università del Queensland è stata fondata nel 1910 ed è situata a Brisbane. Attualmente conta oltre 30000 studenti iscritti e sin dalla sua fondazione si sono laureati oltre 50000 persone. L’Università ha uno staff di oltre 5000 impiegati (1358 persone tra insegnamento e ricerca, di cui 1169 solo nellaa ricerca); conta sette facoltà che comprendono 33 “Scuole” e molti centri specializzati; offre oltre 216 programmi e 3500 corsi. Inoltre ha oltre 40 strutture di ricerca specialistiche, comprese stazioni di ricerca marine, due fattorie, l’unica struttura mineraria universitaria sotterranea operante al mondo in una città principale e 29 stazioni sismografiche temporanee. Il campus principale è situtato a Brisbane nel quartiere di Santa Lucia, distante solo sette km dal centro della città, ma vi è anche un campus a Ipswich a 40 km verso ovest e uno a Gatton a 80 km verso ovest. Il recente insediamento del nodo di calcolo quantistico dell’Università di Queensland ha attirato esperti mondiali in matematica, fisica, e informatica. Il notevole sviluppo della ricerca sui biomateriali ha unificato aspetti della medicina, dell’ingegneria e delle biotecnologie, tutti campi in cui UQ detiene un ruolo leader. Inoltre i network interdisciplinari beneficiano della ricerca all’avanguardia nelle scienza sociali e umanistiche. The University of Queensland was founded in 1910 and it is located in Brisbane. Today, more than 30,000 students are enrolled and since its beginning, more than 150,000 people have graduated. The University employs more than 5000 staff (1358 in teaching and research, 1169 in research only); has seven faculties incorporating 33 schools and many special-purpose centres; and offers more than 216 programs and 3500 courses. It has more than 40 specialist research facilities, including marine research stations, two farms, the world's only university-operated underground mine in a major city and 29 temporary seismograph stations. The main campus is in the Brisbane suburb of St Lucia, just seven kilometres from the CBD, with other campuses at Ipswich, 40 kilometres to the west, and at Gatton, 80 kilometres to the west. The recent establishment of a University of Queensland node in quantum computing drew on the world-class expertise in mathematics, physics and computer sciences. The remarkable development of biomaterials research united aspects of medicine, engineering and biotechnology, all areas where UQ is an acknowledged leader. Inter-disciplinary networks also benefit the University’s leadingedge research in the social sciences and humanities. 95 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Infatti, l’Università del Queensland ricopre un ruolo leader tra le 38 Università australiane, ed è riconosciuta internazionalmente come un’istituzione primaria di ricerca. E’ una delle tre Università australiane membre del’Universitas 21 – una alleanza mondiale tra 20 università indirizzate ad un miglioramento della qualità attraverso un programma internazionale di riferimento, ed è anche parte del “Group of Eight” una coalizione delle università australiane leader. Nel 1998, UQ ha ricevuto dal Governo Federale il finanziamento più elevato tra le istituzioni di ricerca, grazie alla sua performance di ricerca nel corso di tutto l’anno. Ricercatori e studenti postlaurea sono attirati dai molteplici centri di ricerca di UQ e dal forte investimento nelle infrastrutture per la ricerca, come è evidenziato dai 105 milioni di dollari australiani (circa 63 milioni di euro) allocati per l’Institute for Molecular Bioscience attualmente in L’Istituto rappresenterà lo strumento principale nella scoperta delle basi genetiche di salute e malattie. L’istituto è stato lanciato ufficialmente il 1 gennaio 2000, e entro il 2003 ospiterà 700 scienziati e staff di supporto all’interno del complesso di 35000 metri quadrati, che è in costruzione nel campus di Santa Lucia. L’IMB genererà un ritorno economico significativo con molti nuovi posti di lavoro in biotecnologie. I ricercatori di UQ hanno raggiunto la 96 The University of Queensland is a leader among Australia's 38 universities, recognised internationally as a premier research institution. It is one of only three Australian members of the elite Universitas 21 - a global alliance of 20 universities committed to quality enhancement through international benchmarking and is also a member of the Group of Eight, a coalition of Australia's leading universities. In 1998, UQ received the Federal Government's second highest allocation of research funding based on all-round research performance. Outstanding research staff and postgraduate students are attracted to UQ because of the many and varied research centres and the strong investment in research infrastructure, as evidenced by the $105 million (some 63 millions of euro) Institute for Molecular Bioscience, currently under construction. The institute will be Australia's main navigation tool in the voyage of discovery of the genetic basis of health and disease. Launched officially on January 1, 2000, the IMB by 2003 will house 700 scientists and supporting staff in the state-of-the-art, 35,000-squaremetre complex now being built at the St Lucia campus. The IMB will generate significant economic returns with many new jobs in biotechnology. UQ’s researchers topped the nation in tota l projected funding for the Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA cima della nazione per il numero totale di progetti finanziati all’interno del programma Linkage del 2002 da parte dell’Australian Research Council (ARC). Infatti dei 462 progetti finanziati dal programma Linkage, 35 sono stati destinati ai ricercatori di UQ. Oltre ai finanziamenti ottenuti dall’ARC, il settore industriale contribuirà con ulteriori 12.95 milioni di dollari australiani (circa 7.7 milioni di euro). Le entrate per la ricerca ad UQ sono cresciute di oltre l’8% dal 1999 al 2000, non appena l’università ha intrapreso nuove iniziative nei campi delle biotecnologie, dei biomateriali, del calcolo quantistico, nel settore minerario e in quello medico. Tra i risultati di ricerca ottenuti a UQ ci sono stati: • il “test flew”: il prototipo di classe mondiale nell’ingegneria spaziale, di un motore per un razzo; • lo sviluppo di un vaccino (adesso sottoposto a trials clinici per la distribuzione internazionale) per prevenire e trattare le verruche genitali e il cancro della cervice, malattie provicate dai diversi tipi dell’HPV, Human Papilloma Virus; • La produzione della prima piantagione mondiale transgenica di canna da zucchero, mirata a resistere ad alcune malattie dopo lo sviluppo del nuovo “gene gun” per manipolare il materiale genetico; • Lo sviluppo del primo metodo industriale per produrre superconduttori ad alte temperature in grandi quantità, con applicazioni comprendenti la trasmissione di 97 Australian Research Council's (ARC's) Linkage Projects scheme for 2002. Of the 462 Linkage Project grants awarded to Australian universities, 35 were made available to UQ researchers. Aside from the ARC funding, industry collaborators will contribute a further $12.95 million (some 7.7 millions euro) to the UQ projects. UQ’s research income grew by more than eight percent from 1999 to 2000, as the University undertook new initiatives in biotechnology, biomaterials, quantum computing, mining and medicine. Among the research breakthrough at UQ there were: • the "test flew": a complete scramjet rocket engine prototype in a worldfirst for space engineering; • the development of a vaccine (now undergoing clinical trials for internatio nal distribution) to prevent and treat genital warts and cervical cancer, diseases caused by the several types of HPV, Human Papilloma Virus; • the production of the world's first transgenic sugarcane plants resistant to certain diseases after developing a new "gene gun" to manipulate genetic material, • the development of the first industrial method to produce high temperature superconductors in large quantities, with applications including power transmission, space communications and frictionless transport systems, Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA energia, le comunicazioni spaziali e sistemi di trasporto senza attrito; • Lo sviluppo di un importante sensore per imagini ad alta risoluzione che apre la strada ad analisi non invasive di organi e alla diagnosi delle malattie; • Lo sviluppo di un nuovo vaccino contro la malattia di Newcastle (che ha il 100% di mortalità nel pollame); • Ricerca all’avanguardia per prevenire che l’AIDS si agganci ai globuli bianchi; • Lo studio più lungo del mondo sulla sindrome di Down in realzione alle famiglie, entrato al suo ventesimo anno, che fornisce una conoscenza approfondita per una gestione di successo dei casi; •I grandi progressi nella comprensione del ruolo dell’ormone della crescita dal primo giorno di vita dell’embrione hanno portato a notevoli implicazioni per il miglioramento dei successi nella fertilizzazione in-vitro e nel modulare i tassi di crescita embrionale per superare i disordini di crescita fetale; • Lo sviluppo di un range di sistemi antenna che adesso leader mondiali nello sviluppo della comunicazionie senza fili, con molteplici applicazioni come la telefonia mobile digitale, e le autostrade di sistemi intelligenti che creano delle condizioni di guida quasi perfetter, regolando automaticamente i limiti di velocità e i semafori. Nel novembre 1997, il Senato ha isituito The University of Queensland 98 • the development of a remarkable sensor for high-resolution imaging opening the way for easier and noninvasive examination of organs and disease diagnosis, • the development a new vaccine against Newcastle Disease (which can have 100 percent mortality rate in chickens), • cutting-edge research on AIDS by examining how to prevent the AIDS virus "docking" onto white blood cells, • The World's longest study of Down syndrome and families