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Mimmo Paladino, «Senza titolo», 2005, bronzo e ferro, verniciato 205 x 80 x 60 cm - Coll.Würth, Inv. 9549 (sinistra). Markus Lüpertz, «Clitunno», 1989/90 bronzo dipinto (Es. 1/9) 46 x 21 x 20 cm - Coll. Würth, Inv. 2888 (destra). © VG Bild-Kunst, Bonn 2013
tutta l’arte da vedere in DICEMBRE GENNAIO
Supplemento a «Il Giornale dell’Arte»
vedere a
roma
il giornale dell’arte
N. 48 DICEMBRE 2013 / GENNAIO 2014
umberto allemandi & C.
tappeto rosso
2
Franco Nucci: «Volume! funziona come
il cervello perché l’arte è cosa mentale»
Il neurochirurgo racconta genesi, spirito e prospettive
del suo spazio d’arte che compie 15 anni
F
Quando e come è entrata l’arte nella sua vita?
Si è insinuata durante le conversazioni fatte con Fellini, nel
corso delle sedute da un comune barbiere, o conoscendo Italo Calvino, le cui «Città invisibili» (piccoli mondi che non
sono altro che elaborazioni mentali) mi hanno segnato profondamente, ispirando anche l’idea di Volume! Poi, durante
gli anni ’70, c’è stata la frequentazione degli artisti: Schifano, Boetti, Angeli, Festa, Mambor, Baruchello, Trubbiani e
tanti altri, che ho curato quando ne avevano bisogno.
E loro?
Loro mi hanno curato con l’arte.
Come cura l’arte?
L’arte, come diceva Leonardo, è cosa mentale. E la mente
funziona mediante assimilazione di dati esterni che vengono rielaborati da circuiti preformati che possediamo da migliaia di anni nel cervello, come fosse un immenso archivio
o un infinito magazzino. Assimilare nuove informazioni è
possibile solo creando un collegamento con ciò che la mente
già sa, e quindi anche con il passato. Significa che conoscere
è ricordare, e ricordare è attivare relazioni tra noi e il mondo
esterno. L’arte, o meglio, la funzione estetica, è attiva quando questi circuiti subiscono una deviazione, quando le connessioni consuete esplorano un’alterazione, determinando
una crescita. L’arte è crescita. E l’artista è tanto più grande
quanto più alto è il numero delle «letture» che la sua opera
riesce, nella relazione con l’osservatore, a suscitare; è tanto
più artista quando è universale. Senza escludere la reazione di repulsione, che con il senso di attrazione condivide
il binomio che sta a fondo dell’istinto fondamentale per la
sopravvivenza. Il cervello è un sistema complesso, e l’arte
Wunderkammer.
Camera delle meraviglie
contemporanea
Francesco Balsamo, Pascal Bernier, Isobel Blank, Stefano Bombardieri, Ulrike
Bolenz, Charley Case, Marcello Carrà,
Eric Croes, Dany Danino, Wim Delvoye,
Laurence Dervaux, Yves Dethier & Olivia
Droeshaut, Jacques Dujardin, Jan Fabre,
Alessandro Filippini, Roberto Kusterle,
Pablo Mesa Capella, Jean-Luc Moerman, Michel Mouffe, Ivan Piano, Vincent
Solheid, Bénédicte van Caloen, Koen
Vanmechelen, Patrick van Roy e Sofi van
Saltbommel sono gli artisti che espongono,
con la cura di Antonio Nardone, presso l’Accademia Belgica, in un progetto che giunge
a Roma dopo Bruxelles e dopo il successo
riscosso tra le mostre collaterali alla Biennale di Venezia.
Accademia Belgica
fino al 29 gennaio; via Omero 8; tel. 06
20398631; www.academiabelgica.it
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Direttore responsabile Umberto Allemandi
Patrick Faigenbaum
Le Grandes Galeries di Villa Medici ospitano la prima grande mostra in Italia dedicata al
fotografo francese Patrick Faigenbaum. Curata dal critico Jean-François Chevrier e
dall’artista Jeff Wall, l’esposizione si inserisce nell’ambito della XII edizione di Fotografia - Festival Internazionale di Roma.
Accademia di Francia a Roma
Villa Medici
fino al 19 gennaio; viale Trinità dei
Monti 1; tel. 06 67611; www.villamedici.it; Orario: ma-do 10.45-13/14-19
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Amici dell’Accademia
di San Luca
Nasce il 10 dicembre «Amici della Accademia di San Luca», associazione che propone
un ricco e fitto programma di incontri culturali nello storico Palazzo Carpegna. Sino
al mese di giugno si terranno - per il ciclo
«Viaggio tra i Principi» - incontri su Gian
Lorenzo Bernini, a cura di Tomaso Montanari, e Ferdinando Fuga, a cura di Elisabeth
Kieven; «Passeggiate romane» e gite culturali nel Lazio e Umbria; visite agli studi del
pittore e incisore Guido Strazza, dello scultore Carlo Lorenzetti, dell’architetto Paolo
Portoghesi e di altri artisti e architetti di fama.
Accademia Nazionale di San Luca
fino al 30 giugno; piazza dell’Accade-
vi svolge un ruolo molto
importante. Le intuizioni di molti artisti sono
state confermate dalla
moderna neuroscienza. L’arte, la poesia, la
musica, io le definisco
«marcatori
emozionali», perché riescono
a tracciare nel nostro
cervello un percorso il
cui fine è attivare meccanismi di memoria e di
relazione.
Caporedattore Franco Fanelli
Pubblicità Cinzia Fattori
011.8199118 [email protected]
Stampa
Consulenti curatoriali Paolo Serafini
Rossella Meucci Reale
[email protected]
Curatori redazionali Guglielmo Gigliotti
[email protected]
Arianna Antoniutti
[email protected]
Sara De Chiara
Flavia Matitti
Francesca Romana Morelli
Olga Scotto di Vettimo
Paola Ugolini
Hanno collaborato
Centro Stampa Quotidiani S.p.A.
Erbusco (Bs)
I voti delle mostre
Successo
mia di San Luca 77; tel. 06 6790324;
www.accademiadisanluca.it;
Orario:
lu-sa 10-19
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American Academy in Rome
fino al 16 dicembre; via Angelo Masina
5; tel. 06 58461; www.aarome.
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Roberto Carlos Umpiérrez
Silvia Camporesi, Simona
Ghizzoni, Beatrice
Pediconi. Storie e visioni
La mostra, parte del progetto espositivo «La
fotografia al femminile», è prodotta dalla
Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Contrasto, Galleria Z20-Sara Zanin
(Roma) e Forma Galleria (Milano). Sono
esposti gli scatti fotografici, realizzati secondo modalità e linguaggi assai differenti, delle
tre artiste Silvia Camporesi, Simona Ghizzoni
e Beatrice Pediconi.
Auditorium - Parco della Musica
fino al 12 gennaio; viale Pietro de
Coubertin 34; tel. 06 80241281; www.
auditorium.com; Orario: lu-ve 17-21/
sa-do 10-21
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In piena luce. Fotografie
di Herb Ritts
Del fotografo Herb Ritts sono in mostra oltre 100 scatti di diverso formato, che vanno dai ritratti delle star della musica e del
cinema come Madonna, Michael Jackson,
Richard Gere, alle eleganti fotografie di
Sommario
4Antoniazzo Romano a Palazzo
****Grande successo ***Successo
**Accoglienza positiva *Aspettativa positiva
Oggi avviene tutto di fretta. È come non vivere?
È come vivere da morti. Volume! è anche un luogo predisposto alla lentezza naturale della percezione e trasformazione
degli stimoli, è una forma di resistenza alla celerità della
nostra vita, che sta determinando un’alterazione strutturale
dei meccanismi del cervello. Oggi c’è una complessità che
non riusciamo più a gestire, perché il nostro cervello non è
addestrato e costruito per assimilare una così grande quantità di informazioni, immagini, suoni. Non si riesce per questo
Opere inedite di Giuseppe Buzzotta, Gabriella
Ciancimino, Silvia Giambrone, Giuseppe
Lana, Filippo Leonardi, Concetta Modica e /
barbaragurrieri/group costituiscono la tappa conclusiva di un progetto di ricerca, avviato lo scorso giugno tra la Sicilia e Roma.
La mostra è prodotta da Riso, Museo d’Arte
Contemporanea della Sicilia, Dipartimento
dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, e
ideata dal comitato scientifico di S.A.C.S.:
Laura Barreca, Daniela Bigi, Valentina
Bruschi, Lorenzo Bruni, Giovanni Iovane,
Helga Marsala, Cristiana Perrella. La cura
è di Nari Ward.
è una testata edita
dalla Società editrice
Umberto Allemandi & C.
nell’ambito della linea di periodici
«Vedere a...»
Pubblicità
GAMP
Gabriele Marra 335.1719600
Mariangela Parrillo 320.7467815
Volume! funziona come il cervello umano?
Sì, ma non solo nei termini di spazio, anche in quelli di tempo. Immagazzinare e rielaborare i dati che giungono dall’esterno pretende un suo tempo, che non può essere forzato,
perché il cervello ha un suo orologio. Se il tempo è troppo poco non si ha modo di attivare quelle connessioni che
stanno alla base della vita del cervello. E se non si attivano
queste funzioni, non rimarrà memoria di alcuna esperienza.
Sarebbe come non aver vissuto.
Togli il fermo / Let it go
Barbara Antonetto
Corrispondenti da Roma
Federico Castelli Gattinara
Francesca Romana Morelli
Volume! ha rappresentato l’elemento catalizzante di questi fenomeni relazionali.
Sì, sin dall’inizio. Volume! è il risultato di discussioni svolte con artisti (Pirri, Kounellis, Rüdiger, tra gli altri), filosofi, architetti. Parlando ci
siamo chiariti che a Volume! non si sarebbero portate opere
ma si sarebbe costruito ogni volta uno spazio, fisico e mentale. L’opera a Volume! è l’insieme di ambiente e intervento
installativo dell’artista, considerando l’ambiente non come
un contenitore, ma come parte integrante della concezione
artistica. Ogni intervento ha corrisposto a un disorientamento che ha messo in moto un meccanismo di memoria che si è
trasferito dalle connessioni cerebrali dell’artista a quelle dei
fruitori, trasformandosi in esperienza profonda.
La retrospettiva di Roberto Carlos Umpiérrez
ripercorre i periodi più significativi della sua
produzione, segnata dall’immaginario della
Pop art. La cura è di Carla Barozzi ed Edgardo Umpiérrez.
Accademia Reale di Spagna a Roma
fino al 7 gennaio; piazza San Pietro in
Montorio 3; tel. 06 5812806; www.
raer.it; Orario: ma-do 10-13/16-19
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roma
Società editrice
Umberto Allemandi & C. spa,
via Mancini 8, 10131 Torino,
tel. 011.8199122
fax 011.8193090
[email protected]
Vicedirettore ranco Nucci è un luminare della neurochirurgia che ha
inventato un nuovo modo di esperire l’arte.
Nato a Cosenza 66 anni fa, da 45 anni vive a Roma, dove
è primario del Servizio Microchirurgia del sistema nervoso
periferico presso il Policlinico Umberto I e dove è docente
della stessa materia all’Università «La Sapienza». La mattina
opera (47mila interventi fino ad ora) o fa lezione, il pomeriggio si dedica alla sua creatura, Volume!, lo spazio espositivo
aperto nel 1998 a Trastevere. Vi hanno esposto, trasformandone di volta in volta aspetto e percorsi, molti protagonisti
dell’arte degli ultimi decenni, da Kounelli a Nunzio, LeWitt,
Zorio, Nagasawa, da Cabrita Reis a Tirelli, Paladino, Morellet, Gastini, Abramovic, e poi Mauri, Oppenheim, Durham,
Neto, Accardi, Tevet, Botta, Schneider e Boltanski, tra gli altri. Non mostre ha infatti ospitato lo spazio di via San Francesco di Sales 86/88, ma organiche riletture degli articolati
ambienti che Nucci dava, nudi e concreti, a disposizione
degli artisti.
Nelle sedi
istituzionali
Vedere a
il giornale dell’arte
Qualità
•••• Extra (da non perdere)
••• Raccomandabile •• Interessante
• Da scoprire
Tipologia di mostra
1 Antiquariato
2 Archeologia
3 Architettura
4 Arte antica
5 Arte contemporanea 6 Arte etnica
7 Arte moderna
8 Arte Orientale
9 Arti decorative
10 Design
11 Miscellanea
12 Storia
13 Fotografia
Barberini
4 Marina Paris alla Gnam
5 Jan Fabre al MaXXI
5 Carlo Saraceni a Palazzo Venezia
6 Paolo Picozza al Macro Testaccio
6 Emilio Greco a Palazzo Braschi e ai
Musei di San Salvatore in Lauro
7 Premio Terna al Tempio di Adriano
7 «La collezione Netter» presso
8Robert Capa a Palazzo Braschi
9 «Anni ’70» presso il Palazzo
la Fondazione Roma Museo
delle Esposizioni
9 Bizhan Bassiri da Gallerja
9 Carlo Erba presso la Galleria Russo
10 Giancarlo Limoni da A.A.M.
10 Georges Mathieu presso la Galleria
Mucciaccia
11Alessandro Procaccioli da Montoro 12
11 Silvia Iorio presso smArt
12 Fine Art Week
12 Giulio De Mitri presso Pino Casagrande
14Addo Trinci presso Erica Fiorentini
14Davide D’Elia presso Ex Elettrofonica
IL GIORNALE NON RISPONDE dell’auTENTICITà delle attribuzioni delle opere riprodotte, in
particolare del contenuto delle inserzioni pubblicitArie. Le opinioni espresse negli articoli
firmati e le dichiarazioni riferite dal giornale impegnano esclusivamente i rispettivi autori.
si consiglia di verificare telefonicamente gli orari delle manifestazioni.
www.allemandi.com
a dare un senso alle cose, mentre la vita è un disperato tentativo di dare un senso alle cose che viviamo.
Quale cura prescrive, professor Nucci?
Godersi tutto ciò che ci capita. Quando ci laviamo le mani,
sentire l’acqua che scorre sulla pelle. Quando mangiamo,
assaporare bene i cibi. Bisogna dare la possibilità al cervello
di mettersi in contatto con il patrimonio di memorie che
già possiede.
Se Volume! è una non-galleria, lei che cosa è?
Di certo non un gallerista, forse un amico degli artisti, un regista di una nuova idea di spazio d’arte. Mi danno a volte del
mecenate. Ma io sono solo mecenate di me stesso. Mi piace
giocare, forse sono un giocatore. O un viaggiatore: conoscere
un artista è per me fare un viaggio in un paese che non conosco. Sono un viaggiatore senza bagaglio, che ha dedicato
tutta la vita alla comunicazione con il prossimo, ispirandosi
alle relazioni che si fondano sul funzionamento del cervello. I bambini crescono relazionandosi. Noi siamo costituiti
solo dalle nostre relazioni col mondo e con gli altri. Non c’è
niente di fisso, di predeterminato e di certo, si tratta solo di
equilibri. Fuori da questi equilibri non esistiamo, e io non so
se esisto veramente.
Nel futuro di Volume! cosa c’è, oltre al Parco Nomade,
progetto di grandi container da disporre in una riserva
naturale presso Corviale, adibiti ad ambienti espositivi?
