Ambasciata d`Italia - Publications for Italian and Australian

Transcript

Ambasciata d`Italia - Publications for Italian and Australian
Ambasciata d’Italia
CANBERRA
Bollettino della Comunità
Scientifica in Australasia
Giugno 2002
Ufficio dell’Addetto Scientifico
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Introduzione
Introduction
La prima Mostra Convegno ItaloAustraliana
sull’Innovazione
Tecnologica
IATICE
(Italian
Australian Tecnological Innovation
Conference and Exhibition) 2002,
conclusasi recentemente a Melbourne,
si è sviluppata in un contesto
particolare ed ha generato stimoli per la
futura cooperazione tra i due Paesi.
IATICE è stata progettata e si è
sviluppata in un contesto nel quale
l’Italia e l’Australia attribuiscono allo
sviluppo tecnologico un’importanza
strategica per la dinamica dei processi
di crescita economica territoriale.
L’interesse all’innovazione, quindi, si
concretizza, in particolare, nella
valutazione non solo dei trend
tecnologici che hanno caratterizzato
gli ultimi decenni dello sviluppo
economico ma anche del ruolo
rivestito dalle singole economie paese nelle fasi più rilevanti
dell’intero arco dello sviluppo
industria le del XX secolo. A tutti è
noto che alla rivoluzione elettronica
si
sovrappone
quella
delle
biotecnologie, mentre continua quella
dei nuovi materiali e si prepara quella
delle
nanotecnologie,
in
un
susseguirsi durante il quale perdono
identità
anche
le
consuete
classificazioni e distinzioni tra
innovazioni radicali, incrementali,
intermedie.
The
first
Italian-Australian
Technological
Conference
and
Exhibition, IATICE 2002, which has
recently ended in Melbourne, was
developed into a particular context
and created stimuli for the future
cooperation between the two
Countries.
IATICE was planned and was
developed in a context in which Italy
and Australia attribute strategic
importance
to
technological
development for the process
dynamics of territorial economic
growth. The interest in innovation,
therefore, is realized in particular by
evaluating not only the technological
trends which have characterised the
last
decades
of
economic
development but also the role carried
out by the individual economycountry in the most important phases
of the whole span of industrial
development of the 20th century.
Everyone knows that with the
electronic revolution comes the
biotechnological one, while that of
new materials carries on and that of
nanotechnology prepares itself, in a
continual succession during which
even the usual classifications and
distinctions
between
radical,
incremental,
and
intermediate
innovation lose their identity.
Pur riconoscendo l’entità che può
derivare da questo tipo di distinzioni,
appare sempre più evidente il valore
sistemico delle nuove tecnologie, che
Although one recognizes the
importance that can come from such
distinctions, the systemic value of
new technologies that leads to the
I
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
conduce alla concezione di “Sistemi
Tecnologici” costituiti da “cluster
interrelati
d’innovazione”.
È
importante rilevare, in particolare,
come il processo d’innovazione
tecnologica risulti alimentato da una
capacità sistemica complessiva. Sullo
scenario internazionale, al ruolo
centrale dell’intervento pubblico nel
campo della ricerca e sviluppo si
accompagnano la preminenza dei
grandi gruppi multinazionali, la
rapidissima crescita di nuove piccole
imprese innovative e lo sviluppo di
processi di adattamento e diffusione
che investono l’evoluzione del
sistema economico e sociale a livello
generale. Di fatto, la portata sempre
maggiore dei fenomeni innovativi ed
in particolare delle nuove tecnologie,
ha proposto l’esigenza di costruire
robusti sistemi di competenze
tecnologiche a livello di Paese.
Diventa
quindi
fondamentale
possedere
un
“sistema
di
competenze” rinnovando l’attenzione
per
i
rischi-Paese attribuibili
all’esclusione,
o
anche
solo
all’emarginazione,
dai
circuiti
rilevanti dell’innovazione.
idea of “Technological Systems”,
made up of “interrelated clusters of
innovation”, seems to be clearer than
ever. It is especially important to
notice how the process of
technological innovation seems to be
nourished by an overall systemic
capacity. On the international scene,
the central role of public intervention
in the field of research and
development is accompanied by the
pre-eminence of large multinationals
groups, the very rapid growth of
small new innovative firms and the
development of adaptation and
diffusion processes which dominate
the evolution of the economic and
social systems on a general level. In
fact, the ever growing importance of
innovative phenomena and, in
particular, of new technologies has
required the need to build solid
systems of technological expertise at
a national level. It therefore becomes
ever more urgent to have a “system
of expertise” thus focusing attention
once again on the country-risks of
being left out, or even simply being
marginalised,
from
important
innovation networks.
In tale contesto s’inserisce la
manifestazione IATICE 2002, dove i
principali protagonisti dell’evento sono
stati le università, i gruppi di ricerca
pubblici e privati , le aziende high tech,
i governi nazionali ed i governi locali.
Ed è stato proprio dai governi locali, sia
le regioni italiane che gli stati
australiani, che è giunto un forte
contributo. Ciascuna delegazione
regionale, consapevole oggi di giocare,
attraverso un’adeguata politica di
The IATICE 2002 conference is
placed in such a contest, where the
major protagonists of the event have
been universities, public and private
research groups, high tech industries,
national and local governments. And
it was from local governments, both
from Italian regions and Australian
States
that
came
a
major
contribution.
Each
regional
delegation, today aware of playing a
major role in the territorial economic
II
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
sviluppo tecnologico, un proprio forte
ruolo nella crescita economica
territoriale, è giunta a Melbourne con le
principali componenti del proprio
sistema d’innovazione.
growth through a suitable policy of
technological development, came to
Melbourne with the main points of
its own innovation system.
La manifestazione IATICE 2002 ha
quindi favorito la cooperazione
scientifica e tecnologica fra i due
Paesi enfatizzando il ruolo sistemico
sia a livello di competenze
tecnologiche che a livello geografico.
In particolare, l’evento ha visto la
partecipazione di università, centri di
ricerca ed aziende ad alto contenuto
tecnologico presenti sui territori
regionali, quali principali protagonisti
dello
sviluppo
scientifico
e
tecnologico locale. Pertanto, come si
evince dall’articolo dedicatogli in
questo Bollettino, la manifestazione
di Melbourne ha costituito una
singolare opportunità oltre che per gli
organismi nazionali competenti per la
ricerca e lo sviluppo tecnologico,
anche per le regioni italiane e gli stati
australiani in relazione al ruolo degli
stessi svolto nella promozione della
cooperazione scientifica, tecnologica
e commerciale a livello internazionale.
The IATICE 2002 conference has
therefore favoured scientific and
technological cooperation between
the two Countries, emphasizing the
systemic role both on the level of
technological competence and on a
geographical level. In particular, the
event has witnessed the participation
of universities, research centres and
firms, with emphasis on the high
technological sector present in
regional territories, as major players
in local scientific and technological
development. Therefore, as can be
deduced from the article dedicated to
this subject in this issue of the
Bollettino, the Melbourne conference
has been a unique opportunity, not
only for national bodies competent in
technological
research
and
development, but also for Italian
Regions and Australian States in
relation to the role played by them in
promoting scientific, technological
and commercial cooperation at an
international level.
Nicola Sasanelli
Addetto Scientifico
III
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Bollettino della Comunita’
Scientifica in Australasia
Giugno 2002
Direttore responsabile:
ing. Nicola Sasanelli
Responsabile e coordinamento editoriale:
dott.ssa Alessandra Iero
Comitato di Redazione:
dott.ssa Annamaria Arabia
dott.ssa Paola Bernard
dott.ssa Daniela Rubatto
dott. Massimiliano Tani
IV
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Ambasciata d’Italia in Canberra
Ufficio dell’Addetto Sc ientifico
Comitato di Redazione
12 Grey Street
DEAKIN ACT 2600
Tel. (+61) (2) 6273 3333
Fax (+61) (2) 6273 2406
http://www.scientific.ambitalia.org.au/
[email protected]
ISSN 1446 - 9588
Il Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia si basa sul libero apporto dei ricercatori. Per
tale motivo gli autori se ne assumono interamente la responsabilità.
The Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia is based on the free contribution of
researchers. For this reason, the authors take on full responsibilities.
V
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Sommario
Perchè l’Italia e l’Australia dovrebbero cooperare nel campo della Ricerca e
dello Sviluppo?
Why should Italy and Australia cooperate in Research and Development
(R&D)?
pag. 1
Dott Bruno Mascitelli
Analisi scientifica e quantitativa della creatività
Scientific and quantitative analysis of creativity
pag. 31
Prof Piero P. Giorgi
Migrazione, Commercio e Crescita
Migration, Trade and Growth
pag. 39
Prof Pasquale Sgro
Intelligenza artificiale
Artificial intelligence
pag. 43
Dott.ssa Paola Bernard
Impatti riproduttivi sulle lumache marine: Paragoni tra l’Australia e l’Italia
Reproductive Impacts to Marine Snails: Comparisons between Australia and
Italy
pag. 47
Dr Scott Wilson
La gestione dei sedimenti contaminati
Management of contaminated sediments
Dott.ssa Alessandra Iero
Prof Bill Maher
VI
pag. 55
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
La Prima Mostra Convegno Italo Australiana sull’Innovazione Tecnologica,
Melbourne 25-28 Marzo 2002
The First Italian-Australian Technological Innovations Conference &
Exhibition, Melbourne 25-28th March, 2002
pag. 61
Ing Nicola Sasanelli
Allegato 1: Lista delle organizzazioni, centri di ricerca, imprese high tech
presenti a IATICE con uno stand
Attachment 1: List of organisations, centres of research, high tech firms and
institutions present with their own stands at IATICE
pag. 71
Allegaato 2: Programma dei 16 workshop di IATICE
Attachment 2: Program of the 16 IATICE workshops
pag. 75
Allegato 3: La dichiarazione congiunta Italo-Australiana
Attachment 3: The Italian-Australian joint declaration
pag. 87
Viaggio nel mondo accademico e della ricerca del territorio
dell’Australasia:
University of Queensland
pag.95
VII
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Notizie flash dal mondo delle riviste tecnico-scientifiche Australiane
ü Attualità
pag. 113
•
Barriere per il contenimento delle perdite di petrolio in climi freddi
•
•
Ricercatore australiano riceve il premio “Ozone” dall’Environmental
Protection Agency degli USA
Una speranza per la diagnosi precoce dell’autismo
•
Nuovo centro per la bio-ingegneria e le nanotecnologie
•
Centro sulla genetica dei raccolti istituito ad Adelaide
ü Ricerca, Sviluppo e Innovazione
pag. 115
•
Nuova scoperta nella ricerca sul laser atomico
•
E’ davvero vita?
•
Miglioramento della filtrazione grazie alle nanoparticelle
ü Nuove Tecnologie e Nuovi materiali
•
Micosonda ionica verso l’Europa
•
Scelto un sito in South Australia per il progetto ‘hot rock’
•
Ottenuta la lana più raffinata d’Australia
ü Information Technology
pag. 117
pag. 119
•
Nuovo modello per studiare il livello di inquinamento dell’aria
•
Nuovo Database per meglio gestire le malattie delle piante
VIII
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ü Sanità
pag. 121
•
Possibile vaccino per la febbre da fieno
•
Nuova scoperta sulle cause del morbo di Parkinson.
•
Trattamento per la fibrosi cistica
•
Connessione tra insulina e miopia
ü Ambiente
pag. 123
•
Le cause della scomparsa di rare specie di uccelli
•
tica rana minacciata da funghi
•
Il trasporto eolico come causa della salinitá
•
Ricerca sull’Antartide
ü Spazio
pag. 125
•
Il colore dell’universo
•
L’evoluzione del pianeta Marte
EVENTI Promossi dall’Ufficio Scientifico Dell’ambasciata d’Italia in
Canberra
pag. 127
Programma delle Conferenze scientifiche in Australasia
pag. 129
Principali siti Web
pag. 137
IX
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
“Con le terre unite alla massa centrale sotto il nome comune di
Australasia, dalla Nuova Guinea alla Nuova Zelanda, la superficie
emersa in questa parte dell’Oceano Pacifico e’ di pochissimo inferiore a
quella dell’Europa”
Il geografo Elisee Reclus, Parigi 1889
X
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
XI
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Perché l’Italia e l’Australia
dovrebbero cooperare nel
campo della ricerca e dello
sviluppo?
Why should Italy and
Australia cooperate in
research and development
(R&D)?
Bruno Mascitelli
Bruno Mascitelli
Affinché si possa affrontare la
questione della cooperazione e della
commercializzazione della ricerca e
dei progetti di sviluppo tra l’Australia
e l’Italia, bisogna chiedersi quali
siano gli attuali rapporti commerciali
tra questi due Paesi. Ci sono delle
speciali sinergie commerciali che
potrebbero favorire e promuovere
questo rapporto? Considerando che
l’Australia e l’Italia non hanno
un’alleanza strategica come potrebbe
essere il caso per l’Australia e
l’America, dove sono le zone di
interesse comune? Inoltre le comunità
di ricerca in Australia e in Italia
hanno fatto chiaramente capire che
una delle difficoltà più grandi da
affrontare “è.... che veniamo a meno
nelle zone di sviluppo e di
commercializzazione più rischiose”
(Geoff Garrett, CSIRO, BRW, 28
febbraio, 2002). La domanda che
deriva da questa preoccupazione è
come può l’Italia, come socia, giocare
un ruolo nell’assistere questo sviluppo
e questa commercializzazione di
ricerca? A prima vista, l’Australia e
l’Italia non hanno dei livelli estensivi
di collaborazione di ricerca. Secondo
dati recenti del CSIRO, l’Australia e
l’Italia stanno cooperando su 22
progetti di ricerca, ma non stanno
sviluppando e commercializzando 22
progetti. In modo da capire le
In order to address the question of
Australia and Italy cooperating and
commercialising
research
and
development projects, it is necessary
to ask what are the existing
commercial relationships between
these two countries? Are there
special commercial synergies which
might encourage and promote this
relationship? Given that Australia
and Italy do not have a strategic
alliance like might be the case for
Australia and the US, where are the
areas of common interest? In
addition the research community in
Australia and Italy have made
abundantly clear that one of the
greatest difficulties they face “…is
we fall short in the riskier areas of
development and commercialisation”
(Geoff Garrett, CSIRO, BRW, 28
February 2002). The question that
flows from this concern is how can
Italy as a partner play a role in
assisting this research development
and commercialisation? On the face
of it, Australia and Italy do not have
extensive
levels
of
research
collaboration. According to recent
CSIRO figures, Australia and Italy
are cooperating on 22 research
projects. They are not however
developing and commercialising 22
projects. In order to understand the
prospects and potential between
1
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
prospettive ed il potenziale tra queste
due nazioni, bisogna stabilire quali
approcci commerciali in collaborazione
esistono e come possono essere
coordinati per far si che si trasformino
in collegamenti commerciali più solidi.
È anche necessario indicare gli attuali
rapporti commerciali e d’investimento
con ciascuna di esse, poiché questo
indicatore promette bene per i
potenziali maggiori risultati di ricerca e
di sviluppo.
L’obiettivo di questa dissertazione è di
esaminare i rapporti commerciali tra i
due paesi, di fornire una conoscenza su
come si vedono e su come potrebbero
rinforzarsi.
these two nations, we need to
establish what commonly shared
business approaches there are and
how they can be co-ordinated to
translate itself into stronger business
ties. It is also necessary to indicate
the current trade and investment
relations with each as this indicator
will bid well for the potential to
further research and development
outcomes. The aim of this paper is to
examine the commercial relations
between these two nations, to
provide some understanding as to
how they see each other and to see
how they can be strengthened.
Veduta generale economica
L’Italia e l’Australia
–
Economic overview – Italy and
Australia
Italia
L’economia italiana è la sesta
economia più grande del mondo e nel
2001 ha segnato un valore di Prodotto
Interno Lordo (PIL) pari a A$ 2,042
miliardi. L’Italia contribuisce al
3,23% del PIL mondiale e nel corso
degli ultimi 2-3 anni ha segnato una
crescita nei livelli di PIL mediocre di
circa 1,8-2,0%. Nel 2002, gli esperti
di economia e i ministeri di governo
pertinenti predicono un rendimento
più solido di circa 2,3% all’anno.
L’esportazione è stato un impeto
maggiore dell’economia negli ultimi
dieci anni, anche se negli ultimi 12
mesi,
questa
potenza
dell’esportazione
è
calata
leggermente per via di un
rallentamento mondiale.
Italy
The Italian economy is the 6th
largest economy in the world
recording a Gross Domestic Product
(GDP) value of $A 2,042 billion in
2001. Italy contributes 3.23% to the
world GDP and has over the last 2-3
years seen mediocre GDP growth
rates of around 1.8 - 2.0%. In 2002
economic experts and relevant
government ministries are predicting
a stronger performance of around the
year 2.3%. Exports have been a
major driver of the economy over the
last 10 years although the last 12
months have seen this strength in
exports slightly decline due to a
world slowdown.
L’Italia però continua ad affrontare
But Italy continues to face economic
2
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
delle
difficoltà
economiche
specialmente per la sua mancanza di
competitività e per il suo bisogno
continuo
di
ulteriori
riforme
economiche. Il suo tasso di debito
pubblico del PIL (attualmente a
109,4% , con la previsione che cali a
104,.4% nel 2002) anche se in calo,
non può essere ignorato. Un’altra
preoccupazione maggiore è stata
l’alto livello di disoccupazione che
non è riuscito a calare alla pari degli
altri vicini europei. A partire da
gennaio 2002, la disoccupazione era
del 9,2 percento, in calo rispetto al
10,1 percento nel gennaio 2001.
difficulties especially through its
lack
of
competitiveness and
continual need for further market
reforms. Its ratio of government debt
to GDP (currently 109.4% expected
to decrease to 104.4% in 2002),
while on the decrease, cannot be
overlooked. Another major concern
has been the high level of
unemployment which has failed to
decline in line with other comparable
European
neighbours.
Unemployment as of January 2002
was at 9.2 percent declining from the
January 2001, 10.1 percent.
Con la sua mancanza di reputazione
competitiva, l’Italia si classifica al
trentesimo posto nel mondo in
termine di competitività economica
paragonata all’Australia che si trova
al dodicesimo posto. C’è stata molta
polemica sul desiderio di avere altre
riforme sul mercato del lavoro
(specialmente riguardo l’Articolo 18
ed il diritto di licenziare ed
impiegare) il quale ha provocato un
maggior
livello
di
conflitto
industriale. Il risultato di questo
dibattito ha sollevato proteste in tanti
campi del mondo degli affari.
L’impegno e il coinvolgimento da
parte dell’Italia nel passaggio
monetario storico nel gennaio 2002 è
stato
uno
sviluppo
chiave
nell’assistere
la
competitività
dell’Italia in Europa e sullo scenario
mondiale.
Italy’s lack of competitive standing
has it ranked 30th in the world in
economic
competitiveness
as
opposed to Australia which is 12th.
There has been much controversy
over the desire for more labor market
reforms (especially over Art. 18 and
the right over hiring and firing) has
brought an increased level of
industrial conflict. The outcome of
this debate has many business voices
on edge. Italy’s commitment and
involvement in the historic Eurozone
currency changeover in January 2002
has been a key development in
assisting Italy’s competitiveness in
Europe and in the world scenario.
3
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Tabella 1.1 Italia: Indicatori economici principali 1996-2001
Table 1.1 Italy: Main economic indicators 1996-2001
1996
1997
1998
1999
2,316
GDP at market prices ($A bn) 2,421 2,291 2,35
PIL a prezzi di mercato ($A
0
mil)
1.1
2.0
1.8
1.6
Real GDP growth (%)
Crescita di PIL reale (%)
3.9
1.8
1.7
1.6
Consumer price inflation (%)
Inflazione del prezzo al
consumo (%)
57.4
57.6
57.6
57.7
Population (m)
Popolazione (m)
12.1
12.2
12.6
11.1
Unemployment (%)
Disoccupazione (%)
495
472
476
453
Exports fob ($A bn)
Esportazione fob ($A mil)
388
393
406
413
Imports fob ($A bn)
Inportazione fob ($A mil)
124
123
116
114
Public debt as % of GDP
Debito pubblico come % del
PIL
Source: Economist Intelligence Unit, 2002 and Il Sole 24 Ore, 2002
Australia
Nonostante la depressione economica
del 2001, l’economia australiana ha
conseguito buoni risultati negli ultimi
cinque anni. Dal 1996 al 2001
l’economia è cresciuta di un tasso di
circa 4% per anno, un tasso di
crescita che sarebbe l’invidia della
maggior
parte
delle
nazioni
industriali
avanzate.
L’unica
considerazione negativa è stato il
leggero
aumento
nella
disoccupazione durante un periodo di
crescita, aumentando dal 6,3% nel
2000 fino al 6,7% nel 2001.
2000
2001
2,115
2,042
2.9
1.8
2.6
2.7
57.8
57.8
10.7
10.1
469
445
449
431
111
109.4
Australia
Despite the world economic
downturn in 2001, Australia's
economy has been performing well
in the last five years. From 1996 to
2001 the economy grew at a rate of
around 4% per year, a rate of growth
which would be of envy to most
advanced industrial nations. The
only negative consideration has been
the slight increase in unemployment
during a period of growth increasing
from 6.3% in 2000 to 6.7% in 2001.
4
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Tabella 1.2 Australia: Indicatori economici prin cipali 1996-2001
Table 1.2 Australia: Main economic indicators 1996-2001
1996
1997
GDP at market prices 520.0
548.3
(A$bn)
PIL a prezzi di mercato ($A
mil)
Real GDP growth (%)
4.1
4.0
Crescita di PIL reale (%)
Consumer price inflation 2.6
0.3
(%)
Inflazione del prezzo al
consumo (%)
Population (m)
18.3
18.5
Popolazione (m)
Unemployment (%)
8.6
8.6
Disoccupazione (%)
Export fob (A$m)
118,5
127,4
Esportazione fob ($A mil)
Imports fob (A$m)
119,8
123,7
Inportazione fob ($A mil)
Public debt as % of GDP
19
18
Debito pubblico come % del
PIL
Source : Economist Intelligence Unit, 2002
1998
579.5
1999
612.0
2000
655.6
2001
650.5
5.3
4.7
3.7
2.3
0.9
1.5
4.5
4.4
18.7
18.9
19.2
19.4
8.0
6.9
6.3
6.7
109,6
110,0
126,2
133.4
120,1
129, 2
133,5
136.1
15
12
9
9
Condizioni di commercio e di affari
Italia – Condizioni di commercio e di
affari
Trade and business conditions
Italy – Trade and business
conditions
L’economia dell’Italia si è sviluppata
enormemente nei decenni dopo la
Seconda Guerra Mondiale. Una volta era
un’economia a base rurale e ora è
un’economia dominata dall’industria e
dai servizi ed è uno dei membri del
Gruppo G7 di (Grandi) economie. La
spina dorsale dell’economia italiana sono
le piccole alle medie imprese e le micro
imprese, generalmente possedute e
gestite nell’ambito delle famiglie. Se
consideriamo quelle compagnie con
meno di 100 impiegati nella categoria
Italy’s economy has developed
enormously in the decades since
World War 2. Once a rural-based
economy, it is now an industry and
services dominated economy, and is
one of the G7 group of (Great)
economies. The backbone of Italy’s
economy is the small to medium
enterprises and micro enterprises,
generally owned and operated within
families. If we consider companies
with less than 100 employees in the
SME category, in Italy they account
5
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
delle PMI, in Italia rappresentano circa il
99,7% dei 3.7 milioni di aziende italiane.
Un’altra
caratteristica
importante
dell’economia italiana sono le sue
singolari conglomerazioni di industria
conosciute come “Zone Industriali”, delle
quali ce ne sono circa 200, sparse in tutta
l’Italia. I prodotti fabbricati in queste
zone includono calzature, mobilia, la
preparazione della lana, occhiali da sole e
molti altri prodotti per i quali l’Italia è
rinomata.
for 99.7% of Italy’s 3.7 million
companies.
Another
important
characteristic of Italy’s economy is
its unique cluster arrangements of
industry known as “Industrial
Districts”, of which there are around
200, spread throughout Italy.
Products made in these areas include
footwear, furniture, wool processing,
sunglasses and many other products
for which Italy is renowned.
Assisted in part by years of
favourable exchange rate factors, the
strong export growth has also been
driven by the powerful “Made in
Italy” trademark of export quality
and success. This strength in exports
was demonstrated with the value of
exports in 2000 giving Italy 8th
position in the world in terms of
world export contribution. On the
import side of the equation Italy
imports only slightly less than it
exports. This has reflected Italian
trade losing that stronger relationship
of exports over imports which it
once had.
Aiutata in parte da tanti anni di fattori di
scambio monetario favorevole, la forte
crescita di esportazione è stata anche
spinta in avanti dal potente marchio
commerciale “Made In Italy”, simbolo di
qualità e di successo di esportazione.
Questa forza di esportazione è stata
dimostrata dal valore di esportazione nel
2000, piazzando l’Italia all’ottavo posto
nel mondo in termini di contributo
all’esportazione mondiale. Dall’altra
parte dell’equazione, l’Italia importa un
po’ meno di quello che esporta. Questo si
è manifestato nella perdita, da parte
dell’economia
italiana,
della
predominanza dell’esportazione rispetto
all’importazione che aveva una volta.
As a market, Italy is large with a
population of 59 million people with
a strong purchasing power. Italy is
also a founding member of the
European Union including a
founding participant of the European
Monetary Group. Italy’s entry and
membership into the European
Union has played a significant role
in further development of the
economy and trade. Italy’s main
trading partners are located in the
European Union. France and
Germany on their own, account for
Come mercato, l’Italia è grande con una
popolazione di 59 milioni di persone con
un forte potere contrattuale. L’Italia è
anche un membro fondatore dell’Unione
Europea oltre che un partecipante
fondatore del Gruppo Monetario
Europeo. L’entrata e l’appartenenza
dell’Italia all’Unione Europea ha giocato
un ruolo fondamentale nel favorire lo
sviluppo dell’economia e del commercio.
I partner commerciali più importanti si
trovano nell’Unione Europea. Solo la
6
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Francia e la Germania, rappresentano più
del 30% di tutta l’esportazione italiana.
Più importante ancora, ci sono chiare
prove di costi ridotti per gli esportatori
come risultato degli effetti dell’Unione
Europea. L’adattamento dell’Euro come
moneta corrente dei paesi membri risulta
essere un incentivo maggiore per la
riduzione dei costi.
more than 30% of all Italian exports.
Most importantly, there are visible
signs of lower costs to exporters as a
result of the effects of the European
Union. The adaptation of the Euro as
the currency for the country
members is proving to be a major
cost cutting stimulant.
L’Italia gradisce l’investimento straniero
e, molti servizi di produzione di proprietà
straniera sono altamente redditivi.
Tuttavia, l’Italia non ha avuto così tanto
successo nel promuovere l’investimento
come nel promuovere il commercio. Di
particolare difficoltà è stata quella di
attrarre l’investimento nelle zone del sud
d’Italia, malgrado le offerte di prestiti ed
incentivi fiscali da parte del governo per
convincere le imprese a stabilirsi in
queste zone. Normalmente alle aziende
straniere vengono offerte le stesse
opportunità delle aziende locali.
Comunemente le compagnie straniere
non necessitano di autorizzazione
speciale, benché una licenza preliminare
sia richiesta per alcuni settori “di
interesse nazionale”, come la marina
mercantile, l’assicurazione, le attività
bancarie e la finanza e il trasporto aereo.
Gli investitori stranieri sono liberi di
comprare fino al 100% di imprese
esistenti
italiane
eccetto
quelle
compagnie che sono totalmente oppure
parzialmente di proprietà statale, oppure
che sono soggette a regolamento
(banche, assicurazione, linee aeree,
aeroplani). Non ci sono limiti
sull’acquisto di beni immobili o
sull’impiego di lavoratori locali. I costi di
lavoro sono tra i più bassi dell’UE. Non
ci sono regolamenti che obbligano
Italy welcomes foreign investment,
and many foreign-owned production
facilities in Italy are highly
profitable. However, Italy has not
been as successful in promotion of
investment as it has in promotion of
trade. Particularly difficult has been
investment attraction to the southern
parts of Italy, despite government
offers of loans and tax incentives for
businesses to establish themselves in
these areas. Generally foreign
businesses are offered the same
opportunities as local businesses.
Foreign investors do not usually
need special authorisation, although
a preliminary licence is required in
some "national interest" sectors, such
as shipping, insurance, banking and
finance and air transport. Foreign
investors are free to purchase up to
100% of existing Italian enterprises
with the exception of companies that
are wholly or partially owned by the
State, or are subject to regulation
(banks, insurance, airlines, aircraft).
There are no limitations on the
purchase of real estate or the hiring
of local workers. Labour costs are
among the lowest in the EU. There
are no regulations that require the
foreign investor to meet any export
or output targets. Exchange control
7
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
all’investitore straniero di soddisfare
degli obiettivi di importazione o di
esportazione. La deregolamentazione del
controllo dei cambi, completata nel 1990,
ha tolto tutte le restrizioni sulle
transazioni e sulle attività della moneta
straniera. Il capitale e i profitti, dopo
essere stati sottoposti a tasse, possono
essere trasferiti all’estero.
deregulation, completed in 1990,
removed all restrictions on foreign
exchange transactions and activities.
Capital and profits, subject to
taxation, may be transferred abroad.
Mentre la burocrazia italiana può essere
un fattore soffocante per molte attività ed
operazioni economiche, il governo è nel
processo di cercare di togliere le barriere
burocratiche per il commercio e
l’investimento, con risultati misti fino ad
ora. Nel passato, con i rapporti industriali
dell’Italia c’è stata poca discordia, benché
dei tentativi recenti di riformare il
mercato di lavoro abbiano prodotto una
rinascita di confronto industriale.
While Italy’s bureaucracy can be a
stifling blanket on many economic
operations and activities, the
government is currently in the
process of attempting to remove
bureaucratic barriers to trade and
investment, with mixed results so
far. Italy’s industrial relations have
remained relatively “strife-free” in
the past although recent attempts to
reform the labour market has
produced a revival of industrial
confrontation.
Australia – Condizioni di commercio
e di affari
Australia – Trade and business
conditions
Dagli
anni
ottanta
l’economia
australiana
è
diventata
molto
concentrata sull’esportazione con la
nozione “esporta o muori” inculcata
fermamente
nella
mente
degli
esportatori. Parte della preoccupazione è
stata quella di cercare di stimolare la
quantità di compagnie, specialmente le
PMI ad esportare. Attualmente solo il
4% di aziende australiane esportano,
paragonato al 49% di aziende italiane
che esportano. Il punto di vista
australiano riguardo il commercio è
stato sostenuto a tutti i livelli ed è
diventato la motivazione principale
dell’economia e della crescita continua
dell’economia (Portrait of Australian
Since the 1980’s the Australian
economy has become very export
focused with the notion of “export or
die” very much driven into the mind
of exporters. Part of the concern has
been in trying to stimulate the
quantity of companies, especially
SMEs to export. Currently only 4
percent of Australian companies
export, compared to 49 percent of
Italian companies that export.
Australia’s view towards trade has
been very strongly supported at all
levels, and has become a prime
driver of the economy and of the
continuing growth of the economy
(Portrait of Australian exporters,
8
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
exporters, Financial Review, April
2002).
Financial Review, April 2002).
Australia has not surprisingly been
very receptive to European and
particularly Italian products, given
that the market needs of the
Australian economy in the past few
decades have become much more
sophisticated and diverse. As a
growing and soon to become major
world economy, Australia is the 12th
largest economy in the world and the
third largest economy in Asia after
Japan and China. Australia’s
favourable business climate allows
companies operating in Australia to
operate in a stable legal environment,
with protection of intellectual
property rights and a climate of
political certainty. Industrial disputes
are at their lowest since the Second
World War.
L’Australia, come c’era d’aspettarsi, è
stata molto ricettiva ai prodotti europei e
particolarmente a quelli italiani,
considerando che i bisogni di mercato
dell’economia australiana negli ultimi
decenni sono diventati molto più
sofisticati e vari. Come economia
crescente,
che
presto
diventerà
un’economia importante mondiale,
l’Australia è la dodicesima economia più
grande del mondo e la terza più grande in
Asia dopo il Giappone e la Cina. Il clima
favorevole australiano permette alle
compagnie che svolgono le loro attività
di farlo in un ambiente legale stabile, con
la protezione dei diritti di proprietà
intellettuale ed un clima di certezza
politica. Le dispute industriali hanno
toccato il livello più basso dalla Seconda
Guerra Mondiale.
The taxation system has undergone
serious reforms, and since July 1st
2000 a goods and services tax has
replaced the complex wholesale tax
on goods. The rate of corporation tax
was reduced to 30% as of July 1st
2001. Tariffs on imports have been
reduced progressively and the
current
average
tariff
on
manufactured
goods
entering
Australia is approximately five
percent. Australia is welcoming of
foreign investment, and is successful
in attracting investment partly due to
its proximity to Asia and close links
with South-East Asian economies.
Foreign investors understandably see
Australia as a strong platform from
which to operate their Asia -Pacific
activities, since costs to businesses
Il sistema di imposte è stato sottoposto a
delle riforme radicali, e dal primo luglio
2000 una tassa sui prodotti e sui servizi
ha rimpiazzato la complessa imposta
sulle vendite dei prodotti all'ingrosso. Il
tasso dell’imposta sulla società è stato
ridotto del 30% a cominciare dal primo
luglio 2001. Le tariffe sulle importazioni
sono state ridotte progressivamente e
l’attuale tariffa media sui manufatti che
entrano in Australia è di circa il cinque
percento.
L’Australia
gradisce
l’investimento straniero ed ha successo
nell’attirare l’investimento, grazie in
parte alla sua prossimità all’Asia ed ai
suoi legami stretti con le economie del
Sud Est Asia. Gli investitori stranieri
giustamente vedono l’Australia come una
base forte dalla quale gestire le loro
9
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
attività Asia -Pacifico, siccome i costi per
le aziende sono molto più bassi in
Australia che negli altri centri regionali
come Hong Kong, Tokyo, Singapore e
Beijing. L’Australia è una nazione
fortemente multi-culturale, con una forte
manodopera multilingue compreso un
forte elemento italiano. Le compagnie
straniere che vengono in Australia
possono contare su una manodopera
capace di trattare con i clienti dell’Asia Pacifico nelle loro lingue.
are considerably less in Australia
than in other regional centres such as
Hong Kong, Tokyo, Singapore and
Beijing. Australia is a highly multicultural nation, with a strong
multilingual workforce including a
strong Italian component. Foreign
companies entering Australia can
rely on finding a workforce capable
of dealing with Asian Pacific
customers in their own languages.
Cosa hanno l’Australia e l’Italia in
comune?
What do Australia and Italy have
in common?