entered its 20th year, providing detailed knowledge for successful case management, • Major advances in understanding the growth hormone's role from day one of embryonic growth had major implications for improving in-vitro fertilisation success rates and modulating embryonic growth rates to overcome foetal growth disorders, • The development of a range of antenna systems now leading the world in wireless communications, with applications as diverse as digital mobile telephone technology and intelligent highway systems that create near-perfect driving conditions by automatically regulating speed limits and traffic lights. In November 1997, Senate established The University of Queensland Graduate School (UQGS) to cater specifically for the needs of the growing community of Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Graduate School (UQGS) indirizzata espressamente alle necessità degli studenti postlaurea, comunità in crescita. Infatti con oltre 6500 studenti postlaurea, dei suoi 31764 studenti totali l’Università del Queensland è uno dei centri di istruzione postlaurea più grandi d’Australia che offre agli studenti un ambiente di studio e di ricerca superiore. UQGS amministra i programmi di dottorato (PhD), Master, le borse di studio per la ricerca e la presentazione e l’esame delle tesi. UniSeed Pty Ltd, la compagnia di venture capital di UQ, ha già appoggiato 15 attività imprenditoriali e mira ad averne 45 nel suo portfolio entro tre anni. La compagnia ha impegnato quasi 3 milioni di dollari australiani (1.8 milioni di euro) in attività basate su nuove tecnologie sviluppate dall’Università del Queensland e dal Co-operative Research Centre for Distributed Systems Technology. FACOLTA’ Arte La Facoltà di Arte ricopre un ruolo centrale nell’università. Fornendo una istruzione vasta e liberale alla comunità. La Facoltà comprende quattro “Scuole”, che possono essere considerate il cuore delle discipline umanistiche: la Scuola Inglese, Studi dei media e storia dell’Arte, la Scuola di Storia, Filosofia, Religione e Classici, La Scuola di Studi di Lingue e Culture Comparate, La Scuola di 99 postgraduate students. With over 6,500 of its 31,764 students (over 20%) undertaking a range of postgraduate studies, The University of Queensland is one of Australia’s largest postgraduate training centres and offers students a superior study and research environment. The UQGS administers the Doctor of Philosophy (PhD) program, the Master of Philosophy (MPhil) program, research scholarships, and the submission and examination of theses. UQ's year-old pre-seed venture capital fund, UniSeed Pty Ltd, has already backed 15 ventures and aims to have 45 in its portfolio in just three years. The company has committed almost $3 million (some 1.8 millions of euro) to new technology ventures from The University of Queensland and the Co-operative Research Centre for Distributed Systems Technology. FACULTIES Arts The Faculty of Arts is central to the University's role of providing a broad, liberal education to the community. The Faculty comprises four Schools, in what could be considered the core humanities disciplines: the School of English, Media Studies and Art History, the School of History, Philosophy, Religion and Classics, the School of Languages and Comparative Cultural Studies, and the School of Music. The Faculty also includes the Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Musica. La Facoltà comprende anche l’Unità degli Studi Contemporanei. La Facoltà incorpora l’Istituto di Lingue Moderne che offre corsi di lingua alla comunità e il Laboratorio di Lingua per le necessità di apprendimento degli studenti. Il Museo delle Antichità fa parte della Scuola di Storia, Filosofia, Religione e Classici ed anche il Museo d’Arte dell’Università viene gestito attraverso questa Facoltà. Il Centro di Studi Critici e Culturali è stato istituito nel 2000 con lo scopo di sviluppare la ricerca umanistica all’interno dell’università e di promuovere i suoi benefici ad una comunità più vasta. Scienze Biologiche e Chimiche La Facoltà di Scienze Biologiche e Chimiche, offre dei programmi flessibili tali da includere componenti di tutta l’area delle scienze biologiche e chimiche e da permettere alcuni programmi combinati con le scienze umanistiche e sociali. La varietà di studi disponibili comprende molte aree specialistiche all’interno di tre “Scuole”: la Scuola di scienze biomediche (che comprende anatomia e biologia dello sviluppo, fisiologia e farmacologia), la Scuola di Scienze della Vita (che comprende i dipartimenti di botanica, di zoologia e entomologia), la Scuola di scienze molecolari e microbiologiche (che comprende i dipartimenti di biochimica, di chimica, di microbiologia e parassitologia). Tutte queste aree possono essere 100 Contemporary Studies Unit. The Faculty incorporates the Institute of Modern Languages which offers language classes to the community, and the Language Laboratory which services the language learning needs of students. The Antiquities Museum is a part of the School of History, Philosophy, Religion and Classics, and the University Art Museum is also managed through the Faculty. The Centre for Critical & Cultural Studies was established in 2000 with the objective to develop humanities research within the university and to promote its benefits within the wider community. Biological and Chemical Sciences The faculty of Biological & Chemical Sciences offers programs structured with the flexibility to include components of virtually all areas of the biological sciences and chemistry, and to permit some combined programs with the humanities and social sciences. The range of studies available includes many specialised areas which are unfolded within three Schools: School of Biomedical Sciences (comprises Anatomy & Developmental Biology and Physiology and Pharmacology), the School of Life Sciences (comprises the Department of Botany and the Department of Zoology and Entomology), the School of Molecular & Microbial Sciences (comprises the Department of Biochemistry, the Department of Chemistry and the Department of Microbiology and Parasitology). All of the areas can be studied at Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA studiate sia a livello di Laurea che postlaurea, attraverso corsi, esperienze di laboratorio e esperienze in campo. Le principali aree di ricerca all’interno della facoltà sono: biologia molecolare e cellulare, sistematica, neuroscienze, biologia di popolazione, biologia conservazionista, biologia strutturale, biologia cardiovascolare, scienze marine, biotecnologie vegetali. La ricerca biologica spazia da quella genomica a quella riguardante l’intero organismo e comprende differenti aree nel campo della vita, dai microbi alle piante fino agli esseri umani. Interfacciata con le scienze biologiche c’è l’uso di moderni progressi in chimica, scienze dei materiali, bioingegneria, matematica e informatica. Inoltre la posizione subtropicale del Queensland da alla Facoltà opportunità uniche nelle scienze per la ricerca su esseri umani, animali, insetti e piante. La loro forza in queste aree gli permette di avere un enorme impatto in tutto lo spettro delle industrie a base biologica, comprese quelle di sanità e farmaceutiche, agricole e ambientali. Business La Business School di UQ comprende le Scuole di Commercio, di Economia, di management e di Turismo e gestione del tempo libero. All’interno delle Scuole ’lattività di 101 undergraduate and postgraduate level. Formal coursework, combined with extensive laboratory and fieldwork experience and small group study, are features of the courses offered by the Faculty. The major areas of research within the Faculty of Biological and Chemical Sciences are: Molecular/Cellular Biology, Systematic Biology, Neuroscience, Population Biology, Conservation Biology, Structural Biology, Developmental Biology, Cardiovascular Biology, Marine Science, Plant Biotechnology. The scope of the biological research ranges from Genomics to the whole organism and encompasses diverse areas spanning the spectrum of life from microbes, plants through to humans. Interfaced with our biological sciences is the use of modern advances in Chemistry, Material Sciences, Bioengineering, Mathematics and Computer Science. The unique subtropical location of Queensland provides the Faculty with unprecedented opportunities in human, animal, insect and plant sciences. Their strengths in these areas enable them to have enormous impact across the entire spectrum of biological-based industries, including health and pharmaceuticals, agriculture and environment. Business The UQ Business School incorporates the schools of Commerce, Economics, Management and Tourism, Leisure Management. Within the Schools, the research Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ricerca è focalizzata su specifiche tematiche. Nella Scuola del Commercio, la ricerca è orientata verso la contabilità, la legislazione degli affari, il commercio elettronico, finanza, sistemi informatici. Nella Scuola di Economia è focalizzata verso l’economia applicata e l’analisi delle politiche economiche, con un certo orientamento verso la ricerca in economia teorica. Nella Scuola di turismo e gestione del tempo liber la ricerca è orientata verso la gestione del turismo, i viaggi, gli eventi, i settori del tempo libero e alberghiero. Alla Scuola di management, la ricerca si orienta verso la gestione delle organizzazioni e istituzioni sia pubbliche che private; esamina le applicazioni della teoria riguardo i cambiamenti organizzativi e l’efficienza, le applicazioni delle metodologie delle scienze sociali allo studio dell’efficacia orgnizzativa, e l’uso di modelli per le decisioni di affari. Le attività di ricerca sono anche condotte all’interno di alcuni centri di ricerca: in Economia c’e’ il Centro per la modellizzazione dell’economia politica; in Legge c’e l’Istituto Australiano di