Entro il 2014 chiariremo tempi e modi di realizzazione del Parco Nomade, progetto che noi della Fondazione Volume! stiamo
approntando con sponsor privati. Non escludo che il progetto
prenderà corpo non a Roma, ma all’estero. Ecco, dopo la prima
fase di 15 anni, Volume!, nella sua seconda fase, si espanderà
come centro di promozione del pensiero sull’arte, coinvolgendo nuovi attori. E poi si consoliderà nel suo assetto scientifico,
con programmi di ricerca e archiviazione di dati da svolgere
all’interno dei processi contemporanei dello studio della mente. Al centro di tutto quello che fa Volume! ci sarà sempre la
mente, ovvero l’uomo, ovvero la vita.
q Guglielmo Gigliotti
Gioco, colore, enerGia.
riscopritevi bambini.
enel contemporanea presenta
Harmonic motion/rete dei Draghi di Toshiko Horiuchi MacAdam.
macro (via nizza), roma. Dall’8 dicembre 2013.
IN COLLABORAZIONE CON
enelcontemporanea.enel.com
vedere a roma
4
gostino 11; tel. 06 68408049; www.
biblioangelica.it; Orario: lu 10-16.30;
ma-sa 12-19
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L’oro di Antoniazzo
In una delle ultime opere realizzate da Antoniazzo Romano,
l’«Annunciazione» di Santa Maria sopra Minerva (1500),
si ammirano le antitetiche peculiarità del suo linguaggio
pittorico, contraddistinto dall’elegante fusione di elementi
arcaizzanti, come il fondo oro di matrice medievale, e le novità
stilistiche del primo Rinascimento: la tempera su tavola è il
capolavoro estremo del pittore cui Palazzo Barberini dedica
la prima esposizione monografica. Antonio Aquili, detto
Antoniazzo Romano, nato a Roma intorno al 1435 e morto nel
1508, fu tra i principali pittori attivi nella città capitolina e nella
provincia laziale: pale d’altare come «Madonna con Bambino»,
tavola firmata e datata 1464, ora in mostra, ne illustrano gli
esordi pittorici, raffrontandoli con la coeva produzione di artisti
quali Antonio da Viterbo. In esposizione, con la cura di Anna
Cavallaro e Stefano Petrocchi, oltre cinquanta opere, tra
di esse si segnala il ciclo pittorico della Camera di Santa
Caterina da Siena, diviso, dal Seicento, tra la chiesa della
Minerva e il convento di Santa Caterina a Magnanapoli e per
la prima volta riunito. Accanto ai dipinti, alcuni di essi restaurati
per l’occasione, una notevole sezione documentale costituita da
contratti e atti privati come il testamento e l’eredità del pittore.
La mostra si chiude con una sezione che indaga la diffusione
della maniera di Antoniazzo attraverso la nutrita bottega (in
essa anche il figlio Marcantonio) che ne continuò l’attività.
q Arianna Antoniutti
Antoniazzo Romano «Pictor Urbis», fino al 2 febbraio 2014
Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13, tel. 06 32810
www.galleriabarberini.beniculturali.it
Orario: ma-do 10-19
«San Francesco» tavola di Antoniazzo Romano dal Museo Civico di Rieti
moda. La mostra è una produzione della
Fondazione Musica per Roma e della Fondazione Forma per la Fotografia, in collaborazione con la Herb Ritts Foundation e
Contrasto.
Auditorium - Parco della Musica
fino al 30 marzo; viale Pietro de Coubertin 34; tel. 06 80241281; www.
auditorium.com; Orario: lu-ve 17-21/
sa-do 10-21
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In Crypta
Intorno al tema della simbologia sacra nella
scultura contemporanea, sono esposte le
opere in ceramica di Yvonne Ekman, Evandro Gabrieli, Antonio Grieco, Rita Miranda,
Riccardo Monachesi, Jasmine Pignatelli,
Mara Van Wees. La cura è di Daniela Gallavotti Cavallero.
Basilica dei Santi Bonifacio e
Alessio all’Aventino
fino al 7 gennaio; piazza Sant’Alessio
23; tel. 392 7189055
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Massimo Listri
Il fotografo Massimo Listri presenta la sua
nuova esposizione «Roma Napoli Firenze»,
accompagnata dall’omonimo volume realizzato da Edizioni Sabinae.
Biblioteca Angelica - Galleria
Angelica
fino al 30 gennaio; piazza di Sant’A-
Per Marina Paris Gnam più grande
I libri degli altri. Il lavoro
editoriale di Italo Calvino
La mostra iconografica e documentaria dedicata allo scrittore Italo Calvino, curata da
Giuliana Zagra con la collaborazione di Eleonora Cardinale, è accompagnata da incontri a
tema e da un ciclo di proiezioni.
Biblioteca Nazionale Centrale
fino al 31 gennaio; viale Castro Pretorio 105; tel. 06 49891; www.bncrm.
librari.beniculturali.it
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Juri Dojc. Last folio
Il lavoro del fotografo slovacco-canadese
Juri Dojc ruota intorno agli scatti realizzati in
una scuola abbandonata a Bardejov, in Slovacchia, dove il tempo si è fermato nel 1943,
l’anno in cui gli studenti furono deportati nei
campi di concentramento.
Biblioteca Nazionale Centrale
fino al 27 gennaio; viale Castro Pretorio 105; tel. 06 49891; www.bncrm.
librari.beniculturali.it
5 /***/•••
Santiago Calatrava
La mostra, dal titolo «Le metamorfosi dello
spazio», curata da Micol Forti, raccoglie
circa 140 opere dell’architetto e ingegnere
Santiago Calatrava. Modelli architettonici
e studi preparatori ricostruiscono la genesi
di progetti come la Chiesa greco-ortodossa
di St. Nicholas a New York, il Palasport a
Roma, le Torri di Malmö. In mostra, inoltre,
dipinti ad acquerello e sculture in bronzo,
marmo, alabastro, legno.
Braccio di Carlo Magno
fino al 20 febbraio; piazza San Pietro;
tel. 06 68193064
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Prigionie (in)visibili
La mostra dedicata al teatro di Samuel Beckett e al suo rapporto con il mondo contemporaneo, è costituita da fotografie e installazioni scenografiche.
Casa dei Teatri
fino al 26 gennaio; villa Doria Pamphilj, largo 3 Giugno 1849; tel. 06
45430968 | 06 0608; www.teatrodiroma.net; Orario: ma-do 10-17
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Grilli e polvere.
Paesaggi italiani
dell’epoca di Goethe
Seguendo le suggestioni del viaggio in Italia
di Goethe, le opere esposte, acqueforti di paesaggisti tedeschi dell’epoca dello scrittore,
ricreano il paesaggio e il «sogno italiano»
del XVIII secolo. In mostra opere di artisti
come Heinrich Cotta (1791-1856) e Jakob
Philipp Hackert (1737-1807).
Casa di Goethe
fino al 19 gennaio; via del Corso 18
(piazza del Popolo); tel. 06 32650412;
www.casadigoethe.it; Orario: ma-do
10-18
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Xavier Bueno. Petrolio
Gli spazi della Centrale Montemartini, abitate
dai grandi capolavori dell’archeologica classica, ospitano le opere del pittore spagnolo,
naturalizzato italiano, Xavier Bueno. La cura è
di Tommaso Strinati.
Centrale Montemartini
fino al 26 gennaio; via Ostiense 106;
tel. 06 0608; www.centralemontemartini.org; Orario: ma-do 9-18
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Esteban Villalta Marzi
L’artista italo-spagnolo Esteban Villalta Marzi
espone le proprie opere che hanno per protagonisti gladiatori, supereroi e aggressive
eroine. La cura è di Gianluca Marziani.
Centro Culturale Elsa Morante
fino al 7 gennaio; p.zza Elsa Morante;
tel. 060608; Orario: lu-ve 9-19
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Cleopatra. Roma e
l’incantesimo dell’Egitto
La figura mitica e storica della regina Cleopatra è narrata attraverso l’esposizione di oltre
200 opere provenienti dai principali musei
nazionali e internazionali, tra i quali il Museo
Nazionale Romano, il Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, il Museo Egizio di Torino, il Museo Egizio di Firenze, i Musei Vaticani, il Brooklyn Museum of Arts di New York
e il Kunsthistorisches Museum di Vienna. La
cura è di Giovanni Gentili.
Chiostro del Bramante
fino al 2 febbraio; via della Pace; tel.
06 06 68809035; chiostrodelbramante.it; Orario: lu-ve 10-20, sa-do 10-21
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Una delle prospettive di Marina Paris alla Gnam
Marina Paris fa crescere la Gnam. Con la sua mostra,
curata da Claudio Libero Pisano e Angelandreina Rorro,
e ospitata nell’edificio d’inizio ’900, le sale da 62 sono
diventate infatti 65. È l’aritmetica dell’illusione spaziale,
cui l’artista ricorre per ampliare mentalmente gli ambienti,
mediante l’ausilio di grandi fotografie rappresentanti
sfondamenti prospettici. A incorniciare queste immagini
(dei cortili di Sant’Ivo alla Sapienza, dell’Oratorio dei
Filippini e del colonnato dell’Archivio di Stato all’Eur)
montanti e architravi che copiano alla perfezione quelli
delle sale canoniche. Parti di Roma vengono così trasferite
con voli di fantasia nel museo d’arte moderna della città,
secondo modalità di gioco visivo poetico e spiazzante di
natura barocca e d’attuazione concettuale. Borromini,
autore della falsa prospettiva di Palazzo Spada è, non
a caso, architetto tanto dell’Oratorio dei Filippini, quanto
di Sant’Ivo alla Sapienza (anche se della chiesa, e non
del cortile, che è di Giacomo della Porta). Ancora una
volta la modernità si manifesta quale rimescolamento
delle carte della storia (il tempo) e dei luoghi (lo spazio).
q Guglielmo Gigliotti
Marina Paris. 62 + 3, fino al 15 marzo 2014
Gnam, viale delle Belle Arti 131, tel. 06 322981
www.gnam.beniculturali.it
Orario: ma-do 8.30-19.30
Cézanne e gli artisti
italiani del ’900
Oltre cento opere raccontano non solo l’arte di Cézanne, ma anche la ricezione che la
stessa ebbe in Italia e il forte influsso che
esercitò sugli artisti italiani. Tra le tele in
mostra, opere di Morandi, Carrà, Boccioni,
Severini, Sironi e Capogrossi. La cura è di
Maria Teresa Benedetti.
Complesso de l Vittoriano
fino al 2 febbraio; via San Pietro in Carcere; tel. 06 6780664
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Giuseppe Verdi. Musica,
cultura e identità
nazionale
La mostra, allestita in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi,
ricostruisce la vita del compositore e, in parallelo, la storia del nostro paese. In esposizione materiali documentari originali abbinati
a opere artistiche.
Complesso del Vittoriano
fino al 19 gennaio; via San Pietro in
Carcere; tel. 06 6780664
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Novanta artisti per una
bandiera
Novanta artisti italiani e stranieri hanno creato un’opera ispirandosi alla bandiera italiana.
I fondi raccolti grazie all’esposizione saranno
utilizzati per costruire a Reggio Emilia un
Ospedale della Donna e del Bambino
Complesso del Vittoriano
fino al 31 gennaio; via San Pietro in
Carcere; tel. 06 6780664
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La riscoperta dell’antico
Il mito del Grand Tour rivive in uno dei suoi
luoghi simbolo: il Foro Romano. La Curia Iulia ospita difatti disegni e acquerelli che i due
vedutisti Edward Dodwell (c. 1777 – 1832)
e Simone Pomardi (1757 – 1830) realizzarono nel corso dei loro viaggi in Grecia nel
1805-1806.
Curia Iulia
fino al 23 febbraio; foro Romano; tel.
06 48020
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Benoît Maire. Spiaggia
di menzogne (Lying Beach)
La prima personale in Italia dell’artista fran-
cese Benoît Maire si configura come una
riflessione sull’atto del vedere e sul processo
di misurazione. Un nuovo nucleo di lavori
è presentato per la prima volta insieme a
opere recenti adattate agli spazi della Fondazione.
Fondazione Giuliani
fino al 14 dicembre; via Gustavo Bianchi 1; tel. 06 80690399; www.fondazionegiuliani.org
5 /***/•••
Modigliani, Soutine
e gli artisti maledetti.
La collezione Netter
Terminata a Milano, nel mese di settembre a Palazzo Reale, la mostra delle opere
provenienti dalla collezione Netter giunge
ora a Roma. Modigliani, Soutine, Utrillo,
Suzanne Valadon, Kisling e molti altri, sono
gli artisti collezionati da Jonas Netter, che
fu amico e sostenitore di molti di loro. Tra
le oltre 120 tele in esposizione, si avrà la
possibilità di ammirare tele poco note come
«Elvire au col blanc (Elvire à la collerette)»
del 1917-18 e «Fillette en robe jaune (Portrait de jeune femme à la collerette)» del
1917 di Modigliani.
Fondazione Roma Museo - Palazzo
Cipolla
fino al 6 aprile; via del Corso 320; tel.
06 98373328; www.fondazioneromamuseo.it; Orario: ma-do 10-20
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Il Tesoro di Napoli.
I Capolavori del Museo
di San Gennaro
Il Museo di San Gennaro a Napoli custodisce
una straordinaria collezione di arte orafa sacra, raccolta in oltre settecento anni di donazioni dedicate al santo. Parte di queste opere
è ora in mostra alla Fondazione Roma, con la
cura di Paolo Jorio e Ciro Paolillo.
Fondazione Roma Museo - Palazzo
Sciarra
fino al 16 febbraio; via Marco Minghetti 22; tel. 06 69205060; www.fondazioneromamuseo.it
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Athena Nike
La mostra, costituita da pezzi archeologici di
proprietà della Fondazione Sorgente, ruota
intorno all’Athena Nike in marmo pario del
V secolo a.C. La statua è stata ricostruita
«virtualmente» in 3D grazie a proiezioni
5
vedere a roma
tridimensionali realizzate dalla Mizar di Paco
Lanciano.
Fondazione Sorgente Group - Spazio
Espositivo Tritone
fino al 10 gennaio; via del Tritone 132
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L’arte sanguina
© Angelos Bvba
Peter Rigaud
«My body, my blood, my landscape (my Jeans, my Tshirt)»,
opera di Jan Fabre del 1978
Scrive Jan Fabre nel suo «Giornale notturno»: «Il corpo
non mente mai, solo la mia lingua qualche volta rifiuta
la verità». Recentemente pubblicato da Cronopio, il
volume è un compendio dei diari tenuti dall’artista tra
il 1978 e il 1984, e da esso sono tratte le citazioni che
accompagnano l’allestimento delle sue opere in mostra al
MaXXI. È proprio il corpo lo strumento principale dell’arte
di Fabre, strumento violentemente attraversato dalle azioni
del performer belga, qui riassunte da disegni, «thinking
models», film, foto, costumi e sculture. Quarant’anni di
operazioni estreme eppure mai banalmente provocatorie,
sempre puntuali nel colpire al cuore il sistema dell’arte,
sono ricapitolati attraverso gli oggetti e le opere esposti
su tavoli trasparenti, mentre lungo le pareti della Galleria
4 del museo scorrono le immagini video di alcune delle
performance stesse, accostate a lavori come i disegni
della serie «My body, my blood, my landscape», realizzati
da Fabre, a partire dal 1978, con il proprio sangue.
