forte come la morte e` l`amore

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forte come la morte e` l`amore
FORTE COME LA MORTE È L’AMORE
Febbraio, mese che gradualmente allenta i rigori dell’inverno per preparare la
strada all’avvenente primavera, che con il suo tepore aiuterà la natura a fiorire
con colori meravigliosi dopo il lungo gelo invernale. Un clima particolare si
coglie all’approssimarsi della festa di San Valentino, al Santo Vescovo martire di
Terni, vissuto nei secoli in cui la Chiesa era perseguitata dall’Impero Romano.
Per la sua attenzione costante e discreta ai fidanzati in tempi difficili, dopo il suo
martirio gli fu subito attribuita la capacità di proteggere dal Paradiso i fidanzati
e gli innamorati indirizzati al matrimonio.
Ai nostri giorni la festa di San Valentino è entrata nelle canzoni, nella
letteratura, nei cartoni animati e grazie a Charlie Brown da lavoro alle Poste di
molti paesi. La festa degli innamorati, richiama inoltre uno dei testi più belli
sull’Amore che siano mai stati scritti: il biblico “Cantico dei cantici” dove
l’amore è descritto con immagini dalle tinte forti e niente nei toni è
minimamente edulcorato: “Mettimi come sigillo sul tuo cuore, !come sigillo sul tuo
braccio; !perché forte come la morte è l'amore,! tenace come gli inferi è la passione:! le sue
vampe son vampe di fuoco,! una fiamma del Signore! !Le grandi acque non possono
spegnere l'amore !né i fiumi travolgerlo” (8, 6-7).
Commentando questi versetti, il vescovo Baldovino di Canterbury nel 1190,
scriveva: Forte è la morte perché è capace di privarci del dono della vita. Forte è l’amore,
che è capace di ricondurci a un uso migliore della vita. Forte è la morte, che è in grado di
spogliarci del vestito di questo corpo. Forte è l’amore, che è capace di strappare le nostre
spoglie alla morte e restituircele. Forte è la morte a cui nessun uomo è in grado di
resistere. Forte è l’amore al punto da trionfare su di essa, spuntarne il pungiglione,
smorzarne la forza, vanificarne la vittoria… Forte come la morte è l’amore, perché
l’Amore di Cristo è la fine della morte!
Durante i violenti conflitti interetnici sorti dopo il dissolvimento dell’ex
Jugoslavia, fecero il giro del mondo le immagini che mostravano i corpi senza
vita di due giovani stesi al suolo nella terra di nessuno, uccisi dai cecchini
mentre tentavano di fuggire da Sarajevo alla ricerca di un posto dove vivere il
loro sogno d’amore. Erano Bosko Brckic e Admira Ismic, lui serbo ortodosso, lei
bosniaca musulmana. Assassinati perché il loro amore non poteva essere
tollerato dai loro connazionali e dai loro stessi familiari, i loro corpi giacevano
stretti in un ultimo disperato abbraccio. Con il loro sacrificio gridarono al
mondo che: “Forte come la morte è l’amore”, affermando così: che solo vivendo in
pace e in libertà si può raggiungere l’amore pieno e totale, l’amore vero.
Mario Bandera