Legislazione straniera e comparativa, il Centro di Legislazione Marittima, e il centro di gestione delle dispute Corrs Chambers Westgarth; in Management c’è in centro per l’Amministrazione pubblica; nel settore del turismo c’è il Centro per la gestione del turismo e del rischio e il Centro per lo studio legale ed economico delle Istituzioni. Altri centri collegati sono: il centro di modellizzazione di calcolo avanzato, 102 activity is focused on specific issues: At the School of Commerce research focuses on accounting, business law, electronic commerce, finance and information systems. At the School of Economics research focuses on applied economics and the analysis of economic policy, with considerable scope for research in economic theory. At the School of Tourism and Leisure Management, research focuses on the management of the Tourism, Travel, Event, Leisure and Hospitality sectors. At the School of Management, research focuses on the management of both private and public sector organisations and institutions; it examines applications of theory to organisational change and efficiency, the application of social science methodologies to the study of organisational effectiveness, and the use of modelling techniques for business decisions. Research activities are carried out within some research centres as well: in the Economics, there is the Centre for Economic Policy Modelling; in Law, the Australian Institute of Foreign and Comparative Law, the Centre for Maritime Law, The Corrs Chambers Westgarth Dispute Management Centre; in Management, the Centre for Public Administration; in Tourism and Leisure Management, the Centre for Tourism and Risk Management and the Centre for Legal and Economic Study of Institutions. Other related centres are: the Advanced Computational Modelling Centre, the Asian Studies Centre and the Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA il centro di studi asiatici e il centro di strategie del trasporto. Ingegneria, Scienze Fisiche e Architettura La Facoltà di Ingegneria, Scienze Fisiche e Architettura è un’unità larga e complessa all’interno dell’Università del Queensland. Le attività di insegnamento e ricerca sono concentrate in quattro Scuole e in 39 centri di ricerca specialistica: la Scuola di Ingegneria, la Scuola di Geografia, Pianificazione e Architettura, la Scuola di Information Technology e Ingegneria Elettrica e la Scuola di Fisica. Le aree di ricerca prioritarie sono: calcolo avanzato, modellizzazione e visualizzazione, ingegneria biologica, scienze e ignegneria ambientale, information technology, fisica del laser e ottica quantistica, design di materiali e di prodotti, tecnologie di sensori intelligenti, sfruttamento sostenibile delle miniere. L’Università del Queensland attraverso la Facoltà di Ingegneria Fisica e Architettura è entrata in partnership con la compagnia Thiess Ltd, al fine di sviluppare insieme programmi di apprendimento e di ricerca. Infatti orienta nuovi modi di lavorare insieme che agili e sensibili alle necessità di cambiamento, che sono interdisciplinari per natura e che integrano la ricerca con l’apprndimento durante il corso della vita. Una parte della partnership è costituita dal programma Undergraduate Site Learning, che coinvolge studenti inseriti all’interno di industrie, che partecipano al lavoro 103 Centre for Transport Strategy. Engineering, Physical Sciences and Architecture The Faculty of Engineering, Physical Sciences and Architecture is a large and complex organisational unit within the University of Queensland. Teaching and research activities are concentrated in 4 schools and 39 specialist research centres: School of Engineering, School of Geography, Planning and Architecture, School of Information Technology and Electrical Engineering, School of Physical Sciences. Priority area of research include: Advanced Computation, Modelling and Visualisation, Biological Engineering, Environmental Science and Engineering, Information Technology, Laser Physics/ Quantum Optics, Materials and Product Design, Smart Sensor Technology, Sustainable Mining. The University of Queensland, through the Faculty of Engineering, Physical Sciences and Architecture has entered into a Strategic Learning Partnership with Thiess Pty Ltd, to develop joint learning and research programs. It pilots new ways of working together that are agile and responsive to changing needs, that are cross-disciplinary in nature and that integrate research and life-long learning. An Undergraduate Site Learning Program (USLP) forms part of the Partnership program. The USLP involves students being located on-site in industry, where they participate in the work of the company and concurrently undertake Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA della compagnia e contemporaneamente intraprendono i loro corsi universitari con metodi di apprendimento a distanza. La coolocazione pilota di studenti di ingegneria presso il sito minerario della Thiess, nel bacino del carbone Bowen è avvenuto nel primo semestre del 2000. Scienze Sanitarie La Facoltà ha forti collegamenti con tutti i principali ospedali pubblici e privati, con le istituzioni chiave di ricerca - Queensland Institute of Medical Research (QIMR), il Mater Medical Research Institute, il Wesley Research Institute, il nuovo Istituto di Bioscienze Molecolare (IMB) e molti altri – cosicome ha delle partenership chiave a livello nazionale e internazionale. La Facoltà è organizzata nelle seguenti Scuole: Odontoiatria, Scienze Sanitarie e di Riabilitazione, Studi sul movimento Umano, Medicina, Farmacia, Salute delle Popolazioni. Inoltre una parte delle attività è portata avanti dai Dipartimenti: Anestesia e cure per lo stadio critico, Ostetricia e Ginecologia, Terapia Occupazionale, Pediatria e Salute del Bambino, Patologia Molecolare e Cellulare, Fisioterapia, Psichiatria, Patologia della parola e audiologia, Chirurgia. I centri all’interno della Facoltà sono: Centro di Sanità online, Centro di Ricerca Nazionale di Tossicologia Ambientale, Centro di Ricerca a Livello Universitario, Centro per la Ricerca in Immunologia e sul Cancro. 104 their university courses by distance learning methods. The pilot placement of mining engineering students at Thiess mining sites in the Bowen Coal Basin occurred in first semester 2000. Health Sciences The Faculty has strong links with all the major public and private hospitals, key research institutions Queensland Institute of Medical Research (QIMR), the Mater Medical Research Institute, the Wesley Research Institute, the new Institute of Molecular Biosciences (IMB) and many others - as well as national and international key partnerships. The Faculty is organised in the following schools: Dentistry, Health & Rehabilitation Sciences, Human Movement Studies, Medicine, Pharmacy, Population Health. Activites are carried out within the departments as well: Anaesthesiology & Critical Care, Medical Imaging, Medicine, Obstetrics & Gynaecology, Occupational Therapy, Paediatrics & Child Health, Molecular and Cellular Pathology, Physiotherapy, Psychiatry, Speech Pathology & Audiology, Surgery. Faculty Centres: Centre for Online Health, The National Research Centre for Environmental Toxicology, University Level Research Centres, Centre for Immunology & Cancer Research. Research programs within the Faculty of Health Sciences are well developed throughout its schools, Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA I programmi di ric erca nella Facoltà di Scienze Sanitarie sono ben sviluppate attraverso le Scuole, i centri e le industrie collegate. L’integrazione tra ricerca, cura clinica e training, da beneficio sia ai pazienti sia ai professionisti sanitari e alza gli standard di cura per tutti. Risorse Naturali, Agricoltura, e Veterinaria (anche detta NRVAS) La Facoltà ha circa 3000 studenti nei corsi di Laurea e 400 postLaurea da circa 30 diverse Nazioni che studiano nei campus di Santa Lucia o di Gatton o attraverso i programmi di Distance Learning. La Facoltà è internazionalmente riconosciuta sia per l’insegnamento che per la ricerca e ha l’ulteriore beneficio dei essere situata in una regione tropicale/subtropicale. La Facoltà comprende le Scuole di: Agricoltura e Orticoltura, Studi Animali, Scienze della Terra e del Cibo, della Gestione dei Sistemi Naturali e Rurali, di Scienze Veterinarie. La Facoltà ha inoltre una serie di centri e istituti in partnership con dipartimenti governativi e settori industriali: il Centro per l’Applicazione e la Sicurezza dei Pesticidi (CPAS), il Queensland centro di ricerca e sviluppo sul pollame, in Centro australiano di estensione rurale, il centro di ricerca tropicale di lattiero-caseari, il Centro di Ricerca Tropicale sui Maiali. Dal 1996 al 1999 il NRAVS ha attratto 28.7 milioni di dollari australiani (circa 17.2 milioni di euro) all’interno di 359 diversi progetti di 105 centres and within related industries. This integration between research, clinical care and training benefits patients and health practitioners, and raises the standards of care for all. Natural Resources, Agriculture and Veterinary Science (Also known as NRAVS Faculty) The Faculty has approximately 3,000 undergraduate students and 400 postgraduate students from about 30 different countries studying at the University's St. Lucia or Gatton campuses or through Distance Learning. The Faculty is recognised internationally for its strengths in both teaching and research and has the additional benefit of being located in a tropical/subtropical region. The Faculty comprises five Schools: School of Agriculture & Horticulture, School of Animal Studies, School of Land & Food Sciences, School of Natural & Rural Systems Management, School of Veterinary Science. The Faculty also houses a number of centres and institutes in partnership with government departments and industry bodies: Centre for Pesticide Application and Safety (CPAS), Queensland Poultry