L’esposizione è curata da Germano Celant.
q Arianna Antoniutti
Jan Fabre. Stigmata. Actions & Performances 1976-2013, sino al 16
febbraio 2014
MaXXI, via Guido Reni 4 A, tel. 06 3201954, www.fondazionemaxxi.it
Orario: ma-me-gio-ve-do 11-19; sa 11-22
Preferito a Caravaggio
«Arianna abbandonata» olio su rame di Carlo Saraceni
Pittore colto e benestante, Carlo Saraceni è stato uno dei
primi seguaci e interpreti di Caravaggio. Nato a Venezia
intorno al 1579, giunse a Roma a circa vent’anni verso
il 1598 e nella città papale fu attivo per due decenni,
riscuotendo grande successo, prima di rientrare per pochi
mesi a Venezia, dove morì quarantenne nel 1620. Quando
il clero di Santa Maria della Scala rifiutò la «Morte della
Madonna» (Parigi, Louvre) di Caravaggio, giudicando
il dipinto sconveniente, fu Saraceni a eseguire la pala
sostitutiva, tuttora conservata nella chiesa trasteverina:
questo rende la misura della fama raggiunta a Roma dal
pittore. La mostra, curata da Maria Giulia Aurigemma
con un comitato scientifico internazionale presieduto da
Maurizio Calvesi, è la prima esposizione monografica
dedicata all’artista (catalogo De Luca). Attraverso
una sessantina di opere, dai piccoli raffinati rami per
l’incisione alle grandi pale d’altare, la rassegna mette
a fuoco sia la sua evoluzione stilistica, dal naturalismo
nordico dei primi paesaggi al caravaggismo, sia
l’ambiente internazionale in cui Saraceni lavorò. Tra le
opere esposte un drammatico «Diluvio Universale» ritrovato
in un convento di clausura e restaurato per l’occasione.
Completano la mostra alcuni dipinti attribuiti all’enigmatico
pittore noto come il Pensionante del Saraceni.
q Flavia Matitti
Carlo Saraceni 1579-1620. Un veneziano tra Roma e l’Europa,
fino al 2 marzo 2014
Palazzo Venezia, via del Plebiscito 118, tel. 06 69994284
www.museopalazzovenezia.beniculturali.it
Orario: ma-do 9-19
Il fotografo austriaco Peter Rigaud presenta il progetto espositivo itinerante «Being
Jewish. Rome Jewish Identity Project».
Presentata per la prima volta presso il
Museo Ebraico di Vienna, la mostra è una
riflessione sull’identità ebraica. A ogni persona fotografata è stato chiesto di nominare
un’altra persona, divenuta in questo modo
parte della serie.
Forum Austriaco di Cultura
dal 14 gennaio al 29 gennaio; viale
Bruno Buozzi 113; tel. 06 360837;
www.austriacult.roma.it; Orario: lu-ve
9-17
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Legami e corrispondenze
La mostra, a cura di Federica Pirani, Gloria
Raimondi, Maria Catalano, è rivolta al tema
dei «legami e corrispondenze” tra arte figurativa e letteratura. Circa 100 opere, tra dipinti
e sculture, sono organizzate in sei sezioni
tematiche, ciascuna dedicata a un autore
italiano del Novecento.
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Capitale
fino al 12 gennaio; via Francesco Crispi 24; tel. 06 0608; www.museiincomuneroma.it
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Omaggio a Marcello
Avenali 1912-1981
Prorogata sino a gennaio la mostra dedicata a Marcello Avenali, artista romano di cui
sono esposte 17 opere. Tra di esse le tre
tele donate nel 2012 dall’Archivio Marcello
Avenali alla Galleria d’Arte Moderna di Roma
Capitale.
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Capitale
fino al 6 gennaio; via Francesco Crispi
24; tel. 06 0608; www.museiincomuneroma.it
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Antoniazzo Romano.
Pictor Urbis
Prima mostra monografica dedicata a Antonio Aquili detto Antoniazzo Romano (Roma
1435/40-1508), pittore di spicco del Quattrocento, attivo a Roma e nel Lazio. Le cinquanta
opere esposte, polittici, grandi pale, piccoli
dipinti devozionali, tavole fondo oro, e un
ciclo di affreschi staccati, insieme a opere
di confronto e testimonianze documentarie,
consentono di ricostruire l’attività del pittore e della sua bottega e, contestualmente, il
panorama romano del primo Rinascimento.
Galleria Nazionale d’Arte Antica
di Palazzo Barberini
fino al 2 febbraio; via delle Quattro
Fontane 13; tel. 06 4824184; www.
galleriaborghese.it; Orario: ma-do 9-19
4 /****/••••
Marcel Duchamp.
Re-made in Italy
Nel 2013 ricorre il centenario della creazione
del primo ready-made, «Ruota di bicicletta»,
nato nel 1913 dall’estro creativo di Marcel Duchamp. La Galleria Nazionale d’Arte
Moderna di Roma celebra, oltre a questa
ricorrenza, anche i cinquant’anni del viaggio
compiuto da Duchamp in Italia.
GNAM - Galleria Nazionale d’Arte
Moderna
fino al 9 febbraio; via delle Belle Arti
131; tel. 06 322981; www.gnam.beniculturali.it; Orario: ma-do 8,30-19,30
5 /****/••••
Giosetta Fioroni.
L’argento. Faïence
L’avventura di Giosetta Fioroni, oggi ottantenne, nei linguaggi dell’arte ha iniziato il
suo articolato corso a metà anni Cinquanta.
Alla Gnam, per la cura di Claire Gilman,
giunge, dal Drawing Center di New York, la
mostra «L’Argento 1956-1976», costituita
da un centinaio di lavori su carta, sui quali
l’artista romana ha campito figure, oggetti o
laconiche vedute in rigorosa monocromia
d’argento. A Roma la mostra è accresciuta da
una trentina di lavori in ceramica, realizzati
dagli anni ’90 a oggi presso la Bottega Gatti
di Faenza: «Faïence» il titolo della sezione,
curata da Angelandreina Rorro
vedere a roma
6
relli e Achille Bonito Oliva, si confronta con
le opere, in particolar modo quelle futuriste,
appartenenti alla collezione permanente del
museo.
GNAM - Galleria Nazionale d’Arte
Moderna
fino al 9 febbraio; via delle Belle Arti
131; tel. 06 322981; www.gnam.beniculturali.it; Orario: ma-do 8,30-19,30
5 /****/••••
Le notti silenziose di Picozza
Le radici del segno. Hans
Hartung. L’opera grafica
Una delle opere di Paolo Picozza in mostra al Macro Testaccio
Da promessa era diventato una certezza della pittura italiana, ma Paolo Picozza se ne
è andato, 39enne, nel 2010. È scomparso senza poter vedere esaudito il suo sogno di
avere una mostra in uno spazio pubblico. «Me ne parlava spesso, era una prospettiva che
gli dava sicurezza in un mare di inquietudini», racconta Francesca Antonini, gallerista
di Il Segno, e promotrice della mostra che porta a compimento in maniera postuma
un progetto. Dal 17 dicembre, infatti, Macro Testaccio ospita 20 tra tele e carte di una
esposizione curata da Achille Bonito Oliva. In vedute urbane e paesaggi deserti Picozza
usava distendere ampie pennellate di colore bianco e nero. Soprattutto nei paesaggi
degli ultimi anni, l’espansa spazialità suggerita dalla profondità della prospettiva conferiva
all’immagine un senso di sospensione contemplativa. Nativo di Latina, Picozza dipingeva
un nord interiore, con lame di luce bianche come la neve che fendevano notti silenziose.
Se gli si chiedeva dell’assenza della figura umana, rispondeva che «le figure magari ci
passano dentro, ma non hanno il tempo di essere fermate». In mostra anche alcune opere
mai prima mostrate e una video-intervista inedita.
q Guglielmo Gigliotti
Paolo Picozza. In caduta libera, con poco cielo davanti, dal 17 dicembre al 26 gennaio 2014
Macro Testaccio, Padiglione B, piazza Orazio Giustiniani 4, tel. 06 671070400, www.museomacro.org
Orario: ma-do 11-19; sa 11-22
GNAM - Galleria Nazionale d’Arte
Moderna
fino al 23 febbraio; via delle Belle Arti
131; tel. 06 322981; www.gnam.beniculturali.it; Orario: ma-do 8,30-19,30
5 /****/••••
Francesca Montinaro
La video installazione «Ritratto continuo
mod. 3.375.020.000» di Francesca Montinaro, esposta alla Gnam con la cura di Vittoria
Marini Clarelli, è una riflessione sull’identità
famminile. Nel video, l’artista ha chiesto a
ciascuna donna che ha preso parte al progetto, di compiere il simbolico gesto di «sporcarsi le mani». Art promoter dell’operazione,
accompagnato da un testo critico di Miriam
Mirolla, è Ines Musumeci Greco.
GNAM - Galleria Nazionale d’Arte
Moderna
fino al 5 febbraio; via delle Belle Arti
131; tel. 06 322981; www.gnam.beni-
culturali.it; Orario: ma-do 8,30-19,30
5 /****/••••
Felice Levini
La struttura cubica allestita da Felice Levini
per il suo intervento installativo alla Gnam
accoglie un gruppo di lavori - tre tele di
grandi dimensioni - visibili sia dall’esterno
che dall’interno della medesima struttura.
Il lavoro, dal titolo «Nord-Est Sud-Ovest»,
voluto e curato da Maria Vittoria Marini Cla-
Nucleo centrale della mostra sono le 138
incisioni di Hans Hartung che la Fondazione
Hartung Bergman ha recentemente donato al
MiBACT. Accanto ad esse saranno esposti
alcuni dipinti dell’artista, evidenziando lo
stretto rapporto esistente tra le tele e l’opera
grafica di Hartung.
Istituto Nazionale per la Grafica Palazzo Poli
dal 13 dicembre al 2 marzo; via Poli
54; tel. 06.69980284; www.grafica.
beniculturali.it
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Cattedrale
Il progetto espositivo nasce all’interno del
Congresso dei Disegnatori, da tre incontri di
lavoro e di discussione, tenutisi tra il giugno
e il novembre 2013, che hanno visto coinvolti Sunah Choi, Enzo Cucchi, Michele Di
Menna, Paolo Do, Daniel Knorr, Salvatore
Lacagnina, Victor Man, Lorenzo Micheli Gigotti, Dan Perjovschi, Fabio Marco Pirovino,
Thomas Sauter, Julien Tavelli, Maximilian
Zentz Zlomovitz, Valentina Vetturi, Jakub
Julian Ziolkowski.
Istituto Svizzero di Roma
fino al 7 febbraio; via Ludovisi 40; tel.
06 420421; www.istitutosvizzero.it
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Bronzo Greco
Il Museo di Roma Palazzo Braschi rende omaggio allo
scultore catanese Emilio Greco (1913-1995) con la
mostra «I Segni e le Forme». L’esposizione si inserisce
nella cornice delle celebrazioni per il centenario della
sua nascita, che lo vede protagonista, dopo le tappe
di Orvieto e Chieti, di una serie di eventi a Londra,
all’Estorick Collection of Modern Italian Art, a Catania
e, in concomitanza con la mostra di Palazzo Braschi,
presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma,
sua città di adozione dal 1942. L’esposizione del
Museo di Roma, per la cura di Roberta Cremoncini e
Federica Pirani, presenta un nucleo di nove sculture
monumentali, principalmente in bronzo, installate
nel cortile e nelle sale espositive del piano terra del
museo, insieme a un corpus di lavori in terracotta, studi
per medaglie e circa trenta disegni a china. Questa
selezione si concentra sul rapporto dell’artista con la
figura umana e, in particolar modo, con il nudo femminile,
di cui è esaltata la grazia e la sensualità, a metà strada
tra una purezza
«Grande figura
di ascendenza
accoccolata»,
classica e una
bronzo del 1968
di Emilio Greco
stilizzazione
volta alla
modernità.
q Sara De Chiara
Emilio Greco. I Segni
e le Forme, fino al 12
gennaio 2014
Museo di Roma Palazzo
Braschi, piazza san Pantaleo
10, tel. 060606,
www.museodiroma.it
Orario: ma-do 10-20
Musei di San Salvatore in Lauro,
fino al 12 gennaio 2014
Piazza di San Salvatore in Lauro 15,
tel. 06 6865493, [email protected]
Orario: lu-ve 10-13.30 /15.30-19
Giulio Paolini. Essere o
non essere
Bartolomeo Pietromarchi cura la personale di
Giulio Paolini che raccoglie dodici grandi installazioni ideate dall’artista a partire dai primi anni Novanta fino a oggi. Le opere sono
state in parte riformulate e allestite in modo
inedito e sono accostate a un’opera pensata
appositamente per l’occasione.
MACRO
fino al 9 marzo; via Nizza 138, angolo
via Cagliari; tel. 06 671070400; www.
macro.roma.museum; Orario: ma-do
11-22
5 /****/••••
Jorinde Voigt
L’nstallazione «Superpassion» è composta
da una serie inedita di sedici lavori su carta
di grandi dimensioni. Ogni disegno si riferisce a un capitolo o a un estratto del libro
di Niklas Luhmann «Amore come passione».
La cura è di Maria Alicata.
MACRO
fino al 9 marzo; via Nizza 138, angolo
via Cagliari; tel. 06 671070400; www.
macro.roma.museum; Orario: ma-do
11-22
5 /****/••••
Artisti in residenza #4.
Studio Shows
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Toshiko Horiuchi
MacAdam
Per la settima edizione di Enel Contemporanea, l’artista giapponese Toshiko Horiuchi
MacAdam ha realizzato la grande installazione site specific «Harmonic Motion. Rete dei
draghi». La cura è di Francesco Bonami.
MACRO
dall’8 dicembre; via Nizza 138, angolo
via Cagliari; tel. 06 671070400; www.
macro.roma.museum; Orario: ma-do
11-22
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Matteo Guzzini Sebastiano Mauri
Per la mostra finale del programma «Artisti
in residenza», il pubblico potrà visitare,
all’interno del Macro, gli studi di Hilla Ben
Ari, Riccardo Beretta, Jacopo Miliani e Sahej
Rahal. In essi saranno visibili progetti, ricerche e opere, anche non portate a compimento, realizzate dagli autori durante il periodo di
residenza presso il museo.
MACRO
fino al 19 gennaio; via Nizza 138, angolo via Cagliari; tel. 06 671070400;
www.macro.roma.museum; Orario: mado 11-22
5 /****/••••
Il Foyer del Museo ospita una nuova edizione
della rassegna «Art in the lobby”: in mostra il
progetto fotografico di Matteo Guzzini «African Heroes» (2013), e l’opera di Sebastiano
Mauri «The God MachineTM» (2013).
MACRO
fino al 12 gennaio; via Nizza 138, angolo via Cagliari; tel. 06 671070400;
www.macro.roma.museum; Orario: mado 11-22
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Ludovica Gioscia.
Forecasting Ouroboros
La collezione permanente del Macro, in costante crescita grazie alla collaborazione di
partner quali Enel, UniCredit e Macroamici,
è costituita da 1264 opere: circa 50 di esse
sono ora in mostra, in un allestimento inedito.
MACRO
dal 20 dicembre al 4 maggio; via Nizza 138, angolo via Cagliari; tel. 06
671070400;
www.macro.roma.museum; Orario: ma-do 11-22
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Le pareti del bar del museo ospitano «Forecasting Ouroboros», opera di Ludovica
Gioscia appartenente alla serie «Giant Decollage».
Macro
fino al 31 dicembre; via Nizza 138, angolo via Cagliari; tel. 06 671070400;
www.macro.roma.museum; Orario: mado 11-22
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Renato Mambor.
Atto Unico
L’esposizione rientra nel programma rivolto
ai maestri della seconda metà del XX secolo.
Circa 30 le opere di Renato Mambor in mostra, eseguite tra il 1970 e il 1989. La cura è
di Benedetta Carpi De Resmini.