I rapporti di commercio tra
l’Australia e l’Italia occupano un
vero, sebbene modesto posto nei
rapporti complessivi multilaterali di
ciascun paese. Ciascuno dei paesi
identifica in un modo diverso cosa
questo rapporto potrebbe significare
per un approccio strategico più
regionale. Per l’Australia l’Italia è il
secondo
più
grande
mercato
d’esportazione
europeo,
mentre
l’Australia per l’Italia è un
importatore valido dei classici
prodotti “Made In Italy” nel Bordo
Asia-Pacifico. (Dichiarazione del
Ministro Downer 2000)
Australian Italian trade relations
today occupy a real, though modest,
place in each of the country’s overall
multilateral relations. Each of the
two nations identifies in a different
way what this relationship might
mean in a more regional strategic
approach. Italy for Australia is its
second largest export market in
Europe while Australia for Italy is a
solid importer of the classic “Made
in Italy” products in the Asia Pacific
Rim (Minister Downer statement
2000).
At the same time there is general
satisfaction that relations between
the two countries commercially
speaking is proceeding well. (Italian
Ambassador
Castellaneta
introduction
to
Chamber
of
Commerce 2000 Annual Report,
page 2). In many respects this can be
demonstrated
by
political
pronouncements from all sides,
Australian included. Nonetheless
there are questions, issues and trends
Allo stesso tempo si prova una certa
soddisfazione che i rapporti tra i due
paesi dal punto di vista commerciale
stanno
procedendo
bene
(l’introduzione
dell’Ambasciatore
Castellaneta al Resoconto Annuale
della Camera di Commercio, pagina
2). Sotto molti aspetti, questo è
dimostrato
dalle
affermazioni
politiche da tutte le parti, inclusa
10
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
quella australiana. Tuttavia, ci sono
delle domande, questioni e tendenze
che richiedono un’analisi più
approfondita. Tutte le affermazioni di
soddisfazione hanno spesso un ruolo
di compiacenza politica piuttosto che
di “stimolare e favorire il rapporto”.
In alcuni settori c’è meno accordo sul
progresso e sullo sviluppo di questi
rapporti. Ci sono quelli che credono
che là fuori ci siano tante possibilità
per espandere e favorire i rapporti e le
opportunità commerciali per i due
paesi che ancora aspettano ad essere
sfruttate.
L’economia italiana e quella
australiana sono differenti, tuttavia
hanno delle similarità. I due mercati
riflettono le grandezze differenti dei
loro rispettivi mercati dal punto di
vista della grandezza sia della
popolazione, che del PIL. Al livello
di crescita l’Australia è cresciuta ad
un livello più alto di 3,9%, mentre
l’economia italiana è cresciuta a
livelli più bassi confrontabili con i
suoi vicini europei (2,5%).
that require further examination. All
the
political
statements
of
satisfaction often have more a role of
political complacency rather than
“how to stimulate and further the
relationship”. In some quarters there
is less agreement on the progress and
development of these relations.
There are those that believe there is
much room for expanding and
furthering commercial relations and
opportunities out there for the two
countries which have yet to be
exploited.
Il PIL per persona della popolazione
mostra che le risorse e la ricchezza
disponibili ai suoi cittadini, sono
ugualmente sparse nella economie
italiane ed australiane. Entrambe le
economie producono circa $US 21,000
pro capite. L’inflazione nei due paesi è
in linea con la tendenza mondiale
benché in ciascuno dei paesi ci siano dei
fattori che stanno causando la crescita
del livello stabile d’inflazione. In Italia
l’impatto dell’Euro porterà all’aumento
dell’inflazione.
In
Australia,
un’economia “bollente” con forte
pretese potrebbe anche avere un effetto
Gross Domestic Product per head of
population shows that the resources
and wealth to its citizens are equally
spread in the Italian and Australian
economies. Both economies produce
approximately $US 21,000 per
capita. Inflation in the two countries
are in line with world trends
although in each nation there are
factors which are causing the stable
level of inflation to rise. In Italy the
impact of the Euro will bring some
increases in inflation. In Australia a
“boiling” economy with strong
demand might well do the same. The
The Italian and the Australian
economies are different yet share
some similarities. The two markets
reflect different sizes of their
respective
markets
both
in
population and Gross Domestic
Product (GDP) size. At a growth
level Australia has been growing at a
stronger level of 3.9% while the
Italian economy has been growing at
slower levels more comparable with
its European neighbours (2.5%).
11
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
simile. Livelli d’inflazione al 2% e al di
sotto diventeranno una cosa del passato.
Dal punto di vista della disoccupazione,
l’Australia ha un tasso molto più basso,
del 6,9%, mentre l’Italia rimane a livelli
europei di circa 9,8%.
inflation levels of 2% and under will
be a thing of the past. On the
unemployment front Australia has a
much lower rate of unemployment of
6.9% while Italy remains at
European levels of around 9.8%.
Tabella 1.3 – Un paragone Australia-Italia (2001)
Table 1.3 – A comparison Australia -Italy (2001)
Australia
Italy
Popolazione (m)
19,4
57,8
Population (m)
PIL ($US miliardi)
354
1,106
GDP ($US billion)
Crescita PIL Reale (%)
2,3
1,8
Real GDP growth (%)
PIL pro capite ($US,000)
18,2
19,1
GDP per head ($US ,000)
Inflazione (%)
4,4
2,7
Inflation (%)
Debito pubblico (%)
9
109,4
Government debt (%)
Disoccupazione (%)
6,7
9,5
Unemployment %
Fonti: ABS 2002 e Il Sole 24 Ore 2000 – Tassi di cambio 23 aprile 2002 –
AUD = 0.541284 USD
Source: ABS 2002 and Il Sole 24 Ore 2002 - Exchange rate 23 April 2002 1
AUD = 0.541284 USD
L’agenda di riforma economica
italiana
The Italian
agenda
L’agenda di riforma economica italiana è
stata dominata dalla necessità di portare il
debito pubblico sotto controllo dopo una
spesa di governo ultra eccessiva negli
anni ottanta. Questa è diventata una
priorità dell’economia italiana dalla metà
degli anni novanta quando i Criteri di
Maastricht per il Sistema Monetario
Europeo (Euro) esigevano dei parametri
The Italian economic reform agenda
has been dominated by the need to
bring public debt under control due
to the government expenditure blow
out of the 1980’s. This has been the
priority of the Italian economy since
the mid 1990’s when the Maastricht
Criteria for the European Monetary
System (Euro) required rigid
12
economic
reform
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
economici rigidi come condizione di
entrata. Il livello di debito pubblico è così
alto che nemmeno i pronosticatori più
coraggiosi si azzarderebbero di
indovinare una data nella quale il debito
pubblico italiano scenderà a livelli
“rispettabili” di 60%. Tuttavia il debito
sta calando e dalle cifre disponibili
sembrerebbe che il governo italiano ha
fatto progressi in quel campo. Nel 1997 il
debito pubblico era del 123% del PIL,
mentre i dati forniti per l’inizio del 2002
indicano che si prevede che la cifra
raggiunga il 100 percento del PIL. La
gran parte di questa riduzione è dovuta ad
una restrizione molto rigorosa del
bilancio oltre che alla vendita e alla
privatizzazione delle attività e delle
compagnie tradizionalmente di proprietà
statale. A cominciare dagli inizi degli
anni novanta, l’Italia ha ora privatizzato
perfino più della Gran Bretagna in
termini di vendita di beni. Le
privatizzazioni hanno incluso le industrie
tradizionalmente sotto il controllo statale
compresi l’industria della difesa italiana,
le banche, le strade, le telecomunicazioni
e altri campi. La privatizzazione della
Telecom Italia nel 1998 è un tale
esempio.
economic benchmarks for entry. The
level of government debt is so high
that not even the most courageous of
forecasters will venture on a date for
Italy reaching government debt to
“respectable” levels of 60%.
Nonetheless the debt is coming down
and from the figures available it
would appear that the Italian
government has made progress in
this field. In 1997 public debt was
123% of GDP while the figures
provided for the beginning of 2002
indicate that the figure is expected to
reach 100 percent of GDP. Much of
this debt reduction has come from
very rigorous budget restraint as well
as sales and privatisations of assets
and traditional government owned
companies. Italy has now “out
privatised” even Britain since the
early 1990’s in terms of asset sales.
The privatisations have included
many traditionally held State
industries including the Italian
defence industry, banks, roads,
telecommunications and other areas.
The privatisation of Telecom Italia in
1998 was one such example.
Confidence in Italy’s ability to enact
major reforms is often measured in
the foreign investment recorded in
Italy. Good signs of this were
evidenced in 1999 when the level of
foreign investment doubled from the
amount
invested
in
1998.
Historically Italy always had foreign
investment as a barometer of its
performance and how it was being
perceived by the outside world.
However
levels
of
foreign
investment in 2000 and 2001 have
La confidenza nell’abilità dell’Italia di
promulgare delle maggiori riforme è
spesso
misurata
dall’investimento
straniero registrato in Italia. Dei buoni
segni di ciò si sono visti nel 1999 quando
il livello di investimenti stranieri è
raddoppiato rispetto all’ammontare
investito nel 1998. Storicamente, l’Italia
ha sempre usato gli investimenti stranieri
come indice del suo rendimento e di
come veniva percepita dal mondo
esterno. Tuttavia, i livelli d’investimento
13
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
straniero nel 2000 e nel 2001 non sono
stati
così
alti,
riflettendo
la
preoccupazione dello stato dell’economia
italiana.
not been as high reflecting concern
about the state of Italy’s economy.
Many visitors to Italy are aware as to
how poor Italian banks have
functioned in their operations and
service provision. One of the targets
of reform has been the banking
industry through a series of mergers
and operations efficiency drives. The
number of banks in the last 5 years
have more than halved mostly as a
result of mergers. This has been the
biggest shake-up in the history of the
Italian banking industry. Italian
banking has had to contend with not
only preparing itself for foreign
competition with non-Italian banks
but also with the introduction of the
Euro. While there is a long way to go
there has also been a lot of progress.
Molti turisti in Italia sono consapevoli di
quanto scarsamente le banche italiane
funzionino riguardo le operazioni e i
servizi. Uno degli obiettivi della riforma
è stata l’industria bancaria attraverso una
serie di fusioni e di iniziative per
migliorare l’efficienza delle operazioni. Il
numero di banche negli ultimi 5 anni è
stato più che dimezzato in gran parte
grazie alle fusioni. Questa è stata la più
grande riorganizzazione nella storia
dell’industria bancaria. L’attività bancaria
non solo ha dovuto lottare con il dover
affrontare la competizione straniera con
le banche non italiane, ma anche con
l’introduzione dell’Euro. Mentre c’è
ancora molta strada da fare, è stato fatto
molto progresso.
Italy is still tainted with having an
excessively rigid, regulated and
bureaucratic market with too little
service
driven
priorities.
Liberalisation of the Italian market is
high on the agenda of the Italian
government and the rigid Italian
trading
practices
are
being
dismantled piece by piece. This may
well take time but that this is
occurring is undeniable. Italy’s
pension and social security system is
understood to be unsustainable and is
being put under scrutiny for
immediate and deep-going change.
L’Italia è ancora infangata con l’accusa
di avere un mercato eccessivamente
rigido, regolato e burocratico, con poche
priorità mirate al servizio. La
liberalizzazione del mercato italiano è di
alta priorità sull’agenda del governo
italiano e le pratiche rigide di commercio
si stanno smantellando pezzo per pezzo.
È possibile che questo richieda del
tempo, ma che esso stia avvenendo è
irrefutabile. Si capisce che il sistema
pensionistico e di previdenza sociale
siano insostenibili e sono stati sottoposti
ad un esame accurato per un
cambiamento immediato e dettagliato.
Trade between Australia and Italy
Commercio tra l’Australia e l’Italia
Although there is too little known
about the Italian market by the
Benché l’esportatore australiano sappia
14
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ben poco del mercato italiano, l’Italia per
l’Australia è il secondo mercato di
esportazione più grande in Europa dopo
il Regno Unito. Questo è una sorpresa
per molti. Chiaramente si può spiegare
questa posizione dalle vendite forti di
lana e di pelle alle industrie di
perfezionamento tessile in Italia. Dopo il
Regno Unito e l’Italia, ci sono il Belgio e
la Francia in termini di esportazioni
australiane a destinazioni europee.
Australian
exporter,
Italy
is
Australia’s second largest export
market in Europe after the UK. This
is a surprise to many. Clearly this
position is largely explained by the
strong wool and leather sales to
textile processing Italy. After the UK
and Italy, Germany, Belgium and
France follow in terms of Australian
exports to the European destinations.
Figura 1.1 La bilancia commerciale italo-australiana 2000-2001 ($A milioni)
Fig. 1.1 Balance of trade Australia-Italy 2000-2001 ($A million)
Italy
Australia
2,369.1
1997
1,647.8
2,838.2
1998
1,719.5
2,904.8
1999
1,402.1
3,137.2
2000
1,844.0
3,433.5
2001
-
2,199.1
500
1,000
1,500
2,000
2,500
3,000
3,500
Source: Department of Foreign Affairs & Trade, 2002
La bilancia commerciale tra i due paesi
è stata fortemente a favore dell’Italia,
ma questa differenza è diminuita
leggermente tra il 1999/00 e il 2000/01.
Mentre le esportazioni australiane sono
aumentate di circa il 33% tra gli anni
1997-2001, le esportazioni italiane
all’Australia nello stesso periodo, sono
aumentate di quasi il 45%. Questo ha
creato uno sbilancio di quasi $A1
milliardo. Questo si può vedere dal
grafico di sopra.
The balance of trade between the two
countries has been heavily in favour
of Italy, with the gap contracting
slightly between 1999/00 and
2000/01. While Australian exports to
Italy have increased by around 33%
between the years 1997-2001, Italian
exports to Australia in the same
period have increased by nearly
45%. This has created an imbalance
of more than $A1 billion. This can
be seen from the chart above.
15
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Il contributo dell’esportazione della lana
rappresenta $A172 milioni delle
esportazioni totali all’Italia nel 2001.
Questo è equivalso a circa il 32% di
esportazioni totali australiane all’Italia. I
7 prodotti maggiori hanno equivalso al
86% di tutte le esportazioni all’Italia.
Altri prodotti importanti sono stati gli
indumenti intimi, il carbone, l’alluminio,
il cotone, il rame e le pelli.
Wool contributed $A712 million of
the total exports to Italy in 2001.
This equalled approximately 32% of
Australia’s total exports to Italy. The
top 7 export items covered 86% of
all exports to Italy. Other items of
note included confidential items,
coal, aluminium, cotton, copper, and
hides and skins.
Figura 1.2 Prodotti importanti australiani esportati all’Italia 2001 ($A milioni)
Fig. 1.2 Major Australian export items to Italy 2001 ($A million)
Hides & Skins
47.7
53.7
Copper
69.3
Cotton
117.3
Aluminium
193.6
Coal
Confidential Items
698.7
712.2
Wool
0
100
200
300
400
500
600
700
800
Source: Department of Foreign Affairs & Trade, 2002
Le esportazioni italiane all’Australia
nel 2001 valevano più di $A3
milliardi
($A
3,433,522).
Le
esportazioni all’Australia sono, sia
altamente diversificate, che in gran
parte prodotti con valore aggiunto
con una grande componente di
produzione manovale. I prodotti più
importanti di esportazione sono i
medicamenti, gli elettrodomestici, la
mobilia, gli attrezzi non elettrici per i
macchinari ed i materiali per la
costruzione in argilla. Inoltre, molte
esportazioni italiane hanno un alto
componente proveniente dalle Zone
Italian exports to Australia in 2001
were worth over $A3 billion ($A
3,433,522). Italian exports to
Australia are both highly diversified
and are primarily value-added
products with a high component of
labour input. The key Italian export
products are in medicaments,
household equipment, furniture, nonelectrical machinery and clay
construction materials. In addition
many Italian exports have a high
component originating from the
prominent Industrial Districts that
exist in Italy.
16
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Industrali che esistono in Italia.
Figura 1.2 Prodotti importanti italiani esportati all’Australia 2001 ($A milioni
Fig. 1.3 Major Italian export items to Australia 2001 ($A ‘000’s)
Clay construction materials
101.0
111.3
Non-electrical machinery tools
114.8
Furniture
Household type equip
131.7
.
139.0
Medicaments (inc vet'nary)
219.0
Medicinal & pharmac'al products
-
50
100
150
200
250
Source: Department of Foreign Affairs & Trade, 2002
Opportunità
investimenti
di
commercio
ed
Trade
and
opportunities
L’Italia non ha giocato un ruolo
maggiore in termini di investimento
all’estero, sia nel mondo o in
Australia. Nel 2001 l’Italia ha fornito
solamente
l’uno
percento
dell’investimento mondiale totale, un
ammontare molto piccolo paragonato
alla quota di esportazione che
fornisce. Inoltre la contribuzione
italiana all’investimento estero sta
calando. Se consideriamo la forte
presenza di esportazione italiana all’
Australia, si penserebbe che ci sia una
forte presenza d’investimento, però
ciò non risulta essere il caso. Nel
1999-2000 l’Italia ha investito
approssimativamente $A731 milioni
in Australia, compresi circa $A240
milioni nello stato di Victoria, mentre
l’Australia ha investito $A2.43
milliardi in Italia, compresi circa
$A800 milioni dalla Victoria, sarebbe
a dire più del triplo di quello investito
investment
Italy has not been a major player in
terms of foreign outward investment
be it in the world or in Australia. In
2000 Italy provided around 1% of
total world foreign investment, a
very small amount compared to the
share of exports it provides. In
addition Italy’s contribution to
foreign investment has been
declining. Given the strong presence
of Italian exports to Australia, it
would be expected that there would
be a strong investment presence.
This is not the case as it turns out. In
1999-2000
Italy
invested
approximately $A731 million in
Australia, including approximately
$A240 million in Victoria, whilst
Australia invested $A2.43 billion in
Italy, including around $A800
million from Victoria, or more than
triple the amount Italy invested in
Australia.
17
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
dall’Italia in Australia.
Figura 1.4 Bilancio dell’investimento australiano/italiano ($A milioni)
Fig 1.4 Balance of Australian/ Italian investment ($A million)
From Italy to Australia
329
1996-97
1,539
From Australia to Italy
346
1997-98
1,834
656
1998-99
1,855
731
1999-00
-
2,433
500
1,000
1,500
2,000
2,500
Source: ABS, 2001
Opportunità di commercio italo australiano mancate?
Australian-Italian
opportunities missed?
Si pensa in molti settori che ci sono state
numerose opportunità commerciali
mancate per entrambi paesi. Il rapporto
commerciale tra questi due paesi è
chiaramente non strategico e perciò ci
vogliono molto sforzo e volontà politica
per favorirlo. Entrambi i paesi hanno dei
soci commerciali strategici e delle zone
geografiche di concentrazione diverse.
Tuttavia molti dei programmi e delle
politiche del passato sono stati irregolari
e in alcuni casi fallimenti totali. In altri
casi buone iniziative non sono state
semplicemente rafforzate o sostenute
bene. Esaminiamo alcune idee e
politiche per incoraggiare dei rapporti
più solidi tra l’Australia e l’Italia.
There is a widely felt sentiment that
there have been numerous missed
trade
opportunities
for
both
countries. The trade relationship
between these two countries is
clearly not strategic and therefore
much effort and a political will is
required to foster it. Both countries
have different strategic trade partners
and
geographic
regions
of
concentration. But many of the
programs and policies of the past
have been uneven and in some cases
pure failures. In other cases good
initiatives have simply not been
followed up or properly supported.
Let us look at some of these policies
and ideas to foster stronger relations
18
trade
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Entrambi i paesi sono stati distratti dai
cambiamenti avvenuti nell’ambiente
mondiale e nei bisogni regionali.
L’Australia è stata impegnata con il suo
proprio riallineamento nella regione
asiatica oltre che a riformare i nessi con i
così detti alleati tradizionali. L’Italia si è
concentrata enormemente sui suoi
impegni con l’Europa e l’integrazione
europea. Sotto alcuni aspetti entrambi i
paesi per via di cambiamenti di priorità
nelle loro rispettive politiche, non hanno
portato avanti il consolidamento di un
più forte rapporto tra di loro.
between Australia and Italy.
Both countries have been distracted
with changing world environment
and regional needs. Australia has
been involved in its own realignment
both in the Asian region as well as
re-establishing ties with so-called
traditional allies. Italy has been
heavily focused on its commitments
to Europe and European integration.
In some respects both countries have
been distracted from the pursuing a
stronger relationship with each other.
Some of the missed opportunities
have also been as a result of failed
policies and strategies. One such
strategy was the approach towards
Australia
being
presented
to
international firms, and therefore
Italian ones as well, as “the
springboard to Asia”. This strategy
was integrated into the Australian
regional
headquarters
(RHQ)
approach which, even Invest
Australia has had doubts about its
efficacy. For Italian investors
however, this strategy did not respond
to their business approach and was
totally sidestepped. With few
exceptions,1 most Italian companies
that ventured into the Asian market,
did so direct from their corporate
headquarters in Italy. The catchy
slogan of “Australia, a springboard
for Asia”, gained the attention of the
trade media, the Australian and Italian
government trade facilitiators but
Italian industry had difficulty in
seeing the benefits for them.
Alcune delle opportunità perdute sono
state dovute a delle politiche e delle
strategie insufficienti. Una tale strategia
è stata quella dell’Australia di
presentarsi alle compagnie straniere, e
quindi anche a quelle italiane, come “il
trampolino all’Asia”. Questa strategia è
stata integrata nell’approccio della sede
regionale, di cui perfino Invest Australia
ne ha dubitato l’efficacia. Comunque,
per gli investitori italiani, questa
strategia non ha risposto al loro
approccio di affari ed è stata
completamente ignorata. Salvo poche
eccezioni1 , la maggior parte di
compagnie italiane che iniziavano una
nuova impresa commerciale nel mercato
asiatico, lo facevano direttamente dalle
loro sedi corporative in Italia. Lo slogan
orecchiabile
di
“Australia,
un
trampolino all’Asia” ha attirato
l’attenzione
dei
mass
media
commerciali, i facilitatori comerciali dei
governi australiani e italiani, ma
l’industria italiana ha avuto difficoltà nel
1
Italian dairy multinational, Parmalat used this strategy quite effectively.
La multinazionale del latte italiana Parmalat, ha usato questa strategia con efficacia
19
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
vedere che benefici ci fossero per essa.
Allo stesso tempo, la creazione, per
motivi opportunistici, di slogans che con
nessuna base reale può essere
ugualmente frustrante. “L’Italia come
trampolino all’Europa” per l’Australia
non era affatto realistico. Mentre il
rendimento ammirevole e dinamico di
esportazione verso l’Italia ha fatto sì che
l’Italia diventasse il secondo mercato di
esportazione più grande d’Europa per
l’Australia, non c’era nessun modo che
l’Italia potesse essere un “trampolino
all’Australia”. La Gran Bretagna ha
giocato quel ruolo e lo ha fatto molto
meglio di qualsiasi paese vicino
Europeo.
At the same time opportunistically
creating slogans which have no basis
of reality can be equally as
frustrating. “Italy as a springboard
into Europe” for Australia was
hopelessly unrealistic. While the
admirable and dynamic export
performance towards Italy produced
Italy as the second largest export
market in Europe for Australia, it
was simply not the case that Italy
could be a “springboard for
Australia”. Britain played that role
and did so way and above from any
other European neighbour.
As strange as it might seem, the
Olympic Games could have played
an important role in strengthening
relations between the two countries
from a trade standpoint. From the
Italian standpoint, the Sydney games
could have been better exploited.
Italy prepared no special agency, no
special promotion facility no special
attention towards this event for
promoting
their
presence
in
Australia. Much of their task was
consumed in assisting the Olympic
effort and in PR exercises all carried
out by very thinly resourced offices
that had difficulty in quantifying
their outcomes. The Australian
response to the Olympic Games in
Athens is very aggressive. Time will
tell if there will be a similarly
aggressive response towards the
winter Olympics of 2006 in Turin.
What could this mean for Australian
industry in terms of its promotion in
Italy?
Così strano che possa sembrare, i Giochi
Olimpici avrebbero potuto giocare un
ruolo importante nel rafforzare i rapporti
tra i due paesi da un punto di vista
commerciale. Dal punto di vista italiano,
i giochi di Sydney sarebbero potuti
essere stati sfruttati meglio. L’Italia non
ha preparato nessuna agenzia speciale,
nessune attrezzature di promozione,
nessuna attenzione speciale verso questo
avvenimento per promuovere la sua
presenza in Australia. La gran parte dei
loro sforzi era sprecata ad assistere
nell’impresa Olimpica ed in pratiche di
relazione pubblica tutte effettuate da
uffici con scarse risorse i quali avevano
difficoltà nel quantificare i loro risultati.
La risposta australiana ai Giochi
Olimpici ad Atene è molto aggressiva.
Solo con il tempo si saprà se ci sarà una
risposta similmente aggressiva verso le
Olimpiadi del 2006 a Torino. Cosa
signficherà questo per l’industria
australiana in termini della sua
promozione in Italia?
20
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Uno dei fallimenti della parte australiana
è stata l’incapacità dell’Australia di far
più leva sulla sua popolazione italoaustraliana
emigrante
residente
specialmente per promuoversi in Italia.
In un articlolo intitolato “L’acquattarsi
culturale impedisce il successo in
Europa”,
l’articolo
fa
quest’osservazione come una debolezza
per tutti le comunità immigranti europee
in Australia:
“La maggior parte di persone è
d’accordo che l’Australia dovrebbe fare
di più. Gli australiani non stanno
sfruttando né il loro stato “non
minaccioso”, né la base svariata
immigrante, che fornisce molti nessi
culturali e linguistici all’Europa”. The
Australian, 18 febbraio 2000
One of the failings from the
Australian side has been the inability
of Australia to lever more on its
resident Italo-Australian migrant
population especially for promoting
itself in Italy. In an article entitled
“Cultural cringe impedes success in
Europe”, the article makes this point
as a weakness across all the
European immigrant communities in
Australia: “Most agree that Australia
should be doing more. Australians
are not making the most of their
“non-threatening” status, or the
country’s diverse migrant base,
which provides many cultural and
language ties to Europe”. The
Australian, 18 February 2000
Ci vuole un senso di creazione di
rapporto a lungo tempo. C’è stata troppa
enfasi su resultati a tempo breve in
termini di proposte e progetti
d’investimento. Entrambi paesi hanno
ridotto le attività e le risorse di
promozione commerciali nei loro
rispettivi mercati.
There needs to be a sense of
relationship creation over the long
term. There has been too much
emphasis on short-term results in
terms of investment proposals and
projects. Both countries have
reduced trade promotion activities
and resources in their respective
markets.
Nel 1996 i governi dell’Australia e
quello dell’Italia avevano stabilito un
Business Leaders Forum italoaustraliano. Ma questo foro non ha
creato molti progetti né portato a molti
risultati. Ha prodotto troppe poche
iniziative in termini di risultati di
commercio comune ed ha creato scarse
proposte d’investimento promozionale
alle quali entrambi paesi potrebbero
partecipare.
Back in 1996 the governments of
Australia and Italy established the
Italian-Australian Business Leaders
Forum. But this forum has not
created many successful projects or
outcomes. It has produced too little
initiatives in terms of common trade
outcomes
and
created
poor
investment promotion proposals for
both countries to become involved
in.
Non si può dire che la conoscenza dei
propri mercati e paesi abbia portato a
Knowledge about each others market
and country could not be said to have
21
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
passi in avanti sensazionali. Inoltre c’è
stata una mancanza di ricerche di studi
sul commercio italo-australiano e la
maggior parte di dibattiti e di discussioni
si fa in gran parte in assenza di ricerca e
di analisi commerciali e scientifiche.
made dramatic steps forward.
Moreover research and studies on
Australian - Italian trade have been
lacking and most discussion and
debate on trade matters is done very
much in the absence of commercial
and scientific research and analysis.
Dove si va ora?
Where to now?
Cosa riserva il futuro per i rapporti
commerciali
italo-australiani?
Il
rapporto richiede uno stimolo e una
seria riflessione. Questo è specialmente
sottolineato dalla grande ed importante
conferenza a Melbourne intitolata
Italian-Australian
Technological
Innovations
Conference
and
Exhibition. La conferenza mira a
portare progetti scientifici e di ricerca e
i loro potenziali risultati commerciali a
più alti livelli di collaborazione tra i
due paesi. Ci sono grandi aspettative da
questa riunione che non dovrebbero
essere né dissipate né permesse di
scomparire. L’attuale Business Leaders
Forum, un’iniziativa di alcuni anni fa,
necessita di nuovi progetti di interesse
comune, che non usano risultati
tangibili di esportazione come
parametro necessariamente di successo.
Bisogna che l’obiettivo comune porti
alla costruzione di un rapporto quando
entrambi le parti hanno qualcosa da
guadagnare.
What holds for the future of Australian
– Italian trade relations? The
relationship is in need of stimulation
and serious thinking. This is especially
underscored by the large and
important conference in Melbourne
entitled
the
Italian-Australian
Technological Innovations Conference
and Exhibition. This conference aims
to bring scientific, research projects
and their potential commercial
outcomes to a higher level of
collaboration between the two
countries. There are high expectations
from this gathering which should not
be dissipated or allowed to disappear.
The existing Business Leaders Forum,
an initiative of some years ago,
requires new projects of common
interest, which don’t place tangible
export outcomes as necessary
successful benchmarking. There is the
need for the common objective to
become relationship building where
both sides have something to gain.
Inoltre la ricerca per programmi in
comune che rafforzano la conoscenza
linguistica e commerciale di entrambi è
di grande importanza. Questo è stato
danneggiato enormemente e bisogna
essere indirizzato. C’è un grande
In addition the search for common
programs which strengthen language
and business knowledge of each
other is of importance. This has
suffered enormously over the last
decade and needs to be addressed.
22
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
bisogno di ricerca scientifica su come
le due comunità commerciali possono
collaborare ulteriormente, individuare
le opportunità, i joint ventures e i
consorzi.
There is a need for scientific research
on
how
the
two
business
communities can collaborate further,
locate opportunities, joint ventures
and consortiums.
Agli imprenditori italiani bisogna
fornire
fatti
positivi
riguardo
l’investimento in Australia. Ciò
richiede ricerca e la necessità
d’identificare le opportunità che
permetterà alla sinergia di adattarsi alle
virtù ed alle debolezze economiche
australiane. L’investimento australiano
in Italia è stato messo poco in rilievo e
necessita di promozione. Gli sforzi dei
governi
italiani
ad
attirare
l’investimento in Italia porta questo
bisogno ad un livello superiore. Ecco
che cosa altro ci vuole per fornire alle
compagnie australiane le opportunità
che esistono nell’investimento in Italia.
Italian entrepreneurs need to be
provided with the positive facts about
investing in Australia. This requires
research and identifying opportunities
which will allow Italy’s synergy to fit
Australia’s economic strengths and
weakness. Australian investment into
Italy has been given very little
prominence and is in need of
promotion. The Italian governments
efforts to attract investment into Italy
elevates this need to an even higher
platform. Here too what is needed is to
provide Australian companies with
opportunities that exist in Italy
investment.
Analisi dell’investimento australiano
in Europa
Analysis of Australian Investment
in Europe
Recentemente, Swinburne University è
stata ingaggiata a fare una ricerca per
l’agenzia d’investimento esogeno del
governo, Sviluppo Italia. Questa ricerca
conteneva tanti obiettivi innovativi e
senza precedenti per la nuova strategia
d’investimento italiana. Più importante
ancora, è stato un tentativo audace e
coraggioso di capire ed affrontare la
scarsa
posizione
dell’Italia,
specialmente se paragonata ai suoi
vicini europei, in termini d’attrazione
per l’investimento. Per quanto
riguardava il mercato australiano ci ha
permesso d’investigare l’approccio ed
atteggiamento delle aziende australiane
nei confronti dell’investimento europeo
Recently Swinburne University was
engaged to carry out research on
behalf of the Italian government
inward investment agency, Sviluppo
Italia. This research contained many
innovative
and
unprecedented
objectives for the new Italian
investment
strategy.
Most
importantly it was a bold and
courageous attempt to understand
and deal with Italy’s poor standing,
especially in comparison to its
European neighbors, in terms of
investment attraction. For the
Australian market it allowed us to
investigate the approach and attitude
of firms in Australia towards
23
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ed in termini specifici nei confronti
dell’Italia.
Ci siamo posti il compito di localizzare
le aziende che stavano investendo o
commerciando con l’Europa, ma non
necessariamente con l’Italia, e di
chiedere come mai non lo facessero.
European investment and in specific
terms towards Italy. The task we set
ourselves was to locate the
companies that were either investing
or trading with Europe but weren’t
necessarily doing so with Italy and
ask why not?
Dopo un’estensiva standardizzazione e
adattamento metodologici, il nostro
studio richiedeva che noi si mettessimo
in contatto con 1250 aziende in tutta
l’Australia. Le aziende erano piccole e
grandi e dovevano solamente entrare
nella categoria di compagnie che
investivano or commerciavano con
l’Europa, ma non necessariamente con
l’Italia. Delle interviste sono state
condotte con quasi 100 compagnie
attraverso dieci settori indicati dai
nostri clienti. Il processo d’intervista è
stato condotto con alti dirigenti, spesso
un amministratore delegato e spesso
durava fino ad un ora.
After extensive methodological
standardization and adaptation our
study required us to contact over
1,250
companies
throughout
Australia. The companies were big
and small and they simply required
to fit in the category of either
investing or trading with Europe but
not necessarily with Italy. Interviews
were conducted with nearly 100
companies across ten sectors
indicated by our clients. The
interview process was conducted
with senior personnel, often a
managing director and would often
take as long as an hour.
Per non prolungare le cose, si
asteniamo
dall’eseminare
le
caratteristiche
delle
compagnie
intervistate in termini della loro
grandezza, il loro futuro e le loro
decisioni prese al passato, il tipo di
crescita che cercavano, ecc. Invece
questo rapporto corto si concentra sugli
aspetti che erano importantissimi per
questa conferenza e per il tema della
ricerca e della cooperazione in
aumento. Affinché questo potesse
succedere i due paesi dovevano capirsi
a vicenda. La ricerca di sotto esamina
cosa l’industria australiana pensa
dell’Italia e delle opportunità di
commercio italiane.
For the purposes of brevity we are
refraining from examining the
characteristics of the companies
interviewed in terms of their size,
their future and past decisions, the
kind of growth they were looking
for, etc. Instead this short report
concentrates on the aspects which
were paramount to this conference
and to the theme of growing research
and development cooperation. In
order for this to happen the two
countries needed to understand each
other. The research below examines
what Australian business thinks of
Italy and the Italian business
opportunities.
24
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Il risultato più rilevante della ricerca di
sotto era la questione di percezione e il
suo
effetto
sulle
decisioni
d’investimento e di commercio.