Research and Development Centre, Rangelands Australia Rural Extension Centre (REC), Tropical Dairy Research Centre, Tropical Pig Research Centre From 1996 to 1999 NRAVS attracted $28.7 million (some 17.2 millions euro) in 359 different research projects funded by 112 different research agencies. A Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ricerca, finanziati da 112 differenti agenzie di ricerca. Una sfida per il NRAVS è di aumentale il suo forte collegamento con l’ industria e sviluppare un approccio ancora più di squadra alla ricerca, capitalizzando la diversità e le competenze sia all’interno della Facoltà che trasversalmente alle altre facoltà dell’Università. I punti di forza nella ricerca della Facoltà sono: Agribusiness, Cibo, Salute Animale e Benessere, Miglioramento Animale e Vegetale, Gestione Sostenibile delle Risorse. Settori emergenti per la ricerca sono stati identificati tra i seguenti: Sviluppo della Comunità, Gestione Ambientale, Gestione dell’Uso dell’Acqua e dei Rifiuti. Scienze Sociali e Comportamentali (anche noto come SBS). La Facoltà di Scienze Sociali e Comportamentali sviluppa la conoscenza e le competenze attraverso la ricerca e l’insegnamento nelle aree dei cambiamenti sociali, economici, politici e strutturali, nel comportamento umano e della natura umana, nell’interfaccia del settore sociale e umano con i cambiamenti tecnologici, la globalizzazione. I punti di forza della ricerca comprendono: cultura, strutture sociali e relazioni interculturali; impiego e luogo di lavoro, relazioni e poitica internazionale; gruppi emarginati e risposta sociale; la gioventù nella società contemporanea; invecchiamento e pensionamento; psicologia cognitiva e applicata; cognizione sociale e 106 challenge for NRAVS is to build on its strong industry connections and develop a more 'team approach' to research, by capitalizing on the diversity and expertise both in the Faculty and across Faculties in the University. The research strength of the Faculty are: Agribusiness and Food, Animal Health and Welfare, Plant and Animal Improvement, Sustainable Resource Management. Emerging field for research have been identified among the following: Community Development, Environmental Management, Water Use and Waste Management. Social and Behavioural Sciences (Also known as SBS) The Faculty of Social and Behavioural Sciences develops knowledge and expertise through research and teaching in the core areas of social, economic, political and structural change; human behaviour and human nature; the social and human interface with technological change; human communication; and globalisation. Research strengths include: culture, social structures and inter-cultural relations; employment and the workplace; international relations and politics; marginalised groups and social response; youth in contemporary society; aging and retirement; cognitive and applied psychology; social cognition and identity. The Faculty's international reputation has once again been recognised by the award of one of only seven worldwide Rotary Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA identità. La reputazione internazionale della Facoltà è stat ancora una volta riconosciuta con uno dei sette Centri Rotary mondiali per lo Studio internazionali della Pace e della Risoluzione dei Conflitti. Nella Facoltà delle Scienze Sociali e del Comportamento, si trovano la Scuola di Scienze Sociali (di cui è parte il Centro di Ricerca Fred and Eleanor Schonell, che si occupa della ricerca e dell’insegnamento nel settore dell’educazione particolare e dei disabili), la Scuola di Scienze Politiche e Studi Internazionali, La Scuola di Gionalismo e Comunicazione (in cui si trova il Centro Internazionale di Giornalismo), la Scuola di Psicologia, la Scuola di Lavoro Sociale e Politiche Sociali. All’interno della Facoltà si trovano numerosi altri centri e unità di Ricerca. Centres for International Studies in Peace and Conflict Resolution. In the Faculty of Social and Behavioural Sciences there are the School of Social Science, School of Education (of which the Fred and Eleanor Schonell Special Education Research Centre is part. This Centre is concerned with research and teaching in special education and disability), School of Political Science and International Studies, School of Journalism & Communication (where the Centre for International Journalism is located), School of Psychology, School of Social Work and Social Policy. Several other Research Centres and Units are within the Faculty. University of Queensland www.uq.edu.au Faculty of Arts http://www.uq.edu.au/arts/ Faculty of Biological and Chemical Sciences http://www.uq.edu.au/biosci/ Faculty of Business, Economics and Law http://www.uq.edu.au/bel/ Faculty of Engineering, Physical Sciences and http://www.epsa.uq.edu.au/ Architecture Faculty of Natural Resources, Agriculture and http://www.uq.edu.au/nravs/ Veterinary Science Faculty of Health Sciences http://www.uq.edu.au/health/ Faculty of Social and Behavioural Sciences http://www.uq.edu.au/sbs/ Institute for Molecular Bioscience http://www.imb.uq.edu.au/ 107 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 108 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Bollettino della Comunita’ Scientifica in Australasia Giugno 2002 Notizie flash dal mondo delle riviste tecnico-scientifiche Australiane 109 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 110 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Per le dimensioni e la posizione geografica privilegiata, alla congiunzione dei due oceani, l’Indiano ed il Pacifico, l’Australia occupa un posto strategicamente importante in questa parte del globo terrestre. 111 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 112 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ATTUALITÀ ü Barriere per il contenimento delle perdite di petrolio in climi freddi Il recupero di aree inquinate da perdite di petrolio é particolarmente difficile in Antartide, dove il clima gelido rallenta drasticamente la decomposizione degli idrocarburi. Durante la Terza Conferenza Internazionale sui Contaminanti in Climi Freddi é stato proposto un nuovo metodo per il contenimento delle perdite di greggio, facendo uso di barriere fisiche. Le barriere sono dotate di membrane che intrappolano il petrolio che può poi essere rimosso. Uno dei punti deboli di questa tecnica è che le barriere vanno in parte interrate, cosa assai difficile in terreni gelati. Un primo tentativo di applicazione verrà fatto durante la campagna di pulizia della stazione australiana Casey in Antartide. Australian Antartic Division, http://www.antdiv.gov.au/ ü Ricercatore australiano riceve il premio “Ozone” dall’Environmental Protection Agency degli USA Il premio, dato al Dr Paul Fraser del CSIRO Atmospheric Research, è stato per il lavoro svolto per misurare il livello di ozono nell’atmosfera. A partire dagli anni ‘70 infatti, il Dr Fraser ha collezionato dati sullo stato dell’atmosfera, dati che sono ora essenziali per valutare l’effetto dei gas CFC sull’atmosfera stessa e per misurare la conseguente crescita dell’intensità con cui i raggi ultravioletti arrivano al suolo. CSIRO Atmospheric Research: http://www.dar.csiro.au/ Dr Paul Fraser: [email protected] ü Una speranza per la diagnosi precoce dell’autismo I ricercatori della Monash University di Melbourne hanno messo a punto un nuovo sistema di analisi per diagnosticare casi di autismo in bambini dai 18 mesi in su. Il nuovo sistema di analisi permette un inizio più tempestivo delle cure per il trattamento dell’autismo, e potrebbe facilmente ridurre l’età media dei bambini diagnosticati come autistici, dagli attuali 6 anni a 2. Il nuovo sistema di analisi si basa su una serie di test emotivi e comportamentali raggruppati nella Developmental Behaviour Checklist (DBC), creata nel 1990 da Bruce Tonge (Monash) e Stewart Einfeld (University of New South Wales). La DBC comprende una serie di test applicati a bambini ed adolescenti dai 4 ai 18 anni. Da questa sono stati estratti elementi applicabili a bambini più giovani. Su un campione di 120 bambini di cui 60 affetti da autismo, il nuovo sistema di analisi 113 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA ha predetto correttamente l’82% dei casi. Dati i risultati incoraggianti, un’ulteriore sperimentazione è in corso su scala più vasta. Monash University: www.monash.edu.au ü Nuovo centro per la bio-ingegneria e le nanotecnologie Il governo dello Stato del Queensland ha concesso un finanziamento di 50 milioni di dollari australiani (circa euro) per dar vita all’Istituto di BioIngegneria e Nanotecnologie presso l’Università del Queensland. Il centro vuole essere un punto di raccordo tra la chimica e la biologia (ricerca), e la nanotecnologia (applicazioni, per esempio in campo medico). Tale istituto rappresenta un ulteriore rafforzamento del Queensland in questo settore. University of Queensland: www.uq.edu.au ü Centro sulla genetica dei raccolti istituito ad Adelaide All’Istituto Waite dell’Università di Adelaide è stato avviato un centro australiano che studierà la costituzione genetica dei raccolti. Si mapperanno i geni presenti nel grano e nell’orzo per produrre raccolti attraverso programmi di crescita naturali che potranno essere resistenti a malattie e siccità. Istituto Waite: http://www.waite.adelaide.edu.au/ 114 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA RICERCA , SVILUPPO, INNOVAZIONE ü Nuova scoperta nella ricerca sul laser atomico Fisici dell’Australian National University hanno sviluppato un modello teorico che favorisce la ricerca per la costruzione di un laser atomico. La costruzione di un laser atomico, stabile e continuo è sempre stato un sogno irraggiungibile per la fisica quantistica. Un tale strumento tuttavia favorirebbe lo sviluppo di tutta una nuova tecnologia, quale per esempio computers estremamente veloci, o strumenti ad altissima precisione. Il modello