MACRO
dal 20 dicembre al 9 marzo; via Nizza 138, angolo via Cagliari; tel. 06
671070400;
www.macro.roma.museum; Orario: ma-do 11-22
Percorsi nel
contemporaneo
Massimiliano De Serio Gianluca De Serio
Il tema dell’identità e del doppio è affrontato
dai fratelli Massimiliano e Gianluca De Serio in «Esecuzione», inedita doppia videoinstallazione.
MACRO
dal 20 dicembre al 4 maggio; via Nizza 138, angolo via Cagliari; tel. 06
671070400;
www.macro.roma.museum; Orario: ma-do 11-22
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Paolo Picozza
La mostra «In caduta libera, con poco cielo
davanti», curata da Achille Bonito Oliva, è la
prima personale in un museo pubblico dedicata a Paolo Picozza. Dell’artista romano,
nato nel 1970 e scomparso prematuramente
nel settembre del 2010, sono in esposizione
circa quaranta opere, tra tele di grandi dimensioni, opere su carta e alcuni dei suoi ultimi
lavori. Completa l’esposizione un’inedita
intervista video.
MACRO Testaccio
dal 18 dicembre al 26 gennaio; piazza
Orazio Giustiniani 4; tel. 06 67107040;
www.museomacro.org
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Roberto Bosco.
Oltre confine
L’artista romano Roberto Bosco presenta,
oltre a sei lavori già conosciuti, 72 opere inedite, tra cui venti trittici e altri lavori su tela di
grandi dimensioni. L’esposizione è curata da
Tommaso Strinati.
MACRO Testaccio
dal 22 dicembre al 26 gennaio; piazza
Orazio Giustiniani 4; tel. 06 67107040;
www.museomacro.org
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Kazuyoshi Nomachi.
Le vie del sacro
Prima grande antologica in Occidente del
fotografo giapponese Kazuyoshi Nomachi.
MACRO Testaccio - La Pelanda
fino al 4 maggio; piazza Orazio Giustiniani 4; tel. 060608; www.macro.roma.
museum; Orario: ma-do 16-24
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Clemens von Wedemeyer.
The Cast
Il cinema è il soggetto privilegiato nell’arte
di Clemens von Wedemeyer. L’ultimo anno
trascorso a Roma, ha offerto all’artista la possibilità di lavorare in luoghi come gli Studios
di Cinecittà e il Teatro Valle Occupato e ora,
al MaXXI, sono esposte le opere nate da tale
fertile soggiorno romano.
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
fino al 26 gennaio; via Guido Reni 4 A;
tel. 06 39967350; www.fondazionemaxxi.it; Orario: ma-me-ve-do 11-19;
gi-sa 11-22
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7
Artisti alTernativi
Il Premio Terna giunge
alla quinta edizione
con un titolo che cita
Shakespeare ma che
guarda al sociale: «Essere
o non essere. Con gli
altri. La Rete Sociale a
Regola d’Arte». Lo hanno
concepito i curatori del
Premio, ovvero Cristiana
Collu, direttrice del Mart,
Museo di Arte Moderna e
Contemporanea di Trento
e Rovereto, e Gianluca
L’opera di Massimiliano Pelletti
Marziani, Direttore di
finalista al Premio Terna
Palazzo Collicola Arti
Visive a Spoleto, per mettere a fuoco il tema della
solidarietà con i mezzi dei linguaggi dell’arte. Il concorso
è aperto a tutti gli artisti maggiorenni, di qualunque
nazionalità, che operano in Italia, nelle sezioni dedicate
a installazioni, pittura, scultura, fotografia, light box e
video arte. I primi tre classificati saranno selezionati da
un gruppo di 15 finalisti scelti da una giuria composta
da Luigi Roth e Flavio Cattaneo, il primo Presidente,
e il secondo Amministratore delegato di Terna, oltre
che dai collezionisti Anna Rosa e Giovanni Cotroneo,
Giorgio Fasol, Camilla Nesbitt, Giuseppina Panza di
Biumo, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Dirà la sua
anche la vincitrice della precedente edizione del Premio,
Daniela De Lorenzo. Al primo classificato andranno
4mila euro di premio acquisto, al secondo 3mila e al
terzo 2mila. Questi i nomi dei quindici finalisti: Vanessa
Alessi, Pierpaolo Curti, Elisabetta Di Sopra, Andrea
Dojmi, Francesco Irnem, Gianni Moretti, Massimiliano
Pelletti, Valerio Rocco Orlando, David Reimondo, Michele
Spanghero, Michele Tajariol, Enzo Umbaca, Gianluca
Vassallo, Devis Venturelli e Lucia Veronesi.
q Guglielmo Gigliotti
Premio Terna, dal 20 dicembre all’8 gennaio 2014
Tempio di Adriano, piazza di Pietra, tel. 02 6249991
www.premioterna.com
© Pinacothèque de Paris /Fabrice Gousset
Collezionista di maledetti
«Modigliani, Soutine e
gli artisti maledetti», in
mostra alla Fondazione
Roma-Palazzo Cipolla
fino al 6 aprile, dopo la
tappa milanese a Palazzo
Reale, ricostruisce un
significativo spaccato
di uno dei momenti
più intensi della storia
dell’arte dei primi anni del
’900 e, al tempo stesso,
ripercorre un rilevante
episodio di collezionismo
europeo, legato alla figura
di Jonas Netter. Amante
della pittura e scopritore
«Ritratto di Zborowski» olio
di talenti, dapprima
su tela del 1916 di Amedeo
guidato dall’esperienza
Modigliani
del mercante d’arte e
poeta polacco Léopold Zborowski, Netter seppe ben
presto e in autonomia individuare genialità e talento
nella produzione di alcuni artisti delle più diverse
provenienze nazionali, a quel tempo assolutamente
marginali per il mercato a loro contemporaneo. Curata
da Marc Restellini, l’esposizione, scandita in 6 sezioni, è
l’occasione, dunque, per ammirare un ampio repertorio di
circa 120 dipinti, non fruibile da più di 70 anni. La Parigi
che ne emerge è la città cosmopolita in cui Modigliani,
Soutine, Utrillo, Valadon, Kisling, Krémègne, Kikoïne,
Hayden, Ébiche, Antcher e Fournier svilupparono
linguaggi innovativi, contribuendo a determinare una
vivace e fervida svolta postimpressionista.
q Olga Scotto di Vettimo
Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter, fino
al 6 aprile 2014
Fondazione Roma-Palazzo Cipolla, via del Corso 320, tel. 06 98373328
www.fondazionemuseo.it
Orario: lu 14-20; ma-do 10-20
vedere a roma
Jan Fabre. Stigmata.
Actions and Performances
1976-2013
Germano Celant cura la personale di Jan
Fabre al MaXXI. In essa sono raccolte, attraverso disegni, «thinking models», collages,
film, foto e documenti, le azioni e le performance, sia private che pubbliche, realizzate
in Belgio e all’estero, dagli anni Settanta ad
oggi.
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
fino al 16 febbraio; via Guido Reni 4
A; tel. 06 39967350; www.fondazionemaxxi.it; Orario: ma-me-ve-do 11-19;
gi-sa 11-22
5 /***/•••
Playful Inter-Action.
Progetto Alcantara
Terza mostra nata dalla collaborazione tra
MaXXI e Alcantara, all’insegna della sperimentazione e della ricerca.
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
fino al 5 gennaio; via Guido Reni 4 A;
tel. 06 39967350; www.fondazione-
maxxi.it; Orario: ma-me-ve-do 11-19;
gi-sa 11-22
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Gabriele Basilico
Oltre 70 fotografie, provenienti dalle collezioni del MaXXI, rendono omaggio a Gabriele Basilico, ripercorrendo al contempo
la storia del museo. In mostra le immagini
dello stretto di Messina realizzate per il progetto «Atlante Italiano» del 2003, le foto del
cantiere del MaXXI per «Cantiere d’Autore»
del 2009, e gli scatti dedicati alla mostra di
Luigi Moretti che ha inaugurato il museo nel
maggio del 2010.
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
fino al 30 marzo; via Guido Reni 4 A;
tel. 06 39967350; www.fondazionemaxxi.it; Orario: ma-me-ve-do 11-19;
gi-sa 11-22
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Nature 04.04. UNStudio.
Motion matters
La mostra curata da Alessandro D’Onofrio
conclude il ciclo «Nature», e consiste
nell’installazione site specific progettata
dallo studio di architetti olandesi UNStudio.
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
fino al 14 aprile; via Guido Reni 4 A;
tel. 06 39967350; www.fondazionemaxxi.it; Orario: ma-me-ve-do 11-19;
gi-sa 11-22
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Erasmus Effect. Architetti
italiani all’estero
Pippo Ciorra cura l’esposizone che ricostruisce i percorsi di «migrazione» di alcuni tra
i maggiori progettisti italiani come Giacomo
Quarenghi, Lina Bo Bardi, Pietro Belluschi,
Romaldo Giurgola e Renzo Piano.
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
fino al 6 aprile; via Guido Reni 4 A; tel.
06 39967350; www.fondazionemaxxi.
it; Orario: ma-me-ve-do 11-19; gi-sa
11-22
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Alessandro Anselmi
La Sala Studio Centro Archivi ospita oltre 100
disegni, modelli, acquarelli di Alessandro
Anselmi, che raccontano il suo lavoro dagli
anni Sessanta al 2002. Cinque sono gli ambiti
tematici: Il sogno dell’architettura; Geometrie
della memoria; Figure del moderno; Recinti e
frammenti; Nature geometrizzate. La cura è di
Valentino Anselmi e Valerio Palmieri.
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
fino al 17 marzo; via Guido Reni 4 A;
tel. 06 39967350; www.fondazionemaxxi.it; Orario: ma-me-ve-do 11-19;
gi-sa 11-22
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MaXXI collezioni.
Arte e Architettura
Selezionate tra le opere di arte e architettura della collezione permanente del MaXXI,
sono in mostra lavori di artisti quali Anselm
Kiefer, Sol LeWitt, Gerhard Richter, Gilbert &
George, William Kentridge, Doris Salcedo,
Thomas Shutte, Lawrence Weiner. Per la collezione di architettura sono esposti i disegni
di Carlo Scarpa, i modelli di Aldo Rossi, gli
schizzi di Francesco Venezia, i prototipi di
Pier Luigi Nervi, le utopie urbane di Franco
Purini, gli inediti di Maurizo Sacripanti, le
installazioni di Toyo Ito.
vedere a roma
Robert Capa, che
non si chiamava
Robert Capa
ma Endre Ernő
Friedmann, e non
era americano ma
ungherese, il 22
ottobre avrebbe
compiuto 100
anni. La capitale
celebra questo
anniversario con
una grande mostra
che racconta, a
settant’anni di
«Donna tra le rovine di Agrigento»,
distanza, lo sbarco
foto del 1943 di Robert Capa
degli Alleati in
Sicilia e la conseguente sconfitta dell’esercito tedesco.
Settantotto fotografie in bianco e nero ci mostrano
un paese povero, piegato dalla durezza di quattro
anni di guerra e dalla fame, con un esercito altrettanto
male in arnese e allo sbando. Capa è giustamente
considerato il più importante fotografo di guerra della
sua epoca e infatti la sua carriera si è formata attraverso
i cinque principali conflitti del Novecento: la Guerra
civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sinogiapponese (del 1938), la seconda guerra mondiale
(1941-1945), la Guerra arabo-israeliana (1948) e la
prima guerra d’Indocina (1954). Capa ha soprattutto
rivoluzionato il concetto di fotografia di reportage,
diventando egli stesso, con il suo coraggio e il suo
coinvolgimento diretto, parte della storia, come un
vero soldato, al punto da sacrificare la sua stessa vita
morendo al seguito di una squadra di truppe francesi
durante la prima guerra di Indocina, nel 1954.
q Paola Ugolini
Robert Capa e l’Italia 1943-1944, fino al 6 gennaio 2014
Museo di Roma-Palazzo Braschi, piazza Navona 2 piazza San Pantaleo 10, tel. 060608, www.museodiroma.it
Orario: ma-do 10-20
MaXXI - Museo Nazionale delle arti
del XXI secolo
dal 20 dicembre; via Guido Reni 4 A;
tel. 06 39967350; www.fondazionemaxxi.it; Orario: ma-me-ve-do 11-19;
gi-sa 11-22
11 /*/•••
LelioSwing.
50 anni di storia italiana
La mostra ricorda Lelio Luttazzi, musicista, showman, attore e scrittore. Sono
esposti oggetti, curiosità, reperti, mentre la
sezione multimediale ospita l’installazione
interattiva «Play Lelio Swing».
Mercati di Traiano
fino al 6 febbraio; via IV Novembre 94;
tel. 06 0608; www.mercatiditraiano.it
10 /***/•••
Veljko Mihajlovic
La mostra «Konstantin. L’editto di Costantino
1700 anni dopo» vede esposte le incisioni
dell’artista serbo Veljko Mihajlovic.
Mercati di Traiano
fino al 12 gennaio; via IV Novembre 94;
tel. 06 0608; www.mercatiditraiano.it
5 /***/•••
Oreste Baldini
La mostra «Mediterraneum» raccoglie sculture, dipinti, disegni e grandi mosaici realizzati da Oreste Baldini.
Mercati di Traiano
fino al 12 gennaio; via IV Novembre 94;
tel. 06 0608; www.mercatiditraiano.it
5 /***/•••
Archimede. Arte e scienza
dell’invenzione
Alla figura di Archimede, scienziato e inventore siracusano del III secolo a.C., è dedicata la grande mostra ai Musei Capitolini,
mostra che indaga i progressi delle scienze
nel mondo antico. In esposizione numerosi
reperti originali dal Museo Archeologico
Regionale «Paolo Orsi» di Siracusa, accanto a immagini di invenzioni e oggetti
intitolati ad Archimede: lampade, batiscafi,
treni, sommergibili.
Musei Capitolini
fino al 12 gennaio; piazza del
Campidoglio 1; tel. 06 67102475;
www.museicapitolini.org;
Orario:
ma-do 9-20
11 /****/••••
movieandarts.com
© International Center of Photography/Magnum –
Collezione del Museo Nazionale Ungherese
Capa nell’Italia in guerra
8
Emilio Greco.
I Segni e le Forme
I Musei di San Salvatore in Lauro ospitano
una selezione delle incisioni di Emilio Greco. Contemporaneamente, presso Palazzo
Braschi sono esposte, nove sculture monumentali dell’artista ed una selezione di circa
trenta disegni.
Musei di San Salvatore in Lauro
fino al 12 gennaio; piazza di San Salvatore in Lauro; tel. 06 6865493
5 /****/••••
La Stoffa del Presidente
Moda e storia si incontrano in questa esposizione, organizzata dalla Camera Europea
dell’Alta Sartoria, che racconta lo stile dei
Presidenti della Repubblica.
Musei di Villa Torlonia - Casino Nobile
fino al 2 febbraio; via Nomentana 70;
tel. 06 0608; www.museivillatorlonia.
it/casino_nobile/il_casino_nobile
10 /***/•••
Preziose antichità.
Il Museo profano al tempo
di Pio VI
In occasione del nuovo allestimento del Museo Profano, i Musei Vaticani presentano una
mostra che illustra la creazione della collezione dello stesso museo, partendo dagli anni
del pontificato di Pio VI (1775-1799). L’esposizione è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Bibliothèque nationale de France.
Musei Vaticani
fino al 4 gennaio; città del Vaticano
- Viale Vaticano; tel. 06 69884947;
mv.vatican.va; Orario: lu-sa 9-18
4 /****/••••
SS. Cirillo e Metodio.