Specificatamente noi abbiamo chiesto
alle compagnie australiane dove
pensavano d’investire e/o commerciare
in Europa. Considerando che l’Italia
era raramente menzionata, abbiamo
anche chiesto cosa pensassero
dell’Italia e dell’ambiente commerciale
italiano. I risultati erano interessanti.
The most significant outcome of the
research below was the question of
perception and its affect on
investment and trade decisions.
Specifically we asked the Australian
companies where they thought they
might invest and/or trade in Europe.
Given that Italy was rarely
mentioned, we also asked what they
thought of Italy and the Italian
business environment. The results
were interesting.
Ad un livello generale le scoperte
sottolineavano
una
mancata
conoscenza, delle scarse percezioni, e
degli stereotipi sull’Italia ampiamente
diffusi che sono ancora comuni tra le
compagnie australiane. I risultati hanno
stabilito che l’Inghilterra era ancora
considerata la destinazione più
importante in Europa (al passato e nel
presente) per il commercio australiano,
seguita dalla Germania e dalla Francia.
At a general level the findings
highlighted a lack of knowledge,
poor perceptions, and widely held
stereotypes of Italy are still common
among Australian businesses. The
results established that the UK was
still considered the major destination
in Europe (past and present) for
Australian trade and investment
followed by Germany and then
France.
Il cliente ha richiesto che si chiedesse
uno SWOT (virtù, difetti, opportunità e
minaccie) agli intervistati come parte
del questionario affinché si potesse
verificare quali fossero i pregi e i difetti
in generale dell’Italia dal punto di vista
di località d’investimento e di
commercio. Ancora una volta, i risultati
riflettevano scarse percezioni e punti di
vista stereotipizzati.
The client asked that a SWOT
(strengths, weakness, opportunities
and threats) be requested from the
interviewees as part of the
questionnaire in order to ascertain
the general strengths and weaknesses
of Italy as a trade and investment
location. Again the results were a
reflection of poor perception and
stereo-type views.
Abbiamo chiesto quale fossero i pregi
dell’Italia quando si doveva fare
qualcosa in quel mercato. Le dieci
risposte più frequenti includevano:
• L’Italia – parte dell’UE
• Prossimità a grandi mercati
• È in se stessa un grande mercato
We asked what the strengths of Italy
were when considering doing
something in that market the ten
most frequent responses answers
included:
• Italy – part of the EU
• Proximity to large markets
25
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
•
•
•
•
Alta qualità di vita
Grandi risorse di manodopera
Forte potere contrattuale
Attrazione turistica “Buon posto
per trascorre le vacanze”
• Basso costo di manodopera
•
•
•
•
•
Abbiamo chiesto quali fossero i
difetti
dell’Italia
quando
si
considerava
d’investire
o
di
commerciare con quel mercato. Le
risposte sono state veramente
straordinarie. Le dieci risposte più
frequenti includevano:
• Instabilità poliltica ed economica
• Difficolta di lingua “Gli italiani
non parlano l’inglese”
• Ostacolo all’entrata del mercato
• Non è un Paese con il quale si
può fare facilmente un affare
• Sistema bancario scarso
• Corruzione/criminalità
• Tasso di cambio problematico
• Burocrazia
• Scarsa promozione commerciale
da parte del governo
We asked what Italy’s weaknesses
were when considering investing or
trading with that market the
responses were quite extraordinary.
The ten most frequent answers
included:
Itself a large market
High standard of living
Large pool of skilled labour
Strong purchasing power
Tourist attraction “Good place to
have a holiday”
• Low cost of labour
•
•
Political & economic instability
Language difficulty “The Italians
don’t speak English”
• Obstacle to market entry
• Not an easy country to do
business with
• Poor banking system.
• Corruption/ criminality
• Exchange
rate
perceived
difficulty
• Bureaucracy
• Little government promotion of
business.
Abbiamo
poi
chiesto
quale
opportunità
queste
compagnie
vedevano nell’Italia in termini di
opportunità commerciali.
• Pochissimo
commercio
australiano fatto in Italia
• Un programma di Incentivo di
sviluppo IT come in Irlanda
• Un settore di IT più debole,
quindi più opportunità
• Possibilità di sviluppo del settore
finanziario
• Integrazione UE / Entrata
nell’Euro è un’opportunità per
We then went on to asked what these
companies saw as opportunities
available for Italy in terms of
business
opportunities.
Their
responses included the following:
• Very little Australian business
being done in Italy
• IT
incentive
development
program like Ireland
• Weaker IT sector, therefore more
room for opportunity
• Possibility of financial sector
development.
26
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
•
l’Italia di diventare un punto di
partenza verso l’Europa
Come parte finale dell’analisi SWOT,
abbiamo chiesto loro quali fossero le
minaccie maggiori all’attrazione
commerciale dell’Italia. Le domande
includevano:
• Recessione
mondiale/rallentamento economico
• Il Regno Unito come località
d’investimento più attraente
• Sistema politico instabile
• Attitudine negativa e scarsa
consapevolezza dell’Italia come
opportunità commerciale
• Scarsa immagine
EU integration/ Euro entry
opportunity for Italy as springboard
into Europe.
As part of the final segment of the
SWOT analysis, our questionnaire as
what were considered as the threats
to Italy’s business attraction. The
answers included:
• World recession/ economic
slowdown
• The UK as a more attractive
investment location
• Unstable political system
• Negative attitude and lack of
awareness of Italy as a business
opportunity.
• Poor image
In un tentativo di avere un feedback
positivo dagli intervistatori, il
questionario dava la possibilità alle
compagnie australiane di commentare
su cosa l’Italia dovesse fare per
migliorare la sua attrazione come
località commerciale. Le risposte
sono state ugualmente interessanti
delle analisi SWOT.
• Diventare
politicamente
ed
economicamente più stabile
• Fornire più conoscenza ed
informazione su come commerciare
in Italia, specialmente in Australia
• Affrontare le questioni di
criminalità e di corruzione
• Introdurre riforme legali, fiscali e
finanziarie
• Promuovere l’Italia come un
posto dove commerciare
• Ridurre le procedure burocratiche
per le compagnie
• Riduzione d’imposte, incentivi
per attrarre investimento nel settore
As an attempt to get positive
feedback from the interviewers, the
questionnaire allowed for Australian
companies to comment on what Italy
should
do
to
improve
its
attractiveness as a business location.
The responses were equally as
interesting as the SWOT analysis.
• Become more politically and
economically stable
• Provide more knowledge and
information on doing business in
Italy especially in Australia
• Address
corruption
and
criminality issues
• Institute legal, fiscal and
financial reforms
• Promote Italy as a place to do
business
• Reduce
the
bureaucratic
procedures for business
• Tax breaks, R&D incentives for
investment attraction
27
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
della Ricerca e dello Sviluppo
Il marchiare di un Paese e le
percezioni australiane dell’Italia
Country branding and the
Australian perceptions of Italy
Come abbiamo visto da alcune delle
risposte dai questionari, le aziende
australiane sanno ben poco dell’Italia.
L’informazione
e
l’immagine
“marchiata”
che
hanno
è
generalmente
informazione
stereotipata. Sembrerebbe che l’Italia
sia circondata da emblemi scarsi e
connotazioni
che
sono
immediatamente connessi alla società
e all’economia. Fino ad un certo
punto alcune di queste percezioni
dell’Italia sorgono dalla comunità
commerciale italo-australiana, il che è
una rifle ssione interessante ma non
corretta sull’Italia e sull’economia
italiana.
As we have seen from some of the
feedback from the questionnaires,
Australian businesses do not know a
great deal about Italy. The
information and “branding” image
they do have is generally stereotyped
information. Italy it would seem is
surrounded by poor emblems and
connotations which are immediately
connected to the society and the
economy. To some extent some of
these perceptions of Italy expressed
emerge from the Italo-Australian
business community which is
interesting but not a correct
reflection of Italy and the Italian
economy.
Come
economia
e
ambiente
commerciale, l’Italia è poco menzionata
nei
mass
media
australiani.
Generalmente è misurata dai suoi aspetti
più evidenti della sua “economia
percepita”, cioè prodotti di consumo,
cibo, indumenti e calzatura! Eppure il
prodotto numero uno di esportazione
dall’Italia all’Australia sono strumenti
medici e medicamenti e il prodotto
numero uno di esportazione italiana al
mondo sono macchinari e attrezzature di
trasporto!
As a business environment and
economy Italy gets very little
mention in the Australian media.
Generally it is measured by the more
evident aspects of its “perceived
economy” consumer products, food,
clothing and footwear! Yet the
number one export item from Italy to
Australia is medical instruments and
medicaments and Italy’s number one
world export item is machinery and
transport equipment!
Per quanto riguarda il commercio in
Italia, l’industria australiana pensa
che è molto difficile (e troppo
lontano) esportare in Italia. C’è
spesso l’idea che è meglio
commerciare i prodotti australiani
In terms of doing business in Italy,
Australian business thinks it’s very
hard (and too far) to export to Italy.
There is often the sense that business
for Australian products is best
conducted from “user friendly”
28
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
nella Britannia “amica”, trampolino
verso l’Europa per i prodotti e i
servizi australiani. Sempre più
spesso, l’Italia non è neanche sullo
“schermo radar” del commercio
australiano. Eppure quando tutto si
calma, inesplicabilmente, l’Italia è la
seconda destinazione più grande
dell’Australia
per
i
prodotti
australiani in Europa.
Britain, the “bridge-head” for
Australian products and services in
Europe. More than often Italy is not
even on the “radar screen” of
Australian business. Yet when the
dust dies down, inexplicably, Italy is
Australia’s second largest export
destination for Australian products in
Europe.
Ad
un
livello
istituzionale,
l’assistenza
d’esportazione
australiana in Europa ed in Italia è
diminuita circa nell’ultimo decennio.
La rappresentazione è calata, con
sempre meno risorse disponibili e
sempre più pagamenti necessari per
assistenza e consultazione. Da un
punto di vista privato, l’industria
australiana non ha né la forza né la
presenza per avviare delle istituzioni
semi-permanenti come la Camera di
Commercio Australiana o qualcosa di
simile nella quale potrebbe creare una
rete di lavoro e dei punti di contatto.
At an institutional level Australian
export assistance in Europe and Italy
has declined over the last decade or so.
Representation has declined, with
fewer and fewer resources available
and more and more payment for
assistance and consultation. Australian
business is more and more on its own
in doing business in Europe and Italy.
From a private standpoint, Australian
business neither have the strength nor
the presence to set up semi-permanent
institutions such as Australian
Chamber of Commerce or similar in
which it could create networking and
contact links.
Malgrado i suoi successi, le industrie
australiane rimangono lo stesso
incapaci di imparare gli strumenti
necessari a fare commercio in Italia.
C’è una costante incomprensione del
protocollo e delle norme, della
cultura e della lingua commerciale.
L’idea che la lingua inglese sia un
passaporto che comprende tutto non è
sufficiente quando la competizione è
così spietata e la preparazione e la
comprensione di ogni elemento del
mercato è essenziale. D’altra parte,
gli specialisti e gli esperti
dell’industria di nicchia australiana
che hanno condotto delle ricerche di
Despite its successes, Australian
businesses remain very weak in
mastering the tools for doing
business in Italy. There is constant
misunderstanding of Italian cultural
protocol and norms, business culture
and language. The idea that the
English language is the allencompassing passport is not good
enough when competition is so
ruthless and every bit of preparation
and understanding of the market is
vital. On the other hand Australian
niche industry specialists and experts
that have conducted market research
into trading conditions in Italy are
29
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
mercato sulle condizioni commerciali
in Italia hanno spesso successo nei
loro tentativi d’esportazione.
often successful in their export
endeavours.
As teachers of business in the Italian
context, we are exposed on a daily
basis to the expressions of
perceptions of Italy and Italian
business by our students. We assume
they are a genuine and truthful
representation of the community as a
whole. We are certainly disturbed by
what we hear primarily by its
emptiness and misunderstandings.
That this perception be addressed is
important for the sake of the future
managers and entrepreneurs who will
be carrying out business in Europe
and in Italy.
In qualità d’insegnanti di commercio
nel contesto italiano, noi siamo
esposti
quotidianamente
alle
espressioni delle percezioni dell’Italia
e dell’industria italiana da parte dei
nostri studenti. Noi supponiamo che
sia una rappresentazione genuina e
sincera della comunità in generale.
Siamo certamente turbati da ciò che
sentiamo, specialmente dalla sua
vacuità e dalle sue incomprensioni.
Che questa percezione sia corretta, è
importante per i futuri dirigenti e
imprenditori che gestiranno i nostri
affari in Europa e in Italia.
Dott Bruno Mascitelli
School of Business
Swinburne University
John Street, Hawthorn 3122 Victoria
Tel: 61-3-92145363
Email: [email protected]
Versione originale in inglese
Original version in English
30
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Analisi scientifica e
quantitativa della creatività
Scientific and quantitative
analysis of creativity
Piero P. Giorgi
Piero P. Giorgi
Robot e androidi non camminano
ancora per le strade, ma l’informatica
si è già sposata con l’industra
moderna, e mini-computer nascosti
tra plastica e lamiere rendono le
nostre
macchine
sempre
più
‘intelligenti’. Da qualche tempo gli
esperti d’intelligenza artificiale si
sono posti una questione interessante:
potrà mai un computer dimostrare
creatività? Un ingegnere – come il
mio studente PhD Alex Pudmenzky
per esempio – è propenso a dire di sì;
la maggior parte dei miei colleghi
umanisti pensano invece che la
creatività sia una qualità intrinseca
degli esseri umani e non possa essere
inserita in un computer. Come in altri
casi che riguardano questioni
complesse, le risposte rigide del tipo
sì e no agiscono inizialmente da
catalizzatori, che sono poi destinati a
lasciare il terreno a posizioni più
sofisticate. In questo caso la
questione dipende da come si
definisce la creatività, e da come la si
gestisce. Il nostro gruppo di ricerca –
un ingegnere, un neurobiologo ed un
filosofo (Prof. Graham Priest,
University of Melbourne) – si è
occupato di questi due aspetti già da
qualche anno.
Robots and androids do not walk the
streets as yet, but information
technology has already teamed up
with modern industry, and minicomputers hidden amongst plastic
and metal sheets make our cars more
‘intelligent’. For quite some time,
artificial intelligence experts have
been exploring an interesting
question: will a computer ever be
able to show creativity? An engineer
– like my PhD student Alex
Pudmenzky for example – is inclined
to say yes; most of my humanist
colleagues, on the other hand, think
that creativity is an intrinsic quality
of human beings and it cannot be
incorporated into a computer. As
with other cases dealing with
complex issues, rigid answers of the
type ‘yes’ and ‘no’ initially act as
catalysts, which are then destined to
give way to more sophisticated
views. In this case, the question
depends very much on how
creativity is defined, and how it is
used. Our research group – an
engineer, a neurobiologist and a
philosopher (Prof. Graham Priest,
University of Melbourne) – has been
dealing with these two aspects for a
number of years.
Novità ed utilità
In termini generali – cioè non
limitandosi solamente al campo
dell’arte – le due caratteristiche
Novelty and usefulness
In general terms – without confining
oneself to the field of art – the two
fundamental characteristics of a
31
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
fondamentali di un atto creativo sono
la novità e l’utilità.
Nel 1960 lo psicologo Donald
Campbell (1) propose la teoria del
blind
variation
and
selective
retention, secondo la quale il nostro
subcosciente
(connessioni
subcorticali) sarebbe capace di
generare combinazioni irrazionali e
passeggere di concetti già acquisiti;
se una data combinazione trova una
propria stabilità (slick fit) sulla base
di criteri (o meglio, metacriteri) già
acquisiti, viene trasmessa a livelli di
connessioni nervose più alti (nella
corteccia cerebrale) e ne diventiamo
coscienti: “Ho avuto un’idea!”.
L’elemento novità entra così
nell’equazione creativa; ma deve poi
superare altri processi selettivi di
logica cosciente e sperimentazione
empirica; ecco come l’elemento
utilità entra a sua volta nell’equazione
creativa. Le scelte subcorticali non
sarebbero quindi fatte a caso, ma
utilizerebbero particolari criteri non
cognitiv i, così come un cieco usa
modalità sensoriali non visive per
interpretare l’ambiente che lo
circonda
e
fare
scelte
comportamentali.
Per chi è abituato ai concetti
biologici, l’analogia tra i meccanismi
evolutivi e l’ipotesi di Campbell è
ovvia: l’importanza della variabilità
genetica (novità subcosciente), la
selezione
naturale
(slick
fit
subcosciente) e la necessità di
adattarsi ad un ambiente che cambia
(utilità cosciente). Infatti l’evoluzione
biologica rappresenta un’enorme
esercizio creativo di 4 milia rdi di
anni. Gli esperti in intelligenza
creative act are novelty and
usefulness.
In 1960 the psychologist Donald
Campbell (1) proposed the theory of
blind variation and selective
retention, according to which our
subconscious
(subcortical
connections) would be capable of
generating irrational and transient
combinations of already acquired
concepts; if a specific combination
finds a certain stability (slick fit) on
the basis of already acquired criteria
(or better still, metacriteria ), it is
transmitted at higher levels of
nervous connections (in the cerebral
cortex) and we become conscious of
it: “I have an idea!”. The novelty
element thus enters the creative
equation; but it must then overcome
other
selective
processes
of
conscious logic and empirical
experimentation; this is how the
element of usefulness also comes
into the creative equation. The
subcortical choices would not be
made by chance, but would use
certain non-cognitive criteria, just as
a blind man uses non-visual sensory
means to interpret the surrounding
environment and make behavioural
choices.
For a biologist the analogy between
the mechanisms of evolution and
Campbell’s hypothesis is obvious:
the importance of the genetic
variability (subconscious novelty),
natural selection (subconscious slick
fit), and the necessity to adapt to a
changing environment (conscious
usefulness).
Indeed,
biological
evolution represents an enormous
creative exercise over a period of 4
32
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
artificiale hanno già assimilato queste
analogie biologiche e fanno un uso
esteso degli evolutionary algorithms
nelle loro formulazioni matematiche.
billion years. Experts in artificial
intelligence have already assimilated
these biological analogies and make
extensive use of evolutionary
algorithms in their mathematical
formulations.
Definizioni
Per definire e poi quantificare la
creatività, il nostro gruppo ha usato
strumenti ed approcci classici della
ricerca sull’intelligenza artificiale: il
dynamic fitness landscape (le
opportunità offerte da un ambiente
mutevole), la ricerca per migliorare la
fitness, e la formulazione matematica
della probabilità di aumentare la
fitness (vedi sotto). Ma abbiamo
anche esplorato idee ed approcci
nuovi.
Alex Pudmenzky ha contribuito in
questo campo di ricerca in modo
notevole, sia dal punto di vista teorico
che pratico. (2) Innanzitutto ha
studiato i rapporti teor ici tra i
processi che ottengono un fine (endattaining). Una versione grafica
semplificata è illustrata in Fig. 1.
Tutti i sistemi fisici dimostrano la
capacità di raggiungere uno certo
stato finale (end-resulting) come
conseguenza di leggi strettamente
fisiche; queste attività telematiche
sono comuni a tutti i sistemi fisici,
quindi la linea in questione li
circonda tutti. Solo alcuni di essi
hanno attività teleonomiche che sono
caratteristiche degli esseri viventi e
delle macchine: la loro apparente
intenzionalità
(end-directedness)
deriva da meccanismi di controllo
interni (programmi) che influenzano
lo stato finale. Un gruppo particolare
di esseri viventi hanno anche attività
teleologiche che permettono loro
Definitions
To define and then quantify
creativity, we have used well-known
methods and approaches in the
research on artificial intelligence: the
dynamic fitness landscape (the
opportunities offered by a changing
environment), the search to improve
fitness,
and
a
mathematical
formulation of the probability of
increasing fitness (see below). But
we have also explored new ideas and
approaches.
Alex Pudmenzky has contributed
considerably to this field of research,
from both the theoretical and
practical points of view. (2) First of
all he has studied the theoretical
relationships
between
those
processes that reach an objective
(end-attaining).
A
simplified
graphical version is illustrated in Fig.
1. All physical systems show the
capacity to reach a certain end state
(end-resulting) as a consequence of
strictly physical laws; these telematic
activities are common to all physical
systems, therefore the line in
question surrounds them all. Only
some of them have teleonomic
activities, which are characteristic of
living beings and machines: their
apparent
intentionality
(enddirectedness) derives from internal
control mechanisms (programs),
which influence the final state. A
33
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
genuina intenzionalità (goal-seeking)
grazie
ai
processi
cognitivi
(probabilmente in tutti i mammiferi, e
forse anche negli uccelli).
Ora possiamo formulare la questione
iniziale in termini più precisi:
possiamo introdurre nel programma
di un computer un processo
teleonomico che permetta semplici
processi creativi?
particular group of living beings also
have teleological activities, which
allows them to demonstrate genuine
intentionality (goal-seeking) thanks
to cognitive processes (probably in
all mammals, and perhaps in birds).
Now we can formulate the initial
question in more precise terms: can
we introduce a teleonomic process
into a computer program to
demonstrate
simple
creative
processes?
Formulazione matematica
La creatività può essere studiata e
quantificata analizzando in termini
matematici le scelte fatte da un
sistema teleonomico che cerca di
migliorare il proprio fitness. Questa
ricerca può essere rappresentata in un
fitness landscape (unidimensionale,
per semplicità) del tipo illustrato in
Fig. 2 sopra. In un sistema di
coordinate cartesiane con il livello di
fittnes in ordinata e lo spazio in
ascissa, i valori assumono la forma di
picchi e valli, che rappresentano il
landscape. Alex Pudmenzky ha
dimostrato graficamente che la
probabilità di migliorare il fitness può
essere calcolata attraverso una curva
gaussiana superimposta al fitness
landscape (Fig. 2 sotto). La novità più
importante in questo approccio è la
distinzione tra ricerca locale e ricerca
globale, cioè tra i piccoli spostamenti
alla ricerca di miglioramenti locali, o
salti importanti alla ricerca di un
picco più grande ma distante. Ecco
come si arriva all’identificazione
grafica e concettuale della creatività
con la ricerca globale, ed alla
possibilità di misurarne l’efficacia in
termini matematici.
Pudmenzky ha messo a punto una
Mathematic formulation
Creativity can be studied and
quantified
by
analysing
in
mathematical terms the choices made
by a teleonomic system which tries
to improve its own fitness. This
search for better fitness can be
represented in a fitness landscape
(uni-dimensional, for simplicity) of
the type illustrated in Fig. 2 top. In a
system of Cartesian coordinates with
the fitness level in ordinate and the
space in abscissa, the values take on
the form of peaks and valleys
representing a landscape.
Alex
Pudmenzky has graphically shown
that the probability of improving
fitness can be calculated through a
Gaussian curve superimposed onto
the fitness landscape (Fig. 2 bottom).
The most important novelty of this
approach is the distinction between
local search and global search, that is
to say, between small steps in search
of local improvements, and large
jumps in search of a higher but
distant peak. This approach allows
us to identify creativity with a global
search – both graphically and
conceptually – and to measure its
34
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
formula matematica che permette di
determinare, in termini di deviazione
standard (SD) della lunghezza del
salto, il grado ottima le di creatività
all’interno di un dato fitness
landscape. Ha poi applicato la
formula
alle
simulazioni
del
computer che confronta il tipo della
ricerca (lunghezza del salto) con la
probabilità di migliorare il fitness. I
risultati
della
simulazione
si
materializzano come grafici della
distribuzione delle probabilità.
I
grafici, necessariamente policromi e
distribuiti in campo tridimensionale,
sono essi stessi opere d’arte visiva, il
che sembra anche logico in una
ricerca sulla creatività.
Questo approccio ha dimostrato in
modo quantitativo il vantaggio della
creatività. Nel 1930 R. A. Fisher
aveva già studiato in termini
matematici
la
probabilità
di
migliorare tratti biologici; egli stablì
che la probabilità poteva essere al
massimo 0.5 (cioè 50%), con una
dimensione
di
spostamento
infinitesimamente piccola (5). Ma
Fisher considerava solo la ricerca
locale. Con il suo sistema,
Pudmenzky ha dimostrato che se si
considera anche la ricerca globale si
può arrivare ad un massimo di
probabilità di 1.0 (100%).
Ma anche la creatività ed i salti
lunghi hanno dei limiti. In termini
antropomorfi, ci si potrebbe chiedere
dove finisca la creatività e cominci la
pazzia. Ecco l’importanza di
quantificare il processo di ricerca di
miglioramento del fitness e di
applicarlo a casi pratici per un
riscontro empirico.
effectiveness in mathematical terms.
Pudmenzky
has
defined
a
mathematical formula with which
one can calculate, in terms of the
standard deviation (SD) of the length
of the jump, the optimal degree of
creativity within a specific fitness
landscape. He then applied the
formula to computer simulations that
compared the type of search (length
of jumps) with the probability of
improving fitness. Results appear as
graphs of probability distribution.
The graphs, necessarily polychrome
and distributed in a tridimensional
field, are themselves works of visual
art, which seems fitting for a project
on creativity.
This approach has demonstrated the
advantage of studying creativity in a
quantitative way. In 1930, R. A.
Fisher had already studied in
mathematical terms the probability
of improving biological traits; he
established that the probability could
be at most 0.5 (i.e., 50%) with an
infinitesimally small movement (5).
But Fisher only took local search
into account.
With his system
Pudmenzky has shown that, by also
taking global search into account,
one can reach a maximum
probability level of 1.0 (100%).
But even creativity and long jumps
have their limits. In anthropomorphic
terms, we could ask ourselves where
creativity ends and madness begins.
Hence, the importance of quantifying
the process of searching for better
fitness and of applying it to practical
cases for an empirical control.
35
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Applicazioni
Abbiamo preso in considerazione
diversi sistemi teleonomici: dal
comportamento delle formiche che
cercano cibo, alle scelte dei luoghi di
pesca fatte dai pescatori canadesi;
dall’innovazione genetica, alle scelte
di accrescimento delle radici delle
piante. In tutti i casi sembrano
esistere criteri o metacriteri che
possono essere espressi in termini
matematici. In pratica, per un dato
fitness landscape si può calcolare la
SD più conveniente per portare al
massimo
la
probabilità
di
miglioramento del fitness – cioè per
contenere la creatività fra il
comportamento conservatore e la
pazzia. In teoria, si potrebbe fare
anche l’opposto: da risultati di campo
relativi al successo di un sistema
teleonomico, si potrebbe ricostruire il
fitenss landscape, se non è possibile
determinarlo empiricamente.
Al nostro gruppo di ricerca non è
sfuggito il fatto che questo tipo di
studio può essere applicato a molti
campi della gestione sociale ed
economica. Edward de Bono ha
prodotto una letteratura imponente
sul concetto del lateral thinking, ed ha
incoraggiato applicazioni pratiche di
quest’approccio, specialmente nel
campo degli affari (6). Intuitivamente
sembra giusto che creatività ed
innovazione
(i
salti
lunghi)
nascondano grandi possibilità; ma vi
è anche il rischio di esagerare,
trovarsi nei pasticci e poi chiedersi se
non sarebbe stato meglio essere stati
più conservatori (la ricerca locale).
Noi stiamo facendo un’analisi
scientifica e quantitativa della
Applications
We have taken many different
teleonomic systems into consideration:
from the behaviour of ants in search of
food, to the choice of fishing spots
made by Canadian fishermen; from
genetic innovation, to the growing
choices made by the roots of plants. In
all cases there seem to be criteria (or
metacriteria) that can be expressed in
mathematical terms. In practice, for a
certain fitness landscape it is possible
to calculate the most convenient SD of
the length of jumps to bring the
probability of improving the fitness to
the maximum level – in other words,
to
contain
creativity
between
conservative behaviour and madness.
In theory, one could also go the
opposite way: by taking field results
relative to the success of a teleonomic
system, you could reconstruct the
fitness landscape, if it is not possible to
determine it empirically.
It has not escaped our attention that
this type of study can be applied to
many fields of social and economic
management. Edward de Bono has
produced some impressive literature
on the concept of lateral thinking, and
has encouraged practical applications
to this approach, especially in the field
of business (6). Intuitively it would
seem right that creativity and
innovation (the long jumps) have great
potential; but there is also the risk of
exaggerating, of finding oneself in
trouble and then wondering whether it
would have been better being more
conservative (the small steps). We are
performing
a
scientific
and
quantitative analysis of creativity, and
this could contribute to the
36
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
creatività,
e
questo
potrebbe
contribuire
all’efficacia
delle
applicazioni pratiche. Dopo tutto,
creatività ed errore sono distinti solo
dal successo.
effectiveness of practical applications.
After all, creativity and error are only
separated by success.
Fig. 1 – Rapporti teorici tra i processo che ottengono un fine. Proprietà più
generali contengono quelle speciali. (3)
Fig. 1. – Theoretical relationships between the processes which reach an
objective. More general properties contain the special ones. (3)
Fig. 2 – Rappresentazione grafica delle probabilità di migliorare il fitness. (4)
Fig. 2. – Graphical representation of the probability of improving fitness. (4)
37
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
NOTE
(1) Campbell, D.T. (1960) “Blind variation and selective retention in creative thought as
in other knowledge processes” Psychological Review, vol. 67, n° 6, pp. 380-400.
(2) Pudmenzky, A. (2000) “Creativity and error are only separated by success”
Australasian Science, vol. 21, n° 10, pp. 38-40. Questa è solo una presentazione
riassuntiva di una parte della tesi PhD di Ale x Pumenzky che sarà consegnata in agosto
2002. (This is only an abridged presentation of one part of Alex Pudmenzky’s PhD
thesis, which is to be submitted in August 2002)
(3) digram from O’Grady & R, Brooks, D. (1990) “Teleology and biology” in B. Weber,
D. Depew & J. Smith (eds) Entropy, information and evolution, p. 291. Bradford MIT
Press.
(4) Pudmenzky, A. (2000), note (2), p. 39.
(5) Fisher, R. A. (1930) The genetical theory of natural selection. Oxford University
Press.
(6) de Bono, E. (1967) The use of lateral thinking. Penquin Books.
Dr Piero P. Giorgi
School of Biomedical Sciences
University of Queensland
Tel. (+617) 33652723-2702
Email: [email protected]
Versione originale in italiano
Original version in italian
Dr Piero P. Giorgi è Senior Lecurer presso
la School of Biomedical Sciences,
University of Queensland (Brisbane), dove
insegna neuroscienze e storia della
medicine. Dal 1955 Dr Giorgi dirige la
rivista Convivio – Journal of Ideas in
Italian
Studies
con
distribuzione
internazionale.
Dr Piero P. Giorgi is Senior Lecturer at the
School of Biomedical Sciences, University
of Queensland (Brisbane), where he teaches
neuroscience and history of medicine.
Since 1995 Dr Giorgi has edited the
periodical Convivio – Journal of Ideas in
Italian Studies with an international
distribution
38
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Migrazione, Commercio e
Crescita
Migration, Trade and
Growth
Pasquale Sgro
Pasquale Sgro
Il problema della migrazione e della
crescita economica è stato soggetto di
un dibattito pubblico sporadico negli
ultimi 50 anni in Australia. Questa
volta il dibattito è stato causato dal
problema dei profughi e dalla
mancanza di una Politica Australiana
di Popolazione a lungo termine. I
benefici di un’espansione della
popolazione per l’Australia da un
punto di vista, sia economico che
sociale, è stato inequivocabile e
riconosciuto da molti ricercatori e
dalla comunità australiana.
The issue of migration and economic
growth has been the subject of sporadic
public debate over the last 50 years in
Australia. The latest round of interest
has been sparked by the Refugee issue
and the lack of a long-run Australian
Population Policy. The benefits of an
increased population for Australia from
both and economic and social view
point has been unambiguous and
acknowledged by numerous researchers
and the Australian community. What is
less clear is the “optimal” size of a
future Australian population.
Tuttavia, l’attuale dibattito sembra
concentrarsi più sul tipo di
migrazione adatta, piuttosto che sulla
grandezza ottimale e sulle numerose
categorie
possibili,
legali/illegali/rifugiati, qualificati/e
non qualificati. In un libro pubblicato
recentemente
(Migration,
Unemployment and Trade Mass,
Kluwer, 2001) Bharat Hazari ed io
abbiamo analizzato le implicazioni
della migrazione internazionale, in
tutte le sue forme, sul benessere dei
paesi provenienti e di quelli ricevitori
in un contesto di commercio
internazionale.
Più recentemente
abbiamo analizzato gli effetti della
migrazione illegale sulla crescita e il
benessere a lungo termine della
popolazione residente (“The Simple
Analytics of Optimal Growth with
Illegal Migrants”, ciclostilato, aprile
2002). Inter alia, ci sono state due
Nevertheless, the current debate
seems to be more about the type of
migration that is appropriate rather
than the optimal size and are many
possible
categories,
legal/illegal/refugee
and
skilled/unskilled. In a recently
published
book
(Migration,
Unemployment and Trade Mass,
Kluwer 2001) Bharat Hazari and I
analysed the implications of
international migration, in its many
guises, on the welfare of both the
receiving and the source countries in
an international trade context. More
recently we have analysed the effects
of illegal migration on the long -run
growth and the welfare of the
resident population (“The Simple
Analytics of Optimal Growth with
Illegal Migrants”, mimeographed,
April 2002). Inter alia, there were
two conclusions from this body of
39
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
conclusioni che possiamo trarre da
questo lavoro che sono rilevanti
all’attuale dibattito.
work that are relevant to the current
debate.
The first point that was demonstrated
was the economic interdependence
created by international labour flows.
This implies that Sovereign countries
cannot pursue policy objectives in
isolation. For example, the migration
policy of one country may effect the
welfare of residents in the other
country and hence such policy
should not me made without
consultation and co-ordination. The
framework used is that of
multilateral trade that involves both
factor (capital and labour) and
commodity flows across countries.
The flows of labour are both in
skilled and unskilled workers and the
spill over effects of a change in
immigration quota as well as a
change in tariffs (protection) on the
wages of skilled and unskilled
workers were analysed. One of our
results was that the effect on the
welfare effects of skilled labour
migration on both the domestic
residents and the residents in the
country from which the migrants
were leaving was ambiguous. We
also demonstrated that under
plausible conditions migration (both
legal and illegal) may raise
employment
of
skilled
and
committed domestic residents. Thus
the policy interdependence of
migration policies is obvious, but
more importantly the welfare results
are not clear cut.
Il primo punto dimostrato è stata
l’interdipendenza economica creata
dai
flussi
di
manodopera
internazionale. Questo suggerisce che
i paesi Sovrani non possono
perseguire degli obiettivi di politica
in isolamento. Per esempio, la
politica di migrazione di un paese
può influire sul benessere dei
residenti dell’altro paese e quindi tale
politica non si dovrebbe effettuare
senza consultazione e coordinazione.