elaborato dal Dr Hope del Dipartimento di Fisica dimostra che un laser atomico aumenta la sua stabilitá con l’aumento della repulsione tra gli atomi. Questa conclusione si oppone a quanto creduto sino ad ora e potrebbe significare una svolta nella direzione giusta nella ricerca per un laser atomico. http://photonics.anu.edu.au/aoptics/ ü E’ davvero vita? Antichi microfossili ritrovati in rocce del Western Australia sono di nuovo al centro del dibattito. Due articoli apparsi all’inizio di marzo sul settimanale Nature sostengono due versioni opposte. Il gruppo del Dr Schopf dell’Università della California sostiene che i microfossili testimoniano la presenza di vita in età primordiale (3,5 miliardi di anni fa), mentre il gruppo del Dr Brasier di Oxford sostiene il contrario. La disputa é nata dieci anni fa quando il Dr Schopf avanzó l’ipotesi che le rocce contenessero fossili di batteri. Il riconoscimento di tali microfossili e tutt’altro che facile: la loro forma é molto simile a quella di semplici bolle. I nuovi studi del Dr Schopf dimostrerebbero che i fossili in questione contengono carbonio e dunque sarebbero davvero microfossili. Dall’altra parte, il Dr Brasier non é convinto che la presenza di carbonio sia sufficiente per avere vita e le analisi effettuiate dal suo gruppo di ricerca dimostrerebbero che si tratta di un semplice artefatto. www.nature.com ü Miglioramento della filtrazione grazie alle nanoparticelle Un team di scienziati del CSIRO Manufacturing Science and Technology in collaborazione con un team americano ha descritto su un articolo pubblicato su Science (296 (5567):519, 2001), un nuovo tipo di filtro per separare i composti a livello molecolare. Il team ha riportato un miglioramento del flusso del 200% e ha trovato che la membrana diventa più permeabile perchè le nanoparticelle che avevano aggiunto premevano sulle catene polimeriche, causando dei buchi più grandi. Le nanoparticelle, essendo circa della stessa dimensione dei polimeri della membrana, sono in grado di attraversarli, “disturbando” il modo in cui i 115 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA polimeri stessi sono impaccati. Questa tecnologia “verde” trova applicazione nella produzione di sorgenti rinnovabili di combustibili o in generale in una maggiore efficienza dei processi. Le membrane possono essere utilizzare per purificare il combustibile a basso costo, per esempio etanolo e metanolo possono essere estratti dalla canna da zucchero eliminando la necessità di fonti combustibili fossili. CSIRO Manufacturing Science and Technology: http://www.mst.csiro.au/ 116 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA NUOVE TECNOLOGIE - NUOVI MATERIALI ü Micosonda ionica verso l’Europa Il Microanalytical Research Centre (MARC) dell’Università di Melbourne ha recentemente venduto una microsonda ionica ad alta energia alla Vrije University di Amsterdam. Noto come ‘microsonda nucleare’, questo strumento ha un raggio ionico ad alta energia prodotto da un acceleratore di particelle. Il raggio viene concentrato da una serie di lenti magnetiche e poi diretto su un determinato materiale da cui si ottengono informazioni di carattere fisicochimiche. Le applicazioni vanno dalla geologia, alla biologia, alla micro elettronica. Questa microsonda, da l valore di 500.000 dollari australiani (circa 300 mila euro), é il frutto di una collaborazione del MARC con il CSIRO. http://www.ph.unimelb.edu.au/marc/ ü Scelto un sito in South Australia per il progetto ‘hot rock’ La compagnia fondata per sperimentare il progetto “hot-rock” proposto dall’Australian National University ha appena stanziato 20 milioni di dollari australiani per la costruzione di un impianto prova in South Australia. Il progetto mira a produrre vaste quantità di energia elettrica da rocce particolarmente calde, grazie al loro alto contenuto in elementi radioattivi. L’acqua pressata all’interno della massa rocciosa calda (solitamente un granito) ritornerebbe alla superficie in forma di vapore ad alta temperatura poi trasformato in energia tramite una turbina. La scelta del sito si é basata sulla presenza di una massa di granito adatta e sull’esistenza di un mercato locale per l’energia elettrica. Infatti uno dei problemi principali di questo metodo é il costo elevato per il trasporto dell’energia su lunghe distanze. http://www.geodynamics.com.au ü Ottenuta la lana più raffinata d’Australia La compagnia Escorial, insieme con il CSIRO Textile and Fibre Technology di Geelong, ha messo a punto un procedimento per produrre la lana più raffinata d’Australia, della misura di appena 12.7 micron, usando lana di pecore Australiane e Neozelandesi della specie Escorial. La lana Escorial ha un grado di leggerezza ed elasticità che non ha paralleli, e viene richiesta dalle case di moda italiane. Le pecore che producono tale lana sono estinte in Europa e quindi, l’Escorial è prodotta solo da pecore allevate in fattorie della Nuova Zelanda e del Sud Australia, ed il marchio di tale lana è fortemente protetto. 117 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Data la raffinatezza di questo tipo di lana, il procedimento per la lavorazione è estremamente specializzato e richiede macchinari appositi. CSIRO Textile and Fibre Technology: http://www.tft.csiro.au/ 118 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA INFORMATION TECHNOLOGY ü Nuovo modello per studiare il livello di inquinamento dell’aria Il gruppo di ricerca atmosferica del CSIRO (Atmospheric Research) ha messo a punto un nuovo modello per misurare il livello di inquinamento dell’aria e la distanza dalla fonte inquinante chiamato TAPM V2 (The Air Pollution Model). Tale modello è un miglioramento di un software per pc già venduto in undici Paesi, con un guadagno di oltre 100000 dollari australiani (circa 60 mila euro). Il software è utilizzabile in qualsiasi parte del globo in quanto può misurare il livello di inquinamento in qualsiasi condizione meterologica. Il modello permette di predire il movimento delle particelle inquinanti presenti nell’aria ad una data distanza dalla fonte inquinante (come industrie o corridoi aerei). CSIRO Atmospheric Research: http://www.dar.csiro.au/ ü Nuovo Database per meglio gestire le malattie delle piante La tecnologia del CSIRO Mathematical and Information Sciences permetterà ai ricercatori di migliorare la gestione degli insetti nocivi e delle malattie esotiche e locali delle piante. Infatti la tecnologia dei mercati virtuali su Internet del CSIRO è stata utilizzata per integrare le informazioni provenienti da tutti i database australiani sui pesticidi, fornendo un sistema di interrogazione onnicomprensivo accessibile in rete. Il Database Australiano sulle malattie delle piante (APPD) è finanziato dal servizio Australiano di Sanita’ delle Piante (Plant Health Australia, PHA) e diretto dall’ufficio del Direttore Principale della Protezione delle Piante nel Dipartimento di Agricoltura, delle Scienze Ittiche e delle Scienze Forestali in Australia (AFFA). Il Database fornisce agli scienziati l’accesso alle informazioni sulle specie, comprendendo insetti nocivi, nematodi (vermi parassita), funghi, batteri e virus che attaccano le piante importanti per l’agricoltura e la bio-diversità Australiana. CSIRO Mathematical and Information Sciences: www.cmit.csiro.au 119 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 120 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA SANITÀ ü Possibile vaccino per la febbre da fieno Ricercatori dell’Università di Melboune hanno sviluppato un possibile vaccino contro le allergie e la febbre da fieno partendo da una proteina della segala, uno dei più potenti allergenici naturali. La proteina modificata in laboratorio ha un effetto allergico molto ridotto, ma é capace di attivare il naturale sistema antiallergico del paziente. Si tratta dunque di una proteina adatta per l’immunoterapia, cioè la somministrazione di piccole dosi di una sostanza per stimolare l’immunità a tale sostanza. Le sostanze usate sino ad ora per immunoterapia hanno un elevato fattore di rischio, perché vengono somministrate assieme ad altre proteine ed ingredienti che possono produrre uno shock anafilattico nel paziente. Questa nuova proteina é invece modificata tramite l’uso di batteri, ed il risultato finale consiste in una proteina ‘pura’ senza altri ingredienti potenzialmente pericolosi. Institute of Land & Food Resources, Prof Prem Bhalla: [email protected] Prof Mohan Singh: [email protected] http://www.landfood.unimelb.edu.au/research/Biotech/index.html ü Nuova scoperta sulle cause del morbo di Parkinson Ricercatori del Prince of Wales Medical Research Institute di Sydney hanno fatto una nuova scoperta verso la comprensione del morbo di Parkinson. Nei pazienti affetti da Parkinson, la TAC cerebrale rivela cellule apparentemente inattive in una parte della corteccia cerebrale, cellule che, secondo il gruppo di Sydney, sono invece mancanti. La massa di cellule mancanti é delle dimensioni di un’unghia e corrisponde a quella parte del cervello che comanda i muscoli. Si spera che la scoperta porti ad una migliore comprensione delle cause del morbo e di conseguenza ad una migliore cura. Sino ad ora si é infatti cercato di riattivare le cellule, ma ora che si é a conoscenza del fatto che le cellule non esistono si possono tentare nuovi metodi di cura. Il prossimo passo sará quello di comprendere le cause della morte di tali cellule. Prof. Glenda Halliday: http://www.powmri.unsw.edu.au/ ü Trattamento per la fibrosi cistica Il prof John Mattick dell’ Istituto per le Bioscienze Molecolari dell’Università del Queensland, di cui è co-direttore, ha descritto una nuova possibile terapia per 121 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA la prevenzione della Fibrosi Cistica causata dal Pseudomonas aeruginosa. Il batterio crea uno strato mucoso ricco di proteine, zuccheri complessi e DNA che favorisce la stabilizzazione delle