Patroni d’Italia
La mostra, organizzata in occasione del 1.150°
anniversario dell’arrivo dei santi Cirillo e Metodio nella regione della Grande Moravia, ha
per sottotitolo «Le più antiche testimonianze
del Cristianesimo in Europa» ed è dedicata
ai ritrovamenti archeologici slavi attestanti le
prime tracce del cristianesimo in Slovacchia.
Musei Vaticani
fino al 26 gennaio; città del Vaticano
- Viale Vaticano; tel. 06 69884947;
mv.vatican.va; Orario: lu-sa 9-18
4 /***/•••
Fiorella Rizzo. InOltre
Opere storiche e lavori recenti di Fiorella
Rizzo compongono la personale dell’artista.
Strumenti e materiali coma terra, semi, vetri,
plexiglas, fotografie e video, concorrono a
quel processo di creazione che per l’artista
diviene vero e proprio processo «autocreativo».
Museo Carlo Bilotti - Aranciera di
Villa Borghese
fino al 5 gennaio; viale Fiorello La
Guardia; tel. 060608; www.museocarlobilotti.it; Orario: ma-do 9-19
5 /****/••••
Gemme
dell’Impressionismo
La mostra è parte del progetto «Dream of
Rome», un programma culturale che vedrà la
National Gallery of Art di Washington esporre la statua del Galata dai Musei Capitolini. Roma ospita invece, grazie a straordinari
prestiti dello stesso museo di Washington,
68 opere di autori che vanno da Boudin
fino ai grandi maestri dell’Impressionismo
Monet, Manet, Renoir, per giungere sino a
Bonnard e Vuillard.
Museo dell’Ara Pacis
fino al 23 febbraio; lungotevere in
Augusta, angolo via Tomacelli; tel. 06
0608; www.arapacis.it; Orario: ma-do
9-19
7 /****/••••
Emilio Greco. I segni
e le forme
SILVIA IORIO
CONTINUUM
smART, nuovo polo per l’arte a Roma, prosegue la sua attività espositiva con Continuum, una personale
di Silvia Iorio a cura di Francesca Valente.
smART è un’associazione culturale orientata al sostegno e alla divulgazione dell’arte contemporanea,
un luogo dove condividere l’interesse per l’arte, partecipando a iniziative espositive, didattiche e culturali.
Si pone come crocevia tra artisti e pubblico, come spazio dove presentare e sostenere il lavoro artistico
e al contempo offrire opportunità a coloro che desiderino sviluppare il proprio talento nelle arti visive.
6.12.2013 - 1.3.2014
Roma, Piazza Crati 6/7
Opening Giovedì 5 dicembre ore 18.30
www.smartroma.org T +39 06 9934 5168 [email protected]
Palazzo Braschi ospita nove sculture monumentali di Emilio Greco, sei nel cortile recentemente restaurato e riaperto al pubblico
e tre nelle salette interne, e una selezione di
circa trenta disegni. Contemporaneamente
nei Musei di San Salvatore in Lauro è visibile
una selezione delle incisioni di Greco.
Museo di Roma - Palazzo Braschi
fino al 12 gennaio; piazza San Pantaleo
10; tel. 06 82077304; www.museodiroma.it
5 /****/••••
Robert Capa e l’Italia.
1943-1944
Gli scatti di Robert Capa raccontano, nel
settantesimo anniversario dello sbarco degli
Alleati, la guerra in Italia. La cura è di Beatrix
Lengyel.
Museo di Roma - Palazzo Braschi
fino al 6 gennaio; piazza San Pantaleo
10; tel. 06 82077304; www.museodiroma.it
13 /****/••••
Volevo dirvi che Paola Capata
«La crisi è mentale,
l’importante è viaggiare»
Dieci anni fa, nell’ottobre 2003, Paola Capata apriva,
con una mostra di Rä Di Martino, la galleria Monitor.
Eppure lei aveva un destino di critico d’arte…
Mi sono laureata in Storia dell’arte,
con tesi e dottorato in Museografia
e Museologia, ho collaborato con
Anna Mattirolo al nascente MaXXI
(allora Centro nazionale per le arti
contemporanee) e ho iniziato a scrivere
per «Exibart» e «Arte e critica», ma poi
mi si chiese di gestire una galleria
minuscola in via Flaminia, l’AOC 58,
dove non potei che immaginare un
progetto espositivo di videoarte, che chiamai «Monitor».
Di qui il nome dello spazio che aprì subito dopo in Viale delle
Mura Aurelie. Nel 2008 il trasferimento nel Palazzo Sforza
Cesarini, nel cuore di Campo Marzio.
Di quest’ultimo spazio mi hanno sedotto i 5 metri di altezza
del soffitto. Io sono dell’opinione di Claudio Verna: uno spazio
espositivo non deve essere grande, ma alto.
Un bilancio dei suoi primi dieci anni di gallerista?
Io i bilanci li faccio ogni 10 minuti. Quando devi raggiungere
un risultato, sei costretto a studiare sempre il modo migliore,
ritoccandolo di passo in passo.
Qual è la forza di Monitor?
Prima di tutto i suoi artisti, da Francesco Arena a Antonio
Rovaldi, a Rä Di Martino, Graham Hudson, Ian Tweedy, Guido
van der Werve, Nico Vascellari, Zimmerfrei, Alexandre Singh,
Ursula Mayer, Nathaniel Mellors. La forza di Monitor è poi la
sua disponibilità a farsi network.
Oggi è obbligatorio fare sistema?
Oggi tutto è nello scambio. Io lavoro con colleghi di Parigi,
New York, sono in molte fiere, viaggio molto, tesso rapporti,
promuovo all’estero i miei artisti italiani e porto stranieri
in Italia. Il fatto è che io non vendo Damien Hirst o quadri
di chewingum, le opere da me presentate pretendono
una maglia curatoriale, un’attenzione alla tessitura
e alla collocazione.
A proposito: conviene ancora per una galleria partecipare
a una fiera?
In certi periodi ho fatto 8 fiere l’anno: Fiac, Artissima, Arte
Fiera, Miart, e poi Los Angeles, l’Armory Show a New York,
Liste a Basilea e la Cina con la fiera di Hong Kong; e continuo
a farne. Con uno stand in fiera ti costruisci un’immagine,
è una forma di promozione e di preparazione del terreno
per ciò che farai dopo.
Che cosa si fa dopo?
Ognuno fa quel che vuole, io viaggio per rafforzare i rapporti e
le unioni. Da gennaio sarò lunghi periodi a New York e a Los
Angeles, sto puntando molto sul Nord America. Il fatto è che
oggi portare fuori il tuo lavoro è la conditio sine qua non per
continuare a lavorare. Questo è un lavoro che non si può fare
stando fermi.
La crisi frena o rilancia questi metodi?
La crisi è mentale. Il problema è nelle nostre teste.
Il problema c’è, ma qui in Italia non lo si mette mai a fuoco,
ci si gira intorno, nessuno si assume le proprie responsabilità. Quindi non c’è neanche nessuno che sappia formulare
un’ipotesi di soluzione.
Con la mostra dello scorso maggio dedicata a Claudio
Verna, ha puntato per la prima volta su un artista non
giovane. Che segno è?
È il segno che ho avuto bisogno di lavorare con una persona
non in formazione, ma che avesse un trascorso, così da
permettermi non solo di dare ma anche di ricevere. Lo
scambio con l’artista è l’aspetto che più mi interessa del mio
lavoro. Forse è qui che esce la mia anima di curatrice …
Che cosa direbbe a un gallerista che apre oggi?
Gli direi «vai avanti, guardati intorno e crea buoni rapporti».
q Guglielmo Gigliotti
9
vedere a roma
Gli anni ’70: un decennio aperto
Il futurista sparito nel nulla
Ricreare un
mondo. È questo
l’intento della
mostra «Gli anni
settanta. Arte a
Roma», curata da
Daniela Lancioni
al Palazzo delle
Esposizioni.
Istanze,
Una «Mappa» del ’72-’73 di Alighiero Boetti dinamiche,
raggruppamenti,
opere, gallerie, protagonisti e non, di una fetta di storia
dell’arte capitolina di quarant’anni fa, sono dispiegati in
una mostra che vuole offrire inediti spunti di riflessione
su un passato recente, ma distante quanto basta per
uno sguardo che ne scovi qualità e pure continuità con
quanto oggi ancora si fa. Un passato quindi non chiuso
in se stesso. Anzi, secondo Daniela Lancioni «fu in quel
periodo che si sperimentò per la prima volta una totale
libertà di linguaggio, con influenze reciproche tra istanze
concettuali e tradizionali, che oggi invece si preferisce
immaginare contrapposte; Penone con i suoi «alberi» e
Sol LeWitt con i «wall drawings», non realizzarono opere
pienamente concettuali con i mezzi della scultura e della
pittura?». Attorno a questo e ad altri temi si dispiega il
percorso della mostra con opere di un’ottantina di autori,
tutte realizzate ed esposte a Roma nel vivido decennio
dei ’70: De Dominicis, Ontani, Spalletti, Chia, Boetti,
Castellani, Mochetti, Penone, Merz, Agnetti, Paolini,
Innocente, Lombardo, Mauri, Turcato, Baruchello, Di
Stasio, Messina, Garutti, Ceccobelli, Kounellis, ma anche
Capogrossi e De Chirico: tutti hanno contribuito a fare di
Roma una polarità internazionale dei molti linguaggi del
contemporaneo.
q Guglielmo Gigliotti
A distanza di undici anni, con l’esposizione «Carlo Erba. Disegni
1905-1917», la
Galleria Russo
torna a dedicare una mostra
antologica
al
pittore futurista
milanese morto in guerra nel
1917 sull’Ortigara, all’età di
34 anni. Per uno
strano destino,
la salma di Carlo «Fanciulla alla finestra», un disegno
Erba non fu più del 1913-14 di Carlo Erba
ritrovata e in seguito anche gran parte dei suoi quadri e un gruppo cospicuo di disegni andarono dispersi.
Le circa sessanta opere su carta esposte in questa mostra, come già quelle presentate negli spazi della Galleria Russo nel 2002, costituiscono perciò un nucleo significativo della sua produzione artistica, caratterizzata
da paesaggi, vedute urbane, ritratti, figure e scene di vita
militare, che da un iniziale divisionismo ispirato a istanze
spiritualiste e sociali, si volge alla lezione di Cézanne e
all’espressionismo, per approdare infine al futurismo.
L’attività di Erba si svolge a Milano attorno all’ambiente
dell’Accademia di Brera e della Famiglia Artistica, dove
stringe amicizia con Bonzagni, Carrà e Romani, ma nel
1914 l’adesione al movimento Nuove Tendenze gli costa
l’ostilità di Boccioni. La mostra è dotata di un catalogo
edito da Palombi con testo critico di Roberto Floreani.
q Flavia Matitti
Gli anni settanta. Arte a Roma, dal 17 dicembre al 2 marzo 2014
Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194, tel. 06 39967500
www.palazzoesposizioni.it
Orario: ma-gio, do 10-20; ve-sa 10-22.30
Carlo Erba. Disegni 1905-1917, fino al 12 dicembre
Galleria Russo, via Alibert 20, tel. 06 6789949, www.galleriarusso.com
Orario: lu 16.30-19.30, ma-sa 10-19.30
Con il patrocino di
Georges Mathieu
1952 - 1986
Un cosmo di cartapesta
Una delle opere di Bizhan Bassiri esposte da Gallerja
«Evaporazioni notturne» è il titolo del recente ciclo di
lavori di Bizhan Bassiri in mostra, ciclo realizzato con
cartapesta come materia prima. Rilievi matericamente
molto mossi, rugosi e increspati, dall’assetto lavico
e lunare, si presentano come espressione ultima del
«pensiero magmatico», teorizzato da trent’anni dall’artista
di origini iraniane.
La mostra, curata da Bruno Corà, s’innesta con piena
coerenza nella filosofia delle forme e dei concetti
di Bassiri, che vive l’arte come una perpetua genesi
di materia e pensiero, in sintonia con gli andamenti
del cosmo.
L’esposizione, ispirata alla tradizione della pittura e
della scultura di battaglie rinascimentali, si svolge
contemporaneamente alla personale dell’artista
«Riserva aurea», curata da Corà e da Fabio
De Chirico, nella Galleria Nazionale dell’Umbria
a Perugia. q Guglielmo Gigliotti
Bizhan Bassiri. Evaporazioni Notturne, fino al 15 febbraio 2014
Gallerja, Via della Lupa 24, tel. 06 68801662
www.gallerja.it
Orario: ma-sa 11-13.30/15-19.30
Sponsor
Sponsors tecnici
a cura di Dominique Stella
Galleria Mucciaccia
Largo della Fontanella Borghese, 89
00186 Roma
Tel. 06 69923801
Fax 06 69200634
Mail: [email protected]
Orari: lun 15.30-19.30 / mar-sab 10.00-19.30
Durata della mostra: 19 dicembre 2013 - 20 febbraio 2014
vedere a ROMA
10
Non c’è pittura senza paesaggi
Hanno scelto
L’artista
Il libro
Il museo
Il dopo mostra
La persona
Cristina Dinello «Clemens von
Wedemeyer. The
Presidente
Cast», al MaXXI
AlbumArte
La mostra
Margherita
Moscardini,
artista giovane
che lavora
con rigore
e impegno
producendo
qualità
«Gli effetti
secondari
dei sogni»,
di Delphine
De Vigan
(Mondadori)
La Galleria
Nazionale
d’Arte
Moderna e
Contemporanea
e la sua
collezione
permanente di
grande qualità
ed eleganza
Un luogo,
meglio una
casa, dove
cenando anche
in pochissimi,
si incontrino
gli artisti e si
confrontino
le idee
Philip Gröning,
regista
tedesco
Cecilia Casorati «Anni ’70. Arte
critico d’arte
a Roma», al
Palazzo delle
Esposizioni
Donatella Landi
«Memorie di
Adriano» di
Marguerite
Yourcenar
La gelateria
Explora I Caruso,
Il museo dei
bambini a Roma in via Collina
«L’Amore non
guarda con gli
occhi» di Anne
Deniau, un libro
su Alexander
McQueen
Il Museo
Nazionale
Romano di
Palazzo Altemps
Davide Dormino «Wunderkammer Rocco Dubini,
per la sua
artista
- Camera delle
trasversalità
Meraviglie
Contemporanee»,
all’Accademia
Belgica
Lee Jeffries. Homeless
Le fotografie dell’inglese Lee Jeffries hanno
per soggetto persone senza fissa dimora
incontrate a Parigi, Roma, New York, Miami,
Los Angeles.
Museo di Roma in Trastevere
fino al 12 gennaio; piazza Sant’Egidio
1/b; tel. 06 0608; www.museodiromaintrastevere.it; Orario: ma-do 10-20
13 /***/•••
Antonia Ciampi
Con materiali come vetro, piombo, elementi
naturali, l’artista Antonia Ciampi crea wunderkammer miniaturizzate, teche della me-
moria ora in mostra presso la Casina delle
Civette.
Museo di Villa Torlonia - Casina
delle Civette
fino al 30 marzo; via Nomentana 70;
tel. 060608; www.museivillatorlonia.it;
Orario: ma-do 9-17,30
5 /***/•••
Claudia Peill - Kaisu
Koivisto. Interazioni
Le opere di Claudia Peill e Kaisu Koivisto,
interagendo tra di loro, si vengono a porre in
dialogo anche con le opere di Hendrik Christian
Andersen, contenute nel museo a lui dedicato.