La struttura utilizzata è quella di
commercio
multilaterale
che
coinvolge sia i flussi di fattore
(capitale e manodopera) che quelli di
merce attraverso i paesi. I flussi di
manodopera sono, sia di lavoratori
qualificati e non qualificati, e sono
stati analizzati gli effetti di
sostituzione
causati
da
un
cambiamento
nella
quota
d’immigrazione oltre che da un
cambiamento
nelle
tariffe
(protezione) dei salari dei lavoratori
qualificati e non qualificati. Uno dei
nostri risultati è stato che l’effetto
sugli impatti del benessere della
migrazione
della
manodopera
qualificata, sia sui residenti nazionali
che sui residenti dei paesi dai quali
gli immigranti stavano partendo, è
ambiguo. Abbiamo inoltre dimostrato
che sotto condizioni plausibili, la
migrazione (sia legale che illegale)
potrebbe aumentare l’impiego dei
residenti impegnati e qualificati
nazionali.
Così
la
politica
interdipendente dalle politiche sulla
40
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
migrazione è ovvia, ma più
importante ancora, i risultati di
benessere non sono ben delineati.
A second point relates to the issue of
illegal migration and the effects on
long-run growth and welfare of an
economy. We note that a large
number of countries (especially
European countries) no longer
deport, search for or punish illegal
migrants. They do this for a number
of reasons. They are usefully (and
openly) employed in selected
industries and there are social and
political reasons why the general
public does not object. For example,
the general populace in France and
Italy recognise that illegal migrants
are present and in fact provide
assistance to them.
Un secondo punto ha a che fare con il
problema della migrazione illegale e
gli effetti sulla crescita e sul
benessere di un’economia a lungo
termine. Abbiamo notato che un gran
numero di paesi (specialmente i paesi
europei) non deportano, né cercano
né puniscono più gli immigranti
illegali. Fanno questo per diversi
motivi. Sono, con vantaggio (e
apertamente) impiegati in industrie
selezionate e ci sono motivi sociali e
politici per i quali il pubblico
generale non obietta. Per esempio, la
popolazione generale in Francia e in
Italia riconosce che gli immigranti
illegali ci sono ed infatti li aiuta.
In our work, we formally established
that the consequences of illegal
migration on growth and welfare
were ambiguous and depended on
the characteristics of the incoming
migrants. The framework used is a
growth model with illegal migrants
who are employed, but paid a wage
lower than or identical to the
domestic workers in the same
industry. This wage is, however,
higher than the wage they would
have received in their country of
origin. Using this framework, it
turns out that, if the work skills of
the migrants are complementary to
the existing resident population, the
welfare effects are more likely to be
positive. These results also have
implication for the amount of
resources a country should devote to
border enforcement as well as the
selection process. For example, if the
illegal migrants have complementary
Nel nostro lavoro, noi abbiamo
esplicitamente stabilito che le
conseguenze della migrazione illegale
sulla crescita e il benessere erano
ambigue e dipendevano dalle
caratteristiche degli immigranti in
arrivo. La struttura usata è un
modello di crescita con immigranti
illegali che sono impiegati, ma pagati
con un salario più basso o uguale ai
lavoratori nazionali nella stessa
industria. Questo salario, però, è più
alto del salario che avrebbero
ricevuto nel loro paese d’origine.
Usando questa struttura, risulta che se
le abilità lavorative degli immigranti
sono
complementari
all’attuale
popolazione nazionale, è più
probabile che gli effetti di benessere
siano positivi. Questi risultati hanno
implicazione anche per la quantità di
41
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
risorse che un paese dovrebbe
dedicare al controllo di frontiera oltre
che al processo di selezione. Per
esempio, se gli immigranti illegali
hanno delle abilità complementari ai
lavoratori nazionali, allora la politica
di dedicare un grand’ammontare di
risorse scarse e preziose per
controllare le frontiere di un paese,
potrebbe essere male applicata.
skills to domestic workers, then the
policy of devoting a large amount of
scarce and valuable resources to
enforce the country’s borders may be
misguided.
Bharat Hazari, Pasquale Sgro, Migration, Unemployment and Trade Mass,
Kluwer Academic Publ, 2001
Prof Pasquale M Sgro
School of Economics
Deakin University
221 Burwood Highway,
Burwood, Victoria 3125
AUSTRALIA
Email: [email protected]
Versione originale in inglese
Original version in English
42
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Intelligenza artificiale
Artificial intelligence
Paola Bernard
Paola Bernard
Il
prof.
Mandyan
Srinivasan,
Biorobotic
Vision
Laboratory,
Research School of Biological
Sciences,
dell’ANU
(Australian
National University) con un piccolo
gruppo di ricercatori, ha condotto studi
sulle
sorprendenti
capacità
di
navigazione e comunicazione delle api
ed ha cercato di trasferire ed applicare
queste conoscenze ad uno dei più
complessi problemi dell’ intelligenza
artificiale, rendere un mezzo aereo
autodeterminato, cioè in grado di
volare
autonomamente
senza
l’intervento umano.
Gli esperimenti condotti presso il
Centro delle Scienze Visuali della
Scuola di Ricerche Biologiche della
Australian National University sono
stati un insieme combinato di
complessi
studi
matematici,
ingegneristici, aeronautici, di robotica
ed analisi di immagini.
Professor Mandyan Srinivasan, at the
Biorobotic
Vision
Laboratory,
Research School of Biological
Sciences, of the ANU (Australian
National University), together with a
small group of researchers, has
carried out studies on the surprising
navigational and communication
capacity of bees, and has attempted
to transfer and apply this knowledge
to one of the most complex problems
of artificial intelligence, to make an
aircraft self-determined, in other
words,
capable
of
flying
autonomously without human aid.
The experiments carried out within
the Centre for Visual Sciences in the
Australian National University’s
Research School of Biological
Science have been a combined whole
of
complex
mathematical,
engineering, aeronautical, robotics
studies, as well as image analysis.
Lo studio, negli ultimi tre anni, è stato
economicamente supportato da più di
AU$ 3 milioni provenienti dalla stessa
ANU,
dall’Australian
Research
Council, dal Dipartimento della Difesa
americano
e
dall’organizzazione
australiana Defence Science and
Technology.
Gli esperimenti condotti dal prof
Srinivasan contestano, in parte, i
risultati ottenuti da Karl von Frisch che,
con Konrad Lorenz, ottenne il Nobel
nel 1973 per gli studi sul
comportamento animale.
Von Frisch affermava che la danza
The study, in the last three years, has
been supported economically by
more than 3 million Australian
dollars from the ANU itself, from the
Australian Research Council, from
the Department of American
Defence and Australian Defence
Science and Technology.
The experiments carried out by
Professor Srinivasan question in part
the results obtained by Karl von
Frisch, who, with Konrad Lorenz,
obtained the Nobel Prize in 1973 for
his studies on animal behaviour.
Von Frisch declared that the dance
43
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
eseguita dalle api operaie desse non
solo indicazioni direzionali sulle
coordinate polari della fonte di cibo,
ma anche sulla precisa distanza che
veniva dedotta dalla quantità di energia
consumata durante il volo. Per provare
queste teorie, Von Frisch appesantì le
api con delle piccole zavorre che
aumentavano il dispendio di energia.
Secondo
Srinivasan,
invece,
l’informazione sulla distanza del cibo
viene fornita dalla combinazione di
immagini del flusso ottico proveniente
dagli occhi composti delle api che
durante il volo analizzano il territorio.
L’errore compiuto da Von Frisch era
quindi causato dal fatto che,
aumentando il peso sull’animale,
induceva quest’ ultimo a volare più
radente al suolo e quindi le
informazioni del flusso ottico erano
maggiori di quelle ottenute da un volo
ad una quota maggiore.
carried out by the scout bees not only
gave directional indication on the
polar coordinates of the food source,
but also on the precise distance that
was deduced from the quantity of
energy consumed during the flight.
To prove this theory, he weighed
down the bees with some weights
that increased their energy output.
According to Srinivasan, on the
other hand, the information on the
distance of food is provided by the
combination of optical flow from the
compound eyes of the bees which
during the flight analyse the
territory. The error made by Von
Frisch was therefore caused by the
fact that, by increasing the load on
the animal, he forced it to fly closer
to the ground and therefore the
information from the optical flow
was greater than that obtained by a
flight at higher altitude.
Per contestare questa teoria Srinivasan
ha
disegnato
esperimenti
che
focalizzano quanto le api (senza pesi)
vedono nel loro passaggio sul territorio;
le api sono state indotte ad attraversare
un tunnel di 6 metri del diametro di 20
cm con una fonte di cibo dolce ad una
estremità.
Per analizzare quante informazioni il
cervello dell’ape ricevesse da ciascun
occhio, il tunnel è stato dipinto sui lati
con precisi pattern, in modo da
riprodurre il flusso ottico naturale di
informazioni derivanti dal volo in un
campo aperto.
Srinivasan ha così dimostrato che
differenti pattern inducevano le api a
ritenere di aver volato ad una distanza
maggiore di quanto in realtà avessero
To contest this theory, Srinivasan
designed experiments which focus
on how much the bees (without
weight) see during their passage over
the territory; the bees have been
induced to fly along a tunnel 6
metres in length and 20 centimetres
in diameter, with a sweet source of
food at the end of it.
To analyse how much information
the bee’s brain received from each
eye, the tunnel was painted with
precise patterns, so as to reproduce
the natural optical flow of
information deriving from the flight
in open field.
Srinivasan has thus shown that
different patterns made the bees
think of having flown at a bigger
44
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
fatto, se infatti il tunnel era lasciato
trasparente o con strisce parallele alla
direzione del volo (corrispondenti ad
un flusso ottico praticamente nullo) le
api avevano la percezione di non
essersi mosse e continuavano a volare
tra una estremità all’altra del tubo senza
cercare il cibo lì dove esso era stato
posizionato.
Il ruolo centrale del flusso ottico è stato
confermato anche dalla osservazione
che venti di coda o di testa non
influenzano la navigazione dell’ape
verso il cibo ed anche che la velocità di
battito di ali (150-200 /s)(sono battiti
d’ali al secondo?) dipenda dalla sola
temperatura ambientale.
distance than they had actually done,
in fact if the tunnel was left
transparent o with lines parallel to
the flight’s direction (corresponding
to practically no optical flow), the
bees had the feeling of not having
moved and carried on flying from
one end of the tube to the other
without looking for the food where it
had been placed.
The central role of the optical flow
was also confirmed by the
observation that wind in the head
and tail do not effect the bee’s
navigation towards the food and that
even the speed of the wing beat
(150-200/s) depends only on the
temperature of the environment.
Queste scoperte sono state di grande
aiuto per la progettazione di computer
che abbiano una intelligenza artificiale,
in cui la maggior difficoltà è stata
quella di trasferire i processi
dell’occhio e del cervello, così come
avvengono nell’ape, ad un computer di
bordo che fosse in grado di far volare
autonomamente un aereo o un
elicottero.
Dal punto di vista militare questi studi
sono di grande importanza perché
permetterebbero l’uso di strumenti in
grado di volare autonomamente a bassa
altitudine e alla velocità di 70 km/h,
invisibili ai radar nemici ed in grado di
trasportare cineprese o altri sensori per
armi chimiche senza essere vulnerabili
all’intercettazione da parte dei segnali
radio causati da un controllo a distanza.
These discoveries were of great help
in the planning of computers with
artificial intelligence, in which the
greatest difficulty was in transferring
eye and brain processes, like those
occurring in a bee, in an board
computer that would be able make an
aeroplane
or
helicopter
fly
autonomously.
From the military point of view,
these studies are of great importance
because they would allow the use of
instruments capable of flying
autonomously at low altitude and at
speeds of 70 km/h, invisible to
enemy radar and capable of
transporting cameras or other sensors
for chemical weapons without being
vulnerable to interception by radio
signals caused by long distance
control.
Il team ha ottenuto numerosi successi
nel volo di 6 elicotteri progettati (il
sistema è molto più complesso di un
aereo) su cui sono stati montati un
The team has obtained numerous
successes in the flight of 6 planned
45
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
accelerometro, un magnetometro, un
giroscopio come sensori di posizione
satellitare ed una videocamera per
captare le immagini del territorio, così
come gli occhi complessi dell’ape. Il
computer di bodo, che controlla il volo
inviando segnali ai sensori di bordo,
rielabora il flusso ottico ottenuto dalle
immagini inviategli dalla videocamera.
(Le immagini che la videocamera invia
al computer di bordo creano quel flusso
ottico che è rielaborato dal computer
che controlla il volo inviando segnali ai
sensori di bordo.)
helicopters (the system is much more
complex than in an aeroplane) in
which
an
accelerometer,
a
magnetometer, a gyroscope as
sensors of satellite position and a
video camera to capture ground
images, like a bee’s compound eyes
where mounted. (The images that the
video camera sends to the on board
computer create that optical flow
which is re-elaborated by the
computer which controls the flight
by sending images to the on board
sensors.)
Un altro gruppo, in Francia, utilizzando
biosensori per il volo autonomo di
aerei, sta eseguendo studi simili,
sponsorizzati dalla Jet Propulsion
Laboratories che ha un subcontratto
con la NASA. Lo scopo è quello di
produrre piccoli mezzi aerei in grado di
volare autonomamente su Marte; il
mezzo aereo ha un sistema ottico di
stabilizzazione basato sulla capacità
della libellula di mantenere il livello di
volo e di una videocamera da cui il
flusso ottico è convogliato ad un
computer in modo da mantenere una
distanza costante dal suolo. Con una
velocità media di 80 km/h, una capacità
di volo di 60-70 km ed un peso di soli 4
kg, l’aereo è risultato più semplice da
controllare di un elicottero.
Another group in France, by using
biosensors for the automatic flight of
planes, is carrying out similar studies
sponsored by the Jet Propulsion
Laboratories which has a subcontract
with NASA. The objective is that of
producing small airplanes capable of
flying autonomously on Mars, the
airplane has a stabilizing optical
system based on the dragonfly’s
ability to maintain flight level and on
a video camera from which the
optical flow is relayed to a computer
so as to maintain a constant distance
from the ground. With an average
speed of 80 km/hr, a flight capacity
of 60-70km and weighing only 4kg,
the plane proved much easier to
control than a helicopter.
Dott.ssa Paola Bernard
Istituto di Medicina sperimentale
CNR Area di Ricerca di Tor Vergata
Biorobotic Vision Laboratory: http://cvs.anu.edu.au/bioroboticvision/
Versione originale in italiano
Original version in italian
46
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Impatti riproduttivi sulle
lumache marine : Paragoni
tra l’Australia e l’Italia
Reproductive Impacts to
Marine Snails: Comparisons
between Australia and Italy
Scott Wilson
Scott Wilson
Introduzione
Lo
sviluppo
di
imposex,
l’imposizione
di
caratteristiche
sessuali maschili sui Gasteropodi
Prosobranchia femminili (lumache
marine), è indotto dalla presenza di
componenti
organostanici,
specialmente il tributilstagno (TBT),
nell’ambiente
marino.
Questi
contaminanti vengono comunemente
usati come prodotti anti-incrostazioni
sulle arene delle navi dagli anni
sessanta ed hanno avuto un impatto
su numerosi organismi non bersaglio.
Gli effetti di queste sostanze
chimiche possono portare alla sterilità
di lumache singole e in casi estremi
hanno avuto come risultato una
riduzione della popolazione. È stato
dimostrato che, globalmente, la
vastità di questi effetti coinvolge
almeno 120 soecie di gasteropodi e
produce una varietà di effetti su altre
specie marine.
Come conseguenza, sono state
implementate le restrizioni nell’uso di
organostanici nelle vernici antiincrostazioni, la fonte principale di
contaminazione nell’ambiente. Nel
NSW, questo è accaduto nel 1989,
mentre in Italia è stato nel 1994. Ciò
comprendeva l’uso di vernici a base
di organostanici solo su navi di oltre
25 metri di lunghezza ed un divieto
sulla loro vendita al dettaglio.
Nel NSW, i dati delle specie locali di
Introduction
The development of imposex, the
imposition
of
male
sex
characteristics in female prosobranch
gastropods (marine snails), is
induced by the presence of organotin
compounds, especially tributyltin
(TBT), in the marine environment.
These contaminants have commonly
been used as an antifouling agent on
the hulls of ships since the 1960s and
have impacted numerous non-target
organisms. The effects of these
chemicals can lead to sterilisation of
individual snails and have resulted in
population declines in extreme cases.
The extent of these impacts has been
shown to occur globally in as many
as 120 gastropod species and a range
of effects in other marine species.
As a consequence, restrictions on the
use of organotins in antifouling
paints, the ma in source into the
environment, were implemented. In
NSW, these were in 1989 while in
Italy it was 1994. These included
the use of organotin-based paints
only on vessels over 25 metres in
length and a ban on the retail sale of
them.
In NSW, data from the local
gastropod species, Thais orbita,
collected in 1989-90 and 1999 can be
used to evaluate the success of
restrictions locally. In areas where
restrictions have been in place but no
47
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Gasteropodi, Thais orbita , raccolti nel
periodo 1989-90 e nel 1999, possono
essere usati per valutare il successo
delle restrizioni a livello locale. In zone
dove le restrizioni sono state realizzate,
ma dove non esistono alcuni dati
precedenti, la valutazione dei controlli
può diventare difficile (come per
esempio sulla costa Adriatica d’Italia).
Tuttavia, l’uso di indici per l’imposex
permette di fare paragoni tra varie zone
con differenze sostanziali geografiche e
possono essere indicative del livello di
successo delle restrizioni. Per questo
scopo sono stati fatti dei confronti tra la
costa del NSW in Australia ed il
Veneto in Italia.
Lo studio aveva come scopo di:
• Analizzare in dettagli il grado di
imposex nella specie di Gasteropodi
mediterranea Nassarius limata della
Laguna e della fascia litoranea
veneziane;
• Usare la specie di Gasteropode
australiana, Thais orbita per fare
confronti sul grado d’impatto degli
organostanici su N. limata; e
• Valutare il successo delle restrizioni
sull’uso degli organostanici nel
ridurre l’imposex in entrambi i
Paesi.
prior data exists, assessment of
controls can be difficult (such as on
the Adriatic coast of Italy). The use,
however, of index values for
imposex allow comparisons to be
made across sites of wide geographic
differences and suggest whether
restrictions are having some success.
For this purpose comparisons
between the NSW coast of Australia
and the Veneto coastline of Italy
were made.
This study aimed to:
• Detail the degree of imposex in the
Mediterranean gastropod species,
Nassarius limata from Venice
Lagoon and coastline;
• Use the Australian gastropod
species, Thais orbita to make
comparisons in the degree of
impact of organotins to N. limata;
and
• Evaluate the success of organotin
restrictions in reducing imposex in
both countries.
Methods
Specimens of N. limata were
collected from the sublittoral zone in
Venice Lagoon and the Veneto
coastline at varying distances from
potential sources of organotins in
October
–
November
2000.
Specimens of T. orbita were
collected in 1989/90 and again in
1999 from the lower littoral and
sublittoral areas in Sydney Harbour
and the NSW coastline.
Metodi
Degli esemplari di N. limata sono
stati presi dalla zona sublitorale nella
laguna di Venezia e nella costa
veneziana a varie distanze dalle
possibili fonti di organostanici, nel
periodo tra ottobre e novembre del
2000. Esemplari di T. orbita sono
stati presi nel 1989/90 ed ancora una
volta nel 1999 dalle zone litorali e
sublitorali più basse nel porto di
48
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Sydney e nella fascia costiera del
NSW.
Gli esemplari sono stati analizzati per
la presenza di caratteristiche sessuali
maschili (il pene e la via spermatica)
nelle femmine. L’analisi dei dati ha
compreso inoltre la frequenza
dell’imposex e l’indice di grandezza
di pene relativa (RPSI), una misura di
paragone di imposex basata sulla
grandezza media del pene femminile
espressa come percentuale della
grandezza media del pene maschile.
Samples were analysed for the
presence of male sex characteristics
(penis and vas deferens) in females.
Data analysis included the frequency
of imposex and the relative penis
size index (RPSI), a comparable
measure of imposex based on the
mean size of female penis expressed
as a percentage of the mean size of
the male penis.
Risultati
Veneto
E’ stato dimostrato che la frequenza
di imposex in N. limata era alta (95 –
100%), sia a Venezia che nei
dintorni. Solo tre femmine non hanno
mostrato alcun segno di sviluppo di
imposex. Il RPSI, un’indicazione del
grado di imposex nella popolazione
campione, ha rivelato un’ampiezza di
effetti più ampia nei siti dentro la
laguna di Venezia (38 – 51) che
avevano dei livelli molto più elevati
di quelli nella costa (14 – 17).
Results
Veneto
The frequency of imposex in N.
limata was found to be high (95 100%) both in and around Venice.
Only three females did not show any
evidence of imposex development.
The RPSI, an indication of the
degree of imposex in a sample
population, revealed a wider range of
effects with sites within Venice
Lagoon (38 - 51) having levels far
greater than those on the open coast
(14 - 17).
New South Wales
Nel 1999, la frequenza dell’imposex
in T. orbita nel porto semi-chiuso o
nei siti della baia era tra il 95 e il
100%, mentre, quelli nella vicina
zona costiera di Harbord, ed a
maggior distanza, quelli nella piccola
zona del porto di Kiama avevano
delle frequenze moderate (50 – 60%).
Le altre zone litoranee avevano delle
frequenze basse (<40%). I valori
RPSI erano bassi per le aree costiere
e anche per le zone di Coffs Harbour
e Kiama, mentre erano tra basse e
New South Wales
In 1999, the frequency of imposex in
T. orbita at the semi-enclosed
harbour or bay sites was between 95
and 100 %, while those at the nearby
coastal site of Harbord and the
distant small harbour site of Kiama
had moderate frequencies (50 –
60%). The other coastal sites had
low frequencies (<40%). The RPSI
values were low for the coastal,
Coffs Harbour and Kiama sites (0.05
- 1.0) while low to moderate for the
Sydney Harbour and Eden sites (2 -
49
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
moderate per le zone di Sydney
Harbour e Eden (2 –16). Riduzioni
nella frequenza e/o nelle grandezze
dei peni sono stati evidenti nel
periodo tra 1989/90 e 1999 in tutti i
siti.
16). Declines in frequency and/or
penis sizes were evident between
1989/90 and 1999 at all sites.
Discussione
Lungo la costa del NSW una
riduzione nella frequenza e nella
gravità di imposex in T. orbita tra il
1989/90 e il 1999 è stata evidente in
zone lontane dal traffico mercantile
principale, in conformità con
l’applicazione delle restrizioni sugli
organostanici per le navi più piccole.
Nelle zone dove c’era ancora traffico
mercantile (Eden e Sydney Harbour)
non c’è stato nessun segno di
riduzione nella frequenza di imposex
nella popolazione, ma c’è stata
indicazione
di
un
declino
nell’intensità
dell’effetto
(per
esempio, una riduzione nel RPSI).
Il campionamento dei Gasteropodi ha
fornito la prima prova documentata
per l’imposex nella regione del
Veneto. I valori di RPSI sono stati
indicativi delle differenze nelle
attività di navigazione in tutta la zona
di campionamento con valori più alti
nella laguna di Venezia paragonati
alle zone di costa ed ai siti di
riferimento. I valori di RPSI (38 – 51)
erano da due a tre volte maggiori dei
livelli più alti trovati nel NSW nel
1999. I valori bassi in entrambi le
regioni sono ancora più disparati. Ciò
suggerisce
che
i
livelli
di
organostanici del Veneto sono molto
più alti per via di un maggiore
trafficomercantile,
oppure
che
inducono degli effetti più rilevanti su
Discussion
Along the NSW coast declines in the
frequency and severity of imposex in
T. orbita between 1989/90 and 1999
were evident at sites away from
major shipping traffic in accordance
with the implementation of the
restrictions on organotins on smaller
vessels. Sites where shipping traffic
continued to exist (Eden and Sydney
Harbour) showed no decline in the
frequency of imposex within the
population but did indicate declines
in the intensity of effect (eg.
reduction in RPSI).
Sampling of provided the first
documented evidence for imposex in
the Veneto region. The RPSI values
were indicative of the differences in
boating activity throughout the
sample area with higher values in
Venice Lagoon compared to the
coastal or reference sites. The
highest RPSI values (38 - 51) were
two to three times higher than the
highest levels found in NSW in
1999. The low values in both regions
are even more disparate. This
suggests that the levels of organotins
from the Veneto are far higher due to
greater shipping traffic or are
inducing greater effects in N. limata
than the effects in T. orbita from
NSW. This result is complimented
by the frequency data where the
occurrence of imposex in the Veneto
50
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
N. limata che non su T. orbita dal
NSW.
Questo
risultato
è
accompagnato dalla frequenza di
imposex nel Veneto che ha
dimostrato uno schema diverso dal
NSW, con un valore del 100% o
circa, in tutte le zone, anche in zone
lontane dal traffico mercantile.
Questo
fa
pensare
che
gli
organostanici sono ancora estesi
attorno a Venezia a livelli
sufficientemente alti da continuare ad
indurre imposex nella maggior parte
della popolazione femminile di
Gasteropodi.
I motivi di questo fenomeno possono
includere :
• Uso legale ed illegale esteso di
organostanici in vernici antiincrostazioni;
• Uso di anti-incrostanti a base di
organostanici
aggravato
dalle
correnti
localizzate
e
delle
condizioni climatiche del Mare
Adriatico del Nord;
• Altre fonti di impatto potenziale
(sedimento, runoff industriale ed
agricolo, acque di scolo); e/o
• Sensibilità delle specie, tenendo
conto dell’habitat, della fisiologia e
del comportamento.
displayed a different pattern to NSW,
with all sites at or close to 100%,
even in areas remote from shipping
traffic. This implies that organotins
are still widespread around Venice at
high enough levels to continue to
induce imposex in the majority of
the female population.
Conclusioni
I risultati per la costa del NSW hanno
dimostrato che dopo dieci anni, le
restrizioni sull’uso di organostanici
hanno portato ad una riduzione dei
livelli di imposex fino ad un certo
livello in tutti i siti, con minor
successo dove erano prevalenti le
navi più grandi. Benché non ci
fossero dati precedenti di imposex per
la regione del Veneto, è trascorso un
Conclusions
The results for the NSW coast
showed that after ten years,
restrictions on organotin use had
reduced levels of imposex at all sites
to some degree, having less impact at
sites where large ships were
prevalent. Although there was no
prior data on imposex for the Veneto
region, a similar time had elapsed
post organotin restrictions to draw
Reasons for this may include:
• Widespread legal and illegal use of
organotins in antifouling paints;
• Use of organotin-based antifoulants
exacerbated by the localised
currents and weather conditions of
the northern Adriatic Sea;
• Potential for other sources of
impact (sediment, industrial and
agricultural runoff, sewage); and/or
• Species sensitivity, taking into
account habitat, physiology and
behaviour.
51
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
simile lasso di tempo in seguito alle
restrizioni sull’uso di organostanici,
per poter trarre delle conclusioni sul
successo di tali controlli. I risultati
suggeriscono che le norme non
abbiano avuto così tanto successo nel
Nord d’Italia nel ridurre i livelli di
imposex nelle popolazioni locali di
Gasteropodi rispetto a quello trovato
nelle
popolazione
del
NSW.
Nonostante ciò, non è ancora
possibile
commentare
se
il
cambiamento nell’imposex sia stato
confrontabile o maggiore rispetto a
quello riscontrato nel NSW. È
possibile ulteriori campionamenti
nella zona del Veneto forniranno
delle risposte.
conclusions about the success of
such controls. The results imply that
regulations have not been as
successful in northern Italy in
reducing the levels of imposex in
local gastropod populations to that
found in NSW populations. That
said, it is still not possible to
comment on whether the change in
imposex has been as great or greater
than that experienced in NSW.
Further sampling of the Veneto area
over time may provide some answers
to this.
Frequenza di Imposex in Thais orbita lungo la costa del NSW
Frequency of Imposex in Thais orbita along the NSW Coast
Imposex
Frequency
(%)
100
80
60
40
20
Ev
an
sH
Co
ea
d(
ffs
co
Ha
as
rbo
t)
ur
(ha
rbo
ur)
Ha
rbo
rd
(co
Ba
as
lm
t)
o
ral
Br
ad
(ha
ley
rbo
sH
ur)
ea
d(
ha
rbo
ur)
Ga
rie
(co
as
Kia
t)
ma
(ha
rbo
Be
ur)
rm
ag
ui
(co
as
Me
t)
rim
bu
la
(co
as
t)
Ed
en
(ha
rbo
ur)
0
Sites
52
1989/90
1999
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Frequenza di Imposex in Nassarius limata dalla costa veneta
Frequency of Imposex in Nassarius limata from the Veneto Coast
99
98
97
96
95
94
93
Ca
ler
i (la
go
on
)
Alb
ero
ni (
S.
co
Ma
as
ria
t)
de
lM
are
(la
go
on
)
Lid
o(
co
as
t)
S.
Er
as
mo
(la
go
on
)
S.
Nic
olo
(la
go
on
)
92
Ca
orl
e(
co
as
t)
Imposex Frequency (%)
100
Site
Bibliography
Axiak, V.; Vella, A.J.; Micallef, D.; Chircop, P. & Mintoff, B. (1995) Imposex in Hexaplex trunculus
(Gastropoda: Muricidae): First results from biomonitoring of tributyltin contamination in the
Mediterranean. Mar Biol. 121, 685-691.
Bryan G.W.; Burt, G.R.; Gibbs, P.E. & Pascoe, P.L. (1993) Nassarius reticulatus (Nassaridae:
Gastropoda) as an indicator of tributyltin pollution before and after TBT restrictions. J. mar biol. Ass
U.K. 73, 913-929.
Bryan, G.W.; Gibbs, P.E.; Hummerstone, L.G. & Burt, G.R. (1986) The decline of the gastropod
Nucella lapillus around southwest England: Evidence for the effects of tributyltin from antifouling
paints. J. mar biol. Ass U.K. 67, 524-544.
Bushong, S.J.; Hall, L.W.; Hall, W.S.; Johnson, W.E. & Herman, R.L. (1988) Acute toxicity of
tributyltin to sele cted Chesapeake Bay fish and invertebrates. Wat. Res. 22, 1027-1032.
Ellis, D. V. & Pattisina, L.A. (1990) Widespread neogastropod imposex: A biological indicator of
global contamination. Mar. Pollut. Bull. 21, 248-253.
53
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Evans, S.M.; Kerrigan, E. & Palmer, N. (2000) Causes of imposex in the dogwhelk Nucella lapillus
(L.) and its use as a biological indicator of tributyltin contamination. Mar. Pollut. Bull. 40, 212-219.
Fioroni, P.; Oehlmann, J. & Stroben, E. (1991) The pseudohermaphroditism of prosobranchs;
Morphological aspects. Zool. Anz. 226, 1-26.
Gibbs, P.E. & Bryan, G.W. (1986) Reproductive failure in populations of the dogwhelk, Nucella
lapillus, caused by imposex induced by tributyltin from antifouling paints. J. mar biol. Ass U.K. 66,
767-777.
Gibbs, P.E.; Bryan, G.W.; Pascoe, P.L. & Burt, G.R. (1987) The use of the dogwhelk, Nucella lapillus,
as an indicator of tributyltin contamination. J. mar biol. Ass U.K. 67, 507-523.
Gibson, C.P. & Wilson, S.P. (in press) Imposex still evident in eastern Australia 10 years after
tributyltin restrictions. Mar. Environ. Res.
Oehlmann, J.; Stroben, E.; Schulte-Oehlmann, U. & Bauer, B. (1998) Imposex development in
response to TBT pollution in Hinia incrassata (Strom 1768) (Prosobranchia, Stenoglossa). Aquat.
Toxicol. 43, 239-260.
Sole, M.; Morcillo, Y. & Porte, C. (1998) Imposex in the commercial snail Bolinus brandaris in the
northwestern Mediterranean. Environ. Pollut. 99, 241-246.
Stroben, E.; Oehlmann, J. & Fioroni, P. (1992) Hinia reticulata and Nucella lapillus comparison of two
gastropod tributyltin bioindicators. Mar. Biol. 114, 289-296.
Terlizzi, A.; Geraci, S. & Minganti, V. (1998) Tributyltin pollution in coastal waters of Italy as
indicated by imposex in Hexaplex trunculus (Gastropoda, Muricidae). Mar. Po llut. Bull. 36, 749-752.
Thain, J.E. & Waldock, M.J. (1986) The impact of tributyltin antifouling paints on molluscan fisheries.
Wat. Sci. Tech. 18, 193-202.
Wilson, S.P. (1994) Tributyltin induced imposex in two species of intertidal gastropods. PhD Thesis,
University of Technology, Sydney.
Dr Scott Wilson
School of Arts and Sciences
Australian Catholic University
PO Box 968, North Sydney NSW 2059
Email [email protected]
Versione originale in inglese
Original version in English
54
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
La gestione dei sedimenti
contaminati
Management of
contaminates sediments
Alessandra Iero, Bill Maher
Alessandra Iero, Bill Maher
La gestione delle risorse idriche
Il Governo Federale, e i governi statali
australiani, attraverso l’Australian and
New Zealand Environment and
Conservation Council (ANZECC) e
all’Agriculture
and
Resource
Management Council of Australia and
New Zealand (ARMCANZ), hanno
sviluppato la Strategia Nazionale per la
Qualità
delle
Risorse
Idriche
(NWQMS), per un uso sostenibile delle
risorse idriche in Australia. Le lineeguida per la qualità le acque marine e
dolci, pubblicate dall’ANZECC nel
1992, sono una componente importante
in questa strategia.
La NWQMS, collegata con l’Agenda
Nazionale Neozelandese per la gestione
sostenibile delle acque, mira a
proteggere e migliorare la qualità
dell’acqua mantenendo lo sviluppo
economico e sociale. Le linee-guida
sviluppate all’interno del NWQMS
coprono tutti i temi concernenti il ciclo
dell’acqua – qualità dell’acqua ad uso
potabile e non, monitoraggio, acquee
sotterranee, utilizzo delle aree rurali e
qualità dell’acqua, acqua piovana,
sistema di gestione delle acque reflue e
degli effluenti per specifiche attività
industriali. Lo scopo delle linee guida è
di aiutare la comunità, i managers di
bacino, le agenzie di protezione
ambientale e le autorità nonchè di
contribuire allo sviluppo di piani di
gestione locale. Le nuove linee guida
sulla qualità dei sedimenti emanate
dall’ANZECC/
ARMCANZ,
The Water Quality Management
The Commonwealth, State and
Territory Governments, through the
Australian and New Zealand
Environment and Conservation
Council (ANZECC) and Agriculture
and Resource Management Council
of Australia and New Zealand
(ARMCANZ), have developed a
National Water Quality Management
Strategy
(NWQMS)
for
the
sustainable use of Australia's water
resources. The Australian Water
Quality Guidelines for Fresh and
Marine
Waters,
released
by
ANZECC in 1992, are an important
component of this strategy.
