5 aprile 2012 - Comune di Torre Boldone
Transcript
5 aprile 2012 - Comune di Torre Boldone
Città e hinterland 33 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 5 APRILE 2012 a Ladri di gasolio sorpresi con 800 litri Due romeni arrestati in A4 dalla Stradale: sul loro furgone un kit per i furti, con pompa incorporata La maxi tanica nascosta dietro uno strato in pellet. Poco prima l’ultimo colpo, ma loro: abbiamo forato FABIO CONTI a «Certo che ci siamo fermati in quella piazzola, avevamo bucato. Ecco qui la gomma rotta». Lo pneumatico in effetti sul furgone c’era. Ma anche un fortissimo odore di gasolio. E, visti i numerosi furti di carburante ai danni di mezzi pesanti in sosta di notte lungo l’autostrada A4, gli agenti della polizia stradale di Seriate si sono più che insospettiti quando hanno visto quel furgone rosso uscire da una piazzola di sosta, all’altezza di Filago, e proseguire sulla corsia per Brescia. Per questo, attorno alle 2 della notte tra martedì e ieri, lo hanno fermato per un controllo. A bordo c’erano due romeni, entrambi trentaquattrenni: E. B. C., residente a Milano, già noto alle forze dell’ordine per furto, ricettazione e sfruttamento della prostituzione, e l’autista T. B., residente a Torino e incensurato. Il primo controllo ha dato esito negativo: aperto lo sportellone del furgone, gli agenti hanno trovato una gomma rotta e un blocco di pellet pressato, materiale utilizzato come combustibile. «Vede la gomma rotta? Ci eravamo fermati per cambiarla», ha spiegato il romeno alla guida del mezzo, un Fiat Daily. Invece era tutta una messinscena e anche ben architettata. Il forte odore di gasolio e una macchia sospetta sul pianale hanno spinto i poliziotti della Stradale ad approfondire il controllo: così hanno scoperto che il pellet era soltanto uno strato che serviva per coprire una maxi tanica di gasolio, all’interno della quale c’erano ben 800 litri di carburante. La pompa sotto il furgone Trovato anche un tubo, gli agenti si sono chiesti dove fosse la pompa, indispensabile per travasare il carburante da un serbatoio a un altro. E la risposta è arrivata controllando sotto il furgone: la era stata inA processo pompa stallata appositamenuno ha te appunto sotto il accanto alla ammesso, furgone, marmitta (dove c’era l’altro: «Non l’attacco per il tubo), era alimentata dine sapevo ed rettamente dalla batnulla» teria del veicolo. E la gomma bucata? Probabilmente era stata messa lì apposta, in caso di controlli delle forze dell’ordine. Per fortuna i due agenti della Stradale di Seriate non ci sono cascati. A questo punto sono infatti scattate le manette per i due romeni. La polizia ha poi scoperto che l’ultima vittima dei due era stato un autotrasportatore bulgaro di 50 anni, L. N., che aveva posteggiato il suo tir proprio alla piazzola all’altezza di Filago e si era messo nella cuccetta per dormire, ignaro del fatto che i due gli stessero spillando il gasolio dal serbatoio. A lui hanno prelevato 250 litri, mentre i rimanenti 550 contenuti nella cisterna riguarderebbero altri furti, almeno uno messo a segno poco prima, sempre in A4. Il furgone e il gasolio sono stati posti sotto sequestro, mentre i due romeni arrestati ieri mattina sono comparsi in direttissima davanti al giudice Donatella Nava. Processati in direttissima Il conducente del furgone ha ammesso le proprie responsabilità, confermando di aver rubato il gasolio dal tir posteggiato nella piazzola. Aveva appositamente modificato – ha spiegato – il furgone assieme a un amico connazionale, durante il fine settimana a Torino. Il mezzo risulta intestato a una ditta di Milano che si occupa del trasporto di mobili: il conducente del Daily ha raccontato di essersi messo in viaggio proprio per trasportare dei mobili a Verona e di aver chiesto una mano al suo connazionale, l’altro arrestato. Durante il tragitto si sono fermati due volte per rubare il gasolio da altrettanti mezzi pesanti. Il secondo arrestato, invece, in tribunale si è detto all’oscuro dell’intenzione del connazionale di rubare il gasolio: quando ha visto che si fermava nella piazzole per aspirare il carburante, gli ha chiesto cosa stesse facendo, ottenendo la risposta: «Mi Sopra, il furgone intercettato dalla Stradale in A4. Sotto, lo strato in pellet che nascondeva la tanica FOTO BEDOLIS serve un po’ di gasolio». Il giudice ha convalidato gli arresti di entrambi i rumeni, tutti e due difesi dall’avvocato Simona Giannetti: sono stati entrambi scarcerati. Il conducente del furgone ha patteggiato un anno di reclusione, con pena sospesa e 300 euro di multa, mentre per il passeggero, che era già noto alle forze dell’ordine, la posizione è stata stralciata e verrà processato in abbreviato. I 250 litri rubati al camionista bulgaro gli sono stati restituiti, mentre i rimanenti 550 saranno venduti, così come il furgone. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA a a Guasto, scalo d’emergenza per volo Ryanair L’arrivo del sindaco commuove il «Bepo» a Momenti di paura, ieri mattina, sul volo della compagnia Ryanair partito dallo scalo di Orio al Serio e diretto all’aeroporto East Midlands di Nottingham, in Inghilterra. L’aereo è stato costretto a un atterraggio d’emergenza a Francoforte per motivi di sicurezza: si è infatti verificato un problema di pressurizzazione. Alla fine nessuno dei passeggeri è rimasto ferito né ha accusato malori. Tutto è cominciato attorno alle 10,15, quando l’aereo, un Boeing «737-800 Next generation» (che può trasportare fino a 189 passeggeri) ha lasciato la pista di Orio e ha preso la rotta per Nottingham. Il volo FR1703 ha però dovuto effettuare uno scalo d’emergenza all’aeroporto di Francoforte Hahn, dopo che il capitano ha riscontrato un possibile problema alla pressurizzazione del velivolo. Come previsto in questi casi, il comandante ha fatto scendere l’aereo a 3 mila piedi di quota (circa 3.500 metri) e ha chiesto alla torre di controllo di Francoforte di procedere con un at- terraggio di emergenza. Proprio perché la problematica sospettata riguardava la pressurizzazione del velivolo, sono state fatte scendere le maschere per l’ossigeno, che i passeggeri hanno dovuto indossare per poter respirare senza problemi. Nessuno ha comunque accusato malori. L’aereo ha proseguito a bassa quota (solitamente la rotta di crociera è attorno ai 34 mila piedi, ovvero 12 mila metri) fino ad atterrare senza problemi a Francoforte, dove i passeggeri sono stati fatti scendere secondo la normale procedura. La notizia del problema si era diffusa già in mattinata: inizialmente Ryanair aveva confermato soltanto che il volo «ha effettuato uno scalo a Francoforte per motivi tecnici». Alle 16 la dichiarazione ufficiale da parte di Stephen McNamara, direttore della comunicazione di Ryanair: «Il volo FR1703 da Milano-Orio al Serio a East Midlands di oggi, 4 aprile, ha dovuto effettuare uno scalo su Francoforte Hahn dopo che il capitano ha identificato A Torre Boldone L’abitacolo di un aereo Ryanair durante un volo un possibile problema alla pressurizzazione dell’aeromobile. Sono state attivate le maschere per l’ossigeno e l’aereo è sceso a quota 10.000 piedi, come da procedura consigliata. L’aeromobile è atterrato alle 12 (ora locale), i passeggeri sono regolarmente sbarcati e successivamente hanno ricevuto assistenza». Ha aggiunto l’ufficio stampa di Ryanair: «Un aereo sostitutivo li porterà a East Midlands con un ritardo stimato di 4 ore. Ryanair si scusa vivamente con tutti i passeggeri che hanno subito il disagio e il ritardo». In effetti è stato proprio così: dopo una prima assistenza, i passeggeri sono stati fatti salire su un diverso aereo, sempre della compagnia Ryanair, e il viaggio è ripartito da Francoforte. L’aereo è atterrato regolarmente all’aeroporto inglese di East Midlands alle 15,39 ora inglese (le 16,39 in Italia). Un analogo problema si era registrato anche su un altro volo Ryanair partito da Orio e diretto a Bruxelles Charleroi, lo scorso 6 febbraio. Anche in quel caso la procedura era stata analoga, ma il volo aveva raggiunto direttamente lo scalo belga. ■ Fa. Co. ©RIPRODUZIONE RISERVATA l’ha poi portato all’ospedale di Alzano. Solamente un infortunio e un letto Qui gli è stata diagnosticata d’ospedale potevano fermare Giu- la frattura del femore destro e seppe Algeri, classe 1912, che tutti la mattina successiva è stato a Torre Boldone conoscono come il operato. Ora dovrà restare a let«Bepo». to per una decina di giorni, poi Un uomo che nonostante a feb- la riabilitazione. Questo però braio abbia compiuto 100 anni, sembra non fermare Giuseppe fino ad ora è sempre andato in o almeno il suo spirito combatgiro per il paese a piedi o con la tivo da alpino. sua amata Bmw, che custodisce Solamente la visita inaspetgelosamente. Giutata del sindaco di seppe è una roccia: Torre Boldone Clau«fa tutto da solo, vuoSessa – che quanNemmeno dio le essere autonomo, do ha saputo dell’inanche alla spesa ci l’età e i guai cidente è andato a pensa lui » dice il fiper sincerarfisici trovarlo glio Giovanni. si delle sue condiziofermano ni e fargli sentire la E così lunedì pomeriggio, intorno alpersonale vicil’alpino sua le 17,30, era proprio nanza – lo fa comcentenario muovere. Appena lo andato al supermercato Conad, dove tra ha visto non ci poteva l’altro lo scorso 21 marzo – gior- credere, ha cambiato espressiono dell’inaugurazione – dopo il ne e gli occhi gli sono diventati taglio del nastro era stato il pri- lucidi. Passata l’emozione è tormo ad entrare, appena uscito si nato il Giuseppe di sempre, ha è però accorto di aver dimenti- iniziato a raccontare cosa gli era cato di comprare qualcosa, co- successo, che in ospedale gli sì ha deciso di rientrare. Le por- hanno fatto tanti esami e quelte automatiche, però, si stava- lo che più gli dispiace, che per no chiudendo, forse spaventa- un po’ non potrà camminare to perché non se l’aspettava, ha come vorrebbe. E poi si arrabfatto un passo indietro ed è ca- bia perché lui non vuole andaduto. Subito è stato soccorso re a fare la riabilitazione fino a dai presenti, che hanno deciso Gazzaniga. ■ di chiamare l’ambulanza, che Barbara Magnani