Le cene sulla
terrazza di San
Giovanni dei
Fiorentini
Installazioni, video proiezioni, fotografie e pittura, pur nella loro diversità, dimostrano una
reciproca influenza e una convergenza sui temi
della memoria e della natura.
Museo Hendrik Christian Andersen
fino al 19 gennaio; via Pasquale Stanislao Mancini 20; tel. 06 3219089;
www.museoandersen.beniculturali.it
5 /***/•••
Gusto Romantico
In mostra, grazie alla Fondazione Cassa
di Risparmio di Perugia, una cospicua
selezione di arredi e dipinti provenienti
dalla collezione di Alessandro Marabottini
Leonardo
Becchetti,
economista
della felicità
Clara Tosi
Pamphili,
perché sa
leggere e
scrivere altro
(1926-2012). Catalogo e mostra a cura di
Patrizia Rosazza-Ferraris, in catalogo testi
della curatrice, di Caterina Zappia e Tomaso
Montanari.
Museo Mario Praz
fino al 21 aprile; via Zanardelli 1; tel.
06 6861089; www.museopraz.beniculturali.it; Orario: ma-do 9-14/14.3019.30
4 /****/••••
Suoni di battaglia
In occasione del bicentenario della battaglia di Lipsia (16-19 ottobre 1813), il
museo ospita un pianoforte, dalla colle-
Tatiana Trouvé
Da A.A.M. Architettura Arte
Moderna, Giancarlo
Limoni porta, con
una serie di dipinti
dell’ultimo biennio,
il suo canto alla
natura, ai fiori
e al paesaggio.
«Paesaggi» è
Un paesaggio di Giancarlo Limoni in mostra proprio il titolo
di questa mostra, curata da Francesco Moschini, in
cui viene a dipanarsi la pittura fatta di guizzi e grumi
dell’artista romano. Un segno denso e danzante connota
infatti questa pittura di fiori, foglie, giardini e orizzonti,
in tele matericamente impastate che risentono della
linea dell’arte europea segnata dall’opera di Monet,
Van Gogh, Nolde, Permeke, Fautrier, Morlotti e Nicolas
De Staël. Inoltre, per la prima volta, nella presente mostra
Limoni esplora in talune opere l’ampiezza del campo
pittorico, con grandi tele svuotate di segni ma dense
di stratificazioni, tanto materiche quanto concettuali.
Fedele al neo-informale e al suo tema «paesaggistico,
l’artista romano ne accentua qui la componente
contemplativa e di respiro visivo. Limoni fu agli inizi degli
anni ’80 tra i protagonisti del ritorno ai mezzi tradizionali
dell’arte, dopo la lunga stagione dell’azzeramento
concettuale dell’opera. Espose numerose volte a L’Attico
di Fabio Sargentini, assieme a Tirelli, Pizzi Cannella,
Ragalzi, Palmieri, Nunzio, e venne chiamato a esporre
a importanti rassegne del tempo, tra cui «Nuove trame
dell’arte», nel 1985 al Castello Colonna di Genazzano,
a cura di Achille Bonito Oliva, e «Anni Ottanta» alla Gam
di Bologna nel 1986, a cura di Renato Barilli. Questa sua
storia e i temi e motivi della sua pittura recente sono
illustrati nella monografia che accompagna la mostra.
q Guglielmo Gigliotti
Giancarlo Limoni. Paesaggi, fino al 31 gennaio 2014
Galleria A.A.M - Architettura Arte Moderna, Via dei Banchi Vecchi 61
tel. 06 68307537, www.aamgalleria.it
Orario: lu-sa 16-20
In segno fa spettacolo
I cento titoli in 36 524 giorni
«Senza titolo», un olio su tela del 1962 di Georges Mathieu
22 novembre 2013–4 gennaio 2014
Gagosian Gallery
Via Francesco Crispi 16, Roma
+39 06 4208 6498
www.gagosian.com
4479.Trouve_Giornale ad.indd 1
11/21/13 5:23 PM
Trenta opere realizzate tra il 1954 e il 1986 raccontano,
nella nuova sede della Galleria Mucciaccia in Largo
della Fontanella Borghese, l’arte e il genio di Georges
Mathieu, uno dei padri dell’informale internazionale, morto
novantunenne nel giugno dell’anno scorso. Formatosi
autodidatta, si affermò sulla scena parigina, e poi mondiale,
a partire dalla fine degli anni ’40, con una pittura impostata
sul gesto rapido e calligrafico. L’arte calligrafica orientale,
il surrealismo e l’informale europeo, da Hartung a Wols, e
quello americano, con Kline e Pollock, sono i referenti di
una carriera che lo portò in giro per il mondo, con mostre
accompagnata da performance pubbliche, nelle quali il
pittore si esibiva in esecuzioni rapide e spettacolari di
dipinti lunghi anche sei metri. Mathieu è stato infatti il
primo a concepire l’opera pittorica come spettacolo, inteso
sia in senso esteriore che interiore. «Petit engorgement
clandestin» del 1956, «Le Bassin de l’Ile d’Amour ou
Adelbert Comte de Namur» del 1962 e «Potencé, ContrePotencé» del 1965 sono alcune delle opere selezionate
dalla curatrice della mostra Dominique Stella, in cui
evidente appare il principio, espresso da Mathieu, secondo
cui il segno debba precedere il significato.
q Guglielmo Gigliotti
Georges Mathieu. 1954-1986, dal 18 dicembre al 20 febbraio 2014
Galleria Mucciaccia, Largo della Fontanella Borghese 89,
tel. 06 69923801, www.galleriamucciaccia.it
Orario: lu 15.30-19.30; ma-sa 10-13.30/15.30-19.30
11
Artista ludens
La prima personale a
Roma di Alessandro
Procaccioli, artista
35enne di Latina, ha
come motivo ispiratore
il gioco come filosofia
di vita e come
concezione estetica.
Dipinti, installazioni,
disegni, oggetti, tutto il
materiale delle opere
presentate ha come
assunto fondamentale
il parallelo artegioco, essendo
tanto l’arte quanto il
gioco attività umane
«Ludus», un’opera di Procaccioli da
libere dai principi di
Montoro12
necessità e finalità,
nonché capaci entrambe di imporre una logica alternativa
rispetto a quella tradizionale. Soldatini, aerei, scivoli,
scacchiere, o le impronte delle scarpe lasciate da giochi
di bambini, rimandano così all’infanzia intesa come
osservatorio incantato sulle cose, anche quelle terribili
come la guerra. Il senso del tempo passato e della
memoria è tutto nell’impasto denso degli intonaci su cui
l’artista dipinge immagini isolate, che appaiono come
fantasmi persi nella lontananza del ricordo. Procaccioli
adotta, infatti, il gioco come affondo nelle verità ultime,
ispirandosi in tal senso al pensiero espresso da Johan
Huizinga nel suo saggio «Homo ludens», in cui lo studioso
olandese descriveva l’attività ludica come fondamento di
ogni cultura, di tutte le forme di organizzazione sociale e
della personalità dell’individuo.
q Arianna Antoniutti
Alessandro Procaccioli. Musa Ludens, dal 5 dicembre al 15 gennaio
2014
Montoro 12 Contemporary Art, via di Montoro 12, tel. 06 68308500
www.montoro12.it
Orario: ma-sa 15-19
Pigmenti e lacrime
SmArt - polo
per l’arte
ospita dal
6 dicembre
2013 al 1
marzo 2014
la mostra
personale di
Silvia Iorio
(Roma, 1977),
prima artista
a svolgere
un progetto
«Odysseia Multiverse10», un’opera
di Silvia Iorio da smArt
di residenza
nello spazio
polifunzionale di piazza Crati. «Continuum», curata
da Francesca Valente, presenta lavori su carta di
grandi dimensioni, acquarelli realizzati con pigmenti e
lacrime d’artista, frammenti di codici, meteoriti e una
scultura in marmo. La suggestione dei lavori va nel
segno della costruzione di una dimensione spaziale
altra, a dimensione umana, che assurge a nuovo
orizzonte di riferimento in cui muoversi senza sosta,
in un «continuum», appunto, attraversato da differenti
spazialità e tempi, al fine di trovare un diverso
equilibrio armonico. I lavori della Iorio sottendono
sempre una certezza scientifica, derivante dagli studi
di Biologia molecolare compiuti dall’artista anche se
nelle sue opere l’elemento perturbante, come anche il
paradosso, è sempre attivo e bilancia il più razionale
controllo del caso e dell’errore. Attiva dal 2000,
l’artista si muove da subito sul crinale che separa
l’arte dalla scienza, con «inciampi» controllati, sempre
alla ricerca di possibili equilibri tra estetica e scienza,
forma e pensiero.
q Olga Scotto di Vettimo
Silvia Iorio. Continuum, dal 6 dicembre al 1 marzo 2014
smArt-polo per l’arte, piazza Crati 6/7, tel. 06 64781676
www.smartroma.org
Orario: lu-ve 10-13/15-18
vedere a ROMA
zione del Museo Nazionale degli Strumenti
Musicali di Roma, il cui coperchio mostra
una rappresentazione della battaglia tratta
da un acquerello del pittore tedesco Johann Adam Klein. A completamento della
mostra, sono esposte opere grafiche raffiguranti i diversi momenti della battaglia,
alcune delle quali appartenenti a collezionisti privati.
Museo Napoleonico
fino al 16 febbraio; piazza di Ponte Umberto I; tel. 060608; www.museonapoleonico.it; Orario: ma-do 9-19
12 /***/•••
Evan Gorga.
Il collezionista
In mostra una selezione di opere archeologiche appartenute a Evangelista Gorga (18651957) tenore e appassionato collezionista.
Museo Nazionale Romano - Palazzo
Altemps
fino al 12 gennaio; piazza di Sant’Apollinare 46; tel. 06 39967700; archeoroma.beniculturali.it/MNRAltemps/
museo.html
2 /****/••••
Mostri.
Creature fantastiche
della paura e del mito
Attraverso oltre cento reperti archeologici,
provenienti da musei italiani e da musei di
tutto il mondo, la mostra indaga l’universo
delle creature fantastiche (grifi, chimere, gorgoni, centauri, sirene, satiri) dell’antichità. La
cura è di Rita Paris ed Elisabetta Setari.
Museo Nazionale Romano - Palazzo
Massimo
dal 20 dicembre al 1 giugno; largo di
Villa Peretti, 1; archeoroma.beniculturali.it/it/luoghi/museo_nazionale_romano/palazzo_massimo; Orario: ma-do
9-19.45
2 /*/•••
La Grande Avventura.
National Geographic
Per celebrare i 125 anni del National Geographic (e i 15 anni in Italia), Palazzo delle
Esposizioni ospita una mostra, curata da Guglielmo Pepe, che ripercorre la storia della
rivista.
Palazzo delle Esposizioni
fino al 2 marzo; via Nazionale 194;
tel. 06 68301087; www.palazzoesposizioni.it; Orario: do-gio 10-20; ve-sa
10-22.30
13 /***/•••
Anni ’70. Arte a Roma
Daniela Lancioni cura l’esposizione che ripercorre, grazie a circa 200 opere di oltre novanta autori italiani e internazionali, la storia
delle arti visive a Roma negli anni Settanta.
Palazzo delle Esposizioni
dal 17 dicembre al 2 marzo; via Nazionale 194; tel. 06 68301087; www.
palazzoesposizioni.it; Orario: do-gio
10-20; ve-sa 10-22.30
5 /*/•••
Il cibo immaginario
La mostra, curata da Marco Panella, è rivolta
alla pubblicità e alle immagini dell’Italia a
tavola negli anni 1950-1970.
Palazzo delle Esposizioni
fino al 6 gennaio; via Nazionale 194;
tel. 06 68301087; www.palazzoesposizioni.it; Orario: do-gio 10-20; ve-sa
10-22.30
11 /***/•••
Gordon Parks.
Una storia americana
Più di 160 scatti compongono la prima grande retrospettiva europea di Gordon Parks, fotografo nato nel 1912 a Fort Scott, in Kansas.
La cura è di Alessandra Mauro.
Palazzo Incontro
fino al 16 febbraio; via dei Prefetti 22;
tel. 06 32810; www.fandangoincontro.
it; Orario: ma-do 10-19
13 /***/•••
Carlo Saraceni
1579-1620
La mostra, prima grande monografica all’artista dedicata, ricostruisce, attraverso circa
settanta opere, il percorso del pittore veneziano nato intorno al 1579 e morto nel 1620.
L’esposizione, ideata da Rossella Vodret e
curata da Maria Giulia Aurigemma, è arricchita da alcune opere inedite e da tele appositamente restaurate per l’occasione.
Palazzo Venezia
fino al 2 marzo; via del Plebiscito 118;
tel. 06 69994284; www.poloromano.
beniculturali.it; Orario: ma-do 10-19
4 /****/••••
vedere a ROMA
12
Nel blu delle Esperidi
Una settimana di intriganti proposte
Secondo appuntamento
per Fine Art Week Roma:
dopo il successo riscosso
lo scorso anno, è tornata,
dal 7 al 15 dicembre, la
manifestazione che ha
visto l’apertura congiunta
di dieci esposizioni
in altrettante gallerie
antiquarie romane, in
un percorso di visita
«Tigre con serpente» di Giulio Aristide Sartorio in mostra presso
attraverso via Margutta,
la Galleria Berardi
via del Babuino, piazza
di Spagna, via della Lupa, fino a corso Rinascimento. Dipinti, tappeti sculture, esposti
secondo un articolato progetto: Francesca Antonacci ha proposto «British Empire»,
40 incisioni acquerellate raffiguranti scene di caccia in India nel XIX secolo, tratte
dal manoscritto del capitano Thomas Williamson, dedicato al Re Giorgio III, e realizzate
da Samuel Howett a Londra nel 1807; da Paolo Antonacci «Omaggio a Ettore Roesler
Franz», scatti fotografici di Fabio De Benedettis che rileggono con sguardo moderno,
grazie a sovrapposizioni di immagini, le vedute romane di Roesler Franz (1845-1907);
nelle Gallerie Benucci «Antichi orologi nella Roma dei papi»: tre orologi del XVII secolo;
nella Galleria Berardi «Sartorio. Mito e Modernità»: tra le opere in mostra, in gran parte
inedite o non visibili da lungo tempo, «Tigre che lotta con serpente», riferibile al soggiorno
dell’artista a Weimar alla fine dell’Ottocento; da Danon «De Amsterdamse School»: rara
collezione di velluti e tappeti modernisti del 1910-1930; da Alberto Di Castro «William
Young Ottley. Viaggio da Roma alla riscoperta dei primitivi»: disegni del gruppo di
artisti (tra di essi Flaxman, Humbert de Superville detto il Giottino, Sartain) che, diretti
dall’inglese William Young Ottley, giunsero a Roma alla fine del Settecento; Alessandra
Di Castro ha intitolato «Romanità» la mostra che esplora appunto il concetto della
romanità nella storia delle arti applicate; «La natura morta italiana tra XVII e XVIII
secolo» è la mostra da Cesare Lampronti, con una selezione di nature morte italiane;
da Fabio Massimo Megna «A Roma! Il Paesaggio tra ’600 e ’700»: dipinti di paesaggio
realizzati nella città capitolina da artisti italiani ed europei; infine, da Carlo Virgilio,
«Prima Idea»: studi e bozzetti dal XVII al XIX secolo di autori quali Bernardino Nocchi,
Louis Gauffier, Vincenzo Camuccini, Achille-Etna Michallon, Francesco Podesti, Gerolamo
Induno.
q Arianna Antoniutti
Federica Valabrega.