The NWQMS - related to New
Zealand's National Agenda for
Sustainable Water Management aims to protect and enhance water
quality while maintaining economic
and social development. The national
guidelines developed under the
NWQMS cover issues across the
whole of the water cycle - ambient
and
drinking
water
quality,
monitoring, groundwater, rural land
uses and water quality, stormwater,
sewerage systems and effluent
management for specific industries.
The aim of the guidelines is to help
the community, catchment managers,
environment protection agencies and
water authorities protect water
quality including developing local
action plans for water quality
management.
The
new
55
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
rappresentano il primo sforzo per
quantificare la salubrità dei sedimenti
per mezzo di analisi chimiche e test
tossicologici.
I contaminanti metallici in molti
sedimenti degli estuari del New South
Wales eccedono in modo significativo
le concentrazioni previste dalle lineeguida ed è necessaria una più
approfondita
conoscenza
sulla
biodisponibilità dei metalli nei
sedimenti presenti in particolare negli
ecosistemi australiani prima che la
NSW EPA (Environmental Protection
Authority) possa agire in termini o di
controllo della sorgente o di recupero
dei siti contaminati. I test tossicologici
si orientano principalmente verso la
“pore-water” come principale via di
uptake. Test di tossicità sull’intero
sedimento sono estremamente limitati e
la loro corrispondenza è dubbia dato
che le metodiche possono alterare la
biochimica dei metalli e non
necessariamente predicono una più
vasta gamma di effetti.
ANZECC/ARMCANZ
sediment
quality guidelines represent the first
attempt
to
quantify
healthy
sediments via chemical and toxicity
testing.
Metal contaminants in many
sediments in New South Wales
estuaries
significantly
exceed
accepted guideline concentrations
and more definitive information on
the bioavailability of sediment
metals in Australian ecosystem is
required before the NSW EPA
(Environmental Protection Authority)
can take action in terms of either
source control or site remediation.
The toxicological tests focus largely
on pore water as the major uptake
route. Toxicity tests on whole
sediments are extremely limited and
their reliability is questionable as
they can alter the biogeochemistry of
metals and they are not necessarily
predictive of wider ecological
effects.
Un progetto per la valutazione dei
sedimenti
L’Università di Canberra, il CSIRO
(Energy Technology, Centre for
Advanced Analytical Chemistry), la
NSW-EPA con il Centro di
Tossicologia di EPA-UTS (EPAUniversity of Technology Sydney),
stanno lavorando ad un progetto che
fornirà dei validi rotocolli per la
valutazione del rischio ambientale
associato con i sedimenti contaminati e
che permetterà una loro effettiva
regolamentazione e gestione.
L’elevato carico di metalli presenti nei
sedimenti degli estuari del NSW
A Sediment Assessment Project
The University of Canberra, CSIRO
(Energy Technology, Centre for
Advanced Analytical Chemistry) and
NSW-EPA, EPA-UTS Centre for
Ecotoxicology, are working together
on a project to provide sounds
protocols for assessing environmental
risk associated with contaminated
sediments and enable their effective
regulation and management.
The high metal loads of NSW
estuaries sediments derived large ly
from past industrial discharges and
urban drainage. As part of the
management of these sites, and prior to
56
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
derivano principalmente da passati
scarichi industriali e dal deflusso urbano.
All’interno della gestione di questi siti, e
prima dell’eventuale trattamento, il
Contaminated Lands Management Act
richiede che sia valutato ogni possibile
rischio di danno derivante da questo
inquinamento. Cio’ coimprende una
valutazione della tossicità, della
persistenza, del bioaccumulo, e il
percorso e il destino delle sostanze
chimiche persenti nel sedimento.
All’interno di questo progetto, della
durata di tre anni, sono state identificate
quattro fasi che permetteranno di
raggiungere gli obiettivi del progetto:
- Caratterizzazione delle vie con cui i
metalli sono biodisponibili agli
organismi che vivono nei sedimenti e
dell’interazione tra la chimica del
sedimento, la biodisponibilità, la
tossicità del sedimento stesso e gli
effetti ecologici. Questa fase prevede
test di laboratorio con l’utilizzo di
organismi bentonici-chiave tipici degli
estuari del NSW, con differenti
modalità di comportamento e di
alimentazione.
Radiotraccianti
e
esperimenti pulse-chase verranno usati
per confrontare le vie di esposizione e
per determinare le principali vie di
uptake dei contaminanti da parte degli
organismi.
- Caratterizzazione degli effetti di
specifici metalli all’interno delle
comunità che vivono nei sedimenti.
Verranno condotti esperimenti in
campo per monitorare il gradiente della
concentrazione
di
metallo
nei
sedimenti, la struttura della comunità e
la ricolonizzazione da parte degli
organismi
bentonici.
Analisi
geochimiche valuteranno le vie di
any remediation, the Contaminated
Lands Management Act requires that
the “significant risk of harm” from this
pollution is assessed. This involves an
assessment of the toxicity, persistence,
bioaccumulation and fate and transport
of the chemicals present in the
sediment.
Within the three years time-frame of
the project, four task have been
identified to meet the project
objectives, in which all the activities
will be carried out:
- Characterisation of the routes by
which metals are made bioavailable to
sediment-dwelling organisms and the
interaction
between
sediment
chemistry, bioavailability, sediment
toxicity and ecological effects. This
task
will
involve
laboratory
experiments using key benthic
organisms typical of NWS estuaries
and with different feeding modes and
behaviour. Radiotracers and pulsechase experiments will be used to
compare exposure pathways and to
determine the major routes of uptake
of contaminants by organisms living in
sediments.
- Characterisation of the effects of
specific
metals
on
sediment
communities. Field-based experiments
will be conducted monitoring the
gradient of metal concentrations in
sediments and community structure
and recolonisation by benthic
organisms. Concurrent geochemical
analysis will evaluate of the uptake
pathways. Toxicological experiments
will provide further insight in the
prediction of the ecological effects by
the laboratory testings. This will
provide a perspective on the ecological
57
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
uptake. Esperimenti tossicologici
daranno un ulteriore conoscenza nella
corrispondenza tra gli effetti ecologici e
i test di laboratorio. Cio’ porra’ la
contaminazione in prospettiva rispetto
al suo significato ecologico.
- Sviluppo di nuovi bioassay che
utilizzino orgnismi che vivono nei
sedimenti per valutare la severità della
contaminazione di metalli. Insieme con
la prima fase, focalizzata sulla
determinazione delle vie di uptake,
detossificazione, escrezione, verranno
selezionati appropriati organismi per i
nuovi bioassay al fine di coprire le
varie vie di esposizione ai metalli; una
volta che gli organismi più adatti sono
stati selezionati e identificati i
parametri dei test, verranno fatti dei
test in situ.
- Sviluppo di un manuale per la
valutazione del rischio dei sedimenti
espressamente svilupaato per il NSW.
Tutto il progetto fornirà inportanti
informazioni ai ricercatori e ai gestori
dell’ambietne. Metodologie per nuovi
biosaggi e per studi di ricolonizzazione
per velutare gli effetti biologici
porteranno informazioni preziose sul
rischio; le evidenze basate sui risultati
in campo, da siti come quelli del Lago
Macquarie e del porto di Sydney
forniranno informazioni utili per gestire
questi sedimetni e le fonti di
contaminazione ad essi associate.
La conoscenza delle vie di assimilazione
dei metalli da parte degli organismi che
vivono nei sedimenti porterà una
maggiore comprensione dei processi di
bioaccumulo e delle fonti di tossicità e
permetterà alla NSW EPA di applicare
tali conoscenze all’interpretazione dei
dati relativi alla chimica dei sedimenti
significance of the contamination.
- Development of new bioassay tools
using sediment dwelling organisms for
assessing the severity of metal
contamination in sediments.
Together with first task, focused on the
determination of the routes of uptake,
detoxification, excretion, appropriate
test organisms for new bioassay will
be selected to cover various metals
exposure routes; to complement the
second task, once the suitable
organisms are selected and parameters
for the test established, in-situ tests
will be undertaken.
- Development of a handbook for
undertaking sediment risk assessment
describing how metal contaminated
sediments should be assessed in NSW.
The whole project will provide sounds
information to researchers and
environmental
managers.
New
bioassay and recolonisation study
methodologies for assessing biological
effects will bring meaningful
information on hazards; the fieldbased evidence from sites in Lake
Macquarie and Sydney Harbour will
provide useful information to manage
these sediments and associated
contaminated sources.
The knowledge on the pathways of
metal uptake by sediment-dwelling
organisms will provide a better
understanding
of
metal
bioaccumulation
processes
and
sources of toxicity and allow NSWEPA to apply this knowledge to
interpreting sediment chemistry and
toxicity data under a variety of
conditions.
58
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
sotto una varietà di condizioni.
Un
workshop
dal
titolo
“Ecotoxicological
tools
for
environmental management” promosso
dall’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata
d’Italia in Canberra, si terrà il 4 e 5
novembre, 2002 presso l’Università di
Canberra.
Lo scopo del workshop sarà di esplorare
l’uso degli strumenti ecotossicologici e
l’approcio alla gestione ambientale, per
il monitoraggio e il ripristino degli
ambienti naturali e dei siti contaminati
da parte principali gruppi di ricerca
italiani e australiani. Gli argomenti
comprenderanno specifici strumenti
quali biomarker e bioassay, il
monitoraggio della qualità delle acque,
la valutazione del rischio ecologico,
confronto differenti approcci ed
esperienze, confronto tra le linee guida
ambientali italiane e australiane,
introduzione al VI programma quadro
dell’Unione Europea, introduzione al
knowledge-broking.
Il
workshop
permetterà probabilmente di individuare
possibili settori di collaborazione.
A workshop titled “Ecotoxicological
tools for environmental management”
promoted by the Scientific Office of
the Embassy of Italy, will be held on
November 4 and 5, 2002 at the
University of Canberra.
The aim of the workshop will be to
explore the use of ecotoxicology tools
and the approach to environmental
management, to enable monitoring and
the
rehabilitation
of
natural
environments and conta minated sites
by leading Italian and Australian
research groups. Topics will include
specific tools such as bioassays and
biomarkers, monitoring of water
quality, ecological risk assessment,
comparison of approaches and
experiences, comparison between
Italian and Australian environmental
guidelines, introduction to the VI
European framework, introduction to
knowledge-broking. Appropriate fields
of collaboration will eventually be
identified during the workshop.
Dott.ssa Alessandra Iero
[email protected]
Prof Bill Maher
School of Resource, Environment and
Heritage Science
University of Canberra
Canberra, Australia
Email: [email protected]
Versione originale in italiano
Original version in italian
59
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
60
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
La Prima Mostra Convegno
Italo Australiana
sull’Innovazione
Tecnologica, Melbourne 2528 Marzo 2002
The First ItalianAustralian Technological
Innovations Conference &
Exhibition, Melbourne, 2528th March, 2002
Nicola Sasanelli
Nicola Sasanelli
La prima Mostra Convegno Italo
Australiana
sull’Innovazione
Tecnologica IATICE 2002 (Italian
Australian Technological Innovations
Conference and Exhibition) è stata un
evento che ha avvicinato i due sistemi
nazionali
della
ricerca
e
dell’innovazione tecnologica offrendo
un
ambiente
adeguato
alla
cooperazione e al confronto delle
politiche della ricerca. L’evento ha
favorito lo scambio fra i principali
attori dei due sistemi nazionali, ovvero
i governi, centrali e locali, che
definiscono le politiche della ricerca, le
università, i centri di ricerca pubblici e
privati e le PMI di natura high tech, che
la attuano.
The
first
Italian-Australian
Technological Innovations Conference
& Exhibition IATICE 2002 (Italian
Australian Technological Innovations
Conference and Exhibition) has been
an event that has strengthened the ties
between the two national systems of
research and technological innovation.
It offered an adequate environment to
promote cooperation and compare the
politics of research. The event has
benefited from the exchange between
the main representatives of the two
national systems, namely the central
and local governments, that define the
politics of research, universities,
centres of public and private research
the high-tech SME that apply such
policies.
Tale iniziativa s’inserisce in un
momento di proficua collaborazione fra
i due Paesi con visite tra i rispettivi
Ministeri della Ricerca (dalle quali è
emersa una strategia comune in
relazione agli obiettivi individuati nei
rispetti programmi nazionali di ricerca)
e con sempre più stretti rapporti di
collaborazione tra università,centri di
ricerca ed imprese.
Questa manifestazione è scaturita sia
dalla forte volontà dei due Paesi di
sostenere il trasferimento tecnologico
dal mondo della ricerca pubblica
Such initiative has been set in a
moment of profitable collaboration
between the two Countries by visits
between the respective Ministries of
Research (from which has emerged a
common strategy in relation to the
individual objectives with regards to
national programs of research) and
with stronger ties of collaboration
between universities, centers of
research and firms.
This event has originated from the
consistent enthusiasm of the two
61
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
all’impresa,
enfatizzando
la
commercializzazione dei risultati di
ricerca, sia dall’analisi delle esigenze
manifestate da alcuni gruppi di ricerca
italiani ed australiani. Quest’ultimi,
collaborando già da anni, hanno inteso
far parte di un “Sistema” e la Mostra
Convegno è stata un modo per
confrontarsi, fare il punto sull’esistente
cooperazione e definire strategie future
in un ambito di cooperazione
internazionale .
La Mostra ha inteso soddisfare i
seguenti obiettivi:
•
creare una forte sinergia fra i
mondi accademici ed i centri di
ricerca pubblici e privati dei due
Paesi. In particolare, il sistema
tecnico-scientifico italiano è stato
presentato come un partner capace di
promuovere un flusso significativo di
studenti e di ricercatori nelle rispettive
aree di eccellenza. Infatti, su
particolari aree tematiche, l’Italia
potrebbe costituire una valida
alternativa alla naturale attrazione
esercitata
sull’Australia
dalle
università e dai centri di ricerca
americani, e in generale, di area
anglosassone;
•
rispondere alle attuali esigenze
di ricerca ed innovazione da parte
delle imprese dei due Paesi e, nello
stesso
tempo,
indirizzare
la
commercializzazione dei risultati di
ricerca molto specifici verso una più
vasta utenza imprenditoriale;
•
favorire un forte polo italiano
nella formazione di eccellenza e
dell’alta tecnologia con riferimento,
segnatamente, al “mercato” del SudEst asiatico.
Countries
in
sustaining
the
technological transfer from the world
of public research to the enterprises,
emphasizing the commercialization of
the research outcomes, and from the
demand displayed by some groups of
Italian and Australian researchers. The
latter, having collaborated for a
number of years, have wanted to be
part of a “System” and the ItalianAustralian Technological Innovations
Conference & Exhibition 2002 has
been a way to compare each others, to
take stock of the existing cooperation
and to define future strategies in the
area of international cooperation.
The Conference aimed to satisfy the
following objectives:
• to create a strong synergy between
the academic worlds and the centers
of public and private research of the
two Countries. In particular, the
Italian technical science was
presented as a partner able to
promote a significant flow of
students and researchers in the
respective areas of excellence. In
fact, on particular themes, Italy could
be a valid alternative to the natural
attraction that American, or in
general the Anglo-Saxon Universities
exert over Australia;
• to respond to the current needs of
research and innovation of the firms
of the two Countries and, at the same
time, address the commercialization
of the specific research outcomes
towards a vast entrepreneurial
network;
• to foster a strong Italian base in the
formation of excellence and of high
technology with regards to the
62
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
market of South-East Asia.
La Mostra Convegno Italo-Australiana
sull’Innovazione Tecnologica è stata
promossa e gestita dall’Ufficio
Scientifico dell’Ambasciata d’Italia in
Canberra, di concerto con il Ministero
australiano dell’ Education Science e
Training CDEST, il Ministero della
Ricerca Scientifica Italiano MIUR, il
CNR, il CSIRO e il Governo di
Victoria. La scelta di tali partner
mirava a condividere le singole reti di
relazionamento.
Tale criterio ha anche ispirato la scelta
del luogo della Mostra Convegno.
Melbourne, infatti, con la maggiore
concentrazione di Università, Centri di
ricerca ed imprese high-tech, è
considerata in Australia la culla della
ricerca nazionale.
The Italian-Australian Technological
Innovations Conference & Exhibition
2002 has been approved and managed
by this Embassy with the Australian
Ministry of Education Science and
Training (CDEST), the Italian
Ministry of Scientific Research
(MIUR), CNR, CSIRO and the
Government of Victoria. The choice of
such partners aimed to share the single
information networks. This criteria
inspired the decision of the place in
which to hold the Conference.
Melbourne, in fact, with the highest
concentration
of
Universities,
Research Centres and high-tech firms,
is considered in Australia as the cradle
of the national research.
Among the 496 participants that took
part in this initiative, there were
scientists, researchers, entrepreneurs
and public administers, of which 205
came from Italy. The participants were
subdivided in:
• 81 Australian Universities and
Centers of Research;
• 19 Australian High-Tech firms;
• 71 Universities, Centres of Research
and Italian Scientific Parks;
• 28 Italian High-Tech firms;
• 6 Italian Regional Delegates
(Lombardy,
Veneto,
Friuli,
Campania, Puglia and Sicily)
•3
Regional
Federations
of
Confindustria (Veneto, Puglia and
Campania);
• ICE, AUS-TRADE and the National
Committee of the Italian Chambers
of Commerce in Australia.
All’iniziativa hanno partecipato 496 fra
scienziati, ricercatori, imprenditori ed
amministratori pubblici di cui 205
provenienti dall’Italia, suddivisi in:
• 81 Università e Centri di ricerca
Australiani;
• 19 imprese high tech australiane;
• 71 Università, centri di ricerca e
parchi scientifici italiani;
• 28 imprese high tech italiane;
• 6 delegazioni regionali italiane
(Lombardia,
Veneto,
Friuli,
Campania, Puglia e Sicilia)
• 3 delegazioni statali australiani
(Vittoria, NSW e Tasmania);
•3
Federazioni
regionali
di
Confindustria (Veneto, Puglia e
Campania);
• ICE, AUS-TRADE e il Consiglio
Nazionale
delle
Camere
di
Commercio Italiane in Australia.
63
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
The event has been structured in an
“exhibition area” and a “workshop
area”.
The exhibition area, with a surface of
about 1500 square meters, was made
up of 7 posters and 49 stands that held
centres and research groups of both
Countries, Italian Regions, Federal
States of Australia, firms and private
individuals which introduced their
own research outcomes, patents,
innovation work techniques and, in
general, the scientific technical
developed know-how. In this area the
two Ministries of Research, the main
Public Institutions of research CNR
and CSIRO and a few centers of
research and/or firms of the two
Countries, that have both been
collaborating for some time on
particular activities, have divided the
same exhibition space with the scope
to emphasize their technical, scientific
and
commercial
cooperation
(attachment n 1 at this article).
Particular interest, was given to the
four exhibited new generation
automobiles (built with new materials
and realized by mixed propulsion:
thermal and electric): two from Italy,
Vanzic and Eta Beta (realized
respectively by Fiat and Pininfarina on
project by CNR) and two from
Australia, Aurora and Axcess (realized
respectively by CSIRO and RMIT
University).
L’evento è stato strutturato in una
“sezione espositiva” ed una “sezione
convegnistica”.
La sezione espositiva, con una
superficie di circa 1500 m2 , era
costituita da 7 poster e 49 stands che
hanno ospitato centri e gruppi di ricerca
di entrambi i Paesi, Regioni italiane,
Stati federati dell’Australia, aziende e
soggetti privati i quali hanno presentato
i propri risultati di ricerca, brevetti,
nuove tecniche di lavorazione ed, in
generale, il know-how tecnico
scientifico sviluppato. In tale sezione i
due Ministeri della Ricerca, i principali
Enti pubblici della ricerca CNR e
CSIRO ed alcuni centri di ricerca e/o
aziende dei due Paesi, che già
collaborano da tempo su particolari
attività, hanno condiviso lo stesso
spazio espositivo al fine di evidenziare
la loro cooperazione tecnica, scientifica
e commerciale (allegato n 1 a questo
articolo).
Di particolare interesse, anche per il
pubblico non addetto ai lavori, è stata
l’esposizione di quattro autovetture di
nuova generazione (costruite con nuovi
materiali e realizzate a propulsione
mista: termica ed elettrica) due
provenienti dall’Italia, Vanzic ed Eta
Beta (rispettivamente realizzate da Fiat
e Pininfarina su progetto del CNR) e
due dall’Australia, Aurora ed Axcess
(rispettivamente realizzate dal CSIRO e
RMIT University)
La sezione convegnistica, che si è
sviluppata
nel
corso
della
manifestazione, ha presentato 16
workshop, (allegato n 2 a questo
articolo), nei quali esperti di entrambi i
Paesi si sono confrontati sulle seguenti
The workshop section that was
developed during the event, presented
16 workshops, (attachment n 2 at this
article), in which experts of both
Countries compared each other on the
following three topics:
64
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
• Health (Telemedicine, biological
models for industry and new
transplant techniques);
• Emerging Industries (new materials,
new models for a sustainable
environment, Antarctic science and
technology);
• Smart
Manufacturing
(plasma
modification of polymers, durum
wheat for pasta product, patents,
investment and spin-off).
tre aree tematiche:
• Health (Telemedicine, biological
models for industry and new
transplant techniques);
• Emerging Industries (new materials,
new models for a sustainable
environment, Antarctic science and
technology);
• Smart
Manufacturing
(plasma
modification of polymers, durum
wheat for pasta product, patents,
investment and spin-off).
I seminari si sono tenuti dalla mattina
del 26 fino al pomeriggio del 28 marzo,
in 4 sale workshop. È stata inoltre
predisposta un’area per gli incontri
bilaterali (circa 40) fra Università,
centri di ricerca ed imprese.
La documentazione distribuita a tutti i
partecipanti è stata la seguente:
• programma dei workshop;
• elenco e guida degli espositori da
visitare, ciascuno corredato da un
breve profilo della propria attività;
• proceeding dei 16 workshop;
• lista dei partecipanti;
• Bollettino della Comunità scientifica
in Australasia, edizione marzo 2002,
per l’occasione redatta in duplice
lingua.
The concurrent seminars were held since
the morning of the 26th of March until
the afternoon of the 28th of March, in 4
workshop rooms. Furthermore, there
was a prearranged area for bilateral
meetings (of which about 40 took place)
amongst Universities, centers of research
and firms.
The documentation distributed to all
participants was the following:
• Workshop program;
• List and guide of the exhibitors, each
one with a brief profile of their activity;
• Proceedings of 16 workshops;
• List of participants;
• The periodic journal The Bulletin of
the
Scientific
Community
in
Australasia, March 2002 edition, that
was written in both languages (Italian
and English) for the occasion.
Particolare importanza ha assunto la
presenza delle sei delegazioni regionali
italiane, ciascuna con un proprio stand,
guidate da Assessori e/o Funzionari
responsabili delle politiche regionali
per l’innovazione tecnologica. Il loro
intervento all’interno di un workshop
dedicato alle politiche dell’innovazione
territoriale ha consentito un confronto
diretto con i funzionari dello Stato di
The presence of the 6 Regional Italian
Delegates, each one with their own
stand, guided by Councilors and /or
Responsible Officials of regional
politics for technological innovation
assumed major importance. Their
participation within the workshop
dedicated to politics of the territorial
innovation
allowed
a
direct
comparison with the officials of the
65
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Vittoria, del NSW e della Tasmania.
Da tale workshop, presieduto dai
referenti dei rispettivi ministeri
nazionali della ricerca scientifica (dr.
Graeme Rankin del CDEST e dr.
Fabrizio Cobis del MIUR), è scaturita
una nuova iniziativa che consentirà
un’analisi
più
approfondita
sull’argomento. Infatti, i due ministeri
della ricerca scientifica intenderebbero
coordinare, nel corso del prossimo
anno, una serie di working group
(costituiti da Governi centrali, Governi
statali e regionali, Università, Centri di
ricerca ed imprese di entrambi i Paesi)
che dovranno, analizzando i punti di
forza e di debolezza dei propri sistemi
d’innovazione (strategie, attuazione
delle politiche di ricerca ed
implementazione delle attività), fornire
indicazioni
per
una
politica
d’innovazione
territoriale
più
competitiva.
Tale impegno si concluderà con un
workshop/conferenza nel quale saranno
presentate le conclusioni.
Victorian State, of NSW and of
Tasmania. The workshop, chaired by
the heads of the respective national
ministries of the scientific research
(Dr. Graeme Rankin of CDEST and
Dr. Fabrizio Cobis of MIUR),
originated a new initiative that will
allow a more detailed analysis of the
topic. In fact, the two ministries of the
scientific
research
intend
to
coordinate, in the next year, a series of
working groups (constituted by central
Governments, State and Regional
Governments, Universities, Centers of
research and firms of both Countries),
that must, by analyzing the strengths
and weaknesses of their own
innovation
systems
(strategies,
realization of research politics and
implementation of the activities),
supply indications for a more
competitive
territorial
political
innovation.
Such engagement will conclude with a
workshop/conference in which the
results will be presented.
Alla giornata inaugurale IATICE 2002,
presieduta dall’Ambasciatore d’Italia in
Canberra S.E. Dino Volpicelli e dal
Ministro Australiano delle Scienze Hon
P. McGauran, sono intervenuti Sir.
James, Gobbo ex Governatore dello
Stato
di
Vittoria,
l’Onorevole
Theophanous in rappresentanza dello
Stato di Vittoria, il Dr. Cobis del
Ministero della Ricerca Scientifica
italiano ed il Dr. Wellings, Vice
Presidente del CSIRO.
The opening day of IATICE 2002, was
chaired by the Ambassador of Italy H.E
Dino Volpicelli, by the Australian
Minister of Science the Hon Peter
McGauran and by Sir James Gobbo,
former Governor of the State of Victoria.
Furthermore the Hon. Theophanous,
who represented the State of Victoria,
Dr. Cobis of the Ministry of the Italian
Scientific Research and Dr. Wellings,
Vice President of CSIRO were present
at the opening session.
Oltre ai 16 workshop, e le visite
all’area espositiva da segnalare gli
incontri organizzati presso le Università
Besides the 16 workshops and the
visits of the exhibition area, some
meetings were organized among
66
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
di Melbourne e la “La Trobe” ed
alcune imprese dello Stato di Vittoria.
Italian delegates and the University of
Melbourne, “La Trobe” University and
some firms of the State of Victoria.
In definitiva IATICE 2002 ha inteso
stimolare e promuovere una nuova fase
di cooperazione con l’Australia. Una
cooperazione di sistema, non più
strutturata sulla collaborazione tra
singole università o istituti di ricerca su
aree tematiche di loro esclusivo
interesse, ma su di una collaborazione
tra i due “sistemi” Paese.
Ed è in tale contesto che si inserisce la
firma della Dichiarazione Congiunta
per la Cooperazione nel campo della
Ricerca Scientifica e della Tecnologia
tra
i
due
Governi
firmata
dall’Ambasciato d’Italia S.E. D.
Volpicelli e dal Ministro delle Scienze
australiano Hon. Peter McGauran nel
corso della serata inaugurale (allegato n
3 a questo articolo). La Dichiarazione
Congiunta mira ad incoraggiare la
cooperazione scientifica e tecnologica
fra i due Paesi nei seguenti settori
prioritari:
ü
agroindustria;
ü
automazione;
ü
sanità;
ü
tecnologia dell’informazione e
della comunicazione;
ü
biotecnologie;
ü
nuovi materiali;
ü
tecnologie ambientali;
ü
tecnologie per fonti pulite di
energia;
ü
oceanografia.
Inoltre, la predetta dichiarazione
incoraggia l’attività di cooperazione
nell’ambito dei temi prioritari definiti
dal Sesto Programma Quadro
dell’Unione Europea.
Globally, the aim of IATICE 2002 was
to stimulate and promote a new phase
of cooperation with Australia, a
systematic cooperation, no longer just
structured simply on the collaboration
of single universities or research
institutions on topics of their exclusive
interest, but a collaboration between
the two whole Countries system.
It is in such context that the signature of
the Joint Declaration for the Cooperation
in the field of the Scientific Research
and Technology between the two
Governments,
signed
by
the
Ambassador of Italy H.E. Dino
Volpicelli and by the Australian Minister
of Science Hon. Peter McGauran was
inserted during the opening ceremony
(attachment n 3 at this article). The Joint
Declaration aims at encouraging
scientific and technological cooperation
between the two Countries in the
following areas of priority:
ü
Agro-industry;
ü
Automation;
ü
Health;
ü
Information Technology and
communication;
ü
Biotechnologies;
ü
New materials;
ü
Environmental technologies;
ü
Technologies
for
the
development of clean sources of
energy;
ü
Oceanography.
Moreover, the above-mentioned
declaration encourages the activity of
cooperation in the field of priority
topics defined by the Sixth Framwork
67
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
of the European Union.
Durante la manifestazione è stato
inoltre firmato un Memorandum of
Understanding tra il Consorzio
Interuniversitario
Chimica
per
l'Ambiente di Marghera –Venezia
(INCA) e il Centro della Chimica
Verde della Monash University. Si
tratta del primo progetto italoaustraliano rivolto allo sviluppo della
chimica sostenibile.
During the event, a Memorandum of
Understanding was signed between the
Environment
Chemistry
Interuniversity
Consortium
of
Marghera – Venice (INCA) and the
Centre of Green Chemistry of Monash
University. This is the first Italian Australian project which focuses on
the development of sustainable
chemistry.
Dalla Mostra Convegno di Melbourne
sono emerse le seguenti iniziative che
contribuiscono
a
delineare
un
programma di attività future:
• il
dipartimento
di
Chimica
dell’Università di Bari e la Trobe
University di Melbourne potrebbero,
nei prossimi mesi, firmare un accordo
nel settore della chimica (biomateriali,
deposizione di film sottili per il food
packaging etc.);
• Alcuni
esponenti
del
CSNA
(Commissione Scientifica Nazionale
per l’Antartide) e del AAD
(Australian Antactic Division), si
sono impegnati a proporre, nelle
rispettive commissioni, una mostra
convegno dedicata esclusivamente
alle problematiche sull’Antartide da
tenersi il prossimo anno ad Hobart
(Tasmania). In tale occasione saranno
organizzati workshop su diverse aree
tematiche (Geologia, Glaciologia,
Astrofisica,
Sanità,
Biologia,
Oceanografia, Scienze Ambientali
etc.) e sarà allestita un’area espositiva
dedicata alla parte tecnologica con la
partecipazione di centri di ricerca e di
imprese high tech dei due Paesi. La
Mostra Convegno sull’Antartide si
terrà ad Hobart nel giugno 2003;
In the context of the Conference, the
following initiatives are in the
process of realization:
• The department of Chemistry of the
University of Bari and La Trobe
University of Melbourne, during the
next months, may sign an agreement
in
the
field
of
chemistry
(biomaterials, deposition of thin film
for food packaging etc);
• Some representatives of CSNA
(National Scientific Committee for
Antarctica) and of AAD (Australian
Antarctic Division), have suggested,
in the respective committees, a
conference exclusively devoted to
issues on Antartica that will be held
next year in Hobart (Tasmania). Such
event will be organized in workshops
on diverse topics (Geology,
Glaciology, Astrophysics, Health,
Biology,
Oceanography,
Environmental Science etc) and in an
exhibition area dedicated to the
technological
field
with
the
participation of research centres and
high tech enterprises of the two
Countries. This Conferece-Exhibition
will take place in June 2003 in
68
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
• il Politecnico di Milano ha in corso
contatti con la Melbourne University
e la Canberra University per la
realizzazione di corsi congiunti di
formazione di eccellenza;
• la Elettra Sincrotrone di Trieste ha
concordato
con
l’Australian
Synchrotron Project Team una serie di
attività congiunte in previsione della
realizzazione del sincrotrone di
Melbourne;
• la Campania e il Governo di Vittoria
stanno studiando la possibilità di una
collaborazione al fine di realizzare a
Napoli un centro equivalente all’
“Innovation Centre” di Melbourne
(257 Collins Street);
• il CNR-ITB di Milano e il Monash
Institute of Health Systems Research
dovrebbero
avviare
una
collaborazione nel settore della
telemedicina.
Hobart.
• The Polytechnic of Milan currently
has contacts with Melbourne
University and Canberra University
for the realization of joint courses for
education of excellence;
• The Elettra Sincrotone of Trieste has
agreed
with
the
Australian
Synchrotron Project Team a series of
joint activities in anticipation of the
realization of the syncrotrone of
Melbourne;
• The Campania Region and the
Governor of Victoria are studying the
possibility of a collaboration with the
aim to realize an equivalent to the
‘Innovation Centre’ of Melbourne
(257 Collins Street) in Naples ;
• CNR-ITB of Milano and the Monash
Institute of Health Systems Research
may begin a collaboration in the field
of telemedicine.
Per quanto riguarda le imprese private,
contatti per rapporti di collaborazione
industriale sono già stati avviati nei
seguenti settori: monitoraggio della rete
ferroviaria mediante sensori elettrottici,
strumenti per la microchirurgia di
ultima generazione, apparati a
microonde per la prevenzione e cura
non invasiva dei beni culturali.
With regards to the private enterprises,
contacts concerning the collaboration
in the industrial fields have already
begun in the following sectors:
monitoring the railroad network
through electronic sensors; instruments
for last generation microsurgery;
microwave apparatus for the
prevention and cure non invasive of
cultural property.
In relazione, comunque, all’affluenza
registratasi non è da escludere che altri
contatti siano già stati avviati. Onde
avere un’adeguata ed attendibile
informazione
sui
seguiti
della
Manifestazione, questa Ambasciata ha
chiesto ad ogni partecipante di fornire
elementi sugli incontri avuti a
Melbourne.
In relation, however, to the flow that
has been recorded, it is not to be
excluded that other contacts have been
already carried out. To have adequate
and attainable information on the
period after the event, this Embassy
has asked each participant to provide
elements on the encounters which they
69
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
came across in Melbourne.
IATICE 2002 ha generato da parte
australiana ed italiana una serie di
iniziative su temi specifici al punto che
si pensa ad una seconda edizione nel
2004 in un’altra capitale australiana
poichè diversi stati hanno manifestato
l’interesse ad ospitare e finanziare in
parte l’iniziativa.
IATICE 2002, has enabled the creation
from both Italy and Australia of a
series of initiatives regarding specific
issues, to the point that there it is
thinkable to hold a second conference
in 2004 in an another Australian
capital, as some States have expressed
interest in hosting and partly financing
the event.
Inoltre,
nel
corso
della
Manifestazione, esponenti del mondo
accademico italo-australiano, esperti
nell’area tematica “ambiente” hanno
definito il convegno dal titolo
Ecotoxicology as a tool for
environmental management che avrà
luogo in Canberra dal 4 al 5
novembre 2002 e che vedrà la
partecipazione delle Università di
Siena, di Milano Bicocca e di Ancona
da
parte
italiana,
mentre
dall’Australia parteciperanno CSIRO,
Università di Canberra, e l’RMIT.