colonie batteriche che diventano così resistenti agli antibiotici e alla risposta immunitaria. Dallo studio appare evidente che il trattamento dello strato mucoso con DnaseI rompe le strutture del DNA in esso contenuto in molecole più piccole, determinando così la distruzione dello stato mucoso e riducendo la possibilità della stabilizzazione delle colonie batteriche. Il professore suggerisce l’uso in forma preventiva di DnaseI nei pazienti affetti da Pseudomonas aeruginosa. http://www.biosci.uq.edu.au/ ü Connessione tra insulina e miopia Una Dottoressa in Scienze della Nutrizione, Jennie Brand-Miller dell’Università di Sydney, suggerisce che la dieta moderna occidentale può causare miopia nei bambini. La nostra dieta moderna contiene cibi ricchi di amidi ed altamente rielaborati che sono digeriti velocemente. Questo produce maggior quantità di zuccheri nel sangue, causando maggior produzione di insulina e quindi alterando la normale crescita delle pupille. Infatti l’insulina porta ad un aumento del fattore di crescita delle sostanze insuliniche libere (IGF), piccole molecole che stimolano la crescita in molti tessuti. Dipartimento di Biochimica, unità di scienza della nutrizione: http://www.biochem.usyd.edu.au/research/metnut.html 122 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA AMBIENTE ü Le cause della scomparsa di rare specie di uccelli Secondo uno studio di dottorato condotto al Dipartimento di Zoologia dell’Università di Melbourne il proliferare di stagni e laghi artificiali sarebbe alla base della scomparsa di rare specie di uccelli in Australia. Il bestiame che si concentra attorno a questi stagni per abbeverarsi ha un drastico impatto sulla vegetazione circostante che é solitamente habitat per rare specie di uccelli. Un altro fattore è la massiccia presenza, intorno a queste pozze d’acqua, di uccelli comuni che escludono quelli più rari. Molti degli uccelli in questione hanno bisogno di bere per sopravvivere, mentre altre specie più comuni non hanno questa necessitá e sono dunque più adatte all’arido clima australiano. Lo studio dell’Università di Melbourne conclude che in alcune aree sará necessario chiudere alcuni di questi stagni per preservare habitat altrimenti in via di estinzione. http://www.zoology.unimelb.edu.au ü Antica rana minacciata da funghi Una specie antica ed unica di rane della Nuova Zelanda sono minacciate da una nuova specie di fungo. Il fungo in questione (chytrid fungus) fu scoperto per prima in Australia e Sud America nel 1998. Nel 1999 la sua presenza fu segnalata anche in Nuova Zelanda su una specie di rana australiana importata. Sembra che in questi anni il fungo sia stato capace di spostarsi da specie a specie sino ad attaccare le rane native (genere delle Leiopelma), tutte appartenenti ad un lignaggio molto antico, simile a quello presente sulla terra 200 milioni di anni fa. Il fungo produce difficoltà nei movimenti della rana, sino alla paralisi e dunque la morte. Bruce Waldman: [email protected] http://www.zool.canterbury.ac.nz/ ü Il trasporto eolico come causa della salinitá L’alta salinità dei suoli é uno dei più pressanti problemi dell’ambiente in Australia, con un costo di 300 milioni di dollari (circa 180 milioni di euro) all’anno per l’agricoltura. L’alta salinita é generalmente dovuta al disboscamento, che fa alzare il livello dell’acqua nel sottosuolo e dunque trasporta i sali del sottosuolo verso la superficie. Il Dr Richard Greene della School of Resources, Environment and Society, dell’Australian National 123 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA University, sostiene che il problema é anche in parte dovuto al vento. Solo il trasporto eolico di polvere e sale sarebbe in grado di giustificare il livelli di salinità raggiunte in certe aree. http://sres.anu.edu.au/people/greener.html ü Ricerca sull’Antartide Uno studio condotto dal Antarctic Cooperative Research Centre e dall’Australian Antarctic Division ha riscontrato che la zona del Antarctic Amery Ice Shelf, in cui il ghiaccio galleggiante si collega alla terra, è più a monte di quanto ci si aspettasse, rendendo la piattaforma due volte più larga di quanto si pensasse. Il team, ha utilizzato altimetria radar da satellite (che misura le caratteristiche della superficie terrestre) e ha trovato che la superficie galleggiante si estende per 240 km in più verso il polo, rispetto a quanto predetto precedentemente dagli scienziati. Questo ritrovamento modifica le conoscenze attuali su forma e dimensione della cavità oceanica al di sotto della piattaforma ghiacciata. Ciò ha delle conseguenze nelle stime della circolazione oceanica, delle maree e nei modelli di congelamento e scongelamento della piattaforma. Antarctic Cooperative Research Centre: http://www.antcrc.utas.edu.au/antcrc/ dall’Australian Antarctic Division: http://www.aad.gov.au/ 124 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA SPAZIO ü Il colore dell’universo I dati forniti dall’ Anglo-Australian Observatory sono stati utilizzati per la determinazione del colore dell’universo. I dati provenienti dal Australian 2dF galaxy Red shift Survey, si riferiscono all’osservazione di circa 200.000 galassie distanti fino a 3 miliardi di anni luce dalla Terra. I dati ottenuti forniscono una carta che i ricercatori dr Glazebrook e Baldry hanno chiamato “ spettro cosmico” e che a loro giudizio è realmente rappresentativo di quello che sarebbe la percezione dell’occhio umano. Lo spettro cosmico è stato inizialmente rappresentato graficamente, quindi trasformato in colori sostituendo ciascuna lunghezza d’onda nel colore che l’occhio umano vede a quella lunghezza e variando il tono in rapporto all’intensità di lunghezza d’onda dell’universo. Si è così giunti alla conclusione che il colore dell’universo è un pallido turchese con una leggera tendenza al verde. Si potrebbe perciò arguire che probabilmente il colore dell’universo nella sua storia è variato da un periodo blu, corrispondente ad una maggiore percentuale di stelle blu di nuova formazione, ad un periodo intermedio “verde” come quello verso il quale ci muoviamo corrispondente ad una media età in cui vi sarà il bilanciamento tra stelle di nuova formazione (blu) e stelle vecchie (rosse), e si muoverà verso una fase terminale “periodo rosso” corrispondente alla prevalenza di stelle vecchie. Anglo-Australian Observatory: www.aao.org.au ü L’evoluzione del pianeta Marte Una nuova teoria Australiana riguardante l’evoluzione di Marte suggerisce che il pianeta possa essere stato una terra ghiacciata, desolata e priva di vita. La maggior parte degli scienziati di fama mondiale accettano il modello che Marte era un tempo un mondo caldo con mari e fiumi. Il geologo della School of Earth Science, dell’Università di Melbourne, Dr Nick Hoffman, ha studiato le caratteristiche dell’erosione della superficie di Marte, ovvero valli, canali, gole e burroni ei suggerisce che l’anidride carbonica liquida e gassosa potrebbe essere la vera causa di queste erosioni e non l’acqua come creduto dalla maggioranza degli scienziati. School of Earth Science: http://www.earthsci.unimelb.edu.au/ 125 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 126 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA EVENTI P ROMOSSI DALL’UFFICIO SCIENTIFICO D ELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN CANBERRA [email protected] 12-14 September 2002, Cairns Setting strategic directions in mental he alth policy and practise: The challenge of understanding and addressing the social determinants The focus of the meeting will be defining approaches to addressing the social determinants of health that are consequential for mental health. It will be focusing on contemporary theoretical debates and the expanding evidence base for practise across three key populations – Indigenous, rural and remote communities, and people from NESB in detention (immigration or forensic). Across these streams it will also be emphasizing consumer/recovery and children/families. 4-5 November 2002, University of Canberra: Ecotoxicological tools for environmental management The workshop will explore the use of ecotoxicological tools and the approach to environmental management, to enable monitoring and rehabilitation of natural environments and contaminated sites, by leading Italian and Australian research groups. Topics will include bioassays and biomarkers, monitoring of water quality, ecological risk assessment, comparison between Italian and Australian environmental guidelines, introduction to the VI European framework, introduction to knowledge-broking. Appropriate fields of collaboration will eventually be identified during the workshop. June 2003, Hobart: Antarctic Science and Innovation The aim of this Conference&Exhibition will be to bring together delegates of the three National Antarctic programs and scientists operating in Antarctica to create an opportunity for improving and widening international collaborations. The Exhibition will allow high-tech enterprises to participate and to present their products developed following the research results in Antarctica or to meet the Antarctica teams needs. During the Conference, concurrent seminars will explore the experiences and scientific and technological results in different branches of sciences. 