Daughters of the King
«Eden», installazione ambientale del 2012-2013 di Giulio De Mitri
Trasformando lo Studio d’Arte Contemporanea Pino
Casagrande in un favoloso giardino delle Esperidi,
abitato secondo la mitologia classica dalle ninfe che
custodivano i preziosi alberi dai pomi d’oro, Giulio
De Mitri (Taranto, 1952) determina con lo spazio
una nuova dimensione percettiva che si costruisce
nel rapporto tra le opere scultoree, la relazione
che queste stabiliscono con lo spettatore e la cifra
unificante della luce, piegata a interpretare nuove e
inaspettate soluzioni poetiche. Con una sensibilità
pittorica declinata secondo l’uso delle nuove tecnologie
dell’arte, l’artista realizza installazioni che si offrono
come momento di sintesi tra natura e artificio, in una
predominante tensione trascendente che il colore blu,
quale rinvio all’immateriale e allo spirituale, sostiene,
potenzia e risolve. Gli stimoli sensoriali e percettivi,
la dimensione avvolgente dello spazio, la rievocazione
simbolica e allusiva nei continui rimandi, sin dal titolo,
sono i nuclei di «Esperidi», mostra curata da Paolo
Aita, in cui la produzione più recente di De Mitri è
declinata anche in opere grafiche e scultoree di minori
dimensioni.
q Olga Scotto di Vettimo
Giulio De Mitri. Esperidi, fino al 31 dicembre
Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, via degli Ausoni 7a,
tel. 06 4463480, www.pinocasagrande.com
Orario: lu-ve 17-20
Fine Art Week Roma, dal 7 al 15 dicembre
Sedi varie, tel. 06 3236254
Info: www. fineartweekroma.it; [email protected]
La Cina Arcaica (3.500
a.C.-221 a.C.)
Millenni di storia e di arte sono ripercorsi
dall’esposizione, suddivisa in cinque sezioni:
la nascita della civiltà, l’avvento del regno, i
sacrifici per gli dei e gli antenati, la musica
legata alle cerimonie e l’epoca degli Stati
Guerrieri.
Palazzo Venezia
fino al 20 marzo; via del Plebiscito
118; tel. 06 69994284; www.poloromano.beniculturali.it; Orario: ma-do
10-19
2 /***/•••
Elisabeth Aro - Silvia
Levenson - Michela De
Mattei
Prosegue la rassegna «Autunno contemporaneo» con la doppia personale, sino
al 6 dicembre, delle due artiste argentine
Elisabeth Aro e Silvia Levenson. A seguire,
dal 12 dicembre al 10 gennaio, «Innesto #
6. Ri-orientamento» di Michela De Mattei,
installazione ambientale che reinterpreta la
storia dell’edificazione di Santa Rita.
Sala Santa Rita
fino al 10 gennaio; via Montanara 8;
tel. 06 67105568; www.salasantarita.
culturaroma.it
5 /***/•••
Augusto
La mostra celebra vicende storiche e mito
del primo Imperatore della storia romana:
Augusto, attraverso una selezione di oltre
200 opere tra statue, ritratti, arredi domestici in argento, bronzo e vetro, gioielli in
oro e pietre preziose. Le opere giungono
in prestito da musei quali il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Museo di
Palestrina, la Ny Carlsberg Glyptotek di
Copenhagen, il Louvre, il Metropolitan di
New York.
Scuderie del Quirinale
fino al 9 febbraio; via XXIV Maggio
16; tel. 06 39967500; www.scuderiequirinale.it; Orario: do-gi 10-20; ve-sa
10-22.30
2 /****/••••
Premio Terna
Titolo e tema della V edizione del Premio
Terna è «Essere o non Essere. Con gli Altri.
La Rete Sociale a regola d’Arte». In mostra,
con la cura di Cristiana Collu e Gianluca
Marziani, in collaborazione con Elena Giulia
Abbiatici e Alice Ginaldi, le quindici opere
finaliste del premio.
Tempio di Adriano
dal 20 dicembre al 8 gennaio; piazza
di Pietra
5 /*/•••
Sedi private
Giancarlo Limoni.
Paesaggi 2008-2013
con l’esposizione all’Academia Belgica di
Roma «Wunderkammer. Camera delle meraviglie contemporanea», Emmeotto ospita
la collettiva degli artisti belgi Pascal Bernier,
Benedicte van Caloen, Jean-Luc Moerman e
Patrick Van Roy.
Emmeotto
fino al 18 gennaio; palazzo Taverna,
via di Monte Giordano 36; tel. 06
68301127; www.emmeotto.net; Orario: ma-sa 11-14/15-20
5 /***/•••
Prosegue, sino al 31 gennaio, la personale
del pittore romano Giancarlo Limoni che
vede, il 10 dicembre, la presentazione di un
volume monografico che ne ricostruisce 15
anni di carriera artistica.
A.A.M. Architettura Arte Moderna
fino al 31 gennaio; via dei Banchi
Vecchi 61; tel. 06 68307537; www.
aamgalleria.it; Orario: lu-do 16-20
5 /***/•••
Fabrizio Corneli.
Tra l’infinito e lo starnuto
Studiando il fenomeno dell’anamorfosi, la
rappresentazione pittorica realizzata secondo
una deformazione prospettica che ne consente la giusta visione da un unico punto di
vista, Fabrizio Corneli ha realizzato opere,
lamine di metallo intagliate dall’apparenza
informe che, grazie a una fonte luminosa,
generano sulla parete segni e immagini riconoscibili.
Anna Marra Contemporanea
dal 15 gennaio; via Sant’Angelo in
Pescheria 32; www.annamarracontemporanea.it
5 /*/•••
Marco Zanta. Geografie
Scrive Camilla Boemio, curatrice dell’esposizione fotografica di Marco Zanta: «la mostra
è stata pensata come un corpo polivalente nel
quale l’intera città diventa quello che Cedric
Price ha definito “città – cervello”».
Anteprima d’arte contemporanea
fino al 28 gennaio; piazza Mazzini 27,
Scala A, terzo piano; tel. 06 5454545;
www.anteprimadartecontemporanea.it
13 /***/•••
Betlemme lemme lemme
Collettiva invernale per la galleria, con opere
di oltre sessanta artisti che cercano di tracciare «un’altra rotta possibile rispetto al pensiero unico del mercato globale».
Arte e Pensieri
fino al 5 gennaio; via Ostilia 3a; tel.
339 7092125
5 //
Crispolti e il Centro
Di Sarro
«Avvio e sviluppo di una ricerca (198285)» è il sottotitolo dell’esposizione, curata
da Emanuele Rinaldo Meschini, che indaga
i rapporti tra lo storico dell’arte Enrico Crispolti e il Centro Di Sarro.
Centro Luigi Di Sarro
dal 18 dicembre al 31 gennaio; via Paolo Emilio 28; tel. 06 3243513; Orario:
ma-sa 17-20
5 /*/•••
Illusioni e Meraviglie.
L’insolita poesia belga
In collaborazione con la Galerie Antonio
Nardone di Bruxelles, e in contemporanea
L’esposizione fotografica della giovane artista Federica Valabrega, curata da Annalisa
D’Angelo, si configura come un work in
progress che desidera indagare il ruolo delle
donne ebree ortodosse all’interno delle loro
comunità.
Ermanno Tedeschi Gallery
fino al 14 gennaio; via del Portico
d’Ottavia 7; tel. 06 45551063; www.
etgallery.it; Orario: lu-ve 10-13/15-19
13 /***/•••
Davide D’Elia.
Antivegetativa
Davide D’Elia si riallaccia al primo progetto
presentato in galleria, progetto in cui aveva
elaborato un sistema in grado di far nascere
muffe all’interno dello spazio espositivo. Ora
grazie all’antivegetativo, un tipo di vernice
usata soprattutto in campo nautico per arrestare la crescita di alghe, coralli e muffe sulle
carene delle imbarcazioni, ha realizzato una
nuova installazione che gioca con l’organico
e l’inorganico. La cura è delle due galleriste,
Beatrice Bertini e Benedetta Acciari, testo critico di Giulia Ferracci.
Ex Elettrofonica
fino al 30 gennaio; vicolo Sant’Onofrio
10-11; tel. 06 64760163; www.exelettrofonica.com; Orario: ma-ve 16-20
5 /***/•••
Il rituale del serpente
Concepita da Gianni Politi, la mostra, sorta
di «viaggio per creare», vede esposte le opere degli artisti Giulio Delvè, Renato Leotta,
Lupo Borgonovo, Alessandro Agudio, Andrea Dojmi, Matteo Nasini, Helena HladilovNamsal Siedlecki e Gianni Politi.
Fondazione Pastificio Cerere
fino al 31 gennaio; via degli Ausoni 7;
tel. 06 45422960; www.pastificiocerere.com; Orario: lu-ve 15-19
5 /***/•••
Tatiana Trouvé
Tatiana Trouvé, artista nata a Cosenza nel
1968, che vive e lavora a Parigi, espone
in «Icento titoli. In 36, 524 giorni» nuove
sculture in rame e bronzo dipinto e disegni
in grafite di grande formato, che «suggeriscono interni alla deriva verso mondi incerti
e indefiniti. Quali miraggi o ricordi, gli oggetti familiari e gli spazi che abitano vengono
trasformati in misteriose nuove meta-realtà».
Gagosian Gallery
fino al 4 gennaio; via Francesco Crispi
16; tel. 06 42086498; www.gagosian.
com; Orario: ma-sa 10.30-19
5 /***/•••
Se
Il progetto, ideato da Sergio Salomone-Galleria 291 Est, e curato da Roberto D’Onorio e
Vania Caruso, è rivolto ad artisti emergenti,
invitati a esporre, nel corso di una settimana,
presso gli spazi della galleria.
Galleria 291 Est
dal 17 gennaio al 24 gennaio; viale dello scalo san lorenzo 45
5 /***/•••
Nessuno sa di arte tutto quello che sanno i lettori di
IL GIORNALE DELL’ARTE
È il mensile d’informazione di riferimento per il mondo dell’arte concepito come
un quotidiano. Seleziona e riferisce con criteri giornalistici i fatti rilevanti dell’arte
che avvengono in tutto il mondo.
Ogni anno, 11 numeri, oltre 1.000 pagine. Ogni numero comprende:
■
■
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Come abbonarsi
VIA INTERNET
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«Vernissage», la fotorivista che ci porta dentro gli avvenimenti
«Il Giornale delle Mostre» la guida commentata delle mostre da vedere
ogni mese in tutta l’Italia, in tutto il mondo
e periodicamente il «Rapporto Annuale» su un tema specialistico
VIA POSTA
via Mancini 8, 10131 Torino
VIA FAX
011 8193090
VIA TELEFONO
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Athena Nike:
la vittoria
della dea.
Marmi greci del V e IV secolo a.C.
della Fondazione Sorgente Group
La scultura di Athena Nike della metà
del V sec. a.C. rinasce attraverso un’innovativa
ricostruzione multimediale realizzata
da Paco Lanciano con consulenza scientifica
di Eugenio La Rocca
L’apertura al pubblico è dal lunedì al venerdì
dalle 10.30 alle 18.00.
Visita guidata con proiezione multimediale
su prenotazione.
Tel. 06.90219051 - 06.90219016
[email protected]
Spazio Espositivo Tritone
Roma, via del Tritone 132
www.fondazionesorgentegroup.com
INGRESSO GRATUITO
FINO AL 10 GENNAIO 2014
vedere a ROMA
Graeme Todd
Per la personale «New paintings» l’artista
scozzese Graeme Todd ha realizzato dipinti in cui confluiscono suggestioni tratte
sia dall’arte orientale sia dal romanticismo
del XIX secolo, e in cui strati di lacca trasparente e colore creano sorprendenti effetti
prospettici.
Galleria Alessandra Bonomo
fino al 30 gennaio; via del Gesù 62; tel.
06 69925858; www.bonomogallery.
com; Orario: lu-ve 15-19
5 /***/•••
Colori sotto la neve.
Il fascino della realtà
russa vista dai pittori
sovietici
La neve è il tema dominante di questa rassegna pittorica, che vede esposte tele eseguite
sotto il regime sovietico.
Galleria Carlo Maria Biagiarelli
fino al 28 febbraio; piazza Capranica
97; tel. 06-6784987; Orario: lu-sa 1013/16-20
5 //
Cinzia Fiaschi - Collezione
di galleria
Prosegue, sino al 10 dicembre la rassegna
«Solo acquarello», a seguire, dall’11 al 20
dicembre, la personale di Cinzia Fiaschi.
Ancora, dal 21 dicembre sino al 31 gennaio,
«Collezione di galleria», con opere di artisti
quali Ennio Calabria, Carlo Roselli, Giosetta
Fioroni, Sandro Trotti.
Galleria della Tartaruga
fino al 31 gennaio; via Sistina 85A; tel.
06 6788956; www.galleriadellatartaruga.com
5 /***/•••
Progetto P 2013
carta, nascono poi le opere che l’artista realizza sui muri di città italiane e straniere. La
cura è di Marta Gargiulo.
Galleria Varsi
fino al 23 gennaio; via San Salvatore
in Campo 51; tel. [email protected]
5 //
Maurizio Nannucci (Firenze, 1939), uno dei
protagonisti delle sperimentazioni artistiche internazionali nell’ambito della poesia
concreta, fluxus e concettuale, espone in
Palazzo Sforza Cesarini due grandi «neon
writings», appositamente realizzati per
gli spazi della galleria, che si configurano
«come un’opera d’arte ambientale che instaura un dialogo con lo spazio che l’accoglie, modificando il suo significato e la sua
fruizione».
Giacomo Guidi Arte Contemporanea
fino al 28 febbraio; palazzo Sforza
Cesarini - Corso Vittorio Emanuele II
282/284; tel. 06 68801038; www.giacomoguidi.it; Orario: ma-sa 16-20
5 /***/•••
Femke Schaap. Models
& Simulation / Alberto
Zamboni
Prosegue, sino all’11 gennaio, la mostra di
Femke Schaap (Woerden, 1972), scultrice
olandese che lavora con la luce, realizzando
sculture e videoinstallazioni. In esposizione
una serie di nuovi lavori presentati con la
cura di Claudio Libero Pisano. A seguire, dal
16 gennaio, la personale di Alberto Zamboni
dal titolo «Nel frattempo». L’artista bolognese presenta venti oli su tela, accompagnati
da uno scritto di Mattia Torre.
Il segno
dal 16 gennaio; via Capo le Case 4;
tel. 06 6791387; www.galleriailsegno.
com; Orario: lu 17.00-19.30; ma-ve
10.30-13.00/17.00-19.30
5 /***/•••
La personale di Nella Giambarresi, «Dal nido
nel mondo», è composta da opere pittoriche
e grafiche di grande dimensioni.
La Cuba d’Oro
fino al 11 gennaio; via della Pelliccia
10; tel. 06 58320342; Orario: ma-sa
17-20
5 /***/•••
Giosetta Fioroni.
Il Teatro della Vita
Pablo Mesa Capella.
Deus ex machina
Alain Huck. Tabou
Solo show per l’artista svizzero Alain Huck,
nato nel 1957 a Vevey, che vive e lavora a
Losanna, vincitore quest’anno del Grand
Prix del Canton Vaud. In mostra tre disegni a
carboncino su carta di grandi dimensioni, un
video e una scultura in alluminio.
Galleria Marie-Laure Fleisch
fino al 28 febbraio; vicolo Sforza Cesarini 3A; tel. 06 68891936; www.
galleriamlf.com
5 /***/•••
Confusione
La collettiva vede esposte le opere di Arianna
Bonamore, Flora Contoli, Francesca De Angelis, Lara De Angelis e Mario Tosto.