Moreover, during the Event in
Melbourne, some representatives of
the Italian and Australian academic
world, experts in the thematic area of
“environment” defined a new
workshop titled “Ecotoxicology as a
tool for environmental management”
that will take place in Canberra, on
November 4 and 5, 2002. University
of Siena, Milano-Bicocca and Ancona
from Italy and CSIRO, University of
Canberra and RMIT will participate in
the initiative.
Dott. Ing. Nicola Sasanelli
70
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ALLEGATO 1
ATTACHMENT 1
Lista delle organizzazioni, centri di ricerca, imprese high tech che erano
presenti con uno stand all’evento.
List of the organizations, centers of research, high tech firms and
institutions that were present with their own stands at the event
Le Meridien: Grand Rialto Ballroom
Department/Organization
Website
Commonwealth Department for
Education, Science and Training
(DEST)
Ministero
dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca
(MIUR)
Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (INGV)
Allocated
Booth
Number*
www.dest.gov.au
1
www.miur.it
www.ingv.it
Commonwealth
Scientific
and
Industrial Research Organization
(CSIRO)
Consiglio Nazionale delle Ricerche
(CNR)
2
www.csiro.au
3
www.cnr.it
Istituto Nazionale per la Fisica della
Materia (INFM)
The University of Melbourne,
European-Australian Co-operative
Centre
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
(INFN)
University of Canberra
State Government of Victoria
71
www.infm.it
4
www.eacc-vic.org
5
www.infn.it
6
www.canberra.edu.au
7
www.vic.gov.au
8
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Adelaide:
www.skybusiness.com/
italianchamber
Consiglio Nazionale delle Camere di
Brisbane:
www.icci.com.au
Commercio Italiane in Australia
Melbourne:
italchambermelb.com.au
Perth: www.icci.iinet.net.au
Sydney: icciaus.com.au
Istituto Nazionale per il Commercio
all'Estero (ICE)
9
www.ice.it
10
Austrade
www.austrade.gov.au
www.tas.gov.au
11
Organization
Website
Allocated
Booth
Number*
Aerosonde Robotic Aircraft
www.aerosonde.com
1, 2
MICROCOAT Srl
www.mcoat.com
3
Australian Telecommunications,
CRC
www.atcrc.com
4
Vivid Vision Solutions
www.vividv.com
5
Regione Sicilia
www.regione.sicilia.it/
6
Area Science Park (Trieste)
www.area.trieste.it
7, 8
Consorzio Italiana o Artigianato di
Qualità (QUARIT S.C.P.A.)
www.quarit.it
9
Regione Campania
www.regione.campania.it
10, 11
State Government of Tasmania
Rialto Plaza: Level 32, North Tower
72
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
www.carontespa.it
www.dpa.unina.it/coiro
14
www.coastal.crc.org.au
15
www.pnra.it
16, 17, 18
Australian Antartic Division
www.antdiv.gov.au
19, 20
Sky Polarization Observatory
(Sport Mission)
http://sport.tesre.bo.cnr.it/
21
Politecnico di Milano
www.polimi.it
22, 23
Regione Lombardia
www.dgsan.lombardia.it
24, 25
Consorzio di Gamma
www.DiGamma.it
26
Monash University Centre for
Green Chemistry
http://web.chem.monash.edu.
au/GreenChem
27
Consorzio Interuniversitario
Nazionale "La Chimica per
l'Ambiente" (INCA) - Venezia
www.unive.it/inca
28
Regione Veneto
www.regione.veneto.it
29, 36
University of Lecce, Department
of Physics
www.unile.it
30
SIC Div Elettronica
www.sic-divisioneelettronica.it
31
Regione Puglia
www.regione.puglia.it
Tecnopolis Scientific Park
www.tno.it
Itel Telecomunicazioni
www.itelte.it
34
Istituto Superiore Universitario di
Formazione Interdisciplinare
(ISUFI)
www.isufi.it
35
Ponte di Archimede
Coastal Cooperative Research
Centre (CRC)
Italian National Antarctica
Reserarch programme - PNRA
32, 33
73
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Istituto per lo Studio della Dinamica
delle Grandi Masse - Consiglio
Nazionale delle Ricerche
www.isdgm.ve.cnr.it
37
Monash Institute of Health
Services Research
www.med.monash.edu.au/
healthservices
38
*Booth numbers have been allocated according to Floor Plan provided
Exhibitors, Rialto Towers Foyer
High- Tech CAR EXHIBITION
CSIRO - aXcess Australia
“ the Axcess Car”
Aurora Vehicle Association / RMIT
“the Aurora solar car”
Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Hybrid Electro-Themal Vehicle
“Vanzic”
Consiglio Nazionale delle Ricerche,
Hybrid Electro-Thermal Vehicle
"Eta Beta”
www.axcessaustralia.com
www.aurorasolarcar.com
www.cnr.it
www.cnr.it
74
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ALLEGATO 2
ATTACHMENT 2
Calendar of events
Monday, 25 March 2002
Activity
8.00 am 1.30 pm
4.30 pm –
5.30 pm
Speaker
Room
Set up
Chair: Sir James Gobbo
Plenary session
Italian Opening speaker
Ambassador of Italy
H.E. Ambassador Dino Volpicelli
Australian Opening speaker:
Minister for Science
The Hon Peter McGauran
Fabrizio Cobis
Ministry of Education, University,
Research, Italy
Paul Wellings, Deputy Chief Executive,
Business Development CSIRO
5.30 pm - 6.30
pm
6.30 pm - 9.30
pm
Official
party
Exhibition Booths
Official reception
visits
Level 55
Rialto South Tower
75
Official welcome and
opening
ABCD
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Tuesday, 26 March 2002
Theme & Topic
Title
9.00 am –
12.30 pm
HEALTH
Modern
Strategies in
organ and tissue
transplantation.
Social, medical
and research
issues
Workshop participants
ROOM
Italian Chair:
M Fontanesi, University MilanoBicocca
Australian Chair:
E Owen, Microsearch
Foundation
Other speakers:
Mario
Condorelli
President,
Italian Health Council
A. d’Apice President Elect,
International Xenotransplantation
Association
F. Gava Vice-President, Regione
Veneto
Franco Mosca President, Italian
Society for Transplantation
U. Valente Vice-President, North
Italian Transplant
Marialuisa Lavitrano Faculty of
Medicine, University of MilanoBicocca
Marco Lanzetta University of
Milano-Bicocca – Microsearch
Foundation
Other speakers:
Alan Pettigrew CEO, National
Health and Medical Research
Council of Australia
Vin Massaro CEO, Royal
Australasian College of Surgeons
G. McCaughan Royal Prince
Alfred Hospital, Sydney
L. Harrison Walter and Eliza
Hall
Institute
of
Medical
Research
Mauro Sandrin Austin Research
Institute
G. Biscoe International Health
Consultant
T. Katanami Microsearch
Foundation, Sydney
76
A B
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Telemedicine and
Technological
innovation in
Medicine
9.00 am –
17.30 pm
12.452.00
Italian Chair:
F. Sicurello, CNR-ITBA, Milano
Other speakers:
Fabrizio L. Ricci CNR – ISRDS e
ITBM, Rome
Claudio
Beretta
Health
Directorate, Lombardia Region
Paolo
Inchingolo
DEEI,
University of Trieste
Daniele Franchi CNR Institute of
Clinical Physiology, Pisa
Andrea Ripoli, CNR Institute of
Clinical Physiology, Pisa
Gerolamo Fracastoro, Faculty of
Medicine, University of Verona
Corrado Di Natale, University of
Rome “Tor Vergata”
Giancarlo Mauri, University of
Milan – Bicocca
Stefano Merigliano, University of
Padova
Ubaldo Bottigli, University of
Sassari- INFN
Lunch
77
Australian Chair:
Laurie Wilson, CSIRO
Telecommunications & Industrial
Physics
Other speakers:
Branko Cesnik, Monash Centre
for Medical Informatics Monash University
Fabrizio
Carinci,
Monash
University
Anthony Smith, Centre for
Online Health, University of
Queensland
John Togno Monash University,
School of Rural Health
Kanagasingam
Yogesan,
Director Centre for E-Health;
Lions
Eye
Institute
and
University of Western Australia
C D
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Tuesday, 26 March 2002
2.00 pm 5.30 pm
Animal and
biological models
for the
pharmaceutical
industry
Italian Chair:
Marcello Tonini, Pavia
University
Australian Chair:
Marcello Costa, Flinders
University
Other speakers:
Aldo Fasolo, Centro per la
Rigenerazione del sistema
nervoso, Torino
Maria Grazia de Simoni,
Istituto Mario Negri,
Milano
Other speakers:
Robert Rush, Adelaide
John Furness, University. of
Melbourne
David Howells, Austin Centre
78
A
ROOM
B
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Wednesday, 27 March 2002
9.00 am 12.30 pm
9.00 am 12.30 pm
EMERGING
INDUSTRIES
Current trends in
nanostructured
materials
Estuarine
and
coastal
environments;
assessment and
monitoring
Italian Chair:
Alessio Perrone, Lecce
University
Australian Co-Chairs:
Terry Turney, CSIRO, Manufacturing
Science and Technology
Other speakers:
Andrea Li Bassi,
Politecnico di Milano
Adriano Cola, IME-CNR
Giuseppe Gigli, Lecce
University
Kevin Prince Sincrotrone
Trieste, Area Science Park,
Basovizza-Trieste
Other speakers:
Andrei Rode, ANU
Max Lu, Nanomaterials Centre,
University of Queensland
Milton Hearn, Australian Centre for
Bioprocess Technology, Monash
University
Brian Young, CSIRO Food Science
Australia
Max Colla, Australian National
University
Australian Chair:
A Albani, NSW University
Italian Chair:
Giampietro Ravagnan,
Venezia University
Other speakers:
Maurizio Bonardi, CNRISDGM- Venezia
Luca Zaggia, CNR-ISDGM
Laura Montobbio,
Consorzio Venezia Nuova
79
Other speakers :
Lynne Turner CRC Coastal Zone
Eva Abal, Moreton Bay Waterways and
Catchments Partnership
Ian Webster CSIRO Land&Water
Canberra
Vittorio Brando CSIRO Land&Water
Canberra
ROOM
B
C
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
9.00 am 12.30 pm
EMERGING
INDUSTRIES
Regional
Innovation
Policy
Italian Chair:
Fabrizio Cobis, Ministry of
Education,
University,
Research (MIUR)
Other s peakers :
L Nicolais, Campania
Region
Pietro Lospinuso, Puglia
Region
F Gava, Vice-president
Veneto Region
Gilberto Pichetto Fratin,
Piemonte Region
Paolo Alli, Net Economy,
Lombardia Region
E. Moi, Director, Veneto
Innovazione
Luciano
Galeone,
President, Tecnopolis Bari
Mauro Graziani, Vice
President Area Scientific
Park,
Friuli
Venezia
Giulia.
Floriano Panza, Director
Salerno Scientific Park
80
Australian Chair:
David Hanna, Head Innovation and
Policy Group, Dept of Innovation,
Industry and Regional Development,
State Government of Victoria
Other speakers:
Jane Niall, Executive director, Science,
Technology and Innovation, Dept of
Innovation, Industry and Regional
Development
David Bartlett, Assistant General
Manager, Science and Innovation
Department of State Development,
Tasmania
Michael O’Sullivan, Executive Director
Dept of State and Regional Development,
State Govern. New South Wales
A
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Wednesday, 27 March 2002
ROOM
9.00 am 17.30 pm
12.45 pm
- 2.00 pm
2.00 pm 5.30 pm
EMERGING
INDUSTRIES
Scientific research
in Antarctica and
development
of
new technologies
Italian Chair:
Anna Fioretti, Programma Nazionale
di Ricerche in Antartide -CNR
Australian Chair:
Michael Stoddart,
Australian Antartic
Division (AAD)
Other speakers:
Antonio Meloni, CSNA
Massimo Azzali, PNRA-CNR
Gianmarco Veruggio, PNRA-CNR
Bruno Papalia, PNRA-ENEA
Claudio Moriconi, PNRA-ENEA
Vincenzo Nanni, PNRA-ENEA
Antonio Palucci, PNRA-ENEA
Other speakers:
Simon Wright, AAD
Mike Craven, AAD
Knowles Kerry AAD
Peter Sullivan AAD
Ian Snape AAD
Italian Chair:
Pietro Tundo, Venezia UniversityINCA
Australian Chair:
Roi Jackson, Monash
University
Other speakers:
Attilio Citterio, Politecnico Milano
Serafino Gladiali, Sassari University
Giorgio Cerichelli, l'Aquila University
Ruggero Curci, Bari University
Maurizio Selva, Venezia University
Malgorzata Biniecka, La Sapienza
University, Roma
Other speakers:
D StC Black, University
of NSW
Ray Shaw, Rio Tinto Ltd
Chris Strauss, Monash
University
D
Lunch
EMERGING
INDUSTRIES
Green and
sustainable
chemistry
81
A
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Wednesday, 27 March 2002
2.00 pm 5.30 pm
EMERGING
INDUSTRIES
Instruments and
methodologies to
measure the marine
surface layer
Italian Chair:
Stefano Zecchetto, CNRISDGM Venezia
Australian Chair:
Mal Heron, James Cook
University
Other speakers:
Fancesco De Biasio, CNR
Paolo Trivero, University of
Piemonte Orientale
Other speakers:
Ian Jones, University of
Sydney
82
ROOM
C
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Thursday, 28 March 2002
ROOM
9.00 am 12.00 pm
SMART
MANUFAC
TURING
Commercialisation:
Patents, investment
and spin-offs
Italian Chair:
Christian Garavaglia,
Bocconi University,
Milano
Other speakers:
Francesco Donadio, CNR,
Italy
Manuela Arata General
Director, INFM National
Institute for the Physics of
Matter
Fabio Marzella, Nicotra
Fabrizio Galimberti, Il
sole 24 Ore
Silvia Giuffrida, ICE,
Sydney
Gabriele Gatti, Area
Scientific Park, Trieste
83
Australian Co-Chairs:
Max Tani, ADFA
Other speakers:
Anna Pino, IP Australia
Keats Nelms, ANU
Fiona Topfer, Anutech
Geoffrey Vaughan, Industry
Research and Development Board
Jack Steele, CSIRO
Commercialisation
Pasquale Sgro, Deakin University
Bruno Mascitelli, Swinburne
University
Darren Cundy, Rothschild
A
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
9.00 am 12.00 pm
9.00 am 12.00 pm
Plasma modification
of polymers: a novel
tool for industrial
applications
from
food packaging to
biomaterials
Italian Chair:
Riccardo d’Agostino,
Bari University
Australian Chair:
Hans Griesser, CSIRO Molecular
Science
Other speakers:
Pietro Favia, Bari
University
Francesco Fracassi, Bari
University
Sebastiano Luridiana,
Microcoat, Milano
Francois Rossi, Centro
Comune di Ricerca, Ispra
Comparing
the
national
research
programmes,
incentives for the
scientific
and
technological
cooperation between
Italy and Australia
Italian Chair:
Fabrizio Cobis, Ministry
of Education, University,
Research (MIUR)
Other speakers:
Peter Murphy, SOLA, R&D Adelaide
Helmut Thissen, CSIRO Molecular
Science
Thomas Gengenbach, CSIRO
Molecular Science
Ben Muir, Monash University &
CSIRO Molecular Science
Naba Dutta, Ian Wark Research
Institute, University of South
Australia
Australian Chair:
Graeme Rankin, Acting Assistant
Secretary, International Relations
and Collaboration Branch,
Education Science and Training,
Australia
Other speakers:
Marco Del Panta, Foreign
Affairs Ministry
Nicola Sasanelli, Scientific
Attachè Embassy of Italy
Roberta Dorazio,
Confindustria Veneto
84
Other speakers:
Lynne Hunter, European
Commission Delegation, Canberra
Sue Rowley, Executive director ARC
Wei Shi, NHMRC
Michael Parker, Feast
B
C
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Thursday, 28 March 2002
ROOM
Durum wheat for
pasta product
9.00 am –
4.00 pm
12.00 13.00
Closing
Plenary
session
Chair:
Sir James Gobbo
Italian Chair:
Domenico Lafiandra, University
Della Tuscia, Viterbo
Australian Chair:
Matthew Morell, CSIRO
Plant Industry
Other speakers:
Enzo D'Ambrogio, Produttori
Sementi Bologna
Giovanni Farris, University. Sassari
Benedetta Margiotta, Germplasm
Institute CNR
Marilena Buoni, University of
Sassari DISAABA
Marina Carcea National Institute
for Food and Nutrition Research
Rome
Other speakers:
Cristina Gianibelli, CSIRO
Plant Industry
Békés Frank, CSIRO Plant
Industry
Bob Anderssen, CSIRO
Mathematical & Information
Sciences
Ray Hare, Durum Breeder,
NSW Agriculture
Nancy Jensen, Food Science
Australia
Mirjana Prica, Food Science
Australia
Graeme Rankin, DEST,
Australia
Fabrizio Cobis, MIUR, Italy
Marco Del Panta, Cons. Foreign
Office, Italy
Nicola Sasanelli, Scientific Attachè
Embassy of Italy
85
D
A B
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
86
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ALLEGATO 3
ATTACHMENT 3
DICHIARAZIONE
CONGIUNTA PER LA
COOPERAZIONE NEL
CAMPO DELLA RICERCA
SCIENTIFICA E DELLA
TECNOLOGIA
TRA IL GOVERNO DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
ED IL GOVERNO DI
AUSTRALIA
JOINT DECLARATION
FOR CO-OPERATION IN
SCIENTIFIC RESEARCH
AND TECHNOLOGY
BETWEEN THE
GOVERNMENT OF THE
ITALIAN REPUBLIC
AND
THE GOVERNMENT OF
AUSTRALIA
IL
GOVERNO
DELLA
REPUBBLICA ITALIANA ED IL
GOVERNO DI AUSTRALIA (d’ora
innanzi indicati come “le Parti”), con
l’intento di incoraggiare lo sviluppo
delle relazioni bilaterali e di
rafforzare la cooperazione nella
ricerca scientifica e nella tecnologia
THE GOVERNMENT OF THE
ITALIAN REPUBLIC AND THE
GOVERNMENT OF AUSTRALIA
(hereinafter called "the Parties”)
wishing
to
encourage
the
development of bilateral relations
and to strengthen cooperation in
scientific research and technology
CONGIUNTAMENTE
DICHIARANO QUANTO SEGUE
JOINTLY
FOLLOWS
Lo scopo di questa Dichiarazione
Congiunta è quello di promuovere e
sostenere la cooperazione tra l’Italia e
l’Australia nel campo della ricerca
scientifica e della tecnologia nei
settori di comune interesse come
appresso indicati, attraverso progetti
comuni elaborati da enti governativi,
università, istituzioni culturali e
scientifiche delle due Parti.
1. Ciascuna Parte incoraggerà le
attività di cooperazione intraprese
congiuntamente da persone o enti
(d’ora
innanzi
indicati
come
“Partecipanti”) dei due Paesi Parti
della dichiarazione, le quali saranno
87
DECLARE
AS
The aim of this Joint Declaration is
to promote and support cooperation
in scientific research and technology
between Italy and Australia in fields
of common interest as indicated
hereinafter, through common plans
worked out by governmental bodies,
universities, cultural and scientific
institutions of the two Parties.
1. Each Party will encourage a
cooperative activity, undertaken
jointly by people or bodies from the
Countries of the two Parties
(hereinafter called "Participants")
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
condotte sulla base dei seguenti
principi:
that will be conducted on the basis of
the following principles:
a) conformità con le leggi, norme e
regolamenti nazionali in materia;
b) beneficio reciproco;
c) incoraggiamento ai Partecipanti
ad adoperarsi per un’efficace
protezione
ed
una
giusta
distribuzione di ogni proprietà
intellettuale e di qualsiasi altra
proprietà acquisita, creata durante
o risultante dalle attività di
cooperazione in questione;
d) pieno e puntuale scambio di
informazioni inerenti alle attività
di cooperazione;
e) condivisione dei costi della
cooperazione,
prendendo
in
considerazione i rispettivi rischi e
benefici e disponibilità di fondi; e
f) cooperazione nella divulgazione
dei risultati della ricerca e
sviluppo
allo
scopo
di
massimizzare
i
benefici
economici e sociali e lo sviluppo
industriale di entrambi i Paesi.
a) conformity with the relevant
national
laws,
rules
and
regulations;
b) mutual benefit;
c) encouragement of Participants to
provide effective protection and
equitable distribution of any
intellectual property and other
property brought to, created in or
resulting from such cooperative
activities;
d) full and timely exchange of
information relevant to the
cooperative activities;
e) shared costs of cooperation,
taking into account respective
risks and benefits and availability
of funds; and
f) cooperation in the promotion of
research and development results
with the purpose of maximizing
economic and social benefits and
the industrial development of
both countries.
2. Le attività di cooperazione tra le
Parti saranno limitate a quelle
indirizzate a scopi pacifici. I settori
prioritari per la cooperazione tra le
Parti saranno i seguenti:
- agroindustria – in particolare
prodotti mediterranei (olive, vini,
frumento);
- automazione – in particolare
robotica e macchine utensili;
- sanità – in particolare prodotti
farmaceutici e tele -sanità;
- tecnologia dell’informazione e
delle comunicazioni;
- biotecnologie;
2.Cooperative activities between the
Parties will be restricted to those
directed to peaceful purposes. The
priority sectors for cooperation
between the Parties will be the
following:
- agribusiness - especially for
Mediterranean climate (olives, vines,
wheat);
- automation - especially robotics
and machine tools;
- health - especially pharmaceuticals
and tele -health;
- information and communication
technology;
88
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
- nuovi materiali – in particolare
nanotecnologie e metalli leggeri;
- tecnologie ambientali;
tecnologie per fonti pulite di energia;
e
- oceanografia.
- biotechnology;
- new materials - especially
nanotechnology and light metals;
- environmental technologies;
- clean energy technologies; and
- oceanography.
Altre aree di cooperazione potrebbero
basarsi sulle priorità proposte per il
Sesto
Programma
Quadro
dell’Unione Europea:
- scienza dei genomi e biotecnologie
per la sanità;
- tecnologie per la società
dell’informazione;
nanotecnologie,
materiali
intelligenti
e
nuovi
processi
produttivi;
- aeronautica e spazio;
- sicurezza alimentare e rischi
sanitari;
- sviluppo sostenibile e cambiamenti
globali;
- cittadini e governo nella società
europea basata sul sapere.
Other areas of cooperation could be
based on the priorities proposed for
the Sixth Framework Program of the
European Union:
- genomics and biotechnology for
health;
- information society technologies;
nanotechnology,
intelligent
materials and new production
processes;
- aeronautics and space;
- food Safety and health risks;
- sustainable development and
global change;
- citizens and governance in the
European knowledge-based society.
3. I mezzi per dare attuazione alle
attività di cooperazione possono
includere:
progetti di ricerca comuni;
scambio
di
pubblicazioni,
documentazione ed informazioni
tecniche o di altra natura inerenti alla
cooperazione;
partecipazione di istituzioni di
ricerca, di enti (soc ietari o altro) e di
altre persone impegnate in progetti di
ricerca
congiunti
svolti
da
Partecipanti italiani o australiani;
condivisione
nell’utilizzo
delle
strutture destinate alla ricerca a scopo
di cooperazione su progetti di ricerca;
89
3. Means for pursuing cooperative
activities may include the following:
joint research projects;
exchange
of
publications,
documentation and technical and
other information relevant to
cooperation;
participation of research institutions,
bodies (corporate or otherwise) and
other persons engaging in joint
research projects conducted by
Participants from Italy or from
Australia;
shared use of research facilities in
pursuit of cooperation on research
projects;
visits and exchange of scientists,
engineers and other appropriate
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
visite e scambi di scienziati,
ingegneri
ed
altro
personale
qualificato al fine di partecipare a
seminari, simposi, seminari operativi
e progetti di ricerca.
4. E’ esclusiva responsabilità dei
Partecipanti
effettivi
e
futuri
l’adozione di ogni misura necessaria,
ivi compresa la richiesta di
consulenza professionale da parte di
esperti, al fine di assicurarsi che le
rispettive
posizioni
legali
e
commerciali siano adeguatamente
protette, ed al fine di assicurare
adeguata protezione legale e fisica
alla
proprietà
intellettuale
preesistente, presente o che ne
deriverà
e
all’informazione
confidenziale.
5. Ove un partecipante proveniente da
uno dei due Paesi desiderasse visitare
l’altro Paese per sostenere un’attività
di cooperazione, il partecipante
sosterrà tutti i costi relativi alla visita.
Ciascuna Parte si adopererà, nel
rispetto delle proprie leggi e
regolamenti, per facilitare l’ingresso e
l’uscita dal suo territorio del
personale, materiale ed attrezzature
relativi alle attività di cui alla
presente Dichiarazione Congiunta.
6. Allo scopo di dare concreta
attuazione alla presente Dichiarazione
Congiunta, le Parti si impegnano ad
avviare negoziati per la conclusione
di accordi in campo scientifico e
tecnologico, sempre che tali accordi
risultino reciprocamente vantaggiosi.
90
personnel for the purposes of
participation in seminars, symposia,
workshops, and research projects.
4. It is the sole responsibility of
prospective and actual Participants to
take all necessary steps, including
obtaining expert professional advice,
to ensure that their legal and
commercial positions are adequately
protected and to ensure adequate
legal and physical protection for
background intellectual property,
existing
intellectual
property,
foreground intellectual property and
confidential information.
5. Where a Participant from one
country wishes to visit the other
country for the purposes of
advancing a cooperative activity, the
Participant will meet all costs
associated with that visit. Each Party
will use its best efforts to facilitate
entry to and exit from its territory of
personnel, material and equipment
associated with activities under this
Joint Declaration, in accordance with
its laws and regulations.
6. In order to give a tangible
accomplishment to the present Joint
Declaration, the Parties commit
themselves to enter into negotiations
to conclude some agreements in the
scientific and technological field, if
such agreements will facilitate
mutually beneficial outcomes.
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Firmata a Melbourne il 25 Marzo
2002 in due originali, ciascuno in
lingua italiana ed inglese, entrambi i
testi facenti ugualmente fede.
Signed at MELBOURNE on the 25th
of March 2002 in two originals, each
in the Italian and English languages,
both texts being equally authentic.
PER IL GOVERNO DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
PER IL GOVERNO DI
AUSTRALIA
FOR THE GOVERNMENT
OF THE ITALIAN REPUBLIC
FOR THE GOVERNMENT OF
AUSTRALIA
91
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
92
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Bollettino della Comunita’
Scientifica in Australasia
Giugno 2002
Viaggio nel mondo accademico e della
ricerca del territorio dell’Australasia
A cura di Alessandra Iero
93
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
94
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
L’Università del
Queensland
The University of
Queensland
L’Università del Queensland è stata
fondata nel 1910 ed è situata a
Brisbane. Attualmente conta oltre
30000 studenti iscritti e sin dalla sua
fondazione si sono laureati oltre
50000 persone. L’Università ha uno
staff di oltre 5000 impiegati (1358
persone tra insegnamento e ricerca, di
cui 1169 solo nellaa ricerca); conta
sette facoltà che comprendono 33
“Scuole” e molti centri specializzati;
offre oltre 216 programmi e 3500
corsi.
Inoltre ha oltre 40 strutture di ricerca
specialistiche, comprese stazioni di
ricerca marine, due fattorie, l’unica
struttura
mineraria
universitaria
sotterranea operante al mondo in una
città principale e 29 stazioni
sismografiche temporanee. Il campus
principale è situtato a Brisbane nel
quartiere di Santa Lucia, distante solo
sette km dal centro della città, ma vi è
anche un campus a Ipswich a 40 km
verso ovest e uno a Gatton a 80 km
verso ovest. Il recente insediamento
del nodo di calcolo quantistico
dell’Università di Queensland ha
attirato
esperti
mondiali
in
matematica, fisica, e informatica. Il
notevole sviluppo della ricerca sui
biomateriali ha unificato aspetti della
medicina, dell’ingegneria e delle
biotecnologie, tutti campi in cui UQ
detiene un ruolo leader. Inoltre i
network interdisciplinari beneficiano
della ricerca all’avanguardia nelle
scienza sociali e umanistiche.
The University of Queensland was
founded in 1910 and it is located in
Brisbane. Today, more than 30,000
students are enrolled and since its
beginning, more than 150,000 people
have graduated. The University
employs more than 5000 staff (1358
in teaching and research, 1169 in
research only); has seven faculties
incorporating 33 schools and many
special-purpose centres; and offers
more than 216 programs and 3500
courses.
It has more than 40 specialist
research facilities, including marine
research stations, two farms, the
world's only university-operated
underground mine in a major city
and 29 temporary seismograph
stations. The main campus is in the
Brisbane suburb of St Lucia, just
seven kilometres from the CBD,
with other campuses at Ipswich, 40
kilometres to the west, and at Gatton,
80 kilometres to the west.
The recent establishment of a
University of Queensland node in
quantum computing drew on the
world-class
expertise
in
mathematics, physics and computer
sciences.
The
remarkable
development
of
biomaterials
research united aspects of medicine,
engineering and biotechnology, all
areas where UQ is an acknowledged
leader. Inter-disciplinary networks
also benefit the University’s leadingedge research in the social sciences
and humanities.
95
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Infatti, l’Università del Queensland
ricopre un ruolo leader tra le 38
Università
australiane,
ed
è
riconosciuta internazionalmente come
un’istituzione primaria di ricerca. E’
una delle tre Università australiane
membre del’Universitas 21 – una
alleanza mondiale tra 20 università
indirizzate ad un miglioramento della
qualità attraverso un programma
internazionale di riferimento, ed è
anche parte del “Group of Eight” una
coalizione delle università australiane
leader.
Nel 1998, UQ ha ricevuto dal
Governo Federale il finanziamento
più elevato tra le istituzioni di ricerca,
grazie alla sua performance di ricerca
nel corso di tutto l’anno.
Ricercatori e studenti postlaurea sono
attirati dai molteplici centri di ricerca
di UQ e dal forte investimento nelle
infrastrutture per la ricerca, come è
evidenziato dai 105 milioni di dollari
australiani (circa 63 milioni di euro)
allocati per l’Institute for Molecular
Bioscience attualmente in L’Istituto
rappresenterà lo strumento principale
nella scoperta delle basi genetiche di
salute e malattie. L’istituto è stato
lanciato ufficialmente il 1 gennaio
2000, e entro il 2003 ospiterà 700
scienziati e staff di supporto
all’interno del complesso di 35000
metri quadrati, che è in costruzione
nel campus di Santa Lucia. L’IMB
genererà un ritorno economico
significativo con molti nuovi posti di
lavoro in biotecnologie.
I ricercatori di UQ hanno raggiunto la
96
The University of Queensland is a
leader among Australia's 38
universities,
recognised
internationally as a premier research
institution. It is one of only three
Australian members of the elite
Universitas 21 - a global alliance of
20 universities committed to quality
enhancement through international
benchmarking and is also a member
of the Group of Eight, a coalition of
Australia's leading universities.
In 1998, UQ received the Federal
Government's
second
highest
allocation of research funding based
on all-round research performance.
Outstanding research staff and
postgraduate students are attracted to
UQ because of the many and varied
research centres and the strong
investment in research infrastructure,
as evidenced by the $105 million
(some 63 millions of euro) Institute
for Molecular Bioscience, currently
under construction. The institute will
be Australia's main navigation tool in
the voyage of discovery of the
genetic basis of health and disease.
Launched officially on January 1,
2000, the IMB by 2003 will house
700 scientists and supporting staff in
the state-of-the-art, 35,000-squaremetre complex now being built at the
St Lucia campus. The IMB will
generate
significant
economic
returns with many new jobs in
biotechnology.
UQ’s researchers topped the nation
in tota l projected funding for the
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
cima della nazione per il numero
totale di progetti finanziati all’interno
del programma Linkage del 2002 da
parte
dell’Australian
Research
Council (ARC). Infatti dei 462
progetti finanziati dal programma
Linkage, 35 sono stati destinati ai
ricercatori di UQ. Oltre ai
finanziamenti ottenuti dall’ARC, il
settore industriale contribuirà con
ulteriori 12.95 milioni di dollari
australiani (circa 7.7 milioni di euro).
Le entrate per la ricerca ad UQ sono
cresciute di oltre l’8% dal 1999 al
2000, non appena l’università ha
intrapreso nuove iniziative nei campi
delle biotecnologie, dei biomateriali,
del calcolo quantistico, nel settore
minerario e in quello medico.
Tra i risultati di ricerca ottenuti a UQ
ci sono stati:
• il “test flew”: il prototipo di classe
mondiale nell’ingegneria spaziale,
di un motore per un razzo;
• lo sviluppo di un vaccino (adesso
sottoposto a trials clinici per la
distribuzione internazionale) per
prevenire e trattare le verruche
genitali e il cancro della cervice,
malattie provicate dai diversi tipi
dell’HPV, Human Papilloma Virus;
• La
produzione
della
prima
piantagione mondiale transgenica di
canna da zucchero, mirata a resistere
ad alcune malattie dopo lo sviluppo
del nuovo “gene gun” per
manipolare il materiale genetico;
• Lo sviluppo del primo metodo
industriale
per
produrre
superconduttori ad alte temperature
in grandi quantità, con applicazioni
comprendenti la trasmissione di
97
Australian
Research
Council's
(ARC's) Linkage Projects scheme for
2002. Of the 462 Linkage Project
grants awarded to Australian
universities, 35 were made available
to UQ researchers. Aside from the
ARC funding, industry collaborators
will contribute a further $12.95
million (some 7.7 millions euro) to
the UQ projects.
UQ’s research income grew by more
than eight percent from 1999 to
2000, as the University undertook
new initiatives in biotechnology,
biomaterials, quantum computing,
mining and medicine.
Among the research breakthrough at
UQ there were:
• the "test flew": a complete scramjet
rocket engine prototype in a worldfirst for space engineering;
• the development of a vaccine (now
undergoing clinical trials for
internatio nal
distribution)
to
prevent and treat genital warts and
cervical cancer, diseases caused by
the several types of HPV, Human
Papilloma Virus;
• the production of the world's first
transgenic
sugarcane
plants
resistant to certain diseases after
developing a new "gene gun" to
manipulate genetic material,
• the development of the first
industrial method to produce high
temperature superconductors in
large quantities, with applications
including power transmission,
space
communications
and
frictionless transport systems,
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
energia, le comunicazioni spaziali e
sistemi di trasporto senza attrito;
• Lo sviluppo di un importante
sensore per imagini ad alta
risoluzione che apre la strada ad
analisi non invasive di organi e alla
diagnosi delle malattie;
• Lo sviluppo di un nuovo vaccino
contro la malattia di Newcastle (che
ha il 100% di mortalità nel
pollame);
• Ricerca
all’avanguardia
per
prevenire che l’AIDS si agganci ai
globuli bianchi;
• Lo studio più lungo del mondo sulla
sindrome di Down in realzione alle
famiglie, entrato al suo ventesimo
anno, che fornisce una conoscenza
approfondita per una gestione di
successo dei casi;
•I
grandi
progressi
nella
comprensione del ruolo dell’ormone
della crescita dal primo giorno di
vita dell’embrione hanno portato a
notevoli
implicazioni
per
il
miglioramento dei successi nella
fertilizzazione in-vitro e nel
modulare i tassi di crescita
embrionale per superare i disordini
di crescita fetale;
• Lo sviluppo di un range di sistemi
antenna che adesso leader mondiali
nello sviluppo della comunicazionie
senza
fili,
con
molteplici
applicazioni come la telefonia
mobile digitale, e le autostrade di
sistemi intelligenti che creano delle
condizioni di guida quasi perfetter,
regolando automaticamente i limiti
di velocità e i semafori.