127 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA 128 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA PROGRAMMA DELLE CONFERENZE IN AUSTRALASIA NEL 2002 June 07 –10, Nutrition Medicine Conference, Gold Coast, QLD, Australia. Contact: Marilyn Strauss, tel +61 7 5531 3810, fax +61 7 5532 6199, email: [email protected], web: www.Nutrition-Education.com June 11-15, 3rd International Conference on Child and Adolescent Mental Health, Brisbane, QLD. Contact: tel: +61 8 8132 0786, fax: +61 8 8132 0787, email: [email protected] June 23-28, 3rd International Canopy Conference, Cairns, QLD. web: www.premiers.qld.gov.au/geninfo/geninfo.htm. July 1–5, Geoscience 2002: Expanding Horizons, Adelaide, South Australia. July 2-5, Environment, Culture and Community Conference, University of Queensland, Brisbane. web: http://emash.uq.edu.au/conferences/ecc/ July 7-12, 21 st International Carbohydrate Symposium of the International Carbohydrate Association, Cairns, QLD. Contact: tel: +61 8 9322 6906, fax: +61 8 9322 1734, email: [email protected] July 8-11, Australian Institute of Physics Congress 2002, Physics and Industry Working Together, Darling Harbour Convention Centre, Sydney, NSW. Contact: Prof. John Love, Director, Australian Photonics CRC, Research School of Physical Sciences & Engineering, Australian National University, tel: (02) 6125 4691, fax: (02) 6125 8588, email: [email protected], web: www.aip.org.au/Congress2002/ July 8-12, Third National Waterwatch Conference ‘Ripples and Reflections – Celebrating a Decade of Waterwatch’, University of Tasmania, Launceston. Contact Conference Design, ph 03 6224 3773 or mail: [email protected] July 9-12, The Western Pacific Geophysics Meeting, Wellington, New Zealand. Contact: email: [email protected], web: http://www.agu.org/meetings/meetings.html July 10-12, Accuracy 2002 Symposium, Melbourne, Vic. Contact: PO Box 214, East Brunswick, Victoria 3057, Australia, tel. +61-3-9380-1429, fax: +61-3-9380-2722, email: [email protected] July 10-12, Australian Marine Sciences Association national conference ‘tropical temperate transitions’ Freemantle, WA. Contact Charitha Pattiaratchi, email: [email protected] 129 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA July 11-14, ANZAPPL 22nd Annual Congress, “Changing climates: future priorities in psychiatry, psychology and law”, Carlton Hotel, Darwin, NT. Contact: Festival city conventions, PO Box 949, Kent Town SA. 5071, tel: 08 83631307, fax: 08 83631604, email: [email protected], web: www.med.monash.edu.au/psychmed/anzappl July 14-17, 23rd International Conference of the Stress and Anxiety Research Society, Melbourne, VIC. Contact: Kate Moore, School of Psychology, Deakin University, Burwood VIC 3125, tel: +61 3 9244 6475, fax: +61 3 9244 6858, email: [email protected] July 15-19, 11th International Congress on Plasma Physics (ICPP 2002), Manly Pacific Parkroyal Hotel, Sydney. Contact: Professor R Dewar, Dep of Theoretical Physics, Research School of Physical Sciences and Engineering, Australian National University, Canberra ACT 0200, tel: +61 (0)2 6125 2949, fax: +61 (0)2 6125 4676, email: [email protected] July 16-21, 10th International Symposium on Epstein-Barr Virus and Associated Malignant Diseases, Cairns, QLD. Contact: tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135, email: [email protected], web: www.ebv2002.qimr.edu.au July 20 -22, The Great Southern Guild Pharmacy Fair, Flemington Racecourse, VIC. Contact: Nadine Hutchins, tel +61 3 9810 9959, fax +61 3 9810 9959, email: [email protected] July 20-26, 27th International Herpesvirus Workshop, Cairns, QLD. Contact: Tourhosts Pty Limited GPO Box 128, Sydney NSW 2001, tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135, email: [email protected], web: www.herpesworkshop.net.au July 21-25, World Congress on Particle Technology, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney. Contact: tel: +61 2 9241 1478, Fax: +61 2 9251 3552, email: [email protected], web: http://www.wcpt4.com July 21 - 25 INTERACT 2002, Incorporates 16AC RACI Analytical Division, RACI Environmental Division (7EC), Australasian Society for Ecotoxicology (7th Conference) and International Chemometrics Society. Contact: Jane Yeaman AMM, Tulips Meetings Management, PO Box 116, Salamander Bay NSW 2317. tel: +61 2 4984 2554, fax: +61 2 4984 2755, email: [email protected], web: http://www.pco.com.au/interact2002 July 21-26, 8th International Conference on New Diamond Science and Technology (ICNDST-8), Melbourne, Australia. Contact: The University of Melbourne, email: [email protected] July 24-26, 13th International Research Conference: The adventures of nursing practice through research: How far have we come - where to from here?, Brisbane, QLD. Contact: tel 1800 061 660, fax +61 2 6282 3565, email: [email protected] 130 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA July 29-31, Salinity Land Management and New Technologies Conference II, Australian Exploration Geophysicist, Katanning WA. Contact: Gregory Street email: [email protected] July 30 -1 August, Fenner Conference on the Environment, Agriculture for the Australian Environment, Canberra. Contact: Conference Solutions on (02) 6285 3000, email: [email protected], web: http://life.csu.edu.au/fenner/ July 31 -3 August, Excellence in Environmental Practice, Environmental Institute of Australia conference, Brisbane. Contact: email [email protected], web: www.eia.asn.au August 6-8, Beyond the Human Genome- Drug development Issues, Conference. Melbourne. Contact: Anne Nathanielsz, email [email protected], web: www.hsn.csiro.au August 14-17, World Congress on Aquatic Protected Areas, Cairns, Queensland. Contact: OzAccom Conference Services, tel: 0738541611, web: www.ozacomm.com.au/apa2002 August 18-21, AusBiotech 2002, National Biotechnology Conference and Exhibition, Australian Biotechnology Association, Melbourne. Contact: tel +61 7 3854 1611, web: www.ozacomm.com.au/apa2002 August 19-22, The Mental Health Services Conference of Australia and New Zealand, Sydney, NSW. Contact: tel +61 2 9926 6057, fax +61 2 9926 7078, email: [email protected] August 25–30, International Acid Sulfate Soil Conference, Tweed Heads, Australia. Contact Dr Ben Macdonald, email: [email protected], website: www.out.at/acidsoil August 26 - 30, 38th Annual Meeting of the Australian and New Zealand Society of Nephrology, Sydney, NSW, Contact: tel +61 3 9521 8881, fax +61 3 9521 8889, email: [email protected] August 26–31, International Conference on Acid Sulfate Soils, Tweed Heads, NSW. Contact Mike Melville, tel. 02 9385 4391, email [email protected] August 27-28, Australian Environmental Systems Institute conference (OZRI), Brisbane. Contact: email [email protected], web http://www.esriau.com.au/ozri August 27-29, National Water Conference, Melbourne. Contact Kristin Fan, tel: 02 9210 5798, email: [email protected] August 30 - 04 September, Vascular 2002: The Australian and New Zealand Society for Vascular Surgery, ANZ Chapter of the International Union of Angiology, The 131 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Michael E DeBakey International Surgical Society, incorporating the ANZSVS Vascular Imaging Sy mposium, Gold Coast, QLD. Contact: tel 61 3 9645 6311, fax 61 3 9645 6322, email: [email protected], web: http://www.vascular2002.com September 2-6, Australasian Remote Sensing Conference: Images to Information, Brisbane. Contact: web www.geosp.uq.edu.au/11arspc September 3-6, Fifth International River Management Symposium, Brisbane, Australia. Contact: Selina Ward: email [email protected], web www.riverfestival.com.au September 07 - 11, Combined Annual Meeting - Haematology Society of Australia and New Zealand & Australasian Society for Blood Transfusion, Adelaide, SA. Contact: tel +61 2 9256 5456, fax +61 2 9252 0294, email: [email protected] September 11 – 13, International Association for Bridge and Structural Engineering, Towards A Better Built Environment: Innovation, Sustainability, Information Technology. Melbourne. Contact: email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/iabse September 12 - 14, RANZCP Section of Social and Cultural Psychiatry Annual Meeting, Cairns, QLD. Contact: tel +61 3 9380 1429, fax +61 3 9380 2722, email [email protected] September 15-20, 12th Australasian Plant Breeding Conference, Perth, WA. Contact: Sue Worsfold Tel + 61 8 9322 6906, Fax + 61 8 9322 1734, Email [email protected], web: http://www.congresswest.com.au/PB/ September 22-26, PIANC International Navigation Congress, Darling Harbour, Sydney. Contact: PIANC secretariat, email: [email protected] ; web: www.pianc-aipcn.org September 22-25, OARSI World Congress on Osteoarthritis, Sydney. Contact: Mr Ryan Dryden, tel +1 202 367 1177, fax: +1 202 367 2177, email: [email protected], web: www.OARSI.org September 22-25, Annual Meeting of the Australian Society for Reproductive Biology, Adelaide, SA. Contact: Dr Tina Lavranos, Secretary (ASRB), tel +61 8 8204 4059, fax +61 8 8204 5450, email: [email protected] September 22-26, 4th International Symposium on Artificial Recharge of Groundwater, Adelaide, South Australia. Contact: Louise Carnell, ph. 08 8363 4399 or email: [email protected], web: www.groundwater.com.au/conf/ISAR4.htm September 22-26, 30 th PIANC - AIPCN (The International Navigation Association) Congress, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney, NSW. Contact: PIANC 132 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Congress Managers, tel: 61 2 9262 2277, fax: 61 2 9262 3135, email: [email protected], web: www.tourhosts.com.au/pianc September 22-26, 3rd World Congress On Microwave & Radio Frequency Applications, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney, NSW. Contact: email: [email protected], web: www.microwave-rf.org September 23-27, 13 th World Congress of Inclusion International, Melbourne, VIC. Contact: tel +61 3 9682 0244, fax +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au/inclusion/ September 27-October 01, 37th Australian Psychological Society Annual Conference 'Making a difference: From research to the real world', Gold Coast, QLD. Contact: tel +61 3 8662 3300, fax +61 3 9663 6177, email [email protected] September 29 - October 3, 5th Biennial Engineering Maths and Applications Conference, Queensland University of Technolgy, Gardens Point Campus, Brisbane, QLD. Contact: Tel +61 7 3844 1138, Fax +61 7 3844 0909, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/emac02 September 30-4 October, ComBio 2002 & Proteomics at the edge, Joint Conference of the Australian