Galleria Minima Arte Contemporanea
fino al 11 gennaio; via del Pellegrino
18; tel. 339 3241875; Orario: ma-ve
16-19.30; sa 11-19.30
5 /***/•••
Stefano Arienti
«Ragamala» è il titolo della personale di Stefano Arienti. In mostra opere recenti dell’artista nato ad Asola (Mantova) nel 1961.
Galleria S.A.L.E.S.
fino al 31 gennaio; via dei Querceti
4/5; tel. 06 77591122; www.galleriasales.it; Orario: ma-sa 15.30-19.30
5 /***/•••
Alice Pasquini. Take Me
Anywhere
I disegni in mostra costituiscono una sorta
di sketchbook, il diario di viaggio della street
artist Alice Pasquini. Da questi disegni su
Fotografie abrasive
Maurizio Nannucci
La rassegna di fotografia in portfolio, a cura
di Carlo Gallerati e Noemi Pittaluga, propone esposizione dei lavori stampati e, nella
seconda sala della galleria, videoproiezione
dell’intera rassegna. Tra gli artisti: Antonella
Albani, Marialuisa Angeletti, Daniele Cametti
Aspri, Stella Carbone, Enrico Chiappini.
Galleria Gallerati
fino al 7 novembre 2014; via Apuania
55; tel. 06 44258243; www.galleriagallerati.it; Orario: lu-ve 17-19
5 /***/•••
Mentre prosegue la mostra «Giosetta Fioroni. L’argento. Faience» presso la Galleria
Nazionale d’Arte Moderna, la galleria la
Nuvola dedica alla medesima artista una
personale che ne raccoglie i lavori eseguiti
tra il 1960 e il 2013: sculture, carte, dipinti
su tela, disegni, teatrini e una nuova serie
di ceramiche di piccole dimensioni: abiti
ispirati a eroine di libri amati. La mostra è
accompagnata dal libro d’artista «My Story», edito da Maurizio Corraini. La cura è
di Eva Bellini.
Galleria La Nuvola
dal 12 dicembre al 14 febbraio; via
Margutta 51a; tel. 06 36005158;
www.gallerialanuvola.it
5 /*/•••
14
Nella Giambarresi
Delicato il tema, il rapporto tra religioni
differenti, scelto da Pablo Mesa Capella:
trasformando la galleria in una sorta di luogo di culto unico, l’artista ha unito i simboli
del cristianesimo e dell’islam in una scultura interattiva. Sarà il pubblico, durante il
corso dell’esposizione, a dover rimuovere
la ruggine che si forma giorno dopo giorno
sull’opera, in un atto dall’evidente rimando
simbolico. La cura è di Stella Bottai.
LaStellina ArteContemporanea
fino al 20 dicembre; via Braccio da
Montone, 93; tel. 334 2906204; www.
lastellinaartecontemporanea.com;
Orario: lu-ve 17.30-20
5 /***/•••
Martina Angius. (ordine)
La mostra di Martina Angius, curata da Donato Di Pelino, si compone di una raccolta di
elementi naturali recuperati dall’artista nella
giungla urbana tra le strade di Roma. La cura
è di Donato Di Pelino.
MuGa
fino al 2 gennaio; via Giulia 108/109;
tel. 06 45540484
5 /***/•••
Partita doppia tra
Novecento e Terzo
Millennio
La Nuova Galleria Campo dei Fiori si trasforma, a partire da questa mostra, in Maja
Arte Contemporanea. La prima esposizione
è un’originale commistione tra arte moderna
e arte dei nostri giorni: opere di artisti come
Francesco Nonni, Bruno Croatto, Ercole
Drei, Edoardo Gioja, sono accostate a lavori
di otto artisti contemporanei: M. Dorigatti, I.
Ducrot, M. Eustachio, L. Frongia, V. Pajevic,
A. Titonel, J. von Thüngen, G. Zampogna.
Nuova Galleria Campo dei Fiori Maja Arte Contemporanea
fino al 31 gennaio; via di Monserrato,
30; tel. 06 68804621; www.nuovagalleriacampodeifiori.it
11 /***/•••
Pino Settanni
La galleria ospita «Oltre l’Obiettivo», personale del fotografo Pino Settanni.
One Piece Contemporary Art
fino al 15 gennaio; via Margutta 53/B;
tel. 06 32651909 | 347 5207567;
www.onepieceart.com; Orario: lu-ve
16.30-19.30
13 /***/•••
«In fondo alla sala», foto su carta abrasiva di Addo Trinci
«Fuori dal tempo» è il titolo della mostra personale che
Addo Trinci presenta presso la galleria Erica Fiorentini
Arte Contemporaea, a cura di Ludovico Pratesi. Nato
a Pistoia (1956), dove tuttora risiede e lavora, Trinci è
un artista noto principalmente per le sue installazioni
che, poste all’interno di spazi anticonvenzionali pubblici
o privati, instaurano un dialogo con l’ambiente in cui
si inseriscono. Lo stesso avviene per le due opere
scultoree esposte presso la galleria romana: «Un passo
dopo», composizione modulare di lastre di vetro, e
«Verso ciò che è», formata da un elemento concavo
e uno convesso in ceramica. Entrambe le sculture,
sebbene essenziali e di fragile costituzione, scandiscono
lo spazio, alterando la percezione che lo spettatore ha
di esso. La stessa ambiguità, ma in senso temporale,
caratterizza il gruppo di fotografie che completa la
mostra. Stampate su carta abrasiva, le immagini negano
al supporto la sua usuale funzione, quasi imponendogli di
trattenere il ricordo.
q Sara De Chiara
Addo Trinci. Fuori dal Tempo, fino al 31 gennaio 2014
Erica Fiorentini Arte Contemporanea, Via Margutta 17
tel. 06 3219968, www.ericafiorentini.it
Orario: lu-ve 10.30-13,30/15.30-19.30; sa 10.30-13.30
Camere XIX
La nuova edizione di «Camere» è costituita
dalle tre stanze allestite da Marinus Boezem,
IRWIN e Felice Levini. Marinus Boezem presenta due opere: «Cartografia 1572-1997» e
«Piss project», gli IRWIN hanno realizzato la
videoinstallazione «Transnacionala», mentre
la camera di Felice Levini è immersa in una
dimensione fluttuante. Il testo che accompagna l’esposizione, «Errabondare non è una
colpa», è di Francesco Serrao.
RAM Radioartemobile
dal 15 dicembre al 15 febbraio; via
Conte Verde 15; tel. 06 44704249;
www.radioartemobile.it; Orario: ma-sa
16.30-19.30
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Ottocento in un interno
Scene di vita quotidiana ambientate in interni, nella pittura dell’800 e dei primi decenni
del ’900, sono i soggetti delle tele di pittori
come Caputo, Cervi, Frangiamore, Maccari,
Mei, Montani, Diodati, Facchinetti, Mazzolini, Pellegrini, Sani.
Recta
fino al 11 gennaio; via Dei Coronari
140; tel. 06 68808387; www.galleriarecta.it; Orario: ma-sa 10,30-13,30/
15,30-19,30
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Almost All
Alla collettiva, panoramica su «quasi» tutti gli
artisti che rappresentano la galleria, prendono
parte Sergi Barnils, Davide Bramante, Marco
Cazzato, Diamond, Lorenzo Mattotti, Antonello Silverini, Spider e Gianluigi Toccafondo.
Rosso20sette
fino al 25 gennaio; vicolo del Governo
Vecchio; tel. 06 8193237; www.rosso27.com
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Dino Ignani. 80’s dark
portraits
Nell’ambito della IX edizione di FotoLeggendo, sono in mostra gli scatti di Dino Ignani,
lavori realizzati nei primi anni Ottanta, dedicati ai giovani che frequentavano i club legati
all’universo dark. La cura è di Matteo Di Castro e Paola Paleari.
s.t. foto libreria galleria
fino al 5 gennaio; via degli Ombrellari
25; tel. 06 64760105; www.stsenzatitolo.it; Orario: ma-sa 11.30-19.30
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Sergio Ragalzi
L’artista torinese Sergio Ragalzi torna, dopo
nove anni, negli spazi di Senzatitolo, presentando il ciclo «Erotica», il cui fulcro è una
enigmatica scultura sospesa nel vuoto.
Senzatitolo
fino al 10 gennaio; via Panisperna 100;
tel. 392 0318164; www.spaziosenzatitolo.org
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Silvia Iorio. Continuum
Francesca Valente cura la personale dell’artista Silvia Iorio, che nella sua ricerca affronta,
con mezzi pittorici e spirito insieme scientifico e poetico, tematiche astrali.
smART
fino al 1 marzo; piazza Crati 6/7; tel.
06 64781676; www.smartroma.org
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Gabriele Morrione
Il progetto fotografico di Gabriele Morrione,
che ha per titolo «Madri e figlie», coinvolge
ottanta madri e novantanove figlie, ritratte dal
fotografo nel corso di un’indagine sull’universo femminile e sui rapporti interpersonali.
Spazio Cerere
dal 18 gennaio al 2 febbraio; via degli
Ausoni 3
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Special price 2013
- Giovanni Morgese Marcello Rossetti
Dal 10 dicembre al 3 gennaio, lo Studio ospita la collettiva «Special price 2013», terzo
appuntamento rivolto al «collezionismo low
cost». A seguire, dall’8 al 24 gennaio, la personale di Giovanni Morgese, «Ferro e Fuoco», curata da Maria Vinella. E ancora, dal
28 gennaio al 14 febbraio, «Il Sentire della
forma» di Marcello Rossetti, accompagnato
da un testo di Nicola Carrino.
Studio Arte Fuori Centro
fino al 14 febbraio; via Ercole Bombelli
22; tel. 06-5578101; www.artefuoricentro.it; Orario: ma-ve 17-20
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Gaetano Pesce e i suoi
gioielli
La mostra, nata in collaborazione con Ada-
Emerse da un mare verde-azzurro
Fino al 30 gennaio
Ex Elettrofonica
diventa luogo di
un environment
grazie al progetto
«Antivegetativa»
di Davide D’Elia,
artista salernitano
(1973) che vive e
opera tra Londra
e Roma, che Opere di Davide D’Elia presso
ha scialbato le Ex Elettrofonica
pareti dalla base
fino a metà con della vernice verde-azzurra utilizzata
nella nautica per proteggere le carene delle imbarcazioni
dall’attecchimento e proliferazione di alghe, coralli e
muffe. Così una ventina tra ritratti dipinti e fotografici
d’epoca, un’umile sedia di legno e una boa, finiscono con
lo scomparire del tutto o parzialmente sotto l’orizzonte
di questa mano di pittura, con il risultato di un ambiente
straniante, allucinato, reso più asettico dalle luci da
gabinetto scientifico. D’Elia opera inversamente rispetto
all’intervento nel 2010 nella stessa galleria, quando
aveva dato vita a coltivazioni di muffe quasi invisibili, sugli
stessi muri: «Quest’ultimo lavoro si serve di tòpoi artistici
come la «cancellazione» e la «parcellizzazione» di una
stessa opera, tagliata per essere riutilizzata in più punti,
spiegano Beatrice Bertini e Benedetta Acciari, titolari
della galleria. «Con un approccio quasi da scienziato,
D’Elia sembra testare un mondo costituito da oggetti
d’affezione, dispositivi di una memoria vitale capaci di
documentare la storia, di rendere vividi i ricordi nella
nostra epoca di crisi radicale, ricca tuttavia di scelte
inesplorate. Lo spettatore è chiamato a svolgere un ruolo
interattivo con l’opera ambientale, a optare tra vitale e
asettico, formale e informale».
q Francesca Romana Morelli
Street art dietro le sbarre
Davide D’Elia. Antivegetativa, fino al 30 gennaio 2014
Ex Elettrofonica, vicolo di S. Onofrio 10, tel. 06 64760163
www.exelettrofonica.com
Orario: ma-ve 16-20
chiara Zevi, presidente della Fondazione
Bruno Zevi, vede esposti bracciali, collane e
spille appositamente eseguiti per l’occasione
da Gaetano Pesce: pezzi unici, realizzati a
mano dall’artista in resina poliuretanica.
Studio Stefania Miscetti
fino al 31 gennaio; via delle Mantellate
14; tel. 06 68805880; www.studiostefaniamiscetti.com; Orario: lu-ve 16-20
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Marco Strappato. Not yet
titled
Per The Gallery Apart Marco Strappato
ha realizzato una serie di nuovi collage,
un’installazione e alcuni interventi in situ,
prendendo le mosse, come di consueto,
dall’alterazione dei codici visivi e linguistici. Le opere sono accompagnate da un testo
di Claudio Musso.
The Gallery Apart
fino al 9 gennaio; via Francesco Negri
43; tel. 06 68809863; www.thegalleryapart.it
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Antonio Capaccio
La Vetrina presenta, in un’allestimento visibile ventiquattro ore su ventiquattro, un’opera
del 2013 di Antonio Capaccio, una tecnica
mista su tela, ispirata alla tecnica dell’ikebana.
Vetrina di Brecce
fino al 18 gennaio; via Mario De’ Fiori
43
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Rero
Prosegue, con la mostra dell’artista francese Rero, «Supervised Independence», il
programma espositivo «Public and Confidential». Oltre alle opere di Rero esposte in
galleria, il progetto è costituito da interventi
pubblici dell’artista in diversi luoghi della città. La cura è di Giuseppe Ottavianelli, con un
testo critico di Achille Bonito Oliva.
Wunderkammern
fino al 25 gennaio; via Gabrio Serbelloni
124; tel. 3498112973 - 3425176871;
www.wunderkammern.net
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Silvia Camporesi.
Souvenir Universo
Silvia Camporesi interviene sull’immagine
fotografica adoperando l’antica tecnica giap-
ponese del taglio e piegatura della carta. In
questo modo la foto, trasformata dall’artista,
muta di senso. In mostra opere che hanno
per soggetto l’universo e il rapporto tra luogo
e ricordo.
z2o Galleria - Sara Zanin
fino al 1 febbraio; via della Vetrina 21;
tel. 06 70452261; www.z2ogalleria.it;
Orario: lu-sa 14.30-19.30
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La Transavanguardia
tra Lüpertz e Paladino.
Opere nella Collezione
Würth
In mostra sessanta lavori, tra dipinti e
sculture, di Mimmo Paladino e Markus
Lüpertz, lavori provenienti dalla collezione di Reinhold Würth. La mostra è accompagnata da un testo critico di Achille
Bonito Oliva, teorizzatore del movimento
della Transavanguardia di cui Paladino è
esponente. Sulla scorta di notevoli affinità
fra i lavori degli artisti della Transavanguardia e alcuni autori tedeschi, tra i quali
lo stesso Lüpertz, nel 1982 Bonito Oliva
curò, in Italia, l’esposizione «La Transavanguardia tedesca». La presente mostra è
occasione per analizzare tali affinità e punti
di tangenza.
Art Forum Würth Capena
fino al 15 febbraio; Capena, viale della
Buona Fortuna 2; tel. 06 90103800;
www.artforumwuerth.it; Orario: lu-sa
10-17
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Marianna Masciolini Marcello Maugeri
La mostra «B.N.R.» di Marianna Masciolini
è costituita da carte volumetriche e sculture
installative, mentre la personale «Forma e
Memoria» di Marcello Maugeri si compone
di una grande scultura installativa e una serie
di quadri.
Romberg arte contemporanea
fino al 27 gennaio; Latina, viale
Le Corbusier 39 - Torre Baccari;
tel. 0773 604788 | 334 7105049;
www.romberg.it; Orario: ma-sa 1419.30
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