Nel novembre 1997, il Senato ha
isituito The University of Queensland
98
• the development of a remarkable
sensor for high-resolution imaging
opening the way for easier and noninvasive examination of organs and
disease diagnosis,
• the development a new vaccine
against Newcastle Disease (which
can have 100 percent mortality rate
in chickens),
• cutting-edge research on AIDS by
examining how to prevent the
AIDS virus "docking" onto white
blood cells,
• The World's longest study of Down
syndrome and families entered its
20th year, providing detailed
knowledge for successful case
management,
• Major advances in understanding
the growth hormone's role from day
one of embryonic growth had major
implications for improving in-vitro
fertilisation success rates and
modulating embryonic growth rates
to
overcome
foetal
growth
disorders,
• The development of a range of
antenna systems now leading the
world in wireless communications,
with applications as diverse as
digital mobile telephone technology
and intelligent highway systems
that create near-perfect driving
conditions
by
automatically
regulating speed limits and traffic
lights.
In
November
1997,
Senate
established The University of
Queensland
Graduate
School
(UQGS) to cater specifically for the
needs of the growing community of
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Graduate School (UQGS) indirizzata
espressamente alle necessità degli
studenti postlaurea, comunità in
crescita. Infatti con oltre 6500
studenti postlaurea, dei suoi 31764
studenti totali l’Università del
Queensland è uno dei centri di
istruzione postlaurea più grandi
d’Australia che offre agli studenti un
ambiente di studio e di ricerca
superiore. UQGS amministra i
programmi di dottorato (PhD),
Master, le borse di studio per la
ricerca e la presentazione e l’esame
delle tesi.
UniSeed Pty Ltd, la compagnia di
venture capital di UQ, ha già
appoggiato 15 attività imprenditoriali
e mira ad averne 45 nel suo portfolio
entro tre anni. La compagnia ha
impegnato quasi 3 milioni di dollari
australiani (1.8 milioni di euro) in
attività basate su nuove tecnologie
sviluppate
dall’Università
del
Queensland e dal Co-operative
Research Centre for Distributed
Systems Technology.
FACOLTA’
Arte
La Facoltà di Arte ricopre un ruolo
centrale nell’università. Fornendo una
istruzione vasta e liberale alla
comunità. La Facoltà comprende
quattro “Scuole”, che possono essere
considerate il cuore delle discipline
umanistiche: la Scuola Inglese, Studi
dei media e storia dell’Arte, la Scuola
di Storia, Filosofia, Religione e
Classici, La Scuola di Studi di Lingue
e Culture Comparate, La Scuola di
99
postgraduate students. With over
6,500 of its 31,764 students (over
20%) undertaking a range of
postgraduate studies, The University
of Queensland is one of Australia’s
largest postgraduate training centres
and offers students a superior study
and research environment. The
UQGS administers the Doctor of
Philosophy (PhD) program, the
Master of Philosophy (MPhil)
program, research scholarships, and
the submission and examination of
theses.
UQ's year-old pre-seed venture
capital fund, UniSeed Pty Ltd, has
already backed 15 ventures and aims
to have 45 in its portfolio in just
three years. The company has
committed almost $3 million (some
1.8 millions of euro) to new
technology ventures from The
University of Queensland and the
Co-operative Research Centre for
Distributed Systems Technology.
FACULTIES
Arts
The Faculty of Arts is central to the
University's role of providing a
broad, liberal education to the
community. The Faculty comprises
four Schools, in what could be
considered the core humanities
disciplines: the School of English,
Media Studies and Art History, the
School of History, Philosophy,
Religion and Classics, the School of
Languages and Comparative Cultural
Studies, and the School of Music.
The Faculty also includes the
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Musica.
La Facoltà comprende anche l’Unità
degli Studi Contemporanei.
La Facoltà incorpora l’Istituto di
Lingue Moderne che offre corsi di
lingua alla comunità e il Laboratorio
di Lingua per le necessità di
apprendimento degli studenti.
Il Museo delle Antichità fa parte della
Scuola di Storia, Filosofia, Religione
e Classici ed anche il Museo d’Arte
dell’Università
viene
gestito
attraverso questa Facoltà.
Il Centro di Studi Critici e Culturali è
stato istituito nel 2000 con lo scopo di
sviluppare la ricerca umanistica
all’interno dell’università e di
promuovere i suoi benefici ad una
comunità più vasta.
Scienze Biologiche e Chimiche
La Facoltà di Scienze Biologiche e
Chimiche, offre dei programmi
flessibili tali da includere componenti
di tutta l’area delle scienze biologiche
e chimiche e da permettere alcuni
programmi combinati con le scienze
umanistiche e sociali.
La varietà di studi disponibili
comprende molte aree specialistiche
all’interno di tre “Scuole”: la Scuola
di
scienze
biomediche
(che
comprende anatomia e biologia dello
sviluppo, fisiologia e farmacologia),
la Scuola di Scienze della Vita (che
comprende i dipartimenti di botanica,
di zoologia e entomologia), la Scuola
di
scienze
molecolari
e
microbiologiche (che comprende i
dipartimenti di biochimica, di
chimica,
di
microbiologia
e
parassitologia).
Tutte queste aree possono essere
100
Contemporary Studies Unit.
The Faculty incorporates the
Institute of Modern Languages
which offers language classes to the
community, and the Language
Laboratory which services the
language learning needs of students.
The Antiquities Museum is a part of
the School of History, Philosophy,
Religion and Classics, and the
University Art Museum is also
managed through the Faculty.
The Centre for Critical & Cultural
Studies was established in 2000 with
the objective to develop humanities
research within the university and to
promote its benefits within the wider
community.
Biological and Chemical Sciences
The faculty of Biological & Chemical
Sciences offers programs structured with
the flexibility to include components of
virtually all areas of the biological
sciences and chemistry, and to permit
some combined programs with the
humanities and social sciences. The
range of studies available includes many
specialised areas which are unfolded
within three Schools: School of
Biomedical
Sciences
(comprises
Anatomy & Developmental Biology
and Physiology and Pharmacology), the
School of Life Sciences (comprises the
Department of Botany and the
Department
of
Zoology
and
Entomology), the School of Molecular
& Microbial Sciences (comprises the
Department of Biochemistry, the
Department of Chemistry and the
Department of Microbiology and
Parasitology).
All of the areas can be studied at
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
studiate sia a livello di Laurea che
postlaurea,
attraverso
corsi,
esperienze di laboratorio e esperienze
in campo.
Le principali aree di ricerca
all’interno della facoltà sono:
biologia molecolare e cellulare,
sistematica, neuroscienze, biologia di
popolazione,
biologia
conservazionista, biologia strutturale,
biologia cardiovascolare, scienze
marine, biotecnologie vegetali.
La ricerca biologica spazia da quella
genomica a quella riguardante
l’intero organismo e comprende
differenti aree nel campo della vita,
dai microbi alle piante fino agli esseri
umani. Interfacciata con le scienze
biologiche c’è l’uso di moderni
progressi in chimica, scienze dei
materiali, bioingegneria, matematica
e informatica.
Inoltre la posizione subtropicale del
Queensland
da
alla
Facoltà
opportunità uniche nelle scienze per
la ricerca su esseri umani, animali,
insetti e piante. La loro forza in
queste aree gli permette di avere un
enorme impatto in tutto lo spettro
delle industrie a base biologica,
comprese quelle di sanità e
farmaceutiche, agricole e ambientali.
Business
La Business School di UQ
comprende le Scuole di Commercio,
di Economia, di management e di
Turismo e gestione del tempo libero.
All’interno delle Scuole ’lattività di
101
undergraduate and postgraduate
level. Formal coursework, combined
with extensive laboratory and
fieldwork experience and small
group study, are features of the
courses offered by the Faculty.
The major areas of research within the
Faculty of Biological and Chemical
Sciences
are:
Molecular/Cellular
Biology,
Systematic
Biology,
Neuroscience, Population Biology,
Conservation
Biology,
Structural
Biology, Developmental Biology,
Cardiovascular
Biology,
Marine
Science, Plant Biotechnology.
The scope of the biological research
ranges from Genomics to the whole
organism and encompasses diverse areas
spanning the spectrum of life from
microbes, plants through to humans.
Interfaced with our biological sciences is
the use of modern advances in
Chemistry,
Material
Sciences,
Bioengineering, Mathematics and
Computer Science.
The unique subtropical location of
Queensland provides the Faculty with
unprecedented opportunities in human,
animal, insect and plant sciences. Their
strengths in these areas enable them to
have enormous impact across the entire
spectrum of biological-based industries,
including health and pharmaceuticals,
agriculture and environment.
Business
The
UQ
Business
School
incorporates
the
schools
of
Commerce,
Economics,
Management and Tourism, Leisure
Management.
Within the Schools, the research
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ricerca è focalizzata su specifiche
tematiche.
Nella
Scuola
del
Commercio, la ricerca è orientata
verso la contabilità, la legislazione
degli affari, il commercio elettronico,
finanza, sistemi informatici. Nella
Scuola di Economia è focalizzata
verso l’economia applicata e l’analisi
delle politiche economiche, con un
certo orientamento verso la ricerca in
economia teorica. Nella Scuola di
turismo e gestione del tempo liber la
ricerca è orientata verso la gestione
del turismo, i viaggi, gli eventi, i
settori del tempo libero e alberghiero.
Alla Scuola di management, la
ricerca si orienta verso la gestione
delle organizzazioni e istituzioni sia
pubbliche che private; esamina le
applicazioni della teoria riguardo i
cambiamenti
organizzativi
e
l’efficienza, le applicazioni delle
metodologie delle scienze sociali allo
studio dell’efficacia orgnizzativa, e
l’uso di modelli per le decisioni di
affari.
Le attività di ricerca sono anche
condotte all’interno di alcuni centri di
ricerca: in Economia c’e’ il Centro
per la modellizzazione dell’economia
politica; in Legge c’e l’Istituto
Australiano di Legislazione straniera
e comparativa, il Centro di
Legislazione Marittima, e il centro di
gestione delle dispute
Corrs
Chambers Westgarth; in Management
c’è in centro per l’Amministrazione
pubblica; nel settore del turismo c’è il
Centro per la gestione del turismo e
del rischio e il Centro per lo studio
legale ed economico delle Istituzioni.
Altri centri collegati sono: il centro di
modellizzazione di calcolo avanzato,
102
activity is focused on specific issues:
At the School of Commerce research
focuses on accounting, business law,
electronic commerce, finance and
information systems. At the School
of Economics research focuses on
applied economics and the analysis
of
economic
policy,
with
considerable scope for research in
economic theory. At the School of
Tourism and Leisure Management,
research focuses on the management
of the Tourism, Travel, Event,
Leisure and Hospitality sectors. At
the School of Management, research
focuses on the management of both
private
and
public
sector
organisations and institutions; it
examines applications of theory to
organisational change and efficiency,
the application of social science
methodologies to the study of
organisational effectiveness, and the
use of modelling techniques for
business decisions.
Research activities are carried out
within some research centres as well:
in the Economics, there is the Centre
for Economic Policy Modelling; in
Law, the Australian Institute of
Foreign and Comparative Law, the
Centre for Maritime Law, The Corrs
Chambers
Westgarth
Dispute
Management
Centre;
in
Management, the Centre for Public
Administration; in Tourism and
Leisure Management, the Centre for
Tourism and Risk Management and
the Centre for Legal and Economic
Study of Institutions. Other related
centres
are:
the
Advanced
Computational Modelling Centre,
the Asian Studies Centre and the
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
il centro di studi asiatici e il centro di
strategie del trasporto.
Ingegneria, Scienze Fisiche e
Architettura
La Facoltà di Ingegneria, Scienze
Fisiche e Architettura è un’unità larga
e
complessa
all’interno
dell’Università del Queensland. Le
attività di insegnamento e ricerca
sono concentrate in quattro Scuole e
in 39 centri di ricerca specialistica: la
Scuola di Ingegneria, la Scuola di
Geografia,
Pianificazione
e
Architettura, la Scuola di Information
Technology e Ingegneria Elettrica e
la Scuola di Fisica.
Le aree di ricerca prioritarie sono:
calcolo avanzato, modellizzazione e
visualizzazione, ingegneria biologica,
scienze e ignegneria ambientale,
information technology, fisica del
laser e ottica quantistica, design di
materiali e di prodotti, tecnologie di
sensori intelligenti, sfruttamento
sostenibile delle miniere.
L’Università
del
Queensland
attraverso la Facoltà di Ingegneria
Fisica e Architettura è entrata in
partnership con la compagnia Thiess
Ltd, al fine di sviluppare insieme
programmi di apprendimento e di
ricerca. Infatti orienta nuovi modi di
lavorare insieme che agili e sensibili
alle necessità di cambiamento, che
sono interdisciplinari per natura e che
integrano
la
ricerca
con
l’apprndimento durante il corso della
vita. Una parte della partnership è
costituita
dal
programma
Undergraduate Site Learning, che
coinvolge studenti inseriti all’interno
di industrie, che partecipano al lavoro
103
Centre for Transport Strategy.
Engineering, Physical Sciences and
Architecture
The Faculty of Engineering, Physical
Sciences and Architecture is a large
and complex organisational unit
within the University of Queensland.
Teaching and research activities are
concentrated in 4 schools and 39
specialist research centres: School of
Engineering, School of Geography,
Planning and Architecture, School of
Information
Technology
and
Electrical Engineering, School of
Physical Sciences.
Priority area of research include:
Advanced Computation, Modelling
and
Visualisation,
Biological
Engineering, Environmental Science
and
Engineering,
Information
Technology,
Laser
Physics/
Quantum Optics, Materials and
Product Design, Smart Sensor
Technology, Sustainable Mining.
The University of Queensland,
through the Faculty of Engineering,
Physical Sciences and Architecture
has entered into a Strategic Learning
Partnership with Thiess Pty Ltd, to
develop joint learning and research
programs. It pilots new ways of
working together that are agile and
responsive to changing needs, that
are cross-disciplinary in nature and
that integrate research and life-long
learning. An Undergraduate Site
Learning Program (USLP) forms
part of the Partnership program. The
USLP involves students being
located on-site in industry, where
they participate in the work of the
company and concurrently undertake
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
della
compagnia
e
contemporaneamente intraprendono i
loro corsi universitari con metodi di
apprendimento a distanza. La
coolocazione pilota di studenti di
ingegneria presso il sito minerario
della Thiess, nel bacino del carbone
Bowen è avvenuto nel primo
semestre del 2000.
Scienze Sanitarie
La Facoltà ha forti collegamenti con
tutti i principali ospedali pubblici e
privati, con le istituzioni chiave di
ricerca - Queensland Institute of
Medical Research (QIMR), il Mater
Medical Research Institute, il Wesley
Research Institute, il nuovo Istituto di
Bioscienze Molecolare (IMB) e molti
altri – cosicome ha delle partenership
chiave a livello nazionale e
internazionale.
La Facoltà è organizzata nelle
seguenti
Scuole:
Odontoiatria,
Scienze Sanitarie e di Riabilitazione,
Studi sul movimento Umano,
Medicina, Farmacia, Salute delle
Popolazioni.
Inoltre una parte delle attività è
portata avanti dai Dipartimenti:
Anestesia e cure per lo stadio critico,
Ostetricia e Ginecologia, Terapia
Occupazionale, Pediatria e Salute del
Bambino, Patologia Molecolare e
Cellulare, Fisioterapia, Psichiatria,
Patologia della parola e audiologia,
Chirurgia.
I centri all’interno della Facoltà sono:
Centro di Sanità online, Centro di
Ricerca Nazionale di Tossicologia
Ambientale, Centro di Ricerca a
Livello Universitario, Centro per la
Ricerca in Immunologia e sul Cancro.
104
their university courses by distance
learning
methods.
The
pilot
placement of mining engineering
students at Thiess mining sites in the
Bowen Coal Basin occurred in first
semester 2000.
Health Sciences
The Faculty has strong links with all
the major public and private
hospitals, key research institutions Queensland Institute of Medical
Research (QIMR), the Mater
Medical Research Institute, the
Wesley Research Institute, the new
Institute of Molecular Biosciences
(IMB) and many others - as well as
national and international key
partnerships.
The Faculty is organised in the
following schools: Dentistry, Health
& Rehabilitation Sciences, Human
Movement
Studies,
Medicine,
Pharmacy,
Population
Health.
Activites are carried out within the
departments
as
well:
Anaesthesiology & Critical Care,
Medical
Imaging,
Medicine,
Obstetrics
&
Gynaecology,
Occupational Therapy, Paediatrics &
Child Health, Molecular and Cellular
Pathology,
Physiotherapy,
Psychiatry, Speech Pathology &
Audiology, Surgery.
Faculty Centres: Centre for Online
Health, The National Research
Centre
for
Environmental
Toxicology,
University
Level
Research Centres, Centre for
Immunology & Cancer Research.
Research programs within the
Faculty of Health Sciences are well
developed throughout its schools,
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
I programmi di ric erca nella Facoltà
di Scienze Sanitarie sono ben
sviluppate attraverso le Scuole, i
centri e le industrie collegate.
L’integrazione tra ricerca, cura
clinica e training, da beneficio sia ai
pazienti sia ai professionisti sanitari e
alza gli standard di cura per tutti.
Risorse Naturali, Agricoltura, e
Veterinaria (anche detta NRVAS)
La Facoltà ha circa 3000 studenti nei
corsi di Laurea e 400 postLaurea da
circa 30 diverse Nazioni che studiano
nei campus di Santa Lucia o di
Gatton o attraverso i programmi di
Distance Learning. La Facoltà è
internazionalmente riconosciuta sia
per l’insegnamento che per la ricerca
e ha l’ulteriore beneficio dei essere
situata
in
una
regione
tropicale/subtropicale.
La Facoltà comprende le Scuole di:
Agricoltura e Orticoltura, Studi
Animali, Scienze della Terra e del
Cibo, della Gestione dei Sistemi
Naturali e Rurali, di Scienze
Veterinarie.
La Facoltà ha inoltre una serie di
centri e istituti in partnership con
dipartimenti governativi e settori
industriali:
il
Centro
per
l’Applicazione e la Sicurezza dei
Pesticidi (CPAS), il Queensland
centro di ricerca e sviluppo sul
pollame, in Centro australiano di
estensione rurale, il centro di ricerca
tropicale di lattiero-caseari, il Centro
di Ricerca Tropicale sui Maiali.
Dal 1996 al 1999 il NRAVS ha
attratto 28.7 milioni di dollari
australiani (circa 17.2 milioni di euro)
all’interno di 359 diversi progetti di
105
centres and within related industries.
This integration between research,
clinical care and training benefits
patients and health practitioners, and
raises the standards of care for all.
Natural Resources, Agriculture and
Veterinary Science (Also known as
NRAVS Faculty)
The Faculty has approximately 3,000
undergraduate students and 400
postgraduate students from about 30
different countries studying at the
University's St. Lucia or Gatton
campuses or through Distance
Learning. The Faculty is recognised
internationally for its strengths in
both teaching and research and has
the additional benefit of being
located in a tropical/subtropical
region.
The Faculty comprises five Schools:
School
of
Agriculture
&
Horticulture, School of Animal
Studies, School of Land & Food
Sciences, School of Natural & Rural
Systems Management, School of
Veterinary Science.
The Faculty also houses a number of
centres and institutes in partnership
with government departments and
industry bodies: Centre for Pesticide
Application and Safety (CPAS),
Queensland Poultry Research and
Development Centre, Rangelands
Australia Rural Extension Centre
(REC), Tropical Dairy Research
Centre, Tropical Pig Research Centre
From 1996 to 1999 NRAVS
attracted $28.7 million (some 17.2
millions euro) in 359 different
research projects funded by 112
different research agencies. A
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ricerca, finanziati da 112 differenti
agenzie di ricerca. Una sfida per il
NRAVS è di aumentale il suo forte
collegamento con l’ industria e
sviluppare un approccio ancora più di
squadra alla ricerca, capitalizzando la
diversità e le competenze sia
all’interno
della
Facoltà
che
trasversalmente alle altre facoltà
dell’Università.
I punti di forza nella ricerca della
Facoltà sono: Agribusiness, Cibo,
Salute Animale e Benessere,
Miglioramento Animale e Vegetale,
Gestione Sostenibile delle Risorse.
Settori emergenti per la ricerca sono
stati identificati tra i seguenti:
Sviluppo della Comunità, Gestione
Ambientale,
Gestione
dell’Uso
dell’Acqua e dei Rifiuti.
Scienze Sociali e Comportamentali
(anche noto come SBS).
La Facoltà di Scienze Sociali e
Comportamentali
sviluppa
la
conoscenza
e
le
competenze
attraverso la ricerca e l’insegnamento
nelle aree dei cambiamenti sociali,
economici, politici e strutturali, nel
comportamento umano e della natura
umana, nell’interfaccia del settore
sociale e umano con i cambiamenti
tecnologici, la globalizzazione.
I punti di forza della ricerca
comprendono:
cultura,
strutture
sociali e relazioni interculturali;
impiego e luogo di lavoro, relazioni e
poitica
internazionale;
gruppi
emarginati e risposta sociale; la
gioventù
nella
società
contemporanea; invecchiamento e
pensionamento; psicologia cognitiva
e applicata; cognizione sociale e
106
challenge for NRAVS is to build on
its strong industry connections and
develop a more 'team approach' to
research, by capitalizing on the
diversity and expertise both in the
Faculty and across Faculties in the
University.
The research strength of the Faculty
are: Agribusiness and Food, Animal
Health and Welfare, Plant and
Animal Improvement, Sustainable
Resource Management. Emerging
field for research have been
identified among the following:
Community
Development,
Environmental Management, Water
Use and Waste Management.
Social and Behavioural Sciences
(Also known as SBS)
The Faculty of Social and
Behavioural Sciences develops
knowledge and expertise through
research and teaching in the core
areas of social, economic, political
and structural change; human
behaviour and human nature; the
social and human interface with
technological
change;
human
communication; and globalisation.
Research strengths include: culture,
social structures and inter-cultural
relations; employment and the
workplace; international relations
and politics; marginalised groups
and social response; youth in
contemporary society; aging and
retirement; cognitive and applied
psychology; social cognition and
identity. The Faculty's international
reputation has once again been
recognised by the award of one of
only seven worldwide Rotary
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
identità.
La
reputazione
internazionale della Facoltà è stat
ancora una volta riconosciuta con uno
dei sette Centri Rotary mondiali per
lo Studio internazionali della Pace e
della Risoluzione dei Conflitti.
Nella Facoltà delle Scienze Sociali e
del Comportamento, si trovano la
Scuola di Scienze Sociali (di cui è
parte il Centro di Ricerca Fred and
Eleanor Schonell, che si occupa della
ricerca e dell’insegnamento nel
settore dell’educazione particolare e
dei disabili), la Scuola di Scienze
Politiche e Studi Internazionali, La
Scuola
di
Gionalismo
e
Comunicazione (in cui si trova il
Centro
Internazionale
di
Giornalismo),
la
Scuola
di
Psicologia, la Scuola di Lavoro
Sociale
e
Politiche
Sociali.
All’interno della Facoltà si trovano
numerosi altri centri e unità di
Ricerca.
Centres for International Studies in
Peace and Conflict Resolution.
In the Faculty of Social and
Behavioural Sciences there are the
School of Social Science, School of
Education (of which the Fred and
Eleanor Schonell Special Education
Research Centre is part. This Centre
is concerned with research and
teaching in special education and
disability), School of Political
Science and International Studies,
School
of
Journalism
&
Communication (where the Centre
for International Journalism is
located), School of Psychology,
School of Social Work and Social
Policy. Several other Research
Centres and Units are within the
Faculty.
University of Queensland
www.uq.edu.au
Faculty of Arts
http://www.uq.edu.au/arts/
Faculty of Biological and Chemical Sciences
http://www.uq.edu.au/biosci/
Faculty of Business, Economics and Law
http://www.uq.edu.au/bel/
Faculty of Engineering, Physical Sciences and
http://www.epsa.uq.edu.au/
Architecture
Faculty of Natural Resources, Agriculture and
http://www.uq.edu.au/nravs/
Veterinary Science
Faculty of Health Sciences
http://www.uq.edu.au/health/
Faculty of Social and Behavioural Sciences
http://www.uq.edu.au/sbs/
Institute for Molecular Bioscience
http://www.imb.uq.edu.au/
107
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
108
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Bollettino della Comunita’
Scientifica in Australasia
Giugno 2002
Notizie flash dal mondo delle riviste
tecnico-scientifiche Australiane
109
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
110
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Per le dimensioni e la posizione geografica privilegiata, alla
congiunzione dei due oceani, l’Indiano ed il Pacifico, l’Australia occupa
un posto strategicamente importante in questa parte del globo terrestre.
111
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
112
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ATTUALITÀ
ü
Barriere per il contenimento delle perdite di petrolio in
climi freddi
Il recupero di aree inquinate da perdite di petrolio é particolarmente difficile in
Antartide, dove il clima gelido rallenta drasticamente la decomposizione degli
idrocarburi. Durante la Terza Conferenza Internazionale sui Contaminanti in
Climi Freddi é stato proposto un nuovo metodo per il contenimento delle perdite
di greggio, facendo uso di barriere fisiche. Le barriere sono dotate di membrane
che intrappolano il petrolio che può poi essere rimosso. Uno dei punti deboli di
questa tecnica è che le barriere vanno in parte interrate, cosa assai difficile in
terreni gelati. Un primo tentativo di applicazione verrà fatto durante la campagna
di pulizia della stazione australiana Casey in Antartide.
Australian Antartic Division, http://www.antdiv.gov.au/
ü
Ricercatore australiano riceve il premio “Ozone”
dall’Environmental Protection Agency degli USA
Il premio, dato al Dr Paul Fraser del CSIRO Atmospheric Research, è stato per il
lavoro svolto per misurare il livello di ozono nell’atmosfera. A partire dagli anni
‘70 infatti, il Dr Fraser ha collezionato dati sullo stato dell’atmosfera, dati che
sono ora essenziali per valutare l’effetto dei gas CFC sull’atmosfera stessa e per
misurare la conseguente crescita dell’intensità con cui i raggi ultravioletti
arrivano al suolo.
CSIRO Atmospheric Research: http://www.dar.csiro.au/
Dr Paul Fraser: [email protected]
ü
Una speranza per la diagnosi precoce dell’autismo
I ricercatori della Monash University di Melbourne hanno messo a punto un
nuovo sistema di analisi per diagnosticare casi di autismo in bambini dai 18 mesi
in su. Il nuovo sistema di analisi permette un inizio più tempestivo delle cure per
il trattamento dell’autismo, e potrebbe facilmente ridurre l’età media dei bambini
diagnosticati come autistici, dagli attuali 6 anni a 2. Il nuovo sistema di analisi si
basa su una serie di test emotivi e comportamentali raggruppati nella
Developmental Behaviour Checklist (DBC), creata nel 1990 da Bruce Tonge
(Monash) e Stewart Einfeld (University of New South Wales). La DBC
comprende una serie di test applicati a bambini ed adolescenti dai 4 ai 18 anni.
Da questa sono stati estratti elementi applicabili a bambini più giovani. Su un
campione di 120 bambini di cui 60 affetti da autismo, il nuovo sistema di analisi
113
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
ha predetto correttamente l’82% dei casi. Dati i risultati incoraggianti,
un’ulteriore sperimentazione è in corso su scala più vasta.
Monash University: www.monash.edu.au
ü
Nuovo centro per la bio-ingegneria e le nanotecnologie
Il governo dello Stato del Queensland ha concesso un finanziamento di 50
milioni di dollari australiani (circa euro) per dar vita all’Istituto di BioIngegneria e Nanotecnologie presso l’Università del Queensland. Il centro vuole
essere un punto di raccordo tra la chimica e la biologia (ricerca), e la
nanotecnologia (applicazioni, per esempio in campo medico). Tale istituto
rappresenta un ulteriore rafforzamento del Queensland in questo settore.
University of Queensland: www.uq.edu.au
ü Centro sulla genetica dei raccolti istituito ad Adelaide
All’Istituto Waite dell’Università di Adelaide è stato avviato un centro
australiano che studierà la costituzione genetica dei raccolti. Si mapperanno i
geni presenti nel grano e nell’orzo per produrre raccolti attraverso programmi di
crescita naturali che potranno essere resistenti a malattie e siccità.
Istituto Waite: http://www.waite.adelaide.edu.au/
114
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
RICERCA , SVILUPPO, INNOVAZIONE
ü
Nuova scoperta nella ricerca sul laser atomico
Fisici dell’Australian National University hanno sviluppato un modello teorico
che favorisce la ricerca per la costruzione di un laser atomico. La costruzione di
un laser atomico, stabile e continuo è sempre stato un sogno irraggiungibile per
la fisica quantistica. Un tale strumento tuttavia favorirebbe lo sviluppo di tutta
una nuova tecnologia, quale per esempio computers estremamente veloci, o
strumenti ad altissima precisione. Il modello elaborato dal Dr Hope del
Dipartimento di Fisica dimostra che un laser atomico aumenta la sua stabilitá
con l’aumento della repulsione tra gli atomi. Questa conclusione si oppone a
quanto creduto sino ad ora e potrebbe significare una svolta nella direzione
giusta nella ricerca per un laser atomico.
http://photonics.anu.edu.au/aoptics/
ü
E’ davvero vita?
Antichi microfossili ritrovati in rocce del Western Australia sono di nuovo al
centro del dibattito. Due articoli apparsi all’inizio di marzo sul settimanale
Nature sostengono due versioni opposte. Il gruppo del Dr Schopf dell’Università
della California sostiene che i microfossili testimoniano la presenza di vita in età
primordiale (3,5 miliardi di anni fa), mentre il gruppo del Dr Brasier di Oxford
sostiene il contrario. La disputa é nata dieci anni fa quando il Dr Schopf avanzó
l’ipotesi che le rocce contenessero fossili di batteri. Il riconoscimento di tali
microfossili e tutt’altro che facile: la loro forma é molto simile a quella di
semplici bolle. I nuovi studi del Dr Schopf dimostrerebbero che i fossili in
questione contengono carbonio e dunque sarebbero davvero microfossili.
Dall’altra parte, il Dr Brasier non é convinto che la presenza di carbonio sia
sufficiente per avere vita e le analisi effettuiate dal suo gruppo di ricerca
dimostrerebbero che si tratta di un semplice artefatto.
www.nature.com
ü Miglioramento della filtrazione grazie alle nanoparticelle
Un team di scienziati del CSIRO Manufacturing Science and Technology in
collaborazione con un team americano ha descritto su un articolo pubblicato su
Science (296 (5567):519, 2001), un nuovo tipo di filtro per separare i composti a
livello molecolare. Il team ha riportato un miglioramento del flusso del 200% e
ha trovato che la membrana diventa più permeabile perchè le nanoparticelle che
avevano aggiunto premevano sulle catene polimeriche, causando dei buchi più
grandi. Le nanoparticelle, essendo circa della stessa dimensione dei polimeri
della membrana, sono in grado di attraversarli, “disturbando” il modo in cui i
115
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
polimeri stessi sono impaccati. Questa tecnologia “verde” trova applicazione
nella produzione di sorgenti rinnovabili di combustibili o in generale in una
maggiore efficienza dei processi. Le membrane possono essere utilizzare per
purificare il combustibile a basso costo, per esempio etanolo e metanolo possono
essere estratti dalla canna da zucchero eliminando la necessità di fonti
combustibili fossili.
CSIRO Manufacturing Science and Technology: http://www.mst.csiro.au/
116
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
NUOVE TECNOLOGIE - NUOVI MATERIALI
ü
Micosonda ionica verso l’Europa
Il Microanalytical Research Centre (MARC) dell’Università di Melbourne ha
recentemente venduto una microsonda ionica ad alta energia alla Vrije
University di Amsterdam. Noto come ‘microsonda nucleare’, questo strumento
ha un raggio ionico ad alta energia prodotto da un acceleratore di particelle. Il
raggio viene concentrato da una serie di lenti magnetiche e poi diretto su un
determinato materiale da cui si ottengono informazioni di carattere fisicochimiche. Le applicazioni vanno dalla geologia, alla biologia, alla micro
elettronica. Questa microsonda, da l valore di 500.000 dollari australiani (circa
300 mila euro), é il frutto di una collaborazione del MARC con il CSIRO.
http://www.ph.unimelb.edu.au/marc/
ü
Scelto un sito in South Australia per il progetto ‘hot rock’
La compagnia fondata per sperimentare il progetto “hot-rock” proposto
dall’Australian National University ha appena stanziato 20 milioni di dollari
australiani per la costruzione di un impianto prova in South Australia. Il progetto
mira a produrre vaste quantità di energia elettrica da rocce particolarmente calde,
grazie al loro alto contenuto in elementi radioattivi. L’acqua pressata all’interno
della massa rocciosa calda (solitamente un granito) ritornerebbe alla superficie
in forma di vapore ad alta temperatura poi trasformato in energia tramite una
turbina. La scelta del sito si é basata sulla presenza di una massa di granito
adatta e sull’esistenza di un mercato locale per l’energia elettrica. Infatti uno dei
problemi principali di questo metodo é il costo elevato per il trasporto
dell’energia su lunghe distanze.
http://www.geodynamics.com.au
ü
Ottenuta la lana più raffinata d’Australia
La compagnia Escorial, insieme con il CSIRO Textile and Fibre Technology di
Geelong, ha messo a punto un procedimento per produrre la lana più raffinata
d’Australia, della misura di appena 12.7 micron, usando lana di pecore
Australiane e Neozelandesi della specie Escorial. La lana Escorial ha un grado
di leggerezza ed elasticità che non ha paralleli, e viene richiesta dalle case di
moda italiane. Le pecore che producono tale lana sono estinte in Europa e
quindi, l’Escorial è prodotta solo da pecore allevate in fattorie della Nuova
Zelanda e del Sud Australia, ed il marchio di tale lana è fortemente protetto.