Society for Biochemistry & Molecular biology, the Australian and New Zealand Society for cell & Developmental Biology, the Australian Society for Microbiology, the Australian Society of Plant Physiology and the International Proteomics Group. Contact: Sally Jay, ph: +61 8 8362 0009. September 30- October 03, International Stroke Rehabilitation Conference. Couran Cove, South Stradbroke Island, QLD. Contact: tel +61 7 3844 0909, fax +61 7 3844 1138, email [email protected], web http://www.icms.com.au/stroke2002 October 11-13, 15 th Annual Scientific Meeting of the Australasian Sleep Association, Hobart, TAS. Contact: Stephanie Blower, tel +61 0500 500 701, fax +61 0500 500 702, email: [email protected] October 21-23, International Clinical Trials Symposium 2002, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney. Contact: ICMS Pty Ltd, tel 61 2 9290 3366, fax 61 2 9290 2444, email: [email protected] October 23 - 27, Annual Meeting of the Fertility Society of Australia, Gold Coast, QLD. Contact: Rebecca Fielding, tel +61 7 3834 4210, fax +61 7 3832 6006, email: [email protected] 133 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA October 23-25, State of Port Curtis, Gladstone, NSW, Contact: Ms Lee Hackney at the Centre for Environmental Management, tel. 07 4970 7310, email: [email protected] October 27-30, 6th Global Conference of the International Federation on Aging 'Maturity Matters', Perth, WA. Contact: Katie Clarke, tel +61 8 9322 6906, fax +61 8 9322 1734, email: [email protected], web: www.congresswest.com.au/IFA/ November 4-8, Coast to Coast National Coastal Conference, Twin Towns Resort at Tweed Heads, NSW. Jointly hosted by the NSW Coastal Council, the Queensland Environment Protection Authority and the Coastal CRC. Contact: Steve Blackley: tel. (02) 9391 2138; email: [email protected] November 10 - 13, 2nd International Scientific Meeting of the International Society of Perinatal Obstetricians. Adelaide, SA Contact: tel +61 8 8363 4399, fax +61 8 8363 4577, email: [email protected] November 17 - 19, 13th International Symposium on ALS/MND, Melbourne, VIC. Contact: tel +44 1604 250505, fax +44 1604 250505, email: [email protected] November 25-29, International Society for Heart Research Symposium at AH&MR Congress, Melbourne, VIC. Contact: AH&MR Congress Secretariat, tel +61 3 5983 2400, fax +61 3 5943 2223, email: [email protected], web: www.asnevents.net.au/congress Conferenze del 2003 February 23-28, 2003, World Federation for Mental Health Biennial Congress, Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9682 0244, fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au February 21 - 26 2003, World Federation for Mental Health Biennial Congress 2003, Melbourne Convention Centre, Melbourne. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61 3 9682 0288, email: wfmh2003@ic ms.com.au, web: http://www.icms.com.au/wfmh2003. March 9 – 14, 2003, The Fifth International Conference on Fatigue and Transportation, "Counter Measures: detection technology, naps and drugs", Esplanade Hotel, Fremantle, W A. Contact: Congress West Pty Ltd, PO Box 1248, West Perth WA 6872, Australia, Tel: +61 8 9322 6906, Fax: +61 8 9322 1734, Email: [email protected], web: http://www.congresswest.com.au/FATIGUE2003/ 134 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA March 31- 3 April, 2003, 13th World Congress on Disaster and Emergency Medicine, Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9417 0888, fax: +61 3 9417 0899, email: [email protected], web: www.wcdem2003.com/ April 6-10, 2003, 11th International Symposium on Viral Hepatitis & Liver Diseases, Sydney, NSW. Contact: tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135, email: [email protected], web: www.tourhosts.com.au July 7-11 2003, ICIAM 2003 - International Congress of Industrial and Applied Mathematics. Sydney. August 10-15 2003, International Confederation for Plastic Reconstructive and Aesthetic Surgery World Congress Sydney 2003, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney. Contact: PRAS 2003 Congress, tel: +61 2 9241 1478, fax: +61 2 9251 3552, email: [email protected], web: http://www.ipras2003.com August 10-14, 2003, International Symposium on Radiopharmaceutical Chemistry, Sheraton on the Park, Sydney, Contact: tel: +61 2 9262 2277, Fax: +61 2 9262 3135, email: [email protected] , web: www.tourhosts.com.au/isrc2003 August 17 - 22 2003, 12 th International Congress of Radiation Research, Brisbane Convention Centre, Brisbane. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 7 3844 1138 , Fax: +61 7 3844 0909, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/icrr2003. August 24 – 29, 2003, World Congress on Medical Physics and Biomedical Engineering (WC2003), Sydney Convention & Exhibition, Sydney, NSW. Contact: email: [email protected], web: http://www.wc2003.org/ September 2-6, 2003, 9th International Congress of Inborn Errors of Metabolism, Brisbane Convention & Exhibition Centre, Brisbane, QLD. Contact: ICMS Pty Ltd, tel: +61 2 9290 3366, Fax: +61 2 9475 0364, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/iciem2003 September 4-9, 2003, Pharmacy and Pharmaceutical Sciences World Congress 2003 63rd Congress of FIP, Sydney NSW. Contact: tel: +31 70 302 1982, fax: +31 70 302 1998, email: [email protected], web: www.fip.nl September 22-25, 2003, 14th International Symposium for the Psychological Treatment of Schizophrenia and Other Psychoses. Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9251 8881 fax: +61 3 9521 8889, email: [email protected] 135 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA September 24-26, 2003, 15th Conference of the International Society for Environmental Epidemiology, Perth, WA. Contact: tel: +61 8 9489 4800, fax: +61 8 9489 4801, email: [email protected] , web: http://www.eventedge.com.au November 16 - 20 2003, 9 th International Congress on Oral Cancer in association with the 5th National Australian and New Zealand Head and Neck Society, Melbourne Convention Centre, Melbourne. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61 3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au/oralcancer 136 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA PRINCIPALI SITI WEB Siti d’interesse scientifico Anglo-Australian Observatory AusIndustry www.aao.gov.au/ www.ausindustry.gov.au Australian Antarctic Division Australia n Institute of Marine Science (AIMS) www.antdiv.gov.au www.aims.gov.au Australian Nuclear Science and Technology Organisation (ANSTO) Australian Academic and Research Network www.ansto.gov.au/ www.aarnet.edu.au/ Australian Research Council www.arc.gov.au/ Bureau of Meteorology CSIRO www.bom.gov.au/ www.csiro.au/ Cooperative Research Centres Defence Science and Technology Organisation (DSTO) www.isr.gov.au/crc/index.html www.dsto.defence.gov.au/ Department of Industry, Tourism and Resources Department of Agriculture, Fisheries and Forestry – Australia www.industry.gov.au/ Department of Education Science and Training Environment Australia www.dest.gov.au/science/index.htm www.affa.gov.au/ www.environment.gov.au EPA New South Wales www.epa.nsw.gov.au EPA Queensland EPA Western Australia www.epa.qld.gov.au www.epa.wa.gov.au EPA South Australia EPA Northern Territory www.epa.sa.gov.au www.epa.nt.gov.au EPA Victoria www.epa.vic.gov.au 137 Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia Ambasciata d’Italia Giugno 2002 CANBERRA Geoscience Australia www.agso.gov.au/ Great Barrier Reef Marine Park Authority (GBRMPA) www.gbrmpa.gov.au/ IPAustralia Land and Water Australia www.ipaustralia.gov.au/ www.lwa.gov.au/ National Environment Protection Council National Health and Medical Research Council (NHMRC) www.nepc.gov.au/ www.health.gov.au/nhmrc/ National Standards Commission www.nsc.gov.au/ Informazioni generali sull’Australia Australian Bureau of Statistics Australian Federal Government Entry Point Australian Universities www.abs.gov.au www.fed.gov.au www.detya.gov.au/highered/ausunis.htm Principali fonti d’informazione australiane Australian Financial Review Sydney Morning Herald www.afr.com.au www.smh.com.au The Age www.theage.com.au The Australian Australian Broadcasting Corporation, Science Programs www.theaustralian.com.au www.abc.net.au/science 138 UNIVERSITY OF CANBERRA Division of Science and Design The Division of Science and Design at the University of Canberra aspires to the highest level of teaching and research giving our graduates a professional advantage. The Division is an exciting and innovative place to commence or further your studies. Our courses range from undergraduate programs through to Doctorates. The Division’s strengths in teaching, include: Applied Psychology Architecture Cultural Heritage Studies Facilities Management and Property Graphic Design Human Biology Human Nutrition Industrial Design Interior Design Landscape Architecture Medical Science Nursing Sports Studies Resource and Environmental Science For those of you who may already have a degree, the Division also offers a dynamic range of fee-paying postgraduate courses that could open up or allow you to explore whole new career opportunities. A strong research base supports all our academic programs and fosters links to industry. Our research and consultancy strengths are found within the following centres: • • • • Applied Ecology Research Centre Centre for Developing Cities Co-operative Research Centre for Freshwater Ecology Co-operative Research Centre for Landscape Environments and Mineral Exploration • • • • • Corrosion and Spectrochemistry Laboratory Cultural Heritage Research Centre Eco-Chemistry Laboratory GADI Research Centre for Medical and Health Sciences National Health Sciences Centre For further information contact: Division of Science and Design University of Canberra ACT 2601 Australia Telephone: Facsimile: E- mail: Web: +61 2 6201 2038 +61 2 6201 5030 [email protected] http://scides.canberra.edu.au