117
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Data la raffinatezza di questo tipo di lana, il procedimento per la lavorazione è
estremamente specializzato e richiede macchinari appositi.
CSIRO Textile and Fibre Technology: http://www.tft.csiro.au/
118
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
INFORMATION TECHNOLOGY
ü
Nuovo modello per studiare il livello di inquinamento
dell’aria
Il gruppo di ricerca atmosferica del CSIRO (Atmospheric Research) ha messo a
punto un nuovo modello per misurare il livello di inquinamento dell’aria e la
distanza dalla fonte inquinante chiamato TAPM V2 (The Air Pollution Model).
Tale modello è un miglioramento di un software per pc già venduto in undici
Paesi, con un guadagno di oltre 100000 dollari australiani (circa 60 mila euro). Il
software è utilizzabile in qualsiasi parte del globo in quanto può misurare il
livello di inquinamento in qualsiasi condizione meterologica. Il modello
permette di predire il movimento delle particelle inquinanti presenti nell’aria ad
una data distanza dalla fonte inquinante (come industrie o corridoi aerei).
CSIRO Atmospheric Research: http://www.dar.csiro.au/
ü Nuovo Database per meglio gestire le malattie delle piante
La tecnologia del CSIRO Mathematical and Information Sciences permetterà ai
ricercatori di migliorare la gestione degli insetti nocivi e delle malattie esotiche e
locali delle piante. Infatti la tecnologia dei mercati virtuali su Internet del CSIRO
è stata utilizzata per integrare le informazioni provenienti da tutti i database
australiani sui pesticidi, fornendo un sistema di interrogazione onnicomprensivo
accessibile in rete. Il Database Australiano sulle malattie delle piante (APPD) è
finanziato dal servizio Australiano di Sanita’ delle Piante (Plant Health
Australia, PHA) e diretto dall’ufficio del Direttore Principale della Protezione
delle Piante nel Dipartimento di Agricoltura, delle Scienze Ittiche e delle
Scienze Forestali in Australia (AFFA). Il Database fornisce agli scienziati
l’accesso alle informazioni sulle specie, comprendendo insetti nocivi, nematodi
(vermi parassita), funghi, batteri e virus che attaccano le piante importanti per
l’agricoltura e la bio-diversità Australiana.
CSIRO Mathematical and Information Sciences: www.cmit.csiro.au
119
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
120
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
SANITÀ
ü
Possibile vaccino per la febbre da fieno
Ricercatori dell’Università di Melboune hanno sviluppato un possibile vaccino
contro le allergie e la febbre da fieno partendo da una proteina della segala, uno
dei più potenti allergenici naturali. La proteina modificata in laboratorio ha un
effetto allergico molto ridotto, ma é capace di attivare il naturale sistema
antiallergico del paziente. Si tratta dunque di una proteina adatta per
l’immunoterapia, cioè la somministrazione di piccole dosi di una sostanza per
stimolare l’immunità a tale sostanza. Le sostanze usate sino ad ora per
immunoterapia hanno un elevato fattore di rischio, perché vengono
somministrate assieme ad altre proteine ed ingredienti che possono produrre uno
shock anafilattico nel paziente. Questa nuova proteina é invece modificata
tramite l’uso di batteri, ed il risultato finale consiste in una proteina ‘pura’ senza
altri ingredienti potenzialmente pericolosi.
Institute of Land & Food Resources,
Prof Prem Bhalla: [email protected]
Prof Mohan Singh: [email protected]
http://www.landfood.unimelb.edu.au/research/Biotech/index.html
ü
Nuova scoperta sulle cause del morbo di Parkinson
Ricercatori del Prince of Wales Medical Research Institute di Sydney hanno
fatto una nuova scoperta verso la comprensione del morbo di Parkinson. Nei
pazienti affetti da Parkinson, la TAC cerebrale rivela cellule apparentemente
inattive in una parte della corteccia cerebrale, cellule che, secondo il gruppo di
Sydney, sono invece mancanti. La massa di cellule mancanti é delle dimensioni
di un’unghia e corrisponde a quella parte del cervello che comanda i muscoli. Si
spera che la scoperta porti ad una migliore comprensione delle cause del morbo
e di conseguenza ad una migliore cura. Sino ad ora si é infatti cercato di
riattivare le cellule, ma ora che si é a conoscenza del fatto che le cellule non
esistono si possono tentare nuovi metodi di cura. Il prossimo passo sará quello di
comprendere le cause della morte di tali cellule.
Prof. Glenda Halliday: http://www.powmri.unsw.edu.au/
ü
Trattamento per la fibrosi cistica
Il prof John Mattick dell’ Istituto per le Bioscienze Molecolari dell’Università
del Queensland, di cui è co-direttore, ha descritto una nuova possibile terapia per
121
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
la prevenzione della Fibrosi Cistica causata dal Pseudomonas aeruginosa. Il
batterio crea uno strato mucoso ricco di proteine, zuccheri complessi e DNA che
favorisce la stabilizzazione delle colonie batteriche che diventano così resistenti
agli antibiotici e alla risposta immunitaria. Dallo studio appare evidente che il
trattamento dello strato mucoso con DnaseI rompe le strutture del DNA in esso
contenuto in molecole più piccole, determinando così la distruzione dello stato
mucoso e riducendo la possibilità della stabilizzazione delle colonie batteriche. Il
professore suggerisce l’uso in forma preventiva di DnaseI nei pazienti affetti da
Pseudomonas aeruginosa.
http://www.biosci.uq.edu.au/
ü Connessione tra insulina e miopia
Una Dottoressa in Scienze della Nutrizione, Jennie Brand-Miller dell’Università
di Sydney, suggerisce che la dieta moderna occidentale può causare miopia nei
bambini. La nostra dieta moderna contiene cibi ricchi di amidi ed altamente
rielaborati che sono digeriti velocemente. Questo produce maggior quantità di
zuccheri nel sangue, causando maggior produzione di insulina e quindi alterando
la normale crescita delle pupille. Infatti l’insulina porta ad un aumento del
fattore di crescita delle sostanze insuliniche libere (IGF), piccole molecole che
stimolano la crescita in molti tessuti.
Dipartimento di Biochimica, unità di scienza della nutrizione:
http://www.biochem.usyd.edu.au/research/metnut.html
122
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
AMBIENTE
ü
Le cause della scomparsa di rare specie di uccelli
Secondo uno studio di dottorato condotto al Dipartimento di Zoologia
dell’Università di Melbourne il proliferare di stagni e laghi artificiali sarebbe alla
base della scomparsa di rare specie di uccelli in Australia. Il bestiame che si
concentra attorno a questi stagni per abbeverarsi ha un drastico impatto sulla
vegetazione circostante che é solitamente habitat per rare specie di uccelli. Un
altro fattore è la massiccia presenza, intorno a queste pozze d’acqua, di uccelli
comuni che escludono quelli più rari. Molti degli uccelli in questione hanno
bisogno di bere per sopravvivere, mentre altre specie più comuni non hanno
questa necessitá e sono dunque più adatte all’arido clima australiano. Lo studio
dell’Università di Melbourne conclude che in alcune aree sará necessario
chiudere alcuni di questi stagni per preservare habitat altrimenti in via di
estinzione.
http://www.zoology.unimelb.edu.au
ü
Antica rana minacciata da funghi
Una specie antica ed unica di rane della Nuova Zelanda sono minacciate da una
nuova specie di fungo. Il fungo in questione (chytrid fungus) fu scoperto per
prima in Australia e Sud America nel 1998. Nel 1999 la sua presenza fu
segnalata anche in Nuova Zelanda su una specie di rana australiana importata.
Sembra che in questi anni il fungo sia stato capace di spostarsi da specie a specie
sino ad attaccare le rane native (genere delle Leiopelma), tutte appartenenti ad
un lignaggio molto antico, simile a quello presente sulla terra 200 milioni di anni
fa. Il fungo produce difficoltà nei movimenti della rana, sino alla paralisi e
dunque la morte.
Bruce Waldman: [email protected]
http://www.zool.canterbury.ac.nz/
ü
Il trasporto eolico come causa della salinitá
L’alta salinità dei suoli é uno dei più pressanti problemi dell’ambiente in
Australia, con un costo di 300 milioni di dollari (circa 180 milioni di euro)
all’anno per l’agricoltura. L’alta salinita é generalmente dovuta al
disboscamento, che fa alzare il livello dell’acqua nel sottosuolo e dunque
trasporta i sali del sottosuolo verso la superficie. Il Dr Richard Greene della
School of Resources, Environment and Society, dell’Australian National
123
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
University, sostiene che il problema é anche in parte dovuto al vento. Solo il
trasporto eolico di polvere e sale sarebbe in grado di giustificare il livelli di
salinità raggiunte in certe aree.
http://sres.anu.edu.au/people/greener.html
ü Ricerca sull’Antartide
Uno studio condotto dal Antarctic Cooperative Research Centre e
dall’Australian Antarctic Division ha riscontrato che la zona del Antarctic
Amery Ice Shelf, in cui il ghiaccio galleggiante si collega alla terra, è più a
monte di quanto ci si aspettasse, rendendo la piattaforma due volte più larga di
quanto si pensasse. Il team, ha utilizzato altimetria radar da satellite (che misura
le caratteristiche della superficie terrestre) e ha trovato che la superficie
galleggiante si estende per 240 km in più verso il polo, rispetto a quanto predetto
precedentemente dagli scienziati. Questo ritrovamento modifica le conoscenze
attuali su forma e dimensione della cavità oceanica al di sotto della piattaforma
ghiacciata. Ciò ha delle conseguenze nelle stime della circolazione oceanica,
delle maree e nei modelli di congelamento e scongelamento della piattaforma.
Antarctic Cooperative Research Centre: http://www.antcrc.utas.edu.au/antcrc/
dall’Australian Antarctic Division: http://www.aad.gov.au/
124
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
SPAZIO
ü
Il colore dell’universo
I dati forniti dall’ Anglo-Australian Observatory sono stati utilizzati per la
determinazione del colore dell’universo. I dati provenienti dal Australian 2dF
galaxy Red shift Survey, si riferiscono all’osservazione di circa 200.000 galassie
distanti fino a 3 miliardi di anni luce dalla Terra. I dati ottenuti forniscono una
carta che i ricercatori dr Glazebrook e Baldry hanno chiamato “ spettro cosmico”
e che a loro giudizio è realmente rappresentativo di quello che sarebbe la
percezione dell’occhio umano.
Lo spettro cosmico è stato inizialmente rappresentato graficamente, quindi
trasformato in colori sostituendo ciascuna lunghezza d’onda nel colore che
l’occhio umano vede a quella lunghezza e variando il tono in rapporto
all’intensità di lunghezza d’onda dell’universo.
Si è così giunti alla conclusione che il colore dell’universo è un pallido turchese
con una leggera tendenza al verde.
Si potrebbe perciò arguire che probabilmente il colore dell’universo nella sua
storia è variato da un periodo blu, corrispondente ad una maggiore percentuale di
stelle blu di nuova formazione, ad un periodo intermedio “verde” come quello
verso il quale ci muoviamo corrispondente ad una media età in cui vi sarà il
bilanciamento tra stelle di nuova formazione (blu) e stelle vecchie (rosse), e si
muoverà verso una fase terminale “periodo rosso” corrispondente alla
prevalenza di stelle vecchie.
Anglo-Australian Observatory: www.aao.org.au
ü L’evoluzione del pianeta Marte
Una nuova teoria Australiana riguardante l’evoluzione di Marte suggerisce che il
pianeta possa essere stato una terra ghiacciata, desolata e priva di vita. La
maggior parte degli scienziati di fama mondiale accettano il modello che Marte
era un tempo un mondo caldo con mari e fiumi. Il geologo della School of Earth
Science, dell’Università di Melbourne, Dr Nick Hoffman, ha studiato le
caratteristiche dell’erosione della superficie di Marte, ovvero valli, canali, gole e
burroni ei suggerisce che l’anidride carbonica liquida e gassosa potrebbe essere
la vera causa di queste erosioni e non l’acqua come creduto dalla maggioranza
degli scienziati.
School of Earth Science: http://www.earthsci.unimelb.edu.au/
125
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
126
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
EVENTI
P ROMOSSI DALL’UFFICIO SCIENTIFICO
D ELL’AMBASCIATA D’ITALIA IN CANBERRA
[email protected]
12-14 September 2002, Cairns
Setting strategic directions in mental he alth policy and practise:
The challenge of understanding and addressing the social determinants
The focus of the meeting will be defining approaches to addressing the social
determinants of health that are consequential for mental health. It will be
focusing on contemporary theoretical debates and the expanding evidence base
for practise across three key populations – Indigenous, rural and remote
communities, and people from NESB in detention (immigration or forensic).
Across these streams it will also be emphasizing consumer/recovery and
children/families.
4-5 November 2002, University of Canberra:
Ecotoxicological tools for environmental management
The workshop will explore the use of ecotoxicological tools and the approach to
environmental management, to enable monitoring and rehabilitation of natural
environments and contaminated sites, by leading Italian and Australian research
groups. Topics will include bioassays and biomarkers, monitoring of water
quality, ecological risk assessment, comparison between Italian and Australian
environmental guidelines, introduction to the VI European framework,
introduction to knowledge-broking. Appropriate fields of collaboration will
eventually be identified during the workshop.
June 2003, Hobart:
Antarctic Science and Innovation
The aim of this Conference&Exhibition will be to bring together delegates of
the three National Antarctic programs and scientists operating in Antarctica
to create an opportunity for improving and widening international
collaborations. The Exhibition will allow high-tech enterprises to participate
and to present their products developed following the research results in
Antarctica or to meet the Antarctica teams needs. During the Conference,
concurrent seminars will explore the experiences and scientific and
technological results in different branches of sciences.
127
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
128
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
PROGRAMMA DELLE CONFERENZE IN
AUSTRALASIA NEL 2002
June 07 –10, Nutrition Medicine Conference, Gold Coast, QLD, Australia. Contact:
Marilyn Strauss, tel +61 7 5531 3810, fax +61 7 5532 6199,
email: [email protected], web: www.Nutrition-Education.com
June 11-15, 3rd International Conference on Child and Adolescent Mental Health, Brisbane,
QLD. Contact: tel: +61 8 8132 0786, fax: +61 8 8132 0787, email: [email protected]
June 23-28, 3rd International Canopy Conference, Cairns, QLD.
web: www.premiers.qld.gov.au/geninfo/geninfo.htm.
July 1–5, Geoscience 2002: Expanding Horizons, Adelaide, South Australia.
July 2-5, Environment, Culture and Community Conference, University of
Queensland, Brisbane. web: http://emash.uq.edu.au/conferences/ecc/
July 7-12, 21 st International Carbohydrate Symposium of the International
Carbohydrate Association, Cairns, QLD. Contact: tel: +61 8 9322 6906,
fax: +61 8 9322 1734, email: [email protected]
July 8-11, Australian Institute of Physics Congress 2002, Physics and Industry
Working Together, Darling Harbour Convention Centre, Sydney, NSW. Contact: Prof.
John Love, Director, Australian Photonics CRC, Research School of Physical Sciences
& Engineering, Australian National University, tel: (02) 6125 4691, fax: (02) 6125 8588,
email: [email protected], web: www.aip.org.au/Congress2002/
July 8-12, Third National Waterwatch Conference ‘Ripples and Reflections –
Celebrating a Decade of Waterwatch’, University of Tasmania, Launceston. Contact
Conference Design, ph 03 6224 3773 or mail: [email protected]
July 9-12, The Western Pacific Geophysics Meeting, Wellington, New Zealand.
Contact: email: [email protected], web: http://www.agu.org/meetings/meetings.html
July 10-12, Accuracy 2002 Symposium, Melbourne, Vic. Contact: PO Box 214, East
Brunswick, Victoria 3057, Australia, tel. +61-3-9380-1429, fax: +61-3-9380-2722, email: [email protected]
July 10-12, Australian Marine Sciences Association national conference ‘tropical
temperate transitions’ Freemantle, WA. Contact Charitha Pattiaratchi, email:
[email protected]
129
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
July 11-14, ANZAPPL 22nd Annual Congress, “Changing climates: future priorities in
psychiatry, psychology and law”, Carlton Hotel, Darwin, NT. Contact: Festival city
conventions, PO Box 949, Kent Town SA. 5071, tel: 08 83631307, fax: 08 83631604,
email: [email protected], web: www.med.monash.edu.au/psychmed/anzappl
July 14-17, 23rd International Conference of the Stress and Anxiety Research Society,
Melbourne, VIC. Contact: Kate Moore, School of Psychology, Deakin University, Burwood
VIC 3125, tel: +61 3 9244 6475, fax: +61 3 9244 6858, email: [email protected]
July 15-19, 11th International Congress on Plasma Physics (ICPP 2002), Manly Pacific
Parkroyal Hotel, Sydney. Contact: Professor R Dewar, Dep of Theoretical Physics, Research
School of Physical Sciences and Engineering, Australian National University, Canberra ACT
0200, tel: +61 (0)2 6125 2949, fax: +61 (0)2 6125 4676, email: [email protected]
July 16-21, 10th International Symposium on Epstein-Barr Virus and Associated
Malignant Diseases, Cairns, QLD. Contact: tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135,
email: [email protected], web: www.ebv2002.qimr.edu.au
July 20 -22, The Great Southern Guild Pharmacy Fair, Flemington Racecourse, VIC.
Contact: Nadine Hutchins, tel +61 3 9810 9959, fax +61 3 9810 9959, email:
[email protected]
July 20-26, 27th International Herpesvirus Workshop, Cairns, QLD. Contact: Tourhosts
Pty Limited GPO Box 128, Sydney NSW 2001, tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135,
email: [email protected], web: www.herpesworkshop.net.au
July 21-25, World Congress on Particle Technology, Sydney Convention and
Exhibition Centre, Sydney. Contact: tel: +61 2 9241 1478, Fax: +61 2 9251 3552, email:
[email protected], web: http://www.wcpt4.com
July 21 - 25 INTERACT 2002, Incorporates 16AC RACI Analytical Division, RACI
Environmental Division (7EC), Australasian Society for Ecotoxicology (7th Conference)
and International Chemometrics Society. Contact: Jane Yeaman AMM, Tulips Meetings
Management, PO Box 116, Salamander Bay NSW 2317. tel: +61 2 4984 2554, fax: +61
2 4984 2755, email: [email protected], web: http://www.pco.com.au/interact2002
July 21-26, 8th International Conference on New Diamond Science and Technology
(ICNDST-8), Melbourne, Australia. Contact: The University of Melbourne, email:
[email protected]
July 24-26, 13th International Research Conference: The adventures of nursing practice
through research: How far have we come - where to from here?, Brisbane, QLD.
Contact: tel 1800 061 660, fax +61 2 6282 3565, email: [email protected]
130
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
July 29-31, Salinity Land Management and New Technologies Conference II,
Australian Exploration Geophysicist, Katanning WA. Contact: Gregory Street email:
[email protected]
July 30 -1 August, Fenner Conference on the Environment, Agriculture for the
Australian Environment, Canberra. Contact: Conference Solutions on (02) 6285 3000,
email: [email protected], web: http://life.csu.edu.au/fenner/
July 31 -3 August, Excellence in Environmental Practice, Environmental Institute of
Australia conference, Brisbane. Contact: email [email protected], web: www.eia.asn.au
August 6-8, Beyond the Human Genome- Drug development Issues, Conference.
Melbourne. Contact: Anne Nathanielsz, email [email protected], web: www.hsn.csiro.au
August 14-17, World Congress on Aquatic Protected Areas, Cairns, Queensland. Contact:
OzAccom Conference Services, tel: 0738541611, web: www.ozacomm.com.au/apa2002
August 18-21, AusBiotech 2002, National Biotechnology Conference and Exhibition,
Australian Biotechnology Association, Melbourne. Contact: tel +61 7 3854 1611, web:
www.ozacomm.com.au/apa2002
August 19-22, The Mental Health Services Conference of Australia and New Zealand,
Sydney, NSW. Contact: tel +61 2 9926 6057, fax +61 2 9926 7078, email:
[email protected]
August 25–30, International Acid Sulfate Soil Conference, Tweed Heads, Australia. Contact
Dr Ben Macdonald, email: [email protected], website: www.out.at/acidsoil
August 26 - 30, 38th Annual Meeting of the Australian and New Zealand Society of
Nephrology, Sydney, NSW, Contact: tel +61 3 9521 8881, fax +61 3 9521 8889, email:
[email protected]
August 26–31, International Conference on Acid Sulfate Soils, Tweed Heads, NSW.
Contact Mike Melville, tel. 02 9385 4391, email [email protected]
August 27-28, Australian Environmental Systems Institute conference (OZRI),
Brisbane. Contact: email [email protected], web http://www.esriau.com.au/ozri
August 27-29, National Water Conference, Melbourne. Contact Kristin Fan, tel: 02
9210 5798, email: [email protected]
August 30 - 04 September, Vascular 2002: The Australian and New Zealand Society
for Vascular Surgery, ANZ Chapter of the International Union of Angiology, The
131
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Michael E DeBakey International Surgical Society, incorporating the ANZSVS Vascular
Imaging Sy mposium, Gold Coast, QLD. Contact: tel 61 3 9645 6311, fax 61 3 9645
6322, email: [email protected], web: http://www.vascular2002.com
September 2-6, Australasian Remote Sensing Conference: Images to Information,
Brisbane. Contact: web www.geosp.uq.edu.au/11arspc
September 3-6, Fifth International River Management Symposium, Brisbane, Australia.
Contact: Selina Ward: email [email protected], web www.riverfestival.com.au
September 07 - 11, Combined Annual Meeting - Haematology Society of Australia and
New Zealand & Australasian Society for Blood Transfusion, Adelaide, SA. Contact:
tel +61 2 9256 5456, fax +61 2 9252 0294, email: [email protected]
September 11 – 13, International Association for Bridge and Structural Engineering,
Towards A Better Built Environment: Innovation, Sustainability, Information Technology.
Melbourne. Contact: email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/iabse
September 12 - 14, RANZCP Section of Social and Cultural Psychiatry Annual Meeting,
Cairns, QLD. Contact: tel +61 3 9380 1429, fax +61 3 9380 2722, email [email protected]
September 15-20, 12th Australasian Plant Breeding Conference, Perth, WA. Contact:
Sue Worsfold Tel + 61 8 9322 6906, Fax + 61 8 9322 1734, Email
[email protected], web: http://www.congresswest.com.au/PB/
September 22-26, PIANC International Navigation Congress, Darling Harbour, Sydney.
Contact: PIANC secretariat, email: [email protected] ; web: www.pianc-aipcn.org
September 22-25, OARSI World Congress on Osteoarthritis, Sydney. Contact: Mr Ryan
Dryden, tel +1 202 367 1177, fax: +1 202 367 2177, email: [email protected], web:
www.OARSI.org
September 22-25, Annual Meeting of the Australian Society for Reproductive Biology,
Adelaide, SA. Contact: Dr Tina Lavranos, Secretary (ASRB), tel +61 8 8204 4059, fax
+61 8 8204 5450, email: [email protected]
September 22-26, 4th International Symposium on Artificial Recharge of Groundwater,
Adelaide, South Australia. Contact: Louise Carnell, ph. 08 8363 4399 or email:
[email protected], web: www.groundwater.com.au/conf/ISAR4.htm
September 22-26, 30 th PIANC - AIPCN (The International Navigation Association)
Congress, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney, NSW. Contact: PIANC
132
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Congress Managers, tel: 61 2 9262 2277, fax: 61 2 9262 3135, email:
[email protected], web: www.tourhosts.com.au/pianc
September 22-26, 3rd World Congress On Microwave & Radio Frequency
Applications, Sydney Convention and Exhibition Centre, Sydney, NSW. Contact: email:
[email protected], web: www.microwave-rf.org
September 23-27, 13 th World Congress of Inclusion International, Melbourne, VIC.
Contact: tel +61 3 9682 0244, fax +61 3 9682 0288, email: [email protected],
web: www.icms.com.au/inclusion/
September 27-October 01, 37th Australian Psychological Society Annual Conference 'Making a difference: From research to the real world', Gold Coast, QLD. Contact: tel
+61 3 8662 3300, fax +61 3 9663 6177, email [email protected]
September 29 - October 3, 5th Biennial Engineering Maths and Applications
Conference, Queensland University of Technolgy, Gardens Point Campus, Brisbane,
QLD. Contact: Tel +61 7 3844 1138, Fax +61 7 3844 0909, email:
[email protected], web: http://www.icms.com.au/emac02
September 30-4 October, ComBio 2002 & Proteomics at the edge, Joint Conference of
the Australian Society for Biochemistry & Molecular biology, the Australian and New
Zealand Society for cell & Developmental Biology, the Australian Society for
Microbiology, the Australian Society of Plant Physiology and the International
Proteomics Group. Contact: Sally Jay, ph: +61 8 8362 0009.
September 30- October 03, International Stroke Rehabilitation Conference. Couran
Cove, South Stradbroke Island, QLD. Contact: tel +61 7 3844 0909, fax +61 7 3844
1138, email [email protected], web http://www.icms.com.au/stroke2002
October 11-13, 15 th Annual Scientific Meeting of the Australasian Sleep Association,
Hobart, TAS. Contact: Stephanie Blower, tel +61 0500 500 701, fax +61 0500 500 702,
email: [email protected]
October 21-23, International Clinical Trials Symposium 2002, Sydney Convention and
Exhibition Centre, Sydney. Contact: ICMS Pty Ltd, tel 61 2 9290 3366, fax 61 2 9290
2444, email: [email protected]
October 23 - 27, Annual Meeting of the Fertility Society of Australia, Gold Coast,
QLD. Contact: Rebecca Fielding, tel +61 7 3834 4210, fax +61 7 3832 6006, email:
[email protected]
133
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
October 23-25, State of Port Curtis, Gladstone, NSW, Contact: Ms Lee Hackney at the
Centre for Environmental Management, tel. 07 4970 7310, email: [email protected]
October 27-30, 6th Global Conference of the International Federation on Aging 'Maturity Matters', Perth, WA. Contact: Katie Clarke, tel +61 8 9322 6906, fax +61 8
9322 1734, email: [email protected], web: www.congresswest.com.au/IFA/
November 4-8, Coast to Coast National Coastal Conference, Twin Towns Resort at
Tweed Heads, NSW. Jointly hosted by the NSW Coastal Council, the Queensland
Environment Protection Authority and the Coastal CRC. Contact: Steve Blackley: tel.
(02) 9391 2138; email: [email protected]
November 10 - 13, 2nd International Scientific Meeting of the International Society of
Perinatal Obstetricians. Adelaide, SA Contact: tel +61 8 8363 4399, fax +61 8 8363
4577, email: [email protected]
November 17 - 19, 13th International Symposium on ALS/MND, Melbourne, VIC. Contact:
tel +44 1604 250505, fax +44 1604 250505, email: [email protected]
November 25-29, International Society for Heart Research Symposium at AH&MR
Congress, Melbourne, VIC. Contact: AH&MR Congress Secretariat, tel +61 3 5983 2400, fax
+61 3 5943 2223, email: [email protected], web: www.asnevents.net.au/congress
Conferenze del 2003
February 23-28, 2003, World Federation for Mental Health Biennial Congress,
Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9682 0244, fax: +61 3 9682 0288,
email: [email protected], web: www.icms.com.au
February 21 - 26 2003, World Federation for Mental Health Biennial Congress 2003,
Melbourne Convention Centre, Melbourne. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 3 9682 0244, Fax:
+61 3 9682 0288, email: wfmh2003@ic ms.com.au, web: http://www.icms.com.au/wfmh2003.
March 9 – 14, 2003, The Fifth International Conference on Fatigue and Transportation,
"Counter Measures: detection technology, naps and drugs", Esplanade Hotel,
Fremantle, W A. Contact: Congress West Pty Ltd, PO Box 1248, West Perth WA 6872,
Australia, Tel: +61 8 9322 6906, Fax: +61 8 9322 1734, Email:
[email protected], web: http://www.congresswest.com.au/FATIGUE2003/
134
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
March 31- 3 April, 2003, 13th World Congress on Disaster and Emergency Medicine,
Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9417 0888, fax: +61 3 9417 0899, email:
[email protected], web: www.wcdem2003.com/
April 6-10, 2003, 11th International Symposium on Viral Hepatitis & Liver Diseases,
Sydney, NSW. Contact: tel: +61 2 9262 2277, fax: +61 2 9262 3135, email:
[email protected], web: www.tourhosts.com.au
July 7-11 2003, ICIAM 2003 - International Congress of Industrial and Applied
Mathematics. Sydney.
August 10-15 2003, International Confederation for Plastic Reconstructive and
Aesthetic Surgery World Congress Sydney 2003, Sydney Convention and Exhibition
Centre, Sydney. Contact: PRAS 2003 Congress, tel: +61 2 9241 1478, fax: +61 2 9251
3552, email: [email protected], web: http://www.ipras2003.com
August 10-14, 2003, International Symposium on Radiopharmaceutical Chemistry,
Sheraton on the Park, Sydney, Contact: tel: +61 2 9262 2277, Fax: +61 2 9262 3135,
email: [email protected] , web: www.tourhosts.com.au/isrc2003
August 17 - 22 2003, 12 th International Congress of Radiation Research, Brisbane
Convention Centre, Brisbane. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 7 3844 1138 , Fax: +61 7
3844 0909, email: [email protected], web: http://www.icms.com.au/icrr2003.
August 24 – 29, 2003, World Congress on Medical Physics and Biomedical
Engineering (WC2003), Sydney Convention & Exhibition, Sydney, NSW. Contact:
email: [email protected], web: http://www.wc2003.org/
September 2-6, 2003, 9th International Congress of Inborn Errors of Metabolism, Brisbane
Convention & Exhibition Centre, Brisbane, QLD. Contact: ICMS Pty Ltd, tel: +61 2 9290
3366,
Fax:
+61
2
9475
0364,
email:
[email protected], web:
http://www.icms.com.au/iciem2003
September 4-9, 2003, Pharmacy and Pharmaceutical Sciences World Congress 2003 63rd Congress of FIP, Sydney NSW. Contact: tel: +31 70 302 1982, fax: +31 70 302
1998, email: [email protected], web: www.fip.nl
September 22-25, 2003, 14th International Symposium for the Psychological Treatment
of Schizophrenia and Other Psychoses. Melbourne, VIC. Contact: tel: +61 3 9251 8881
fax: +61 3 9521 8889, email: [email protected]
135
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
September 24-26, 2003, 15th Conference of the International Society for
Environmental Epidemiology, Perth, WA. Contact: tel: +61 8 9489 4800, fax: +61 8
9489 4801, email: [email protected] , web: http://www.eventedge.com.au
November 16 - 20 2003, 9 th International Congress on Oral Cancer in association with
the 5th National Australian and New Zealand Head and Neck Society, Melbourne
Convention Centre, Melbourne. Contact: ICMS Pty Ltd, Tel: +61 3 9682 0244, Fax: +61
3 9682 0288, email: [email protected], web: www.icms.com.au/oralcancer
136
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
PRINCIPALI SITI WEB
Siti d’interesse scientifico
Anglo-Australian Observatory
AusIndustry
www.aao.gov.au/
www.ausindustry.gov.au
Australian Antarctic Division
Australia n Institute of Marine Science
(AIMS)
www.antdiv.gov.au
www.aims.gov.au
Australian Nuclear Science and
Technology Organisation (ANSTO)
Australian Academic and Research
Network
www.ansto.gov.au/
www.aarnet.edu.au/
Australian Research Council
www.arc.gov.au/
Bureau of Meteorology
CSIRO
www.bom.gov.au/
www.csiro.au/
Cooperative Research Centres
Defence Science and Technology
Organisation (DSTO)
www.isr.gov.au/crc/index.html
www.dsto.defence.gov.au/
Department of Industry, Tourism and
Resources
Department of Agriculture, Fisheries
and Forestry – Australia
www.industry.gov.au/
Department of Education Science and
Training
Environment Australia
www.dest.gov.au/science/index.htm
www.affa.gov.au/
www.environment.gov.au
EPA New South Wales
www.epa.nsw.gov.au
EPA Queensland
EPA Western Australia
www.epa.qld.gov.au
www.epa.wa.gov.au
EPA South Australia
EPA Northern Territory
www.epa.sa.gov.au
www.epa.nt.gov.au
EPA Victoria
www.epa.vic.gov.au
137
Bollettino della Comunità Scientifica in Australasia
Ambasciata d’Italia
Giugno 2002
CANBERRA
Geoscience Australia
www.agso.gov.au/
Great Barrier Reef Marine Park
Authority (GBRMPA)
www.gbrmpa.gov.au/
IPAustralia
Land and Water Australia
www.ipaustralia.gov.au/
www.lwa.gov.au/
National Environment Protection
Council
National Health and Medical Research
Council (NHMRC)
www.nepc.gov.au/
www.health.gov.au/nhmrc/
National Standards Commission
www.nsc.gov.au/
Informazioni generali sull’Australia
Australian Bureau of Statistics
Australian Federal Government
Entry Point
Australian Universities
www.abs.gov.au
www.fed.gov.au
www.detya.gov.au/highered/ausunis.htm
Principali fonti d’informazione australiane
Australian Financial Review
Sydney Morning Herald
www.afr.com.au
www.smh.com.au
The Age
www.theage.com.au
The Australian
Australian Broadcasting
Corporation, Science Programs
www.theaustralian.com.au
www.abc.net.au/science
138
UNIVERSITY OF CANBERRA
Division of Science and Design
The Division of Science and Design at the University of Canberra aspires to the
highest level of teaching and research giving our graduates a professional advantage.
The Division is an exciting and innovative place to commence or further your studies.
Our courses range from undergraduate programs through to Doctorates. The
Division’s strengths in teaching, include:
Applied Psychology
Architecture
Cultural Heritage Studies
Facilities Management and Property
Graphic Design
Human Biology
Human Nutrition
Industrial Design
Interior Design
Landscape Architecture
Medical Science
Nursing
Sports Studies
Resource and Environmental Science
For those of you who may already have a degree, the Division also offers a dynamic
range of fee-paying postgraduate courses that could open up or allow you to explore
whole new career opportunities. A strong research base supports all our academic
programs and fosters links to industry. Our research and consultancy strengths are
found within the following centres:
•
•
•
•
Applied Ecology Research Centre
Centre for Developing Cities
Co-operative Research Centre for
Freshwater Ecology
Co-operative Research Centre for
Landscape Environments and
Mineral Exploration
•
•
•
•
•
Corrosion and Spectrochemistry
Laboratory
Cultural Heritage Research Centre
Eco-Chemistry Laboratory
GADI Research Centre for Medical
and Health Sciences
National Health Sciences Centre
For further information contact:
Division of Science and Design
University of Canberra
ACT 2601 Australia
Telephone:
Facsimile:
E- mail:
Web:
+61 2 6201 2038
+61 2 6201 5030
[email protected]
http://scides.canberra.edu.au